Rev. 2 – sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 1 di 324 Il Primo Soccorso nei luoghi di lavoro.

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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 1 di 324 Il Primo Soccorso nei luoghi di lavoro
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 2 di 324 Finalit dellintervento formativo Dar modo ai partecipanti di: a)Sapere: acquisizione delle conoscenze teoriche indispensabili b)Saper fare: acquisizione di abilit manuali e di schemi operativi c)Saper essere: acquisizione di un approccio comportamentale adeguato a gestire le principali procedure di P.S.
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 3 di 324 Le Risorse Strategiche del P.S Il buon esito di un intervento di primo soccorso legato a: a)la tempestivit dellintervento b)le capacit tecniche dei soccorritori Sulla scena di eventuali situazioni di pericolo devono agire soccorritori adeguatamente preparati per intervenire correttamente e tempestivamente
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 4 di 324 La catena della sopravvivenza I soggetti in arresto respiratorio e/o cardiaco hanno maggiori probabilit di sopravvivere se - assieme al personale sanitario precocemente si attivano sulla scena dellemergenza anche soccorritori laici che provvedano ad 1)allertare immediatamente il sistema 118 2)avviare il primo soccorso, iniziando la procedura di RCP
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 5 di 324 Obiettivi formativi riconoscere le situazioni di emergenza e di urgenza valutare la gravit del caso allertare il sistema di Emergenza Sanitaria territoriale 118 fornire un adeguato Primo Soccorso
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 6 di 324 Normativa vigente sul Primo Soccorso aziendale
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 7 di 324 Obblighi del datore di lavoro (DM 388/03) Se lazienda appartiene al gruppo A o B il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori: 1)una cassetta di pronto soccorso 2)un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare il sistema di emergenza del S.S.N.
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 8 di 324 Se lazienda appartiene al gruppo C il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori: 1)un pacchetto di medicazione 2)un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare il sistema di emergenza del S.S.N. Obblighi del datore di lavoro (DM 388/03)
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 9 di 324 Attrezzature minime di P.S. pacchetto di medicazione cassetta di pronto soccorso camera di medicazione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 10 di 324 Il pacchetto e la cassetta di P.S. Devono contenere una dotazione minima di presidi sanitari, da integrare in base ai rischi presenti nei luoghi di lavoro. va costantemente assicurato - in collaborazione, ove previsto, con il medico competente - completezza e corretto stato duso di prodotti e strumenti di medicazione dei presidi sanitari.
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 11 di 324 Pacchetto di medicazione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 12 di 324 Cassetta di Pronto Soccorso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 13 di 324 Presidi di Pronto Soccorso I presidi di Pronto Soccorso devono essere conservati in contenitori facilmente lavabili, facilmente individuabili e contrassegnati con segnaletica appropriata Questi devono essere conservati in luogo facilmente accessibile, al riparo dalle intemperie
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 14 di 324 Presidi di Pronto Soccorso: segnaletica I presidi di Pronto Soccorso devono essere contrassegnati con segnaletica appropriata
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 15 di 324 Aspetti medico-legali del soccorso Il codice penale sostiene lo stato di necessit come sostegno allopera di soccorso: L art. 54 non punisce chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessit di salvare se o gli altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui volontariamente causato n altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 16 di 324 Lart. 55 prevede leccesso colposo per atti commessi in situazioni eccedenti i limiti imposti dalla legge, dall autorit e dalla necessit, per negligenza, imprudenza o imperizia. Aspetti medico-legali del soccorso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 17 di 324 L art. 593 C.P. definisce il reato di omissione di soccorso che interessa ogni persona testimone di un malore o infortunio e prevede sanzioni per colui che trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore di anni 10, o altra persona incapace di provvedere a se stessa per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o altra causa omette di darne immediato avviso alle autorit oppure trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato ovvero persona ferita o altrimenti in pericolo omette di prestare lassistenza occorrente o di darne immediato avvio allautorit competente Aspetti medico-legali del soccorso
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 18 di 324 Il Primo Soccorso in azienda Organizzazione e gestione dellemergenza sanitaria
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 19 di 324 Regole Generali: cosa fare Regole Generali: cosa non fare Mettere a repentaglio la propria vita lasciare linfortunato prima dellarrivo del personale sanitario prestare interventi superiori alle proprie capacit somministrare liquidi, specialmente alcool farsi prendere dal panico
