Progetto Reclut@ Progetto di Sviluppo Sperimentale finanziato dal bando Co-Research.
Report ROMunicare 11012018 rev1 · 2 1. Gli obiettivi ROMunicare è un progetto europeo finanziato...
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ReportIntermedio
11/01/2018
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Sommario
1. Gliobiettivi
2. Illavorosvoltofinoal31dicembre2107
3. Ilprogrammadelfrontallearningperglioperatori
4. Leattivitàdigruppoduranteilfrontallearning
4.1 Esercitazionidelprimomodulo:“Rompighiaccio”e“Ènatoprimal’uovoolagallina?”
4.2 Esercitazionidelsecondomodulo:l’analisiSwotpartecipatadelPianodiIndirizzodiRomaCapitaleperiRom
5. Irisultatideiquestionari
5.1 Leesperienzeelerappresentazionideglioperatori
5.2 IRomdegliinsediamentiinformali
6. Aspetticriticidelprogetto
7. Ilprosieguodelleattività
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1.Gliobiettivi
ROMunicareèunprogettoeuropeofinanziatodallaDGJusticeeConsumerdellaCommissioneEuropea(GrantAgreement9369)nell’ambitodelProgrammaRight,Equality andCitizenship–Asse3:Action to support national and transnationalproject on non-discrimination and Roma integration, per lo svolgimento diun’azionediTrainingandCooperationofrelevantprofessional.LaquotafinanziatadallaCommissioneèpariaEuro291.168,56.
Ilprogettohal’obiettivodimigliorarelerelazionitraglioperatorideiservizielapopolazione Rom residente a Roma, favorendo così il processo di inclusionesociale. Secondo le ultime stime, sono circa 7000 i Rom presenti sul territorioromano,dicui5403residentineivillaggiattrezzatiequasi2500ininsediamentiinformali1. Tra villaggi attrezzati e insediamenti informali si contano oltre 200campiRom.
Attraverso un’azione di Frontal e Mutual Learning, diretta tanto al poloistituzionaledell’offertaquantoalpolodelladomandadiserviziperlospecificoambito di intervento, il progetto intende accrescere la capacity buildingistituzionaledeiserviziesensibilizzareentrambelepartiversoilricorsoapratichenon-discriminatorie, a procedure d’intervento standardizzate – ovvero nonparticolaristicheodettatedall’emergenzacontinua–eaformedicomunicazionepiùfunzionaliall’efficienzaeallaqualitàdeiserviziedegliinterventi.Inparticolare,gliobiettivispecificidelprogettosono:
• formareglioperatoridei servizi (dirigentiedoperatoridei front-officediRoma Capitale e delle ONG) verso lo sviluppo di procedureantidiscriminatorie standardizzate per favorire la creazione,l’implementazionee ladisseminazionedi standardproceduralidiqualitàperl’accoglienzaaiRomeadaltrecategoriesvantaggiate;
• formare i Rom su come usufruire dei servizi e sostenere il lorocoinvolgimento fornendo formazione di base sui diritti e doveri e sullepratichedicittadinanzaattiva;
• diffondereunamaggioreconsapevolezzacircal’importanzadeiprincipiedelleprocedureantidiscriminatoriecomerequisitoeuropeofunzionaleaduna più corretta, efficace e sostenibile, esecuzione delle azioni poste inessere;
1 Ildatoriguardante lapopolazionepresenteneivillaggiattrezzatiètrattodalcensimentorealizzatodallaPolizia Locale nel 2016,mentre la stima della popolazione negli insediamenti informali è stataeffettuatadall’Associazione 21 luglio (Oltre le baraccopoli. Agenda per ripartire dalle periferie dimenticate. ElezioniAmministrative2016).
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• creareunapiattaformaapertaper lo scambiodi know-how tecnicoedibuone pratiche, migliorando così sia la capacità istituzionale sia lapartecipazionedeiRom;
• creare strumenti pratici per i lavoratori del settore al fine di facilitare emigliorareillorolavoroconlapopolazioneRom;
• disseminare i risultati apartiredalle città chehannoaderitoalProgetto(Roma,Milano,LecceeLondra)conlacreazionediunnetworkperilmutuoapprendimento.
Lapartnershipdelprogettoècompostadall’IstitutodiRicerchesullaPopolazionee Politiche Sociali (IRPPS) del CNR, quale ente capofila, dal Dipartimento diPoliticheSociali,SaluteeSussidiarietà(DPSSS)diRomaCapitale,daARES2.osrledaPOPÍCAOnlus.Alsuointernosipossonoriconoscerediverseskillprofessionali:ricerca, formazione, promozione sociale e amministrazione pubblica locale.Quattroareeprofessionaliconilcompitodidisseminare,condividereestimolaregliobiettiviperseguitidall’UnioneEuropeacontenutinellaStrategiaNazionalediInclusionedeiRom,SintieCaminanti (RSC)dell’UNARper ilperiodo2012-2020(UNAR2012).
Dalmese di settembre 2016, collabora allo svolgimento delle attività anche ilDipartimentoProgettidiSviluppoeFinanziamentiEuropeidelComunediRoma.
