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IL PIACERE UNICO DI KRUG
FERRAGAMO E L'INTIMOLEGAME CON LA TERRA
LA DEDIZIONE DIMARIAN SIMČIČ
ENCRY: FUSIONED’ISTINTI
CÒLPETRONEBY THE GLASS
Vinòforum mag
© Vinòforum Eventi srl
tel. +39 06 63 83 356Fax +39 06 39 38 04 43
Collaboratori:Emiliano De VenutiMichela CorvinoFederica ReitanoCarmen CalceRomina Iannuzzi
In copertina:KRUG GRANDE CUVÉEwww.krug.com
Studio e Progettazione grafi caDnC Eventi & Comunicazione
www.dnceventiecomunicazione.it
La scelta di una bottiglia di vino può farti scoprire molti aspetti diuna persona.Come vive, cosa ama ricordare, i suoi luoghi preferiti, gli odori che predilige, l’aspetto più profondo della sua personalità o i lati più spigolosi ed ostili del suo carattere.Se preferisce condividere la scelta o rimanere immerso nella let-tura della “carta” isolandosi per interi attimi. Se ti porta in giro per il mondo e se in pochi istanti riesce a portare quella parte di mondo nel tuo bicchiere.Ed è proprio di questo che parla Vinòforum Mag: delle personee delle sensazioni che sono racchiuse all’interno dei più grandiprodotti.
Questo primo numero racconta la passione e la sensualità attraverso immagini, colori e parole.
Lasciate∞i acco¹pagnare nella scoperta del piacere.
Emiliano De Venuti
Vinòforum mag Vinòforum mag
LA RICERCA DELLA FELICITÀ È UN PERCORSO
CHE NON SI FERMA MAI
È un viaggio in divenire, in cui si abbandonano vecchi
modelli, abitudini e modi di vedere per trovare nuovi
punti di vista e mete capaci di appagare i sensi e la
mente.
Questo percorso, il visionario Joseph Krug lo intraprese
nel 1843 quando, una volta compreso che l’essenza
dello Champagne è puro piacere, decise di trascendere
la nozione stessa di annata, per superare i tradizionali
confi ni dell’assemblaggio e creare uno Champagne
generoso, elegante, che fosse l’espressione massima
del piacere: Krug Grande Cuvée.
La felicità, quindi, è anche saper aspettare, proprio
come fece Joseph Krug.
Aspettare fi no al raggiungimento del sublime, ottenuto
dall’unione di più annate.
E qui si vede la genialità del fondatore della Maison,
ossia prendere il meglio che la natura può offrire nel
tempo, negli anni, unirlo armoniosamente e creare
felicità.
I Krug Lovers, ovvero gli amanti di Krug, proprio
come Joseph Krug, sono alla ricerca della massima
espressione del piacere, di quella sensazione irripetibile
del primo sorso che non si scorda mai, di un incontro
speciale, di un brindisi in famiglia o di una festa con gli
amici di sempre.
KRUG GRANDE CUVÉE:
LA QUINTESSENZA DEL PIACERE IN UNA
BOTTIGLIA DI CHAMPAGNE
Krug Grande Cuvée costituisce il cuore, se non
la stessa ragion d’essere della Maison Krug.
Dal 1843 Krug Grande Cuvée incarna
l’eccellenza, il sogno che Joseph Krug, fondatore
della Maison, desiderava condividere con i suoi
clienti: uno Champagne dalla generosità e
dall’eleganza insuperabili, il meglio di ciò che
ogni annata poteva offrire.
Uno Champagne dal gusto unico, nonché la
prima Cuvée de Prestige ad essere ricreata
anno dopo anno dal 1843.
L'ESSENZA
Il gusto unico di Krug Grande Cuvée e le
sensazioni indimenticabili che regala conciliano
i contrasti per regalare un vino che sia al
contempo corposo ed elegante, maturo e fresco.
