Relazione attività 2011
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Centro Mondialità Sviluppo Reciproco (CMSR)
Sede legale e operativa: Via della Madonna, 32 - 57123 Livorno (LI) CF e P.IVA 01078610498 Tel. + 39 0586 887350
Fax+39 0586 882132 Sito web: www.cmsr.org
e-mail: [email protected] Rappresentante Legale: Guido Frati (Presidente)
Federazione di appartenenza: Volontari nel Mondo - FOCSIV
Idoneità riconosciute:
n. 1991/128/1016/5 dell’08/04/91 selezione, formazione e impiego di volontari
in servizio civile e per l’attività di informazione n. 1992/128/001913/0 del 21/05/92 realizzazione di programmi a breve e medio
periodo nei paesi in via di sviluppo Soci: 80
Personale in servizio: 3 operatori nella sede centrale;
15 operatori nella sede tanzaniana. Stampa Gennaio 2012
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1.1 - PROGETTO: “APPROVVIGIONAMENTO IDRICO NELLA
REGIONE DI DODOMA” (TANZANIA)
Il progetto è le attività ad esso correlate sono finanziate tramite: cofinanziamento di alcuni enti locali,
donazioni di privati, fondi propri del CMSR. Esso prevede interventi nel campo idrico nella Regione di Dodoma. In particolare si prospettano interventi volti a realizzare e gestire in modo proprio e sostenibile degli impianti idrici (pozzi dalla falda superficiale) nei villaggi della regione; introdurre appropriate procedure di salute ambientale negli stessi villaggi; inoltre sono previsti interventi volti ad evitare, da parte delle popolazioni beneficiarie, comportamenti indesiderabili e, per contro, a favorire comportamenti corretti nel campo igienico e sanitario; infine il progetto intende far accrescere lo status socio economico all’interno delle aree coinvolte.
Obiettivi: Miglioramento della qualità della vita nei villaggi interessati fornendo fonti di acqua potabile all’interno o il più vicino possibile ai centri abitati in modo da:
Rendere disponibile una quantità di acqua pro-capite minima di almeno 20 litri/giorno; Ridurre il tempo e la fatica sprecati, in particolare dalle donne, per l’attingimento. Ridurre l’incidenza delle malattie trasmissibili dovute alla carenza d’acqua e d’igiene.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è continuativo.
Durante il 2011 le attività sono state focalizzate sull’incrementazione delle
strutture idriche in 2 villaggi.
- I membri delle comunità locali dei 2 villaggi coinvolti sono stati sensibilizzati e
hanno partecipato ad ogni fase dello scavo e costruzione dei pozzi;
- Un numero totale di 4 pozzi è stato scavato puntualmente in 2 villaggi ed i
beneficiari ammontano a circa 11500 persone;
- Sono stati esaminati un numero totale di 8 campioni di acqua e tutti hanno
dato buoni risultati. Quindi l’acqua di tutti e 4 i pozzi è adatta all’uso umano
garantendo sufficienti doti di potabilità;
- I 4 pozzi sono stati dotati delle strutture di protezione e della pompa manuale.
Infine sono stati effettuati dei test di pompaggio per il collaudo;
- Un numero totale di 20 appartenenti ai comitati dell’acqua di villaggio sono
stati formati per la gestione dei pozzi. Sono state effettuate 4 assemblee dei
beneficiari (una per ogni pozzo) durante le quali sono state date le
informazioni necessarie per il corretto utilizzo dell’acqua. Al termine del
periodo di formazione i pozzi sono stati consegnati ufficialmente alle comunità.
1.2 - PROGETTO:“Dispensario di Mazae” (Distretto di
Mpwapwa)
Il progetto è cofinanziato tramite una donazione da parte di un privato. L’azione nasce dall’esigenza di migliorare l’assistenza sanitaria in un Paese in cui la mortalità, dovuta a malattie spesso curabili, è ancora molto alta. La problematica più grossa è quella della scarsità di strutture di base per la
diagnosi e la cura. In molti villaggi si è costretti a percorrere a piedi 5-10 km per raggiungere il dispensario più vicino. Il villaggio di Mazaya (situato nel Distretto di Mpwapwa) è uno di questi. Infatti l’ospedale più vicino si trova a circa 10 km e non esistono mezzi di trasporto affidabili per
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raggiungerlo, per cui i malati sono costretti a lunghe camminate o, nei casi più gravi, devono essere trasportati a spalla dai congiunti. Questo comporta ritardi nell’assistenza che portano gravissime conseguenze sulla salute e spesso anche la morte. In particolare la percentuale di morte nei bambini sotto i 5 anni supera il 15% anche in considerazione del fatto che nel villaggio non esiste il servizio di
controllo mensile per la malnutrizione e per le vaccinazioni, e quindi i bambini che non frequentano questo servizio sono più deboli e più sottoposti a malattie quali la malaria e altre malattie infettive. Per risolvere questo problema la popolazione locale ha chiesto la collaborazione del CMSR per costruire un Dispensario Sanitario, cioè un piccolo ospedale che possa rispondere alle malattie più diffuse, intervenire nei casi meno gravi e faccia da punto di riferimento per l’eventuale trasporto presso l’ospedale cittadino dei casi più gravi. Non essendoci sufficienti medici nella regione, il dispensario viene gestito da due infermiere-levatrici
che sono addestrate a curare le malattie più comuni (malaria, infezioni intestinali, malattie della pelle e degli occhi, ecc.), ricucire ferite, effettuare l’assistenza al parto. Le infermiere sono fornite e stipendiate dallo Stato se il villaggio si impegna a garantire l’alloggio. Nel dispensario inoltre si effettua il servizio di controllo mensile delle donne in gravidanza e dei bambini sotto i cinque anni. Le donne vengono visitate e consigliate su come comportarsi durante la gravidanza, vengono vaccinate, vengono trasportate in città se si riscontra che la gravidanza è a
rischio. I bambini vengono vaccinati, si controlla il peso per assicurarsi che non siano malnutriti, si istruiscono le madri sul come allevarli e soprattutto sul come nutrirli. Va considerato inoltre che il dispensario di Mazaya servirà anche i villaggi limitrofi (Iyoma, Mwanakianga, Idilo, Kisokwe) che non lo possiedono. Il totale della popolazione di questi villaggi è di 9500 abitanti. Quindi Totale il dispensario servirà più di 12.000 persone. Obiettivi:
Migliorare la qualità della vita della popolazione del villaggio di Mazae e di 4 villaggi vicini tramite la costruzione e messa in funzione di un nuovo dispensario.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è iniziato nel gennaio 2011 con la costruzione del corpo centrale del
dispensario. Successivamente è stato iniziata anche la seconda struttura
necessaria, cioè l’abitazione per le due infermiere-levatrici. A fine 2011 le
strutture risultavano quasi completamente ultimate mancando di installare solo gli
infissi e di effettuare la tinteggiatura. In seguito il dispensario dovrà essere
fornito dell’attrezzatura sanitaria per poter iniziare il servizio.
1.3 - PROGETTO: “Maji na Afya (acqua e salute)”
Il progetto è un’iniziativa della Provincia di Livorno che ha ne ha affidato l’esecuzione al CMSR. Partner locale è il Distretto di Bahi (Regione di Dodoma – Tanzania). La durata è triennale e nel 2010 sono state realizzate le attività del primo anno. Le caratteristiche del progetto sono le seguenti:
Settori di intervento: Sviluppo e gestione delle risorse ambientali e assetto territoriale; Promozione dei diritti fondamentali; Sanità; Rafforzamento Istituzionale.
Obiettivi generali:
Miglioramento della qualità della vita della popolazione rurale attraverso l’accesso all’acqua, la sanità e il rafforzamento delle istituzioni e dei servizi pubblici locali.
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Obiettivi specifici:
Le finalità dei seguenti interventi riguardano:
Il miglioramento dello stato di salute della popolazione rurale dei villaggi interessati (in particolare delle donne e dei bambini) attraverso sistemi di fornitura corretti dell’acqua sorgiva e il miglioramento del servizio sanitario pubblico locale;
Rafforzamento delle istituzioni locali attraverso scambio di buone prassi e il
consolidamento dei legami con le Amministrazioni pubbliche di Livorno.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è continuativo.
Durante il 2011 le attività sono state focalizzate sull’incrementazione delle
strutture sanitarie nel villaggio di Kisima cha Ndege attraverso la costruzione di
un dispensario.
La struttura muraria è stata completata. Mancano ancora la copertura del tetto e la
finitura. In seguito dovrà essere costruito anche l’edificio che ospiterà le abitazioni
del personale sanitario.
1.4 - Progetto: Elimu kwa wote (Istruzione per tutti)
(TANZANIA)
Il progetto è finanziato dal Conferenza Episcopale Italiana tramite il fondo doll’8 per mille ha una
durata prevista di 2 anni. Localizzazione: Chikopelo Bwawani (Distretto di Bahi – Regione di Dodoma – Tanzania)
Il progetto si prefigge di: 1) riabilitare un Centro di Sviluppo Rurale realizzato dalla Diocesi di Livorno e dal CMSR alla
fine degli anni ’80; 2) costruire una scuola elementare nell’area confinante con il Centro.
