Radon Raggi X Prodotti di consumo Energia Nucleare Depositi Radioattivi Medicina nucleare Radiazione...

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Radon Raggi X rodotti di consumo Energia Nucleare Depositi Radioattivi Medicina nucleare Radiazione solare Raggi Cosmici Radiazione terrestre alimentazione mondo radioattivo

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Radon

Raggi X

Prodotti di consumo

Energia Nucleare

Depositi Radioattivi

Medicina nucleare

Radiazione solare

Raggi Cosmici

Radiazione terrestre

alimentazione

Siamo in un mondo radioattivo …

Siamo in un mondo radioattivo …

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La dose efficace media annua dovuta a radiazioni in Italia è 2.8 mSv

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Ischia, isola Radon-attiva

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• Il Radon è un gas nobile radioattivo, prodotto dal decadimento del Radio, che a sua volta proviene dal decadimento dell’Uranio.

• Il Radon è incolore ed inodore, solubile in acqua.

• Si diffonde attraverso le rocce ed il terreno.

• Decade con un tempo di dimezzamento (in cui la quantità di materia si dimezza)d i circa 4 giorni originando discendenti radioattivi solidi.

• Il Radon è dannoso a causa dei prodotti di disintegrazione che, quando vengono inalati, con la respirazione si fissano negli alveoli polmonari.

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Il decadimento alfa• Una particella contiene 2 protoni e 2 neutroni

• molto ionizzante e modesta capacità di penetrazione nella materia:

Po He Rn 21884

42

22286

He α 42

42

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il Radon ed i suoi figli … il Radon ed i suoi figli …

Uranium-2384.5E9 y

Uranium-2384.5E9 y

Radium-2261600 y

Radium-2261600 y

Radon-2223.825 days

emettitore alfa

Radon-2223.825 days

emettitore alfa

Lead-21427 min (RaB)

emettitore beta

Lead-21427 min (RaB)

emettitore beta

Polonium-2183.1 min (RaA) emettitore alfa

Polonium-2183.1 min (RaA) emettitore alfa

Polonium-214163.7 msec (RaC’)

emettitore alfa

Polonium-214163.7 msec (RaC’)

emettitore alfa

Bismuth-21419.9 min (RaC)emettitore beta

Bismuth-21419.9 min (RaC)emettitore beta

Lead-21022.3 y (RaD)

emettitore beta

Lead-21022.3 y (RaD)

emettitore beta

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•Il radon è un gas nobile presente prevalentemente nel sottosuolo. Il gas è libero di muoversi nello spazio poroso presente nelle rocce uranifere di origine vulcanica e attraverso le acque sotterranee .

•A causa del suo tempo di dimezzamento di circa 4 giorni può percorrere, prima di trasformarsi, lunghe distanze fino ad arrivare a contatto diretto con la superficie e di qui raggiunge le abitazioni.

•Anche i materiali usati nelle costruzioni, che contengono percentuali variabili di Rn 222, in funzione della loro granulometria, possono contribuire in modo significativo ad incrementare la concentrazione di Radon negli edifici.

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Dosimetria delle radiazioni

Oltre all’esposizione al fondo naturale di radiazioni

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Dosimetria del radon• Per le misure della concentrazione di radon in aria l’unità di misura

usata è : il Bq/mc bequerel per metro cubo, che sta ad indicare il numero di disintegrazioni nucleari al secondo, contenute in un metro cubo d’aria.

• La norma italiana (DM 241/2000) prevede una concentrazione massima di 400 Bq/mc all’interno degli edifici con obbligo di bonifica oltre i 500.

• Nota la concentrazione di radon in un ambiente chiuso, in Bq/mc, si utilizza un fattore di conversione di 20 microSv/anno per ogni Bq/m3

• In tale stima si tiene conto di una frazione di tempo di permanenza medio all’interno degli edifici di 0.8 e di un fattore di equilibrio F tra 0.4-0.5.• Il fattore di equilibrio F è il rapporto tra la concentrazione di radon in equilibrio radioattivo con una combinazione dei suoi figli• Maggiore è il valore di F, maggiore è l’equivalente di dose efficace perché maggiore è la presenza nell’ambiente dei prodotti di decadimento del radon.

