rassegna stampa 26-09-12

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ANNO 66 NUMERO 266 www.ilgiornaledivicenza.it MERCOLEDÌ 26 SETTEMBRE 2012 € 1,20 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza il locale che mancava... ora c’è... pizza a degustazione Arzignano (VI) - Viale Vicenza 46 fronte istituto conciario tel./fax 0444 1867524 www.pizzerialatabisca.it [email protected] GX21307 9HRLFTB*bgjaab+[C\A\T\C\Q DOMANI IN EDICOLA CONOSCI E MIGLIORA TE STESSO ARRABBIARSI A richiesta a soli € 4,90 GW13149 GW13149 PDL Donazzan-Minetti liteintoilette: «Dimettiti».«No» BRENDOLA Ilsindaco Ceron salvaun secondo suicida VICENZA Manifestopulp controVariati: Berlatosi dissocia CHIUPPANO Folla aifunerali dipadree figlio mortiinmoto Idee concrete per l’area metropolitana LA POLITICA. Inchiesta della magistratura anche in Sicilia. Polverini: «Immoralità anche prima di me, Monti sapeva di Lusi?» Spesedeipolitici,Regionisottoaccusa di MARINO SMIDERLE Nuove case per 4.300 persone BERLUSCONI «Èoradiabrogare ifinanziamenti pubbliciaipartiti» VICENZA. APPROVATA LA PRIMA TRANCHE DEL PIANO REGOLATORE Dopo il Lazio, l’attenzione della politica e della magistratura si sposta sulle Regioni. La Procura di Palermo ha aperto un’inchie- sta sulle spese dei gruppi nell’As- semblera regionale. Intanto il se- gretario del Pd, Pier Luigi Bersa- ni, afferma: «È necessario pren- dere un’iniziativa urgente sui co- sti delle Regioni». Renata Polve- rini dichiara: «Immoralità esiste- vano anche prima di me. Non po- tevo sapere, Monti sapeva di Lu- si?». Nel Veneto scoppia il caso dei rimborsi forfait, ma Zaia av- verte: «Non siamo il Lazio». f PAG 2 e 3 ERLE e BENANZATO f PAG 6 e 7 di ARIO GERVASUTTI di GIANCARLO CORÒ La corda virtuale di Apple Atteso da trent’anni e ora candidato a disegnare lo sviluppo urbanistico della città per i prossimi cinque: è il Piano degli interventi, il nuovo piano regolatore di Vicenza. Proietta un potenziale incremento della popolazione di 4.300 abitanti, frutto di interventi di riqualificazione delle costruzioni esistenti, di attuazione di accordi pubblico-privati e di nuove edificazioni su 130 mila metri quadri che oggi sono aree agricole. f SCORZATO PAG 12 LA POLEMICA. Cattoliciall’attacco:«Égiàcambiata» Profumo:«Rivedere lareligioneascuola» L o scandalo esploso nel Lazio ha acceso i riflettori sugli “strani“ criteri di gestione dei Consigli regionali in tutta Italia. Criteri che, a essere buoni, non sarebbero accettabili in nessuna azienda privata. I livelli di protervia raggiunti da Batman e soci in quel di Roma sono difficilmente raggiungibili; ma pure il Veneto questa volta non ha dato un’immagine limpida, anche se le cifre sono molto più basse e fino a prova contraria non siamo in presenza di illeciti o ruberie. Con 4,7 milioni a disposizione dei gruppi consiliari, e 1,5 milioni di rimborso spese forfettizzate senza necessità di esibire riscontri, il cittadino medio non ci sta. Se è sbagliato inseguire la demagogia di chi vorrebbe che i politici fossero volontari senza stipendio, è ugualmente sbagliato da parte dei politici stessi non rendersi conto che la festa è finita. Le buste paga correttamente esibite da alcuni consiglieri regionali riportano cifre alte, ma accettabili: ciò che non è accettabile è il contorno poco chiaro di rimborsi, finanziamenti, voci supplementari che rimbalzano tra i conti dei partiti e quelli dei gruppi politici. Perché il Consiglio Regionale veneto deve costare 49 milioni annui, pur se è la metà del costo del Lazio? Perché le cene elettorali, l’attività politica in generale deve essere pagata dai contribuenti? Se non si riducono immediatamente le spese che a maggior ragione oggi non sono sostenibili, c’è il rischio che qualche furbastro possa approfittarne per mettere in discussione non solo il federalismo, ma anche la stessa minima autonomia regionale: e farci credere che i furbetti non stanno a Roma, ma più vicino. Non è il caso. Furbetti e furbastri f PAG 14 f PAG 14 f BERTOZZO PAG 23 f NEGRIN PAG 13 f ZORZAN PAG 30 f PAG 3 SERIE B Punto d’oro del Vicenza FermailSassuolo f PAG 48,49,50 LUTTO NEL CALCIO Addio a Franco Luison, gloria Lanerossi fra i pali f PAG 51 Il presidente dimissionario della Regione Lazio, Renata Polverini, ieri nel suo ufficio. «Sono pulita - ha detto - non mi ricandido» Meccanismipocochiari consentonorimborsi anche“fuoribusta”.Zaia: «MailVenetononèilLazio» Il ministro Francesco Profumo mette in discussione l’ora di reli- gione così com’è organizzata. E subito solleva polemiche. Il nu- mero di studenti stranieri in clas- se sta aumentando - è il suo ragio- namento - e la scuola dell’integra- zione ha bisogno di programmi inclusivi. Insorge la Lega Nord e il Vaticano precisa: «È già cam- biata». f PAG 5 M entre un gruppo di terroristi mascherati da difensori del- l’Islam assaltava il consola- to americano di Bengasi, uc- cidendo l’ambasciatore Christopher Stevens e altri tre funzionari, la piccola folla di inconsapevoli ammiratori del diavolo occidentale accorsa sul luogo della strage dimostrava che l’oscuranti- smo salafita e qaedista non ha alcuna possibilità di attecchire: tutti lì a scatta- re foto con l’iPhone e a diffonderle in tempo reale via Twitter o Facebook. Mentre la Cina aspetta con ansia l’esi- to del prossimo congresso del partito comunista, unico depositario del desti- no di 1,3 miliardi di persone che non hanno mai avuto la possibilità di barra- re una scheda elettorale, duemila lavo- ratori dello stabilimento di Taiyuan, a sudovest di Pechino, famoso per essere uno dei fornitori più affidabili di Ap- ple, hanno scatenato l’inferno perché, dice la versione degli operai, un loro compagno sarebbe stato picchiato in quanto non in grado di fare tutti gli straordinari richiesti. Si capisce perché non desti grande sorpresa il fatto che siano stati venduti 5 milioni di iPhone 5 nei primi tre gior- ni e che Apple abbia raggiunto una ca- pitalizzazione record vicina ai 700 mi- liardi di dollari e destinata, secondo gli analisti finanziari, ad arrivare, prima azienda nella storia, a toccare quota un trilione di dollari. A questo punto sembra proprio che la convinzione di Lenin debba essere rivi- sta. «Il capitalismo ci venderà la corda con cui impiccarlo», diceva il rivoluzio- nario per eccellenza. Apple ha inventa- to il capitalismo wireless, l’unico siste- ma in grado di impiccare i suoi nemici senza corda.

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rassegna giornale di Vicenza

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ANNO66NUMERO266 www.ilgiornaledivicenza.it MERCOLEDÌ26SETTEMBRE 2012 € 1,20

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il locale che mancava...ora c’è...

pizza a degustazioneArzignano (VI) - Viale Vicenza 46

fronte istituto conciario

tel./fax 0444 [email protected] G

X21307

9HRLFTB*bgjaab+[C\A\T\C\Q

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CONOSCI E MIGLIORA TE STESSOARRABBIARSI

A richiesta a soli € 4,90

GW13149

GW13149

PDL

Donazzan-Minettiliteintoilette:«Dimettiti».«No»

BRENDOLA

IlsindacoCeronsalvaunsecondosuicida

VICENZA

ManifestopulpcontroVariati:Berlatosidissocia

CHIUPPANO

Follaaifuneralidipadreefigliomortiinmoto

Idee concreteper l’area

metropolitana

LAPOLITICA. Inchiestadella magistratura ancheinSicilia.Polverini:«Immoralità anche primadime, Montisapeva diLusi?»

Spesedeipolitici,Regionisottoaccusa

di MARINO SMIDERLE

Nuovecaseper4.300persone

BERLUSCONI

«Èoradiabrogareifinanziamentipubbliciaipartiti»

VICENZA. APPROVATA LA PRIMA TRANCHE DEL PIANO REGOLATORE

Dopo il Lazio, l’attenzione dellapolitica e della magistratura sisposta sulle Regioni. La Procuradi Palermo ha aperto un’inchie-sta sulle spese dei gruppi nell’As-sembleraregionale. Intanto il se-gretario del Pd, Pier Luigi Bersa-ni, afferma: «È necessario pren-dere un’iniziativa urgente sui co-

sti delle Regioni». Renata Polve-rinidichiara:«Immoralitàesiste-vanoancheprimadime.Nonpo-tevo sapere, Monti sapeva di Lu-si?». Nel Veneto scoppia il casodei rimborsi forfait, ma Zaia av-verte: «Non siamo il Lazio». f PAG 2 e 3ERLE e BENANZATO f PAG 6 e 7

di ARIO GERVASUTTI

di GIANCARLO CORÒ

La corda virtuale di Apple

Atteso da trent’anni e ora candidato a disegnare lo sviluppo urbanistico della città per i prossimi cinque: èil Piano degli interventi, il nuovo piano regolatore di Vicenza. Proietta un potenziale incremento dellapopolazione di 4.300 abitanti, frutto di interventi di riqualificazione delle costruzioni esistenti, diattuazione di accordi pubblico-privati e di nuove edificazioni su 130 mila metri quadri che oggi sono areeagricole. f SCORZATO PAG 12

LAPOLEMICA.Cattoliciall’attacco:«Égiàcambiata»

Profumo:«Rivederelareligioneascuola»

Lo scandalo esploso nel Lazio ha acceso iriflettori sugli “strani“ criteri di gestionedei Consigli regionali in tutta Italia.Criteri che, a essere buoni, nonsarebbero accettabili in nessuna azienda

privata. I livelli di protervia raggiunti da Batmane soci in quel di Roma sono difficilmenteraggiungibili; ma pure il Veneto questa volta nonha dato un’immagine limpida, anche se le cifresono molto più basse e fino a prova contraria nonsiamo in presenza di illeciti o ruberie. Con 4,7milionia disposizione dei gruppi consiliari, e 1,5milionidi rimborso spese forfettizzate senzanecessitàdi esibire riscontri, il cittadino mediononci sta. Se è sbagliato inseguire la demagogiadi chi vorrebbe che ipolitici fossero volontarisenza stipendio, è ugualmente sbagliato da partedei politici stessi non rendersi conto che la festa èfinita. Le buste paga correttamente esibite daalcuni consiglieri regionali riportano cifre alte,ma accettabili: ciò che non è accettabile è ilcontorno poco chiaro di rimborsi, finanziamenti,voci supplementari che rimbalzano tra i conti deipartiti e quelli dei gruppi politici. Perché ilConsiglio Regionale veneto deve costare 49milioniannui, pur se è la metà del costo del Lazio?Perché le cene elettorali, l’attività politica ingeneraledeve essere pagata dai contribuenti? Senonsi riducono immediatamente le spese che amaggior ragione oggi non sono sostenibili, c’è ilrischio che qualche furbastro possa approfittarneper mettere in discussione non solo ilfederalismo, ma anche la stessa minimaautonomia regionale: e farci credere che i furbettinonstanno a Roma, ma più vicino. Non è il caso.•

Furbettie furbastri

f PAG 14

f PAG 14

f BERTOZZO PAG23

f NEGRIN PAG 13

f ZORZAN PAG 30

f PAG3

SERIEB

Puntod’orodelVicenzaFermailSassuolof PAG48,49,50

LUTTONELCALCIO

AddioaFrancoLuison,gloriaLanerossifraipali f PAG51

IlpresidentedimissionariodellaRegioneLazio,RenataPolverini, ierinelsuoufficio.«Sonopulita -hadetto - nonmiricandido»

Meccanismipocochiariconsentonorimborsianche“fuoribusta”.Zaia:«MailVenetononèilLazio»

Il ministro Francesco Profumomette in discussione l’ora di reli-gione così com’è organizzata. Esubito solleva polemiche. Il nu-merodistudentistranieri inclas-sestaaumentando-èil suoragio-namento-elascuoladell’integra-zione ha bisogno di programmiinclusivi. Insorge la Lega Nord eil Vaticano precisa: «È già cam-biata». f PAG 5

Mentreungruppodi terroristimascherati da difensori del-l’Islam assaltava il consola-toamericanodiBengasi, uc-

cidendo l’ambasciatore ChristopherStevens e altri tre funzionari, la piccolafolla di inconsapevoli ammiratori deldiavolo occidentale accorsa sul luogodellastragedimostravachel’oscuranti-smo salafita e qaedista non ha alcunapossibilitàdiattecchire: tutti lìascatta-re foto con l’iPhone e a diffonderle intempo reale via Twitter o Facebook.Mentre laCina aspettacon ansia l’esi-

to del prossimo congresso del partito

comunista,unicodepositariodeldesti-no di 1,3 miliardi di persone che nonhannomaiavutolapossibilitàdibarra-re una scheda elettorale, duemila lavo-ratori dello stabilimento di Taiyuan, asudovestdiPechino, famosoperessereuno dei fornitori più affidabili di Ap-ple, hanno scatenato l’inferno perché,dice la versione degli operai, un lorocompagno sarebbe stato picchiato inquanto non in grado di fare tutti glistraordinari richiesti.Si capisce perché non desti grande

sorpresa il fatto che siano stati venduti5 milioni di iPhone 5 nei primi tre gior-

ni e che Apple abbia raggiunto una ca-pitalizzazione record vicina ai 700 mi-liardi di dollari e destinata, secondo glianalisti finanziari, ad arrivare, primaaziendanella storia, a toccarequotauntrilione di dollari.Aquestopuntosembra proprioche la

convinzionediLenindebbaessererivi-sta.«Il capitalismo ci venderà la corda

concui impiccarlo»,diceva ilrivoluzio-nario per eccellenza.Apple ha inventa-to il capitalismo wireless, l’unico siste-ma in grado di impiccare i suoi nemicisenza corda.•

VENETOTelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

PIÙCIFRE INUNA.Maquantoprende unconsigliereregionale,dopoitagli decisicomenotoin2“tranche” dalConsiglioa fine2010 efi-ne2011?Cisonopiù voci.

