REGIONE PIEMONTE Comune di Baveno · 2017-08-25 · P.za Mameli 8 – Omegna (VB) tel/fax 0323...

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REGIONE PIEMONTE Comune di Baveno Provincia del Verbano Cusio Ossola Opere di recupero e valorizzazione del lungolago cittadino Progetto definitivo- esecutivo dicembre 2016 Studio Tecnico dott. ing. Davide Berrone P.za Mameli 8 – Omegna (VB) tel/fax 0323 61522 [email protected] consulenza architettonica e ambientale consulenza botanica dott. Arch. Claudia Corbelli dott. Igor Cavagliotti Ufficio Tecnico comunale di Baveno L.go Cobianchi 3 Omegna (VB) tel 0323 912311 tel/fax 0323 643299 [email protected] [email protected] Relazione botanica specialistica

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REGIONE PIEMONTE

Comune di Baveno Provincia del Verbano Cusio Ossola

Opere di recupero e valorizzazione del lungolago cittadino

Progetto definitivo- esecutivo dicembre 2016

Studio Tecnico dott. ing. Davide Berrone

P.za Mameli 8 – Omegna (VB) tel/fax 0323 61522 [email protected]

consulenza architettonica e ambientale consulenza botanica dott. Arch. Claudia Corbelli dott. Igor Cavagliotti Ufficio Tecnico comunale di Baveno L.go Cobianchi 3 Omegna (VB) tel 0323 912311 tel/fax 0323 643299 [email protected] [email protected]

Relazione botanica specialistica

Igor Cavagliotti – dott. Forestale e Ambientale Largo Vittorio Cobianchi 3, 28887 Omegna (VCO)

Tel.0323 643299 Cell. 329 1530906 Mail: [email protected]

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REGIONE PIEMONTE

Comune di Baveno Provincia del Verbano Cusio Ossola

Opere di recupero e valorizzazione del lungolago cittadino

Progetto definitivo - esecutivo

RELAZIONE BOTANICA SPECIALISTICA

1. PREMESSA Il lungolago di Baveno, è stato oggetto nel 2013 di un primo lotto di lavori che hanno permesso il

recupero e la riqualificazione del porto e delle superfici a verde poste nella parte sud del complesso.

Ora l’amministrazione intende completare tali opere anche nella parte restante indicando al

professionista le linee guida da adottare sotto il profilo botanico che sono riassumibili in:

• Miglioramento della superficie permeabile a verde;

• Delimitazione delle aiuole dai camminamenti;

• Riordino, completamento e implementazione della componente botanica;

• Restauro conservativo degli elementi botanici di pregio;

Tutto ciò premesso di seguito viene presentata la descrizione botanica e paesaggistica del lungo

lago per gli aspetti di competenza, in seguito verranno individuate le criticità sulle quali intervenire e

infine verranno presentate le soluzioni di progetto.

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2. DESCRIZIONE BOTANICA DEL LUNGO LAGO Il lungolago di Baveno, risulta strutturalmente e geometricamente descritto dal rilievo visibile nella

tavola stato di fatto, mentre nella relazione storica e fotografica è possibile ricostruire l’evoluzione

dalla sua origine ad oggi. La parte botanica, di seguito descritta, può essere distinta in tre differenti

parti:

1. Aiuole “all’Italiana”

La parte centrale del lungolago è formato da 7 aiole regolari di forma geometrica, delimitate da basse

siepi di bosso, senza cordolatura o delimitazione esterna. Originariamente si suppone che tali aiole

fossero guarnite con fiori stagionali o con rose, mentre ad oggi oltre al prato alcune contengono

macchie di fioriture annuali o arbusti come lagestroemie, aceri giapponesi o tassi disposti in maniera

sembrerebbe casuale, altre risultano formate solo dalla sola cotica erbosa. Le 4 aiole vero Nord sono

simmetriche due a due rispetto all’asse dell’accesso a lago, infine ogni coppia è anch’essa

simmetrica. Le restanti tre verso Sud differiscono sia per dimensioni che per mancanza di simmetria.

Nella realtà questa disposizione planimetrica non risulta così marcata e percepibile.