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Ischia, isola Radon-attiva

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Alcuni effetti biologici delle

radiazioni ionizzanti …

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W.H.O. (World Health Organization)

HANDBOOK ON INDOOR RADON(2010)

• Epidemiological studies confirm that radon in homes increases the risk of lung cancer in the general population. Other health effects of radon have not consistently been demonstrated.• The proportion of all lung cancers linked to radon is estimated to lie between 3% and 14%, depending on the average radon concentration in the country and on

the method of calculation.• Radon is the second most important cause of lung cancer after smoking in many

countries. Radon is much more likely to cause lung cancer in people who smoke, or who have smoked in the past, than in lifelong non-smokers.

• However, it is the primary cause of lung cancer among people who have never smoked.

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•There is no known threshold concentration below which radon exposure presents no risk. Even low concentrations of radon can result in a small increase in the risk of lung cancer.

5. CONCLUSIONI del ICRP n. 115 del 2010(55) The present review and analysis of the epidemiology of radon leads to the following conclusions: … studies of residential radon exposures that radon and its progenycan cause lung cancer. For solid tumours other than lung cancer, and also for leukaemia … The three pooled residential case–control studies in Europe, North America, and China gave similar results and showed that the risk of lung cancer increases by at least 8% for an increase in radon concentration of 100 Bq/m3 (Lubin et al., 2004; Darby et al., 2005; Krewski et al., 2006).

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Rapporto sul Rischio di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al radon nelle abitazioni italiane (2010):

• Vengono riportati i risultati di 3 analisi “pooled”: di Lubin 2004 Cina; di Darby 2005 Europa; di Bochicchio 2005 Italia)

• Le 3 analisi messe insieme hanno dato risultati compatibili• Il rischio osservato aumenta linearmente con la concentrazione di Rn su 30 anni di

esposizione con un incremento di rischio relativo di 8% ogni 100Bq/mc • Stime casi annui di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al Rn in door:

Rischio cancro polmonare attribuibile al radon in Italia

regione casi osservati stima percentuale intervallo confidenza

Lazio 3121 16% 6-27%

Lombardia 5718 15% 5-26%

Friuli V.G. 775 14% 5-23%

Campania 2822 13% 5-23%

Piemonte 2816 10% 3-18%

Calabria 665 4% 1-7%

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Rischio cancro polmonare fumatori-non fumatori

•Come è noto il rischio di contrarre cancro polmonare è molto più elevato per i fumatori rispetto ai non fumatori •il rischio è infatti quasi proporzionale al numero di sigarette fumate (Fonte N.I.H. USA 2012)• Fonte : ARPAT (Toscana 2012) il rischio di tumore polmonare per esposizione a Rn di un fumatore è fino a 25 volte maggiore di un non fumatore.

Fonte: Bochicchio, ISS 2004 la probabilità di avere un tumore polmonare separatamente per i non fumatori e i fumatori, prendendo come riferimento una persona di 75 anni esposta continuativamente ad una concentrazione media di Rn(100, 400, 800Bq/mc) , è:Bq/mc......Non fumatori......Fumatori100..........(0.5%)...................(12%)400..........(0.7%)...................(16%)800..........(0.9%)...................(22%)

