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Relazioni topologiche tra i compartimenti cellulari. La membrana nucleare come invaginazione della membrana citoplasmatica. Nucleo e citosol topologicamente continui. Mitocondrio come batterio simbionte. ER, apparato di Golgi, endosomi, lisosomi e vescicole trasportatrici formano una famiglia.

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Le proteine iniziano ad essere sintetizzate sui ribosomi nel citosol. Le proteine che hanno segnali di smistamento sono indirizzate:

fuori dal citosol (proteine di secrezione) tramite vescicole di secrezione

nel nucleo

nell’ER

nei mitocondri o negli altri organelli.

L’orientamento delle proteine e dei lipidi nella membrana dal compartimento donatore è conservato nella membrana del compartimento bersaglio, mentre le proteine solubili sono trasferite da lume a lume.

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I segnali di smistamento sono specifici e sono riconosciuti da recettori proteici sull’organello bersaglio, oppure da traslocatori che aiutano l’associazione al recettore specifico. I segnali per lo stesso organello sono intercambiabili.

Tre modalità di trasporto delle proteine.

Trasporto regolato tra citosol e nucleo, dove i pori nucleari fungono da chiusure selettive per grossi complessi macromolecolari

Trasporto transmembrana, dove proteine traslocatrici dirigono proteine attraverso una membrana dal citosol ad un compartimento topologicamente distinto (ER o mitocondrio).

Trasporto vescicolare, dove vescicole di trasporto passano da un compartimento ad un altro.

Segnali di smistamento: peptidi segnali sulla proteina

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Peptide segnale/peptidasi

Zona segnale

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ER: segnale di 5-10 aa idrofobici Se trattenute nell’ER altri 4 aa nella zona carbossiterminale. Mitocondri: peptidi segnali formati da aa carichi positivamente, che si alternano ad aa idrofobici. La costruzione degli organelli è complessa per cui gli organelli si ingrossano, si scindono in due e poi vengono divisi nelle cellule figlie.

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Traffico delle proteine dentro e fuori il nucleo. I segnali di localizzazione nucleare sono stati identificati per la prima volta sulla proteina virale Antigene T del virus SV40, che si accumula nel nucleo della cellula ospite per la replicazione del DNA virale. Le proteine vengono sintetizzate su ribosomi sulla superficie del nucleo in contatto con l’ER. Le proteine sintetizzate vengono fatte passare attraverso l’ER e le aperture della membrana nucleare (pori) nello spazio perinucleare. Le proteine sono importate attraverso i pori in conformazione ripiegata. I peptidi segnali non vengono tagliati via (necessità di exporto e reimporto frequente).

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Segnale di importo nucleare per grandi proteine, per trasporto attivo con uso di ATP

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Ingresso di istoni (3 milioni mol per min), DNA ed RNA polimerasi, proteine dei ribosomi, fattori trascrizionali e regolatori .

Uscita di tRNA, mRNA e ribosomi assemblati (6/min)

L’esportazione dell’RNA messaggero viene favorito dal cappuccio al 5’, che permette di distinguerlo dai pre-mRNA non ancori maturi

Gli RNA transfer e ribosomali sono esportati qunado già complessati con proteine, che contengono i segnali di esporto.

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Complesso del poro nucleare: diffusione libera in canali acquosi che permettono il passaggio di molecole idrosolubili piccole (sino a 50.000 dalton e con diametro massimo di 9 nm).

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Trasporto attivo attraverso i complessi del poro richiede fattori citosolici ed ATP (vale anche per l’RNA)

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Le proteine mitocondriali sono importate: nella matrice nello spazio intermembrana grazie a segnali di indirizzamento, posti nella porzione amino-terminale. Nella matrice: il peptide segnale si lega ad un recettore sulla membrana mitocondriale esterna e la proteina viene traslocata grazie alla presenza di un secondo traslocatore sulla membrana interna: si crea un punto di contatto tra le due membrane. Le proteine sono traslocate “non ripiegate”. Intervengono in questo processo le proteine chaperonine, come hsp70, che mantengono le proteine srotolate. L’idrolisi dell’ATP viene usata per staccare l’hsp70 e fornire energia motrice per importare la proteina attraverso il traslocatore.

