Rigenerazione edilizia convegno_cna_emilia_romagna_fabbri

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Il caso di un hotel di Rimini Ferdinando Fabbri - Studio TI Società di Ingegneria 1

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Relazione di Ferdinando Fabbri (Studio TI, Rimini). Convegno CNA Regione Emilia-Romagna sulla rigenerazione edilizia. Bologna, 6 marzo 2012

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Il caso di un hotel di Rimini

Ferdinando Fabbri - Studio TI Società di Ingegneria

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PREMESSA (necessaria)

Ci troviamo di fronte a due scenari:

Il primo è la fine della vecchia edilizia

• Ciò vuol dire che la progettazione, le tecniche di produzione,le tecnologie applicate, la cultura - basata sul modelloquantitativo - che l’hanno espressa, sono obsolete einsostenibili con i nuovi parametri dello sviluppo

• Il patrimonio edilizio italiano nelle sue diverse tipologie efunzioni, privato e pubblico, ha bisogno di una profondarigenerazione per essere “sostenibile” e per “avere mercato”

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La fine della vecchia edilizia

• Nel XIX Rapporto 2012 (congiunturale e previsionale) su “Ilmercato delle costruzioni”, a cura del Centro Studi e RicercheCRESME , si registra nel 2011 un mercato a tre facce:

a) gli investimenti in impianti per le Fonti Energetiche Rinnovabili ‘superano’ nel 2011 gli investimenti della nuova edilizia residenziale e certificano la riconfigurazione del settore;

b) boom per gli impianti trainati dall’energy technology;(tengono le finiture sostenute dalla riqualificazione)

c) è profondo rosso per strutture e opere edilizie (tradizionali) affossate dal crollo della nuova costruzione

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• Per i sindacati del comparto edilizio (Feneal-Uil, Cgil-Fillea eFilca-Cisl), in un documento recente alla base dellamanifestazione nazionale dei primi di marzo, il settore dellecostruzioni è uno dei più gravemente danneggiati dalla crisieconomica, in termini sociali, economici e occupazionali.

• Sarebbero 300.000 i lavoratori che, a partire dal 2007 (iniziodella grande contrazione) hanno perso il posto, a cui siaggiunge l’aumento dell’illegalità e dell’irregolarità del lavoro,in un sistema già di per sé critico.

La fine della vecchia edilizia 4

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Il secondo scenario è rappresentato dalle strategie disviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali

che spingono verso la riqualificazione urbana e la rigenerazione edilizia

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Le strategie di sviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali.L’Europa

• Nel dicembre 2008 il Parlamento europeo ha approvato il(famoso) pacchetto clima-energia volto a conseguire gliobiettivi che l'UE si è fissata per il 2020: ridurre del 20% leemissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmioenergetico e aumentare al 20% le fonti energeticherinnovabili.

• Nel marzo 2010 la Commissione Europea ha varato undocumento importante per l’Europa del 2020 incentrato sutre priorità: crescita intelligente, sostenibile, inclusiva.

• Riproponendo (per quanto riguarda la sostenibilità) il filoconduttore che orienta e vincola l’opera degli Stati membri:ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 20%rispetto ai livelli del 1990, portare al 20% la quota delle fontidi energia rinnovabile nel nostro consumo finale di energia emigliorare del 20% l'efficienza energetica.

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I governi localiRegione Emilia-Romagna

• la Delibera di Assemblea Legislativa n. 156/2008:“Approvazione atto di indirizzo e coordinamento sui requisitidi rendimento energetico e sulle procedure di certificazioneenergetica degli edifici”

• la deliberazione della Giunta Regionale del 20 settembre2010, n.1362: “Modifica degli allegati di cui alla parte secondadella delibera di Assemblea legislativa n. 156/2008”

Le strategie di sviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali 7

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I Comuni

In quelle delibere regionali devono provvedere:

• ad individuare le parti del territorio per le quali si prevede larealizzazione di infrastrutture energetiche a rete a servizio delsistema insediativo;

• ad individuare le aree idonee a realizzare gli impianti diproduzione di energia da fonti rinnovabili o mediantecogenerazione ad alto rendimento;

• ad attivare le procedure attraverso cui selezionare, anche conmodalità concorsuali, le proposte di intervento più idonee arealizzare infrastrutture e impianti, di interesse pubblico edella comunità locale, conformemente a quanto previsto dallaL.R.20/2000.