Il progetto è situato nel villaggio di Chikopelo, al centro della Rift Valley; una delle zone più siccitose e povere della Tanzania, spesso afflitta dal problema della fame. E’ indiscusso che l’unico modo per risollevare la situazione di questa popolazione sia quello di investire
sull’istruzione e sulla formazione. Il Centro ha svolto per anni il ruolo di unico promotore di sviluppo di quel territorio offrendo corsi di agricoltura di base e sviluppo rurale per i contadini (in particolare coltivazione con trazione animale e orticoltura), corsi di economia domestica per le ragazze e corsi di sanità di base per la popolazione in genere. Dai primi anni ’90 il Centro è gestito dalla locale Diocesi cattolica, che è sempre stata molto impegnata nell’ambito sociale. Dopo anni di attività il Centro ha bisogno di una ristrutturazione complessiva, sia per quanto riguarda l’attrezzatura di cui dispone, sia per quanto riguarda il
rinnovamento della didattica, sia per dotarlo di nuovi mezzi gestionali per facilitare l’auto sostentamento futuro. Il Centro e le sue attività di sviluppo hanno attratto molte famiglie che si trovavano in stato di indigenza e così nel corso degli anni è nato un nuovo centro abitato che conta ormai più di 2000 abitanti. Di questi circa 450 sono bambini in età scolare (6-13 anni). Non esistendo una scuola sul posto gli alunni sono costretti a frequentare le scuole dei villaggi vicini (6-7km di distanza), coprendo la distanza a piedi. Molte famiglie rinunciano quindi ad iscrivere i propri figli oppure questi
interrompono gli studi senza completare il ciclo. Il progetto si propone di costruire le aule per il ciclo delle scuole primarie, dalla I alla VII (6-13 anni d’età), e le semplici abitazioni per i maestri. Questi ultimi saranno forniti e stipendiati dallo Stato Tanzaniano.
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ATTIVITÀ REALIZZATE
- Terminata la prima fase della costruzione della nuova scuola primaria mediante
la realizzazione di una seconda casa per i maestri. E’ iniziata l’attività scolastica
delle prime due classi e di una classe di scuola d’infanzia. Nel 2011 hanno
frequentato più di 250 alunni.
- Terminata la ristrutturazione degli edifici del Centro di Sviluppo Rurale.
Terminata la formazione del personale addetto al Centro. Iniziata l’attività di
formazione diretta ad aiutare i contadini e gli allevatori della zona.
E’ attualmente in corso la richiesta alla CEI di un nuovo finanziamento per poter
completare il complesso della scuola primaria.
1.5 - PROGETTO: “Sostegno all’azione globale contro
l’AIDS in Africa Sub–sahariana” (II fase) / PIR AIDS 2008
L’iniziativa, elaborata dal Gruppo di lavoro AIDS del Tavolo Africa della Regione Toscana e di cui il CMSR è capofila, è stata concepita quale secondo intervento di un percorso progettuale a sostegno dell’accesso universale ai servizi di prevenzione, cura, trattamento e supporto per le popolazioni colpite dall’HIV/AIDS in Africa Sub-sahariana (obiettivo generale), in conformità agli impegni assunti dalla comunità internazionale (Nazioni Unite e G8). L’obiettivo specifico si richiama in modo più
contestualizzato all’oggetto dell’azione promossa in due paesi chiave - Burkina Faso e Tanzania: lo sviluppo delle capacità della società civile per affrontare alcuni nodi critici dell’accesso da parte della
popolazione giovanile e femminile ai particolari servizi di prevenzione e cura. I risultati attesi dalla realizzazione del presente progetto hanno riguardato: - il potenziamento delle capacità e delle risorse della società civile per la prevenzione
dell’HIV/AIDS nella popolazione giovanile dei Distretti di Dodoma, Kondoa, Chamwino e Bahi
della Regione di Dodoma (Tanzania); - l rafforzamento delle risorse di solidarietà e mutuo aiuto per supportare l’accesso ai servizi di
prevenzione e cura contro l’AIDS nelle fasce sociali vulnerabili di Ouagadougou (Burkina Faso); - A capitalizzazione delle lezioni apprese dalle esperienze pilota in Tanzania e in Burkina da
parte del Sistema Toscano di Cooperazione, con particolare riferimento al Tavolo Africa.
In Tanzania in particolare (dove il CMSR ha responsabilità diretta di realizzazione delle attività) sono stati indicati come beneficiari dell’azione alcuni gruppi di giovani (target) dei Distretti indicati da formare quali peer educators, gli utenti dei Centri sociali giovanili e quelli raggiunti da attività educative ad opera degli stessi peer educators nei luoghi di lavoro, di ritrovo, ecc. In Burkina Faso (partner referente la ong CIAI) le attività hanno coinvolto le donne membri dell’Associazione di auto-aiuto “Aide Moi à Etre Mère” (AEM) di Ouagadougou e i pazienti HIV+ da loro
seguiti attraverso attività di sostegno a domicilio.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è stato avviato il 18 Febbraio 2010 e ha avuto una durata di 16 mesi.
Per quanto attiene la Tanzania, le attività studiate di concerto con il partner locale
TPHA (Tanzanian Public Health Association) hanno riguardato:
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- la formazione di 80 Peer Educators provenienti dai Distretti di Bahi, Kondoa
e Dodoma Municipality per attività di comunicazione e sensibilizzazione
delle persone più vulnerabili e a rischio di contrazione del virus dell’AIDS
(giovani e donne);
- il potenziamento dell’equipaggiamento in termini di attrezzature di 3 Centri
sociali giovanili nei Distretti di Dodoma M., Kondoa e Chamwino dove si
realizzano attività di comunicazione e prevenzione dell’HIV/AIDS.
Ai fini della verifica e della valutazione dei risultati attesi, si può affermare che le
capacità e le risorse della società civile sono risultate accresciute e potenziate. Le
stesse Autorità locali che hanno presenziato alla formazione hanno contribuito a
far comprendere ai giovani coinvolti l’importanza della loro attività in quanto peer
educators, educatori volontari di propri pari sia attraverso il semplice passaparola
che attraverso la realizzazione di veri eventi di sensibilizzazione rivolti ai giovani.
Il ruolo chiave giocato dai peer educators si pone pertanto a vantaggio della
replicabilità della stessa azione formativa e del progressivo aumento di
consapevolezza e capacità della società civile nel suo complesso.
1.6 - PROGETTO: “Attori di auto-sviluppo in rete: rafforzamento delle competenze nella gestione dei servizi
pubblici” / PIR Governance 2008
Il progetto è stato elaborato dal gruppo di lavoro “Rafforzamento delle politiche di decentramento” del Tavolo Africa della Regione Toscana di cui il CMSR è membro. L’iniziativa prevede la realizzazione di
azioni-pilota in due paesi specifici (Tanzania e Ghana) e la messa in rete di esperienze fra tutti i 6 Paesi in cui è attivo il Sistema Toscano della Cooperazione nel supporto al decentramento dei servizi e della governante locale (Ghana, Tanzania, Burkina Faso, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sudafrica).
Nel porsi come obiettivo specifico il “consolidamento dei sistemi di governance locali dei 6 Paesi rafforzando l’interazione di enti locali e società civile nella pianificazione, gestione e monitoraggio di servizi pubblici e sostenendo l’attivazione di pratiche di scambio sud-sud tra i territori coinvolti”, il progetto raggiungerà due linee di risultati, ovvero:
- l’attivazione e il rafforzamento di pratiche di scambio sud-sud attivate e rafforzate sul tema del decentramento e della gestione dei servizi di base tra territori dei 6 Paesi coinvolti nel
progetto; - il consolidamento di attività concrete di pianificazione, gestione, monitoraggio di specifici
servizi pubblici di base nei 2 paesi i cui si realizzano le azioni-pilota (gestione dei rifiuti in Ghana e servizi sanitari di base e Voluntary Counseling and Testing in materia di HIV/AIDS in Tanzania).
Beneficiari del progetto saranno gli amministratori dei 6 territori formati e sostenuti nelle attività di
networking, ma anche rappresentanti delle organizzazioni della società civile che parteciperanno
attivamente sia alle pratiche di scambio sud-sud che alla realizzazione delle azioni concrete in sostegno ai servizi pubblici locali, così come le comunità interessate da quelle azioni concrete, cui verrà assicurata una maggiore accessibilità degli stessi servizi. Anche i soggetti della cooperazione decentrata toscana beneficeranno dei processi di scambio e formazione realizzati nel corso del progetto.
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ATTIVITÀ REALIZZATE
L’iniziativa è stata avviata nel mese di Ottobre 2009 risulta ancora in corso.
Durante la fase di progettazione il CMSR si è particolarmente attivato per quanto
attiene la propria area di intervento, il Distretto di Bahi della Regione di Dodoma in
Tanzania, di cui sono partner di progetto gli stessi Provincia e Comune di Livorno.
Nello specifico le attività studiate di concerto con i partner locali (Bahi District
Council, Dodoma Regional Commissioner Officer e la ONG TPHA) riguardano il
sostegno alla gestione e all’accesso ai servizi sanitari locali nel Distretto di Bahi
attraverso:
- il supporto per l’equipaggiamento del District Health Office;
- la formazione specifica di 15 Peripheral Health Workers (PHWs) in materia di
HIV/AIDS;
- l’estensione dei Centri per il Test e il Counselling volontari e gratuiti (VCT
Centers) nei 15 Dispensari in cui sono impiegati gli stessi PHWs.
Purtroppo, non essendo stati ancora trasferiti i fondi dal capofila ANCI Toscana a
CMSR, le suddette attività non hanno ancora trovato concreta realizzazione,
mentre ha preso avvio l’azione di scambio sud-sud attraverso la realizzazione di
un primo seminario di scambio tra amministratori locali dei 6 paesi interessati in
Sudafrica (“Strengthening Capacity for managing essential services”,
Johannesburg, luglio 2011). Un delegato tanzaniano (Bahi District Water
Engineer) ha preso parte ai lavori assieme ad un rappresentante di CMSR-TZ.