2. Aiuole “all’Inglese”

Lo stile all’inglese denota una composizione paesaggistica libera da formalismi o da schemi di

impianto. La disposizione apparentemente casuale movimenta lo spazio in maniera volutamente

“naturale”. Queste aiole si trovano agli estremi Nord e Sud del lungo lago, non sono delimitate da

cordoli o strutture (tranne la parte Sud già cordolata nel 1° lotto di lavori) e planimetricamente hanno

un andamento irregolare e curvilineo. Le essenze che occupano questi spazi sono quasi tutti arbusti

o alberi di prima, seconda e terza grandezza sia caducifoglie che sempreverdi. Si tratta nel

complesso di schemi di impianto che non seguono precise disposizioni o disegni predefiniti, ma

piuttosto frutto di causalità succedute nel tempo. Il valore botanico di questi alberi è anche molto

differente: alcune piante presentano propensione al cedimento o incompatibilità tra la dimensione

raggiunta e il luogo di messa a dimora, altre sono di grande valore botanico sia per il portamento che

per la specie. La frazione sud è già stata oggetto nell’anno 2013 di una completa revisione che ha

permesso di eliminare gli alberi paesaggisticamente incongruenti o instabili sostituendoli con arbusti

come la parrotia, cornus, melocotogno da fiore, dipelta floribunda, oltre a bordure vegetate con

graminacee e fioriture annuali. La parte nord invece vede piccole aiuole botanicamente molto

disordinate con arbusti ornamentali come nandina, camelia, jucca, pitosforo, azalee, tassi, ginepri

spesso in ottimo stato vegetativo, le ultime aiole a contorno del monumento ai caduti ospitano due

maglie sempreverdi e un cedro policormico di magnifica foggia.

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3. Allea doppia prospiciente la strada

Parallelamente alla strada principale (strada del Sempione), è presente un camminamento in lastre

di pietra e cemento ornato da un filare binato di ligustri (Ligustrum japonicum), albero di piccole

dimensioni a foglia persistente, sostituiti da ciliegi autunnali da fiore (Prunus subhirtella var.

autumnalis) a foglia caduca, di recente impianto verso il centro città. Frammiste al filare compaiono

alcune palme mentre il passo di impianto (distanza tra un albero e il successivo) è variabile e

discontinuo da 3,0 a 4,0 metri circa. Sono infine presenti fallanze, alberi morti in piedi, alberi da

verificare in ordine alla loro stabilità e vitalità, disarmonie dimensionali. Questa allea in origine

“legava” tutto il lungo lago dal principio fino alla fine costituendo un “trait d’union” tra le aiuole

all’italiana e quelle romantiche. Oggi invece questa funzione è assolta solo in parte: si notano almeno

3/4 differenti età cronologiche di impianto che generano una disomogeneità dimensionale evidente,

alberi maturi e in fase di decadimento vegetativo vicino a ligustri di recenti impianto anche di pessimo

portamento (storti, con chioma incompleta o rada). Di seguito uno schema esemplificativo di quanto

avvenuto ai nuovi impianti contigui a quelli storici.

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2.1 DESCRIZIONE STATO DI FATTO AREA DI INTERVENTO

L’area di intervento è quella centrale e settentrionale del lungo lago, composta da quattro elementi

caratterizzanti:

• n° 2 aiuole irregolari di ampie dimensioni a Sud. La prima fronte lago con un unico elemento

di salice Salix babilonica schiantato di recente, l’altra tra la strada e il camminamento che

contiene al suo interno una area di sosta rialzata circa un metro dal piana campagna

circostante e racchiusa da discontinui elementi di tasso (Taxus baccata), da un grosso

platano abbattuto per pericolo di schianto (si rimanda alla documentazione fotografica) e da

altri arbusti di poco conto (jucca, ginepro etc.) la restante parte a prato stabile contiene un

grosso rododendro oltre a tre piccole camelie e una macchia di ginepri striscianti.

• n° 7 aiuole all’italiana, la prima verso sud più piccola delle dimensioni di 18,00 x 7,00 metri

circa, la seconda e la terza lunghe 26 metri e larghe sempre 7 metri. Le restanti quattro

simmetriche tra esse risultano lunghe 21 metri e larghe 5. Sono tutte delimitate da una bassa

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siepe di bosso in discreto stato di manutenzione. La parte esterna a prato sfuma nel ghiaietto,

quella interna invece sempre con cotica erbosa spesso è ornata con singoli elementi botanici

che non si ripetono mai da un’aiuola all’altra: due aceri rossi di magnifica foggia nella prima,

due tassi, due lagaestroemie, alcune macchi di fioriture annuali nelle restanti due (si rimanda

alla documentazione fotografica).

