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Rassegna Stampa 15-05-2017
DICONO DI NOIAFFARI E FINANZA 15/05/2017 52
Roma guida il rialzo dei prezzi ma Milano si allinea in periferiaStefania Aoi
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ANSA.IT 14/05/2017 1Mare&Mosto, 70 sommelier e produttori - LiguriaRedazione
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ANSA.IT 15/05/2017 1Agroalimentare: si è aperta a Sestri Levante Mare&Mosto 2017Redazione
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CITTADELLASPEZIA.COM 14/05/2017 1"Snaturamento delle Cinque Terre porterebbe al declino"Redazione
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gazzettadellaspezia.it 14/05/2017 1De Paoli firma per l`abolizione del Parco di MontemarcelloRedazione
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laspeziaoggi.it 14/05/2017 1Turismo alle Cinque Terre, interviene Damiano PinelliRedazione
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m.gazzettadellaspezia.it 14/05/2017 1De Paoli firma per l`abolizione del Parco di MontemarcelloRedazione
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NAZIONE LA SPEZIA 15/05/2017 35Un ticket per entrare alle 5 Terre = Tassa sui visitatori "mordi e faggi" Un ticketper entrare alle 5 TerreRedazione
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SECOLO XIX LA SPEZIA 15/05/2017 16Di Maio dà lo sfratto al Pd: il Comune ce lo prendiamo noiMarco Toracca
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SECOLO XIX LA SPEZIA 15/05/2017 16Oggi tavola rotonda su turismo, flussi e numero chiusoRedazione
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SECOLO XIX LA SPEZIA 15/05/2017 18Aldo e i suoi tanti amici con tutti un pezzo di stradaSondra Coggio
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SECOLO XIX LA SPEZIA 15/05/2017 20Le case sul mare mettono la crisi in soffittaSara Cadenotti
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tgtourism.tv 13/05/2017 1Gulliver`s Gate: vieni a scoprire il mondo in miniatura a New YorkRedazione
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Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Dir. Resp.: Mario Calabresi
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Sezione: DICONO DI NOI Foglio: 1/1Estratto da pag.: 52
Edizione del: 15/05/17
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ANSA.it Liguria Mare&Mosto, 70 sommelier e produttori
Redazione ANSA
GENOVA
14 maggio 201717:05
NEWS
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(ANSA) - GENOVA, 14 MAG - Oltre 70 sommelier e produttori hannopartecipato alla degustazione e presentazione dei vini liguri dellavendemmia 2016. Un evento sold out che ha proposto un viaggio inLiguria, da Ponente a Levante, con la proposta di sette batterie ognunada quattro bicchieri dei migliori vini regionali. Vermentino, Pigato,Cinque Terre, Golfo del Tigullio, riviera di Ponente, Dolceacqua sonopassati nei bicchieri degli appassionati e addetti ai lavori, che hannopartecipato oggi alla prima giornata di Mare&Mosto, l'eventoorganizzato dall'Associazione Italiana Sommelier nell'ex Conventodell'Annunziata a Sestri Levante. A spiegare le caratteristiche dei vinirossi, bianchi e rosati e la storia che sta dietro ogni calice AugustoManfredi, della delegazione di Imperia, e Marco Rezzano delladelegazione della Spezia.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Mare&Mosto, 70 sommelier e produttoriFra migliori vini regionali, forza puntare su vitigni autoctoni
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Notizia del: 14/05/2017
Foglio: 1/1
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ANSA.it Liguria Speciali Agroalimentare: si è aperta a Sestri Levante Mare&Mosto 2017
Redazione ANSA 14 maggio 2017 13:49
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LA SPEZIA - Si è aperta stamani a Sestri Levante "Mare&Mosto" la manifestazione chepunta a far conoscere e celebrare i vini e gli oli della Liguria, organizzata dall'AssociazioneItaliana Sommelier con il Comune di Sestri Levante e la collaborazione del Ministero dellepolitiche agricole alimentari. Una due giorni in cui si alterneranno tavole rotonde didivulgazione o per addetti ai lavori a laboratori e degustazioni nella cornice dell'exconvento dell'Annunziata, a pochi passi dalla Baia del Silenzio. "Mare e Mosto è un eventocult in Liguria, mette a contatto la produzione agricola di tutto il territorio regionale contantissimi appassionati. Il vino è un buon ambasciatore del territorio ligure" ha detto ilpresidente nazionale dell'Ais Antonio Maietta. Oltre cento sono gli espositori presenti,provenienti da tutta la Liguria e dal distretto del vino di qualità dell'Oltrepo Pavese, chemettono in mostra le migliori produzioni di olio e di vino. "Questa è una manifestazioneche ospitiamo con orgoglio - ha detto la sindaco Valentina Ghio -.
