Q NO · Lungo il tuo cammino Sarò al tuo fianco mentre Ti darò riparo contro le tempeste E ti...

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Dinami QUADERNO DELL’ARALDINO

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QUADERNO DELL’ARALDINO

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FRAMMENTI DI FEDE

FRATELLI DIVERSIDavanti la scuola Elementare del paese. Tanti bambini e genitori in attesa della campanella.Ilaria: Ciao Stefano. Eccoti finalmente, pensavo non arrivassi più!Stefano: Infatti, stamattina a casa mia un disastro, anzi stanotte! Quel “frignino” di mio fratello non ci ha fatto dormire per niente! Si svegliava di continuo urlando come un disperato. Voleva il latte, latte, e ancora latte.Ilaria: Ma tuo fratello è piccolo, ha solo due mesi, ha bisogno sì del latte, per crescere.Stefano: Ho capito, ma è una scocciatura, ci ha cambiato la vita, soprattutto la notte! E sta sempre appiccicato alla mamma.Ilaria (un pochino rattristata): Beato te che hai un fratellino. Io sono figlia unica. Sapessi che noia a casa. Con mamma e papà poi sempre impegnati col lavoro.Stefano (cerca di consolarla): Dai Ila non essere triste... Innanzitutto hai me (supersorriso), andiamo insieme anche in piscina e abbiamo tanti amici. La domenica poi la trascorriamo con la fraternità araldini. Lì ci divertiamo un sacco con gli altri araldini, gli animatori. Fra Luigi poi è uno spasso con i suoi travestimenti. Sembriamo proprio una grande Famiglia.Ilaria (il sorriso le torna in viso): Hai ragione, sono felice perchè mi vogliono tutti bene. Tu poi, per me, sei come un fratello...Stefano (abbraccia Ilaria): Oh oh, non ci dimentichiamo che abbiamo anche i compagni di classe! La campanella è suonata e siamo rimasti solo noi davanti al cancello. Corri Ila.”

LA FAMIGLIA DI MARCO- Ciao Marco. Ho saputo che stai vivendo una meravigliosa storia d’amore familiare. Vuoi provare a raccontarcela?Marco: Sì, ci provo. Da dove inizio?- Se vuoi, inizia a raccontarci della tua infanzia, di quando eri più piccolo. Dove vivevi?Marco: La mia primissima infanzia l’ho vissuta in un istituto. Vivevo insieme ad altri bambini e con noi c’erano delle suore vestite di bianco.- Eri felice nell’istituto?Marco: Felice? No, non lo ero. Le suore si prendevano cura di noi e non ci facevano mancare nulla, ma io non ero felice. Mi sentivo diverso. Mi mancava qualcosa. O meglio, qualcuno..- E poi cosa è successo?Marco: Un giorno suor Anna mi ha preso in disparte e ha iniziato a farmi uno strano discorso. Mi disse che sarebbero venute delle persone a conoscermi, di comportarmi bene, di non essere scortese o nervoso (perchè spesso lo ero) con loro. Queste persone mi avrebbero dato una casa... una famiglia... ma in realtà io non capivo molto il discorso...- Com’è andato poi l’incontro?Marco: Normale, io non ho detto quasi niente, perchè non li conoscevo, non li avevo mai visti. Mi chiedevo cosa volessero da me. Mi portarono un gioco, e una bellissima tuta blu. Mi colpirono soprattutto gli occhi di lei... celesti... azzurri come il cielo!- E la storia di oggi qual è?

1. La Famiglia: prima essenza

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Marco: La storia di oggi è che quei due signori che vennero a trovarmi sono diventati i genitori che tanto desideravo. Sono meravigliosi! Mi hanno voluto da subito un gran bene, nonostante le mie chiusure e i miei nervosismi. Desideravo tantissimo una vita normale e dei genitori, ma all’inizio ha avuto tanta paura e non gli ho reso vita facile. Hanno avuto tantissima pazienza con me. Tutt’ora, quando a volte mi capita di essere nervoso o agitato, l’abbraccio di mio padre mi fa subito calmare, mi rilassa e rassicura. Con lui gioco, guardo la Tv, vado a sciare, mi diverto molto. La mia mamma, poi, è meravigliosa! Sembra un angelo con quegli occhioni azzurri. Quando la guardo i suoi occhi brillano ancora di più e mi sento così felice! Per me loro sono tutto, sono la mia vita. Siamo una FAMIGLIA!