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 20 di 324 Regole Generali: cosa fare esaminare linfortunato a)telefonare al 118 b)praticare le prime cure confortare e rassicurare il paziente (se cosciente) mantenere la calma valutare la dinamica dellincidente o raccolta delle informazioni allontanare i curiosi presentarsi come addetto al P.S. e fornire informazioni
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 21 di 324 Compiti del Primo Soccorritore attivare il "Pronto Soccorso in modo adeguato valutare la vittima e mantenere le funzioni vitali se queste sono alterate arrestare una emorragia esterna proteggere ferite e ustioni preservare la vittima da eventuali ulteriori danni immobilizzare eventuali fratture
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 22 di 324 Chiamare i Soccorsi - 118 1)indirizzo del luogo dellevento 2)numero di infortunati 3)tipo di infortunio 4)condizioni di salute dellinfortunato ATTENZIONE!!! Non riagganciate per primi Fornite un vostro recapito telefonico Chiedete eventuali consigli
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 23 di 324 1)Ambiente ove occorso l'evento 2)Dinamica dellevento 3)Fonti di informazione disponibili Raccogliere le informazioni
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 24 di 324 Ambiente ove maturato levento Pericoloso (incendio, crollo di edifici, sviluppo di gas tossici) sfavorevole o disagiato (rumore, scarsa illuminazione, condizioni microclimatiche avverse)
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 25 di 324 Dinamica dellincidente incidente automobilistico caduta incendio ed esplosione aggressione annegamento avvelenamento od intossicazione folgorazione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 26 di 324 Fonti di informazioni disponibili il/i paziente/i i presenti il luogo dell'intervento la dinamica dell'incidente le caratteristiche delle lesioni
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 27 di 324 Spostamento e trasporto Si deve spostare un paziente quando: il luogo dell'incidente pericoloso e pone il paziente e/o i soccorritori in pericolo di vita (traffico incontrollato, minaccia d'incendio, folgorazione, gas tossici) lintervento da eseguire sulla vittima ne richiede un diverso posizionamento
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 28 di 324 Durante il trasporto del paziente se c anche soltanto il sospetto di lesione alla colonna, questa non deve mai essere piegata n torta. La testa, il collo, il tronco devono rimanere sempre sullo stesso asse Spostamento e trasporto
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 29 di 324 Emergenza/urgenza e gravit
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 30 di 324 Emergenza/urgenza e gravit:esempi
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 31 di 324 Protezione del Paziente da se stesso e dalla propria ansia dagli stress climatici dal contatto con sangue o fluidi biologici di (eventuali) altri pazienti
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 32 di 324 Autoprotezione del soccorritore Nella attivit di primo soccorso, il soccorritore pu andare incontro a dei rischi; pertanto, effettuando tali attivit deve a)garantire innanzitutto la sicurezza della scena, tutelando la propria incolumit b)pensare prima di agire
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 33 di 324 ambiente in cui si svolge il soccorso sangue e fluidi biologici della vittima condizione/comportamento della vittima I rischi nel soccorso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 34 di 324 Ambiente Garantire sempre la sicurezza della scena: traffico veicolare incontrollato fuoco gas tossici pericolo di crollo
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 35 di 324 Sangue della vittima Spargimento di sangue, contatto con fluidi biologici sono possibile veicolo di malattie infettive quali epatite B e C, AIDS Regola Generale: ogni soggetto sanguinante deve essere considerato potenziale fonte di infezione. In ogni contatto con soggetto sanguinante si devono adottare le precauzioni universali
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 36 di 324 Fluidi biologici della vittima contagio del soccorritore con saliva, muco ed altri fluidi della vittima: per esempio, durante la respirazione artificiale
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 37 di 324 Mezzi barriera guanti monouso visiera paraschizzi pocket mask
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 38 di 324 Guanti monouso Infilati prima di iniziare le attivit di soccorso, devono tenersi fino a che si in contatto con materiale potenzialmente contagioso Devono essere indossati per proteggere entrambe le mani da contagio adottando una particolare procedura QuandoCome Modalit duso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 39 di 324 Guanti monouso Dopo il loro utilizzo si sfilano afferrandoli dal lembo libero allaltezza del polso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 40 di 324 Visiera paraschizzi Per ferite a rischio di schizzi alle mucose congiuntivali, orali, nasali (es. emorragie di grandi vasi arteriosi) Schermo di plastica trasparente che ripara il volto (gli occhi, la bocca il mento e le narici) dal rischio di schizzi QuandoCome Modalit duso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 41 di 324 Pocket mask Durante ventilazione dellaria nella bocca di un soggetto in arresto respiratorio o cardio respiratorio (respirazione artificiale) La pocket mask una maschera che si monta sulla bocca del soggetto in arresto respiratorio; offre una validissima barriera contro il rischio di contagio QuandoCome Modalit duso
