RAPPORTO DI VULNERABILITA’ SISMICA
Transcript of RAPPORTO DI VULNERABILITA’ SISMICA
1
Regione ABRUZZO Legge 24.06.2009 n. 77 – O.P.C.M. n. 3790 del 09.07.2009
Città di L’AQUILA
PROGETTO DEI LAVORI PER LA RIPARAZIONE
DI UN FABBRICATO CONDOMINIALE DANNEGGIATO DAL TERREMOTO DEL 06.04.2009
Condominio EDILGISA Via Antica Arischia , 36 – L’AQUILA
ELABORATO 03.08.
RELAZIONE GEOTECNICA
E SULLE FONDAZIONI
SCALA
REPERTORIO
EMISSIONE/REVISIONE DATA
0 11/2009
1
2
3
LA COMMITTENZA PROGETTAZIONE “BEVERE – DEL GIACOMO – LO CONTE”
Studio Associato di Architettura
COLLABORAZIONI ing. Venturino D’Avella strutture
dott. Luigi Bevere architettura dott. Alessandro Corsano architettura
dott. Marco Scarpellino impianti
Mauro Basile - Amministratore
Carissimi Pietro - condomino
Annibaldi – Sevi - condomino
Canofari C. ed M. - condomini
Ferrari – Franchi - condomini
Alesii – Tamburrini - condomini
Costanzi Paolo - condomino ENTI IL PROGETTISTA
Grande – Lo Muto - condomini
Rotili Fabio - condomino
Falcone Luigi Antonio - condomino
Gianneramo Giorgio - condomino
2
RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI
Identificazione Edificio
Condominio Edilgisa
3
Premessa
La presente relazione ha per oggetto le verifiche delle strutture di fondazione e l’interazione con i terreni di
posa al fine di garantire la giusta idoneità di calcolo.
La progettazione strutturale depositata presso il Genio Civile del Comune di L’Aquila è stata integrata con
una campagna di indagine a cura del geologo dott. Andrea Marziale.
Le indagini eseguite sono consistite in:
n. 2 prove geotecniche in sito (tests penetrometrici) per la determinazione dei parametri geotecnici
puntuali dei terreni presenti nel sottosuolo;
n. 1 indagine geofisica di tipo sismica (sismica a rifrazione e MASW) finalizzata alla modellazione
sismica del sito;
l’ispezione di n. 2 scavi eseguiti per verificare la tipologia e la consistenza fondale dell’edificio;
l’ispezione dei fronti di scavo realizzati per l’edificazione limitrofa.
Tale quadro conoscitivo ha permesso di accertare la situazione geomorfologica della zona d’intervento,
ricostruire la locale successione litostratigrafica, estrapolare gli spessore dei vari litotipi, la loro geometria e
valutare le caratteristiche litotecniche dei terreni di fondazione ed immediatamente sottostanti.
Descrizione delle fondazioni dell’Edificio
Il fabbricato Condominio Edilgisa, ubicato nel comune di L’Aquila, è un manufatto realizzato con una
conformazione planimetrica di base rettangolare, con unica quota fondale, comprendente un piano terra
adibito a box auto ed ingresso ed ai piani in elevazioni appartamenti per civile abitazione.
La struttura principale si presenta disposta su sei livelli fuori terra, con interpiano non superiore ai 300 cm,
con struttura portante in c.a..
Le fondazioni sono costitute da un reticolo di travi rovesce di sezione a T rovescia di dimensioni:
B =100 cm H = 80 cm b =40cm h=60 cm
In corrispondenza dei pilastri c’è un allargamento della sezione a forma ottagonale che aumenta la superficie
di contatto tra terreno e fondazione; a vantaggio di sicurezza nel modello di calcolo strutturale non si è tenuto
conto di questa peculiarità strutturale.
Analisi della struttura e metodologia di calcolo
Tutti i danni riportati dal manufatto non sono riconducibili all’apparato fondale, bensì ad un eccesso di
spostamenti relativi della struttura.
Si riporta, a scopo di completezza, una sintesi dell’analisi del danno contenuta già nella relazione di calcolo
strutturale a corredo del progetto.
4
Il rilievo del manufatto ha portato a segnalare alcuni aspetti importanti:
Le strutture portanti in c.a. hanno subito danni molto limitati o nulli, probabilmente rimanendo in
campo elastico;
I maggiori danni riportati dal fabbricato sono presenti agli elementi non strutturali, tamponature
esterne e tramezzature interne;
L’analisi del danno evidenzia un decremento significativo del danno passando dai piani inferiori a
quelli superiori.