DI TUTTO UN PO’... CANZONE - GUERRIERO, MARCO MENGONIElevo questa spadaAlta verso il cieloGiuro sarò roccia contro il fuoco e il geloSolo sulla cimaAttenderò i predoniArriveranno in moltiE solcheranno i mariOltre queste mura troverò la gioiaO forse la mia fine comunque sarà gloriaE non lotterò mai per un compensoLotto per amore, lotterò per questoIo sono un guerrieroVeglio quando è notteTi difenderò da incubi e tristezzeTi riparerò da inganni e maldicenzeE ti abbraccerò per darti forza sempreTi darò certezze contro le paurePer vedere il mondo oltre quelle altureNon temere nulla io sarò al tuo fiancoCon il mio mantello asciugherò il tuo piantoE amore il mio grande amore che mi crediVinceremo contro tutti e resteremo in piediE resterò al tuo fianco fino a che vorraiTi difenderò da tutto, non temere maiE amore il mio grande amore che mi crediVinceremo contro tutti e resteremo in piediE resterò al tuo fianco fino a che vorraiTi difenderò da tutto, non temere mai

Non temere il dragoFermerò il suo fuocoNiente può colpirti dietro questo scudoLotterò con forza contro tutto il maleE quando cadrò tu non disperarePer te io mi rialzeròIo sono un guerriero e troverò le forzeLungo il tuo camminoSarò al tuo fianco mentreTi darò riparo contro le tempesteE ti terrò per mano per scaldarti sempreAttraverseremo insieme questo regnoE attenderò con te la fine dell’invernoDalla notte al giorno, da Occidente a OrienteIo sarò con te e sarò il tuo guerrieroE amore il mio grande amore che mi crediVinceremo contro tutti e resteremo in piediE resterò al tuo fianco fino a che vorraiTi difenderò da tutto, non temere maiE amore il mio grande amore che mi crediVinceremo contro tutti e resteremo in piediE resterò al tuo fianco fino a che vorraiTi difenderò da tutto, non temere maiCi saranno luci accese di speranzeE ti abbraccerò per darti forza sempreGiuro sarò roccia contro il fuoco e il geloVeglio su di te, io sono il tuo guerriero

FILM - FROZEN IL REGNO DI GHIACCIO“Solo un amore vero può sciogliere un cuore di ghiaccio. Solo una prova d’amore sincero può salvare dalla morte la persona amata”. Ma di che amore parla questo film? La storia non s’incentra più su quello delle vecchie favole, in cui il principe deve salvare la principessa, ed affronta mille ostacoli.C’è anche quel tipo d’amore nella storia, ma passa nettamente in secondo piano, per far spazio ad un altro amore più grande, quello fraterno, di Elsa e Anna.

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Le due sorelle, infatti, saranno disposte a dare la vita l’una per l’altra. Anna ad esempio, nel punto cruciale della storia, rinuncia al bacio del suo amato, di cui lei necessita per salvarsi, e corre da sua sorella che è in pericolo, e dunque dedicare a lei il suo ultimo gesto d’amore, che poi ultimo non sarà, perché proprio il loro amore riuscirà a salvarle entrambe.Ma è proprio questo che affascina, l’essere disposti a donare la propria vita per la persona amata. Elsa per Anna, e Anna per Elsa: parti di un unico nucleo familiare, di un unico legame di sangue, che nessuna difficoltà, nessun ghiaccio, e nessuna bufera riuscirà a raffreddare.

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INDOVINA... CHI SEI?

TEST - QUALE MEMBRO DELLA FAMIGLIA SEI?1. Qual è il tuo hobby preferito?

a. Sportb. Shoppingc. Dormire

2. Cosa vuoi diventare da grande?a. Famosob. Felicec. Ricco

3. Quale colore preferisci di più?a. Blub. Rossoc. Giallo

4. Quando litighi con un amica/o:a. Non le/gli parlo fino a quando non viene lei/lui da meb. Vado subito a chiarire con lei/luic. Cerco di capire dove ho sbagliato e vado a chiedere scusa

5. A casa cosa preferisci fare di più?a. Giocare al pc!b. Tenermi in contatto con gli amici!c. Dedicarmi ai miei hobby!

6. Partecipi ad un gioco e vinci un’auto! Quale scegli?a. Auto Sportivab. Auto pratica e familiarec. Auto vintage, colori alla moda!

7. Quale descrizione ti rappresenta di più?a. Organizzato, impegnato, orgoglioso, avventuroso.b. Ordinato, organizzato, amorevole, sorridente.c. Paziente, equilibrato, generoso, pigro.

8. A casa:a. Sono spesso vicino al telefono o al pc. Sono sempre impegnato in qualcosa!b. Aiuto la mamma a fare le cose, cercando di essere disponibile.c. Mi piace stare con la mia famiglia e chiacchierare o sentire ciò che dicono.

9. Che film ti piace guardare di più?a. Film di avventurab. Film d’amorec. Un po’ di tutto

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QUIZZEGGIANDO

#FAMIGLIAINTRECCIOInserisci le parola al posto giusto

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Suggerimenti:5. UNIONE22. COMUNIONE

Parole da inserire:ABBRACCIO

ACCOGLIENZAAMORE

ARMONIAASCOLTO

ATTENZIONECOMUNIONECONFRONTO

CONSOLAZIONECONTRIBUIRE

CORREZIONECUORECURA

DESIDERIDIVERTIMENTOEDUCAZIONE

ELOGIOFIDUCIA

GENEROSITÁ GIOIA

IDENTITÁLEGAMEONORE

PREMURARELAZIONISICUREZZA

SODDISFAZIONESORRISOUNIONEVALORI

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#ALBERIGENEALOGICICompleta correttamente gli alberi genealogici delle persone elencate, che rappresentano i componenti di alcune famiglie “famose”. Al termine rappresenta l’albero genealogico della tua famiglia, con te, i tuoi fratelli e sorelle e i tuoi genitori.