2.Illavorosvoltofinoal31dicembre2107
ROMunicareèpartitoafineottobredel2016etermineràafinegiugno2018.Ilprogettoèsuddivisoin4azioniofasidilavoro(workstream):
1. NeedAssessment;
2. FrontalLearning;
3. MutualLearning;
4. Dissemination.
Durantelaprimafaseèstatoavviatoilreclutamentodeipartecipantiedèstatarealizzata l’analisi dei fabbisogni formativi. Al progetto è stata prevista lapartecipazione di 190 persone – di cui 140 tra operatori e dirigenti di RomaCapitale(rispettivamente120e20),20operatoridelTerzosettore,e50Romdegliinsediamentiinformaliselezionatidaunaplateapiùampiadipersonesullabasedelleinformazioniraccoltetramiteilquestionario.
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Le adesioni hanno superato le aspettative. Al progetto si sono iscritti 168operatori: istruttori (livello C) e funzionari (livello D) dei Municipi e di RomaCapitale(138),10psicologidell’aziendaspecialeFarmacap,chelapartnershipharitenutoutileintegrarenelprogettocomeserviziodifront-office,e20operatoridelTerzosettoreedelserviziocivile(10provenientidalCESV,3dalloSPES,2dalProgramma Integra, 4 dal servizio civile presso il DPSSS e 1 dall’AssociazioneROWNI2).Dapartedeidirigenti,invece,èstataregistrataunasolaiscrizione.
Per l’analisi dei fabbisogni formativi sono stati predisposti due questionarisemistrutturati:unorivoltoaglioperatori,l’altroaiRom.Riguardoalprimo,alfinedi agevolare l’attività, si è deciso di optare per la modalità dell’auto-somministrazioneconcompilazioneon-linedelquestionariosullapiattaformadiRomaCapitale,acui ipartecipantipotevanoaccedereconle lorocredenziali.Ametàluglioscorsoeranopervenutiperquestavia34questionari,ragionpercuièstato necessario – per non venire meno anche agli impegni assunti con laCommissione Europea – ricorrere alla sua compilazione all’inizio del frontallearning,contandoallafine114questionari.
Perquanto riguarda lapartecipazionedeiRom, sono stati intervistati 150Romabitanti in insediamenti informalidelquadranteestdellacittàdiRoma.Questaattivitàèduratasettemesi,mentredal15al19gennaio2018avràluogoilcorsoformativodirettoai5oRomincorsodiselezione.
Unaprimaelaborazionestatisticadeirisultatidientrambiiquestionarièpresenteinappendice.
Nelcorsodellaprima faseè iniziataanche la realizzazionedi seivideodirettiaspiegareaiRomlemodalitàdiaccessoaiserviziedèstatocreatoilsitowebdelprogetto(www.ROMunicare.eu.)
3.Ilprogrammadelfrontallearningperglioperatori
La formazione frontale, durante la quale hanno avuto luogo anche attività digruppo, si è svolta tra settembre e ottobre 2017 sviluppando un programmacompostoditremoduliformativi:
1. Dirittiumani,nondiscriminazioneeintegrazionedelleminoranze(acuradell’IRPPS-CNR);
2 L’acronimo CESV sta per Centro Sevizi Volontariato, nel caso specifico del Lazio; SPES per AssociazionePromozioneeSolidarietà,sempredelLazio;ROWNIperRomaWomenNetworkItaly.Infine,ilProgrammaIntegraèunasocietàcooperativasocialeilcuiscopoèattivareesostenereiprocessidiintegrazionesocialedimigrantierifugiati.
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2. IlnuovoPianoRomelavalutazionedellepolitichediinclusione(acuradiARES2.0);
3. L’esperienza di Roma Capitale: tra buone pratiche e difficoltà diintegrazione(acuradelDPSSSdiRomaCapitale).
IlprimomoduloèservitoadinquadrareilcontestodeldiscorsosuiRomallalucedi due argomenti. Da un lato, il riconoscimento dei diritti umani come nuovafrontiera della cittadinanza sociale nell’Unione Europea, con la sua enfasi sulla“persona”qualesoggettotitolareditalidirittienonpiùsoltantosul“cittadino”3.Dall’altro,sièillustratocomela“questioneRom”trovilasuaoriginenelmancatoriconoscimento dei Rom come minoranza linguistica e nel disequilibrogiuridico/normativo che li ha esclusi dal processo di concessione dei diritticomunitari,riservatainveceadaltreminoranzeconsentendoneilriconoscimentosocialeelaconseguenteimmissioneinpercorsiinclusivi.
Grazie anche alle interazioni con gli operatori ricercate durante le giornateformative,ilmodulosièarricchitodeilorovissutitraledifficoltàamministrativequotidiane “dell’avere a che fare” con i Rom, le ‘distanze’ culturali e delrelazionarsideiRomconiservizi,lagestionedelterritorioedeiluoghidelviveretraemergenzecampiesgomberi.