INDENNITÀ DICARICA.Sibasa inpercentuale suquelladei parlamentari:circa7500euro mensili.

INDENNITÀ DIFUNZIONE.È“di più”perchi(tanti)ricopreincarichi: presi-dentediGiunta e diConsi-glio,ipiù alti, prendono 3milaeuro lordi inpiù.Poisiscendead assessori, presi-dentidi commissione,vicepresidenti,segretari. Ilminimoè 800euro.

DIARIA.Anche qui sipartedaquella deiparlamentari.Èuna cifraconcessa aiconsiglieriper la loroattivitàgiornalierapolitica(esonocirca 2250euro,ma solo sesei sem-prepresente,seno cala-no),più ilrimborso chilometricopergli sposta-mentitracasae laRegione(varia, ovviamente:si vaanchea 3-4mila euro).

RIMBORSOSPESE. Eccolacifradiscussa: 2100euroforfettariper lespe-sedispostamento deiconsiglierisul territorio.Senzaobbligo di “pezzegiustificative”.

IGRUPPI DEI PARTITI.Comenoto, altri4,7 milioni(assunzionidi collaborato-ricomprese)è lacifra sud-divisatra igruppi.•

ILNUOVOPROVVEDIMENTO. Dopoladirettiva europeaarriva la legge dellaGiuntaregionale

Tracciabilitàetrasparenzaeccola leggeper ilpane-doc

ICOSTI DIPALAZZOFERRO FINI. «Cifaremo certificare ilbilancio»

ConsigliovenetoScoppia ilcaso“rimborsiforfait”

Scorciodi unaseduta delConsiglioregionale

Quantoprendono?

VERONA.Picchialamadre88enneIcarabinieridiVeronahannoarrestatoun47enneaccusatodiaverripetutamenteoffeso,minacciato(ancheconuntaglierino)epicchiatoconcalciepugnilamadredi88anni.

VENEZIA

Sul pane l'Europa il via l'avevagià dato. Ma solo il Veneto, almomento, ha davvero recepi-to l'indicazione con un pro-priodisegnodi leggecheva, fi-nalmente,atutelareconsuma-tori e panificatori.Tracciabili-tàe trasparenzaancheper l'ali-mento “quotidiano”per eccel-lenza. Panificatori veri che la-vorano il pane nel segno dellatradizionecontrochi ilpanelovendedopo averlo scongelato.E il cittadino-consumatore hail diritto di sapere cosa man-giae chivende il panedi infor-mare sul processo produttivo.Il ddl è stato illustrato dall'as-sessoreall'economiaealleatti-vitàproduttive, IsiCoppola in-sieme al presidente del Vene-to,LucaZaia.«Èunostrumen-to-haspiegatoilgovernatore-per difendere chi il pane lo faveramente».Operare ildistin-guo tra pane artigianale fre-sco epane scongelato è fonda-

mentale. Oggi sul mercato èpossibileacquistarepaneotte-nuto sia per completamentodicottura,effettuataneidiver-si punti vendita, sia per cottu-radiimpasticongelatiosurge-lati, per lo più provenienti daiPaesi dell’Europa dell’est. «Iltema -hadettoCoppola - è im-portante, perché dà attenzio-ne a quel che chiede il consu-matore: la tuteladella salute ela corretta informazione.Nul-laostaaipuntivenditaconim-pianti di cottura, ma è giustoche i consumatori sappiano

che si tratta di qualcosa di di-verso dalla cosiddetta "artebianca". Con questa legge,semplicemanonmenoimpor-tante, si dà la possibilità di ri-conoscere non solo i forni diqualità,maanche la tipicitàdialcunipani,attraversoladeno-minazione e il riconoscimen-todiqualità». Ilprovvedimen-tolegislativovaratodallagiun-ta è stato costruito insieme aipanificatori e alle organizza-zioni di categoria per tutelareiconsumatori e le imprese tra-dizionali di panificazione, che

«garantiscono – ha ribaditoCoppola – la continuità aduna cultura veneta che si rico-nosce nei prodotti tipici e tra-dizionali». Vengono definitequindi in maniera puntuale edettagliata le specifiche ri-guardanti il prodottopanee leinformazioni da comunicareobbligatoriamente ai consu-matori. Attraverso il rispettodellecaratteristiche indicate, ipanifici egli esercizi sipotran-nofregiaredelladenominazio-nedi“fornodiqualità”.Èprevi-staanchel’istituzionedelRegi-stro delle specialità da fornodelVeneto al fine di valorizza-re le produzioni tipiche e dareuna riconoscibilità a prodotticheper iparticolari ingredien-ti impiegati e le procedure dilavorazione si possono consi-derarestoricie tipiciecome ta-livalorizzati«Lapartita -haconclusoGiu-

seppe Sbalchiero, presidentedi Confartigianato - è iniziatainaltreregioni,ma lànonèar-rivata al punto a cui siamogiunti noi, grazie alla fortunadi aver trovato un assessore euna Giunta sensibili: ancorauna volta, siamodunque i pri-mi, nello specifico ad avereuna legge sul pane». •A.B.

Piero ErleVENEZIA

Ilbilanciogiàapprovatoinpri-maveradicecheilConsigliore-gionale del Veneto (attenzio-ne:nonlaRegione, ilsoloCon-siglio, cioè il “parlamento” ve-neto staccato dal governo edallealtre entità regionali) co-sterà in tutto 49milioni di eu-ro. Il risparmio è di 4 milionirispetto all’anno scorso.«Quello del Lazio ne costa100, e hannopure fattomette-re a caricodellaGiunta lazialepersonale perché la cifra nonfosse più alta», fanno subitonotareaVenezia.Dove ieri,pe-rò, erano comunque tutti fini-ti nella graticola dei titolonidei giornali e delle tv che si oc-cupano del caso-Lazio e, a va-langa, dei costi delle Regioni.Ma a Venezia c’è un caso ecla-tante, talmente eclatante cheha fattoriunire ieri tutti i capi-gruppodi palazzoFerroFini ediramare un comunicato cheminaccia pure querele. Ma ilcasoc’è tutto.Anche se iconsi-glieri ricordano, giustamente,

chenelgirodidueannisisonoridotti i compensi «di più di1000euroalmese», comespie-garono a inizio anno, e hannodetto stop ai vitalizi.Mac’è al-meno una voce che ha fattoscoppiare il putiferio.

LO STRANO CASO DELLE DUELEGGI APPROVATE IN DUE ANNI.C’è un fattomolto curioso cheemergedalle cronachedi que-sti due anni.Alla fine del 2010infatti il Consiglio regionaleapprovòall’unanimitàunapri-ma leggetaglia-costidellapoli-tica. E le cronache di alloranarraronocheera statadecisauna riduzione di compensicheandavadai350agli800eu-ro a testa, ma anche «l’aboli-zione della forfettizzazionedei rimborsi spesa».Un annodopo, come noto, il Consigliosulla spinta delle nuove onda-te di protesta per i costi dellapoliticasorte in tutta Italiade-cisedi approvareuna secondalegge taglia-costi: è quella chehaappuntoeliminato ivitaliziper i consiglieri e ha stabilito,fu annunciato,una serie di ta-

gli tali da far calare da que-st’annoaddiritturadi2-3milaeuro il compenso in busta-pa-gaper ciascun consigliere.Maqui pare esserci stato l’inghip-po: qualcosa, tra la legge ta-glia-costi di fine 2010 e quellataglia-costi di fine 2011, è pro-babilmente cambiato. Tanto èvero che oggi quel testodi leg-ge è zeppo di “omissis” dovutiappunto alla doppiamodificafatta in 12mesi.

RIECCO LA FORFETTIZZAZIONEDEI RIMBORSI SPESA: 2100 EU-RO, MA FUORI BUSTA PAGA.Chenelpassaggio traun testoel’al-troci sia statoqualcosa locon-fermerebbequellochepoièac-caduto, ed è stato svelato ierimattina da quotidiani come ilGazzettino e il Corriere vene-to: a marzo l’Ufficio di presi-denza del Consiglio regionale(cui la leggeattribuisce ilcom-pito di “attuare” le disposizio-ni sui rimborsi) ha adottatouna delibera proprio sul rim-borsospesa forfettario.Quelloche nelle dichiarazioni di unanno prima era stato elimina-

to e ora invece - così dichiara-no tutti - pare non essere maistatomesso indiscussionedal1984inpoi.Ladelibera infatti,viene spiegato, non fa altroche un trasloco: fissa che quei«2100 euro al massimo a te-sta» di rimborso forfettarionon ci siano più in busta pagadeiconsiglieri,mavenganoas-segnati ai gruppi consiliari iquali ligirerannoconbonificoappunto ai consiglieri stessi.Motivo? «Proprio per dare aigruppi il potere di verificareche i consiglieri facciano dav-vero attività sul territorio: nelcaso non ne facciano la cifranon viene loro data», spiega-nounpo’ tuttigliesponentipo-liticiapalazzoFerroFini.Veroè che se parli di “forfettario”implica che il destinatarionon è tenuto a darti tutte le“pezzegiustificative”dellespe-se fatte, proprio perché si staparlandodiunforfait.Oggico-munque a palazzo Ferro Fini

ci saràunaconferenzastampacollegiale per spiegare tutta lasituazione.

NULLA DI IRREGOLARE.La rab-bia, giustificata, dei consiglie-ri regionali stanel fatto che suquei 2100 euro in più di rim-borsi sono statepubblicateac-cuse e parole infondate: nonc’è in realtà alcuna procedurafuorilegge, quella cifra è esen-tasse come lo era anche pri-ma, e di certo si tratta di soldi“registrati”,ufficiali.Non solo:i commercialisti interpellatidalConsiglio regionale hannoassicurato che quel passaggio“fuori busta” non configuracerto guai di alcun tipo con leprocedure fiscali. C’è però unulteriore elemento di curiosi-tà:per quel rimborso forfetta-rio si tratta in tutto di 1,18mi-lioni di euro che vengono pre-levatidal“fondodiriservaspe-se straordinarie” del bilanciodel Consiglio regionale del

2012. Perché, se tutto era nor-malee in regola, sivaa toccarelavoce “spese straordinarie”?

IL CASO È POLITICO. Il caso nonècertoda irregolaritàammini-strativa: «Le Regioni hannopodestà legislativa e le leggi lefanno i consiglieri regionaliche sono eletti dai cittadini.Siamoperfettamente nell’am-bito dell’autonomia legislati-va regionale», ha dichiaratoadesempioall’Ansa ilprocura-tore della Corte dei conti delVeneto, Carmine Scarano. Ilcaso, semmai, è politico: hasenso, con questa crisi, som-mare tutte quelle “paghe” perogniconsigliere? Icapigruppodel Consiglio regionale ieri inun comunicato congiuntohanno sottolineato che «ab-biamo da tempo iniziato tem-pounpercorso normativo perridurre icosti dellapoliticave-neta procedendo alla riduzio-ne del numero dei seggi, al-

Sitrattadi2100eurotoltidallabusta-pagamachevengonogiratiaisingoliconsiglieridai lorogruppiStranoitermaipoliticireagiscono:«Tuttoregolare»

VENEZIA

La vicenda relativa all’Ater diVenezia, a conclusione dellaproceduraeudite le controde-duzioni, si è conclusacon la ri-confermadella tesidellaGiun-ta regionale che aveva portatoalla revoca del presidente Al-bertoMazzonetto.Loha annunciato l’assessore

regionale all’edilizia residen-

ziale pubblica Massimo Gior-getti, specificando che il restodelConsigliod’amministrazio-ne dell’Ater veneziana rimaneoperativo e che contestual-mentesiapre ilbandoper l’ac-quisizione dei curricula degliaspiranti allanomina anuovopresidente.«È evidente - ha commenta-

to Giorgetti - che le controde-duzioninonsonorisultatesuf-ficienti per il mantenimento

dello status quo». «La legge -haaggiuntoilpresidenteLucaZaia -èugualeper tuttie lecar-te indicavano tutte in questadirezione. Mazzonetto ha oral’istitutodelricorso:spetteràalui decidere se esercitarlo omeno».«Èmia intenzione impugna-

re la delibera di Giunta regio-nale - replicaMazzonetto - as-sunta al di fuori di ogni regoladiprocedura».•

LAREGIONE CONFERMAIL VERDETTO.Mazzonettoannuncia ricorso

AterVenezia,revocatoilpresidente

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 20126

Ilcommento delgovernatore: «Ma attenti:qui non è ilLazio»

Zaia:«Eccoqui,ioprendo7.700euroEsonoperlatrasparenza:megliofissareun’indennitàunicainConsiglio»AntonellaBenanzatoVENEZIA