AbeleAbramoAdamoAgneseAmalia ForgioneAngeloBeatriceCainoChiaraConte Favarone di Offreduccio degli ScifiEsaùEvaFelicita ForgioneFrancescoGesùGiacobbeGiuseppe

Grazia ForgioneGrazio Mario ForgioneIsaccoIsaccoMadonna OrtolanaMadonna PicaMariaMaria Giuseppe Di Nunzio ForgioneMichele ForgionePellegrina ForgionePenendaPietro di BernardonePio da Pietrelcina (Francesco Forgione)RebeccaSaraSet

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FRAMMENTI DI FEDE

LA RICCHEZZA DI CARLOTTACarlotta, tornata da scuola, comincia a fare i capricci perché vuole uscire a comprare altri vestiti e giocattoli, nonostante i nonni le avessero regalato il giorno prima tanti abitini. La mamma la prende sulle sue ginocchia e le parla dolcemente: “Amore, ricordi l’ultimo incontro agli Araldini? Avete letto la storia di san Francesco, che si spoglia di tutte le sue ricchezze. Poteva sembrare nudo, povero, ma in realtà è da quel momento che il santo diventa ricco. Diventa ricco perché si veste solo dell’amore di Gesù. Francesco rinuncia a tutto, ai suoi vestiti, alle stoffe e alle ricchezze... eppure è felice.Così tu, Carlotta, hai tante cose: giochi, vestiti, libri, non hai bisogno di altre. Prendi esempio da san Francesco, rivestiti solo di cose importanti, dell’amore della tua famiglia, dell’amicizia dei tuoi compagni, della ricchezza degli incontri degli Araldini, dell’affetto dei nonni e della guida di Gesù... e nella vita avrai sempre un grande tesoro.”Allora Carlotta, all’inizio non tanto contenta, risponde poi alla mamma: “Hai ragione mamma. Magari possiamo regalare qualcosa a quella bambina che viene a scuola con me ed è povera.”

ESSERE FIGLIO TUOCaro diario,È passato un po’ di tempo da quando è morto il papà. All’inizio pensavo di non riuscire mai a stare meglio, ripensavo a tutte le cose che avevamo condiviso: le uscite a pesca, le partite di basket, le interrogazioni che mi faceva quando avevo un compito, le vacanze….Poi piano piano con alcuni miei amici mi sono avvicinato alla Gifra e parlando diverse volte con Padre Davide ho capito alcune cose importanti: ho capito che la famiglia e la figliolanza è un dono, prezioso e importantissimo, ma non è l’unico legame importante; ho capito che anche se tu non sei più qui vicino a me, il mio essere figlio rimane e forse è anche più forte perché deve arrivare fin lassù, in cielo, dove mi continuerai a stringere la mano quando ho paura.Ho capito che anche Gesù è un padre amorevole che mi guida, mi sostiene, mi prende in braccio quando non ho forze.Da allora sono diventato più tranquillo, perché ho compreso che quel legame profondo, con te e con Chi è padre prima di tutti, nessuno può rubarmelo.Grazie Padre Davide!

2. La Figliolanza: un tesoro da custodire

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DI TUTTO UN PO’…

CANZONE - FATHER & FRIEND, ALAIN CLARKPadre e amico (testo tradotto)

Oh papà, siediti e ascolta la mia canzonee se te la senti cantala anche tu per favoreno, non c’è niente che voglio dire chenon abbia già detto primama, per usare parole tue, “non puoi maiessere troppo sicuro”vedi, nonostante io non lo dimostri sempresono felice che tu sia quiho detto che sono felice che tu sia qui

oh figliolo è così strano sentire e vedereche qualcuno così diverso è allo stessotempo così simile a memagari sei andato a destradove io sarei andato a sinistrama figliolo, va bene, avrò sempre il tuo appoggiovedi, nonostante io non lo dimostri sempresono orgoglioso di te, figlio mio

i giorni sono passati e in ognuno diquelli nuovi ho voglia di essere come teogni volta che ti guardo, vedo me stessosono così orgoglioso di teperchè tu mi hai aiutato a diventarequel che sono, un uomo miglioresono così orgoglioso di te

oh papà, le tue visioni della vitadimmi come si sono formate

beh, vedi, non conoscevo mio padrecome tu conosci me, figliolo,la vita è troppo breve per non restare in contatto, io e te

ecco perchè voglio dirti che ti voglio tanto bene papà vedi, nonostante io non lo dimostri sempretu lo sai e voglio che tu lo sappia

ogni volta che ti guardo, vedo me stessosono così orgoglioso di teperchè tu mi hai aiutato a diventarequel che sono, un uomo miglioresono così orgoglioso di te

sono qui e se posso sarò un padre e un amico

ogni volta che ti guardoogni volta che ti guardo, vedo me stessosono così orgoglioso di teperchè tu mi hai aiutato a diventarequel che sono, un figlio e un amicosono così orgoglioso di te

sai che un giorno anch’io sarò nei tuoi panni

si, e so che te la caverai beneperchè sei mio figlio

oh papà dimmi cos’hai imparatocosì non mi metterò nei guai

figliolo, te ne renderai conto vivendofarai i tuoi errori da soloma andrà bene così, si impara vivendosi impara vivendo