• Tratto di allea di ligustri (Ligustrum japonicum) di circa 100 esemplari. Per quanto concerne

l’allea pur nascendo da un progetto organico e coerente, oggi ha chiaramente perso i

caratteri paesaggistici di riferimento: le fallanze e le sostituzioni con specie diverse hanno

mutato gli obiettivi e le percezioni volute in origine.

• n° 5 aiuole a Nord di svariate dimensioni e caratterizzate da un corredo botanico disomogeno,

dalla presenza di diversi monumenti (scalpellino, diciassette martiri, caduti).

Tutte le aree verdi non sono delimitate da strutture quali cordolature o elementi di chiusura ma

terminano degradando direttamente sul camminamento in ghiaietto di cui si prevede nel progetto

architettonico la quasi totale sostituzione con nuova pavimentazione in calcestruzzo architettonico.

Ad esclusione dell’allea e dei giardini all’italiana tutti questi spazi mancano di progetto perché

nascono per approssimazioni successive nel tempo e nello spazio e impiegano essenze molto

diverse fra loro per stile, portamento, dimensione e caratteri botanici.

L’impianto di irrigazione a tratti è presente e in altri assente.

3. PROGETTO BOTANICO Il progetto di revisione del corredo botanico, delle aiole, nasce da una lunga osservazione dello stato

di fatto di tutto il lungo lago, volta a compiere scelte organiche di riordino al complesso, da applicare

in continuità con il primo lotto di lavori già realizzato e al progetto preliminare generale. La volontà è

quella di mantenere l’impostazione originaria migliorando la funzionalità complessiva senza

stravolgere i caratteri identitari del lungo lago.

Ad una prima disamina pre-progettuale sono state esaminate le piante presenti e si è provveduto ad

indicare quelle da abbattere per cattive condizioni fitostatiche, senza futuro, o potenzialmente

pericolose. Al contrario si è cercato di preservare e mantenere tutte le altre.

Insieme al progettista si è optato per limitare al massimo l’impermeabilizzazione degli apparati

radicali, giungendo a scelte favorevoli alle preesistenze botaniche; ad esempio le superfici attorno

alle aiuole all’italiana e al filare interno di ligustri verranno mantenute permeabili e finite a ghiaietto.

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Nella planimetria allegata, si evince che le aiole saranno rettificate grazie all’inserimento della

cordolatura che consentirà un chiaro passaggio tra i camminamenti e le aree a verde. Il progetto del

verde, per quanto riguarda il corredo botanico di nuovo impianto, privilegerà una disposizione

dinamica delle essenze scelte con diverse dimensioni, con fioriture e stagionalità differenti,

considerando prioritaria la conservazione degli alberi in buona condizione vegetativa già presenti.

Per quanto riguarda invece i piccoli arbusti rilevati (di dimensioni ininfluenti pari al metro di altezza e

disposti in maniera alquanto disordinata soprattutto nelle aiuole a nord), nei casi di interferenza con i

nuovi impianti verranno spostati e disposti in maniera più organica e ordinata su di altre superfici.

L’idea di progetto può essere distinta in differenti parti di seguito singolarmente presentate:

3.1 MONTAGNETTA - AIUOLA A LAGO

Il grosso platano sulla montagnetta è stato recentemente abbattuto visto l’elevato rischio di schianto

(si rimanda alla documentazione fotografica), anche il salice nell’aiuola a lago non è più presente

perché schiantato naturalmente circa 1 anno fa. Le ceppaia saranno integralmente rimosse e il

terreno ritombato e riconsolidato. La parte alta della “montagnetta”, sarà completata con l’impianto di

alcuni tassi e la potatura di quelli esistenti con la funzione di costituire una “stanza segreta”

semicircolare con al centro una panchina in sasso e con il lato aperto verso il golfo Borromeo. La

scalinata di accesso previo spostamento e sistemazione sarà contornata con “tasche” che

ospiteranno fioriture annuali. Sul lato della passeggiata a lago questa aiuola ospiterà 4 nuove

panchine che saranno ornate con parterre di fioriture annuali analogo a quelli sotto descritti per le

aiuole all’italiana, a tergo verranno messi a dimora 3 soggetti di Cornus Kousa varietà Milky Way da

posizionare nella parte mediana del manto erboso. Sempre nella medesima aiuola nella parte distale

dal lago verranno reimpiantate le specie arbustive prelevate dalle aiuole a Nord al fine di costituire

una schermatura dalla strada provinciale. Infine verrà conservato il ginepro che maschererà la vasca

interrata per l’accumulo dell’acqua di irrigazione prevista a progetto.