1.7 - PROGETTO: “Sostegno all’accesso universale all’educazione in Africa Sub-sahariana” / PIR Infanzia
2009
Attraverso il progetto elaborato dal Gruppo di lavoro “Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza” del Tavolo Africa della Regione Toscana e di cui il CMSR è partner, si è inteso “contribuire all’affermazione del diritto all’educazione per i bambini e le bambine vulnerabili in Africa sub-Sahariana, nel quadro degli impegni stabiliti per la comunità internazionale dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio n. 2 e 3”
(obiettivo generale). Tale contributo si è orienta alle fasce più vulnerabili della popolazione infantile e degli adolescenti e si circoscrive all’ambito dei servizi educativi offerti da centri scolastici e strutture di accoglienza ed assistenza in quei paesi dove sono presenti esperienze significative di soggetti toscani, come espresso dall’obiettivo specifico: “migliorare la qualità dei servizi educativi per l’infanzia vulnerabile offerti dalle istituzioni locali in 7
paesi dell’Africa sub-Sahariana, negli ambiti dell’educazione pre-scolare, primaria e non formale”.
Il progetto si è strutturato pertanto in tre componenti, cui sono corrisposti 3 diversi risultati:
- 17 centri di assistenza per gli orfani di AIDS ed i bambini vulnerabili – attivi nelle comunità di Nairobi, Kenia; East London, Sud Africa, e Lubombo Region, Swaziland – dispongono di un servizio qualificato di educazione pre-scolare;
- La qualità dell’insegnamento è migliorata in 48 scuole primarie rurali delle Provincie di
Bulkiemdé e Namentenga, in Burkina Faso, ed in 20 scuole primarie nel Distretto di Bahi, in Tanzania;
- La qualità dei percorsi formativi nel settore non formale è migliorata in 10 centri di assistenza per bambini e ragazzi in gravi condizioni di vulnerabilità in Repubblica Democratica del Congo, Kenya e Madagascar;
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- Le istituzioni toscane di co-operazione che operano in Africa sub-sahariana sui temi dell’educazione dispongono di un approccio condiviso, nei settori dell’educazione pre-scolare, primaria, non formale.
Fra le attività principali si sono distinte: 1. Indagini di terreno e scambio fra gli operatori dei progetti dei paesi coinvolti su metodologie,
approcci, percorsi educativi, per selezionare le soluzioni più appropriate da adottare in ogni contesto;
2. Formazione di insegnanti e assistenti volontari di comunità; 3. Fornitura di strumenti, materiali ed attrezzature didattiche; 4. Scambio formativo fra i partner del progetto e le istituzioni locali coinvolte;
5. Condivisione di approcci e linee guida fra le istituzioni toscane di cooperazione. Sono risultati beneficiari diretti dell’azione complessiva: 5293 bambine e bambini, 292 insegnanti, 133 assistenti volontari di comunità, 1000 membri di associazioni di genitori e gruppi femminili, 50 operatori del sistema toscano della cooperazione.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto ha avuto inizio il 1 Aprile 2010 e si è concluso nel mese di Luglio 2011.
Durante la fase di progettazione il CMSR si è attivato per quanto attiene il
Distretto di Bahi nella Regione di Dodoma in Tanzania, al fine di realizzare un
percorso formativo/educativo in 20 villaggi in materia di norme igieniche di base e
salute (“hygiene and sanitation”), da tenersi sia in ambito scolastico che
domestico, e rivolto sia agli insegnanti che alle associazioni di genitori e gruppi di
donne.
Complessivamente sono stati coinvolti in un corso 30 insegnanti di tutte le 20
Scuole Primarie presenti nella Divisione Bahi dell’omonimo Distretto, con
l’obiettivo di creare e migliorare la consapevolezza sulle questioni igienico-
sanitarie tra gli insegnanti, rendendoli capaci di trasferire le informazioni agli
alunni nelle rispettive scuole, e di promuovere la partecipazione dei docenti alla
sensibilizzazione delle comunità nelle medesime materie.
Al contempo, per coinvolgere sia i bambini che i loro genitori, è stata fatta
dimostrazione pratica sulle modalità di costruzione, uso e manutenzione di bagni e
latrine, insistendo sull’importanza dell’igiene dei servizi e di ogni ambiente ad uso
della comunità.
Gli insegnanti sono stati successivamente coinvolti nella realizzazione di eventi
pubblici comprensivi di spettacoli teatrali e nella distribuzione di manifesti
informativi e di sensibilizzazione nelle loro rispettive località, attraverso il
sostegno dell’Ufficiale responsabile dell’Educazione del Distretto Bahi. L’attività è
stata supportata dal gruppo del Centro sociale giovanile “Mambo Poa” di Dodoma
che ha fornito l’assistenza tecnica per le 40 sessioni teatrali svolte nei 20 villaggi
interessati.
Un totale di 6.800 bambini in età scolare e 8.250 abitanti del villaggio sono stati
raggiunti attraverso le rappresentazioni e le simulazioni in materia di igiene e
sanità.
Come previsto in fase di progettazione, è stato redatto un report narrativo delle
attività svolte che è stato tradotto in italiano francese al fine di favorire lo scambio
nord-sud e sud-sud con particolare riferimento ai partner del Burkina Faso.
Il progetto si è concluso in Italia con la realizzazione di un seminario
internazionale per lo scambio di buone prassi e la capitalizzazione delle
esperienze, e che ha visto la partecipazione dei partner toscani e africani
“Sostegno all’accesso universale all’educazione in Africa sub-sahariana” (Firenze,
15-16 Luglio 2011).
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1.8 - PROGETTO: “Lotta alla trasmissione materno-infantile dell’HIV nel quadro di un’offerta integrata dei servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’AIDS” /
PIR AIDS 2010
Il progetto, con capofila CMSR, completa il percorso avviato dal 2007 dal Gruppo di Lavoro AIDS del Tavolo Africa sul tema dell’Accesso Universale ai servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’HIV/AIDS. Alla finalità complessiva di questo percorso si richiama l’Obiettivo generale: Contribuire a garantire l’accesso universale ai servizi di prevenzione, cura, trattamento e supporto alle popolazioni colpite dall’epidemia di HIV/AIDS nell’Africa Sub-Sahariana.
Il focus del progetto è la Prevenzione della Trasmissione Materno-Infantile (PMTCT), identificata come priorità, anche per il suo carattere di punto di entrata per l’accesso dell’intero nucleo familiare agli altri
servizi di prevenzione, trattamento e cura. A questi contenuti si richiama direttamente l’obiettivo specifico: aumentare la copertura della Prevenzione della Trasmissione Materno Infantile dell’HIV, come base per un’offerta integrata, centrata sulla famiglia, dei servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’HIV/AIDS.
I paesi coinvolti nel progetto sono Senegal (Distretto di Nema II, Provincia di Ziguinchor), Burkina Faso, (Comuni di Bourom e Nagbingou, Provincia di Namatenga), Tanzania (Villaggi di Mkoyo e Ipala, Hombolo Division, Dodoma Urban DIstricy), Sudafrica (Igquza Hill District, OR Tambo District Municipality, Provincia di Eastern Cape). Sono beneficiari diretti del progetto:
4500 donne che accedono annualmente ai servizi di assistenza pre-natale dei presidi sanitari
periferici (considerando un aumento minimo del 10%), ed i loro nuclei famigliari; 60 tra infermieri, personale para-medico e counsellors impiegati presso i centri sanitari nelle
aree del progetto; 300 volontari e membri delle organizzazioni delle persone sieropositive, delle associazioni e
gruppi locali di donne, dei Comitati di villaggio.
Oltre il 90% dei beneficiari diretti del progetto sono donne.
Risultati attesi:
1. presidi decentrati del sistema sanitario pubblico dispongono delle risorse e delle capacità necessarie per aumentare la copertura dei servizi pre-natali e di prevenzione della trasmissione verticale dell’HIV/AIDS rivolti alle madri, e per migliorare l’accesso ai servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’HIV/AIDS per tutte le fasce di popolazione;
2. Le comunità locali sono attivamente impegnate a rimuovere gli ostacoli che limitano l’accesso
ai servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto, attraverso le proprie istituzioni ed associazioni, ed in stretta collaborazione con il sistema sanitario pubblico;
3. Il sistema di cooperazione toscano ed i suoi partner in Africa dispongono di risorse e strumenti più efficaci per promuovere l’accesso universale ai servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’HIV/AIDS.
Attività
Organizzazione di sistemi efficienti di raccolta dati e gestione dei registri; Dotazione di attrezzature ed interventi migliorativi sulle strutture dei presidi sanitari periferici;
Sviluppo delle risorse umane dei presidi sanitari periferici; Formazione di dirigenti e membri delle associazioni delle persone HIV+ e delle organizzazioni
comunitarie; Sensibilizzazione e diffusione dell’informazione nelle comunità e nei villaggi; Sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile per i servizi di assistenza sociale
e alimentare; Seminario di capitalizzazione dei risultati del progetto.
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ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto ha avuto inizio il 24 Febbraio 2011 ed è tuttora in corso.
Le attività in Tanzania, come negli altri Paesi coinvolti, sono state scadenzate
secondo i cronogrammi elaborati dagli attori locali che rispecchiano le esigenze dei
contesti di intervento.
