RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un...

15
1

Transcript of RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un...

Page 1: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

1

Page 2: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

2

RINGRAZIAMENTI

Collezione da Tiffany e ArtVerona | Art Project Fair ringraziano tutti i collezionisti che

hanno contribuito alla realizzazione di questo primo report sul collezionismo italiano di arte

moderna e contemporanea.

Page 3: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

3

PER UN PROFILO DEL COLLEZIONISMO

ITALIANO

Se l’Italia avesse un rapporto meno

“strampalato” con tutto quello che è arte e

cultura, probabilmente ne sapremmo di più

sul nostro collezionismo di cui, invece,

abbiamo solo un’immagine teorica. Un

disinteresse incomprensibile, che porta a

situazioni paradossali come l’assenza di una

voce relativa agli acquisti nelle indagini sulla

partecipazione culturale nel nostro Paese.

Chi, più di un collezionista, partecipa la

cultura? Probabilmente nessuno. I

collezionisti visitano mostre e musei;

frequentano gallerie, fiere e atelier;

acquistano libri, riviste e soprattutto…

comprano arte.

Il risultato di questo mancato

interessamento è che del nostro

collezionismo, inteso come fenomeno

complessivo, sappiamo poco e che nel

parlarne ci affidiamo ad un’immagine un po’

antiquata, basata più su quello che è stato.

Le informazioni più aggiornate che abbiamo

sono spesso, infatti, quelle relative ai nomi

di coloro che annualmente, riviste come

ARTnews, inseriscono nelle classifiche dei

Grandi Collezionisti; o quello che si può

evincere dai vari report o indagini sul

mercato. Eppure sapere come si muovono i

collezionisti è un’informazione importante

per tutti coloro che lavorano nel mondo

dell’arte. Per questo, in collaborazione con

ArtVerona | Art Project Fair, che dedica

un’attenzione sempre più mirata al mondo

del collezionismo attraverso iniziative taylor-

made, abbiamo deciso di realizzare una

prima indagine sul collezionismo italiano nel

XXI secolo.

Un numero zero che, pur basandosi su un

campione ristretto di 200 persone e che

quindi non si può considerare esaustiva di un

campo così vasto di indagine, già fornisce

alcuni primi elementi chiave per

comprendere come si muovono oggi i nostri

collezionisti. Dai dati raccolti, ad esempio,

emerge che il web e i social network hanno

una forte influenza nel guidare le scelte di chi

compra arte; e che ormai sembra

tramontata l’immagine del collezionista

italiano esterofilo e legato solo ai nomi storici

dell’arte. Già da questo si capisce come il

collezionismo italiano sia tutt’altro che

statico, ma una realtà in continua evoluzione

e con necessità sempre nuove. Necessità alle

quali, però, si può rispondere solo se si

conoscono.

I dati di questa indagine sono stati

comunicati durante la fiera, all’interno di

Wunderkammern. Il caveau dei

collezionisti, un nuovo contenitore

virtuale ideato da ArtVerona dove

rientrano tutte le iniziative volte a

promuovere e ad accompagnare i rapporti

tra il mondo del collezionismo e la fiera.

Nicola Maggi, direttore di Collezione da

Tiffany

Page 4: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

4

Page 5: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

5

DATI PRINCIPALI

Il 77% dei collezionisti italiani risiede nelle regioni del Nord Italia;

60 anni è l’età media dei collezionisti italiani e l’87% di loro è di sesso maschile;

Il 63% dei collezionisti italiani è in possesso di una Laurea se non addirittura di

un dottorato o di un master;

La maggioranza di loro opera nel settore dei servizi (64%);

Nel 39% dei casi si tratta di collezionisti italiani di prima generazione;

Il 67% delle collezioni sono iniziate tra la metà degli anni Novanta e il 2010;

Il 50% delle collezioni italiane comprende tra 11 e 50 opere;

La pittura è il medium più diffuso nelle collezioni italiane (32%) seguita da scultura

(18%) e fotografia (15%);

I collezionisti italiani visitano almeno 3 fiere all’anno e acquistano principalmente in gallerie d’arte (32%), nelle aste (21%) o in fiera (18%);

Fiere, Aste e Web sono i canali che maggiormente li influenzano nelle loro scelte;

Il 71% dei collezionisti italiani compra circa 5 opere all’anno;

Page 6: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

6

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI COLLEZIONISTI ITALIANI

Page 7: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

7

UNA PANORAMICA GLOBALE

Secondo l’Art Collector Report realizzato

nel 2014 da Larry’s List, di fatto l’unico

studio globale sul collezionismo ad oggi

disponibile, sono circa 10.000 i

collezionisti d’arte contemporanea

attualmente in attività nel mondo. E

l’Europa, in questo particolare settore delle

attività umane, detiene il primato,

“ospitando” il 38% dei collezionisti di arte

contemporanea del mondo. Seguono il Nord

America (28%) e l’Asia (18%).