NelsecondomoduloèstatopresentatoediscussoilnuovoPianoRomcittadino.L’obiettivodelgraduale superamentodei campipresupponeun faticoso lavoroprogettuale di accompagnamento all’inclusione, che prevede lamultidimensionalità dell’azione nei 4 assi principali: salute, istruzione eformazione, lavoro, abitazione. I risultati sono complessi da conseguire,ma lagestionedei campideve trovareuna soluzioneanchepernon incorrere inunaproceduradiinfrazionecontrol’ItaliadapartedellaCommissioneEuropeaperlepolitiche segregative dei Rom adottate con la creazione dei campi. Nei tempirichiestiperl’implementazionedelPianoRomènecessariodarevitaaunaattentaecontinuaattivitàdimonitoraggioevalutazioneadampioraggio:deiprogettiedei suoi risultati,dell’ascoltodel territoriocon lesueopportunità inclusivee lecomplessedinamicheinteristituzionalieinterdipartimentalidacuidipendeanchelatempisticadirealizzazionedelPianostesso.
Ilterzomodulo,infine,hapresentatoleattivitàsvoltedall’UfficioRom,oraUfficiodi scopo denominato “Ufficio Speciale Rom, Sinti e Caminanti”, motoreorganizzativo del Piano. E’stata ripercorsa la storia degli interventi di RomaCapitalesullapopolazioneRom,lepraticheeleesperienzeconlapopolazioneRSC,
3SivedainpropositoMarraC.,Lapersonaeilwelfare,inDelFornoM.(acuradi),Nelcomplessomondodelwelfare,Milano,FrancoAngeli,2016,pp.59-73.
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diquelladell’exJugoslaviadipiùvecchioinsediamentoepiùstabileediquellapiùrecente rumena particolarmente presente negli insediamenti informali. Conparticolare riguardo a questi ultimi, sono stati proiettati i video informativi diaccessoaiservizi(anagrafici,sanitarieunospecificosullemisureperlagravidanza,all’istruzione, al lavoro, nonché uno sulle discriminazioni), realizzati dallapartnership.Sonoinlinguarumenaelaloroproiezionesaràreplicataduranteilcorsoformativoalorodiretto.Dalpuntodivistadell’UfficioSpecialeRSC,ilnuovoPianoRomrappresentaunnuovomododilavorare,centratosuprogettifamiliaridifuoriuscitadalcampoversopercorsidiinclusionepiùrisolutividiemergenzeediscriminazioni.Maleemergenzesipotrannoconpiùforzacontrastareseintornoai progetti si consoliderà tutta l’infrastruttura organizzativa e comunicativarelativa all’accompagnamento sociale, coinvolgente il Dipartimento PoliticheSociali Sussidiarietà e Salute, gli altri Dipartimenti interessati alla realizzazionedellaStrategianazionaleeiMunicipicoinvoltinel“TavoloRom”.
Dei167operatoriiscrittiaROMunicare,81hannopartecipatoatuttietreimoduliformativirealizzati,25adue,20aunosoltanto,mentreirestanti40anessuno.Raggruppando tutti quelli che hanno registrato almeno una presenza, e chesarannoinvitatialmutuallearning,hannopresopartealcorsocircail75%dellepersoneiscritte.
4.Leattivitàdigruppoduranteilfrontallearning
Leattivitàdigrupposonostateparteintegrantedeiprimiduemodulidelfrontallearning. Tali esercitazioni hanno avuto lo scopo di stimolare la reazione deicorsistiinmeritoaltemaoggettodelladiscussione.
4.1Esercitazionidelprimomodulo:“Rompighiaccio”e“Ènatoprimal’uovoolagallina?”
Lafasedelfrontallearning,inconsiderazionedellacomposizionedell’aulaeallalucedegliobiettividelprogettoedeiprincipidell’educazionedegliadulti,èstatagestitaconmetodologiepartecipative.
Primaancoradiiniziareconlepropostefrontali,ipartecipantisonostaticoinvoltiinunesercizio“Rompighiaccio”,unapresentazionerelazionale,mirataafacilitarela comunicazione e a mettere in contatto i partecipanti sul piano personale,andandooltreilegamiorganizzativi.Ilfattocheilgruppoaulafosseformatoquasiinteramentedadipendentidellastessaamministrazionehacostituitounfattoredisostegnoperlascelta.Èstatoquindichiestoadognunodirappresentarsicon
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un disegno, dando la chiave di interpretazione ad un compagno di corso, chel’avrebbe poi riproposta in plenaria. In questomodo, è stato possibile, con untempolimitato,raggiungerel’obiettivodiottenereunclimarelazionaledieffettivaaperturachesièriverberatosull’interocorso.
Tale obiettivo ha assuntomaggiore importanza in relazione alla composizionedell’aula. Anche non avendo a disposizione i dati dei questionari, infatti, erasembrato realistico ipotizzare che molti dei partecipanti potessero leggere icontenutipropostisupianiemotividiversi,magariancheperdissimiliesperienzepersonaliecheunatrattazionedelfenomenosulpianodeidirittiumanipotessesuscitareresistenzeeconflitti.Inquestosenso,ilbuonclimad’aulahaconsentitodigestireancheipassaggipiùdifficiliecontroversidellepropostedeidocenti.