La cultura del buon bere è da portare avanti per lo sviluppo economico del territorio. Unirela promozione dei prodotti locali con lo sviluppo turistico è fondamentale per SestriLevante". La manifestazione proseguirà anche domani con incontri tematici dedicati aiproduttori sulle botti in ceramica, sul pinot nero e sulla difesa dell'oliva taggiasca. Cisaranno ancora percorsi degustativi guidati dedicati ai vini dei Colli di Luni, di Dolceacqua,delle Cinque Terre, del Ponente e del Tigullio. Anche nei ristoranti della cittadina sonoproposti piatti a tema con l'evento.
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Agroalimentare: si è aperta a SestriLevante Mare&Mosto 2017Maietta (Ais), "vino è ambasciatore del territorio ligure"
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Agroalimentare: si è aperta a Sestri Levante Mare&Mosto 2017 © ANSA
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Notizia del: 15/05/2017
Foglio: 1/1
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RUBRICHE > Lettere a CDS
"Snaturamento delle Cinque Terreporterebbe al declino"L'intervento di Damiano Pinelli, presidente STL: "Strumenti per intervenire sono iticket sugli ingressi".
- Gentile direttore, le Cinque Terre sono la principalerisorsa turistica nella nostra area, perciò i problemi alcentro della discussione in queste settimane sono unafonte di preoccupazione per tutti gli operatori. Trovareuna soluzione all'eccesso di visitatori non è facile ecredo che i rappresentanti del Parco Nazionale e deiComuni interessati stiano affrontando la situazionecon senso di responsabilità.
Il primo problema, come in altre situazioni simili in Italia, è il turismo di consumo. Ivisitatori giornalieri che si fermano poche ore e non possono conoscere e apprezzare ilnostro territorio. La loro crescita degli ultimi anni è contraria al modello di sviluppo turisticoche ci contraddistingue. Dobbiamo ricordare che il successo delle Cinque Terre è legato ad un cambio diorientamenti avvenuto nel ceto medio internazionale. Una parte consistente del quale negliultimi decenni ha abbandonato i richiami del turismo di massa - i modelli Rimini, villaggioturistico, crociere, parco vacanza - per orientarsi su vacanze vissute come esperienza,ricerca di territori autentici da vivere in modo lento, a contatto con la cultura, il paesaggio ela tradizione locale. Grazie a questi segmenti turistici, un tempo etichettati come “nicchia” e divenuti oggiprevalenti, abbiamo raggiunto i risultati che conosciamo. Ricordo l’aumento costante esostenuto di arrivi e presenze (che hanno superato lo scorso anno quota 2 milioni e300mila) che danno lavoro a più di 1.200 attività ricettive in provincia; la crescitastraordinaria della Spezia, divenuta il principale comune turistico della Liguria di Levante; eoltre 250 milioni di euro di contributo al Pil provinciale.
