Ricerca terziario-sp-2011

61
Imprese, occupati e dinamiche nel settore del terziario in provincia della Spezia Ricerca 2011 OSSERVATORIO TERZIARIO Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Via Fontevivo, 19F– 19125 La Spezia Tel. 0187.5985132 Fax 0187.5985120 [email protected] www.entebilateralelaspezia.it

description

Ricerca Terziario 2011 - Osservatorio Ente Bilaterale Terziario La Spezia

Transcript of Ricerca terziario-sp-2011

Page 1: Ricerca terziario-sp-2011

Imprese, occupati e dinamiche nel settore del terziario

in provincia della Spezia

Ricerca 2011

OSSERVATORIO

TERZIARIO

Ente Bilaterale del Terziario della Spezia

Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Via Fontevivo, 19F– 19125 La Spezia Tel. 0187.5985132 Fax 0187.5985120

[email protected] www.entebilateralelaspezia.it

Page 2: Ricerca terziario-sp-2011

Questa ricerca, commissionata dall’Ente Bilaterale del Terziario della Provin�cia della Spezia, ha lo scopo non solo di fare una fotografia dell’andamentodel “Terziario di mercato”, ma anche, e aggiungerei soprattutto, di fornireutili indicazioni sulle eventuali criticità del settore e spunto per riflessioni edanalisi atte a favorirne lo sviluppo e la crescita.Non dimentichiamo infatti che la nostra Provincia è una delle maggiormenteterziarizzate nel nostro Paese con circa il 64% di tutte le imprese e il 40% deglioccupati esistenti.Certamente un’analisi accurata nel macro settore del Terziario è complicataperché le dinamiche sono fortemente differenti fra commercio e servizi (maanche all’interno dello stesso comparto dei servizi) , così come le necessità ole criticità tra GDO e piccolo commercio tradizionale.Sarà certamente compito dell’Ente Bilaterale, nei prossimi anni, aggiornarela ricerca con “focus” ancora più mirati poiché, ad esempio, il settore delcommercio, con le sue notevoli differenziazioni sia in termini dimensionaliche di fatturato e di tipologia merceologica, merita certamente ulteriori ap�profondimenti, anche in virtù del suo “peso” (il 53% delle aziende del Terzia�rio se si esclude il turismo).Inoltre due fattori potranno nel breve periodo incidere sul comparto delcommercio: la crisi dei consumi e gli effetti delle nuove norme previste dallamanovra “Salva Italia” del decreto Monti con le conseguenti liberalizzazionidegli orari e delle nuove aperture.Sarà, quindi, compito dell’Ente Bilaterale monitorare, nel prossimo futuro,eventuali cambiamenti per permettere alle aziende, ai lavoratori ed ai sog�getti pubblici di trovare le giuste soluzioni a tali problematiche e permettereun sano ed armonico sviluppo del settore.

Mario FunaroPresidenteE.B.TER della Spezia

La Spezia, dicembre 2011

1

L’Ente Bilaterale della Spezia ha istituito l’Osservatorio che svolge a livello lo�cale funzioni di analisi e studio idonei a cogliere gli aspetti peculiari della realtàterziario del nostro territorio.Un settore diventato di primaria importanza sul piano economico ed occupa�zionale nella realtà del nostro paese e soprattutto della nostra provincia.Il che ci permette di studiare elementi utili del come agire per governare il set�tore.Questa ricerca infatti non vuole essere solo uno sterile insieme di dati, ma unostrumento di conoscenza che aiuti nella ricerca di soluzioni, proposte efficacinell’affrontare i problemi del settore.Settore investito dalla forte crisi economica che determina calo dei consumi,perdite di posti di lavoro rispetto al periodo in cui al contrario, il terziario spessoaccoglieva gli esuberi degli altri settori produttivi. La recente norma sulle libe�ralizzazioni aggiunge un ulteriore elemento negativo perché l’assenza di re�gole non è certo la ricetta per contrastare la crisi dei consumi e tutelare postidi lavoro. Se pensiamo, inoltre, che la maggioranza degli occupati del settoreè femminile (64% nella GDO e 56% nel dettaglio), ritengo grave la mancanza diattenzione alle politiche che agevolino i tempi di conciliazione e di tutela delledonne, spesso part�time e quindi difficoltà di sostentamento. Inoltre, la popo�lazione si trasforma e l’aumento della presenza degli immigrati per esempio,ci deve impegnare a valutazioni diverse sia rispetto al nuovo modello di con�sumatore che di occupazione, visto la modesta percentuale di assunzione diimmigrati da parte delle imprese.Per questo sottolineo l’auspicio che l’analisi di studio effettuata da EBTER chevi proponiamo sia utile supporto alle aspettative degli operatori economici,delle istituzioni e dei lavoratori e lavoratrici del settore.Ringrazio tutti i protagonisti che hanno reso possibile questo progetto di ri�cerca ed auguro un buon risultato a tutti.

Daniela RicchettiVicepresidente

E.B.TER. della Spezia

Presentazione ricerca

Page 3: Ricerca terziario-sp-2011

Indice

Cap. 1 � L’osservatorio: obiettivi e metodologia pag. 3

Cap. 2 � Il settore del terziario in provincia della Spezia pag. 52.1 Dinamica imprenditoriale2.2 Dinamica occupazionale

Cap. 3 � Le imprese del focus di ricerca pag. 22

Cap. 4 � L’occupazione pag. 25

Cap. 5 � Le competenze pag. 38

Cap. 6 � Il mercato e la competitività pag. 43

Cap. 7 � L’innovazione pag. 51

Cap. 8 � La governance pag. 54

Cap. 9 � Considerazioni conclusive pag. 57

2

Page 4: Ricerca terziario-sp-2011

In linea con quanto previsto dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di La�voro) e dalla proposta di revisione degli statuti degli Enti Bilaterali Territoriali,molti contratti territoriali s’impegnano a costituire, nell’ambito della bilatera�lità, Osservatori provinciali al fine di monitorare l’occupazione in relazione al�l’andamento del settore ed alla evoluzione del mercato del lavoro nei suoiaspetti qualitativi e quantitativi.

Inoltre, è demandata a questi Osservatori una valutazione del settore che con�senta alle parti sociali di avere ulteriori elementi conoscitivi al fine di definireuna serie di parametri sulla cui base procedere all’erogazione salariale di se�condo livello.

In questa nuova fase, quindi, lo strumento dell’Osservatorio diventa necessarioall’azione della bilateralità nelle sue componenti ed in modo più estensivo puòrappresentare un valido supporto ai processi decisionali in ambito terziario.

E’, infatti, importante capire, in provincia della Spezia, quali sono le dinamichedel comparto, come reagiscono le imprese a fronte della congiuntura sfavo�revole, quali indicatori socio�economici mostrano e che incidenza rivestonosui bilanci delle imprese, sui processi produttivi e sull’occupazione.

Il modello di ricerca realizzato ha consentito all’Ente Bilaterale di costituirel’Osservatorio provinciale di settore che ha risposto in primo luogo agli obiet�tivi predetti, attraverso un monitoraggio continuo di aspetti quali:

� l’evoluzione del mercato;� la dinamica imprenditoriale;� la dinamica occupazionale;� i fabbisogni formativi.

Inoltre, l’analisi ha consentito di comprendere le strategie, gli strumenti ed imetodi in favore dell’occupazione e del posizionamento competitivo delle im�prese spezzine.

La metodologia di ricerca è stata basata su due fasi di lavoro principali:

Analisi generale su tutte le imprese del settore (dati quan�titativi);Indagine sul campo (realizzata nel periodo primavera�estate 2011, attraverso somministrazione di un questio�nario) ad un campione ragionato e significativod’imprese, rappresentanti di specifici segmenti delle im�prese del terziario rientranti nel CCNL.

Infatti, il metodo ha previsto, da un lato, la raccolta da varie fonti e l’elabora�zione di una serie di dati quantitativi e qualitativi delle imprese del settore e,dall’altro, la realizzazione di un’indagine sul campo, attuata con la sommini�strazione di un questionario (“di persona”, attraverso incontri fissati) da partedi operatori di ricerca ad un campione ragionato e significativo di impresestesse per reperire dati, informazioni ed opinioni di processo, di metodo e ditendenza.

Le principali modalità di selezione del campione d’imprese per l’indagine sonostate: la tipologia, la territorialità e la dimensione oltre ad altri parametri d’in�teresse per la bilateralità.

Nello specifico, la principale definizione del campione di ricerca è stataquella tipologica, identificando e definendo:

L’osservatorio: obiettivi e metodologia

3L’osservatorio: obiettivi e metodologia Cap.1

Cap.1

A.

B.

Page 5: Ricerca terziario-sp-2011

L’osservatorio: obiettivi e metodologiaCap.14

� le imprese del commercio ed in particolare dei segmenti:

� le imprese dei servizi ed in particolare dei segmenti:

Per quanto riguarda, invece, l’inquadramento geografico delle imprese, questoparametro è stato tenuto nella debita considerazione per le attività economi�che il cui mercato è condizionato dalla localizzazione (es. commercio al detta�glio), suddividendo fra le aree Golfo, Val di Magra, Val di Vara, Riviera�CinqueTerre, comprendenti i seguenti comuni:

Area Golfo: La Spezia – Lerici – Portovenere;Area Riviera�Cinque Terre: Bonassola – Deiva Marina – Framura – Levanto –Monterosso al Mare – Riomaggiore – Vernazza;Area Val di Magra: Ameglia – Arcola – Castelnuovo Magra – Ortonovo – SantoStefano Magra – Sarzana – Vezzano Ligure;Area Val di Vara: Beverino – Bolano – Borghetto di Vara – Brugnato – Calice alCornoviglio – Carro – Carrodano – Follo – Maissana – Pignone – Riccò del Golfo– Rocchetta di Vara – Sesta Godano – Varese Ligure – Zignago.

Al termine sono stati elaborati ed integrati sia i risultati dell’indagine sul camposia i dati quanti�qualitativi raccolti da altre fonti.

Questo consente ora, presso la bilateralità, di avere:

una ‘fotografia’ precisa del settore a livello provinciale rispetto alle te�matiche di competenza dell’Ente individuate per gli specifici segmentidi attività;una banca dati di sistema i cui dati oggettivi ‘a libreria’ sono consultabilied interpretabili da parte delle varie componenti sociali ed istituzionali.

Commercio al dettaglio

Commercio all’ingrosso

Grande Distribuzione Organizzata

Gestione di parcheggi e autorimesse

Altre attività dei servizi connessi al trasporto marittimo e per vie d'acqua

Spedizionieri e agenzie di operazioni doganali

Produzione di software non connesso all'edizione

Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica

Altre attività dei servizi connessi alle tecnologie dell'informatica

Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse

Portali web

Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dell'in�gegneriaAltre attività di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze na�turali e dell'ingegneriaRicerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanisti�che

Pubblicità

Agenzie pubblicitarie

Attività delle concessionarie pubblicitarie

Ricerche di mercato e sondaggi di opinione

Attività di design specializzate

Page 6: Ricerca terziario-sp-2011

5Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

Quando parliamo di settore terziario dobbiamo ricordare che abbraccia unaserie articolata di attività, un universo non sempre riconducibile e rispondentea dinamiche omogenee e che costituisce il primo settore dell’economia pro�vinciale per attività, imprese e lavoratori.

In primo luogo fra le attività terziarie bisogna distinguere fra il terziario di mer�cato, espressione di soggetti economici che operano nel settore (le imprese)e terziario di servizio pubblico, nel quale soggetti non economici svolgono ingenere attività a favore della collettività (es. pubbliche amministrazioni, forzedi polizia, forze armate, servizi sociali, pubblica istruzione, servizio sanitarionazionale, ecc.).

Compito della bilateralità è, però, quello di rappresentare le componenti delterziario di mercato, cioè imprese e lavoratori ed il nostro macro�ambito di ri�cerca è posto all’interno di questo quadro.

Diciamo macro�ambito, poiché, in realtà, la bilateralità promotrice dell’Osser�vatorio Terziario rappresenta sì le imprese ed i lavoratori del terziario di mer�cato, ma di settori e segmenti di attività che rientrano nel Contratto CollettivoNazionale di Lavoro (CCNL) del settore terziario (in particolare commercio eservizi).

Da questi settori e segmenti, quindi, è stato generato il focus della presentericerca, che ha riguardato, come ricordato nel capitolo precedente, alcune ti�pologie di attività quali il commercio ed alcuni servizi.

Detto questo, è necessario, però, per avere di seguito un quadro del contestoterritoriale del settore, in termini di dinamica imprenditoriale ed occupazio�nale, considerare questa segmentazione partendo da tutto il terziario di mer�cato (escluso il turismo) e poi considerare i dati relativi a ciò che rappresentanella provincia della Spezia il terziario del CCNL.

Nel graf. 2.1 si vede come, in valore assoluto, il numero delle imprese del ter�ziario in provincia della Spezia sia ampiamente maggioritario rispetto agli altrimacro�settori. Nel 2010, infatti, risultano essere ben 11.489 imprese rientrantinelle attività del terziario, mentre 5.189 sono dell’industria e 1.291 dell’agricol�tura.

Graf. 2.1 � N. imprese totali � La Spezia, 2010

!"#$!%

&"!'$%

!!"('$%

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

(!$!!!"

(#$!!!"

(%$!!!"

)*+,-./01+2% 345160+,2% 78+9,2+,.%

!!$!#(

!!$!%(

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

!!$!'

!!$!!(

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

!!$!%

!!$!&

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

$'"!&

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

"(!!

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

$'"(

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

!"

!!$!#

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %2

!$"#!

+10/.,-+*)

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %,2

$&

+061543

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %9+8778

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % %,.+,29

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

2.1 Dinamica imprenditoriale

Page 7: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%&'()#*+

,-./+

012)3(#$*+

.4-5/+

67#8$*#$&+

9:-5/+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

+

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

In termini percentuali il terziario rappresenta il 63,9% delle imprese iscritte allaCamera di Commercio della Spezia, mentre quelle industriali sono il 28,9% equelle dell’agricoltura il 7,2%.

!"#

"$#

%"&#

'((#

(%)#

(")#

*($#

)$+#

!*'#

"'"#

%,"!!#

(,"()#

0 1000 2000 3000 4000 5000 6000

-./0123456#

7853/9#6#8..3./6528#.4:38;6#

<//3=3/9#80/3./3:>6?#.@40/3=6?#A3#35/08//653B65/4#6#A3=60/3B654#

-5C40B823456#6#:4B153:823456#

D3585238036#6#8..3:108/3=6#

E04C6..3458;3?#.:365/3F:>6#6#/6:53:>6#

G4;6HH34?#8H65236#A3#=38HH34?#.60=323#A3#.1@@40/4#8;;6#[email protected]#

I08.@40/4#6#B8H822358HH34#

-BB4J3;3803#

<;/06#8//3=3/9#A3#.60=323#

<;;4HH34#6#03./40823456#

K4BB60:34#35H04..4#6#A6//8H;34L#03@80823456#81/4=63:4;3#6#B4/4:3:;3#

..40H3534:0BB64K

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

60/;<

H4;;<

28083@0L#34;H8//6A643#;3::4/B4

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

3#32=06.3#A93/3=//86

65342804/3.0634HH

63#;43:6=4/1865342

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

"'"#

%

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

!!,"

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #)(,"(

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

6H8?#34HH6;4G

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

32=06.?#34HH38=3#A362566.603B@

4/[email protected] #

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

6;;84/04@@1.3#A3#32

34HH835228HB864

3#0383;JBB4-

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

$#$#*(

$)$+

!*'#

"'"#

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

0893/3=//<

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

3#A?#63=/04@.?#6>3:/3./0

65342B804C5-

3825835D

536:.3?#;8534..6C40E

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

64/53B656//80/35

6534283:5B14:66

63=/8013:..8636038

6>3:5:6/66>:3F/5

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

&#

)#

%"

'((#

)#(%

(")#

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

693/587

453B6/063=A

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

0

6534210/.-

6;38:4.8256/3...8

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

1000

!"#

"$#

&#%"

2000

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

2000 3000 4000

#

#

#

#

# # # #

# # ##

# # #

# # #

# # #

# # ##

# # #

# #

# # #

# # # # #

5000 6000

Nel graf. 2.3 si vede bene come le 11.489 imprese del terziario siano divise trale varie categorie (Cod. Ateco). E’ interessante notare, come si diceva in pre�messa, la variegata tipologia di attività di queste imprese: dal commercio (ilnumero più rilevante), alle attività immobiliari, a quelle finanziarie, ecc. Ognunodi questi segmenti, infatti, è soggetto a differenti dinamiche di mercato e que�sto pone il fatto di come sia difficile, se non di poco senso, ricondurre il tuttoad un quadro comune. Meglio, forse, esaminare singoli gruppi, per avere larappresentazione di una realtà più omogenea.

6Il settore del terziario in provincia della SpeziaCap.2

Graf. 2.2 � Quota percentuale imprese totali � La Spezia, 2010 Graf. 2.3 � N. imprese terziario per categoria � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Page 8: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$!%!"&&'%

(")!)%

)"$)*%

#"!&$%

)"(*)%

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

($!!!"

)$!!!"

+,-./0123-4% 567382-.4% 9082-3:.06.% 90;;<-/.0% =3-.8;0%%% ><-?.:.%

!!$!(

!!$!)

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

!!$!&

!!$!'

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

!!$!%

&

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

)!")(

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

*)"$)

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

)*"()

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%

!"

$"#!

!!$!#

0./-,+

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%4

!'

$&"&!

-321 -283765

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%.4- 6.0:3-2809

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%.%6 .0/-;;<09

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%%;0

$&"!#

.8-3=

%%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %%% .%.:?-<>

Nel graf. 2.4 abbiamo operato, sul totale imprese, una suddivisione per settoriomogenei di attività. L’agricoltura (che comprende anche l’agricoltura di mare)conta sempre 1.291 imprese. L’industria è stata suddivisa, per maggiore chia�rezza, in industria in senso stretto con 1.775 imprese ed il settore delle costru�zioni che conta 3.414 imprese. Rimane tutto il terziario di mercato che, peressere meglio compreso, è scorporabile in 4.946 imprese del commercio, 2.179del turismo e 4.364 dei servizi.

!"#$%&'()#*+

,-./+012)3(#$*+

4-4/+

5&3(#)6$&1$+

74-8/+

5&99:#%$&+

.,-;/+

<)#$39&+

7.-7/+

=:#>$6$+

.?-@/+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

! +

++

+

+

+

+

+

+

+

*))

2

*#)" (" '&$%#"!

///-.,0

+

++

+

+

+

+

+

+

+

$*(

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

:=

?.

+

++

+

+

+

+

+

+

+

$+$6>#:

/-@?

+

++

+

+

+

+

+

+

+

-.3

,)210

-44

+

++

+

+

+

+

+

+

+

$*#(3

/-4

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

9&$3#)<

/-7.7

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

3&5

+

++

+

+

+

+

+

+

+

$+1$&6)#(3

/-847

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

99:&5

-;,.

+

++

+

+

+

+

+

+

+

$&%#99:

/-;

+

++

+

+

+

+

+

+

+

+

++

+

+

+

+

+

+

+

In termini percentuali (graf. 2.5), i vari settori rappresentano, sul totale delleimprese spezzine, il 7,2% l’agricoltura, il 9,9% l’industria, il 19% le costruzioni, il27,5% il commercio, il 12,1% il turismo ed il 24,3% i servizi.

7Cap.2

Graf. 2.4 � N. imprese totali suddivise per settore � La Spezia, 2010 Graf. 2.5 � Quota percentuale imprese totali suddivise per settore � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 9: Ricerca terziario-sp-2011

!"#!$%

&"'(!%

&")&!%

*"#++%

!"*()%

+"!*(%

!"&,!%

!"((*%

#"+!+%

+",+$%

&"!(,%

+"#$+%

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

($!!!"

)$!!!"

-./012345/6% 7895:4/06% ;2:4/5<0280% ;2==>/102% ?5/0:=2% @>/A0<0%

&''*% &'!'%

!!$!(

!!$!)

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

&''*%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

&'!'%

++"#*

$+",+

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

!!$!&

!!$!'

(

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

!!

# +

&&"))&&

++!"+##

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

++

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

(*"!++$"#+

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

!

$!"#!

!$!#

!!$!%

!!$!&

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

!("'&

!,"&!

"!!

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

**(("((

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

)

,

("*!

,("!&

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %

!"

!!$!#

201/.-

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %6/5432 /4:5987

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %06/ 802<5/4:2;

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %0%8 021/==>2;

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % %=20:/5?

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

% % % % 0%0<A/>@

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Se operiamo un confronto su un orizzonte di cinque anni, nel 2005 e nel 2010(graf. 2.6), vediamo come, in termini assoluti, il numero delle imprese sia va�riato in positivo o in negativo a seconda dei settori. Per esempio, terziario, tu�rismo e servizi hanno avuto un’evoluzione positiva, passando rispettivamenteda 1.578 a 2.179 imprese e da 4.157 a 4.364 imprese, mentre il commercio hadelineato un’involuzione passando da un numero di 5.344 imprese nel 2005 a4.946 nel 2010. Le imprese industriali diminuiscono, mentre aumentano quelledelle costruzioni e quelle agricole registrano una leggera perdita.

!"#$%&

!"'#(%&

)"#*%&

!+#'%&

(,#"%&

-#*%& (#$%&

!"#$#%&

!'#$#%&

#$#%&

'#$#%&

"#$#%&

(#$#%&

)#$#%&

*#$#%&

./012345607& 89:6;5017& <3;506=1391&<3>>?0213& @601;>3& A?0B1=1& @3574?&

%$##)

%$##*

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

#"#",,((

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%%""

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%$##"

%$##(

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#*")

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%

5

$##

%$##'

43120/.

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &7 0005 1705:9 ;:8

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &1&91305;3< >>?3<

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &130020>>>?> 1;0@

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#*-

>3 1&1=0?A

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#$(

?475@3

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%

%#$!"

5

$##!"

%$##!'

43120/.

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%

00

%#('!"