Krug Grande Cuvée è uno Champagne
estremamente generoso, nato dalla miscela
di 120 vini di circa dieci annate differenti e tre
varietà d’uva. Krug Grande Cuvée si distingue
per la sua ineffabile delicatezza, che trova la
sua massima espressione nella fi nezza delle
sue bollicine, risultato di un invecchiamento di
almeno sei anni nelle cantine Krug.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Uno Champagne dal color oro intenso,
caratterizzato da una bollicina fi ne e vivace, che
ne lascia presagire la corposità e l’eleganza.
La sua fragranza rivela aromi di fi ori appena
sbocciati, frutta secca e matura, marzapane,
panpepato e agrumi.
Alla degustazione risaltano note di nocciola,
torrone, zucchero d’orzo, agrumi e gelatina di
frutta, mandorle, brioche e miele.
Create la vostra idea di felicità su www.kruglovers.com
FEATURED
No² dime²t icherete mai il primo sorso di Krug
for pleasure seekers
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ALL'ORIGINE, LA VIGNA
La famiglia Ferragamo è tra le più famose al
mondo per quanto riguarda il lifestyle italiano.
Con quali nuovi stimoli il vino è entrato a far
parte dei vostri progetti?
Penso che il Vino, e soprattutto il vino di alta qualità,
faccia parte di quella categoria che viene defi nita
lifestyle. In modo particolare di uno stile di vita fatto di
qualità e classe. Quindi benché il vino sia un prodotto
agricolo che nasce da una stretta collaborazione, che
quasi mi permetto di defi nire amore, tra l’uomo e madre
natura, è comunque possibile parlare di stile e lifestyle.
Lo stesso lifestyle che per tanto accomuna in egual
modo il vino e il non troppo lontano mondo della moda.
Quando ha capito che si poteva avere molto da
un territorio come il Borro?
Già dopo aver piantato il primo ettaro il risultato era
fenomenale. Inizialmente affascinati dalla storia e dal
passato di queste terre dove in antichità nacque la
prima Doc d’Italia, la Valdarno di Sopra e dove il Barone
Ricasoli fece i suoi primi esperimenti sul Chianti,
provammo a piantare il primo ettaro.
E sisto²o luoghi che raccolgo²o il fasci²o dei tempi passat i e uomi²icapaci di ascoltare la propria passio²e per creare gra²di vi²i.Questo è il Borro con Salvatore Ferragamo; una storia di scelte
e di intimo legame con il territorio.
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Il risultato fu da subito fenomenale. In modo particolare
fu l’intensità dei colori e dei profumi a spingerci e
incoraggiarci a piantare altri 40 ettari.
Il Borro 2008. Vino di grande personalità,
colore rosso intenso, dai profumi avvolgenti. Se
dovessimo dargli un volto… un uomo di carattere
o una donna dalla spiccata sensualità?
Direi Sean Connery per la sua doppia personalità.
Da una parte un grande attore di fama mondiale, ma
dall’altra anche un uomo di azione, capace di autocritica
e che trova il coraggio, anche all’interno dei suoi fi lm, di
non prendersi mai troppo sul serio. Come attrice invece
Sofi a Loren per la sua spiccata sensualità ma anche
per la sua grande umanità e capacità di trasmettere
positività alle persone vicine.
I Suoi vini si sono in poco tempo affermati fra i
migliori vini toscani. Quali sono state le scelte
determinanti di questo successo?
Sicuramente le caratteristiche del territorio, ma
soprattutto una costante e continua ricerca della
qualità. Qualità, cura e attenzione sono tutti gli
ingredienti segreti che hanno portato i nostri vini al
successo. Un successo raggiunto grazie anche alla
scelta di non prendere mai delle scorciatoie e di farsi
guidare sempre e comunque dalla nostra passione e dal
nostro amore e rispetto per queste magiche terre.
Il Borro è un luogo suggestivo, tra tradizione e
innovazione, tra lusso e benessere. Una vera e
propria sosta del gusto dove liberare i sensi. Chi
sono i vostri ospiti?
