Rapporto Settimanale Europeo sui Mercati Energetici
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Paese Prezzo Variazione
Italia 54.75 1.01%
Regno Unito 66.29 1.02%
Olanda 44.40 -1.66%
Belgio 51.37 -1.02%
Francia 43.50 0.86%
Germania 34.72 -0.74%
Ungheria 43.75 0.11%
Penisola Iberica 47.85 0.21%
Paesi del Nord 32.00 -3.03%
Qualora aveste qualunque domanda o commento riguardante la nostra newsletter potete mandare una mail direttamente al Vostro account di riferimento.
Questo report confidenziale è stato prodotto da NUS Consulting Group. Il suo unico scopo è di fornire informazioni generali di contesto e approfondimenti riguardanti il mercato estremamente
volatile dell’energia e rispecchia solamente le opinioni e la visione degli autori. Il documento non rappresenta una posizione o una linea di condotta ufficiale di NUS Consulting Group e non vuole
essere un consiglio riguardante un particolare investimento commerciale o una definita politica di acquisto. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa a terzi in
nessuna forma o con qualunque mezzo, elettronico e non, se non previo consenso scritto di NUS Consulting Group.
06 Ottobre 2014
Prezzi Europei di Base-load Elettricità- Anno 2015 (€/MWh)
Report Europeo Settimanale sull’Energia
Francia Olanda Belgio Spagna Paesi del Nord Italia Ungheria
Regno Unito
Germania
Gas Naturale Prezzo Variazione
Regno Unito
(pence/therm) 57.30 -1.23%
Regno Unito
(€/MWh) 24.96 -1.5%
Olanda
(€/MWh) 24.35 -0.41%
Germania
(€/MWh) 24.48 -0.51%
Prezzi Gas Naturale – Anno 2015
Germania Olanda Regno Unito
Commodity Prezzo Variazione*
Brent Crude Oil
($/barile) 92.64 -4.44%
Coal CIF ARA
($/Tonnellata) 73.80 -2.12%
CO2 EUA
(2013) 5.65 -3.91%
CO2 CER
(2013) 0.12 0%
GBP/EUR 1.2766 -0.27%
Brent Crude (mese successivo) & Coal CIF ARA (anno successivo)
Petrolio & Carbone
Il Brent ha continuato il suo andamento al ribasso a causa delle
speculazioni secondo cui l’aumento della produzione avrebbe
superato la domanda globale in rallentamento. I prezzi sono
scesi per la seconda settimana consecutiva, chiudendo a circa il
20% in meno del picco di giugno 2014 ($115/barile). La
produzione dei 12 membri OPEC è aumentata di 413.000
barili/giorno a 30.935 milioni a settembre mentre la scorsa
settimana l’Arabia Saudita ha tagliato i prezzi verso l’Asia di
$1/barile, il livello più basso da dicembre 2008. Il mese scorso
l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha ridotto le sue
previsioni di crescita della domanda sia per quest’anno che per
il 2015, citando previsioni di un indebolimento dell’economia.
Inoltre negli Stati Uniti la produzione petrolifera interna è
aumentata di 8.87 milioni di barili/giorno a settembre, spinta
dal boom dello shale. Il prezzo front month del Brent è
diminuito rispetto a settimana scorsa, al momento è a
$92.64/barile (-4.44%) mentre il WTI front month è diminuito
del 2.9% a $90/barile. Il carbone per la consegna il prossimo
anno nel nord-ovest dell’Europa è diminuito con l’incremento
dell’offerta dal bacino dell’Atlantico e con la diminuzione della
domanda per la produzione di energia elettrica. Il Coal CIF ARA
al momento è a $73.8/ton (-2.12% su base settimanale).
Gas Naturale
I prezzi del gas sono diminuiti la scorsa settimana nei tre
mercati principali dal momento che i fondamentali sono
rimasti ribassisti; inoltre la produzione LNG continua ad
essere abbondante e le scorte UE hanno registrato un
aumento su base settimanale. L’Ucraina e la Russia
probabilmente si incontreranno nelle prossime due
settimane per il secondo turno di discussioni con l’Unione
Europea per risolvere gli scontri relativi al gas naturale prima
dell’inverno. Secondo la proposte UE l’Ucraina dovrebbe
pagare $3.1 miliardi entro la fine dell’anno per forniture
passate e la Russia in cambio dovrebbe fornire almeno 5
miliardi di metri cubi di gas all’Ucraina nei prossimi mesi. Il
prezzo tedesco annuo (NCG) 2015 è diminuito dello 0.51% a
€24.48/MWh mentre l’equivalente olandese (TTF) è sceso di
€0.51 rispetto alla settimana scorsa (0.41%) a €24.35/MWh. Il
mercato inglese del gas è rimasto ben fornito, con un nuovo
cargo LNG confermato e pronto ad arrivare in Inghilterra
questa settimana in aggiunta al cargo arrivato la scorsa
settimana. Al momento l’NBP è dell’1.23% inferiore rispetto
alla scorsa settimana a 57.3 pence/therm o €24.96/MWh.
Energia
La settimana scorsa i mercati energetici non sono riusciti a
trovare una direzione univoca. I prezzi della CO2 e del carbone,
che influenzano direttamente i costi di generazione sono
diminuiti su base settimanale rispettivamente del 3.91% e 2.12%
a €5.65/ton e $73.8/ton.. Al tempo stesso gli scontri in atto fra
Russia ed Ucraina hanno sostenuto i prezzi del gas. Notizie
riferiscono di una diminuzione del 50% delle consegne russe di
gas in Slovacchia, portando così i fornitori slovacchi ad acquistare
gas sul mercato spot per coprire i consumi dei loro clienti. Inoltre
le importazioni italiane di gas naturale dalla Russia sono
diminuite al livello più basso degli ultimi quattro anni, spingendo
al rialzo i prezzi di gas ed energia elettrica. In particolare il
prezzo annuo italiano è aumentato dell’1.1% a €54.75/MWh,
mentre il prezzo francese year-ahead è cresciuto dello 0.86% a
€43.5/MWh. Parte di questo aumento è altresì attribuibile al calo
della produzione da fonti nucleari. In Germania i prezzi sono stati
influenzati dalla diminuzione dei prezzi del carbone e della CO2
con il prezzo annuo in calo dello 0.74% rispetto alla scorsa
settimana a €34.72/MWh. Per quanto riguarda il Regno Unito il
mercato è stato teso a causa dell’incremento della domanda,
spingendo i prezzi annui ad aumentare dell’1% a GBP
51.78/MWh.
Fonte di prezzi e grafici: BLOOMBERG.
* Di settimana in settimana