Aseguitodellerelazionifrontalisull’approccioaidirittiumaniesullacondizionesocio-economicadeiRomaRoma,èstatopossibilesvolgereconipartecipantiunaesercitazione di gruppo. La denominazione “È nato prima l’uovo o la gallina?”volevaironicamentemettereinlucel’originedelledifficoltàdirelazioneconunaminoranza dalle caratteristiche e dalla storia peculiare come quella dei Rom.L’obiettivo,questavolta,eraattivareunprocessoriflessivosullapropriaazionediruoloversoiRom,valorizzandolariflessionesull’agireorganizzativo,aldilàdellaresponsabilità o della disponibilità individuale. Con questa impostazionel’esercitazionedovevafaremergere lecriticità incontratedaglioperatori, senzastigmatizzare alcun comportamento o pensiero. In questomodo sarebbe statopossibile attivare un processo riflessivo teso ad incoraggiare l’analisi dellarelazione tra l’amministrazione e i Rom, neutralizzando le difese chenecessariamenteglioperatoriavrebberopotutosollevarepernonsentirsimessiindiscussione.
Attraverso le considerazioni dei partecipanti stimolate dall’esercitazione el’arricchimentodell’analisiapartiredaquantopropostodairicercatoridelCNR,losforzodiriflessivitàèstatoorientatoaindividuarepossibilispazidicambiamentoorganizzativo.
L’esercitazioneprevedevaunlavoroingruppi,omogeneiperruolo,chemettesseinevidenzailmandatoformale,gliaspetticriticidell’operativitàdiognunadellefigurepresentielarestituzioneinplenariadelleevidenzeraggiunte.
Ladisponibilitàdeglioperatorièstatamoltoampiaeirisultatihannosottolineatoledifficoltàdiunagireistituzionalecondottonellaturbolenzaambientale,relativanon solo al gruppo target, ma anche alla capacità dell’Amministrazione diassumere su di sé la responsabilità di dare risposte a bisogni complessi e diincorniciare inuncontestochiaroeresponsabile l’insiemedinorme,strumenti,
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ruoliefunzioni,chedisegnanol’operativitàquotidianaedifrontofficediRomaCapitale.
L’eccessivaresponsabilitàdelsingoloèapparsacomeunacostanteeridondantecaratteristicadell’agireorganizzativodell’Amministrazione, rappresentata comeunapesantemacchinanellaqualerisultadifficileconiugareefficienzaedefficaciaad orientamenti al risultato. Gli interventi rituali, lamancanza di strade per lasoluzionediprobleminondiroutineel’impossibilitàdiottenererispostedaserviziconnessi e indispensabili, sembrano segnare le problematicità maggiori delcontestoe renderedifficile agli operatori sentirsi protetti dall’istituzioneper laqualelavorano.
Queste, sinteticamente, le criticità più forti che sono state riscontrate e cheaccendono una luce sulla concreta possibilità che gli atteggiamenti dei singolioperatoripossanoessereprotagonistidiun incrementodelle capacitàdiRomaCapitale di dare risposte alla minoranza Rom. Anche a fronte di ampiedisponibilità, infatti, segli sforzi rimarrannosuunpiano individualeodi singoliservizi,nonsarannoingradodiconseguireglieffettidesiderati.
4.2 Esercitazioni del secondo modulo: l’analisi Swot partecipata del Piano diIndirizzodiRomaCapitaleperiRom
La SWOT Analysis (Strengths-Weaknesses-Opportunities-Threats da tradurre inPuntidiForza-Puntididebolezza-Opportunità-Minacce)èun’analisidisupportoalle scelte che risponde ad una esigenza di razionalizzazione dei processidecisionali,sviluppatainorigineperdefinirestrategieaziendaliinpresenzadifortecompetitività e incertezza ma utilizzata da molti anni anche nelle scelte diinterventopubblicoperanalizzare scenari eprogrammare strategiedi sviluppolocalee,ingenerale,nell’implementazionedipoliticheascalaterritoriale.
La analisi Swot partecipata, condotta in aula, rappresenta una fonte diinformazioni e di analisi utile per la prosecuzione delle attività progettuali cheprevedono lamessaapuntocondivisadiprocedurepermigliorare iprocessidiservizioperl’inclusionesocialedeiRomedingeneraledeisoggettisvantaggiati.IlsetdianalisiraccoltorestituisceunquadrovalutativodeiprogrammicapitolinisuiRomesui risvoltioperativi inerentialnuovoPianoRomdi sicuro interesseperl’Amministrazione,dalmomentocheoriginadaungruppoampioequalificatodioperatori con una lunga esperienza professionale alle spalle, direttamente oindirettamentecoinvoltoinfunzionionell’erogazionediserviziapersoneRomo,comunque,svantaggiate.
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Dal quadro completo delle valutazioni, per il quale si rinvia alle schede inappendice, sievidenziacomepuntodi forza sucuihanno insistitoglioperatoril’indiscussapresenzadentro l’Amministrazionedirisorseumanequalificateediaspetti motivazionali e atteggiamenti positivi in merito al contrasto dellediscriminazioni:dueleveimportantipersviluppareefficacementequestotipodiinterventi. Del resto, l’Amministrazione capitolina vanta una lunga storia diprogettazionediinterventidiinclusionesocialeediconduzionediinterventimiratiper i gruppi di Rom, e molti dipendenti hanno sviluppato una grandeconsapevolezza rispettoalleproblematiche connesseai fenomenidi esclusioneche investono questi gruppi. Proprio per questo Roma Capitale ha tutta lapossibilitàdiriorganizzareunarispostacoraleedefficaceperaffrontareerisolvereiltemadell’esclusionesocialedeiRom.
