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1 Questa è la pagina dei Corsi di Scuola Coop. Le attività sono rivolte a chi lavora in Coop. Per maggiori informazioni scrivete a [email protected] e agli uffici di formazione della vostra cooperativa. Immagini di Fabrizio Silei

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Questa è la pagina dei Corsi di Scuola Coop. Le attività sono

rivolte a chi lavora in Coop. Per maggiori informazioni scrivete a

[email protected] e agli uffici di formazione della vostra

cooperativa.

Immagini di Fabrizio Silei

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I Percorsi sono attività di più moduli rivolte a popolazioni ampie e

non sempre omogenee per ruolo. La sezione include sia proposte nuove

che alcune attività storiche della Scuola. La caratteristica che

accomuna i Percorsi è quella di essere divenuti, nel tempo, dei veri e

propri laboratori, capaci di rispondere alle esigenze formative dei

gruppi che si creano, intrecciando il programma predefinito con i temi

e i contenuti che emergono dal lavoro in aula con i partecipanti.

Le proposte qui presentate rispondono a due sostanziali esigenze delle

organizzazioni del nostro sistema: contribuire allo sviluppo

professionale dei partecipanti e al tempo stesso favorire cultura

interfunzionale e prospettiva di innovazione. Le varie esperienze

accumulate, permettono a Scuola Coop di costruire su solide fondamenta

la progettazione, favorendo un equilibrio dinamico tra le novità di

contenuto e di metodo da una parte e argomenti ormai classici

dall’altra.

In queste attività, le più lunghe come numero di giornate e arco

temporale, l’obiettivo di costruire e valorizzare la propria crescita

professionale si realizza all’interno di un contesto relazionale in cui

i saperi soggettivi e organizzativi dei singoli possono essere messi a

disposizione di tutto il gruppo: non viene proposta una formazione

“accademica” ma si studiano sistemi e attività a partire dalla nostra

specifica realtà economica, sociale e valoriale.

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Master capi negozio

Il Master Capi Negozio favorisce la sistematizzazione delle esperienze

individuali dei partecipanti in un quadro gestionale complesso come quello dei

punti vendita Coop. La condivisione del percorso con colleghi di altre

cooperative, testimoni di diverse realtà organizzative, offre uno spettro di

analisi e riflessione unico che trova una sintesi alta nei valori Coop.

Le aree al centro dell’attenzione, all’interno della cornice di riferimento del

sistema Coop, sono: l’identità del ruolo in cooperativa, la conduzione e lo

sviluppo del personale, l’analisi e la comprensione dei comportamenti di acquisto

dei clienti, gli strumenti della gestione economica del punto vendita.

Le metodologie didattiche si basano su analisi di casi reali, esercitazioni,

giochi didattici, proposte progettuali, visite guidate a strutture eccellenti.

Sono previsti inoltre seminari e testimonianze aziendali.

Destinatari: Direttori di punto vendita

Durata: 15 giorni (5 moduli di 3 giorni ciascuno)

Docenza: Scuola Coop, Società di Consulenza, Testimonianze di

Sistema

Parole chiave: cooperazione, analisi, proposte, scambio, gestione,

relazione, numeri, mercato, gioco, attivazione, vendite, prodotto a

marchio, organizzazione, mestiere, progetti, ruolo

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Artigiani della complessità

Visto il titolo non esplicativo proviamo subito a dissolvere i dubbi: l’obiettivo che ci

poniamo è aumentare la capacità di analisi e di proposta di chi opera come responsabile di

un punto vendita. In Artigiani della complessità sono presenti molte delle caratteristiche

metodologiche che hanno rappresentato in questi anni il modo di proporre formazione, o

forse apprendimento, di Scuola Coop.

C’è l’idea di artigianalità, nell’accezione della passione per il lavoro ben fatto, che ha

bisogno di attenzione personalizzata. Questo tipo di sapere non può essere preso, o

comperato, in un pacchetto serializzato. Quindi è importante valorizzare il contributo

della singola organizzazione o della singola persona, utilizzando una base metodologica

condivisa. Questo non significa rinunciare ad una base metodologica condivisa, tutt’altro:

è solo da tale condivisione, infatti, che si può valorizzare il contributo della singola

organizzazione o della singola persona.

C’è l’idea di complessità, che applicata alle organizzazioni potrebbe essere intesa così:

il massimo del risultato lo possiamo raggiungere solo grazie alla discrezionalità delle

persone “in periferia”. Non si può pensare che un centro, per quanto illuminato, possa

reggere da solo il peso della complessità nella quale ci ritroviamo a navigare. Ci

vogliono periferie (per noi i punti vendita?) attive, intelligenti, connesse e cooperanti.

In una parola: “artigiane”.

Come si traduce tutto questo in un percorso di formazione? E a cosa serve concretamente?

La proposta che formuliamo è volta a valorizzare al meglio “la capacità di fare con

sicurezza e precisione, la conoscenza pratica combinata con la capacità riflessiva”.

