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RAPPORTO SULLE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO VALUTATIVO ANNO 2016 ANALISI DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE FINANZIATE CON L’AVVISO 5/2013

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RAPPORTO SULLE ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO VALUTATIVO – ANNO 2016 ANALISI DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE FINANZIATE CON L’AVVISO 5/2013

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Rapporto curato da Guido Capaldo, Ufficio Monitoraggio Valutativo e Ufficio Statistiche di Fondimpresa in collaborazione con Fabrizio Bocci e Luigi Serio

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SOMMARIO 1. Introduzione .................................................................................................................................................. 5

1.1 Gli elementi di novità .............................................................................................................................. 5

1.2 Gli elementi oggetto di analisi ................................................................................................................. 6

1.3 Articolazione del report ........................................................................................................................... 7

2. Il quadro di riferimento dell’Avviso 5/2013 .................................................................................................. 9

2.1 Tipologia di Avviso e priorità tematiche .................................................................................................. 9

2.2 Settori economici di riferimento, classe dimensionale delle aziende beneficiarie, aree tematiche e metodi formativi .......................................................................................................................................... 10

2.3 L’analisi dei punteggi premianti ............................................................................................................ 19

3. Il monitoraggio sul campo attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di referenti dei piani e delle attività formative, di partecipanti alle azioni formative e di imprenditori ........................... 22

3.1 La metodologia ...................................................................................................................................... 22

3.2 La selezione del campione e la sua distribuzione effettiva per tematiche formative, aree territoriali e dimensioni aziendali .................................................................................................................................... 23

3.3 I risultati della survey............................................................................................................................. 28

3.3.1 Il punto di vista dei referenti dei piani in merito ai risultati delle azioni formative ....................... 28

3.3.2 Il punto di vista dei partecipanti in merito all’utilità delle azioni formative ed all’applicazione dei risultati della formazione nel contesto lavorativo .................................................................................. 30

3.3.3 Il punto di vista dei referenti aziendali in relazione all’impatto della formazione sui processi aziendali ................................................................................................................................................... 39

4. L’analisi dei contenuti delle tematiche formative ....................................................................................... 52

4.1 Contabilità e finanza .............................................................................................................................. 53

4.2 Gestione aziendale e amministrazione ................................................................................................. 54

4.3 Informatica ............................................................................................................................................ 55

4.4 Impatto ambientale ............................................................................................................................... 56

4.5 Lingue .................................................................................................................................................... 57

4.6 Marketing e vendite .............................................................................................................................. 58

4.7 Qualità ................................................................................................................................................... 59

4.8 Sicurezza sul luogo di lavoro .................................................................................................................. 60

4.9 Tecniche di produzione ......................................................................................................................... 61

5. La capacità di gestione dei processi formativi e di supporto alla formazione in base all’autovalutazione degli enti attuatori ........................................................................................................................................... 63

6. Considerazioni conclusive ............................................................................................................................ 66

Appendice – Tabelle ........................................................................................................................................ 74

Appendice – Questionari ................................................................................................................................. 83

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Appendice – Report di autovalutazione del soggetto attuatore, avviso 1/2017 ............................................ 87

Indice delle figure ............................................................................................................................................ 99

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1. INTRODUZIONE

1.1 GLI ELEMENTI DI NOVITÀ

Il report relativo alle attività di monitoraggio valutativo svolte nel 2016 presenta un significativo elemento aggiuntivo di analisi, rispetto agli anni precedenti, ovvero l’analisi della cosiddetta “efficacia esterna” delle azioni formative, realizzata grazie alle rilevazioni sui territori effettuate dalle Articolazioni Territoriali di Fondimpresa (AT).

Sino al 2015 il contributo delle AT era volto sostanzialmente all’analisi dell’efficacia “interna” dei Piani. Il monitoraggio si focalizzava sui processi di programmazione e realizzazione degli interventi formativi e sulla valutazione della conformità tra obiettivi e attività programmate dei piani, da un lato, e risultati conseguiti ed attività effettivamente realizzate, dall’altro lato.

A partire dal 2016, sia per ampliare la gamma delle informazioni da mettere a disposizione del Fondo, sia per tener conto delle richieste provenienti dalle AT che dagli stessi soggetti attuatori, nonché dalle imprese beneficiarie, sono state inserite le seguenti ulteriori dimensioni di analisi:

• punto di vista dei referenti dei piani in merito ai risultati delle azioni formative; • punto di vista dei partecipanti in merito all’utilità delle azioni formative e all’applicazione dei

risultati della formazione nel contesto lavorativo; • punto di vista degli imprenditori e dei referenti gerarchici dei partecipanti in relazione all’impatto

della formazione sui processi aziendali e al miglioramento delle performance individuali dei partecipanti.

Si tratta di una importante e significativa innovazione nel sistema di monitoraggio valutativo di Fondimpresa perché per la prima volta si presta ascolto direttamente alla “voce” degli stakeholder delle azioni formative, potendo in tal modo rilevare la percezione dei destinatari degli interventi formativi, sia diretti (i partecipanti) sia indiretti (i responsabili dei partecipanti e/o gli imprenditori), in merito all’impatto della formazione sullo sviluppo individuale dei lavoratori e sulle performance dei processi aziendali.

Tali informazioni sulla efficacia delle azioni formative costituiscono un importante elemento di supporto alle decisioni dei gestori del Fondo al fine di rafforzare il collegamento tra le politiche formative del Fondo e le esigenze delle imprese e dei lavoratori.

La rilevazione del punto di vista degli stakeholder delle azioni formative è stata effettuata dalle AT attraverso l’utilizzo di tre questionari.

I questionari, messi a punto dall’Ufficio Monitoraggio, sono stati illustrati alle AT nel corso di un workshop svoltosi presso la sede di Fondimpresa. Nel corso del workshop si sono raccolti alcuni suggerimenti dei partecipanti, utili al fine di migliorare la chiarezza del questionario, e si è proceduto inoltre ad illustrare alle AT, anche attraverso alcune simulazioni in role playing, come procedere alle interviste.

I questionari si differenziano a seconda degli interlocutori.

Il primo questionario si rivolge al referente dell’azione formativa e al docente.

Gli elementi rilevati sono:

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• rilevazione della percezione degli intervistati in merito ai risultati conseguiti attraverso l’azione formativa;

• rilevazione delle modalità formative e relative ore; • rilevazione delle modalità di verifica dell’apprendimento; • rilevazione delle competenze certificate e delle modalità di certificazione.

Il secondo questionario si rivolge ad un campione di lavoratori che hanno partecipato all’azione formativa. Il questionario è articolato nelle seguenti quattro sezioni:

• utilità percepita degli argomenti trattati nell'azione formativa; • utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l'azione formativa; • utilità percepita delle verifiche di apprendimento (laddove previste); • possibilità di applicazione nel contesto lavorativo.

Il terzo questionario si rivolge ai referenti gerarchici dei partecipanti e/o agli imprenditori. Il questionario è articolato nelle seguenti sezioni:

• percezione dell’impatto dell’attività formativa sui processi aziendali; • percezione dell’impatto dell’attività formativa sulle performance individuali.

Un ulteriore elemento di analisi rispetto ai precedenti anni è costituito dall’analisi degli argomenti che sono stati trattati nell’ambito delle azioni formative oggetto di monitoraggio. Tale innovazione consente ai gestori del Fondo di poter avere una ampia gamma di informazioni per ciascuna delle aree tematiche che attualmente vengono utilizzate per classificare le azioni formative. La denominazione delle aree tematiche non è infatti sufficiente a dare una idea dei possibili argomenti trattati i quali, come evidenziato dall’analisi effettuata, presentano molto spesso un notevole grado di differenziazione.

1.2 GLI ELEMENTI OGGETTO DI ANALISI

In linea con il report del 2015, gli elementi oggetto di analisi, riepilogati in tabella 1, provengono da fonti di informazione diversificate:

• questionari relativi alle interviste effettuate dalle AT ai diversi stakeholder (progettisti delle attività formative, docenti, partecipanti alle attività formative, referenti gerarchici dei partecipanti) relativamente ad un campione di 237 azioni formative, di cui 126 nel Nord, 46 nel Centro e 65 nel Sud e Isole, nell’ambito dell’Avviso 5/2013;

• dati e informazioni, complementari rispetto a quelle rilevate dalle AT, censite dall’Ufficio Monitoraggio.

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Tabella 1, elementi oggetto di analisi

Elementi oggetto di analisi Fonti di Informazione 1. Quadro di riferimento dell’Avviso 5/2013: settori

economici e classe dimensionale delle aziende beneficiarie, distribuzione delle tematiche e delle modalità formative, analisi in dettaglio degli argomenti trattati nell’ambito delle tematiche formative, lavoratori certificati, punteggi premianti

Ufficio Monitoraggio

2. Capacità di gestione dei processi formativi e di supporto alla formazione in base all’autovalutazione degli enti attuatori

Report degli enti attuatori (allegato alla relazione finale inviata con il Rendiconto)

3. Punto di vista dei referenti dei piani e delle attività formative in merito ai risultati delle azioni formative

Questionari relativi alle interviste effettuate dalle AT in riferimento ad un campione di azioni formative

4. Punto di vista dei partecipanti in merito all’utilità delle azioni formative e all’applicazione dei risultati della formazione nel contesto lavorativo

Questionari relativi alle interviste effettuate dalle AT in riferimento ad un campione di azioni formative

5. Punto di vista degli imprenditori e dei referenti gerarchici dei partecipanti in relazione all’impatto della formazione sui processi aziendali e al miglioramento delle performance individuali dei partecipanti

Questionari relativi alle interviste effettuate dalle AT in riferimento ad un campione di azioni formative

1.3 ARTICOLAZIONE DEL REPORT

Nel secondo capitolo viene effettuata un’analitica descrizione dell’Avviso 5/2013, che costituisce il quadro di riferimento del monitoraggio valutativo del 2016. Dopo aver illustrato la tipologia dell’Avviso e le priorità formative, si passa a descrivere la distribuzione percentuale delle tematiche formative relativamente ai piani finanziati. Successivamente vengono descritti i settori economici e le classi dimensionali delle aziende che sono state le beneficiare degli interventi formativi ed esaminate la distribuzione percentuale delle modalità formative e le caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Viene infine riportata l’analisi dei punteggi premianti.

Nel capitolo 3 vengono illustrati metodologie e risultati relativi al monitoraggio sul campo effettuato dalle Articolazioni Territoriali attraverso la somministrazione di un questionario ad un campione di referenti dei piani e delle attività formative, di partecipanti alle azioni formative e di imprenditori.

Nel quarto capitolo s’illustrano i risultati dell’analisi dei contenuti delle tematiche formative. Tale analisi è stata effettuata grazie all’ausilio di un programma software che ha consentito di rilevare la frequenza, per ciascuna delle aree tematiche, di alcune parole chiave alle quali sono stati associati gli argomenti tratti dalla documentazione relativa alle attività formative svolte nell’ambito dell’Avviso 5/2013.

Successivamente, attraverso una nuova analisi dei piani formativi, si è risaliti alle aree tematiche prioritarie dell’Avviso.

Questa analisi, seppur con i limiti presenti, consente per la prima volta di esplorare i contenuti delle azioni formative erogate dai soggetti attuatori per tematiche formative e restituisce i risultati dell’Avviso 5/2013 rispetto alle aree tematiche prioritarie.

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Nel capitolo quinto, sulla base dell’autovalutazione effettuata dai soggetti attuatori in conclusione delle attività formative, vengono analizzate le capacità di gestione dei processi formativi e dei processi di supporto alla formazione.

Il report si chiude con un capitolo conclusivo nel quale vengono sintetizzati e commentati i risultati del monitoraggio.

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2. IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELL’AVVISO 5/2013

2.1 TIPOLOGIA DI AVVISO E PRIORITÀ TEMATICHE

Con l’Avviso 5/20131

- territoriale (esclusivamente in una regione o provincia autonoma);

, di carattere generalista, Fondimpresa ha inteso finanziare piani formativi rivolti solo ad uno dei seguenti ambiti:

- settoriale, di reti e di filiere produttive, che deve coinvolgere imprese appartenenti ad almeno tre regioni o province autonome, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale, anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale.

I lavoratori dipendenti delle aziende aderenti, inclusi quelli interessati da procedimenti di cassa integrazione e contratti di solidarietà, sono i destinatari dei piani formativi.

I piani formativi riguardano una o più aree tematiche funzionali allo sviluppo competitivo, con priorità tematiche riferite a:

- innovazione tecnologica;

- digitalizzazione dei processi aziendali;

- commercio elettronico;

- contratti di rete;

- internazionalizzazione.

Le suddette tematiche prioritarie, alla conclusione dei piani formativi, sono risultate interpretate dagli enti formativi nelle seguenti tematiche formative a livello nazionale:

Tabella 2, distribuzione percentuale delle ore corso delle tematiche formative

Tematiche Formative % Gestione aziendale - amministrazione 15,3 Lingue 14,7 Tecniche di produzione 14,5 Informatica 14,3 Abilità personali 11,3 Qualità 9,8 Marketing vendite 8,3 Sicurezza sul luogo di lavoro 7,2 Impatto ambientale 2,5 Contabilità – finanza 1,5 Lavoro in ufficio ed attività di segreteria 0,7 Totale complessivo 100,0

1 Cfr. testo integrale dell’ Avviso 5/2013 http://www.fondimpresa.it/images/documento20130611/Avviso_5_2013/avviso_generalista%205-2013%20finale%201.pdf

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L’analisi della distribuzione dei temi scelti in base alla provenienza geografica ci fornisce alcuni elementi di

riflessione. Al Nord le aree preferite sono “gestione aziendale”, “lingue”, “marketing e vendite” e “qualità”,

intesi come elementi rafforzativi di una chiara enfasi commerciale, potenzialmente su base estera. Al

Centro i temi sono in proporzione equamente distribuiti, al Sud sorprende il dato alto del “lavoro di ufficio e

attività di segreteria”, indicando una attenzione verso i temi più basici dell’operation, primo tassello di un

percorso di crescita potenzialmente organico.

Figura 1, temi formativi e distribuzione geografica

2.2 SETTORI ECONOMICI DI RIFERIMENTO, CLASSE DIMENSIONALE DELLE AZIENDE BENEFICIARIE, AREE

TEMATICHE E METODI FORMATIVI

Nel seguente paragrafo sono trattati i settori economici, sulla base della classificazione ATECO, a cui afferiscono le aziende beneficiarie della formazione nell’ambito dell’Avviso 5/2013, nonché la classe dimensionale delle stesse. Al fine di considerare il peso percentuale dei settori economici e della classe dimensionale maggiormente presenti, l’unità di riferimento presa in considerazione è il monte ore degli allievi messi in formazione. Successivamente si passa ad una breve analisi delle modalità didattiche e dei partecipanti per inquadramento e genere.

La figura 2 (cfr. tab. 4 in Appendice) mostra i settori economici che hanno beneficiato maggiormente della formazione a livello nazionale: attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese risulta il primo settore con 14,2%, seguono commercio all’ingrosso e al dettaglio con 11,6%, metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo con 8,6%, fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 8,3%, costruzioni 6,8%, sanità e agricoltura entrambi con 5,3%.

A livello geografico le distribuzioni cambiano sensibilmente tra Nord, Centro, Sud e Isole, questo probabilmente per effetto delle specificità territoriali.

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Nel Nord il settore che ha beneficiato maggiormente della formazione è quello delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese con 14,3% a cui si affiancano il commercio all’ingrosso e al dettaglio con 12,5% e metallurgia con 12%.

Anche per quanto riguarda il Centro il settore che presenta il maggior numero di monte ore per allievo è attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese con 20,2%, segue fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 10,3% ed infine commercio all’ingrosso e al dettaglio e metallurgia a pari merito con 7,1%.

L’area del Sud e Isole presenta una distribuzione maggiormente peculiare rispetto alle precedenti. Al primo posto emerge il settore dell’agricoltura con 14,8%, segue il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio con 12,7% ed infine sanità e assistenza sociale con 11,8%. Rispetto a questa area è interessante notare il settore alberghiero che presenta un’incidenza percentuale dell’ 8,8%, mentre è poco presente nel Nord e nel Centro, così come le industrie alimentari che incidono per il 7,7%.

Nella figura 3 (cfr. tab. 5 in Appendice) si riportano i dati relativi alla distribuzione del monte ore per settore economico e tematiche formative. Considerando le priorità tematiche dell’Avviso (cfr. paragrafo 2.1) si riportano di seguito alcune riflessioni.

• La tematica “tecniche di produzione” in termini di volumi della formazione è maggiormente presente nei settori economici della metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo (14,6%), della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (10,6%) e del commercio (8,4%). Infine è interessante notare che tale tematica ha un’incidenza del 7,7% nel settore dell’agricoltura, probabilmente dovuta alle nuove tecniche di agricoltura biologica e integrata che interessano sempre di più questo ambito.

• La tematica “marketing e vendite” incide per il 21,6% nel settore del commercio e per il 14,6% nel settore delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese. Interessante in questo caso il dato dell’8,4% relativo al settore della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, dimostrando la necessità per le aziende di questo settore di valorizzare e trovare nuovi spazi commerciali per i propri prodotti.

• La tematica informatica è maggiormente presente, come era facile intuire, nel settore delle imprese dei servizi con 21,8%; seguono i settori del commercio con 12,2% e dell’agricoltura con 7,5%.

• La formazione relativa alla tematica gestione aziendale-amministrazione incide soprattutto nelle aziende dei settori attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese con 15,6% e commercio con 12,8%. Segue fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici con 9,2%.

L’analisi riportata evidenzia che le aziende dei diversi settori economici focalizzano le attività formative principalmente verso il proprio core business. In appendice si riportano le tabelle della distribuzione del monte ore per settore economico e tematica formativa per le tre aree geografiche.