Come si capisce già a prima vista i dati

appena riportati ci danno una visione

inevitabilmente parziale di un fenomeno

globale che sicuramente ha dimensioni

maggiori. Un limite, quello dichiarato anche

dai ricercatori che hanno realizzato il

Rapporto, dovuto al fatto che si riescono a

censire solo i collezionisti “visibili”, i cui nomi

si legano a musei privati, a donazioni o

qualunque altra attività pubblica. Il “lato

invisibile” di questo mondo è, invece,

difficilmente indagabile. Seppur parziale,

però, la fotografia che ci consegna l’Art

Collector Report è certamente interessante.

In particolare quando ci dice che in Italia

risiede il 3% dei collezionisti mondiali di

arte contemporanea. Percentuale che, al

netto di ogni approssimazione, ci colloca al

9° posto nel mondo e, soprattutto, ci pone di

fronte ad un popolo di circa 150

collezionisti italiani la cui visibilità

supera i confini nazionali. Tra i quali

spiccano i nomi che, annualmente, vengono

inseriti nelle classifiche dedicate ai Top

Collectors: Patrizia Sandretto Re

Rebaudengo, la coppia Miuccia Prada /

Fabrizio Bertelli, Valeria Napoleone, la

Famiglia Maramotti o Ginevra Elkann. Tanto

per citarne alcuni.

A questi 150, seguendo il ragionamento degli

autori del Report, dovremmo aggiungerne

almeno altrettanti, portando la cifra a circa

300 per quanto riguarda i collezionisti

italiani d’arte contemporanea in

possesso di raccolte importanti. Dati

grezzi, ma che hanno il pregio di squarciare

quel cono d’ombra che avvolge il nostro

collezionismo, la cui visibilità è penalizzata

da una sistema di regole che quasi costringe

chi compra arte a rimanere defilato.

Per questo, con ArtVerona | Art Project

Fair abbiamo deciso di realizzare un primo

report sul collezionismo italiano. Una realtà

ancora poco indagata, se non attraverso le

singole esperienze dei collezionisti che dalla

dimensione privata si sono lanciati verso

quella pubblica. Ad esempio quelli che

intervistati dalle riviste di settore, che

prendono parte ai talk nelle fiere o agli

incontri organizzati periodicamente da varie

istituzioni pubbliche e private. E che, a

guardar bene, sono un po’ sempre gli stessi.

Prima di procedere con l’analisi dei dati

raccolti è però necessario fare alcuni

chiarimenti: si tratta di un campione di 200

collezionisti che, pur non essendo

statisticamente rilevante (ma non

conoscendo il numero totale dei nostri

collezionisti non poteva essere altrimenti), ci

consegna ugualmente un’immagine

abbastanza realistica di quello che è oggi il

Page 8: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

8

collezionismo italiano di arte moderna e

contemporanea. L’indagine condotta, non

prende in considerazione, invece, tutti coloro

che acquistano arte senza avere l’intenzione

di mettere insieme una collezione.

IL COLLEZIONISMO ITALIANO

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

La maggior parte dei collezionisti italiani

risiedono nelle regioni del Nord (77%)

seguite da quelle del Centro (14%). Mentre

nell’Italia meridionale ed insulare risiede il

restante 9%. Dal punto di vista della

distribuzione regionale, guidano la classifica

italiana Lombardia (31%), Veneto (17%),

Emilia-Romagna (11%) e Piemonte (10%).

DEMOGRAFIA

L’età media dei collezionisti italiani è

attorno ai 60 anni, leggermente superiore a

quella mondiale (59 anni). Come nel resto

del mondo i collezionisti di sesso maschile

sono la maggioranza: l’87% dei

collezionisti sono uomini contro una

media internazionale del 71%. Il 63% dei

collezionisti italiani è in possesso di una

Laurea se non addirittura di un

dottorato o di un master. Mentre un altro

56% ha almeno il diploma di scuola media

superiore. E solo un 4% è in possesso solo

del diploma di scuola media inferiore.

SETTORE LAVORATIVO DI

PROVENIENZA

I collezionisti italiani appartengono ai più

diversi settori lavorativi. La maggioranza

di loro, però, operano nel settore dei

servizi (64%), dell’Industria (19%), del

Commercio (15%) e della Pubblica

Amministrazione (10%). Entrando più nel

dettaglio dei dati raccolti, la fetta più ampia

dei collezionisti italiani è composta da liberi

professionisti (39%), seguiti da

imprenditori (22%), manager (16%) e

impiegati (16%).

CARATTERISTICHE DELLE COLLEZIONI

La maggioranza di collezionisti italiani è

di prima generazione (39%) e solo un

31% di loro proviene da famiglie già attive

nel collezionismo d’arte. Gli ultimi 20 anni,

inoltre, grazie anche al crescente interesse

per l’arte moderna e contemporanea,

sembrano essere stati molto fertili per

quanto riguarda l’avvio di nuove raccolte

d’arte. Circa il 67% delle collezioni

indagate, infatti, sono iniziate tra la metà

1%

17%

30%

43%

10%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

< 30 30-40 40-50 50-60 > 70

SUDDIVISIONE PER ETA'

Page 9: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

9

degli anni Novanta e il 2010. Un dato

questo che va di pari passo con quello

anagrafico, visto che la maggior parte dei

collezionisti intervistati ha più di 40 anni.

