rassegna stampa inaugurazione museo contadino a Ragusa 2012

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rassegna stampa inaugurazione museo contadino a Ragusa 2012

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DOMANI, ORE 19, L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO DEL TEMPO

CONTADINO CHE SARA’ OSPITATO ALL’INTERNO DI

PALAZZO ZACCO, UNO DEI BENI PATRIMONIO DELL’UMANITA’.

RAGUSA – Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di

una civiltà, quella contadina, da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora

oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea. Risponde a questa finalità il

“Museo del Tempo Contadino” che sarà inaugurato domani sera, alle ore 19, all’interno

dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nella Heritage

List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo, situato in via San Vito, 158, che

nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il

Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico

locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in

questo progetto. Il comitato tecnico scientifico, formato dagli architetti Fabio Capuano,

Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal

presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha lavorato per offrire alla città un’esposizione che

potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandare

tutto alle giovani generazioni. Quello proposto è un “flash museum”, un museo di

introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione, all’interno

della rete museale. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, non

spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Lo staff degli architetti è

costituito da un museologo-ideatore del flash museum (Giuseppe Iacono) e da due

museografi (Fabio Capuano e Andrea Gurrieri). <<L’apertura del “Museo del Tempo

Contadino”, oltre che rendere fruibile uno dei palazzi più belli del tardo barocco di

Ragusa, quale è Palazzo Zacco, darà anche la possibilità di visitare la mostra

permanente del maestro Carmelo Cappello – spiegano all’unisono il sindaco Nello

Dipasquale e l’assessore comunale alla cultura, Sonia Migliore - Il Palazzo Zacco si pone

come importante tassello di un più ampio progetto che ha come obiettivo la costituzione

di una rete museale programmata e organizzata in maniera tale da recuperare,

sottolineare e promuovere i diversi aspetti dell’anima storica, artistica e culturale della

città di Ragusa>>. Intanto stamani si è svolto l’ultimo sopralluogo alla presenza dei

tecnici e dell’assessore Migliore per definire tutti i particolari riguardanti l’inaugurazione

di domani.

27 agosto 2012

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SI LAVORA GIA’ ALLA NUOVA RETE MUSEALE DI RAGUSA.

MENTRE STASERA SI INAUGURA IL MUSEO DEL TEMPO

CONTADINO, IL COMUNE HA GIA’ INDICATO UNA NUOVA

DESTINAZIONE D’USO PER L’EX BIBLIOTECA COMUNALE.

RAGUSA – L’Amministrazione comunale, su proposta dell’assessore alla Cultura, Sonia

Migliore, ha approvato la modifica di destinazione d’uso dei locali dell’ex biblioteca

comunale di via Matteotti a Ragusa per trasformali in struttura museale. E’ l’ultima

tessera che si aggiunge al complesso puzzle che si sta mettendo in campo per la

realizzazione di una rete museale che permetterà alla città capoluogo d’essere di

maggiore attrattiva. Mentre stasera si inaugura il “Museo del Tempo Contadino”, ospitato

all’interno del barocco Palazzo Zacco, il comitato tecnico scientifico, in sinergia con

l’Assessorato comunale alla Cultura, con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il

Centro Servizi Culturali, sta continuando a lavorare per rendere operativa l’ipotesi

progettuale che vedrà una vera e propria rete con all’interno, come casa della memoria,

anche il castello di Donnafugata. Il comitato, formato dagli architetti Fabio Capuano,

Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal

presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha infatti lavorato ad un’ipotesi di lavoro che è già in

mano all’Amministrazione comunale. Per quanto riguarda l’ultima novità, ovvero i locali

dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti, la Giunta ha stabilito che saranno

opportunamente ristrutturati per ospitare il “Museo delle Arti e dei Mestieri” e il “Museo

L’Italia in Africa”. Quest’ultimo andrebbe così a lasciare liberi i locali situati nei bassi del

Comune centrale che saranno invece allestititi per ospitare collezioni d’arte moderna e

ontemporanea a rotazione. La rete museale prevede l’attivazione della casa museo

dedicata a Giambattista Hodierna, da realizzare a Largo San Paolo, la casa museo di

Mariannina Coffa, da creare nel centro storico superiore. A Ibla, a palazzo Cosentini, si

lavorerà invece per una mostra permanente dell’arte di Duilio Cambellotti. “E’ un

progetto in continua crescita – spiega Sonia Migliore, assessore comunale alla Cultura –

e non escludiamo di poterlo ampliare tassello dopo tassello. Stiamo già pensando ad una

proficua collaborazione con i musei che fanno capo alla Soprintendenza e vogliamo

interagire anche con il museo della Cattedrale e il museo del tesoro di San Giorgio a Ibla.

Pensiamo già ad una museum card che permetta di poter visitare i musei potendo

contare su tariffe scontate e su servizi adeguati”. 28 agosto 2012

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INAUGURATO IERI SERA A RAGUSA IL MUSEO DEL TEMPO

CONTADINO. AL SUO INTERNO UN PERCORSO CHE SI SVILUPPA

LUNGO IL TEMPO, UN’ACCOGLIENTE AULA DIDATTICA E LA

STANZA DEL LAVORO FEMMINILE CON PREZIOSI RICAMI.

RAGUSA – Ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle

vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli

antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana,

come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti

come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli

oggetti contenuti all’interno del “Museo del Tempo Contadino”, il <<flash museum>> che

è stato inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti

patrimonio dell’Umanità. Il taglio del nastro, da parte del sindaco Nello Dipasquale e

dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo

realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi

Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano,

Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia, dal

presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina

Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle

restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che

vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove

gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti

storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano

epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del

ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la

presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come

luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta

della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si

limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. <<Questo

esprime appieno il mio desiderio - afferma l’assessore Sonia Migliore - di vedere un

museo aperto alle nuove generazioni. Da oggi l’Amministrazione è un tramite, un

referente attivo, un collaboratore nella formazione scolastica. Ben vengano progetti

europei per le scuole che potranno usufruire di una aula didattica fornita di ogni

strumento. Quello di Palazzo Zacco è un progetto più ampio che si inserisce all’interno

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della rete museale di cui, insieme al sindaco Nello Dipasquale, riconosciamo l’importante

missione di ampliare e sostenere un’offerta culturale di qualità che possa contribuire al

rilancio culturale e turistico della città esaltando i tratti storici e artistici del centro

superiore. La forza progettuale consiste nel ricomprendere all’interno della rete anche

l’esistente riorganizzato in una prospettiva unitaria. Riteniamo che questa stretta

relazione e interazione fra “patrimoni” diversi ma inscindibili, rappresenti il valore

aggiunto della rete museale di una città che investe sullo sviluppo e guarda al futuro

consapevole delle enormi risorse ereditate dal passato>>. Il museo rappresenta anche

uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei

donatori che hanno contribuito fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del

territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove

generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni

Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea

Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si

estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario

e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile”

con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle

donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un

vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di

Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di

collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma

anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col

proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni.

29 agosto 2012

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MUSEI: A RAGUSA APRE IL 'TEMPO CONTADINO'

(ANSA) - RAGUSA, 27 AGO - Sarà inaugurato domani a Ragusa (taglio del nastro alle ore 19) il "Museo del Tempo Contadino" ospitato nel Palazzo Zacco, uno dei siti architettonici inseriti nella lista Unesco come patrimonio dell'umanità. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volontà del Comune di Ragusa, in sinergia con il Centro Studi "Feliciano Rossitto" e il Centro servizi culturali di Ragusa. Il comitato tecnico scientifico è formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Centro Nino Cirnigliaro. E' un museo di introduzione legato a quello di "Arti e mestieri", di prossima realizzazione. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell'anno agrario. (ANSA). Y8P-TE 27-AGO-12 20:06 NNNN

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Musei: apre domani a Ragusa il Museo del Tempo Contadino

ultimo aggiornamento: 27 agosto, ore 19:32

Roma, 27 ago. - (Adnkronos) - Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civilta', quella contadina, da cui proviene la moderna societa' ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell'economia iblea. Risponde a questa finalita' il Museo del Tempo Contadino che sara' inaugurato domani sera, alle ore 19, all'interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita' inserito nella Heritage List dell'Unesco. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta' del Comune in sinergia con il Centro Studi 'Feliciano Rossitto' e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi' Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta' un'esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta' contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto e' un 'flash museum', un museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all'interno della rete museale. Il museo e' concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell'anno agrario.