Si passa di seguito all’esame del monte ore di formazione per dimensione aziendale. La figura 4 (cfr. tab. 6 in appendice) mostra la distribuzione del monte ore di formazione per classe dimensionale e per area geografica da cui si evince immediatamente che - coerentemente con le priorità dell’Avviso - le PMI sono le aziende maggiormente coinvolte nelle attività formative:

• le aziende tra i 10 e i 49 addetti beneficiano di circa il 45% del monte ore di formazione per allievo;

• le aziende fino a 9 addetti beneficiano di circa il 24% delle ore di formazione;

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• le aziende tra i 50 e i 99 addetti beneficiano di circa il 14% delle ore di formazione; • le aziende tra i 100 e i 249 addetti beneficiano di circa il 10% delle ore di formazione.

Non si rilevano differenze significative tra le diverse aree geografiche, ad eccezione dell’area del Sud e Isole per quanto riguarda la classe fino a 9 addetti che arriva al 30% e dell’area Centro per la classe 100-249 addetti con il 17%.

Le PMI, aziende che occupano meno di 250 persone, assorbono complessivamente quasi il 95% del monte ore di formazione; il restante 5% viene distribuito nelle grandi aziende.

La figura 5 (cfr. tab. 7 in Appendice) illustra la distribuzione del monte ore di formazione per allievo per classe dimensionale e tematiche formative a livello nazionale e per le aree geografiche. Dai grafici si evince che non ci sono relazioni particolari tra la classe dimensionale e la tematica formativa. I valori tendono ad attestarsi sul valore medio, soprattutto a livello nazionale.

Rispetto alle diverse aree geografiche si riportano alcune considerazioni:

• nel Nord emerge un maggiore interesse delle aziende tra i 10 e i 49 addetti per le tematiche “impatto ambientale” con circa 60% e “qualità” con poco più del 50%; le aziende con meno di 9 addetti e quelle nella classe 100-249 sembrano prediligere la tematica formativa “lavoro in ufficio ed attività di segreteria”, rispettivamente con il 34% e 25%;

• nell’area del Centro le aziende con meno di 9 addetti beneficiano per poco più del 30% della tematica “marketing e vendite”; le aziende tra i 10 e i 49 dipendenti sono maggiormente presenti nelle aree tematiche “tecniche di produzione” e “contabilità e finanza” con poco più del 50% in entrambe i casi; rispetto alle aziende di classe dimensionale 50-99 si ha un maggiore interesse per la tematica “lavoro in ufficio e attività di segreteria” con poco più del 30%;

• nell’area del Sud e Isole le microaziende beneficiano maggiormente della tematica “marketing e vendite” con poco più del 40%; le piccole aziende fino a 49 persone beneficiano in particolare di formazione nell’ambito della tematica “lavoro in ufficio e attività di segreteria” con oltre il 60%.

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Figura 2, distribuzione percentuale del monte ore allievo per settore economico e area geografica

Figura 3, distribuzione percentuale del monte ore allievo per settore economico e tematiche formative (evidenziati solo i primi quattro settore in ordine di incidenza percentuale)

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ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE

COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA

METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO

FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI

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Figura 4, Distribuzione monte ore allievo per dimensione aziendale e area geografica

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Figura 5, Distribuzione monte ore allievo per classe dimensionale e tematiche formative (=100)

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

Abili

pers

onal

i

Cont

abili

tà -

finan

za

Ges

tione

az

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ale

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zion

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ne

Nazionale

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10_49

50_99

100_249

250_499

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0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

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50_99

100_249

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0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

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Centro

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10_49

50_99

100_249

250_499

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0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Abili

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i se

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Mar

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Qua

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l lu

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uzio

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Sud e Isole

<=9

10_49

50_99

100_249

250_499

>=500

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16

Passando all’analisi della distribuzione percentuale dei metodi formativi rispetto alle dimensioni delle

imprese, i dati riportati in figura 6 evidenziano che le dimensioni piccole (fino a 9 dipendenti) privilegiano

una formazione di tipo “individualizzata” (affiancamento, coaching e training on the job), mentre man

mano che si cresce, vengono alternati diversi metodi formativi, sia interni che esterni al contesto aziendale.

Interessante anche notare come la forma di workshop interno o seminario è presente solo nei due gruppi

(fino a 9 e fra 10 e 49) e non negli altri gruppi dimensionali (cfr. tab. 8 in Appendice).

Figura 6, metodi formativi e dimensione di impresa

In figura 7 è riportato l’andamento della distribuzione delle modalità formative per le tre aree geografiche.

Viene evidenziato che nelle aree Sud e Isole e Centro vi è un prevalente ricorso all’aula, mentre per quanto

riguarda il Nord si utilizza una più ampia gamma di modalità formative (cfr. tab. 9 in Appendice).

Figura 7, modalità formative e distribuzione geografica

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

120,00%

Actio

n le

arni

ng

Affia

ncam

ento

Aula

cor

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tern

a

Aula

cor

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a

Auto

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Trai

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the

job

Nazionale

<=9

10_49

50_99

100_249

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>=500

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Actio

n le

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ng

Affia

ncam

ento

Aula

cors

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Aula

cors

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Auto

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orks

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- int

erna

Trai

ning

on

the

job

Nord

Centro

Sud e Isole

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17

Infine, in figura 8 è riportata la distribuzione delle modalità formative al variare della tipologia di inquadramento dei lavoratori (cfr. tab. 10 in Appendice). Non emergono variazioni significative.

Figura 8, Tipologia di inquadramento e modalità formative

Il dato sulla distribuzione di genere prevede una equa distribuzione in assoluto, dato che ricorre con le

stesse proporzioni anche a livello di distribuzione geografica. La distribuzione dei temi per genere e la

distribuzione per temi e modalità didattiche, non presentano alcuna variazione significativa (vedi figure 9 e

10 e cfr. tabb. 11 e 12 in Appendice). Vengono confermati i dati registrati a livello nazionale, che

presentano numeri e correlazioni abbastanza consolidate e conosciute.

Figura 9, genere e distribuzione geografica

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Actio

n le

arni

ng

Affia

ncam

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Aula

cors

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Aula

cors

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Trai

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the

job

Nazionale

Impiegato

Operaio

Quadro

0%

20%

40%

60%

Centro Nord Sud e Isole

Genere

F

M

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18

Figura 10, genere e modalità didattiche

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

Actio

n le

arni

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Affia

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emin

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the

job

Nazionale

F

M

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19

2.3 L’ANALISI DEI PUNTEGGI PREMIANTI

L’analisi pone a confronto gli obiettivi dichiarati in fase di presentazione con i risultati ottenuti in fase di chiusura del piano, evidenziando le capacità gestionali dei soggetti attuatori.

I punteggi premianti consentono di perseguire alcune priorità di programmazione del Fondo attraverso la misurazione degli obiettivi dichiarati e di quelli raggiunti. Per l’Avviso 5/2013 le priorità erano le seguenti:

Presenza nel piano di azioni formative interaziendali; Significativa presenza nel piano di azioni formative valide con certificazione delle competenze; Significativo coinvolgimento rispetto al totale dei lavoratori destinatari della formazione nel piano,

di: donne lavoratrici; lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di

solidarietà), lavoratori stranieri; lavoratori giovani con età compresa tra 18 e 29 anni;

Partecipazione alla formazione di aziende che non hanno mai beneficiato di un finanziamento Fondimpresa dal 1° gennaio 2007;

Presenza di lavoratori provenenti da PMI; Rapporto tra numero di aziende beneficiarie e finanziamento richiesto a preventivo.

La figura 11 mostra la media dei punteggi di valutazione in fase di presentazione del piano (iniziale) e in fase di conclusione delle attività (finale) e la differenza percentuale media per aree regionali e nel complessivo.

Si nota che in fase finale la media dei punteggi risulta in tutte le macro aree inferiore alla media dei punteggi iniziali. La differenza percentuale media complessiva è di circa -6%, solo il Nord presenta una differenza percentuale più limitata pari a -4,54%. In tutte le aree geografiche si registra dunque una perdita di punteggi in fase finale rispetto a quanto preventivato in fase di presentazione del piano formativo.

La figura 12 riporta gli scostamenti percentuali medi dei punteggi iniziali rispetto ai punteggi finali di ciascun elemento di valutazione sopra riportato per macroarea.

Dalla figura emerge in maniera preponderante la difficoltà dei soggetti attuatori nel coinvolgere nelle azioni formative i giovani lavoratori di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Nelle tre aree geografiche si registrano i seguenti scostamenti percentuali medi rispetto ai punteggi iniziali: Nord -36%, Centro -27%, Sud e Isole -21%.

Anche il coinvolgimento delle lavoratrici rispetto al totale dei partecipanti previsti continua a presentare difficoltà, benché si tratti di una categoria prioritaria da sempre presente negli Avvisi di Fondimpresa. In questo caso è il Sud e Isole a presentare una differenza percentuale media più alta pari a -10%, seguono il Centro e il Nord con circa -7%. Si evidenzia tuttavia che come già visto nel precedente paragrafo (fig. 9) non sussistono scostamenti di genere in termini di monte ore di formazione.

Per il Nord un altro elemento di punteggio critico risulta la realizzazione di azioni interaziendali con uno scostamento percentuale medio di circa -17%; segue il Centro con -7%, mentre l’area del Sud e Isole riesce a realizzare quanto programmato in fase iniziale.

Altro elemento di valutazione che presenta delle criticità è quello del coinvolgimento nel piano di aziende che non hanno mai beneficiato della formazione finanziata dal Fondo dal 2007. Le tre aree geografiche

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presentano rispettivamente i seguenti scostamenti percentuali medi: Nord -5%, Centro -6%, Sud e Isole -7%.

Infine l’area del Sud fatica a mantenere il rapporto tra finanziamento richiesto e numero di aziende beneficiarie, presentando una differenza percentuale media rispetto ai valori iniziali di -12%.

Figura 11, media dei punteggi premianti in fase iniziale e in fase finale e scostamento percentuale medio per macro-area

Figura 12, differenza percentuale media degli elementi di valutazione per macro-area

AZIONI INTERAZ.

AZIONI CERTIF.

DONNE

OVER 50, SOSPESI,

STRANIERI

GIOVANI

LAV. AZIENDE

PMI

AZIENDE NEO

BENEF

NUM

BENEF/FINANZ

NORD -17,24% -4,14% -7,08% -1,93% -36,28% -5,56% -5,26% -1,18%

CENTRO -7,69% -2,66% -7,59% 0% -27,96% 0% -6,86% 0%

SUD e ISOLE 0% 0% -10,60% -5,54% -21,76% -3,33% -7,09% -12,73%

-40%

-35%

-30%

-25%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

Differenza % media degli elementi di punteggio

301,33

319,83

322,70

316,45

287,67

299,23

301,40

297,23

NORD

CENTRO

SUD e ISOLE

Media complessiva

Generalista 5/2013

Media punteggio finale Media punteggio iniziale

-4,54%

-6,44% -6,6% -6,07%

-7%

-6%

-5%

-4%

-3%

-2%

-1%

0% NORD CENTRO SUD e ISOLE

Media complessiva

Scostamento % medio punteggio finale-iniziale

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21

La figura 13 illustra l’incidenza percentuale del numero di piani che hanno riportato in sede di rendiconto degli scostamenti negativi rispetto al punteggio complessivo iniziale, andando incontro a decurtazione del finanziamento in base alle regole dell’Avviso. In media il 65% dei piani presenta degli scostamenti negativi, il Nord è la regione geografica che presenta la maggiore incidenza con il 70%, mentre il Centro presenta l’incidenza minore con il 53%. Infine si evidenzia che il valore delle decurtazioni del finanziamento riconosciuto a consuntivo è per il 76% dei piani ricompreso nella classe <-5%. Soltanto un quarto dei piani presenta quindi delle decurtazioni del finanziamento superiori a -5%.

Figura 13, incidenza dei piani che presentano scostamenti negativi e incidenza del valore dello scostamento

30%

47%

35% 35%

70%

53%

65% 65%

NORD CENTRO SUD e ISOLE Totale complessivo

Incidenza dei piano con differenze negative (finale-iniziale)

senza scostamenti con scostamenti 81%

75%

69%

76%

19%

25%

31%

24%

NORD CENTRO SUD e ISOLE Totale complessivo

Incidenza dei valori delle decurtazioni del finanziamento

<=-5,00% >-5,00%

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3. IL MONITORAGGIO SUL CAMPO ATTRAVERSO LA SOMMINISTRAZIONE DI UN

QUESTIONARIO AD UN CAMPIONE DI REFERENTI DEI PIANI E DELLE ATTIVITÀ

FORMATIVE, DI PARTECIPANTI ALLE AZIONI FORMATIVE E DI IMPRENDITORI

3.1 LA METODOLOGIA

Rispetto agli anni precedenti, il monitoraggio sul campo, effettuato dalle AT, si è focalizzato su un insieme di nuove dimensioni di analisi riconducibili all’analisi dell’efficacia “esterna” e delle ricadute dei piani. Laddove sino allo scorso anno il contributo delle AT era volto sostanzialmente all’analisi dell’efficacia “interna” dei piani, focalizzandosi sui processi di programmazione e realizzazione degli interventi formativi e sulla valutazione della conformità tra obiettivi e attività programmate dei piani, da un lato, e risultati conseguiti ed attività effettivamente realizzate, dall’altro lato.

In particolare, il contributo delle AT ha riguardato i seguenti aspetti:

- analisi del grado di raggiungimento degli obiettivi formativi; - analisi degli approcci didattici utilizzati nell’ambito delle diverse tematiche; - analisi delle modalità utilizzate per le verifiche di apprendimento, nelle diverse azioni formative e

per le diverse tematiche; - rilevazione delle percezioni di utilità percepita degli argomenti trattati, delle modalità formative e

della (eventuale) verifica di apprendimento; - valutazione dell’impatto della formazione sul sistema organizzativo dell’impresa.

Il monitoraggio è stato effettuato su un campione di azioni formative relative a specifici piani del Conto di Sistema, selezionate da Fondimpresa (si veda paragrafo 3.2).

Le attività sono state svolte in due successivi steps.

1. Fase di analisi propedeutica al monitoraggio sul campo: approfondimento della documentazione relativa ai piani formativi ed alle azioni da monitorare.

2. Fase di monitoraggio sul campo, attraverso la somministrazione dei seguenti questionari forniti da Fondimpresa:

• questionario 1, al Responsabile delle attività formative del Piano ed al docente dell’azione formativa da analizzare;

• questionario 2, ad almeno n. 4 partecipanti all’azione formativa; • questionario 3, ad un referente aziendale (Imprenditore, Amministratore Delegato o altri).

Nella tabella che segue, sono riportati gli elementi oggetto di rilevazione per ciascuno dei tre questionari:

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QUESTIONARIO ELEMENTI DA RILEVARE

1

Rilevazione della percezione del grado di raggiungimento degli obiettivi formativi

Rilevazione delle modalità formative e relative ore

Rilevazione delle modalità di verifica dell’apprendimento

Rilevazione delle competenze certificate e delle modalità di certificazione

2

Rilevazione delle opinioni di un campione di partecipanti in merito all’utilità percepita degli argomenti trattati, delle modalità formative e della (eventuale) verifica di apprendimento

Rilevazione inquadramento partecipanti (specificare: quadro, impiegato, operaio)

3

Valutazione dell’impatto dell’azione formativa su:

• processi aziendali • performance individuali

In appendice sono riportati i tre questionari utilizzati nel corso dell’indagine sul campo.

3.2 LA SELEZIONE DEL CAMPIONE E LA SUA DISTRIBUZIONE EFFETTIVA PER TEMATICHE FORMATIVE, AREE

TERRITORIALI E DIMENSIONI AZIENDALI

Essendo la prima indagine sul campo estesa a tutto il territorio nazionale si è scelto di privilegiare un campione significativo piuttosto che maggiormente rappresentativo. Lo scopo non è stato quello di estendere a tutta la “popolazione” delle azioni formative dell’Avviso 5/2013 le considerazioni emerse dall’analisi del campione, ma studiare l’effetto e l’impatto che hanno avuto determinate azioni, che possiamo considerare più strutturate, sull’attività lavorativa delle persone che hanno partecipato all’evento formativo.

La domanda che ci siamo posti, e a cui abbiamo cercato di rispondere con questa indagine a campione, è “le azioni formative più strutturate che fanno riferimento all’Avviso 5/2013 che riscontro hanno ottenuto da parte dei fruitori e dei loro referenti aziendali?”

Tenendo presente questo intento, il campione è stato costruito prendendo in considerazione tre variabili critiche:

• Durata • Unicità o molteplicità delle tematiche • Numero di partecipanti

In primo luogo sono state selezionate azioni formative che avessero una durata maggiore o uguale alle 24 ore; questo perché l’impatto di azioni formative di durata inferiore è più difficilmente identificabile dai partecipanti e dai loro referenti e quindi più difficilmente rilevabile dagli intervistatori.

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In secondo luogo, tra le azioni formative di durata superiore o uguale a 24 ore, sono state selezionate esclusivamente quelle che avessero carattere monotematico, evitando quelle con più temi all’interno della stessa azione; questo per evitare che il carattere multi-tematico potesse generare ambiguità nell’identificazione dei processi interessati e degli esiti rilevabili.

In terzo luogo, tra queste azioni formative, sono state selezionate quelle che avevano coinvolto almeno quattro partecipanti di una stessa azienda; questo per avere in una azienda un ventaglio di opinioni e percezioni diverse in merito ad una medesima azione formativa che ha interessato il suo personale.

Questi criteri hanno portato all’individuazione di 2253 azione formative “lavorabili”, tra le quali è stato selezionato un campione di 237 azioni, poco più del 10%.

Nel compiere l’ulteriore selezione si è cercato di mantenere un’equa ripartizione delle tematiche, di assicurare la rappresentanza di 2/3 di aziende con un numero di dipendenti superiore a 50 e di 1/3 di aziende con un numero di dipendenti inferiore a 50, di permettere una adeguata copertura del territorio nelle sei regioni più significative.