«Malenonfare,paura nonavere». LucaZaia pianta unbelpalodiseparazione tra levicendedellespesepazzedeiconsiglieriregionalidelLaziochehannoportato alledimissionidellapresidenteRenataPolverinie latrasparenzaadamantina dellaRegioneVeneto. Comediconsuetoil governatore siaffidaallasaggezza popolare,quelladichi “non hanientedanascondere”. E,nel belmezzodellaconferenzastampacheseguela giunta,tra unambasciatorecoreanocheva euncapo indianochedevearrivare,mostra aigiornalistil'ultimabusta paga. Ebbene,quantoguadagnailgovernatore?La cifra nonèunmistero,daquando èarrivato aPalazzoBalbi, l’importoècosanota.Tuttavia,Zaiapreferisce il“repetitaiuvant”cheintempi dicacciaallestreghe ediantipolitica,sicuramentenonguasta. Il presidenteZaiaguadagna7.749 eurolordi“omnicomprensivi”delfamosorimborsoforfettariodi2100euroal mese sucui èscoppiatoilcaso: al nettoin bustapagadiventanoquindiesattamente“5.749,53 euro”almese.Ilgovernatoreentra poi nelmeritoespiegache aquestoimportova sottratta l’ulterioretassazioneperl'aliquotamassimaincui ricade,mentre è

giàdetratto a monteil contributoalpartito, che«fino aqualchemesefa ammontava a circa3.200euroeoraa circa 1.750». Morale: il“lordo”èdi9.500euro circa,tenutoconto cheZaianonusufruiscedirimborsochilometricoper l’auto.Malaquestione piùspinosa,quellasui cui i giornalistiinsistonodipiùriguardai rimborsi dimissioneforfettizzati chevengono calcolatiancorada unaleggedatata1984: sonoquelli chehannoterremotato ilconsiglioregionaledelLazio. Ma anchequiZaianonsi fatrovareimpreparato.«Per unasceltapersonale- ribadisce- iononpercepisconemmenoil rimborso

chilometrico,néutilizzoauto blu».«All'insegnadellamassimatrasparenza,chehacostituito unacostantedivita diquestagiunta-insiste-sono favorevole adandareversoun'indennità unicaperi consiglieri, senza tremila voci,maquestaèmateria delConsiglioedèbene cheinquellasedesiaffronti la questionecon serenità,dandole spiegazionidelcaso allacomunitàveneta.E ricordiamocheabbiamoabbassato giàdue volteglistipendi». Ilpresidente nonvuolechesulla suaamministrazionepesiil minimosospetto,elo ribadisce«ilVenetononèil Lazio”.Dopodiché «laPolverini hafattobene adimettersi,perché, acerti livelli,solomandandoa casatutti sifapulizia,eanch'io,al suo posto,misareicomportatocosì».Guai,però,a mettereindubbio latrasparenzaela veridicità dellesueparole:«Personalmente-concludeZaia- nonhonulladanascondereese qualcuno diceilcontrario,riguardo aquantopercepisco,sonopronto aquerelarlo». Ierimattina ilpresidentenonhainvecevolutocommentarecon i giornalisti lapropostadileggepoplare dellaLega,con mozione asupportodepositataproprioierinei Consigliregionali,percreare la cosiddetta“Macroregione”con poterimag-gioririspetto alleRegioni attuali.Inserata peraltroZaiahadira-matouncomunicatocongiuntocoileghistiCota(Piemonte) eGibelli(Lombardia):«Èsenza dubbio unariformaepocale».•

Ilpresidente Luca Zaia

TERRITORIO. Dai consorzi«in campomille macchine e1200 uominiperdifendere il suolo»

Bonifica,arrivanoibollettiniinunmilionedicasevenete

CONFCOMMERCIO. Presentatoil report sulle economieterritoriali

IlVenetodeigrandimagazzinifadatrainoancheall’e-commerce

VERONA.CedutoPalazzoCapitanioIlComunehacedutoallaFondazioneCariveronailPalazzodelCapitanio(immobilestoricodi8.870metriquadri)per18milionidieuro.Ilcontrattodicompravenditaèstatofirmatoieri.

VENEZIA.SequestromerceabusivaOltre500articolivendutiillegalmentesonostatisequestratidallapoliziamunicipalediVenezia,nell’areadiPiazzaSanMarco.Icontrollihannoriguardatounaquindicinadicingalesi.

VENEZIA.SequestrodidrogaLapoliziadiVeneziahasequestrato1chilodihashishearrestatotrepersonefuggiteaunpostodiblocco.Nelleloroabitazionisonostatirinvenutiancheun’armae90proiettili.

l’abolizione del vitalizio deiconsiglieri, e alla riduzionecomplessiva degli emolumen-ti.Talepercorsononècomple-tatoeannunciamoche,trabre-ve, la certificazione di tutte lespese del funzionamento dell'assemblearegionaleverràaffi-dataadunorganoesternoaga-ranzia della più totale traspa-renza».

ARRIVA IL CONTROLLOREESTERNO? Ecco la novità cheemerge, quindi: il possibile ri-corso a un certificatore di bi-lancio esterno per il Consiglioregionale, già preannunciatol’altra sera dal presidente delConsiglio veneto ClodovaldoRuffato. Ma ieri, tra una di-chiarazione e l’altra, più di unconsigliere ha anche ammes-so che si è pensato e si pensa auna possibile riduzione diquei 2100, oppure al trasfor-marli inunverorimborsospe-se a “pezze giustificative”.•

VENEZIA

Il Veneto è tra le regioni mag-giormente colonizzate dallagrande distribuzione, ma an-che quella che traina, assiemea Lazio, Piemonte e Lombar-dia, la crescita dell’e-commer-ce in Italia (+19%), con unapresenza nella nostra regionedi 2.697 imprese e un saldo di+107 imprese del settore nelconfronto tra il 2011 e il 2010.In calo invece in Veneto, an-che se meno che in altre regio-ni, il commercio al dettaglio,soprattuttopergliesercizidel-la distribuzione commercialedivicinato (negozi eambulan-ti), mentre le tipologie dellagrande distribuzione (super-mercato, ipermercato, grandimagazzini e grandi specializ-zati) registrano tutte variazio-nipositiveadogni livello terri-toriale:soloilminimercatoini-zia ad essere meno diffuso. Inalcune province si comincia-no a registrare segni di cedi-mentoanchenell’areaalimen-tare,conparticolareriferimen-to ai rivenditori al dettaglio dicarne e di frutta e verdura.Sonoalcunideidaticontenu-

ti nel Rapporto di Confcom-merciosulleEconomieterrito-riali, presentato ieri a livellonazionale. Emerge chiara la

tendenza a indirizzarsi versoforme di commercio che nonimplicano grandi costi azien-dali e caratterizzate da unamaggiore flessibilità, come l’e-commerce, appunto, o il com-mercio ambulante, che nel2011haregistrato +134 impre-se rispetto al 2010 o, ancora, lavendita a domicilio (+101) oquellalegataaidistributoriau-tomatici (+18).Per quanto riguarda la me-

dia e grande distribuzione, idati Confcommercio fanno ri-ferimento al 2010, quando, ri-spetto al 2009, in Veneto si èregistrato un calo dei mini-mercati (-12 esercizi) compen-sato dalla crescita dei super-mercati (+12), mentre conti-nuava l’avanzata degli iper-mercati (+7)e,soprattutto,deigrandi magazzini (+21 puntivendita)edellegrandisuperfi-ci di vendita specializzate

(+9). Per quanto riguarda lamedia e grande distribuzione,il Veneto si pone al 2˚ posto inItalia, dopo la Lombardia, pernumero di punti vendita e persuperficie totale: nel 2010 ipunti vendita erano 1.885, perunasuperficiedi2.335.727me-triquadri (+60milametriqua-dri rispetto al 2009). Risultaanche che il Veneto sia tra leregioni con la più alta percen-tuale di superficie di venditadella grande distribuzione inrapporto al numero di abitan-ti: nel 2011 risultavano 47,2metri quadri ogni 100 abitan-ti, contro i 37,6 dell’Emilia e il43,9delTrentino.Siamosupe-ratisolodalFriuliVeneziaGiu-lia, che conta 56,8 metri qua-dri per 100 abitanti.“I dati del 2011, i più recenti

riguardo i nostri settori - di-chiara il presidente di Con-fcommercio Veneto MassimoZanon–delineanountrenddilieve decrescita del commer-cio al dettaglio su sede fissache nel 2012 si è inasprita, conla chiusura di diversi esercizi,legata non solo alla crisi, maanche all’aumento dei costi digestionee dellespesediaffittodegli immobili. Ecco perchésempre più imprenditori siorientano verso attività checonsentano di abbattere i co-sti di gestione». •

Avanza l’e-commerce

Calanoinegozidivicinato,salgonogliambulanti

VENEZIA

Stanno arrivando nelle casedi1 milione di cittadini veneti ibollettinidicontributoallaBo-nifica. «Grazie a ciò - ricordauna nota dell’Unione bonifi-che - i Consorzi di bonifica ga-rantiscono la manutenzionedi 25.050 chilometri di canali,assicurando sicurezza idrauli-ca su circa 12mila chilometriquadrati, ovvero il 65% dellasuperficie veneta. Dei 106 mi-lioni di euro ricevuti comples-sivamente dai consorziati, il40% è speso per il personale,mentre il restante 60% viene,invece, investitoin lavoriema-nutenzioni».«Un’attività quotidiana – af-

fermaGiuseppeRomano,pre-sidentedell’Unionevenetabo-nifiche - nella quale vengonoimpiegati un migliaio di mac-chine operative e circa 1.200dipendenti, ilcui70%sonouo-mini, che quei 25 mila chilo-metri di canali li percorrono

tuttol’annoenon,comesivor-rebbe far credere, degli “scal-da sedia”. Questi per me sonocriteri di un’efficienza da por-tareamodello, fruttodell’auto-governo,peculiaritàchecicon-traddistingue da sempre».I proprietari di immobili ur-

bani ed extraurbani «paganoin relazione al beneficio, chel’attività dell’ente consortilegarantisce al mantenimentodel valore per i loro beni. È ilPianodiClassifica lostrumen-to che determina l’ammonta-re del contributo: affidabile epreciso, ma sicuramente com-plicato da capire per il cittadi-no comune. È un piano che at-traverso degli indici di calcolosuddivide i costi sostenuti perogni area dove vengono svoltele manutenzioni consortili».«Su questo - sottolinea Roma-no - posso garantire la grandedisponibilità dei Consorzi neldare le corrette informazioni,oltre a mettere in campo an-che altre azioni di trasparen-za, per fare di ogni Consorziounacasa di vetro».IConsorzi dibonifica svolgo-

no un ruolo importante per ilterritorio,vista lacrescenteur-banizzazione, aumentata ne-gli ultimi vent’anni del 27%

(51.722 ettari) a cui si aggiun-gonointensitàdipioggiaverti-ginose concentrate in pocotempo,dovuteaglioramaievi-denti cambiamenti climatici.Una conseguenza è sicura-mente l’impermeabilizzazio-ne dei terreni con conseguen-te elevato aumento dei deflus-sidelleacquepiovanechemet-tono in crisi le reti fognarie,spesso obsolete e inadeguate.Lagestionedellecosiddettefo-gnature bianche spettante ai

comuni o ai servizi idrici inte-grati rischia di essere presso-chénulla.«La gestione ordinaria dei

Consorzi di bonifica è autofi-nanziataedicontributiricevu-tidaiconsorziativengonorein-vestiti nel loro territorio - sot-tolineaildirettoreAndreaCre-stani - in questo particolaremomento di “spending re-view” dove viene spesso addi-tato il costo dei consigli di am-ministrazione, il tanto vitupe-ratocostoannualedei25com-ponenti dell’Assemblea e delConsiglio di amministrazionedi un Consorzio di bonifica èdi soli 30 mila euro lordi».La legge regionale prevede

anche la presenza di 3 sindacinell’assemblea (e uno in cda)scelti traquellideiComunidelcomprensorio consortile.«Ciò -prosegue Crestani - san-cisce l’importanza fondamen-tale della condivisione nellescelte e riconosce formalmen-te le funzioni strategiche deiConsorzi:gestionedelleacqueirrigue, ma anche salvaguar-diadelsuolo, tuteladellerisor-se e degli equilibri ambientali,conservazione e valorizzazio-ne del paesaggio, supporto diprotezione civile».•

Uncantiere dibonifica

L’Unione dei consorzi: «Il40% delle cifre raccolteva per il personale, il 60%in lavori e manutenzioni»

InVeneto lacacciadaapposta-mento alla fauna selvatica eagli uccelli migratori in otto-breenovembresipotràeserci-taresu5giorni settimanali.Loriprevede ladeliberavarata ie-ri dalla Regione, su propostadell’assessore Daniele Stival.per superare l’ordinanza delTar del Veneto che, su ricorsodegli anti-caccia, aveva sospe-so il Calendario venatorio re-gionale 2012-2013 nella parte

in cui prevedeva due giornateaggiuntive di caccia (da 3 a 5).«Il Tar - dice Stival - si basavasu una carenza di motivazioniper il fatto che non si è tenutoconto del parere contrarioespresso dall’istituto naziona-le Ispra».Macon ladelibera sisostituiscono e integrano conben dieci paragrafi le motiva-zioni a sostegno della decisio-ne. Stival sottolinea che«l’Ispra stesso nel dare il suo

parere negativo alle due gior-nate aggiuntive, ammette dinon essere in possesso di datiscientifici a suffragio del suodiniego, e non mi pare cosa dapoco».Ma soprattutto per Sti-val«rimaneassolutamentein-variato il carniere massimo diprelievo consentito». In prati-ca, il cacciatore potrà spararecinque giorni e non tre, ma ilnumero massimo di capi ab-battibili rimane lo stesso.•

DELIBERA.LaRegione “supera”il Tar: «Ilcarnieremassimoresta fisso»

Lacacciasiriallargaacinquegiorni

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 2012 7

2,5mldILFATTURATO DELSETTOREADICEMBRE2011

Primadellacrisi ilvolumed’affari totaleeradi 3miliardidi euro.

1,3mldLACIFRA RELATIVAALLEESPORTAZIONI

Indiecianni l’exportdelsettoreorafoècalato dioltre700milionidi euro.

739LEIMPRESE REGISTRATEINCAMERA DICOMMERCIO

Ildatosi riferisce afine2011.Gli occupati delsettore8.624.

Inumeri Ilsettoreorafo alivello nazionale

Ilcomparto orafo-gioielliero,alivello nazionale, detieneil sestosaldocommerciale attivoconl’estero(ilprimoposto tra quellidelcompartomoda eaccessori).Benil 70%della produzioneèinfattidestinatoai mercatiinternazionali. I marchiproduttivisiconcentranoin alcuni distrettidipunta: Vicenza,Arezzo,Valenza Po eNapoli.

Padova,Firenze,Palermo eleMarchesononelle primeposizioniinveceper quantoriguardalaproduzionedell’argenteria. Il settoreorafo,dell’argentoedelgioiello(secondole stimediConfindustrianazionale)contaattualmente10.600unitàproduttive, dandolavorodirettoaoltre50 milaaddetti(escludendoilvaloredellafilieraproduttiva edell’indotto: sistemi

fieristici,assicurazioni, trasportovalori). Nella profondafase dicrisiche staattraversandol’economia,quelloorafo èunodeicompartiandati maggiormenteinsofferenza.Su questohaincisol’impattodell’aumentodellamateriaprimapreziosa,

l’eccessiva parcellizzazionedeidistretti, le difficoltàcon ilmondodel credito. Lafase divero epropriodeclinoècominciataall’inizio deglianni2000quandole perdite hannocominciatoa farsisentirenonsolosul mercatointerno, maancheesoprattuttosuquelliinternazionalidoveil Made inItalydelgioielloedel lussoingeneraledeteneva la leadershipmondiale.