7065 1705:9 ;6:8

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &1&913=605;3< >>?3<

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%%

00

#''!++

1320>>?>> 1;06@

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &>3 1&1=B0?A

&

&

&

&

&

& &

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &?475@3

In termini percentuali (graf. 2.7) l’andamento 2005�2010 è più comprensibilein tutta la sua entità. Su una crescita totale del numero di imprese del 3,9% re�gistrata in provincia, è il settore del turismo, con una crescita del 38,1%, quelloche manifesta la migliore performance. Anche le costruzioni non vanno male(in termini di numero di imprese) e vedono un aumento del 21%. I servizi au�mentano, ma in minore entità, con un + 5%. I settori agricolo, industriale e com�merciale, invece, contano perdite rispettivamente dell’1,9%, del 14,3% e del 7,4%,con l’ultimo dato, quello del commercio, in controtendenza rispetto agli altrisettori del terziario.

8Cap.2

Graf. 2.6 � Confronto 2005�2010 n. imprese totali suddivise per settore � La Spezia

Graf. 2.7 � Confronto 2005�2010 percentuale imprese totali sud�divise per settore � La Spezia

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 10: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%&

'#(%&

'#'%&

"#)%&

'#"%&

!"#$%&

"#"%&

"#$%&

'#"%&

'#$%&

(#"%&

(#$%&

)#"%&

)#$%&

*+&,-./0+& 1.234+& ,+432+& 56-.70+& *08970+&

%#")

%#$)

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#"(

%#$(

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#$"

%#"'

%#$'

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

'

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#('

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#''

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%#"'

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &

%

-!"--

#$!"

%#""

%#$"

** ,+*&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &+%+

#$!"0+-- /.- 1.&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &+234 ,+432+&&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &,+432+&&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &0+

%#)"

7.6-5&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & &0+7908*

Per avere un quadro di contesto nel quale inserire i dati della dinamica impren�ditoriale del settore terziario spezzino è utile fare un confronto con le altreprovince liguri, in termini di variazione percentuale riportata fra il 2005 ed il2010 (graf. 2.8). I dati, per ragioni di impostazione statistica, comprendonoanche le imprese dei servizi turistici (ma non quelle di alloggio e ristorazione,che sono preponderanti per il settore turistico).Si può notare che, a fronte di un incremento del 2% registrato in Liguria, la pro�vincia della Spezia subisce una lieve perdita dello 0,3%, quella di Imperia unalieve crescita dello 0,6%, mentre le province di Genova e di Savona incremen�tano rispettivamente il numero d’imprese del terziario del 2,9% e del 2,2%.

!"#$%&

!'#(%&!)#)%& !)#'%&

!)#*%&

+#+%&

!"#$%&

!'#$%&

!(#$%&

!)#$%&

!*#$%&

!+#$%&

!,#$%&

!-#$%&

$#$%&

-#$%&

,-&./012-& 30456-& .-654-& 78/092-& ,2:;92-& 7<-=2-&

%

, 0,

%#$$

%#$-

/.-,

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &-2--10 -45630

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &- .-654-&

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &2-908/7

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &2-9;2:,

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#++

2-=-<7

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#$!+

%#$!,

%#$!-

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#(!'

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#)!)

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#'!)

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#*!)

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%

%#$!"

#$!)

%#$!*&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

%#$!"

%#$!'

%#$!(

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

&

&& &

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

& & & & & &

Interessante vedere l’andamento percentuale per settore e per quello che ri�guarda il commercio (graf. 2.9) a fronte di una stabilità a livello nazionale, laLiguria mostra un dato negativo con una diminuzione del 3,6%. Andando, poi,a verificare l’andamento nelle varie province, si nota che tutte registrano unaperdita dello stock delle imprese nel quinquennio considerato, ma se Genovaperde il 2,9%, Savona il 3,3% ed Imperia il 3,2%, la provincia della Spezia registrail decremento più accentuato con un �7,4% delle imprese.

9Cap.2

Graf. 2.8 � Variazione percentuale n. imprese terziario in Liguria(2005�2010)

Graf. 2.9 � Variazione percentuale n. imprese commercio in Li�guria (2005�2010)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria ed ISTAT Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria ed ISTAT Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 11: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%#"&$%

#"'$%

("&$%

!"#$%

!"!#$

%"!#$

&"!#$

'"!#$

("!#$

)!"!#$

)%"!#$

)*%+,-./*% 0-123*% +*321*% 45,-6/*% )/786/*%

#"!!)

#"!%)

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

#"!'

#"!(

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

#"#!

"!&

"!

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

$"##

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

$"&#%

%%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

$"'#%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

$"&(

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

$"#!%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %

#"!!

#"!%

,+*)

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %/*.-, 0-

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %*1230- +*321*%

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %+*321*%

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %/*6-5,4

%%

%

%

%

$

$

$

$

$

$

$

% % % % %/*68/7)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria ed ISTAT Liguria

Di tutt’altra tendenza, invece, la variazione del numero delle imprese dei ser�vizi (graf. 2.10). La Liguria vede un incremento dell’8,9% rispetto al 2005, distri�buito in tutte le province con il dato più elevato a Genova (9,6%) e quellominore ad Imperia (5,6%). Savona mostra un incremento del 9% e La Spezia èin linea con la media regionale con un positivo +8,9%.

!"#$%& !'#(%&

)*#(%& )*#*%&

!+#)%&

!"!#$

%"!#$

&!"!#$

&%"!#$

'!"!#$

'%"!#$

(!"!#$

(%"!#$

,-&./012-& 30456-& .-654-& 78/092-& ,2:;92-&

#"!!(

#"!%(

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

#"!!'

#"!%'

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

#

"!

"!!&

#"!%& & &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

%#$" !& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

%#('& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

%#(*)

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

%#**)

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

%#)+!

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &

#"!!

#"!%

/.-,

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &2-10/ 30

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &-45630 .-654-&

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &.-654-&

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &2-908/7

& &

& &

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &2-9;2:,

Per meglio comprendere la dinamica di certi fenomeni, abbiamo inserito (graf.2.11) anche il dato dell’andamento delle imprese del cosiddetto settore HO�RECA (hotel�ristoranti�catering), facenti parte del settore del turismo (di�remmo la parte preponderante in termini di valori assoluti), nel quale si notauna notevole crescita delle unità nel periodo 2005�2010, in tutte le province li�guri, che portano il dato regionale ad un +24,1%.

10Cap.2

Graf. 2.10 � Variazione percentuale n. imprese servizi in Liguria(2005�2010)

Graf. 2.11 � Variazione percentuale n. imprese HORECA in Liguria(2005�2010)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria ed ISTAT Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 12: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%$&

"#!'(&

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

(!$!!!"

(#$!!!"

(%$!!!"

(&$!!!"

('$!!!"

#!$!!!"

)*+,-.-&/0/123&& )*+,-.-&/-,431,30&&

!!$!&(

!!$!'(

!!$!!#

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

!!$!!(

!!$!#(

!!$!%(

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

!!$!%

!!$!&

!!$!'

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

%#$"! &

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

$&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&

!"

!!$!#

!!$!%

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&/-.-,*+)

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&3&21/0/

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&)

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&30

('#!"

,314,-/-.-,*+)

&

&

"

"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & &&30

E veniamo a considerare le imprese del terziario (escluso il settore del turismo),che più propriamente ricadono nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro eche sono oggetto dell’azione della bilateralità che ha promosso l’Osservatoriodi settore e questa ricerca.Nel graf. 2.12 vediamo che, a fronte di 17.969 imprese totali di tutti i settori inprovincia della Spezia, ben 7.104 sono quelle ricadenti nel CCNL del Terziario.

!"#$%&

'"()$&

$")#'&

#"$')&

*"%$'&

(''&

#"*'+&

)*#&

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

($!!!"

)$!!!"

*$!!!"

+$!!!"

,$!!!"

,-./-& 012134567189:3&;3443& <5.&=1&>5?45& <5.&=1&<545&

@AB43C3&D-D5.1& @AB43C3&D34E1541-&

!

$"#!

!$!+

!!$!,&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &@

%$ &

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &1&.5D-D3C34AB

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &15E43D3C34AB@

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &1-415

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

!!$!(

!!$!)

!!$!*

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

''##")")$$

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

!!$!%

!!$!&

!!$!'

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

''$$"%%**

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

$)"('

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

"*#

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

'"$#+'"*

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

)'

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

!"

!!$!#

,-./-&

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

,-./-& 120

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

4

$)"(

'('

3;;33:91876541312

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

344 5>1&=.5<

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

54?5 5<

&

&

&

&

&

&

&

&"

"

"

"

"

"

"

"

"

& & & & & &

& & &

5

)*#)*#

45<1&=.

Se suddividiamo le imprese totali e quelle del terziario CCNL per le aree princi�pali del territorio provinciale (graf. 2.13) vediamo che 3.651 sono le imprese delterziario che hanno sede nell’area del Golfo, 411 in Riviera�Cinque Terre, 2.310in Val di Magra e 732 in Val di Vara.

11Cap.2

Graf. 2.12 � N. imprese totali ed imprese terziario CCNL � La Spezia,2010

Graf. 2.13 � N. imprese totali ed imprese terziario CCNL per area� La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 13: Ricerca terziario-sp-2011

!!"#

$%"#

!&"#

$'"#

!&"#

!"#

$"#

%!"#

%$"#

&!"#

&$"#

'!"#

'$"#

(!"#

($"#

$!"#

()*+)# ,-.-/0123-456/#7/00/#

81*#9-#:1;01# 81*#9-#8101# 7)<1*/#

($"#

$!"#

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

&$"

"'!

'$"

(!"#

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

"

!!"

%!

"%$

&!"

&$"

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

!!"

$%"#

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

$%"#

!&#

# #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

"!&#

# #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

"#$'

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

"!&#

# #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #

!"#

$"#

()*+)#

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #()*+)# 210-/-.,07/

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #/65-432/00

9*18

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #10;1:-# 18

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #1018-#9*

## #

#

#

#

#

#

#

##

# # # # #/*1<7)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Osservando il peso delle imprese del terziario sul totale provinciale (graf. 2.14)si evidenzia che la quota provinciale di esse è del 40%, con una distribuzioneche varia dal massimo del 44% nell’area Golfo al minimo del 28% nell’area Ri�viera�Cinque Terre, dove sono più presenti le imprese turistiche (33% del totaleimprese). In Val di Magra il dato è elevato con un 40% di quota, mentre in Valdi Vara il peso è del 29%.

!"#!$%

&"'(!%

)"'$!%

!"

#$!!!"

%$!!!"

&$!!!"

'$!!!"

($!!!"

)$!!!"

*$!!!"

+$!!!"

*+,-./%0+11/234+% *+,-./%5/26474% *+,%82+64934-./%

!!$!*

!!$!+

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

!!$!(

!!$!)

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

!!$!%

!!$!&

!!$!'

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

$!"#! %

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

!$"')

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

!

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %

!"

!!$!#

,+*+

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %4+3211/+0/.-,

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %-,+**+

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %4%

!("'&

4762/5/.-

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %496+28,+**+

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

"

% % % % %/.4-349

Se suddividiamo le imprese del terziario in commercio e servizi (graf. 2.15) ve�diamo che delle 7.104 aziende totali, il commercio ne conta 4.940 e i servizi2.164 unità.

12Cap.2

Graf. 2.14 � Peso percentuale imprese terziario CCNL sul totaleper area � La Spezia, 2010

Graf. 2.15 � N. totale imprese terziario CCNL, suddivise per set�tore � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 14: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$#%

&"$&'%

(()%

*+&%

&"&)'%

$,*%

&'#% &&+%

*"$(&%

!"*&+%

'*!%

#&&%

!"

#!!"

$%!!!"

$%#!!"

&%!!!"

&%#!!"

'%!!!"

'%#!!"

(%!!!"

-./0.% 12/%34%52672% 12/%34%1272% 8494:72;<4=>?:%@:77:%

<.AA:7B4.% C:794D4% @.E"%F7.94=B42/:%

!!%#'

!!%!(

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %AA:

&("$*

.<

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %4.B7AA: 97:C

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %4%4D9 9.7F"%E.@@.

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %:/42B4=9

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

!#$"#!

!%#&

!!%!'

!!%#'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

#%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

++&&"**!!%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

!!%!$

!!%#$

!!%!&

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

')"&&

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

'&"$&

$,*%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

'*!

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

!"

#!!"

-./0.%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

-./0.%

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

2

$,*%

76254%3/21

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

2

(()%

#&'

14%3/21

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

2

&&*+*+

'*!

72 ;<274:498

%

%

%

%

%

%

%

%

%

"

"

"

"

"

"

"

% % % % % %

% %

:

&&+%

# &#&

77:@::?>4=;<

Dividendo ancora, oltre che per settore, anche per area (graf. 2.16) osserviamoche nel Golfo abbiamo 2.464 imprese del commercio e 1.187 dei servizi, in Valdi Magra rispettivamente 1.617 e 693, in Val di Vara 558 e 174 ed, infine, in Ri�viera�Cinque Terre 301 e 110.

!"#$"%#$ "&#$

"!#$"&#$

%%#$'"#$ %&#$

'(#$%&#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

)*+,*$ -./.01234.5670$80110$ 92+$:.$;2<12$ 92+$:.$9212$ =1*/.5>.2$

?01/.@.$ 4*AA01>.*$

,!"#

%%#

"!$!

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

%%#'"

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$.$

#$'"

.@/10?

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$.*

#%&

>1AA0*4

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

#$'(

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

#%&

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

(!"#

%%#

")!

"*!

+!"#

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

%!"

!"#"&!

'!"#

(!"#

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

!"#"%#

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

"%#$

$ $$

$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

"&#$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

"!#$

$ $$

$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

"&#$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

!"#

"$!

)*+,*$

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

)*+,*$ .53421.0./-

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

0110880076.5 :+29

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

21<2;.$: 29

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

2129.$:+2

$$ $

$$

$ $ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $

$

.2>.5/*1=

In termini percentuali (graf. 2.17), si può apprezzare meglio come variano i pesifra settori in relazione alla distribuzione areale delle imprese. La media provin�ciale vede una distribuzione fra commercio e servizi rispettivamente del 70% e30%. A fronte di questo, è nel Golfo che la quota servizi è più elevata con un33%, mentre in Val di Vara le imprese del commercio con il loro 76% caratteriz�zano il panorama totale del settore terziario. Un dato, relativo al commercio,elevato anche in Riviera�Cinque Terre, con un 73% di presenza delle imprese diquesto settore. In pratica, nelle aree meno industrializzate e più votate al tu�rismo (come la Riviera�Cinque Terre) si nota che proprio il settore del turismoagisce con un effetto di trascinamento anche sul settore del commercio.

13Cap.2

Graf. 2.16 � N. imprese terziario CCNL, suddivise per settore e perarea � La Spezia, 2010

Graf. 2.17 � Peso percentuale, per settore e per area, delle im�prese terziario CCNL � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 15: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$"%

&'(%

)*+*,-./0*123,%

4,--,%

5(%

6.#%7*%8.9-.%

::(%

6.#%7*%6.-.%

;;(%

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %...-.6*%7#.6

;;(%

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

8*%7#.6

::(

%

%

%

% %

%

% %

.-9.8

::(

%

%

%

% %

%

% %

!"#$"%

&'(%

%

%

%

% %

%

% %

!"#$"%

&'(%

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

2*11** 1- /0-.-*,

,

*+)))

--4,

5(

%

%

%

% %

%

% %

,,,32 %

%

%

% %

%

% %

%

%

%

% %

%

% %

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Nelle due versioni del graf. 2.18 possiamo apprezzare quanto incida ogni areadi ogni settore (commercio e servizi) sul totale delle imprese del settorestesso. Nel graf. 2.18 a, relativo al settore del commercio, abbiamo che le im�prese sono concentrate nel Golfo per il 50%, poi in Val di Magra il 33%, in Val diVara l’11% ed in Riviera�Cinque Terre il 6%. Nel graf. 2.18 b, invece, le impresedei servizi si concentrano per il 55% nel Golfo, per il 32% in Val di Magra, per l’8%in Val di Vara ed infine in Riviera�Cinque Terre per il 5%.

!"#$

!#%$

&'%$

(%%$

'#)$

)*+',$

!" #!!" $!!!" $#!!" %!!!" %#!!"

-.//*$/0123*$4$567*$023.8469.:6$

;501<4$<6=356>2?6.14$

-.//*$61@5.==.$

A1345/4<6056$<4:$9.//4596.$

-.//*$0/>2:0134$4$0:35.$

-.//*$0:$<4330@:6.$.-

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $6.:@0334<:0//*$.

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $6.

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $ ,'*+)

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

560</45431A

0//*$.- $

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

6.95//4.9:4<6$5

.53:044310:2/>0 $

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

6. (%%$

'#). $

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

105;

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

416.?26>536=<4<1

.==.5@61//*$.-

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

4 !#%$

&'%$.

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

*$321/0//*$.-

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

:.6948.320*$6754

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

!"

#$!"

#!!"

6$:

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

!!$!

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

!!$# %!!!"

$

$

" "

$

$ $

$

$ $

$ $ $

$ $

%!!!" %#!!"

Le imprese del commercio che, come numero, abbiamo visto in precedenzasono il settore più preponderante, sono suddivise in segmenti tipologici (graf.2.19). Il maggior numero (2.078 unità) è rappresentato dalle imprese del com�mercio al dettaglio, 732 sono quelle del commercio ambulante, 699 sono gliintermediari del commercio, 579 il commercio all’ingrosso, 439 la grande di�stribuzione e 413 il commercio e la manutenzione degli autoveicoli. Vi è da direche, in pratica, tutto il settore del commercio è ricompreso nel CCNL espressodalla bilateralità in questione.

14Cap.2

Graf. 2.18 � Peso percentuale, per settore e dell’area sul totale,delle imprese terziario CCNL � La Spezia, 2010

Graf. 2.19 � N. imprese commercio CCNL per tipologia � La Spe�zia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia

!"#$"%

&&'%

()*)+,-./)012+%

3+,,+%

&'%

4-#%5)%6-7,-%

89'%

4-#%5)%4-,-%

:'%

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %---,-4 44 )%5#-4

:'%

%

%

% %

%

% %-

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

(

6)%5#-4

'89

%

%

% %

%

% %

++)00)) 210./././-,)+)**(

-,7-6

'

%

%

% %

%

% %

!"#$"%

&&'%

%

%

% %

%

% %

!"#$"%

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

( %

%

% %

%

% %

+++)00)** 210../.---,

++

)+*

+

(

,33 ,3+

&'%%%

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

%

%

% %

%

% %

a

b

Page 16: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$

%&$

!#'$

()$

)%#$

!"$

%*%$

"'$

%'($

!"$

%(*$

(+$

!*)$

(!$

!)'$

"!$

!,!!*$

!*)$

(#+$

%&*$

'!#$

!)$

%!&$

+)$

!" #!!" $!!" %!!" &!!" '!!!" '#!!"

-./0.$

1232456$4$7289:4$;4554$

<6/$=2$>6?56$

<6/$=2$<656$

7.@@,$6@A:/68B4$4$6/B5.$ C4BB6?/2.$

-568=4$=2DB52A:E2.84$ F8?5.DD.$

F8B45@4=2652$=4/$G.@@45G2.$ 7.@@,$@68:B,$4$52H,$6:B.342G./2$

/6<

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

)$""'$(+$6

()$

(+$"

"'$

"!(+$

+)$

56<2$=

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

"'$

%&*$

%!&$

+)$

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

4:928746524231

2$=/6<

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

4 !"

))

(!$

!)

554;;44

65?6>

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

'#

''

!#%*%$

'%(*$

'))!)

!*)

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

(#+$(

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

!""

-./0.$

%&$"%&$

"!"

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

#!

($($!*)!*)

!"#$#$)%

($''%'!*)

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

#$''!

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

***!,!!

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

@@,$.7

65-

4B8F

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

!"

44B86/:@A6@@,$

82.E:2A5B2D=4=86

@@4.G/4=2$526=@454

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

#!!" $!!"

.5B/64

48

2.G5@@4

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$!!" !%!

?6BBC4

D.DF8?5

@@,$.7

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

&!!" !!'!

2./

.$D

:6,$2H54,$B:8@6@@,$

$

$

$$

$

$

$

$

$$

" " "

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

! !'#!

2$/.2G43.B:

Il graf. 2.20 mostra la suddivisione delle tipologie di commercio nelle varie aree.Senza entrare troppo nei numeri che sono evidenziati, si nota che il grosso delcomparto commerciale ha sede nelle due aree del Golfo e della Val di Magra.

!"

#$!"

$$!"

$%$"

%&&"

#'#(#"

!" #!!" $!!" %!!" &!!" '!!!" '#!!" '$!!"

)**'"+,-./.01/*2".03,1/*.41"

)**'"-5662+*2"*+.-62+*,"

)**'",0023,4,.+,"

71+8,9,",/:2+0.9,2/1"1";205/,;.9,2/1"

)**'".5-,4,.+,1"<1,"-1+8,9,"=/./9,.+,"

)**'"-1+8,9,".441",06+1-1"")

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" "",06144.,",98+1-'"**)

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""1-1+,06

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" "" #('##

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

0.+2:,/,",98+17

+,.,4-5.'"**)

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

,;/052;11/,290.

/=,",98+1-,"1<,1+

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

1 $"$%

%&

/,29.,;

,"+,.9/.

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

&%&

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

) "

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

.+*2*+2665-'"**)

,002'"**)

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

," #$!

$$!

*+26-.

,"+,.,43,002

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

,-+'"**)

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

03.2*/01./.,-

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

!" #!!"

14.*/,1

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

#!!" $!!" !%!

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

&!!" !!'!

"

"

"

"

" " " "

" "

"

" " "

"

" ""

!'#! !!'$

Per quanto riguarda la segmentazione tipologica delle imprese del settore deiservizi CCNL (graf. 2.21) abbiamo che su un totale di 2.164 imprese, la maggiorparte, cioè 1.161 unità, sono attività di servizi alle imprese, 400, invece, sonoattività dei servizi finanziari, 242 informazione e comunicazione, 227 immobi�liari, 127 di supporto ai trasporti e 7 di risanamento ambientale.