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LE ULTIME NOTIZIE

Musei: apre domani a Ragusa il Museo del Tempo Contadino Roma, 27 ago. - (Adnkronos) - Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civilta', quella contadina, da cui proviene la moderna societa' ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell'economia iblea. Risponde a questa finalita' il Museo del Tempo Contadino che sara' inaugurato domani sera, alle ore 19, all'interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita' inserito nella Heritage List dell'Unesco. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta' del Comune in sinergia con il Centro Studi 'Feliciano Rossitto' e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi' Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta' un'esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta' contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto e' un 'flash museum', un museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all'interno della rete museale. Il museo e' concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell'anno agrario. (27 agosto 2012 ore 19.34)

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Musei: apre domani a Ragusa il Museo del Tempo Contadino Adnkronos News – lun 27 ago 2012

Roma, 27 ago. - (Adnkronos) - Un salto indietro nel tempo per riabbracciare

idealmente i lavori e i saperi di una civilta', quella contadina, da cui proviene la

moderna societa' ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto

nell'economia iblea. Risponde a questa finalita' il Museo del Tempo Contadino che

sara' inaugurato domani sera, alle ore 19, all'interno dei locali di Palazzo Zacco, a

Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita' inserito nella Heritage List

dell'Unesco.

Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta' del Comune in sinergia

con il Centro Studi 'Feliciano Rossitto' e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando

seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi' Arezzo, scomparso da

circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto.

Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta' un'esposizione che

potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta' contadina in modo da

tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto e' un 'flash museum', un

museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione,

all'interno della rete museale. Il museo e' concepito come un percorso espositivo

temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell'anno agrario.

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Musei: apre domani a Ragusa il Museo del Tempo Contadino Adnkronos Commenta

Roma, 27 ago. - (Adnkronos) - Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i

lavori e i saperi di una civilta', quella contadina, da cui proviene la moderna societa'

ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell'economia iblea. Risponde a

questa finalita' il Museo del Tempo Contadino che sara' inaugurato domani sera, alle ore

19, all'interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita'

inserito nella Heritage List dell'Unesco.

Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta' del Comune in sinergia con il

Centro Studi 'Feliciano Rossitto' e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad

una felice intuizione dello storico locale Mimi' Arezzo, scomparso da circa un anno, e che

aveva fortemente creduto in questo progetto.

Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta' un'esposizione che potesse

raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta' contadina in modo da tramandare tutto alle

giovani generazioni. Quello proposto e' un 'flash museum', un museo di introduzione

legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all'interno della rete museale.

Il museo e' concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli

oggetti rievocano il ritmo dell'anno agrario.

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RAGUSA: DOMANI INAUGURAZIONE DEL“MUSEO DEL TEMPO CONTADINO”

Published by cmistico on 27 agosto 2012

Sarà inaugurato domani sera alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il “Museo del tempo contadino a Ragusa”. I bassi del prestigioso palazzo storico di proprietà del Comune ubicato in Via S Vito 158 che già accolgono, al primo piano, la “Raccolta Civica Carmelo Cappello” inaugurata lo scorso 21 maggio, ospiteranno quindi anche questa preziosa struttura museale. “L’Amministrazione Comunale a distanza di pochi mesi ha raggiunto questo importante obiettivo – dichiara l’Assessore alla cultura Sonia Migliore; questo è il frutto dell’intenso lavoro che il Sindaco Nello Dipasquale assieme alla sottoscritta abbiamo portato avanti per realizzare in città una rete museale capace di arricchire l’offerta culturale che oggi siamo in grado di proporre ai turisti che visitano il nostro territorio”. “Aprire alla fruizione della città e di quanti visiteranno i nostri giacimenti culturali il nuovo “Museo del tempo contadino” – afferma il primo cittadino – non può che riempirmi di orgoglio; nel giro di pochi mesi siamo riusciti con la collaborazione del Centro Servizi Culturali e del Centro Studi “Feliciano Rossitto” ad allestire un nuovo museo che raccoglie pezzi importanti della storia della cultura contadina che custodiremo gelosamente per farli conoscere ed apprezzare anche alle nuove generazioni”.

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27/08/2012 - 18:53 All’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nella

Heritage List dell’Unesco

L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO DEL TEMPO CONTADINO

Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civiltà, quella contadina, da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea. Risponde a questa finalità il “Museo del Tempo Contadino” che sarà inaugurato domani sera, alle ore 19, all’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nella Heritage List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo, situato in via San Vito, 158, che nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha lavorato per offrire alla città un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto è un “flash museum”, un museo di introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Lo staff degli architetti è costituito da un museologo-ideatore del flash museum (Giuseppe Iacono) e da due museografi (Fabio Capuano e Andrea Gurrieri). <<L’apertura del “Museo del Tempo Contadino”, oltre che rendere fruibile uno dei palazzi più belli del tardo barocco di Ragusa, quale è Palazzo Zacco, darà anche la possibilità di visitare la mostra permanente del maestro Carmelo Cappello – spiegano all’unisono il sindaco Nello Dipasquale e l’assessore comunale alla cultura, Sonia Migliore - Il Palazzo Zacco si pone come importante tassello di un più ampio progetto che ha come obiettivo la costituzione di una rete museale programmata e organizzata in maniera tale da recuperare, sottolineare e promuovere i diversi aspetti dell’anima storica, artistica e culturale della città di Ragusa>>. Intanto stamani si è svolto l’ultimo sopralluogo alla presenza dei tecnici e dell’assessore Migliore per definire tutti i particolari riguardanti l’inaugurazione di domani. di M.L

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Ragusa - Un salto indietro nel tempo per conoscere gli usi e i saperi di una civiltà, quella contadina, da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo nell’economia iblea. Risponde a questa finalità il “Museo del Tempo Contadino” che sarà inaugurato domani sera, martedi 28 , alle ore 19, all’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità.

Una sede prestigiosa per un museo, situato in via San Vito, 158, che nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha lavorato per offrire alla città un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni.

Quello proposto è un “flash museum”, un museo di introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Lo staff degli architetti è costituito da un museologo-ideatore del flash museum (Giuseppe Iacono) e da due museografi (Fabio Capuano e Andrea Gurrieri).

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Ragusa. A Palazzo Zacco il "Museo del tempo

contadino"

Lunedì 27 Agosto 2012 11:21 Redazione Ragusa e provincia - Ragusa Ragusa, 27 agosto 2012 – Sarà inaugurato domani, martedì 28 agosto, alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il “Museo del tempo contadino”. I bassi del prestigioso palazzo storico di proprietà del Comune (in Via San Vito 158) che già accolgono, al primo piano, la “Raccolta Civica Carmelo Cappello” inaugurata il 21 maggio, ospiteranno quindi anche questa preziosa struttura museale. “L'Amministrazione Comunale a distanza di pochi mesi ha raggiunto questo importante obiettivo - ha detto l'Assessore alla cultura Sonia Migliore; questo è il frutto dell'intenso lavoro che il Sindaco Nello Dipasquale assieme alla sottoscritta abbiamo portato avanti per realizzare in città una rete museale capace di arricchire l'offerta culturale che oggi siamo in grado di proporre ai turisti che visitano il nostro territorio”. “Aprire alla fruizione della città e di quanti visiteranno i nostri giacimenti culturali il nuovo “Museo del tempo contadino” - ha detto il primo cittadino - non può che riempirmi di orgoglio; nel giro di pochi mesi siamo riusciti con la collaborazione del Centro Servizi Culturali e del Centro Studi “Feliciano Rossitto” ad allestire un nuovo museo che raccoglie pezzi importanti della storia della cultura contadina che custodiremo gelosamente per farli conoscere ed apprezzare anche alle nuove generazioni”.

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RAGUSA: DOMANI INAUGURAZIONE DEL“MUSEO DEL TEMPO CONTADINO”

scritto il 27 ago 2012 nella categoria: Politica Pubblicata alle ore 12:25:53 - Fonte: redazione - 53 letture - 1 commento.

Sarà inaugurato domani sera alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il “Museo del tempo contadino a Ragusa”. I bassi del prestigioso palazzo storico di proprietà del Comune ubicato in Via S Vito 158 che già accolgono, al primo piano, la “Raccolta Civica Carmelo Cappello” inaugurata lo scorso 21 maggio, ospiteranno quindi anche questa preziosa struttura museale. “L’Amministrazione Comunale a distanza di pochi mesi ha raggiunto questo importante obiettivo – dichiara l’Assessore alla cultura Sonia Migliore; questo è il frutto dell’intenso lavoro che il Sindaco Nello Dipasquale assieme alla sottoscritta abbiamo portato avanti per realizzare in città una rete museale capace di arricchire l’offerta culturale che oggi siamo in grado di proporre ai turisti che visitano il nostro territorio”. “Aprire alla fruizione della città e di quanti visiteranno i nostri giacimenti culturali il nuovo “Museo del tempo contadino” – afferma il primo cittadino – non può che riempirmi di orgoglio; nel giro di pochi mesi siamo riusciti con la collaborazione del Centro Servizi Culturali e del Centro Studi “Feliciano Rossitto” ad allestire un nuovo museo che raccoglie pezzi importanti della storia della cultura contadina che custodiremo gelosamente per farli conoscere ed apprezzare anche alle nuove generazioni”.