Il sistema di offerta dei servizi, del resto, esiste ed ha una sua operatività ecapillaritàcherappresentasenzadubbioanch’essounimportantepuntodiforza:
• Iservizidiassistenzahannounaelevataoperativitàcoprendoancheattivitàconun’ampiacapacitàorganizzativa;
• Romavantaunalargapresenzadistrutturepubblicheperoffrireservizidiresidenzialitàancheditipotrasversale.
Roma Capitale può far leva, inoltre, sulla formazione che potrebbe essereindirizzataconmoduliadhocfinalizzati,nellospecifico,adaggiornarecompetenzee conoscenzeutili per accompagnare l’implementazionedelPianoRomodellemisureantidiscriminatorie.
Allo stesso modo anche i servizi di comunicazione web e social, che sonostrutturati con personale dedicato, possono supportare la condivisione epromuovere interventi strategici ad alto impatto sull’opinione pubblica, nellaconsapevolezzachepercontrastareifenomenidiesclusionedeiRom,chelanuovaprogrammazionestaintroducendo,ènecessarioinformareinmodocorrettotuttalacittadinanza.
DiversipartecipantihannosottolineatocomedalPianostesso,purcon tutte lecautelerispettoallasuaspecificaattuazione,potrebbescaturireilcambiamentoinrelazioneatreaspettichiavecheessoprovaadintrodurre:
• l’approcciodelPianomiraasuperarelogicheroutinarieeburocratiche;• il set di interventi che prevede l’erogazione dei servizi in una logica
integrata, può rimettere al centro emotivare gli operatori abituati alladispersioneedestemporaneitàdegliinterventi;
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• il Piano introduce logiche di Analisi di impatto e prevede strumenti diMonitoraggioeValutazione che tendono,necessariamente, a sostenerel’effettivitàdegliinterventiprogrammati.
Granpartedell’attenzionedeipartecipantiallaSwotsièconcentrataperòsui ipunti diDebolezza, restituendounquadrodavvero ampiodi problematicità. Sitrattadiaspetticheriguardanoquestionidigovernancedeisoggettichiamatiadorganizzare ed erogare servizi, come pure deficit più strettamente operativi eorganizzativi,oquestionigeneralirispettoallerisorseumane,allaformazioneedaiprocessidiattivazionedeglioperatoripubblicirispettoal lororuolochiavedioperatori sociali, come pure carenze infrastrutturali come, ad esempio, quellaspecificache investe i sistemi informativie lagestionestatisticaanchedi fonteamministrativadeidatiperl’implementazionedellepolitiche.
Infine,sonostateevidenziateanchecarenzeneiservizidiComunicazioneInternaed Esterna o altri gap di tipo sistemico, come il deficit di risorse dedicate allepolitichesocialieagliaspettilegatianormeeregolechecondizionanoelimitanol’agiredell’Amministrazione.Daultimoèstataesaminataepostaall’attenzioneanche ladifficoltà tra gli stessiRomdestinatari degli interventi, di attivarsi perrenderepiùefficacilepolitiche.
5.Irisultatideiquestionari
Oltre all’obiettivo principale di stabilire i fabbisogni formativi, rispettivamentedeglioperatoriedeirom,iquestionarisonodiventatianchemomentiperrilevareatteggiamentieopinionisuiromesullavoroconirom,nelcasodeglioperatori,eper guardaredentro la composizionedegli insediamenti informali, nel casodeiromstessi.
Rinviandoall’appendicestatistical’esamedettagliatodellesingolerispostefornitedagliintervistati,vengonoquidiseguitoesaminatiiprincipalirisultaticonseguiti.
5.1Leesperienzeelerappresentazionideglioperatori
Dai114questionarisirilevainnanzituttochecolorochestannopartecipandoalleattivitàprogettualihannoun’etàmediadi48,5anni,maunvaloremedianoancorapiùalto(50anni).Vantanopertantounalungacarrieraprofessionale:circail60%delcampionehaun’anzianitàdiserviziodi16anniepiùeil30%addiritturaoltrei25 anni. Poco più della metà è laureata e un altro 42% è diplomato. Solo 5intervistatihannodichiaratodiavereuntitolodistudioinferiore.
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Gli operatori dipendenti comunali, comprensivi degli operatori Farmacap, sono101e13quellidelTerzosettore.Iprimisonoinquadratinellaquasitotalitàdeicasi nelle categorie “D” (funzionari) e “C” (istruttori) della nomenclaturaamministrativadelpersonale.
IlgruppopiùnutritodelcampioneèquelloappartenenteallaPoliziaLocale-U.O.SicurezzaPubblicaedEmergenziale(37persone).Seguonoquellodell’areasociale,scuolaelavoro(31)equellodell’areaamministrativa(Anagrafe,URPeSUAP:25operatori).VièpoiilgruppodeglioperatoridelTerzosettore,inclusoilserviziocivile(13)e,infine,quelloFarmacap(7).
Adispettodell’elevataetàanagraficaeprofessionale,permolti(77operatori,circa7sudieci)ROMunicareèilprimoprogetto/corsoformativosullediscriminazioniacuipartecipano.Dei20operatoriconprecedentiesperienzeformative,lamaggiorpartehapartecipatoauncorsoLGBTe2aunosuiRom–larestantepartedelcampionenonharispostoallarelativadomanda.
