Ralph Waldo Emerson _ Natura (1836).odt
-
Upload
ilguerrierodellaluce -
Category
Documents
-
view
82 -
download
0
description
Transcript of Ralph Waldo Emerson _ Natura (1836).odt
Ralph Waldo EmersonNatura (1836) - Parte I -
(Nature)
Sottile catena di innumerevoli anelli
Ognuno si unisce al pi lontano.
L'occhio legge presagi dove si posa
E la rosa parla tutti i linguaggi.
E sforzandosi diventare uomoil verme
Monta attraverso tutte le spire della forma(1)
Introduzione
La nostra et retrospettiva. Costruisce i sepolcri dei padri.
Scrivebiografiestoriee critica. Le generazioni passate hanno
contemplato Dio e lanatura faccia a faccia; noi attraverso i loro
occhi. Perch non dovremmosperimentare anche noi un rapporto
originale con l'universo? Perch nondovremmo avere anche noi una
poesia una filosofia che vadano alle cosedirettamente e non
attraverso la tradizionee una religione a noi rivelatapiuttosto che
la sua storia? Avvinti per una stagione alla naturala cuicorrente
vitale fluisce attorno a noi e attraverso noi e ci invitamediante
ilsuo poteread un agire proporzionato alla naturaperch dovremmo
brancolareattraverso le ossa secche del passato o indurre la
generazione attuale amascherarsi con il suo scolorito guardaroba?
Il sole risplende anche oggi. C'pi lana e pi lino nei campi. Ci
sono nuove terrenuovi uomininuovipensieri. Domandiamoci allora
quali debbano essere le nostre operele nostreleggi e il nostro
culto.
Senza dubbio non ci poniamo domande destinate a rimanere senza
risposta.Dobbiamo avere fiducia nella perfezione del creato sino al
punto di credere chel'ordine delle cose potr soddisfare qualunque
curiosit l'ordine delle coseabbia destato in noi. La condizione di
ogni uomo una soluzione in geroglificoa quelle domande che vorrebbe
porre. Questa soluzione egli la pratica nellavitaprima di
apprenderla come verit. Allo stesso modola naturanelle sueforme e
tendenzesta gi tracciando il suo proprio disegno. Interpelliamo
lastraordinaria apparizione che risplende cos pacificamente attorno
a noi.Cerchiamo di scoprire a che scopo esiste la natura.
Tutta la scienza ha un unico scopo: trovare una teoria della
natura. Noi abbiamoteorie delle razze e delle funzionima a stento
riusciamo a mettere insieme unsia pure remoto approccio a un'idea
di creazione. Siamo ora cos lontani dallastrada che porta alla
veritche i maestri di cose religiose discutono tra diloro e si
odiano l'un l'altromentre chi si dedica alla speculazione
considerato corrotto e frivolo. Maa un retto giudiziola verit
piastratta proprio la pi pratica. Dovunque appare una teoria
veranon avrbisogno di dimostrazioni. La sua verifica quella di
riuscire a spiegare tuttii fenomeni. Ora molti fra questi vengono
ritenuti inspiegati e anziinspiegabili; come ad esempio il
linguaggioil sonnola folliai sogniglianimaliil sesso.
Da un punto di vista filosoficol'universo composto dalla Natura
edall'Anima. In senso strettopercitutto quello che separato da
noitutto quello che la Filosofia distingue comeNON IOcio sia la
naturache l'artetutti gli altri uomini e il mio corpodeve essere
classificatosotto questo nomeNATURA.Nell'enumerare i valori della
natura e nelsommare i loro risultatiuser la parola in entrambi i
sensicio nel suosignificato comune come in quello filosofico. In
indagini cos generali come lapresentel'imprecisione non riguarda la
materia; eviteremo ogni confusione dipensiero. LaNaturanel senso
comunesi riferisce ad essenze nonmodificate dalla mano dell'uomo;
lo spaziol'ariail fiumela foglia.L'Artesi riferisce alla mescolanza
della volont umana con i medesimi oggetticome avviene con una
casaun canaleuna statuaun quadro. Ma le sueoperazioniprese tutte
insiemesono cos una statuaun quadro. Ma le sueoperazioniprese tutte
insiemesono cos insignificantiun piccolointervento con lo
scalpellouna cottura al fornoun rammendoun lavaggiochedinanzi a un'
impressione grandiosa come quella prodotta dal mondo sullamente
umanaesse non modificano il risultato.
I.Natura
Per stare in solitudine l'uomo ha bisogno di ritirarsi tanto dalla
sua cameraquanto dalla societ. Non vivo in solitudine finch leggo o
scrivoanche senessuno con me. Ma se un uomo vuole essere soloche
guardi alle stelle. Iraggi che vengono da quei mondi celesti
introdurranno una barriera tra lui e lecose volgari. Si potrebbe
pensare che l'atmosfera sia stata creata trasparenteallo scopo di
mettere l'uomonei corpi celestialla perpetua presenza delsublime.
Come sono straordinarivisti nelle strade delle citt! Se le
stelleapparissero una notte ogni mille annicome potrebbero gli
uominicrederee adorare e preservare per molte generazioni il
ricordo dell'apparizione dellacitt di Dio! Ma sorgono ogni
nottequesti messaggeri della bellezzaeilluminano l'universo con il
loro sorriso ammonitore.
Le stelle risvegliano una certa reverenza perchpur essendo sempre
presentisono sempre inaccessibili; ma tutti gli oggetti naturali
fanno un'impressionesimilequando la mente aperta alla loro
influenza. La Natura non veste maiuna mediocre apparenza. N l'uomo
pi saggio pu strapparle i suoi segreti eperdere ogni curiosit
scoprendo tutta la sua perfezione. La Natura non maidiventata un
giocattolo per uno spirito saggio. I fiorigli animalilemontagne
riflettono tutta la saggezza dei suoi momenti miglioricos comehanno
rallegrato la semplicit della sua infanzia.
Quando parliamo della natura in questi terminiabbiamo in mente un
sentimentoprecisoma sommamente poetico. Intendiamo l'integrit
dell'impressioneprocurata da molteplici oggetti naturali. E questo
che distingue il pezzo dilegno del tagliaboschi dall'albero del
poeta. L'incantevole paesaggio che hovisto questa mattina senza
dubbio costituito da venti o trenta fattorie.Miller possiede questi
terreniLocke quellie Manning il terreno boschivo chesta oltre. Ma
nessuno di essi possiede il paesaggio. C' una
proprietnell'orizzonte che nessun uomo possiede se non chi riesce
con il proprio occhioa integrare tutte le partivale a direil poeta.
Questa la parte miglioredelle fattorie di questi uominieppure ad
essa i contratti di propriet nondanno un diritto.
In veritpochi adulti possono vedere la natura. La maggior parte
dellepersone non vede il sole. Oppure ne una visione molto
superficiale. Il soleillumina solamente l'occhio dell'uomoma
risplende dentro l'occhio e nel cuoredel bambino. L'amante della
natura colui i cui sensi interni ed esterni sonoancora in pieno
accordo tra di loro; chi ha saputo conservare lo
spiritodell'infanzia perfino nell'et adulta. Il suo rapporto con il
cielo e con laterra diventa parte del suo cibo quotidiano. In
presenza della natura una fierabeatitudine penetra
nell'uomononostante i dolori reali. La Natura dice: E lamia
creatura emalgrado tutti i suoi impertinenti dolorisar felice con
me.Non il sole o l'estate come talima ogni ora e stagione rendono
il loro omaggiodi beatitudine; poich ogni ora e ogni cambiamento
corrispondono a un diversostato di mente e lo autorizzanodal
mezzogiorno irrespirabile alla mezzanottepi cupa. La Natura uno
scenario che si adatta ugualmente bene ad un'operacomica o tragica.
Nella buona salutel'aria come un liquore dall'incredibilevirt.
Attraversando un terreno spogliosguazzando nella neve che si
scioglienel crepuscolosotto un cielo nuvolososenza avere nei miei
pensieri alcunpresagio di speciale buona fortunaho assaporato una
perfetta letizia. Quasi hopaura a pensare quanto sono felice. Anche
nei boschi un uomo elimina i suoi annicome il serpente la sua
pellee in qualunque periodo della vita sempre unbambino. Nei boschi
la perpetua giovinezza. In queste piantagioni di Dioregnano un
decoro e una santituna perenne festa viene allestitae l'ospitenon
vede come potrebbe stancarsene in mille anni. Nei boschi ritorniamo
allaragione e alla fede. L sento che niente mi pu capitare nella
vitanessunadisgrazianessuna calamit (purch mi lasci la vista)che la
natura nonpossa riparare. Stando sulla nuda terrail' capo immerso
nell'aria serena esollevato nell'infinito spaziotutto l'egoismo
meschino svanisce. Divento untrasparente bulbo ocularenon sono
nientevedo tutto; le correnti dell'Essereuniversale circolano
attraverso me; sono una parte o una particella di Dio. Ilnome
dell'amico pi vicino suona allora straniero e accidentale:
esserefratellio conoscentipadroni o servidiventa allora un'inezia
fastidiosa. Iosono l'amante dell'irresistibile e immortale
bellezza. Nella solitudine trovoqualcosa di pi caro e connaturale
che nelle strade o nei villaggi. In unpaesaggio serenoe
specialmente nella lontana linea dell'orizzontel'uomocontempla
qualcosa di bello quanto la sua stessa natura.
La pi grande beatitudine offerta dai campi e dai boschi la
suggestione diun'occulta relazione tra l'uomo e la vegetazione. Non
sono solo e sconosciuto.Essi mi mandano segnali e altrettanto
faccio io. L'ondeggiare dei rami nellatempesta nuovo e al tempo
stesso antico per me. Mi sorprendee pure non sconosciuto. L'effetto
che produce quello di un pi nobile pensiero o di unapi elevata
emozione che mi raggiunse nel momento in cui ero convinto dipensare
esattamente o di operare rettamente.
Pure certo che il potere di produrre una simile gioia non risiede
nellanaturama nell'uomoo nell'armonia di entrambi. E necessario
fare uso diquesto tipo di piacere con grande temperanza. Poich la
natura non semprevestita con l'abito della festama la stessa scena
che ieri mandava il suoprofumo e risplendeva come per la festa
delle ninfe pu oggi essere ricopertadi malinconia. La Natura veste
sempre i colori dello spirito. Per un uomooppresso dalla sventura
il calore stesso del focolare ha qualcosa di triste. Vi allora un
certo disprezzo del paesaggio percepito da chi ha appena perso
unamicomorto. Il cielo che si stende a ricoprire uomini mediocri
menograndioso.
II.Utilit
Chiunque consideri la causa ultima del mondo distinguer una
moltitudine difunzioni che contribuiscono tutte al risultato
finale. Esse si possonoclassificare in una delle seguenti
categorie: Utilit; Bellezza; Linguaggio;Disciplina.
Nella categoria generale dell'utilit colloco tutti quei vantaggi
per i quali inostri sensi sono debitori alla natura.
Questocertamente un beneficiotemporaneo e mediatonon ultimocome il
servizio che la natura rendeall'anima. Tuttavianonostante questo
carattere bassoquesto beneficio perfetto nel suo generee
costituisce il solo uso della natura che tutti gliuomini
apprendono. L'angustia umana appare come infantile
insolenzaquandoesploriamo la costante e generosa provvista
preparata per aiutare e dilettarel'uomo su questa sfera verde che
lo tiene a galla nei cieli. Quali angeli hannopotuto inventare
questi splendidi ornamentiquesti ricchi apparatiquestooceano di
aria sopraquesto oceano di acqua sottoquesto firmamento di terrain
mezzo? Questo zodiaco di luciquesta cortina di nuvole
gocciolantiquestacoperta striata di climiquesto anno quadripartito?