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 42 di 324 Comportamento della vittima Psicosi in fase acuta convulsioni chiusura repentina della bocca durante la manovra di apertura delle vie aeree fasi iniziali dellannegamento agitazione psicomotoria intossicazione o avvelenamento respirazione artificiale della vittima spostamento o trasporto di un paziente
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 43 di 324 Protezione della vittima Nel soccorrere pi feriti, per evitare che Si contagino a vicenda 1) non toccare con i guanti sporchi di sangue i soggetti soccorsi 2)cambiare i guanti quando si assistono soggetti diversi
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 44 di 324 Anatomia e fisiologia dellapparato cardiovascolare
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 45 di 324 Anatomia del cuore Il cuore un organo muscolare cavo, situato al centro del torace E costituito da quattro cavit, due superiori (gli atri) e due inferiori (i ventricoli) Il cuore nutrito dalle arterie coronarie, che si dipartono dalla radice dellarteria aorta e circondano il cuore come una corona
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 46 di 324 Limmagine radiografica del cuore Ventricolo destro Ventricolo sinistro Aorta
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 47 di 324 Fisiologia del cuore Funziona come una pompa premente ed aspirante con lo scopo di inviare il sangue a tutti gli organi ed i tessuti del corpo Nella sistole, fase del ciclo cardiaco in cui il cuore si contrae, invia il sangue ai tessuti Nella diastole, fase del ciclo cardiaco in cui il cuore si rilascia, richiama il sangue dai tessuti
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 48 di 324 La piccola circolazione (o circolazione polmonare) inizia dunque nel ventricolo destro e finisce nellatrio sinistro; essa ha la funzione di ossigenare il sangue. La grande circolazione (o circolazione sistemica) inizia invece nel ventricolo sinistro e termina nellatrio destro; essa finalizzata alla ossigenazione degli organi e dei tessuti. Fisiologia del cuore piccola e grande circolazione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 49 di 324 Apparato cardiocircolatorio
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 50 di 324 ORGANI ATRIODESTRO VENTR.DESTRO POLMONE ATRIOSINISTROVENTR.SINISTRO Piccola e grande circolazione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 51 di 324 Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni Il sangue circola nel nostro organismo attraverso i vasi sanguigni Essi vengono distinti in arterie, vene e capillari (arteriosi e venosi) Le arterie hanno una parete molto resistente; esse portano sangue ossigenato dal cuore in periferia
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 52 di 324 Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni Le vene portano sangue gi utilizzato dai tessuti al cuore Nei capillari avviene lo scambio di ossigeno ed anidride carbonica tra sangue e tessuti TESSUTI O2 CO2 Sangue
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 53 di 324 Anatomia e fisiologia dei vasi sanguigni Il sangue circola nel nostro organismo attraverso i vasi sanguigni Essi vengono distinti in arterie, vene e capillari (arteriosi e venosi) Le arterie hanno una parete molto resistente; esse portano sangue ossigenato dal cuore in periferia
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 54 di 324 Vasi sanguigni
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 55 di 324 Anatomia e fisiologia dellapparato respiratorio
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 56 di 324 Sistema respiratorio Il sistema respiratorio ha la funzione di garantire gli scambi gassosi con laria esterna Esso costituito da un complesso sistema anatomico, rappresentato da naso, bocca, laringe, trachea, bronchi, polmoni I polmoni sono contenuti allinterno della gabbia toracica, avvolti e protetti da un foglietto chiamato pleura Laria viene introdotta allinterno dei polmoni attraverso il naso e la bocca, attraversando il laringe e la trachea
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 57 di 324 Sistema respiratorio La trachea si divide in due bronchi (il bronco destro ed il bronco sinistro) che portano laria nei due polmoni I due bronchi principali si dividono in bronchi di dimensioni via via inferiori, sino ad ottenere sacche terminali: gli alveoli polmonari
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 58 di 324 Allinterno degli alveoli polmonari, la cui parete estremamente sottile, avvengono gli scambi gassosi: laria ambiente cede ossigeno al sangue alveolare, il sangue alveolare cede anidride carbonica allaria ambiente Sistema respiratorio
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 59 di 324 Il ricambio di ossigeno
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 60 di 324 inspirazione espirazione Lingresso dellaria nei polmoni avviene mediante linspirazione, mentre la fuoriuscita della stessa dai polmoni avviene mediante la espirazione La respirazione serve ad ossigenare tutti gli organo ed apparati I movimenti respiratori sono involontari In stato di riposo sono sufficienti 10 -15 respirazioni al minuto 0.5 litri volume a riposo di una respirazione Sistema respiratorio
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 61 di 324 Sistema respiratorio Questi due movimenti sono regolati da centri nervosi posti nella porzione di cervello situata alla base del cranio detta bulbo e sono garantiti dal funzionamento dei muscoli intercostali, del collo e del muscolo diaframma La lesione dei centri bulbari causa un blocco dei muscoli respiratori La paralisi dei muscoli intercostali e del diaframma blocca i movimenti della gabbia toracica, impedendo gli scambi gassosi alla base della respirazione
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 62 di 324 Lapparato osteo-muscolare
