RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA - · PDF fileUOC Cardiologia OC S.Donà di Piave ....
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Unit Operative
Cardiologiche
Veneto Orientale
RIABILITAZIONE
CARDIOLOGICA
e Prevenzione Secondaria
Dr.GM Pizzolato
UOC Cardiologia OC S.Don di Piave
Cardiologia Riabilitativa
Cura della Persona nella sua globalit e non della malattia
con approccio multidisciplinare e un processo multifattoriale attivo e dinamico per favorire la stabilit clinica, ridurre le disabilit
conseguenti alla malattia, supportare il mantenimento e la ripresa di un ruolo attivo e migliorare la qualit di vita e la sopravvivenza
OMS
Criteri per la selezione dei pazienti da inviare ai centri di cardiologia riabilitativa Commissione ANMCO/IACPR-GICR
Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri/
Italian Association for Cardiovascular Prevention, Rehabilitation and Epidemiology- Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa
C. Greco (Coordinatore), G. Cacciatore, M. Gulizia, L. Martinelli, F. Oliva, Z. Olivari, F. Seccareccia, P. L.. Temporelli, S. Urbinati G Ital Cardiol 2011;12(3):219-229
Le attuali linee guida raccomandano la riabilitazione cardiologica dopo la fase acuta delle principali malattie cardiovascolari con il massimo livello di evidenza. Ciononostante, esistono ancora delle barriere allaccesso dei pazienti con indicazione alle strutture di cardiologia riabilitativa; queste barriere sono rappresentate dal gran numero di pazienti candidati alla riabilitazione cardiologica a fronte di una recettivit ancora insufficiente e dalla scarsit della richiesta di accesso alle strutture riabilitative da parte di quelle per acuti per una sottovalutazione dellimportanza di questo collegamento ed una sopravvalutazione dei risultati a lungo termine dei trattamenti effettuati in fase acuta.
Il Documento di Consenso prende atto delle modificazioni dellepidemiologia clinica delle cardiopatie, ed in particolare dellinfarto miocardico, le cui complicanze si spostano progressivamente verso la fase post-dimissione, introducendo criteri di priorit per laccesso alle strutture di degenza riabilitativa cardiologica basati sul livello di rischio clinico al momento della dimissione dal ricovero per evento acuto. Vengono definite dalla Commissione congiunta ANMCO/IACPR-GICR le categorie di pazienti con indicazione prioritaria per garantire la continuit assistenziale nella fase post-acuta ai soggetti ad alto rischio e poste delle indicazioni al trattamento invece ambulatoriale
Epidemiologia dellinfarto miocardico
Dimessi vivi (eleggibili in Cardiologia riabilitativa) Mortalit extraospedaliera 30gg 1.2%
Re-ospedalizzazione totale a 60gg 28.5%
2.6% re-IMA- 2.6% scompenso- 6.4% PCI- 4.3% CABG- 18.9% altre manifestazioni di CI nei complicati RE-Ima 5.7%- Scompenso 9.6%
Infarto non complicato
60 giorni
Morte 1.9%
Infarto complicato
4.5%
E dimostrato in letteratura che seguire un programma di riabilitazione dopo un infarto del miocardio comporta vantaggi di
outcome ed in particolare riduzione della mortalit?
Metanalisi
Oldrige ,Jama 1988: a 3 aa Mortalit totale 24%
CV 25%
OConnor ,Circ.1989:
Mortalit totale 20%
CV22%
Taylor, Am J Med.2004:
8940pz
Mortalit totale 20% (OR 0.80)
CV 26% (OR 0.74)
Taylor, riduzione della mortalit 50% per modifica FR e 50% per il TF Eur J Cardiovasc Prev Rehabil 2006
Clark, Ann Intern Med 2005: 21295pz, a due anni Mortalit 47% Recidiva IMA 17% a 12 mesi
Cochrane , 2009: 8840 pz. Mortalit totale 27% solo TF e 13% per CR omnicomprensiva
AHRQ, 2005 , 46 trial 18800 pz. Mortalit totale reinfarto reospedalizzazione
Obiettivi della Prevenzione Secondaria
Ottimizzazione terapia farmacologica
Facilitare aderenza alla terapia processo che inizia con il ricovero
quando il paziente fortemente motivato
Correzione fattori di rischio e modifiche dello stile di vita
Educazione comportamentale TAILORED
Obiettivi della Cardiologia Riabilitativa
Ridurre rischio di successivi eventi cardiovasali
Ritardare la progressione della cardiopatia
Ritardare il deterioramento clinico
Ridurre morbilit
Ridurre mortalit
Indicazioni
1. Cardiopatia ischemica post-infarto miocardico post by-pass aortocoronarico post angioplastica coronarica cardiopatia ischemica stabile 2. Chirurgia valvolare 3. Scompenso cardiaco cronico 4. Trapianto di cuore o cuore/polmone 5. Operati per cardiopatie congenite 6. Arteriopatia cronica obliterante periferica 7. Defibrillatori
Controindicazioni (training fisico)
angina instabile scompenso cardiaco cronico in fase di instabilit clinica aritmie ventricolari severe ipertensione polmonare (> 60 mmHg) ipertensione arteriosa non controllata dai farmaci versamento pericardico di media-grande entit recenti episodi di tromboflebite +/- embolia polmonare miocardiopatia ostruttiva severa stenosi aortica serrata o sintomatica patologie associate evolutive limitanti il training fisico affezioni infiammatorie o infettive in atto
IMA
contro-indicazioni allattivit fisica?