Le strategie di sviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali8

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Ma soprattutto la L.R. n.6/2009 (Governo e riqualificazionesolidale del territorio) prevede che:

Il Consiglio Comunale individui gli ambiti del territoriourbanizzato da assoggettare a riqualificazione definendo e tempie i temi d’azione e gli obiettivi di qualità energetica, ambientale,sociale e architettonica che si intendono realizzare.

Le strategie di sviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali9

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Si segnala inoltre:

La Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio,del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia(che modifica la Direttiva 2002/91/CE) per cui

• “Gli edifici sono responsabili del 40 % del consumo globale dienergia nell’Unione.

• Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo dienergia da fonti rinnovabili nel settore dell’ediliziacostituiscono misure prioritarie, necessarie per ridurre ladipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas aeffetto serra…”

• Si impone quindi che a partire dal 1° gennaio 2021 sirealizzino solo nuovi edifici neutrali dal punto di vistaenergetico, cioè a consumi “quasi zero”

Le strategie di sviluppo dell’Europa e dei governi nazionali e locali10

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Il quadro è dunque chiaro:

da una parte, è finita una fase e il mercato delle costruzionista radicalmente cambiando aprendosi sempre più versonuove tecnologie costruttive trainate dalle Fonti EnergeticheRinnovabili

dall’altra precisi obiettivi e direttive europee (non sempresuffragate da adeguate politiche locali e nazionali) dentro lequali occorre muoversi

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Come muoversi Le cinque

Si sta aprendo una fase nuova:

nella programmazione pubblica nel mondo delle professioni tecniche nella formazione e ricerca nella consapevolezza delle imprese nella sensibilità dei cittadini

ecupero – iuso – iqualificazione – igenerazione – icercaQuesti non sono solo termini accademici ma parametri chestanno plasmando giorno dopo giorno il lavoro, il mercato,l’abitare…

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Il Convegno CNA

la CNA Emilia Romagna e i tecnici incaricati cercano di offrire unpiccolo contributo concreto verso…

soluzioni (modelli) di fattibilità che proprio in quanto fattibilireclamano:

• politiche fiscali adeguate;

• progetti finanziari dedicati;

• politiche urbanistiche con al centro la rigenerazione edilizia(gli strumenti normativi ci sono tutti a partire dalla legge20/2000);

• azioni dell’impresa non più orientate alla semplice renditaimmobiliare ma sempre più alla qualità totale del prodottoedilizio, che per essere tale (e perciò per avere mercato) deveincorporare un’alta qualità sociale.

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Il lavoro svolto

Abbiamo esaminato tre tipologie di edifici:

• la residenza

• l’albergo

• la scuola (presa come esempio più diffuso di edificio pubblico)

Oggi presentiamo le prime due:

la residenza e la struttura ricettiva alberghiera

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L’albergo

Perché l’albergo?

Per aspetti generali:

rappresenta una costruzione originale che deve essere ingrado di farsi abitare (bene) rispondendo in tempo reale adesigenze mutevoli;

è condizionato e condiziona il territorio che lo ospita;

deve avere una sua identità strutturale e immaginaria;

si tratta di una progettazione complessa e ad altaspecializzazione, l’albergo non è solo casa ma è allo stessotempo città.

Il lavoro svolto 15

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Per aspetti concreti, di rilevanza quantitativa

In Emilia Romagna sono 8.800 le strutture ricettive alberghiere

di cui:

3200 sulla costa

290 nelle città capoluogo

349 sugli Appennini

207 in città termali

Il lavoro svolto 16

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CASO DI STUDIO: struttura alberghiera realizzata negli anni ’60 e ristrutturata negli anni ‘90 in Provincia di Rimini

Sintesi dei dati ingresso – Situazione AttualeDati generali• Luogo: Rimini• Tipologia: struttura alberghiera di 5 piani fuori terra con

ingresso, sala da pranzo, circa 40 camere da letto ed unseminterrato ad uso cantine, lavanderia e centrale termica.

• Struttura portante: in muratura e solai misti in laterizio e cls.• Murature perimetrali: mattoni pieni e semipieni portanti.• Serramenti: vetrocamera e telaio metallico.• Solaio verso seminterrato: misto in laterizio e cls non

coibentato.• Copertura: copertura piana con solaio misto in laterizio e cls

non coibentato.• Produzione di energia da fonti rinnovabili: nessuna.• Consistenza: superficie utile 1.279 mq. 17

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Consumi energetici dell’ultimo anno

• Gas metano (al netto delle cucine): 23.204 smc (222.759kWh), costo in bolletta pari a 0,43 €/smc (compresi servizi direte e imposte), per un totale di 9.977,00 €/anno.

