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1 RILANCIO DI PIOMBINO E DELLA VAL DI CORNIA LE INCERTEZZE SU ATTUAZIONE E TEMPISTICHE DEL PIANOINDUSTRIALE DI JSW STEEL ITALY PIOMBINO, ANALIZZATE INUN CONTESTO DI NECESSARI INVESTIMENTI SU BONIFICHE EOPERE INFRASTRUTTURALI. L'ANALISI DELLE PROBLEMATICHE ECONOMICHE E SOCIALIAFFRONTATA NON NELLO SPECIFICO DI UN’AZIENDA MASECONDO LE ESIGENZE DI UN TERRITORIO INTERO. Premesso che Piombino e la Val di Cornia si trovano da anni in una crisi sociale, economica e territoriale strutturale ampiamente documentata (cfr gli allegati Popolazione residente, Alcuni indici demografici calcolati sulla popolazione residente, Iscritti allo stato di disoccupazione dai Servizi per l'Impiego per Comune di residenza, Iscrizioni allo stato di disoccupazione registrate dai Servizi per l'Impiego per Comune di residenza, Comunicazioni di avviamento pervenute ai Servizi per l'Impiego per Comune dell'unità produttiva, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2014, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2015, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2016 Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2017, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2018 Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2019, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2020) per la cui risoluzione non sono serviti gli innumerevoli protocolli e accordi di programma (cfr l'allegato Elenco degli accordi di programma e dei protocolli che hanno interessato la Val di Cornia), non solo tra enti pubblici ma anche con privati, che dal 2007 si sono succeduti, avendo come argomenti principali il risanamento ambientale ed il rilancio economico. Neppure è servita la classificazione come area di crisi industriale complessa avvenuta nel 2013 ai sensi dell’art.1 del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2013, n. 71. L'ultimo accordo di programma, firmato il 24 luglio 2018 (da ora in poi AdP 2018) da Ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, Ministro dello Sviluppo Economico d'intesa con Regione Toscana, Agenzia del Demanio, Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, Provincia di Livorno, Comune di Piombino (Parte Pubblica) e Aferpi s.p.a., Piombino Logistics s.p.a., JSW Steel Italy s.r.l. (Parte Privata), è stato stipulato ai sensi dell'articolo 252-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per attuare un progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell'area del complesso industriale ex Lucchini di Piombino, nonché per promuovere il riutilizzo di tale area in condizioni di sicurezza sanitaria ed ambientale, preservando al contempo le matrici ambientali non contaminate, con particolare riferimento alle matrici suolo, sottosuolo, acque sotterranee, aria e area marina antistante lo stabilimento produttivo. Posto che In data 23 gennaio 2020 JSW inviava una missiva alle amministrazioni pubbliche firmatarie dell'AdP 2018, elencando i seguenti punti indicati come non definiti: - l’agevolazione del costo di approvvigionamento dell’energia elettrica;

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RILANCIO DI PIOMBINO E DELLA VAL DI CORNIALE INCERTEZZE SU ATTUAZIONE E TEMPISTICHE DELPIANOINDUSTRIALE DI JSW STEEL ITALY PIOMBINO,ANALIZZATE INUN CONTESTO DI NECESSARI INVESTIMENTI SUBONIFICHE EOPERE INFRASTRUTTURALI.L'ANALISI DELLE PROBLEMATICHE ECONOMICHE ESOCIALIAFFRONTATA NON NELLO SPECIFICO DI UN’AZIENDAMASECONDO LE ESIGENZE DI UN TERRITORIO INTERO.