Una classificazione interessante – su cui proseguirà l’elaborazione in vista delreportfinale–èquellatraoperatoriconesenzaprecedentiesperienzedilavorocon i Rom. I primi sono il 58%, e le loro posizioni possono essere ritenutesignificativeperilmiglioramentodeiservizirivoltiaiRom.
Il61%deglioperatori rispondentidichiaradinonaveremoltaconoscenzadellanormativaantidiscriminazioneeuropeae internazionale;traquellicheinvecelaconoscono, ingranparte (59%) ritengonocheessa siaefficaceperprevenireecombatterelediscriminazioni.Inoltre,peril71%vièdapartedeglioperatoriunasufficiente attenzione rispetto al tema del contrasto alle discriminazioni,percentualecherisultamaggioretraglioperatoriconesperienzecoiRomedallecuirispostesiintuiscecheessihannoriflettutosullaloropraticaprofessionale.Lerisposte del questionario possono essere ritenute quindi un’occasione per faremergereleproblematichedellerelazionitraglioperatorieiRom.
Nelquestionarioèstatochiestoaglioperatoridiesprimere la loroopinionesuiRomtramiteundifferenzialesemanticosullequalitàpersonali(come,adesempio,nell’opposizionebellivsbruttisuunascalaa5livellidiprossimitàsemantica,conunvaloreintermedioneutro).L’elaborazionedeidatimostrainpropositovaloriinferioriall’intermedionellamaggiorpartedellecaratteristicheindicatee,quindi,lapersistenzadeglistereotipipiùdiffusisuiRom.Cisiriferisceinparticolareallasporcizia,larumorosità,ladisonestà,l’inaffidabilità,lachiusuraversoglialtri,lanon istruzione. Un ulteriore dato interessante va individuato nel fatto che talirappresentazioninonsisianoattenuateattraversol’esperienzadirelazionedirettacoiRom.
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Riguardopoiallorocomportamento,tuttiglioperatorisonoconcordinelritenereche iRomvivanodi espedienti (76%)e che rifiutinodimandare i figli a scuola(60%).Questiprobleminonsonodifacilesoluzione,tenendocontodelfattocheiRom tendono prevalentemente a non integrarsi nella città (85%) e a vivereesclusivamentenelpropriogruppoetnico(81%).
Glioperatorisonomaggiormentepropensiaritenerechel’integrazionedeiRomsia difficile da realizzare allo stato attuale (71,9%). È la stessa chiusura adeterminare in qualche modo la rinuncia all’appartenenza sociale e civile,dimostrata secondo gli operatori dalla mancanza da parte dei Rom dellaconsapevolezzadeipropridirittiedoveri(51%chesaleal55%traglioperatoriconesperienza), e quindi la loro mancanza di conoscenza del servizio (44%). Diconseguenza, si determina una situazione in cui i Rom tendono a rivolgersi aiservizisocialiinterminidipretesa(53%).
Allalucediquesteproblematichevainterpretatal’ideaespressadaglioperatori,ematuratainbaseall’esperienzadiretta,checisiadifattounadiffidenzadeiRomneiconfrontideglioperatori(66%deltotaleechesaleal74%traquellichehannosperimentato relazionidirette)euna complementarediffidenzadeglioperatorineiconfrontideiRom(43%intotalee52%deglioperatoriconesperienza).
Questeproblematiche sonoda ritenersi un’occasioneper riflettere sulle stessedifficoltà relazionali tra gli operatori e i Rom. Il nodo sembra essere quello disuperare una relazione assistenzialistica e/o repressiva a favore di unaresponsabilizzazionedeiRom,inmododaindirizzareiserviziversolapromozionesociale.Occorre,daunlato,superarelaprospettivadellasolaemergenza,cheèstataindicatanel43%deicasicomeilmotivoprincipaledegliinterventieffettuatidaglioperatorinellaloropraticaprofessionale–tragliinterventimaggiormentefrequenti è stato indicato lo sgombero del campo (18%). Nello stesso tempo,dall’altrolato,lafrequenzadegliinterventirivoltiall’orientamentoaiservizieallepratiche anagrafiche (29%), fa comprendere che si possano valorizzare degliinterventipiùidoneiasuperarelecriticitàrelazionali.
5.2.IRomdegliinsediamentiinformali
Secondo le stimepiù recenti, a Roma circa 2.500persone vivono in 200microinsediamentidiffusiintuttalacittà.Sitrattailpiùdellevoltedipiccolebaraccopolidoveèscarso,senondeltuttoassente,l’accessoaservizidiprimariaimportanzacome acqua e luce. Composti prevalentemente da rom di nazionalità rumena,molti di questi insediamenti sono attualmente confluiti all’interno di stabili
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abbandonatiedoccupati.E’quindiprobabileche ilquadroattualepossaesserecomplessivamentecambiato
NellafasedineedassessmentdelprogettoROMunicaresonostatecoinvolteedintervistate150personedegliinsediamentiinformalidellacittàdiRoma.