L’anagrafica del campione è così ricostruibile.

• Distribuzione geografica

Le azioni riguardano per il 53% imprese del Nord, per il 19% imprese del Centro, il 28% imprese del Sud e Isole (vedi figura 14).

Figura 14, Distribuzione del campione per macroaree

Disaggregandola per singola regione, la distribuzione è ricostruita in figura 15.

53%

19%

28%

Campione per macroaree

Nord Centro Sud e Isole

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25

Figura 15, Distribuzione percentuale del campione per regione

• Distribuzione per dimensioni aziendali

Le aziende oggetto del campione sono per il 63 per cento imprese con più di 50 dipendenti; per il 37% imprese con meno di 50 dipendenti. Come già sottolineato, tale distribuzione è stata decisa fin dall’inizio, per avere una rappresentazione significativa delle piccole imprese, nonostante il sistema delle condizioni poste di partenza privilegiasse la grande dimensione. Vedi figura 16.

Figura 16, La distribuzione del campione per dimensione aziendale

0

5

10

15

20

25

%

Campione per regione

37%

63%

Dimensione aziendale

Minore di 50 Superiore a 50 Dip

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26

• Distribuzione per tematica formativa

Le tematiche formative selezionate sono il risultato di una ponderazione dei temi delle 2253 azioni “lavorabili”. Il grafico in figura 17 ne descrive la loro distribuzione. Il dato ripartito per macroaree rileva una sostanziale pari distribuzione, con alcune eccezioni su temi specifici. Ad esempio nel Nord si evidenzia una prevalenza della tematica formativa delle “lingue”, al Centro risalta la scarsa rilevanza del tema “marketing e vendite”, al Sud e Isole il dato più particolare è la significatività dell’incidenza dei temi “tecniche di produzione” e “impatto ambientale”.

Figura 17, Distribuzione del campione per tematiche formative

4,7%

10,6%

18,2%

9,3%

20,3%

12,7%

16,1%

2,5%

5,5%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

Tematiche formative

5,6%

10,3%

21,4%

11,1%

19%

11,1%

16,7%

1,6%

3,2%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

Nord

4,4%

8,9%

15,6%

0%

26,7%

17,8% 15,6%

4,4%

6,7%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Centro

3,1%

12,3% 13,8%

12,3%

18,5%

12,3%

15,4%

3,1%

9,2%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

Sud e Isole

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27

• Distribuzione tematica formativa per dimensioni aziendali

Il dato riletto in chiave di dimensione determina una fotografia che a livello macro può essere così ricostruita: le imprese con meno di 50 dipendenti sono interessate ad iniziative formative legate a logiche di adempimenti, competenze di base e processi di allineamento sulla filiera, mentre nelle aziende di dimensioni più elevate questi orientamenti sono integrati con temi più collegati allo sviluppo. Vedi il grafico di figura 18.

Figura 18, Distribuzione delle tematiche formative per dimensione aziendale

• Distribuzione partecipanti intervistati per inquadramento aziendale

In complesso sono stati intervistati 832 partecipanti. La distribuzione per inquadramento vede la prevalenza degli impiegati (582), rispetto ai quadri (60) e agli operai (190). Il dato sembra coerente con le tematiche formative individuate e in generale con la progressiva professionalizzazione delle funzioni della popolazione lavorativa. Vedi il grafico di figura 19.

Figura 19, Le qualifiche dei partecipanti intervistati

Sicurezza sul luogo di lavoro

Informatica Lingue Marketing Vendite

Tecniche di produzione Qualità

Gestione aziendale -

Amministrazione

Contabilità - Finanza

Impatto ambientale

Minore di 50 6,3% 6,3% 9,5% 6,3% 14,3% 8,7% 7,9% 1,6% 7,9%

Superiore a 50 Dip 2,4% 13,5% 24,6% 11,1% 23,8% 15,1% 22,2% 3,2% 2,4%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Distribuzione tematiche formative per dimensioni aziendali

7%

70%

23%

Partecipanti intervistati

Quadro Impiegato Operaio

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28

La distribuzione per dimensione aziendale della popolazione intervistata restituisce una fotografia che conferma le proporzioni riguardo la figura dell’impiegato, mentre gli operai sono più rappresentati nelle aziende di meno 50 dipendenti e i quadri in quelle maggiori di 50 dipendenti. Vedi il grafico di figura 20.

Figura 20, Distribuzione della popolazione intervistata per dimensioni aziendali

3.3 I RISULTATI DELLA SURVEY

3.3.1 IL PUNTO DI VISTA DEI REFERENTI DEI PIANI IN MERITO AI RISULTATI DELLE AZIONI FORMATIVE

Il primo dato che emerge su questo punto è il grado complessivo di conseguimento degli obiettivi alla base dell’azione formativa. Il dato si polarizza, secondo l’opinione dei soggetti attuatori, su un livello molto alto, distribuendosi, fra “sostanzialmente raggiunti” e “pienamente raggiunti”. Soltanto in un caso emerge la valutazione di “parzialmente raggiunti”. Vedi grafico in figura 21.

Operaio Impiegato Quadro

Minore di 50 31,4% 64,2% 4,3%

Superiore a 50 Dip 18,0% 73,2% 8,8%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

Distribuzione popolazione intervistata per dimensioni aziendali

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29

Figura 21, Grado di conseguimento dei risultati attesi

I referenti dei piani sono stati sollecitati anche rispetto alla verifica dell’apprendimento e alla certificazione delle competenze. Per quanto riguarda il primo dato, il 74% del campione intervistato dichiara di aver effettuato una verifica dell’apprendimento, privilegiando la modalità del test scritto e, in generale, modalità formalizzate. Vedi il grafico di figura 22.

Figura 22, Tipologia di verifica dell’apprendimento

La traduzione in chiave di certificazione delle competenze è tuttavia più debole; il 53% non prevede alcun rilascio, il 30% prevede il rilascio di attestati/certificazione da parte degli enti attuatori. Soltanto nel 13% delle azioni osservate è stato rilasciato un certificato di verifica da parte di enti terzi. Vedi il grafico di figura 23.

0

10

20

30

40

50

60

70

Grado di conseguimento dei risultati attesi o degli obiettivi didattici dell'azione formativa

26%

48%

5,5% 5,5%

15%

0

10

20

30

40

50

60

Nessuna verifica Test scritto Colloquio Prova pratica Altro

Tipologia di verifica apprendimento

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30

Figura 23, Tipologia di certificazione

3.3.2 IL PUNTO DI VISTA DEI PARTECIPANTI IN MERITO ALL’UTILITÀ DELLE AZIONI FORMATIVE ED

ALL’APPLICAZIONE DEI RISULTATI DELLA FORMAZIONE NEL CONTESTO LAVORATIVO

Sono stati intervistati 832 partecipanti, distribuiti secondo le proporzioni già indicati nel paragrafo 3.2, seguendo l’articolazione del questionario illustrato nel paragrafo 3.1. I dati restituiscono una fotografia così strutturata.

• Utilità percepita degli argomenti trattati nell’azione formativa

Prevale una diffusa e confortante dimensione di positività, da parte dei partecipanti alle azioni formative, con una prevalenza di punteggi da 9 a 12. Solo un 5% degli intervistati, con diversa gradazione, reputa che gli argomenti trattati nell’azione formativa siano stati complessivamente di poca utilità. Vedi grafico di figura 24.

53,2%

29,8%

3,2% 0

8,3%

1,8% 3,7%

0

10

20

30

40

50

60

Nessuna certificazione

Dispositivi di certificazione

rilasciati dall'organismo

realizzatore

Dispositivi di certificazione

regionali

Acquisizione titoli riconosciuti

(patentini conduzione

caldaie, saldatori, ecc)

Certificazioni standard in materia di

informatica e lingue straniere

Acquisizione di crediti ECM o

altri crediti previsti da Ordini

Professionali

Altro

Tipologia di certificazione

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31

Figura 24, Utilità percepita degli argomenti

La valutazione complessiva dell’utilità degli argomenti trattati è data, per ogni partecipante, dalla media delle valutazioni delle seguenti voci: rilevanza degli argomenti trattati nell’azione formativa per il proprio lavoro, acquisizione di nuove conoscenze, acquisizione di nuove capacità, rafforzamento di capacità già possedute (grafici in figura 25).

0

50

100

150

200

250

Utilità percepita degli argomenti trattati nell'azione formativa

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32

Figura 25, Voci che compongono utilità percepita degli argomenti trattati

• Utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l’azione formativa

Per quanto riguarda l’utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l’azione formativa, emerge un diffuso e sostanziale gradimento, ancor più accentuato rispetto al dato precedente. Come si evince dal grafico di figura 26.

0 50

100 150 200 250 300

Gli argomenti proposti nell'azione formativa sono rilevanti per il mio lavoro

0

50

100

150

200

250

Il corso mi ha dato l'opportunità di acquisire nuove conoscenze

0

50

100

150

200

250

Il corso mi ha dato l'opportunità di acquisire nuove specifiche capacità

0

50

100

150

200

250

Il corso mi ha dato la possibilità di rafforzare capacità già possedute

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33

Figura 26, Utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l’azione formativa

La valutazione complessiva dell’utilità delle modalità con cui è stata erogata l’azione formativa è data, per ogni partecipante, dalla media delle valutazioni delle seguenti voci: l’esposizione dei contenuti, la capacità del docente di tenere in considerazione la specificità dei contesti lavorativi, la concretezza degli esempi forniti, la partecipazione attiva ed il confronto (grafici in figura 27). Interessante sottolineare positivamente i punteggi relativi a quest’ultima voce, dimostrazione che i docenti hanno manifestato una grande capacità di coinvolgimento attivo dei partecipanti.

0

50

100

150

200

250

Utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l'azione formativa

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34

Figura 27, Voci che compongono utilità percepita delle modalità formative

• Utilità percepita delle verifiche di apprendimento (laddove effettuate)

Per quanto riguarda l’utilità percepita delle verifiche, il dato riguarda il 74% dei beneficiari delle azioni formative oggetto del campione, che hanno sostenuto una verifica dell’apprendimento (615 partecipanti su 832). Anche in questo caso il dato complessivo è sostanzialmente positivo con una polarizzazione di punteggio tra 9 e 12 come si evince dal grafico in figura 28.

Il 5% degli intervistati che hanno sostenuto una verifica dell’apprendimento, non esprime alcuna valutazione in merito. Questo elemento, anche se statisticamente non rilevante, tuttavia può indicare la necessità di un maggiore impegno da parte del soggetto attuatore e/o dell’azienda nel chiarire ai partecipanti il senso e l’utilità generale delle verifiche.

0 50

100 150 200 250 300 350

I contenuti del corso sono stati esposti in maniera chiara e comprensibile

0

50

100

150

200

250

300

I docenti hanno tenuto conto della specificità dei contesti lavorativi dei

partecipanti

0

50

100

150

200

250

300

I docenti hanno illustrato concreti esempi applicativi

0 50

100 150 200 250 300 350

I docenti hanno facilitato una partecipazione attiva ed il confronto tra i

partecipanti

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35

Figura 28, Utilità delle verifiche di apprendimento (laddove effettuate)

La valutazione complessiva dell’utilità delle verifiche di apprendimento è data, per ogni partecipante, dalla media delle valutazioni delle seguenti voci: sviluppo consapevolezza della conoscenza e delle capacità acquisite, adeguatezza della durata della verifica, adeguatezza del feedback ai partecipanti (grafici in figura 29).

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

200

UTILITÀ PERCEPITA DELLE VERIFICHE DI APPRENDIMENTO

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36

Figura 29, Voci che compongono utilità percepita delle verifiche degli apprendimenti

In merito a quest’ultima voce, si può notare che, se da una parte la valutazione sull’adeguatezza del feedback è stata positiva, segno di una diffusa sensibilità da parte dei docenti coinvolti, dall’altra, circa un 10% dei partecipanti che hanno sostenuto una verifica non hanno risposto relativamente al feedback.

0

50

100

150

200

Le verifiche effettuate nel corso sono servite a sviluppare la consapevolezza delle conoscenze e capacità acquisite

0

50

100

150

200

Le verifiche effettuate hanno avuto una durata adeguata

0

50

100

150

200

A fine corso è stato dato un adeguato feedback ai partecipanti sui risultati

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37

• Applicazione nel contesto lavorativo

La voce finale della sezione del questionario dedicata ai partecipanti riguarda la sfera dell’applicazione nel contesto lavorativo. Sostanzialmente i partecipanti hanno dichiarato di percepire una utilità consistente dell’azione formativa rispetto alla loro attività lavorativa (vedi grafico di figura 30); tuttavia emergono alcuni fisiologici disallineamenti in chiave di applicazione e valorizzazione post corso. Mentre c’è un consenso generalizzato sull’aver potuto mettere in pratica nel contesto lavorativo quanto appreso durante la formazione (vedi grafici in figura 31), le posizioni diventano leggermente più sfumate quando i partecipanti devono esprimere se ciò ha permesso loro di essere più valorizzati e ancora di più quando devono esprimere se hanno percepito un apprezzamento da parte dei loro superiori dopo la partecipazione al corso. Per quanto riguarda quest’ultima voce, più di un 10% dei partecipanti ha preferito rifugiarsi nel “non so rispondere”. Dato che, pur con tutte le cautele del caso, potrebbe suggerire la necessità di una maggiore diffusione della consapevolezza dell’utilità del corso ai diversi livelli organizzativi.

Figura 30, Applicazione nel contesto lavorativo

0

50

100

150

200

250

APPLICAZIONE NEL CONTESTO LAVORATIVO

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38

Figura 31, Voci che compongono utilità percepita dell’applicazione nel contesto lavorativo

Emerge inoltre, anche se non evidenziato dai grafici, che l’inquadramento dei lavoratori (quadro, impiegato, operaio) non incide rispetto alle percezione delle dimensioni sopra riportate.

0

50

100

150

200

250

Quanto appreso mi ha dato l'opportunità di essere maggiormente valorizzato

0

50

100

150

200

Ho avuto l'opportunità di mettere in pratica quanto appreso nel mio contesto lavorativo

0

50

100

150

200

Il mio responsabile ha apprezzato l'applicazione di quanto ho appreso

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39

3.3.3 IL PUNTO DI VISTA DEI REFERENTI AZIENDALI IN RELAZIONE ALL’IMPATTO DELLA FORMAZIONE SUI

PROCESSI AZIENDALI

Questa parte ricostruisce la sezione del questionario relativo alla percezione dei referenti aziendali/imprenditori sui processi aziendali interessati dall’azione formativa e sugli esiti registrati a livello aziendale. In termini assoluti i principali processi coinvolti sono stati:

• Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo (18,9%); • Gestione del servizio al cliente (13,8%); • Sviluppo prodotti e servizi (10,9%);

Per una rappresentazione completa del fenomeno si rimanda al grafico di figura 32.

Figura 32, Processi aziendali interessati dalle azioni formative

L’analisi incrociata per dimensioni aziendali non cambia il ranking di priorità, seppur con distribuzione in percentuale leggermente diversa. E’ interessante notare che i processi aziendali a maggiore rilevanza strategica sono considerati prioritari dai referenti aziendali delle imprese inferiori a 50 dipendenti. Questo potrebbe spiegarsi per la tipologia di beneficiari della formazione e per una distribuzione più orizzontale del processo decisionale nelle aziende di minori dimensioni. La deriva funzionale delle imprese con organici superiori ai 50 attenua la visione di insieme e probabilmente questo impatta sulle dimensioni strategiche. Vedi grafico in figura 33.

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati dalle azioni formative

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40

Figura 33, Processi aziendali interessati dalle azioni formative per dimensioni aziendali

La distribuzione geografica conferma i trend appena descritti. I dati sono pressoché sovrapposti per quanto riguarda l’area Nord e il Sud e Isole, mentre spostamenti, seppur non rilevanti, sono registrabili nell’area Centro. Da notare in questo senso la prevalenza dei processi legati alla gestione “servizio al cliente” e il dato complessivo su “sviluppo visione strategia”. Vedi i grafici di figura 34.

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALLE AZIONI FORMATIVE PER DIMENSIONI AZIENDALI

Superiore a 50 Dip

Minore di 50

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41

Figura 34, Processi aziendali interessati dalle azioni formative nelle aree geografiche Nord, Centro, Sud e Isole

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Nord - Processi aziendali interessati dalle azioni formative

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Centro - Processi aziendali interessati dalle azioni formative

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Sud e Isole - Processi aziendali interessati dalle azioni formative

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42

Di seguito per ciascuna tematica formativa si riporta una scheda che riassume:

A. l’analisi dei processi aziendali sui quali ha impattato la tematica; B. gli esiti in termini di miglioramenti delle performance dei lavoratori, sul processo

maggiormente interessato, declinati come di seguito: a. miglioramento nell’utilizzo delle conoscenze tecniche; b. miglioramento nell’applicazione delle procedure aziendali e/o rispetto normative; c. miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output; d. miglioramento nella riduzione del tempo di svolgimento delle attività; e. miglioramento dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse; f. miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce negli stessi

processi.

Ciascun miglioramento è rilevato con una scala da 0 a 4, dove 0 esprime “voce non pertinente” e 4 indica “miglioramento significativo”.

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43

SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

Le azioni formative relative alla tematica “Sicurezza sul luogo di lavoro” hanno interessato maggiormente il processo di “Gestione ambiente, salute e sicurezza” (37%), come facilmente intuibile, in quanto la tematica ed il processo sono intrinsecamente legati tra loro fin dalle premesse. Risultano esclusi completamente alcuni processi, mai menzionati dai referenti aziendali, cosi come emerge dal grafico di figura 35.

Figura 35, Processi interessati dalle azioni relative alla tematica “Sicurezza sul luogo di lavoro”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione ambiente, salute e sicurezza” sono illustrati nella figura 36. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output”.