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La traslocazione delle proteine nella membrana mitocondriale interna e nello spazio intermembrana richiede:

la sequenza segnale

una sequenza di aa idrofobica dopo il peptide segnale, che funziona da nuovo peptide segnale quando il primo è stato tagliato via dalla peptidasi (meccanismo simile alla traslocazione nell’ER)

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Reticolo endoplasmatico: forma il 50% delle membrane e con il suo “lume” o “cisterna” il 10% del volume. Sede di biosisintesi di proteine e lipidi.

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SRP: regione 1) lega il ribosoma e ferma la sintesi proteica; 2) lega il peptide segnale; 3) lega il recettore della SRP sulla membrana dell’ER. Contiene anche un sito che lega GTP.

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Sec61 is a hetero-trimeric

complex composed of a, b, g

subunits related to SecYEG

SRP is a ribonucleoprotein

complex composed of 7S

RNA and numerous proteins

binding of signal sequence

is modulated by NAC

SRP pathway is co-

translational; SRP mediates

arrest of elongation until it

docks with SRP receptor;

translocation then proceeds

through Sec61

SRP is the major pathway

used for import into ER

a post-translational translocation pathway

that makes use of Sec61 also exists;

preproteins are maintained in a translocation-

competent form by Hsp70/Hsp40

10-7

Translocation into the ER

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NUMEROSI ELEMENTI SONO COINVOLTI NELLA TRASLOCAZIONE CO-TRADUZIONALE

1. PEPTIDE SEGNALE 2. PARTICELLA SRP 3. RECETTORE DI SRP

4. TRASLOCONE 5. PEPTIDASI DEL SEGNALE

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IL PEPTIDE SEGNALE E’ UNA SEQUENZA IDROFOBICA

1. 15-45 AMMINOACIDI 2. DI REGOLA AMMINOTERMINALE 3. IDROFOBICA 4. IN GENERE RIMOSSA 5. SEQUENZA VARIABILE

ESEMPIO:

NH2-MMSFVSLLLVGILFWATEAEQLTKCEVFQ

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E’ COSTITUITA DA 1 RNA 6 PROTEINE E

riconoscimento del segnale

arresto della traduzione

riconoscimento del segnale RNA

riconoscimento del recettore su RER

SRP

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Figure 12-39a Molecular Biology of the Cell (© Garland Science 2008)

B) La particella SRP

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COME SRP INTERAGISCE COL RIBOSOMA

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IL RECETTORE DI SRP E’ LOCALIZZATO SUL RER

1. PROTEINA TRANSMEMBRANA DEL RER 2. COSTITUITO DA 2 SUBUNITA’ (SRa ed SRb) 3. SI DISTACCA DA SRP CON IDROLISI DI GTP

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riconoscimento del segnale

blocco della traduzione

legame al recettore

SRP SVOLGE 3 FUNZIONI

1 2 3

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Occorre idrolisi di ATP per la traslocazione. L’energia della sintesi proteica può essere usata per forzare la catena nel canale formato dal traslocatore nella membrana dell’ER.

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I traslocatori contengono pori acquosi

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Proteina solubile rilasciata nel lume dal taglio con la peptidasi

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Proteine transmembrana monopasso: peptide che ferma il trasferimento: l’alfa elica idrofobica della proteina. Proteine transmembrana multipasso: Un peptide segnale interno serve da segnale d’inizio del trasferimento. Una combinazione di segnali d’inizio e di fine servono per i vari segmenti transmembrana.