Le bestieil fuocol'acquale pietre e il grano servono l'uomo. Il
campo nello stesso tempo ilsuo pavimentoil suo cortileil suo campo
di giochiil suo giardino e il suoletto.
Pi servi sono all'uomo soggetti
di quanto egli s'avvede(2)
La naturanel suo ministero volto all'uomonon solamente il
materialemaanche il processo e il risultato. Tutte le parti
interagiscono l'una con l'altrasenza interruzione per il vantaggio
dell'uomo. Il vento pianta il seme; il solefa evaporare il mare; il
vento soffia il vapore sul campo; il ghiacciodall'altra parte del
pianetacondensa la pioggia; la pioggia nutre le piante;le piante
nutrono gli animali; e in questo modo la circolazione infinita
delladivina carit nutre l'uomo.
Le arti utili sono poi riproduzioni o nuove combinazioniad
operadell'intelligenza umanadegli stessi benefattori naturali.
L'uomo non aspettapi i venti favorevolima per mezzo del vapore
realizza la favola della saccadi Eolo e porta i trentadue venti
nella caldaia della sua nave. Per diminuirel'attritopavimenta la
strada di barre di ferro estivando su una carrozza unintero carico
di uominianimalie mercesfreccia attraverso il paeseda citta
cittcome un'aquila o una rondine attraverso l'aria. Come cambiato
ilvolto del mondodal tempo di No a quello di Napoleonegrazie a
questoinsieme di aiuti! Il semplice e povero cittadino possiede
cittnavicanaliponticostruiti per lui. Va all'ufficio postalee
l'umanit si occupa dellesue commissioni; va alla libreria e
l'umanit legge e scrive per lui di tuttoquello che succede; va al
palazzo di giustizia e le nazioni si incaricano dirimediare ai suoi
torti. Stabilisce la sua dimora lungo la stradae l'umanitesce ogni
mattinae rimuove la neve con una pala e apre un sentiero per
lui.
Ma non c' bisogno di specificare particolari in questa categoria di
vantaggi.Il catalogo infinitoe gli esempi sono cos ovvi che li
lascer allariflessione del lettorecon l'osservazione generaleche
questo tipo dibeneficio materiale in rapporto con un bene
ulteriore. Un uomo si nutre nonsolo per nutrirsima per poter
lavorare.
III.Bellezza
Un pi nobile bisogno umano soddisfatto dalla naturae cio l'amore
dellaBellezza.
Gli antichi greci chiamavano il mondoksmosbellezza. Tale
lacostituzione delle coseo tale il potere plastico dell'occhio
umanoche leforme primariecome il cielole montagnegli alberigli
animali ci danno unpiacerein s e per s;un piacere che sorge
spontaneo dalla formadalcoloredal movimentoe dall'insieme. Tutto
questo sembra in parte dovutoall'occhio stesso. L'occhio il
migliore degli artisti. Attraverso la mutuaazione della sua
struttura e delle leggi della luce si produce la prospettivache
integra ogni massa di oggettidi qualunque caratterein un globo
bencolorato e sfumatoin modo tale chementre i singoli oggetti
rimangonoinsignificanti e non stimolantiil paesaggio che essi
compongono circolare esimmetrico. E come l'occhio il migliore
compositorecos la luce ilprimo dei pittori. Non c' oggetto cos
ripugnante che la luce intensa nonpossa rendere bellissimo. E lo
stimolo che essa produce sui sense quellasorta di immensit che essa
possiedecome lo spazio e il temporendonogioiosa tutta la materia.
Perfino il cadavere ha una sua particolare bellezza.Ma oltre a
questa generale grazia diffusa nella naturaquasi tutte le
singoleforme sono gradevoli all'occhiocome provato dalle nostre
innumerevoliimitazioni di qualcuna di essecome la ghiandail chicco
d'uvala pignalaspiga di granol'uovole ali e le forme di molti
uccellil'artiglio delleoneil serpentela farfallale conchiglie
marinele fiammele nuvoleigermoglile foglie e le forme di molti
albericome la palma.
Per meglio considerarlipossiamo distribuire gli aspetti della
Bellezza in trespecie.
1. Innanzituttola semplice percezione delle forme naturali fonte di
gioia.L'influenza delle forme e degli effetti naturali cos
necessaria all'uomochenelle sue funzioni pi basseessa sembra
collocarsi al confine tral'utilit e la bellezza. Per il corpo e per
la mente oppressi da un lavoro o daun ambiente nocivola natura un
medicinale e ristabilisce il loro tono.L'artigianol'avvocato escono
dalla confusione dell'ambiente di lavoro e dellestradevedono il
cielo e i boschie in questo modo tornano a essere uomini.Nella loro
eterna calmal'uomo trova se stesso. La salute dell'occhio
sembrarichiedere un orizzonte. Non siamo mai stanchifino a quando
possiamo vedereabbastanza lontano.
Main altri momentila Natura produce una soddisfazione particolare
unicamenteattraverso la sua bellezzae senza che si aggiunga alcun
beneficio per ilnostro corpo. Ho visto lo spettacolo del mattino
dalla cima della collina difronte alla mia casadalle prime luci del
giorno al sorgere del soleconemozioni che un angelo potrebbe
condividere. Le lunghe e sottili strisce dinuvole galleggiano come
pesci nel mare purpureo di luce. Dalla terracome unaspiaggiaguardo
quel mare silenzioso. Mi pare di condividere le sue
rapidetrasformazioni; l'attivo incanto raggiunge la mia polvere
terrena e io miespando e cospiro con il vento del mattino. Con cbe
pochi e ordinari elementila natura ci rende simili agli dei! Datemi
la salutedatemi l'arco di unagiornatae render ridicolo tutto lo
sfarzo degli imperatori. L'alba la miaAssiria; il tramonto e il
sorgere della luna la mia Pafoe inimmaginabili regnidi fiaba; il
mezzogiorno pieno sar la mia Inghilterra dei sensi
edell'intelligenza; la notte sar la mia Germania di mistica
filosofia e disogni.
Non meno straordinariose si esclude la nostra minore sensibilit
nelpomeriggioeraa tarda seral'incanto di un tramonto di gennaio. Le
nuvoledell'occidente si erano divise in tanti fiocchi rosa modulati
in tinte diinesprimibile morbidezzae l'aria aveva tanta vita e
dolcezza che era una penarientrare in casa. Che cosa voleva dire la
natura? Non c'era significato nellaviva tranquillit della valle
dietro il mulinoche Omero e Shakespeare nonavrebbero potuto
ricreare per me con le parole? Gli alberi senza fogliediventano
spire di fiamma nel tramontonell'azzurro cupo del cielo a oriente
afare loro da sfondoe le stelle dei calici morti dei fiorie ogni
steloappassito e la stoppia ricoperta di brinadanno un contributo
alla musica muta.
Gli abitanti delle citt pensano che il paesaggio della campagna sia
piacevolesolo per met dell'anno. Io trovo la mia beatitudine nelle
bellezze delpaesaggio d'invernoe credo che noi ne siamo toccati
come dalle genialiinfluenze dell'estate. Per l'occhio attento ogni
momento dell'anno ha la suaparticolare bellezza enello stesso
campocontemplain ogni momentounquadro che non era mai stato visto
primae che non sar visto mai pi. Icieli cambiano ogni momento e
riflettono la loro gloria o la loro malinconianelle pianure
sottostanti. Lo stato dei raccolti nelle vicine fattorie
alteral'aspetto della terra di settimana in settimana. La
successione delle piantespontanee nei pascoli e ai bordi delle
stradeche rappresenta il silenziosoorologio attraverso cui il tempo
mostra le ore dell'estaterenderpercettibili perfino le divisioni
del giorno a un acuto osservatore. Le tribdegli uccelli e degli
insettipuntuali al loro tempo come le piantesiinseguono l'un
l'altrae l'anno ha spazio per tutte. Per corsi d'acqua lavariet e
ancora pi grande. In luglioquell'azzurra pianta acquaticache
sichiama pontederiafiorisce in ampi letti nei punti poco profondi
del nostrofiume ameno e pullula di gialle farfalle in continuo
movimento. L'arte non puemulare questo sfarzo di viola e d'oro.
Poich il fiume in perpetua festaeogni mese vanta un nuovo
ornamento.
Ma questa bellezza della Naturavista e sentita come bellezza la
parteminore. Gli spettacoli del giornola rugiada del
mattinol'arcobalenolemontagnei frutteti in fiorele stellela luce
della lunale ombrenell'acqua fermae cose similise vengono ricercate
con un'eccessiva aviditdiventano meri spettacoli e ci beffano con
la loro irrealt. Esci di casa pervedere la lunae questa non sar che
un finto luccichio; non ti piacer comequando la luce della luna
splende sul tuo viaggio necessario. Chi potrafferrare il bagliore
di bellezza dei gialli pomeriggi di ottobre? Se ti faiavanti per
afferrarlaecco sparisce; solo un miraggio: come quando guardidal
finestrino della diligenza.
2. La presenza di un pi alto valorevale a dire di un elemento
spiritualeessenziale per la perfezione della natura. L'alta e
divina bellezza che puessere amata senza mollezza quella che si
trova in combinazione con l'umanavolont e non se ne separa mai. La
bellezza il segno che Dio incide sullavirt(3). Ogni azione naturale
piena di grazia. Ogni atto eroico anche pieno di decoro e fa
risplenderedella sua luce i luoghi in cui si manifesta e chi vi
assiste. Noi apprendiamoattraverso le grandi azioni che l'universo
la propriet di ogni individuoche ci vive. Ogni creatura razionale
ha tutta la natura per sua dote e propriet.E suase lo vuole. L'uomo
pu spogliarsi di tutto questo; pu ritirarsi in unangoloe abdicare
al suo regnocome fanno moltima egli ha diritto al mondoper la
costituzione. In proporzione all'energia del suo pensiero e della
suavolontegli prende il mondo dentro di s. Tutte quelle cose per
cui gliuomini aranocostruisconoo naviganoobbediscono alla
virt(4)dice un antico storico. I venti e le onde -dice Gibbon- sono
sempre dallaparte del miglior navigatore. Cos anche il sole e la
luna e tutte le stelledel cielo. Quando accade che una nobile
azione sia compiuta in uno scenario digrandiosa bellezza naturale;
quando Leonida e i suoi trecento martiri impieganoun intero giorno
per moriree la luna e il sole vengono e li guardano una voltanel
ripido passo delle Termopili; quando Arnold von Winkelried(5)sulle
alte Alpiall'ombra della valangaraccoglie sul suo corpo un fascio
dilance austriache per spezzare la linea a vantaggio dei suoi
compagni; non sonoquesti eroi degni di aggiungere la bellezza della
scena alla bellezzadell'azione? Quando la nave di Colombo si
avvicina alla sponda dell'Americadavanti a questa sponda - i
seIvaggi in filaaccorsi dalle loro capanne dicannail mare alle
spalle e le montagne viola dell'Arcipelago Indiano intorno
-possiamo separare l'uomo dal quadro vivente? Non veste forse il
Nuovo Mondo laforma umana con quei boschi di palme e savane come
adeguato drappeggio? Semprela bellezza naturale si insinua come
l'ariae pervade le grandi azioni. QuandoSir Harry Vane(6)fu
trascinato sulTower-Hillseduto su una slittaper trovare la morte
come campione delle leggiinglesiuno della folla gridrivolto a lui:
Mai avesti seggio piglorioso!. Carlo Ilper intimidire i cittadini
di Londrafece in modo che ilpatriota Lord Russell(7)fossecondotto
in una carrozza apertaattraverso le principali strade della
cittmentre andava al patibolo. Ma- come ingenuamente si esprime il
suo biografo- la folla immagin vedere libert e virt assise accanto
a lui. In luoghinon ufficialitra sordidi oggettiun atto di virt o
di eroismo sembraimprovvisamente attirare a s il cielo come suo
tempioil sole come suacandela. La Natura tende le sue mani ad
abbracciare l'uomosolo che i pensieridi questi siano di pari
grandezza. Volentieri essa segue i suoi passi con larosa e con la
violae piega il suo profilo splendido e grazioso ad ornare ilfiglio
amato. Se solo i pensieri di questi sono di eguale portatala
cornice siadatter al quadro. Un uomo virtuoso all'unisono con le
opere della naturae costituisce la figura centrale della sfera
visibile. OmeroPindaroSocrateFocione si associano bene nella nostra
memoria con la geografia e il clima dellaGrecia. I cieli visibili e
la terra simpatizzano con Ges. Nella vita comunechiunque abbia
visto una persona di carattere potente e pronta intelligenza sisar
accorto di come facilmente questi accordi tutte le cose a sle
personele opinionie il giornoe di come la natura possa diventare
ancella di unuomo.
