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1 Facciamo centro Per costruire un’identità condivisa ISTITUTO COMPRENSIVO “R A D I C E - S A N Z I O - AMMATURO” SCUOLA DELL’ INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO Via R. CUOMO 78 - 80143 NAPOLI C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007 - Tel. e Fax 081 7590290 [email protected] - [email protected] - www.icrsa.gov.it PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016/17 – 2017/18 – 2018/19 AGGIORNAMENTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018

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1

Facciamo centro

Per costruire un’identità condivisa

ISTITUTO COMPRENSIVO

“R A D I C E - S A N Z I O - AMMATURO” SCUOLA DELL’ INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Via R. CUOMO 78 - 80143 NAPOLI C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007 - Tel. e Fax 081 7590290

[email protected] - [email protected] - www.icrsa.gov.it

PTOF Piano Triennale

dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2016/17 – 2017/18 – 2018/19

AGGIORNAMENTO ANNO SCOLASTICO 2017/2018

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“Se vuoi costruire una nave,

non radunare gli uomini per raccogliere

il legno e distribuire i compiti,

ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito.”

Antoine de Saint Exupery

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Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa è stato approvato all’unanimità dal Collegio dei docenti in data 19.01.2016 con delibera n° 30

e dal Consiglio di Istituto in data 20.01.2016 con delibera n° 85

L’aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2017/18 è stato approvato

dal Collegio dei docenti in data 30.10.2017 con delibera n° 11 e dal Consiglio di Istituto in data 31.10.2017 con delibera n° 39

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INDICE

1. PREMESSA 7

1.1 1.2

Il percorso di elaborazione del PTOF I riferimenti normativi

7 8

2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 10

2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7

2.7.1 2.7.2 2.7.3

Le sedi dell’Istituto Analisi del contesto e delle risorse Popolazione scolastica Territorio e capitale sociale Risorse economiche e materiali Risorse professionali Integrazione con il territorio Interlocutori istituzionali Reti di scuole Convenzioni e protocolli di intesa

11 14 14 14 15 16 17 17 18 19

3. IL PROFILO IDENTITARIO DELL’ISTITUTO 21

3.1 3.2 3.3 3.4 3.5

Finalità generali Principi ispiratori delle azioni dell’Istituto Azioni irrinunciabili Priorità strategiche Piano di miglioramento

21 21 22 22 23

4. RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI E AMBITI DI INTERVENTO INTERINTERVENTO

24 4.1 4.2

Bisogni formativi Ambiti di intervento

24 24

5. IL CURRICOLO 31

5.1 5.2

Progettazione curricolare verticale: dal Gruppo competenze al Dipartimento Scelte metodologiche

31 34

6. 6.1 6.2 6.3

INCLUSIONE Definizione Adempimenti dei docenti per alunni con BES Adempimenti dei docenti di sostegno

36 36 37 37

7. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO 40

7.1 Continuità educativo - didattica 40

7.2 Orientamento formativo in ingresso e in uscita

8. 8.1 8.2 8.3

PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA Ampliamento curricolare dell’offerta formativa Potenziamento curricolare dell’offerta formativa Ampliamento / potenziamento extracurricolare

43 45 53 55

7.

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9. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 69

9.1 Le scuole dell’istituto e la popolazione scolastica 69

9.2 Organizzazione didattica complessiva 70

9.3 Organigramma 71

9.4 Organizzazione uffici 73

10 ORGANICO DELL’AUTONOMIA 74

10.1 Storico organico classi e proiezioni 74

10.2 Fabbisogno di organico 75

10.3 Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario 76

11 PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 77

12 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI 79

13 CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE AZIONI DEL PTOF 81

13.1 Riferimenti normativi 81

13.2 Controllo e monitoraggio delle azioni del PTOF 83

ALLEGATI

ALL.1 Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

ALL.2 Piano di miglioramento

ALL.3 PNSD

ALL.4 Regolamento per la valutazione

ALL.5 Piano triennale per la formazione del personale

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1. PREMESSA

1.1 Il percorso di elaborazione del PTOF

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il manifesto che l’I.C. “Radice - Sanzio - Ammaturo” di

Napoli assume come documento fondamentale e costitutivo dell’identità culturale e progettuale

della scuola e che ne esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed

organizzativa.