In Tanzania in particolare sono state condotte attività di animazione e formazione
dei volontari delle associazioni comunitarie delle persone HIV+ nei seguenti
moduli: Facts about HIV infection and AIDS, Prevention of Mother to Child
Transmission (PMTCT) services, Sexual Transmission Infections (STIs), Safe Sex,
Condom Use and its promotion, Anti-Retroviral Therapy (ART), Stigmatization,
Care and support for People Living With HIV/AIDS (PLWHA), Effective Counseling,
Food and Nutrition, Training evaluation, general introduction with short
description about PMTCT project, future perspectives as volunteers.
E’ stata altresì realizzata la formazione del personale sanitario dell’Hombolo
Health Centre (2 infermieri) e dei Dispensari di Mkoyo e Ipala (4 infermieri). I
moduli ad oggetto del corso sono stati i seguenti: Introduction to HIV/AIDS,
Stigma and discrimination, Voluntary Counseling and Testing (VCT), Overview of
the HIV prevention among infants and children (pre and post births), Specific
contravention to prevent mother to child transmission, Infant feeding in the
context of HIV infection, Comprehensive care and support for mothers and
families with HIV infection, Safe and supportive care among health care providers,
practical training at the Hombolo Health Centre.
Le prossime attività prevedono l’equipaggiamento delle strutture sanitarie target
dell’iniziativa, la realizzazione di eventi di sensibilizzazione della cittadinanza, il
supporto istituzionale alle associazioni dei sieropositivi per un loro coinvolgimento
nelle attività svolte dal settore sanitario pubblico decentrato, al fine di
promuovere il loro ruolo di sostegno per quanto attiene il supporto alimentare,
psicologico, del follow-up delle persone in terapia ARV, ecc.
1.9 – PROGETTO: “Acqua bene comune per tutti – 3° anno”
/ PIR Risorse idriche 2010
Il PIR 2010 ha inteso capitalizzare le esperienze dei PIR 2007 e 2008 sviluppate in Burkina Faso, Mali, Repubblica Centroafricana, Senegal, Swaziland e Tanzania attraverso iniziative di scambio sud-sud e nord-sud per la messa in luce delle lezioni apprese che permettano una migliore e nuova progettualità futura. Assumendo come elementi base che l’accesso all’acqua è un diritto per tutti senza
discriminazione di genere e quindi da riconoscere come diritto umano, e che le risorse idriche sono spesso insufficienti o non utilizzabili per la qualità, ma anche per una gestione non ottimale, non
razionale e non condivisa, la strategia nel settore delle “Risorse idriche” è volta a rafforzare le capacità degli Enti nazionali e locali e delle strutture pubbliche e private nella gestione delle risorse idriche per uso domestico o produttivo, adottando una metodologia condivisa e partecipata e favorendo al contempo l’uso di tecniche e pratiche sostenibili nella gestione del territorio e delle sue risorse. Obiettivi generali:
1. Contribuire alla riduzione della povertà e al miglioramento della salute delle popolazioni dell’Africa sub-sahariana facilitando l’accesso all’acqua;
2. Contribuire al riconoscimento dell’accesso all’acqua come diritto umano;
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3. Contribuire alla gestione sostenibile delle risorse idriche e alla responsabilizzazione di enti preposti alla distribuzione e dei beneficiari;
4. Contribuire allo studio ed allo sviluppo delle tecniche di approvvigionamento, distribuzione, trattamento ed uso dell’acqua appropriate al contesto.
Obiettivo specifico: Migliorare le condizioni di accesso all’acqua e le capacità di gestione delle risorse idriche da parte delle popolazioni dei paesi d’intervento senza discriminazione di genere. Attività previste:
- Promozione/divulgazione di tecniche di gestione e di utilizzo dell’acqua per uso umano e/o
produttivo appropriate, condivise e rispettose dell’ambiente partendo dalle esperienze sviluppate con i PIR 2007 e 2008;
- Scambi sud-sud sulla gestione dell’acqua: incontri tematici regionali fra i partner del sud per confrontare e condividere le lezioni apprese (buone prassi, potenzialità, problemi e soluzioni, ecc.);
- Seminario in Toscana per rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni impegnate nella
gestione delle risorse idriche.
Risultati attesi: - Strutture di gestione dell’acqua e popolazioni locali rafforzate nelle competenze e consapevoli
sull’adozione di tecniche e sistemi di gestione delle risorse idriche condivise e sostenibili; - Lezioni apprese, conoscenze e esperienze condivise fra i partner del sud; - Esperienze di buona gestione delle risorse idriche in Africa Sub - sahariana e strumenti tecnici
e gestionali condivisi dalle Istituzioni e società civile toscane.
ATTIVITÀ REALIZZATE Il progetto ha avuto inizio il 1 Aprile 2011. Il CMSR è stato coinvolto nella
realizzazione di un seminario di scambio organizzato da LVIA a Dodoma il 21
Settembre dello stesso anno e a cui hanno partecipato Autorità locali e società
civile (associazioni, ong, organizzazioni comunitarie), tra cui gli stessi partner
locali di CMSR (Autorità locali del Distretto di Bahi e le ong TPHA e MAMADO). Il
Bahi District Water Engineer ha altresì preso parte ad un seminario internazionale
realizzato in Burkina Faso il 15 e 16 Novembre a cui hanno preso parte i
rappresentanti dei partner di tutti i paesi coinvolti, per un primo scambio
interafricano. Lo stesso District Water Engineer del Distretto di Bahi ha poi preso
parte al Forum Alternativo Mondiale sull’Acqua tenuto in Francia (Marsiglia, Marzo
2012) insieme al resto della delegazione proveniente da 6 Paesi africani che ha
affiancato il Gruppo Risorse idriche della Toscana.
1.10 - PROGETTO: Maternal and Child Health: Local
Authorities and Decentralization of services in SADC Area
Il progetto, di durata triennale, si inquadra nelle iniziative promosse dal Tavolo Africa sul tema
dell’Accesso Universale ai servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’HIV/AIDS in Africa sub-sahariana. Soggetto capofila è la Regione Toscana, DG Diritto alla salute e politiche di solidarietà, i Partner italiani sono le ong CMSR, Cospe e Oxfam Italia, mentre quelli africani sono il Distretto di Kondoa (Tanzania), il Distretto di Or Tambo (Sudafrica) e la Regione di Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo). Obiettivo generale dell’iniziativa è quello di ridurre la morbilità e la mortalità dovute alla diffusione
dell’HIV nelle aree rurali, promuovendo il ruolo svolto dalle autorità locali nella riduzione della povertà e nella buona gestione dei servizi sanitari di base. Obiettivo specifico è quello di facilitare l’erogazione di servizi innovativi nel settore della terapia antiretrovirale (ART) e nella prevenzione
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materno-infantile (PMTCT) per le madri e i bambini nelle aree rurali, sostenendo il ruolo delle autorità locali nell’espletamento delle proprie competenze e rafforzando il ruolo delle comunità. I beneficiari diretti dell’iniziativa sono rappresentati da: Personale sanitario a livello di dispensario, Community Based Organizations (CBOs) e stakeholders
rilevanti, donne in gravidanza, bambini <5 anni, pazienti in genere presso servizi sanitari locali In ciascun paese coinvolto saranno prodotti i Risultati attesi:
1. Migliorata la capacità delle autorità decentrate (soprattutto nel settore sanitario) di contribuire alla corretta gestione e al monitoraggio dei servizi prenatali e di HTC/VTC, ART e PMTCT nelle aree rurali di riferimento attraverso metodologie innovative;
2. Migliorato il livello dei servizi erogati ai bambini e alle madri attraverso migliore coordinamento e approccio multisettoriale e migliorate capacità degli operatori sanitari, volontari e delle
comunità; 3. Diminuita la trasmissione di HIV; 4. Migliorato il coinvolgimento diretto delle comunità, con particolare attenzione ai leader
tradizionali, alle donne e alle persone affette da HIV; 5. Migliorata consapevolezza su HIV e AIDS tra le comunità e le autorità tradizionali; 6. Rafforzate le capacità e le competenze nelle comunità per la fornitura di prevenzione,
trattamento e sostegno ai membri delle comunità. Attività previste: Sono previste attività “orizzontali” che coinvolgono i paesi in scambi di esperienza nord-sud e sud-sud; sono inoltre previste attività “verticali” innovative nei singoli paesi, coerenti tra loro ma tagliate sulle specifiche necessità locali.Le attività orizzontali, coerentemente con la strategia dei paesi SADC (Southern African Development Community) favoriscono scambi e dialogo sia nord-sud che sud-sud su buone pratiche ed esperienze innovative, attraverso l’organizzazione di seminari che metteranno a
confronto le diverse metodologie utilizzate nella programmazione, gestione e monitoraggio di ART e PMTCT, con un focus sulle aree rurali.Le attività verticali riguarderanno i servizi di ART e PMTCT nelle aree rurali. In Tanzania le attività verticali saranno:
1. rafforzamento delle capacità delle autorità sanitarie periferiche, delle comunità e lavoratori, infermiere e staff medico mediante azioni formative;
2) miglioramento dell’accesso, qualità ed efficienza dei servizi sanitari di base a livello di distretto e villaggio;
3) promozione di strumenti che favoriscono la salute materno-infantile, facilitando la disseminazione sul territorio di trattamento pre-natale e servizi di salute riproduttiva;
4) migliorare le capacità e gli strumenti degli impiegati pubblici nelle strutture sanitarie per la
raccolta dei dati; 5) realizzazione di campagne informative con il coinvolgimento di tutti gli stakeholders.