Premesso chePiombino e la Val di Cornia si trovano da anni in una crisi sociale, economica eterritoriale strutturale ampiamente documentata (cfr gli allegati Popolazione residente,Alcuni indici demografici calcolati sulla popolazione residente, Iscritti allo stato didisoccupazione dai Servizi per l'Impiego per Comune di residenza, Iscrizioni allo statodi disoccupazione registrate dai Servizi per l'Impiego per Comune di residenza,Comunicazioni di avviamento pervenute ai Servizi per l'Impiego per Comune dell'unitàproduttiva, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese –2014, Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2015,Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2016 CassaIntegrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2017, CassaIntegrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2018 CassaIntegrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2019, CassaIntegrazione Guadagni Straordinaria concessa mese per mese – 2020) per la cuirisoluzione non sono serviti gli innumerevoli protocolli e accordi di programma (cfrl'allegato Elenco degli accordi di programma e dei protocolli che hanno interessato laVal di Cornia), non solo tra enti pubblici ma anche con privati, che dal 2007 si sonosucceduti, avendo come argomenti principali il risanamento ambientale ed il rilancioeconomico.Neppure è servita la classificazione come area di crisi industriale complessa avvenutanel 2013 ai sensi dell’art.1 del decreto legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito conmodificazioni dalla legge 24 giugno 2013, n. 71.L'ultimo accordo di programma, firmato il 24 luglio 2018 (da ora in poi AdP 2018) daMinistro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, Ministro dello SviluppoEconomico d'intesa con Regione Toscana, Agenzia del Demanio, Autorità di sistemaportuale del Mar Tirreno settentrionale, Provincia di Livorno, Comune di Piombino(Parte Pubblica) e Aferpi s.p.a., Piombino Logistics s.p.a., JSW Steel Italy s.r.l. (PartePrivata), è stato stipulato ai sensi dell'articolo 252-bis, del decreto legislativo 3 aprile2006, n. 152, per attuare un progetto integrato di messa in sicurezza, riconversioneindustriale e sviluppo economico produttivo nell'area del complesso industriale exLucchini di Piombino, nonché per promuovere il riutilizzo di tale area in condizioni disicurezza sanitaria ed ambientale, preservando al contempo le matrici ambientali noncontaminate, con particolare riferimento alle matrici suolo, sottosuolo, acquesotterranee, aria e area marina antistante lo stabilimento produttivo.

Posto cheIn data 23 gennaio 2020 JSW inviava una missiva alle amministrazioni pubbliche firmatarie dell'AdP 2018, elencando i seguenti punti indicati come non definiti:- l’agevolazione del costo di approvvigionamento dell’energia elettrica;

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- l’identificazione del sito e relativi termini di utilizzo,dedicato allo smaltimento delle scorie e dei refrattari provenienti dalla produzione di acciaio della “Fase 2”;

- il rilascio della concessione demaniale marittima trentennale (con evasione dellarichiesta di riduzione del canone oltre la conferma della concessione temporanea edell’utilizzo delle banchine pubbliche a fronte della presentazione del piano diristrutturazione delpontile);- il raggiungimento di un accordo per realizzazione di un collegamento ferroviariodedicato che consenta di raggiungere direttamente i nuovi banchinamenti e che noninterferisca con quello già esistente, di proprietà di JSW Steel Italy PiombinoS.p.A.;- l’impegno ad attivare le iniziative volte a individuare le risorse finanziarie ederogazione del finanziamento, pari a euro 15 milioni, previsto dalla normativa deicontratti di sviluppo;- l’impegno ad attivare le iniziative volte a individuare le risorse finanziarie ederogazione del finanziamento, pari a euro 18 milioni, previsto dalla legge 181/89;- la conferma ed erogazione delle agevolazioni a fondo perduto, pari a euro 30 milioni

dal POR del FESR2014–2020.Nella stessa richiesta - ed alla luce proprio delle asserite e lamentate incertezze - JSWproponeva di presentare “nel termine di 4 mesi dalla data della lettera, esolamentenella forma preliminare che la mancanza dei parametri di attuazione ed esecuzionedegli impegni di cui sopra inevitabilmente ci impone un Piano Industriale inizialecondizionato all'ottemperamento dei suddetti adempimenti ai quali chiediamo agli EntiPubblici di provvedere nel termine ulteriore di 4 mesi dalla data della presentazionedel Piano preliminare medesimo”.Nella medesima missiva JSW ammetteva che in pendenza della definizione degli stessipunti la società non era ancora arrivata nemmeno a completare lo Studio di fattibilità,che aspirasse a concretizzarsi in un Piano Industriale di successo, per la nuovaproduzione siderurgica da Acciaieria elettrica (Fase 2).La Fase 2, stando al Piano industriale JSW Steel S.p.A. Allegato B) dell'AdP 2018, ècosì descritta:

LaFase2 si propone di realizzare un sito per la produzione di prodotti piani conimpianti di fabbricazione di acciaio da forno elettrico, impianti di laminazione anastri continui e laminatoi afreddo.