Questa definizione, che oggi traduce il termine skill, riprende in realtà l’originale

significato che si dava al termine arte: teoria e pratica che si combinano per dare alla

luce il meglio delle nostre potenzialità.

In termini organizzativi significa riempire al meglio quell’area di discrezionalità che è

propria di ciascun ruolo e che, se non debitamente coltivata, corre due rischi: da una

parte sfociare verso un’anarchia sterile e controproducente; dall’altra alimentare la

passività, che non è meno dannosa. Concretamente ci faremo suggerire dalle diverse

Direzioni delle Cooperative alcune tematiche, siano esse di carattere commerciale,

organizzativo o sociale, che diventeranno l’oggetto posto all’attenzione del gruppo.

Questo input farà da cornice allo sviluppo della progettualità, con il supporto di

docenti, esperti e testimoni. Il metodo proposto attinge dalle logiche della risoluzione

dei problemi e della strutturazione di progetti. Prevede definizione del contesto,

raccolta di informazioni, ricerca, lavoro in gruppo, analisi e interpretazione dati,

emersione idee, strutturazione proposte, presentazione.

Destinatari: Direttori di punto vendita

Durata: 3 moduli da 2 giorni. Più 1 giornata intermodulo di

progettazione.

Docenza: Scuola Coop, Società di Consulenza, Testimonianze di Sistema

Parole chiave: Cooperazione, analisi, proposte, scambio, gestione,

relazione, numeri, mercato, attivazione, vendite, organizzazione,

mestiere, metodo, progetto, discrezionalità

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Cittadinanza Cooperativa

Il percorso è rivolto a chi – nel proprio sviluppo professionale – cerca un

contesto di riflessione e apprendimento in cui si riempia di senso la

“cittadinanza cooperativa”, cioè l’agire consapevole delle persone che lavorano

all’interno delle nostre organizzazioni.

La cittadinanza cooperativa è, nella nostra accezione, la cultura che ci

accomuna, l’appartenenza che ci motiva, ma anche una visione del futuro.

Per questo percorso non pensiamo a una proposta monolitica e pre-confezionata. Al

contrario: siamo pronti a cogliere quanto emergerà dal gruppo e ad accogliere le

varianti – la famosa biodiversità che rafforza la specie.

Quali buone pratiche tengono assieme benessere delle persone, sostenibilità

economica e sostenibilità ambientale? Quali relazioni ha senso instaurare con le

realtà emergenti di innovazione sociale e con gli attori del territorio che hanno

aspettative nei confronti di Coop? Queste alcune delle domande guida.

Abbiamo provato a mettere insieme, e successivamente selezionare, tutto il

bagaglio di esperienze e di studio accumulato negli ultimi anni grazie alla

frequentazione di studiosi del calibro di Luigino Bruni, Miguel Benasayag,

Alberto F. De Toni, Adriano Zamperini, Francesco Varanini e altri. Con loro

abbiamo realizzato seminari e gruppi di studio, i cui contenuti meritano di

essere messi a disposizione e fatti circolare. La nostra ambizione, con questo

percorso, è quella di diffondere, far conoscere, declinare nel nostro mondo e nei

contesti che ci sono vicini le loro idee e le proposte, mettendo a fuoco i

collegamenti – densi e molteplici – che esistono tra i vari autori.

Inoltre inviteremo di persona, come nella prima edizione, il Prof. Stefano

Tomelleri, sociologo dell’Università di Bergamo e la Prof.ssa Elena Granata,

urbanista del Politecnico di Milano.

Tutto questo intreccio di idee e stimoli troverà poi una prima sedimentazione in

una proposta progettuale elaborata dai partecipanti, declinare le logiche e le

pratiche di cooperazione (sia all’interno dei confini organizzativi che oltre)

contando su una ricchezza di punti di vista realmente ampia.

Destinatari: responsabili di tutte le funzioni. Il percorso è

indicato per chi ha già frequentato i nostri Master, i seminari e i

gruppi di studio. Di interesse per chi opera nell’Area Soci e per i

Responsabili di punto vendita

Durata: 8 giorni (4 moduli di 2 giorni ciascuno più eventuale lavoro

di intermodulo per la presentazione dei progetti)

Docenza: Scuola Coop, Consulenti Esterni, Testimonianze interne ed

esterne a Coop

Parole chiave: Identità, appartenenza, cooperazione, ricerca,

economia civile, complessità, progetti, responsabilità,

motivazione.

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La gestione dei progetti

Nelle nostre cooperative, e anche a livello di sistema, sono frequenti

progetti che vedono la partecipazione

di diverse funzioni. Il Project Management, in senso tecnico, è l’insieme

delle metodologie che permettono a ogni livello di pianificare, gestire e

raggiungere gli obiettivi legati alle attività straordinarie: nuove

aperture, ristrutturazioni, aggiornamenti nei sistemi informativi,

logistici ecc.