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GIORNO & NOTTE 28 agosto 2012 — pagina 12 sezione: PALERMO

INAUGURAZIONI Alle 19 a Palazzo Zacco in via San Vito 158 si inaugura il "Museo del tempo contadino". In esposizione gli

strumenti utilizzati dalla comunità contadina

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Gli appuntamenti di oggi, martedì 28 agosto

RAGUSA

INAUGURAZIONI

Alle 19 a Palazzo Zacco in via San Vito 158 si inaugura il "Museo del tempo contadino". In esposizione gli strumenti utilizzati dalla

comunità contadina.

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Ultimora

Nasce il Museo del tempo contadino

redazione 28/08/2012 RAGUSA

Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civilta’, quella contadina, da cui proviene la moderna societa’ ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea.Risponde a questa finalita’ il Museo del Tempo Contadino che sara’ inaugurato questa sera, alle ore 19, all’interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell’Umanita’ inserito nella Heritage List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta’ del Comune in sinergia con il Centro Studi ‘Feliciano Rossitto’ e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi’ Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta’ un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta’ contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto e’ un ‘flash museum’, un museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo e’ concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario.

redazione

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Cronaca Ragusa

Apre il Museo del tempo contadino 28/08/2012

RAGUSA - Sarà inaugurato oggi a Ragusa (taglio del nastro alle ore 19) il "Museo del Tempo Contadino" ospitato nel Palazzo Zacco, uno dei siti architettonici inseriti nella lista Unesco come patrimonio dell'umanità. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volontà del Comune di Ragusa, in sinergia con il Centro Studi "Feliciano Rossitto" e il Centro servizi culturali di Ragusa.

Il comitato tecnico scientifico è formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa

Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Centro Nino Cirnigliaro. È un museo di introduzione legato a quello di "Arti e mestieri", di prossima realizzazione. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell'anno

agrario.

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Musei: apre stasera il Museo del

Tempo Contadino a Ragusa - di Redazione -

28 agosto 2012

Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civilta’, quella contadina, da cui proviene la moderna societa’ ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea. Risponde a questa finalita’ il Museo del Tempo Contadino che sara’ inaugurato stasera, alle ore 19,all’interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell’Umanita’ inserito nella Heritage List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta’ del Comune in sinergia con il Centro Studi ‘Feliciano Rossitto’ e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi’ Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta’ un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta’ contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto e’ un ‘flash museum’, un museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo e’ concepito come un percorso espositivo

temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario.

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28/08/2012 10:54

Notizia letta: 757 volte

Appuntamenti | Ragusa

Ragusa, apre il Museo del Tempo Contadino Ragusa - Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una

civilta', quella contadina, da cui proviene la moderna societa' ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell'economia iblea. Risponde a questa finalita' il Museo del

Tempo Contadino che sara' inaugurato domani sera, alle ore 19, all'interno dei locali di

Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita' inserito nella Heritage List

dell'Unesco.

Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volonta' del Comune in sinergia con il

Centro Studi 'Feliciano Rossitto' e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimi' Arezzo, scomparso da circa un anno, e che

aveva fortemente creduto in questo progetto.

Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla citta' un'esposizione che potesse

raccogliere gli strumenti e gli usi della civilta' contadina in modo da tramandare tutto alle

giovani generazioni. Quello proposto e' un 'flash museum', un museo di introduzione

legato al Museo di Arti e Mestieri, di prossima realizzazione, all'interno della rete museale. Il museo e' concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti

rievocano il ritmo dell'anno agrario.

Redazione

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28 Agosto 2012 alle ore 19,00 a Ragusa in via San Vito, inaugurazione del "MUSEO DEL TEMPO CONTADINO" allestito all'interno di PALAZZO ZACCO.

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UN ALTRO PASTICCIO DEL COMUNE DI RAGUSA

28/08/2012 08:25

Il Museo s’inaugura, ma la Soprintendenza non ne sapeva nulla, almeno in via ufficiale. Eppure per l’apertura di un nuovo museo è indispensabile l’intervento dell’ente di tutela. “Non ci è mai arrivata alcuna comunicazione” – spiega il soprintendente Alessandro Ferrara. Conferma viene anche dal dirigente che si occupa proprio dei musei. Sarà inaugurato martedì 28 agosto, alle 19, a Palazzo Zacco, il “Museo del tempo contadino”. Solo nella tarda mattinata di lunedì 27 agosto, l’assessore alla Cultura, Sonia Migliore, a cui era stata chiesta un replica su quanto accaduto, ha contattato il soprintendente. A chi spettava comunicare l’intenzione di realizzare il museo: al Comune o al Centro Studi Feliciano Rossitto, che ha avuto, dal Comune di Ragusa, l’incarico ed il contributo di 64.000 mila euro, per allestire il Museo?

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MUSEO DEL TEMPO CONTADINO NEWS, ARTE, MUSEI MUSEO DEL TEMPO CONTADINO / RAGUSA (RG)

OSPITATO ALL’INTERNO DI PALAZZO ZACCO, UNO DEI BENI PATRIMONIO DELL’UMANITA’.

Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori e i saperi di una civiltà, quella contadina,da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea. Risponde a questa finalità il “Museo del Tempo Contadino” che sarà inaugurato questa sera, alle ore 19, all’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nella Heritage List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo, situato in via San Vito, 158, che nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il comitato tecnico scientifico, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha lavorato per offrire alla città un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Quello proposto è un “flash museum”, un museo di introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale, non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Lo staff degli architetti è costituito da un museologo-ideatore del flash museum (Giuseppe Iacono) e da due museografi (Fabio Capuano e Andrea Gurrieri).

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Museo del Tempo Contadino di Ragusa

Il Museo del Tempo Contadino di Ragusa è un museo per abbracciare la cultura contadina dei tempi passati. È nato proprio in questi giorni a Ragusa un nuovo museo perfetto per una gita insieme ai bambini. Stiamo parlando del nuovo Museo del Tempo Contadino che nasce con l'obiettivo di tramandare alle generazioni future il mondo dei contadini, quel mondo che un tempo era davvero molto diffuso e che prevedeva uno stile di vita dedicato solo alla natura e alla coltivazione del terreno, uno stile di vita davvero molto duro che per molte famiglie voleva dire sacrifici su sacrifici per riuscire a sopravvivere. Oggi questo stile di vita contadino non è più presente in Italia, laddove presente non è lo di certo più in questa veste perché nonostante i sacrifici siano ancora oggi necessari la tecologia va in aiuto dei contadini rendendo il loro lavoro molto più semplice e veloce, tecnologia di cui non si aveva alcun tipo di conoscenza nel periodo che questo museo vuole rappresentare. Per i bambini sarà un tuffo nel passato quindi alla scoperta di come un tempo le genti di campagna vivevano e di come un tempo si coltivavano i terreni. Qui

i bambini potranno osservare da vicino ovviamente numerosi strumenti che i contadini di un tempo utilizzavano per il loro lavoro, molti utensili e anche varie tipologie di abiti. Il nuovo Museo del Tempo Contadino di Ragusa trova dimora in un luogo davvero d'eccezione, il bellissimo Palazzo Zacco che è patrimonio dell'Umanità, una sede insomma davvero molto

prestigiosa per un museo che è stato fortemente voluto da tutta la comunità. Il Museo del Tempo Contadino nasce come introduzione ad un museo che a breve dovrebbe prendere vita a Ragusa, un museo sulle Arti e sui Mestieri di un tempo per fare in modo che la memoria non possa in alcun modo scomparire e che anche le generazioni più giovani possano avere una conoscenza quanto più approfondita possibile del nostro passato. Un museo insomma che non potete assolutamente lasciarvi sfuggire l'occasione di andare a visistare insieme ai vostri figli se vi trovate a passare dalla bellissima città di Ragusa, un museo che siamo sicuri lascerà a bocca aperta non solo i bambini ma anche tutti gli adulti perché la collezione qui presente è davvero eccezionale.