15

Graf. 2.20 � N. imprese commercio CCNL per area � La Spezia, 2010 Graf. 2.21 � N. imprese servizi CCNL per tipologia � La Spezia,2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

Page 17: Ricerca terziario-sp-2011

!"

#"

$%"

%"

#&"

!"

&&!"

'&"

(!"

&$"

&#$"

("

$'"

&)"

''("

''"

&&("

#!"

%&$"

)!"

#$%"

&*#"

!" #!!" $!!" %!!" &!!" '!!" (!!" )!!"

+,-.,"

/010234"2"506782"92332"

:4-";0"<4=34"

:4-";0":434"

>??@"A2310B0"4--2"0CD32A2"" >??@"48A0-04302";20"A2310B0"E646B0430"F2310B0"06.,3C4B0,62"2"G,C860G4B0,62" >??@"0CC,H0-0430">??@"A8DD,3?,"?34AD,3?0" >??@"30A464C26?,"4CH026?4-2"

0B132A@"??>060"0B132FDD8A@"??>

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

2A230CD2--40"0B,G2260,BC43,.06

0"?3,DA43?,?3,D

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "260,B40G6C8,

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

;023040-A84@"??>040-H0CC,@"??>6C24640A3@"??>

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

B646E0"0B132A0"2;0"3

2-4?602CH4,?6

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

0"304B

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

4:

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

$")"4

!"

)"#

&$"

#&)"34:0";-4

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

&&(

#!"&*#

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

#$%"

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

#$%"#

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

70652430201/

;-4:"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

2

#"

%"

#&

' "("("'&"

''"332992287

43=4<0";"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

#&!"(!"$$'"

''"

&&(

)!

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

!"!"!"

!"

+,-.,"

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

!

$%"$!

$"&#&&!

#! $!!"

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

!

''(

%! &!!"

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

&!!" '!!"

"

"

"

"

"

"

" " " "

" " " "

" "

" "

" "" "" " "

" " "

!

$"%&

(! !)!

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia

La distribuzione areale delle tipologie di imprese dei servizi (graf. 2.22) eviden�zia la concentrazione di queste nel Golfo ed in Val di Magra. Da notare, però,nel segmento dei servizi alle imprese, ben 103 unità nella Val di Vara.

16Cap.2

Graf. 2.22 � N. imprese servizi CCNL per area � La Spezia, 2010

Il settore del terziario in provincia della Spezia

!"#$%&&'

(&)$%&&'

(&!$(&&'

!"($%&&'

!"#$###%

!"&$###%

!"!$###%

!"'$###%

!"($###%

)##$###%

)#&$###%

)#!$###%

)#'$###%

)&&*' )&&+' )&&"' )&,&'

##$#!#)

##$#'#)

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

( &&$%)&

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

( $(!&

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

&&$(

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

##$#("!

##$###)

##$#&#)

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

( &&$%)&

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

#

!"

#$#!"!

##$#'"!

"!

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

&&$%#" '

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

!

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

! &&$%("'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' '

##$##"!

##$#&"!

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' ')&&*

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' ')&&+'

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' ')&&"

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' ')&&"

'

'

'

'

%

%

%

%

%

%

%

%

%

' ' )&,&'

Per meglio comprendere il contesto spezzino, inquadriamolo in premessanell’ambito delle evoluzioni regionali. Nel graf. 2.23 si vede l’andamento deglioccupati nel settore terziario, sia di mercato sia di servizio pubblico, in Liguria,dal 2007 al 2010. Come si nota, dopo una crescita negli anni che ha portato glioccupati del settore ad una punta massima nel decennio di 504.500 unità, daquesto punto in poi si è delineata, in un solo anno, una brusca diminuzione,che ha portato lo stock a 495.300 unità.

Graf. 2.23 � Andamento occupati terziario in Liguria (2007�2010)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria

2.2 Dinamica occupazionale

Sulla definizione di occupato, che sarà ripresa più volte nel testo, l’OsservatorioTerziario ha adottato quanto sancito dalla statistica ufficiale ISTAT, che defini�sce appunto come occupato la persona di 15 anni e più che all'indagine sulleforze di lavoro dichiara:� di possedere un'occupazione, anche se nel periodo di riferimento non ha svoltoattività lavorativa (occupato dichiarato);� di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di la�voro nel periodo di riferimento (altra persona con attività lavorativa).

Page 18: Ricerca terziario-sp-2011

!!"#$%%&

!%"#%%%&

'(#!%%&'(#%%%&

!"#"""$

!%#"""$

&""#"""$

&"%#"""$

&&"#"""$

&&%#"""$

$%%)& $%%(& $%%'& $%!%&

""#""&&

""#"%&&

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

%%#$"!! &

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

""#"%"&

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

%%#%"%!

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

%

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

""#"%!

""#"""&

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

'

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

%%#!('

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

%%#%('

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &

""#""!

""#"%!

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &$%%)

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &$%%(&

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &$%%'

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& &$%%'

&

&

&&

$

$

$

$

$

$

& & $%!%&

All’interno dello stock totale degli occupati terziario, visto nel precedente gra�fico, ci sono gli occupati del commercio che mostrano, invece, un andamentosempre decrescente (graf. 2.24), che ha ridotto il loro numero da 113.200 unitànel 2007 a 98.000 unità nel 2010.

!!"#$%

!&"'$%

()"*$%

()"#$%

!"#$%&

!'#$%&

!(#$%&

)$#$%&

)!#$%&

))#$%&

)*#$%&

)+#$%&

!&&+% !&&#% !&&)% !&(&%

%#$*)

%#$+)

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

$#"#!! %

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%#$!)

%#$))

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

$"'&!

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%#$(!

%#$$)

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

)(

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

$"*)

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

$"#)(

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%#$"!

%#$'!

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %!&&+

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %!&&#%

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %!&&)

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% %

%

%

%

%

&

&

&

&

&

&

&

&

% % !&(&%

Anche il peso percentuale degli occupati del commercio su quelli del terziariosi è ridotta con il tempo (graf. 2.25), portandosi da un 22,8% nel 2007 ad un19,8% nel 2010.

17

Graf. 2.24 � Andamento occupati commercio in Liguria (2007�2010) Graf. 2.25 � Andamento quota percentuale occupati commerciosu occupati terziario in Liguria (2007�2010)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

Page 19: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%&"'$%

(!")$%

(&"#$%

(*"&$%

('")$%

(&"!$%

(!+"'$%

!"#$%&'

!"($%&'

!")$%&'

!"%$%&'

!*$%&'

!#$%&'

!($%&'

!)$%&'

%$%&'

)$%&'

#&&)% #&&*% #&!&% #&&,(#&!&%

-./012/13% 4355./613%

&

"#!

$%!)

&$%%

&$%) %%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$

&)%#&

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$

&*&

"'&

#&

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

(&#&&&!&%

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

"#(&$"!(&&#

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$&(

"#, !&(#&&

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

&$%!#

&$%!(

&$%!)

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$")('

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$")(!

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

&$%)!"

&$%%!"

&$%!*

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$$"&"&(**

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

&$%#!"

&$%(!"

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %13/120/.--.

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %55.34

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %136/55.

%%

%

%

%

%

%

%

'

'

'

'

'

'

'

'

'

'

% %

% %

$$"'+(!

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria

Ed infatti, come mostra il graf. 2.26, è il settore del commercio che registra pe�santi perdite occupazionali in Liguria dal 2007 al 2010, con un decremento parial 13,4%, mentre il terziario nel suo complesso (commercio compreso) mostrauna sostanziale stabilità (�0,2%). L’effetto negativo della perdita di occupazionenel commercio è più marcato, rispetto all’anno precedente, nel 2008 (�9%) enel 2009 (�4,8%).

!"#$%&

!"#'%&

!"#(%&

!"#)%&

!"#*%&

!+#,%&

!+#!%&

!+#"%&

!+#+%&

!"#"$

%&'()*')+$$$

#!,-.$

/+00&'1)+$$$

#2,2.$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

&

&

&

&

&

&

&

&

&

$$$

$

$$$

$

La provincia della Spezia (graf. 2.27) presenta una quota di occupati del 13,3%nel settore del commercio e del 12,8% nel settore del terziario nel suo com�plesso.

18Cap.2

Graf. 2.26 � Andamento variazione percentuale occupati commer�cio e terziario in Liguria (2007�2010)

Graf. 2.27 � Peso percentuale La Spezia su Liguria per gli occu�pati commercio e terziario (rif. 2010)

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 20: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%&'("#)*+,+-#

!(./0("#)*1,2-#

!"#$#%&

!'($#%&

!')$#%&

!'*$#%&

!'"$#%&

!'#$#%&

!($#%&

!)$#%&

!*$#%&

!"$#%&

#$#%&

344*)34*4#

%$#!*

%$#!"

%$##

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#43

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#) 4) *4)3*44

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

%$#!(

%$#!)

%$#!*

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

("'&%$"!-,++)*

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

/(.!,21)*

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

("0-,2

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

%$#*!'

%$#"!'

%$##!'

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

,21

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

%$##!"

%$#(!'

%$#)!'

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

# ##

##

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

&

#

Per quanto riguarda il trend di lungo periodo (il decennio 2001�2010) degli oc�cupati del commercio (graf. 2.28) possiamo registrare come sia avvenuta unaperdita di occupazione, sia a La Spezia con un �13,3% sia maggiormente su tuttoil territorio regionale con un decremento del 17,6%.

!"#$%%&

$%%&

"!#%%%&

!'#%%%&

"%#%%%&

!(#%%%&

!"

#$!!!"

%!$!!!"

%#$!!!"

&!$!!!"

&#$!!!"

)*+,-./& 01+,2/34*+5& 678*-4+,5& 9/..:+2,/& ;:+<,=,& ):+=,5+,/&>*??3,2/&

)/453:&/22*>54,&&

@5&;>:=,5&($#%%%&

!!$!#&

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

,&45>*22/:354/)

%%#%$(,5=:>;5@

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & & %%#%!"

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

!

#$"!!$!#%

!!$!!&

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

%%

%%#%$(,5=:>;5@

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

%%#%'!&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & & %%#%%"

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

%%#%(!

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

!!$!#

!!$!!%

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

!"

,-+*)

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

./

$%%&

,- 43/,2+10

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

5+*4 ,5+4-*876

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

,5 ,/2+..:/9

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

,/ ,&,=<+:;

&

&

&

&

&

"

"

"

"

"

& & & & &&

& &

& & &

,/+,5=+:):/,23??*>

La provincia della Spezia conta 85.000 occupati totali nel 2010, ma vediamocome essi sono distribuiti fra i vari settori di attività (graf. 2.29), segmentando,però, il terziario in: turismo, commercio, servizi e terziario di servizio pubblico. In valori assoluti la distribuzione dello stock degli occupati è data da 500 unitàin agricoltura, 21.000 nell’industria (comprese le costruzioni), 12.500 nel turi�smo (segmento horeca più i servizi turistici), 13.000 nel commercio, 20.000 neiservizi e 18.000 nei servizi pubblici.

19

Graf. 2.28 � Variazione percentuale La Spezia e Liguria occupaticommercio (2001�2010)

Graf. 2.29 � N. occupati per settore � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati Unioncamere Liguria, Istat Liguria Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia, Istat Liguria, INPS Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

Page 21: Ricerca terziario-sp-2011

!"#$%&

'#(%&

)"#$%&

!*#+%&

)+#*%&

)!#)%&

!"!#$

%"!#$

&!"!#$

&%"!#$

'!"!#$

'%"!#$

(!"!#$

,-./012& 34./5267-.8& 9:;-07./8& <211=.5/2& >=.?/@/& ,=.@/8./2&A-BB6/52&

#"!%'

#"!!(

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

%#$")

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

%%#*+)

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

##$"!

"!%&

#"!!'

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

%#$ &

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

%#+*!&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

%#)!)

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

#"!%

#"!!&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

#"!!

"!%

12/0.-,

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

12

%#('

-762/5.43

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

8.- /8.70-;:9

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

/25.11=2<

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

/&/@?.=>

&

&

&

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

& & & & &&

/2./8@.=,,=2/56BB-A

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia, Istat Liguria, INPS Liguria

L’indice di occupazione per settore (graf. 2.30), che rappresenta la percentualedi occupati in quel settore sul totale degli occupati, mostra per il turismo unvalore del 14,7%, nel commercio il 15,3%, nei servizi il 23,5%; il che vuol dire chealla Spezia nel 2010 il terziario di mercato comprende il 53,5% di tutti gli occu�pati (commercio e turismo da soli il 30%). A questi, sempre nel terziario, va ag�giunta la quota del 21,2% del segmento non produttivo (in terminiimprenditoriali). L’industria quota un indice del 24,7% e l’agricoltura, fanalinooccupazionale di coda, nonostante le produzioni di qualità, con lo 0,6% di oc�cupati.

!"

#$!!!"

%!$!!!"

%#$!!!"

&!$!!!"

&#$!!!"

'!$!!!"

'#$!!!"

!"##$%&'"()$%*'+'(

,"-./$(

01233(

401533(671033(

01733(

71433(

51833(

9:;'<$:;$:-'( ='<$:;$:-'(

'

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

-:$;:$'<;:9

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

'( $;:$='<

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

'(-:$

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

$/.-,"

"

"

"

"

"

"

"

(

(

(

((

(

(

(

Se prendiamo il terziario di mercato rientrante nel CCNL vediamo come, da unpunto di vista della tipologia (graf. 2.31), i 33.000 occupati totali si suddividonoin 23.600 dipendenti e 9.400 indipendenti. Nel singolo settore del commercioi dipendenti sono 6.700 unità a fronte di 6.300 indipendenti, mentre nei servizilo stock è di 16.900 dipendenti contro 3.100 indipendenti.

20Cap.2

Graf. 2.30 � Indice di occupazione per settore � La Spezia, 2010 Graf. 2.31 � N. occupati per tipologia e per settore � La Spezia,2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia, Istat Liguria, INPS Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia

Page 22: Ricerca terziario-sp-2011

Rispetto alla terminologia usata è bene ricordare che, nella statistica ufficiale,adottata anche in questa ricerca, è classificato come lavoratore indipendente:

La persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico�econo�mica senza vincoli di subordinazione. Quindi, sono considerati lavoratori indipen�denti:

i titolari, soci e amministratori di impresa o istituzione, a condizione cheeffettivamente lavorino nell'impresa o istituzione, non siano iscritti nei libripaga, non siano remunerati con fattura, non abbiano un contratto di col�laborazione coordinata e continuativa;i soci di cooperativa che effettivamente lavorano nell'impresa e non sonoiscritti nei libri paga;i parenti o affini dei titolare, o dei titolari, che prestano lavoro senza il cor�rispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale né il versamento dicontributi.

Ed, invece, come lavoratore dipendente:La persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico�econo�mica e che è iscritta nei libri paga dell'impresa o istituzione, anche se responsabiledella sua gestione. Sono considerati lavoratori dipendenti:

i soci di cooperativa iscritti nei libri paga;i dirigenti, i quadri, gli impiegati e gli operai, a tempo pieno o parziale;gli apprendisti;i lavoratori a domicilio iscritti nei libri paga;i lavoratori stagionali;i lavoratori con contratto di formazione e lavoro;i lavoratori con contratto a termine;i lavoratori in Cassa integrazione guadagni;gli studenti che hanno un impegno formale per contribuire al processo pro�duttivo in cambio di una remunerazione e/o formazione.

!"!#$

%!"!#$

&!"!#$

'!"!#$

(!"!#$

)!"!#$

*!"!#$

+!"!#$

,!"!#$

-!"!#$

%!!"!#$

!"##$%&'"()$%*'+'(

,"-./$(

01234(

56204(

78254(

67274(

80204(

15214(

4('9:';$9:$9-'( 4(:';$9:$9-'(

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (:9$';:'94

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( ('(-9$: :9$';:4

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( ( '(-9$:

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

$/.-,"

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

(

(

(

(

(

(

(

(

( (

Il rapporto dipendenti/indipendenti per settore è meglio evidenziato se ragio�niamo in termini percentuali (graf. 2.32), nel quale vediamo come sia il com�mercio, caratterizzato da molte piccole imprese individuali nel segmento‘dettaglio’, ad avere un rapporto fra le categorie di quasi 1:1. Sono infatti il 52,3%i dipendenti del commercio contro un 47,7% di indipendenti. Nei servizi tutt’al�tra storia: ben l’84,5% degli occupati sono dipendenti. Il tutto per un totale pro�vinciale complessivo del terziario di mercato (escluso naturalmente il turismo)che vede l’occupazione dipendente attestarsi al 71,8% di tutti gli occupati.

21

Graf. 2.32 � Quota percentuale occupati per tipologia e per set�tore � La Spezia, 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA della Spezia, Istat Liguria, INPS Liguria

Il settore del terziario in provincia della Spezia Cap.2

���������

Page 23: Ricerca terziario-sp-2011

Le imprese del focus di ricercaCap.3

Abbiamo visto al capitolo 1 quale sia stata la scelta della bilateralità in meritoalle tipologie di impresa che hanno composto il focus di ricerca per questoprimo lavoro dell’Osservatorio Terziario.

Per il settore del commercio (quello prevalente in termini di numero d’impresesu tutto il terziario di mercato) sono stati individuati i segmenti del dettaglio,ingrosso e grande distribuzione che, oltre ad essere quelli più significativi, rap�presentano complessivamente circa il 63% di tutte le imprese del comparto.

Per il settore dei servizi CCNL, invece, su un panorama di 2.164 imprese, il focusha riguardato i segmenti dei servizi ausiliari ai trasporti, dei servizi di informa�zione e comunicazione, dei servizi alle imprese. In particolare, in relazione alletipologie di attività definite dal Codice Ateco 2007, sono state oggetto di ri�cerca quelle rientranti all’interno dei codici 52, 62, 63, 72, 73 e 74.

Questo ha consentito di avere un campione selezionato per l’indagine, com�posto da 100 imprese, ragionato e significativo sia per il commercio (in praticanella sua interezza) sia per gli specifici segmenti selezionati nell’ambito delcomparto dei servizi.

22Cap.3 Le imprese del focus di ricerca

���

���

����

�� ����������������

���

���

�� ��� ��� ��� ��� ��� ���

�� ����������������

���

Per quanto riguarda l’aspetto tipologico, il campione d’imprese, per essererappresentativo delle dinamiche settoriali e d’interesse della bilateralità cheha promosso l’Osservatorio, è stato pesato secondo un profilo (graf. 3.1) cheha coinvolto il 50% di imprese del commercio al dettaglio, il 15% di quelle delcommercio all’ingrosso, il 15% della grande distribuzione ed il 20% dei servizi.

Graf. 3.1 � La tipologia del campione di ricerca

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione

Page 24: Ricerca terziario-sp-2011

23Le imprese del focus di ricerca Cap.3

���

���

���

���

���� ��� �

�������

��

���

�� ��� ��� ��� ��� ��� ���

������

������

Il campione è stato pesato anche dimensionalmente e rispetto alla natura giu�ridica (graf. 3.2), ed è rappresentato prevalentemente da società di capitale aresponsabilità limitata (49% del campione), poi ci sono le imprese individuali(21%), un 15% di società in nome collettivo, un 10% di società in accomanditasemplice e, infine, un 5% di società per azioni.

���

���

���

���

���

���

���

���

���

������ ��� �� ��� �������

���

���

�� ����

���

��� ���

�� ��

���

��� ��� ���

���

�� ��

���

��

���

��

���

��

���

��� ���������� !����"��������

!��#�"�$��� !��" �#��$��� !��#��" ��$��� !���" ���$��� ��������$���

Per quanto riguarda il fatturato, riferito al 2010, il profilo delle imprese del cam�pione di ricerca (graf. 3.3) mostra che nel commercio al dettaglio si riscontranoi livelli più bassi ed, infatti, il 79% delle imprese è sotto i 500 mila € (il 60% nellaclasse fino a 250 mila €). L’ingrosso è, più o meno, omogeneamente distribuito.Per i servizi la classe più rappresentativa è quella fra 250 e 500 mila € con il 44%delle imprese, ma esiste anche un 11% di imprese che fatturano oltre i 10 milionidi €. Per la GDO, invece, i fatturati sono mediamente più alti e variabili in basealla superficie di vendita e alla tipologia d’esercizio (segmenti mini, super ediper), con due classi principali: quella da 1 a 2,5 milioni di € nella quale ricadonoil 40% delle imprese e quella oltre i 10 milioni di € con ben il 30% delle imprese.

Graf. 3.2 � La natura giuridica del campione di ricerca Graf. 3.3 � Fatturato

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 25: Ricerca terziario-sp-2011

24Cap.3 Le imprese del focus di ricerca

!"#$%&

$#"%& '#(%&

))#!%&

!$#*%&

(!#'%&

!"!#$

%"!#$

&!"!#$

&%"!#$

'!"!#$

'%"!#$

(!"!#$

(%"!#$

+,-./&012&'3& '34'*& $34$*& 5345*& *34**& 06+6&-2&)333&

#"!!(

#"!%(

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

#"!!'

#"!%'

#"!!(

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

#

#$"!

"!!&

#"!%&

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

%&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

%#!))

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

%#*$!&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

%#'!(

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &

#

#$"!

"!!

#"!%

0-./,+

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &3

%

%

#"$

'210 *4'3'

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &*

%#('

4$3$

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &*4535

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &*4*3* 0

&

& &

&

&

&

$

$

$

$

$

$

$

$

& & & & & & & & & &333)-26+60

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Per quanto riguarda l’età delle nostre imprese (graf. 3.4), ben il 31,6% di esseha iniziato la propria attività nell’ultimo decennio. Dal 1990 al 1999 la quota diimprese avviate è del 17,9% del totale ed il 22,1% fa risalire l’inizio della propriaattività tra il 1980 ed il 1989. In pratica dagli anni ’80 in poi si sviluppa una ter�ziarizzazione dell’economia spezzina che fa sì che il 71,6% delle imprese nei set�tori compresi nel nostro focus di ricerca avvii l’attività negli ultimi trent’anni.