Nel corso affronteremo il tema degli equilibri interni alle

organizzazioni, dato che i gruppi di progetto tradiscono la tradizionale

organizzazione gerarchico-funzionale dell’impresa. Il corso è rivolto ai

Project Manager ed è finalizzato a sviluppare le dimensioni fondanti del

ruolo, ma in generale è utile a tutti coloro che lavorano in gruppo. Offre

la possibilità di sperimentare differenti stili comunicativi utilizzabili

nel team, modalità di facilitazione del lavoro di gruppo, metodi di

mediazione e negoziazione delle istanze individuali.

Fornisce d’altra parte un quadro metodologico e una gamma di strumenti di

supporto alla pianificazione e alla gestione delle attività.

La metodologia didattica privilegia esercitazioni basate su casi aziendali

reali e approfondimenti sui casi proposti dai partecipanti con un

approccio consulenziale.

Destinatari: tutti coloro che vengono coinvolti in gruppi di

progetto aziendali e interaziendali

Durata: 6 giorni (3 moduli di 2 giorni ciascuno)

Docenza: Giovanni Roncucci, Cinzia Garetto

Parole chiave: organizzazione, gruppo di lavoro, attivazione,

innovazione, obiettivi, metodo, business plan

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La gestione dei conflitti

I conflitti sono parte della nostra vita, personale e professionale.

Avvicinarsi ad essi attraverso strumenti cognitivi rigorosi può aiutare a

non subirli.

L’attività si muove su due binari:

il primo riguarda le relazioni interpersonali, i ruoli e i

comportamenti individuali;

il secondo riguarda la struttura dell’organizzazione e la sua

cultura.

I due binari corrono paralleli, a volte si intersecano, talvolta

coincidono.

In ogni caso è necessario prenderli in considerazione contemporaneamente.

Attraverso una metodologia articolata in più fasi, i partecipanti imparano

a riconoscere gli elementi in gioco in un conflitto e a ipotizzare

possibili interventi.

Le riflessioni che si sviluppano attraverso la visione di filmati,

commenti, letture e narrazione di casi esemplificativi, si alternano ad un

lavoro su casi professionali e personali che costituiscono una parte

importante dell’attività d’aula.

I concetti che vengono affrontati riguardano le dimensioni utili alla

comprensione di una organizzazione complessa.

Destinatari: tutte le funzioni aziendali

Durata: 6 giorni (3 moduli di 2 giorni ciascuno)

Docenza: Nicola Naddi

Parole chiave: conflitto, comunicazione, negoziazione, assertività,

emozioni

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In questa sezione si trovano le attività che si articolano in due giorni e

toccano temi trasversali, basilari nel lavoro di chiunque, a prescindere

dal ruolo.

Si tratta di proposte che approfondiscono il concetto di relazione da

prospettive diverse: la leadership, le dinamiche di gruppo, la

comunicazione, l’organizzazione e la gestione. Sono tutte tematiche che

riguardano

il nostro stare con gli altri e che, talvolta, necessitano di essere

trattate in modo mirato per comprendere meglio alcuni aspetti di

comportamenti e fenomeni di contesto che interessano il nostro quotidiano

e le abilità professionali su cui stiamo lavorando.

I corsi sono un’occasione per accrescere la propria consapevolezza,

acquisire strumenti e metodi d’uso quotidiano, riflettere sui fenomeni che

interessano le nostre organizzazioni in un contesto che favorisce una

momentanea presa di distanza dai modi abituali di lavorare, lo scambio di

esperienze e il tempo per riflessioni e attività che agevolano

l’apprendimento.

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Comincio da capo

Chi è chiamato a guidare un gruppo di lavoro ricopre un ruolo delicato e

fondamentale: orientare il gruppo nel realizzare risultati di qualità,

costruire un contesto aperto in cui non manchino il sostegno, l’esempio e

sia favorita la partecipazione di tutti.

Questo corso propone di lavorare sulle capacità di guida e direzione di

capi da poco in ruolo, attivando le aree di interesse di ognuno per

consolidare la consapevolezza di se e affrontare la quotidianità con le

sue fasi più stressanti e gli eventi non previsti, per valorizzare il

portato relazionale di ogni gruppo tale da permettere di coinvolgere i

propri collaboratori delegando loro responsabilità e definendo percorsi di

crescita professionale.

I partecipanti sperimentano così le varie dimensioni relative al ruolo di

direzione, apprendendo comportamenti che consentano di equilibrare e

integrare obiettivi economici, organizzativi, relazionali e di sviluppo

della squadra, in coerenza con il contesto cooperativo.

La metodologia formativa è attiva ed esperienziale, i partecipanti sono

coinvolti in un processo che valorizza anche la “famiglia professionale”

dei responsabili, integrandone le differenze (di età e anzianità

professionale, di conoscenze ed esperienze, di genere e cultura). Il

lavoro in aula prevede la combinazione di strumenti e tecniche manageriali

e sperimentazioni derivate da varie discipline (per es. quelle espressive

come il teatro, l’arte, la scrittura).