3. C' ancora un altro aspetto sotto cui la bellezza del mondo pu
essereosservatacioil momento in cui questa diventa oggetto
dell'intelletto.Accanto alla relazione con la virtle cose hanno
rapporto con il pensiero.L'intelletto ricerca l'assoluto ordine nel
quale le cose stanno nella mente diDiosenza i condizionamenti degli
affetti. Il potere intellettuale e la capacitdi agire sembrano
succedersi l'uno all'altro nell'uomo e l'esclusiva attivitdell'uno
genera l'esclusiva attivit dell'altro. C' qualcosa di poco
cordialein ciascuno verso l'altroma essi sono come i periodi
alternati dialimentazione e lavoro negli animali: ciascuno prepara
e sar certamenteseguito dall'altro. Perci la bellezza chein
relazione alle azionicomeabbiamo vistoviene senza essere ricercatae
viene proprio perch non ricercatasar poi percepita e perseguita
dall'intelletto; e quindi di nuovoa sua voltadalla capacit di
agire. Niente di divino muore. Tutto il bene eternamente
riproduttivo. La bellezza della natura si riforma nella mentee
nonper una sterile contemplazionema per una nuova creazione.
Tutti gli uomini sono in qualche misura colpiti dal volto del
mondo; alcuniuomini fino al punto da ricavarne beatitudine. Questo
amore per la bellezza il Gusto. Altri nutrono lo stesso amore con
una tale esuberanzachenoncontenti di ammirare la bellezzacercano di
incarnarla in nuove forme. Lacreazione della bellezza l'Arte.
La creazione di un'opera d'arte getta luce sul mistero dell'umanit.
Un'operad'arte un simbolo o un riassunto del mondo. Il risultato o
l'espressionedella naturain miniatura. Poichnonostante le opere
della natura sianoinnumerevoli e tutte diverseil loro risultato o
la loro espressione a untempo simile e individuale. La natura un
mare di forme radicalmente similieppure uniche. Una fogliaun raggio
di soleun paesaggiol'oceanofannoun'impressione analoga nella mente.
Ci che comune a tutte queste cosequella perfezionequell'armonia la
bellezza. Il modello della bellezza l'intero circuito delle forme
naturalila totalit della natura che gliitaliani esprimono definendo
la bellezza il pi dell'uno.(8)Niente pienamente bello preso per s;
niente bello se non viene messo inrelazione al tutto. Un singolo
oggetto bello solo nel momento in cuisuggerisce questa grazia
universale. Il poetail pittorelo scultoreilmusicistal'architetto
cercano ognuno di concentrare questo irraggiarsi delmondo in un
puntoe ognuno nelle sue numerose opere cerca di soddisfare
l'amoredella bellezza che lo stimola a produrre. Perci l'arte una
natura passataattraverso l'alambicco dell'uomo. Perci nell'arte la
Natura lavora attraversola volont di un uomo ripieno della bellezza
delle sue prime opere.
Il mondo perci esiste per l'animaper soddisfarne il desiderio di
bellezza.Questo elementoportato all'estremolo chiamo un fine
ultimo. Nessunaspiegazione pu essere richiesta o fornita sui motivi
per cui l'anima ricercala bellezza. La bellezzanel suo pi ampio e
profondo significatoun'espressione dell'universo. Dio integrale
bellezza-giustizia. Verit ebonte bellezzanon sono che diversi
aspetti dello stesso Tutto. Ma labellezza in natura non ultima.
Essa messaggera dell'interiore ed eternabellezzae non semplicemente
un bene concreto e soddisfacente. Deve porsicome una partee non
come l'ultima o pi alta espressione della causa finaledella
Natura.
IV. Linguaggio
Il linguaggio un terzo strumento attraverso cui la Natura serve
l'uomo. LaNatura il veicolo del pensieroin un sempliceduplicee
triplice grado.
1. Le parole sono segni difatti naturali.
2. Particolari fatti naturali sono simboli di particolari fatti
spirituali.
3. La Natura il simbolo dello spirito.
1. Le parole sono segni difatti naturali. La funzione della storia
naturale di aiutarci nella storia soprannaturale; la funzione della
creazione esteriore di offrirci il linguaggio con cui parlare
dell'essere e del divenire dellacreazione interiore. Se si traccia
la genealogia di ogni parola che viene usataper esprimere un fatto
morale o intellettualesi scoprir che deriva daqualche fenomeno
materiale.Giustosignificadiritto; sbagliatosignificacontorto.
Spiritosignifica in primo luogovento; trasgressionel'attraversaredi
unalinea; accigliatol'alzarsi delle sopracciglia.Indichiamo
ilcuoreper esprimere un'emozionelatestaper indicare il pensiero;
epensieroedemozionesono a loro volta parole prese in prestito dalle
cosesensibilie applicate alla natura spirituale. La maggior parte
del processoattraverso cui questa trasformazione si realizzata ci
sfuggenascosta neltempo remoto in cui il linguaggio fu creato; ma
la stessa tendenza pu essereosservata ogni giorno nei bambini. I
bambini e i selvaggi usano solamente nomi onomi di coseche essi
convertono di continuo in verbie applicano ad analoghiatti di
pensiero.
2. Ma questa origine di tutte le parole che hanno una portata
spirituale - fattocos rilevante nella storia del linguaggio - il
nostro minor debito neiconfronti della natura. Non sono solo le
parole a essere emblematiche; sono lecose stesse a essere tali.
Ogni fatto naturale simbolo di qualche fattospirituale. Ogni
aspetto della natura corrisponde a qualche stato mentaleequello
stato mentale pu solo essere descritto presentando quella
sembianzanaturale come la sua immagine. Un uomo infuriato un
leoneun uomo astuto una volpeun uomo sicuro una rocciaun uomo colto
una fiaccola. Unagnello innocenza; un serpente sottile mali-zia; i
fiori esprimono per noii teneri affetti. Luce e oscurit sono le
nostre espressioni familiari perconoscenza e ignoranza; la parola
calore esprime amore. Una visibiledistanza dietro e davanti a noi
rispettivamente la nostra immagine dellamemoria e della
speranza.
Chi pu guardare un fiume in un momento di meditazione senza
richiamare allamente il flusso di tutte le cose? Getta un sasso in
un ruscelloe i cerchi chesi propagano sono il meraviglioso modello
di ogni forma di influsso. Gli uominisono consapevoliall'interno o
al di qua della loro vita individualediun'anima universale dovecome
in un firmamentole nature della Giustiziadella Veritdell'Amoredella
Libertsorgono e risplendono. Essi chiamanoRagione questa anima
universale: non miao tuao suama noi siamo suoi;siamo sua
proprietsuoi uomini. E il cielo blu in cui la nostra terra
sprofondata~ cielo con la sua perpetua calmae pieno di eterne sfere
ilmodello della Ragione. Ci che da un punto di vista intellettuale
chiamiamoRagionelo indichiamo invece come Spirito in rapporto alla
natura. Lo Spirito il Creatore. Lo Spirito ha la vita in s. E
l'uomo in tutte le et e intutti i paesi lo esprime nel suo
linguaggio con la parolaPADRE.
E facile vedere come in queste analogie non vi sia niente di
fortuito o dicapricciosoe come esse siano invece costantie
pervadano la natura. Non sonoi sogni di pochi poetiqui e l; ma
l'uomo un creatore di analogieestudia le relazioni in tutti gli
oggetti. Egli si trova al centro degli esserie un raggio di
relazioni giunge a lui da ogni altro essere. N l'uomo puessere
compreso senza questi oggettin questi oggetti senza l'uomo. Tutti
ifatti nella storia naturale presi per se stessi non hanno
valoresono sterilicome un singolo sesso. Ma unisci la natura alla
storia dell'uomoe subito essadiventa piena di vita. Interi trattati
sulla floratutti i volumi di Linneo edi Buffonsono solo freddi
cataloghi difatti; ma il pi triviale di questifattile
caratteristiche di una piantagli organio il lavoro che laconcerneo
rumore di un insettoapplicati all'illustrazione di un concettonella
filosofiao in qualsiasi modo associati alla natura umanaci
colpiscononel modo pi vivo e piacevole. Il seme di una pianta:
quali toccanti analogiecon la natura dell'uomo sono state trovate
in quel piccolo fruttoin ognidiscorsofino alla voce di Paoloche
chiama seme il corpo destinato allamorte ( stato seminato un corpo
naturalesorto un corpospirituale).(9)Il movimento dellaterra
attorno al suo asse e attorno al sole creano il giorno e l'anno. Si
trattasemplicemente di determinate quantit di luce e di calore. Ma
non c' alcunaintenzione di analogia tra la vita dell'uomo e le
stagioni? E non guadagnanoforse le stagioni in splendore e in
pathos da quell'analogia? Gli istinti di unaformica sono di assai
poca importanza considerati di per s; ma nel momento incui un
raggio di relazione si estende da essa all'uomo e quel piccolo
animalettoda fatica visto come qualcuno che ammonisceun piccolo
corpo con un cuorepossenteallora tutte le sue abitudinianche quella
che stata recentementeosservatache essa non dorme maidiventano
sublimi.
A causa di questa radicale corrispondenza tra le cose visibili e i
pensieriumanii selvaggiche hanno solo ci che necessarioconversano
attraversofigure. Se andiamo indietro nella storiail linguaggio
diventa pi pittorescofino alla sua infanziaquando tutto poesiao
quando tutti i fattispirituali sono rappresentati da simboli
naturali. Si scopre che gli stessisimboli hanno dato luogo agli
elementi originali di tutti i linguaggi. E statoosservato inoltre
che le espressioni idiomatiche di tutti i linguaggi siavvicinano
fra loro in passaggi di particolare eloquenza ed effetto. E il
primolinguaggio come l'ultimo. Questa immediata dipendenza del
linguaggio dallanaturaquesta conversione di un fenomeno esteriore
nel modello di qualcosa diumanonon perde mai il suo potere di
coinvolgerci. E questo che dquell'arguzia alla conversazione di un
contadino dal forte carattere o agliabitanti dei terreni boscosi e
selvaggiche tutti gli uomini dimostrano diapprezzare.La natura un
interprete attraverso cui l'uomo conversa con gli altriuomini. Il
potere di un uomo di collegare il suo pensiero con il suo
propriosimboloe di esprimerlo in questo mododipende dalla semplicit
del suocarattereciodal suo amore della verit e dal suo desiderio di
comunicarlasenza perdita. La corruzione dell'uomo seguita dalla
corruzione dellinguaggio. Quando sulla semplicit del carattere e
sulla sovranit delle ideeprevalgono dei desideri secondariil
desiderio di ricchezzedi piaceredipoteree di lodie la doppiezza e
la falsit prendono il posto dellasemplicit e della veritil potere
sulla natura come interprete della volontviene in un certo grado
perduto; nuove immagini cessano di essere createevecchie parole
sono forzate a indicare cose che non sono affatto vecchie;
unamoneta cartacea viene usata quando non c' oro nelle camere di
sicurezza. A suotempo la frode diviene evidentee le parole perdono
tutto il potere distimolare la comprensione o gli affetti. Si
possono trovare centinaia discrittori in ogni nazione da lungo
tempo civile che per un breve periodo credonoe fanno credere agli
altri di vedere ed esprimere veritessi che invece nonhanno la forza
di rivestire un solo pensiero nel suo abito naturalema sinutrono
inconsapevolmente con il linguaggio creato dagli scrittori primari
delpaesequelli cio che hanno mantenuto un rapporto primario con la
natura.