Lasomministrazionedelquestionariosièsviluppatadagennaioadagosto2017.Illavoro è andato incontro a dei rallentamenti causati dai seguenti fattori: 1)difficoltàdiaccessoagliinsediamentiinformali,2)elevatainstabilitàspazialedeglistessi4.Sonostatisomministratiintotale150questionarisemistrutturati.Leunitàdi analisi sono state selezionante seguendo un reclutamento a valanga. Ogniintervistato ha indicato altre possibili persone da intervistare nella sua rete direlazioniecontatti.Ilreclutamentononèquindiavvenutoestraendoisoggettidauna popolazione complessiva, ma è il frutto di una selezione operata dagliintervistati stessi che di volta in volta ci introducevano a nuove persone dacoinvolgere. I risultati della rilevazione non possono essere, pertanto, esteseall’interapopolazionedellepersoneresidentinegliinsediamentiinformaliromani,ancheseciònonneinficiailvaloreinterminidiindicazioni.
ObiettivoconoscitivodelquestionarioèstatoquellodisondareibisognideiRomin relazione ad alcune dimensioni rilevanti nell’accesso ai servizi. Sono stateindividuate complessivamente sette dimensioni: Socio-Anagrafica, Condizionegiuridica,Istruzione,Salute,Lavoro,ResidenzaeSoddisfazionedeiservizi.Laprimadimensioneracchiudeleinformazionigeneraliriguardoaisoggettiintervistati,conun’attenzioneparticolarerivoltaallastoriamigratoriadeirispondenti.Lasecondadimensionepuntaarilevarelalorocondizionegiuridicainterminidipossessodidocumentifondamentaliperl’accessoaiservizi.Lequattrodimensioniseguenti,sibasanosugliassidiinterventodellasuricordataStrategiaNazionalediInclusioneRSC2012-2020.
In particolare era di primario interesse conoscere alcune informazioni generalirispetto alla situazione educativa, sanitaria, lavorativa ed abitativa degliintervistati.L’ultimapartedelquestionariorileval’effettivocontattoavutoconiservizielapercezioneavutadiquestiultimi.
Su150personecoinvoltenellaricercasonostatiintervistati79uominie71donne.L’etàmediadegliintervistatièdi34anni.L’etàmediadegliuominièdi35anniel’etàmediadelledonneèdi32.Gliintervistatisonotuttidinazionalitàrumena.
4Uninsediamentoincuisisonotrovatedellepersonedisposteacollaborareèstatosgomberatopochigiornidopoilnostroarrivoimpedendocidifattodicondurreleinterviste.
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La marginalità sociale dei Rom e le discriminazioni di cui sono protagonisti evittimesonoampiamenteconfermatedalquestionario. Intuttigliambitisocialidove si realizza il benessere di una persona (le diverse aree del nostroquestionario)siosservaunasituazionecaratterizzatadaformegravidiesclusione.
Tutti sono inpossessodiundocumentodi identità,o rumeno (80%)o italiano(20%),masolo lametàdelcampioneèanche inpossessodel tesserinoEniperl’accessoaiservizisanitaridapartedicittadinicomunitari instatodi indigenza.Pocopiùdi1su5possiedelaresidenzanelComunediRoma.Nellostessotempo,laduratadellapermanenzaaRomaèinmediadi9anni.
Inucleifamiliari,contrariamenteaquellochesipuòpensare,nonrisultanomoltoestesi.Piùdel60%dellefamiglieècompostadanonpiùditreoquattromembri.E’da tenere presente che una parte delle persone coinvolte è venuta in ItalialasciandoiproprifigliinRomania.Inquestasituazionelemotivazionisonodiduetipi: continuare a lavorare in Italia emandare soldi ai propri figli e famiglia inRomaniaoprovareatrovareunastabilitàeconomicainItaliaericongiungersiconlafamigliainunsecondomomento.
Nellaquasitotalitàdegliintervistati(120su150),laragioneprincipalepercuisièuscitidalpaesediorigineèlaricercadilavoro.Laraccoltaelarivenditadiferroedialtrioggettiusatisiconfermanelnostrocampionecomelaprincipaleattivitàeconomicadeirom(circail60%).Ilredditomensileindividualenonsuperai500Euronell’85%deicasi.AncheperiRomlaricercadilavoroèaffidatamoltospessoalla rete familiare e amicale, al cosiddetto “capitale sociale” individuale efamiliare.Solo6personehannodichiaratodiavertrovatolavorotramiteiservizi:ilpiùdellevolteconl’assegnazionediborselavoro.
Unosuquattroèanalfabeta,mapiùdiunosutreèinpossessodellalicenzamediaodidiploma(equamentedistribuiti).Nonviènessun laureato. Inoltre, lametànonpossiedecompetenzelinguistichediitaliano.
Si rivolgono poco ai servizi pubblici o lo hanno fatto raramente (75%). Tra lediverse problematiche sociali elencate nel questionario, spicca la richiesta disostegnoeconomicoeabitativo.
L’80% del campione è stato sgomberato almeno una volta dal precedenteinsediamento,epiùdiunosuquattroèstatosgomberatotrevolte
Fra i 150 intervistati, diversi hanno espresso la volontà di essere coinvolti nelprosieguodelleattivitàprogettuali.Male50personeselezionateperlesessionidifrontal e mutual learning saranno solo in parte le persone coinvolte nelleinterviste.Altrepersoneproverrannodaaltriinsediamentiinformali.