Un altro 22% di collezioni, invece, è nato tra

i primi anni Ottanta e il 1995. E solo un 10%

delle collezioni affonda le sue radici negli

anni Sessanta-Settanta.

In termini dimensionali, il 50% delle

collezioni italiane comprende tra 11 e

50 opere, mentre il 18% ne conta tra 51 e

100. Identico, invece, il peso delle collezioni

con un numero maggiore di 100 opere e

quelle che ne contano meno di 10 (16%).

Dal punto di vista dei medium, la pittura

rimane il grande amore dei collezionisti

italiani: il 32% di loro, infatti, dichiara di

avere in collezione dei dipinti. Ma anche la

scultura (18%), la fotografia (15%) e i

disegni (11%) sono ben presenti nelle

collezioni del nostro Paese. Mentre la video

arte, le installazioni e altre forme di opere

d’arte su carta sono poco rappresentate.

Andando adesso a guardare la tipologia di

artisti più presenti nelle collezioni italiane di

arte moderna e contemporanea, il primo

dato che attira l’attenzione è che il 77%

delle opere che le compongono portano la

firma di autori italiani. Oltre a ciò, artisti

storicizzati ed emergenti sono le due

categorie più presenti, rispettivamente

con il 34 e il 35%. Solo il 29% dei

collezionisti, infine, rivolge la sua attenzione

verso artisti mid-career.

< 10 opere16%

11-50 opere50%

51-100 opere18%

> 100 opere16%

NUMERO DI OPERE PRESENTI NELLE COLLEZIONI ITALIANE

Page 10: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

10

COLLEZIONISTI E MERCATO

PERCHE’ COMPRANO E DOVE

Per quanto di piccole e medie dimensioni, il

collezionista italiano è, al pari dei suoi

colleghi stranieri, un “animale globale” che

visita almeno 3 fiere d’arte all’anno sia

italiane che estere. Sono spinti

principalmente da passione (63%) anche

se cresce il numero di coloro che a questa

uniscono anche uno sguardo attento per

l’investimento (33%). Mentre sono in netta

minoranza coloro che acquistano arte per

motivi meramente economici (6%).

Amano comprare principalmente nelle

gallerie d’arte (32%) nelle aste (21%)

o in fiera (18%). Ma un peso notevole lo

hanno anche le trattative private (10%) e gli

acquisti fatti direttamente dagli artisti

(10%). Pochi quelli che si affidano ai canali

online (5%) o alle televendite (4%).

DOVE SI INFORMANO E COSA LI

INFLUENZA

Fiere, Gallerie e Internet sono i

principali canali utilizzati dai nostri

collezionisti per informarsi sul mercato e

sugli artisti e sui nuovi trend. Un terzetto

seguito, molto da vicino, da Musei e media

di settore. Mentre solo una minima

percentuale dei nostri collezionisti si affidano

alla guida di un Art Advisor (3%).

61%

6%

33%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Passione

Investimento

Passione e Investimento

PERCHE' COLLEZIONANO

Page 11: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

11

Ma se questi sono i canali informativi

privilegiati dal collezionismo italiano, Fiere,

Aste e Web sono invece quelli che

maggiormente li influenzano nelle loro

scelte. A cui va unito il passaparola tra

collezionisti (13%). Mentre, a differenza di

quanto accade a livello internazionale, hanno

un peso minimo i social network (6%).

QUANTE OPERE ACQUISTANO

Il 71% dei collezionisti italiani compra

circa 5 opere all’anno. Tra le 6 e le 10,

invece, si colloca un altro 25%. Pochissimi

quelli che ne acquistano di più (4%) con una

percentuale veramente minima di coloro

aggiungono alla propria collezione più di 20

opere in un anno (1%).

< 5 opere71%

6-10 opere25%

10-20 opere3%

> 20 opere1%

QUANTE OPERE ACQUISTANO OGNI ANNO

Page 12: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

12

32%

21%

10%

4%

5%

18%

10%

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

Gallerie

Case d'Asta

Artisti

Televendite

Online

Fiere

Privati

DOVE COMPRANO I COLLEZIONISTI ITALIANI

22%

22%

13%

19%

20%

3%

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Fiere

Galleria

Musei

Media di settore

Internet

Art Advisor

I PRINCIPALI CANALI DI INFORMAZIONE DEI COLLEZIONISTI ITALIANI

Page 13: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

13

Fiere37%

Aste24%

Internet20%

Social Media6%

Passaparola13%

COSA INFLUENZA LE LORO SCELTE

Page 14: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

14

Il Collezionismo Italiano di arte moderna e contemporanea – Report 2016

© Collezione da Tiffany / ArtVerona | Art Project Fair

Images Credits: © ArtVerona | Art Project Fair

Page 15: RINGRAZIAMENTI - Collezione da Tiffany...XXI secolo. Un numero zero che, pur basandosi su un campione ristretto di 200 persone e che quindi non si può considerare esaustiva di un

15