!"#$%&$'(#$%&$

!)#$%&$

*!#$+,$-.#$+,$

*-#$+,$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

/012345$$672418585$ 95:1;1571$<=2$;5>,753,$13$5012345$

91?;1$<=2$;5>,753,$13$5012345$

,!"#

"!$!

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

(!"#

")!

"*!

+!"#

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$+,$#*!

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

-.

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$+,$#-.

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$+,$*-#

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$+,$

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

%!"

"&!

'!"#

(!"#

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

'$

$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

&$%#($

$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $

!"#

"$!

120/

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $5

&$%#"!

8518427654312

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $=

'

<1$715:1;5905

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $13

(

,357,>5;2=543120

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $3

%#)!

57,>5;2=<1$;1?9

$$

$#

#

#

#

#

#

$$ $ $ $ $$

$ $ $ $5

&$%

43120513,3

A differenza per esempio del settore del turismo, le imprese del terziario,tranne che per una parte del commercio al dettaglio, non hanno né una fortecomponente generazionale, né una familiare, né presentano una particolarecontinuità generazionale. Le aziende tramandate agli attuali proprietari sonosolo il 28%. Sono il 39% le imprese in cui ci sono familiari che lavorano in azienda(e qui giocano un ruolo particolare le piccole imprese individuali), mentre soloil 24% delle aziende del campione ha figli (della proprietà) che lavorano inazienda.

Graf. 3.4 � Anno inizio attività Graf. 3.5 � Componenti familiari

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 26: Ricerca terziario-sp-2011

25L’occupazione Cap.4

L’occupazioneCap.4

!"#$%

&'#(%

'(#"%

!#$%

&$#(%

&"#&%

''#)%

&#&%!"!#

$"!#

%!"!#

%$"!#

&!"!#

&$"!#

'!"!#

'$"!#

*+,% -./0121% 345/6776% +.8895:16%

;.<19%4=%6>>?@981%% ;.<19%4=%<[email protected]<.481%%

"!!'

"!$'

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %19<.;

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %1%89@?>>6=419

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %.1@<=419<.;

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %1%84.<4.

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

"!!&

"!$&

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

"!

#$"!

!%

"!$% %

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

#($&%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

#( #&'& "&

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

#"('

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

"!!

"!$

*+

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

,%*+

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

1%120/.-

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

6%

#"#)

('''

767345/

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

6%

#$

#)

!

8+.

%

%

%

%

%

%

%

%#

#

#

#

#

#

#

#

%

% % % % % %

16

#&&

:5988

Le imprese del terziario oggetto d’indagine mostrano una media occupati edipendenti per impresa (graf. 4.2) differenziata a seconda del settore, pur ri�manendo, però, nei limiti occupazionali definiti per la PMI.Nella GDO, in cui si riscontrano i valori medi più elevati, abbiamo una mediaoccupati di 30,9 unità ed una di dipendenti di 29,4.Nei servizi il valore un poco decresce ed è rispettivamente fra occupati e di�pendenti di 21,4 e 20,2 unità. Nel commercio all’ingrosso abbiamo una media di 14 occupati e 11,6 dipendentiad impresa, mentre nel dettaglio gli occupati medi sono 3,9 ed i dipendenti2,2, delineando così una realtà di microimpresa.

Graf. 4.2 � Media occupati e dipendenti per impresa nel focus diricerca

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

!"#$%%& !'#%%%&

"%#%%%&

!"

#$!!!"

%!$!!!"

%#$!!!"

&!$!!!"

&#$!!!"

()*+,-.& /.--0*1+.& 20*3+4+&

(.5670&.11)865+&&

96&2804+6&:$#%%%&

!!$!#&

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

+&568)11.0765.(

%%#%$:+6408269

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

!!$!#%

!!$!!&

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &%%#%$:+6408269

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

!!$!#

!!$!!%

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

%%#$"! & &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

%%#%'!& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

%"

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

%%#%

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

!"

!!$!#

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

-.+,*)(

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

./

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

+.1*--0.

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

02

& &

&

"

"

"

"

"

& &

& &

& & &

+&+43*

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA Sp, ISTAT, INPS ed indagine campione

Il numero complessivo di occupati stimati nel settore del terziario di mercato,dato dalle imprese che ricadono nel CCNL, è di 45.500 unità nel 2010, su uncomplesso di 85.000 occupati totali in provincia della Spezia, pari quindi ad un53,5% del totale.In particolare (graf. 4.1), gli occupati sono 12.500 nel turismo (che rientra inun’altra bilateralità ed un altro contratto collettivo nazionale), 13.000 nel com�mercio e 20.000 nei servizi.Se nel turismo non vi è corrispondenza fra occupato ed U.L.A. (unità lavorativaannua) soprattutto a causa della stagionalità dell’attività in molte imprese, nelcommercio e nei servizi, non essendovi questo fenomeno, l’eventuale non cor�rispondenza è dovuta ad altri fattori, quali, per esempio, l’utilizzo del part�timee del tempo determinato.

Graf. 4.1 � N. occupati del terziario di mercato in provincia dellaSpezia (anno 2010)

Page 27: Ricerca terziario-sp-2011

26Cap.4 L’occupazione

!"#$

%&#$

'(#$ '!#$

((#$

)*#$

"#$ !#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

+,--./012$ 34/52662$ 7,58191$ :+;$

34<1=,4<,4-1$ +1=,4<,4-1$$

+!"#

,!"#

"!$!

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

)*

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$1$

#$)*

-4,<4,1=<43

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$1$

"#

1$-4,<4,+1=

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

!#$! $

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

(!"#

((#

")!

"*!

+!"#

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

((#

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

%!"

!"#$"&!

'!"#

(!"#$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

!"#$

%&#$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

%&#$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

'(#$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

'!#$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

!"#

"$!

%!"

.--+,

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

120/. 34/5

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

2$62634/5 7

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

1$1985,7

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

;$:+

$ $

$

$

#

#

#

#

#

#

$

$

In termini di categoria di occupati (graf. 4.3), il terziario spezzino del focus diricerca è segmentato a seconda della tipologia di settore: nel commercio aldettaglio il rapporto fra dipendenti ed indipendenti è rispettivamente del 56%contro il 44%; nel commercio all’ingrosso la percentuale di dipendenti saleall’83%, nei servizi i dipendenti sono il 94% degli occupati per arrivare, infine,alla GDO nella quale la quota di personale dipendente è pari al 95%.In particolare, quindi, i servizi e la GDO sono settori dove la categoria del lavorosubordinato (dipendente) è molto più elevata della media provinciale che èdel 76%.Da tenere presente, infine, che le imprese che dichiarano di non avere perso�nale alle dipendenze sono il 23% e questo dato è influenzato dalla realtà im�prenditoriale di microimpresa che si riscontra soprattutto nel commercio aldettaglio ed in alcuni servizi.

!"#$ !%#$

&&#$'!#$

'(#$ ')#$

*!#$!&#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

+,-./00/$ 12.3454$ 62778-94/$ :6;$

<$ =$

+!"# '(#

,!"#

"!$!

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

'(#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

<$

')#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

=$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

(!"#

'(#

")!

"*!

+!"#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

'(#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

')#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

*!#$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

!&#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

%!"

!""&!

'!"#

(!"#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

#!" $ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

#!%$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

&&#

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

!"#

"$!

%!"

+,-.

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$/$0/0+,-.

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$4$453.21

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$4/

&&#

9-87762

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$ ;$

'!#

:6

$ $

$$

$ $

$

#

#

#

#

#

#

$

Per quanto riguarda il genere degli occupati, anche in questo caso il terziariosi rivela differenziato fra i comparti esaminati (graf. 4.4). Se, rispetto alla media provinciale, che vede prevalere l’occupazione maschilecon il 61,2% di uomini sul totale occupati, i segmenti del commercio all’ingrossoe dei servizi si mostrano in linea (62% e 61% rispettivamente), il commercio aldettaglio vede prevalere l’occupazione femminile con il 56% di quota rosa. E’poi la GDO, con il 64% di donne occupate, a mostrare il dato più elevato, di fattoinverso alla media provinciale.

Graf. 4.3 � Categoria occupati Graf. 4.4 � Occupazione femminile

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA Sp, ISTAT, INPS ed indagine campione

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati CCIAA Sp, ISTAT, INPS ed indagine campione

Page 28: Ricerca terziario-sp-2011

27L’occupazione Cap.4

!"#$

%&#$%'#$

('#$

))#$

*'#$ &)#$

&&#$+#$ %#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

,-../0123$ 4,5$ 67083993$ :-8;2<2$

=7.8/>?2$$ @$ A$

+!"#

,!"#

"!$!

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

+#

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$2$

#$*'

>?/8.7=

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$2$

#$

%#

&)

@$ A$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

&&#$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

(!"#

))#

")!

"*!

+!"#

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

))#

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

%!"

!"#$"&!

'!"#

(!"#

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

!"#$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

#%& $$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

%'#$

$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

('#$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

('#$

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

!"#

"$!

%!"

.,-

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

2310/..

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

5$4,

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

3$9396708

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

3$ -:

$$

$

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$

2$2<;8-

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Come abbiamo visto in precedenza in settori del terziario (come la GDO) le la�voratrici sono la componente maggioritaria, ma spesso non vi è conseguenzadi ciò rispetto al livello gerarchico acquisito o alle forme di lavoro utilizzato(per esempio un forte utilizzo del part�time). A tal proposito nella nostra indagine abbiamo verificato chi dirige l’azienda(graf. 4.5) e solo nel commercio al dettaglio vi è una pariteticità managerialefra generi (50% uomini, 44% donne, 6% entrambi).Negli altri comparti, il dirigere l’azienda è ancora un ‘privilegio’ maschile conuna componente che varia dal 71% nella GDO, al 79% nel commercio all’ingrossoe fino all’89% nei servizi.

!"#$%&'(&!)#$%&

*+,+-./01,2&

34#!%&&*+,+-./01,2&

5)#$%&62&5"#$%&

708+,+-./01,2&

)9#:%&708+,+-./01,2&

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

7.;-+<+&8+,,1=>/2&?20&;+-<201>+&1&,+.;2&

8+,+-./01,2&

@A2,1&;+-<201>+&,+.;2&8+,B&&0+>>+&/.;-+<+&

C+-<201>+&D1&';+E/1&,A,,/&/&<+,,2-/&

+!"#

,!"#

"!$!

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

5

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#$"5

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

(!"#

")!

"*!

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

26%#$)5

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

5,+807

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#$"52,1./0-+,

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

#:9)./0-+,+807

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#:2,1./0

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

"$!

%!"

"&!

'!"#

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

(&'%#$"! &&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

!+,*+&

&&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#$)!2,1./0-+&

&&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

#!43

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#!

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

!"#

"$!

+-.;7<-+;

8

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &02?/2>=1,,+8+<+2.;+,1+>102<

2,1./0-+,+8

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &0 2<-+;1,2A@+>>+0

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &B&,+82.;+,+>102+<+-/.;+

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &B&

./0-+,*+

'1D+>102<-+C2,,+<

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & & /&

2,1./0

/&,,A,/1E+;'/&-2

Per quanto riguarda le tipologie principali dei contratti di lavoro e cioè quelli atempo determinato e quelli continuativi, è necessario, anche in questo caso,differenziare fra i comparti esaminati, tenendo presente, per raffronto, chel’occupazione complessiva spezzina (di tutti i settori) vede una quota del 21,4%di personale a tempo determinato contro un 78,6% di indeterminato.

Graf. 4.5 � Chi dirige l’azienda Graf. 4.6 � Le tipologie di contratto

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Nello specifico, nel commercio al dettaglio (graf. 4.6 a) il contratto a tempodeterminato è utilizzato dal 43% delle imprese, le quali, poi, hanno una quotadi tale personale pari al 47% della loro forza lavoro dipendente.

Graf. 4.6 a

Page 29: Ricerca terziario-sp-2011

28Cap.4 L’occupazione

!"#$%&'(&!)#$%&

*+,+-./01,2&

34#5%&&*+,+-./01,2&

56#$%&72&53#$%&

809+,+-./01,2&

")#:%&809+,+-./01,2&

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

8.;-+<+&/0=-2<<2&>20&;+-<201?+&1&,+.;2&

9+,+-./01,2&

@A2,1&;+-<201?+&,+.;2&9+,B&&0+??+&/.;-+<+&

C+-<201?+&D1&';+E/1&,A,,/&/&<+,,2-/&

+!"#

,!"#

"!$!

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

27%#$65

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

5,+908

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#$352,1./0-+,

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

(!"#

")!

"*!

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

,+908

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

2,1./0-+,

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

#:)"./0-+,+908

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#:2,1./0

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

"$!

%!"

"&!

'!"#

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

(&'%#$"! &&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

!+,*+&

&&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#$)!2,1./0-+&

&&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

#543

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

%#5

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &

!"#

"$!

+-.;8<-+;

9

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &02>2<<2-=/0+<+2.;+,1+?102<

2,1./0-+,+9

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &2<-+;1,2A@+??+0

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &B&,+92.;+,+?102+<+-/.;+

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & &B&

./0-+,*+

'1D+?102<-+C2,,+<

&&

&

&&&

& &&

&

&&

#

#

#

#

#

#

& & && & &

&

& & & && &

& & & /&

2,1./0

/&,,A,/1E+;'/&-2

Nel commercio all’ingrosso (graf. 4.6 b) il contratto a tempo determinato èimpiegato dal 57% delle imprese, le quali, poi, hanno una quota di questo per�sonale pari al 58% della loro forza lavoro dipendente. !"#$%&'(&

)*#$%&

+,-,./012-3&!4#5%&&

+,-,./012-3&

*"#$%&63&

7)#$%&

819,-,./012-3&*:#7%&

819,-,./012-3&

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

8/;.,<,&<,.=0>0&?31&

;,.<312@,&2&-,/;3&

9,-,./012-3&

AB3-2&;,.<312@,&-,/;3&9,-C&

1,@@,&0/;.,<,&

D,.<312@,&E2&';,>02&-B--0&0&

<,--3.0&

+!"#

,!"#

"!$!

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

(!"#

")!

"*!

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

36%#$"*

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

-,918

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

%#$)7

3-2/01.,-

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

#7:*

/01.,-,918

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

%#7

3-2/01

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

"$!

%!"

"&!

'!"#

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

(&'%#$"! &

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

,-+,&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

%#$*)

3-2/01.,&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

#54!&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

%#5&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &

!"#

"$!

/;8

.,;

9

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &1

#$"

3?0&0>=.,<,<,./;

3/;,-2,@213<.

3-2/01.,-,9

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &3<.,;2-3BA

,@@,1

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &-,93/;,-,@213

,<,.0/;,

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & &C&

/01.,-+,

- '2E,@213<.,D

--,<

&

&

&&&

&

& &

&

&&

&

#

#

#

#

#

#

& &

& & &

&

& & &

& &

& & & 0&

3-2/01

0&--B-02>,;'

0&.3

Nelle imprese dei servizi (graf. 4.6 d) il contratto a tempo determinato è ap�plicato dal 25% delle imprese, le quali, poi, hanno una quota di questo personalepari al 37% della loro forza lavoro dipendente.

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione e dati ISTAT

!"#$%&$

'(#$$

)*+*,-./0+1$'234#$$

)*+*,-./0+1$

'2#$51$

!(#$

6/7*+*,-./0+1$

$

!839#$

6/7*+*,-./0+1$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

6-:,*;*$<)=$>1/$:*,;1/0?*$

0$+*-:1$7*+*,-./0+1$

@A1+0$:*,;1/0?*$+*-:1$7*+B$$

/*??*$.-:,*;*$

C*,;1/0?*$D0$%:*E.0$+A++.$.$

;*++1,.$

+!"#

,!"#

"!$!

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

15'2#$

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

(!"#

")!

"*!

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

+*7/6

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

!(#

1+0-./,*+

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

398!

-./,*+*7/6

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

#39

1+0-./

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

%!"

"&!

'!"# $

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

&$%#"! $

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

'(#$

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $

!"#

"$!

*;*,-:6

-:*+0

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $/1;,*:/1>=)<

1+0-./,*+*71-:

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $*

*+)*

?0/ 1;,*:0+1A@

*??*/

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $B$

'(#$

1+0-./,*

+*71-:*+*?0/1

*;*,.-:*

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $B$

342'

-./,*+)*

%0D*?0/1;,*C

1++*;

$

$

$$$

$

$

$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $

$ $ $ .$

#34

1+0-./

.$++A+.0E*:%

.$,1

Nella GDO (graf. 4.6 c) il contratto a tempo determinato è usato dal 79% delleimprese, le quali, poi, hanno una quota di questo personale pari al 25% dellaloro forza lavoro dipendente.

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione e dati ISTAT

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione e dati ISTAT

Graf. 4.6 b

Graf. 4.6 c

Graf. 4.6 d

Page 30: Ricerca terziario-sp-2011

29L’occupazione Cap.4

!"#$%&$'"#$()*+,+-./$

!"#$01$2"#$$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

3.(*/4/$5/++)67-1$819$(/*419)7/$()*+,+-./$ :;1+)$(/*419)7/$()*+,+-./$-9$<;/4+/$-.(*/4/$

+!"#

,!"#

"!$!

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

!"#$0

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

#2"

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

(!"#

")!

"*!

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

1!"#$0

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

%!"

"&!

'!"#

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

&$%#"! $$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

-./,++*)(#"'$

$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

!"#

"$!

/4/*.(3

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

/(918-176)++/5

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

-./,++*)(/7)914*/

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

-./ */()+1;:

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$-./,++*)(/7)914

/4/*-.(

$$ $

$$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

/+4/;<-9-./

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Le imprese del commercio al dettaglio (graf. 4.7 a) ricorrono al part�time nel50% dei casi. La quota di questa forma di organizzazione del lavoro in questeimprese è del 60%.

!"#$%&$

'(#$)*+,-,./0$

"(#$12$

3"#$$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

4/)+050$.67+2552$826$)0+526*90$)*+,-,./0$ :;2,*$)0+526*90$)*+,-,./0$.6$<;05,0$./)+050$

+!"#

,!"#

"!$!

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

(!"#

")!

"*!

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$12$"(#

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$12$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

3"#

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

%!"

"&!

'!"#

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

&$%#"! $

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

!"#

"$!

050+/)4

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

0)6282552+7.6

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

./0-,,+*)09*625+0

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

./0 +0)*,2;:

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$./0

./0-,,+*)#('

-,,+*)09*625050+./)

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $$

0,50;<.6./0

Graf. 4.7 � Il part�time

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Le imprese del commercio all’ingrosso (graf. 4.7 b), invece, si servono del part�time nel 36% dei casi. La quota di tale forma di organizzazione del lavoro inqueste imprese è del 24%.

Stessa dinamica differenziata fra i comparti esaminati anche per il part�time.

Graf. 4.7 a

Graf. 4.7 b

Page 31: Ricerca terziario-sp-2011

30Cap.4 L’occupazione

!""#$%&$

'(#$)*+,-,./0$

11#$$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

2/)+030$456$789$)0+389*:0$)*+,-,./0$ ;<8,*$)0+389*:0$)*+,-,./0$.9$=<03,0$

./)+030$

+!"#

,!"#

"!$!

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

(!"#

")!

"*!

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

&$%#""! $

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

11#

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

%!"

"&!

'!"#

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

./0-,,+*)#('

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

!"#

"$!

30+/)2

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

3+0)98765403

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

./0-,,+*)0:*98

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

+0)*,8<;

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

./0

)('

-,,+*)0:*983

030+./)

$

$ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$

0,30<=.9./0

Tutte le imprese della GDO (graf. 4.7 c) usufruiscono del part�time (100% deicasi). La quota di questa forma di organizzazione del lavoro in suddette im�prese è del 34%.

!"#$%&$ !'#$()*+,+-./$

01#$23$ 04#$$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

5.(*/6/$6/*7-8-$93:$(/*63:);/$()*+,+-./$ <=3+)$(/*63:);/$()*+,+-./$-:$>=/6+/$

-.(*/6/$

+!"#

,!"#

"!$!

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

(!"#

")!

"*!

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$23$01#

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$23$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

04#

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

%!"

"&!

'!"#

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

&$%#"! $ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

-./,++*)(#'!$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

!"#

"$!

/6/*.(5

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

*

&$%#"!

/(:39-$-87*/6/

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

-./,++*)(/;):36

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

-./ */()+3=<

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

-./

-./,++*)(#'!

,++*)(/;):36

/6/*-.(

$ $ $

$$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $

$

/+6/=>-:-./

Le imprese dei servizi (graf. 4.7 d), infine, applicano il part�time nel 31% dei casi.La quota di questa forma di organizzazione del lavoro in queste imprese è del32%.

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Graf. 4.7 c Graf. 4.7 d

Page 32: Ricerca terziario-sp-2011

31L’occupazione Cap.4

!"#$%&$

'(#$%)*+,-.*/$

!""#$01$2"#$3/$

44#$5)+6-+,/$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

578*.9.$:.))+;6-/$</,$8.*9/,+6.$9)*+,-.*/$

=>/)+$8.*9/,+6.$-,$?>.9).$-78*.9.$

=>/)+$9)*+,-.*-$:-$<>-$

+!"#

,!"#

"!$!

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

(!"#

")!

"*!

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$3/$2"#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

#44

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

/,-+6+)5#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

!""#$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

1$0

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

%!"

"&!

'!"#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

%#('

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

/*-.,+*)%

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

!"#

"$!

.*7859*.8

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$,

&$%#"!

/<-/6;+)).:.9./*-.,+*)9.6+,/

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$,

('

9*.8+)/>=-78

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$.)9.>?-,.6+,/9.9.*-78

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ ,+*)9+)/>=

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ -$><-$:-$*-.,

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Nel settore del commercio al dettaglio (graf. 4.8 a), infatti, a fronte del 10% diimprese che hanno personale straniero, la quota stranieri presente in esse èdel 34%, un valore piuttosto rappresentativo.Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale straniero questilavoratori provengono tutti dai paesi dell’Unione Europea (100% dei casi).

!"#$%&$"'#$%()*+,-).$

!!#$/0$

12#$3.$45#$6(*7,*+.$

14#$08()*$/0$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

69:)-;-$,+<).;;.$=.+$:-);.+*7-$;()*+,-).$

>?.(*$:-);.+*7-$,+$@?-;(-$,9:)-;-$

>?.(*$;()*+,-),$A,$=?,$

+!"#

,!"#

"!$!