Inoltre, con l’obiettivo di alimentare gli impianti di laminazione esistentiintegrandoli, è previsto anche un forno elettrico ed una colata continua perblumi/billette.

Per facilità di esecuzione, la Fase 2 viene ulteriormente suddivisa in Fase 2A, 2B e 2C. LaFase2A si propone di realizzare due forni elettrici e un impianto di

laminazione a nastri continuo per produrre coils. LaFase2B si propone di realizzare il laminatoio a freddo composto da impianto

di decapaggio, laminazione a freddo, ricottura continua, zincaturaeverniciatura.

LaFase2C si propone di includere un forno elettrico insieme a una colatacontinua per billette eblumi.

In funzione della fattibilità tecnica economica, delle richieste di mercato e dellenecessarie autorizzazioni, laFase2A è prevista iniziare nel 2020 seguita dalleFasi2B e2C.Tuttaviaqueste sotto-fasi possono essere eseguite contemporaneamente infunzione delle esigenze delmercato.Le tempistiche del progetto per la Fase 2 sono indicate nella Tabella seguente:

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Posto altresì chePoco prima della scadenza del termine dei suddetti quattro mesi (24 maggio 2020), il22/5/2020 JSW Steel Italy Piombino annunciava che “lo Studio di fattibilitàfinoraportato avanti dal Gruppo e relativo alla realizzazione di un forno ad arcoelettrico, aggiornato alle previsioni economiche relative ai prossimi 24 mesi econsiderate le analisi di mercato attualizzate, al momento mostrerebbe, nostromalgrado, una difficile percorribilità del Piano Industriale, a meno di poter conseguire,oltre alla concreta attuazione degli impegni presi dalle Istituzioni già descritti nellanostra precedente sopra citata e qui di seguito richiamati in nota, anche ilcontemporaneo progressivo aumento contrattuale dei quantitativi di rotaie assegnatida rete ferroviaria Italiana, tale da permettere all'azienda di raggiungere unaproduzione destinata al solo mercato italiano idealmente pari a 240.000tonnellateannue”.Di qui la richiesta, ai fini della presentazione del Piano Industriale, di un ulteriorerinvio di 12 mesi, anche in attesa degli opportuni segnali di ripresa economica e, perquel che riguarda Piombino Logistics una proroga di ulteriori 6 mesi, rispetto allaconsegna del Piano Industriale siderurgico, per la presentazione del relativo Pianod'Impresa richiesto dall' Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale.In conclusione l'ulteriore lettera di JSW chiarisce che

si pensa alla realizzazione di un solo forno ad arco elettrico; si ribadiscono le richieste vincolanti già formulate e ancor più chiaramente si

richiede la garanzia che venga assicurata una cospicua e stabile commessa dirotaie;

si richiedono ulteriori proroghe per la presentazione del Piano Industrialesiderurgico di JSW e del Piano d'Impresa di Piombino Logistics.

È sensato dedurre che il Piano industriale, che in realtà non era tale, allegato all'AdP2018 è saltato nei contenuti e nei tempi.

Posto chePochi giorni dopo la missiva anzidetta, ed esattamente in data 3 giugno 2020, a lateredi una videoconferenza tra JSW, Regione Toscana e Ministero dello Sviluppo Economico(a cui i rappresentanti del Comune di Piombino non potevano partecipare perché noninvitati), si leggeva sulla stampa locale e nazionale che la parte privata avevacontraddetto la propria missiva precedente, impegnandosi a presentare un pianoindustriale entro le successive due settimane.Evidentemente, anche tale ennesimo termine è spirato inutilmente.