Figura 36, Esiti delle azioni formative su “Gestione ambiente, salute e sicurezza”

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Sicurezza sul luogo di lavoro"

2,70

3,10

3,20

1,60

2,00

2,70

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione ambiente, salute e sicurezza"

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44

INFORMATICA

La tematica formativa “Informatica”, come facilmente intuibile, ha interessato maggiormente il processo di “Gestione dell’information technology” (23%), e in secondo luogo quello di “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” (18,6%). Marginale risulta l’impatto di questa tematica sul processo di “Gestione delle risorse finanziarie” e nullo su quello di “Gestione ambiente, salute e sicurezza”. Vedi il grafico di figura 37.

Figura 37, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Informatica”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione dell’information technology” sono illustrati nella figura 38. Anche in questo caso i referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output”.

Figura 38, Esiti delle azioni formative su “Gestione dell’information technology”

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Informatica"

3,06

2,38

3,13

2,25

2,56

2,38

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione dell'information technology"

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45

LINGUE

La tematica formativa “Lingue” ha interessato maggiormente il processo di “Gestione delle relazioni esterne” (28%), e in secondo luogo quello di “Gestione dei servizi al cliente” (20%). Marginale risulta l’impatto su “Gestione delle risorse finanziarie”, “Gestione ambiente, salute e sicurezza”, “Risorse umane”, come si vede dal grafico in figura 39. Soprattutto il dato relativo alle “Risorse Umane” conferma la natura italocentrica delle nostre aziende, orientate all’export e con una ibridazione culturale degli organici ancora in fase di sviluppo e consolidamento.

Figura 39, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Lingue”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione delle relazioni esterne” sono illustrati nella figura 40. Anche in questo caso i referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output”.

Figura 40, Esiti delle azioni formative su “Gestione dell’information technology”

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Lingue"

2,10

1,35

2,55

2,03

1,71

2,13

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione delle relazioni esterne"

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46

MARKETING VENDITE

La tematica formativa “Marketing e Vendite” ha interessato maggiormente il processo di “Marketing e vendite di prodotti e servizi” (26%), e in secondo luogo quello di “Gestione del servizio al cliente” (18%), mostrando una piena coerenza fra tematica e processo coinvolto. Marginale risulta l’impatto di questa tematica sui processi “Gestione delle risorse finanziarie”, “Information Technology” e “Gestione ambiente, salute e sicurezza”. Vedi il grafico di figura 41.

Figura 41, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Marketing Vendite”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Marketing e vendite di prodotti e servizi” sono illustrati nella figura 42. Anche in questo caso i referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output”.

Figura 42, Esiti delle azioni formative su “marketing e Vendite di prodotti e servizi”

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Marketing Vendite"

2,77

2,23

3,38

1,77

2,69

2,46

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Marketing e vendita di prodotti e servizi"

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47

TECNICHE DI PRODUZIONE

La tematica formativa “Tecniche di produzione” ha interessato maggiormente il processo di “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” (20 %), e in seconda battuta quello di “Sviluppo prodotti e servizi” (19%). Marginale risulta l’impatto su “Gestione delle risorse finanziarie” e “Gestione delle relazioni esterne”. Interessante notare come il tema del know how prevalga rispetto a quello della produzione, indicando una certa tendenza da parte delle nostre imprese a scalare la catena del valore e posizionarsi in attività a più alto valore aggiunto, brain consuming. Vedere il grafico in figura 43.

Figura 43, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Tecniche di produzione”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” sono illustrati nella figura 44. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento nell’applicazione procedure aziendali e/o rispetto normative”.

Figura 44, Esiti delle azioni formative su “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ….”

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Tecniche di produzione"

3,12

3,24

2,76

2,52

2,52

2,88

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ..."

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48

QUALITÀ

La tematica formativa “Qualità” ha interessato maggiormente il processo di “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” (27%) e in secondo luogo “Gestione ambiente, salute e sicurezza” (15%). Marginale risulta l’impatto di questa tematica sui processi “Gestione delle risorse finanziarie”, “Marketing e vendite” e “Gestione delle relazioni esterne”. Emerge nella sostanza una visione molto focalizzata e strumentale della qualità sul manufacturing e comunque funzionale alla dimensione di prodotto. Vedi il grafico di figura 45.

Figura 45, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Qualità”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” sono illustrati nella figura 46. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento nell’applicazione procedure aziendali e/o rispetto normative”

Figura 46, Esiti delle azioni formative su “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ….”

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Qualità"

2,87

3,13

3,09

2,04

2,83

2,57

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ... "

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GESTIONE AZIENDALE - AMMINISTRAZIONE

La tematica formativa “Gestione aziendale - amministrazione” ha interessato maggiormente il processo di “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” (19%), e in secondo luogo “Produzione e consegna prodotti e servizi” (12,3%). Il dato interessante è una distribuzione abbastanza omogenea su tutti i processi, a parte il primo sopra indicato e i processi di “Gestione delle risorse finanziarie” e “Marketing e vendita di prodotti e servizi” che risultano leggermente più marginali. Vedi il grafico di figura 47.

Figura 47, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Gestione Aziendale - Amministrazione”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” sono illustrati nella figura 48. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento nell’applicazione procedure aziendali e/o rispetto normative”.

Figura 48, Esiti delle azioni formative su “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ….”

0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi interessati da "Gestione Aziendale - Amministrazione"

2,50

3,05

2,90

2,65

2,25

2,20

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e ..."

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IMPATTO AMBIENTALE

La tematica formativa “Impatto ambientale” ha interessato maggiormente il processo di “Gestione ambiente, salute e sicurezza” (24%) e in secondo luogo “Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo” (17%). Marginale risulta l’impatto di questa tematica sui processi “Gestione delle risorse finanziarie” e “Information Technology”. Risalta il dato relativo al processo “Gestione del servizio cliente” (14%), legato con ogni probabilità alla crucialità del tema lunga la filiera e ai protocolli da essa avviati. Vedi il grafico di figura 49.

Figura 49, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Impatto ambientale”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione ambiente, salute e sicurezza” sono illustrati nella figura 50. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata su un “miglioramento nell’applicazione procedure aziendali e/o rispetto normative”.

Figura 50, Esiti delle azioni formative su “Gestione ambiente, salute e sicurezza”

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Impatto Ambientale"

3,00

3,29

3,14

3,00

3,14

3,00

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione ambiente, salute e sicurezza"

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CONTABILITÀ - FINANZA La tematica formativa “Contabilità - Finanza” ha interessato maggiormente il processo legato a “Gestione delle risorse finanziarie” (25 %), e in secondo luogo “Sviluppo visione strategia” (19 %). La tematica non ha impattato sui processi “Sviluppo prodotti e servizi” e “Gestione delle relazioni esterne”. Vedi il grafico di figura 51.

Figura 51, Processi aziendali interessati dall’azione formativa “Contabilità - Finanza”

Gli esiti delle azioni formative relative a questa tematica sul processo “Gestione delle risorse finanziarie” sono illustrati nella figura 52. I referenti aziendali intervistati ritengono che l’influenza più consistente sia stata sia su un “miglioramento nell’applicazione procedure aziendali e/o rispetto normative” sia su un “miglioramento nell’utilizzo delle conoscenze tecniche”.

Figura 52, Esiti delle azioni formative su “Gestione delle risorse finanziarie”

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

Sviluppo visione e strategia

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo prodotti e servizi

Gestione dell'information technology

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e …

Sviluppo e gestione risorse umane

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Processi aziendali interessati da "Contabilità - Finanza"

2,50

2,50

2,00

1,50

1,75

2,00

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50

Miglioramento nell'utilizzo delle conoscenze tecniche

Miglioramento nell'applicazione procedure aziendali e/o rispetto

normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output

Riduzione del tempo di svolgimento delle attività

Miglioramento dell'efficienza nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle relazioni con i colleghi con i quali si interagisce

negli stessi processi

Esiti su "Gestione delle risorse finanziarie"

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4. L’ANALISI DEI CONTENUTI DELLE TEMATICHE FORMATIVE

In questo capitolo si riporta l’analisi dei contenuti delle tematiche formative. Questa analisi, consente per la prima volta di esplorare i contenuti delle azioni formative erogate dai soggetti attuatori per tematiche formative e restituisce i risultati dell’Avviso 5/2013 rispetto alle aree tematiche prioritarie. Dal punto di vista metodologico, si è proceduto inizialmente all’esplosione degli argomenti delle azioni formative che attraverso le parole piene sono stati ricondotti a categorie e contenuti. Successivamente, attraverso una nuova analisi dei piani formativi, si è risaliti alle aree tematiche prioritarie dell’Avviso (risultati presentati nelle Conclusioni). Di seguito i passaggi metodologici:

1. sono stati estratti dal sistema FPF gli “argomenti” delle giornate formative inserite nel calendario da parte del soggetto attuatore per ciascuna azione formativa oggetto di monitoraggio ;

2. si è proceduto alla lemmatizzazione e normalizzazione delle parole e locuzioni presenti nelle stringhe di testo estratte, ovvero si sono riportate le forme dei sostantivi e degli aggettivi al singolare maschile, si sono corretti gli errori di ortografia rilevati, le forme grafiche sono state ricondotte al carattere minuscolo, si sono omologate le locuzioni indicate in maniera differente ma con lo stesso significato;

3. tramite l’applicativo open source TagCrowd (http://www.tagcrowd.com) si è proceduto a creare delle nuvole di parole (word clouds) per ciascuna tematica formativa, evidenziando in tal modo le parole piene, ossia le più frequenti all’interno delle stringhe di testo;

4. a partire dalle parole piene si è tornati ad analizzare il testo degli argomenti delle giornate formative per individuare le categorie tematiche, ovvero dei concetti chiave afferenti a ciascuna tematica formativa, e quindi i contenuti delle azioni formative.

5. Infine si è proceduto a realizzare delle mappe concettuali a partire dalle aree tematiche prioritarie dell’Avviso in modo da evidenziare le relazioni con le tematiche formative e i contenuti.

Di seguito per ciascuna tematica formativa viene riportata la nuvola di parole (word cloud) degli argomenti delle giornate formative realizzata tramite TagCrowd.com che evidenzia le parole piene presenti nelle stringhe di testo e successivamente la tabella con le categorie tematiche e i relativi contenuti.

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4.1 CONTABILITÀ E FINANZA

Categorie tematiche contenuti

internazionalizzazione commercio internazionale, contrattualistica internazionale, prassi bancaria internazionale, export credit risk management, strumenti finanziari per l’internazionalizzazione

contabilità contabilità, bilancio, aspetti amministrativi e fiscali

gestione controllo di gestione

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4.2 GESTIONE AZIENDALE E AMMINISTRAZIONE

Categorie tematiche contenuti

gestione gestione aziendale, gestione delle esportazioni, gestione amministrativa, fiscale e contabile, gestione fornitori, gestione magazzino, gestione del personale, controllo di gestione, gestione del cambiamento, pianificazione, project management, itil foundation, modello di business, lean production e lean thinking

processo descrizione del processo, analisi di processo, processo critico, innovazione di processo, business intelligence, digitalizzazione

strategia strategia commerciale, strategia aziendale, strategia per l’innovazione, mercati internazionali, mercati emergenti

contabilità contabilità, bilancio

contratto di rete aspetti legali del contratto di rete, vantaggi e agevolazioni ,gestione operativa del progetto di rete, reti e forme collaborative tra imprese

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4.3 INFORMATICA

Categorie tematiche contenuti

sistema sistema aziendale, sistema informatico, sistema informativo, ERP (Enterprise Resource Planning), sistema di gestione elettronica dei documenti, cloud computing*

processo processo aziendale, digitalizzazione, strumento informatico a supporto del processo, infrastrutture IT, itil foundation

linguaggi di programmazione OO, java, java j2ee

office automation word, excel, foglio elettronico, ECDL, EIPASS, internet, networking

*Il cloud computing risulta un contenuto sotto-rappresentato, benché potrebbe essere considerato un contenuto chiave nell’ambito dell’area tematica prioritaria “digitalizzazione dei processi aziendali”.

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4.4 IMPATTO AMBIENTALE

Categorie tematiche contenuti

sistema sistema di gestione ambientale, sistema di gestione integrato, norme UNI EN ISO, carbon footprint, sistema di responsabilità aziendale SA 8000

energy manager energy manager

produzione integrata produzione integrata (agricoltura integrata), regole della produzione integrata, protocollo globalgap per le buone pratiche agricole, commercializzazione prodotti da agricoltura integrata

verde* cura del verde

rifiuti* smaltimento rifiuti, smaltimento localizzato, politica ambientale UE, riutilizzo, reimpiego e riciclaggio dei rifiuti, normative di riferimento per la gestione dei rifiuti

*Le categorie “verde” e “rifiuti” risultano sotto-rappresentate, ma rappresentano comunque delle categorie chiave nell’ambito della tematica formativa “Impatto ambientale”.

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4.5 LINGUE

Categorie tematiche contenuti

lingua inglese livelli base, avanzato, business e intermedio, grammatica, comunicazione, conversazione, comprensione, ascolto, negoziazione, scrivere, leggere, vocabolario, espressioni e frasi di uso quotidiano, inglese legale, inglese tecnico

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4.6 MARKETING E VENDITE

Categorie tematiche contenuti

vendita fasi della vendita, rete di vendita, negoziazione, risultati della vendita, tecnica di vendita, e-commerce, social shopping, tecniche comunicative, sito web come strumento di vendita, accordi commerciali di vendita

marketing CRM (customer relationship management), strategia aziendale, web marketing, strategia SEO (serch engine optimization), marketing commerciale, online advertising, search engine marketing (SEM), marketing relazionale

internazionalizzazione strategie di internazionalizzazione, marketing internazionale, gestione delle esportazioni, incoterms (International commerce terms)

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4.7 QUALITÀ

Categorie tematiche contenuti

sistema sistema di gestione della qualità, sistema di gestione integrato qualità, sicurezza e ambiente, miglioramento del sistema integrato, norme UNI EN ISO, OHSAS, gestione della documentazione del sistema integrato, audit, gestione delle non conformità, individuazione dei processi, strumenti di monitoraggio del sistema, PDCA (plan do check act), certificazione

gestione TQM (total quality management), gestione del miglioramento continuo, tecniche e strumenti di miglioramento, lean in fabbrica

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4.8 SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

Categorie tematiche contenuti

sistema sistema di gestione della sicurezza, sistema di gestione integrato qualità, sicurezza e ambiente, norme UNI EN ISO, OHSAS, auditor di prima e seconda parte, principi e strumenti di implementazione del sistema di gestione, certificazione

DVR (documento di valutazione dei rischi)

guida alla redazione del DVR

energy manager energy manager

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4.9 TECNICHE DI PRODUZIONE

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Categorie tematiche contenuti

processo processo aziendale, FMEA (failure mode and effects analysis) di processo, digitalizzazione del processo, sviluppo di processo, affidabilità di processo

prodotto rintracciabilità del prodotto, affidabilità di prodotto, industrializzazione del prodotto

produzione produzione industriale, programmazione delle produzione, lean production, organizzazione delle produzione, gestione della produzione, controllo di produzione, aumentare l’efficienza della produzione, pianificazione della produzione, ciclo della produzione

innovazione innovazione tecnologica, innovazione tecnologica di prodotto, innovazione tecnologica di processo, innovazione aziendale, dinamica dell’innovazione di prodotto, automazione industriale, prototipi

tecnologia disegno e progettazione delle tecnologia, evoluzione della tecnologia, nuove tecnologie, tecnologia nell’economia dell’impresa, tecnologia per l’innovazione di prodotto, automazione, automazione del magazzino, gestione strategica della tecnologia

sistema automazione di sistema, sistema di gestione delle performance aziendali, sistema produttivo, sistema di qualità, sistema informatico, sistema informativo

strumento strumento diagnostico, strumento di lettura, saper utilizzare lo strumento, nuovi strumenti, nuovi macchinari, strumenti per sviluppare nuovi prodotti

tecnica tecnica di digitalizzazione dei documenti, tecnica di installazione, elettrotecnica, tecnica agricola eco-sostenibile, tecnica di progettazione, tecnica di manutenzione di macchine e impianti

WCM (world class manufacturing) strategia e progetto di WCM, strumenti del WCM

linguaggi di programmazione linguaggi specialistici di programmazione, ios, android

organizzazione 5S (separare, riordinare, pulire, sistematizzare, sostenere), organizzazione del lavoro, team work, ruoli, funzioni, organigramma, istruzioni operative

logistica logistica, logistica e distribuzione, controllo delle prestazioni logistiche, tempi di consegna, magazzino, modelli organizzativi della logistica distributiva, piattaforme logistiche, efficienza del magazzino, pianificazione e ottimizzazione dei trasporti

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5. LA CAPACITÀ DI GESTIONE DEI PROCESSI FORMATIVI E DI SUPPORTO ALLA

FORMAZIONE IN BASE ALL’AUTOVALUTAZIONE DEGLI ENTI ATTUATORI

I documenti conclusivi elaborati dal soggetto attuatore in chiusura di progetto prevedevano per l’Avviso 5/2013 la compilazione di un documento, denominato Modello Rilevazione dei risultati rispetto a obiettivi, contenuti e modalità di intervento del Piano formativo (Allegato 14 alle Linee Guida). Obiettivo di tale modello era l’autovalutazione ex post del piano formativo da parte del soggetto attuatore.

L’inserimento dell’Allegato 14 nell’impianto di monitoraggio valutativo, è coerente rispetto all’idea promossa dal Fondo, di sollecitare il soggetto attuatore a riflettere sulle modalità e sull’efficacia del suo processo formativo. In questo senso una lettura, in chiave processuale, accompagnata dalla Relazione di fine attività, è sembrato il corretto completamento del processo di valutazione didattica.

