Quattro Anni
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A quattro anni dalA quattro anni dal
SENTIRESENTIRE all’all’ ESPRIMEREESPRIMERE
EMOZIONIEMOZIONI
Il racconto è per noi una forma di mediazione nel
passaggio dal sentire un’emozione alla sua
espressione ed elaborazione; il raccontare ha permesso ai
bambini di liberare le emozioni in maniera positiva, senza spaventarsi, di ciò che
provavano.
Il percorso legato al racconto si è sviluppato quando tutti i bambini hanno portato a scuola una bottiglia di plastica contenente oggetti, immagini, elementi trovati e raccolti durante le vacanze estive. Ciascuno aveva il piacere di presentare agli amici il suono speciale prodotto dalla sua bottiglia interpretando il ricordo, l’immagine, le emozioni dei momenti vissuti.
Giocare in modi sempre diversi le proprie emozioni, come la pittura ad esempio, ha permesso ai bambini di prendere confidenza con il proprio sentire emotivo,
traducendolo poi in azioni grafiche. L’emozione è
diventata segno e colore: tutto questo per dare voce concreta al proprio sentire.
“quando mi arrabbio mi trema il mento, sento la rabbia dentro la pancia che mi sale su fino alla faccia e divento rosso
rosso… “
Il saliscendi della rabbia: quando sale c’è molto
rosso, quando scende il rosso
sparisce piano, piano… I bambini hanno individuato nei tamponi da battere e
premere forte, lo strumento per fare uscire tutta la
rabbia dal corpo.
Il cestino della rabbia: dove ognuno poteva andare a buttare fuori il suo malessere, la sua rabbia scaricata su un foglio, uno sputo, un urlo.
“ho paura, quando mi chiudono la porta della camera … quando
ho paura mi sento i piedi deboli, sento la paura nella
gola …” “ ho paura quando chiudo gli
occhi e vedo tutto nero, ma se li sfrego vedo lampi di luce
bianca. “
Il nero, individuato
come il colore della paura, era
lo sfondo da realizzare con le spugne; i
lampi bianchi, li abbiamo realizzati
facendo saltare un pezzetto di corda immerso nella tempera
bianca.
“Sono triste quando qualcuno mi strappa un
gioco, mi viene da piangere se uno non è
più mio amico, la tristezza è trasparente
come le lacrime, la tristezza e le lacrime sono un po’ grigie,
come le nuvole quando piove”…
Sono state realizzate due
pitture che rappresentavano la tristezza: una su carta trasparente
(come le lacrime) con
goccioline che cadevano dal contagocce l’altra su un foglio grigio
“Non c’è un colore per dire quando si è felice,
ne occorrono tanti come
nell’arcobaleno”….
La gioia e l’allegria si sono un po’ mescolate nei racconti dei bambini: “l’allegria è gialla,
arancione come il sole, è quando uno gioca con gli
amici, quando corre, quando si gioca a palla …” “ uno può essere allegro, perché gli viene da ridere, ma non è
detto che sia felice …”
Imprigioniamo le emozioniImprigioniamo le emozioni
La bottega del magoLa bottega del mago
“Ho cominciato con il rosso, un po’ di rabbia che mi veniva quando mio padre vinceva a biliardino e poi c’è un po’ di giallo, l’allegria che mi veniva a giocare con Mattia. Poi ho messo del nero, la paura, che sentivo quando la mia mamma spegneva la luce in camera mia e chiudeva la porta ed io restavo solo. C’è tanto azzurro, la felicità, che sento quando gioco con la mamma in camera mia ; c’è il bianco, di nuovo la paura, quando mio padre mi prendeva le gambe, con le sue mani ed io non mi potevo muovere, era un gioco. Ho messo tanto grigio, la tristezza, che ho provato quando Mattia ed io litighiamo …”
… … altri modi peraltri modi per emozioniemozioni
Il mosaico con i colori delle emozioni, è stato
usato per nuove strutture “artistiche”.
Anche gli Anche gli oggetti raccontanooggetti raccontano
Gli oggetti portati dai bambini, legati a ricordi ed emozioni, sono usciti da una scatola cassaforte per collocarsi su un
supporto colorato; il quadro ha racchiuso le storie e le relative emozioni vissute, percepite e
riconosciute.
Le opere di Joseph Cornell,
osservate insieme ai bambini,
hanno contribuito ad ispirarci
nella costruzione dei quadri racconto