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

(!"#

")!

"*!

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$3.$12#

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

#54

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

.+,*7*(6#

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

8()$014#

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

*$/08()

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

%!"

"&!

'!"#

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$

!"#

"$!

-)9:6;)-:

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$+

&$%#"!

.=.;;.)<,+-;-.),-+*)(;-7*+.

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$;

%#'"

)-:*(.?>,9:

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$-

.),-+*)(%

(;-?@,+-7*+.;-;-),9:

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ +

!!#$

*)(;*(.?>

$$ $

$ $$

#

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ ,$

0$/

?=,$A,$),-+

Graf. 4.8 � Il personale straniero

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Nel commercio all’ingrosso (graf. 4.8 b) sono il 21% le imprese che hanno per�sonale straniero e la quota stranieri presente in esse è del 14%.Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale straniero questilavoratori provengono dai paesi dell’Unione Europea nel 22% dei casi e sonoextracomunitari per una quota di ben il 78%.

In tutti i settori merceologici in questi anni è aumentata la presenza di perso�nale straniero, ovviamente con regolare permesso di soggiorno ma, nei com�parti del terziario spezzino esaminati, di seguito analizzati separatamente, nonè ancora particolarmente significativa ad eccezione delle imprese del commer�cio al dettaglio che presentano tale tipologia di personale.

Graf. 4.8 a

Graf. 4.8 b

Page 33: Ricerca terziario-sp-2011

32Cap.4 L’occupazione

!"#$%&$

'#$%()*+,-).$

"//#$01$

23#$4.$

35#$6(*7,*+.$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

689)-:-$;<=$>.+$9-):.+*7-$

:()*+,-).$

?@.(*$9-):.+*7-$,+$A@-:(-$

,89)-:-$

?@.(*$:()*+,-),$B,$>@,$

+!"#

,!"#

"!$!

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

(!"#

")!

"*!

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$4.$23#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

#53

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

.+,*7*(6#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

"//#$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

1$0

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

%!"

"&!

'!"#

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

!"#

"$!

-:-)896

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$+

&$%#"!

.:)-9+.>=<;

.),-+*)(:

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$

' %'#'

-7*+ :)-9*(.@?

,89

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$-

.),-+*)(%

(:-@A,+-7*+.:

-:-),89

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$ +*)(:*(.@?

$

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $

$

$ $ $ $

$

$ ,$@>,$B,$),-+

Nella GDO (graf. 4.8 c) sono il 21% le imprese che hanno personale straniero ela quota stranieri presente in esse è solo del 4%.Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale straniero questilavoratori provengono tutti dai paesi dell’Unione Europea (100% dei casi).

!"#$%# &"#$'()*+,(-#

./"#0-#.."#1')2+)*-# &33"#45'()#64#

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

178(,9,#9,(:+;+#<-*#

8,(9-*)2,#9'()*+,(-#

=>-')#8,(9-*)2,#+*#?>,9',#

+78(,9,#

=>-')#9'()*+,(+#@+#<>+#

+!"#

,!"#

"!$!

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

(!"#

")!

"*!

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

#0-#./"

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

"..

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

-*+)2)'1"

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

45'&33"#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

4#6()#45'

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

%!"

"&!

'!"#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#

!"#

"$!

(781

9(,8

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#*

%#$"!

-<+#+;:(,9,9,(

-(+,*)('9,2)*-

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#9

$"&

(,8)'->=

+78

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

#,

-(+,*)('$

'9,>?+*,2)*-9

,9,(+78

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

# *)('9)'->=

# # #

# #

#

#

#

#

#

#

# #

# #

# # # #

#

# +#><+#@+#(+,*

Nei servizi (graf. 4.8 d), infine, solo il 6% delle imprese ha personale stranieroe la quota stranieri presente in esse è la più bassa dei comparti esaminati, parisolo al 1%.Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale straniero questilavoratori provengono tutti da paesi fuori dall’Unione Europea (100% dei casi).

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Graf. 4.8 c Graf. 4.8 d

Page 34: Ricerca terziario-sp-2011

33L’occupazione Cap.4

!"#$

%#$ %#$

!&#$

'(#$%)#$

'"#$

'*#$

!(#$

%#$ %#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

+,--./012$ 34/52662$ 7+8$ 9,5:1;1$

<=>,4-.-2?.=>,4-,5@$ 9-.A10,$ +1>14=1-2?B1>14=15@$

+!"#

'(,!"#

"!$!

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $>,

#$'(

=.?2-.-4>,=<

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $@

%)#

5,-4>, 9

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $,

'"#$'"#$

10A.-9 +1>14

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $15

'*#$

=1>14B?21-=+1>14

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $@

'*#$

15

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

(!"#

")!

"*!

+!"#

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%)#

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%!" #$!"

"&!

'!"#

(!"#

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

#$#$!"!"

"$!

%!"

-+,

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

12

%#%#

0/.--

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

2$

##

#$!(

62634/5

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

8$

%#%# %%

7+

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

:

#$

%#

!&

%#

5,9

$ $

$

$ $#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

1$

%#%#

1;:

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Nel 2010 (graf. 4.9 a) in tutte le imprese prevale la stabilità rispetto all’annoprecedente. Nel dettaglio si segnala un aumento della forza lavoro nel 16%delle imprese, mentre nei servizi questo dato è del 13%, nell’ingrosso e GDO èdel 7%. Da notare, invece, che nell’ingrosso si riscontra una diminuzione delpersonale nel 14% delle imprese.

!"# !"# !"#

$%"#

&%"#'("#

&)"#

(!"#

)"#!"#

*)"#

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

+,--./012# 34/52662# 7+8# 9,5:1;1#

<=>,4-.-2?.=>,4-,5@# 9-.A10,# +1>14=1-2?B1>14=15@#

+!"#

,!"#

"!$!

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #>,

&%"

=.?2-.-4>,=<

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #@

'("#'("#

5,-4>, 9

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #,

&)"

10A.-9 +1>14

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #15=1>14B?21-=+1>14

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #@15

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

(!"#

")!

"*!

+!"#

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

(!"(!"

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

%!"

"&!

'!"#

(!"#

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

$%"#

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

!"#

!"!""$!

%!"

-+,

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

12

!!)"

0/.--

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

2#

!"!" !"!"

62634/5

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

8#

!"!"

7+

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

9

# # #

##

#

###

#

#

#

#

#

#

# # #

1#

"#*)

1;:5,9

Graf. 4.9 � L’andamento del personale

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Nel 2011 (graf. 4.9 b), invece, dettaglio, ingrosso e GDO sostanzialmente stabili.Il dato più interessante riguarda, invece, il comparto dei servizi nel quale il 20%delle imprese dichiara un aumento del personale ed il 13% una diminuzione.

Per quanto riguarda l’andamento del personale, anche in questo caso è piùopportuno differenziare per comparti di ricerca.

Graf. 4.9 a

Graf. 4.9 b

Page 35: Ricerca terziario-sp-2011

34Cap.4 L’occupazione

!"#$

%#$

&&#$

'%#$

%'#$

'&#$

()#$

&#$%#$ '#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!!"#

($!"#

*+,,-./01$ 23.41551$ 6*7$ 8+490:0$

;<=+3,-,1>-<=+3,+4?$ 8,-@0/+$ *0=03<0,1>A0=03<04?$

" ''!(!

"($!

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $=+

'%#'%#

<->1,-,3=+<;

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $?4+,3=+ 8

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $+0/@-,8 *0=03

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $04<0=03A>10,<*0=03

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $?04

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

'!"#

''"!(!

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

'%'%

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

%'#

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

'&#

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

()#$

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

%!"#

"&!

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

&&#

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

()#$( $

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

$!"

,*+

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

01

!"

&#

/.-,,

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

1$

#$#$!"

%#

51523.4

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

7$

%#

6*

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

+8

$

$

$

$

$

$$ $

#

#

#

#

$

$ $ $

0$

'#

0:94+

Sempre i servizi, in particolare, sembrano caratterizzare le prospettive per il2012 (graf. 4.9 c), con un incremento dell’occupazione previsto da ben il 33%delle imprese. Anche il 14% delle imprese dell’ingrosso segnala un aumento,così come nel 7% della GDO. Fermo, per il primo anno, il commercio al dettaglio(nessun incremento in alcuna impresa).

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

!"#

$%&#

'(#

)$&#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

Le imprese dichiarano di avere difficoltà a reperire personale sul mercato (graf.4.10) nel 37% dei casi.

Graf. 4.10 � Il reclutamento del personale

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Graf. 4.9 c

Page 36: Ricerca terziario-sp-2011

35L’occupazione Cap.4

!"# $!"# %!"# &!"# '!"# (!"#

!"#$%&&

'()*""(&$*#$(+,#()(&$(#*-,#(&#$%..%&+/00(&

1/-2/-3/&4(&.*$0%-*&4(0.%-(+("(&

1/-2/-3/&4(&5,/"(62/3(%-*&-*2*00/$(/&

1/-2/-3/&67,$*&.$%8*00(%-/"(&-*"&2%-#*0#%&#*$$(#%$(/"*&&

9:&

;<:&

=9:&

=9:&

>?:&/3-/2-/1-%2

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&(%00*8%$.*$,76*"(/$%(#$$*#%#0*#-

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&"*-(&"/-(%*

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&:

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

-/2-/1

5(&4/3-/2-/1

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

(04*-%0$*.(&4/

2*-*-(%3/2(6"/,5

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

(&("(+-%.(0

(/$/00*2

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

#,(+$#*$(&""*()'

3-/2-/1

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

..%$#(&#,-*(#$(&()#

(04*-%0$*.(&4/3

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

(&00/+%.

(&("(+-%.(0

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

!"#

!"#$%&&

# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

"$! %!"# # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

"&! '!"## # #

&

& &

& & &

& & && &&

&

&

&

&

(!"#

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

La maggiore difficoltà nel reperimento del personale (graf. 4.11) risulta esserequella della mancanza di figure professionali nel contesto di riferimento terri�toriale, evidenziata dal 48% delle imprese che hanno manifestato difficoltà eche segnala attenzione nell’orientare la formazione a tutti i livelli, in particolarequella al lavoro. Conferma questo dato l’altro fattore riportato (nel 37% delle imprese), cioèquello della mancanza di qualificazione necessaria che evidenzia la necessitàdi rafforzare il sistema delle competenze nel settore.Anche la mancanza di persone disponibili, espressa sempre dal 37% del cam�pione, è causa significativa e tale dato si collega al fatto ‘culturale’ della adat�tabilità dei giovani a settori come quello del commercio dove gli orari ed iperiodi di apertura diventano progressivamente sempre più flessibili per ra�gioni normative e per ragioni di soddisfacimento della clientela.

!"#

$%&#

'(#

)&#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

Infatti, la selezione del personale è effettuata all’interno dell’azienda (graf. 4.12a) nel 97% dei casi.

Graf. 4.11 � Le maggiori difficoltà di reclutamento Graf. 4.12 � La selezione del personale

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Gli imprenditori del terziario spezzino hanno, quindi, poca fiducia e scarsa abi�tudine ad utilizzare selezionatori esterni specializzati e ritengono essi stessidotati delle migliori tecniche di selezione del personale e, ovviamente, l’effica�cia dipende dalle capacità e dalle conoscenze tecniche dell’imprenditore.

Graf. 4.12 a

Page 37: Ricerca terziario-sp-2011

36Cap.4 L’occupazione

!"#$%&$%'()*#

+,-#

./#0"1"2(0(1)#

,3-#

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

# #

Chi la compie (graf. 4.12 b), poi, è essenzialmente la proprietà (81% dei casi) edin parte (19%) il management.

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

!"# $!"# %!"# &!"# '!"# (!"# )!"# *!"# +!"#

!"#$%#"&"'(#$)*"%

+,,-)$(.$-/$%0$%)(#"1-2$(%%

3-)$"#4%0$%,"&".$-/"%

+//5/)$%,5$%1$-2/(&$%

3-)$"#4%$/#"2$/(&$%

+&#2-%6,7")$8)(2"9%

3)5-&"%":-%$,#$#5#$%0$%;-2'(.$-/"%

<"/#2$%7"2%&=$'7$"1-%

+&#2$%)-&&"1*$%

>2","/#(.$-/"%)522$)5&(%

<-/-,)"/.(%0$2"##(%

?@%

A@%

A@%

B@%

B@%

C@%

AA@%

AD@%

B?@%

EB@%

FC@%

/","2>

-<

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

(&5$)225)"/$-.(#/

(##"$20(./"),-/-

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

+

$##$,-:""&-5)3

"<

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

9%"2()$8)"76,-2#&+

"/$-.'(2-;$%0$%#5$#

-1$"=$'7&2"7$%2#/"

$%*1"&&-)$%2#&+

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

-3

/+

+

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

"/$-."&",$%04#$")-

$%&(/2$-1$%5,$%)/5//

$%&($/2"#$/4#$")-3

9%"2()$8)"76,-2#&+

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

$()-,,+

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

"*$)#'("&"#$%#"!

$(2-1"#()$%0$%/$-.

# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

!"# "$! %!"# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

%!" "&! '!"## # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

(!"# ")!# # # # #

%

%%

% %

%

%

% % %

% %

% %

% %

%

%

%

%

%

"*! +!"#

Quanto detto in precedenza si rivela nell’esame delle modalità di ricerca delpersonale (graf. 4.13) operate dall’azienda (nella pratica, in buona parte, dal�l’imprenditore stesso).Predomina (nel 74% dei casi) la conoscenza diretta a cui seguono la presenta�zione di curricula (53% delle imprese) e la segnalazione di altri colleghi (indicatodal 30% degli intervistati).E’ evidente, quindi, che il metodo diretto ‘face to face’, sostanzialmente in�terno all’impresa (e proprio dell’imprenditore) prevale abbondantemente ri�spetto ad altre modalità quali i centri per l’impiego (19%) che comunque è piùalto che in altri settori, le scuole e gli istituti di formazione (11%) e via via gli altristrumenti forse ancora troppo sottoutilizzati.

Graf. 4.13 � Le modalità di ricerca del personale

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Graf. 4.12 b

Page 38: Ricerca terziario-sp-2011

37L’occupazione Cap.4

!"# $!"# %!"# &!"# '!"#

!"#$%&'%&()*+%""'+#"'),%-&)('#&),'+.*

/%00#*12*#*34*

5+.**

6'$%,,#*07#,)0+'7#-78,+8"),%*

9&&'*:;%0<%"'%&()*:'*,)$#"#*&%,*0%++#"%*

=&*>'?*:'*+8++'*'*7"'+%"'*)*0%7#&:)*:%,*"8#,#*

@#><%+%&(%*+%7&'7#A<"#B%00'#&),'*

CD*

ED*

FD*

CGD*

CHD*

EID*

FGD*&%+%><#@

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*B#"A<#'7&7%+%(&

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*'*,)&'#00%B

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*DFG

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

'$6

'%"%<0;%:'*&&9

8+'*:>'?&=

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

-'7+,,,

%&#"#$),'*:)(&'%

7%0)'*"%'+"7'*'*++8#,#"8

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

,+,

%"#++%0,%

,%:):&#7

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

'$6

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

#00%/

7-#'7+0),#70#,,%'$

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

4*3#12#

.*5+

%,)"8+,87

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

(&'%&%$#"!

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

)&-%,')"#'+""%+)(

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

!"#

.'+,)&'#()

4*12

# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

"$! # # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

%!" "&!# # #

* *

* * *

*

* *

* * * *

* * * * **

*

*

*

'!"#

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Per quanto riguarda i principali criteri di selezione del personale (graf. 4.14) leimprese puntano soprattutto sulle competenze tecnico�professionali, segna�late dal 40% del campione, a testimonianza che il ‘lavoro competente’, primadi tutto, è il fattore di successo per l’impresa e di occupabilità per il lavoratore.Di seguito, sono indicati anche il ragionevole e scontato mix fra tutti i possibilielementi (28%), gli anni di esperienza di lavoro nel settore (15%) ed il livello sco�lastico�culturale (10%).

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

!"##$%&'() *+%,(--() .!/) 0",1'2')

03)45)

03)675)

03)845)

03)495)

:();<5)

:()675)

:()=<5)

:()6>5)

,!"#

"!$!

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

")!

"*!

+!"#

,!"#

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

%!"

"&!

'!"#

(!"#

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

!"#

"$!

!"

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

'(&%$##!"

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

()-(-*+%,

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

/).!

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

')'21,"0

#

#

#

#

#

#

)

)

)

)

)

)

)

)

)

A proposito delle competenze di chi lavora nell’impresa in connessione con ilprocesso produttivo, abbiamo chiesto se queste aziende avessero operato unaterziarizzazione dei servizi (graf. 4.15) con il risultato affermativo indicato dal4% nel commercio al dettaglio, del 50% in quello all’ingrosso, del 14% nella GDOe del 47% nel settore dei servizi.Commercio all’ingrosso e servizi, quindi, sono i settori dove la terziarizzazioneè un processo organizzativo particolarmente presente ed emergente.

Graf. 4.14 � I principali criteri di selezione del personale Graf. 4.15 � La terziarizzazione dei servizi

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 39: Ricerca terziario-sp-2011

38

Le competenzeCap.5 Graf. 5.2 � L’utilità della formazione

!"#

$$%#

&'#

()%#

###########################

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Le imprese del focus di ricerca mostrano avere la piena consapevolezza del�l’attivià di rafforzamento e sviluppo delle competenze verso i propri occupati,assegnando al capitale umano che lavora nell’azienda un valore di 4,7 su unascala da 1 a 5 (con 5 valore massimo).

!"#

$%&#

'(#

%)&############################

Le imprese, in buona parte, (per il 73%) ritengono che la preparazione dei la�voratori assunti al primo impiego (in pratica i giovani che escono dalle scuoleed entrano nel mondo del lavoro) non sia adeguata (graf. 5.1).Il rapporto scuola�lavoro deve essere assolutamente migliorato se, nello spe�cifico, le imprese del commercio e dei servizi ritengono che il livello di prepa�razione professionale per il settore dato dalle scuole abbia un valore di 2,1sempre su una scala da 1 a 5 (con 5 valore massimo).

Graf. 5.1 � La preparazione al primo impiego

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione

Vi è una certa consapevolezza anche dell’importanza della conoscenza nell’at�tività lavorativa che si manifesta dal fatto che il 77% delle imprese ritiene utili icorsi di formazione (graf. 5.2). Il 23% di esse, però, ne ha un giudizio negativo.Tale dato, che in pratica un’impresa su quattro abbia questo giudizio, non èconfortante, perché la mancata formazione va a discapito della competitivitàdell’impresa e del grado di occupabilità dei lavoratori. In un settore comequello del commercio, poi, che ha risentito e risente di una certa crisi occupa�zionale (come si è visto in precedenza), questa ‘opinione’ potrebbe essere an�cora più deleteria.

Cap.5 Le competenze

Page 40: Ricerca terziario-sp-2011

39Le competenze Cap.5

!"#$

%&#$

'(#$

"'#$

!)#$

(#$

!*#$

"(#$+!#$

!%#$

+"#$ +"#$

%+#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,-.$/01-23/456$3$78390.:0$;0/4-948<0$

=325>3/43?0.50$09$4.$?3.40/3$-88374-.320$

@-.$3.8-/3$A3550B$?3$20$A3/0?-$

C34B$.-.$A38843?-$A-/?3:4-.0$$

D0553124-$ E.1/-77-$ =0/F4:4$ GDH$

+!"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$1355D0

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$4-21 7-7E.1/

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$ -$ 4$4:F/0=

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$ H$GD

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

(!"#

")!

"*! $

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

+"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

#+! +"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

'(#'(#$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

%!"

"'#"'#

"&!

'!"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

!"

## "(#"(#

+"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

#$

#$!)

#+! +"#

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

!*#$

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

!*#$

!%#$

#$%+

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

!"#

"$!

10/.-,0:.09387

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

3645/32-10<4894-/0;

523=.?3

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

4.9005.?043/3>5023.4-7388-3/40.

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

0

%&#$(#(#

553A3/-8.3.-@?-0/3A

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

02?3B$ .-.4B$3C?3/-A

$

$

$

$$$ $

#

#

#

#

#

$ $ $$ $

$ $ $$ $

$ $ $ $$

$ $$$

$

?-43883A.0.4-:?3

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Per quanto riguarda la programmazione delle iniziative di formazione (graf.5.3), le imprese del terziario evidenziano comportamenti differenti a secondadella tipologia.Il segmento commercio al dettaglio è quello che desta maggiori preoccupa�zioni in termini di programmazione, in quanto il 67% delle imprese non fa for�mazione ed il 10% non le ha ancora fatte. La somma, quindi, di questi dueatteggiamenti, che coinvolge ben il 77% delle imprese, deve porre subito la bi�lateralità di fronte ad un deficit formativo immediatamente da colmare, adat�tando anche gli strumenti della formazione a questo genere e dimensioned’impresa, nella quale, spesso il rapporto fra datore di lavoro e dipendente èdi 1:1 e, quindi, non è produttivo fare della formazione disgiunta, ma entrambele figure necessitano di un percorso formativo integrato ed omogeneo.Per converso, il settore della GDO ha un atteggiamento fattivo rispetto allaformazione, poiché il 43% delle imprese realizza attività con regolarità e sem�

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

!"#$%"$&'()*"$ +"$',,-'*"$&'.."$ +"$&'()*"$

/01$

231$

41$

"*!

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

'!"#

(!"#

")!

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$"$!

%!"

"&!

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

!"#

"$!

#"!

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

*")('&"%#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

*"-',,'"+

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

"..'&*"

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

*")('&"+

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $

$

$

Per quanto riguarda la formazione sulle norme contrattuali e legislative che di�sciplinano l’attività ed il rapporto di lavoro (graf. 5.4), da parte delle impresedel terziario sembra non esservi una grande disponibilità. Il 70%, infatti, nonrealizzerà questo tipo di formazione.

