RICONOSCIMENTO E LETTURA DEL PAESAGGIO · 1. Grotte eremitiche di Matera e del Salento 2. Abbazie e...
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RICONOSCIMENTO E LETTURA DEL PAESAGGIO
«Iconemi» o unità di percezione del paesaggio, con i loro valori simbolici
Cattedrale cattolicaMoschea musulmana
Chiesa cristianaBasilica romanaTempio ellenico
Paesaggi stratificati
Es. Il tempio di Atena all’interno del Duomo di Siracusa
«Prendete un tempio greco, incorporatelo per intero in un edificio
cristiano, al quale aggiungete successivamente una facciata normanna
che viene abbattuta dal grande terremoto del 1693. Senza scoraggiarvi vi
rimettete all’opera e, cambiando completamente direzione, sostituite la
vecchia facciata con una deliziosa composizione barocca all’incirca del
1728-54. E il tutto, deteriorato com'è, continua a vivere e a sorridere,
diffondendo nel mondo la sua immagine come se fosse stato ideato da un
Leonardo o da un Michelangelo» (Lawrence Durrell)
Silvia Siniscalchi Geografia Storica 2018-19
GEOGRAFIA STORICA, VALORI PAESISTICI E INSEDIATIVI
1.Antichità
a)Civiltà greca
b)Civiltà etrusca
c) Civiltà romana
2.Alto Medioevo
3.Basso Medioevo
4.Rinascimento
5.Età moderna
6.Età contemporanea
a) Insediamenti
b) Vie di comunicazione e infrastrutture
c) Strutture produttive
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GEOGRAFIA STORICA, VALORI PAESISTICI E INSEDIATIVI
1. Antichità
a) Civiltà greca: città in piano o su modesti rialzi (forma regolare) • portualità marittima
• agri pianificati su impianto geometrico • giardino mediterraneo coltivato specialmente
a vite e olivo, santuari
b) Civiltà etrusca: città d’altura (forma irregolare dominata dall’acropoli) • portualità
marittima • cunicoli (tagliate o canali a cielo aperto o sotterranei) • vie cave • santuari •
miniere-metallurgia • terme • cipresso
c) Civiltà romana: città coloniale (forma a graticola, posizione ‘aperta’) • portualità
marittima • strade consolari (rettifili su basolati) con ponti • miliari e strutture di
servizio del traffico • canali naviganti • acquedotti • agri centuriati (piantata) • ville
rustiche (piantagioni) • villaggi agricoli e circoscrizioni amministrative di base (vici-pagi)
• santuari e templi isolati (poi pievi e chiese) • miniere-metallurgia • terme • pinete
costiere
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Iconemi o unità di
percezione del paesaggio
(alcuni esempi)
nuraghi
Cattedrale
Fratte, necropoli
campano-etrusca
Alife, mura romane
Resti archeologici
Scacchiera
città romana
Anfiteatro
Scolo del sistema di cloache
Acquedotto
del Setta
Paestum, Velia,
Santuario di Hera Argiva
Na, centro storico
Pompei
Santuario di
Era Lacinia
1. Antichità
alcuni esempi di testimonianze
archeologiche
a) Civiltà preistorica
b) Civiltà greca
c) Civiltà etruscad) Civiltà romana
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CIVILTÀ PREISTORICA
Paestum, necropoli eneolotica del Gaudo (fine 3°-
inizi 2° millennio a.C)
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CIVILTÀ PREISTORICA
Civiltà sarda nuragica (II millennio a.C.)-alta valle del Tirso
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FRATTE,
NECROPOLI
ETRUSCA
Gli scavi condotti tra gli
anni ‘60 e ‘70
consentono un migliore
inquadramento
topografico e storico
dell'insediamento
etrusco-campano di
Fratte sulla cui
identificazione con
Marcina o con Irna il
dibattito si è arricchito
di ulteriori contributi
(http://www.treccani.it/
enciclopedia/fratte_%28
Enciclopedia-dell'-Arte-
Antica%29/).