Si tratta di una pianificazione che punta non solo ad illustrare, ma anche a motivare le scelte

compiute, tutte confluenti in un curricolo di scuola caratterizzante per l’utenza di riferimento che,

nello scegliere questo istituto, ne assume l’orientamento, ne condivide le prospettive, partecipando

attivamente alla sua piena realizzazione.

Il percorso che ci ha condotti all’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ha previsto

un lavoro a vari livelli: il tutto ha avuto avvio dalle risultanze del Rapporto di autovalutazione, un

momento di riflessione che ci ha consentito di ragionare sull’impatto dell’azione dell’istituto rispetto

ai bisogni formativi dell’utenza; a questo, è seguito il livello della ricerca, che ha trovato nel Piano di

miglioramento la sua massima espressione e che ha consentito di ragionare in maniera più cogente

sul rapporto tra processi ed esiti degli studenti. Tale aspetto ha avuto una ricaduta positiva

sull’impianto generale del PTOF all’interno del quale le ipotesi di lavoro trovano tutte un

collegamento, diretto o indiretto, rispetto ad un piano di intervento teso proprio a realizzare un

innalzamento della qualità del servizio, in termini di valore aggiunto e osservabili attraverso un

incremento dei risultati degli studenti.

Il tutto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione di tutte le componenti (personale, famiglie,

istituzioni, associazioni, organismi operanti sul territorio) che hanno consentito una riflessione

accurata e soprattutto una pianificazione che riflettesse le aspettative espresse da più punti di vista.

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1.2 I riferimenti normativi

I riferimenti normativi che ne hanno orientato l’elaborazione sono rappresentati dal CCNL 2006/09

relativo al personale del comparto Scuola (art. 26, c.3) e in particolare il DPR 275/199 (art.3) così come

novellato dalla L.107/2015, art.1, c.14:

«Art. 3 (Piano triennale dell’offerta formativa).

1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano

triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la

progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano

nell’ambito della loro autonomia.

2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi,

determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale,

sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale

dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di

gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline

tali da coprire:

a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del

monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli

spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire

posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente;

b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa.

3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e

ausiliario[…], il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento

dell’istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28

marzo 2013, n. 80.

4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola

e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal

consiglio d’istituto.

5. Ai fi ni della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli

enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;

tiene altresì con to delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori

e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».

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La sua funzione fondamentale è quella di informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento

dell’Istituto, presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette

a disposizione della sua utenza per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi, orientare rispetto

alle scelte effettuate, a quelle da compiere durante il percorso e al termine di esso. Pur nella

molteplicità delle azioni didattiche e dei diversi ordini e gradi scolastici, l’intero PTOF del nostro

Istituto si caratterizza come un progetto unitario ed integrato, pensato ed elaborato nel rispetto delle

reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed

agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.

Esso rappresenta il punto di incontro di un sistema complesso di relazioni, finalità, vincoli e mette in

rapporto le variabili che caratterizzano il sistema scuola, la realtà del contesto territoriale, le

aspettative delle famiglie rispetto all’istruzione e alla formazione dei propri figli, le molteplici

professionalità, gli operatori, le risorse di cui l’Istituto dispone, oltre la sua capacità di fare rete.

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2. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

Codice meccanografico NAIC8F8007

Tipologia di istituto Istituto Comprensivo Statale

Intitolazione “Radice - Sanzio - Ammaturo”

Settori Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado

Sede centrale Radice

Via R.Cuomo, 78 – Tel/Fax 081/7590290

Plessi Alberti

Via Nazionale delle Puglie, 312 – Tel. 081/5842497

Scuola dell’Infanzia

Cacciottoli

Via Cupa Carbone, 65 bis - Tel. 081/19706879

Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado

San Francesco

Via Lorenzo Giusso snc - Tel. 081/7804143

Scuola dell’Infanzia e Primaria

Selva Cafaro

Via Rosa dei venti, 2 - Tel.0815843775

Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado

Sito web www.icrsa.gov.it

Indirizzo mail [email protected]

Indirizzo mail pec [email protected]

L’Istituto è il risultato dell’aggregazione di una pluralità di identità riconducibili alle “autonomie” di

provenienza. Come istituto comprensivo “Radice – Sanzio – Ammaturo” vede la luce a partire

dall’a.s.2013/14 a seguito di dimensionamento. Al suo interno si fondono le storie e le esperienze di

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istituti affermati sul territorio di pertinenza che nel corso degli ultimi anni hanno dovuto mettersi in

discussione, creare nuove relazioni al fine di gettare le basi di una nuova identità di istituto. Un

processo che non può dirsi compiuto, ma nel quale tutte le componenti della comunità scolastica

stanno investendo in termini di energie, risorse e motivazione.