Il progetto prevede infine attività di monitoraggio e valutazione orientate a garantire una corretta
gestione delle attività e la capitalizzazione e replicabilità delle buone prassi sperimentate.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto ha avuto ufficialmente inizio il giorno 1 Ottobre 2011. Concretamente
le attività nei Paesi non hanno potuto prendere avvio entro l’anno per il mancato
invio dei finanziamenti da parte dell’ente donatore.
1.11 - PROGETTO: SHULE (TANZANIA)
Il progetto si concretizza in un sistema di Sostegno a Distanza (SAD) da parte di donatori italiani per il supporto scolastico di giovani iscritti alla Scuola Secondaria e Professionale nella Regione di Dodoma in Tanzania.
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Obiettivi Sostenere la politica di scolarizzazione rivolta a bambini e giovani dalle fasce della popolazione
maggiormente svantaggiate, impegnandosi a contribuire al pagamento delle spese scolastiche; Sostenere in particolare la scolarizzazione dei giovani che frequentano la Scuola Secondaria, in
modo da supplire alla forte mancanza di quadri intermedi nella società tanzaniana; Promuovere la formazione professionale dei giovani dei Centri giovanili costituiti dal CMSR in 4
distretti della Regione di Dodoma.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Attualmente i ragazzi sostenuti sono 86 dei quali 39 maschi e 47 femmine mentre i
donatori sono 79.
Nel settembre 2011, siamo entrati a far parte nell’Agenzia del Terzo Settore per il
Sad in chiaro per cui abbiamo aggiunto il loro logo a tutti i documenti inerenti
all’iscrizione.
- Fatto domanda al comune di Livorno, con la relativa relazione riguardo alle
nostre attività ( Sad – Progetto Africa Amica – Doposcuola) per essere inseriti
nel libro Scuola-Città 2012-2013;
- Abbiamo continuato la nostra attività con interventi nelle terze e quarte classi
non solo nelle scuole Puccini ma anche nelle scuole Carlo Bini. Tali interventi
erano distribuiti in tre incontri che riguardavano l’ambiente e la quotidianità
dei giovani in Tanzania, il problema idrico nei villaggi ed infine, la musica, l’arte
e il folklore;
- Alla fine dell’anno scolastico, la scuola Puccini ha organizzato, con l’aiuto di
due rappresentanti di classe, una festa durante la quale sono stati mostrati i
cartelloni con i disegni raffiguranti l’Africa e lavoretti fatti con materiale di
plastica e cartone che sono stati distribuiti ai genitori con un’offerta libera. Nei
due incontri sono stati raccolti € 540,00 allo scopo di devolverli alla scuola di
Chikopelo.
Campagna di sensibilizzazione per incrementare il Sad (Chiesa della Purificazione
ed incontro con i membri del Gas.
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Relazione attività 2011
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2.1 – Tirocini / Stage
Continuano le collaborazione con l’Università degli studi di Firenze (Facoltà di Scienze della
Formazione, di lettere, di filosofia e di Scienze Politiche), con l’Università degli studi di Siena (Facoltà di Scienze Internazionali e di Scienze della Comunicazione) e con l’Università degli studi di Pisa (Facoltà di Scienze politiche) per l’inserimento di studenti universitari in esperienze dirette di formazione al lavoro. Dal 2009 si è aggiunta la Convenzione stipulata con l’Università Autonoma di Barcellona (ES) per l’inserimento di stagisti frequentanti il Mater in “Politìques europees de Cooperaciò al desenvolupament” dell’Institut Universitari d’estudios europeos.
Obiettivi:
offrire alle persone motivate la possibilità di formarsi attraverso le attività pratiche tipiche di una ONG da svolgere a fianco degli operatori per un periodo consistente;
offrire agli stagisti la possibilità di sperimentare la propria specializzazione formativa; permettere la realizzazione di progetti a forte impatto sociale anche grazie al prezioso
contributo del volontariato.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Durante il 2011 è stato realizzato un progetto riguardante uno studente iscritto al
corso di Scienze Politiche in Scienze Politiche Internazionali dell’Università di Pisa
all’interno del progetto Giovani al servizio del consumo critico e della solidarietà
consapevole.
2.2 – SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO NAZIONALE
Nel corso del 2011, benché non siano stati implementati progetti di Servizio Civile Nazionale, il CMSR ha comunque contribuito alla sua promozione tra i giovani. A titolo di esempio si citano:
1. realizzazione di banchetti informativi anche sul tema del Servizio Civile Nazionale, in Italia e
all’estero, in occasione di manifestazione pubbliche; 2. consulenze on-line e telefoniche per giovani interessati al Servizio Civile.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto presentato da Volontari nel Mondo – FOCSIV per l’annualità 2010/2011
non è stato ammesso ai finanziamenti pertanto non è stato possibile accogliere
alcun volontario in SCN.
Mentre, quello presentato per l’annualità 2011/2012 è stato finanziato. I giovani
selezionati con il colloquio svoltosi nel mese di novembre inizieranno il Servizio
Civile Volontario dal 2 luglio 2012.
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2.3 – SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO REGIONALE
A fronte dell’istituzione del Servizio Civile Regionale da parte della Toscana presso la Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale (Legge regionale n. 35 del 25 luglio 2006 e relativo Decreto di attuazione del Presidente della Giunta regionale n. 10/R del 20 marzo 2009), il CMSR ha poi provveduto a fare domanda di iscrizione all’albo regionale per gli enti accreditati a presentare e
realizzare progetti di Servizio Civile Regionale Toscano. Tale richiesta è stata accettata dalla Regione (Decreto n. 6011 del 14 Dicembre 2010), permettendo dunque al CMSR di presentare progetto nel e per l’anno 2011.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto presentato per l’annualità 2011/2012 è stato ammesso ai
finanziamenti. Nel mese di luglio si sono svolti i colloqui per la selezione di 4
giovani che sono entrati in servizio dal 10 ottobre 2011.
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Relazione attività 2011
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3.1 - “Ambientiamoci – II annualità”
Questo progetto è stato presentato ed ammesso ai finanziamenti del Bando “Progetti Integrati” del Piano per la cooperazione di una cultura di pace della Regione Toscana, in partenariato con l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Programmatori “Amerigo Vespucci”, l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Luigi Orlando”, l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali e Turistici “C. Colombo”, l’Istituto comprensivo Don Roberto Angeli, sezione associata Scuola Secondaria di I grado “Michelangelo”, la ditta Galletti autotrasporti s.a.s. (eco-service) ed il Comune di Livorno.
Il percorso educativo che è stato proposto si pone in continuità con il progetto realizzato nel corso del 2009 (Ambientiamoci – percorsi di educazione ambientale) a fronte degli ottimi risultati conseguiti, delle nuove richieste di intervento da parte degli Istituti scolastici e di taluni aspetti innovativi introdotti in questa sede per rispondere al target di beneficiari che risulta diversificato rispetto all’anno precedente, avendo interessato le Scuole Medie Superiori e fasce di età maggiori dei ragazzi.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è stato avviato il 22 Febbraio 2010 e conclusosi il 22Aprile 2011.
Nei mesi del 2011 sono state organizzate le visite guidate presso la ditta Galletti, i
laboratori autogestiti e l’evento finale di diffusione dei materiali prodotti dalle
varie classi delle scuole coinvolte.
3.2 - “Ambientiamoci – III annualità”
Questo progetto è stato presentato ed ammesso ai finanziamenti del Bando “Progetti Integrati” del Piano per la cooperazione di una cultura di pace della Regione Toscana, in partenariato con l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Programmatori “Amerigo Vespucci”, l’Istituto Professionale di Stato
per l’Industria e l’Artigianato “Luigi Orlando”, il Liceo Scientifico Enriques, la ditta Galletti autotrasporti s.a.s. (eco-service) e la Provincia di Livorno. Anche per la 3° annualità di questo progetto è stato deciso di promuovere queste attività prevalentemente nelle scuole superiori anche se durante lo svolgimento delle attività è stato aperto alle classi delle scuole medie ed elementari che ne hanno fatto richiesta.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto è stato avviato il 28 Gennaio 2011 con una durata di 12 mesi.
Attualmente sono stati svolti tutti gli incontri in aula che hanno coinvolto 15 classi
per un totale di oltre 250 studenti, mentre si stanno organizzando le visite guidate
presso la ditta Galletti e i laboratori autogestiti.
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3.3 “Il Doposcuol@ del Mondo”
Quale prosecuzione della medesima attività svolta ormai da sette anni, anche per l’anno scolastico 2011/2012, il CMSR ha messo a disposizione i propri operatori e i propri locali per il supporto scolastico agli allievi della Scuola Media Inferiore “G. Borsi”, sita nello stesso quartiere in cui si trova l’Associazione. Il servizio è rivolto sia a studenti migranti che italiani, al fine di creare uno spazio di incontro e un momento di conoscenza dei rispettivi bagagli culturali pregressi gli uni degli altri. Gli studenti
presentano varie tipologie di problematiche, le più frequenti si riassumono in due categorie: la prima relativa alla comprensione della lingua italiana, la seconda alla scarsità di mezzi economici per accedere a ripetizioni private. Il progetto si concretizza in attività gestite dal personale volontario e rivolte all’adempimento dei compiti scolastici da parte degli allievi, con attività di educazione interculturale e con lo svolgimento di un “modulo” dedicato all’Informatica di almeno 1 ora/settimana.
I partecipanti hanno accesso ai computer e alla strumentazione dell’Associazione per fini didattici laddove richiesto.