L’allegato 14 si muove in continuità con la filosofia del monitoraggio valutativo di Fondimpresa per almeno due motivi principali:

- la centralità del focus del processo formativo. Fin dalla sua origine Fondimpresa ha mostrato grande attenzione a monitorare il processo formativo dei soggetti attuatori. Per anni il focus della valutazione è stato il piano formativo; obiettivo di Fondimpresa, all’inizio della sua attività, è stato quello di “condurre” i soggetti attuatori a un corretto uso del Fondo; in questo senso la valutazione, fatta insieme alle Articolazioni Territoriali, centrava gli aspetti del processo formativo. Oggi questo focus può dirsi in parte raggiunto e le priorità del monitoraggio valutativo sono diventate altre. Tuttavia è sembrato logico mantenerne un presidio, seppur con modalità più leggere e complementari rispetto agli altri oggetti di analisi;

- l’introduzione di processi di autovalutazione, come strumento per analizzare quanto fatto e ragionare su elementi di forza e debolezza del processo. Da sempre la natura del monitoraggio valutativo è da considerarsi un processo di accompagnamento, il cui obiettivo è quello di migliorare la performance degli enti attuatori e rendere sempre più fluido il collegamento fra bisogno e capacità erogativa del Fondo. La natura di accompagnamento si completa con l’attivazione di processi formalizzati di autovalutazione che attivano meccanismi di riflessione e di miglioramento, entro una griglia definita dallo schema individuato dall’Allegato 14. Oltre la dimensione di apprendimento appena indicata, le pratiche di autovalutazione risultano più sostenibili e replicabili nel tempo, attivando meccanismi di confronto fra gli stessi attori, sulla base delle risultanze emerse. Anche in questo caso una innovazione di processo significativa, attribuibile all’impianto immaginato di valutazione e di definizione dell’Allegato 14.

Il Modello di Rilevazione dei risultati è articolato in 5 macro aree, che riprendono quindi uno schema consolidato di analisi del processo formativo:

1) Obiettivi e aree tematiche del Piano; 2) Modalità didattiche; 3) Attività preparatorie e di accompagnamento; 4) Attività non formative; 5) Attività di monitoraggio e valutazione.

Prevede inoltre uno spazio finale in cui indicare eventuali scostamenti rispetto al piano ipotizzato e le ragioni per cui sono accaduti questi scostamenti.

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L’articolazione dell’allegato 14 prevede inoltre la presenza di alcune sottovoci, il cui dettaglio contribuisce ad arricchire la descrizione effettuata. Il punto 3, “Attività preparatorie e di accompagnamento”, ad esempio, presenta le seguenti sottovoci di ulteriore specificazione, al fine di avere il quadro più completo possibile delle azioni effettuate oltre l’attività di erogazione pura:

3.1 Analisi della domanda;

3.2 Diagnosi e rilevazione fabbisogni formativi;

3.3. Predisposizione programmi operativi per la formazione;

3.4 Partenariato con altri piani;

3.5 Definizione metodologie e modelli di formazione continua;

3.6 Altre attività di accompagnamento.

Il punto 4, “Attività non formativa”, si completa con le seguenti sotto voci:

4.1 Progettazione delle attività del Piano;

4.2 Promozione delle attività del Piano;

4.3 Individuazione, selezione e orientamento dei partecipanti;

4.4 Monitoraggio e valutazione;

4.5 Diffusione e trasferimento dei risultati.

Il punto 5, “Attività di monitoraggio e Valutazione”, è a sua volta così articolato:

5.1. Valutazione e monitoraggio ex ante;

5.2 Valutazione e monitoraggio in itinere;

5.3 Valutazione e monitoraggio ex post.

L’analisi dei dati riportati negli allegati 14 dei Piani relativi all’Avviso 5/2013 evidenzia alcuni aspetti ricorrenti tra i diversi soggetti attuatori:

- emerge la tendenza a descrivere la “storia” del piano, anche con dovizia di particolari accaduti piuttosto che a sviluppare un’analisi critica relativa alla gestione del piano lungo tutto il suo ciclo di vita ed agli esiti prodotti;

- emerge una significativa duplicazione fra i dati presentati nella Relazione di fine attività e l’Allegato 14, rendendo poco utile l’analisi dei due documenti;

- la voce “scostamenti significativi”, area dedicata a comprendere quali fattori non contemplati in fase progettuali hanno inciso sulle dinamiche del progetto, non presenta indicazioni particolari, se non quanto già riportato nella Relazione Finale;

- le modalità di restituzione del report, in formato descrittivo, non permettono incroci fra piani su singole voci e amplificano la dimensione descrittiva dell’Allegato 14.

In chiave di contenuti specifici, i dati disponibili indicano alcune ricorrenze, in continuità con gli esiti dei precedenti rapporti valutativi. Più in particolare:

- la dimensione del processo formativo, nel suo intero ciclo, è ben gestita dai soggetti attuatori. Questo dato conferma una diffusa tendenza registrata negli anni dal Nucleo di Monitoraggio e Valutazione, di una crescita complessiva in termini di governo del processo formativo nelle sue diverse voci, da parte del sistema dei soggetti attuatori;

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- gli scostamenti, rispetto a quanto espresso in progettazione e ritenuto ammissibile, sono in valore assoluto pochi e dimostrano una acquisita competenza del soggetto attuatore in fase di pianificazione della consistenza del bisogno formativo e della qualificazione della relazione con il sistema delle imprese e dei lavoratori/lavoratrici;

- emerge una chiara prevalenza delle modalità di «aula» come forma erogativa, nelle sue accezioni più varie. Talvolta sono presenti modalità più flessibili, ma nella sostanza Fondimpresa si configura come lo strumento primario per attivare processi formativi istituzionali. Questa riflessione è rafforzata dal fatto che in generale il contesto in cui viene erogata la formazione è l’azienda;

- la voce «valutazione» non sempre è compilata e solo saltuariamente risulta coerente rispetto a quanto fatto, a conferma di una dimensione non sempre chiara nella idea del soggetto attuatore, in risposta alle richieste del Fondo.

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6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

In questo capitolo conclusivo si richiamano i più significativi risultati analizzati nei precedenti capitoli.

I settori economici che hanno maggiormente beneficiato delle attività formative svolte nell’ambito dell’Avviso 5/2013: “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” risulta il primo settore con 14,2%, seguono “commercio all’ingrosso e al dettaglio” con 11,6%, “metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo” con 8,6%, “fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici” con 8,3%, “costruzioni” con 6,8%, “sanità” e “agricoltura” entrambi con 5,3%.

Per quanto riguarda la distribuzione percentuale delle aree tematiche tra i diversi settori la tematica “tecniche di produzione” in termini di volumi della formazione è maggiormente presente nei settori economici della “metallurgia, fabbricazione di prodotti in metallo” (14,6%), della “fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici” (10,6%) e del “commercio” (8,4%). Infine è interessante notare che tale tematica ha un’incidenza del 7,7% nel settore dell’ “agricoltura”, probabilmente dovuta alle nuove tecniche di agricoltura biologica e integrata che interessano sempre di più questo ambito.

La tematica “marketing e vendite” incide per il 21,6% nel settore del “commercio” e per il 14,6% nel settore delle “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese”. Interessante in questo caso il dato dell’8,4% relativo al settore della “fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici”, dimostrando la necessità per le aziende di questo settore di valorizzare e trovare nuovi spazi commerciali per i propri prodotti. La tematica “informatica” è maggiormente presente, come era facile intuire, nel settore delle “imprese dei servizi” con 21,8%; altri settori in cui incide la formazione relativa all’ “informatica” sono quelli del “commercio” con 12,2% e dell’ “agricoltura” con 7,5%.

La formazione relativa alla tematica “gestione aziendale-amministrazione” incide soprattutto nelle aziende dei settori” attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 15,6% e “commercio” con 12,8%. Segue “fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici” con 9,2%.

Per quanto riguarda la dimensione aziendale si evidenzia che le aziende sotto i 50 dipendenti beneficiano complessivamente del 69% del monte ore della formazione.

Passando all’analisi dei risultati della survey condotta dalle Articolazioni Territoriali, finalizzata a rilevare il punto di vista dei soggetti attuatori, dei partecipanti alle azioni formative e dei loro referenti aziendali, si riportano nel seguito alcune principali considerazioni.

Per quanto riguarda il punto di vista dei soggetti attuatori non si rilevano differenze significative né a livello delle azioni formative né a livello territoriale. I punteggi rispetto al raggiungimento degli obiettivi formativi si attestano sui valori più alti della scala. Tale dato potrebbe dare luogo a sospetti di autoreferenzialità, ma è confortato sia dai dati sulle percezioni dei partecipanti che dall’analisi dell’impatto sui processi aziendali.

Per quanto riguarda l’utilità percepita dai partecipanti alle azioni formative, complessivamente emerge un elevato grado di soddisfazione per tutte e 4 le dimensioni oggetto di analisi:

• utilità percepita degli argomenti trattati nell'azione formativa; • utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l'azione formativa; • utilità percepita delle verifiche di apprendimento (laddove previste); • possibilità di applicazione nel contesto lavorativo.

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Va messo però in evidenza, per quanto riguarda la dimensione di analisi “possibilità di applicazione delle conoscenze nel contesto lavorativo”, una significativa percentuale (10%) di “non so rispondere” alla domanda “il tuo superiore ha mostrato apprezzamento per le conoscenze che hai acquisito nel corso dell’azione formativa?”. Tale risultato può costituire un indizio, da non trascurare, della poca diffusione, in ambito aziendale, di appropriate politiche e strumenti di “follow up” delle azioni formative. Anche se si tratta di una implicazione che non interessa strettamente la gestione del Fondo, è opportuno evidenziare che sia la letteratura che le buone prassi in materia di “Transfer of training”, evidenziano che i risultati del processo attraverso il quale le conoscenze acquisite dai partecipanti vengono efficacemente utilizzate nel contesto lavorativo, sono strettamente influenzati dalle relazioni tra il capo ed il collaboratore prima, durante e dopo l’intervento formativo.

Casi di successo relativi al “Transfer of Training” evidenziano l’importanza, nei periodi successivi alla conclusione dell’azione formativa, di alcune “buone pratiche” come ad esempio:

• condivisione tra capo e collaboratore di un piano di lavoro finalizzato al trasferimento delle conoscenze acquisite nell’ambito delle attività lavorative;

• ampliamento delle mansioni e/o affidamento di nuovi obiettivi grazie alle conoscenze acquisite nell’ambito del corso;

• coinvolgimento del collaboratore in nuovi progetti per la cui realizzazione potevano essere utilizzate le conoscenze acquisite nel corso dell’intervento formativo;

• affidare al collaboratore il compito di effettuare dei seminari all’interno della propria unità organizzativa per condividere le nuove conoscenze con colleghi e collaboratori.

Tali prassi possono svolgere un effetto “leva” per quanto riguarda l’impatto delle attività formative a livello individuale ed organizzativo. In assenza di un tale sforzo, che è opportuno attivare con tempestività a conclusione dell’intervento formativo, vi è il rischio che il “potenziale” di conoscenze, soddisfazione ed utilità percepita dei partecipanti non venga adeguatamente valorizzato nel contesto aziendale.

Non emergono significative differenze tra le tre aree geografiche.

I processi aziendali rispetto ai quali, secondo il parere dei referenti aziendali, vi è stato il maggiore impatto delle azioni formative risultano essere:

• Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo (18,9%); • Gestione del servizio al cliente (13,8%); • Sviluppo prodotti e servizi (10,9%); • Produzione e consegna prodotti e servizi (9,4%); • Gestione delle relazioni esterne (8,8%); • Sviluppo visione e strategia (8,1%); • Gestione ambiente, salute e sicurezza (8%); • Sviluppo e gestione risorse umane (6,8%); • Gestione dell’information technology (6,8%); • Marketing e vendita di prodotti e servizi (6,5%); • Gestione delle risorse finanziarie (2%).

I dati sono pressoché sovrapposti per quanto riguarda l’area Nord e il Sud e Isole, mentre spostamenti, seppur non rilevanti, sono registrabili nell’area Centro. Da notare in questo senso la prevalenza dei processi legati alla gestione “servizio al cliente” e il dato complessivo su “sviluppo visione strategia”.

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Per quanto riguarda l’impatto della formazione sulle performance dei lavoratori i risultati sono senz’altro soddisfacenti. Per tutti i processi aziendali presi in esame, le interviste ai referenti aziendali hanno evidenziato un significativo miglioramento delle performance dei lavoratori che hanno partecipato alle azioni formative oggetto di analisi, per tutti gli indicatori di performance considerati:

• utilizzo delle conoscenze; • relazioni con i colleghi; • utilizzo delle risorse in modo efficiente; • tempo di svolgimento delle attività; • qualità degli output; • rispetto procedure aziendali e normative.

Entrando nel merito dell’impatto delle diverse aree tematiche sulle performance dei lavoratori, i risultati della survey evidenziano che:

• Le azioni formative relative alle tematiche “Sicurezza sul luogo di lavoro”, “Informatica”, “Lingue” e “Marketing e Vendite” hanno avuto un impatto particolarmente significativo per quanto riguarda il “miglioramento della qualità delle attività svolte e dei relativi output”.

• Le azioni formative relative alle “Tecniche di produzione” hanno avuto impatto particolarmente significativo per quanto riguarda il “miglioramento nell’uso delle conoscenze tecniche”.

• Le azioni formative relative alle tematiche “Qualità”, “Gestione Aziendale – Amministrazione” e “Impatto Ambientale” hanno comportato il più significativo impatto per quanto riguarda il “miglioramento nell’applicazione di procedure aziendali e/o nel rispetto di normative”.

Riepilogando, i risultati della survey evidenziano:

1) Una diffusa e confortante dimensione di positività.

I punteggi tendenzialmente elevati attribuiti dai soggetti attuatori al grado di raggiungimento dei risultati raggiunti dall’azione formativa, trovano un altrettanto positivo riscontro da parte dei partecipanti all’azione formativa stessa, salvo limitate eccezioni che non hanno avuto un impatto significativo sul risultato complessivo. Segno che tale valutazione da parte dei soggetti attuatori non è stata determinata da un’eccessiva autoreferenzialità quanto dalla consapevolezza di aver svolto bene il compito assegnato.

2) Una sviluppata, ma ancora non completamente diffusa, consapevolezza della validità della verifica dell’apprendimento.

Nel 74% delle 236 azioni analizzate, è stata effettuata una verifica dell’apprendimento. L’utilità della verifica percepita dai partecipanti è mediamente elevata, segno che, anche da parte dei beneficiari, la verifica non è vissuta come un mero adempimento formale, ma come un efficace completamento dell’azione formativa stessa. Da sottolineare il dato positivo relativamente alla valutazione dell’adeguatezza del feedback ai beneficiari dell’azione formativa da parte dei docenti, sui risultati della verifica, segno di una diffusa sensibilità nel merito da parte dei docenti coinvolti.

Nel restante 26% delle azioni formative analizzate non è stata svolta alcuna verifica. Il dato conferma la necessità da parte di Fondimpresa di inserire l’obbligo della verifica per azioni formative di durata uguale o superiore alle 24 ore, obbligo che è stato introdotto con gli ultimi bandi.

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3) Un consenso generalizzato sull’applicabilità e l’applicazione nel contesto lavorativo di quanto appreso durante l’azione formativa.

Questo è, a nostro parere, un altro elemento particolarmente significativo messo in evidenza sia direttamente dai beneficiari dell’azione formativa, sia dai referenti aziendali, intervistati sugli esiti dell’azione formativa stessa. Erogare (e fruire) una formazione che trova riscontro diretto ed una applicabilità nell’ambiente lavorativo è uno degli obiettivi principali che si pongono tutti i soggetti coinvolti nei percorsi formativi attivati. Avere un feedback positivo generalizzato da parte dei fruitori diretti ed indiretti è il segnale che ci si sta muovendo nella giusta direzione.

Passando all’analisi dei contenuti delle azioni formative, i risultati consentono di evidenziare la buona correlazione tra i contenuti formativi relativi alle diverse tematiche formative e le aree tematiche prioritarie dell’Avviso 5/2013, come riportato nella tabella che segue, nella quale per ciascuna area tematica prioritaria dell’Avviso vengono riportate le corrispondenti tematiche formative ed alcuni esempi di contenuti formativi. Occorre precisare che le categorie riportate non risultano mutuamente escludenti, in quanto i soggetti attuatori hanno facoltà di declinare i contenuti delle azioni nelle tematiche formative che ritengono maggiormente appropriate sulla base degli obiettivi formulati.

Si è ritenuto opportuno, in questa sede, mantenere tale peculiarità in modo da non alterare i risultati e fare emergere le sovrapposizioni, ma soprattutto i contenuti formativi maggiormente qualificanti, quali ad esempio: PCM – project cycle management, WCM - word class manufacturing, itil foundations, digital factory, gestione digitale della supplay chain management, CRM, ERP, web marketing, etc.

La tabella 5 mostra che nonostante la generalità delle priorità tematiche e la genericità delle tematiche formative, i soggetti attuatori riescono a declinare in maniera piuttosto coerente i contenuti delle azioni formative dai quali si evince, a grandi linee, il fabbisogno formativo delle aziende. Dal quadro che si delinea emerge che Fondimpresa finanzia la formazione che incide sui processi di sviluppo legati all’infrastruttura di base delle aziende. Questa constatazione riporta la formazione continua sul piano della realtà aziendale, allontanandola dal discorso retorico.

