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“Come fare rete?” L’ESPERIENZA KEIRION -Roma, 04-06-2010- Retidimpresa.it Retidimpresa.eu

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“Come fare rete?”

L’ESPERIENZA KEIRION -Roma, 04-06-2010-

Retidimpresa.it Retidimpresa.eu

Sito web tra i primi per indicizzazione in Italia sul tema delle reti d’impresa

Organizzazione che si è mossa fin dal 2007 nel tema delle reti ottenendo la prima certificazione di rete in Italia e capace di affrontare il tema delle reti per la prima volta sotto tutti i punti di vista (governance, processi, legale, certificativo, finanziario, informatico

Boutique di consulenza specializzata in operazioni di Turnaround sui gruppi aziendali, modelli di compliance aziendale ex Decreto 231, operazioni finanziarie di alto contenuto tecnico

Tra i leader in Italia nella compliance aziendale

Reti d’impresa.eu nuove dimensioni e forza per il mercato

KEIRION, chi siamo

Le reti di impresa: il ns posizionamento

• Il Nostro osservatorio: www.retidimpresa.it e, più recentemente, www.retidimpresa.eu (il primo blog interamente dedicato alla formazione e alla informazione sulle reti)

• Posizionamento sulle reti con una offerta di consulenza integrata a partire dal 2007

• Convenzione di ricerca sul tema con l’Università di Siena per la ricerca scientifica sul tema delle reti (e della misurazione a indicatori della loro efficienza)

• Prima rete certificata UNI EN ISO 9001:2008

CADUTI NELLA RETE?

NO, IN RETE LE IMPRESE CI SONO SEMPRE STATE, MA ADESSO E’ PIU’ IMPORTANTE:

1.FORMALIZZARLE

2. GESTIRLE

PER OTTENERE REALI E DURATURI BENEFICI

L’impresa a rete…è vecchia o nuova?

  Walter W. Powell –  Organizzazione a rete

–  Diversa sia dal mercato (orizzontale) che dalla gerarchia (verticale)

–  Forme intermedie di cooperazione/competizione   I confini dell’impresa diventano porosi

  Nelle organizzazioni a rete:

–  Le transazioni seguono percorsi prefissati e ricorrenti

–  Le relazioni sono rafforzate dalla natura incompleta delle transazioni stesse

–  P.es. Senza passaggio di denaro: il pagamento è rinviato a compensazioni future (credito)

–  La relazione tra i contraenti diventa più importante della singola transazione

S T R A T EG I A !?

  Particolare importanza dell’organizzazione a rete nella circolazione delle informazioni

  I prezzi di mercato forniscono informazioni semplificate, inadatte per transazioni complesse

  La struttura gerarchica delle imprese funziona per una produzione di massa standardizzata, ma non consente di percepire il cambiamento e rispondere rapidamente a un ambiente in trasformazione

  Nell’organizzazione a rete ognuna delle parti dipende da risorse controllate dall’altra (complementarietà)

  Evitando l’opportunismo e favorendo il raggiungimento di accordi di compromesso

  L’informazione prodotta in rete è –  più densa (ricca) di quella di mercato –  e più libera di quella prodotta all’interno

dell’impresa gerarchica (attenzione!!!)

  Le organizzazioni a rete sono costruite appositamente per :

–  Generare fiducia e ridurre l’incertezza legata all’opportunismo

–  La natura di lungo periodo delle relazioni amplia il concetto stesso di interesse personale

  La cooperazione a rete implica anche –  Relazioni di potere (alcune delle parti sono sempre più

dipendente dall’altra)

–  Restrizioni all’accesso da parte di soggetti esterni (la rete è sempre esclusiva)

Esempi di organizzazioni a rete:

  Industrie a carattere artigianale   (costruzioni, stampa, cinema) - non standardizzate

  Distretti industriali   economie di agglomerazione

  Alleanze strategiche (joint ventures)   Segmentazione dei settori in cui due imprese possono

competere o collaborare

  Consorzi   Imprese a rete

  Rapporti di sub-fornitura e affiliazione

  Esempi di accordi contrattuali reticolari:

  Accordi contrattuali –  Accordi di distribuzione (franchising)/fornitura/

ricerca –  Licencing/cross licencing –  Accordi di produzione/ ricerca/ marketing / logistica

congiunti: consorzi, ATI, contratti di rete

  Accordi “equity” –  Investimenti di minoranza –  Joint venture

Fonti per lo studio delle reti: poche!!!!!