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PAESTUM, I TEMPLI GRECI
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• Centuriazione
• Acquedotti
• Monumenti stratificati e
reimpiegati nei contesti
urbani (es. il Pantheon a
Roma)
• Santuari in prossimità di
acque e corsi fluviali (Hera
Argiva, nella Piana del Sele,
che sorgeva alla foce del
fiume nell’VIII sec. a.C.)
ETÀ ROMANA
Possibili collegamenti tra
le devozioni pagane e
quelle successive
cristiane (es. il culto della
Madonna dei Bagni di
Scafati)
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ETÀ ROMANA: POMPEI
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SAVA DI BARONISSI, VILLA ROMANA (I SEC. A.C.)
Costruita in età
repubblicana e
ampliata nel corso del I
sec. d.C., la villa rustica
presenta numerosi
ambienti che si aprono
intorno a un grande
criptoportico
quadrangolare (34,80m
x 33,30m) aperto a ovest
con arcate sul giardino
antistante.
Gli ambienti a pian
terreno e il
criptoportico furono
utilizzati fin dall'età
paleocristiana come
luogo di sepoltura.
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Baronissi è ubicata nel cuore di quella valle che, sin dall'antichità, ha
giocato un ruolo importante tra la piana del Sele a sud e la Campania
settentrionale a nord, costituendo un passaggio obbligato per i traffici e le
genti. L'importanza della valle è segnata dalla nascita (fine VII sec. a.C.) e
dallo sviluppo di un insediamento Etrusco-Sannita quale quello di Fratte,
probabilmente l’antica Marcina, posto su una piccola altura, a sinistra del
fiume Irno, che domina lo sbocco della vallata.
Testimonianze di questa presenza umana in età preromana sono offerte dal
ritrovamento di sepolture nella località di Acquamela.
In età romana, la valle è condizionata dalla costruzione di una via, forse la
Aquilia, che fungeva come diramazione alla Popilia, che da Capua,
attraverso Nola, Nocera e le strettoie rupestri di Cava, raggiungeva Salerno
per poi continuare fino a Reggio Calabria. La ipotetica Aquilia, che correva
poco più a monte dell'attuale statale 88, di cui è riconosciuto un tratto nel
selciato, ora scomparso, rinvenuto in località Spuntunata presso Cologna
(Pellezzano), collegava Salernum e Abellinum.
Lungo questa strada si sviluppa un complesso edilizio, con costruzioni quali
la villa romana di Sava, del I secolo d.C., cui si aggiunge la villa rinvenuta in
località Macchione, nel vicino comune di Fisciano; entrambe sono segni di
quella organizzazione territoriale che trasparirebbe anche dai toponimi
prediali in -anus. L’intensa frequentazione del territorio in età romana è
inoltre documentata dal ritrovamento di varie sepolture nel centro di
Baronissi e nelle frazioni di Sava, Orignano, Saragnano e Caposaragnano
databili in questo contesto.
SAVA DI BARONISSI, VILLA ROMANA (I SEC. A.C.)
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GEOGRAFIA STORICA, VALORI PAESISTICI E INSEDIATIVI
2. Alto Medioevo
a) Insediamenti: corti (villaggi aperti-casali, aziende signorili-masse1-sale-cafaggi2) •
guardinghi3-torri isolate • castelli • mercatali • mulini ad acqua • cenobi e abbazie
benedettini • pievi • spedali
b) Vie di comunicazione: strade (povertà tecnica, tortuosità) • vie romee4
c) Strutture produttive: sistema curtense • beni comuni e usi civici • chiuse arborate
(Centro-Nord) • giardino ‘chiuso’ irriguo arabo-siciliano (nuove colture: riso, cotone,
canna da zucchero, agrumi …)
1Nell’alto medioevo, grande possedimento terriero costituito da un insieme di fondi o poderi dato in affitto per un
certo tempo a un conduttore il quale lo faceva coltivare da coloni e servi.2 [lat. mediev. cafagium, di origine longob.], ant. In origine, terreno boschivo recintato, bandita [riserva]; poi,
distesa di campi. Si conserva in alcuni toponimi della Toscana: Cafaggio, Cafaggiòlo.3[affine a guardare, guardia, prob. già voce germanica] (pl. -ghi), tosc. ant. Rocca, fortezza; più propriam., in
origine, la parola indicava le torri di vedetta che s’innalzavano presso le mura della città, o in aperta campagna, e
rimase poi in uso, per qualche tempo, anche dopo la rovina delle torri stesse, con funzione toponomastica (cfr.