Ma gli uomini saggi irrompono attraverso questo stile corrotto e
collegano dinuovo le parole alle cose visibiliin modo tale che il
linguaggio figuratodiventa immediatamente un'autorevole
certificazione che colui che lo usa unuomo alleato con la verit e
con Dio. Il nostro discorsonel momento in cuicresce sul terreno di
fatti familiari ed infiammato dalla passione o esaltatodal
pensierosi veste di immagini. Un uomo che conversa seriamentese
guardaai suoi processi intellettualiscoprir che sempre un'immagine
materiale pio meno luminosa cresce nella sua
mentecontemporaneamente ad Ogni pensierorivestendolo dei suoi
abiti. Di qui il fatto che la buona scrittura e ildiscorso
brillante sono perpetue allegorie. Questa produzione immaginativa
spontanea. Rappresenta l'unione dell'esperienza con la presente
azione dellamente. E una effettiva creazione. Costituisce l'opera
della Causa Originaleattraverso gli strumenti che essa ha gi
creato.
Questi fatti possono suggerire quale siaper una mente gagliardail
vantaggiodella vita rurale rispetto alla vita artificiale e angusta
delle citt. Dellanatura conosciamo pi di quello che possiamoanche
volendolocomunicare. Lasua luce fluisce ininterrottamente nella
mentee scordiamo la sua presenza. Ilpoeta o l'oratore cresciuti nei
boschii cui sensi siano stati formati dinanzial loro affascinante e
pacificante mutareanno dopo annosenza disegno oparticolare curanon
perderanno mai completamente la loro lezionenellaconfusione delle
citt o nelle risse della politica. Molto tempo doponelmezzo
dell'agitazione e del tumulto delle assemblee nazionalinell'ora
dellarivoluzionequeste immagini solenni riappariranno come la luce
del mattinocome simboli e parole opportuni in relazione ai pensieri
che gli eventi presentirisveglieranno. Al richiamo di un nobile
sentimentodi nuovo i boschiondeggianoi pini mormoranoil fiume
scorre e risplendee il bestiamemuggisce sulle montagnecos come lo
avevano visto e udito nell'infanzia. Econ queste immagini dinanzile
squille della persuasionele chiavi del poteresono posti nelle loro
mani.
3. Dunque gli oggetti naturali ci assistono nell'espressione di
particolarisignificati. Ma quale linguaggio straordinario per
esprimere informazioni cosinsignificanti! C'era forse bisogno di
creature di razza cos nobiledi questaprofusione di formedi questa
moltitudine di orbite nel cieloper fornireall'uomo il dizionario e
la grammatica del suo discorso municipale? Mentre ciserviamo di
questo grandioso cifrario per il disbrigo delle nostre
faccendedomestichesentiamo che non abbiamo ancora cominciato a
usarlo veramentee chenon ne siamo neppure capaci. Siamo come
viaggiatori che usano le ceneri di unvulcano per cuocere le uova.
Mentre vediamo che sempre pronto a fornire leparole di quello che
vogliamo direnon possiamo evitare la domanda se icaratteri siano o
no significanti di per s. Le montagnele onde e i cieli nonhanno
altro significato di quello che consapevolmente attribuiamo loro
quando liusiamo come emblemi del nostro pensiero? Il mondo
emblematico. Parti deldiscorso possono essere metaforeperch
l'intera natura una metafora dellamente umana. Le leggi della
natura morale rispondono a quelle della materia comeun volto si
riflette in un vetro. Il mondo visibile e le relazioni delle
suepartisono il quadrante su cui leggere
l'invisibile.(10)Gliassiomi della fisica traducono le leggi
dell'etica. Perci si dice che iltutto pi grande della parte; la
reazione uguale all'azione; ilpeso pi piccolo pu essere spinto a
sollevare il peso maggiorepoich ladifferenza di peso compensata dal
tempo; e molte proposizioni similichehanno un significato etico
oltre che fisico. Queste proposizioni hanno un sensomolto pi esteso
e universale quando sono applicate alla vita umana di quandosono
confinate all'uso tecnico.
In modo similele parole memorabili della storia e i proverbi delle
nazioniconsistono di solito in un fatto naturalescelto come
immagine o parabola diuna verit morale. Cos: Una pietra mossa non
fa muschio; Meglio un uovooggi che una gallina domani; Uno zoppo
sulla strada giusta batte uncorridore su quella sbagliata; Batti il
ferro finch caldo; Edifficile trasportare una tazza troppo piena;
L'aceto il figlio del vino;L'ultima oncia spezz la schiena del
cammello; L'albero che vive a lungomette prima le radici e simili.
Nel loro significato primario questi sonofatti banalima li
ripetiamo per il valore del loro significato analogico. Ciche vero
per i proverbi vero di tutte le favoleparabole e allegorie.
Questa relazione tra la mente e la materia non una fantasia di
qualche poetama presente nella mente di Dioe in questo modo pu
essere conosciuta datutti gli uomini. Che appaia loro oppure no.
Quando nei momenti favorevoliconsideriamo questo miracolol'uomo
saggio dubita di essere stato cieco e sordoin tutti gli altri
momenti:
Possono esserci cose come queste
E sovrastarci come una nuvola estiva
Senza la nostra speciale meraviglia?(11)
poich l'universo diventa trasparentee la luce di leggi ancor pi
alte dellesue risplende attraverso esso. E il problema costante che
ha suscitato lasorpresa e stimolato lo studio di ogni grande genio
dagli inizi del mondodall'et degli egiziani e dei bramini a quella
di Pitagoradi PlatonediBacondi Leibniz e di Swedenborg. Lal margine
della strada siede la Sfingee di et in etogni profetapassandole
accantotenta la sortesvelandonel'enigma. Sembra essere una necessit
dello spirito quella di manifestarsi informe materiali; e giorno e
nottefiume e tempestabestia feroce e uccelloacido e alcale
preesistono come Idee necessarie nella mente di Dioe sonoquello che
sono in virt di precedenti affetti nel mondo dello spirito. Unfatto
il fine o l'ultimo risultato dello spirito. La creazione visibile
iltermine o la circonferenza del mondo invisibile. Gli oggetti
materiali -sostenne un filosofo francese - sono necessariamente una
sorta discoriadeipensieri sostanziali del Creatoreche devono sempre
conservare un esattarelazione con la loro prima origine; in altre
parolela natura visibile deveavere un aspetto spirituale e
morale.
Questa dottrina astrusae anche se le immagini di
vestescoriaspecchioecc.possono stimolare la fantasiadobbiamo
chiedere l'aiuto di commentatoripi sottili e vitali per rendere pi
chiaro questo concetto. Ogni scritturadeve essere interpretata
dallo stesso spirito che l'ha prodotta la leggefondamentale della
critica. Una vita in armonia con la natural'amore dellaverit e
della virtpurificheranno gli occhi fino alla comprensione del
suotesto. A poco a poco possiamo arrivare a conoscere il senso
primitivo deglioggetti permanenti della naturacos che il mondo sar
per noi un libroapertoe ogni forma significher la sua vita nascosta
e la sua causa finale.
Un nuovo interesse ci sorprendementredal punto di vista ora
suggeritocontempliamo l'impressionante estensione e moltitudine
degli oggetti; poich ognioggetto guardato rettamenteapre una nuova
facolt dell'anima. Quella cheera verit inconsapevolediventaquando
viene interpretata e definita in unoggettouna parte del dominio
della conoscenzauna nuova arma nell'arsenaledel potere.
V.Disciplina
Indagando il significato della naturaarriviamo nello stesso tempo
aconsiderare un nuovo elemento: la natura una disciplina. Questo
modo ditrarre vantaggio dal mondo include quelli precedenti come
sua parte.
Spaziotemposocietlavoroclimacibolocomozionegli animalile
forzemeccaniche ci dannogiorno dopo giornole lezioni pi
sinceredalsignificato illimitato. Esse educano sia l'Intelligenza
che la Ragione. Ognipropriet della materia una scuola per
l'intelligenzala sua solidit oresistenzala sua inerziala sua
estensionela sua figurala sua divisibilit.L'intelligenza
aggiungedividecombinamisura e trova perpetuo nutrimento espazio per
la sua attivit in questa scena preziosa. Nello stesso
tempolaRagione trasferisce tutte queste lezioni nel suo mondoquello
del pensieroattraverso la percezione delle analogie che sposano la
Materia e la Mente.
1.La natura una disciplinadel comprendere nell'ambito delle verit
intellettuali. Il nostro contatto congli oggetti sensibili un
costante esercizio nelle necessarie lezioni sulladifferenzala
somiglianzal'ordinel'essere e l'apparirela
progressivasistemazionel'ascendere dal particolare al generaleil
convergere verso unsolo risultato di molteplici forze.
Proporzionata all'importanza dell'organo daformare l'estrema cura
con cui si deve provvedere alla sua istruzioneunacura che non viene
meno in nessun singolo caso. Quale noioso allenamentogiornodopo
giornoanno dopo annosenza fineper formare il senso comune;
checontinuo ripetersi di fastidiinconvenientidilemmi; quante
soddisfazioniprese da uomini meschini ai nostri danni; quante
discussioni sui prezziquanticalcoli degli interessi [...1 e tutto
questo per formare la Mano della mente;per insegnarci che i buoni
pensieri non sono migliori dei buoni sognia menoche non siano messi
in pratica!.(12)
Lo stesso utile compito svolto dalla Propriet e dai suoi sistemi
derivatidel debito e del credito. Il debitoil debito digrignantela
cui maschera diferro la vedoval'orfanoe i figli del genio temono e
odiano; il debitochetanto tempo consumache tanto danneggia e
scoraggia un grande spirito conpreoccupazioni apparentemente cos
vili un precettore le cui lezioni nonpossono essere trascurate: ne
hanno bisogno soprattutto coloro che soffrono dipi a causa sua. E
inoltrela proprietche stata opportunamenteparagonata alla neve che
cade oggi uniformementee domani il ventol'ammucchia in cumuli
semplicemente l'azione in superficie del meccanismointernocome le
lancette sul quadrante dell'orologio. Mentre ora ginnasticaper
l'intelligenzaaccumula nella preveggenza dello spirito
un'esperienza dileggi pi profonde.
L'intero carattere e la fortuna dell'individuo sono condizionati
dalle minimedisuguaglianze nella formazione dell'intelligenza: per
esempio nella percezionedelle differenze. E grazie allo Spazio e al
Tempo che l'uomo pu capire che lecose non sono confuse e ammassate
in modo disordinatoma divise e individuali.Una campana e un aratro
hanno una funzione diversae una non pu svolgere ilcompito
dell'altro. L'acqua buona da bereil carbone si pu bruciarelalana
ottima da indossare; ma la lana non pu essere bevutal'acqua non
puessere filatan il carbone pu essere mangiato. L'uomo saggio
mostra la suasaggezza nella separazionenella gradazionee la sua
scala delle creature edei valori ampia come quella naturale. La
scala degli sciocchi non ha alcunaampiezza; essi suppongono che
ogni uomo sia come ogni altro uomo. Ci che non buono lo chiamano il
peggioe ci che non odioso essi chiamano ilmeglio.
Comein modo similela natura ci educa a stare bene attenti! Essa non
perdonaerrori. Il suo s se il suo no e no.
