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COMUNE DI OFFIDA (Provincia di Ascoli Piceno)
RESTAURO DELL’ANTICA FORNACE DI OFFIDA Primo stralcio finanziato ai sensi del D.P.R. n. 76/1998
"Ripartizione della quota dell'otto per mille per l'anno 2010” con DPCM 10/12/2010
PROGETTO ESECUTIVOPROGETTO ESECUTIVOPROGETTO ESECUTIVOPROGETTO ESECUTIVO
Relazione illustrativa Relazione sui materiali e sulle dosature
Relazione di calcolo ai sensi delle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14/01/2008
Progetto redatto da: dott. arch. Romano Pellei
Studio tecnico associato AIT – Mc dott. ing. Raffaele Grisostomi
dott. arch. Romano Pellei
Calcoli strutturali:
dott. ing. Raffaele Grisostomi Studio tecnico associato AIT – MC
Aprile 2012
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA
DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA L'intervento di progetto riguarda le opere per il restauro dell'Antica fornace e relativo
adeguamento sismico. Il progetto sarà realizzato nel complesso posto a sud di Offida (AP), compreso
tra la strada comunale e la Provinciale “Mezzina”, in corso di adeguamento, e si riferisce, per quel che
riguarda l’intervento di primo stralcio, al rifacimento della copertura del corpo centrale ed al
consolidamento delle relative strutture di sostegno.
In particolare, il primo stralcio riguarda il più antico edificio costituito dall’antica Fornace
Hoffmann, con un primo finanziamento concesso ai sensi del D.P.R. n. 76/1998 "Ripartizione della
quota dell'otto per mille per l'anno 2010” con DPCM 10/12/2010.
L’impianto complessivo dell’ex Fornace, di notevole estensione e composto da più edifici di
tipo produttivo, appare in stato di accentuato degrado, aggravatosi nei mesi scorsi con ulteriori crolli
della struttura di copertura.
Si interverrà provvedendo al completo rifacimento del tetto che, già dissestato per il lungo
stato di abbandono, ha subito ulteriori gravissimi danni a seguito degli eccezionali fenomeni
meteorologici che si sono avuti negli anni trascorsi ed in particolare con le copiose nevicate del mese
di febbraio di questo anno.
Diverse parti della copertura sono crollate, con il manto in coppi in gran parte demolito e le
strutture lignee dissestate ed in parte con elementi mancanti o danneggiati; gli stessi pilastri di
sostegno in laterizio risultano fessurati ed in alcuni casi hanno subito crolli parziali o totali.
La proprietà delle aree d’insediamento dell’insieme di edifici è pubblica, di “Energie Offida srl”,
a totale capitale pubblico del Comune di Offida.
Il manufatto della Fornace Hoffmann di mq. 1000 circa, e formato dal compatto corpo murario
del forno omonimo, che contiene all’interno le due gallerie laterali di cottura dei laterizi ed il vano
centrale di raccolta dei fumi fino a raggiungere il camino. Le murature perimetrali e la copertura piana
presenta una discreta consistenza, mentre il soprastante loggiato protetto da un tetto con strutture
costituite da capriate in legno di particolare interesse, da mantenere nella loro conformazione e
ripristinare, risulta in gran parte assai deteriorate e con manto di copertura in parte crollato.
Trattandosi di edificio soggetto a vincolo della Soprintendenza, l’intervento sarà condotto
secondo i criteri del restauro conservativo, con utilizzo di componenti strutturali simili a quelli originari.
L’orditura principale e secondaria della copertura sarà ricostruita in legno ed il soprastante
manto ricomposto con pianelle e coppi, parte di recupero e parte nuovi.
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I pilastri di sostegno verranno ricostruiti in muratura, provvedendo però a consolidarli con
inserimento di HEA in acciaio, su proprie fondazioni .
Le fondazioni sono del tipo a travi rovesce impostate sullo strato delle peliti massive alterate
(a) subaffioranti.