L'impatto delle presenze negli alberghi della nostra area è sostenibile dal territorio e puòessere in qualche modo gestito. Infatti risulta che almeno un quarto del totale dellepresenze annue non è costituito da “vacanzieri” e gli altri hanno una permanenza media inprovincia di 3 giorni e solo uno di questi lo passano alle Cinque Terre, dando luogo a quasi
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Notizia del: 14/05/2017
Foglio: 1/2
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Domenica 14 maggio 2017 alle 17:17:02 [email protected]
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800mila visitatori l'anno.Sono persone interessate a scoprire i valori autentici del territorio, che vanno anche suisentieri più alti, si fermano più giorni, programmano le escursioni, si distribuiscono su diun’area ampia ed essendo ospiti dei nostri alberghi, possono essere indirizzati per le loroescursioni nelle aree o negli orari a minore densità. A questi si aggiungono, e sono altracosa, circa due milioni di “visitatori giornalieri”. Come ho scritto sopra, questi due tipi di presenze turistiche non sono conciliabili e c’è chiha fatto notare che se diventiamo una Disneyland tutto quello che si è costruito negli anni èa rischio. Deve essere chiaro che lo snaturamento delle Cinque Terre porta alla fine delnostro modello turistico e al declino. Un'esperienza che non sarebbe nuova. La Liguriainfatti l’ha già vissuta con altre “ex” destinazioni turistiche di successo. Santa Margherita èqui vicina: è fra le destinazioni liguri che vanno meno bene, con turisti in diminuzione.Purtroppo il turismo di consumo è alimentato in gran parte dalle crociere. Se vogliamopreservare le Cinque Terre questo fenomeno va limitato.
Lo strumento per intervenire sono i ticket sugli ingressi. E’ accettabile che i visitatorigiornalieri - chi non soggiorna nel nostro territorio, arriva, si ferma poche ore e riparte -debbano pagare una tassa per entrare. Con i proventi si costituisca un fondo per lasalvaguardia del patrimonio storico e culturale delle Cinque Terre, da destinare alle attivitàdel Parco, delle Amministrazioni locali e delle fondazioni che hanno per scopo la tutela delpatrimonio locale.Nel fondo sarebbe lecito far confluire anche una quota delle tasse di soggiorno pagate daituristi e incassate dai Comuni della nostra provincia.Alcuni recenti provvedimenti, presi per governare la situazione sono sbagliati. L'aumento deitreni ha migliorato il servizio ma non è certo una misura per ridurre i flussi. Il rincaro delbiglietto va bene quando entri, ma nelle tratte interne proprio no. Se un viaggiatore va daRiomaggiore a Manarola l'incremento di persone per l’area è zero. Il rincaro che ha portatoil prezzo del viaggio a circa un euro al minuto, più caro della metropolitana di Dubai, nonpuò essere contrabbandato come misura per contenere i flussi. Va chiamato col suo nome:un furto, che oltretutto conferma ai turisti il luogo comune secondo cui in Italia si prendonofregature.Un regalo inaspettato alle ferrovie, che partono sempre con i treni pieni e dovrebbero giàguadagnare a sufficienza con le tariffe ordinarie.
Damiano PinelliPresidente del Sistema turistico locale Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara
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De Paoli firma per l'abolizione del Parco diMontemarcello
Il consigliere regionale della Lega Nord ha sottoscrito la proposta di legge di Andrea Costa.
Domenica, 14 Maggio 2017 12:14
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Notizia del: 14/05/2017
Foglio: 1/2
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“Condivido l'iniziativa del collega Andrea Costa – spiega De Paoli – per tutta una serie di motivi, già espressi in passato
anche in qualità di consigliere comunale di Varese Ligure. Infatti, sono sempre stato in prima linea contro questa forma
di colonizzazione del territorio fatta da chi il territorio non lo conosce e quindi non può salvaguardarlo. Quando nel
1995 si pensava di inglobare nel Parco anche il Comune di Varese Ligure, rimasto tuttora fuori dai suoi confini, mi
schierai, senza mezzi termini, contro questa decisione che stava per essere assunta nel nostro Comune. Ci fu anche un
consiglio comunale straordinario e ricordo la partecipazione in massa di contadini, artigiani ed abitanti del posto, che
riuscirono a far desistere l'allora sindaco a far entrare Varese Ligure nell’ambito del Parco. I fatti hanno dato ragione ai
cittadini ed a chi, come me , è sempre stato dalla loro parte. Invero, all’interno del Parco, ad oggi sarebbero state
individuate ben 45 discariche irregolari od abusive, mentre la stessa cosa non è avvenuta nel Comune di Varese Ligure.