Dante, Inf. XXIII, 107-108: fummo tali, Ch’ancor si pare intorno dal Gardingo, allusione alle case degli Uberti,
addossate al guardingo che sorgeva di fianco a Palazzo Vecchio, e che furono arse e distrutte dopo il trionfo dei
guelfi e la cacciata dei ghibellini).4 Nel Medioevo erano chiamate vie romee (o romane, o romipete) le strade che i pellegrini percorrevano verso
Roma, la città che costituiva una delle principale mete, con Gerusalemme e Santiago de Compostela, della
Cristianità occidentale.Silvia Siniscalchi Geografia Storica 2018-19
2. Alto Medioevo
1. Grotte eremitiche di Matera e del
Salento
2. Abbazie e monasteri
• Monachesimo benedettino (VI-XII sec.),
cluniacense, cistercense e vallombrosano
(XI-XII sec.), ordini mendicanti (XIII sec.).
3. Sec. X-XII: stile romanico (Val Padana
soprattutto), arabo-bizantino (Mezzogiorno e
Sicilia), misto delle due precedenti (Italia
Centrale), con originali elaborazioni a
Firenze e Pisa.
4. Sec. XIII-XIV: stile gotico (insediamenti
cistercensi), dal Piemonte alla Sicilia (ma
soprattutto nel Centro-Nord).
5. Città dell’Alto Medioevo: ruotanti intorno
a un castello o a un monastero (esempi da
Nord a Sud)
6. Medioevo Arabo (Palermo e altre città
costiere come Marsala, Mazara del Vallo,
Sciacca e Agrigento). Silvia Siniscalchi Geografia Storica 2018-19
ETÀ ALTO-MEDIEVALE (S. AGATA DE’ GOTI [BN])
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GEOGRAFIA STORICA, VALORI PAESISTICI E INSEDIATIVI
3. Basso Medioevo
a) Insediamenti: castelli • città nuove • mercatali • palazzi turriti di campagna e castelli
ridotti a ville (Centro-Nord) • corti-cascine padane • corti lucchesi e napoletane • case
mezzadrili ‘chiuse’ (turrite, a corte) • mulini ad acqua e a vento-ferriere ad acqua • saline
costiere • torri costiere • miniere-metallurgia • spedali e locande stradali • terme • pievi e
chiese, canoniche • abbazie cluniacensi, cistercensi • conventi degli ordini monastici
b) Vie di comunicazione e infrastrutture: strade e ponti nuovi • tabernacoli • canali
navigabili • canali irrigui
c) Strutture produttive: • piantata padana, alberata tosco-umbro-marchigiana • prato
irriguo • risaia • gelsi • castagneti collinari-montani • peschiere
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Duomo di Amalfi Duomo di Salerno (VIDEO)
ETÀ ALTO E BASSO MEDIEVALE (architettura stratificata)
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Convento della
SS Trinità di
Baronissi (Sa)
Badia di Cava
de’ Tirreni (Sa)
ALTO E
BASSO
MEDIOEVO
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3. Basso Medioevo
1. Civiltà comunale (soprattutto Centro–
Nord; al sud prevale la struttura feudale,
pur con alcune eccezioni di libere
universitates): miglioramento generale
degli arredi urbani delle città
• Articolazione in «quartieri» (policentrismo),
organizzati in maniera autonoma (centro,
strada principale, piazza, chiesa)
• Case a schiera unifamiliari, luoghi di
residenza e di lavoro (bottega o laboratorio
al pianterreno) e case mercantili
• La strada come «prolungamento organico»
della casa-bottega, che vi si protrae con
tende o strutture in muratura o legno per
esporre le merci
• Torri nobiliari e mura di cinta
• Palazzo del comune, del priore, del potestà
(Italia centrale)
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ETÀ MEDIEVALE - AMBROGIO LORENZETTI
Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo (1338-39)