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INAUGURATO IL MUSEO CHE DOVEVA ESSERE DELLA RAGUSANITÀ

SCRITTO DA REDAZIONE/DIRETTORE ON 28 AGOSTO 2012. POSTATO IN ATTUALITÀ Inaugurato oggi alle ore 19, all’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni

patrimonio dell’Umanità inserito nella Heritage List dell’Unesco. Una sede prestigiosa per un museo, situato in via San Vito, 158, che nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in un progetto simile ma completamente diverso nel concetto base. Quello proposto oggi è un “flash museum”, un museo di introduzione legato al

“Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione, all’interno della rete museale. Il museo è concepito come un percorso dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Non è quello che in verità avrebbe voluto Mimì Arezzo che invece pensava alla realizzazione di un museo dedicato alla Ragusanità: questo infatti era lo spirito con cui era nata la proposta presentata a suo tempo alla sovrintendenza diretta dalla dott.ssa Cilia ed appoggiata dall'allora assessore Barone. Il progetto è stato nel tempo snaturato diventando niente di più che una raccolta di attrezzi e testimonianze del mondo contadino. Ripetiamo che non si tratta di una cosa originale. ^^L’apertura del “Museo del Tempo Contadino”, oltre che rendere fruibile uno dei palazzi più belli del tardo barocco di Ragusa, quale è Palazzo Zacco, darà anche la possibilità di visitare la mostra permanente del maestro Carmelo Cappello – hanno spiegato all’unisono, durante l'inaugurazione, il sindaco Nello Dipasquale e l’assessore comunale alla cultura, Sonia Migliore ^^ Ma cosa ci azzecca la collezione Cappello con un museo contadino? Questo è il dubbio che ci assilla e che forse assillerà l'anima di Mimì. Particolarmente turbato anche il nostro Turi Iudice che con Mimì ha dato vita a 7 edizioni della seguitissima trasmissione di Teleiblea " una Ragusa da amare". E proprio nel corso di una puntata circa 5 anni fa nacque l'idea di riempire di spirito ragusano un luogo simbolo della città come Palazzo Zacco. Una specie di consacrazione per quegli uomini che con il loro lavoro, le loro idee, gli sforzi fisici ed economici erano riusciti a far cambiare Ragusa da piccolo centro agricolo a città con tanto di dignità da capoluogo di provincia. Per Turi Iuduce questo è un altro tradimento alla ragusanità perpetrato, contro la sua volontà, dopo una serie di incontri e sopralluoghi fatti con l'assessore Migliore. Il tutto si è poi trasformato nell'attuale museo con l'impegno di uno stuolo di esperti. Il comitato tecnico scientifico, ampio e qualificato, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha lavorato per un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandare tutto alle giovani generazioni. Un risultato che non è assolutamente una novità. Niente invece per l'ingegno dei ragusani!

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SI LAVORA GIA’ ALLA NUOVA RETE MUSEALE DI RAGUSA. MENTRE STASERA SI INAUGURA IL MUSEO DEL TEMPO CONTADINO, IL COMUNE HA GIA’ INDICATO UNA NUOVA DESTINAZIONE D’USO PER L’EX BIBLIOTECA COMUNALE.

scritto il 28 ago 2012 nella categoria: Cultura Pubblicata alle ore 17:19:32 - Fonte: redazione - 22 letture - nessun commento.

L’Amministrazione comunale di Ragusa su proposta dell’assessore alla Cultura, Sonia Migliore, ha approvato la modifica di destinazione d’uso dei locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti a Ragusa per trasformali in struttura museale. E’ l’ultima tessera che si aggiunge al complesso puzzle che si sta mettendo in campo per la realizzazione di una rete museale che permetterà alla città capoluogo d’essere di maggiore attrattiva. Mentre stasera si inaugura il “Museo del Tempo Contadino”, ospitato all’interno del barocco Palazzo

Zacco, il comitato tecnico scientifico, in sinergia con l’Assessorato comunale alla Cultura, con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, sta continuando a lavorare per rendere operativa l’ipotesi progettuale che vedrà una vera e propria rete con all’interno, come casa della memoria, anche il castello di Donnafugata. Il comitato, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha infatti lavorato ad un’ipotesi di lavoro che è già in mano all’Amministrazione comunale. Per quanto riguarda l’ultima novità, ovvero i locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti, la Giunta ha stabilito che saranno opportunamente ristrutturati per ospitare il “Museo delle Arti e dei Mestieri” e il “Museo L’Italia in Africa”. Quest’ultimo andrebbe così a lasciare liberi i locali situati nei bassi del Comune centrale che saranno invece allestititi per ospitare collezioni d’arte moderna e contemporanea a rotazione. La rete museale prevede l’attivazione della casa museo dedicata a Giambattista Hodierna, da realizzare a Largo San Paolo, la casa museo di Mariannina Coffa, da creare nel centro storico superiore. A Ibla, a palazzo Cosentini, si lavorerà invece per una mostra permanente dell’arte di Duilio Cambellotti. “E’ un progetto in continua crescita – spiega Sonia Migliore, assessore comunale alla Cultura – e non escludiamo di poterlo ampliare tassello dopo tassello. Stiamo già pensando ad una proficua collaborazione con i musei che fanno capo alla Soprintendenza e vogliamo interagire anche con il museo della Cattedrale e il museo del tesoro di San Giorgio a Ibla. Pensiamo già ad una museum card che permetta di poter visitare i musei potendo contare su tariffe scontate e su servizi adeguati”. 28 agosto 2012

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Ragusa, si inaugura il museo del tempo

contadino MARTEDÌ 28 AGOSTO 2012 23:33 ELEUTERO

Comunicato n. 463 'MUSEO DEL TEMPO CONTADINO' Sarà inaugurato domani, martedì 28

agosto, alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il 'Museo del tempo contadino'. I bassi del prestigioso

palazzo storico......

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Comune di Ragusa

28/08/2012 | Press release

28/08/2012 si inaugura il museo del tempo contadino distributed by noodls on 28/08/2012 10:41

UFFICIO STAMPA

Comunicato n. 463

"MUSEO DEL TEMPO CONTADINO"

Sarà inaugurato domani, martedì 28 agosto, alle ore 19, presso Palazzo

Zacco, il "Museo del tempo contadino".

I bassi del prestigioso palazzo storico di proprietà del Comune ubicato

in Via S Vito 158 che già accolgono, al primo piano, la "Raccolta Civica

Carmelo Cappello" inaugurata lo scorso 21 maggio, ospiteranno quindi

anche questa preziosa struttura museale.

"L'Amministrazione Comunale a distanza di pochi mesi ha raggiunto questo

importante obiettivo - dichiara l'Assessore alla cultura Sonia Migliore;

questo è il frutto dell'intenso lavoro che il Sindaco Nello Dipasquale

assieme alla sottoscritta abbiamo portato avanti per realizzare in città

una rete museale capace di arricchire l'offerta culturale che oggi siamo

in grado di proporre ai turisti che visitano il nostro territorio".

"Aprire alla fruizione della città e di quanti visiteranno i nostri

giacimenti culturali il nuovo "Museo del tempo contadino" - afferma il

primo cittadino - non può che riempirmi di orgoglio; nel giro di pochi

mesi siamo riusciti con la collaborazione del Centro Servizi Culturali e

del Centro Studi "Feliciano Rossitto" ad allestire un nuovo museo che

raccoglie pezzi importanti della storia della cultura contadina che

custodiremo gelosamente per farli conoscere ed apprezzare anche alle

nuove generazioni".

Ragusa

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ATTUALITÀ RAGUSA - 29/08/2012

Uno dei patrimoni "concreti" dell´umanità secondo l´Unesco

Il museo del tempo del contadino a Palazzo Zacco

Più che di un museo si tratta di una sorta di anteprima, legata al «Museo di Arti e Mestieri» della rete cittadina Redazione Uno dei patrimoni "concreti" dell´umanità secondo l´Unesco, ospita da martedì pomeriggio un patrimonio "immateriale" della realtà iblea. Inaugurato infatti nei locali di Palazzo Zacco a Ragusa, il museo del Tempo contadino. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi «Feliciano Rossitto» e il Centro Servizi Culturali di Ragusa su intuizione del compianto Mimì Arezzo, tradendone in parte però, secondo alcuni, l´idea originale. Più che di un museo si tratta infatti di una sorta di anteprima, legata al «Museo di Arti e Mestieri» della rete cittadina, in fase di realizzazione e non di un museo della Ragusanità come voleva lo stesso Arezzo. Il secondo piano dell´immobile ospita anche il museo civico Cappello, come previsto dall´amministrazione comunale. Anche questa scelta ha sollevato non poche polemiche. Ma l´aspetto più interessante dell´intera vicenda è che l´apertura del museo per la fruizione di turisti e visitatori che affollano in questi giorni la città, resta un´incognita. Ma Palazzo Zacco è talvolta off limits. Chissà che gioia per i turisti.

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ALL'INAUGURAZIONE ANCHE IL SINDACO DIPASQUALE

Ragusa, inaugurato il Museo del Tempo Contadino

Mercoledì 29 Agosto 2012 - 13:25

Lo spazio (nella foto di Ragusanews) nasce con l’idea di rappresentare un filo

condutture tra la città barocca e la campagna ragusana e si inserisce all’interno

della rete museale come una sorta di museo di introduzione legato al Museo di

Arti e Mestieri.

In occasione delle celebrazioni per San Giovanni Battista, è stato

inaugurato ieri a Ragusa, presso Palazzo Zacco, il Museo del Tempo Contadino.

Al taglio del nastro, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Nello Dipasquale e

l’assessore alla Cultura Sonia Migliore.