Uno degli aspetti più magici che avvolge i luoghi del
Borro è proprio la capacità di attrarre le più diverse
tipologie di persone. Persone con esigenze e priorità
diverse che negli anni abbiamo sempre cercato
di soddisfare offrendo sistemazioni e possibilità
diverse. Famiglie con fi gli che amano la campagna e le
attività all’aria aperta, coppie giovani che scelgono di
trascorrere un viaggio romantico in Toscana, ma anche
personalità dello spettacolo che scelgono di trascorrere
qualche giorno di relax e tranquillità qui da noi. I nostri
ospiti provengono dal tutto il mondo, ma sicuramente
la nostra predominanza come clientela sono Inglesi
soprattutto per quanto riguarda i matrimoni qui al Borro
e gli Americani invece per quanto riguarda le vacanze in
famiglia o in coppia.
In buona compagnia, apre i vini del Borro o della
concorrenza?
Sempre del Borro anche se spesso ritengo fattore di
crescita per l’azienda confrontare i nostri prodotti con
quelli della concorrenza.
Un vino è soprattutto un momento, un'emozione…
mi racconti cosa prova quando è in cantina.
Trovo che la cantina sia uno dei luoghi più importanti
per la riuscita dei nostri vini. La cantina è il posto dove
ritrovo tutto il mio rispetto per questo prodotto, ma il
luogo che preferisco più di tutti è sicuramente la vigna. E’
qui infatti che riconosco tutta la mia passione, la stessa
passione che riesco appunto a trasmettere tramite la
coltivazione delle viti e l’attenzione nella gestione delle
piante. È la vigna il luogo dove ha inizio il tutto.
Già dopo a∞er piantato il pri¹o e½aro il risultato era feno¹enale...
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ENCRY: UNA SCOMMESSA VINTA!
E’ solo dal 2007 che Enrico e Nadia hanno cominciato
un lungo percorso nel mondo dello Champagne.
Eppure, forse non a detta di tutti e fra tanti ostacoli,
hanno raggiunto in brevissimo tempo qualità e una
miriade di riconoscimenti.
Encry è la fusione tra l’istinto di un progetto con
l’emozione che si vive nel vederlo realizzato, una storia
nata in pochissimi ettari di vigneto, situati nel villaggio
a Le Mesnil Sur Oger, nel cuore della Côte de Blancs e
qualifi cato al 100% nella classifi ca dei Cru e uno dei soli
17 Grand Cru Champenois.
Un coraggio a quattro mani, quello di Enrico e Nadia
che nutrono un amore sviscerato verso lo Champagne
e il vino in genere. Un’ambizione realizzata grazie ad
una tenacia tutta italiana, che è riuscita a conquistare
anche i più scettici.
Nel perlage di Encry possiamo ritrovare l’emozione di
chi, sapientemente, si è impegnato con costanza per
il successo di un progetto diffi cile ed ambizioso, in
continuo sviluppo.
La passione ha il sopravvento ogni volta che
scendo in cave a 30 mt. di profondità dove
viene degorgiata una bottiglia a la volèe e il
contenuto viene versato in un calice, regalando
delle emozioni autentiche”, afferma Enrico, che
insieme alla sua compagna ha sviluppato una
creatività enologica alla base del successo dei loro
vini unici, elaborati da un'équipe guidata da Jean
Michel T. Chef de Cave e Vigneron.
L’aspirazione della Maison Vue Blanche Estelle è
quella di continuare ad offrire ai professionisti del
vino Champagne capaci di conquistare, sedurre e
fi delizzare una clientela attenta, che cerca in “ENCRY”
non soltanto il prestigio di una Grande Cuvée e di un
marchio eccellente in gusto ed eleganza, ma anche la
scoperta di piaceri rari e diversi.
Ed è proprio in questa diversità che si delinea l’esigenza
della Maison di dar vita a due nuove etichette.
Zero Dosage, uno Champagne assoluto, che
rappresenta appieno tutto quello che la natura può
offrire, che non presenta alcuna aggiunta di zuccheri e
nasce dal desiderio di rispettare i tempi e le cadenze
che la perfezione richiede.
Millesimato che, affi nandosi in bottiglia per molti anni,
rifl ette la volontà, quando le annate lo permettono, di
lasciare che il tempo faccia il suo corso, per dare alla
natura la possibilità di esprimersi al massimo.