2.1 Le sedi dell’istituto

L'Istituto Comprensivo “Radice Sanzio Ammaturo", risultato di un doppio dimensionamento

scolastico, accoglie le scuole di un territorio vasto che si estende per gran parte della periferia est

della città. L’Istituto si verticalizza nell'anno scolastico 2011/2012, anno in cui avviene la fusione del

44° C.D. “Lombardo Radice” con l’I.C. “Raffaello Sanzio”. Nell’anno scolastico 2013/2014 si completa

il dimensionamento della rete scolastica regionale con l’integrazione dell’I.C. “Ammaturo”. La data

del 1° settembre 2013 segna, dunque, la nascita giuridica dell'Istituto Comprensivo “Radice Sanzio

Ammaturo”, così come è oggi, articolato in ben sei plessi (dall’anno scolastico 2017/18 i plessi

scolastici sono cinque), con all’attivo sezioni di scuola dell’infanzia e classi di scuola primaria e

secondaria di 1° grado.

I tre istituti autonomi di provenienza dell’attuale istituto comprensivo si sono sempre contraddistinti

per una significativa apertura al proprio territorio, per l’accoglienza e l’integrazione, per l’impegno

nel perseguimento del successo scolastico per tutti i suoi utenti.

Con l’unificazione in Istituto Comprensivo le spinte interne a ciascuna realtà devono diventare

“sistema”, realizzando una sinergia di intenti e di azione che è stata ben sintetizzata con la massima

“Facciamo centro” per ricostruire un’identità condivisa, che apre e sintetizza le azioni del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/2019.

Attualmente l’istituto statale comprensivo di Napoli “Radice Sanzio Ammaturo” si compone delle

seguenti sedi o plessi scolastici:

Sede centrale “Radice”:

La scuola “Lombardo Radice” è la sede centrale dell’Istituto Comprensivo, ospita la scuola

dell’Infanzia e Primaria ed è sede degli uffici di Presidenza e di Segreteria.

Le aule per la scuola dell’Infanzia sono sei, ubicate al piano terra e al primo piano, particolarmente

luminose e accoglienti. La scuola Primaria occupa ben ventitré aule dislocate tra il secondo e il

terzo piano, tutte luminose ma non ugualmente spaziose.

La scuola dispone di una sala conferenze attrezzata per essere utilizzata anche come teatro, di

un laboratorio di informatica, di una sala video utilizzata anche come aula speciale per le attività

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di psicomotricità e di un’ampia palestra ben attrezzata. E’ in via di realizzazione una biblioteca

scolastica e una sala professori multifunzione, che ospiterà anche lo sportello di ascolto.

All’esterno, è dotata di un ampio cortile e di un giardino utilizzato anche come orto didattico.

La presenza di questi spazi e il proficuo utilizzo delle risorse strumentali di cui la scuola dispone,

consentono di coinvolgere l’intera comunità in attività ed eventi che hanno lo scopo di alimentare

l’integrazione, la condivisione, la costruzione del senso di appartenenza.

Plesso “Alberti”

Il plesso “Alberti”, sito in Via Nazionale delle Puglie, è ubicato al primo piano di uno stabile privato; è

provvisto di un’entrata propria, posta in un vialetto laterale. Si contano otto aule, illuminate da

ampie finestre: solo due sono impegnate da due sezioni di scuola dell’infanzia.

Plesso “Cacciottoli”

Il plesso è allocato in un edificio di struttura moderna a due piani, ubicato al limite del quartiere

S. Pietro, nella zona denominata Doganella, che è strettamente influenzata dalla presenza

dell’Aeroporto e dal complesso delle reti viarie a scorrimento veloce, quali la Tangenziale e gli

svincoli autostradali. Facilmente raggiungibile dalla Cupa Carbone, la scuola è contornata di ampi

spazi verdi, attrezzati e non, ricchi di alberi, piante e aiuole che spesso accolgono manifestazioni e

iniziative anche in collaborazione col territorio. Prossima alla parrocchia dell’Immacolata, la sede resta

con questa l’unica struttura aggregante presente nella zona. Il plesso ospita al piano terra gli uffici, al

momento destinati ad un punto accoglienza / desk informazioni, e le aule della scuola primaria e al primo

piano quelle della scuola secondaria di I grado che, nella formazione delle sue nuove classi,

solitamente accoglie sia gli alunni che provengono dallo stesso plesso sia quelli provenient i da San

Francesco.