Atteso cheLa Settima Relazione periodica ex art. 40 c. 1bis D.Lgs. 270/99 2° Semestre 2019 del30 aprile 2020 a firma del Commissario Straordinario della ex Lucchini inAmministrazione Straordinaria, dottor Piero Nardi, resa nell’ambito dell’attività dimonitoraggio sull’andamento gestionale e strategico della società ceduta Cevital, diproprietà dell'azionista algerino M. Rebrab, alla società indiana del Gruppo siderurgicoJindal acquirente dello stabilimento di Piombino (attività di monitoraggio previstadall’AdP 2018 per la durata di un biennio, e così fino al 23 luglio 2020, al fine diverificare il rispetto degli impegni assunti dall'acquirente) descrive nel seguente modola situazione economica e produttiva di JSW:“L’ultima [Relazione] di JSW, inviata il 7 febbraio 2020, si riferisce all’andamento delquarto trimestre 2019, e può essere così sintetizzata:(i) La produzione di 175 mila ton, è stata leggermente superiore agli obiettivi delBusinessPlan(153mila laminatie13.500tondisferedimacinazione,par ia166,5

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mila ton).(ii) Le vendite di 157 mila ton sono state inferiori a quanto prodotto, in particolareperle minori spedizioni di rotaie ( - 8 kton) e barre (- 4 kt). L’attività commerciale siprevede in difficoltà anche per il 2020 non solo per le barre, ma anche per le rotaieitaliane ed estere a causa di problemi di efficienza e di qualità, per superare i quali ènecessario un ampio revamping del laminatoio rotaie in tempi assai ristretti.(iii) L’occupazione si è attestata a 620 unità equivalenti mensili, di poco inferioriailivelli previsti nel Business Plan (635 FTE Full Time Equivalent). Secondo quantopianificato come supporto delle Istituzioni durante il periodo di realizzazione del Piano,è stato confermato un ulteriore periodo di 12 mesi di CIGs (Cassa integrazioneguadagni straordinaria per le aree di crisi complessa) grazie agli accordi stipulati insede Ministero del Lavoro e Regione Toscana (con una programmazione a legislazionecorrente degli ammortizzatori sociali fino al 2023, come meglio specificato nellaprecedente relazione semestrale).(iv) L’andamento economico/finanziario è stato negativo nonostante i migliori sforzimanageriali per mantenere alta l’attività produttiva, commerciale e di riduzione deicosti. Il margine operativo trimestrale è stato negativo di 9 milioni di euro per ildivario tra prezzi di acquisto dei semiprodotti e prezzi di vendita dei laminati (divarioche, peraltro, mostrava segni di miglioramento a inizio dell'anno 2020, purtroppo nondispiegatisi per effetto dell'attuale congiuntura di crisi sanitaria).Lo sforzo finanziario dell'azionista per il sostentamento del capitale circolante è stato,afine anno 2019, pari a 135 milioni di euro concessi da primari Istituti di creditogarantiti dalla casa madre JSW.(v) Gli investimenti sui treni di laminazione per manutenzione straordinariaerevamping sono ancora in fase di definizione e contrattazione con i fornitoritecnologici e quindi in ritardo rispetto a quanto previsto nel Business Plan (in forza delquale gli stessi avrebbero dovuto essere completati entro tre anni dall’acquisizione diJSW, e quindi entro il 2021, tenuto conto dei tempi di contrattazione, di ottenimentodegli eventuali permessi, di lavorazioni in officina e di interventi insito)”.Tutto questo in una situazione critica dal punto di vista economico per JSW,confermataanche dall’azienda stessa nel documento JSW Steel Limited Q4 FY 2019-20 ResultsPresentation May 22, 2020 che certifica nel trimestre gennaio/marzo 2020 un EBITDAnegativo pari a 10,91 milioni di euro che si aggiungono ad analoghi risultati negativipari a 2,97 milioni di euro nel trimestre gennaio/marzo 2019, 4,16 milioni neltrimestre aprile/giugno 2019, 6,90 milioni nel trimestre 1 luglio/30 settembre2019.