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 63 di 324 composto da ossa ( circa 300) tenute insieme da articolazioni e mosse da muscoli ( oltre 600) collegati alle ossa ed alle articolazioni tramite tendini Ha funzione di impalcatura movimento e protezione del corpo Apparato osteo-muscolare
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 64 di 324 La funzione protettiva Riguarda soprattutto il sistema nervoso Encefalo Midollo spinale Apparato osteo-muscolare
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 65 di 324 Il sistema scheletrico
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 66 di 324 Gabbia toracica
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 67 di 324 Articolazione scapolo-omerale
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 68 di 324 Le articolazioni
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 69 di 324 Il femore
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 70 di 324 Sistema muscolare
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  • Rev. 2 sett 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 71 di 324 Principali sindromi di interesse medico
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 72 di 324 Cos il diabete? A causa di unalterazione del metabolismo, gli zuccheri si accumulano nel sangue (iperglicemia) senza esser utilizzati dallorganismo Valori molto elevati o troppo bassi della glicemia in circolo provocano disturbi della coscienza, fino al coma
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 73 di 324 Malessere nel diabetico Va sempre sospettato un malessere in diabetico quando si manifestano a)disturbi della coscienza (agitazione, sonnolenza) b)perdita di coscienza, coma
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 74 di 324 Che fare Per sapere se il paziente soccorso sia effettivamente diabetico occorre a)interrogare parenti o conoscenti b)cercare documenti o medagliette su cui sia segnalata tale condizione
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 75 di 324 La regola del glucosio per tutti In un soggetto diabetico accertato in coma, nel dubbio ipoglicemia? iperglicemia? applicare la regola del GLUCOSIO PER TUTTI a)nel coma iperglicemico lo zucchero non peggiora di molto la situazione b)nel coma ipoglicemico il soggetto ne ha un immediato beneficio
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 76 di 324 Emergenza diabetica Soggetto cosciente somministrare zucchero (acqua e zucchero, succo darancia, ecc.) chiamare i soccorsi (118) Soggetto non cosciente chiamare i soccorsi (118) somministrare un pizzico di zucchero sotto la lingua valutare respiro e polso e, se presenti, porre il paziente in posizione laterale di sicurezza
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 77 di 324 Disturbi iniziali della coscienza I disturbi iniziali della coscienza sono: la lipotimia la sincope
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 78 di 324 Lipotimia Ottundimento transitorio del sensorio senza perdita di coscienza, le cause pi comuni: stress emotivo, forti dolori soggiorno in ambienti eccessivamente affollati o surriscaldati cambiamenti di postura troppo bruschi abbassamento della pressione arteriosa
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 79 di 324 Sintomi vertigini Nausea fiacchezza, soprattutto alle gambe stordimento, ronzii, disturbo della vista pu esserci pallore e sudorazione sensazione di mancamento imminente
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 80 di 324 Primo Soccorso sufficiente collocare il soggetto:in posizione che favorisca lafflusso di sangue al cervello Distendere linfortunato sul piano (pavimento, tavolo) con le gambe in alto (posizione antishock) Slacciare i vestiti troppo stretti (cinta, cravatta, camicia) Non permettere al soggetto di alzarsi alla ripresa dei sensi (almeno 5- 10 minuti)
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 81 di 324 Sincope Perdita o alterazione dello stato di coscienza di breve durata A fiacchezza, stordimento e disturbi correlati si associano: a)impossibilit a mantenere la stazione eretta b)perdita di coscienza che regredisce sotto stimoli verbali e tattili
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 82 di 324 Cosa fare nei casi pi gravi Mettere il soggetto in posizione antishock: farlo distendere per terra sollevargli le gambe sulla testa In caso di persistenza del malessere: chiamare il 118 per il ricovero
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 83 di 324 Shock Lo shock una grave alterazione dei meccanismi della circolazione del sangue e del metabolismo dellorganismo provocata da una ridotta irrorazione degli organi vitali
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 84 di 324 Fisiopatologia dello shock I segni iniziali di shock, soprattutto quelli legati allalterazione della coscienza, dipendono dai deficit dirrorazione degli organi e dei tessuti, soprattutto del cervello, che fra tutti lorgano pi sensibile allo scarso afflusso di sangue ed ossigeno ai tessuti
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 85 di 324 Cause di shock Diminuzione volume del sangue (emorragie, diarrea, vomito, ustioni >15%) Vasodilatazione-vasocstrizione (caldo, freddo, paura, trauma, shock anafilattico) Arresto cardiaco, infarto
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  • Rev. 2 sett. 2012Addetti al Primo Soccorsoslide 86 di 324 Segni/Sintomi di shock Pallore e poi cianosi delle estremit (volto, labbra, naso, orecchie, mani, piedi) cute delle estremit fredda al tatto respiro frequente e corto polso rapido ( >120 battiti al minuto) e difficile da palpare abbassamento della pressione arteriosa (