L’attività condotta dai progettisti per un analisi sull’edificio, ai sensi dell’Ordinanza 3790/2009, si è articolata
nelle seguenti fasi:
Modellazione strutturale 3D del manufatto;
Analisi sismica dell’edificio sottoposto agli spettri previsti dalle NTC 2008, per le verifiche allo SLU;
Analisi sismica dell’edificio sottoposto agli spettri previsti dalle NTC 2008, per le verifiche allo SLD;
Analisi sismica dell’edificio sottoposto agli spettri previsti dalle NTC 2008, per le verifiche allo SLU
con spettro normalizzato al 60 % di quello previsto dalle NTC 2008;
Confronto delle armature risultanti dal calcolo con quelle rilevate in cantiere per le analisi agli stati
limite ultimi;
Verifiche degli spostamenti per lo SLD.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Le fasi di analisi e verifica della struttura sono state condotte in accordo alle seguenti disposizioni
normative, per quanto applicabili in relazione al criterio di calcolo adottato dal progettista, evidenziato nel
prosieguo della presente relazione:
Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321)
”Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a
struttura metallica”.
Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76)
”Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”.
Indicazioni progettive per le nuove costruzioni in zone sismiche a cura del Ministero per la Ricerca scientifica
- Roma 1981.
5
Decreto Ministero Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G. U. 4 febbraio 2008, n. 29 - Suppl.Ord.)
“Norme tecniche per le Costruzioni”.
Ordinanza 3790/2009
Le NTC 2008 prevedono:
Definizione della Vita Nominale e della Classe d’Uso della struttura, il cui uso combinato ha portato
alla definizione del Periodo di Riferimento dell’azione sismica.
Individuazione, tramite latitudine e longitudine, dei parametri sismici di base ag, F0 e Tc per tutti e
quattro gli Stati Limite previsti (SLO, SLD, SLV e SLC); l’individuazione è stata effettuata interpolando
tra i 4 punti più vicini al punto di riferimento dell’edificio.
Determinazione dei coefficienti di amplificazione stratigrafica e topografica.
Calcolo del periodo Tc corrispondente all’inizio del tratto a velocità costante dello Spettro.
I dati così calcolati sono stati utilizzati per determinare gli Spettri di Progetto nelle verifiche agli Stati
Limite considerate.
Classificazione dei terreni di fondazione
In ordine alle Nuove Norme Tecniche per le costruzioni, per il sito in esame, individuato dalla coppia
di coordinate LAT. 42.3733, LONG. 13.3577, il valore convenzionale di ag, espressa come frazione
dell’accelerazione di gravità g, assume i seguenti valori per una struttura di classe 2 con vita nominale di 50
anni
Per l’individuazione della categoria del suolo di fondazione dei terreni compresi tra il piano di imposta
della fondazione dell’edificio in progetto e il substrato rigido di riferimento (bedrock) necessario per la
definizione dell’azione sismica di progetto, ai sensi del D.M. 14/01/08, in ordine a quanto rilevato dalle
6
indagini eseguite, il profilo stratigrafico del sottosuolo di fondazione è inquadrabile nella Categoria C.
Di seguito si riporta una vista del modello strutturale in 3D.
Condominio Edilgisa – Vista anteriore e posteriore del modello strutturale
Proprietà geotecniche dei terreni di fondazione
Da quanto riportato nella relazione geologica allegata alla presente progettazione si sono ricavate le
proprietà geotecniche dei terreni di fondazione, utili per il calcolo del carico limite allo stato limite ultimo ed
allo stato limite di esercizio.
In ordine a quanto accertato, all’interno della zona di influenza della fondazione dell’edifico in esame si può
dedurre un unico intervallo geotecnico i cui parametri meccanici possono essere rappresentati dai seguenti
valori cautelativi:
Unità della copertura
• γ = 2,1·10-3 – 2,2·10-3 Kg/cm3 = peso dell’unità di volume
• φ = 28 - 25° = angolo di attrito
• c’ = 0,05 – 0,08 Kg/cm2 = coesione drenata
• Ed = 130 – 250 Kg/cm2 = modulo edometrico
• K = 8 - 12 Kg/cm3 = costante di Winkler
• ν = 0,2 - 0,3 = Coefficiente di Poisson
I terreni di sedime del fabbricato non sono suscettibili di liquefazione e quindi si omette tale verifica.
7
Dal punto di vista metodologico la presente relazione conterrà:
Verifica allo stato limite ultimo secondo l’approccio 2 del DM 14/01/2008;
Verifica allo stato limite di esercizio.
Metodo di analisi
Il metodo utilizzato per la verifica delle fondazioni è l’approccio 2.
Il secondo approccio progettuale (Approccio 2) prevede un’unica combinazione di gruppi di coefficienti, da
adottare sia nelle verifiche strutturali sia nelle verifiche geotecniche.
I coefficienti parziali γF relativi alle azioni sono indicati nella Tab. 6.2.I. Ad essi deve essere fatto riferimento
con le precisazioni riportate nel § 2.6.1. Si deve comunque intendere che il terreno e l’acqua costituiscono
carichi permanenti (strutturali) quando, nella modellazione utilizzata, contribuiscono al comportamento
dell’opera con le loro caratteristiche di peso, resistenza e rigidezza.