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Posto cheanche dal punto di vista degli impegni ambientali previsti dall' AdP 2018 a carico diJSW la situazione è connotata da sensibili ritardi.Basti pensare all'attività per l'eliminazione dei cumuli di rifiuti.L'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT)conclude unasua “Relazione di Sintesi relativa all’azienda JSW Steel Italy Piombino S.p.A. inerenteil controllo dei cumuli di rifiuti oggetto di Accordo di Programma 2018 di cui una parteoggetto di sequestro e successivo dissequestro in data 24/09/2019” del 18/05/2020con le seguenti parole: “ARPAT effettua il controllo delle operazioni di rimozioneedavvio a recupero o smaltimento dei rifiuti depositati in modo incontrollato all’internodel perimetro industriale secondo quanto stabilito dall’Accordo di programma del2018, verificando che l’allontanamento proceda in modo continuativo e registrando lequantità rimosse e la loro destinazione.A tale proposito è emerso che il gestore ha avviato la fase di rimozione deirifiuti,necessaria per procedere successivamente alla Messa in Sicurezza Operativa ditutta l’area compresa nel SIN secondo le direttive del MATTM, con un ritardo di circaun anno rispetto al cronoprogramma inizialmente trasmesso dallo stesso gestore. Atutt’oggi le operazioni di rimozione dei rifiuti sono in corso, il cronoprogrammaprevede il loro termine entro il secondo semestre del 2022”.

Posto dunque cheAlla luce di tutte le considerazioni che precedono, l'ipotesi sottesa all' AdP 2018 - ecioè che il Piano JSW sia la base della ripresa economica e del risanamento ambientaledel compendio ex Lucchini (a partire dal mantenimento dei posti di lavoro siderurgici)- non può che essere considerata molto indebolita per il fatto che quanto scritto, inquello che impropriamente viene chiamato il Piano Industriale allegato all' AdP del2018, è snaturato nei contenuti e nei tempi, compresa la garanzia occupazionale (delresto, tale ultimo relativo impegno era così descritto: “JSW Steel Italy manterràinalterati i livelli occupazionali attuali per tutte e tre le società oggetto del contratto diacquisto delle quote azionarie, evidenziando il fatto che tali livelli occupazionali sonosostenibili in virtù del concretizzarsi dell’impegno istituzionale a garantire unacopertura di integrazione salariale sino alla piena implementazione del pianoindustriale...e nei tempi d'attuazione”).

Posto altresì cheI fatti dimostrano che per la risoluzione della crisi dellaValdi Cornia nei suoi moltepliciaspetti non basta un accordo di programma basato su un solo fulcro e legato a un soloprogetto (nel passato, trasporto a Piombino dei fanghi di Bagnoli, realizzazionedell'autostrada Rosignano-Civitavecchia, progetto industriale Cevital, ed oggi progettoindustriale JSW); ogni volta che quel fulcro veniva meno, naufragavano anche lepossibilità di rilancio economico e di risanamento ambientale ad esso sottese,rimanendo solo alcuni elementi assistenziali, certamente importanti ma insufficientiper il presente ed ilfuturo.Ogni valutazione, positiva o negativa che sia, anche nel merito delle richieste di JSW,tutte da chiarire e tali eventualmente da tradursi in impegni più che cogenti, deveessere fatta rientrare in una più complessa ed aggiornata strategia di risanamentoambientale e rilancio economico della Val di Cornia.In altre parole, la dimostrata debolezza dell’AdP 2018 e le incertezze in ordine alleconcrete intenzioni di JSW (la crisi siderurgica piombinese è indiscutibilmente laconcausa prioritaria del peggioramento delle condizioni economiche e sociali dellazona) impongono una visione ampia e largamente condivisa volta al rilancio dellacittà.

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Da un lato, è necessaria una rivisitazione immediata dei diversi Accordi di Programmafirmati nel corso del tempo e in gran parte inattuati, con la conseguenteindividuazione delle priorità immediate su cui puntare. Tra q u e s t e , l ’ e s i g e n z ad i o t t e n e r e c e r t e z z a d i f i n a n z i a m e n t i p e r l a b r e t e l l ad e l l a S S 3 9 8 ( s e c o n d o l o t t o ) , p e r i r a c c o r d i f e r r o v i a r is u l p o r t o d i P i o m b i n o , p e r i l r i s a n a m e n t o d e i c u m u l id e l l a “ e x a r e a s o t t o s e q u e s t r o ” e d e l l ' a r e a d i I s c h i a d iC r o c i a n o .Dall’altro lato, il nostro territorio deve cogliere l’attimo, in un contesto dove, sia alivello nazionale che europeo, è evidenziata la volontà (con conseguenti contributi) peril risanamento ambientale e la trasformazione dell’intero sistema di produzioneindustriale, quest’ultima tesa a innovare l’intero comparto e dare vita alla c.d.“transizione equa e giusta” del new green deal.Ecco che allora serve un impegno di tutti gli enti pubblici a inserire Piombino e laValdiCornia nella linea delle elaborazioni europee 2021/2027 fino a farne luogo disperimentazione delle stesse. In altre parole, una sperimentazione di utilizzazioneintegrata di programmi quali, ad esempio, il Fondo europeo agricolo per lo svilupporurale, il Fondo europeo agricolo di garanzia, il Fondo europeo di sviluppo regionale, ilFondo di coesione, Orizzonte Europa, LIFE, lungo la strategia del Green Deal europeoe le possibilità del Next generation EU.Oltre a ciò, infine, si auspica lo sblocco delle somme, messe a bando per le aree di crisicomplessa ex L. 181/89 e mai assegnate, da Invitalia per destinarle direttamente alterritorio.