L’area verde a lago invece verrà rivista dal punto di vista architettonico attraverso lo spostamento del

muro di contenimento e la continuazione del camminamento verso la sottostante arena. Dal punto di

vista botanico verrà riproposto il salice piangente (Salix babylonica) in analogia con il pregresso ma

in posizione diversa.

3.2 AIUOLE ALL’ITALIANA

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Le aiuole all’italiana verranno sostanzialmente conservate. La novità del progetto consiste nella

delimitazione fisica con bordature corten (si rimanda al dettaglio costruttivo predisposto dal

progettista incaricato). Le essenze presenti ai vertici (ad esclusione dei due aceri giapponesi di

magnifica foggia che verranno conservati) saranno spostate e sostituite con Tassi a forma conica a

pronto effetto (altezza d’impianto 1,8/2,0 metri circa), da allevare in forma costretta attraverso

periodiche potature. Infine la parte centrale verrà vestita con un parterre largo 1 metro ornato con

fioriture di erbacee annuali da sostituire almeno 3 volte all’anno.

Questo parterre risulta essere pensato per dare una forte connotazione di colore all’intero lungolago

e per sottolineare la cura manutentiva.

Dovrà essere costituito da erbacee annuali a lunga fioritura che potranno essere affiancate da

bulbose a fioritura precoce scelte tra le più facili a spontaneizzarsi: Narcisi, Scilla, Muscari, Giacinti.

Di seguito una scelta tra le specie disponibili che potranno essere utilizzate di volta in volta. La scelta

della specie da impiegare dovrà essere concordate con l’amministrazione dietro presentazione di

campione:

o Cineraria

o Viola vitrociana da vaso

o Miniviola

o Primula obconica

o Primula acaulis

o Mysotis

o Calendula officinalis

o Fucsia

o Lantana

o Begonia semperflorens

o Begonia dragon wind

o Impatiens walleriana

o Salvia splendes

o Rudbeckia

o Cosmea

o Tagetes

o Heliotrophium

o Nicotiana da fiore

o Nuova guinea

o Bellis

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o Hellichrysum bracteatum

o Gazania

o Phlox drumondii

o Brassica (Cavolo ornamentale)

o Pelargonium peltatum

o Surfinia.

Il parterre dovrà essere preparato con ammendante e concime previa scarifica, baulato, e

costantemente diserbato a mano.

3.3 ALLEA DI LIGUSTRI

Il progetto di riqualificazione dell’allea, nasce dall’attenta osservazione dello stato di fatto, e della

documentazione storica disponibile. Il progetto prevede di applicare il concetto di restauro

conservativo da realizzare attraverso la sostituzione delle piante mancanti, morte o in pessimo stato

vegetativo, da accompagnare con la potatura, la sagomatura, la rimonda del secco delle piante da

conservare con un certo futuro. I nuovi impianti dovranno essere uniformi per dimensione e

portamento alle preesitenze. Si dovrà procedere attraverso l’eliminazione (anche delle ceppaie) delle

piante da sostituire e successivamente al riposizionamento dei nuovi impianti con palo tutore. Le

piante da abbattere sono state giudicate tali dopo un’accurata ispezione visiva a tutti gli elementi

costituiti, si tratta di soggetti senza un orizzonte temporale significativo o fortemente compromesse

anche sotto il profilo botanico/paesaggistico. I nuovi impianti dovranno essere scelti con cura, tutti

omogenei tra loro, privi di difetti e a pronto effetto. Considerando l’importanza della fornitura, non si

esclude la visita da parte del direttore lavori e dell’amministrazione nei vivai specializzati per la scelta

del materiale vivaistico.

3.4 AIUOLE NORD

Il progetto generale nella parte a nord, prevede di ampliare e riordinare gli spazi a disposizione degli

esercizi qui presenti. Per questo motivo le aiuole che ospitano i due piccoli monumenti (diciassette

martiri e scalpellino) verranno ridimensionate e cordolate, mentre quella in mezzo lascerà spazio alla

pavimentazione. Le due aiuole parallele invece verranno riunite e ampliate; la vegetazione qui

presente, composta principalmente da n° 5 camelie verrà sostituita da n° 3 Koelreuteria panicolata a

fornire ombra alle due panchine a progetto. Questa scelta permette di sostituire arbusti sempreverdi

che oggi formano una barriera anche visiva verso il lago dalla piazza del municipio, con una specie

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arboree di terza grandezza dal tronco eretto e da una densa chioma nella parte alta in grado di

fornire ombra ma di non occludere il cono visuale.