La struttura è dotata di una palestra attrezzata e di un teatro recentemente riqualificato in cui

svolgere eventi e rappresentazioni che non di rado sono concesse alle associazioni del territorio che

condividono con la scuola le stesse finalità.

Plesso “San Francesco”

Il plesso si trova all’interno del rione Amicizia, un’area costituita da agglomerati di abitazioni sorte

intorno a due importanti presidi, vale a dire l’ospedale San Giovanni Bosco e la parrocchia.

La Scuola dell’Infanzia e Primaria “San Francesco” ha da sempre rappresentato per la comunità del

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posto un punto di riferimento, un luogo sicuro e accogliente in cui far screscere i propri figli, in cui

trovare ascolto e condivisione. Uno spazio dedicato alla cura e alla crescita dei bambini che negli

anni ha rappresentato per gli utenti del posto un servizio basilare per la famiglia, offrendo

sostegno e supporto anche in relazione a problematiche spesso profonde e incidenti

sull’andamento educativo e didattico degli alunni.

L’edificio, recentemente ristrutturato, si sviluppa su tre piani: piano terra, primo piano, secondo

piano. Oltre alle aule destinate alle sezioni di scuola dell’infanzia e alle classi, il plesso è dotato di

un’aula destinata all’accoglienza e alla psicomotricità, di un laboratorio multimediale e del teatro,

recentemente riqualificato. La palestra a disposizione degli alunni dell’Istituto è stata oggetto di un

importante intervento di ristrutturazione.

Plesso “Selva Cafaro”

La struttura si trova in Via Rosa dei Venti ed ospita due sezioni di Scuola dell’Infanzia, tre classi di

Scuola Primaria e sei classi di scuola secondaria di 1° grado. La sua posizione, centrale rispetto al

quartiere in cui è ubicata, è sicuramente un gran vantaggio per l’utenza, essendo l’edificio facilmente

raggiungibile anche a piedi in pochi minuti e in totale sicurezza. Interessato negli ultimi mesi da

importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, alcuni dei quali già terminati, ospita aule

ampie e luminose disposte su due piani. In particolare al piano terra sono presenti la palestra, il teatro,

recentemente riqualificato, e un’ampia sala multifunzione destinata ad accogliere le più svariate attività svolte

all’interno del plesso scolastico. Ampi e rigogliosi gli spazi verdi che circondano la scuola, conferendole l’aspetto

di un campus, che consente lo svolgimento di numerose attività all’aria aperta (orto scolastico, ricreazione, giochi

all’aperto).

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2.2 Analisi del contesto e delle risorse

L’analisi del contesto all’interno del quale è situata l’azione dell’Istituto è stata effettuata utilizzando

evidenze e dati in possesso della scuola, integrati con indicatori messi a disposizione dal Fascicolo

Scuola in chiaro e dall’INVALSI. Tale analisi è stata svolta nell’ambito delle attività di autoanalisi di

istituto consentendo alla scuola di osservarsi al suo interno, di riflettere grazie a sollecitazioni

“esterne” e di interpretare lo stato dell’arte ai fini di una proficua programmazione dei suoi interventi.

2.3 Popolazione scolastica

Opportunità: crescente l’interesse delle famiglie per i servizi formativi e le opportunità offerte ai

giovani utenti (progettazione extracurricolari, attività sportive, campo scuola), a dimostrazione di

una maggiore fiducia nel lavoro svolto dall’Istituto. I risultati dei questionari somministrati ai

genitori e agli alunni attestano che la scuola sta aggregando l’utenza intorno al suo progetto,

rispetto al quale è espresso un alto gradimento. L’istituto sta costruendo senso dell’appartenenza,

reale leva di crescita dei singoli e dell’intero territorio. Si registra la presenza sul territorio di

associazioni di volontariato con le quali la scuola ha instaurato alleanze educative significative. Da

segnalare, la presenza di studenti con bisogni educativi speciali che ha stimolato l’intera comunità

professionale alla formazione e alla elaborazione di progettualità inclusive.