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Rivelatori a stato solidoI tipi più usati sono i diodi di Si e di Ge e sono impiegati per la spettrometria delleradiazioni X e gamma. Un rivelatore di questo tipo richiede di essere mantenuto sotto vuoto e alla temperatura di 77 °K, con azoto liquido. Il raffreddamento è necessario per ridurre il rumore termico. Il segnale del rivelatore viene amplificato fino a 10000 volte, raggiungendo impulsi fino a 10 V. I segnali vengono selezionati attraverso un circuito elettronico che raccoglie gli impulsi aventi tensioni entro una finestra predefinita (analizzatore multicanale). Gli analizzatori multicanale contengono in genere tra i 5000-10000 canali, ognuno dei quali opera come singolo canale entro la finestra di tensione. Il segnale di ogni canale viene conteggiato e ciò consente la registrazione dei conteggi e la loro energia . Un software specifico provvede al controllo operativo e all’acquisizione e all’elaborazione dei dati sperimentali.

spettro

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Rivelatori a gas• Sono basati sulla misura della corrente generata dalla ionizzazione degli atomi di un gas

causata dalle radiazioni che lo attraversano. Per ogni fotone o particella carica () si formano coppie di ioni (ioni gassosi positivi ed elettroni), questi ultimi vengono raccolti da un campo.

• Il valore della tensione applicata tra anodo o catodo, permette di realizzare rivelatori dalle caratteristiche diverse: le camere a ionizzazione, i contatori proporzionali e i contatori Geiger

• La corrente di ionizzazione può essere misurata con strumenti molto sensibili (microamperometri) e da informazioni sul numero delle particelle rilevate ed eventualmente sull’energia.

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Fotomoltiplicatori

• Un rivelatore a scintillazione è costituito da un cristallo scintillatore, a forma di cilindro retto con una delle basi rivolta verso il catodo di un fotomoltiplicatore, o collegato ad esso attraverso un opportuno contatto ottico che favorisca la trasmissione della luce

• Nei contatori a scintillazione vengono contati i fotoni emessi da alcune sostanze luminescenti, come i cristalli di NaI, eccitati per il bombardamento con raggi X, o altre particelle ()

• Il numero dei fotoni raccolti dal fotomoltiplicatore, trasformati in impulsi elettrici, amplificati e analizzati, è proporzionale all’energia delle radiazioni incidenti. Ne consegue che, accoppiando il contatore ad un analizzatore d’impulsi, si può ottenere lo spettro di energia delle radiazioni rivelate.

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I rivelatori a traccia (CR-39 o LR-115)

•Sfruttano il potere ionizzante delle particelle che danneggiano le molecole del materiale dielettrico (plastiche) lungo la loro traiettoria e lasciano delle tracce di dimensioni nanometriche •le tracce si rendono visibili ad un microscopio ottico mediante un attacco chimico con soluzione fortemente corrosiva

durante l’esposizione dopo l‘attacco chimico

•Dal conteggio del numero di tracce per unità di superficie si risale alla concentazione di Radon.

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I canestri di carbonio attivo

•Il canestro a carbone attivo è una scatola metallica cilindrica contenente i carboni attivi che assorbono il radon presente nell'aria. Dopo un tempo di esposizione , dell'ordine di qualche giorno, i canestri, che assorbono il radon ma non lo rivelano, vengono sottoposti per la lettura ad un'analisi spettrometrica.• Dai risultati dell'analisi spettrale, conoscendo il tempo di esposizione e i fattori di calibrazione si risale alla concentrazione relativa al periodo di esposizione.• La tecnica dei carboni attivi è adatta a misure di concentrazioni modeste di Rn•Il principale inconveniente è la forte dipendenza dalle condizioni ambientali di temperatura e di umidità.

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• L’ elettrete (o E-perm) è costituito da una piccola camera in contatto con l’aria, qui il radon ed i suoi discendenti vengono a contatto con la superficie esposta di un disco di teflon precedentemente elettrizzato. Le radiazioni emesse dal Rn e dai figli, ionizzando, producono cariche in grado di scaricare parzialmente la superficie del teflon entro l’elettrete.

Il potenziale della pellicola elettrizzata viene misurato da un elettrometro.