Destinatari: neo o futuri responsabili di gruppi di lavoro

Durata: 3 giorni (1 modulo da 2 giorni più 1 giorno)

Docenza: Alberto Robiati

Parole chiave: guida, organizzazione, motivazione, fiducia, delega,

collaborazione

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La collina delle meraviglie:

valorizzare i collaboratori

La collina delle meraviglie esiste davvero. È un promontorio che guarda verso

Firenze dove ha sede l’ANFFAS, l’associazione nazionale delle famiglie di persone

con disabilità psichiche.

E le meraviglie sono quelle che ciascuno di noi sceglie di scoprire. Sì, perché

questa proposta non risponde esattamente ai canoni tradizionali di un corso: c’è

un docente, ci sono i partecipanti e ci sono i contenuti formativi, ma c’è molto

altro e molto di più.

I due giorni all’ANFFAS sono un vera e propria esperienza di scoperta e

autoapprendimento immersi pienamente nella vita di un’organizzazione diversa

dalla nostra, un’associazione che si occupa di persone con disabilità socio

relazionali, che offre la possibilità di riflettere in maniera inedita su

concetti fondamentali che spesso ci sembrano logorati dalla quotidianità:

fiducia, ascolto, comunicazione, coinvolgimento, motivazione ma anche obiettivi,

risultati, tempi, regole, limiti.

Una pluralità di temi che emergono dal lavoro di osservazione, ricerca e

riflessione che i partecipanti sono chiamati a fare: guardare così da vicino la

vita di un’organizzazione consente di riflettere sulla propria, sul proprio ruolo

e mestiere abbattendo le naturali difese, assumendo punti di vista diversi dal

proprio e rompendo gli schemi abituali.

Non sarà un’esperienza da fare in solitaria ma piuttosto un processo di

consapevolezza che matura nell’incontro e nello scambio con gli altri: gli ospiti

dell’ANFFAS e gli assistenti che lavorano con loro, i responsabili della

struttura e i colleghi delle diverse Cooperative che parteciperanno al corso. La

guida del docente aiuterà ad elaborare l’esperienza vissuta facilitando la

costruzione di ponti cognitivi e, perché no, operativi con il vissuto

professionale.

Per chi ha voglia di interrogarsi, di prendersi cura di sé e degli altri, proprio

quelli con cui condividiamo il nostro quotidiano lavorativo.

Destinatari: responsabili di gruppi di lavoro

Durata:2 giorni

Docenza: Scuola Coop

Parole chiave: comunicazione, motivazione, ascolto, collaborazione,

empatia, pensiero laterale, riflessione sui ruoli

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La comunic-azione

Ogni nostro gesto, parola, azione, comunica. Anche un silenzio comunica in

modo eloquente, e perfino la durata di una pausa. Cosa comunichiamo

dipende da noi, cioè dalle intenzioni dell’emittente, ma in proporzione

maggiore dalla lettura che del messaggio fanno i riceventi, ciascuno

dotato di un proprio sistema nervoso e di un universo valoriale unico. Per

non parlare di quanto contino il contesto, cioè l’ambiente fisico e

immateriale, le culture, le convenzioni, e soprattutto la relazione

esistente tra le persone che tentano di mettersi o sono in comunicazione.

Come ci si orienta nel dedalo della comunicazione interpersonale?

Queste due giornate, dal taglio esperienziale, aiutano chi muove i primi

passi nella comprensione delle dinamiche comunicative e relazionali e

forniscono elementi utili alla comprensione di buona parte dei conflitti

che non riusciamo a comprendere usando il senso comune.

Destinatari: tutte le figure aziendali

Durata: 2 giorni

Docenza: Scuola Coop

Parole chiave: guida, organizzazione, comunicazione, relazioni,

consapevolezza, conoscenza di sé

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Collaborare

Molte proposte formative sono rivolte ai responsabili di gruppi di lavoro.

Riflettere sulle loro capacità di guida sembra essere un tassello

importante per il funzionamento dei gruppi.

Questo corso sposta invece la prospettiva dal capo che guida il gruppo al

collaboratore che ne fa parte. Si lavora sulle sue esigenze e sulla

comprensione dei fattori che determinano la relazione che costruisce sia

con il capo sia all’interno del gruppo.

Cosa potrebbe essere utile sapere per offrire un contributo professionale

all’organizzazione e interagire meglio con il proprio responsabile?

Quali dinamiche condizionano il rapporto tra capi e collaboratori?

Il corso consente di sperimentare diversi stili di collaborazione e di

esplorare le varie aree del ruolo, aiuta a riflettere sulle richieste

organizzative e a trovare la propria sintonia lavorativa.

Attraverso giochi didattici e sperimentazioni sarà possibile sondare gli

ambiti di autonomia nei quali riconoscere la peculiarità del proprio

contributo e le leve di auto-motivazione. Elementi di consapevolezza

particolarmente utili in contesti di cambiamento organizzativo.