Unasituazione insommadecisamentedifficile peruncompartocheanche neiprimimesidell’anno hafattosegnareunacontrazionedellaproduzionedel14,1%eun calodel fatturatoparia -4,6%.Dal2010 al2011l’export, interminidiquantità,èscesoinItaliadel14%. El’oro allafinedel 2011eraarrivatoalrecorddi1895dollari l’oncia. Idatidettagliati, edrammatici,sull’andamentodeiprimiduemesidel2012, sono indicatinelletabelleallegate al testo,masembraancheimportantesegnalarechela produzioneèscesadel3,9% echeilfatturatodel3,1%, con unariduzionedelleunitàdel 5,7%.

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LANOVITÀ. L’azienda diCupertinoieri alCuoa

LaAppleaVicenzaperreclutaretalentidainserireneglistore

NUOVIINVESTIMENTI. Ilsito realizzatoa Pune

MaschioGaspardovolainIndiaeinauguraunnuovostabilimento

CONFINDUSTRIA

Dopo-Tomatdesignatiisaggivenetiperl’elezione

CONFINDUSTRIA.SicurezzaelavoroSiterràquestamattinaalle10nellasedediPalazzoBoninLongarelanuovaedizionedi"Lavorosicuro",ilprogettocheoffrealleaziendeunpercorsopermigliorarelasicurezza.

Il Gruppo padovano MaschioGaspardo, leader nella produ-zione di macchine per la lavo-razione del terreno e della se-mina, ha inaugurato il nuovostabilimento produttivo in In-dia a Ranjangaon vicino allacittà di Pune. Alla cerimoniadi inaugurazione, tra gli altri,erano presenti, oltre al presi-dente del Gruppo, Egidio Ma-schio, anche il ministro del-l’Agricoltura del Governo In-diano Sharad Pawar. Il nuovosito produttivo di Pune è statorealizzato in un tempo recorddi soli 12 mesi su una superfi-cie di 25.000mq.Maschio Gaspardo India at-

tualmente impiega 150 ope-rai, tutti locali, chearegimear-riveranno a 250 e per il primoanno sarà in grado di garanti-re una produzione di oltre20.000 macchine (pari al 50%della capacità produttiva) conun fatturato previsto per il2013 di 20 milioni di dollari.Inizialmente in India verran-

noprodottelefreseperilcolos-so indiano dell’automotive,Mahindra&Mahindra e perNew Holland India. L’impor-tantepartnershipcommercia-le con il Gruppo Mahindra&Mahindra, multinazionale da15,4 miliardi di dollari con se-deaMumbai, (200.000tratto-ri venduti nel 2011), è stato si-glato a Padova nell’ottobre2010. •

Matteo Bernardini

Il caso della Chimento Gioiel-lieri di Grisignano, che ha an-nunciato la messa in cassa in-tegrazionedi63dipendentisu143, è solo l’ultimo di una lun-ga serie di fallimenti e chiusu-rechedi fattohannofalcidiatoil settore orafo.I numeri del comparto del

lusso vicentino (un distrettoche rappresentava prima de-gli anni 2000 una delle eccel-lenze del Made in Italy) infattisono impietosi. Dal 2001 al 31dicembre2011ilsettorehaper-so 3.078 addetti e 391 impresecon un fatturato sceso di 1,4miliardi di euro e l’export inflessioneperoltre700milioni.Nel2007 (l’ultimoannoprimadella grande crisi) le aziendeorafe vicentine censite dallaCamera di commercio erano860, a fine 2011 il loro numeroè drasticamente calato a 739.«Ma oggi, quelle realmente

attive sono molte meno - spie-ga Arduino Zappaterra presi-dente della sezione orafi diCna Vicenza - Fino a qualchetempofaeravamogliunicipre-senti sulmercato,poi lagloba-lizzazioneciha inflittomazza-te continue. Ora non riuscia-mo più a essere competitivi. Equestoanche per colpadei da-zi doganali: i cinesi vendonoin Europa al 2,5%, noi in Asiadobbiamopagareil40%ditas-se».Ma non può essere certo solo

questo l’unico fattoreper spie-gareunacrisi chepare irrever-sibile. E che dal 2007 ha fatto

scendere il numero degli ad-detti da 9.789 agli attuali8.624conunfatturatopassatoda 3 a 2,5 miliardi di euro.«Qui a Vicenza l’oro è stata

una presenza importante viavia scemata - interviene Giu-seppe Corrado, presidente de-gli orafi di Confindustria -tranne la Fiera nessuno sem-bra interessarsi alla nostra si-tuazione». E all’interno diquel "nessuno" rientra la poli-tica.«Ilgovernoelealtreistituzio-

nipoliticheci hannovoltato lespalle - riprende Corrado - la-sciando che i dazi doganali cistrozzassero. Ormai ci rimanesolo l’alta gamma. Per il restosi tira avanti». Ma senza unprogetto né la possibilità diunavisionedimedio-lungope-riodo.«I numeri purtroppo sono

preoccupanti - sottolineaFrancoPozzebondegliorafidiConfartigianato - la Fiera è unevento positivo, specie per leaziende artigianali, però nonserve tantoaportareacasa or-dini quanto contatti».E infatti gli ordini, soprattut-

to a livello internazionale so-no in discesa. L’export, a fine2011, ha fatto segnare un volu-medi vendite di 1,3 miliardi dieuro, in ripresa rispetto al pic-co negativo (990 milioni) concui si era chiuso il 2009, ma innetto calo se il riferimento è aivalori pre-crisi del 2007 quan-do le esportazioni si eranochiuse a 1,5 miliardi.«Resistere è una fatica gran-

de - termina Corrado - ma an-cora non molliamo». •

LACRISI DEL DISTRETTO. In diecianni èprecipitato il numerodelle imprese attive nelcomparto e gliaddetti impiegati. Giùanchel’export

Oro,ilsettorechenonbrillapiù

Unamodella indossae mostraunadelle creazioniorafe espostedurante lamanifestazionefieristica VicenzaoroFall

Nel2001nelVicentinoleaziendeorafeimpiegavanoquasi12milapersone,oggi8.600.Il fatturatoincalodioltre1,4miliardidieuro

Il Comitato esecutivo ristrettodi Confindustria Veneto, com-postodaiPresidentiProvincia-li e dal Presidente Regionale,ha eletto i saggi che compor-ranno la commissione incari-cata della procedura per la de-signazione del futuro Presi-dente regionale degli indu-striali. Il Presidente in carica,Andrea Tomat, terminerà in-fatti il suo incarico quadrien-nale a febbraio 2013. A presie-dere laCommissionedeisaggisarà l’imprenditore padovanoFrancesco Peghin, vicepresi-dente di Confindustria Vene-to, insiemealvenezianoAlber-toBaban,presidentedellaPic-cola impresa di ConfindustriaVeneto, al veronese Giulio Pe-drollo, presidente dei Giovaniimprenditori veneti e alla tre-vigiana Silvia Dal Cin, compo-nente del Consiglio Regionaledel Veneto. Gli imprenditorieletti nei prossimi mesi do-vranno sondare il sistema in-dustriale veneto per far emer-gerelecandidatureallaprossi-ma presidenza regionale. En-tro il 31 ottobre la Commissio-ne di Designazione riferirà co-sìalComitatoesecutivoristret-to i risultati delle consultazio-niedentro il 30novembrever-rannoformulate lecandidatu-redefinitivecheporterannoal-l’elezione del nuovo presiden-te.•

AndreaTomat

La Apple arriva a Vicenza. Equesta volta non attraversouno degli oggetti-culto dellatecnologiadiultima frontiera,ma con l’intenzione di scovarenuovi talenti da inserire neisuoi piani societari.L’aziendadiCupertinofonda-

ta da Steve Jobs è stata infattiospite della Fondazione Cuoa,la business school vicentina,per la presentazione dell’Ap-pleGraduate Program, ovveroun corso full immersion di 24mesi incuivienespiegatoogniaspetto manageriale della ge-stione di un Apple Store.All’incontrosonostati invita-

ti tutti i partecipanti ai masterfull time in corso all’internodella scuola di Altavilla Vicen-tina.Gli studenti della Fondazio-

neCuoahannoavutocosì l’op-portunità di conoscere gli in-granaggi del mondo-Apple di-rettamente attraverso la spie-gazionedeimanagerdiCuper-tino. Al termine del Graduate

ProgramtargatoApple, lo stu-dente avrà maturato un’abili-tà di leadership di altissimo li-vello e sarà quindi in grado diassumersi la responsabilità diuna posizione di rilievo in unodegli Apple Store.Attualmente l’azienda statu-

nitense leader nella realizza-zione di prodotti tecnologica-mente avanzati, conta più di350puntivenditaaperti intut-to il mondo ed è alla continuaricerca di persone ricche di ta-lento e in grado di collaborareo di entrare direttamente a farpartediunodeitanti team-Ap-ple presenti nelle nazioni incui il marchio ha uno store.All’interno dell’azienda di

Cupertino la formazione nonsi esaurisce comunque solocon il Graduate Program, vi-stocheognistoreoffrepoi ses-sioni di training che contanocome orario lavorativo permantenere i dipendenti ag-giornati sugli ultimi prodottiApple e di terze parti

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URBANISTICA/2. IlPiano accoglieuna parte delle1.525 istanzeiniziali

Bid,oka626richieste«Soloausofamiliare»

Ilproverbiodelgiorno

URBANISTICA/1. Via liberain Giuntaal primoPiano degli interventi

LacittàdelfuturoNuovecostruzioniper4.300abitanti

Trasparenza,equilibrio,tutelaCosìrespingiamoleaccusedicementificazioneACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

Mettiamoordineanchealla“confusione”urbanisticadiPonteAltoFRANCESCA LAZZARIASSESSOREALL’URBANISTICA

Marco Scorzato

Atteso da trent’anni e ora can-didato a disegnare lo sviluppourbanistico della città per iprossimi cinque: è il Piano de-gli interventi, il nuovo pianoregolatore di Vicenza. Un do-cumentoche«privilegia il riu-so del territorio rispetto al-l’espansione», premette il sin-daco Achille Variati, ma cheproietta un potenziale incre-mento della popolazione di4.300 abitanti, frutto di inter-venti di riqualificazione dellecostruzioni esistenti, di attua-zione di accordi pubblico-pri-vati e di nuove edificazioni su130milametriquadri cheoggisono aree agricole. Approvatomercoledì dalla Giunta «dopoquattro anni di intenso lavo-ro»e inattesadell’esamedeci-sivo del Consiglio comunale, ilPiano è stato illustrato ieri dalsindaco, dall’assessore all’ur-banistica Francesca Lazzari edaldirettore del dipartimentoTerritorio Antonio Bortoli,che lo firma come progettista.

IPRINCÌPI.«Èundocumentodi-namico - spiega Lazzari - chedà attuazione a una parte del-le previsioni del Pat», il Pianodi assetto del territorio che fadacornice.Al centro della pia-nificazione «abbiamo messolacittàpubblicaelesueesigen-ze,chevengonoprimadegli in-teressideisingoli».«Semplifi-cazione - 66 articoli al postodei 100 attuali -, attenzione al-le regole e giustizia distributi-va» sono gli altri princìpi. «Èun documento fondamentale-affermailsindacoringrazian-do l’assessore e l’intero staffdell’urbanistica–che introdu-ce nella pianificazione urbanaregole innovative rispetto alle

quali Vicenza fa da apripista.Trasparenza, tutela, riqualifi-cazione,innovazione,semplifi-cazione, equilibrio e coerenzasono le parole chiave del Pia-no in cui il riuso del territorioesistente vince di gran lungasulla nuova espansione».

ACCORDI E NUOVE ESPANSIONI.Il Piano recepisce innanzitut-to i 13accordi urbanistici pub-blico-privati per la riqualifica-zione-sviluppo di determina-te aree della città che sono giàstati approvati dal Consigliocomunale: alcuni di questi ri-guardano la zona industriale,l’area ex Domenichelli, Savia-bona e Bertesinella. Questi ac-cordi si stima possano muove-re un’economia pari a 174 mi-lionidieuro. IlPianoconsentepoiditrasformareinedificabi-li 130 mila metri quadri diarea agricola, ovvero poco piùdi un terzo «dei 300 mila am-messi dal Pat», sottolinea ilsindaco. Di questi, 87 mila so-norelativi agli exBid (cioè ibi-

sogni di sviluppo familiare: siveda a lato), mentre 26.600rientrano nei 13 accordi urba-nistici,mentreleareediespan-sione si fermano a 16.400 me-triquadri.Nelcomplessociso-no nuovi volumi potenzialiper«652milametricubi»,perun incremento teorico dellapopolaziojne stimato in 4.353unità. Numeri che, dice il sin-daco, «dovrebbero zittire chici accusa di cementificare lacittà».Senelcorsodi5annial-cuni accordi o alcuni Bid nonvenisseroattuati, leareetorne-rebbero agrico-le: di fatto nonesistono “dirittiacquisiti”.

LA ZONA OVEST.IlPiano-costrui-tosu«un’innova-tiva analisi am-bientale»con re-lativa disciplina- contiene anchele grandi opereinfrastrutturali, dalla Tav e lesue fermate alla TangenzialeNordest.Traglielementiquali-ficanti il recepimentodellava-riante urbanistica per la zonaindustriale che ammette unaparzialericonversione,regola-ta ed equlibrata, anche in sen-so commerciale «per una su-perficie massima di 374 milametri quadri». «Si mette ordi-neancheallaconfusioneurba-nistica a Ponte Alto-via Vec-chia Ferriera», ricorda Lazza-ri,doveoggi, inambitiprodut-tivi, trovano spazio strutturecommerciali e ricreative. Re-staesclusodalPiano, invece, ilnuovostadioaCa’Balbi. Ilpro-getto resta attuale ma passadaunaltrostrumento: l’accor-do di programma con Regio-ne, Provincia e privati».•

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PEREQUAZIONEIlPiano degliinterventistabilisceanche lemodalitàdi utilizzodellostrumentodella pere-quazione.Ilmeccanismopuòessereattivato, adesempio,perquantoriguardale areenonutilizzatema giàurbanizzate,come leareedismesse.

CREDITIEDILIZIC’èmolta«cautela»,perusareleparole del primocittadinoAchille Variati,nell’usodi un altrostrumentourbanisticoinnovativo, quellodelcreditoedilizio, cheoffrelapossibilità diottenerecapacitàedificatoriaafronte,adesempio,diinterventicontroildegradourbano.In questiealtri casi,ognisingoladecisioneresterà incapoall’amministrazione.