I calcoli per l'adeguamento sismico terranno conto separatamente della struttura della
copertura e della parte in muratura.
La struttura di copertura è formata da telai ad interasse di 4,50 m composti da pilastri in
acciaio HEA180 sui quali sono impostate capriate in struttura lignea con puntone in legno massiccio
28x28, catena 28x28 , terzere 20x20, controventi di falda e controventi di parete sulla parte esterna
del portico che sarà costruito in altra fase.
Detta struttura è calcolata svincolata completamente da quella in muratura esistente che
comunque sarà consolidata e verificata in altro modello di calcolo.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il calcolo delle opere si è svolto nel rispetto della seguente normativa vigente:
• D.M. 14/01/2008 - Nuove Norme tecniche per le costruzioni;
• Circolare Ministero Infrastrutture e Trasporti 02/02/09, n. 617 Istruzioni per
l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008.
CARICHI E COMBINAZIONI DI CALCOLO Le azioni agenti sono principalmente:
- pesi propri (strutturali e non strutturali)
- azione della neve
- azione del vento
- azione sismica
Per l’analisi dei carichi, i valori adottati sono:
CARICO COPERTURA
Peso proprio struttura secondaria = 5 Kg/mq
Pesi permanenti:
pianellato = 50 Kg/mq rasatura di calce = 20 Kg/mq manto in coppi = 75 Kg/mq TOTALE 150 Kg/mq
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CARICO NEVE Il carico neve è valutato mediante la seguente espressione:
tEskis CCqq ⋅⋅⋅= µ dove: qs è il carico neve sulla copertura
iµ è coefficiente di forma della copertura qsk è il valore caratteristico di riferimento del carico neve al suolo CE è il coefficiente di esposizione = 1 Ct è il coefficiente termico = 1 Dato che la struttura è simmetrica, i valori di carico neve da considerare sono i seguenti:
per la ZONA II
+=2
481185,0 s
ska
q per as = 220 m
qsk = 1,028 KN/m2 con iµ = 0,8 qs = 0,822 KN/m2 = 82 Kg/m2 I valori dei coefficienti di combinazione valgono rispettivamente (Tab. 2.5.1 della Norma) CATEGORIA/AZIONE VARIABILE Ψ0j Ψ1j Ψ2j
VENTO 0,6 0,2 0
NEVE a quota ≤ 1000m s.l.m. 0,5 0,2 0
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CARICO VENTO La pressione del vento è data dall’espressione:
dpebw cccqq ⋅⋅⋅=
dove: qb è la pressione cinetica di riferimento ce è il coefficiente di esposizione cp è il coefficiente di forma cd è il coefficiente dinamico = 1 in zona 3, categoria di esposizione III, vb = 27 m/s qb = 455,6 N/m2
COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE
Dato che l’altezza della costruzione è maggiore di zmin, il coefficiente di esposizione è dato
dalla seguente espressione:
( ) ( ) ( )[ ]002 /ln7/ln zzczzckzc ttre ⋅+⋅⋅⋅= per z ≥ zmin
CATEGORIA DI ESPOSIZIONE DEL SITO kr
z0
(m) zmin
(m)
III 0,20 0,10 5
( ) ( ) ( ) ( )[ ]10,0/15ln710,0/15ln120,0 2 ⋅+⋅⋅⋅= te czc = 2,4
COEFFICIENTE DI PRESSIONE ESTERNA
Falda con pendenza α pari a 23°, vento ortogonale alla direzione del co lmo:
Sopravento: ( ) 75/150,1 ++−= αpec = -0,493
75/α=pec = 0,306
Sottovento: ( ) 100/156,0 −+−= αpec = -0,52
Sopravento: qw = - 455,6x0,493x2,4 = - 539,1 N/m2
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qw = + 334,59 N/m2
Sottovento: qw = - 455,6x0,52x2,4 = - 558,6 N/m2
Nel caso in esame si osserva che l’entità del vento in depressione non è in grado di
sollevare la struttura o parte di essa e quindi non si considerano combinazioni di tale tipo;
d’altro canto il contributo dell’azione del vento in pressione è molto modesto.