Vincoli: la realtà in cui opera l’Istituto è estremamente eterogenea: frutto di un doppio

dimensionamento che ha aggregato tre istituti già di per sé complessi e periferici, accoglie un’utenza

che vive una condizione forte di marginalità, accentuata dalla natura del territorio di confine in cui

risiede. Si tratta di aree di periferia dislocate su ben quattro municipalità cittadine in cui è carente il

volume delle opportunità formative diverse da quelle strettamente scolastiche, in cui non di rado il

tessuto sociale appare disgregato, afflitto dai fenomeni della disoccupazione e della frantumazione

dei nuclei familiari. Si tratta di una popolazione ampia in cui si riscontrano atteggiamenti molto

diversi nei confronti delle istituzioni e della scuola: si passa dal conflitto alla diffidenza, dalla delega e

deresponsabilizzazione alla collaborazione e condivisione del progetto di scuola. Ancora significativa

la presenza di alunni e famiglie segnalate e seguite dai servizi sociali, così come l’incidenza dei

fenomeni di elusione e rischio dispersione, con basso profitto scolastico.

2.4 Territorio e capitale sociale

Opportunità: le strutture integrative dei servizi formativi ed educativi presenti sul territorio sono

esclusivamente l'educativa territoriale, la parrocchia, qualche struttura sportiva privata e alcune

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associazioni. I rapporti con l'ente locale di riferimento e con le municipalità di appartenenza sono

continui, ma non sempre riescono a sortire un miglioramento dell'efficienza del servizio. Buona la

collaborazione con i servizi sociali. In generale i genitori sono interessati alla vita scolastica dei

propri figli (almeno formalmente); partecipano alle iniziative che coinvolgono i propri figli; non

mostrano invece forte interesse per iniziative di approfondimento rivolte alle famiglie proposte

dalla scuola. Il 40% dell’utenza conferisce il contributo volontario. In sensibile aumento il numero

delle famiglie che partecipa alla vita della scuola mettendo a disposizione le proprie competenze.

Vincoli: le strutture scolastiche sono ubicate in zone periferiche della città, alcune in zone di edilizia

popolare. Mancano spazi adeguati di aggregazione sociale. Questo rende difficile la costruzione di

un tessuto sociale coeso in grado di trasferire all'interno dell'istituto un clima di fiducia e

collaborazione.

2.5 Risorse economiche e materiali

Opportunità: gli edifici scolastici sono in buono stato manutentivo, grazie al proficuo utilizzo dei

fondi del "Decoro" (Scuole belle), che hanno consentito una riqualificazione di numerosi spazi,

restituiti dopo anni alla didattica. Gli spazi sono confortevoli e luminosi. Ogni edificio scolastico è

dotato di una palestra (concesse anche ad ASD esterne), sala teatro e spazi verdi (salvo il plesso

Alberti, sito all'interno di uno stabile privato). La dotazione di risorse tecnologiche si è notevolmente

depauperata a causa dei furti subiti negli ultimi anni. Nel corso dell'anno scolastico 15/16 si è

incrementata di n. 8 LIM grazie al finanziamento PON Ambienti digitali che ha permesso di installare

all'interno della sede centrale anche un impianto di videosorveglianza. Deve comunque essere

migliorata per rispondere alle esigenze dell'intera utenza. Tutti gli edifici (salvo il plesso San

Francesco, per problemi connessi all'area abitativa) sono dotati di connessione grazie al

finanziamento PON Reti Lan/Wlan. Le fonti di finanziamento dell'azione dell'Istituto sono quasi

esclusivamente pubbliche: la scuola si è adoperata per incrementare il volume delle risorse da

destinare all'integrazione della sua dotazione infrastrutturale e dell'offerta formativa partecipando

a numerosi avvisi pubblici (Scuola al centro, PON, Area a rischio, Atelier creativi, etc.) I genitori

partecipano all'integrazione dell'offerta formativa con un piccolo contributo volontario (40 % circa).

Vincoli: l’istituto sta recuperando parte del tasso di dispersione della platea che negli ultimi anni ha

causato l'abbandono di ampi spazi di alcune strutture afferenti l'Istituto. La manutenzione ordinaria

così come la cura del verde, pur continuamente richieste all'ente di riferimento, sono uno dei

problemi strutturali riferiti alla tenuta degli spazi e degli edifici. L'istituto interviene, ove possibile,

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con fondi propri o ricorrendo all'aiuto dei genitori che mettono a disposizione dell'istituto il loro

tempo e le loro competenze.