Nella cave Veuve Blanche Estelle nasce quindi
l’eleganza in bottiglia, con vini che si distinguono per
una fi losofi a ispirata allo stile e al gusto.
i sogni so² bollici²e
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L’AZIENDA SIMČIČ, 18 ETTARI
DI PASSIONE E DEDIZIONE.
Fra Italia e Slovenia esiste un mondo magico, fatto
di mani e di uomini, che si fondono per dar vita a vini
eccellenti.
Da generazioni la famiglia Simčič con impegno e rigore
e nel rispetto del territorio coltiva le vigne che si trovano
nelle fantastiche zone del Collio Goriziano.
Quando conosci Marjan Simčič (la quinta generazione),
l’impressione iniziale è stupore e subito dopo
ammirazione.
Non c’è cosa più affascinante del sapere che la persona
che ti racconta un vino è la stessa che si “sporca” le
mani per farlo.
Tra me e i miei vini c’ è un legame speciale. E’ diffi cile
raccontarlo. Sono sempre nel mio cuore e nei miei
pensieri. Da sempre credo nella nostra terra, nella
potenza della natura e dei nostri vigneti, alcuni
dei quali già piantati molti anni fa da mio nonno. E
tutto questo mi da la possibilità di produrre vini che
rifl ettono l’essenza e i profumi di questo magico
ambiente in cui vivo”.
A Goriska Brda, tutto viene fatto con le mani, dalla
potatura alla raccolta.
I vini sono il prodotto della forza della natura, di terreni
ricchi di minerali e del vento caldo che soffi a dal
mediterraneo.
E quando si parla di Opoka, la linea vini più prestigiosa,
frutto della sua passione per la vigna, Marjan si
emoziona e racconta quanta storia può contenere un
sorso di vino.
“Opoka è il mio ultimo esperimento nato dalla
volontà di cercare la massima espressione del terroir
attraverso un vino. Ho fatto tante analisi sul territorio
e adesso so con precisione dove risiedono le parti
migliori dei miei vigneti in terreni ricchi di minerali.
Nella nostra lingua, Opoka, signifi ca infatti "argilla
dei sedimenti eolici", ossia un tipo di terreno molto
povero di sostanze organiche, ma ricco di sali
minerali. Con l’annata 2006 sono nati quattro vini
che ho chiamato Opoka Ribolla, Sauvignon Blanc,
Chardonnay e Merlot. Vini che vengono prodotti
solo in annate eccezionali e in quantità estramente
limitate. Dopo 22 – 48 mesi di maturazione nelle
migliori botti di legno, vengono travasati senza alcuna
fi ltrazione e sottoposti unicamente al processo di
decantazione. Vengono messi sul mercato solo dopo
sei mesi di affi namento in bottiglia”.
Opoka, è un vino che racconta una storia e Leonardo,
una storia tutta nuova…
“Leonardo è una nuova storia iniziata nel 1997 quando
è nato mio fi glio. …Così è nato il vino proveniente dalla
mia uva preferita. Un vino passito di Ribolla Gialla
che può invecchiare fi no a 18 anni ed esprimere dopo
tanto tempo le sue peculiarità. E’ questo il regalo
più vero che donerò a mio fi glio per i suoi 18 anni.
Un vino vivo come lui”.
Le scelte di Marjan e della sua famiglia sono sempre state
infl uenzate dalle tradizioni e dai valori in cui si crede:
“Noi crediamo nei nostri vini prima di tutto perché
crediamo nella nostra uva…", così apre il sito
dell’azienda che tende in questo modo a sottolineare
l’importanza di essere convinti di quel che si fa.
“Per me il mio lavoro non è solo lavoro… è la mia vita,
è il mio amore. Rappresento la quinta generazione
che produce il vino. Sono nato tra vigneti e ho vissuto
di tante esperienze tramandate di generazione in
generazione. Quando conosci la storia e ti accorgi
dei meravigliosi risultati ottenuti, ti lasci travolgere
dell’entusiasmo che ti spinge a fare meglio ogni
giorno. La mia passione mi ha portato a nuove
scoperte che sono legate alla storia, alla tradizione
e alle persone. Quando mi chiedono delle novità in
Azienda, rispondo che per me è novità tutto l’anno,
perché sono sempre alla ricerca di nuovi segreti
di questa mia terra e delle persone che ne hanno
segnato la storia”.