Lo spazio nasce con l’idea di rappresentare un filo condutture tra la città

barocca e la campagna ragusana e si inserisce all’interno della rete museale

come una sorta di museo di introduzione legato al Museo di Arti e Mestieri,

quest’ultimo di prossima realizzazione. Alla realizzazione dell’esposizione

Contadina, concepita come un percorso espositivo temporale dove gli oggetti

evocano il ritmo dell’anno agrario, hanno contribuito la collaborazione di Sissy

Burtone e Maria Grazia Gionfrisso.

Oltre all’attivazione del “Museo delle Arti e dei Mestieri”, la rete museale

prevede l’attivazione della casa museo dedicata a Giambattista Hodierna, la

casa museo di Mariannina Coffa, e la mostra permanente dell’arte di Duilio

Cambellotti. Del progetto hanno parlato il sindaco di Ragusa Dipasquale e

l’assessore Migliore: “Non escludiamo di poter ampliare questa rete di iniziative

tassello dopo tassello. La nostra intenzione è quella di avviare una

collaborazione con i musei che fanno capo alla Soprintendenza, con il museo

della Cattedrale e il museo del tesoro di San Giorgio a Ibla”.

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Cultura e spettacolo

Ragusa, inaugurato il “Museo del tempo contadino”

Notizie - Cultura e spettacolo

Scritto da Irene Rimmaudo

Un salto indietro nel tempo per recuperare e rivivere il passato, un ritorno ai lavori e ai saperi della civiltà contadina. Questo è il Museo del Tempo contadino, inaugurato ieri a Ragusa nella splendida location di Palazzo Zacco di via san Vito, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nella

Heritage List dell’Unesco. A partecipare, oltre alle autorità civili e al Vescovo di Ragusa, mons Paolo Urso, tanti cittadini, ragusani e non. L’idea di fondo è quella di un “flash museum”, un museo di introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri”, di prossima realizzazione. Un percorso espositivo temporale, non spaziale,

nato dall’intuizione del compianto Mimì Arezzo, e realizzato grazie alla collaborazione tra Comune, Centro Studi “Feliciano Rossitto” e Centro Servizi Culturali di Ragusa. Il comitato tecnico scientifico che ha lavorato alla realizzazione del Museo è composto dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri e Giuseppe Iacono, da Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro. Lo stesso gruppo che continua a lavorare sulla realizzazione di una vera e propria rete museale, con all’interno, come casa della memoria, il castello di Donnafugata. La rete museale comprenderà anche il “Museo delle Arti e dei Mestieri” e il “Museo L’Italia in Africa”, che saranno allestiti nei locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti, e prevederà l’attivazione della casa museo dedicata a Giambattista Hodierna, da realizzare a Largo San Paolo, la casa museo di Mariannina Coffa, da creare nel centro storico superiore, e una mostra permanente dell’arte di Duilio Cambellotti a Palazzo Cosentini a Ibla.

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Inaugurato a Ragusa il “museo del tempo contadino” Comunicato stampa 19:37 del 29 agosto 2012

Ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del “Museo del Tempo Contadino”, il <> che è stato inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il taglio del nastro, da parte del sindaco Nello Dipasquale e dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa

Valentina Frasca Caccia, dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai

lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. <>. Il museo rappresenta anche uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei donatori che hanno contribuito fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni

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29/08/2012

Museo di civiltà contadina a Palazzo Zacco

È stato inaugurato ieri a Ragusa, nei locali di Palazzo Zacco in via San Vito 158, il "Museo del Tempo Contadino". Un museo fortemente voluto dal Centro Studi "Feliciano Rossitto", che ha collaborato col Comune di Ragusa e con il Centro Servizi Culturali della città.

L'intento del museo è quello di permetterci di tornare indietro nel tempo facendoci conoscere gli usi e la cultura della civiltà contadina, ormai sempre più dimenticati, esponendo attrezzi, strumenti e oggetti tipici del mondo rurale.

Il museo in realtà non sarà permanente, ma è solo un'anticipazione per il futuro "Museo di Arti e Mestieri" che dovrebbe ampliare e completare l'esposizione del Museo del Tempo Contadino.

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AGO2915.59

Il museo del tempo del contadino a Palazzo Zacco

SICILIA | 15:59 PM | VIA WWW.CORRIEREDIRAGUSA.IT

Il museo del tempo del contadino a Palazzo ZaccoPiù che di un museo si

tratta di una sorta di anteprima, legata al «Museo di Arti e Mestieri» della

rete cittadina

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Ragusa, è realtà il ‘Museo del Tempo Contadino’ a Palazzo Zacco

Published by cmistico on 29 agosto 2012 |

… inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’… Novità assoluta per il ‘Museo del Tempo

Contadino’ e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’…

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Ragusa - Ci sono attrezzi recuperati nella storia della soci Salva età ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del “Museo del Tempo Contadino”, inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il taglio del nastro, da parte

del sindaco Nello Dipasquale e dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia, dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede il museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche,

dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. Il museo rappresenta anche uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei donatori che hanno contribuito

fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. La struttura museale si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni. Nelle foto, sopra un'ala del museo, sotto il taglio del nastro da parte del Sindaco Nello Dipasquale e dell'Assessore alla Cultura Sonia Migliore.

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Rete museale a Ragusa Dopo l'inaugurazione del Museo delle tradizioni contadine

L’Amministrazione comunale di Ragusa, su proposta dell’assessore alla Cultura, Sonia Migliore, ha approvato la modifica di destinazione d’uso dei locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti a Ragusa per trasformali in struttura museale. E’ l’ultima tessera che si aggiunge al complesso puzzle che si sta mettendo in campo per la realizzazione di una rete museale che permetterà alla città capoluogo d’essere di maggiore attrattiva. Intanto è stato inaugurato il “Museo del Tempo Contadino”, ospitato

all’interno del barocco Palazzo Zacco, il comitato tecnico scientifico, in sinergia con l’Assessorato comunale alla Cultura, con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, sta continuando a lavorare per rendere operativa l’ipotesi progettuale che vedrà una vera e propria rete con all’interno, come casa della memoria, anche il castello di Donnafugata. Il comitato, formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia e dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, ha infatti lavorato ad un’ipotesi di lavoro che è già in mano all’Amministrazione comunale. Per quanto riguarda l’ultima novità, ovvero i locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti, la Giunta ha stabilito che saranno opportunamente ristrutturati per ospitare il “Museo delle Arti e dei Mestieri” e il “Museo L’Italia in Africa”. Quest’ultimo andrebbe così a lasciare liberi i locali situati nei bassi del Comune centrale che saranno invece allestititi per ospitare collezioni d’arte moderna e contemporanea a rotazione. La rete museale prevede l’attivazione della casa museo dedicata a Giambattista Hodierna, da realizzare a Largo San Paolo, la casa museo di Mariannina Coffa, da creare nel centro storico superiore. A Ibla, a palazzo Cosentini, si lavorerà invece per una mostra permanente dell’arte di Duilio Cambellotti. “E’ un progetto in continua crescita – spiega Sonia Migliore, assessore comunale alla Cultura – e non escludiamo di poterlo ampliare tassello dopo tassello. Stiamo già pensando ad una proficua collaborazione con i musei che fanno capo alla Soprintendenza e vogliamo interagire anche con il museo della Cattedrale e il museo del tesoro di San Giorgio a Ibla. Pensiamo già ad una museum card che permetta di poter visitare i musei potendo contare su tariffe scontate e su servizi adeguati”.

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29/08/2012 - 20:07

Nuova destinazione d’uso per l’ex biblioteca comunale

A RAGUSA SI LAVORA PER REALIZZARE UNA RETE MUSEALE

Nonostante i buoni propositi e le grandi ambizioni che spesso si propone la nostra Amministrazione comunale, abbiamo spesso constatato che Ragusa rimane una città piena di contraddizioni. Come dire, non si fa neppure in tempo a mettere in atto un servizio che subito ci si proietta verso altro, senza accertarsi però se le macchine messe in moto funzionino correttamente. E così, nel mentre abbiamo dovuto prendere atto che le principali