Nel Comune limitrofo, ma al di fuori del Parco, evidentemente il Sindaco ha vigilato con attenzione impedendo questo
genere di ignobili fatti. Mentre nell'area Parco è successo l'esatto contrario perché ciascuno pensava che doveva
controllare l'altro e alla fine nessuno ha controllato. Quindi, a causa della burocrazia, gli inquinatori ambientali hanno
avuto buon gioco.
Purtroppo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se il nostro territorio è cosparso di aree di pregio con panorami
mozzafiato e paesaggi invidiati in tutto il mondo, questo è dovuto al duro lavoro degli abitanti che molto spesso lo
hanno utilizzato quale loro fonte di lavoro e di ricchezza.
Ad esempio, i terrazzamenti delle Cinque Terre non sono nati dall'esigenza di andarci a prendere il sole, ma per
aumentare la produzione alimentare necessaria a continuare a vivere sul territorio. Così, in quelle zone dove l'uomo ha
provveduto a creare una moltitudine di culture, mantenendo le proprie tradizioni, comunque rivolte all'incremento del
benessere di tutti, i luoghi sono stati sempre rispettati diventando delle perle uniche al mondo.
Non è quindi col seminare il territorio di vincoli burocratici che si salverà questo patrimonio. Anzi, semmai è il contrario.
I tempi sono cambiati. L'agricoltura è stata quasi totalmente abbandonata e quei pochi contadini rimasti spesso sono
costretti a rinunciare alla loro attività a causa di lacci e lacciuoli che la pubblica amministrazione gli semina intorno,
rendendo impossibile alcune pratiche tramandate di padre in figlio da generazioni. Pratiche, ribadisco, che hanno
trasformato i nostri territori nella bellezza di cui tutti noi godiamo.
Pertanto, il Parco di Montemarcello-Magra-Vara così come concepito non ha ragione di esistere.
Anziché essere una cura efficace per lo sviluppo e l’ambiente del territorio, appare inoltre che sia stato trasformato in
una sorta di poltronificio per politici trombati e gente da collocare davanti ad una scrivania. Lo dimostra anche il fatto
che il 98% dei denari trasferiti al Parco viene speso negli stipendi. E per i lavori sul posto che cosa resta? Forse quattro
contadini irriducibili, che un po' per necessità, un po' per virtù, fanno gratuitamente qualche lavoretto che dovrebbe
essere invece svolto dall’Ente Parco.
I territori devono quindi tornare sotto la giurisdizione comunale. Il sindaco con i suoi cittadini devono essere aiutati ad
occuparsi dell’ambiente del proprio Comune, senza vincoli assurdi calati dall'alto.
Tutte le attività commerciali, industriali, agricole presenti devono continuare a restare lì dove sono e non devono subire
trasferimenti o chiusure forzate semplicemente per il fatto che sono state ricomprese dentro una zona diventata Parco
regionale. Si deve poter continuare ad esercitare tutte quelle attività tramandate di generazione in generazione, senza
inutili, spesso dannose, limitazioni imposte da chi non conosce il territorio e le sue principali peculiarità”.
Autore Redazione Gazzetta della Spezia
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Categoria Comunicati Politici
Etichettato sotto #Politica #Lega Nord #parco montemarcello magra vara #giovanni de paoli #Regione Liguria
#Andrea Costa
Redazione Gazzetta della Spezia
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19136 La Spezia
Tel. 0187980450
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lunedì, maggio 15, 2017
Home > cronaca > Turismo alle Cinque Terre, interviene Damiano Pinelli
Turismo Alle Cinque Terre, Interviene Damiano PinelliCINQUE TERRE– Riceviamo e pubblichiamo
da Damiano Pinelli
Presidente del Sistema turistico locale Golfo dei
Poeti, Val di Magra e Val di Vara.
