RFID in gioielleria

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GENNAIO 2012 86 Esperienza aziendale Aldo Cavalcoli RFID in gioielleria M atranga è il riferimento per l’alta gioielleria in Sicilia dal 1896, con due negozi, uno a Palermo e l’altro a Trapani, dove si possono trovare marchi prestigiosi come Rolex, di cui Matranga è il più importante rivenditore in Sud Italia, e soprattutto le creazioni firmate Matranga, con gioielli creati anche per le famiglie reali europee e alcuni esposti nelle cattedrali di Monreale e Piana degli Albanesi. Il fatturato annuo di 5 milioni di euro sottolinea una realtà di spessore, caratterizzata tra l’altro da una gestione particolarmente attenta dove il flusso della merce deve essere costante, senza giacenze prolungate nel tempo in considerazione dell’alto valore dei beni. In questo contesto nasce la soluzione tecnologica Jewel-ID, progettata e realizzata ad hoc per le esigenze della gioielleria da Dynamic ID, giovane società di Information & Communication Technology il cui motto “Design your IDea” ben ne esprime il focus: creare attorno alle idee soluzioni ad hoc per imprese e utenti finali in un’ottica di innovazione di valore coniugando maggiore utilità e minori costi. Esaminando le aspettative del committente Matranga, queste erano, a una prima lettura, abbastanza tradizionali: ridurre i tempi di inventario, disporre di un efficiente sistema di anti-taccheggio, avvalersi di un valido strumento di supporto alla vendita. Ma la particolarità del contesto, o meglio degli item oggetto dell’identificazione in radiofrequenza, ha comportato inevitabilmente un approccio innovativo a quelle che oramai possono essere considerate delle sfide consolidate, e attualmente Jewel-ID, definibile come sistema per il monitoraggio e la tracciabilità dei preziosi, è operativo presso Matranga dal luglio 2011. Le caratteristiche funzionali Il flusso controllato da Jewel- ID, che gestisce circa 5.000 oggetti fra cui prodotti ad alto valore come gli orologi Rolex, inizia con l’applicazione a ogni prezioso di speciali etichette RFID bianche, Un caso di successo spiega come la tecnologia RFID possa ridurre le inefficienze di gestione di un punto vendita di articoli di alto valore cioè senza scritte, oppure con il codice articolo e nome della gioielleria stampati, appositamente progettate e realizzate per questo comparto: da questo momento ciascun item diventa così identificabile in modo univoco, automatico e a distanza. Più in dettaglio, alla ricezione della merce l’operatore inserisce nel sistema di gestione le informazioni tratte dal documento cartaceo di accompagnamento, e sulla base di questi dati la stampante RFID genera in automatico le etichette da apporre sui preziosi; il sistema registra i dati tratti dal documento, memorizza la posizione dell’oggetto e produce una serie di informazioni concatenate che riguardano costi, scadenze dei pagamenti e scorte. Nel sistema sono memorizzate tutte le posizioni possibili, per esempio vetrina esterna o interna e se destra o sinistra, espositore 1 oppure magazzino, e quando un gioiello è inserito per la prima volta, si indica anche dove sarà posizionato, con salvataggio contestuale della data di rilevazione della posizione. In fase di inventario, se il prezioso non ha cambiato posizione viene modificata solo la data e l’ora dell’ultimo rilevamento, mentre in caso contrario viene cambiata anche l’informazione relativa alla nuova posizione del gioiello. Nel database si realizza quindi un elenco di oggetti, e mettendoli in ordine secondo la data dell’ultima rilevazione è subito evidente se un gioiello manca da troppo tempo negli inventari: questo potrebbe significare che è stato smarrito o rubato. Tra le altre funzioni di Jewel-ID vi è anche la gestione delle anagrafiche: prodotti, marchi, tipologie di preziosi, fornitori, clienti, posizioni di scaffali e vetrine; queste ultime possono essere etichettate con appositi tag RFID, per velocizzare l’inventario. L’inventario di Matranga si basa sull’uso dei vassoi: 30 gioielli etichettati sono posti su un vassoio e appoggiati sul banco che integra l’antenna RFID, generando rapidamente (massimo in 3-4 secondi) la lettura, l’aggiornamento della posizione e della data di ultima rilevazione. L’operatore seleziona la posizione che desidera inventariare e il lettore

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Ritaglio stampa dalla testata LOGISTICA - Gennaio 2012: un caso di successo spiega come la tecnologia RFID possa ridurre le inefficienze di gestione di un punto vendita di articoli di alto valore