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Tabella 3, mappa concettuale aree tematiche prioritarie, tematiche formative, contenuti formativi

AREA TEMATICA PRIORITARIA

TEMATICA FORMATIVA CONTENUTI FORMATIVI (elenco esemplificativo, non esaustivo)

INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO

TECNICHE DI PRODUZIONE Lean production FMEA di processo Sviluppo di processo Innovazione tecnologica di prodotto e di processo Progettazione e industrializzazione del prodotto Tecniche di manutenzione di macchine e impianti Automazione del magazzino Dinamica dell’innovazione CAD-CAM Prototipazione Evoluzione della tecnologia Automazione Gestione strategica della tecnologia Strumenti per sviluppare nuovi prodotti Saper utilizzare nuovi strumenti/macchinari Nuove tecniche di lavoro WCM –world class manufacturing

GESTIONE PCM – project cycle management Business Intelligence Itil foundations

IMPATTO AMBIENTALE Sistema di gestione ambientale Certificazioni biologiche Carbon footprint Protocollo global gap per le pratiche agricole

INFORMATICA Itil foundations Sistema informatico e sistema informativo Business intelligence

DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AZIENDALI

GESTIONE AZIENDALE e AMMINISTRAZIONE

Digitalizzazione di processo Supply Chain Management Digital Factory Flussi comunicativi dell’impresa

INFORMATICA Sistema di gestione elettronica dei documenti Infrastrutture informatiche Digitalizzazione di processo Strumenti informatici a supporto dei processi aziendali ERP (Enterprise Resource Planning) Office automation EXCEL Utilizzo della PEC ECDL e EIPASS

TECNICHE DI PRODUZIONE Digitalizzazione di processo Tecnica di digitalizzazione dei documenti

MARKETIND e VENDITE CRM – Customer Relationship Management

COMMERCIO ELETTRONICO

MARKETING e VENDITE E-commerce Social shopping Sito web come strumento di vendita Web marketing Web design SEO – Search Engine Optimization SEM – Search Engine Marketing Online advertising

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CONTRATTI DI RETE

GESTIONE AZIENDALE E AMMINISTRAZIONE

Aspetti legali del contratto di rete Vantaggi e agevolazioni Gestione operativa del progetto di rete Reti e forme collaborative tra imprese

INTERNAZIONALIZZAZIONE

CONTABILITA’ e FINANZA Contrattualistica internazionale Prassi bancaria internazionale Export credit risk management Strumenti finanziari per l’internazionalizzazione Commercio internazionale

GESTIONE AZIENDALE E AMMINISTRAZIONE

Piano di internazionalizzazione dell’impresa Metodi e strumenti per il business internazionale Gestione delle esportazioni Mercati internazionali Mercati emergenti Strategia commercial

LINGUE Lingua inglese

MARKETING E VENDITE Strategie di internazionalizzazione Marketing internazionale Gestione delle esportazioni Incoterms (International commerce terms)

Pur in presenza, quindi, di una buona corrispondenza tra contenuti delle azioni formative e tematiche prioritarie dell’Avviso 5/2013, emergono alcuni punti di debolezza quali:

• l’inserimento di corsi base di excel nell’ambito dell’area tematica della “digitalizzazione dei processi aziendali” e di corsi base di lingua inglese per l’area tematica dell’ “internazionalizzazione”;

• il ricorso a titoli troppo generici delle azioni formative (es.: lingua, innovazione di prodotto); l’ipotesi sottesa è che in questo modo i soggetti attuatori possano adattare i contenuti alle reali necessità aziendali solo nelle fasi immediatamente precedenti l’erogazione dell’azione formativa;

• il fatto che molto spesso l’“argomento della giornata formativa” coincide con il titolo dell’azione per tutte le giornate formative inserite in calendario. Questo fenomeno, ampiamente diffuso, limita l’analisi dei contenuti delle azioni formative .

Per quanto riguarda infine la capacità di gestione dei processi formativi e delle attività di supporto alla formazione da parte dei soggetti attuatori l’analisi dei dati riportati nell’Allegato 14 alla relazione finale dei piani evidenzia quanto segue:

- il processo formativo, nel suo intero ciclo, è ben gestita dai soggetti attuatori;

- gli scostamenti, rispetto a quanto espresso in progettazione e ritenuto ammissibile, sono in valore assoluto limitati e dimostrano una acquisita competenza del soggetto attuatore in fase di pianificazione della consistenza del bisogno formativo e della qualificazione della relazione con il sistema delle imprese e dei lavoratori/lavoratrici;

- emerge una chiara prevalenza delle modalità di «aula» come forma erogativa, nelle sue accezioni più varie. Talvolta sono presenti modalità più flessibili, ma nella sostanza Fondimpresa si configura come lo strumento primario per attivare processi formativi istituzionali. Questa riflessione è rafforzata dal fatto che in generale il contesto in cui viene erogata la formazione è l’azienda.

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Emergono però alcune criticità relative a come è stata utilizzata la griglia di supporto all’autovalutazione della gestione dei piani riportata nel già citato Allegato 14:

- la tendenza a descrivere la “storia” del piano, anche con dovizia di particolari, piuttosto che a sviluppare un’analisi critica relativa alla gestione del piano lungo tutto il suo ciclo di vita ed agli esiti prodotti;

- la duplicazione fra i dati presentati nella Relazione di fine attività e l’Allegato 14, rendendo poco utile l’analisi dei due documenti;

- la circostanza che la voce “scostamenti significativi”, area dedicata a comprendere quali fattori non contemplati in fase progettuali hanno inciso sulle dinamiche del progetto, non presenta indicazioni particolari, se non quanto già riportato nella Relazione Finale;

- la circostanza che le modalità di restituzione del report, in formato descrittivo, non permettono incroci fra piani su singole voci e amplificano la dimensione descrittiva dell’Allegato 14.

Alla luce di tali criticità sono state proposte alcune modifiche all’Allegato 14 che il Fondo ha già fatto proprie e inserite nel nuovo Avviso 1/2017 “Formazione connessa alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio”. Le modifiche proposte consentono una maggiore misurabilità e confrontabilità dei dati e facilitano il processo di autovalutazione da parte del soggetto attuatore (vedi in Appendice) .

Più in particolare, le aree di integrazione riguardano:

- il rafforzamento del focus sul processo formativo, chiedendo al soggetto attuatore la autovalutazione del suo piano, attraverso l’utilizzo di dimensioni numeriche, sostenute da motivazioni specifiche;

- l’inserimento di una sezione relativa ai punti di forza e di debolezza, per ogni singola voce del processo, utilizzando griglie di classificazione numeriche;

- l’inserimento di un campo aperto in cui il Soggetto attuatore è invitato a segnalare alcune «pratiche» del suo progetto da evidenziare e condividere con l’Ufficio Monitoraggio e in prospettiva con gli altri attuatori sulle seguenti aree:

1. Processo formativo

Indicare una pratica dell’intero processo che a suo parere ha dato risultati interessanti e presenta caratteristiche trasferibili all’intero contesto;

2. Innovazione metodologica

Indicare iniziative in cui sono stati utilizzati metodi formativi «innovativi» e coerenti con l’analisi dei fabbisogni;

3. Aziende target

Aziende coinvolte particolarmente interessanti per modelli di business, forme organizzative e processi di creazione di valore con particolare riferimento a imprese tecnologiche o modelli di business «sociali»;

4. Lavoratori target

Popolazione di lavoratori particolari per competenze, tipologia contrattuale o stato particolare (mobilità, occupati, dottori di ricerca, altro…).

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La nuova versione del modello di rilevazione dei risultati è infine corredata da una guida alla compilazione, che permette al soggetto attuatore di completare in piena autonomia il suo processo di autovalutazione2

.

2 Cfr. Modelli 11.1 e 11.2 alle Linee Guida dell’Avviso 1/2017 http://www.fondimpresa.it/come-funzioniamo/i-canali-di-finanziamento/conto-di-sistema/avvisi-aperti/970-avviso-1-2017-ambiente-e-territorio

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APPENDICE – TABELLE

Tabella 4, distribuzione percentuale del monte ore allievo per settore economico e area geografica

Settore economico Classificazione Ateco

Aree geografiche %

Nord Centro Sud e Isole Totale nazionale

AGRICOLTURA CACCIA E SILVICOLTURA 0,6 1,8 14,8 5,3

ALBERGHI E RISTORANTI 2,3 1,8 8,8 4,3

ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 3,4 6,1 0,6 3

ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 3,3 3,7 4,9 3,9

ATTIVITA' FINANZIARIE 0,5 0,6 0,1 0,4 ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 14,3 20,2 10,5 14,2

COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA 12,5 7,1 12,7 11,6

COSTRUZIONI 6,7 6,4 7,2 6,8

ESTRAZIONE DI MINERALI 0,2 0,4 0,4 0,3 FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA 2,5 2,7 1,4 2,2

FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 3,4 2,4 0,9 2,4 FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI 0 0,2 0 0,1

FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 11,3 10,3 2,4 8,3 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE 2,5 3,7 0,8 2,2

FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO 2 3,1 0,2 1,6

FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 2,7 3,4 0,8 2,2 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 2,8 2 1,2 2,2

INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO 1,5 0,4 0,6 1

INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO 2,7 3,3 7,7 4,4 INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI 0,4 1,7 0,3 0,6

INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO 4,3 2,8 1,9 3,3

ISTRUZIONE 2,6 2,8 2,6 2,7

METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 12 7,1 4 8,6

PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA 0,3 0,4 0,3 0,3

SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 2,6 1,3 11,8 5,3

TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 2,3 4,1 2,7 2,8

Non Disponibile 0,1 0 0,4 0,2

Totale complessivo 100,0 100,0% 100,0 100,0

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Tabella 5, distribuzione percentuale del monte ore allievo per settore economico e tematiche formative

Settore economico Classificaz. Ateco

Tematiche formative %

Abilità person.

Contabilità - finanza

Gestione aziend. – ammin.

Impatto ambientale Informatica

Lavoro in ufficio e attività

segreteria

Lingue Marketing vendite Qualità

Sicurezza sul luogo di lavoro

Tecniche di

produz.

AGRICOLTURA CACCIA E SILVICOLTURA

2,5 7,5 3,5 6 7,5 0,3 5 3,2 4 9,9 7,7

ALBERGHI E RISTORANTI 6,2 0,7 1,9 0,9 1,6 3 5,7 7,4 3,2 5,2 5,7

ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 2,1 4,7 3,3 5,7 3,4 0 3 4,1 3,8 2,2 2,3

ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI

4,8 5,1 5,5 6,5 4,2 3,7 1,6 3,5 3,1 5,7 2,3

ATTIVITA' FINANZIARIE 0,3 1 0,5 0 0,5 0 0,6 0,6 0,2 0 0,1

ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE

19,3 14,6 15,6 11 21,8 24,8 16,3 14,6 9,6 7,1 5,9

COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA

10,7 17,1 12,8 12 12,2 8,6 8,9 21,6 9,6 11,1 8,4

COSTRUZIONI 4,4 3,9 6,4 16,5 5,1 7,6 5,7 4 9,7 12,2 7,2 ESTRAZIONE DI MINERALI 0,2 0 0,2 0,5 0,1 0 1,2 0,6 0 0 0,1

FABB. DELLA PASTA-CARTA, CARTA E CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA

2,5 1,4 2,4 3,2 2,7 5,6 1,8 1,6 2,4 0,5 2,3

FABB. DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE

1,1 0,9 2,6 2,3 1,4 1,7 3,2 1,8 1,4 3,8 4,2

FABB. DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI

0 0 0 0,1 0 0 0,1 0 0 0,2 0,2

FABB. DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI

5,7 6,9 9,2 4,5 6 5,3 11,6 8,4 8 6,9 10,6

FABB. DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIAT. ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE

0,6 2,1 1,9 0,9 1,4 0 4 2,5 1,7 2,5 3

FABB. DI MEZZI DI TRASPORTO 1,8 3,1 1 0,7 1,2 0 3,1 1,5 1,7 0,9 1,7

FABB. DI PRODOTTI CHIMICI E DI

1,9 1,9 2 2,3 2,3 0 4,9 1,5 0,9 1,1 2,4

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FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI FABB. DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI

2,6 3,4 3,9 5 1,5 1,4 1,1 2,2 1,4 2 1,8

INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO

1 1,1 2 1,3 1 3,8 0,4 0,6 0,9 1,1 0,7

INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO

3,7 0,7 5,1 2,8 2,5 0,8 3,6 5,2 5,6 4,7 6,1

INDUSTRIE CONCIARIE, FABB. DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI

0,8 0 0,5 0,3 0,5 0 0,8 0,3 0,9 0,8 0,6

INDUSTRIE TESSILI E ABBIGLIAMENTO

2,8 5,4 2,5 1,1 4,9 0 3,7 3,5 3,4 0,9 3,8

ISTRUZIONE 5,2 1,4 1,6 0,7 4,2 17 1 1,6 1,1 1,8 3,6 METALLURGIA, FABB. DI PRODOTTI IN METALLO

5,2 8,4 7,4 10,7 5,5 5,8 8 6,9 12,1 8,8 14,6

PROD. E DISTRIB. DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA

0,6 0 0,3 0,3 1 5,2 0,1 0,1 0 0 0

SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE

9,9 1,1 3,9 1,2 4,4 2,2 2,6 1,2 11,8 7 3,7

TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO COMUNICAZIONI

3,8 7,5 4 3,6 3,2 3,2 2 1,4 2,4 3,4 1

Non Disponibile 0,3 0,2 0 0 0,1 0 0 0,2 0,8 0,0 0,1 Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tabella 6, distribuzione monte ore allievo per dimensione aziendale e area geografica

Classe Dimensionale Aree geografiche %

Nord %

Centro %

Sud e Isole %

Tot. nazionale %

<= 9 21 21 30,7 24,1

10 – 49 45,9 42,8 46,3 45,5

50 – 99 16,9 13,1 10,8 14,2

100 – 249 10,4 17,7 7,6 10,8

250 – 499 2,9 0,6 4,5 3

>= 500 2,8 4,8 0,1 2,3

Non Disponibile 0 0 0 0

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

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77

Tabella 7, distribuzione monte ore allievo per classe dimensionale e tematiche formative per area geografica

Nazionale

Classe Dimension.

Tematica Formative %

Abilità person.

Contabilità - finanza

Gestione aziend. – ammin.

Impatto ambientale Informatica

Lavoro in ufficio e attività

segreteria

Lingue Marketing vendite Qualità

Sicurezza sul luogo di lavoro

Tecniche di produzione

Tot. Comp.

<= 9 21,1 25,2 24,3 26,7 26,1 26,4 21 34,1 25,1 23,5 20,8 24,1

10 – 49 45,5 49,6 44,6 51,6 39,9 53,7 41,3 47,1 49,9 46,5 49,2 45,5

50 – 99 11,7 11,5 15,6 9,4 14,2 10,8 14,4 10,6 14,1 17,6 16,3 14,2

100 – 249 13,6 8 10,2 10 13,3 7,3 14,4 5,5 8,1 7,7 10,5 10,8

250 – 499 3,7 3,6 3,5 2 4,2 0 3,7 1,4 1,4 3,9 1,6 3

>= 500 4,3 2,1 1,7 0,2 2,2 1,7 5,1 1,2 1,1 0,8 1,5 2,3

Non Disp. 0 0 0 0 0 0 0 0 0,2 0 0 0

Tot. Comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nord

Classe Dimension.

Tematica Formative %

Abilità person.

Contabilità - finanza

Gestione aziend. – ammin.

Impatto ambientale Informatica

Lavoro in ufficio e attività

segreteria

Lingue Marketing vendite Qualità

Sicurezza sul luogo di lavoro

Tecniche di produzione

Tot. Comp.

<= 9 17,7 18,8 21,4 16,8 23,5 34,8 19,2 28,3 23,2 23,6 16,6 21

10 – 49 41,4 47,7 47,2 61,6 43,4 33,8 38,8 47 52,1 49,4 48 46

50 – 99 16,3 20,2 18 13,9 16,7 5,6 15,4 14,1 15,4 17,7 20,1 16,9

100 – 249 13,4 8,8 9,5 5 8,6 25,8 19,2 6,5 4,1 6,1 11,7 10,4

250 – 499 5,1 2,1 1,7 2,1 5 0 2,9 1,6 2,6 2,5 1,9 2,9

>= 500 6 2,6 2,2 0,5 2,8 0 4,3 2,4 2,1 0,6 1,7 2,8

Non Disp. 0 0 0 0 0 0 0 0 0,4 0 0 0

Tot. Comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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78

Centro

Classe Dimension.

Tematica Formative %

Abilità person.

Contabilità - finanza

Gestione aziend. – ammin.

Impatto ambientale Informatica

Lavoro in ufficio e attività

segreteria

Lingue Marketing vendite Qualità

Sicurezza sul luogo di lavoro

Tecniche di produzione

Tot. Comp.

<= 9 21,4 26,3 24,8 27,6 16,4 10,7 18,4 33,5 22,6 21,5 16,5 21

10 – 49 39,2 53,4 39,4 44,3 34,3 48,8 41,2 46,9 49 51,8 52,3 42,8

50 – 99 11 0,3 13,7 9,5 14,8 32 10,7 9,4 21,2 15,4 13,1 13,1

100 – 249 21,6 16,2 18,6 18,5 31,4 0 13,7 10,3 6,9 8,7 14,3 17,7

250 – 499 0 0 1,3 0 0 0 2,7 0 0 0 0 0,6

>= 500 6,7 3,8 2,9 0 3,1 8,5 13,2 0 0,3 2,6 3,9 4,8 Tot.

Comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Sud e Isole

Classe Dimension.

Tematica Formative %

Abilità person.

Contabilità - finanza

Gestione aziend. – ammin.

Impatto ambientale Informatica

Lavoro in ufficio e attività

segreteria

Lingue Marketing vendite Qualità

Sicurezza sul luogo di lavoro

Tecniche di produzione

Tot. Comp.

<= 9 26,2 34,3 29,7 37,5 35,7 28,8 26,4 43,6 28,5 24,5 29,8 30,7

10 – 49 56,4 50,1 43,6 43 39,3 62,2 46,3 47,5 47,2 38,8 49,6 46,3

50 – 99 4,8 6,3 12,6 4,3 10,6 5,6 15,4 5,6 10,3 18,5 11,9 10,8

100 – 249 8,5 0,7 5,6 12,6 7,5 3,4 5,9 1,6 13,8 9,7 6,8 7,6

250 – 499 3,9 8,5 8,5 2,6 5,9 0 6 1,7 0,2 8,4 2 4,5

>= 500 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0,0 0,1 Tot.

Comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tabella 8, distribuzione monte ore allievo per classe dimensionale e metodo formativo per area geografica

Nazionale

Classe Dimensionale

Metodo Formativo %

Action learning Affiancamento Aula corsi

esterna Aula corsi

interna

Autoapprend.con

formazione a distanza

Coaching

Partecipazione a convegni - seminari -

workshop - esterni

Partecipazione a convegni - seminari -

workshop - interna

Training on the job

Tot. comp.

<= 9 23,1 34,3 25,3 22,9 23 29,6 0 33,3 29 24,1

10 – 49 44,2 49,1 43,9 45,8 49,1 47,3 100,0 66,7 47,4 45,5

50 – 99 15,8 9 14,7 14,3 12,5 8,4 0 0 11,9 14,2

100 – 249 11,8 6,3 10,7 11,2 7,6 11,3 0 0 8,1 10,8

250 – 499 3,1 1,1 2,7 3 6,9 2 0 0 1,9 3

>= 500 2 0,2 2,7 2,7 0,8 1,4 0 0 1,6 2,3

Non Disp. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Tot. comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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79

Nord

Classe Dimensionale

Metodo Formativo %

Action learning Affiancamento Aula corsi

esterna Aula corsi

interna

Autoapprend. con

formazione a distanza

Coaching

Partecipazione a convegni - seminari -

workshop - esterni

Partecipazione a convegni - seminari -

workshop - interna

Training on the job

Tot. comp.

<= 9 21,4 28,2 22 19,1 7,2 28,8 0 33,3 30,9 21

10 – 49 46,1 48,5 44,2 45,8 77,1 50,5 100,0 66,7 47,1 45,9

50 – 99 17,3 14,8 16 17,8 2,7 12,5 0 0 11,2 16,9

100 – 249 10,5 6,5 12 10,3 0 7,1 0 0 8,6 10,4

250 – 499 2,8 2 2,9 3,3 0 0 0 0 1 2,9

>= 500 1,8 0 2,9 3,6 13 1,1 0 0 1,2 2,8

Non Disp. 0,1 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Tot. comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Centro

Classe Dimensionale

Metodo Formativo %

Action learning Affiancamento Aula corsi

esterna Aula corsi

interna

Autoapprend. con

formazione a distanza

Coaching Training on the job Tot. comp.

<= 9 17,3 29,2 20 20,6 28,2 26,7 3,7 21 10 – 49 41,8 50,3 27,2 44,4 44,3 44,4 46,9 42,8 50 – 99 16,2 7,8 21,9 12,4 12,7 4,1 7,6 13,1

100 – 249 16,5 10,1 19,9 18 14,7 17,3 35,2 17,7 250 – 499 0 1,9 1,9 0,2 0 5,3 0 0,6

>= 500 8,2 0,7 9,1 4,4 0 2,1 6,6 4,8 Tot. comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Sud e Isole

Classe Dimensionale

Metodo Formativo %

Action learning Affiancamento Aula corsi

esterna Aula corsi

interna

Autoapprend.con

formazione a distanza

Coaching Training on the job Tot. comp.

<= 9 30 42 33,2 30,1 23,2 45,7 30 30,7 10 – 49 40,1 48,5 49,3 46,9 47,9 41,2 47,8 46,3 50 – 99 11,4 6,2 9,9 10,7 13,2 2,5 13,4 10,8

100 – 249 13,3 3,3 5,1 7,3 6,9 10,6 3,9 7,6 250 – 499 5,2 0 2,5 4,8 8,7 0 3,4 4,5

>= 500 0 0 0 0,1 0 0 1,5 0,1 Tot. comp. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

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80

Tabella 9, Ripartizione delle ore corso delle modalità formative all’interno di ciascuna area geografica

Modalita Formativa Aree geografiche %

Nord Centro Sud e Isole Totale complessivo

Action learning 14,6 2 3,7 20,4

Affiancamento 1,3 1,2 1,3 3,9

Aula corsi esterna 9,1 1,5 3,9 14,5

Aula corsi interna 24 12,4 14,5 50,9

Autoapprendimento con formazione a distanza 0,2 0,5 2,2 2,9

Coaching 1,9 1 0,4 3,3

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - esterni 0 0 0 0 Partecipazione a convegni - seminari - workshop - interna 0 0 0 0

Training on the job 2,3 0,2 1,5 4

Totale complessivo 53,6 18,8 27,6 100,0

Tabella 10, distribuzione monte ore allievo per modalità formativa e inquadramento professionale per area geografica

Nazionale

Modalità Formativa

Inquadramento professionale %

Impiegato Operaio Quadro Totale complessivo

Action learning 20,3 20,8 23,9 20,6

Affiancamento 3,2 3,7 2,4 3,3

Aula corsi esterna 16 14,5 18,0 15,5

Aula corsi interna 51,9 51 49,4 51,5

Autoapprendimento con formazione a distanza 2,5 4,4 0,7 3,1

Coaching 2,4 1,7 1,6 2,1

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - esterni 0 0 0 0

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - interna 0 0 0 0

Training on the job 3,7 3,9 4,1 3,8

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

Nord

Modalità Formativa

Inquadramento professionale %

Impiegato Operaio Quadro Totale complessivo

Action learning 27,1 27,5 33,3 27,6

Affiancamento 1,8 1,4 1,7 1,7

Aula corsi esterna 18,2 16,5 19,2 17,8

Aula corsi interna 46,5 46,3 41 46,1

Autoapprendimento con formazione a distanza 0,4 0,2 0,3 0,4

Coaching 2,4 2,1 0,9 2,2

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - esterni 0 0 0 0

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - interna 0 0,1 0 0,1

Training on the job 3,4 5,9 3,5 4

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

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81

Centro

Modalità Formativa

Inquadramento professionale %

Impiegato Operaio Quadro Totale complessivo

Action learning 9,2 14,6 5,2 10,6

Affiancamento 6,6 4,4 3,8 5,6

Aula corsi esterna 10,1 7,6 15,1 9,6

Aula corsi interna 66,6 64,6 67,3 66

Autoapprendimento con formazione a distanza 2,2 3,5 0,8 2,5

Coaching 4,5 4 3,8 4,3

Training on the job 0,8 1,3 4 1,1

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

Sud e Isole

Modalità Formativa

Inquadramento professionale %

Impiegato Operaio Quadro Totale complessivo

Action learning 12,5 18,1 12,6 15,6

Affiancamento 3,6 5 2,7 4,3

Aula corsi esterna 15,2 15,4 18,3 15,3

Aula corsi interna 53,3 49,8 56 51,4

Autoapprendimento con formazione a distanza 7,9 7,6 2,7 7,7

Coaching 0,6 0,7 0 0,6

Training on the job 7 3,4 7,7 5

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0 100,0

Tabella 11, distribuzione monte ore allievo per area geografica e genere

Macro Aree Genere %

F M Totale complessivo

Centro 16,7 19,7 18,4

Nord 49,7 49,7 49,7

Sud e Isole 33,6 30,6 31,8

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0

Tabella 12, distribuzione monte ore allievo per modalità formativa e genere per area geografica

Nazionale

Modalità Formativa

Genere %

F M Totale complessivo

Action learning 20 21,1 20,6

Affiancamento 3,3 3,3 3,3

Aula corsi esterna 16,4 14,9 15,5

Aula corsi interna 50,7 52 51,5

Autoapprendimento con formazione a distanza 3,8 2,6 3,1

Coaching 2,2 2 2,1

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - esterni 0 0 0

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - interna 0 0 0

Training on the job 3,5 4 3,8

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0

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82

Nord

Modalità Formativa

Genere %

F M Totale complessivo

Action learning 26,4 28,4 27,6

Affiancamento 1,7 1,7 1,7

Aula corsi esterna 19,6 16,6 17,8

Aula corsi interna 46 46,2 46,1

Autoapprendimento con formazione a distanza 0,4 0,4 0,4

Coaching 2,4 2,1 2,2

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - esterni 0 0 0

Partecipazione a convegni - seminari - workshop - interna 0,1 0,1 0,1

Training on the job 3,5 4,4 4

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0

Centro

Modalità Formativa

Genere %

F M Totale complessivo

Action learning 11,2 10,3 10,6

Affiancamento 6,3 5,4 5,8

Aula corsi esterna 8,9 10 9,6

Aula corsi interna 65 66,6 66

Autoapprendimento con formazione a distanza 3,1 2,1 2,5

Coaching 4,7 4,1 4,3

Training on the job 0,7 1,4 1,1

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0

Sud e Isole

Modalità Formativa

Genere %

F M Totale complessivo

Action learning 15 16,2 15,6

Affiancamento 4,5 4,4 4,3

Aula corsi esterna 15,3 15,3 15,3

Aula corsi interna 50,6 52 51,4

Autoapprendimento con formazione a distanza 9,2 6,4 7,7

Coaching 0,6 0,6 0,6

Training on the job 5 5 5

Totale complessivo 100,0 100,0 100,0

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83

APPENDICE – QUESTIONARI

Questionario soggetto attuatore

Tematica Formativa Soggetto Attuatore

ID Azione Formativa

Titolo Azione Formativa Docente

RISULTATI ATTESI O OBIETTIVI DIDATTICI DELL'AZIONE FORMATIVA

Ci sono state criticità che ne hanno minato il

conseguimento

Sono stati raggiunti solo parzialmente

Sono stati sostanzialmente

raggiunti

Sono stati pienamente

raggiunti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Grado di conseguimento

Motivazione del punteggio assegnato

Ulteriori risultati conseguiti

METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA

VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO

Nessuna verifica

Test scritto

Colloquio

Prova pratica

Altro Specificare

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nessuna certificazione

Dispositivi di certificazione rilasciati dall'organismo realizzatore

Dispositivi di certificazione regionali

Acquisizione titoli riconosciuti (patentini conduzione caldaie, saldatori, ecc)

Certificazioni standard in materia di informatica e lingue straniere

Acquisizione di crediti ECM o altri crediti previsti da Ordini Professionali

Altro Specificare

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84

Questionario partecipante

Tematica Formativa ID Azione Formativa 1° Partecipante

nome cognome qualifica (impiegato, operaio, quadro)

Utilità percepita degli argomenti trattati nell'azione formativa

Non sono affatto d'accordo

Sono parzialmente in disaccordo

Sono parzialmente d'accordo

Sono completamente d'accordo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Gli argomenti proposti nell'azione formativa sono rilevanti per il mio lavoro

Il corso mi ha dato l'opportunità di acquisire nuove conoscenze

Il corso mi ha dato l'opportunità di acquisire nuove specifiche capacità

Il corso mi ha dato la possibilità di rafforzare capacità già possedute

Utilità percepita delle modalità con cui è stata erogata l'azione formativa

Non sono affatto d'accordo

Sono parzialmente in disaccordo

Sono parzialmente d'accordo

Sono completamente d'accordo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

I contenuti del corso sono stati esposti in maniera chiara e comprensibile

I docenti hanno tenuto conto della specificità dei contesti lavorativi dei partecipanti

I docenti hanno illustrato concreti esempi applicativi

I docenti hanno facilitato una partecipazione attiva ed il confronto tra i partecipanti

È stata realizzata una verifica apprendimento

Utilità percepita delle verifiche di apprendimento (laddove effettuate)

Non sono affatto d'accordo

Sono parzialmente in disaccordo

Sono parzialmente d'accordo

Sono completamente d'accordo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Le verifiche effettuate nel corso sono servite a sviluppare la consapevolezza delle conoscenze e capacità acquisite

Le verifiche effettuate hanno avuto una durata adeguata

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85

A fine corso è stato dato un adeguato feedback ai partecipanti sui risultati

Applicazione nel contesto lavorativo

Non sono affatto d'accordo

Sono parzialmente in disaccordo

Sono parzialmente d'accordo

Sono completamente d'accordo

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Quanto appreso mi ha dato l'opportunità di essere magggiormente valorizzato

Ho avuto l'opportunità di mettere in pratica quanto appreso nel mio contesto lavorativo

Il mio responsabile ha apprezzato l'applicazione di quanto ho appreso

Questionario referente aziendale

Tematica Formativa ID Azione Formativa Referente Aziendale

azienda nome cognome ruolo

PROCESSI AZIENDALI

INTERESSATI DALL'AZIONE FORMATIVA

ESITI DELL'AZIONE FORMATIVA SUI PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI

Compilare tutti e sei i campi relativi ai processi selezionati

Miglioramento nell'utilizzo

delle conoscenze

tecniche

Miglioramento nell'applicazione

procedure aziendali e/o

rispetto normative

Miglioramento della qualità delle attività svolte e dei

relativi output

Riduzione del tempo

di svolgiment

o delle attività

Miglioramento dell'efficienza

nell'utilizzo delle risorse

Miglioramento delle

relazioni con i colleghi con i

quali si interagisce negli stessi

processi

Inserire solo i processi più significativi (max 3)

Sviluppo visione e strategia

Sviluppo visione e strategia

Sviluppo prodotti e servizi

Sviluppo prodotti e servizi

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Marketing e vendita di prodotti e servizi

Produzione e consegna prodotti/servizi

Produzione e consegna prodotti/servizi

Gestione del servizio al cliente

Gestione del servizio al cliente

Sviluppo e gestione risorse umane

Sviluppo e gestione risorse umane

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Gestione dell'information technology

Gestione dell'information

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione delle risorse finanziarie

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Gestione ambiente, salute e sicurezza

Gestione delle relazioni esterne

Gestione delle relazioni esterne

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo

Gestione della conoscenza, miglioramento dei processi e cambiamento organizzativo

LEGENDA

0 = voce non pertinente alla formazione realizzata 1 = miglioramento trascurabile 2 = miglioramento lieve 3 = miglioramento consistente 4 = miglioramento significativo

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APPENDICE – REPORT DI AUTOVALUTAZIONE DEL SOGGETTO ATTUATORE, AVVISO

1/2017

SCHEDA RIEPILOGO AUTOVALUTAZIONE

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

SEZIONE 1 ANALISI DEI FABBISOGNI

1.1 VARIETÀ E PERTINENZA DELLE FONTI DI INFORMAZIONE UTILIZZATE NELL'ANALISI DEI FABBISOGNI "Valutare la varietà delle fonti informative utilizzate nell'analisi dei fabbisogni e la loro pertinenza tenuto conto degli obiettivi del Piano e degli strumenti metodologici utilizzati per l’analisi." Per fonti di informazione si intendono, a seconda dello strumento metodologico utilizzato: - il numero di interviste effettuate; - il numero di questionari ricevuti; - il numero di manifestazioni di interesse ricevute per ciascuna tematica del catalogo formativo/il numero di tematiche totali del catalogo formativo; - Il numero, la varietà ed il livello di approfondimento delle ricerche utilizzate, nel caso in cui l’analisi dei fabbisogni sia stata di tipo desk.

Legenda 1 = decisamente inadeguate rispetto le finalità del piano e le dimensioni del settore/territorio (rappresenta una criticità) 2 = parzialmente adeguate, ma migliorabili (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente adeguate (è in linea con le aspettative) 4 = assolutamente adeguate rispetto le finalità del piano e le dimensioni del settore/territorio (eccede le aspettative)

1.2 COMPLETEZZA DELLA DESCRIZIONE DEI RISULTATI DELL'ANALISI DEI FABBISOGNI

Legenda 1 = la documentazione dei risultati dell'analisi dei fabbisogni risulta incompleta, poco chiara e poco articolata (rappresenta una criticità) 2 = solo parzialmente adeguata, potrebbe essere migliorata (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente soddisfacente (è in linea con le aspettative) 4 = perfettamente soddisfacente, completa ed articolata (eccede le aspettative)

SEZIONE 2 PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA'

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2.1 FINALIZZAZIONE DEI RISULTATI DELL'ANALISI DEI FABBISOGNI ALLA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI FORMATIVE " Descrivere la coerenza fra aree tematiche delle azioni, loro descrizione e approcci didattici in relazione ai risultati dell’analisi dei fabbisogni"

Legenda 1 = si nota una marcata incoerenza di fondo (rappresenta una criticità) 2 = parzialmente coerenti, ma migliorabili (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente coerenti (è in linea con le aspettative) 4 = perfettamente coerenti ed aderenti agli obiettivi del piano (eccede le aspettative)

2.2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DELLE AZIONI FORMATIVE "Descrivere la coerenza fra risultati dell’analisi dei fabbisogni formativi e gli obiettivi formativi descritti, per ciascuna azione formativa, in termini di specifiche conoscenze da acquisire/sviluppare e/o in termini di obiettivi formativi corrispondenti a comportamenti osservabili e misurabili”

Legenda 1 = la definizione degli obiettivi specifici delle azioni formative è insufficiente e lacunosa nella maggior parte delle azioni formative (rappresenta una criticità) 2 = solo parzialmente adeguata, ma migliorabile (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente appropriata e corretta (è in linea con le aspettative) 4 = la definizione degli obiettivi delle azioni formative è perfettamente appropriata e corretta (eccede le aspettative)

2.3 ADEGUATEZZA DELLE METODOLOGIE DIDATTICHE PREVISTE DALLA PROGRAMMAZIONE"Valutare e descrivere l'adeguatezza delle metodologie didattiche previste rispetto alle finalità e agli obiettivi del piano"

Legenda 1 = inadeguate alle finalità e agli obiettivi del piano nella maggior parte dei casi (rappresenta una criticità) 2= parzialmente adeguate, ci sono margini per un miglioramento (necessita qualche miglioramento) 3= complessivamente adeguate (è in linea con le aspettative) 4= perfettamente adeguate alle finalità e agli obiettivi del piano (eccede le aspettative)

SEZIONE 3 REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' FORMATIVE

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3.1 CONFORMITÀ DELLE AZIONI FORMATIVE REALIZZATE CON QUELLE PREVISTE IN PROGRAMMAZIONE "segnalare eventuali scostamenti tra quanto erogato e quanto programmato in termini di azioni formative, metodologie didattiche utilizzate , il mix tra interventi interaziendali e intraziendali, la popolazione raggiunta dall'intervento formativo, etc. "

Legenda 1 = le differenze tra quanto erogato e quanto programmato sono sostanziali (rappresenta una criticità) 2= parzialmente conformi, le differenze sono comunque giustificabili (necessita qualche miglioramento) 3= complessivamente conformi (è in linea con le aspettative) 4= perfettamente conformi a quanto programmato (eccede le aspettative)

3.2 ARTICOLAZIONE E DURATA DELLE AZIONI FORMATIVE REALIZZATE "Articolazione (specifici contenuti) e durata delle azioni formative realizzate sono adeguate agli obiettivi delle azioni formative stesse?"