Attraverso il sostegno scolastico ai ragazzi migranti, mediante il supporto nell’apprendimento della lingua italiana durante lo svolgimento dei compiti, il volontario contribuisce ad aumentare il senso di doppia cittadinanza culturale dei minori. L’obiettivo principale che si pone il doposcuola è quello di favorire il proseguimento degli studi dei ragazzi oltre la scuola dell’obbligo e diminuire nel contempo l’abbandono scolastico. Affinché ciò possa concretizzarsi, gli operatori del CMSR cercano di rafforzare
la consapevolezza dei genitori sull’importanza della scuola, avendo come priorità quella di mantenere un canale comunicativo aperto con i nuclei familiari di origine dei ragazzi. Attraverso la promozione dell’alfabetizzazione informatica per l’accesso alla società dell’informazione contemporanea, il progetto ha come obiettivo quello di facilitare l’inserimento scolastico e sociale, nel senso più ampio, degli alunni stranieri del Comune di Livorno.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Le attività con gli allievi dell’anno scolastico 2011/2012 sono state avviate nel
mese di settembre 2011, dopo la pausa estiva del mese di agosto, e sono tutt’ora
in corso per concludersi nel mese di luglio 2012. La continuazione del doposcuola
nei mesi estivi risponde alle necessità di supporto espresse sia dagli studenti
iscritti alla III classe per il superamento dell’esame di III Media, sia degli altri per
ricevere aiuto nello svolgimento dei compiti estivi.
Le attività dell’anno scolastico 2011/2012 sono state avviate nel mese di
settembre 2011, e si concluderanno nel mese di Luglio dell’anno in cui si scrive.
Attualmente frequentano il Doposcuol@ del Mondo 37 ragazzi provenienti da
Polonia, Marocco, Ecuador, Perù, Cina, Filippine. A questi si aggiungono 3 bambine
di nazionalità italiana.
Il personale volontario che affianca gli allievi è composto da 10 volontari, tra
professori in pensione, assistenti all’infanzia e studenti universitari. Inoltre,
quest’anno, abbiamo ospitato dieci tirocinanti dei corsi di formazione promossi dal
CESDI e dall’Associazione Don Nesi Corea, per un totale di sei ore ciascuno.
I giorni di svolgimento del Doposcuol@ del Mondo sono 4 per settimana, per una
media di 2 ore al giorno.
Gli operatori del CMSR hanno coadiuvato gli insegnanti dei ragazzi coinvolti nel
doposcuola nell’inserimento scolastico degli studenti, svolgendo spesso un’attività
di mediazione culturale fra gli studenti migranti e il sistema scolastico italiano.
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3.4 Centro di Documentazione e Formazione
all’interculturalità “Oscar Romero”
Il Centro di documentazione multimediale e di formazione all’interculturalità “Oscar Romero” è attivo dal 15 febbraio 2002 presso i locali del CMSR. Il patrimonio messo a disposizione degli utenti è composto da monografie, periodici, letteratura grigia dedicati alla cooperazione internazionale, all’educazione ambientale e alla didattica interculturale,
all’associazionismo e al mondo del volontariato in generale, alle varie forme di consumo consapevole e all’economia solidale in generale, collezionati dal CMSR da oltre 30 anni di attività. Obiettivo generale: Diffondere la cultura della solidarietà e della mondialità e contrastare i modelli sociali ed economici unici ed insostenibili.
Obiettivi specifici: Rendere fruibile il patrimonio bibliografico specializzato non reperibile presso le biblioteche
pubbliche al personale docente (professori, insegnanti e maestri), studenti universitari e delle Scuole Medie Superiori, operatori del terzo settore, singoli interessati;
Potenziare la collaborazione con reti di centri di documentazione toscani per una maggiore diffusione dell’informazione.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il Centro di documentazione “Oscar Romero” è ufficialmente parte integrante del
catalogo collettivo provinciale livornese. Il materiale posseduto è stato catalogato
con il software utilizzato dalle principali biblioteche italiane. Attualmente si sta
procedendo ad una nuova catalogazione.
4.2– MICRO-MACRO Volontari nel mondo – FOCSIV in collaborazione con gli Organismi Associati ha promosso da maggio 2010 a maggio 2011 il progetto “Micro Macro: Spazi e Forme di Identità Sociale e Solidale dei Giovani” Micro – Macro è un programma proposto a sostegno di un processo di progressivo coinvolgimento dei
giovani nella identificazione di forme e spazi di espressione della solidarietà sociale. Il processo è caratterizzato da un lavoro di analisi e di riflessione sull’attuale modello di sviluppo ricercandone i punti di criticità soprattutto a livello socio-culturale ed economico–ambientale. I paradigmi di riferimento per il percorso progettuale sono definiti in base ad un modello partecipativo laddove promotori e beneficiari ricercano insieme ed insieme definiscono i tratti strategici e di riferimento per
l’intero sviluppo della azione.
Il contesto di riferimento mette a confronto i nostri territori con contesti tipicamente definiti da “terzo mondo” con lo scopo di verificare quanto siano ormai “globalizzate” e simili le aree di disagio sociale. Questa scelta metodologica risiede nella constatazione che il divario Nord-Sud è oggi non solo acuito nel confronto tra Paesi Industrializzati e Paesi Meno Avanzati e in Via di Sviluppo ma caratterizza anche i processi di progressiva crescita dei contesti occidentali. Parallelamente alla crescita esponenziale della povertà nei Sud si verificano fenomeni crescenti di impoverimento anche nelle società industrializzate. Gli strumenti che il progetto ha messo a disposizione del suo target sono
quindi funzionali a ricercare quei parallelismi e quelle similitudini che rendono, ad esempio, sempre più omologabili le periferie delle metropoli africane o latino americane con il degrado delle nostre periferie
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L’obiettivo è quindi quello di motivare i giovani, stimolandone l’autodeterminazione e il protagonismo attivo, verso forme e pratiche di espressione della cittadinanza attiva e responsabile. Il programma ha previsto la creazione di:
- una rete di soggetti del mondo associativo che condividono l’idea di un percorso di sensibilizzazione dei giovani sulle tematiche inerenti il progetto, attraverso un modello partecipativo;
- un gruppo giovani che ha ricevuto una formazione specifica su particolari tematiche inerenti la cittadinanza, la multiculturalità e la mondialità e che hanno avuto il ruolo di agenti moltiplicatori su tutto il territorio provinciale ed, in particolar modo, sulle comunità in cui vivono.
Oltre alla formazione i giovani coinvolti nel progetto sono stati impegnati nella realizzazione di video, trasmissioni radiofoniche, manifestazioni culturali e nell’organizzazione di un evento pubblico a sostegno di campagne nazionali o internazionali sulle tematiche inerenti il progetto.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il progetto ha previsto la realizzazione di 2 puntate radio al mese per i mesi di
gennaio, febbraio, marzo, aprile andate in onda su Radio Cage di Livorno e in
podcast sul sito www.focsiv.it.
Inoltre nel 2011 sono stati realizzati 2 video presentati alla Fiera Terra Futura a
Firenze nel mese di maggio. Infine è stata realizzata una mostra fotografica
itinerante “Fuori centro – Immagini delle periferie del mondo” che ha girato le
regioni coinvolte dal progetto a partire dalla sua inaugurazione il 25 maggio 2011.
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4.1 - PROMOZIONE E PARTECIPAZIONE ALLA RETE DI
SOLIDARIETA’ CON ALTRE REALTA’ ASSOCIATIVE
Descrizione Promozione e partecipazione alla rete di realtà sociali del territorio per la promozione della cultura della solidarietà.
Obiettivi
Promozioni di attività comuni per maggiore efficacia della visibilità nel territorio delle realtà della
società civile che si impegnano nella solidarietà, volontariato e cooperazione internazionale.
ATTIVITÀ REALIZZATE
- Adesione alla Federazione “Volontari nel mondo – Focsiv”, con partecipazione
a progetti comuni, in particolare l’accoglienza di ragazzi del servizio civile
volontario ai sensi della legge 64/2001 e la campagna di raccolta fondi
“Abbiamo Riso per una cosa seria”.
- Partecipazione al “Coordinamento delle Ong toscane” per rendere visibile il
lavoro di cooperazione e solidarietà internazionale portato avanti nel territorio
regionale, e per creare sinergie che rendano più efficaci i progetti di
cooperazione allo sviluppo.
- Organizzazione, insieme alla Caritas, al Centro Missionario Diocesano, All’Arci,
al Coordinamento delle Comunità straniere, ed altre associazioni, di varie
manifestazioni cittadine.
- Partecipazione alla rete Enti locali Sostegno a distanza (ELSAD) promossa dal
Comune di Livorno a cui aderiscono molte associazioni livornesi.
- Accordo di collaborazione fra CMSR e Oxfam Italia su cooperazione
internazionale, commercio equo e solidale, EAS, ecc.
4.2 - RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI
Descrizione Se il motto del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco è “Agire localmente, pensare globalmente” non ci
si può certo esimere da uno stretto rapporto con gli enti locali del nostro territorio. Questo da sempre è stato uno degli impegni dell’Associazione per coinvolgere nella propria mission sempre più ampi strati della popolazione di Livorno e della Toscana, a cominciare dalle amministrazioni locali.
Obiettivi: coinvolgimento nella società locale mediante la mission del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco.
ATTIVITÀ REALIZZATE
E’ costante la partecipazione del CMSR alle attività della Regione Toscana ed in
particolare del settore Attività Internazionali e Cooperazione. L’Associazione è
membra del Tavolo Regionale per la Cooperazione con l’Africa e come tale è stata
scelta dai membri come capofila di importanti progetti riguardanti il tema Aids.