Graf. 5.3 � La programmazione della formazione

Graf. 5.4 � La formazione su norme contrattuali e legislative

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

pre un altro 43% lo fa in maniera occasionale. I servizi non vanno così male, tranne un 21% di imprese che non fa mai forma�zione e l’ingrosso si colloca in una posizione intermedia con ancora, però, un35% di imprese (in pratica una su tre) che non ha ancora o mai fatto attività for�mativa.

Page 41: Ricerca terziario-sp-2011

40Cap.5 Le competenze

!"#$

%"#$%&#$ %!#$

%'#$

&(#$

%"#$%!#$

)#$

(%#$

!"#

$"#

%!"#

%$"#

&!"#

&$"#

'!"#

'$"#

(!"#

($"#

*+,-$.$%/$-01$ 2.$%/$.$(/$-01$ 2.$(/$.$!/$-01$ 2.$!/$.$&/$-01$ 34501$&/$-01$

610$4.7-0.5-01$ 610$+8901,:+5-01;8.,.<10$

(!"#

($"#

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $7$4.061

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $15-0.-07 16

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $;10-+5:,10+8901

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $01<.,8.;

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

&$"

"'!

'$"

(!"#

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

"

!"#

%!

"%$

&!"

&$"

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

#&($

$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

(%#$

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

!"#

$"#

"%!

/%.-+,*

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

1

%"#$

0-/ ./%2.

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

1

#$%"#$

%&

0-/( /(2.

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

1

#$#$ %!%!

0-/!. /!2.

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

1

#$

)#

%'

0-/&./ 3450

$$

$

#

#

#

#

#

#

$ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

$ $ $

1$

#$%'

1$&/$-03450

Per quanto riguarda il tempo da dedicare alla formazione mediamente ognianno (graf. 5.5), sia per il singolo dipendente sia per l’imprenditore/manager,la maggior parte delle imprese (38% e 42% nei rispettivi casi) ritiene sufficienteun massimo di 10 ore e un’altra quota (del 18% entrambi) si spinge ad ipotizzarefino a 20 ore. Non sono molti (14% e 13%) ad indicare fra le 20 e le 30 ore e sono,invece, pochi (il 13% ed il 6%) coloro che ritengono che per acquisire le neces�sarie conoscenze di aggiornamento si debba dedicare un tempo medio annuoalle attività formative che vada almeno da 30 a 40 ore.Interessante, però, come segnale è che rispettivamente un 17% per i lavoratoried un 21% per gli imprenditori/manager sia la quota segnalata oltre le 40 ore diformazione annua. Per certi aspetti, anche nel terziario, così come nel turismo, sembra che dedi�care tempo alla formazione sia considerato quasi un impedimento all’attivitàdell’impresa e, inoltre, il tempo ritenuto sufficiente appare incoerente (tranne

!"#$

%$

%"%$

%"&$

&"%$

&"'$

!" !#$" %" %#$" &" &#$" '" '#$" (" (#$" $"

()*+,-.)/0$,$1.23,/-,$4(567$

583)9)*+,-.)/0$:)/$83.;.--)$1.$28<<)*3.$1.1,33.:.$

=/$+.>$9*,$;0$?,*.0$+)1,;.3@$

()*+,-.)/0$./$,8;,$

()*+,-.)/0$./1.?.18,;0$./$,-.0/1,$4:),:A./B7$

5C,/:,+0/3)$./$,-.0/1,$1,$;,?)*,3)*0$02<0*3)$

+0,:/,C5

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$,1/.0-,./)3/+0

0*3)02<

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

0*)3,*)?,;,1

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

"'&

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

1./0/.)-+,*)(

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

+,*)(

/.0-,./0;,8.1.?1

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

,;8,./0/.)-+,

7$B./A:,)4:,1/

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

"&%

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

"%&

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

+,*)9)385

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

.-.;38/):0/.)-+,.$.:33,.11

?0;,*9+.>/=

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

.$3*)<<82.$1)-.-

@.3;,1+).0*,?

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

%$

"%%

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

1,0/.)-+,*)(

.$.:33,.11

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

!"

67$54((5,-/,3.21 $

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

!"

"#!

#$! %" #$%

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

&" #$& '" #$'

$

$

$

$

$

" " " " "

$ $ $

$ $ $

$ $ $ $ $ $

$ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $$

#$ (" #$( $"

Un’altra forte indicazione che viene da questa ricerca è quella sulla modalitàformativa (graf. 5.6). Le imprese ritengono che la più alta efficacia sia raggiuntacon la formazione sul luogo di lavoro, sia con affiancamento ad un lavoratoreesperto (valore di 4,3 su una scala da 1 a 5) sia con il coaching individuale (va�lore di 4,2). L’impresa, quindi, come luogo della formazione, e questo fornisceun’indicazione utile per la progettualità e la gestione delle regole e dei processidi formazione continua.

Graf. 5.5 � Il tempo per la formazione

Graf. 5.6 � L’efficacia delle modalità formative

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

che per un certo gruppo di aziende che rappresenta circa un quinto del totale)rispetto all’importanza che le imprese hanno dato alla competenza tecnico�professionale del lavoratore, anche come principale criterio di assunzione. E’ ovvio, comunque, che in qualche modo sia necessario ripensare i tempi dellaformazione, affinché sia sufficiente per acquisire le necessarie ed opportuneconoscenze e non gravi troppo sui processi produttivi in corso durante l’atti�vità dell’impresa.

Page 42: Ricerca terziario-sp-2011

41Le competenze Cap.5

!" #" $" %" &" '" (" )" *" +" #!"

!"#$%&'()*+#"&*&'

,-#)&()-'.+/-*+)"/-'0#-*1&2'3-#)*+))"2'4+3352'&)367'

8%)&.+'+19"&#)+.&'&'*"(5+*1"-'&#&*$&)"3-'

:+*;&)"#$'

<*-=%>"-#&?&*-$+>"-#&'(&*/">"'

@#A-*1+)"3+'

B+.%)&'&'("3%*&>>+'(%.'.%-$-'="'.+/-*-'

,-#)+9".")C'&'D#+#>+'

E&()"-#&'+>"&#=+.&'

F2G'

H2I'

I'

I2J'

I2F'

I2G'

K2J'

K2I'

G2L'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

')(&E

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'&.+=#"&>+&#"-)

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

%.+B

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

..%(+>>&*%"3(&&)%

+)#-,

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

+"3)1+*-A#@

-*-/+."'=-$-%.

+>#+#D&C")".9+

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

19++.&)%8

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

1"-*+5"(*&&.+)#"&19

-*&?&#"->%=-*<

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

-"3)&$*&#&1"-

$"#)&;*+:

"'">/*&(&#"->+$

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"/)+*-/+.-)(&)#-,

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

"#!

)+*)#-32'1&*-0#-"/

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

!"

&*"&#+*)(&%$"#

67'3)&2'533+4"2'))

"

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

#" $" %" &" "

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'" (" )" *" "

' '

' '

' ' ' ' '

'

'

'

' ' ' ' ' '

' ' '

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

*" +" #!

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

L’indagine ci dice anche quali sono le competenze più importanti per le im�prese (graf. 5.7). Utilizzando una scala da 1 a 10 (come i voti scolastici) si notache praticamente tutte le competenze, tranne le lingue straniere, ottengonola sufficienza. Nell’insieme è interessante, però, sottolineare che la gestioneaziendale (voto 9,1) e le competenze in qualche modo connesse ad essa sianoai primi posti.

!"!#$ %"!#$ &"!#$ '"!#$ ("!#$ )"!#$ *"!#$ +"!#$

!"#$%&'&'()*$+&,,"'($#'#$-.-'/)'#"0-+-'

1+-/$,)-2&3&+-.",)-2&'(&+0),)'

4&(%)-2&'",)&2/"#&'

5-2%"6)#)%7'&'82"2,"'

9$%&#"'":6)&2%"#&'&'+)(;"+:)-'&2&+.&%)*-'

5-2%&(%-'#"0-+"%)0-'<2-+:&='*-2%+"%%)='>"**;='&%*?@'

A2B-+:"%)*"'

C"+D&%)2.'

E)2.$&'(%+"2)&+&'

F=GH'

F=IH'

G=GH'

G=IH'

G=JH'

I=KH'

I=LH'

M=FH'

N=LH'E

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'&+)&2"+%(&$.)2

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'HL

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

-0"#-%(&%2-5)='%%"+%2-*

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

=':&+-<2-)0%"+-?@'*%&=';**">

")*%:"+-B2A

.)2%&D+"C

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

%(&4

"%2-5

%2)&:6""#&%$9.+&2&

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

&#"/2)&,"&2)-%

",2"28&7)%)#6"

:)-+";)(+&&#"%-)*%&.

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

,&+$)*(&&%$#"!#"0

-+&3&2)-,$/-+1

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

#"!!

)'/-.-$##$(",,-'-+

)'),0+&(&2)-,".-

$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

#"!% #"!&$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

#"!' #"!($ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

# #"!) "!*$ $ $ $ $ $ $ $

' ' ' ' '

'

' '

' ' '

' ' ' ''

' '

'

'

' '

'

'

'

'

'

'

'

'

'

#"! #"!+

Di una certa importanza è la misurazione del gap formativo (graf. 5.8), comedifferenza percentuale fra l’importanza data dall’impresa a quella specificacompetenza e la sua presenza nell’impresa stessa.Le lingue straniere, pur essendo considerate la competenza meno importante(voto 5,9 su 10), sono quelle che mostrano il gap più evidente (6,8%) ed è la co�noscenza sulla quale bisognerebbe intervenire in primo luogo. Seguono ancheil marketing (4,1%) e l’informatica (3,8%), conoscenze utili ad una migliore ge�stione e competitività dell’impresa, anche se mostrano gap non particolar�mente elevati, anche se significativi soprattutto se relazionati all’importanzadella competenza stessa.Bisogna, però, notare che, secondo quanto affermato dalle imprese, non si ri�scontrano gap formativi superiori al 10%, un valore che segna la demarcazionefra opportunità e necessità. In buona sostanza, sembra che le imprese del ter�ziario ritengano i propri occupati abbastanza competenti.

Graf. 5.7 � Le competenze più importanti Graf. 5.8 � Il gap formativo

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 43: Ricerca terziario-sp-2011

42Cap.5 Le competenze

!"#

$%&#

'(#

)*&#

'(+#!(#

,%&#

#######################

Venendo, invece, agli strumenti per agevolare i processi di formazione conti�nua, la partita dei fondi interprofessionali non è giocata molto bene dalle im�prese del terziario spezzino (graf. 5.9).Infatti, solo il 13% di esse aderisce ad un fondo, mentre, invece, il 64% non èaderente ed il 23% ci dice di non sapere. Il problema dell’informazione si af�ferma nella sua interezza nel momento in cui il 72% dei non aderenti (cioè il 46%delle imprese) lamenta la mancanza di informazioni a riguardo.

In buona sostanza, la formazione va realizzata in modo continuo per esserecompetitivi sul mercato ma, il messaggio principale che arriva dalle imprese èquello, cioè, che essa vada realizzata in modo diverso.

Graf. 5.9 � L’adesione ai fondi interprofessionali di formazionecontinua

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione

Si dovrebbe, infatti:

utilizzare maggiormente le risorse della formazione continua messe adisposizione delle imprese da parte dei Fondo Interprofessionali (ancorapoco conosciuti nella realtà locale);progettare le azioni formative analizzando con le imprese stesse i realifabbisogni (costruire i processi dal basso, in modo condiviso e parteci�pato);adottare metodi che prevedano maggiormente la formazione presso leimprese (l’impresa quale luogo della formazione);integrare il percorso formativo del personale dipendente con gli indi�pendenti, soprattutto in comparti quali il commercio al dettaglio, unarealtà di piccola impresa (se non microimpresa), dove il rapporto con isubordinati è spesso di 1:1;semplificare le procedure burocratiche di accesso ai contributi per la for�mazione continua (più contenuti e meno forma);migliorare, per i nuovi ingressi nel mercato del lavoro, i rapporti con ilmondo dell’istruzione per l’accesso dei giovani al mercato del lavoro nelsettore (rapporto scuola�lavoro).

Page 44: Ricerca terziario-sp-2011

43Il mercato e la competitività Cap.6

Il mercato e la competitività Cap.6

��� ���

��

���

��

����

��

��

�� ��

���

���

���

���

���

����

�� ��� ������� ��� ������ �

���

���

�����

���

��

��

���

������� � �������� �! "��� #

In questo grafico (graf. 6.2) abbiamo cercato di approfondire, dopo la loro pro�venienza, chi sono i clienti del settore terziario. Nel dettaglio i clienti sono pri�vati nel 94% dei casi, imprese nel 5% dei casi e nell’1% enti pubblici. Nell’ingrossoi privati e le imprese hanno quasi la stessa percentuale, 44% i privati, 46% le im�prese e il 10% è rappresentato dagli enti pubblici. La GDO rappresenta un terri�torio per privati nel 91% dei casi, per le imprese nell’8% e per gli enti pubblicinell’1% dei casi. Situazione molto diversa nei servizi in cui le imprese, invece,costituiscono l’84% della clientela, il 13% sono privati e il 3% enti pubblici.

Graf. 6.2 � Tipologia della clientela

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

!"#$ !%#$ &'#$&(#$

("#$ &#$ ()#$(!#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

*+,,-./01$ 23.41551$ 6*7$ 8+490:0$

;/0+3,+/-$03,+43-:013-/+$ ;/0+3,+/-$0,-/0-3-$

<0$=>0$?@$%'#$

@A,4-$?@$')#$

<0$=>0$?@$B(#$

@A,4-$?@$C!#$

<0$=>0$?@$)&#$

@A,4-$?@$D%#$

<0$=>0$?@$BD#$

@A,4-$?@$DC#$

,!"#

"!$!

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

("#$

#'%@?0$>=0$<

#$)'@$?4-$@A,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

&#$

#(B@?0$>=0$<

#$!C@$?4-$@A,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#$()

@?0$>=0$<

@$?4-$@A,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#&)

%#$D@$

=0$<

@A,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#$(!

#DB@?0$>=

#$CD@$?4-$@A,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

(!"#

")!

"*!

+!"#

,!"#

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

(!

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

"$!

%!"

"&!

'!"#

(!"#$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

!"#$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#!%$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

&'#$$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

&(#$$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

!"#

"$!

*+

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

01/.-,,*+

,30+/;

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

1$51523.4

-301:-34+,03-/+,

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

7$6*

+/- -/+,30+/;

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

7$ 8

-30-/-0,-

$ $

#

#

#

#

#

#

$

$ $ $ $

$ $

$ $

$ $

$ $

0$0:94+8

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Dalle risposte elaborate e suddivise per tipologia di impresa (graf. 6.1) emergein modo predominante che l’Italia è il bacino principale di provenienza deiclienti. Solo nel settore servizi si intravede una maggiore internazionalizza�zione. I clienti delle imprese del dettaglio del nostro campione provengonodall’Italia nel 90% dei casi e dall’estero nel 10% dei casi (di cui il 73% extra UE eil 27% UE). La percentuale della clientela italiana aumenta ulteriormente nelleimprese dell’ingrosso con 92 punti percentuali e 8 punti percentuali per quantoriguarda la provenienza straniera in questo settore (di cui 51% UE e 49% extraUE). Nella GDO l’87% dei clienti proviene dall’Italia e il 13% dall’estero (di cui 62%extra UE e 38% UE). Nei servizi la clientela italiana è l’81% contro un 19% deiclienti internazionali (di cui extra UE 64% e UE 56%).

Graf. 6.1 � Provenienza della clientela

Page 45: Ricerca terziario-sp-2011

44Cap.6 Il mercato e la competitività

!"#$

%#$

&'#$

!(#$

)*#$

)%#$

%+#$

),#$

!%#$

"(#$

%#$

&(#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

-.//01234$ 56174884$ 9-:$ ;.7<3=3$

>[email protected]/0/[email protected]/.7B$ ;/0C32.$ -3@36?3/0AD3@36?37B$

+!"#

,!"#

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $@.?0A0/0/6@.?>

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $B7./6@.

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

%+#

.32C0/;

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $3@36DA03/?-3@36

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $B37?3@36

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

)*#$(!"#

")!

"*!

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

)*#$

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

)%#$)%#$

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

),#$) $

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$!"

%!"

"&!

'!"#

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$!%!%

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

"(#"(#

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$&'

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$!(!(

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$&(&(

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

"$!

//-.

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

34210/

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

%#%#

4$8485617

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

:$9-

$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

%#%#$

$

$

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

3$3=<7.;

La clientela nel 2010 rispetto al 2009 (graf. 6.3) è risultata essere, nel dettaglio,stabile nel 50% dei casi, diminuita nel 27% dei casi, aumentata nel 23% dei casi.Peggiore l’andamento nell’ingrosso in cui la clientela è diminuita rispetto al2009 per il 36%, rimasta stabile per il 57% e aumentata solo per il 7% dei rispon�denti. Nella GDO ben il 79% dichiara una stabilità rispetto all’anno precedente,il 7% una diminuzione e il 14% un aumento dei clienti. Anche nei servizi la vocepiù quotata è la stabilità con il 58%, la diminuzione con il 16% e l’aumento con il26% delle risposte.

!"#$

%#$ %#$

!!#$

&'#$

'(#$

)"#$

%'#$

*)#$

%#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

+,--./012$ 34/52662$ 7+8$ 9,5:1;1$

<=>,4-.-.?.=>,4-,5@$ 9-.A10,$ +1>14=1-.?B1>14=15@$

,!"#

"!$!

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $>,=.?.-.-4>,=<

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

'(#$'(#$

@5,-4>, -9

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

)"#

,10A.- +1>14

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $@15=1>14B?.1-=+1>14

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%'#

@

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

(!"#

")!

"*!

+!"#

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

&'#$& $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%'#%

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$!"

%!"

"&!

'!"#

(!"#

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$*)

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

!!#$

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

"$!

%!"

+,

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

120/.--

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%#%# %#%#

2$62634/5

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%#%#

8$7+

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

9

$ $

$

$

$#

#

#

#

#

#

$

$ $ $

1$1;:5,9

Per quanto riguarda il 2011 (graf. 6.4) le risposte comportano ancora una per�cezione rispetto al futuro circa l’andamento dei clienti poiché le interviste sonostate realizzate nella primavera�estate 2011 e tale percezione, conferma unasituazione di stabilità per l’anno in corso: 58% per il dettaglio, 78% per i servizi,86% per l’ingrosso, 93% per la GDO.Solo il dettaglio (19%) e l’ingrosso (7%) prevedono un’ulteriore diminuzione ri�spetto al 2010. La previsione di aumento della clientela nel 2011 è del 7% sia perl’ingrosso, sia per la GDO, 22% per i servizi, 23% per il dettaglio.

Graf. 6.3 � Andamento della clientela 2010 Graf. 6.4 � Andamento della clientela 2011

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 46: Ricerca terziario-sp-2011

45Il mercato e la competitività Cap.6

!"#$

!%#$

&'#$ &(#$

')#$

*"#$

'%#$ '(#$

+!#$

*#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

,-../0123$ 45063773$ 8,9$ :-6;2<2$

=>?-5././@/>?-5.-6A$ :./B21-$ ,2?25>2./@C2?25>26A$

+!"#

,!"#

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $@/./.5?->=

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

*"#

A6-.5?->/@

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $-21B/.:

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $2?25C@/2.>,2?25

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $A26>2?25

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

')#

(!"#

")!

"*!

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

')#

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

'%#

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

'(#

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$!"%!"

"&!

'!"# $ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

+!#$

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

&'#&'#$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

&(#$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

"$!

%!"

..,-

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

!%

2310/.

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$

*#

!%

*#

3$7374506

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

9$8,

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$ $

$#

#

#

#

#

$

$ $ $

2$2<;6-:

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Se nel 2011 si afferma fortemente una previsione di stabilità, nel 2012, pur con�tinuando a conservare i valori più elevati, si registra un incremento percentualedelle risposte relative all’aumento dell’andamento della clientela. La predi�zione di stabilità (graf. 6.5) è confermata dal 60% dei rispondenti nel dettaglio,dal 79% nell’ingrosso, dal 64% nella GDO, dal 65% nei servizi.Solo il dettaglio (21%) e l’ingrosso (7%) ipotizzano un’ulteriore diminuzione ri�spetto al 2011. La previsione di aumento della clientela nel 2012 è del 19% per ildettaglio, 14% per l’ingrosso, 36% per la GDO e 35% per i servizi.

!"#$

"#$ "#$

%&#$

'(#$

%!#$

"%#$

')#$

**#$

"%#$

%!#$

!&#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

+,--./012$ 34/52662$ 7+8$ 9,5:1;1$

<=>,4-.-2?.=>,4-,5@$ 9-.A10,$ +1>14=1-2?B1>14=15@$

"*!

+!"#

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $=.?2-.-4>,=<

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#"%

@5,-4>,=

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#"%

,10A.-9

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $1>14B?21-=+1>14

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $@15=1>14

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

(!"#

")!

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

'(#$

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

')#$')#$

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$!"!"%!"

"&!

'!"#

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

**#

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%!#$

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$%&&

%!#$

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$!&&

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

"$!

+,

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

120/.--+,

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

"#"#

2$62634/5

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

"#"#

8$7+

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$ $

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

1$1;:5,9

L’andamento del fatturato, come si può vedere dal grafico 6.6, evidenzia unincremento delle risposte “diminuito” affermando un calo del fatturato 2010rispetto a quello del 2009.Il 33% del dettaglio documenta la diminuzione del fatturato, ben il 72% dell’in�grosso avvalora la stessa diminuzione. Su valori più contenuti di decrementodel fatturato si attestano la GDO (21%) e i servizi (16%).Invece, per il 17% del dettaglio e per il 26% dei servizi si è realizzato un aumentodel fatturato. Aumento del solo 7% per ingrosso e GDO.

Graf. 6.5 � Andamento della clientela 2012 Graf. 6.6 � Andamento del fatturato 2010

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 47: Ricerca terziario-sp-2011

46Cap.6 Il mercato e la competitività

!"#$

%#$

!&#$!'#$

()#$ (%#$

%!#$

%"#$

*+#$

+'#$

!(#$

(#$

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

,-../0123$ 45063773$ 8,9$ :-6;2<2$

=>?-5./.3@/>?-5.-6A$ :./B21-$ ,2?25>2.3@C2?25>26A$

+!"#

,!"#

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $/@3./.5?->=

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $A6-.5?-> :

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $-

#%!