Elettreti

• L’elettrometro consente quindi di misurare il potenziale in volt della pellicola di teflon , prima e dopo l’esposizione di alcuni giorni dell’elettrete. Dai volt di scarica della pellicola, attraverso opportuni fattori di calibrazione,si ha la concentrazione di Rn.• A seconda della dimensione della camera e della configurazione scelta, questi rivelatori possono essere utilizzati sia per esposizioni brevi (qualche giorno), sia per esposizioni dell’ordine dei mesi.

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Taratura degli elettreti• Gli elettreti danno una risposta abbastanza affidabile su concentrazioni non modeste e risultano invece poco sensibili per basse concentrazioni.• Gli elettreti nella configurazione utilizzata SST (camera grande + esposizione short time) danno risposte attendibili in 3- 7 gg .

•Abbiamo constatato che la caduta di tensione degli elettreti ha un andamento abbastanza lineare. Inoltre le misure di controllo con esposizione di tre giorni hanno dato valori stabili nei limiti dell’errore. Quindi l’esposizione 3 – 5 gg garantisce una risposta sufficientemente lineare col tempo.

300320340360380400420440460480

0 50 100 150 200tempo (ore)

ten

sio

ne

(V)

caduta tensione elettrete retta regressione lineare

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Ischia, isola Radon-attiva

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Regione/Provincia autonoma

Rn-222 Media

aritmetica ± STD

Abitazioni >200 Bq/m3

Abitazioni >400 Bq/m3

Bq/m3 % %

Piemonte 69 ± 3 2,1 0,7V.d'Aosta 44 ± 4 0 0

Lombardia 111 ± 3 8,4 2,2Bolzano- 70 ± 8 5,7 0

Trento 49 ± 4 1,3 0Veneto 58 ± 2 1,9 0,3

Friuli V.G. 99 ± 8 9,6 4,8Liguria 38 ± 2 0,5 0

Emilia-Romagna 44 ± 1 0,8 0Toscana 48 ± 2 1,2 0Umbria 58 ± 5 1,4 0Marche 29 ± 2 0,4 0Lazio 119 ± 6 12,2 3,4

Abruzzo 60 ± 6 4,9 0Molise 43 ± 6 0 0

Campania 95 ± 3 6,2 0,3Puglia 52 ± 2 1,6 0

Basilicata 30 ± 2 0 0Calabria 25 ± 2 0,6 0Sicilia 35 ± 1 0 0

Sardegna 64 ± 4 2,4 0MEDIA pesata per popolazione

regionale70 ± 1 4,1 0,9

•Fonte : Bochicchio F et alii "Results of the National Survey on Radon Indoors in the all the 21 Italian Regions" Proceedings of Radon in the Living Environment Workshop, •Atene, Aprile 1999

ProvComuni della

TOSCANAN° AB Bq/m3 % > 100

Bq/m3

% >200 Bq/m3

% >300 Bq/m3

SIAbbadia San

Salvatore39 205 71% 36% 19%

GR Arcidosso 28 143 56% 22% 9%

LU Bagni di Lucca 5 124 46% 20% 10%

GR Capalbio 5 181 55% 34% 23%

LI Capraia Isola 20 84 27% 7% 2%

PT Cutigliano 5 167 57% 31% 19%

MS Fivizzano 5 80 27% 7% 2%

GR Isola del Giglio 22 157 54% 27% 15%

LI Marciana 18 161 45% 25% 16%

LI Marciana Marina 15 111 37% 13% 6%

GR Massa Marittima 3 250 51% 38% 31%

PIMontecatini Val di

Cecina19 344 37% 22% 15%

AR Montemignaio 7 175 50% 29% 19%

GR Montieri 10 90 29% 9% 4%

SI Piancastagnaio 28 211 67% 38% 23%

LU Piazza al Serchio 3 192 52% 37% 29%

PT Piteglio 19 106 33% 12% 5%

GR Pitigliano 16 155 71% 24% 7%

SI San Quirico d'Orcia 5 14 0% 0% 0%

GR Santa Fiora 24 240 71% 42% 26%

GR Sorano 19 289 78% 50% 33%

MS Zeri 6 98 30% 11% 5%

Concentrazioni di Rn in abitazioni italiane per regione ed in toscana

• Fonte : Rapporto ARPAT 2010 sulle concentrazioni di Rn nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro

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Concentrazioni di Rn in abitazioni in tufo ed in cemento armato …

Le concentrazioni di Rn nelle abitazioni costruite con materiale tufaceo hanno un valore in media più alto di un fattore 1,4 rispetto a quelle in cemento armato.

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conc. Rn Bq/mc ds

sede v. M. Mazzella aula PC p. terra 1203 46archivio " 1301 72 aule " 366 32aule I° piano 282 17

sede Lacco Ameno

lab informatico sotterraneo 683 82lab inglese " 336 22aule I° piano 187 18 aule piano terra 52 5

sede v. Morgioni aule P rialzato 107 30laboratorio P rialzato 58 17aula magna P sotterraneo 87 14

Concentrazioni di Rn nel Liceo Statale Ischia misure effettuate tra 2006-2011 con elettreti - RL115

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Concentrazioni di Rn in edifici pubblici Comune Ischia (2009)

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Concentrazioni di Rn in abitazioni dell’ isola d’Ischia (misure 2007-2011)

codice località conf. piano conc. Rn( Bq/mc) errore %C1 ISCHIA LST I 273 13C2 " SLT I 245 16C3 " SST I 238 15C4 " SST I 217 18C5 " LST I 264 16D1 " LST T 658 11D2 " LST T 242 13D3 BARANO LST ST 716 11D4 FORIO LST T 455 11D5 CASAMICCIOLA LST ST 290 13D6 FORIO LLT T 236 17D7 CASAMICCIOLA LST T 298 15D8 " LST T 384 12D9 FORIO LST T 710 11

D10 FORIO LST I 248 14D11 BARANO LLT T 348 14D12 " LLT I 211 19D13 ISCHIA LST II 125 23E1 CASAMICCIOLA LST T 179 31E2 LACCO AMENO LST I 291 17E3 BARANO LST II 204 28E4 FORIO LST T 258 20E5 ISCHIA LST I 168 16E6 LACCO AMENO LLT II 136 22E7 BARANO LLT ST 260 18E8 BARANO LLT ST 865 E9 ISCHIA LLT ST 377 12F1 CASAMICCIOLA LST I 215 12F2 CASAMICCIOLA SST I 171 22F3 BARANO SLT T 570 11F4 BARANO LST I 430 13F5 BARANO LST T 316 15F6 ISCHIA LLT T 349 13G1 ISCHIA LST T 395 13G2 " LST T 213 17G3 " LST T 270 15G4 " LST T 267 15F1 " LST II 270 21F2 " LST I 470 14

•La concentrazione media di Rn in abitazioni isolane poste a piano terra o interrato è stata 370 Bq/mc

•La concentrazione media di Rn in abitazioni isolane poste ai piani superiori è stata 194 Bq/mc

149-169 170-191 192-233 234-254 255-2740

1

2

3

4

5

DISTRIBUZIONE CONCENTRAZIONI ABITAZIONI ISOLANE Rn (Bq/mc.)

CLASSE di concentrazione

FR

EQ

EN

ZA

.

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• In this study, the indoor radon concentrations have been measured in 93 dwellings of the Penisola Sorrentina, using LR115 detectors. The detectors were placed in the bedrooms and living rooms for two consecutive semesters starting from December 2010 to December 2011. The annual average indoor radon concentrations vary from 25 to 722 Bq/mc, with a mean value of 132 Bq/mc.

(Fonte : Roca et alii - Oxford University Press 2013)

• La media delle concentrazioni di Rn nelle abitazioni isolane misurate tra il 2008-2011 nel corso del progetto Envirad Ischia su un campione di 40 casi è risultato di 247 Bq/mc ( il doppio della media campana).