L’ITERAMMINISTRATIVOIlPiano degliinterventiadottatodalla Giuntainizierà neiprossimigiornil’ultimafase dell’iteramministrativocheprecedel’approvazione

definitiva: il documentosarà prima alvaglio dellacommissioneTerritorio equindidel Consigliocomunalecui spettail vialiberafinale.

TRASPARENZA:ILPIANOSUL WEBIlsindacosottoline cheilnuovoPiano urbanisticoèstatopensato«all’insegnadellatrasparenza».Averloredattoinforma digitaleconsentedicaricarlo perinterosul sitointernet delComune,dovesarà adisposizionegiàdaiprossimigiorni.«Latrasparenzaè favorita daunimpianto normativoabbiamofinalmentesemplificato».

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Prestosul web

Unaveduta aereadellazona diCampo Marzoe dellastazione

Nuove regole per le zonedi completamento ex Rc1«Mappati tutti gli isolatiSolo sviluppo equilibrato»

ABORGOBERGA. Laprocuradeveiniziare apreparare gli scatoloni.Prima sisposteràil giudice dipace

Nuovotribunale,traslocoadicembre

Ilnuovo tribunale diVicenza aborgo Berga

Non sono ancora arrivatii mobili per le auled’udienza ma l’auspicioè sistemarsi in tempi brevi

Ilpianocheregolalosviluppoeraattesoda30anniEdificabili130milametriquadridiareaagricolaVariati:«Ilriusodelterritoriobattel’espansione»

C’è l’urbanistica che muove igrandi interessi immobiliare,ma anche quella che riguardaipiccoli, i singoli, le famigliee iloro bisogni. Il Piano degli in-terventi disciplina finalmenteanche gli ex Bid, ovvero il co-siddetto “soddisfacimento delbisogno abitatito familiare”.Stabilendoregoleecriteripre-cisi, il Piano ammette 626 ri-chieste (per 87.200 metri qua-dri)delle1525pervenutealCo-mune da parte dei vicentini.«Il numero non contempla

quelle già soddisfatte in altrasede, come il Piano frazioni».precisa l’assessore FrancescaLazzari. Le 626 richieste am-messesonoquellecherispetta-noicriterioggettividizonizza-zione - «sono ad esempioesclude le aree di esondazioneoareeprotette» -,maperesse-

re attuati dovranno soddisfa-re anche quelli soggettivi: so-no cioè ammesse espansioniedilizie «per esigenze familia-ri vere e non per speculazio-ni», spiega il sindaco AchilleVariati. Per questo il limitemassimo è «di 400 metri qua-dri con una potenzialità di

600 metri cubi», spiega il pro-gettista Antonio Bortoli: valea dire una casa di due piani.Per evitare interpretazioni amaglia larga, è stabilito che il“bisognofamiliare”èda inten-dersi per parentele di primogrado. E per evitare specula-zioni è previsto un vincolo de-

Il procuratore Antonino Cap-pelleriloavevaannunciatoafi-ne agosto: «Se ci spostiamoprimadiNatalesaròsoddisfat-to».Losarà,perchè ilpanetto-ne magistrati e polizia giudi-ziaria lo mangeranno a borgoBerga, nel nuovo palazzo diGiustizia. È giunta ieri la notaufficialeconcui idirigentidel-la procura annunciano al per-sonale che il trasloco inizieràil primo dicembre prossimo.

Una data certa, dopo mesi diattese e di rinvii.In realtà, i primi ad arrivare

nella nuova cittadella dellagiustizia saranno coloro cheoggi lavorano in piazzettaGualdi, negli uffici del giudicedipace.Per loroiltrasferimen-to è previsto già nelle prossi-me settimane, comunque nelmesediottobre.Seguiràlapro-cura, con il suo archivio, percirca un paio di settimane; equindi toccherà agli uffici delGip e alla sezione penale deltribunale, verosimilmente - siauspiscanoincontràSantaCo-rona, dove le pratiche sono se-guite dal presidente Oreste

Carbone - durante le vacanzedi Natale. Per quella civile itempisonopiùlunghi,eneces-sariamente intersecati allachiusuradella sedestaccatadiSchio e del tribunale di Bassa-no, perchè dovranno essere ri-calibrati gli spazi.La questione che aveva fatto

slittaredaagostoadicembreiltrasloco.Peraltro,èalmomen-to solo in via di definizione,ma non è ancora stata del tut-to sistemata. È quella legata alfatto che il ministero a Romanon ha ancora stanziato i fon-di necessari per l’acquisto delmobilioedegliarredidelleau-le di udienza; non solo scriva-

nie e panche per magistrati,avvocati, imputati e pubblico,ma anche i fondamentali im-pianti di fonoregistrazione.Senza impianti non si posso-no celebrare i processi; e, per-tanto, il nuovo complesso,completato ormai da un paiod’anni,nonpuòospitareuntri-bunale.Adoggi, il mobilio per le aule

di udienza del giudice di pacenon è ancora arrivato, ma do-vrebbe essere questione diqualche settimana al massi-mo.Lostessoperquelledeltri-bunale. «Siamo fiduciosi, fi-nalmente è la volta buona»,hanno commentato ieri fra icorridoi di palazzo Negri, at-tuale sede della procura presain affitto pagato onerosamen-te dal Comune.È probabile che per qualche

settimana i magistrati saran-nocostretti a fare laspola fra ilnuovoufficioeilvecchiopalaz-zo di Giustizia in centro perpresenziarealleudienze;maildisagio dovrebbe essere tem-poralmente molto limitato.Come quello che per qualcheproblema di carattere infor-matico;persistemarloèprevi-sta una cifra compresa fra i 5 ei 10 mila euro.Disagi sono previsti anche

per gli avvocati e le parti, per-chèparecchiedecinediproces-sisarannorinviati.Quelli fissa-ti per il 2013 vengono già pro-grammati per la nuova sededell’ex Cotorossi. Nel frattem-po, tutti gliuffici inizierannoafaregliscatoloniper il trasferi-mento,giàapartiredallasetti-mana prossima. •D.N.

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Quandola fameentradallaporta,l’amoresenevadallafinestra

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 201212

Lepolemichesul manifestopulpdelPdlhannoavutorisaltoanchea livello regionale.RosannaFilippin, segretarioregionaledelPd, siscagliacontrola campagna delPdl:«Perfortunache ilorodirigenticiricordano sempre dirappresentarei moderati. Daquestacampagnadiffamatoria,l'immaginediVariati esce ancorpiùrafforzata».Eancora:«Voglio dareun consigliononrichiestoal Pdlvicentino:passinomeno tempo al cinemaetrascorranole lorogiornateadapprofondirei problemidellacittà».FedericoGinato,segretarioprovincialedelPd,ribadiscecheil «Pdl èallafruttaenonsannopiùchepescipigliare.Perfarcisapere cheancoraesistonononhannotrovatonientedimeglio cheinsultareinmodo patetico».«È

iniziatalapropaganda diquellapartedelPdl populistache falevasullepauredellagente peracciuffarequalche consenso».Questoil commentodeldeputatoUdcAntonio DePoli:«Ilmanifestochoccheritrae Variati èpocooriginaleeper nienteincisivoedimostrala povertàdiargomentazionida partedelPdlvicentino».Critiche anchedall'Udccittadina:«L'accostamento delsindacoall'omicidio -affermanoDanieleGuarda, MassimoPecorieRobertoCavazza- èignobile, cosìcomestrumentalizzarela morte diqualcuno».Maurizio Franzina(Gruppomisto)attacca: «Unorripilantemanifesto chesguazzanelsangueèuna vergogna». Esiappella«ai moderati diarealiberale»invitandoli «alevareleancore,perché ilPdlnonècasaloro». •NI.NE.

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L’exFranzina siappellaai liberali

EscendonoincampoibigregionalidiPdeUdc

Nicola Negrin

Doveva essere un Consiglioconvocatoperdiscuteredei te-mi proposti dall'opposizione.Ma ieri pomeriggio, alle 17.30,in sala Bernarda, si sono pre-sentatisolamenteseiconsiglie-ri comunalidiPdleLeganord.A palazzo Trissino si dovevaparlarediurbanistica,anagra-fe e riscossione diretta dei tri-buti.Maalla fine il temadomi-nante è stato quel manifestopulp firmato dal Popolo dellalibertà, che ha scatenato la bu-fera e l'ira della coalizione gui-data da Variati e di parte dellostesso Pdl.

LA SPACCATURA. Già, perchéquell'arma che è stata creataper attaccare la maggioranzasi è trasformata in un boome-rang in grado di spaccare indueilpartito. Ilprimoalascia-relanaveèilconsiglierecomu-nale Arrigo Abalti che annun-cia pubblicamente di «noncondividere quel manifesto dicattivo gusto» e di «dissociar-si».Ilpidiellinoparladi«rega-lo a Variati» e di «malsanaidea voluta da parte del grup-po», ma conferma che «in cit-tàc'èunproblemadisicurezzaanchesenonstodicendocheè

colpa del sindaco». Poco dopoarriva il comunicato del segre-tario provinciale Sergio Berla-to: «Prendo le distanze da un'iniziativadi indiscutibilecatti-vogusto, ideataemessainattodaalcuniesponentidelPdlcit-tadino». Secondo l'eurodepu-tato si tratta di una «modalitàdicomunicazioneedi lottapo-litica talmente becera da sca-derenelcattivogusto».Eanco-ra:«Ilmioapproccioculturaleè distante anni luce da questomodo di fare politica (ammes-so che questo sia un modo difare politica) e sono convintoche l'opposizione vada fattausandolacriticasevera, lepro-postecostruttivee il confrontodialettico ancheaspro».

“PRESTO ELIMINATI”. Il colpo èforsepiùpotentedi tuttiquelliche possano partire dalla bar-ricata della maggioranza, cheproprioinaulahasparatoaze-ro sull'iniziativa. Galvanin,Rucco e Sorrentino, però, pre-feriscono dribblare le polemi-che interne. «Non rispondo aquantodettodaAbalti eBerla-to - spiega Valerio Sorrentino -sappiamo bene perché parla-no: vogliono sollevare divisio-ni interne al partito e il mes-saggioinsénonc'entra».Meri-dioprovagettareacquasulfuo-co: «Se qualcuno è uscito tur-bato me ne scuso e lo stile èfrancamente discutibile. Ciònon toglie, però, che Variati èsolocapaceadasfaltarelestra-de». E Nereo Galvanin, segre-tario cittadino, fa sapere che«imanifestiverrannoelimina-ti prima dell'inaugurazionedellaBasilica palladiana».

VARIATIERISPOSTA.Le bordatearrivanoanchedaibanchidel-la maggioranza. Ed è proprioil sindaco a rompere il silen-zio. «Lascio il livore, la violen-za, lo squallore di questo orri-do manifesto al Pdl. La miaideadicittàedipoliticaèun'al-tra. Credo nel confronto diidee, di valori, di visioni per losviluppo e il futuro della no-stra città». Sorrentino non ci

sta: «Variati forse si agita per-ché per la prima volta è statomesso in discussione. Attac-chiamo il sindaco non per ilmorto ma perché dal punto divistadella legalità lasuapoliti-ca è deficitaria».

ALTREPOLEMICHE.Ilcapogrup-po del Pd, Federico Formisa-no, attacca il Pdl: «Se non fos-sero completamente privi diequilibrio saprebbero che unmanifesto così si ritorce con-tro chi lo ha fatto. È evidentecheall'internodiunacompagi-ne squinternata e priva di re-gias'inizianoadavvertire ipri-misintomidiuna irreversibilecrisi di nervi. Hanno volutoconvocare unconsiglioe poi sipresentano in 6. Dovevamostare a casa e invece siamoqui». Filippo Zanetti di Vicen-za Capoluogo prende spuntodalla vicende nazionali: «InLazio c'è Er Batman. Qui i fu-metti». Marco Appoggi (ListaVariati) parla di «inquietante,macabro prodotto, rivelatoredi un'assenza di idee raziona-li. Sono questi manifesti chealimentano la paura». •

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LascioalPdllivore,violenzaesqualloreLamiaideadipoliticaèun’altraACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

DialettandoStoriediSanti

ImanifestisarannoeliminatiprimadeltagliodelnastrodellaBasilicaNEREOGALVANINSEGRETARIOCITTADINODELPDL

OGGIL’AFFISSIONESonovolatetante paroleieriduranteil Consigliocomunale.Al centro deldibattitosemprequelmanifestopulp prodottodalPdl conquella crocerossosangue,lafotodiAchilleVariati, el'accostamentodell'immaginedel delittodiCampo Marzo.Tra tantediscussionic'èanche chièuscitodalcoro.Èilcasodi Cinzia Bottene(VicenzaLibera),chesidiceesausta. «Stiamofacendo unConsiglioinutileese dobbiamoandareavanticosìnon cisto.Nonmivedrete piùsedutaqui.Mispiegateperchéè stato convocatounConsiglio perrichiestadell'opposizionee adessosiparla solamentediquestomanifesto,perdendoinoltretempo?».Bottenein ognicasogiudicalapubblicazioneprodottadal Pdl. «Èdavvero indecente.Esperocheil Popolodellalibertànoncontinuidiquestopasso. Èdavverodisgustoso».Prendeparolaanche Nico Pigato,consiglierecomunaledellalistaCicero. «Devodire cheinquestasalailclima èpessimo.Sperochesiriescaa parlare anchedialtro.AlPdl dicochepotevano esseremessi inevidenza altriproblemi diquestacittà:si dovevautilizzarel'immaginedipontePusterla». •NI.NE.

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Ildibattito

EVASIONE FISCALE. Votatigli indirizzi sulrecupero crediticoattivo

Riscossione“autogestita”dopol’addioaEquitalia

ProsegueildibattitosuEquitalia

“Meca“nel dialettovenetoindicaunapersonalenta eunmodo di direpopolare

(“andare alaMeca“)significal’impiegodi untempoeccessivo per fareun’azione.