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LE PROTEINE NEL RER SUBISCONO MODIFICAZIONI

1. GLICOSILAZIONE (asparagine) 2. FORMAZIONE DI PONTI DISOLFURO 3. OLIGOMERIZZAZIONE 4. RIMODELLAMENTO DELLE CATENE OLIGOSACCARIDICHE 5. ARCHITECTURAL EDITING QUALITY CONTROL

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OLIGOSACCARIL TRANSFERASI

OT

RIBOFORINA I RIBOFORINA II PROTEINA 48kDa

ASN-X-SER ASN-X-THR

1. GLICOSILAZIONE (asparagine)

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ASPARAGINA

OLIGOSACCARIDE

N-C-C-X- Ser Thr

H O

H CH2

C-O

NH

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Man P P GlcNAc 2 5

Man P P GlcNAc 2 9

Man P P GlcNAc 2 9

RER CITOSOL DOLICOLO

DOLICOLO

DOLICOLO

DOLICOLO

P

P P GlcNAc

Man P P GlcNAc 2 5

Glu 3

DOLICOLO

DOLICOLO

2

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= N-Acetilglucosamina GlcNAc

= Mannnosio Man

= Galattosio Gal

= Acido sialico NANA

= Glucosio Glu

Asn

X

Ser/Thr

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Asn

X

Ser/Thr GOLGI

RER

Asn

X

Ser/Thr

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2. FORMAZIONE DI PONTI DISOLFURO

PDI (PROTEINA DISOLFURO ISOMERASI) AMBIENTE NON RIDUCENTE IDROLISI DI ATP

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3. OLIGOMERIZZAZIONE

ALCUNE PROTEINE SONO COSTITUITE DI PIU’ SUBUNITA’. LE SUBUNITA’ SI ASSOCIANO NEL RER. L’OLIGOMERIZZAZIONE E’ SPESSO INDISPENSABILE PER USCIRE DAL RER.

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4. RIMODELLAMENTO DELLE CATENE OLIGOSACCARIDICHE

LE 3 MOLECOLE DI GLUCOSIO VENGONO RIMOSSE DALL’OLIGOSACCARIDE PRIMA CHE LA PROTEINA ESCA DAL RER.

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Elaborazione degli oligosaccaridi N-Linked nel RER

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5. ARCHITECTURAL EDITING QUALITY CONTROL

NEL RETICOLO ENDOPLASMATICO SONO PRESENTI NUMEROSE PROTEINE CHE SVOLGONO FUNZIONI DI CHAPERONI O CHAPERONINE. QUESTE PROTEINE: 1. INTERVENGONO NEL RIPIEGAMENTO DELLE PROTEINE IN TRANSITO. 2. IMPEDISCONO CHE PROTEINE NON CORRETTAMENTE RIPIEGATE ESCANO DAL RER.

ESEMPI: BiP - CALNEXINA - CALRETICULINA - HSP70

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2001

DURANTE LA TRASLOCAZIONE NEL RER LE PROTEINE SI LEGANO A CHAPERONI E SI RIPIEGANO

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UPR genes UPRE

Nucleus

The Unfolded Protein Response (UPR)

BiP Unfolded

protein

ER

ATF6 Golgi

S1P/S2P

IRE XBP1 mRNA

XBP-1 – BiP, CHOP

– XBP1

– Lipogenesis

– BiP,PDI,SCJ1

– ERAD (ER-ass. degradation)

– Phospholipid Synthesis

© Sabine Schnyder 2005

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PROTEINE DEL RER RIPIEGATE MALE POSSONO ESSERE RETROTRASPORTATE E DEGRADATE

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LA SINTESI DI LIPIDI AVVIENE SUL RE

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Alcune proteine di membrana tagliano un peptide carbossiterminale e lo scambiano con un’ancora di glicosilfosfaditil inositolo (GPI): proteine ancorate al GPI.

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Traffico vescicolare: le vescicole gemmano da un compartimento e si fondono con un altro

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Il trasporto vescicolare non è aspecifico: ciascuna vescicola di trasporto contiene proteine selezionate e si fonde con un compartimento specifico: questo permette di mantenere l’identità di ogni tipo di organello.

Via biosintetica-secretoria: trasporto all’esterno di proteine di nuova sintesi: ER-Golgi-superficie cellulare (lisosomi)

Via endocitica: assunzione di macromolecole, passaggio in endosomi e lisosomi.

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L’esocitosi Via secretoria costitutiva: lipidi e proteine di membrana con via di default. Via secretoria regolata nelle cellule specializzate nella produzione di ormoni o neurotrasmettitori: messaggero chimico si lega a recettori di membrana ed induce segnali che causano attivazione della secrezione. Ingresso di Ca2+ stimola esocitosi di neurotrasmettitori nelle cellule nervose.