I primi passi in agricolturaastronomiazoologia (quei primi passi
cheintraprendono il contadinoil cacciatoree il marinaio)insegnano
che i dadidella Natura sono sempre truccati; che nei suoi cumuli e
rifiuti sono nascostisicuri e utili risultati.
Con quale calma e genialit la mente apprende una dopo l'altra le
leggi dellafisica! Quali nobili emozioni dilatano il mortale appena
egli entra nei conciliidella creazionee sente attraverso la
conoscenza il privilegio di Essere! Lasua capacit di penetrazione
lo purifica. La bellezza della natura risplendenel suo stesso
petto. L'uomo pi grande di quanto possa comprenderel'universo meno
grandeperch le relazioni di Tempo e di Spazio svanisconoappena le
leggi sono conosciute.
Qui di nuovo siamo impressionati e perfino intimiditi
dall'immensitdell'universo che deve essere esplorata. Quello che
conosciamo un semplicepunto rispetto a quello che non
conosciamo.(13)Apri una qualunque recente rivista di
scienzaconsidera i problemi riguardoalla luceal
caloreall'elettricital magnetismoalla fisiologiaallageologiae
giudica da te stesso se possibile che l'interesse della
scienzanaturale possa mai esaurirsi in fretta.
Lasciando da parte molti particolari della disciplina della
naturanon dobbiamoomettere di specificarne due.
L'esercizio della Volontovvero la lezione del potere insegnata in
ognievento. A partire dal consecutivo impossessarsida parte del
bambinodei suoimolteplici sensi fino al momento in cui egli dice:
Sia fatta la tua volont!egli apprende il segreto di poter ridurre
sotto la sua volont non soloparticolari eventi ma anche grandi
classi di eventianzil'intera loro seriee di potere in tal modo
conformare tutti i fatti al suo carattere. La natura completamente
mediata. E fatta per servire. Subisce il dominio dell'uomo con
lastessa sottomissione dell'asino che port il Redentore. Offre
tutti i suoiregni all'uomo come materiale grezzo che egli pu
modellare in oggetti utili.L'uomo non mai stanco di elaborarla.
Egli forgia la sottile e delicata ariain sagge e melodiose parolee
fornisce loro le ali come angeli di persuasione ecomando. Sempre
picon ogni pensierosi estende il suo dominio sulle cosefino a che
il mondo diventa alla fine solo una volont realizzatail
doppiodell'uomo.
2.Gli oggetti sensibilisono conformi alle premonizioni della
Ragione e riflettono la coscienza. Tuttele cose sono morali; e nei
loro illimitati cambiamenti senza confini hanno unriferimento
incessante alla natura spirituale. Perci la natura con formecolori
e movimento si gloria che ogni globo nel cielo pi
lontanoognicambiamento chimico dal pi rude cristallofino alle leggi
della vitaognicambiamento di vegetazione dal primo principio della
crescita nell'occhio di unafogliafino alla foresta tropicale e
all'antidiluviana miniera di carboneognifunzione animale dalla
spugna fino a Ercolesuggeriscano o tuonino all'uomo leleggi del
bene e del malee i dieci Comandamenti. Perci la natura
semprealleata della Religione: mette a disposizione del sentimento
religioso tutto ilsuo fasto e le sue ricchezze. Profeti e
sacerdotiDavideIsaia e Ges hannoattinto in profondit da questa
fonte.
Questo carattere etico penetra l'osso e il midollo della
naturatanto dasembrare il fine per cui essa fu creata. Qualunque
scopo privato sia soddisfattoda un suo qualunque membro o
partequesta la sua funzione pubblica euniversale e non mai omessa.
Niente in natura si esaurisce nel suo primo uso.Quando una cosa ha
servito il suo scopo fino all'ultimodiventa completamentenuova per
un ulteriore servizio. In Dioogni fine convertito in nuovi mezzi.In
questo modo l'uso dei vantaggiconsiderato in s meschino e
squallido.Ma per la mente rappresenta una sorta di educazione alla
grande dottrinadell'Usocio che una cosa buona solo fino al momento
in cui serve; che unacollaborazione delle parti e un concorso degli
sforzi a produrre un risultato essenziale ad ogni essere. La prima
e grezza manifestazione di questa verit l'inevitabile e odiata
educazione in fatto di valori e di bisogniin fatto difrumento e di
carne.
E gi stato mostratotrattando del significato delle cose
materialicome ogniprocesso naturale altro non che una versione di
una sentenza morale. La leggemorale giace al centro della natura e
si irradia alla circonferenza. E' ilmidollo e l'essenza di ogni
sostanzadi ogni relazionee di ogni processotutte le cose con cui
abbiamo a che fare predicano a noi. Che cos' unafattoria se non un
vangelo muto? Il fieno e il granol'erbaccia e le pianteleloro
stesse malattiela pioggiagli insettiil sole sono un sacro emblema
dalprimo solco di primavera fino all'ultima catasta che la neve
dell'invernoricopre nei campi. Ma il marinaioil pastoreil
minatoreil mercantenelleloro innumerevoli risorsehanno ognuno
un'esperienza precisamente parallelaeche conduce alla stessa
conclusione; perch tutte le organizzazioni sonoradicalmente simili.
Non si pu nemmeno dubitare che questo sentimento moraleche cos
profuma nell'aria e cresce nel granoe impregna le acque del
mondonon sia colto dall'uomo e non penetri nella sua anima.
L'influenza morale dellanatura su ogni individuo quella parte di
verit che essa gli illustra. Chipu darne una stima? chi pu
indovinare quanta fermezza abbia insegnato aipescatori la roccia
battuta dal mare? quanta tranquillit sia stata riflessaper l'uomo
dal cielo azzurrosui cui abissi purissimi i venti
spingonocontinuamente greggi di nuvole tempestosesenza lasciare
alcuna piega omacchia? quanta industria e provvidenza e affetto
abbiamo ricavato dallapantomima dei bruti? Che penetrante
predicatore della padronanza di s ilfenomeno della Salutenel suo
variare!
In ci viene specialmente appresa l'unit della Natural'unit nella
varietche ci viene incontro dappertutto. Tutta l'infinita variet
delle cose ci faun'impressione identica. Senofane si lamentava
nella sua vecchiaia chedovunqueegli posasse lo sguardotutte le cose
s'affrettassero a tornare all'Unit. Erastanco di vedere la stessa
entit nella tediosa variet delle forme. La favoladi Proteo ha una
sua cordiale verit. Ogni particolare naturauna fogliaunagocciaun
cristalloun momento del tempo collegato al tuttoe partecipadella
perfezione del tutto. Ogni particella un microcosmoe rende
fedelmentela sembianza del mondo.
Non esistono somiglianze solo nelle cose la cui analogia ovviacome
quandoscopriamo il tipo della mano umana nell'arto di un sauro
fossilema anche inoggetti in cui c' una grande differenza
superficiale. Cos l'architettura chiamata musica
congelata(14)daMadame De Stael e da Goethe. Vitruvio pensava che un
architetto dovesse essereun musicista. Una chiesa gotica - dice
Coleridge - una religionepietrificata. Michelangelo sosteneva
cheper un architettola conoscenzadell'anatomia essenziale. Negli
oratori di Haydnle note presentanoall'immaginazione non solo
movimenticome quelli del serpentedel cervoedell'elefantema anche
coloricome l'erba verde. La legge dei suoni armoniciriappare nei
colori armonici. Il granito diverso nelle sue leggi dal fiumeche lo
consuma solamente per la maggiore o minore presenza di calore. Il
fiumeche scorre assomiglia all'aria che soffia sopra di lui; l'aria
assomiglia allaluce che l'attraversa con correnti pi sottili; la
luce assomiglia al caloreche cavalca insieme a lei attraverso lo
Spazio. Ogni creatura non che unamodificazione dell'altra; la
somiglianza in esse pi grande delladifferenzae la loro legge
radicale una e la stessa. Di qui viene che unaregola di un'arteo
una legge di un'organizzazione si mantengono vere in tuttala
naturaquesta Unit cos intima checome si pu
riconoscerefacilmentegiace sotto gli ultimi abiti con cui la Natura
si copree tradiscela sua origine nello Spirito Universale. Poich
essa pervade anche il Pensiero.Ogni verit universale che esprimiamo
in paroleimplica o suppone ogni altraverit.Omne verum vero
consonat.E come un grande cerchio su una sferacomprendente tutti i
possibili cerchi chetuttaviapossono essere tracciati ecomprenderla
allo stesso modo. Ogni verit di tal genere l'assoluto Entevisto da
un lato. Ma esso ha innumerevoli lati.
La stessa centrale Unit ancora pi visibile nelle azioni. Le parole
sonoorgani finiti della mente infinita. Esse non possono
abbracciare le dimensionidi ci che presente nella verit. Esse la
interromponola fanno a pezzi el'impoveriscono. Un'azione la
perfezione del pensieroil renderlo pubblico.Un'azione giusta sembra
riempire l'occhioed essere collegata a tutta lanatura. L'uomo
saggionel fare una cosafa tutto; ovvero in un'attivit chesvolge
rettamentevede il sembiante di tutto quello che fatto
rettamente.(15)
Le parole e le azioni non sono gli attributi della natura muta e
bruta. Esse ciintroducono alla forma umanadi cui tutte le altre
organizzazioni sembranoessere degradazioni. Quando questa forma
appare tra tutte le altre che lacircondanolo spirito la preferisce
a tutte le altredice: Da cose comequeste ho ricavato gioia e
conoscenza; in cose come queste ho trovato econtemplato me stesso;
gli parler; quello spirito pu parlare di nuovo; pugenerare in me un
pensiero gi formato e vivo. Infattil'occhio (la mente) sempre
accompagnato da queste formemaschili e femminili; e queste
sonoincomparabilmente le pi ricche informazioni sul potere e
sull'ordine chegiacciono al cuore delle cose. Sfortunata mente
ognuna di esse porta i segnicome di qualche feritaappare guasta e
difettosa in superficie. Nonostante ciomolto lontano dalla sorda e
muta natura che le circonda tutte queste formecomecondutture di una
fontanapoggiano sul mare insondato del pensiero e della virtcui
esse soletra tutte le organizzazionioffrono l'accesso.
Sarebbe una piacevole ricerca seguire in dettaglio la loro
influenza sullanostra educazionema dove potrebbe interrompersi?
Nell'et adolescente e inquella adulta siamo uniti ad amici checome
i cieli e le acqueabbraccianonella sua estensione la nostra idea;
essirispondendo tutti a un certo affettodell'animasoddisfano il
nostro desiderio in merito; non siamo in grado dimetterli a una
tale distanza focale da noi da poterli correggere o
almenoanalizzare. Non possiamo fare a meno di amarli. Quando
un'importante relazionecon un amico ci ha messo a disposizione un
modello di eccellenzae ha aumentatoil nostro rispetto per le
risorse di Dio che cos ci invia una persona realeche supera persino
il nostro ideale; quando poi il nostro amico diventato unoggetto
del pensiero ementre il suo carattere mantiene tutto il suo
effettoinconscioegli si trasforma nell'anima in solida e dolce
sapienza il segnoper noi che il suo compito sta per esaurirsi: di
solito si sottrarr in brevealla nostra vista.
NOTE(1)L'epigrafe proviene da Plotinoprobabilmente attraverso R.
Cudworth.
(2) Si tratta della poesia Mandi G. Herbertche sar citata pi
avanti.(3) Plutarco.
(4) Sallustio.
(5) Eroe svizzero della battaglia di Sempach (1386).
(6) Puritanocondannato a morte dopo la Restaurazione nel
1662.
(7) Condannato a morte nel 1683.
(8) In italianofrequente in Emersonproviene da S. T.
Coleridge.
(9) I Cor 1544.
(10) Da Swedenborg.
(11) W. ShakespeareMacbeth1111V110-112. Seguono tre citazionidiG.
Oeggerdi G. Fox e di Coleridge.