Chiese di Ragusa Ibla, in pieno giorno ad Agosto erano chiuse (tra lo sconcerto dei tanti turisti), si parla addirittura di una rete museale che possa rendere più attrattiva la nostra città. L’Amministrazione comunale infatti, su proposta dell’assessore alla Cultura, Sonia Migliore, ha approvato la modifica di destinazione d’uso dei locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti a Ragusa per trasformali in struttura museale. La Giunta ha stabilito che «saranno opportunamente ristrutturati per ospitare il “Museo delle Arti e dei Mestieri” e il “Museo L’Italia in Africa”». Quest’ultimo andrebbe così a lasciare liberi i locali situati nei bassi del Comune centrale che saranno invece allestititi per ospitare collezioni d’arte moderna e contemporanea a rotazione. La rete museale prevede l’attivazione della casa museo dedicata a Giambattista Hodierna, da realizzare a Largo San Paolo, la casa museo di Mariannina Coffa, da creare nel centro storico superiore. A Ibla, a palazzo Cosentini, si lavorerà invece per una mostra permanente dell’arte di Duilio Cambellotti. «È un progetto in continua crescita – ha detto Sonia Migliore – e non escludiamo di poterlo ampliare tassello dopo tassello. Stiamo già pensando ad una proficua collaborazione con i musei che fanno capo alla Soprintendenza e vogliamo interagire anche con il museo della Cattedrale e il museo del tesoro di San Giorgio a Ibla. Pensiamo già ad una ». Il progetto è sicuramente interessante e degno di nota ma non ne abbia a male nessuno se preferiamo rimanere cauti quando la Migliore parla addirittura di una « museum card che permetterebbe di poter visitare i musei potendo contare su tariffe scontate e su servizi adeguati». Intanto ieri sera a Palazzo Zacco è stato inaugurato il “Museo del Tempo Contadino” che si inserirebbe anch’esso nell’ipotesi progettuale della rete museale con all’interno, come casa della memoria, anche il castello di Donnafugata.di Martina Chessar

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Inaugurato il museo del tempo contadino Ragusa MERCOLEDÌ 29 AGOSTO 2012 19:46 SCRITTO DA REDAZIONE

Ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del “Museo del Tempo Contadino”, il <<flash museum>> che è stato inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il taglio del

nastro, da parte del sindaco Nello Dipasquale e dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia, dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. <<Questo esprime appieno il mio desiderio - afferma l’assessore Sonia Migliore - di vedere un museo aperto alle nuove generazioni. Da oggi l’Amministrazione è un tramite, un referente attivo, un collaboratore nella formazione scolastica. Ben vengano progetti europei per le scuole che potranno usufruire di una aula didattica fornita di ogni strumento.

Quello di Palazzo Zacco è un progetto più ampio che si inserisce all’interno della rete museale di cui, insieme al sindaco Nello Dipasquale, riconosciamo l’importante missione di ampliare e sostenere un’offerta culturale di qualità che possa contribuire al rilancio culturale e turistico della città esaltando i tratti storici e artistici del centro superiore. La forza progettuale consiste nel ricomprendere all’interno della rete anche l’esistente riorganizzato in una prospettiva unitaria. Riteniamo che questa stretta relazione e interazione fra “patrimoni” diversi ma inscindibili, rappresenti il valore aggiunto della rete museale di una città che investe

sullo sviluppo e guarda al futuro consapevole delle enormi risorse ereditate dal passato>>. Il museo rappresenta anche uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei donatori che hanno contribuito fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni.

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TRADIZIONE

A Ragusa il Museo del tempo contadino

Dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata agli antichi carretti siciliani

ph. Italpress

PALERMO - Dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del

Museo del Tempo Contadino, inaugurato a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici SissiBurtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il Museo del Tempo Contadino e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni. Fonte Italpress 30 agosto 2012

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INAUGURATO A RAGUSA IL MUSEO DEL TEMPO CONTADINO

2012-08-30 10:11:55

RAGUSA – Ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del “Museo del Tempo Contadino”, il

“flash museum” che è stato inaugurato a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il taglio del nastro, da parte del sindaco Nello Dipasquale e dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia, dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. ”Questo esprime appieno il mio desiderio - afferma l’assessore Sonia Migliore - di vedere un museo aperto alle nuove generazioni. Da oggi l’Amministrazione è un tramite, un referente attivo, un collaboratore nella formazione scolastica. Ben vengano progetti europei per le scuole che potranno usufruire di una aula didattica fornita di ogni strumento. Quello di Palazzo Zacco è un progetto più ampio che si inserisce all’interno della rete museale di cui, insieme al sindaco Nello Dipasquale, riconosciamo l’importante missione di ampliare e sostenere un’offerta culturale di qualità che possa contribuire al rilancio culturale e turistico della città esaltando i tratti storici e artistici del centro superiore. La forza progettuale consiste nel ricomprendere all’interno della rete anche

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l’esistente riorganizzato in una prospettiva unitaria. Riteniamo che questa stretta relazione e interazione fra “patrimoni” diversi ma inscindibili, rappresenti il valore aggiunto della rete museale di una città che investe sullo sviluppo e guarda al futuro consapevole delle enormi risorse ereditate dal passato>>. Il museo rappresenta anche uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei donatori che hanno contribuito fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni.

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30/08/2012 01:48 Notizia letta: 882 volte

Cultura | Ragusa

Inaugurato il museo del tempo contadino a Ragusa Ragusa - Ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. E poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “maidda” o la “briula” che servivano ad impastare il pane. Sono alcuni degli oggetti contenuti all’interno del

“Museo del Tempo Contadino”, il che è stato inaugurato ieri sera a Ragusa all’interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell’Umanità. Il taglio del nastro, da parte del sindaco Nello Dipasquale e dell’assessore comunale alla Cultura, Sonia Migliore, ha ufficialmente aperto il museo realizzato in stretta sinergia con il Centro Studi Feliciano Rossitto e con il Centro Servizi Culturali, e curato dal comitato scientifico formato dagli architetti Fabio Capuano, Andrea Gurrieri, Giuseppe Iacono, dalla dottoressa Valentina Frasca Caccia, dal presidente del Csc, Nino Cirnigliaro, a cui si aggiunge anche l’architetto Valentina Giampiccolo per il gruppo di progettazione. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici Sissi Burtone e Maria Grazia Gionfriddo. Una realtà culturale di rilievo che vede questo museo concepito come un percorso espositivo temporale e non spaziale, dove gli oggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. Tutto è curato nei minimi dettagli con fonti storiche, dettagliate descrizioni, disegni e bellissime foto in bianco e nero che rievocano epoche ormai lontane ma che ancora oggi sono mutuate in alcune campagne del ragusano. Novità assoluta per il “Museo del Tempo Contadino” e per la Sicilia è la presenza al suo interno di un’attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E’ nei fatti l’espressione concreta della “missione” di Palazzo Zacco che, aprendosi al futuro e quindi alle scuole, non si limita a conservare la cultura ma diventa un’area animata dove si fa cultura. . Il museo rappresenta anche uno dei desideri culturali del compianto Mimì Arezzo e nasce anche dal prezioso gesto dei donatori che hanno contribuito fattivamente a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleo. Un donazione che si trasforma in “dote culturale” per le nuove generazioni. Gli oggetti del “Museo del Tempo contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli Eredi Migliorisi. Il museo si estende su due piani. Nel pianterreno c’è il percorso che si svolge in base all’anno agrario e accanto c’è l’aula didattica. Al primo piano c’è invece la “stanza del lavoro femminile” con un’accura selezione di antichi e preziosi ricami frutto dell’impareggiabile lavoro delle donne di casa e la riproduzione di un’antica camera da letto con costumi, espositori e un vecchio braciere una volta usato per riscaldare gli ambienti. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con ipad e ricevere informazioni da apposite postazioni. Redazione

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Corriere

della Sera

A Ragusa il Museo del tempo contadino Corriere della Sera Sono alcuni degli oggetti contenuti all'interno del Museo del Tempo Contadino, inaugurato a Ragusa all'interno del Palazzo Zacco, uno dei monumenti patrimonio dell'Umanità. Il recupero degli oggetti è stato curato dalle restauratrici SissiBurtone ...

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Con il “Museo del Tempo Contadino” nasce il primo nucleo del futuro e più ampio “Museo delle Arti e Mestieri ragusani”.

Palazzo Zacco, con la “Raccolta Civica Carmelo Cappello” (inaugurata lo scorso maggio) e il flash

museum del “Tempo Contadino” inaugurato il 28 agosto, diventa il fulcro di un sistema museale che può estendersi nel territorio e connettersi ad altre strutture, come il Castello di Donnafugata, già inserito nella rete nazionale delle “Case della Memoria”. L’apertura del “Museo del Tempo Contadino”, oltre a rendere fruibile uno dei palazzi del tardobarocco inseriti nella Heritage List dell’Unesco, nasce dalla volontà del Comune di Ragusa, in stretta sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, di dare seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso nel 2011, che aveva fortemente creduto in questo progetto. L’iniziativa ha trovato la piena collaborazione di ideatori, donatori, amministratori, enti. Per la realizzazione del progetto si è provveduto alla costituzione di un comitato tecnico-scientifico formato da professionisti. Allo staff di architetti, costituito dal museologo Giuseppe Nuccio Iacono, ideatore del flash museum, e dai due museografi Fabio Capuano e Andrea Gurrieri, si sono uniti lo storico dell’arte dott.ssa Valentina Frasca Caccia e il professore Nino Cirnigliaro. Gli oggetti del “Museo del Tempo Contadino” sono stati donati da Giovanni Ottaviano, Famiglia Polara, Giovanna Attanasio Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Famiglia La Rosa, Giovanni Tumino e dagli eredi Migliorisi. Insieme ad altri donatori, che si aggiungeranno nella lista, hanno voluto contribuire a tramandare la cultura e la memoria del territorio ibleoportando in