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Il CMSR è anche stato eletto dalle altre ong toscane a rappresentarle nel Tavolo
Regionale di Concertazione sulla Cooperazione Internazionale (Tavolo
Arcobaleno).
Con la Provincia di Livorno e con i comuni del suo territorio (in particolare Livorno
e limitrofi) continua la collaborazione in vari ambiti di cui parliamo in altri capitoli
di questa relazione.
Qui ci preme sottolineare l’importanza dell’impegno della Provincia di Livorno e
del Comune di Livorno nell’ambito della Cooperazione Decentrata con la Tanzania
che, tramite il CMSR, ha realizzato anche quest’anno importanti attività.
Da menzionare il progetto “Maji na Afya” (acqua e salute) che la Provincia di
Livorno ha deciso di attuare nel triennio 2009 -2010 – 2011 per dare svolgimento
pratico all’accordo firmato con la Regione di Dodoma.
4.3 - RAPPORTI CON LA DIOCESI DI LIVORNO
Descrizione Esprimere il senso di appartenenza alla Chiesa locale da parte del Centro Mondialità Sviluppo
Reciproco, mettendo a servizio di questa lo specifico dell’Associazione.
Obiettivi: coinvolgimento nella vita diocesana per contribuire alla stessa mediante la mission del Centro
Mondialità Sviluppo Reciproco.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Il rapporto con la Chiesa locale da sempre presente nella vita associativa del
Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, anche in questo anno ci ha visto coinvolti in
Uffici diocesani specifici anche rispetto alle attività dell’Associazione, e
precisamente:
- Consulta delle aggregazioni laicali;
- Ufficio diocesano per la Pastorale Missionaria;
- Centri missionari delle Diocesi Toscane;
- Collaborazione con Parrocchie per la promozione e diffusione del
volontariato internazionale e commercio equo e solidale.
Grazie alla presenza del CMSR in Tanzania, la Diocesi di Livorno ha stretto con la
Diocesi di Dodoma dei proficui legami di collaborazione che stano portando alla
costituzione di un vero e proprio “gemellaggio” fra le due comunità.
All’interno di questa collaborazione la Diocesi di Livorno si è impegnata a
riabilitare il Centro di Sviluppo Agricolo di Chikopelo. Questa realtà deriva dal
primo progetto storico del CMSR in Tanzania. Costruito negli anni ’80 il Centro è
gestito dal ’94 dalla locale Diocesi, costituendo un importante punto di riferimento
per lo sviluppo della zona.
Relazione attività 2011
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Nel 2007 sono stati fatti i primi passi di questo progetto (cofinanziati anche dalla
Regione Toscana) con la riabilitazione di alcuni macchinari agricoli. Grazie ai fondi
della Quaresima di Carità 2008, la Caritas Livornese ha finanziato la riparazione
del frantoio che è ad oggi perfettamente funzionante.
Nel 2009 è stata presentata una richiesta di finanziamento alla Conferenza
Episcopale Italiana che ha avuto esito favorevole grazie anche all’appoggio al
progetto da parte del Vescovo di Livorno. Le attività di questo progetto sono
terminate nel 2011 come più sopra descritto.
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Relazione attività 2011
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5.1 - COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Da numerosi anni il CMSR promuove a livello cittadino e provinciale il Commercio Equo e Solidale (CES) ed incoraggia la cittadinanza ad assumere pratiche di consumo consapevole.
Il CES, o fair trade, rappresenta una partnership economica trasparente che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale. Il CES contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l'offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti dei produttori marginalizzati e dei lavoratori, specialmente nel Sud del mondo. Obiettivi Promuovere nella Provincia di Livorno la diffusione del CES come scelta di consumo consapevole; contribuire a generare nella popolazione della Provincia di Livorno maggiori consapevolezza e
sensibilità in materia di diritti umani di lavoratori e piccoli produttori, interdipendenza tra il Nord e il Sud del mondo, pratiche del commercio internazionale, esperienze di mercato alternative, modalità di utilizzo delle risorse naturali, possibilità di riciclo, ecc.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Da tempo all’interno del CMSR è stato riservato uno spazio ad hoc per la
valorizzazione di taluni principali prodotti di CTM-Altromercato, la maggiore
organizzazione di CES in Italia e la seconda a livello mondiale. A fronte del
successo conseguito attraverso le vendite dei prodotti, il CMSR ha scelto di
ampliare questo settore all’interno dell’Associazione riservando uno spazio fisico
maggiore ai prodotti promossi che, tra le altre e più immediate finalità, rispondono
anche all’esigenza di veicolare nella società concetti importanti per contrastare
modelli culturali e paradigmi di sviluppo insostenibili sia dal punto vista sociale
che ambientale ed economico. Nel Settembre 2010 è stata quindi inaugurata, in
collaborazione con la Cooperativa Wipala di Arezzo, una vera e propria Bottega del
Mondo (Bdm) - certificata dall’Assemblea Generale Italiana Commercio Equo e
Solidale (AGICES) e socia CTM-Altromercato. La nuova Bdm è sita presso i locali
della medesima sede legale ed operativa dell’Associazione, in una zona separata
ma immediatamente adiacente agli uffici, con ingresso in Via della Madonna, sita
in area pedonale in centro città. Tale scelta si giustifica anche alla luce del fatto
che sul territorio provinciale livornese non sono presenti altre Botteghe del Mondo
rispondenti alle caratteristiche ufficialmente riconosciute, ma solo un paio di punti
vendita destinati a tale mercato, a fronte dell’ampio numero di acquirenti,
provenienti anche da altre realtà della Provincia, che da tempo si rivolgono al
CMSR richiedendo prodotti specifici di cui prima spesso l’Associazione non
disponeva. Al fine di sostenere la scelta di quanti già abbracciano atteggiamenti
critici e consapevoli legati al consumo, è stato ritenuto opportuno sviluppare ed
integrare al contempo tutta una serie di iniziative addizionali (come le bomboniere
solidali e la promozione dell’artigianato “fair” di produzione tanzaniana) e
parallele (ad esempio la realizzazione di iniziative sul tema del microcredito e
microfinanza , la messa a disposizione dei propri locali per il funzionamento del
Gruppo di Acquisto Solidale - GAS Livorno o per la raccolta e il riciclo di materiale
in PE legato alla Campagna “dal tappo al pozzo” , la diffusione di materiale
informativo e la promozione di campagne) che si inscrivono nell’ambito della
promozione del consumo consapevole. Nel mese di luglio 2011, grazie anche
all’aiuto dei volontari del CMSR, la Bdm ha potuto partecipare ad Effetto Venezia,
la manifestazione principale nel panorama culturale e fieristico della città di
Livorno. Durante il periodo natalizio dello stesso anno è stato inoltre possibile
allestire uno spazio espositivo in un punto centrale della città come piazza Cavour,
destinato alla promozione dei prodotti del CES. Un gruppo di volontari del CMSR ha
inoltre realizzato, nel corso di tutto l’anno, una serie di iniziative per la diffusione
dei prodotti e dei principi del Commercio Equo nella zona di Castiglioncello (LI).
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5.2 - VOLONTARI PER LO SVILUPPO (VPS) La rivista di “chi abita il mondo” scritta da Giornalisti del Sud e del Nord, da volontari internazionali e con informazioni per scelte consapevoli. Obiettivi
Creare strumenti di conoscenza più approfondita sulla cooperazione internazionale ed i rapporti tra
Nord e Sud del mondo, il mondo delle organizzazioni non governative e le loro campagne; Far conoscere le attività di cooperazione allo sviluppo delle Ong editrici della rivista; Avere un approccio critico all’informazione.
ATTIVITÀ REALIZZATE
La Rivista è stata valorizzata come strumento di comunicazione per raggiungere
gli obiettivi delle rispettive ong.
In varie manifestazioni la rivista è stata pubblicizzata per diffondere questo
importante mezzo di informazione.
5.3 - SPORTELLO BANCA POPOLARE ETICA
Descrizione Banca Popolare Etica nasce per tradurre in pratica l'idea di una banca intesa come punto di incontro
tra risparmiatori che condividono l'esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai princìpi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, nel quale la produzione della ricchezza e la sua distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della trasparenza civile e della realizzazione del bene comune. Obiettivi:
Fornire un punto informativo riguardante la Banca popolare Etica
Sostenere il mondo no profit e l’economia solidale Diffondere la cultura della finanza etica
ATTIVITÀ REALIZZATE
Fin dai primi anni di vita della Banca Popolare Etica, il Centro Mondialità ha
ospitato la figura del Banchiere Ambulante preposta alla diffusione di informazioni
ed a svolgere vere e proprie attività bancarie.
La disponibilità del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco ad ospitare il Banchiere
Ambulante, rende presente la Banca popolare Etica e facilita l’accesso ai servizi
della Banca da parte del cittadino.
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5.6 - TURISMO RESPONSABILE
Organizzazione di viaggio di turismo che costituiscono reali opportunità di scambio con culture di paesi del Sud del Mondo, utilizzando mediatori locali e strutture non gestite dalle multinazionali del turismo
di massa. Obiettivi:
creare occasioni di conoscenza più approfondita dei luoghi dove il Centro mondialità sviluppo reciproco conduce progetti di cooperazione;
promuovere un concetto di turismo che sia rispettoso delle culture e dell’ambiente dei paesi visitati.