Isanti festeggiatioggi sonoCosmaeDamiano,Nilodi Rossanoe Lucia diCaltagirone. Quest’ultimasanta sicilianacheparesia vissuta nel secoloXIIIappartenevaalle religiose terziarie

francescanee vissenelconvento diSalernodove fu per tantianni maestradellenovizie. ProverbialelasuafedeltàallaRegolae ilcostante impegno adiffondereladevozionealle Piaghe di

Gesù.Latradizionelavuole operatrice ditantiprodigi. Caso eccezionaleper ilfrancescantesimo:il corpodiLucia fusepoltonellachiesadi santa MariaMaddalenaaSalerno.

cennale che impedisce di ven-dere l’immobile.Il Piano ridisegna poi la nor-

mativa per le cosiddette “zonedi completamento” (ex Rc1ora ribattezzate zone B). Daunlatosottoponeavincolotut-televillettedi fine ’800einizio’900 che non potranno essereabbattute per ricostruirci so-pra nuove abitazioni (c’è an-che«unvincolosullemurasto-riche che impedirà nuovi casiQ8», precisa Lazzari). Dall’al-troèstatafatta«unamappatu-ra isolato per isolato», spiegail sindaco, «per evitare che cisia uno sviluppo squilibrato».Sono state fissare regole gene-rali e poi regole specificheadattateaciascuncontesto, ri-guardo ad altezze ed indici diedificabilità. Le prime - spiegaBortoli - vanno da 7,5 metri a18; i secondi da 0,35 a 1 metroquadrosumetroquadro.«Ab-biamo voluto essere molto ri-gorosi - spiegaVariati -perevi-tarechesicreinoquelleconflit-tualità tra privati che creanoun danno alla città e impedi-sconoilpienosviluppodelpia-no».Nel caso di contesti incuiil Comune ha individuato unacarenza di aree standard (adesempio parcheggi) scattanodeipiccoli incentivisullealtez-ze per guadagnare spazi a ter-ra a quel fine.•M.SC.

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LOSCONTRO. Ilposterinsanguinato domina unconsiglio comunale chiestodall’opposizione, cheperòsi presenta consei soliesponenti

IlPdlsifrantumasulmanifestopulp

Incandescenteseduta delconsiglio comunale sul manifestopulpanti-variatiano.ARCHIVIO

IlcoordinatoreBerlatosidissocia«Sceltabeceraedicattivogusto»Ilgruppoconsiliare:«Vuolesolosollevaredivisioninelpartito»

Ilmanifesto pulp

Primi passi verso “Equivicen-za". Dopo il rinvio della scorsasettimana, in consiglio comu-nale si è tornati a parlare dellariscossione diretta dei tributidapartedelComune.Unapro-posta che è stata lanciata dalPdlechelamaggioranzahade-ciso di esaminare facendolasua. Nulla è stato deciso manel frattempo è stato approva-to un ordine del giorno che in-dica la strada che sarà percor-sadapalazzoTrissino. Ildocu-mentoèstatofirmatodaFede-ricoFormisano,MarcoAppog-

gieDanieleGuarda,capogrup-po rispettivamente di Pd, Li-staVariatieUdc.«Tenutocon-todeldecreto legge70del2011-dicono-cheprevedecheade-correre dal 31 dicembre la so-cietà Equitalia cessi di effet-tuareleattivitàdiaccertamen-to, liquidazione e riscossionesi chiede che la Giunta valuticon i relativi uffici la possibili-tà di provvedere direttamentealla riscossione coattiva delleproprie entrate tramite in-giunzione fiscale». Altrimenti«qualora ciò fosse di difficile

realizzazione - aggiungono -per i vincoli imposti dal pattodi stabilità e per l’impossibili-tàdiassumerenuovopersona-le,chelaGiuntavaluti lapossi-bilità di affidare tramite garaa una ditta esterna l'elabora-zione e predisposizione di tut-ti gli atti della procedura coat-tiva». L'ordine del giorno pro-posto dalla maggioranza vie-ne approvato in aula. I consi-glieri chiedono inoltre nel do-cumentodi«indirizzare l'ope-rato del concessionario a indi-viduareicontribuentichenonsono in grado di pagare per-ché impossibilitati a farlo e disottoporre il concessionario acontrollierendicontazionipe-riodicheedisospenderelapro-ceduraesecutivaindetermina-ti casi specifici». •NI.NE.

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 2012 13

Pdl all’attacco

«IlComunecensurailcasoexQ8»

L’INTERVENTO. Alcuneidee concrete invista di possibilialleanze

Dallesuggestioniallescelteperl’“areametropolitana”

Gased energiapossono sviluppare intesesull’asse Verona-Vicenza

Ilpalazzo dell’exufficio provinciale dellavoro in viaTorino.COLORFOTO

L'ex Q8 tornainconsigliocomunale.Non perapprovazione ma perdiscussione.La mozioneèstatapresentata dalPdl. «Ilsindaco- attaccaGerardoMeridio-hamentitoperchéhaaffermatodi nonaverincontratonessuno deiprivatichehannopresentatopropostediaccordo con ilComunee invece,comeribaditosullastampa, si ètrovatocon FabioAmadudell'immobiliareLe Muranelsuoufficio».Achille Variati,cheaveva già spiegato lasituazione,replicaal pidiellino:«Èverocheci siamovisti, mal'accordoèstato discussonegliufficidell'urbanisticaenonconme.Dunque potròaveresbagliatoil verbo chehoutilizzatoinConsiglio, maconfermoquello chehodetto.Cerchiamodicapire lasostanza».Francesco Ruccochiededifarparlare lo stessoAmadu.Sivaalle votazionimalamaggioranzaboccia larichiesta.«Questa -aggiunge ilcapogruppodelPdl- ècensura».«Bisognava farloparlare- aggiunge CinziaBottene(Vicenza libera) -perchéavevail diritto didirequellochepensava». •NI.NE.

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GRUPPICONSILIARI.Dopoil caso-Lazio

Contributiaipartiti«Incinqueannimaiusatouneuro»

Lasede dellaProvincia

Giancarlo Corò

Ildibattitosull'areametro-politanaè dunque arriva-toancheaVicenza.Rilan-

ciato dal sindaco di Veronaper contrastare l'egemoniadell'asseVenezia-Padova,eccoche subito il sindaco di Vicen-za mette le mani avanti, te-mendo a sua volta di essere fa-gocitato dalla città più gran-de. Difficile immaginare cheunambiziosoprogettoterrito-riale possa procedere sulla ba-se di diffidenze reciproche. Ilpuntodipartenzadovrebbein-veceessereunaltro: inchemo-dol'areametropolitanapuòri-sponderealladomandadimo-dernizzazioneesviluppososte-nibile del nostro territorio?Ilconcettodiareametropoli-

tananasceperdescrivereego-vernare fenomeni di interdi-pendenza fra territori che su-perano i tradizionali confiniamministrativi. Queste inter-dipendenzehannoinnanzitut-toachefareconglispostamen-ti pendolari casa-lavoro e ca-sa-studio,ma si estendono poiai bacini commerciali e ai ser-vizi, siapubblici (come lasani-tà e la cultura) che privati (fi-nanza, consulenza, logistica,ecc.). Tali relazioni disegnano

inoltre la trama su cui anchegli insediamenti diventanosempre più integrati, arrivan-do in molti casi a cancellare ilimiti fisici che in passato di-stinguevano gli ambiti locali.In questo senso, un territoriometropolitano non è un'ideaastratta,bensìunospaziocon-creto all'interno del quale sisviluppanolefunzionivitalidiunacomunità.Il problema è decidere se go-

vernareconsapevolmenteque-sta realtà con nuovi strumentiamministrativi e adeguati as-setti istituzionali, oppure la-sciare che cresca in modo di-sordinato,producendoproble-mi logistici e ambientali sem-pre più costosi da gestire. Af-

frontareseriamentequestodi-battitosignifica,allora, indica-re con chiarezza un'agendaper il “governo delle funzionimetropolitane", anche utiliz-zando gli strumenti previstidal nuovo Statuto della Regio-ne Veneto. Per quanto riguar-da l'asse Vicenza-Verona sonoalmeno tre i temi su cui pro-muovere la cooperazione am-ministrativa . Il primo riguar-da la pianificazione urbanisti-ca: fino a quando i piani terri-toriali continueranno a rima-nere confinati all'interno del-levecchie“gabbieamministra-tive", comunali o provincialiche siano, è inutile parlare diarea metropolitana. Ciò cheserve è invece un progetto ter-

ritoriale inter-provinciale, cheabbia l'obiettivo di restituirequalitàed efficienza aduntes-suto insediativo cresciuto inmodo disorganico, tutelandol'ambiente naturale e il pae-saggio rurale. Il secondo temaè quello delle infrastrutture, apartire da alta velocità, aero-porto, interporto. Verona hatutti e tre, Vicenza nessuno.Rendere più accessibili ai vi-centini inodiveronesidiventainteressedientrambi.Masaràdisponibile Verona ad appog-giare Vicenza per il collega-mento a Nord della Valdasti-co? Il terzo tema è quello delleaziendediserviziopubblicolo-cale, dove la collaborazionesembrerebbe più avanti.In realtà, su questo fronte ci

sono state finora tante, troppechiacchiere. Consorzi, allean-ze, accordi fra aziende pubbli-che rischiano di diventare ilparaventodietro ilqualeman-tenereunrigidocontrollopoli-ticolocale,mentrenelfrattem-posonosemprepiùevidenti ledifficoltà industriali, tecnolo-gicheefinanziarie incuiversa-notaliaziende.Perchénontro-vareil coraggiodicostruire fraVerona e Vicenza due societàper azioni - una per l'energia eil gas, l'altra per acqua e am-biente-eraccogliererisorse fi-nanziarienelmercatodeicapi-tali da investire sulla moder-nizzazione dei servizi e delleinfrastrutture del territorio?Ungovernometropolitanouti-le ai cittadini e alle impresecomporta azioni concrete, incui ogni attore locale rinunciaa qualcosa in vista di un risul-tatomiglioreper tutti.Capaci-tà e responsabilità del nostrosistemapoliticosarannomisu-rate anche da questo.•

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La spending review, il provve-dimentodirevisionedellaspe-sa pubblica, voluta dal pre-mier Monti, si abbatte sullaProvinciadiVicenza.Ammon-tano a oltre 6 milioni di euro itrasferimenti statali che era-no stati previsti e che il Gover-no Monti ha eliminato. Que-stosi ripercuote intutti i setto-ri di competenza dell’ente dipalazzo Nievo oggi commissa-riato e sotto la direzione del-l’ex presidente, Attilio Schne-ck.Il capo di Gabinetto, Dino

Secco, traccia il quadro: «LoStatotaglia,maquellariduzio-ne su un ente come la Provin-ciadiVicenza,giàpremiataco-me“entevirtuoso”, già daannialle prese coi continui provve-dimenti di contenimento dispesa,coiconti ridottiall’osso,pesa come un macigno: così sifinisce col tagliare sui servizial cittadino». Di fronte a que-sti mancati trasferimenti, lavariazionedibilanciosi tradu-ce, nei fatti, in minori stradeasfaltate, tagli sulle opere via-rie e sugli interventi negli isti-tuti scolastici secondari. Nonsolo.Inrealtàtutti icapitoliso-no stati ritoccati a ribasso.In particolare, la variazione

dibilancio,chenel totalemuo-ve 68 milioni di euro per il

2012, approvata ieri mattinada Schneck, parte dall’avanzodi amministrazione, pari a 20milionidieuro.Un“tesoretto”che viene assottigliato dallaforteriduzionedel “fondospe-rimentale di riequilibrio” de-stinato alle Province, la spen-dig review, che vale 500 milio-ni di euro per il 2012 per tuttele Province e 1 miliardi di europer il 2013.Taglio checompor-ta per la Provincia di Vicenzauna riduzione del fondo per il2012paria6,2milionidieuro.C’è anche un dato positivo,

ma che nel complesso cambiapoco lo scenario: l’aumento dialcune voci in entrata. Rispet-to a quanto previsto, l’Rca au-menta di 1 milione di euro(non è stata ritoccata a rialzodalla Giunta Schneck). Mag-giori entrate poi dall’addizio-nale dell’energia elettrica edai trasferimenti sull'Iva cheVi.Abilità deve restituire alla

Provincia per credito matura-to(1,2milionidieuro). Ilbilan-cio è stato poi aggiornato te-nendocontodialtri tagli:quel-lideitrasferimentidallaRegio-ne che interessano un po’ tuttii settori dalla formazione pro-fessionale al settore turismo.Risultato? La Provincia devefronteggiare i 6 milioni di eu-roinmenotagliandodovepos-sibile, rendendo, se possibile,indolore il provvedimento. Èstato eliminato dall’elenco de-gli interventiunmilioneedue-centomila euro in «lavori dimanutenzione straordinariadella rete stradale a fini dellaregolamentazione della circo-lazione». Stessa cifra si tagliadal capitolo viabilità destina-to all’acquisizione di beni im-mobili.Mailpeggiodeveanco-ra arrivare. Nel 2013 la spen-dingreviewannullerà12milio-nidi trasferimenti .•CRI.GIA.

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SPENDINGREVIEW. Ilcommissarioapprova lavariazionedi bilancio

Provincia,scuresuicontiImpostitagliper6milioni

Nicola Negrin

Una cassetta vuota. Questo èciò hanno trovato ieri mattinal'assessore Massimo Pecori e iresponsabili del settore patri-monio.All'interno, inteoria, cisarebbero dovute essere le of-ferteperl'acquistodegliimmo-bilicomunalimessi invendita.In teoria; perché ancora unavolta niente da fare. Il bando èandato deserto. E le casse delComunerestano all'asciutto.

DESERTO. Il patrimonio di pa-lazzo Trissino sembra proprionon piacere. E dire che il piat-to servito da Variati & Pecoriera piuttosto prelibato. Tre lavarie portate inserite nel me-nueccoseinegoziincentrosto-rico ma soprattutto la sede diAim Valore Ambiente in con-trà SanRocco. Unagrande fet-ta di terreno di 563 metri qua-drati ai quali si aggiungono al-tri 551 di fabbricato. Un lottodel valore di 1 milione e 60 mi-la euro. Evidentemente, però,è stato valutato eccessivamen-te costoso dai possibili acqui-renti. «In effetti - confermal'assessore Pecori - abbiamoavutodueotre interessamentidapartedi privati che sonove-nuti a visitare la sede. Ma nonsono andati oltre». Tante do-mande e nessuna offerta con-

creta. Lo stesso vale per i dueappartamenti di 108 e 115 me-tri quadrati di Padova in viaSarpi, il cui prezzo base era ri-spettivamente di 130 e 140 mi-la euro.