Nella valutazione della combinazione delle azioni i coefficienti di combinazione ψij devono essere assunti
come specificato nel Cap. 2.
Il valore di progetto della resistenza Rd può essere determinato:
a) in modo analitico, con riferimento al valore caratteristico dei parametri geotecnici del terreno,diviso per il
valore del coefficiente parziale gM specificato nella successiva Tab. 6.2.II e tenendo conto, ove necessario,
dei coefficienti parziali γR specificati nei paragrafi relativi a ciascun tipo di opera;
b) in modo analitico, con riferimento a correlazioni con i risultati di prove in sito, tenendo conto dei coefficienti
parziali γR riportati nelle tabelle contenute nei paragrafi relativi a ciascun tipo di opera;
c) sulla base di misure dirette su prototipi, tenendo conto dei coefficienti parziali γR riportati nelle tabelle
contenute nei paragrafi relativi a ciascun tipo di opera.
8
Modello adottato
Modello tridimensionale agli
elementi finiti con ipotesi di
impalcati infinitamente rigidi nel
proprio piano.
Software utilizzato:
AMV -MASTERSAP 2009
Fabbricato Edilgisa
Struttura portante : TRISIMENSIONALE IN C.A.
Piano Pilastri Travi Solai Quota Destinazione
Terra c.a. c.a. l-c 0.0 Box
Impalcati
da1 a 5 c.a. c.a. l-c < 15 Abitazione
Copertura c.a. c.a. l-c < 18 Abitazione
9
Valutazione del carico limite
Per il calcolo del carico limite si adotta la nota formula proposta da Terzaghi, modificata per le fondazioni
con forma in pianta diversa dalla striscia indefinita.
In particolare nel caso di fondazione circolare sotto carichi assialsimmetrici, la soluzione è possibile sotto
alcune ipotesi restrittive (Harr e Von Barman).
In pratica la generale formula di Terzaghi viene completata moltiplicandola per alcuni coefficienti correttivi
di forma.
qlim = Nq* 1*D* ξq+ Nc*C*ξc + N * 2* B/2* ξγ
dove:
qlim = carico limite
Nc Nq N = coefficienti dimensionali
1 = peso per unità di volume del terreno posto sopra al p.p.
γ2 = peso per unità di volume del terreno posto sotto al p.p.
c = coesione
D = profondità del piano di posa
L = lunghezza della fondazione
B = base della fondazione
ξc , ξq, ξγ = coeff. di forma semiempirici calcolati come segue:
RETTANGOLO DI LATI B E L (B<L)
ξq= 1+(B/L) tg ξc= 1+ (B/L)(Nq/ Nc) ξγ= 1- 0.40 B/L
QUADRATO O CERCHIO (B=L)
ξq= 1+tg ξc= 1+ (Nq/ Nc) ξγ= 0.6
Kp = tg ( /4 + /2)
Nc = (Nq - 1) * ctg
Nq = Kp ( * tg )
N = 2*(1+Nq)*tg * tg ( /4 + /5)
10
[Viggiani, Fondazioni,1999]
11
Risultati analisi per S.L.U e S.L.E.
L’edificio è stato progettato per una Vita Nominale pari a 50 e per Classe d’Uso pari a 2.
Di seguito si riportano le pressioni di contatto allo Stato Limite Ultimo ed allo SLE per lo spettro normalizzato
al 60%.
Condominio Edilgisa – Pressione di contatto allo SLU: massimo valore =2.122 Kg/cmq
Condominio Edilgisa – Pressione di contatto allo SLE: massimo valore =2.026 Kg/cmq
A scopo di completezza si riportano anche le mappe relative allo spettro di progetto secondo il valore delle
NTC2008.
Condominio Edilgisa – Pressione di contatto allo SLU con spettro NTC2008: massimo valore =2.497
12
Kg/cmq
Il carico limite è comunque superiore anche al valore di pressione allo SLU con spettro derivante
dall’applicazione integrale della normativa.
Cedimenti
Non sono stati riscontrati cedimenti, né in condizioni statiche né in occasioni di azioni sismiche e, pertanto, dal
momento che i carichi indotti dai lavori di miglioramento sismico non saranno incrementati, può essere omessa
una verifica integrativa dei cedimenti.
Interventi di miglioramento
Alla luce delle analisi eseguite e dal confronto strutturale con il progetto depositato presso il Genio Civile del
Comune di L’Aquila si evince che la struttura, a livello di apparato fondale ed interazione con i terreni di
fondazione, mantiene prestazioni ben superiori al 60% delle prestazioni richieste allo SLU; tale situazione
garantisce l’esecuzione di lavori di sola manutenzione ordinaria per quanto concerne le strutture di
fondazione.