• Energia elettrica: 215.000 kWh circa, costo in bolletta pari a0,16 €/kWh (compresi servizi di rete e imposte), per un totaledi 34.400,00 €/anno.

• Acqua: 4.907 mc/anno costo in bolletta pari a 1,50 €/mc (alnetto dei costi per l’impianto antincendio) per un totale di7.350,00 €/anno (*).

(*) il dato relativo al consumo d’acqua è stato riportato solamente per valutazionestatistica, non essendo stato inserito fra gli interventi migliorativi

Caso di studio18

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Il totale costi di gestione

con le soluzioni impiantistiche,elettriche e meccaniche attuali,

prese in considerazione per la valutazione economica, al netto

dei costi idrici, risulta pari a

44.377,00 €/anno

Caso di studio19

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Indicatore di performance basato sui consumi

(energia primaria):

• Gas metano: 206,10 kWh/mq

• Energia Elettrica: 122 kWh/mq di sup. utile

I consumi sopra indicati individuano un indice di prestazione energetica dell’intero fabbricato pari a 206 kWh/mqanno

(85% riscaldamento e 15% per produzione ACS).

Tale indice colloca l’edificio nella Classe F

Caso di studio 20

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A titolo di esempio il raggiungimento della Classe A (con unvalore EPtot≤40 kWh/mqanno) è ottenibile soltanto a seguito diun intervento di demolizione e ricostruzione del fabbricato.

E comunque nel caso di una nuova costruzione, il limite (minimo)di prestazione energetica per il condizionamento invernale e laproduzione di acqua calda sanitaria è pari a Eptot limite : 65,25kWh/mqanno, e corrisponde alla Classe C (tra 60<Eptot≤90kWh/mq anno).

Caso di studio 21

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Interventi migliorativiGli interventi applicabili ed economicamente sostenibili risultano:

• Caso 1 Rifacimento dell’involucro edilizio: coibentazione delle pareti perimetraliesterni e della copertura piana.

• Caso 2 Ristrutturazione impiantistica: sostituzione della caldaia con generatore agas a condensazione ad alto rendimento; ottimizzazione del sistema didistribuzione con installazione di pompe di circolazione ad inverter, istallazione direcuperatore a flussi incrociati sulle unità di trattamento aria.

• Caso 3 Ristrutturazione impiantistica elettrica: sostituzione delle pompe dicircolazione del tipo on-off a portata costante con pompe a portata variabile,sostituzione lampade ad incandescenza all’interno delle camere e del sistema digestione delle accensioni nei corridoi ai piani, sistema di gestione che valutil’occupazione o meno della camera stessa, sostituzione ascensore da 4 personeobsoleto con ascensore a fune a basso consumo elettrico.

• Caso 4 Ristrutturazione globale: ristrutturazione dell’involucro edilizio econtestuale ristrutturazione impiantistica.

- sfruttamento della micro-cogenerazione;

- installazione di un sistema di pannelli fotovoltaici integrati nella struttura dellapensilina

Caso di studio22

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Caso 1) Rifacimento dell’involucro edilizio

• Indice di prestazione energetica a seguito dell’intervento:EPtot:143,06 kWh/mqanno

• Minor costo approvvigionamento gas metano:

3.600,00 €/anno

• Riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera:

22.306 kgCO2/anno

• Costo dell’intervento di ristrutturazione involucro edilizio:circa 37.000,00 €

• Classe energetica raggiungibile:

Classe E

Caso di studio – interventi migliorativi 23

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Caso 2) Ristrutturazione impiantistica meccanica

• Indice di prestazione energetica a seguito dell’intervento:EPtot:169 kWh/mqanno

• Minor costo approvvigionamento gas metano:

2.110,00 €/anno

• Riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera:

13.040 kgCO2/anno

• Costo dell’intervento di ristrutturazione impianti meccanici:

circa 28.500,00 €

• Classe energetica raggiungibile:

Classe E

Caso di studio – interventi migliorativi 24

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Caso 3) Ristrutturazione impiantistica elettrica

• Costo dell’intervento di ristrutturazione impianti elettrici:

circa 116.000,00 €

• Illuminazione - Nuovo Consumo: 5.511 kWh/anno

• Costo complessivo (energia + mantenimento):