  Fonti esterne   Notarile, giudiziario   Inchieste giornalistiche, sindacali   Memorie personali

  Scarse fonti interne   Contratti di joint venture   Comunicazioni esterne (carteggi)

–  Scarsa formalizzazione dei rapporti di rete

Fonti per lo studio delle reti: poche!!!!! Strano, perché le reti SONO utili!!!

Accordi: le determinanti in sintesi

  La necessità   Ricerca di efficienza   Ricerca di sinergie   Riduzione del rischio   Aumento di potere   Legittimazione/reputazione   Sviluppo di conoscenze

I partner

  Clienti e fornitori

  Concorrenti

  Produttori beni e servizi complementari

  Istituzioni e individui

Le fasi. Il “semaforo” delle reti

Costituzione dell’accordo e scelta del partner

Design dell’accordo

Gestione dell’accordo

 Il “Decreto Sviluppo” ovvero la legge 23 luglio 2009 n. 99 “contratto di rete” che deve dare evidenza degli obiettivi strategici e delle attività comuni che diano luogo al miglioramento della capacità competitiva ed innovativa sul mercato.

 spingendosi un po’ oltre, tra gli scopi leciti del contratto è anche senza dubbio la capacità di accedere a rapporti altrimenti preclusi all’impresa singola: finanziamenti, agevolazioni, bandi di gara pubblici e , in generale, tutti quelli ambiti di business e strategici dove sia necessario uno “scatto organizzativo” verso più ambiziosi traguardi dimensionali

.

PROGRAMMA

DURATA

PROGETTO

PATRI

MONIO

GOVERNANCE !

Gli scopi del Contratto di rete “Is the network in need of its own legal regime?” (Teubner G., 2008)

IPRESUPPOSTIRECENTI:LOSMALLBUSINESSACT

LOSMALLBUSINESSACT.IPRINCIPI

TITOLO

I CONTENUTI BASE

LA RESPONSABILITA’ VERSO TERZI

IL RECESSO

PROFILI DI COMPLIANCE

Le reti di impresa: una prima empirica survey sulle “best practices”

• I SETTORI PIU’ ATTIVI PER AREA MERCEOLOGICA:

1 AGROALIMENTARE 2 TURISTICO/MKTG TERRITORIALE 3 ALTA TECNOLOGIA 4 CHIMICO-PLASTICO 5 COSTRUZIONI/GLOBAL SERVICE 6 SERVIZI ALLA IMPRESA

• I SOGGETTI PIU’ ATTIVI PER TIPO DI ORGANIZZAZIONE PREESISTENTE:

1 DISTRETTI 2 CONSORZI 3 ATI/ATS 4 GRUPPI

Fonte: www.retidimpresa.eu

Innovazione di processo Innovazione di prodotto Innovazione di servizio Filiera lunga Necessità di recupero di gap tecnologici

Necessità di maggiore condivisione Necessità di maggiore diffusione Necessità di un più ampio bacino di uso

Le reti di impresa: i punti chiave dell’innovazione governata dalle reti

• DAL PUNTO DI VISTA DELLA INNOVAZIONE:

1 APPORTI AL FONDO (ANCHE INTERMINI DI INTANGIBLES) 2 GESTIONE DEI RITORNI E DELLE ROYALTIES 3 GESTIONE DELLA RISERVATEZZA DEI DATI E DELLE INFO 4 TUTELA DEL KNOW HOW DI RETE

• DAL PUNTO DI VISTA DELLA TECNOLOGIA:

1 INTEROPERABILITA’ E COOPERAZIONE APPLICATIVA (STRUMENTI DEDICATI E NON SOVRADIMENSIONATI) 2 CRM E STRUMENTI PROATTIVI 3 BI, ERP, BPM 4 SOCIAL NETWORK 5 STRUMENTI DI OPEN BOOK ACCOUNTING

Fonte: www.retidimpresa.eu

RETE VEICOLO E PROMOTORE DI INNOVAZIONE

  Le reti come “metadistretti” che aggiungono ai Distretti le dimensioni dell’estensione e della varietà in un processo di fertilizzazione reciproca