Tutto ciò premessoSi impegna il Sindaco e la giunta del Comune di Piombino affinché chiedano a tutti ilivelli istituzionali- la rivisitazione di tutti gli accordi di programma del passato e il riconoscimento di

finanziamenti certi e congrui per le opere infrastrutturali e le bonifiche, necessarieper il rilancio economia e sociale di Piombino e dell’intera Val di Cornia;

- l’inserimento di Piombino e della Val di Cornia nella linea delle elaborazioni europee2021/2027, al fine di farne luogo di sperimentazione per il risanamento ambientalee per la trasformazione dell’intero sistema di produzione industriale, sul solco delnew green deal.

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Indice di vecchiaiaRappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degliultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2019 l'indice di vecchiaia per ilcomune di Piombino dice che ci sono 280,7 anziani ogni 100 giovani.Indice di dipendenza strutturaleRappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva(15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Piombino nel 2019 ci sono 68,5 individui a carico, ogni 100 che lavorano.Indice di ricambio della popolazione attivaRappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che

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sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore èminore di 100. Ad esempio, a Piombino nel 2019 l'indice di ricambio è 156,8 e significa che la popolazione in etàlavorativa è molto anziana.Indice di struttura della popolazione attivaRappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte dipopolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

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Elenco degli accordi di programma e dei protocolli che hanno interessato la Val di Cornia

28 luglio 2007- Accordo di programma Bonifica del sito di interesse nazionale di Piombino21 dicembre 2007- Accordo di programma quadro Interventi di bonifica negli ambiti marino- costieri presenti all’interno dei siti di bonifica di interesse nazionale di Piombino e Napoli Bagnoli-Coroglio e per lo sviluppo di Piombino attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture16 dicembre 2008- Accordo di programma Completamento della riqualificazione ambientalefunzionale all’infrastrutturazione e allo sviluppo del territorio incluso nel sito di bonificad’interesse nazionale di Piombino11 dicembre 2010- Protocollo d’intesa Interventi di adeguamento dell’accessibilità stradalealla città e al porto di Piombino26 luglio 2013- Protocollo d’intesa Interventi di infrastrutturazione, riqualificazioneambientale e reindustrializzazione dell’area portuale di Piombino12 agosto 2013- Accordo di programma quadro Interventi di infrastrutturazione,riqualificazione ambientale e reindustrializzazione dell’area portuale di Piombino16 gennaio 2014- Protocollo di intesa Interventi per la riqualificazione e la riconversione delpolo industriale di Piombino24 aprile 2014- Accordo di programma Disciplina degli interventi per la riqualificazione e lariconversione del polo industriale di Piombino7 maggio 2015- Accordo di programma Progetto di riconversione e riqualificazione industrialedell’area di crisi industriale complessa diPiombino30 giugno 2015- Accordo di programma Attuazione del progetto integrato di messa insicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell’area dei complessiaziendali di Piombino ceduti dalla Lucchini in a.s. (Articolo 252-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152)”24 luglio 2018Accordo di programma Attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza,riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell'area del complesso industriale exLucchini di Piombino, promuovere il riutilizzo di tale area in condizioni di sicurezza sanitaria edambientale, e preservare le matrici ambientali non contaminate, con particolare riferimentoalle matrici suolo, sottosuolo, acque sotterranee, aria e area marina antistante lo stabilimentoproduttivo (Articolo 252-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152)