Destinatari: chi fa parte di gruppi di lavoro

Durata: 2 giorni

Docenza: Francesco Muzzarelli

Parole chiave: collaborazione, motivazione, relazione, autonomia

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Lavorare in un’organizzazione che

cambia

Ci piace o non ci piace? Siamo favorevoli o resistiamo? A ogni modo, quale

che sia la risposta, con questa entità denominata “cambiamento”, bisogna

farci i conti.

Ma in definitiva che cos’è questo cambiamento all’interno delle nostre

organizzazioni?

Un nuovo organigramma, un nuovo ruolo, una nuova procedura o più

semplicemente (?) le relazioni che ogni giorni si rinnovano all’interno

del contesto nel quale operiamo?

C’è la possibilità di vivere con equilibrio e soddisfazione queste

dinamiche professionali? E le emozioni negative come ansia e

preoccupazione sono davvero dei mostri da scacciare o una parte

inevitabile del nostro modo di prepararci e vivere il cambiamento?

Durante il corso i partecipanti acquisiranno elementi di teoria

dell’organizzazione e approcceranno metodiche utili ad ottenere una

maggior flessibilità cognitiva e una miglior capacità di concentrazione e

pensiero strategico, abilità fondamentali per ricostruire equilibrio e

benessere e che possono essere allenate in totale autonomia.

Destinatari: tutte le funzioni aziendali

Durata: 2 giorni

Docenza: Nicoletta Gava

Parole chiave: cambiamento, benessere, emozioni, consapevolezza

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Alle radici dell’innovazione

Il corso si svilupperà a partire dalla storia artistica del Rinascimento

fiorentino, periodo in cui famiglie, tra cui quella de’ Medici, offrirono

a personaggi del calibro di Leonardo da Vinci, Michelangelo e molti altri,

la possibilità di esprimere e sviluppare il loro genio creativo.

I Medici credettero in loro incoraggiandoli e sostenendoli moralmente ed

economicamente. Assumendosi la responsabilità della buona riuscita delle

loro opere, fecero sì che la vita e il lavoro di questi artisti

diventassero parte integrante della cultura del tempo.

Lo scopo del corso è quello di lavorare sui temi legati alla propria

responsabilità e all’assunzione del rischio, ma anche sulla fiducia, la

delega e l’accettazione dell’errore.

Altra tematica importante è l’integrazione nel team per favorire la

creatività. I Medici riuscirono a creare i presupposti e i contesti

adeguati affinche personaggi molto “egocentrici” potessero raggiungere

risultati di eccellenza.

Nel corso approfondiremo:

lo sviluppo del pensiero creativo

la capacità di vivere nell’incertezza e fuori da schemi rigidi

l’utilizzo del pensiero creativo/innovativo per imparare a stimolare

i propri collaboratori

lo sviluppo delle abilità per riuscire a trasmettere alle persone

fiducia e aiuto quando portano avanti l’innovazione

l’integrazione nel team per lo sviluppo e l’implementazione

dell’innovazione.

Destinatari: tutte le funzioni aziendali

Durata: 2 giorni

Docenza: Alessandro Rizzi

Parole chiave: scoperta, innovazione, errore, rischio, cambiamento

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La gestione del tempo nell’era

della fretta

Ognuno di noi quotidianamente si confronta con l’impossibilità di fare

tutto e gestire il tempo in modo efficace. Attraverso questo corso

cerchiamo di mettere ordine nel “mondo che non sta più nelle agende”.

Un’opportunità importante per valorizzare il tempo, rispettando noi e gli

altri e migliorando la qualità del nostro lavoro e della nostra vita.

Nel corso approfondiremo:

i vantaggi nella gestione del tempo

l’efficacia e l’efficienza

come definire i propri obiettivi e le priorità

il quadrante del nostro tempo

il metodo RAR

come portare a termine le cose fondamentali e “buttare nel cestino”

tutto ciò che non lo è

i “rubatempo”

come delegare con successo

Destinatari: tutte le funzioni aziendali

Durata: 2 giorni

Docenza: Francesco Gentili

Parole chiave: gestione del tempo, organizzazione, metodo

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Le attività che insieme, nel tempo, abbiamo costruito e sperimentato sono

state tante. Molte di queste sono state realizzate fino ad esaurimento

della richiesta, altre, sono state sostituite da nuove proposte che ogni

anno prendiamo in considerazione per il nostro Almanacco.

Ancora oggi però ci capita che venga richiesta l’attivazione di un corso

non presente nell’indice perche particolarmente adatto a una situazione

specifica o maggiormente efficace di altri nel trattare una tematica.

Spesso anche noi, nel riprogettare le nostre attività attingiamo a questo

bagaglio di esperienze che non è dimenticato ma conservato, come tutte le

cose che non vogliamo perdere perché prima o poi ci serviranno di nuovo.

Per questo abbiamo pensato di mettere in evidenza non solo quanto c’è di

nuovo ma di rendere ancora disponibili tutte quelle attività che hanno

funzionato e che costituiscono ancora oggi una valida alternativa e

possono essere riattivate su richiesta.