CLASSE DI DURATA DEL CARICO DURATA DEL CARICO ESEMPIO
Permanente Più di 10 anni PESO PROPRIO
Breve durata Meno di 1 settimana NEVE
Istantaneo ---- VENTO, SISMA
Categoria di esposizione 2 K1= 0,8
Classe di durata del carico BREVE
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RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE (ai sensi dell’art. 65 del D.P.R. n. 380 del 06/06/01
e delle Norme Tecniche per le Costruzioni approvate con D.M. 14/01/2008) Tutti i materiali da adoperare dovranno essere di ottima qualità e dovranno essere messi in opera
con ogni cura ed in particolare dovranno essere usati:
1.1 - LEGANTI, INERTI ED AGGREGATI
- Leganti per il calcestruzzo : devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle
disposizioni vigenti in materia, dotati di certificato di conformità e rispondenti alla norma armonizzata
UNI EN 197, purché idonei all’impiego previsto nonché, per quanto non in contrasto, conformi alle
prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n. 595.
- Aggregati per il calcestruzzo : rispondenti alle prescrizioni di cui alla UNI EN 12620 e per gli
aggregati leggeri, alla norma europea armonizzata UNI EN 13055-1.
- Inerti naturali o di frantumazione: costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze
organiche, limose o argillose, in proporzioni nocive all'indurimento del conglomerato ed alla
conservazione delle armature metalliche;
- Ghiaia o pietrisco: di dimensioni massime commisurate alle caratteristiche della carpenteria, del
getto ed all'ingombro delle armature metalliche;
1.2 - ACQUA
- Acqua: (conforme alle Norme UNI EN 1008/2003) limpida, priva di sali in percentuali dannose, non
aggressiva e in quantità strettamente necessaria e comunque;
1.3 - ADDITIVI
- Additivi: devono essere conformi alla Norma europea armonizzata UNI EN 934-2.
1.4 - CALCESTRUZZO
- Calcestruzzo: secondo le indicazioni in merito riportate nel punto 11.2.10 e comunque rispondente
alle norme UNI EN 1992-1-1 con
� classe di esposizione: XC2 (FONDAZIONE)
� classe di resistenza: Rck30Mpa
� rapporto acqua/cemento massimo: 0,55
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� contenuto di cemento minimo: 280 Kg/mc
� diametro massimo dell’inerte: 20 mm
� classe di consistenza allo scarico (UNI 9418): S4
� controllo di accettazione (D.M. 14/01/2008 § 11.2.5.1 Tab. 11.2.I): tipo A
Tutte le caratteristiche sopra indicate devono esse re riportate nella bolla di consegna.
E' vietata qualunque riaggiunta d'acqua in cantiere e prima di ogni getto sarà avvisata la
Direzione dei Lavori.
Per travi, setti, solette e pilastri
1.5 - ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO
E’ ammesso esclusivamente l’impiego di acciai saldabili qualificati secondo le procedure di cui al §
11.3.1.2 delle NTC/2008 e controllati con le modalità riportate nel § 11.3.2.11.