Legenda 1 = decisamente inadeguate agli obiettivi delle azioni formative nella maggior parte dei casi (rappresenta una criticità) 2 = solo parzialmente adeguate, ci sono margini per un miglioramento (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente adeguate (è in linea con le aspettative) 4 = perfettamente adeguate agli obiettivi delle azioni formative (eccede le aspettative)

3.3 EVIDENZA DELLE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE Segnalare alcuni esempi relativi agli approcci didattici (aula, seminari, action learning, FAD, coaching, etc) utilizzati per le diverse tipologie di azioni formative"

Legenda 1= non è stato possibile acquisire alcuna documentazione (rappresenta una criticità) 2= la documentazione fornita si riferisce solo ad una minima parte degli approcci didattici utilizzati (necessita qualche miglioramento) 3= la documentazione fornita si riferisce alla maggior parte degli approcci didattici utilizzati (è in linea con le aspettative) 4= la documentazione fornita si riferisce al 100 % degli approcci didattici utilizzati (eccede le aspettative)

SEZIONE 4 VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO

4.1 REALIZZAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO E DI EVENTUALI CERTIFICAZIONI PREVISTE A PREVENTIVO Realizzazione delle valutazione dell'apprendimento in termini di certificazioni e valutazione dell'apprendimento rispetto alle previsioni iniziali"

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Legenda 1 = non sono state realizzate la maggior parte delle certificazioni e/o la valutazione dell'apprendimento è stata fatta in minima parte (rappresenta una criticità) 2 = parzialmente realizzate, ma gli scostamenti sono giustificabili (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente soddisfacenti (è in linea con le aspettative) 4 = è stato realizzato più di quanto previsto a preventivo (eccede le aspettative)

4.2 ADEGUATEZZA DEGLI STRUMENTI E DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO "Valutare la consistenza degli strumenti utilizzati ed processo per la valutazione dell'apprendimento rispetto al piano in oggetto"

Legenda 1 = gli strumenti ed il processo per la valutazione dell'apprendimento risultano inadeguati al Piano in oggetto per la maggior parte delle azioni formative (rappresenta una criticità) 2 = parzialmente adeguati, potrebbe essere migliorati (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente soddisfacenti (è in linea con le aspettative) 4 = perfettamente soddisfacenti: strumenti appropriati e processo ben articolato ed attuato (eccede le aspettative)

4.3 EVIDENZA DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO "Descrivere l'attività di documentazione dei risultati della valutazione dell'apprendimento"

Legenda 1 = la documentazione è complessivamente incompleta, poco chiara e poco articolata (rappresenta una criticità) 2 = parzialmente adeguata, presenta qualche lacuna e potrebbe essere migliorata (necessita qualche miglioramento) 3 = complessivamente è stato realizzato quanto dichiarato (è in linea con le aspettative) 4 = perfettamente adeguata, completa, puntuale e ben articolata (eccede le aspettative)

SEZIONE 5 OBIETTIVI COMPLESSIVI DEL PIANO

5.1 CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO "Dati gli obiettivi (dichiarati) del Piano, valutare il livello di conseguimento di tali obiettivi ”.

Legenda 1 = la maggior parte degli obiettivi dichiarati non sono stati raggiunti (rappresenta una criticità) 2 = gli obiettivi sono stati solo parzialmente conseguiti (necessita qualche miglioramento) 3 = gli obiettivi sono stati sostanzialmente raggiunti (è in linea con le aspettative) 4 = tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e superati (eccede le aspettative)

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BEST PRACTICES DA CONDIVIDERE ALL'INTERNO DEL SISTEMA FONDIMPRESA

Di seguito vengono richieste alcune indicazioni qualitative rispetto al piano gestito relative ad alcune aree del processo formativo non indicate nella scheda di valutazione. La loro individuazione permetterà la costituzione e valorizzazione di un repertorio di competenze su cui attivare confronto e scambio di esperienze su più livelli.

Processo Formativo - Indicare una esperienza / pratica presente nel vostro Piano meritevole di essere evidenziata e condivisa con gli altri enti attuatori relativo a una delle fasi del processo formativo (Analisi dei Fabbisogni, Progettazione, Realizzazione, Valutazione). Descrivere caratteristiche, risultati e ragioni per cui viene segnalata. Se non si desidera segnalare alcuna best practice relativamente a questo punto, inserire nella cella successiva una "x"

Innovazione Metodologica - Indicare iniziative in cui sono stati utilizzati metodi formativi innovativi, in termi di coerenza o strumenti. Descrivere caratteristiche, risultati e ragioni per cui viene segnalata. Se non si desidera segnalare alcuna best practice relativamente a questo punto, inserire nella cella successiva una "x"

Aziende - Indicare aziende interessanti, coinvolti dal piano, dal punto di vista del modello di business o di particolarmente posizionamento sul mercato, tecnologico o sociale. Descrivere caratteristiche, risultati e ragioni per cui viene segnalata. Se non si desidera segnalare alcuna best practice relativamente a questo punto, inserire nella cella successiva una "x"

Beneficiari - Indicare target di lavoratori/lavoratrici coinvolti nel Piano degni di essere segnalati per loro caratteristiche e numerosità (diversi dagli obiettivi prioritari del singolo piano) Descrivere caratteristiche, risultati e ragioni per cui viene segnalata. Se non si desidera segnalare alcuna best practice relativamente a questo punto, inserire nella cella successiva una "x"

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PUNTI DI FORZA

SONO STATI RILEVATI PUNTI DI FORZA (indicare SI o NO nella cella A9)

Usare i menù a tendina per definire area e categoria del punto di forza - Verificare la coerenza con quanto espresso nella scheda riepilogo

valutazione

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

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AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

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PUNTI DI DEBOLEZZA

SONO STATI RILEVATI PUNTI DI DEBOLEZZA (indicare SI o NO nella cella A9)

Usare i menù a tendina per definire area e categoria del punto di debolezza - Verificare la coerenza con quanto espresso nella scheda riepilogo

valutazione

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

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AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

AREA

CATEGORIA

DESCRIZIONE (descrizione,

motivazioni, elementi a supporto)

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SCHEDA RIEPILOGATIVA COMITATO PARITETICO DI PILOTAGGIO

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

PUNTO 1: ANALISI DEI FABBISOGNI

Il Comitato Paritetico di Pilotaggio ritene che il Soggetto Attuatore abbia svolto una analisi dei fabbisogni formativi completa ed esauriente ?

Legenda 1 = l'analisi dei fabbisogni è stata decisamente inadeguata alle finalità ed agli obiettivi del piano (rappresenta una criticità) - 2 = l'analisi dei fabbisogni è stata solo parzialmente adeguata e dovrebbe essere migliorata in futuro (necessita un miglioramento) 3 = l'analisi dei fabbisogni è stata complessivamente adeguata (è in linea con le aspettative) - 4 = l'analisi dei fabbisogni è stata perfettamente adeguata alle finalità ed agli obiettivi del piano (eccede le aspettative)

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

PUNTO 2: PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

Il Comitato Paritetico di Pilotaggio ritiene che la progettazione effettuata dal Soggetto Attuatore sia stata adeguata alle finalità ed agli obiettivi del piano?

Legenda 1 = decisamente inadeguata alle finalità ed agli obiettivi del piano (rappresenta una criticità) - 2 = solo parzialmente adeguata, ma migliorabile (necessita un miglioramento) 3 = complessivamente adeguata (è in linea con le aspettative) - 4 = perfettamente adeguata alle finalità ed agli obiettivi del piano (eccede le aspettative)

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

PUNTO 3: REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

Il Comitato Paritetico di Pilotaggio ritiene che le attività formative realizzate e le metodologie didattiche impiegate dal S.A. siano stati coerenti con quanto dichiarato dal S.A. nel Formulario?

Legenda 1 = le azioni formative e le metodologie didattiche complessivamente non sono coerenti con quanto dichiarato nel formulario (rappresenta una criticità) - 2 = le azioni formative e le metodologie didattiche sono solo parzialmente coerenti (necessita un miglioramento) 3 = le azioni formative e le metodologie didattiche sono sostanzialmente coerenti (è in linea con le aspettative) - 4 = le azioni formative e le metodologie didattiche sono perfettamente coerenti con quanto dichiarato nel formulario (eccede le aspettative)

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

PUNTO 4: VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO

Il Comitato Paritetico di Pilotaggio ritiene adeguati gli strumenti utilizzati dal Soggetto Attuatore per valutare il grado di apprendimento dei partecipanti alle attività formative e adeguatamente documentati gli esiti della valutazione dell'apprendimento?

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Legenda 1 = decisamente inadeguati alle finalità della valutazione sia gli strumenti sia la documentazione degli esiti (rappresenta una criticità) - 2 = solo parzialmente adeguati, ma migliorabili (necessita un miglioramento) 3 = complessivamente adeguati (è in linea con le aspettative) - 4 = perfettamente adeguati e consoni alle finalità della valutazione (eccede le aspettative)

DIMENSIONE DA VALUTARE PUNTEGGIO MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO

PUNTO 5: CONSEGUIMENTO OBIETTIVI PRINCIPALI DEL PIANO

Il Comitato Paritetico di Pilotaggio ritiene che il Soggetto Attuatore abbia conseguito gli obiettivi del piano?

Legenda: 1 = Il Soggetto Attuatore non ha conseguito la maggior parte degli obiettivi dichiarati nel piano (rappresenta una criticità) - 2 = Gli obiettivi sono stati solo parzialmente conseguiti (necessita un miglioramento) 3 = Gli obiettivi sono stati complessivamente raggiunti (è in linea con le aspettative) - 4 = Tutti gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti e superati (eccede le aspettative)

PUNTI DI FORZA E PUNTI DA MIGLIORARE

AREA DI RIFERIMENTO PUNTI DI FORZA

Legenda Nella prima colonna inserire il numero relativo all'area a cui si riferisce il punto di forza: 1 Analisi dei fabbisogni - 2 Progettazione attività formative - 3 Realizzazione attività formative - 4 Valutazione dell'apprendimento - 5 Relazione con il CPP - 6 Realizzazione di report - 7 Altro Nella seconda colonna specificare il punto di forza

AREA DI RIFERIMENTO PUNTI DA MIGLIORARE

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Legenda Nella prima colonna inserire il numero relativo all'area a cui si riferisce il punto da migliorare: 1 Analisi dei fabbisogni - 2 Progettazione attività formative - 3 Realizzazione attività formative - 4 Valutazione dell'apprendimento - 5 Relazione con il CPP - 6 Realizzazione di report - 7 Altro Nella seconda colonna specificare il punto da migliorare

ULTERIORI COMMENTI

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INDICE DELLE FIGURE FIGURA 1, TEMI FORMATIVI E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA............................................................................................................. 10 FIGURA 2, DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEL MONTE ORE ALLIEVO PER SETTORE ECONOMICO E AREA GEOGRAFICA ................................... 13 FIGURA 3, DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEL MONTE ORE ALLIEVO PER SETTORE ECONOMICO E TEMATICHE FORMATIVE (EVIDENZIATI SOLO I

PRIMI QUATTRO SETTORE IN ORDINE DI INCIDENZA PERCENTUALE) .......................................................................................... 13 FIGURA 4, DISTRIBUZIONE MONTE ORE ALLIEVO PER DIMENSIONE AZIENDALE E AREA GEOGRAFICA ........................................................ 14 FIGURA 5, DISTRIBUZIONE MONTE ORE ALLIEVO PER CLASSE DIMENSIONALE E TEMATICHE FORMATIVE (=100) ........................................ 15 FIGURA 6, METODI FORMATIVI E DIMENSIONE DI IMPRESA ............................................................................................................. 16 FIGURA 7, MODALITÀ FORMATIVE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA .................................................................................................... 16 FIGURA 8, TIPOLOGIA DI INQUADRAMENTO E MODALITÀ FORMATIVE ............................................................................................... 17 FIGURA 9, GENERE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ........................................................................................................................ 17 FIGURA 10, GENERE E MODALITÀ DIDATTICHE ............................................................................................................................. 18 FIGURA 11, MEDIA DEI PUNTEGGI PREMIANTI IN FASE INIZIALE E IN FASE FINALE E SCOSTAMENTO PERCENTUALE MEDIO PER MACRO-AREA..... 20 FIGURA 12, DIFFERENZA PERCENTUALE MEDIA DEGLI ELEMENTI DI VALUTAZIONE PER MACRO-AREA ....................................................... 20 FIGURA 13, INCIDENZA DEI PIANI CHE PRESENTANO SCOSTAMENTI NEGATIVI E INCIDENZA DEL VALORE DELLO SCOSTAMENTO ...................... 21 FIGURA 14, DISTRIBUZIONE DEL CAMPIONE PER MACROAREE ......................................................................................................... 24 FIGURA 15, DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEL CAMPIONE PER REGIONE ........................................................................................... 25 FIGURA 16, LA DISTRIBUZIONE DEL CAMPIONE PER DIMENSIONE AZIENDALE ...................................................................................... 25 FIGURA 17, DISTRIBUZIONE DEL CAMPIONE PER TEMATICHE FORMATIVE .......................................................................................... 26 FIGURA 18, DISTRIBUZIONE DELLE TEMATICHE FORMATIVE PER DIMENSIONE AZIENDALE ...................................................................... 27 FIGURA 19, LE QUALIFICHE DEI PARTECIPANTI INTERVISTATI ........................................................................................................... 27 FIGURA 20, DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE INTERVISTATA PER DIMENSIONI AZIENDALI................................................................. 28 FIGURA 21, GRADO DI CONSEGUIMENTO DEI RISULTATI ATTESI ....................................................................................................... 29 FIGURA 22, TIPOLOGIA DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO ............................................................................................................ 29 FIGURA 23, TIPOLOGIA DI CERTIFICAZIONE.................................................................................................................................. 30 FIGURA 24, UTILITÀ PERCEPITA DEGLI ARGOMENTI ....................................................................................................................... 31 FIGURA 25, VOCI CHE COMPONGONO UTILITÀ PERCEPITA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI ....................................................................... 32 FIGURA 26, UTILITÀ PERCEPITA DELLE MODALITÀ CON CUI È STATA EROGATA L’AZIONE FORMATIVA ....................................................... 33 FIGURA 27, VOCI CHE COMPONGONO UTILITÀ PERCEPITA DELLE MODALITÀ FORMATIVE ...................................................................... 34 FIGURA 28, UTILITÀ DELLE VERIFICHE DI APPRENDIMENTO (LADDOVE EFFETTUATE) ............................................................................. 35 FIGURA 29, VOCI CHE COMPONGONO UTILITÀ PERCEPITA DELLE VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI ......................................................... 36 FIGURA 30, APPLICAZIONE NEL CONTESTO LAVORATIVO ................................................................................................................ 37 FIGURA 31, VOCI CHE COMPONGONO UTILITÀ PERCEPITA DELL’APPLICAZIONE NEL CONTESTO LAVORATIVO ............................................. 38 FIGURA 32, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALLE AZIONI FORMATIVE .......................................................................................... 39 FIGURA 33, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALLE AZIONI FORMATIVE PER DIMENSIONI AZIENDALI ..................................................... 40 FIGURA 34, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALLE AZIONI FORMATIVE NELLE AREE GEOGRAFICHE NORD, CENTRO, SUD E ISOLE ............... 41 FIGURA 35, PROCESSI INTERESSATI DALLE AZIONI RELATIVE ALLA TEMATICA “SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO” ..................................... 43 FIGURA 36, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA”................................................................ 43 FIGURA 37, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “INFORMATICA” .................................................................... 44 FIGURA 38, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELL’INFORMATION TECHNOLOGY” ............................................................. 44 FIGURA 39, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “LINGUE” ............................................................................ 45 FIGURA 40, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELL’INFORMATION TECHNOLOGY” ............................................................. 45 FIGURA 41, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “MARKETING VENDITE” .......................................................... 46 FIGURA 42, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “MARKETING E VENDITE DI PRODOTTI E SERVIZI” ........................................................... 46 FIGURA 43, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “TECNICHE DI PRODUZIONE” .................................................... 47 FIGURA 44, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELLA CONOSCENZA, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E ….” ............................ 47 FIGURA 45, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “QUALITÀ”........................................................................... 48 FIGURA 46, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELLA CONOSCENZA, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E ….” ............................ 48 FIGURA 47, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “GESTIONE AZIENDALE - AMMINISTRAZIONE” ............................. 49 FIGURA 48, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELLA CONOSCENZA, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E ….” ............................ 49

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100

FIGURA 49, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “IMPATTO AMBIENTALE”......................................................... 50 FIGURA 50, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA”................................................................ 50 FIGURA 51, PROCESSI AZIENDALI INTERESSATI DALL’AZIONE FORMATIVA “CONTABILITÀ - FINANZA” ...................................................... 51 FIGURA 52, ESITI DELLE AZIONI FORMATIVE SU “GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE” ..................................................................... 51