  Sono la porta di accesso ai servizi territoriali

  Distretti sono visti come nodi e facilitatori di reti e di soluzioni tecnologiche in quanto entità organizzativa infrastrutturale del business delle imprese in rete

I Distretti possono proporsi come infrastrutture di innovazione tecnologica. Possono promuoverla controllarla , migliorarla e diffonderla proprio attraverso le Reti

Reti Vs Distretti: la possibile sintesi (di un processo sinergico)

Le reti di impresa: alcuni casi

Cooperative Working PMI 15 dipendenti

Consulenza PMI 7 dipendenti

Elettronica a radiofrequenza PMI 6 dipendenti

Enforcement PMI 12 dipendenti

Sensori Magnetoresistivi per l’enforcement Rete di fornitura Obiettivi: ITA/EU

Le reti di impresa: Osmosys

Le reti di impresa: governance

kEIRION- PROPRIETA' RISERVATA

… E CRESCITA

• 1200 imprese • PMI • Settore Turistico • Ricettività • Trasporti • Eventi • Tour operator

Marketing e Brand territoriale Meta distretto Partnership internazionale Certificazione Social network Obiettivi: ITA/EU

Caso 2

Le reti di impresa: cosa abbiamo imparato dalle ricerche scientifiche svolte

Fonte: Struttura industriale, strategie competitive e reti di trasferimento tecnologico nella Toscana Meridionale (di L. Zanni)

Le reti di impresa: cosa abbiamo imparato

Fonte: Struttura industriale, strategie competitive e reti di trasferimento tecnologico nella Toscana Meridionale (di L. Zanni)

Le reti di impresa: cosa abbiamo imparato

Fonte: Struttura industriale, strategie competitive e reti di trasferimento tecnologico nella Toscana Meridionale (di L. Zanni)

Le reti di impresa: cosa abbiamo imparato

• L’estensione e la varietà dei network influenzano in maniera positiva la probabilità di ottenere un’innovazione radicale; • Le reti dinamizzano e integrano, non sostituiscono, il modello di consorzio e di distretto (che anzi costituisce la sua manifestazione sul territorio); • La presenza di reti contestualmente molto ampie e molte varie influenza in maniera negativa la performance innovativa. Questo può essere dovuto alla qualità e alla dimensione delle competenze relazionali che l’impresa possiede (ad esempio non si riesce a governare efficacemente più rapporti in contemporanea oppure le competenze relazionali di cui si dispone hanno natura contestuale). • Reti varie in termini di composizione incrementano la performance commerciale di un’innovazione radicale; al contrario reti molto estese sembrano inibire il successo ....Le reti ….un salto dimensionale e quindi un differente punto di vista organizzativo e di business…una “integrazione on demand”

Le reti di impresa: dunque…

GOVERNANO E FACILITANO I PROCESSI DI INNOVAZIONE PERCHE’:

• Forniscono una cornice strategica e di lungo periodo • Consentono e facilitano i processi (condivisi) economico –finanziari che sono indispensabili all’innovazione • Favoriscono la responsabilizzazione dei membri e i processi di innovazione partecipata e bottom-up • Obbligano a gestire il time to market, la gestione condivisa dei rischi e la sostenibilità dell’innovazione • Stimolano naturalmente l’incrocio di tecnologie e quindi un processo di “innovazione continutiva” • Costituiscono ambiente favorevole a dinamiche di innovazione non solo di prodotto ma anche di processo e, così facendo, introducono tecnologia e innovazione anche in ambiti di business in cui era scarsa/assente

Le reti di impresa: dunque…

COSA SERVE?

• Una solida governance (che valuti le implicazioni di rischio in tutte le sue accezioni: Esempio il D.Lgs 231-01) • Un preciso patto costitutivo (che permetta di stabilire precise regole comportamentali, organi di controllo e supervisione, e di salvaguardare e garantire flessibilità, apertura e “assetti variabili” ) • Un sistema qualità aperto e capace di penetrare le culture aziendale allineandosi e non sovrapponendosi ai sistemi esistenti • Un sistema informativo efficace : la problematiche ICT e WEB

Alcune slides non pretendono di spiegare tutto…

  Per ogni approfondimento: Massimiliano Bellavista- Partner Keirion

[email protected] www.keirion.com www.retidimpresa.eu

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