- l’acciaio tipo B450C non ossidato, non corroso, senza difetti superficiali, di sezione integra, senza
sostanze superficiali che possano ridurre l'aderenza al conglomerato controllato in stabilimento,
saldabile, rispondente alle seguenti caratteristiche:
Tab. 11.3.Ia
e deve rispettare i requisiti indicati nella seguente tabella:
Tab. 11.3.Ib
CARATTERISTICHE REQUISITI FRATTILE
(%) Tensione caratteristica di snervamento fyk ≥ fy nom 5.0 Tensione caratteristica di rottura ftk ≥ ft nom 5.0
≥1,15 (ft/fy)k <1,35 10.0
(fy/fynom)k ≤ 1,25 10.0 Allungamento ( Agt )k ≥ 7,5 % 10.0 Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90 ° e successivo raddrizzamento senza cricche: Φ < 12 mm
4 Φ 12≤ Φ ≤ 16 mm 5 Φ
per 16 < Φ ≤ 25 mm 8 Φ per 25 < Φ ≤ 40 mm 10 Φ
Per l’accertamento delle caratteristiche meccaniche vale quanto indicato al § 11.3.2.3 delle
NTC/2008.
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Tutte le forniture di acciaio, per le quali non sus sista l’obbligo della Marcatura CE, devono essere accompagnate dalla copia dell’attestato di q ualificazione del Servizio Tecnico Centrale. L’attestato può essere utilizzato senza limitazione di tempo. Il riferimento a tale attestato deve essere riporta to sul documento di trasporto. Le forniture effettuate da un commerciante intermed io devono essere accompagnate da copia dei documenti rilasciati dal Produttore e completat i con il riferimento al documento di trasporto del commerciante stesso. Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera, è tenuto a verificare quanto sopra indicato ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi, ferme restando le responsabilità del produttore.
1.6 – LEGNO
Il legno massiccio per uso strutturale deve rispondere ai requisiti dei punti A o C del § 11.1 e
comunque deve essere: identificato univocamente a cura del produttore, qualificato sotto la
responsabilità del produttore, accettato dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della
documentazione di qualificazione.
CLASSE DI RESISTENZA (EN338): C24 (PER CAPRIATE, ARCARECCI E CORRENTINI)
PROPRIETA’
DI RESISTENZA [MPa]
PROPRIETA’
DI MODULO ELASTICO [GPa]
MASSA VOLUMICA [Kg/m3]
Flessione fm,k 24
Modulo elastico
parallelo
medio
E0,m 11
Massa
volumica
caratteristica
ρK 350
Trazione parallela ft,0,k 14
Modulo elastico
parallelo
caratteristico
E0,05 7,4 Massa
volumica media
ρm 420
Trazione
perpendicolare
ft,90,k 0,5 Modulo elastico
perpendicolare
medio
E90,m 0,37
Compressione
parallela
fc,0,k 21 Modulo elastico
tangenziale
medio
Gm 0,69
COEFFICIENTE PARZIALE DI
SICUREZZA DEL MATERIALE
γM= 1,5
Compressione
perpendicolare
fc,90,k 2,5
Taglio fv,k 2,5
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1.7 – ACCIAI LAMINATI PER STRUTTURE COMPOSTE
Per la realizzazione di strutture composte si dovranno utilizzare acciai conformi alle norme
armonizzate della serie UNI EN 10025-2 e comunque secondo le modalità riportate nel § 11.3.
- l’acciaio tipo S275 non ossidato, non corroso, senza difetti superficiali, saldabile, rispondente ai
requisiti indicati nella seguente tabella:
Tab. 11.3.IX
SPESSORE NOMINALE DELL’ELEMENTO
t ≤ 40mm 40mm < t ≤ 80mm
NORME E QUALITA’ DEGLI ACCIAI
fyk [N/mm2] ftk [N/mm2] fyk [N/mm2] ftk [N/mm2]
UNI EN 10025-2
S275 275 430 255 410
1.7.1 – SALDATURE
La saldatura degli acciai dovrà avvenire con uno dei procedimenti all'arco elettrico codificati secondo
la norma UNI EN ISO 4063:2001 e comunque nel rispetto di quanto prescritto nel § 11.3.4.5.