21B/.: ,2?25

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $A26>2?25C@32.>,2?25

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%"#

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

(!"#

((")!

"*!

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

()#$()#$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

(%#$(%#$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#%!

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

%!"#$!"

"&!

'!"#

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$*+

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

+'#+'#

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

#$#$!'!'!(#$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

!"#

"$!

.,-

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

2310/.

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

3$

%#%#

7374506

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

9$

#$!&

8,

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

:

#$!'!(#$

$

$

$

$

#

#

#

#

#

$

$ $ $

2$

(#$

2<;6-:

Per il 2011 le risposte comportano ancora una percezione rispetto al futurocirca l’andamento del fatturato (come in precedenza per l’andamento dellaclientela) poiché le interviste sono state realizzate nella primavera�estate 2011e, in tale percezione, predomina una situazione di stabilità per l’anno in corso:58% per il dettaglio, 79% per i servizi (stabilità percentualmente simile a quelladella clientela), 57% per l’ingrosso, 71% per la GDO (graf. 6.7). Una diminuzione del fatturato è contemplata dal 23% dei rispondenti nel det�taglio, dal 36% nell’ingrosso, dal 15% nella GDO, dal 5% nei servizi.Per il 2011, nel dettaglio, abbracciano l’ipotesi che il fatturato aumenterà il 19%degli intervistati, solo il 7% nell’ingrosso, il 14% nella GDO e il 16% nei servizi.

���

���

���

���

���

���

���

���

���

���

�� �������� ���� ������� ���� �������� ���

��� ��� ������

���

���

��

��

��

��

���

���

��������� � ������ �� ���!�"�

La previsione 2012 (graf. 6.8) comprova una situazione di stabilità del fatturatorispetto al 2011 per il 56% nel dettaglio, per il 50% nell’ingrosso, per il 71% nellaGDO, per l’82% nei servizi.Una diminuzione del fatturato è convalidata dal 21% nel dettaglio, dal 29% nel�l’ingrosso, dal 7% nella GDO, nessuna nei servizi. Il 23% nel dettaglio, il 21% nel�l’ingrosso, il 22% nella GDO e il 18% nei servizi considerano in aumentol’andamento del fatturato 2012 rispetto al 2011. Da sottolineare che l’anda�mento del fatturato, in generale, evidenzia dati più negativi, cioè valori più ele�vati nelle risposte diminuito/in diminuzione rispetto ad un andamento piùstabile per quanto riguarda la clientela e il personale.

Graf. 6.7 � Andamento del fatturato 2011 Graf. 6.8 � Andamento del fatturato 2012

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 48: Ricerca terziario-sp-2011

47Il mercato e la competitività Cap.6

��� ���

���

������ ���

���

���

���

���

���

���

���

��

���

������ �

��

��

��

���

���

�������� �������� � � ������

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Anche in questo grafico (graf. 6.9) abbiamo ritenuto opportuno scomporre ildato per settori di attività affinché emergano le differenze circa la dotazionedi un sito internet. Come era facile aspettarsi, in considerazione delle caratte�ristiche di attività basata su dinamiche più tradizionali, il settore del commercioal dettaglio è quello in cui solo il 38% delle imprese utilizza un sito internet perla propria attività. Aumenta di quasi il doppio, con un 69%, l’utilizzo del sitonell’ingrosso per arrivare ad un 79% nella GDO e 83% nei servizi, stessa percen�tuale di ciò che accade nelle imprese del turismo che si avvalgono di un propriosito.

!"#

$"#

%&"#

'!"#

('"#

!)"#

*+"#

)%"#

*!"#

+%"#

!"#

%"#

*!"#

+%"#

**"#

$"#

!"# $!"# %!"# &!"# '!"# (!"# )!"# *!"# +!"# ,!"# $!!"#

,-../0123#

45063773#

8,9#

:-6;2<2#

=1.63# >3#/?@-5./.3#21#A/..?6/.3# >3#/BC?27./.3#B12-5.2#

D-77?53# >3#E-673#A/..?6/.3# >3#E-673#B12-5.2#

2#2<;6-:

=1.63#

?53#77D-

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #?53#

$"#

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

.

!)

%++%"+%%+%"+%"

/.5@-?/3>

/.A-673E>3

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

3

"!)

./6?../A213.

36/.?.

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

2-1B3./.27?CB/3>

2#.52-1B376-E3>

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

2#.52-

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

9#8,

2#2<;6-:

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

$"#

"#*!"#*!

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

!)

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

"!)

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

('"#'

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

3#7374506

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

%""

**"#

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

"#%%)%

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

'!"

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

'!"

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

!"#

2310/..,-

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

"

!"

!"""#*+

!"**"#

$! %!"

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

"&! '!"#

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

(!"# ")!

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

"

%&"

*! +!"#

#

#

#

##

#

#

#

# # # # # #

#

# # # # # #

# # # # #

,!"# "!$!

Per quanto riguarda l’effetto di internet sul business dell’impresa, comeemerge dal grafico 6.10, la risposta con più frequenze è stata nessun effetto,cioè, le imprese del nostro campione ritengono che per la loro attività internetnon sia stato un elemento di grande incidenza/incisività. Le risposte più omo�genee le ritroviamo nel settore dei servizi in cui ‘nessun effetto di internet’ conil 42% è quasi parificato a ‘ho aumentato il fatturato’ (37%) e ‘ho acquistatoclienti’ (37%). Se nel caso del dettaglio il 70% della risposta ‘nessun effetto di in�ternet’ poteva essere piuttosto attesa, anche in considerazione del fatto che38 imprese su 100 usufruiscono di un loro sito, più interrogativi pone l’86% dellaGDO e il 64% dell’ingrosso, quasi a dimostrare che anche questi settori, comeil dettaglio, alla fin fine, poggino su dinamiche più tradizionali di quanto ci siaspetti.

Graf. 6.9 � Sito aziendale Graf. 6.10 � Internet e l’impresa

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 49: Ricerca terziario-sp-2011

48Cap.6 Il mercato e la competitività

���

���

���

���

���

���

���

���

���

��

���

��

���

��

�����������������������

������ ��������!"������!������

#�������

�$$��������!�% ��%������

#������ &'( ��$����� '����$���

���

�)�

���

���

���

���

���

�)�

���

���

�� ��� ��� ��� ��� ��� ��� ��

*�����

+������

�� ������������� �����

Le imprese del dettaglio e dei servizi (graf. 6.11) ritengono che il loro esserecompetitive sul mercato si basi sulla loro capacità di adattarsi alle richieste delcliente, nel 65% per il dettaglio e nel 58% per i servizi. Nelle imprese della GDOla voce che ha ottenuto la maggior frequenza è stata con il 57% il rapporto qua�lità/prezzo sebbene l’adattabilità alle richieste del cliente (43%) sia il secondoelemento individuato come rilevante ai fini della competitività. Nell’ingrosso,a pari merito, con il 57% l’adattabilità alle richieste del cliente e il rapporto qua�lità/prezzo sebbene anche la voce qualità abbia ottenuto un valore del 50%.Nel dettaglio è molto riconosciuta, inoltre, con il 52%, sia la qualità, sia il rap�porto qualità/prezzo. Da rilevare nei servizi alcune risposte che si discostanodall’andamento degli altri settori e che sono l’innovazione dei servizi e i serviziaggiuntivi/complementari con il 37% (negli altri settori la frequenza è circa lametà), il rapporto qualità/prezzo denota un valore di solo 26%, l’elementoprezzo non è preso in considerazione. E’, quindi, prevalentemente sulla capa�cità di adattarsi alle richieste del cliente che gli imprenditori spezzini del det�taglio, ingrosso, servizi pensano di competere in modo efficace e di affermare

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

!"##"$"%&'"()'*+,-+'"./+$0-"1*&,+(

2,-+%,+-(3#*-&(+(#&)*"'(,+-4&%56(

7"-+%*"'+($088'*)*-"%*&.!088'*)*-9(

::;(

<<;(=>;(

?@>(

?@=(

>@A(

"!$!

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

@>?

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

")!

"*!

+!"#

,!"#

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

%!"

"&!

'!"#

(!"#

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

@=?

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(@A>

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

!"#

"$!

"##"!/

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

."'+-,*+')"'&%"$"+,*&1"-0$+/

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

&*-3#-+,%+-,2%&4-+,

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

'*")&#+6(5%

+-"7

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

*&%"*-*)'880$+'*"%+9*-*)'880!

#

#

#

#

#

#

((

( ( ( ( ((

(

(

(

(

.

Nel grafico 6.12 possiamo vedere quali sono i primi tre canali di promozioneutilizzati dalle imprese del campione. Il 77% delle imprese utilizza il passaparoladei clienti e la reputazione/conoscenza della propria azienda quale principalemezzo di promozione attribuendo un valore, in una scala da 1 a 5 con 1 valoreminimo e 5 massimo, di 4,3. Segue a molta distanza il secondo canale di pro�mozione utilizzato dal 22% delle aziende, internet, a cui è stato attribuito unvalore di 4,1. Il terzo canale di promozione è la pubblicità e materiale pubblici�tario per il 13% delle imprese a cui è stato dato valore 3,6.

Graf. 6.11 � Elementi di competitività

Graf. 6.12 � I primi tre canali promozione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

il loro prodotto sul mercato. Per quanto riguarda la GDO il discorso è più com�plesso in quanto le politiche aziendali sono spesso decise all’estero per cui siritiene di poter battere la concorrenza ancora sul rapporto qualità/prezzo seb�bene, come abbiamo visto, con il 43% l’adattabilità alle richieste del cliente, siasintomo di un atteggiamento in evoluzione verso una maggior attenzione alcliente.

Page 50: Ricerca terziario-sp-2011

49Il mercato e la competitività Cap.6

!!"# !!"#$"#

%&"#%'"#

%("#

)"#$"#

)"#

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

&'!'# &'!!# &'!&#

*+,-./0/120+,-./-34# 5/0678-# 97,7.+7/12:7,7.+734#

+!"#

,!"#

##

###

#

#

#

#

# # #

%&"#

21/0/.,-+*

##

###

#

#

#

#

# # #43-/.,-+02

##

###

#

#

#

#

# # #

%'"#

-7860/5

##

###

#

#

#

#

# # #

%(

7,7.:217/+97,7.

##

###

#

#

#

#

# # #

"#%(

473+7,7.

##

###

#

#

#

#

# # #

(!"#

")!

"*!

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

%!"

"&!

'!"#

(!"#

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

##

###

#

#

#

#

# # #

!!"#

!"#

"$!

%!"

##

###

#

#

#

#

# # #

)")"

&'!'#

##

###

#

#

#

#

# # #

!!"##

##

##

#

#

#

#

# # #

$"

&'!!#

##

###

#

#

#

#

# # #

$"

&'!&#

##

###

#

#

#

#

# # #

)")"

&'!&#

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Per quanto riguarda l’investimento in promozione (graf. 6.13), nel 2010 rispettoal 2009, l’andamento è risultato essere per l’82% delle imprese stabile, per il7% è diminuito e per l’11% è aumentato. La previsione circa l’investimento inpromozione per il 2011 e 2012 conferma ancora la stabilità con una percentualedell’80% (2011) e 84% (2012). Le imprese considerano una diminuzione dell’in�vestimento nel 2011 del 9% e del 7% nel 2012, mentre l’11% ritiene che esso au�menterà nel 2011 e il 9% nel 2012.

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

!"##$%&'() *+%,(--() .!/) 0",1'2')

03)456) 03)456) 03)476)03)846)

9()7:6) 9()7:6) 9()7;6)9();<6)

,!"#

"!$!

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

")!

"*!

+!"#

,!"#

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

%!"

"&!

'!"#

(!"#

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

!"#

"$!

%!"

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

'(&%$##!"

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

()-(-*+%,

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

/).!

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

')'21,"0

#

#

#

#

#

#

)

) ) ))

) ) ))

In questo caso (graf. 6.14), avendo segmentato per settore, emerge un’unifor�mità dell’andamento per quanto riguarda il dettaglio, ingrosso e GDO nell’uti�lizzo della comunicazione multilingue nel senso che più della metà non ne fauso. Il settore dei servizi, invece, utilizza la comunicazione multilingue nel 53%dei casi. Si tratta, a differenza del turismo e con l’eccezione dei servizi, di settoriin cui la comunicazione si rivolge parzialmente al mercato estero.

Graf. 6.13 � Andamento dell’investimento in promozione Graf. 6.14 � Uso della comunicazione multilingue

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 51: Ricerca terziario-sp-2011

50Cap.6 Il mercato e la competitività

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

!"##$%&'() *+%,(--() .!/) 0",1'2')

345)

675)8995)

:35)

;45)

<65)

;65)

=5)

=85)

<85)

:5)885)

>",-(+$&")?,"#,'@A2'(+'B) CD##(E)A#"+2"E)$&#,')(+",')) CFGA'-#()H",F'IH$#",'")J,'H")

"!$!

"&$+(-,">

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )'B)+'(2A'@,#"?,"

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )"2+"#AE)(##DC

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

8995)

'),"+('),#&$E)"

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )H$'IF,H"(#'-AGFC

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )'H",J'","#H$

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

")!

"*!

+!"#

,!"#

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

"&!

'!"#

(!"#

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

!"#

"$!

%!"

#!"

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

'(&%$##

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

()-(-*+%,

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

/).!

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

1,"0

#

#

#

#

#

#

)

)

)

) )

) ) ) ) )

')'21

La prima voce di costo individuata dalle imprese dell’ingrosso (93%), GDO(100%) e servizi (84%) è costituita dalle retribuzioni per il personale. Un’altra ri�sposta considerata come incidente per l’impresa, votata con il 69% nella GDO,è la spesa dell’affitto, utenze e altri oneri. Il settore dettaglio si discosta ancorauna volta proprio per le sue peculiari caratteristiche e fa emergere che per ilsettore in questione i costi sono meno concentrati rispetto agli altri settori eche si spalmano su più fattori. Come abbiamo visto si tratta di una realtà in cuispesso il proprietario è anche l’unico occupato o il rapporto proprietà�occupatiè di 1:1 e la voce di costo principale dell’azienda è l’affitto, le utenze e altri oneridi gestione nello svolgimento dell’attività con il 67% delle risposte. La secondavoce è rappresentata con il 51% dell’acquisto di merci e materie prime, il costodel personale ottiene il 47% come terza risposta.

Graf. 6.15 � I costi principali dell'impresa

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 52: Ricerca terziario-sp-2011

51L’innovazione Cap.7

L’innovazioneCap.7

!"#

$%&#

'(#

)*&#

Addirittura l’86% delle imprese intervistate non ha usufruito di aiuti/contributiper la realizzazione di innovazioni di qualsiasi genere (graf. 7.2) e, specular�mente, solo il 14% ha, invece, avuto accesso a qualche forma di aiuto. Anche inquesto caso, ed a conferma di quanto già verificato nel settore del turismo, ildato può avere una duplice interpretazione perché da un lato le imprese po�trebbero non avere usufruito di aiuti a causa della non conoscenza dell’esi�stenza di programmi di aiuto all’innovazione o, altrimenti, perché taliprogrammi potrebbero non essere adatti alle loro esigenze. Il risultato è chela maggioranza delle imprese ha finanziato totalmente con proprie risorse gliinterventi di innovazione attuati.

Graf. 7.2 � Contributi per l’innovazione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

!"#$

%&#$

!'#$

&#$

%!#$

()#$

%*#$

(!#$

*#$

+(#$

%(#$

*#$

"%#$

+(#$

"&#$

(!#$

"&#$

"%#$

"%#$

!+#$

,'#$

!"#$

(*#$

%%#$

!"# $!"# %!"# &!"# '!"# (!"# )!"# *!"#

-./012134/5$

67857.34/5$

983504::574;5$

<5053.=.07$

<58>.7403$

[email protected]/5$

A.@@B05$$

6.8;4:4$ CD9$ E0381@@1$ D.7753241$

B05@@A.

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$4$

%%#$

4:;8.6

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$9$

#$#$%*"%#$

%%#$

CD

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$1$

!+##

@1@E038

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$4123577D.

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$41

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

3407.>85<

54/7.7@?

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

%!

**###*#

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

#$#$#$

%!#$%(%( "%#$

"%#$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

#

"

()

#$"&

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

#

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

54/3.75876

54;75:4:05389

70=..3505<

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

&#&

#*#*##

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

#$!

!'#'

((

""&

(

" #$"&

#!"#$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

(!#*

!(!#(!#(*#

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

+(#

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

54/31210/.--.

54/3.75876

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

!"#

*##*

"$!

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

%!"

#$%%&

&!

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

"

#!!"

&

&! '!"#

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

(!"#

(!##!#

,,,

)!

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

# # # # #

$

$

$

$

$

$

$$

$

"

+(#', $, $,'#$

)! "*!

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

La stragrande maggioranza del campione ha attuato almeno una tipologia diinnovazione, ma circa un 20% delle imprese non ne ha realizzata alcuna, mentrenel turismo era solo il 4%; se scindiamo i dati è la GDO che ha il primato negativocon ben il 36% di imprese in tale condizione (graf. 7.1). La tipologia maggiormente praticata è l’innovazione tecnologica dove svettail settore della GDO con un 64% delle imprese, seguito dai servizi con il 58%,l’ingrosso per un 43% delle imprese, per ultimo il dettaglio con il 32%. Anche l’organizzativa è stata applicata ma, questa volta, il primato spetta al�

Graf. 7.1 � Tipologia di innovazione attuata negli ultimi tre anni

Innovare per competere, una strada necessaria in tutti i settori, compresoquello del terziario. Abbiamo, quindi, chiesto alle imprese spezzine del nostrofocus di ricerca alcuni elementi conoscitivi di questo processo.

l’ingrosso con un 64%, seguito dai servizi con un 47%, GDO con 43% e dettagliocon il 38%. Le altre tipologie si situano tutte a livello inferiore perché applicatemediamente solo da un quarto delle imprese del campione.

Page 53: Ricerca terziario-sp-2011

52Cap.7 L’innovazione

!"#

$%&#

'(#

)%&#

'(*#+,#

,--(./0+1230#

(./,2044,3050#

61.#+0/70(.,.1#

7,#89,703:#

;<&##

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

#

#

# #

# #

Prevale anche in questo caso la risposta negativa (graf. 7.3), perché ben il 63%delle imprese del campione dichiara di non avere adottato nessun sistema dicertificazione della qualità. Solo il 23% ne ha adottato uno e il 14% del campionesi è risolto ad applicare degli accorgimenti organizzativi per migliorare la qua�lità del servizio richiesto. La situazione del terziario appare quindi migliore diquanto verificato nel turismo, poiché nel terziario almeno un 37% di impreserisulta essere sensibile alla problematica della certificazione della qualità deiservizi erogati contro un 26% del turismo. Questo dato è sintomo della difficoltàche hanno le micro e piccole aziende ad affrontare tale tematica e si rende ne�cessario capire se tale difficoltà dipenda da una scarsa sensibilità aziendale, daicosti da sostenere o da altre cause, e per questo è d’aiuto la risposta succes�siva.

!"# $"# %!"# %$"# &!"# &$"# '!"# '$"# (!"# ($"# $!"#

!"#$%&'()*+)",+"-"+.*/0)1*/',0/)$%,)$.")$%%10/*/0)10/)&0)*''"-"'()+")",,%-*2"%,0))

!"#$%&'()*)'/%-*/0)"+00)10/)1/%+%''"340/-"2")",,%-*'"-"))

5044.,*))

!"#$%&'(3$%4'")0&0-*'")10/)/"$%,-0/'"/0)"&)10/4%,*&0)%$$.1*'%)%)/010/"/0)10/4%,*&0)$%610'0,'0)

7*/0,2*)+")4'/.60,'")8,*,2"*/")*+09.*'")

!"#$%&'(3$%4'")0&0-*'")10/)&*)/"%/9*,"22*2"%,0)+0&&:*''"-"'()

7*/0,2*)+")",;%/6*2"%,")4.&&0);%,'")+")8,*,2"*60,'%)

<*,$*,2*)+");%,'")+")8,*,2"*60,'%))

=>)

?>)

@>)

AB>)

CD>)

C=>)

DE>)

DF>)

%;",")+*2,0/*7

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

")',%;0&&.4"),"%26*/%

+")',%;")+*2,*$,*<

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

%',60"*2,*,8")+

%',60"*2,*,8")+

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)>

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

*7

*-0&0")'4%$3('&%$!"#

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

,8")',60./'4")+*2,0/*

2*2"2,*9/"%/*&/01")'*

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

")'*.90+*")/"*2,*,

("'"-'':*&&0+0,"%2

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

*-%/'*('&%$!"#

4%$3('&%$!"#%'*1.$$%

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

4"3''%+%/1/0100"+0/

0-,%"$//01")'*-0&0")'40&*,%4/010"//010/%%

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

")"-'*-%,",")"2-/04

.,*4450

0&*,%4/01"&0"/'/00',0'061%$0

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

"+"-+",+*('&%$!"#'*

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

").$,%$/0,'/*10/*."+0,"%2*-%,",")+("'"-''

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

!"#

0&/010/*/01%%$

# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

$"# "%! "%$ &!"# # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

&!" &$" "'! '$" (!"## # # # # #

) ) ) ) ) ) ) )) ))

) ) ) ) ) )

))

) ) ) )) ) ) ) )

)

) ) ) )

) ) )

) ))

)

)

)

)

)

)

(!"# ($"# $!"#

Il 47% delle imprese spezzine (graf. 7.4) ha individuato nella mancanza di fontidi finanziamento per l’innovazione la maggiore difficoltà nel realizzarla, seguitoda un 45% delle imprese che ritiene la carenza di informazioni sulle fonti di fi�nanziamento il maggiore ostacolo all’innovazione. Seguono un 36% del cam�pione che individua la difficoltà/costi elevati per la riorganizzazione dell’attivitàed un 34% che indica la carenza di strumenti finanziari adeguati. Come per ilsettore turismo le imprese del terziario, sarebbero disposte ad innovare seavessero informazioni e finanziamenti adeguati ma, a differenza del settoresuddetto, avvertono una maggiore complessità nella riorganizzazione del loroprocesso produttivo. La riconversione del personale occupato non sembra es�sere motivo di difficoltà perché è stato scelto solo dal 10% del campione. Benil 9% delle imprese non trova o non ha trovato alcuna difficoltà nel realizzareinnovazioni di qualsiasi tipologia. Solo l’8% ha difficoltà a trovare idee per pro�dotti/servizi innovativi, ed il 6% ha difficoltà ad individuare partner con cui coo�perare per le attività di innovazione.