ATTIVITÀ REALIZZATE
L’attività ha vissuto un anno sabatico nel 2011. Infatti non sono stati realizzati
viaggi di turismo responsabile per due fattori principali:
Il termine della collaborazione con l’agenzia Viaggi Solidali;
La crisi internazionale, con relativa diminuzione delle richieste dei turisti.
Grazie ai volontari in servizio civile, si è però provveduto ad elaborare una nuova
proposta che potrà essere realizzata nel 2012.
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6.1 - BOMBONIERE SOLIDALI
Una scelta diversa: un messaggio di solidarietà per le persone che fanno o ricevono, al posto di una bomboniera o di un regalo, una “Pergamena” che illustra il Progetto al quale partecipano con
un’offerta. Un regalo per un compleanno, una nascita, Natale, un Matrimonio, un Battesimo, una Comunione, una Cresima, un Anniversario, un’occasione particolare, diventa la partecipazione ad uno dei Progetti dell’Associazione nel Sud del Mondo, per condividere un momento di festa con coloro che vivono in situazioni di non equità. Obiettivi:
educare ad una vita sobria e libera dai “falsi bisogni”, sensibile alle esigenze di giustizia del mondo;
prendere coscienza di come le scelte personali incidano sull’innalzamento della qualità della vita dei Popoli del Mondo; “tante gocce d’acqua possono fare almeno un lago”.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Nell’anno 2011 le “bomboniere della solidarietà” hanno avuto un calo.
Si raccomanda una riflessione per cercare nuove idee sul modo di realizzare le
pergamene e sul modo di farci conoscere.
6.2. - “DALL’ACQUA PER L’ACQUA…facciamola bere anche
in Tanzania”
La raccolta dei tappi nasce da una iniziativa della Caritas Diocesana di Livorno. Nel 2000 comincia a collaborare con una ditta che, dotandosi per lo scopo filantropico di un macchinario speciale per la macinatura dei tappi, si impegna a finanziare con il ricavato di tale riciclaggio l’acquisto di una carrozzella da donare ad una missione di Malawi, in Africa. Nel 2001 riesce a realizzare l’impresa. Il 2002 l’obiettivo diventa più ambizioso: contribuire alla realizzazione di pozzi, canali e fontanelle per
portare l’acqua potabile nei villaggi della Tanzania. Il progetto è coordinato e realizzato dal Centro mondialità sviluppo reciproco, che già da anni coopera con la popolazione locale e il Governo della Tanzania, occupandosi di progetti sull’acqua e sulla salute. Per raggiungere la cifra necessaria, volontari e operatori realizzano e distribuiscono in scuole e parrocchie di Livorno centinaia di “tapponetti”, i cassonetti riservati esclusivamente ai tappi. Nel 2003 parte una nuova raccolta, ad oggi ancora attiva, per raggiungere con il progetto idrico altri villaggi della Regione di Dodoma, sempre in Tanzania. In questo ultimo anno la sensibilizzazione dei
cittadini e degli enti pubblici vede un forte impulso: nella città di Livorno si consolida ulteriormente, ottenendo anche il patrocinio del Comune di Livorno; nelle città di Grosseto e Sarzana si diffonde in collaborazione con i relativi Comuni e le aziende di raccolta rifiuti; senza dimenticare poi altre città
d’Italia, che in vari modi fanno arrivare i tappi a Livorno. L’iniziativa è valida, convincente e “vincente” sotto tanti aspetti. Tutti possono partecipare con un
piccolo gesto quotidiano, senza dover mettere mano al portafoglio; al contempo danno un valore ecologico alla loro azione, visto che i tappi vengono macinati e riutilizzati per la costruzione di nuovi oggetti quali sottovasi e cassette per la frutta (Il materiale di cui sono costituiti i tappi è il PE – Polietilene - mentre quello delle bottiglie è il PET – Polietilentereftalato -: i due materiali non devono essere riciclati insieme); ed infine realizzano la cosa più importante: col quel piccolo gesto garantiscono a tante persone un diritto fondamentale quale il diritto all’acqua e alla salute.
Obiettivi:
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- Escavazione pozzi nella Regione di Dodoma in Tanzania; - Sensibilizzazione della popolazione riguardo alle problematiche sociali (approvvigionamento
idrico in zone siccitose quali quella oggetto del progetto) ed ecologiche (corretta differenziazione dei materiali di riciclo)
ATTIVITÀ REALIZZATE
Nel 2011 è stata riscontrata una diminuzione del quantitativo raccolto dovuto ai
problemi di rispettare i tempi dei ritiri del materiale di alcune ditte che collaborano
all’iniziativa. Questo ha portato all’accumulo di tappi presso alcuni centri di
raccolta e la momentanea sospensione delle attività di altri. Proprio per risolvere
questi problemi il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco ha deciso di intraprendere
un’azione di rinnovamento per quanto riguarda questa campagna. Per questo nel
2011 è iniziato un lavoro per la creazione di una doppia rete: da una parte quella
dei volontari che gestiscono i centri di raccolta che possono collaborare per una
migliore conoscenza delle buone pratiche per l’ottimizzazione della raccolta
stessa; dall’altra quella delle ditte che sparse sul territorio possono meglio servire
i centri di raccolta. Con queste premesse possiamo dire di essere riusciti a
raccogliere 331.510 Kg, di aver incassato 11.880,00 € (da gennaio a dicembre
2011) e di avere un credito di circa 40.000,00 €. Questo credito è dovuto dalle
richieste da parte delle ditte di poter posticipare i pagamenti, visti i problemi che
hanno avuto per colpa della recente crisi economica. Visto che con le sole entrate
non era possibile coprire le spese del progetto che era stato presentato per il
2011, il CMSR ha deciso di finanziare comunque la costruzione di quattro pozzi
sicuri nell’attesa che la somma spesa rientri dai crediti delle ditte che collaborano
con noi per la raccolta dei tappi.
6.3 – ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA Volontari nel mondo – FOCSIV in collaborazione con gli Organismi Associati promuove l’iniziativa di raccolta fondi di piazza “Abbiamo RISO per una cosa seria”. La campagna è strutturata come evento di piazza nazionale, e prevede la distribuzione presso postazioni di solidarietà di confezioni di riso del commercio equo e solidale, a fronte di una richiesta di contributo minimo di 5,00 euro.
La “causa” dell’iniziativa è stata individuata nel “diritto al cibo” per le seguenti motivazioni: forte coerenza della causa con la mission Focsiv; il prodotto riso richiama immediatamente il problema della fame e della povertà; garantire il diritto al cibo ha un impatto forte e immediato sull’opinione pubblica in quanto trattasi di diritto primario; garantisce una continuità con l’edizione 2005 dell’iniziativa; la comunicazione per le motivazioni di cui sopra ne risulta agevolata e rafforzata. Coerentemente con la causa dell’iniziativa, i fondi raccolti saranno impiegati nell’ambito di progetti di diritto al cibo nei Paesi dei Sud del mondo.
Obiettivi: Raccogliere fondi in favore del progetto “Per cuocere il cibo nelle scuole della savana”;
Far conoscere e sostenere le attività del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco; Diffondere i valori della solidarietà; Avvicinare le persone ai prodotti del mercato equo-solidale; Sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del diritto al cibo.
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ATTIVITÀ REALIZZATE
Avendo ancora molte rimanenze del riso ordinato nel 2010 è stato deciso di non
fare un nuovo ordine. I banchetti si sono comunque svolti prevalentemente in
concomitanza con la giornata nazionale della campagna ed hanno visto la
partecipazione di 6 parrocchie della diocesi di Livorno e del Centro Commerciale
“Le fonti del Corallo” – Ipercoop di Livorno. Circa 30 volontari si sono dati il
cambio per poter coprire al meglio tutti i turni e per poter offrire informazioni a
coloro interessati all’iniziativa.
6.4 - LIBERE ELARGIZIONI E BASE ASSOCIATIVA
Descrizione Partecipare alle attività dell’Associazione anche attraverso il contributo economico di sostenitori della stessa, educandoci reciprocamente a come fare solidarietà con il proprio denaro, quindi ad uso etico dello stesso. Obiettivi:
Sviluppare la proposta educativa del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco nella società civile anche attraverso la partecipazione economica;
Radicamento dell’Associazione nel territorio; Formare nel tessuto sociale locale il senso di appartenenza all’Associazione.
ATTIVITÀ REALIZZATE
Sicuramente la fonte più importante di contributi è la capacità di visibilità
dell’Associazione, e questo grazie alle attività che il Centro Mondialità Sviluppo
Reciproco propone e l’efficacia delle stesse a coinvolgere il cittadino.
Valida testimonianza di quanto detto è l’ottima risposta da parte di sostenitori e
semplici cittadini all’appello che il CMSR ha lanciato per la campagna del “5 per
mille”. Sono 457 le persone che hanno firmato per la nostra associazione, con un
leggero aumento rispetto all’anno precedente che conferma il trend positivo. Al di
là del risultato economico (circa 14700 euro incassati per il 5x1000 del 2009) è
importante il segno di partecipazione della cittadinanza ai valori proposti.
Quest’anno è lievemente cresciuto il numero di coloro che hanno aderito
all’Associazione in qualità di soci (due adesioni), ma è aumentato invece quello di
chi dedica la propria attività di volontariato a qualcuna delle nostre attività. Tale
incremento viene letto come un’esigenza del cittadino a contribuire alla solidarietà
e cooperazione internazionale, perché, fortunatamente, è ormai diffusa, la
consapevolezza che ognuno può e deve fare qualcosa per concretizzare la pace ed
il dialogo fra i popoli.