Marjan Simčič, un uomo che ha scelto di essere
tu½'u²o con il suo vi²o
fo²dersi co² il vi²o
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La cantina Còlpetrone è il gioiello enologico in terra
umbra delle tenute Saiagricola e il portabandiera in
Italia e all’estero del Montefalco Sagrantino, vitigno
autoctono di quest'area e uno dei più antichi d'Italia.
Un vitigno molto particolare, che rappresenta una
vera e propria sfi da per una cantina, una sfi da che
Còlpetrone fi n dall’inizio della sua storia ha raccolto,
consapevole delle potenzialità del territorio nel quale
aveva investito e delle capacità di uno staff giovane
e motivato, guidato dall’amministratore delegato
Domenico Terzano, dall’enologo Riccardo Cotarella e
del direttore commerciale, marketing e comunicazione
Giuseppina Viglierchio.
E sembra che oggi, a distanza di appena 15 anni dalla
sua fondazione quella sfi da sia stata vinta, con una
tenuta che conta oltre 140 ettari dei quali 64 a vigneto
e che vede i propri vini presenti in oltre 60 paesi del
mondo (gli ultimi mercati aperti, in ordine di tempo
sono la Cina e il Paraguay).
Vini prestigiosi che hanno ottenuto ultimamente
un riconoscimento come selezione della cantina
fornitrice uffi ciale di Alitalia in tutti i voli della
classe Magnifi ca con il Montefalco Sagrantino.
Un motivo di grande orgoglio – ha spiegato
l’amministratore delegato Domenico Terzano –
nell’essere sempre di più rappresentanti della
denominazione e ambasciatori enologici del Bel
Paese anche nei confronti della clientela più
esigente e appassionata. Ma la volontà dell’azienda
non è solo quella di proporre un vino di così grandi
potenzialità solo ad una ristretta schiera di wine
lovers, ma, al contrario, di renderlo accessibile a
tutti gli appassionati, abbinando la sua presenza
nelle carte di vini e nelle proposte di wine bar ed
enoteche anche ad interessanti iniziative che vedono
il Sagrantino presentato sempre di più al bicchiere.
Da qui lo sviluppo di un network di locali a
partire dalla Capitale e in seguito nelle maggiori
città italiane che hanno accolto tale proposta,
usufruendo anche degli innovativi macchinari
di mescita Winefi t che l’azienda fornisce a chi
accoglie la fi losofi a del Sagrantino by the glass”.
“Un vino a volte sacrifi cato - lo defi nisce Giuseppina
Viglierchio, direttore commerciale Saiagricola - da
questa sua importanza, che lo rende di diffi cile
approccio nella quotidianità. La scelta di proporlo
quindi al bicchiere vuole essere anhe un modo
per “dissacrare” il Sagrantino da questa visione,
puntando sulla curiosità del consumatore, sia quello
giovane, che ancora non conosce il mondo del vino,
sia quello adulto che però non conosce il Sagrantino.
Senza dimenticare la fi losofi a del bere bene, senza
eccessi, pagando il giusto, in questo caso il prezzo
del bicchiere e non della bottiglia, ma quello della
curiosità in questa campagna è forse il più importante
- continua Giuseppina Viglierchio - perché un bicchiere
di Sagrantino può essere una bella scoperta, un bel
modo per dare una scossa ad un intero territorio,
avvicinando i nuovi consumatori o semplicemente i
più curiosi di una regione poco nota come l’Umbria,
attraverso piccole quantità di un vino grandissimo”.
I VINI PRODOTTI
Cantina CòlpetroneVia Ponte la Mandria 8/106035 Marcellano diGualdo Cattaneo (PG)
tel. +39 07 42 99 827 Fax +39 07 42 96 02 62
www.colpetrone.it [email protected]
SAGRANTINO
PASSITO D.O.C.G.
MONTEFALCO
ROSSO D.O.C.
MONTEFALCO
SAGRANTINO D.O.C.G.
“GÒLD” MONTEFALCO
SAGRANTINO D.O.C.G.