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FAVOLA - IL CERBIATTO E IL CERVO, ESOPOUn bellissimo cerbiatto, dal manto scuro e con delle stupende macchioline bianche sul dorso, viveva con la sua famiglia in una meravigliosa foresta, con un ricchissimo sottobosco che offriva cibo in abbondanza.Il cerbiatto ammirava il suo caro babbo e desiderava diventare grande e forte proprio come lui, aspettando con ansia che gli spuntassero finalmente le stesse lunghissime corna che tutti invidiavano al suo genitore. Nell’impazienza di quel momento egli seguiva costantemente il grosso cervo cercando di imitarlo in ogni cosa.Durante un bel mattino di fine inverno, mentre il grande cervo brucava tranquillo le foglie dei cespugli più bassi in compagnia dell’inseparabile figliolo, un possente ruggito squarciò il silenzio della foresta. Era un leone! Il cerbiatto sconcertato osservò il suo babbo e, con enorme stupore scoprì che questi tremava come un fuscello al vento. Sì, il suo venerato papà aveva paura! Come era possibile? Ma prima ancora che egli potesse chiedergli spiegazioni il cervo gridò al figlio: “Corri!” e si lanciò in una velocissima fuga. Il cucciolo obbediente lo seguì con le lacrime agli occhi per la vergogna e la delusione. Quando finalmente si fermarono il cervo si avvicinò al figlio e scorgendo il suo pianto gli parlò con voce dolce: “Piccolo mio, questa paura che tu disprezzi ci ha salvato la vita. Quel leone non avrebbe avuto pietà di noi e ci avrebbe sicuramente sbranati se non fossimo fuggiti. A volte bisogna ingoiare il proprio orgoglio e sapersi arrendere di fronte a chi è più forte di noi. Questo significa diventare adulti e saggi.”Quelle parole consolarono il cerbiatto. Adesso ammirava ancora di più quel suo babbo che non aveva esitato a mostrarsi un fifone rischiando di perdere la stima del figlio pur di salvargli la vita. Questo era il vero coraggio.

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INDOVINA... CHI SEI?

TEST - CHE FIGLIO SEI?1. Se tua mamma chiede di fare una commissione, tu?

a. Lo faccio volentierib. Lo faccio, ma controvogliac. Proprio non mi va, continuo a guardare la TV

2. Come ti comporti in genere con tuo fratello?a. Lo adoro e lo coccolob. Gioco con lui ma solo quando ho vogliac. Spesso non lo sopporto

3. In fraternità:a. Cerco di dare sempre una manob. Se mi chiedono, allora dò una manoc. Preferisco essere un osservatore

4. I compiti che ti assegnano:a. Adoro farlib. Li faccio se ho vogliac. Non mi va di farli

5. Ti ritieni una persona altruista?a. Sì!b. Alle voltec. No

6. Negli sport di squadra:a. Sono collaborativob. Mi sento parte della squadra solo quando vinciamoc. Sono il più forte! Gli altri non mi interessano

7. Il mio dialogo con Dio:a. Gli voglio tanto bene, parliamo sempreb. Lo chiamo solo quando mi servec. Non sono molto felice, perché non fa sempre ciò che gli chiedo

8. Devi animare la Messa con la tua classe di catechismo o la tua fraternità:a. Sono contento, ci sono e aiuto in tutto ciò che c’è da fareb. Aiuto solo se mi viene chiestoc. Se non ho voglia, non ci vado proprio

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QUIZZEGGIANDO

#LANASCITADIGESU(Lc. 2,1-20 . Mt. 1,18-23. 2,1-12)

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DEFINIZIONI

ORIZZONTALI1- Il profeta Isaia aveva predetto che dalla Vergine

sarebbe stato concepito e partorito un figlio a cui sarebbe stato dato il nome di...