2.6 Risorse professionali

Opportunità: i docenti sono un punto di riferimento per le famiglie, sono informati e propensi

all'aggiornamento, sono disponibili al confronto e alla collaborazione. Nel corso degli ultimi due anni

scolastici (15/16 e 16/17) hanno partecipato per una quota superiore al 50% ad attività di

formazione ed autoformazione ("Gruppo competenze", formatosi come gruppo di ricerca - azione

guidato dal Dirigente Scolastico e finalizzato all'elaborazione del curricolo verticale d'istituto per

competenze, alla costruzione di rubriche valutative condivise per la certificazione delle competenze;

“Didattica inclusiva”; “Didattica per competenze”; "Progettazione a ritroso e unità di

apprendimento"; “Valutazione autentica”; “Valutazione e miglioramento”; “Dislessia amica”;

“PNSD”; formazione di ambito di II livello, etc.) Il Collegio dei docenti nel corso dell'a.s. 2016/17 ha

nominato un Dipartimento di ricerca e innovazione della didattica finalizzato a curare la

strutturazione di uno strumento di traduzione del curricolo verticale e a elaborare uno strumento

condiviso di programmazione per competenze. Degna di considerazione anche la richiesta di

fruizione di permessi per l'aggiornamento. Il Dirigente Scolastico insediatosi a settembre 2015 è al

suo primo incarico con contratto a tempo indeterminato.

Vincoli: la collocazione dell’Istituto in una vasta area periferica e a rischio, le cui sedi non sono

facilmente raggiungibili tra loro, non ha reso l’Istituto stesso una sede appetibile di servizio, in

particolar modo per quanto riguarda la scuola secondaria di 1° grado, finora articolata su tre plessi

con un basso numero di classi che ha esposto i docenti in servizio a completamenti di cattedra

esterni e ad un servizio estremamente frammentato dal punto di vista logistico. Tuttavia,

l’incremento delle iscrizioni che si è registrato negli ultimi due anni che ha determinato un aumento

del numero complessivo delle classi (da 7 nell’a.s. 2015/16 a 10 per l’a.s. 2017/18), ha consentito di

incentivare la permanenza del corpo docente, motivato a restare nell’istituto non solo per il

miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche in considerazioni delle opportunità formative,

progettuali e di crescita offerte. Deve essere ancora incrementata la formazione dei docenti di tutti i

gradi scolastici nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie nella didattica.

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2.7 Integrazione con il territorio

2.7.1 Interlocutori istituzionali

L’Istituto è in costante relazione con il territorio i cui servizi e le cui opportunità integra all’interno

della sua offerta formativa che effettivamente può essere considerata “a più mani”.

Del resto, il processo di innovazione della scuola indotto dall’introduzione dell’autonomia e

ulteriormente sostenuto dalla Legge 107/2015 segna il passaggio da un sistema policentrico e quindi

polverizzato, alla realizzazione di una rete sistemica in cui gli attori, che concorrono in diversa misura

alla realizzazione del processo educativo, operano in un’ottica sinergica, mettendo in campo

dinamiche di interazione delle responsabilità di tutte le componenti del processo educativo e

formativo (quelle che sono state definite “l’esagono del sistema educativo”: la scuola, la famiglia, gli

enti locali, l’associazionismo, il mondo del lavoro, le chiese).

In questo scenario, l’integrazione costituisce una messa in comune di più esperienze, ruoli, compiti e

diventa uno strumento di connessione tra strategie generali e singolo intervento.

La centralità della persona che apprende sostituisce la centralità della struttura che elargisce il

servizio, di conseguenza ciascuna istituzione, ciascun interlocutore, partecipa alla pianificazione del

servizio, lo integra nel rispetto del proprio ambito di competenza, contribuisce all’innalzamento della

qualità dello stesso.

Grazie alla rete di relazioni con enti e interlocutori di diversa natura, si sta costruendo una vera e

propria alleanza formativa sulla quale l’Istituto punta fortemente per affrontare in modo più incisivo

e sistemico le problematiche più cogenti con cui si confronta:

- dispersione scolastica e rischio di abbandono del percorso formativo

- diffusa cultura dell’illegalità

- sfiducia nel ruolo delle istituzioni e della scuola

Si elencano i principali membri della “rete” delle relazioni dell’I.C. “Radice – Sanzio – Ammaturo”:

- Comune di Napoli

Assessorato all’Istruzione, Polizia Municipale, Servizi Sociali, Diritto al lo studio

- Municipalità

III Municipalità: Stella/San Carlo all’Arena

IV Municipalità: San Lorenzo Vicaria / Poggioreale / Zona industriale VI Municipalità: Ponticelli /

Barra / San Giovanni a Teduccio

VII Municipalità: Miano / Secondigliano / San Pietro a Patierno

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- Servizi di neuropsichiatria infantile

- A.S.L. NA1 - Distretti n.1, 29, 30, 33, 52.