(12) Da BaconOf great place.
(13) Citazione attribuita al vescovo J. Butler.
(14) L'idea fatta risalire dallo stesso Emerson a Vitruvio.
(15) Dalla traduzione di Carlyle di GoetheWilhelm Meister's
Travels.Ralph Waldo EmersonNatura (1836)- Parte II -
(Nature)
VI.Idealismo
Cos l'inesprimibile ma intelligibile e praticabile significato del
mondo trasmesso all'uomol'immortale allievoin ogni oggetto di
senso. Tutte leparti della natura cospirano a questo esito della
Disciplina.
Un nobile dubbio perpetuamente si presentase questo esito non sia
la CausaFinale dell'Universo; e se la natura esista esternamente. E
attraverso unasufficiente porzione di quell'Apparenza che chiamiamo
il Mondoche Dio istruiruna mente umanatrasformandola nel
destinatario di un certo numero disensazioni congruentiche
chiamiamo sole e lunauomo e donnacasa ecommercio. Nella mia totale
impotenza a verificate l'autenticit dei refertidei miei sensia
conoscere se l'impressione che essi fanno su di me corrispondaa
oggetti esterioriquale differenza fase Orione lass nel
cielooqualche dio ne dipinge l'immagine nel firma-mento dell'anima?
Poich lerelazioni delle patti e l'esito del tutto rimangono
ugualiqual ladifferenzache la terra e il mare interagiscanoe i
mondi ruotino e simescolino senza numero e senza fineabissi
spalancati sotto altri abissiegalassie che bilanciano
galassieattraverso lo spazio assolutoo chesenzarelazioni di tempo e
di spaziole stesse apparenze siano inscritte nellacostante fede
dell'uomo? Che la natura goda di un esistenza
sostanzialeall'esternoo che esista solo nella rivelazione della
mente cosa ugualmenteutile e venerabile per me. Qualunque cosa
ideale per me fino al punto in cuinon posso verificare la
precisione dei miei sensi.
Le persone superficiali scherzano sulla teoria Idealistacome se le
sueconseguenze fossero grottesche; come se essa mettesse in
discussione la stabilitdella natura. Certamente no. Dio non scherza
mai con noie non comprometteril fine della natura permettendo una
qualsiasi incongruenza nel suo processo.Ogni mancanza di fiducia
nella permanenza delle leggi paralizzerebbe le facoltumane. La loro
permanenza rispettata in modo sacroe la fede in ci perfetta. Le
ruote e i meccanismi dell'uomo sono predisposti sulla
basedell'ipotesi della permanenza della natura. Non siamo costruiti
come una naveper essere scossi dalle ondema come una casa per
rimanere saldi. E naturaleconseguenza di questa strutturache fino a
quando i poteri attivi predominanosu quelli riflessivici opponiamo
con indignazione a ogni accenno che la naturasia destinata a durare
meno o sia pi mutevole dello spirito. Il mediatoreilcarraioil
falegnameil doganiere sono costernati di fronte a unadichiarazione
di questo genere.
Ma mentre accettiamo interamente la permanenza delle leggi
naturalilaquestione dell'assoluta esistenza della natura rimane
ancora aperta. E uneffetto uniforme della cultura sulla mente
umanaquello di non indebolire lanostra fede nella stabilit di
fenomeni particolaricome il calorel'acqual'azotoma di condurci a
considerare la natura come un fenomenonon come unasostanza; ad
attribuire esistenza necessaria allo spirito; a stimare la
naturacome un accidente e un effetto.
Ai sensi e a una intelligenza non rinnovata appartiene una sorta di
istintivacredenza nell'assoluta esistenza della natura. Nella loro
prospettiva l'uomo ela natura sono indissolubilmente legati. Le
cose sono definitive ed esse nonvedono mai oltre la propria sfera.
La presenza della ragione distrugge questafede. Il primo sforzo del
pensiero tende ad allentare questo dispotismo deisensi che ci
vincola alla natura come distante e in qualche modo sospesa. Fino
aquando questa pi alta influenza non intervengal'occhio degli
animali vedecon straordinaria precisionelineamenti molto precisi e
superfici colorate.Quando l'occhio della Ragione si apreai
lineamenti esterni e alle superfici siaggiungono improvvisamente
grazia ed espressione. Queste procedonodall'immaginazione e
dall'affettoe diminuiscono in qualcbe modo l'angolareprecisione
degli oggetti. Se la Ragione stimolata a una visione pirigorosai
lineamenti e le superfici diventano trasparentie non si scorgonopi;
le cause e gli spiriti attraverso di essi divengono visibili. I
miglioripi felici momenti della vita sono questi deliziosi risvegli
dei pi altipoterie il reverente ritrarsi della natura davanti al
suo Dio.
Procediamo a indicare gli effetti della cultura.
1. La nostra prima introduzione alla filosofia ideale un
suggerimento cheviene dalla Natura stessa.
La natura fatta per collaborare con lo spirito per la nostra
emancipazione.Certi cambiamenti meccaniciuna piccola alterazione
nella nostra posizionelocaleci avvertono dell'esistenza di un
dualismo. Noi siamo stranamentecolpiti dal vedere la spiaggia da
una nave in movimentoda una mongolfieraoattraverso i colori di un
cielo insolito. Il pi piccolo cambiamento nel nostropunto di vista
d all'intero mondo un aspetto pittorico. Un uomo che cavalca
diradoha solo bisogno di entrare in una carrozza e di attraversare
la sua stessacittper trasformare le strade in un teatrino di
burattini. Gli uominiledonneche
parlanocorronotrafficanocombattonoil solerte
artigianoilfannulloneil mendicantei ragazzii canisubito perdono la
loro consistenzaoalmenosono interamente staccati da tutte le
relazioni con l'osservatoreevisti come esseri apparentinon
sostanziali. Quali nuovi pensieri sonosuggeriti dal vedere
l'aspetto del tutto familiare della campagna da unacarrozza della
ferrovia in rapido movimento! Eccogli oggetti pi comunidopoun
lievissimo cambiata ento di punto di vistaci piacciono di pi. In
unacamera oscura ci divertono il carro del macellaioe la figura di
uno dellanostra famiglia. Allo stesso modo il ritratto di un volto
ben noto in qualchemodo ci gratifica. Guarda di sotto in su il
paesaggioattraverso le gambe: comediventa gradevole
quell'immagineanche se l'hai osservata ogni giorno negliultimi
vent'anni!
In questi casiattraverso mezzi meccanicivien suggerita la
differenza tral'osservatore e lo spettacolotra l'uomo e la natura.
Di qui sorge un piaceremescolato con il timore; direi che si
percepisce un basso grado di sublime dalfatto probabilmente che qui
l'uomo avverte chementre il mondo unospettacoloqualcosa in lui
stabile.
2. In un modo pi alto il poeta comunica lo stesso piacere.
Attraverso pochisegni egli delineacome nell'ariail solela
montagnail campola cittl'eroela fanciullain modo non diverso da
come li conosciamoma solamentesollevati da terra e sospesi davanti
all'occhio. Egli libera la terra e il maree li fa girare attorno
all'asse del suo pensiero primarioe li ridispone.Posseduto da
un'eroica passioneegli usa la materia come simbolo di questa.L'uomo
sensuale conforma i pensieri alle cose; il poeta conforma le cose
ai suoipensieri. L'uno stima la natura nelle sue radici e nella sua
fissit; l'altrocome un fluidoe vi imprime il suo essere. Per lui il
mondo refrattario duttile e flessibile; egli investe di umanit la
polvere e le pietree litrasforma in parole della Ragione.
L'Immaginazione pu essere definita comel'uso che la Ragione fa del
mondo materiale. Shakespeare possiede il potere disubordinare la
natura agli scopi dell'espressionepi di tutti i poeti. La
suaimperiale musa fa rimbalzare la creazione da una mano all'altra
come ungingilloe la usa per incarnare ogni ombra di pensiero che
gli si affacci allamente. I pi remoti spazi della natura sono
visitatie le cose pi lontane edivise sono tenute insieme da una
sottile connessione spirituale. Diveniamoconsapevoli che la
grandiosit delle cose materiali relativa e che tutti glioggetti si
contraggono o si espandono per servire la passione del poeta.
Percinei suoi sonettiegli scopre che i nidi degli uccellii profumi
e i colori deifiori non sono cheombradella sua amata; il tempoche
la mantienelontana da lui il suoscrigno;il sospetto che essa si
siarisvegliata il suoornamento;
Ornamento di bellezza Sospetto
Nell'aria pi dolce del cieloun corvo che vola(16)
Il suo sentimento non il frutto del caso; essa si dilataappena lui
parlaauna citto a uno stato.
Nonon fu creato come accidente;
Non soffre le lusinghe dello sfarzon cade
Sotto il cipiglio di un servile malcontento;
Non teme la politicaquell'eretico
Che opera per spazi di brevi ore contate
Ma tutto solo sta altamente politico(17)
Nella forza di questa fermezzale Piramidi gli sembrano un fatto
recente etransitorio. La freschezza della giovinezza e dell'amore
lo abbaglia per la suasomiglianza al mattino.
Allontana queste labbra
Che s dolci hanno mentito;
E gli occhialba del giorno
Luci che ingannano il mattino.(18)
La selvaggia bellezza di questa iperboleposso dire di passaggionon
trovafacilmente paragoni in letteratura.
Questa trasfigurazione che tutti gli oggetti materiali subiscono
attraverso lapassione del poetaquesto potere che egli esercitain
ogni momentodimagnificare ci che piccolo e di sminuire ci che
grandepu essereillustrato da migliaia di esempi dalle sue opere. Ho
davanti a me laTempestae citer solamente questi pochi versi.
Il promontorio dalle forti basi
ho scossoe con i colpi ho sradicato
Il pino e il cedro.
Prospero invoca una musica per calmare il frenetico Alonzoe i suoi
compagni:
Una solenne aria il miglior conforto
Per una fantasia turbata. Possa guarire il tuo cervello
Ora inutile gonfiore nel tuo cranio.
Ancora:
L'incanto dissolve rapidamente
Ecome il mattino subentra furtivo alla notte
Diradando le tenebrecos i loro sensi che si svegliano
Cominciano a scacciare le nebbie dell'ignoranza che avvolgono
La loro ragione pi chiara.
La loro comprensione
comincia ad espandersi: e la marea montante
nempira' in breve le spiagge della ragione
che ora giacciono sporche e fangose(19)
La percezione di reali affinit tra gli eventi (cio a
dirediidealiaffinitpoich solamente quelle sono reali)mette dunque
il poeta nella condizione diliberarsi dalle forme e dai fenomeni pi
imponenti del mondo e di asserire lapreminenza dell'anima.
3. Perci il poetamentre ci rallegra animando la natura con i propri
pensiericome un creatoredifferisce dal filosofo solamente in
questoche l'uno proponela Bellezza come suo scopo principalel'altro
la Verit. Ma il filosofononmeno del poetapospone l'apparente ordine
e le relazioni delle cose al dominiodel pensiero Il problema della
filosofia - secondo Platone - quello ditrovare un terreno
incondizionato e assoluto per tutto ci che
esistecondizionatamente.(20)Essaprocede sulla base della fede che
una legge determina tutti i fenomeni:conoscendolatutti i fenomeni
possono essere predetti. Quella leggequando sitrova nella mente
un'idea. La sua bellezza infinita. Il vero filosofo eil vero poeta
sono un'unica personae una bellezzache verite una veritche
bellezzasono lo scopo di entrambi. Il fascino di una definizione
diPlatone o di Aristotele non forse rigorosamente prossimo a
quellodell'Antigonedi Sofocle? Si trattain entrambi i casidel fatto
che una vita spirituale stata impartita alla natura; che
l'apparentemente solido blocco di materia stato pervaso e dissolto
da un pensiero; che questo debole essere umano hapenetrato le vaste
masse della natura con un anima che le informae hariconosciuto se
stesso nella loro armoniacioha colto la loro legge.