5- Il motivo per cui Maria e Giuseppe si spostarono dalla loro città natale

6- L’inno degli angeli che lodavano Dio7- Il governatore della Siria di quel tempo8- Un dono dei re dell’oriente9- La città dove nacque Gesù14- L’imperatore che governava quando nacque

Gesù16- La città di origine di Giuseppe e Maria19- La stirpe da cui discendeva Giuseppe20- La regione della Palestina della città di origine

di Giuseppe e Maria21- Il re della Giudea al tempo della nascita di Gesù22- Il nome della mamma di Gesù

VERTICALI2- Il luogo dove fu deposto Gesù dopo la sua

nascita 3- I re che giunsero dall’oriente per adorare Gesù 4- Il motivo per cui i re dell’oriente non tornarono

dal re della Giudea10- Un altro dono dei re dell’oriente 11- La regione della Palestina dove nacque Gesù 12- Le persone che vegliavano all’aperto la notte in

cui nacque Gesù13- Il segno che fece partire i re dell’oriente per

andare ad adorare Gesù15- Colui che annunciò la nascita di Gesù17- Il terzo dono dei re dell’oriente 18- Il messaggio degli angeli agli uomini di buona

volontà

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FRAMMENTI DI FEDE

L’ORA DI RELIGIONE…Durante l’ora di religione, la maestra cerca di spiegare ai suoi piccoli alunni il rapporto tra Maria, la Madonna e la Chiesa:“Cari bambini, la Madonnina è inseparabile dalla Chiesa; insieme formano una cosa sola, come una madre con il proprio figlio. E Lei è proprio una mamma con la sua Creatura, perché Maria ha dato vita alla chiesa, dando alla luce Gesù.Non c’è Chiesa senza Maria. Come non c’è tramonto senza sole, non ci sono canzoni senza note, non ci sono stelle senza cielo, o una chiave senza la sua serratura. Così è la Madonnina con la nostra Chiesa, due realtà che camminano sempre vicine, mano nella mano, e non si dividono mai. E la Madonna vive questo rapporto con la Chiesa attraverso la preghiera. Per questo, bambini, anche voi dovete pregare sempre, perché la preghiera vi avvicina a Gesù e vi rende parte della Chiesa, come un’unica grande famiglia”.

COMPITO IN CLASSE…A scuola viene assegnato agli alunni questo saggio breve: “S. Francesco e la Chiesa”.Rebecca svolge così il suo compito: “Di ritorno da una gita ad Assisi e ai luoghi francescani, mi sono fermata a riflettere sulla figura di san Francesco. La prima cosa che mi ha colpito di questo Santo è che credeva fermamente e fortemente in qualcosa, e ha lottato per portare avanti i suoi progetti. Ma non come le lotte che facciano noi giovani oggi, senza convinzione, individualmente, senza un cammino che ci porti a raggiungere la meta.E poi le sue lotte sono sempre state come “parte di un tutto”. E sì, perché san Francesco non è mai stato un individualista, un personaggio che voleva affermarsi da solo, no!Per diventare quello che è diventato, san Francesco ha riconosciuto prima di tutto il potere della Chiesa, e si è sentito membro di essa, suo suddito, tanto che ben presto sentì il bisogno di fare approvare la propria regola di vita dal “Signor Papa”, Innocenzo III.E anche ai suoi frati ha sempre insegnato, come prima regola, il rispetto e la fedeltà alla Chiesa.Forse è questo che manca a noi ragazzi, non abbiamo più la virtù dell’obbedienza, non riconosciamo il potere delle istituzioni, non ci sentiamo parte di qualcosa, non capiamo l’importanza delle regole e del rispetto verso qualcosa o qualcuno più grande di noi. Siamo soli, isolati, senza ideali, senza guide morali, senza quel timore che san Francesco e i suoi frati avevano per esempio verso la Chiesa.E non abbiamo capito una cosa importante: che il nostro futuro potrà essere valido se impariamo a vivere dentro un sistema, se capiamo che possiamo crescere solo se c’è rispetto delle regole, se torniamo ad essere un po’ sudditi di valori che ci possono far diventare grandi, e veri uomini e vere donne.”

3. La Chiesa e Maria: una sola Madre

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DI TUTTO UN PO’…

CANZONE - A MODO TUO, ELISASarà difficilediventar grandeprima che lo diventi anche tutu che farai tutte quelle domandeE io fingerò di saperne di piùsarà difficilema sarà come deve esseremetterò via i giochiproverò a crescereSarà difficilechiederti scusaper un mondo che è quello che èio nel mio piccolotento qualcosama cambiarlo è difficilesarà difficiledire tanti auguri a tea ogni compleannovai un po’ più via da meA modo tuoandrai a modo tuocamminerai e vedrai, ti alzeraisempre a modo tuoA modo tuovedrai a modo tuodondolerai, salterai, cambieraisempre a modo tuo

Sarà difficile vederti da dietrosulla strada che imboccheraitutti i semaforitutti i divietie le code che eviteraisarà difficilementre piano ti allontaneraia cercar da sola quella che saraiA modo tuoandrai a modo tuocamminerai e vedrai, ti alzeraisempre a modo tuoSarà difficilelasciarti al mondoe tenere un pezzetto per mee nel bel mezzo del tuo girotondonon poterti proteggeresarà difficilema sarà fin troppo semplicementre tu ti girie continui a ridereA modo tuoandrai a modo tuocamminerai e vedrai, ti alzeraisempre a modo tuoA modo tuovedrai a modo tuodondolerai, salterai, cambieraisempre a modo tuo