VIA TORINO. Niente da fare an-che per il grande invenduto. Ilfabbricato di via Torino, ex se-de dell'ufficio provinciale dellavoro, era stato messo in ven-dita per un cifra base di3.593.250 euro. Da anni ormail'amministrazione cerca dipiazzare l'immobile, ma an-cheperquestopianodellealie-nazioni niente da fare. Stessodiscorso per i parcheggi inter-rati di via Trissino e via Spala-to.

MANCATO BOTTINO. Altro che 8milioni e 700 mila euro comeinizialmente prospettato dapalazzo Trissino. Le casse delComuneperilmomentoresta-novuote.Pecoriallargalebrac-cia:«Purtroppoilperiodoeco-nomicoè quellocheè - spiega -e di certo non ci aspettavamocentinaia di offerte. Sappiamoche il mercato immobiliare èfermo e quindi ce ne faremouna ragione. Certo, visti gli in-teressi pensavo arrivasse an-cheunapiccolaofferta».Lapa-rola fine non è ancora statascritta. «Siamo consapevoli -prosegue l'assessore al patri-

monio-chemoltiprivatiprefe-riscono non partecipare al-l’asta, con il rischio di vedersisoffiare l'immobile, e cercaresuccessivamente la trattativaprivata.Cosìfacendosonocon-vintidipoterabbassareilprez-zo. Dunque, stiamo alla fine-stra».

MACELLO E CENTRALE. Resta-no aperte due grandi partite.L'ex macello e l'ex Centrale dellatte. «Hanno un percorso in-dipendente», afferma Pecori.Poche settimane fa a questopropositoilsindacoAchilleVa-

riati si era detto ottimista: «Cisonodegli interessi».Ilpercor-so non è ancora chiaro. Quelche è certo è che le due areerappresentanoigioiellipregia-ti del patrimonio immobiliaredel Comune. Il terreno dell'exCentrale è stato messo in ven-dita per 4 milioni 100 mila eu-ro, mentre l'ex macello, secon-do le stime messe a bilancio,partirà da 3 milioni 150 milaeuro. Secondo il progetto del-l’amministrazione l'alienazio-ne servirà per riqualificare l'exFieraai giardini Salvi.•

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PATRIMONIO. Nessuna offertaperil pianodelle alienazioniche mettevain vendita beniper oltre8 milioni dieuro

Palazzicomunaliall’asta:flopAseccoancheipezzidanovantadall’areadiS.RoccoaviaTorinoPecori:«Paghiamoperlacrisi»Oratoccaall’exCentraledellatte

La Regione Lazio viene travol-ta dalla scandalo dei fondi perigruppipolitici.LaGovernatri-ce, Renata Polverini, si dimet-te. Anche in Regione Veneto sifannoiconti:4,6milionidieu-roper i9partiti.Macomevan-no le cose nei consigli vicenti-ni,apalazzoTrissino, inComu-ne, e apalazzo Nievo, sede del-la Provincia? I più virtuosi so-no igruppiconsiliari comuna-li. Dichiara il presidente delConsiglio, Luigi Poletto: «Inquesti cinque annidi ammini-strazione, i gruppi consiliarinon hanno mai utilizzato ilfondo messo a disposizioneper legge». In Provincia neiprimi sei mesi di quest’anno700 euro, mentre nel 2011 sisfiora quota 12 mila euro.

IN COMUNE, Spiega Poletto:«Qui sono stateadottate rego-le molto rigorose e stringentisull’utilizzodeifondiadisposi-zione dei gruppi consiliari equesti sono stati più che vir-tuosi». Il “Batman” della Re-gione Lazio, insomma, cosìerasoprannominatol’excapo-gruppo Pdl Fiorito, indagatoperpeculato,nonabitaapalaz-zoTrissino.Anzi.ContinuaPo-letto: «Il fondo a disposizioneammontava a 14 mila euro nel2008. Nella conferenza dei ca-pigruppo del novembre diquell’anno si è deciso di asse-

gnarelasommaminimaeicri-teri per l’utilizzo di quei fondi.Nel corso degli anni il fondo èstato incrementato fino al2010,poiridotto,comedaindi-cazioni di legge nazionale. Inogni caso in 5 anni quei soldinonsono stati toccati».

INPROVINCIA.Apalazzo Nievo,il Consiglio provinciale nonc’è più. Nel corso del 2012 pe-rò, prima del commissaria-mento,sonostati spesi700eu-rodaigruppi,previaautorizza-zioneesecondoquantodefini-todal regolamento. Il fondofi-noal2010ammontavaa20mi-la euro, poi è stato ridotto a18milanel2011ea15milaeuronel2012.Nonèmaistatocom-pletamentoutilizzato, almenodal 2007 fino alla decadenzadell’ultimo Consiglio.•

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Nessun“Batman”inmunicipioInProvincia700euronel2012

L’ipotesi: due società traVicenza e Verona pergestire gas ed energiae acqua e ambiente

Itagli dellaspending review riducono ilbudgetper leasfaltature

«Lo Stato toglie ulterioririsorse a un ente che nonspreca. Risultato? Menoasfalto e strade nuove»

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 201214 Cronaca

RobertoMaroni ha sostituitoUmbertoBossinel ruolodi segretario eleader dellaLega nord

IlpartitodeveessereunitoAbbiamodavantiimportantiappuntamentiFLAVIO TOSISEGRETARIOVENETO LEGA NORD

«PARLO DIPOLITICA»«Iprovvedimentiinterni?Nonne parlo, sonocosenostree hanno un loroiter».MariaRitaBusetti,segretarioprovincialedellaLeganord, sidimostrarispettosadelleregolesullacomunicazio-nevolutedal Nazionale.Masulle prossime tappepolitichesilancia conentusiasmo.Ilprossimofinesettimana,scoccal’oradegli«Stati GeneralidellaLega» aTorino:«Sottoloslogan “Prima ilnord”, ciconfronteremosuiproblemi del Paeseconinterlocutoriquali ilministroCorrado Passera,ilsindacalistaRaffaeleBonanni, ilcommissarioeuropeoAntonioTajani, ilgiornalistaOscar Gianninoemolti altriesperti».Edopoil confronto“alto”, ilrapportoconlabase conlafestadeipopoli, il 7ottobrea Venezia. Eaconiugaredibattitoeriflessioneetoni popolaricipenserà poilafestaorganizzataa Vicenza dal12al14 ottobre. SarannoospitiLuca Zaia,RobertoMaronieFlavio Tosi.

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POLITICA/1.Riabilitatii duearzignanesicacciatiperlecriticheaGobbo

La“nuova”Legaripescagliespulsidell’epocaBossi

SelezionarelaclassepoliticaCosìpossiamorecuperareidelusidaquestoPdlELENADONAZZANASSESSOREVENETO PDL

Marco Scorzato

La Lega 2.0 ribalta i verdettidella Lega di Bossi e riammet-te due ex militanti espulsi nel-la calda sezione di Arzignano.Ma la Lega 2.0 ricalca d’altraparte la Lega di Bossi quandomette il “bavaglio mediatico”ai suoi militanti sulle questio-ni interne: è di pochi giorni fauna circolare, a firma del Con-siglio nazionale del partito,che(ri)vietaqualsiasidichiara-zione pubblica sulle vicendeinterne: anche via facebook otwitter.

LA SORPRESA. C’è chi parla dirivoluzione,chidirestaurazio-

ne, chi dinuovo ordine e chidicontinuità, a seconda di qualecampana interna al partito siascolti.Maprimadiogniinter-pretazione, i fatti. A partiredai più recenti. Direttivo pro-vinciale, l’altra sera: alla riu-nione presieduta dal segreta-rio Maria Rita Busetti parteci-pa anche il leader veneto Tosi.Il menù, stando alla “carta”,nonsembraungranchésuccu-lento e dà l’idea di una seratasenzasussultiparticolari.Ein-vece, come spesso accade, è dasotto il coperchio battezzato“varie ed eventuali” che spun-ta la polpa: Busetti propone aldirettivo la riammissione allaLega di due ex militanti espul-si oltre un anno fa.

ESPULSI .... Si tratta degli arzi-gnanesi (maroniani) Umber-toZanellaeGuglielmoDalCe-redo, cacciati dal partito dopoaver contestato Gian PaoloGobbo, alla sagra padana diSchio,quand’erasegretariove-neto.Eral’epocaincuicoman-davano i bossiani e i maronia-ni era minoranza. La sezione,quella di Arzignano, era inebollizione di suo, per l’intrec-ciodialcuni iscritticonindagi-ni giudiziarie relative al mon-do della concia.

...MAINSELLA.ZanellaeDalCe-redoall’epocafuronodeclassa-tidalconsigliofederale-dami-litanti a sostenitori - e poi de-pennati dal Provinciale. Ma ilprimoèsemprerimastoasses-sore all’urbanistica ad Arzi-gnano e il secondo è diventatoaddirittura capogruppo inConsiglio:da espulso.

LA RIABILITAZIONE. Com’è sta-to possibile? Questo lo sannosolo i custodi dei delicati equi-libri interni di partito. Certa-mente la lotta intestina è stata

molto dura: basti ricordare iltentativo di rinnovo dei verticidella sezione, avvenuto a giu-gnoconl’elezionediFabioBia-sin a segretario di sezione,uno scrutinio però discono-sciutodaBusettichehapoino-minato commissario Giusep-pe Castaman. Sta di fatto chel’altra sera, con il voto del Pro-vinciale-chesiesprimeamag-gioranza, ibossianisiastengo-no - Zanella e Dal Ceredo ven-gono riabilitati: toccherà co-munque al Federale l’ultimaparola per la definitiva riam-missione.

«STIAMOUNITI».La“nuova”Le-gacorreggedunquelarottadi-segnataaitempi incui ilsegre-tario era Bossi. Ma ci sono an-che elementi di continuità.

Nella stessa serata, dopo averindicato anche le prossimetappedell’azione politica, Tosisi preoccupa di catechizza latruppa in vista di un periodopre-elettorale molto delicato.«Nienteliti, stiamouniti»,am-monisce il sindaco di Verona,perchénonèilmomentodida-reun’immaginedidivisioneal-l’esterno. Del resto era questala preoccupazione anche aitempi di Bossi e Gobbo; e lastessa raccomandazione è sta-ta ripetuta dal Senatùr qual-che giorno fa in un incontro aRovigo.

FACEBOOKSILENZIATO.Perevitaresituazionidi ten-sione-comequellecre-atesi a Padova con leesternazionidelbos-

siano Roberto Marcato, poisanzionato dal partito - il Na-zionale ha poi diramato unadirettiva a tutti i militanti, incui(ri)vietaqualsiasidichiara-zione pubblica sulle questioniinterne, precisando che «lequestioni internealmovimen-to devono rimanere tali e di-scusse nelle sedi della LegaNord. Pertanto anche l’utiliz-zo del web o face book (stru-menti di dominio pubblico) èin tutto e per tutto assimilabi-le alle uscite sui mass-media equindi suscettibileaprovvedi-mentidisciplinari».

Una rinfrescatina a unaregola già esistente: laLeganord2.0hasoltan-to riaggiornato il sof-tware.•

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POLITICA/2. Battibecconella sededella RegioneLombardiadove l’assessore venetolancia ilnuovo“ecocentrodestra”

Donazzan-Minetti,scontroallatoiletteL’esponente Pdl vicentina:«Devi dimetterti, ci faivergognare». La replica:«Non ci dormo la notte...»

Ilsegretario

IlProvincialeriammetteimaronianiDalCeredoeZanella.Eildirettivovenetovietaaimilitantidiparlarediquestioniinterne:anchesuFacebook

Sisono incrociate, e scontrate,nientemeno che alla toilettedel Pirellone. E non se le sonomandate a dire. «Dimettiti»,lehadettoElenaDonazzan,as-sessore veneto e “rottamatri-ce”delPdl.Lei,NicoleMinetti,27 anni, prorompente consi-

glieraregionale lombarda, fre-sca di sfilate in bikini e poten-ziale “oggetto” della “raccoltadifferenziatadipersonalepoli-ticodelcentrodestra”auspica-ta da Donazzan, risponde sec-ca: «Capirai, non ci dormo lanotte...».Due donne, stesso partito

ma pasta (e storia politica) as-sai diversa: la pasionaria exAne l’igienistadentaleex-sou-brette cooptata nel Pdl da Sil-vio Berlusconi. Si sono incro-

ciate ieri nella sede della Re-gione Lombardia. Donazzanera lì per una manifestazionedella “Rete dei Patrioti”: l’ini-ziativa, sotto lo slogan “Diffe-Renziamoci”,miraalla“raccol-ta differenziata per dar vita aun nuovo ecocentrodestra”.«Rifondare il centrodestra,dentro il Pdl - dice l’assessore -perché questo non ha mante-nuto le promesse e ha fallitoper stile e comportamenti».ADonazzaniltermine“rotta-

matrice” non piace: «Preferi-sco il verbo “selezionare”».Ma per chi vuole rottamare - oselezionare - la classe politicadel Pdl, quale miglior occasio-ne (consiglio regionale lazialea parte) che imbattersi in unodei potenziali destinatari delmessaggio? Ecco allora chel’incontro con Nicole Minettinon è proprio casuale. Donaz-

zan la ricostruisce così: vedeMinetti che esce dall’aula e vaalla toilette. La segue: vuoledirle, inprivato, ciòchepensa.S’incrocianoalbagno,unfred-do «buongiorno», poi Donaz-zan attacca: «Dovresti dimet-terti perché ci fai vergognare.La politica non è il tuo mestie-re: hai un bel corpo, potrestisfilare». Minetti, dice Donaz-zan, risponde così: «Almenoio non rubo». «Nemmeno io,lapoliticaèunacosaseria», ri-lancia allora l’assessore vene-to. E le rinnova la richiesta didimissioni.Secondoquantori-ferito da Donazzan, la consi-gliera lombarda risponde an-cora senza peli sulla lingua:«Dimettermi? Capirai, non cidormo la notte». «Presto sa-rannoaltriachiedertidi lascia-re...», chiude Donazzan. Aquel punto Minetti spalanca

«un sorrisone», gira i tacchi ese ne va.La notizia del battibecco alla

toilettesidiffonderapidamen-te: tempo pochi minuti e al Pi-rellonenonsiparlad’altro.Vo-luto o no, per Donazzan è uncolpo mediatico. «Ma io vor-rei parlare della Rete dei Pa-trioti - conclude l’assessoreve-neto -.Siamoconsiglieri regio-nali delle più grandi Regionidel centronord e vogliamo re-cuperare i voti dei delusi cheoravorrebberovotareperRen-zi», del Pd. Il rinnovamento«nonpuò partire dall'alto e néessere rappresentato solo daBerlusconi. I nostri 200 Renziche ci sono sul territorio devo-no dar vita al nuovo centrode-stra». E Minetti? È giovane, sì,manelPdlcheDonazzanhainmente non è prevista.•M.SC.