5.342,00 €/anno

• Pompe Centrale Termica - Nuovo Consumo: 4.200 kWh/anno

• Costo energia: 672,00 €/anno

• Sistema di Gestione camere - Nuovo Consumo stimato:

17.865 kWh/anno

• Costo energia: 2.858,00 €/anno

• Ascensore - Nuovo Consumo: 8.750 kWh/anno

• Costo energia: 1.400,00 €/anno

• Classe energetica raggiungibile: Classe E

Caso di studio – interventi migliorativi 25

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Caso 4) Ristrutturazione globale

• Indice di prestazione energetica a seguito dell’intervento:EPtot:112 kWh/mqanno

• Minor costo approvvigionamento gas metano:

5.375,00 €/anno

• Minor costo approvvigionamento energia elettrica:

7.000,00 €/anno

• Riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera:

33.340 kgCO2/anno

• Costo dell’intervento di ristrutturazione globale:

circa 181.500,00 €

• Classe energetica raggiungibile: Classe D

Caso di studio – interventi migliorativi 26

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Con l’applicazione delle soluzioni impiantistiche proposte, afronte di un importo degli investimenti pari a circa 181.500,00 €,un consumo di gas metano di 10.704 smc/anno e un consumo dienergia elettrica di 36.326 kWh/anno, si evidenzia un risparmioannuo di circa 12.375,00 €/anno

[A questa differenza va aggiunta una quota parte di risparmio legatoall’impianto di micro cogenerazione, che dipenderà dall’esattodimensionamento della macchina e dalle ore di funzionamentopreviste e una quota parte legata all’impianto fotovoltaico, che a suavolta dipenderà dalla superficie di pannello effettivamente realizzata edalle condizioni del contratto con Enel]

Caso di studio – interventi migliorativi 27

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Consuntivo economico costi/ricavi

Alla luce delle analisi fatte sull’hotel in esame possiamoconcludere che :

Costo interventi migliorativi Involucro edilizio: 37.000,00 € Impiantistica meccanica ed edile: circa 28.500,00 € Impiantistica elettrica: circa 116.000,00 €

Totale costo degli investimenti: 181.500,00 €

Risparmio economico totale di gestione: 12.375,00 €/anno (*)

Tempo di rientro complessivo: 15 anni

(*) Che corrisponde a circa il 28 % del costo di gestione totale per gas ed elettricità,riportato al capitolo “Consumi energetici dell’ultimo anno”.

Caso di studio28

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Sintesi conclusiva

5 punti critici

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Pur essendo, quello esaminato, un hotel di buona qualità media:

siamo sotto la soglia di efficienza (minima)

energetica e ambientale (fascia f);

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I processi di miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali possono essere ammortizzati nell’arco medio di

13/15 anni

senza tener conto di alcun tipo di incentivo.

Solo utilizzando gli incentivi in essere (36%-55%) si potrebbe stare attorno alla soglia dei 10 anni, ma non vi sono sicurezze a

lungo periodo.

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Si apre il tema degli

incentivi mirati,

nati e proposti a livello locale, modulando in maniera premiale, per esempio, l’IMU, la tassa sui rifiuti, l’imposta soggiorno

(qualora venga applicata) e alcuni tributi comunali (pubblicità, occupazione suolo pubblico, passi carrai ecc.),

a favore delle imprese che investono.

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Se il focus della valutazione

si sposta dal singolo esercizio al contesto macro, abbracciando dunque decine e decine di alberghi,

è possibile ipotizzare un grande e fattibile progetto di rigenerazione edilizia delle strutture ricettive della Costa

su ampia scala (ad esempio con l’uso della geotermia sfruttando l’acqua del mare) avente al centro le fonti rinnovabili e

l’ambiente salubre, a partire dall’aria.

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Infine, l’azione deve spostarsi anche sul versante delle imprese del settore edilizio.

I consorzi degli artigiani, cresciuti e strutturatesi in maniera efficace negli ultimi anni in molte realtà provinciali, potrebbero

farsi carico, sostenuti dal mondo bancario e assicurativo, di pacchetti mirati in grado di far convergere in un processo virtuoso le condizioni di base, da quelle tecniche a quelle operative, da quelle finanziarie a quelle strutturali, per il

raggiungimento di elevati standard energetici e ambientali nelle attività ricettive della regione.

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Ferdinando Fabbri Studio TI – Società di ingegneriaVia Flaminia, 138 Riminiwww.studioti.com

www.slideshare.net/ferdinandofabbri

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