STORIA - PINOCCHIOC’era una volta un falegname di nome Geppetto. Aveva costruito un burattino di legno e lo aveva chiamato Pinocchio. “Come sarebbe bello se fosse un bambino vero!” sospirò quando finì di dipingerlo. Quella notte, una buona fatina esaudì il suo desiderio, e diede vita a Pinocchio toccandolo con la bacchetta magica. “Pinocchio, dimostrati bravo, coraggioso, disinteressato,” disse la Fata, “e un giorno sarai un bambino vero!”, e nominò il Grillo parlante come sua guida, prima di svanire tra mille bagliori di luce. Figurarsi la gioia di Geppetto quando scoprì che il suo omettino di legno poteva muoversi e parlare! La mattina dopo lo mandò a scuola, salutandolo e raccomandandosi con lui. Ma qui ha inizio l’avventura del piccolo burattino. Infatti egli ingenuamente, disubbidisce, salta la scuola, e attraverso una serie di peripezie, si allontana da casa, travolto da tanti guai. Focalizziamoci su Geppetto. Lui nel frattempo cosa fa? Ricorderete tutti la storia di Pinocchio... Mangiafuoco.. Il Paese dei Balocchi.. Insomma, un guaio dopo un altro! Non ascolta mai il Grillo parlante, che impersonifica la sua coscienza, ed anzi, si lascia usare come “fenomeno da baraccone”! E Geppetto? In tutto ciò disperato, e preoccupato per quel figlio in cui ripone tutte le sue speranze, parte per poterlo ritrovare, finendo addirittura ingoiato da una balena! Pinocchio non appena si accorse del guaio che aveva combinato disubbidendo, e preoccupato per la sorte del povero Geppetto, riuscirà insieme all’aiuto del Grillo parlante a salvarlo, e proprio grazie a questa prova di coraggio, si trasformerà in un bambino vero.

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INDOVINA... CHI SEI?

TEST: QUANTO SEI MATERNO?1. Ti piace stare con i bambini?

A) MoltoB) DipendeC) No

2. Sei paziente?A) Sì, moltoB) AbbastanzaC) No

3. Se un amico sta male per qualcosa, tu?A) Mi preoccupo, chiedendogli come sta e sentendolo spesso accertandomi che stia

davvero bene.B) Chiedo come sta, se mi risponde che sta bene gli credo e non chiedo altro.C) Per educazione chiedo se sta bene. Poi continuo a fare ciò che stavo facendo.

4. Sei un buon Ascoltatore?A) Sì, mipiace ascoltare e aiutare le persone che si rivolgono a me.B) Dipende.C) No, non riesco e/o non mi piace ascoltare l’altro.

5. Quando ti capita di essere con i bambini piccoli:A) Sono felice, mi piace stare con loro.B) Sono tranquillo. Non mi crea problemi.C) Mi scoccia.

6. Un amico ti chiede di fargli un favore, tu:A) Faccio ciò che mi chiede! Sono felice di rendermi utile.B) Lo aiuto se ho tempo.C) Vedo se mi conviene.

7. Sei una persona responsabile?A) SempreB) DipendeC) Non sempre

8.Quando i tuoi genitori ti chiedono aiuto in casa, tu:A) Li aiuto sempre! Anche quando non chiedono.B) Li aiuto, anche se devo ammettere che mi scoccia.C) Dipende da cosa chiedono.

9. Quale caratteristica vorresti avere?:A) GenerositàB) AllegriaC) schiettezza

10. Da grande come ti immagini?A) Con una bella famiglia.B) Non saprei, ma felice.C) Impegnato nel lavoro che amo.

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QUIZZEGGIANDO

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ORIZZONTALE4. 50 giorni dopo Pasqua5. Erano di fuoco quelle che scesero sui