Le Cinque Terre sono la principale risorsa
turistica nella nostra area, perciò i problemi al
centro della discussione in queste settimane
sono una fonte di preoccupazione per tutti gli
operatori. Trovare una soluzione all’eccesso di
visitatori non è facile e credo che i rappresentanti del Parco Nazionale e dei Comuni interessati
stiano affrontando la situazione con senso di responsabilità.
Il primo problema, come in altre situazioni simili in Italia, è il turismo di consumo. I visitatori
giornalieri che si fermano poche ore e non possono conoscere e apprezzare il nostro
territorio. La loro crescita degli ultimi anni è contraria al modello di sviluppo turistico che ci
contraddistingue.
Dobbiamo ricordare che il successo delle Cinque Terre è legato ad un cambio di orientamenti
avvenuto nel ceto medio internazionale. Una parte consistente del quale negli ultimi decenni ha
abbandonato i richiami del turismo di massa – i modelli Rimini, villaggio turistico, crociere,
parco vacanza – per orientarsi su vacanze vissute come esperienza, ricerca di territori
autentici da vivere in modo lento, a contatto con la cultura, il paesaggio e la tradizione locale.
Grazie a questi segmenti turistici, un tempo etichettati come “nicchia” e divenuti oggi
prevalenti, abbiamo raggiunto i risultati che conosciamo.
Ricordo l’aumento costante e sostenuto di arrivi e presenze (che hanno superato lo scorso
anno quota 2 milioni e 300mila) che danno lavoro a più di 1.200 attività ricettive in provincia;
la crescita straordinaria della Spezia, divenuta il principale comune turistico della Liguria di
Levante; e oltre 250 milioni di euro di contributo al Pil provinciale.
L’impatto delle presenze negli alberghi della nostra area è sostenibile dal territorio e può essere
in qualche modo gestito.
Infatti risulta che almeno un quarto del totale delle presenze annue non è costituito da
“vacanzieri” e gli altri hanno una permanenza media in provincia di 3 giorni e solo uno di questi
lo passano alle Cinque Terre, dando luogo a quasi 800mila visitatori l’anno.
Sono persone interessate a scoprire i valori autentici del territorio, che vanno anche sui
sentieri più alti, si fermano più giorni, programmano le escursioni, si distribuiscono su di
un’area ampia ed essendo ospiti dei nostri alberghi, possono essere indirizzati per le loro
escursioni nelle aree o negli orari a minore densità.
A questi si aggiungono, e sono altra cosa, circa due milioni di “visitatori giornalieri”.
Come ho scritto sopra, questi due tipi di presenze turistiche non sono conciliabili e c’è chi ha
fatto notare che se diventiamo una Disneyland tutto quello che si è costruito negli anni è a
rischio. Deve essere chiaro che lo snaturamento delle Cinque Terre porta alla fine del nostro
modello turistico e al declino. Un’esperienza che non sarebbe nuova. La Liguria infatti l’ha già
vissuta con altre “ex” destinazioni turistiche di successo. Santa Margherita è qui vicina: è fra le
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Redazione Spezia oggi - 14 maggio 2017
Cronaca
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Sezione: DICONO DI NOI
Notizia del: 14/05/2017
Foglio: 1/2
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destinazioni liguri che vanno meno bene, con turisti in diminuzione.
Purtroppo il turismo di consumo è alimentato in gran parte dalle crociere. Se vogliamo
preservare le Cinque Terre questo fenomeno va limitato.
Lo strumento per intervenire sono i ticket sugli ingressi. E’ accettabile che i visitatori giornalieri
– chi non soggiorna nel nostro territorio, arriva, si ferma poche ore e riparte – debbano
pagare una tassa per entrare. Con i proventi si costituisca un fondo per la salvaguardia del
patrimonio storico e culturale delle Cinque Terre, da destinare alle attività del Parco, delle
Amministrazioni locali e delle fondazioni che hanno per scopo la tutela del patrimonio locale.
Nel fondo sarebbe lecito far confluire anche una quota delle tasse di soggiorno pagate dai
turisti e incassate dai Comuni della nostra provincia.