Definire profilo di rischio
Tabagismo
Dislipidemia
Alto
Moderato Basso
Valutare il migliore programma di esercizio - supervisionato o non supervisionato - monitoraggio ECG o no
Sospensione del fumo, inter venti comportamentali di educazione e consulenza. Considerare la terapia farmacologica.
Sovrappeso
Ipertensione arteriosa
Stress o problemi psicosociali
Stato lavorativo
Rivalutare risultati del trattamento
Educazione dietetica, inter venti comportamentali e psicologici. Terapia farmacologica
Educazione dietetica. Counseling Interventi comportamentali
Educazione ed interventi comportamentali e psicolo gici. Terapia farmacologica
Educazione, counseling ed interventi comportamentali e psicologici
Educazione, counseling ed interventi comportamentali e psicologici. Considerare la riabilitazione cardiaca e la valutazione del lavoro
DEFINIZIONE ED INDIVIDUALIZZAZIONE DEL PIANO TERAPEUTICO
PER MODIFICARE I FATTORI DI RISCHIO E LO STATO PSICOSOCIALE VALUTAZIONE DEL PAZIENTE
No
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No
No
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Agency for Health Care Policy and the NHLBI, 1995
Dr.GM Pizzolato
Test da sforzo significato prognostico dopo SCA/PTCA
Ischemia residua
Funzione miocardica residua: se depressa si esprime con ridotta tolleranza allo sforzo, risposta pressoria anomala, alterazioni ecg
Instabilit elettrica: aritmia ventricolare sostenuta indotta dallo sforzo
Capacit funzionale < 5 METS indicatore prognostico negativo
PROTOCOLLO
Test da sforzo per valutare capacit funzionale e
Cyclette, treadmill e esercizi calistenici
Monitoraggio ecgrafico (alto rischio, sempre)
PA , prima e dopo
Lavoro al 70-80% della soglia massima (50-70% se disfunzione VS)
Durata 45 minuti
Periodo non inferiore a 14 sedute
Frequenza 3-5/settimana
Test da sforzo finale
Dimissione
Training fisico
Lavoro aerobico
Allenamento 80% della massima potenza aerobica, circa 45 minuti, tre volte/week
15% gittata cardiaca
utilizzo degli ac. grassi liberi
consumo di TG
aumento del col-HDL
Lavoro isotonico applicabile con sicurezza ed efficacia, dopo 4 settimane di lavoro aerobico supervisionato (educare ad evitare manovra di Valsalva); esercizi a bassa/ moderata intensit, ripetuti, >10-15, con recuperi prolungati per avere modestissimi aumenti delle resistenze periferiche e con sviluppo di forza inferiore a 70% della massima contrazione volontaria e
FC inferiore a 70% della massimale Abe, Eur J Appl Physiol, 2000
Dr.GM Pizzolato
SITUAZIONE REGIONALE DELLA CARDIOLOGIA RIABILITATIVA
25 centri : 12 Degenziali 13 Ambulatoriali 22948 Prestazioni ambulatoriali nel 2010 trend in aumento del 19% dal 2009 al 2010. 15 sedute in media 2010 Cicli 1:3227 abitanti, prestazioni in ordine derescente :
Padova (CSS CollI): 10.104
San Don di Piave 2271 Montebelluna 1880 Camposampiero 1832 Lido VE 1394 Cittadella 1387 Vicenza 1256 Asolo 2067 Padova 467 Este 187 Lonigo 56 dati della Regione Veneto Delegato Regionale VENETO Aggiornato il 25/10/2011
Dr.GM Pizzolato
1995-2011
Pazienti
2200 ca. valutati Problemi logistici, familiari.lavorativi,
comorbilit, controindicazioni
1800 riabilitati
GENERE
95% MASCHILE
Et
34% >71aa
11% 41-50aa
Patologie
PTCA 19%
IMA+PTCA 30%
ASO 8%
CARDIOCH. 20%
PRESTAZIONI
FOGLIO DI LAVORO Pos.
1
inizio fine FC base FC max Kerv - K