Graf. 7.3 � Sistemi di Certificazione della Qualità Graf. 7.4 � Le maggiori difficoltà di innovazione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 54: Ricerca terziario-sp-2011

53L’innovazione Cap.7

!"#

$%&#

'(#

)*&#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

#

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Il processo di innovazione interesserà ancora (graf. 7.5), nei prossimi tre anni,solo il 39% delle imprese mentre il 61% del campione non ne prevede alcuno.Questo dato getta un’ombra preoccupante sull’evoluzione del settore, dovegià il 19% delle imprese non ha effettuato alcuna tipologia di innovazione negliultimi tre anni e questo potrebbe causare un ritardo di carattere strutturaledel settore ancora più grave in un periodo di crisi economica nel quale si muo�vono le nostre imprese.

Graf. 7.5 � L’innovazione in futuro

Page 55: Ricerca terziario-sp-2011

54

La governance Cap.8

Con il termine governance di un settore economico, di una società, di una qual�sivoglia entità si definisce l'insieme di regole, di ogni livello (leggi, regolamenti,etc.) che disciplinano la gestione dell’entità stessa. Gli attori del sistema, che hanno il potere di definire tali regole, hanno la pos�sibilità e la responsabilità di influenzare in maniera positiva o negativa l’anda�mento di un settore, in questo caso del settore terziario all’interno dellaprovincia.

!"#$

%"#$

!"!$

&"'$

&$

!"%$

!"($

!"'$

%")$

!"*$

!"+$

%")$

!"&$

!"*$

!"&$

!"($

!"($

&"&$

%"($

&"*$

&"!$

!"#$

%"#$

*"($

%"'$

*"'$

%"($

%"!$

!" #" $" %" &" '"

,-./01234$546$7411-.4$

89-6-$54:62$;<12$=->062$

?.0.2$52$34<5210$

@-A2621B$C320A2621B"$D0.>E4::2"$>-664:0/4<12F$

G962H20$45$0..45-$9.A0<-$

I-<>-..4<H0$J.0$64$2/D.474$

G.-/-H2-<4$6->064$546$>-//4.>2-$4$542$74.32H2$

K4.32H2$ LM?$ N<:.-77-$ M4110:62-$

>-64<2-H/--.G45

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

.//4->645460>2$2H3.472$4

2$2H3.4K

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

42->

?$LM

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$-$7-7N<:.

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$2-

"(""

""!

"*!!!

"(

"!"!

%

"!%

6:011M4

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"(

"!&

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

B2126A-@

2H69G

.-><-I

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

4E>.0D"$B2126A20C3

A.9-54..054202H

2/D460.J0H<4..

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

2"$::4

-<0A

474.2/D

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"'"'*

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"%

)")")

"'"'

!

")%

"&!

"(%

"'%

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

&$

"&&

"*&

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

98

>

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

=2$1<;2$6:45-6-9

<432$52$.0.?

D"$C32F$1</40:466-

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

2$60>-

0215<

2"$::

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"(""*

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"!

)

!"*!

)

"

%

"*!!!

""(!

"(!

"#%

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

"'!"+"+

&"+!!!

"(

"(

"&&

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

,

98

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

1476454231/0.-

=2$1<;2$6:45-6-9

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

!"

4.-11

2$60>-

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

#" $"

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

%"

#))

"'"'! &&

%)

"'!!!

")"#"

%

"&!!!

"(!

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$

$ $ $

$

$

$

$ $ $ $

$ $ $ $

$ $ $ $ $

$

&"

"#"!

""#!

'"

Graf. 8.1 � Le variabili esterne

Fonte: elaborazione RVConsulting da dati indagine campione

Le imprese del terziario della provincia della Spezia, alla richiesta di dare unvalore da 1 a 5 (scala Likert) all’incidenza di alcune variabili esterne sulla ge�stione e sull’andamento della propria impresa (graf. 8.1), hanno attribuito imassimi valori alla variabile mobilità (viabilità, parcheggi, collegamenti). Infatti,il dettaglio ha attribuito un valore di 4,5 e la GDO di 4,4. Questo è indice diquanto siano importanti per questo tipo di distribuzione le infrastrutture perla mobilità, in quanto elemento necessario alla clientela per raggiungere ilpunto vendita e per usufruirne agevolmente (es. numero di parcheggi suffi�ciente al punto vendita e vicini allo stesso). Questo problema incide meno sul�l’ingrosso, che attribuisce un valore del 3,9, poiché il processo distributivotipico dello stesso non prevede l’afflusso della clientela in una determinata lo�calizzazione.Un valore superiore al quattro, 4,3, lo troviamo per la promozione locale delcommercio e dei servizi, attribuito dalle imprese appartenenti alla GDO seguitoda un 3,6 del dettaglio e questo è comprensibile visto che entrambi si rivol�gono prevalentemente, e per il dettaglio, quasi esclusivamente, ad una clien�tela che risiede nel territorio provinciale e limitrofo a questo.La GDO attribuisce un 4,1 alla concorrenza fra le imprese a testimonianza cheil settore risente molto di tale fattore non solo a livello locale ma, soprattutto,a livello nazionale, dove le singole insegne devono dividersi un mercato sem�pre più esigente, sia con aggressive politiche di prezzo sia con politiche di ser�vizio alla clientela. L’ingrosso ed il dettaglio sentono molto meno questavariabile ed infatti attribuiscono rispettivamente il 3,4 ed il 3,2. La variabile pulizia ed arredo urbano è importante solo per il dettaglio a cui at�tribuisce un 4,0 e questo è in linea con il fatto che il negozio di vicinato, permotivi di localizzazione generalmente nei centri urbani, subisce direttamentele condizioni dello stesso.La variabile normative di settore non ha valori molto elevati, ma è quella dovele differenze tra i diversi settori del terziario è minima. Infatti, è attribuito un3,8 sia dai servizi sia dal dettaglio, ma seguono a breve distanza con un 3,5 l’in�grosso e 3,4 la GDO. Questo è indice che tutto il settore, questa volta anche iservizi, sente la necessità di una regolamentazione probabilmente diversa e/ocondivisa.Il ruolo degli enti locali e gli orari di vendita ottengono entrambi un 3,6 dallaGDO, e questo è coerente con il fatto che questo tipo di distribuzione risentadi maggiori vincoli di localizzazione imposti dai singoli enti territoriali e che gliorari di vendita sono elemento di concorrenza tra le singole imprese sul terri�torio.

Cap.8 La governance

Page 56: Ricerca terziario-sp-2011

55La governance Cap.8

!"#

$%&#

'(#

%%&#

###########################

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Il 55% delle imprese spezzine del terziario (graf. 8.2) dichiara di non fare ricorsoal credito, quindi risulta essere sufficientemente indipendente dal punto divista finanziario, anche se in maniera leggermente inferiore alle imprese turi�stiche dove la percentuale saliva di 5 punti. Specularmente fa ricorso al creditol’altro 45% e di questo il 23% ha incontrato difficoltà ad accedere alle provvi�denze bancarie, in particolare un 33% ha subito una richiesta di garanzie per�sonali ritenute eccessiva ed un 22% ha riscontrato un eccesso di burocrazianelle pratiche.

!"#

$!"#

%!"#

&!"#

'!"#

(!"#

)!"#

*!"#

+!"#

,!"#

$!!"#

!"#$%&'(&")*"# +,(-,.*/*#"00-#*12&-3-##

!-/"#43("0-## 5"&-#1"&6-.*,7#

.-&&*.'&*"0-#

8'&1-#-#&-7'0"1-,.*##

9:;#9<;#

=>;#

?=;#?@;#

AB@# AB<# ABA#ABC# <BA#

,!"#

"!$!

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #(!"#

")!

"*!

+!"#

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

B@A

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

B<A

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

BAAA

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #BCA <

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #BA

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

"$!

%!"

"&!

'!"#

(!"#

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #<

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #BA

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

!"#

"$!

'&%$"!

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

*")"&(' */.,-(,+&*12

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

-00"*#*/-3-&

43("0!-/"#

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

-#43("0 -&5".-6&1"

&'*.&&-.

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

-7*,.

-0*"&

1-&'81-"0'7-&

#

#

#

#

#

#

# # ###

# ##

#

# ##

##

##

# # ## #

-1-*#.,1-

Gli imprenditori danno anche delle precise indicazioni agli enti locali su qualileve di governance agire (graf. 8.3).Ben il 96% delle imprese individua come opportuni e necessari interventi a sem�plificazione della burocrazia e che l’efficacia di tali interventi raggiunge un va�lore pari al 4,2 della scala Likert. Gli incentivi a favore delle imprese hanno unvalore di 4,3 ma sono ritenuti necessari dal 93% del campione. La leva fiscale ha il massimo valore come efficacia, raggiunge il 4,4 ma per unaparte inferiore del campione, l’85%.Le attività di marketing territoriale sono quarte come efficacia con un 4,0 e

Graf. 8.2 � Il credito Graf. 8.3 � Gli interventi degli enti locali

Fonte: elaborazione RVConsulting da indagine campione

Page 57: Ricerca terziario-sp-2011

56Cap.8 La governance

sono ritenute necessarie da un 78% delle imprese intervistate. Il 72% del cam�pione ritiene importante un intervento sulle norme ed i regolamenti ma di fattogli attribuisce scarsa rilevanza, solo 3,4.

Vi è, quindi, un sistema impresa i cui processi e le cui dinamiche possono esseregovernate dall’interno del sistema stesso, ma vi è anche tutta una serie di va�riabili esterne che incidono sull’attività e le performance imprenditoriali.

E’ importante, d’altronde, che ogni attore del processo di sviluppo economicolocale faccia la propria parte, secondo il proprio ruolo e le proprie competenzespecifiche, concentrandosi sulla propria mission.

Page 58: Ricerca terziario-sp-2011

57Considerazioni conclusive Cap.9

Considerazioni conclusiveCap.9

Ci auguriamo che i dati quantitativi e qualitativi contenuti nella presente ricercae frutto del lavoro dell’Osservatorio Terziario, istituito dall’Ente Bilaterale delTerziario della provincia della Spezia, siano ampiamente divulgati ed utilizzatiper analisi e riflessioni sia interne alle componenti della bilateralità stessa(anche in fase di contrattazione di secondo livello) sia all’esterno da parte ditutti i soggetti pubblici e privati del processo economico locale.

Alla luce dei risultati della ricerca, possiamo svolgere alcune riflessioni e con�siderazioni, oltre a quelle già delineate che emergono nei capitoli precedentie, prima di tutto, appare necessario promuovere l’importanza del terziario peril contesto economico locale, rafforzando ruolo e dignità delle imprese e deilavoratori.

Abbiamo visto che le imprese del terziario di mercato rappresentano oggi inprovincia della Spezia circa il 63,9% di tutte le imprese (la quota che fa riferi�mento al CCNL è circa il 40%) e, con i loro circa 33.000 occupati, il 38,8% di tuttal’occupazione pubblica e privata esistente.

Inoltre, questo settore, da cui è stato escluso il turismo (oggetto della ricercadell’Osservatorio Turismo della specifica bilateralità), con le sue 9.310 imprese,maggiormente concentrate nell’area Golfo e di cui il 53% appartenenti al com�mercio (quota che nel terziario CCNL sale al 70%), appare fortemente segmen�tato, soprattutto nel comparto dei servizi, con imprese che rispondono adinamiche di mercato molto differenti fra loro.

Fra commercio e servizi, per esempio, si riscontrano negli ultimi cinque annicomportamenti differenti, in questo caso opposti, in termini di dinamica im�prenditoriale: infatti, le imprese del commercio decrescono del 7,4% e quelledei servizi aumentano il loro numero del 5%.

Ed anche in termini di occupazione di lungo periodo (2001�2010) il commerciosconta un dato negativo facendo registrare un decremento di occupati del13,3% a fronte di un’occupazione del terziario pressoché stabile (anche se daalcuni anni in fase calante, dopo la crescita nei primi anni del decennio).

Nel breve periodo, invece, dal 2009 in poi, anche il terziario spezzino ha regi�

strato qualche difficoltà in termini di perdita di fatturato e personale a seguitodella crisi economica nei paesi occidentali.

I vari comparti e segmenti, poi, si differenziano per tipologia di imprese e dimercato, fatturati, dimensione, localizzazione e dinamiche strategiche, ma rap�presentano nell’insieme il settore principale e più dinamico (con il turismo) perl’economia spezzina che, sulla scia di quella regionale, ha registrato, dagli anni’80 in poi, una progressiva terziarizzazione che oggi pone la Liguria come unadelle regioni più terziarizzate del nostro Paese.

In termini di dimensione dell’occupazione alla Spezia prevale una realtà di pic�cola impresa (sotto i 50 dipendenti), passando, per esempio, nel segmentodella distribuzione commerciale, da una realtà di microimpresa nel dettaglio,con una media di 2,2 dipendenti, ad una media dipendenti nella GDO è di 29,4,che rappresenta il comparto con la media dipendenti/impresa più elevata.

In termini di fatturato poi circa l’80% delle imprese del commercio al dettagliorientra nelle classi sotto i 500 mila € (il 60% entro i 250 mila €), mentre nellaGDO siamo nelle classi da 1�2,5 milioni di € e oltre i 10 milioni di € con i segmentisuper ed iper rispettivamente.

Il terziario di mercato CCNL oggetto del focus di ricerca è una realtà dinamicacon imprese under 10 per circa un terzo del totale, non a conduzione familiaree senza particolare continuità generazionale, se non nel caso del commercioal dettaglio, dove la burocrazia ed il sistema di incentivi alle imprese sono visticome fattori strategici su cui operare meglio sotto il profilo della governance.

Sono imprese dove la percentuale di dipendenti sul totale occupati è moltoelevata (tranne il dettaglio) e che utilizzano (anche se in minor misura rispetto,per esempio, al turismo) il contratto a tempo determinato, mentre il part�timeè utilizzato in circa un terzo delle imprese.

L’utilizzo di personale straniero è, invece, ancora non particolarmente inci�dente rispetto ad altri settori dell’economia locale (es. turismo, costruzioni).

Per quanto riguarda le donne che lavorano, è il terziario della distribuzionecommerciale il settore a più alta occupazione femminile, in particolare la GDOcon il 64% di donne occupate, anche se il livello decisionale dell’impresa è so�stanzialmente in mano agli uomini (tranne nel dettaglio che si equivale).

Page 59: Ricerca terziario-sp-2011

58Cap.9 Considerazioni conclusive

Nella scelta della loro forza lavoro, le imprese pongono particolare attenzionealle competenze tecniche�professionali del personale e programmano attivitàformative in modo più o meno regolare, tranne il commercio al dettaglio dovedavvero sembra esservi un deficit di formazione.

Per lo sviluppo delle competenze del capitale umano, però, quale fattore stra�tegico di competitività dell’impresa e di occupabilità dei lavoratori, come ri�cordato nel precedente capitolo 5, è necessario, a detta di tutte le imprese ditutti i settori del terziario, che le attività formative:

siano più efficaci nei contenuti e nei modi; scaturiscano dai reali bisogni delle imprese;siano effettuate prevalentemente sul luogo di lavoro; coinvolgano anche gli imprenditori; abbiano meccanismi di accesso meno burocratici; utilizzino maggiormente i fondi interprofessionali di settore (come peresempio il Fondo FOR.TE.).

Per quanto riguarda l’innovazione, in questo genere d’imprese è attuata inparticolare sotto il profilo tipologico dell’organizzazione e della tecnologia,ma quest’ultima non riguarda gli strumenti per il web marketing considerato,a differenza del settore turismo, di poca incidenza sulle dinamiche di mercatodelle imprese stesse.

Nel commercio al dettaglio, per esempio, la strategia dell’innovazione orga�nizzativa può essere efficace di fronte ad una situazione di mercato semprepiù difficile proprio per questo segmento di fronte alle imprese della GDO, pre�miando quegli esercenti che sono capaci di trasformare un’offerta indifferen�ziata in una proposta specializzata, cioè una commodity in una speciality.

I commercianti che sono capaci di innovare, infatti, e di fornire soluzioni edesperienze nuove attirano consumatori da altri quartieri o dai centri limitrofi,mostrano di avere la capacità di coltivare il rapporto con il cliente, che restainsostituibile nelle strategie di business e che il supermercato per definizionenon potrà mai insidiare. Più c’è l’abilità di arricchire la vendita del prodottocon elementi di servizio o addirittura di consulenza nella scelta, più scatta lafidelizzazione.

Anche in questo quadro va letta l’opinione che l’adattabilità alle richieste delcliente e rapporto qualità/prezzo siano oggi considerati gli elementi principalidi competitività da parte delle imprese intervistate.

In particolare, nel commercio, il focus di ricerca è riuscito a dare un quadrorappresentativo della realtà del settore della distribuzione locale ed il seg�mento più rilevante è quello del dettaglio. In termini di mercato locale e di rap�porto con la domanda, invece, il segmento dell’ingrosso in molti casi seguedinamiche extra�comprensoriali.

Comunque, a parte questo, di fatto, ci troviamo anche in provincia della Speziadi fronte a due principali sistemi distributivi che si confrontano ed agisconosul territorio: i negozi tradizionali da un lato e la grande distribuzione organiz�zata dall’altro e spesso gli interessi di questi due sistemi sono contrapposti.

I grandi supermercati, infatti, puntano decisamente sulle liberalizzazioni edauspicano una società h24 sempre aperta, mentre i piccoli esercenti temonoche la deregulation li porti alla chiusura dell’attività che, per esempio, nei quar�tieri popolari può effettivamente creare un effetto banlieu con una riduzionedella qualità della vita associata e della stessa sicurezza.

Tra l’altro, proprio in questo momento storico, questa contrapposizione è diforte attualità anche a seguito delle “Nuove norme sul commercio del decretoGoverno Monti (art. 31 della manovra ‘Salva Italia’)” in merito ad orari ed aper�ture.

Infatti, è stata estesa a tutti gli esercizi commerciali, siti in tutto il territorionazionale, la libertà di non rispettare gli orari di apertura e di chiusura, dellachiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusurainfrasettimanale. Inoltre, è stata sancita la libertà di apertura di nuovi esercizicommerciali sul territorio senza contingentamenti, limiti territoriali o altri vin�coli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, deilavoratori, dell’ambiente e dei beni culturali.

E comunque si evolva questo scenario, anche con l’aggiunta del possibile con�flitto di competenze Stato�Regioni in materia, dai dati dell’ultimo decennio2000�2010 è chiaro che il trend evolutivo nel campo della distribuzione com�merciale nel nostro Paese sta profondamente segnando intere economie lo�cali, così come quella spezzina.

������

Page 60: Ricerca terziario-sp-2011

59Considerazioni conclusive Cap.9

Infatti, nel settore del commercio alimentare in Italia, dal 2000 al 2010 abbiamoavuto:

�3% dei punti vendita tradizionali�6,5% degli ambulanti+26,3% dei punti vendita della GDO

In particolare, nella GDO, si è assistito ad uno sviluppo della rete di “vicinato”,attraverso il franchising su dettaglianti dei centri urbani ed uno sviluppo deinegozi di “piccole catene” (come per esempio le pasticcerie e le panetteriecon lo stesso marchio) il cui successo è stato anche decretato dall’affianca�mento al commercio tradizionale della preparazione di piatti pronti e della pos�sibilità del consumo ‘fuori casa’. Questo fenomeno si è concretizzato in un+110% nel periodo 2000�2010 dei punti vendita della micro�distribuzione nel�l’ambito della GDO.

Nel settore del commercio non alimentare, invece, la tendenza nel periodo haregistrato:

� 0,7% dei punti vendita tradizionali+44,1% dei punti vendita della GDO, in particolare con le piccole cateneche crescono del +66,4%.

Infine, nel complesso del commercio in sede fissa in Italia, dal 2000 al 2010 ab�biamo avuto:

�3,7% dei punti vendita tradizionali+34,7% dei supermercati+60,5% dei punti vendita delle piccole catene commerciali.

Appare evidente, quindi, che fra gli opportuni compiti che la bilateralità do�vrebbe assumersi (in particolare dell’Osservatorio istituito) vi è anche quellodi monitorare questi cambiamenti a livello locale per fornire chiavi di letturastrategiche ai soggetti pubblici e privati del processo di sviluppo sociale edeconomico.

���

��

���

Page 61: Ricerca terziario-sp-2011

La presente ricerca è stata realizzatadallo Studio Roberto Vegnuti Consultingwww.rvconsulting.it [email protected] su incaricodell’Ente Bilaterale del Terziario della Spezia Via Fontevivo, 19F � 19125 La SpeziaTel. 0187.5985132 Fax [email protected] www.entebilateralelaspezia.it

Gruppo di Lavoro:

Roberto VegnutiEsperto di marketing territoriale

Studio rvconsulting

Francesca ChincaRicercatrice

Studio rvconsulting

Monica PoggiRicercatrice

Studio rvconsulting

Operatori di ricerca:

Martina BriantiMorena BuselliMonica FerrandoMaria Cesaria Lucarelli

Coordinatore per l’Ente

Roberto CorsiniDirettore EBT La Spezia

Segreteria EBT La Spezia

Iriana Mannozzi

Stampa

Tipografia Legatoria Sant’Anna

Si ringraziano per la collaborazione: Ufficio Statistica della CCIAA La Spezia,

Direzione Regionale INPS Liguria,Regione Liguria, ISTAT Liguria,

Unioncamere Liguria, Federdistribuzione,

le categorie economiche, le parti socialie le imprese del campione di ricerca