1.7.2 – BULLONI E CHIODI
(§ 11.3.4.6.1) Le caratteristiche dei bulloni dovranno essere conformi alle norme UNI EN ISO
4016:2002 e UNI 5592:1968 ed essi debbono appartenere alle sotto indicate classi della norma UNI
EN ISO 898-1:2001, associate nel modo indicato nella seguente tabella:
Normali Ad alta resistenza
VITE 4.6 5.6 6.8 8.8 10.9
DADO 4 5 6 8 10
Le tensioni di snervamento fyb e di rottura ftb delle viti appartenenti alle classi indicate nella tabella
soprastante sono riportate nella tabella che segue:
Classe 4.6 5.6 6.8 8.8 10.9
fyb [N/mm2] 240 300 480 649 900
Ftb [N/mm2] 400 500 600 800 1000
Il Progettista strutturale Il Direttore dei Lavori
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RELAZIONE DI CALCOLO
Modello strutturale di progetto
MODELLI DI CALCOLO DI PROGETTO
COPERTURA CON TELAI ACCIAIO E CAPRIATE IN LEGNO
Il dimensionamento della struttura è stato eseguito facendo riferimento alle "Norme Tecniche
per le Costruzioni", D.M. 14/01/2008 suppl. 30 G.U. 29 del 04/02/2008.
Per quanto riguarda la progettazione in zona sismica, si fa riferimento, come norma di
dettaglio, all'O.D.P.C.M. 3274/20.
AZIONI AMBIENTALI E NATURALI Si è concordato con il committente che le prestazioni attese nei confronti delle azioni
sismiche siano verificate agli stati limite, sia di esercizio che ultimi individuati riferendosi alle
prestazioni della costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non
strutturali e gli impianti.
Gli stati limite di esercizio sono:
- Stato Limite di Danno (SLD)
Gli stati limite ultimi sono:
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- Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV)
Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR , cui riferirsi per
individuare l’azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati, sono riportate nella
successiva tabella:
Stati Limite PVR : Probabilità di superamento nel periodo di riferimen to VR
Stati limite di esercizio SLD 63%
Stati limite ultimi SLV 10%
Per la definizione delle forme spettrali (spettri elastici e spettri di progetto), in conformità ai
dettami del D.M. 14 gennaio 2008 § 3.2.3. sono stati definiti i seguenti termini:
• Vita Nominale ���� VN > 50 anni
• Classe d’Uso ���� Classe d’uso II
• Categoria del suolo ���� Categoria B
• Coefficiente Topografico ���� Categoria T1
• Classe di duttilità ���� non dissipativa
• Latitudine e longitudine del sito oggetto di edificazione
���� Long. E 13,70236 °
���� Lat. N 42,93764°
Tali valori sono stati utilizzati da apposita procedura informatizzata sviluppata dalla STS s.r.l.,
che, a partire dalle coordinate del sito oggetto di intervento, fornisce i parametri di pericolosità sismica
da considerare ai fini del calcolo strutturale, riportati nei tabulati di calcolo.
In particolare, i parametri sismici adottati sono: quelli di cui alla tabella a pag. 11 della
relazione di calcolo.
Per l’analisi sismica è stato adottato il metodo dell'analisi DINAMICA NODALE.
E’ stato adottato il metodo degli elementi finiti.