Nellafisicaquando ci si realizzala memoria si scarica dei suoi
ingombranticataloghi di particolari e riduce secoli di osservazioni
a una singolare forma.
Perci perfino nella fisica ci che materiale sempre degradato di
fronteallo spirituale. L'astronomoil geometra fanno affidamento
sulla loroinconfutabile analisie disdegnano i risultati
dell'osservazione. La sublimeosservazione di Eulero a proposito
della sua legge degli archi: Si scoprirche questo contrario
all'esperienzaeppure vero ha gi trasferito lanatura nella mentee
lasciato la materia come un cadavere reietto.
4. E stato osservato che la ricerca speculativa genera
invariabilmente un dubbiosull'esistenza della materia. Turgot dice:
E certo che chi non ha mai dubitatodell'esistenza della materianon
ha attitudine alle ricerche metafisiche. Laricerca fissa
l'attenzione sulle nature immortalinecessariamente increateciosulle
Idee; e alla loro magnifica e maestosa presenza sentiamo che il
nostroessere esterno un sogno e un'ombra. Mentre aspettiamo in
questo Olimpo dideipensiamo alla natura come a un'appendice
dell'anima. Ascendiamo alla lororegionee riconosciamo che queste
idee sono i pensieri dell'Essere Supremo. Essefurono costituite
dall'eternitdall'inizioo prima che la terra fosse.Quando egli
prepar i cielierano l; quando stabili le nuvole in altoquando fiss
le sorgenti degli abissi. Allora esse erano con luicomecresciute
con lui. Egli trasse da loro consiglio.
La loro influenza proporzionata. Come oggetti di scienza esse
sonoaccessibili a pochi uomini. Pure tutti gli uomini possono
innalzarsi alla lororegione attraverso la piet o la passione. E
nessun uomo tocca queste divinenature senza diventare in qualche
grado egli stesso divino. Come una nuovaanimaesse rinnovano il
corpo. Diventiamo fisicamente sottili e leggeri;camminiamo
sull'aria; la vita non pi un fardello e pensiamo che non lo sarmai.
Nella loro serena compagnianessuno teme l'etla sfortuna o la
mortepoich viene sottratto alla regione del cambiamento. Quando
contempliamo senzaveli la natura della Giustizia e della
Veritimpariamo la differenza tral'assoluto e il condizionato o
relativo. Apprendiamo l'assoluto. Come se fossela prima
voltaesistiamo.Diventiamo immortali perch impariamo che iltempo e
lo spazio non sono che relazioni della materiache non hanno
alcunaaffinit con una percezione della verit o con una volont
virtuosa.
5.Infinela religione e l'eticache possono opportunamente
esserechiamate la pratica delle idee e l'introduzione delle idee
nella vitahanno un analogo effetto rispetto a tutta la cultura pi
bassaneldegradare la natura e nel suggerire la sua dipendenza dallo
spirito. Eticae religione differiscono in ciche una rappresenta il
sistema deidoveri umani a partire dall'uomol'altrada Dio. La
Religione include lapersonalit di Diol'etica no. Essenel nostro
presente disegnosonouna cosa sola. Entrambe mettono la natura sotto
i piedi. La prima el'ultima lezione della religione : Le cose
visibili sono temporali; lecose invisibili sono eterne. Questo un
oltraggio nei confronti dellanatura. Negli incolti opera quello che
la filosofia opera in Berkeley eVyasa.(21)Il linguaggiouniforme che
si pu udire nelle chiese delle sette pi rozze : Disprezzale
apparenze non sostanziali del mondo: sono vanitsogniombreirrealt;
cerca le realt della religione. Il devoto si fa beffe dellanatura.
Alcuni teosofi sono arrivati a una certa ostilit e indignazionenei
confronti della materiacome i Manichei e Plotino. Essi diffidano
diogni nostalgia per queste pentole piene di carne dell'Egitto.
Plotinoprovava vergogna del suo corpo. In brevetutti questi possono
dire dellamateriaquello che Michelangelo ha detto della bellezza
eterna: Stoppiafragile e consuntacon cui Dio veste l'anima che egli
ha chiamato neltempo.(22)E chiaro cosche il movimentola poesiala
scienza fisica e speculativa e lareligione toccano tutte le nostre
convinzioni sul mondo esterno. Mariconosco che c' una certa
mancanza di riconoscenza nell'espandere coneccessiva curiosit i
particolari della proposizione generale secondo cuitutta la cultura
ci imbeve di idealismo. Non ho ostilit nei confrontidella naturama
l'amo come un bambino. Mi muovo e vivo nel caldo giornocome il
frumento e i meloni. Parliamo di lei in modo equo. Non vorreitirare
pietre sulla mia bellissima madren sporcare il mio nidogentile.
Vorrei solo indicare la vera posizione della natura
rispettoall'uomogiacch ogni corretta educazione mira a questo
scopo:raggiungere questo risultato la connessione dell'uomo con la
natura - l'oggetto della vita umana. La cultura inverte le visioni
ordinarie dellanatura e spinge la mente a chiamare apparente ci che
si suole chiamarerealee reale ci che si soliti chiamare visionario.
I bambiniverocredono nel mondo esterno. Il pensiero che esso sia
pura apparenza successivoma con la cultura questa fede sorger
sicuramente allamentecome la prima volta.
Il vantaggio dell'idealismo sulla fede popolare questoche presenta
ilmondo proprio nel modo in cui pi desiderabile per la mente.
Essorappresentainfattiil punto di vista assunto dalla
Ragionesiaspeculativa che praticacio come filosofia e come virt.
Giacchvisto alla luce del pensieroil mondo sempre fenomenicoe la
virtlo subordina alla mente. L'idealismo ve-de il mondo in Dio.
Contemplal'intera cerchia delle persone e delle cosedelle azioni e
degli eventidei paesi e delle religioninon come un qualcosa che
accumulatofaticosamenteatomo dopo atomoatto dopo attonel lento
avanzare delleetma come un vasto quadro che Dio dipinge
nell'immediata eternit perla contemplazione dell'anima. Perci
l'anima si trattiene da troppoordinari e microscopici studi del
quadro universale. Essa rispetta troppoil fine per perdersi nei
mezzi; vede nel cristianesimo qualcosa di piimportante degli
scandali della storia ecclesiastica o delle sottigliezzedella
critica; enient'affatto curiosa riguardo a persone o a
miracolisenza farsi problema delle prove storicheaccetta da Dio il
fenomenocome lo trovacome pura e impressionante forma di religione
nel mondo.Non si scaldanon si appassiona intorno all'apparenza di
ci che chiamabuona o cattiva sorteintorno al favore o al contrasto
di questa o quellapersona. Nessun uomo e suo nemico. Essa accetta
qualunque cosa le possaaccaderecome parte della sua lezione.
Osservapiuttosto che faree fasolo per poter meglio osservare.
VII. Spirito
E essenziale che una vera teoria della natura e dell'uomo sia in
qualchemodo progressiva. Usi che sono esauriti o che possono
esserlo e fatti chesi esauriscono in parole non possono essere
tutto ci che vero aproposito di questo bel soggiorno in cui l'uomo
ospitatoe in cuitutte le sue facolt trovano un appropriato e
infinito esercizio. E tuttigli usi della natura ammettono di essere
sommati in un soloche si aprecome sfera infinita all'attivit umana.
Attraverso tutti i suoi regnifino agli elementi esterni e alla
periferia delle coseessa rimane fedelealla causa da cui ha avuto
origine. Essa sempre parla di Spirito.Suggerisce l'assoluto. E un
perpetuo effetto. E una grande ombra cheindica sempre il sole alle
nostre spalle.
L'aspetto della natura devoto. Come la figura di Cristoessa sta
conil capo piegatoe le mani raccolte sul petto. L'uomo pi felice
coluiche apprende dalla natura la lezione dell'adorazione.
Colui che pensa di pidir il minimo di quell'ineffabile essenza
chechiamiamo Spirito. Possiamo intravvedere Dio nei fenomeni grezzi
e inqualche modo distanti della materia; ma quando tentiamo di
descriverlo edi definirlosia il linguaggio che il pensiero ci
abbandonanoe restiamoimpotenticome stolti e selvaggi. Quell'essenza
rifiuta di esseretradotta in proposizionima quando l'uomo l'ha
adorata intellettualmenteil pi nobile ministero della natura quello
di presentarsi comeapparizione di Dio. E l'organo attraverso cui lo
spirito universale parlaa quello individualee cerca con forza di
ricondurre ad esso lo spiritoindividuale.
Quando consideriamo lo Spiritovediamo che le opinioni gi
presentatenon includono l'uomo nella sua interezza. Dobbiamo a
questo propositoaggiungere qualche riflessione.
Tre problemi sono posti alla mente dalla natura: che cos' la
materia? dadove viene? e dove va? L'idealismo risponde solamente
alla prima di questedomande. L'idealismo dice: la materia un
fenomenonon una sostanza.L'idealismo ci avverte della totale
disparit tra l'evidenza del nostroessere e l'evidenza dell'essere
del mondo. L'uno perfetto; l'altroincapace di ogni certezza; la
mente una parte della natura delle cose;il mondo un sogno divinoda
cui possiamo subito svegliarci alle gloriee alle sicurezze del
giorno. L'idealismo l'ipotesi di considerare lanatura attraverso
principi diversi da quelli della carpenteria e dellachimica. Purese
si limitasse a negare l'esistenza della materianonsoddisfa le
domande dello spirito. Lascia Dio esterno a me. Mi lascianello
splendido labirinto delle mie percezioni a vagare senza fine.
Quindiil cuore resiste a questo tipo di idealismoperch negando
consistenzaeffettiva a uomini e donne non considera gli affetti. La
natura cospervasa dalla vita umana che c' qualcosa di umano nel
tutto e in ogniparticolare. Ma questa teoria mi rende straniera la
natura e non tieneconto di quella consanguineit che le
riconosciamo.
Manteniamola dunquenella presente condizione della nostra
conoscenzasemplicemente come un'utile ipotesi introduttivache ci
serve a farciapprezzare l'eterna distinzione tra l'anima e il
mondo.
Ma quandoseguendo gli invisibili passi del pensierogiungiamo
adomandarci: da dove viene la materia? dove si dirige? molte
veritsorgono per noi dai recessi della coscienza. Apprendiamo che
ci che pi nobile presente all'anima dell'uomo; che la terribile
essenzauniversaleche non sapienzao amoreo bellezzao potenzama
tuttoin unoe ciascuna di queste interamente ci per cui tutte le
coseesistono e grazie a cui sono; apprendiamo che lo spirito crea;
che lospirito presente dietro la naturaattraverso la natura; cheuno
e noncompostoagisce su di noi non dall'esternocio nello spazio e
neltempoma spiritualmenteo attraverso noi stessi: perci quello
spiritocio l'Essere Supremonon costruisce la natura attorno a noima
laproduce attraverso di noicome la vita dell'albero mette nuovi
rami enuove foglie attraverso i pori delle vecchie. Come una pianta
sulla terracos un uomo riposa sul petto di Dio; nutrito da
inesauribili sorgentie dispone di un potere inesauribile in
risposta al suo bisogno. Chi pumettere limiti alle possibilit
dell'uomo? Quando ci nutriamo di nobiliidealie siamo ammessi a
contemplare le assolute nature della giustizia edella
veritapprendiamo che l'uomo ha accesso all'intera mente delCreatore
egli stesso creatore nel finito. Questo pensieroche miindica dove
si trovano le fonti in cui giacciono la sapienza e il poteree
indica nella virt
La chiave d'oro
Che apre il palazzo dell'eternit(23)
porta sul suo volto la pi alta attestazione di veritperch esso
mispinge a creare il mio mondo attraverso la purificazione della
mia anima.