© RIPRODUZIONERISERVATA Unasfilata diNicole Minetti,consigliere dellaRegioneLombardia

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 2012 Cronaca 15

Lasocietà

AngeloDe Pieri,titolaredell’aziendache costruirà ilbiodigestore,replicaalleosservazionidellaLega. «Nonentronellequestionidiordinepoliticoechecompetonoaipubbliciamministratori-afferma-.Posso perògarantirechel’attrezzaturainquestionenonavrà alcuna ricadutaditipoambientale.Ne sono talmentesicuro,dacostruire l’impianto acentometri dalla miaabitazione.Laproduzione dienergiaalternativa èsostenutaeincentivata a livello europeo,

nazionalee regionale,elasuafinalitàpuntaa unmiglioramentodell’ambiente.Quantoallaviabilità,storealizzando unanuova strada lunga600 metri chepermetteràl’accesso daviaPontespin, proprioper nondisturbaregli abitantidiviaRanare,tuttagente checonoscodaquandosono nato elacuitranquillitàmistamoltoa cuore.Lequestioni riguardanti laproprietàsulla quale saràcostruitol'impiantoei rapporticoni miei parentinon ostacolanoinalcunmodola regolaritàdeicontratti. Infine, la remunerazionechiestadal Comune tienecontodei70mila eurochestospendendoper realizzarelastrada.Sommatiagli altri 30milaraggiungonountotalechemisembracongruo.Se vogliono altrichiarimenti, i consiglieridellaLega,con i qualinonhomaiparlato,possono tranquillamentevenire a chiedermi tuttoquellochevogliono». L.Z.

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SAREGO/1MATCHDI VOLLEYCONACMMSENOIIniziastaseradalle19alcen-tro “San Maurizio” a Mele-do il torneo di pallavolo in-detto dall'Acmms con NoiAssociazione. Le finali e lepremiazioni si terranno do-menica29dalle 16.30. Iscri-zionial Centro. M.G.

SAREGO/2FINANZEEGIOVANIINCONSIGLIOCOMUNALEÈ convocato per domani al-le18.30ilconsigliocomuna-lepertrattare, tra ivaripun-ti, lo stato dei programmi ee la convezione per l'uso dilocali della parrocchia diMonticello per il progettogiovani. M.G.

GRANCONAGIORNATADI PROVACORSIDI DANZASi terrà oggi alla palestradelle medie di Grancona lagiornata di prova dei corsididanzaorganizzatidall'as-sessorato al sociale. Alle17.30 per bambini, dalle 18per laprimaria e dalle 18.30per le medie. M.G.

SOSSANOINCONTROCON L’AUTOREC’ÈSANTULIANALa Biblioteca organizza do-mani alle 19 all’edicola Mi-cheli l’incontro con Miche-le Santuliana che presente-ràil suolibro“Ilpaesesilen-zioso, storie del Veneto chenonc’è più”. F.B.

ASIAGO/1. Laleggeregionale diriformanon convinceil presidenteSpagnolo eil sindacoGios

La“nuova”ComunitàmontanaaccendeglianimiinAltopiano

«Nessunaricadutadicarattereambientale»

brevi

LONIGO/1.Laquestione dell’impianto dibattutain consiglio comunale

LaRegionedicesìalbiodigestoreinzonaMadonna

CRONACHE DELLA PROVINCIA

MONTEGALDA

Lepropostedidattichealmuseodellecampane

ASIAGO/2. Ilconcorsotra produttori

Formaggidimalgaambasciatoridiqualitàmontana

LONIGO/2

Icontributieuropeiperleareerurali

Lino Zonin

Sembrapropriocheilbiodige-store a Madonna di Lonigo sifarà. La Regione, alla qualecompete la parola definitiva,ha già dato l’ok e il Comunenon sembra avere il potere (elavoglia,secondoleopposizio-ni) per bloccare il progettoL’impianto servirà a produr-

re metano ed energia elettricadal trattamento anaerobico dimaisedeiezionidaallevamen-to di tori. Il volume previsto èdi 72 mila quintali di biomas-sadalavorareognianno.Laso-cietà interessata è la “Agri 15”di Angelo De Pieri con sede invia Ranare, in zona agricolama non lontana dal centro diMadonna. Se n’è parlato inconsiglio comunale a seguitodiunordinedelgiornopresen-tatodallaLegaNordelettodalcapogruppo Giorgio Nicolin.Lunga la lista dei motivi che

il Carroccio elenca per contra-

stare l'attuazione del proget-to:pericolodi ricadutenegati-vedinaturaambientale; insuf-ficienzadellareteviariaperso-stenere il traffico pesante ri-chiesto per alimentare l'im-pianto; mancanza di sottoser-viziadattiasostenere l'attivitàproduttiva. A queste ragionitecniche se ne aggiungono al-tre: una differenza di tratta-mento tra i residenti di via Ra-nare e quelli della vicina viaFossalunga, visto che un im-pianto similare previsto inquella zona è stato bloccatoproprio dall’intervento dell'amministrazione comunale;l'esistenza di vizi di forma - se-condo i consiglieri della Lega -nellastesuradelcontratto,do-vutiallanoncompletatitolari-tà nel possesso dell'area inte-ressata. E ancora, la scarsa re-munerazione che il Comunechiede come oneri edilizi, ri-spetto a un impianto similareprevisto a Barbarano.La Lega ha quindi chiesto al

sindaco e alla giunta di tenta-re ogni mezzo per impedirel'avvio del biodigestore. Gli al-tri gruppi di minoranza si so-no schierati con la Lega.L'assessore all'ecologia Da-

rio Fasolin ha replicato riba-dendocheognidecisionespet-ta alla Regione e assicurandoche le verifiche di tipo edilizioacaricodelComunehannoda-to esito positivo. Il consigliereleghista Andrea Castiello harincarato la dose con i nume-ri: «A Barbarano, per un im-pianto similare grande il dop-pio, il Comune ha ottenuto180 mila euro. A Lonigo, anzi-ché i90milaeurochesi sareb-beropotutiricavare,senechie-dono 30 mila. Almeno su que-sto,chiediamoallagiuntadiri-flettere e di cambiare indiriz-zo». Silenzio da parte dell'as-sessore. L'ordine del giorno,votato da tutte le opposizioni,è stato respinto dalla maggio-ranza.•

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Immagined’archivio di unimpianto biodigestore

LaLegachiedeallagiuntadiimpedirnel’avvioL’assessore:«Positivetutteleverificheedilizie»

Il museo delle campane di Vil-la Colbacchini (Muvec) diMontegalda affina gli stru-menti della didattica. All’otta-vo anno dalla sua fondazione,l’attività museale rivolta alladidattica, dal titolo “Perchésuona la campana”, si serve didifferenti approcci per avvici-nare i giovani alla millenariastoria di uno degli strumentipiù presenti nella vita socialedell’uomo,lacampana:“Robu-stapresenzasonora,riccoscri-gno di storia artigiana, storiasocialeemusicale, e nel conte-sto del parco di villa Fogazza-ro-Colbacchini , spuntoperunavvincente percorso archeo-fantasticoche vedrà la campa-na protagonista di un miste-rioso trafugamento”. Spesso legiovani generazioni non san-no che al Muvec c’è la più im-portante collezione di bronzisonori d’Italia. Due i percorsipromossi per le scuole: quellomattutino con l’ascolto del ca-rillon nel giardino delle cam-pane, poi visita alla sala dellafonderiaedelmuseo.L’itinera-rio si conclude con “Alla ricer-ca del Santo”, avvincente cac-cia al tesoro con i simboli concui i santi vengono raffiguratinelle superfici elle campane.L’itinerario pomeridiano è in-vecededicatoallaricercadellacampana perduta e ai miti eleggende di fiori e alberi. •A.G.

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Gerardo Rigoni

La nuova legge regionale diriordino delle comunità mon-tane è un passo in avanti, op-pure lascia tutto com’era? At-tesa da anni, la riforma - ora lecomunità sono “Unioni di co-muni montani” non convinceil presidente della SpettabileReggenza, Lucio Spagnolo, eneppure il sindaco di AsiagoAndrea Gios, secondo il quale«si è perso troppo tempo die-tro ad una legge che non asse-gna precise competenze, nondeterminacomefinanziare lteunioni, non riduce il numerodi enti. L’associazione dei ser-vizi? Si poteva attuare comun-que». Il consigliere regionaleCostantino Toniolo, presiden-te della commissione “Pro-grammazione ed enti locali” eprimo firmatario della legge,respingecondecisione lecriti-che: «È una grande riforma.Con questa legge diamo unaspintaaiComunimontaniper-ché si associno. Attraverso leUnioni, obblighiamo i Comu-ni montani sotto i 5 mila abi-tanti ad esercitare insieme lefunzioni fondamentali; i Co-muni possono poi aggiunger-ne altre, introducendo, di fat-

to,economiediscalasignifica-tive».Gios è il sindaco dell’unico

Comune altopianese non ob-bligato a percorrere la stradadei servizi associati, «ma ab-biamo sempre dato piena di-sponibilitàa strutturare servi-zi unici per tutto l’Altopiano.Tuttavia, nel mantenimentodei tre consiglieri per Comu-ne, così come nel numero del-leUnioni,noto una mancanzadi coraggio che non favoriscedecisionirapideequeldinami-smo prezioso per non perderealtro tempo».Opinione condivisa anche

da Spagnolo, sindaco di Rot-zo, che sottolinea come il dise-gno di legge, concordato dagliamministratori e dalle comu-nità montane con l’assessoreregionaleallosviluppomonta-

no Marino Finozzi, «era quel-lovolutodallamontagnaedin-vececi troviamocon una leggevolutadallapolitica.Percarità- prosegue - eravamo rimastiad una legge che decretava lachiusuradellacomunitàmon-tane e la fine dei servizi asso-ciati, quindi questa legge èsempremeglio.Manonèquel-la che volevamo. È spiacevoleche non ci sia stato il coraggiodi ridurre i consiglieri. Adessovoglio vedere come intendonofinanziare le Unioni; speronon con le briciole, anche sequalcuno rimarca che saran-no enti a costo zero».«Le tre rappresentanze per

Comune - concorda Finozzi -dannovitaacontraddizionias-surde, come la nomina ad as-sessoredell’Unionedelrappre-sentante di minoranza di un

Comune - commenta Finozzi -Oraanch'iosonocuriosodive-dere come finanziare questeunioni. Durante la discussio-nemoltisonostatigli interven-ti a sostegno della montagna;a breve sarà discusso il bilan-cio di previsione 2013 ed inquellasedevedremmochidav-vero ha a cuore lamontagna».Secondo Toniolo, i Comuni

potranno ora avere un ruoloda protagonisti: «Con i serviziassociati, municipalità picco-le possono affrontare temi eproblematiche che finora nonriuscivano a gestire. In più ab-biamosalvaguardatol’occupa-zioneelaprofessionalitàgene-rale nelle Comunità montane,indispensabili per l’erogazio-ne dei servizi ai Comuni asso-ciati e ai cittadini».•

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AndreaGios

La replica del consigliereToniolo: «L’obiettivo èspingere i Comuni perchécondividano le funzioni»

LucioSpagnolo CostantinoToniolo

SonoprodottidallamalgaPor-ta Manazzo di Antonio Rode-ghiero imigliori formaggivec-chioestravecchiodimalgatar-gato2012.Lohadecretatounagiuriacompostadarappresen-tanti di Slow Food, Comunitàmontana,Consorziotutelafor-maggio Asiago, Veneto Agri-coltura e l’Organizzazione na-zionaleassaggiatoridiformag-gio, secondo cui il “vecchio”(18 mesi) di Porta Manazzo sidistingue per «l’armonia tragusto e struttura», mentre lo“stravecchio” (24 mesi) pro-dottodaRodeghieroha«man-tenuto la sua dolcezza nel pro-cesso di invecchiamento».«La giuria ha riscontrato un

miglioramento generale deiformaggi presentati - com-menta ildirettoredelConsori-zo tutela Flavio Innocenzi -.

Un dato che ci incoraggia nelproseguire nello sforzo di mi-glioramento qualitativo deiformaggi d’allevo timbrati“prodotto di montagna dop”.La prossima sfida è quello diincrementareilnumerodipar-tecipanti al marchio».Il premio speciale “Asiago

Dop” è andato al caseificioPennar per «lo sforzo conti-nuo - ha spiegato il presidentedel Consorzio tutela RobertoGasparini - sia di migliora-mento del prodotto finale siadel coinvolgimento degli alle-vatori locali». Alla manifesta-zione “Made in Malga”, orga-nizzato al Golf Club di Asiagodai “Guru del gusto”, hannopartecipato oltre 900 visitato-ri: tuttoesauritoper i5 labora-tori di degustazione. •G.R.

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Iproduttori diformaggio dimalgapremiati alGolfClub. RIGONI

I nuovi programmi di spesaprogrammati dalla Comunitàeuropea per il periodo2014-2020 saranno illustrati acura del Gal Terra Berica nelcorsodiunseminariooggialle17 nell’aula magna di palazzoPisani. L’iniziativa fa parte delpiano elaborato dai Gal dellapianura veneta per divulgarele politiche di sviluppo socioeconomico elaborate dal go-verno europeo nell’ambito delprogetto denominato “Euro-pa 2020”. Si tratta di una seriedi provvedimenti che offronointeressanti opportunità perlo sviluppo delle aree rurali eper il benessere delle comuni-tà locali. Gli obiettivi fissati da“Europa 2020” - e sostenuticon importanti risorse finan-ziarie - sono l’innovazione, lasemplificazione, l’occupazio-ne, l’istruzione e l’energia. Isoggetti interessatialpianoso-no le istituzioni e gli operatorieconomici e sociali attivi sulterritorio.I Gal veneti della pianura so-

no sette: Antico Dogado, Bas-sa Padovana, Pianura Verone-se, Patavino, Polesine-Adige,Polesine-DeltaPoeTerraBeri-ca.Due incontri informativi si

sonogiàsvoltiaPadovaeaRo-vigo. Quello leoniceno di oggiriguardagliambitivicentinoeveronese. •L.Z.

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IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 26 Settembre 201238 Provincia