Per quanto concerne le preesistenze, le stesse verranno per quanto possibile conservate e in alcuni

casi (camelie) raggruppate nell’aiuola della montagnetta previo spostamento da compiere con modi e

tempi da concordare con la direzione lavori.

Infine gli spazi verdi che contornano il principale monumento ai caduti verranno rettificati e cordolati

per renderli circa simmetrici (per non incidere in maniera significativa e svantaggiosa sugli apparati

radicali) al monumento stesso preservando i tre alberi d’alto fusto presenti e introducendo un nuovo

albero di prima grandezza nella terza aiuola di nuova realizzazione (verso sud). Si è optato per una

caducifoglia del genere quercus, meglio detta quercia rossa o scarlatta (Quercus coccinea). Questa

soluzione darà simmetria anche verticale agli spazi attorno al monumento, introducendo però una

pianta spogliante a bilanciare la presenza delle magnolie e del cedro (piante sempreverdi).

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4. CONCLUSIONI Quanto proposto risponde all’esigenza dell’amministrazione che chiede di riordinare gli spazi verdi in

maniera organica, delimitando e differenziando i luoghi di passaggio da quelli di sosta e dai giardini,

nell’ottica di una facile fruibilità e manutenzione senza però rinunciare all’impostazione e al disegno

originario del lungo lago.

Per questi motivi il progetto prevede di compiere il restauro della parte storica (giardini all’italiana e

allea di ligustri) caratterizzata da una staticità stagionale data dalla presenza di specie sempreverdi

(ligustri, tassi, bossi,). Nel contempo verranno introdotti elementi effimeri come le fioriture di erbacee

annuali oltre a piante ornamentali a fioritura primaverile ed estiva.

Infine è stata posta attenzione all’adattabilità delle essenze al luogo di dimora ma soprattutto alla loro

dimensione massima raggiungibile.

Si ritiene che quanto proposto possa essere compatibile con i caratteri botanici attuali del lungo lago,

in coerenza con la declinazione paesaggistica dell’intera area.

Omegna, dicembre 2016

IGOR CAVAGLIOTTI dott. Forestale e Ambientale

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ALLEGATO FOTOGRAFICO COMMENTATO – STATO DI FATTO

AIUOLA LATO SUD “LA MONTAGNOLA”: il platano è stato abbattuto per motivi di precaria

stabilità, sulla sommità verrò realizzata una “stanza segreta” con punto di sosta e cono visuale verso

il golfo Borromeo attraverso potatura e implementazione dei tassi presenti. Il rododendro e le

camelie presenti saranno spostate lato strada.

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AIUOLA A LAGO: il salice è schiantato naturalmente. Verrà sostituito e posizionato a tergo delle

panchine a progetto.

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AIUOLE ALL’ITALIANA: verranno delimitate tramite cordolatura in corten. Saranno introdotti

elementi di tasso a foggia di cono. Nella parte centrale verranno creati “parterre”di erbacee annuali.

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AIUOLE LATO NORD: 5 aiule verranno ridisegnate e delimitate dalla nuova pavimentazione. Le

specie arbustive presenti saranno spostate. L'aiuola compresa tra il monumento allo scalpellino e il

monumento 17 Martiri verrà eliminata. All’interno dei nuovi spazi verdi rimodulati verranno

piantumati in un caso alberi di terza grandezza e in corrispondenza dei monumenti fioriture annuali

analoghe alla preesistenza.

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MONUMENTO AI CADUTI: le aiule attorno al monumento ai caduti attualmente sono due, verrà

realizzata la terza che insieme all’inquadramento delle precedenti consentirà di rendere gli spazi

simmetrici rispetto all’asse del monumento. Verranno conservati e mantenuti i 3 alberi esistenti e

messo a dimora un albero di prima grandezza a foglia caduca (quercia rossa) nella nuova aiuola.

Tutti gli spazi saranno delimitati dalla nuova pavimentazione come già in parte preesistente.

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ALLEA DI LIGUSTRO: la parte centrale e storica verrà recuperata attraverso un restauro

conservativo che prevede abbattimenti mirati e sostituzioni e implementazioni delle piante mancanti. I

ligustri da conservare saranno potati e rimessi in forma.

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