Un’occasione non solo per ampliare il ventaglio di proposte offerte da

Scuola Coop ma anche per lavorare in modo condiviso alla loro

progettazione.

Attingere a Ri-Corsi offrirà a Scuola e alle Cooperative l’opportunità di

lavorare su richieste specifiche, di costruire gruppi d’aula per singola

Cooperativa o misti e di adattare al meglio l’attività scelta all’esigenza

attuale, collaborando alla sua rimodulazione e progettazione.

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Comunicare

In questa sezione si trovano le proposte più strettamente connesse a questa

abilità personale, che è basilare nella vita e nel lavoro e di tutti quanti noi,

a prescindere dal ruolo. Troverete sia corsi che insistono prevalentemente sulla

consapevolezza delle dinamiche comunicativo-relazionali sia proposte che vertono

su strumenti e metodi.

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E LA CONDUZIONE DEI GRUPPI DI

LAVORO si tratta di un percorso che sviluppa maggiore consapevolezza delle

nostre capacità comunicative attraverso giochi e sperimentazioni che mettono in

evidenza quanto queste siano legate al contesto e alla relazione con gli altri.

Gli aspetti teorici e i contenuti proposti, inoltre, permettono di migliorare le

proprie capacità espressive e di prendere dimestichezza con concetti utili alla

comprensione delle dinamiche organizzative, delle relazioni interpersonali, dei

conflitti. Riflettere sulle modalità di comunicazione interpersonale significa

predisporsi a costruire relazioni migliori.

COMUNICARE IN PUBBLICO il corso è l’occasione per migliorare le proprie

capacità di intervento in pubblico, si tratti di assemblee, riunioni o incontri

di formazione. L’attività d’aula permette di sperimentare ciò che può servire a

migliorare l’ascolto proprio e altrui. L’attività si basa su un forte

coinvolgimento dei partecipanti, i quali avranno l’occasione di verificare con il

gruppo il proprio stile di comunicazione e sperimentare qualche “trucco” del

mestiere.

FARSI ASCOLTARE: GLI STRUMENTI DEL RACCONTO quanti e quali modi esistono

per valorizzare i contenuti del nostro lavoro? Saperli organizzare in modo da

coinvolgere gli interlocutori è sicuramente il primo passo ma anche diverse

tecniche di presentazione visuali possono esserci di grande aiuto. Sono questi

gli strumenti del racconto da scoprire in questa due giorni che attraverso

esercitazioni e prove pratiche consente di acquisire metodi e semplici strumenti

per ampliare le nostre possibilità comunicative.

L’ARTE DI SCRIVERE PER IL WEB dalla mail, al verbale, all’articolo, al post

sul sito o su un social…l’arte di scrivere l’abbiamo declinata in tante diverse

occasioni d’uso, almeno quante quelle portate dai partecipanti. Un corso che

allena alla scrittura e al piacere di farlo, capace di far riscoprire a ciascuno

di noi un’abilità spesso trascurata o logorata dai linguaggi settoriali e dalla

poca cura. Blocco dello scrittore? Addio!

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Orientare il gruppo

Iniziative che pongono l’enfasi sulla dimensione del lavoro di gruppo,

modalità centrale per gran parte dei ruoli a cui ci rivolgiamo. Sono i

corsi rivolti a chi conduce un gruppo o ne fa parte e a chi vuole

raggiungere i propri obiettivi professionali attraverso la conoscenza, il

coordinamento e la guida consapevole dei propri collaboratori.

LA GESTONE EFFICACE DELLE RIUNIONI la parola riunione evoca in molti di

noi scenari terribili: ore e ore di passaparola al termine delle quali si fissa

un’altra riunione. È possibile fare delle riunioni un efficace strumento di

lavoro per condividere temi e assumere prospettive diverse, per creare gruppo,

per trovare soluzioni condivise ai problemi? Il corso offre la possibilità di

sperimentare la riunione come momento sociale del gruppo e guida alla ricerca di

metodi e soluzioni per condurre delle buone riunioni.

VISIONE E VALORI: COMUNICARE SENSO NELLE ORGANIZZAZIONI creare una

visione comune e condividere i valori che orientano a quella visione è un aspetto

fondamentale delle organizzazioni che funzionano. Ma come avvengono questi

processi di costruzione collettiva di senso e come si mantengono vivi negli anni?

Un’attività alla scoperta delle dinamiche organizzative che insistono sulla

dimensione valoriale capaci di mobilitare le energie, contestualizzare

operativamente la visione e generare impegno nel conseguimento dei risultati.

GRUPPI IN SCENA: LE COSTELLAZIONI SISTEMICHE dalla prospettiva del

singolo alla lettura delle dinamiche relazionali che caratterizzano un gruppo.

Un’occasione per comprendere attraverso una metodologia che mette in gioco il

corpo e il suo linguaggio, situazioni complesse che ci riguardano: come gestire

un conflitto, come elaborare una strategia in vista di un obiettivo, come

affrontare un cambiamento. Sarà possibile lavorare su casi personali e allenare

la nostra capacità di adottare prospettive differenti per leggere i contesti in

cui ci muoviamo.