dote preziosi oggetti e testimonianze del nostro passato. Ma vediamo quali sono le caratteristiche che rendono particolare il Museo del Tempo Contadino di Palazzo Zacco e che hanno delineato il percorso progettuale. Un primo dato è costituito dal genius loci: i due musei collocati in spazi significativi del palazzo rispettano lo spirito degli ambienti architettonici e lo interpretano. In un simbolico percorso verticale che congiunge i locali rustici (depositi) del piano terra alle stanze del piano nobile si incontra il mondo rurale con quello più aulico espresso dall’arte ragusana (Civica Raccolta Cappello). Un secondo dato è l’idea di flash museum: un museo di introduzione legato al “Museo di Arti e Mestieri ragusani” che, per la mole di oggetti da esporre e ambienti da ricostruire, sarà presto realizzato nei locali dell’ex biblioteca Civica, così come programmato dalla passata amministrazione. Non solo. I musei di Palazzo Zacco comunicano anche con l’esterno. Le opere del maestro Cappello rimandano alla città, dove sono presenti altre opere dell’artista: la Fontana del Delfino in Piazza Poste ed il bassorilievo di fronte a Palazzo dell’Aquila; il Museo del Tempo Contadino invece si collegherà al secondo polo museale accennato prima per poi proiettarsi nel territorio extraurbano. L’intenzione è quella di coinvolgere tutte le attività agrituristiche locali che desiderano fare rete. Un terzo elemento è dato dalla realizzazione di un' aula didattica all’interno del museo per sottolineare l’importanza fondamentale dell’educazione e formazione nei musei, che

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non devono limitarsi ad essere luoghi che “conservano cultura”, bensì luoghi che “producono cultura”. Come rilevato dai progettisti l’inserimento di questo museo all’interno di Palazzo Zacco trova una sua giustificazione nella genetica architettonica dell’edificio tardobarocco. A piano terra, i locali rustici del palazzo signorile accolgono l’esposizione sul Tempo Contadino proprio per sottolineare lo stretto legame esistente tra città barocca e la campagna ragusana. La Storia è tempo e il tempo è evoluzione: per questo motivo il museo vuole anche, nella limitatezza degli spazi, imporsi come memoria storica all’interno di una architettura tardobarocca (oggi Patrimonio Unesco). Lo scopo è quello di ricordare come quelle sublimi architetture settecentesche sono il frutto di un investimento edilizio che traeva le proprie risorse economiche proprio dalla terra che veniva lavorata dai contadini secondo il ritmo scandito dalle stagioni. Niente è casuale nella museografia. L’oggetto è distaccato dallo spazio e si erge come elemento distintivo di un tempo preciso e caratteristico dell’economia legata al mondo rurale. Ciò che conta non è, dunque, sottolineare il costume e la vita quotidiana, quanto mettere in luce il tempo che li sovrasta. Il museo è concepito come un percorso espositivo temporale (non spaziale) dove gli oggetti sono selezionati per rievocare il ritmo dell’anno agrario. Lo sviluppo narrativo suggerito da oggetti (tangibili) è così riconducibile al valore (intangibile) del Tempo. Lo stile stesso che viene proposto dall’allestimento è particolarmente suggestivo e nasce da una attenzione verso il passato. I museografi hanno operato con il materiale stesso dell’allestimento. Ad esempio, il materiale di rivestimento e d’arredo, pur mantenendo la dovuta neutralità, si ispira all’antico uso ragusano di proteggere il legno delle porte delle case con una lamiera chiodata. Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul palazzo e sia sui singoli oggetti esposti, ma anche e soprattutto sulla rete museale. Il percorso

Al piano terra è collocata l’aula didattica: è fornita di impianto audio-video e materiale utile per poter approfondire nozioni sulla realtà rurale. All’interno si trova una preziosa raccolta di miniature riproducenti oggetti legati agli antichi mestieri ragusani. La sala didattica è direttamente collegata al Museo del Tempo Contadino, che si snoda lungo un percorso che riprende lo scandire dell’annata agraria, che aveva inizio con il mese di settembre per poi terminare ad agosto in concomitanza dei solenni festeggiamenti del Santo Patrono. Una serie di grafici e fotografie illustrano la peculiarità di alcuni strumenti che sono esposti non come oggetti “feticci della tradizione rurale”, ma come “portatori di significati” della dura vita contadina che sottostava al Tempo. Dopo aver seguito il percorso scandito dai mesi dell’anno agrario, si accede al piano ammezzato dove due stanze sono dedicate al giorno e alla notte. Nella prima sono esposti alcuni

pregiati sfilati ragusani, nella seconda è ricostruita una camera da letto.

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Museo Del Tempo Contadino A Ragusa (rg)

Dal 31 Agosto 2012 in permanente a Palazzo Zacco di Ragusa (RG)

Palazzo Zacco Ragusa Via San Vito 158, Ragusa (RG) Un salto indietro nel tempo per riabbracciare idealmente i lavori ed isaperi di una civiltà, quellacontadina, da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo assoluto nell’economia iblea.Risponde a questa finalità il “Museo del Tempo Contadino” che sarà inaugurato domani sera,31 agosto 2012, alle ore 19:00. Una sede prestigiosa per il “Museo del Tempo Contadino” che sarà allestito all’interno dei locali di Palazzo Zacco, uno dei beni patrimonio dell’Umanità inserito nellaHeritage List dell’Unesco. Nasce dalla volontà del Comune di Ragusa in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” ed il Centro Servizi Culturali di Ragusa. Il comitato tecnico scientifico ha lavorato per offrire alla città un’esposizione che potesse raccogliere gli strumenti e gli usi della civiltà contadina in modo da tramandarle alle giovani generazioni. Quello proposto è un “flash museum”, un museo di introduzione, legato al“Museo di Arti e Mestieri” di prossima realizzazione. Il museo è concepito come unpercorso espositivo temporale, dove glioggetti rievocano il ritmo dell’anno agrario. (da comunicato stampa) Info: 0932676630 Infoweb

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a palazzo zacco il museo del tempo contadino

Documento dello 03/09/2012

Un prezioso immobile, riconosciuto dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, custodisce come uno scrigno i tesori della storia e della cultura contadina. Presso Palazzo Zacco ubicato al numero civico 158 di Via S. Vito ha aperto infatti i battenti il 28 agosto scorso il “Museo del Tempo Contadino”. Oltre alla “Raccolta Civica Carmelo Cappello”, ospitata nel piano nobile dello stesso storico palazzo, nei bassi e nel piano ammezzato sono accolti ora anche gli attrezzi e gli utensili che “raccontano” come si svolgeva la vita nelle masserie ragusane nei diversi mesi dell'anno. Un nuovo importante obiettivo è stato raggiunto dall'Amministrazione Comunale. Il Sindaco Nello Dipasquale e l'Assessore alla cultura Sonia Migliore hanno creduto nell'importanza di questo progetto ed hanno portato avanti un'idea coltivata per tanti anni dal compianto Mimì Arezzo, Assessore nella prima legislatura della Giunta Dipasquale. Il Comune per realizzare il museo si è avvalso della preziosa collaborazione del Centro Servizi Culturali e del Centro Studi Feliciano Rossitto, presieduti rispettivamente dal prof. Nino Cirnigliaro e dall'On.le Giorgio Chessari, che hanno lavorato in stretta sinergia con l'Assessorato alla cultura. In mostra, come detto, diversi attrezzi ed utensili delle antiche tradizioni contadine utilizzati per l'aratura e la semina, la preparazione del pane, della ricotta e dei formaggi, con un occhio rivolto anche ai lavori affidati alle sapienti mani delle donne che confezionavano preziosi sfilati e merletti per ingentilire ed arredare le case di campagna. Il materiale che fa parte del museo è stato donato al Comune dalle famiglie ragusane Polara, La Rosa, dagli eredi di Salvatore Migliorisi e dai cittadini Giovanna Attanasio-Gurrieri, Salvatore Cannizzo, Andrea Ottaviano, Giovanni Ottaviano, Giovanni Tumino. Un comitato tecnico scientifico, formato da Fabio Capuano, Nino Cirnigliaro, Valentina Frasca Caccia, Andrea Gurrieri e Giuseppe Iacono, ha inoltre curato e seguito l'allestimento della struttura museale.

G.B.

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Ragusa (RG), Italia

Museo del Tempo Contadino Museo di Palazzo Zacco a Ragusa

ARCH FABIO CAPUANO, ARCH GIUSEPPE NUCCIO IACONO, ARCH ANDREA GURRIERI

Vista dell'allestimento

© Arch Fabio Capuano . Published on October 17, 2012.