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VERIFICHE LOCALI DELLA CAPRIATA PIU’ SOLLECITATA
VERIFICA INCASTRO A DENTE DOPPIO DELLA CAPRIATA
Dalla relazione di calcolo dell’intera struttura si ricavano gli sforzi sugli elementi delle capriate:
N1 max = 12.200 Kg T1 max = 14.472 Kg R1 max = 10.800 Kg
CLASSE DI RESISTENZA (EN338): C24 (PER CAPRIATE)
PROPRIETA’
DI RESISTENZA [MPa]
COEFFICIENTE PARZIALE DI SICUREZZA DEL
MATERIALE
γM= 1,5
Flessione fm,k 24
Trazione
parallela
ft,0,k 14
Compressione
parallela
fc,0,k 21
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VALORI DELLA RESISTENZA DI CALCOLO
M
Kmedd
XKX
γ⋅= dove:
Kmed = coefficiente di correzione
XK = valore caratteristico di una proprietà del materiale
Xd = valore di calcolo della stessa proprietà del materiale
γM = coefficiente di sismicità parziale
RESISTENZA A COMPRESSIONE INCLINATA RISPETTO ALLA F IBRATURA
- Hankinson (EC5, Nicole) S.L.U. -
αασ α
22
90
0
0
cos,,
,,
,,,,
+≤
senf
ff
dc
dc
dcdc con α = 23°
dc ,,ασ = 9,8 N/mm2 MPa
88,59,05,1
8,9,, =⋅=ammc ασ N/mm2 = 5,88 MPa
t1 = 6 cm t2 = 4h
= 7 cm
Si suppone che la forza trasmessa dal puntone sia proporzionale alle superfici degli intagli:
S2 = 6671 Kg S1 ≅ 5530 Kg
15
55366671
1
,cos
,, =⋅⋅=
tbdc
ασ α Kg/cm2 = 3,655 Mpa < ammc ,,ασ
VERIFICA DELLA LUNGHEZZA DELLA ZEPPA
l1 = 22 cm l2 = 48 cm con α = 23°
5,1
9,0, ⋅= kv
ammf
τ = 5,1
9,05,2 ⋅= 1,5 Mpa
2228235530
1
11 ⋅
⋅=⋅
⋅= coscoslb
Sd
ατ = 8,26 Kg/cm2= 0,826 Mpa ammτ<
oppure
ammd MpacmKglb
N ττ α <≅=⋅⋅=
⋅⋅= 840358
48282312200 2
22
,/,coscos
VERIFICA A COMPRESSIONE FIBRE PERPENDICOLARI DELLA SEZIONE DI APPOGGIO
R = 10.800 Kg = 108 kN l2 = 48 cm
MpaM
kcammc 51
519052
909090 ,
,,,
,,,,, =⋅=⋅=
γσ
σ
0484828
10800,, =
⋅=dcσ Kg/cm2= 0,804 Mpa ammcσ<
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Verifica terzere in legno
Verifica di un arcareccio di copertura (trave secondaria parallela alla gronda)
con interasse i, con travicelli e tegole
con arcareccio semplicemente appoggiato alle estremità
Si tratta di un arcareccio che ha diverse resistenze caratteristiche a flessione
per sollecitazione rispetto a ciascun asse principale
La copertura ha una pendenza con angolo a = (gradi)
23 0.4014267 rad
Tipo di materiale: legno massiccio 6
Peso specifico r (daN/m3) 420
Modulo di elasticità E0mean 110000 daN/cm2
Resistenza caratteristica del materiale
fmyk resistenza caratteristica a flessione per snervamento della fibra più lontana dall'asse neutro n
coefficiente di sicurezza gm = 1.5
fmk= 240 daN/cm2 fmd = fmk/gm 160.0 n = y
fmk = 240 daN/cmq fmd= fmk/gm 160.0 n=z
fvk resistenza caratteristica a taglio, con taglio nella direzione y e z
fvk= 25 daN/cm2 fvd = fvk/gm 16.67
fvk= 25 daN/cmq fvd= fvk/gm 16.67
Verifica di un arcareccio in legno massiccio a sezione rettangolare
semplicemente appoggiata e carico uniforme
luce arcareccio (m) 4.5
Analisi dei carichi al m2 g peso copertura portata 150.0
q variabili ( neve ) 82.0
interasse tra gli arcarecci (in orizz.) 0.9
Analisi dei carichi al m lineare peso proprio portato 135.0
peso proprio arcareccio 16.8
Pesi propri g totale carico permanente al m 152
componente lungo la falda gy 59
componente perpendicolare alla falda gz 140
Accidentali q sovraccarico accidentale 74