Il mondo procede dallo stesso spirito da cui procede il corpo
umano. Eun'incarnazione di Dio pi remota e inferioreuna proiezione
di Dionell'inconscio. Ma differisce dal corpo in un importante
aspetto. Non come quellosoggetto alla volont umana. Il suo sereno
ordine inviolabile da parte nostra. Perci per noici che illustra
nelpresente la mente divina. E un punto fermo attraverso cui
possiamomisurare il nostro distacco. Appena degeneriamoil contrasto
tra noi e lanostra dimora diviene pi evidente. Diventiamo tanto
estranei allanaturaquanto siamo alieni da Dio. Non comprendiamo il
canto degliuccelli. La volpe e il cervo fuggono da noi; l'orso e la
tigre cisbranano. Non conosciamo che l'utilit di poche piantecome
il frumentoil melole patate e la vite. Non forse il paesaggioogni
parte delquale appare grandiosa alla vistaun volto di lui? Pure
questo pumostrarci quale discordanza esista tra l'uomo e la
naturapoich non sipu ammirare liberamente un nobile paesaggio se
dei coloni stannolavorando duramente nel campo con la vanga. Il
poeta trova qualcosa diridicolo nel suo piacere fino a quando non
viene a trovarsi fuori dallavista degli uomini.
VIII. Prospettive
Nelle ricerche che riguardano le leggi del mondo e la struttura
dellecosela ragione pi alta sempre la pi vera. Ci che sembra
appenapossibile cos rarefatto spesso cos debole e oscuro poich
situato nel punto pi profondo della mente tra le verit eterne.
Lascienza empirica pu oscurare la vistae proprio attraverso
laconoscenza delle funzioni e del processi pu privare chi la studia
di unavirile contemplazione del tutto. L'erudito perde il contatto
con lapoesia. Ma il naturalista pi colto che presta un'intera e
devotaattenzione alla veritvedr che rimane molto da imparare su
questarelazione con il mondoe che questa non deve essere appresa
medianteaddizione o sottrazione o da altro confronto di quantit
conosciutemava raggiunta attraverso movimenti spontanei dello
spiritoattraverso unacontinua conquista di se una completa umilt.
Si render conto chenello studioso ci sono qualit molto superiori
alla precisione eall'infallibilit; che una congettura spesso pi
fruttuosa diun'indiscutibile affermazionee che un sogno pu
introdurci piaddentro nei segreti della natura di centinaia di
esperimenti benescogitati.
Giacch i problemi che devono essere risolti sono proprio quelli che
ilfisiologo e il naturalista omettono di enunciare. Non spetta
all'uomoconoscere tanto tutti gli individui del regno animalequanto
da doveviene e verso dove conduce questo tirannico principio
unificante in luipresenteche continuamente distingue e classifica
le cose e si sforza diridurre le pi diverse a un'unica forma.
Quando contemplo uno splendidopaesaggioil mio scopo non tanto
quello di enumerare correttamentel'ordine e la sovrapposizione dei
diversi stratiquanto piuttosto quellodi riconoscere perch tutto il
pensiero della molteplicit si perda inun tranquillo senso di unit.
Non posso prestare grande attenzione allapiccolezza dei dettagli
fino a che non c' indizio che spieghi larelazione tra le cose e i
pensieri; finch nessun raggio illumina lametafisicadella
conchiliologiadella botanicadelle artiin modo da mostrarela
relazione delle forme dei fioridelle conchigliedegli
animalidell'architetturacon la mentee da costruire la scienza sulla
basedelle idee. In un gabinetto di storia naturalepercepiamo una
certaocculta identificazione e simpatia riguardo alle pi goffe ed
eccentricheforme delle bestiedei pesci e degli insetti. L'americano
che si limitatonel suo paesealla vista di edifici disegnati
seguendo modellistranieririmane sorpreso nell'entrare nella
cattedrale di York o in S.Pietro a Romaavvertendo che queste
strutture sono anch'esse imitazionideboli copie di un invisibile
archetipo. N la scienza ha sufficienteumanitfino a che il
naturalista trascura quella straordinariacorrispondenza che esiste
tra l'uomo e il mondo; di cui l'uomo signorenon perch ne
sia il pi perspicace abitantema perch ne rappresenta la guida e
ilcuoree trova qualcosa di se stesso in ogni grande o piccola
cosainogni strato di montagnain ogni nuova legge del colorein ogni
nuovofatto astronomicoo in ogni influenza atmosferica che
l'osservazione ol'analisi mettano in luce. La percezione di questo
mistero ispira la musadi George Herbertl'affascinante salmista del
diciassettesimo secolo. Iseguenti versi sono parte del suo piccolo
poema sull'uomo.
L'uomo tutto simmetria
Pieno di proporzioniun arto coll'altro
E tutto l'uomo con tutto il mondo
Ogni membro pu chiamare fratello il pi lontano
Poich il capo e i piedi hanno un'intima connessione
Ed entrambi sono legati alle lune e alle maree.
Niente cos lontano
che l'uomo non lo catturi e tenga come sua preda;
I suoi occhi fanno scendere le stelle pi alte:
In piccolo egli tutta la sfera.
Le erbe felicemente curano la nostra carnepoich esse
Trovano qualcosa a loro affine.
Per noi soffiano i venti
La terra riposail cielo si muovee le fontane scorrono.
Nulla vediamo che non significhi il nostro bene
nostra deliziao nostro tesoro;
Il tutto nostro luogo di nutrimento o stanza di piacere.
Le stelle ci mandano a dormire:
La notte tira la cortina che il sole solleva.
La musica e la luce ci accompagnano.
Tutte le cose sono gentili verso la nostra carne
Nel loro discendere ed essere; verso la nostra mente
Nella loro ascesa e causa.
Pi servi sono soggetti all'uomo
Di quanti egli s'avveda. In ogni sentiero
Egli calpesta ci che gli soccorre
Quando la malattia lo rende pallido e debole.
Oh possente amore! L'uomo un mondoe
Un altro lo accompagna.
La percezione di questa categoria di verit produce l'attrazione
chespinge gli uomini verso la scienzama si perde di vista il fine
conl'attenzione ai mezzi. Di fronte alla scienza come conoscenza
dimezzataaccettiamo l'affermazione di Platoneche la poesia arriva
piu vicinoalla verit vitale di quanto non possa la storia. Ogni
congettura edivinazione ha diritto a un certo rispettoe impariamo a
preferire teorieimperfettee frasi che contengono tracce di verita
sistemi benordinati che non offrono alcun valido suggerimento. Uno
scrittore saggiosentir che gli scopi dello studio e della
composizione sono soddisfattinel migliore dei modi annunciando
regioni del pensiero non ancorascopertecomunicando cosattraverso la
speranzauna nuova attivitallo spirito apatico.
Per questi motivi concluder questo saggio richiamandomi ad
alcunetradizioni sull'uomo e la naturache un certo poeta mi ha
cantato e checome sono sempre state presenti nel mondoforse
riappariranno a ognicantoresia nella storia che nella
profezia.
I fondamenti dell'uomo non sono nella materiama nello
spirito.L'elemento dello spirito l'eternit. Per luidunquela serie
pilunga degli eventie le pi antiche cronologie sono giovani e
recenti.Nel ciclo dell'uomo universaleda cui procedono gli
individui conosciutii secoli sono puntie tutta la storia non che
l'epoca di unadegradazione.
Noi rinneghiamo e sconfessiamo interiormente la nostra simpatia con
lanatura. Ammettiamo e neghiamo i nostri rapporti con leidi volta
involta. Siamo come Nabucodonosordetronizzatiprivati della
ragioneeintenti a mangiare erba come un bue. Ma chi pu porre limiti
allaefficacia curativa dello spirito?
Un uomo un dio in rovina. Quando gli uomini sono innocentila
vitasar pi lungae diventer immortale dolcementecome ci
risvegliamodai sogni. Orail mondo sarebbe folle e furiosose
questadisorganizzazione dovesse durare per centinaia di anni.
dominato dallamorte e dall'infanzia. L'infanzia il perpetuo
Messiache viene nellebraccia di uomini cadutie li invita a tornare
in paradiso.
L'uomo il nano di se stesso. Una volta egli era
permeatodissoltodallo spirito. Ha riempito la natura con le sue
traboccanti correnti. Dalui sorgono il sole e la luna; dall'uomo il
soledalla donna la luna. Leleggi della sua mentei periodi delle sue
azioni si esprimevano nelgiorno e nella nottenell'anno e nelle
stagioni. Maavendo creato per sestesso questo enorme gusciole sue
acque si sono ritirate; egli nonriempie pi le vene e i capillari;
ridotto a una goccia. Vede che lastruttura ancora della giusta
misura per luima lo in modocolossale. Si pu direpiuttostoche una
volta era adatta a luimentreora gli corrisponde solo da lontano e
dall'alto. Egli adora timidamente ilsuo stesso lavoroOra l'uomo il
seguace del solela donna della luna.Pure qualche volta sobbalza nel
suo sonnoe si meraviglia di se stesso edella sua casae medita
stranito sulla somiglianza tra s e questa.Percepisce che se la sua
legge ancora superiorese possiede ancora unpotere elementare"se la
sua parola rimane nonostante tuttoautentica in natura"(24)si tratta
di un potere non consapevolenon inferiorema superiore allasua
volont. E l'istinto.
In questo modo ha cantato il mio poeta orfico.(25)
Nel momento presentel'uomo non applica alla natura che met della
suaforza. Opera nel mondo con la sola intelligenza. Vive in esso e
lo dominacon un soldo di sapienza; e colui che opera soprattutto in
esso non e cheun mezzo uomo; mentre le braccia sono forti e la
digestione buonalamente abbrutita un selvaggio egoista. Il suo
rapporto con lanaturail suo potere su di essa attraverso
l'intelligenzacomeconcime; l'utilit economica del fuocoil
ventol'acquae l'ago dellabussola; il vaporeil carbonel'agricoltura
chimica; le riparazioni delcorpo umano a opera del dentista e
dchimico. E una ripresa di potere comese un re allontanato dai suoi
territori dovesse comprarli pollice dopopolliceinvece di saltare
all'improvviso sul proprio trono. Nelfrattemponella spessa
oscuritnon sono mancati baleni di una lucemiglioreesempi
occasionali dell'azione dell'uomo sulla natura comel'intera sua
forzatanto con la ragionequanto con l'intelletto. Questiesempi sono
la tradizione dei miracoli nella storia pi antica dellenazioni; la
vicenda di Ges Cristo; la traduzione pratica di principisia nelle
rivoluzioni religiose che in quelle politichee nell'abolizionedel
commercio degli schiavi; i miracoli dell'entusiasmocome quelli
diSwedenborgdi Hohenlohe(26)e dei Quaccheri; i molteplici oscuri e
pure contestati fattiche oravanno sotto il nome di magnetismo
animale; la preghieral'eloquenzalapossibilit di guarire se stessi;
e la sapienza dei bambini. Questi sonoesempi della momentanea presa
di potere da parte della Ragione;l'esercizio di un potere che non
esiste nel tempo e nello spazioma cheirrompe con efficacia
nell'istante. La differenza fra la forza reale equella ideale
dell'uomo felicemente descritta dai filosofi scolasticinel dire che
la conoscenza dell'uomo una conoscenza
notturnavespertinacognitiomentre quella di Dio una conoscenza
mattutinamatutinacognitio.
Il problema di restaurare l'originaria ed eterna bellezza del mondo
risolto attraverso la redenzione dell'anima. La rovina o il vuoto
chevediamo quando guardiamo alla naturasono nel nostro occhio.
L'asse dellavisione non coincide con l'asse delle cosee cos esse
non appaionotrasparentima opache. La ragione per cui il mondo manca
di unitegiace a pezzi e a mucchi che l'uomo manca di unit con se
stesso.Egli non pu essere un