• Misure nella Biblioteca Antoniana Ischia 2010 : Aula centrale - concentrazione Rn = 272 ± 31 Bq/mc II aula interna a sn ingresso “ = 315 ± 45 Bq/mc

Concentrazioni di Rn in abitazioni - isola d’Ischia (2007-2011)• In Campania i valori di concentrazione media in door di radon sono maggiori della media nazionale e risultano di 97 Bq/mc (contro i 70 Bq/mc della media nazionale). (Fonte : Roca 1995)

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Un caso particolare: il quartiere CIERCO a FORIO

ABITAZIONI FORIO

Locale Piano Concentr. (Bq/m3)

Errore

Casa Co1 (in tufo) Piano terra 250 18

Casa Co2 (in tufo) Primo piano 296 19

Casa Co3 (in tufo) Adiac. roccia tufo p.t. 479 27

Casa Mi1 (cemento) Primo piano 349 22

Casa Ca1 (cemento) Piano terra 387 23

Casa Ca2 (cemento) I.p. adiac. roccia tufo 511 29

Casa Ca3 (cemento) Adiac. roccia tufo p.t. 559 31

• La concentrazione media di radon misurata è maggiore di un fattore 1,6 di quella rilevata tra le abitazioni isolane. Pur trattandosi di valori piuttosto alti, in realtà ci saremmo aspettati risultati ancora più preoccupanti in considerazione delle condizioni estreme per scarsa ventilazione e immediata adiacenza a rocce di tufo verde. La ragione di ciò risiede nel fatto che non tutto il radon contenuto nella struttura a cella delle rocce porose, viene ceduto all’esterno.

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Studi recenti, condotti da ricercatori campani (Roca et alii), hanno

dimostrato che campioni di tufo di diversa provenienza presentano delle notevoli differenze sia nelle concentrazioni di radon nelle celle, sia nei rispettivi coefficienti di emanazione.

Tipo di tufo 222Rn in cell (Bq kg-1)

Coefficiente di emanazione

Giallo napoletano

67 0,734

Verde dell’isola d’ischia

11,3 0,157

Coefficiente di emanazione del tufo

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Ischia, isola Radon-attiva

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Presenza di Radon nelle acque termali isolane

località sorgente tipo di acque concentrazione Radon in acqua

Ischia Porto Fornello Fontana salse 111 Bq/litro

" Terme Militari " 167

Casamicciola Gurgitiello salse bromo iodiche 969

Scioli " 938

Lacco Ameno S.Restituta " 2800

Hotel S.Montano salse 1100

Terme Augusto salse magnesiache 762

S. Angelo Aphrodite salse bromo-magnesiache 800

località sorgente concentrazione Rn

Merano terme di Merano 2035 Bq/litro

Lurisia sorgenti Garbarino 23300

Per confronto vediamo altre sorgenti italiane …

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Esposizione al Rn nelle terme ischitane

L’ esposizione in ambiente termale è molto legata all’uso dell’ acqua

MISURE ESEGUITE nelle A.T.C.:

• nelle cabine misurate concentrazioni di Rn in aria 74 - 296 Bq/mc (dipende molto dalle condizioni di ventilazione locale)• nell’idromassaggio concentrazioni di Rn in aria tra 74 - 407 Bq/mc (quasi il 50% del Rn in acqua si libera per azione meccanica)• nella piscina (al chiuso) concentrazioni di Rn in aria tra 68 - 296 Bq/mc ( dopo 5 gg dal ricambio dell’acqua la concentrazione si dimezza, successivamente si stabilizzano i valori minimi indicati)

L’uso di un impianto efficace di aria forzata riesce a dimezzare le concentrazioni in 20 minuti.