Con il “Museo del Tempo Contadino” nasce il primo nucleo del futuro e più ampio “museo delle arti e mestieri ragusana”. “Progettare un museo è come aprire gli occhi di una città verso il suo passato per guardare al futuro” A questo proposito il Sindaco Nello Dipasquale, sostiene che «con i Musei di Palazzo Zacco, si pone il primo passo verso la direzione dovuta alla città e voluta dalla città. Così, si concretizza materialmente una risposta per una domanda di massima importanza: investire in cultura. Bisogna guardare nel futuro con la consapevolezza delle immense risorse ereditate dal passato. Bisogna recuperare, sottolineare, promuovere e fare riscoprire i vari aspetti dell’anima storica, artistica e culturale della Città e del suo territorio». L’apertura del “Museo del Tempo Contadino”, quindi, oltre a rendere fruibile uno dei palazzi tardobarocco inseriti nella Heritage List dell’Unesco, nasce dalla volontà del Comune in sinergia con il Centro Studi “Feliciano Rossitto” e il Centro Servizi Culturali di Ragusa, dando seguito ad una felice intuizione dello storico locale Mimì Arezzo, scomparso da circa un anno, e che aveva fortemente creduto in questo progetto. Il progetto ha trovato la piena collaborazione tra ideatori, donatori, amministratori, enti. Una realtà condivisa proprio perché: «un museo è per tutti e unisce tutti. i musei non hanno colori politici perché sono la pura espressione della cultura che guarda oltre ogni barriera. Chi ostacola, in qualunque modo la formazione di un museo, ostacola la crescita civile e culturale» L’idea ed il progetto nascono tra il museologo Arch Giuseppe Nuccio Iacono e gli architetti Fabio Capuano e Andrea Gurrieri tra i quali da tempo esiste una sintonia di esperienza lavorativa nel campo della disciplina museale. Lo sviluppo narrativo suggerito da oggetti (tangibili) è così riconducibile al valore (intangibile) del Tempo. Lo stile stesso che viene evocato dall’allestimento è particolarmente suggestivo e nasce da una attenzione verso il passato. «Poiché il museo è una forma di comunicazione non verbale che trova negli oggetti esposti le proprie parole per emozionare e coinvolgere il visitatore si è operato nella complessa sintassi museografica con il materiale stesso dell’allestimento. Per fare un esempio, il materiale di rivestimento e d’arredo, pur mantenendo la dovuta neutralità si ispira all’antico uso di proteggere il legno delle porte delle case con una lamiera chiodata» Il progetto museografico di Palazzo Zacco prevede anche l’impiego di tecnologia wi-fi che consentirà agli utenti di collegarsi e scaricare le informazioni sia sul Palazzo e sia sui singoli oggetti esposti ma anche e soprattutto sulla rete museale. Gli utenti potranno collegarsi direttamente col proprio smartphone o con iPod e/o similari che il museo vorrà eventualmente dare in noleggio e ricevere informazioni da apposite postazioni mediante iPad e/o similari. Un museo vivo dunque che si apre a Ragusa, un museo pulsante di cultura che si carica di energia per espandersi nelle future realtà museali in programma. Un museo che guarda la sua città e aspetta.

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Ragusa - ci sono attrezzi recuperati nella storia della società ragusana, dagli aratri alle vecchie lanterne, dai campanacci alle formine per la marmellata, alle testate dipinte degli antichi carretti siciliani. e poi oggetti particolarissimi e persi nella tradizione siciliana, come la “menzaluna” che serviva a preparare la salsiccia, accanto a pezzi importanti come la “ma... Fonte: Rss da ragusanews.co...

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Museo di civiltà contadina a Palazzo Zacco

È stato inaugurato ieri a Ragusa, nei locali di Palazzo Zacco in via San Vito

158, il "Museo del Tempo Contadino". Un museo fortemente voluto dal Centro Studi "Feliciano Rossitto", che ha collaborato col Comune di

Ragusa e con il Centro Servizi Culturali della città. L'intento del museo è quello di permetterci di tornare indietro nel tempo facendoci conoscere gli usi

e… 29 agosto 2012 | Ragusa

Notizia del 29 agosto 2012 da CORRIEREDIRAGUSA IT

Il museo del tempo del contadino a Palazzo Zacco

Uno dei patrimoni "concreti" dell´umanità secondo l´Unesco, ospita da martedì pomeriggio un patrimonio "immateriale" della realtà iblea. Inaugurato infatti nei locali di Palazzo Zacco a Ragusa, il museo del Tempo contadino. Una sede prestigiosa per un museo che nasce dalla volontà del Comune... continua

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G

Il museo del tempo del contadino a Palazzo Zacco 29 ago | Più che di un museo si tratta di una sorta di anteprima, legata al «Museo di Arti e Mestieri» della rete cittadina Corriere di Ragusa | Letture: 5 | Voti: 0

Si Lavora Gia’ Alla Nuova Rete Museale Di Ragusa. Mentre Stasera Si Inaugura Il Museo Del Tempo Contadino, Il Comune Ha Gia’ Indicato Una Nuova Destinazione D’uso Per L’ex Biblioteca Comunale. 09:04 | L’Amministrazione comunale di Ragusa su proposta dell’assessore alla Cultura, Sonia Migliore, ha approvato la modifica di destinazione d’uso dei locali dell’ex biblioteca comunale di via Matteotti a Ragusa per trasformali in struttura museale. E’ l’u ... Radio RTM Modica

Ragusa, si inaugura il museo del tempo contadino 28 ago | Comunicato n. 463 'MUSEO DEL TEMPO CONTADINO' Sarà inaugurato domani, martedì 28 agosto, alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il 'Museo del tempo contadino'. I bassi del prestigioso palazzo storico...... Pagina Notizia e Commenti | Sicilianews24 | Letture: 8 | Voti: 0

RG

Ragusa, Palazzo Zacco ospita il Museo di civiltà contadina 27 ago | Ragusa - Un salto indietro nel tempo per conoscere gli usi e i saperi di una civiltà, quella contadina, da cui proviene la moderna società ragusana e che ancora oggi ha un posto di rilievo nell’economia iblea. Risponde a questa finalità il &ldq ... Pagina Notizia e Commenti | Il Giornale di Ragusa | Letture: 11 | Voti: 0

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Ragusa: Domani Inaugurazione Del Museo Del Tempo Contadino 27 ago | Sarà inaugurato domani sera alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il “Museo del tempo contadino a Ragusa”. I bassi del prestigioso palazzo storico di proprietà del Comune ubicato in Via S Vito 158 che già accolgono, al primo piano, la “Raccolta Civica C ... Pagina Notizia e Commenti | Radio RTM Modica | Letture: 4 | Voti: 0

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Il museo del tempo del contadino a Palazzo Zacco Corriere di Ragusa

29-8-2012

Redazione Uno dei patrimoni 'concreti' dell´umanità secondo l´Unesco, ospita da martedì pomeriggio un patrimonio 'immateriale' della realtà iblea. Inaugurato infatti nei locali di Palazzo ... Leggi la notizia Inaugurato il museo del tempo contadino a Ragusa

...al suo interno di un'attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E' nei fatti l'espressione concreta della 'missione' di PalazzoZacco ...

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Ragusa, è realtà il 'Museo del Tempo Contadino' a Palazzo Zacco

...al suo interno di un'attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E' nei fatti l'espressione concreta della 'missione' di PalazzoZacco ...

Il giornale di Ragusa - 29-8-2012

Inaugurato il museo del tempo contadino

...al suo interno di un'attrezzata aula didattica multimediale concepita come luogo di formazione dialogante con il museo stesso. E' nei fatti l'espressione concreta della "missione" di PalazzoZacco ...

Il Corriere del Sud - 29-8-2012

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Ragusa, apre il Museo del Tempo Contadino

Risponde a questa finalita' il Museo del Tempo Contadino che sara' inaugurato domani sera, alle ore 19, all'interno dei locali di Palazzo Zacco, a Ragusa, uno dei beni patrimonio dell'Umanita' ...

RagusaNews.com - 28-8-2012

Ragusa, si inaugura il museo del tempo contadino

di redazione Il Comune di Ragusa ha diramato il Comunicato n. 463 'MUSEO DEL TEMPO CONTADINO' Sarà inaugurato domani, martedì 28 agosto, alle ore 19, presso Palazzo Zacco, il 'Museo del tempo contadino'. I bassi del prestigiosopalazzo storico di proprietà del Comune ubicato in Via S Vito 158 che già accolgono, al primo piano, la 'Raccolta Civica Carmelo ...

SiciliaNews24 - 28-8-2012

RAGUSA. MENTRE STASERA SI INAUGURA IL MUSEO DEL TEMPO CONTADINO, IL COMUNE HA GIA' INDICATO UNA ...

Radio Rtm

28-8-2012

L'Amministrazione comunale di Ragusa su proposta dell'assessore alla Cultura, Sonia

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