IL CAPO COACH il coaching è una delle metodologie che si sta maggiormente

diffondendo negli ambienti lavorativi. Si tratta di un approccio basato sulla

capacità di fare e porsi buone domande nell’affrontare un tema. Proprio per

questo può essere uno strumento utile per chi è a capo di un gruppo di persone,

per supportare i propri collaboratori, per definire meglio gli obiettivi e le

strategie per conseguirli, per lavorare sulla motivazione e la partecipazione,

per affrontare fasi di conflitto e cambiamento. Per partire dalle domande e non

dalle risposte.

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Organizzare

Iniziative in cui emergono in modo netto i legami con alcuni degli snodi cruciali

della vita organizzativa. Il tutto mai in chiave meramente tecnica, ma a partire

da un lavoro di consapevolezza su contesti, relazioni e vincoli.

LA GRANDE GUERRA si tratta di un percorso che mette insieme la storia e la

lettura di uno degli eventi più tragici della storia dell’umanità come la Prima

guerra mondiale con la cultura e le dinamiche organizzative. Un percorso che

svela aspetti del funzionamento delle organizzazioni su cui è importante

interrogarsi, a partire dal linguaggio che adottiamo, mutuato da quello militare

per arrivare a toccare gli aspetti relazionali più intrinseci.

ERRARE È UMANO, APPRENDERE È ORGANIZZAZIONE molte delle grandi

invenzioni nascono da un errore o sarebbe meglio dire dalla capacità di leggere

l’errore come momento foriero di innovazione. E noi e le nostre organizzazioni

come ci comportiamo di fronte all’errore? Quali informazioni riusciamo a cogliere

dai fenomeni che escono dal quotidiano ordinario? E che capacità abbiamo di

accogliere l’errore e ripartire? Attraverso esempi di errori che hanno cambiato

la storia rifletteremo su come trovare nell’errore elementi generativi.

PEACE KEEPING: NEGOZIARE NELLE ORGANIZZAZIONI negoziamo ogni giorno, a

casa come al lavoro, l’incontro con l’altro è una continua negoziazione. Ma siamo

sicuri di saperlo fare salvaguardando noi stessi e le relazioni a cui teniamo? E

nel nostro quotidiano lavorativo in quante vesti e con quanti interlocutori siamo

chiamati a negoziare? Immedesimarsi in un contesto di guerra e interpretare il

ruolo del peace keeper, colui che si attiva per riaprire il dialogo e risolvere

il conflitto, aiuta a leggere i nostri contesti organizzativi aprendo a

prospettive e soluzioni differenti.

LEGGERE E INTERPRETARE I BILANCI Il corso tratterà concetti base di

analisi economico-finanziaria per non specialisti. In particolare i partecipanti

potranno: comprendere le relazioni esistenti tra i fatti gestionali e le

rilevazioni contabili sintetizzate nel Bilancio di esercizio (Conto Economico/

Stato Patrimoniale)valutare, attraverso l’analisi delle determinanti della

redditività aziendale, l’impatto delle scelte ed azioni manageriali sui risultati

economico-finanziari della propria funzione costruire e valutare il bilancio

della propria funzione

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Per sé ma non solo

Sono le iniziative più legate alla conoscenza di sé e allo sviluppo personale in

senso lato. In questa area alcuni dei titoli classici della formazione, che non

perdono mai di valore e che ha senso anche rifrequentare a distanza di qualche

tempo. Si tratta di percorsi brevi, di 2 o 3 giorni, che consentono una

momentanea presa di distanza dai modi abituali di lavorare, regalandosi tempo per

sé. A beneficio anche di colleghi e collaboratori.

RESILIENZA Cosa è la resilienza? Il concetto è mutuato dalla fisica ed è la

proprietà dei materiali di resistere a sollecitazioni impulsive, ovvero di

deformarsi elasticamente prima di rompersi a seguito di un urto, cioè ad un

evento traumatico. Cosa ci ricorda o richiama? Innanzitutto la capacità che le

persone hanno di andare avanti con il proprio percorso personale nonostante le

condizioni di vita e di lavoro diventino difficili. Si compone di consapevolezza

e fiducia nelle proprie risorse e capacità, equilibrio personale, resistenza e

perseveranza, anche di fronte a mo­mentanee battute di arresto. È una dote

dell’individuo, la resilienza? Certamente si fonda su una base di autostima, ma

anche sul sentimento di appartenenza a un grup­po, sulla qualità del capitale

relazionale e sociale che un buon capo o una buona organizzazione in senso lato

riesce a incentivare, dando valore al benessere collettivo e alla cooperazione

tra le persone.