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Nell’ER le proteine che sono state sintetizzate sono ripiegate, assumono la struttura secondaria grazie all’enzima disolfuro isomerasi, che da origine da SH a ponti S-S, e vengono glicosilate. Quelle corrette proseguono verso il Golgi, quelle anomale sono trattenute nel reticolo dala proteina BiP. BiP è una chaperonina che può aiutare la proteina a ripiegarsi.

Dall’ER all’apparato del Golgi: via di default (non richiede segnali specifici) che viene percorsa dalle proteine correttamente assemblate sino alla membrana.

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Ciascuna pila del Golgi ha due facce distinte: cis (di entrata) e trans (di uscita)

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Nell’apparato del Golgi le catene saccaridiche sono rielaborate:

L’oligosaccaride attaccato in N nell’ER viene modificato in:

olisaccaridi complessi: almeno 2 acetil glucosammine + galattosio ed acido sialico (carica negativa).

Oligosaccaridi ad alto tenore di mannosio: molti residui di mannosio.

Vengono staccati gli zuccheri attaccati nell’ER (glicosidasi) e rimaneggiati im mannosi.

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I lisosomi: punti di incontro ove convergono le sostanze che devono essere digerite.

Enzimi lisosomali: idrolasi lisosomali

Vie per arrivare al lisosoma:

Autofagia (ER si trasforma in lisosoma)

Fagocitosi

Endosoma precoci e tardivi

Alcune proteine sono trasportate nel lisosoma direttamente con l’uso di un segnale lisosomale: KFERQ (Lys, Phe, Glut, Arg, glutammina)

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Tre vie di degradazione nei lisosomi

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Le idrolasi lisosomiali sono caratterizzate dalla presenza di un gruppo specifico, il mannosio-6-fosfato (M6P), che serve a farle riconoscere da un recettore specifico presente sul trans-Golgi.

L’M6P è aggiunto agli oligosaccaridi legati all’asparagina, nel reticolo cis del Golgi.

Il recettore è una proteina transmembrana localizzata sul trans Golgi. L’unione con l’idrolasi inizia la formazione di vescicole e si verifica a pH 7. Le idrolasi si dissociano dai recettori negli endosomi tardivi a pH 6.

I recettori sono riciclati verso il trans Golgi.

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Malattie da accumulo lisosomale: le idrolasi lisosomali sono alterate per difetti genetici recessivi.

Malattia di Hurler

I-cell disease

I substrati delle idrolasi si accumulano non digeriti nel lisosomi, per cui si formano inclusioni nelle cellule.

Le idrolasi alterate sfuggono ai lisosomi, sono secrete dalla via di default e si accumulano nel sangue: il difetto è dovuto alla mancanza o al difetto di una fosfotransferasi GlcNAc. Le idrolasi sono secrete.

Non funziona la via di scavenger (raccolta dei rifiuti) di endocitosi e si accumulano.

Nel fegato via alternativa.

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Endocitosi: Dalla superficie cellulare verso i lisosomi. Fagocitosi di grandi particelle (250 nm) svolta da cellule specializzate tramite fagosomi. Le particelle si devono legare ai fagociti: recettori attivati scatenano la risposta (vd. Immunologia). Normalmente sono gli anticorpi che riconoscono le particelle estranee e le presentano ai fagociti. Proteine Fc o complemento.

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Endocitosi: la fagocitosi è una forma specializzata nei macrofagi e neutrofili (10 all’11 globuli rossi al giorno)

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Fosse rivestite di clatrina: 2% dell’area di membrana

La clatrina forma un cesto o una gabbia sotto la membrana e dà origine ad una vescicola rivestita di clatrina: è un processo rapido e continuo in molti tipi cellulari.

Le vescicole si fondono poi negli endosomi precoci.

Servono per l’endocitosi in fase fluida e per l’assunzione di specifiche macromolecole dall’esterno.

Questo processo è chiamato endocitosi mediata da recettori: processo selettivo che permette di assumere grandi quantità di macromolecole.

Es. trasporto del colesterolo.

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