componente lungo la falda qy 29
componente perpendicolare alla falda qz 68
Componente verticale combinazione di carichi rara in esercizio g+q = qe 226
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componente lungo la falda (asse y) qy = q sena 88
componente perpend. alla falda (asse z) qz = q cosa 208
combin. carichi allo stato lim. ultimo 1,35 g+1,5 q = qu 316
componente lungo la falda (asse y) quy = qusena 123
componente perpend. alla falda (asse z) quz = qucosa 291
Carico uniforme (allo stato limite di esercizio g+q e allo slu 1,5 (g+q))
B = 20
20
H =
y
z
Caratteristiche della sezione
B larghezza sezione (cm) 20
H altezza sezione (cm) 20
A area sezione 400
Iy momento di inerzia risp. all'asse baricentrico orizz. = B H3/12 13333 cm4
Wy modulo di resistenza = Iy/(H/2) 1333 cm3
Iz momento di inerzia risp. all'asse baricentrico orizz.= B3 H/12 13333 cm4
Wz modulo di resistenza = Iz/(B/2) 1333 cm3
VERIFICA A DEFORMAZIONE SLE
Il calcolo della freccia massima viene effettuato con la formula u = (5 / 384) ql4/(EI)
valida per travi semplicemente appoggiate
allo stato limite di esercizio si controlla che l'abbassamento della trave sia al di sotto
di particolari valori ammessi
L'abbassamento massimo finale (A lungo termine) indotto da g+q
deve essere minore di l/200 (primo controllo)
L'abbassamento istantaneo sotto carico accidentale deve essere
minore o uguale a l/300 (secondo controllo)
Abbassamento massimo della sezione in mezzeria sotto carico (u)
valori degli abbassamenti istantanei:
l'abbassamanto globale u si calcola con la formula seguente u = ( uy2 + uz
2)0,5
diagramma momenti
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eventuale controfreccia u0= (max u1)
freccia dovuta ai carichi permanenti u1
freccia nel piano della falda fy provocata da qy uy1 = (5 / 384) gyl4/(EIz) 0.22
freccia nel piano della falda fz provocata da qz uz1 = (5 / 384) gzl4/(EIy) 0.51
freccia dovuta ai permanenti u1 = 0.553 (totale)
freccia dovuta ai carichi acciodentali
freccia nel piano della falda fy provocata da qy uy2 = (5 / 384) qyl4/(EIz) 0.10
freccia nel piano della falda fz provocata da qz uz2 = (5 / 384) qzl4/(EIy) 0.25
freccia dovuta agli accidentali u2 = 0.269 (totale, in cm)
(radice quadrata della somma dei quadrati delle deformazioni lungo y e z)
VERIFICA ABBASSAMENTO ISTANTANEO SOTTO CARICO ACCIDENTALE
Verifica sotto i carichi accidentali u2 inst < l/300
l/300 = 1.5
in questo caso u2 tot ist = 0.269 l'abbassamento istantaneo è contenuto
(radice quadrata della somma dei quadrati delle deformazioni lungo y e z)
VERIFICA ABBASSAMENTO FINALE
Per condurre tale verifica bisogna amplificare l'abbassamento istantaneo
indotto dai permanenti applicando un coefficiente k1 e applicando all'abbassamento
indotto dai carichi accidentali un coefficiente k2
il coefficiente rappresenta l'aumento di freccia valutato rispetto all'unità
l'abbassamento finale risulta essere il prodotto tra (1+k) e l'abbassamento istantaneo
il valore di k è variabile con l'ambiente in cui si trova l'elemento strutturale
Ambiente categoria k1
protetto 1 0.6
umido 2 0.8
alle intemperie 3 2
Categoria di esposizione del caso in esame 3 (inserire 1, 2 o 3)
l'ambiente tipico di un arcareccio di un tetto chiuso è 1, di una tettoia aperta è 2