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6.Aspetticriticidelprogetto
Dallapartenzaaoggi,ilpianodilavoroèandatoincontroadalcunecorrezioniincorso d’opera. Una è quella della composizione del gruppo dei partecipantiriguardanteilfronteistituzionaledeiservizinelqualeèpresentesoloundirigentedi RomaCapitale in luogodei 20previsti. L’altra correzionedi rotta riguarda ilquestionario rivoltoaglioperatori eaidirigenti, la cui auto-somministrazioneèstatacontestualeall’iniziodelfrontallearning,fornendoun’analisiaposteriorideifabbisogniformativirispettoaipropedeuticiobiettiviprogettuali.
Lamancatapartecipazionedeidirigentièunaspettocriticodellarealizzazionedelprogetto.Allapossibilitàdirecuperareunamaggiorepartecipazionedeidirigentinelprosieguodelleattività,facomunqueriscontroun’attivapartecipazionedeglioperatoridurantelaformazioneinaula.
Le attività del progetto ROMunicare possono rappresentare un’occasione perl’Amministrazione per potenziare la capacity-building istituzionale, ovvero lapossibilitàdicostruirepercorsiinclusiviconilcontributodituttelecompetenzeattivabilirispettoagliobiettividaconseguire,compresequelledeiRom.
7.Ilprosieguodelleattività
Nelmesedigennaio2018,da lunedì15agiovedì18,avrà luogo la formazionediretta ai 50 Rom selezionati dal campione intervistato e da altri insediamentiinformali.Ipartecipantialcorsosonostatiselezionatitenendoinconsiderazionel’interesseeladisponibilitàaesserepartedelprogetto.
Obiettivigeneralidellaformazionefrontalesaranno:
• Aumentare la consapevolezza sui diritti umani e sulla normativaantidiscriminazioneInternazionaleedEuropea;
• Aumentarelaconsapevolezzarispettoaidiritti/dovericiviliesocialienell’approccio alle istituzioni e ai servizi (sapermuoversi/interfacciarsi);
• Aumentarelaconsapevolezzarispettoaiservizieallerisorseutilizzabilinelterritorio;
• Facilitarel’accessoalsistemadeiservizisocio-sanitariescolastici;• Aumentare le conoscenze rispetto al funzionamento e ai criteri di
accessoalleprestazionisociosanitarie.
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La formazioneavrà inoltre l’obiettivodi sviluppare le seguenti competenzeneidiscenti:
• Capacitàdidecostruirestereotipiepregiudizi;• Sviluppodella sensibilità interculturale intesa comecompetenzanel
relativizzare atteggiamenti e comportamenti propri e degli altrisapendolicollocareinuncontestorelazionalespecifico;
• Capacitàdicompiereazioniresponsabilieimpegnarsinelprocessodisviluppodellecapacitàperunatrasformazionepersonaleesociale.
• Resilienzanelledifficoltà.
Saràerogatoungettonedipresenzapergarantirelafruizionecontinuativadituttelepersonecoinvolte.Lostrumentodelgettonedipresenzahaunadoppiafinalità:daunapartequelladirimborsarelepersonechedovrannointerromperelaproprianecessaria attività lavorativa per seguire le lezioni dall’altra quella diresponsabilizzare ipartecipantialcorso. Inquestaottica infatti ilgettonepotràessere erogato solo a completamento del corso, ogni persona dovràobbligatoriamentepartecipareatuttele5giornatepreviste.
Laformazioneaffronteràiseguentitemi:
• Giorno1.Identità• Giorno2.PregiudiziBisognieDiritti• Giorno3.Salute• Giorno4.Scuola,LavoroeAbitare
Ilcorsosisvolgeràpresso ilDipartimentoPoliticheSocialiSussidiarietàeSalutechehagiàospitatoquellodirettoaglioperatori.
E’pertantoauspicabile,compatibilmenteconledisponibilità,cheancheilmutuallearning possa tenersi nella stessa struttura, perché ciò consentirebbe aROMunicare dimantenere le proprie attività nella dimensione istituzionale piùidoneaperilprogetto,peripartnereperipartecipanti.
Ilmutuallearningpartiràilprossimo25gennaio2018,lasettimanasuccessivaaquelladellaformazionerivoltaaiRom.PressolaSalaConvegnidellasedecentraledel CNR si svolgerà il primo incontro preparatorio almutual learning con glioperatorichehannopartecipatoalleattivitàformative,mentreneisuccessivimesidi febbraio e marzo avranno luogo le sessioni a cui parteciperannocontestualmente,intornoallostessotavolo,operatorieRom.
Nei successivimesi e fino al termine del progetto (giugno 2018) avrà luogo ladisseminazionedeirisultati,attraversounaseriediiniziativeseminarialiinfasedi
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programmazioneincuisarannopresentatiediscussi imaterialiprodotti(reportfinali,lineeguidaeladocumentazione).
Nel prosieguo di tali attività progettuali, sarebbe altrettanto auspicabilerecuperare la partecipazione dei dirigenti, consentendo a ROMunicare disviluppareappienoisuoiobiettivi.