ASSERTIVITÀ Con assertività si intende un comportamento che permette a una

persona di agire nel suo interesse, chiarire il suo punto di vista, esprimere con

sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e difendere i suoi diritti senza mai

ignorare quelli altrui. Siamo quindi nell’ambito di uno stile di comunicazione

maturo, basato sulla possibilità di definirsi con chiarezza e con modalità non

aggressive, sviluppando la propria autorevolezza. L’obiettivo del corso è quello

di rendere consapevole il partecipante delle dinamiche psicologiche e

comportamentali che possono inficiare la qualità delle relazioni con i clienti,

con i colleghi e con i capi. L’attività si basa soprattutto sull’esercizio di

tecniche che aiutano a maturare uno stile assertivo nella comunicazione

interpersonale e nella gestione del conflitto.

PRENDERE DECISIONI Decidere implica la scelta fra più alternative di esito

spesso incerto. Come decidere? Quando farlo da soli? Quando coinvolgere i

collaboratori e, soprattutto, come farlo per evitare successivi disguidi

organizzativi? Sono tutti quesiti le cui risposte influenzano le prestazioni

dell’impresa sia sul versante economico sia su quello della qualità delle

relazioni interne. Tra gli obiettivi: imparare a fronteggiare un processo di

decisione in modo chiaro e corretto, sviluppare la capacità di scomporre problemi

complicati, aumentare il proprio livello di serenità decisionale, conoscere

strumenti sia logico-razionali sia creativi che permettano una maggiore

incisività decisionale. I contenuti che vengono proposti riguardano le condizioni

di decisione: in-certezza, rischio, ignoranza; le fasi del circuito decisionale,

i vincoli pratici alla presa di decisione. Blocchi, trappole e intuitività; le

decisioni del singolo e quelle di gruppo. I metodi pratici di supporto alle

decisioni.

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RISOLVERE I PROBLEMI Sviluppare il talento creativo significa ampliare la

capacità di soluzione dei problemi, di qualsiasi genere e in qualsiasi contesto:

professionale, personale, sociale. La creatività in ambito lavorativo assume un

rilievo particolare come mezzo per rompere vecchi schemi, accedere a nuove

risorse individuali e di gruppo, portare ricchezza di idee e novità. A differenza

dell’approccio tradizionale che risolve i problemi in modo lineare, sequenziale

ed analitico, il problem solving creativo utilizza un processo divergente che

attraverso l’utilizzo dell’intuito e di tutte le risorse non razionali

(immaginazione, percezione) consente infine di raggiungere una soluzione

razionale, ovvia ed efficace del problema: la famosa lampadina accesa! Nel corso

scopriremo che la persona creativa non è la persona dotata di fantasia, ma la

persona che riesce a far lavorare in sintonia ragione e intuito. Dal singolo al

gruppo: la capacità di unire, condividere e moltiplicare le idee espande in modo

esponenziale le soluzioni a disposizione e la capacità di convergere rapidamente

verso quelle più efficaci.

LA GESTIONE DELLO STRESS! Il pensiero sistemico, la Programmazione

Neurolinguistica e l’approccio strategico alla soluzione dei problemi, insieme al

linguaggio indiretto di Milton Erickson, costituiscono le basi teoriche di questa

attività: apprendere alcuni metodi per rendere i propri stati emotivi più

costruttivi e positivi. Nel corso della nostra vita impariamo ad allenare il

corpo e la mente. È raro però che ci venga insegnato a rilassarci, quando

occorre, e a recuperare energia per proseguire al meglio nel corso della

giornata. Il corso, di natura esperienziale, si propone di incrementare la

consapevolezza di sé e di aiutare le persone a scoprire nuovi possibili

comportamenti per gestire e affrontare le situazioni stressanti. Tra i contenuti

affrontati: cosa è lo stress, la reazione allo stress, come prevenirlo e

gestirlo, tecniche di rilassamento.

ALTRO CHE FILOSOFIA! RIFLESSIONI E PRATICHE PER AGIRE IN MANIERA

EFFICACE Quando sentiamo parlare di “filosofia” generalmente ci viene da

pensare a qualcosa di poco concreto e difficilmente utilizzabile per la gestione

di aspetti di carattere commerciale e organizzativo. In realtà, partendo proprio

dall’esplorazione e dalla riflessione sul significato del termine, è possibile

scoprire modi e strumenti non usuali per affrontare in modo efficace situazioni

problematiche, prove e cambiamenti che si presentano quotidianamente nel nostro

lavoro, anche in quello più tecnico. Altro che filosofia! È un’attività d’aula

esperienziale che porta a conoscere e a esercitare, con inattesa semplicità, le

pratiche filosofiche come strumento per ampliare il proprio punto di vista,

elaborare altre possibili visioni e favorire l’emersione e la comprensione delle

alternative presenti nel contesto operativo di riferimento. Favorisce la

maturazione di una concreta capacità di osservare, analizzare correttamente e

rielaborare i problemi e l’individuazione delle risorse per affrontarli aiutando

a liberare l’energia necessaria per agire. La metodologia proposta risponde sia

alle esigenze di sviluppo della singola persona che alla necessità di individuare

pratiche in grado di attivare processi di intelligenza collettiva da sperimentare

all’interno del proprio gruppo di lavoro.