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Esperienza aziendale

Aldo Cavalcoli

RFID in gioielleria

Matranga è il riferimento per l’alta gioielleria in Sicilia dal 1896,

con due negozi, uno a Palermo e l’altro a Trapani, dove si possono trovare marchi prestigiosi come Rolex, di cui Matranga è il più importante rivenditore in Sud Italia, e soprattutto le creazioni firmate Matranga, con gioielli creati anche per le famiglie reali europee e alcuni esposti nelle cattedrali di Monreale e Piana degli Albanesi. Il fatturato annuo di 5 milioni di euro sottolinea una realtà di spessore, caratterizzata tra l’altro da una gestione particolarmente attenta dove il flusso della merce deve essere costante, senza giacenze prolungate nel tempo in considerazione dell’alto valore dei beni. In questo contesto nasce la soluzione tecnologica Jewel-ID, progettata e realizzata ad hoc per le esigenze della gioielleria da Dynamic ID, giovane società di Information & Communication Technology il cui motto “Design your IDea” ben ne esprime il focus: creare attorno alle idee soluzioni ad hoc per imprese e utenti finali in un’ottica di innovazione di

valore coniugando maggiore utilità e minori costi. Esaminando le aspettative del committente Matranga, queste erano, a una prima lettura, abbastanza tradizionali: ridurre i tempi di inventario, disporre di un efficiente sistema di anti-taccheggio, avvalersi di un valido strumento di supporto alla vendita. Ma la particolarità del contesto, o meglio degli item oggetto dell’identificazione in radiofrequenza, ha comportato inevitabilmente un approccio innovativo a quelle che oramai possono essere considerate delle sfide consolidate, e attualmente Jewel-ID, definibile come sistema per il monitoraggio e la tracciabilità dei preziosi, è operativo presso Matranga dal luglio 2011.

Le caratteristiche funzionali Il flusso controllato da Jewel-ID, che gestisce circa 5.000 oggetti fra cui prodotti ad alto valore come gli orologi Rolex, inizia con l’applicazione a ogni prezioso di speciali etichette RFID bianche,

Un caso di successo spiega come la tecnologia RFID possa ridurre le inefficienze di gestione di un punto vendita di articoli di alto valore

cioè senza scritte, oppure con il codice articolo e nome della gioielleria stampati, appositamente progettate e realizzate per questo comparto: da questo momento ciascun item diventa così identificabile in modo univoco, automatico e a distanza. Più in dettaglio, alla ricezione della merce l’operatore inserisce nel sistema di gestione le informazioni tratte dal documento cartaceo di accompagnamento, e sulla base di questi dati la stampante RFID genera in automatico le etichette da apporre sui preziosi; il sistema registra i dati tratti dal documento, memorizza la posizione dell’oggetto e produce una serie di informazioni concatenate che riguardano costi, scadenze dei pagamenti e scorte. Nel sistema sono memorizzate tutte le posizioni possibili, per esempio vetrina esterna o interna e se destra o sinistra, espositore 1 oppure magazzino, e quando un gioiello è inserito per la prima volta, si indica anche dove sarà posizionato, con salvataggio contestuale della data di rilevazione della posizione. In fase di inventario, se il prezioso

non ha cambiato posizione viene modificata solo la data e l’ora dell’ultimo rilevamento, mentre in caso contrario viene cambiata anche l’informazione relativa alla nuova posizione del gioiello. Nel database si realizza quindi un elenco di oggetti, e mettendoli in ordine secondo la data dell’ultima rilevazione è subito evidente se un gioiello manca da troppo tempo negli inventari: questo potrebbe significare che è stato smarrito o rubato. Tra le altre funzioni di Jewel-ID vi è anche la gestione delle anagrafiche: prodotti, marchi, tipologie di preziosi, fornitori, clienti, posizioni di scaffali e vetrine; queste ultime possono essere etichettate con appositi tag RFID, per velocizzare l’inventario. L’inventario di Matranga si basa sull’uso dei vassoi: 30 gioielli etichettati sono posti su un vassoio e appoggiati sul banco che integra l’antenna RFID, generando rapidamente (massimo in 3-4 secondi) la lettura, l’aggiornamento della posizione e della data di ultima rilevazione. L’operatore seleziona la posizione che desidera inventariare e il lettore

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Presso Matranga è in fase di implementazione la rilevazione

dei preziosi ai fi ni inventariali tramite

palmari mobili Merlin, che identifi cano la posizione da

inventariare tramite la lettura di un tag RFID apposto per esempio all’interno di una vetrina.

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da banco che si sta utilizzando, indicando al sistema sia su quale banco si effettua l’inventario sia la posizione dalla quale sono prelevati i gioielli da identifi care. Questo rende molto più rapidi anche il processo di ricerca dei prodotti (per descrizione, marca, fornitore o codice prodotto) e l’analisi degli oggetti che da più tempo non sono stati inventariati (possibili furti o preziosi diffi cili da vendere). È ora in fase di implementazione la rilevazione dei preziosi ai fi ni inventariali tramite palmari mobili Merlin, che identifi cano la posizione da inventariare attraverso la lettura di un tag RFID apposto per esempio all’interno di una vetrina e i preziosi presenti nella posizione rilevata. In pratica diventa possibile un inventario analitico degli oggetti che sono presenti presso il punto vendita, in particolare di quelli che si trovano nelle vetrine, sugli scaffali o in altre posizioni diffi cili da raggiungere o che, semplicemente, non si desidera spostare. Con il palmare mobile RFID Merlin è possibile cercare un gioiello nelle vetrine e negli scaffali, selezionando parametri di ricerca diversi, quali range di prezzo, tipologia (se anello o collana) e marca, con il palmare che emette una segnalazione sonora una volta trovato l’oggetto della ricerca.