discepoli6. Serve per aspergere con l’acqua

benedetta7. Veste esterna che il sacerdote indossa

sopra il camice durante la celebrazione della Messa

10. È la tavola che usa il sacerdote per la mensa Eucaristica

13. Contenitore dell’acqua benedetta all’entrata della chiesa

15. Un simbolo cristiano16. Corridoio che porta all’altare19. Il primo Papa della Chiesa Cattolica

20. Lo è il Padre Nostro

VERTICALE1. Cabina utilizzata per il Sacramento della

Confessione2. Il primo martire3. Grosso libro che contiene tutte le parti

della Messa8. Si utilizza per il Battesimo

9. La città del tempio

11. Dentro ci sono le ostie consacrate12. Erano assidui nello spezzarlo i Primi

Cristiani14. A loro era affidato il ministero della

Parola17. Il Popolo di Dio18. Li scrisse Luca

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FRAMMENTI DI FEDE

I COLORI DELL’ARCOBALENOOggi all’incontro degli Araldini Fra Santino ci ha fatto fare un gioco chiamato i colori della famiglia francescana. Ci ha consegnato una grande tela e una tavolozza con tantissimi colori e ognuno di noi doveva dipingere con il colore che più potesse rappresentare la famiglia francescana. Agnese ha colorato la tela di giallo, giallo come il sole e l’allegria di un giorno d’estate; Beatrice ha dipinto tutto di verde, come i prati spumeggianti durante una scampagnata. Marco ha usato l’azzurro, come i cieli limpidi che ci sono ad Assisi, quando viviamo il convegno degli Araldini in estate e siamo tutti felici; Riccardo ha rappresentato la famiglia francescana con il bianco, bianco come la gioia pura quando siamo insieme; Giuditta ha utilizzato il marrone, che può sembrare un colore triste, ma che a lei fa pensare al tronco di un albero, solido, a cui aggrapparsi, proprio come nella famiglia francescana che ti regge quando sembra tu stia per di cadere. Simona ha utilizzato il rosso, come il sangue che scorre nelle nostre vene e ci ricorda che siamo tutti fratelli. Aurora ha utilizzato l’ambra, che io poi non sapevo nemmeno che colore fosse; ambra come quella che c’è sugli alberi su cui ci arrampichiamo negli spensierati pomeriggi in campagna.Per me invece la famiglia franceascana ha i colori dell’arcobaleno dopo un temporale, di quelle sfumature che colorano un mondo sereno. Non riesco a immaginare un mondo senza tutti questi colori, senza emozioni, come non riesco a immaginare il mio mondo senza la mia grande famiglia francescana.

UNO NESSUNO CENTOMILADurante un incontro del gruppo adolescenti Padre Fabrizio ci ha chiesto di paragonare la famiglia francescana a una opera letteraria. Quando è stato il mio turno, istintivamente mi è venuta in mente l’opera di Pirandello “Uno, nessuno e centomila”. Perché questo libro? Perché penso che la fraternità sia proprio l’immagine di uno, nessuno centomila: Uno, perché in questo fantastico mondo francescano viene rispettata l’unicità di ognuno di noi; anzi, per funzionare, la fraternità ha bisogno della personalità di ognuno, dei colori di ogni individuo, delle caratteristiche diverse, dell’allegria di Paolo, per esempio, della razionalità di Francesco, dell’essere sognatrice di Giovina, della sensibilità di Federica, dell’esuberanza di Ferdinando…. Nessuno, perché se non si è insieme non si è nessuno. La famiglia francescana esiste perché c’è un gruppo di persone, c’è condivisione, ci sono tanti individui, che da soli non formerebbero una fraternità, c’è un senso di fratellanza che passa attraverso ognuno di noi. Centomila, perché la bellezza della fraternità sta proprio nell’essere tanti, nel moltiplicare la gioia, nell’aumentare i doni della varietà e delle personalità, nel linguaggio che unisce tutto un mondo. Sì io mi sento proprio così dentro questa immensa famiglia: mi sento unico, so di essere nessuno, senza ognuno di loro, e sento che ho bisogno di centomila fratelli per essere davvero felice!!!!

4. La Famiglia Francescana: una stessa radice spirituale

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DI TUTTO UN PO’…

FAVOLA - I FRATELLI CHE COLLABORANODue procioni stavano passeggiando in un bosco. Ad un certo punto si persero. Dopo un po’ venne un temporale, ma per fortuna videro una caverna ed entrarono. Decisero allora di dormire lì per quella notte. L’indomani si alzarono, sentirono dei rumori e apparve davanti a loro un orso che disse:- Avete invaso la mia tana e ne pagherete le conseguenze!!!I due tagliarono la corda urlando: - A i u t o o!! Mentre l’orso urlava: - Venite quaa!! - i due procioni si fermarono improvvisamente e dissero urlando: - Sfidiamoci!Cominciò una sfida. I due procioni attaccavano di qua e di là ma invano.Il procione più grande era molto furbo mentre l’altro lo era molto meno.Il maggiore decise, quindi, di far salire il fratello sulla sua schiena e farlo saltare addosso all’orso, che cadde nello stagno paludoso e non riuscì più ad uscirne. La paura era vinta, l’orso anche, e la morale della favola è??

CANZONE - UN’UNICA REALTÀ (DA “IL RE LEONE 2”)

Con il tempo scopriraiCi son cose che maiPotrai capireQualche volta un tuo progettoChe sembrava perfettoPuò non riuscireGuarderai in avantiSenza avere mai rimpiantiNoi saremo al tuo fianco, lo saiCon orgoglio e lealtàSiamo un’unica realtàE nessuno la spezzerà mai

Unica, unica realtàUnica, unica realtà

La mia scelta già la soE me stessa saròPer la mia viaNel gran piano della vitaÈ già stata scolpitaLa strada mia

Anche chi non c’è piùCi protegge da lassùSarà lungo il cammino, vedraiAvrai gioia e doloreMa non avere mai timoreNon potranno dividerci mai

Unica, unica realtàUnica, unica realtà

Sempre insieme, tu ed ioSenza dirci mai addioLa mia terra e il mio cielo saraiVai avanti perchéOgni ostacolo che c’èNon ci dividerà ora e mai

Unica, unica realtà...