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Dose di esposizione al Radon dei lavoratori delle terme d’ Ischia

La stima della dose equivalente annua per il personale lavoratore:

• nelle cabine la media (su 4 anni di misure) è 3,7 mSv/anno ( tra 2,7 – 4,8 mSv/anno)• nell’idromassaggio la media (su 4 anni di misure) è 4,1 mSv/anno ( tra 3,4 – 4,4 mSv/anno)• nella piscina (al chiuso) la media (su 4 anni di misure) è 2,3 mSv/anno ( tra 2,2 – 2,4 mSv/anno)

La dose efficace media annua dovuta a radiazioni in Italia è 2.8 mSv /anno.

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Interventi di bonifica del Radon

Possibili interventi di bonifica:•il + banale : aumentare la ventilazione dei locali accrescendone i ricambi d’aria; sistema efficace per modeste concentrazioni•Il più economico : estrazione forzata dell’aria dai locali da bonificare ma con concentrazioni non elevate•meno economico: accrescere l’isolamento del suolo migliorando la ventilazione del vespaio (anche con un sistema forzato) riesce ad abbattere considerevolmente le concentrazioni •alternativa valida (soprattutto se non si dispone di un vespaio) è la depressurizzazione del suolo.

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tempo

CONCENTRAZIONE RADON prima-dopo bonifica

Un intervento di bonifica del Rn nella sede del liceo di v. M.Mazzella:

Il pavimento originario poggiava su un esile massetto senza alcun solaio a terra, quindi la bonifica ha richiesto:

1. Rimozione del pavimento esistente e del vecchio massetto (quasi inesistente)

2. Posa in opera di una maglia di ferro elettrosaldata3. Nuovo massetto di dimensioni adeguate4. Applicazione della vernice radonstop (sia sul pavimento sia sulle

pareti)5. Applicazione del nuovo pavimento

Dal confronto dei dati delle concentrazioni di radon prima e dopo l’intervento con la vernice Radonstop abbiamo constatato un abbattimento di circa il 50%.

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• Un’interessante anomalia fu registrata a Vulcanonel 1981 dovuta ad una crescita della pressione inprofondità associata ad intrusione magmatica.• Anomalie sono state anche registrate presso i maggioricomplessi vulcanici (Hawai, Piton de la Fournaise,Etna, El Chichon, Campi Flegrei, ecc…).

• Prima dei disastrosi terremoti di Taskent del 1966 e 1967, vi furono vistose anomalie di Rn registrate in pozzi profondi di una vasta area attorno alla zona epicentrale.

Il terremoto di Kobe (magnitudo 7.2profondità 14 Km) avvenne sotto il maretra Kobe e l’isola di Awaji il 17 gennaio del1995 . Fu dimostrato che i cambiamenti nellaconcentrazione di radon dell’atmosferaosservati prima del terremoto del 1995possono essere un valido precursore deiterremoti.

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• In questi ultimi anni sono stati isolati i meccanismi fisici nelle rocce responsabili delle anomalie (diminuzione – aumento) nell’emissione di radon osservati sul terreno prima di eventi sismici o vulcanici.

• Le rocce hanno un contenuto variabile di porosità, alcune, come basalti o graniti contengono piccolissime cavità, sottoposte a un carico daranno luogo ad un aumento di emissione del radon.

• In aree vulcaniche (in presenza di tufi) ed in zone di faglia, le rocce contengono un’alta percentuale di vuoti, spesso superiore anche al 30%. Queste sottoposte a carico ‘imploderanno’ per poi fratturarsi, quindi il rilascio di radon, prima diminuisce per poi aumentare rispetto al suo valore di fondo.

• Grazie ad un adeguato monitoraggio del radon e degli altri segnali precursori con una adeguata conoscenza del contesto geologico, è possibile individuare segnali premonitori, con bassi margini di errore. (Vinciguerra - ING e Università Roma 3 – 2010)

Campi FlegreiVesuvio

Vulcano

Etna

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Per concludere , quali prospettive per

il futuro ?