La funzione antitaccheggioLe esigenze di anti-taccheggio di Matranga sono state soddisfatte con un’ingegnerizzazione custom consistente nell’incorporare nei banchi di vendita sia a Palermo che a Trapani delle architetture RFID, ossia reader e antenne, in grado di monitorare costantemente i preziosi esposti in fase di vendita. Il controllo in tempo reale del banco di vendita ha così evitato il classico furto con destrezza, di solito realizzato sostituendo un gioiello con un altro del tutto simile ma di poco valore, e riporlo sul banco. Durante la vendita i preziosi che interessano al cliente sono posti sul banco vendita in un’apposita area che integra elementi RFID; questo permette al personale di vendita di visualizzare in tempo reale su un monitor tutti i gioielli sul banco, le loro caratteristiche, il loro prezzo al pubblico, la giacenza e altre informazioni correlate, supportandolo quindi nella fase di vendita. L’operatore blocca poi i preziosi sul banco in visione al cliente: con un pulsante, è possibile “fi ssare” in memoria i preziosi esposti, evitando in tal modo il furto con destrezza, e una volta “bloccati”, il sistema segnala in ogni istante il numero di preziosi prelevati dal banco, da cui un monitoraggio realtime dei preziosi in prova o in valutazione tra le mani del cliente, e di quelli

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effettivamente restituiti. L’informazione in questo caso consiste nella non-lettura, segnalando a monitor un’icona rossa in corrispondenza del prezioso non più letto, quindi mancante.

Altre peculiarità Tra gli altri elementi caratterizzanti di Jewel-ID da evidenziare la gestione via software della vendita in tempo reale, per fini statistici. La storia del gioiello venduto è infatti salvata nel database (giorno di vendita, cliente se munito di Fidelity Card, prezzo di vendita), mentre il tag RFID è conservato dal cliente e può fornire garanzie nel post-vendita: leggendo il tag si può ricostruirne la storia, per esempio quanti mesi prima il gioiello è stato venduto e se è ancora in garanzia. Le statistiche sul venduto e i tempi di permanenza di un prezioso nel negozio permettono un indubbio miglioramento delle procedure di riassortimento. Oltre a prevedere la gestione completa del magazzino e delle anagrafiche, Jewel-ID è predisposto anche per la Fidelity Card da consegnare ai clienti della gioielleria, che possono così usufruire di sconti personalizzati senza troppe complicazioni: semplicemente appoggiando la tessera sul banco (che integra un’architettura RFID), il sistema propone in automatico uno sconto in base alla categoria di cliente individuata, il tutto con una procedura trasparente per il cliente e nel rispetto delle più recenti normative sulla privacy. Il sistema di caratterizza poi per altre funzioni, ideate per facilitarne l’implementazione e per meglio rispondere alle esigenze del punto-vendita gioielleria. Tra queste è da evidenziare l’approccio multipiattaforma

basato su Windows, Linux e Android, e gli aggiornamenti on line per usufruire della versione più recente e aggiornata dell’applicazione. Molto particolare la possibilità di avere quotazioni realtime dell’oro e dell’argento per il calcolo automatico del prezzo di vendita suggerito sulla base delle fluttuazioni del mercato dei metalli preziosi. Infine, analisi grafica del flusso di vendita e della movimentazione in entrata e uscita dei preziosi dal magazzino.

I risultati ottenutiIl primo esito tangibile di Jewel-ID in Matranga ha riguardato la drastica riduzione dei tempi d’inventario, operazione particolarmente delicata in considerazione dell’alto valore degli oggetti. Prima dell’introduzione della tecnologia RFID l’inventario generale veniva fatto una volta a trimestre, impegnando tre addetti per un giorno intero, mentre ora la cadenza è diventata settimanale, impegnando una persona per un’ora al massimo: passare da 24 ore/uomo a 1 ora/uomo significa una riduzione dei tempi d’inventario di tutto rispetto, pari al 96%. Commenta Giuseppe Serafini, Amministratore di Matranga: «Ho calcolato un ROI di Jewel-ID inferiore a un anno, con una riduzione delle inefficienze nella gestione del punto-vendita, per esempio i furti e il magazzino morto perché contenente merce non movimentata da molto tempo. L’ingresso dell’RFID nelle mie gioiellerie ha segnato un cambiamento migliorativo così vistoso da poterlo paragonare al passaggio evolutivo dal moschetto alla mitragliatrice!». Una similitudine un pò forte, ma che rende bene l’idea. K© RIPRODUZIONE RISERVATA

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