Alcuni recenti provvedimenti, presi per governare la situazione sono sbagliati. L’aumento dei
treni ha migliorato il servizio ma non è certo una misura per ridurre i flussi. Il rincaro del
biglietto va bene quando entri, ma nelle tratte interne proprio no. Se un viaggiatore va da
Riomaggiore a Manarola l’incremento di persone per l’area è zero. Il rincaro che ha portato il
prezzo del viaggio a circa un euro al minuto, più caro della metropolitana di Dubai, non può
essere contrabbandato come misura per contenere i flussi. Va chiamato col suo nome: un
furto, che oltretutto conferma ai turisti il luogo comune secondo cui in Italia si prendono
fregature.
Un regalo inaspettato alle ferrovie, che partono sempre con i treni pieni e dovrebbero già
guadagnare a sufficienza con le tariffe ordinarie.
Damiano Pinelli
Presidente del Sistema turistico locale Golfo dei Poeti, Val di Magra e Val di Vara
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Spezia, Le Palle…Girano! (Non Ci Sono Più … “Manhattan” Di Woody Allen Al “Nuovo”
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Notizia del: 14/05/2017
Foglio: 2/2
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De Paoli firma per l'abolizione del Parco di MontemarcelloIl consigliere regionale della Lega Nord ha sottoscrito la proposta di legge di Andrea Costa.
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Notizia del: 14/05/2017
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LUNEDÌ 15 MAGGIO 2017
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Gulliver’s Gate: vieni a scoprire ilmondo in miniatura a New York
Post on: Mag 13, 2017 Ana Teruel -
Vieni a scoprire il mondo in miniatura a New Yorkgrazie a Gulliver’s Gate, con alcuni dei luoghi e
monumenti più celebri al mondo.
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Sezione: DICONO DI NOI
Notizia del: 13/05/2017
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Gulliver’s Gate (porta di Gulliver) è la nuova attrazione di New Yorkche riproduce il mondo in miniatura. Include le rappresentazioni di alcunidei monumenti ed i luoghi più famosi del mondo, sempre in formatoridotto.
Si trova sulla 44/a strada tra la Settima e l’Ottava Avenue, a dueisolati da Times Square. Occupa una superficie di oltre 4500 mq edospita oltre 300 plastici, riprodotti in scala 1:87.
Alcuni dei monumenti e luoghi raffigurati fanno parte di:
New York (tra i quali il ponte di Brooklyn, il World Trade Center eTimes Square).Washington D.C.Diversi Paesi dell’Europa, l’Asia e l’America Latina.In un futuro, inluderà anche l’Africa.
Gulliver’s Gate è ispirato all’Italia in miniatura di Rimini. La differenza èche la versione americana è più piccola e presenta una struttura alcoperto invece che all’aperto.
La mano che ha realizzato la parte più grande del progetto èanche italiana. Europa e Gran Bretagna sono opera della ‘CostaGeneral Display’ (Cgd), azienda dell’Emilia Romagna specializzata inprogettazione, design e produzione. Hanno più di 30 anni diesperienza nello sviluppo di parchi a tema, attrazioni, exhibit, arredi,modelli, miniature.
Paolo Rambaldi, capo del progetto, ha spiegato:
“Per l’Italia c’è il Colosseo, la Torre di Pisa, Venezia con Piazza SanMarco, Roma con San Pietro e il Colosseo, le Cinque Terre, alcunicomuni del centro Italia colpiti dal terremoto e persino una tipicastazione ferroviaria italiana. E’ stato un lavoro che ci ha coinvolto percirca un anno. In Italia hanno lavorato fino a 43 persone qui fino aduna quindicina”.
Credits:
Gulliver’s Gate
216 W 44th Street New York – NY 10036
Orari e ingressi
Domenica – Giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alleore 17.30)
Venerdì e sabato: dalle ore 10.00 alle ore 22.00 (ultimo ingresso alle ore20.30)
Biglietti
Adulti: $ 36
Bambini (fino ai 12 anni): $ 27
Senior (dai 65 años): $ 27
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