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GEOGRAFIA STORICA, VALORI PAESISTICI E INSEDIATIVI
4. Rinascimento
a) Insediamenti: città geometriche • fortificazioni bastionate • ville venete, toscane, liguri,
laziali con giardini e parchi • santuari mariani, conventi, cappelle, oratori, tabernacoli •
opifici ad acqua (mulini, forni e ferriere, cartiere) • mulini a vento • miniere • saline • case
coloniche ‘aperte’ (logge e scala esterna) • corti e cascine padane • masserie meridionali
b) Vie di comunicazione e infrastrutture: • strade e poste, dogane • tratturi di
transumanza tra Abruzzo-Molise e Tavoliere pugliese, vie doganali nella Maremma Senese
• canali navigabili • canali irrigui, acquedotti
c) Strutture produttive: • piantata padana • alberata tosco-umbro-marchigiana • prato
irriguo • risaia • gelso • giardino mediterraneo ‘chiuso’ irriguo nel meridione • sistemazioni
idraulico-agrarie orizzontali • peschiere
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3. Rinascimento
1. Massicci palazzi privati urbani
(inizialmente proprietà di mercanti, poi di
aristocratici o burocrati di stato o pontifici)
2. Firenze: da Brunelleschi a Michelozzo a Leon
Battista Alberti e Benedetto da Maiano il
palazzo italiano trova la sua codificazione
tipologica ed espressiva: nuove e imponenti
dimensioni; nuovo rapporto con il tessuto
urbano; separazione delle funzioni domestiche
e lavorative (integrate nella casa m.evale)• Es. di palazzo rinascimentale: Palazzo Pitti di Firenze
e palazzo Sanseverino di Napoli (attuale Chiesa del
Gesù Nuovo)
3. Caratteri urbanistici regionali: diffusa
presenza di portici e vie porticate nelle città
padane (Bologna), con riproposizioni moderne
e contemporanee.
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FIRENZE, PIANTA
«DELLA CATENA»
Francesco di Lorenzo Rosselli (Firenze 1448 - ante 1513), fratello minore del
pittore Cosimo Rosselli, fu pittore, incisore e cartografo.
La cosiddetta Pianta della
Catena (1470 ca.), riferita a
Francesco di Lorenzo Rosselli
e conservata nel
Kupferstichkabinett di
Berlino, è il primo esemplare
noto nella storia della
cartografia che rappresenti
con intenti di completezza la
città con tutti i suoi edifici e
la fitta rete di strade e piazze.
L'appellativo le deriva dalla
catena chiusa da un lucchetto
che incornicia la pianta.
L'artista ritratto di spalle in primo piano a destra, mentre traccia sul foglio le mura urbane, evidenzia il punto
di vista colto dall'autore situato a sud-ovest della città, delineata a «volo d'uccello» secondo la visuale medievale, ma con moderni intenti di verosimiglianza prospettica.
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
S. Maria Novella
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
S. Maria Novella Duomo
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
S. Maria Novella Duomo Palazzo della Signoria
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
S. Maria Novella Duomo Palazzo Pitti e collina di BoboliPalazzo della Signoria
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
l toponimo Sardigna, luogo di scarico di rifiuti, prende probabilmente il nome dall’omonima isola (anche per
allusione all’aria malsana a causa della malaria).Silvia Siniscalchi Geografia Storica 2018-19
FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
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FIRENZE, PIANTA «DELLA CATENA»
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