Coefficiente k1 indotto dal carico permanente si ricava nella colonna a destra k1 = 2
Durata del carico accidentale categoria 1 e 2 categoria 3
lunga 0 0.5 1.5 2
media 0 0.25 0.75 1
breve 0 0 0.3 0
Nel caso in questione il tipo di durata del carico accidentale è di durata breve
19
calcolo coefficiente indotto dal carico accidentale k2 = 0.3
calcolo abbassamento finale dovuto al carico permanente u1 fin = u1 (1 + k1) = 1.66
calcolo abbassamento finale dovuto al carico permanente u2 fin = u2 (1 + k2) = 0.35
calcolo abbassamento finale totale ufin = u1 fin + u2 fin = 2.01
(misure in cm)
abbassamento ammissibile pari a l/200 = 2.25 cm
Conclusioni verifica
la freccia totale finale è al di sotto di l/200
Verifica a flessione trave
VERIFICA SEZIONE INFLESSA ALLO SLU
La verifica allo stato limite ultimo controlla che la tensione totale
sollecitante di calcolo massima sia minore della tensione
resistente di calcolo a flessione
carico distribuito ultimo qu = 316 quy = 123
luce l = 4.5 quz = 291
Wz 1333.3 Wy 1333.33333 cm3
Mom. sollecitante di calcolo
MEd=q l2 /8 = 79894 daNm
Momento provocato da qy Mqy = qy l2/8 312.2 daNm
Momento provocato da qz Mqz = qz l2/8 735.4 daNm
tensione provocata da qy sy = Mqy / Wz 23.4 daN/cm2
tensione provocata da qz sz = Mqz / Wy 55.2 daN/cm2
fmyk res. caratteristica a flessione per snervamento della fibra più lontana dall'asse neutro n
fmyk= 240 daN/cm2 fmd = fmk/gm*0,9 144.0 n = y
fmzk = 240 daN/cm2 fmd = fmk/gm*0,9 144.0 n = z
livello relativo di tensione massima provocata dalla flessione deviata
sy / fmyd + 0,7 sz / fmzd = 0.431 pari al 43.071318 %
0,7sy / fmyd + sz / fmzd = 0.497 pari al 49.684687 %
livello di sollecitazione accettabile = 1 pari al 100
i momenti sollecitanti devono indurre nella sezione un livello di sollecitazione max pari a 1 (valutata rispetto alle tensioni limite di calcolo per il legno con le due flessioni semplici)
Conclusioni verifica
la sezione è verificata
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Verifica a taglio trave
carico distribuito
diagramma taglio V Il taglio massimo sotto la combinazione di carichi eccezionale viene scomposto nelle sue componenti lungo gli assi principali della sezione y e z
Vy = quy l / 2 VEyd = 277.5 daN
Vz = quz l / 2 VEzd = 653.7
Si calcolano te lensioni massime sollecitanti indotte dalle due componenti del taglio
La tensione tangenziale massima assoluta s ottiene come radice quadrata delle somme
dei quadrati delle tensioni parziali ottenute in direzione y e z
ty= 1,5 quy / BH 1.04 area BH = 400 cm2
tz= 1,5 quz / BH 2.45
fvk resistenza caratteristica a taglio, con taglio nella direzione y e z
fvyk = 25 daN/cm2 fvd= fvk/gm*0,9 15.00
fvzk = 25 daN/cm2 fvd= fvk/gm*0,9 15.00
La sezione è verificata a taglio sotto la sollecitazione combinata se il livello di sollecitazione
calcolato come somma dei quadrati dei tagli relativi è al di sotto di 1
livello relativo di sollecitazione dovuto al taglio
(ty2/ f2yvd+tz
2/ f2zvd ) = 0.032 pari al 3.15211174 %
livello rel. di tensione massima provocata dalla flessione deviata 1.00
La verifica è soddisfatta
Vy In pratica si controlla che la combinazione dei due tagli relativi non superi allo SLU il livello relativo max di calcolo