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INDOVINA... CHI SEI?Un test per giocare insieme e aiutare i bambini e ragazzi a capire come sono...

TEST: CHE FRANCESCANO SEI?1. Quale colore vorresti essere:

A) BiancoB) GialloC) Verde

2. I tuoi genitori chiedono una mano a fare pulizia in casa:A) Non ho voglia, cerco di evitare spesso.B) Li aiuto e poi ritorno a fare le mie cose.C) Certo! E importante e giusto dare una mano alle persone!

3. A messa:A) Vado perché costretto e/o perché ci vanno i miei amici.B) È bello partrcipare a messa! soprattutto quando ci sono anche i miei amici.C) Vado perché è bello incontrare Dio.

4. Litighi con un amico:A) Aspetto che sia lui a venire da me e chiarire.B) Bisogna sempre fare pace, provo a chiarire.C) Corro subito a chiarire e fare pace.

5. Quale caratteristica hai?A) allegria, attivo, spontaneità.B) buon ascoltatore, diligente, studioso.C) saggezza, buon ascoltatore, pazienza.

6. Qual’é il tuo modo di vestire?A) Rigorosamente jeans , maglietta e scarpette da ginnastica.B) Mi adeguo alla situazione.C) Mi piace indossare abiti che mi facciano sembrare più grande.

7. In Chiesa, che canti preferisci?A) Canti allegri e con la gestualità.B) Canti nuovi e gioiosiC) Canti semplici e belli, che siano anche conosciuti.

8. Cosa preferisci fare nel tempo libero?A) Giocare con i miei amiciB) UscireC) Svolgere delle attività.

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QUIZZEGGIANDO

#UNPODIFRANCESCO

ARALDINIASSISIBERNARDOBONAVENTURACHIARACLARISSEELIAFRATELLOGIFRAGINEPRO

INNOCENZO IIIJACOPALA VERNALEONELETIZIALUNALUPOMASSEOOFSPERDONO

PERUGIAPORZIUNCOLAPOVERTA’SAN DAMIANOSEMPLICITA’SOLESORELLA MORTESTELLAUGOLINOUMILTA’

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#TUTTIPERUNO

Il Frate perfetto secondo San Francesco (FF 1782) Un buon frate minore deve riunire in sé le virtù ele attitudini dei seguenti santi Frati:- la perfetta fede insieme con l’amore della povertà di frate Bernardo;- la semplicità colombina con la purità di animo e di corpo di frate Leone;- l’aspetto attraente e il buon senso, unito al bello e devoto parlare di frate Masseo;- la mente elevata in Dio e la contemplazione assidua e le estasi frequentissime di frate

Egidio; - la virtuosa e incessante orazionedi Rufino, che anche quando mangiava, camminava e

sedeva, e perfino quando dormiva, aveva la mente sempre elevata a Dio; - la costanza e la pazienza di frate Ginepro, che giunse a uno stato di pazienza perfetta:

questo perché aveva continuamente davanti agli occhi il disprezzo delle cose terrene e la brevità della vita, unite al desiderio d’imitare Cristo seguendo la via della croce;

- la robustezza fisica e spirituale di frate Giovanni delle Lodi, che, a quel tempo, sorpassò in vigoria tutti gli uomini;

- la carità e l’amore verso Dio ed il prossimo di frate Ruggero: tutta la sua vita, infatti, era orientata dalla carità e dal fervore della dilezione;

- la solitudine e la fuga dal mondo di frate Lucido;- la cortesia squisita, la benignità melliflua e la dolcissima affabilità di frate Angelo, un

nobile di Rieti.

Abbina l’immagine al frate corrispondente dopo aver risolto gli anagrammi riferiti alle caratteristiche dei fratelli di Francesco e averli collegati ai vari personaggi.

DEEF _____________ Masseo SMELIPICAT e PARUIT _____________ Ginepro CTROEISA _____________ Lucido ARTTEATNE e NUOB SSENO _____________ Giovanni MNEET CNTOEPLMAITAV _____________ Rufino ROAIZOEN VTIROUAS _____________ Ruggero PZIAEAZN _____________ Bernardo ORUBTESAZZ _____________ Leone ARICTA _____________ Egidio ANSTA QINUIEDUNEIT _____________ Angelo

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Indice

1. La Famiglia: prima essenza 2

Frammenti di fede 2

Di tutto un po’... 3

Indovina... Chi sei? 5

Quizzeggiando 6

2. La Figliolanza: un tesoro da custodire 8

Frammenti di fede 8

Di tutto un po’… 9

Indovina... Chi sei? 11

Quizzeggiando 12

3. La Chiesa e Maria: una sola Madre 13

Frammenti di fede 13

Di tutto un po’… 14

Indovina... Chi sei? 15

Quizzeggiando 16

4. La Famiglia Francescana: una stessa radice spirituale 17

Frammenti di fede 17

Di tutto un po’… 18

Indovina... Chi sei? 19

Quizzeggiando 20

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