- Centri di Riabilitazione

- Tribunale per i minori

Privato sociale

AICS Associazione Italiana Cultura e Sport

AIDACON Associazione Consumatori

ANAI Associazione Nazionale Autieri d’Italia

Associazione KODOKAN Sport Napoli

AUSER – Associazione per l’invecchiamento attivo

CALT – Centro assistenza lotta ai tumori

CENCIT – Centro contro i Tumori ONLUS

Centro Salesiano E. Minichini

Città senza periferie – Associazione di volontariato

Cooperativa “Il Millepiedi”

Comunità parrocchiali

2.7.2 Reti di scuole

“Migliorare la valutazione per valutare il miglioramento”

L’Istituto Comprensivo è stato promotore di una rete dedicata alla formazione dei docenti per il

progetto “Migliorare la valutazione per valutare il miglioramento” iniziativa di formazione finanziata

dal MIUR (DM 663/2016 e dal D.D. n. 1046/2016) e approvata dall’USR per la Campania tra le azioni

finalizzate alla promozione dell’implementazione del sistema nazionale di valutazione, con

particolare riferimento alla progettazione ed attuazione dei piani di miglioramento delle scuole. È

stato realizzato in rete con il concorso delle energie di ben sette istituti scolastici partenopei del

primo ciclo (IC Radice Sanzio Ammaturo, CD 24 Dante Alighieri, IC 29 Miraglia Sogliano, IC 31

Borsellino, IC 76 Mastriani, IC Bonghi, Istituto Salesiano Menichini).

Il progetto ha ottenuto un importante riconoscimento dall’Ufficio Scolastico per la Regione

Campania: è stato selezionato dalla Commissione tecnica regionale in riferimento al “Premio

formazione 2017 per l’innovazione della scuola” bandito dal MIUR.AOODGPER.REGISTRO

UFFICIALE(U) 40347/2017, nell’ambito della priorità “Valutazione e miglioramento”.

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Snodo territoriale Formazione docenti I livello Ambito territoriale Napoli 14

L’Istituto “Radice Sanzio Ammaturo” è stato individuato quale scuola capofila della rete di scopo

destinata alla formazione dei docenti di I livello all’interno dell’Ambito territoriale Napoli 14 per lo

snodo territoriale riferito a IC “G.Capuozzo”, IC “76 Mastriani”, IC “Miraglia Sogliano”, IC “Bonghi” per

il triennio 2016/2019.

PRO.VA.MI

Altra rete cui ha aderito l’Istituto è PRO.VA.MI (Progettazione-Valutazione-Miglioramento) che

promuove la formazione, la ricerca e la sperimentazione, il supporto e il confronto nella fase

attuativa dei Piani di miglioramento, il monitoraggio delle azioni intraprese, la documentazione di

ricerche, esperienze, prassi e informazioni.

2.7.3 Convenzioni e protocolli di intesa

Numerosi i protocolli di intesa sottoscritti con enti e associazioni del territorio

Cooperativa sociale ONLUS “Il Millepiedi” - L’educativa territoriale

L’istituto ha sottoscritto un protocollo di intesa con la Cooperativa sociale ONLUS “Il Millepiedi” per

la realizzazione dei servizi di Educativa territoriale. Al momento accoglie uno sportello d’ascolto

realizzato con il supporto di una psicologa, rivolto ai docenti e ai genitori.

AIDACON - Saranno cronisti

Progetto di promozione della scrittura giornalistica a scuola, nato da una idea di A.I.D.A.Con, –

Associazione Italiana per la Difesa dell’Ambiente e dei Consumatori.

ANAI Associazione Nazionale Autieri d’Italia - La buona strada della sicurezza

Progetto sull’educazione alla sicurezza stradale per la scuola primaria

Università Suor Orsola Benincasa di Napoli

L’IC Radice-Sanzio-Ammaturo è accreditato quale polo formativo che accoglie i Tirocinanti

dell’Università “SUOR ORSOLA BENINCASA”, mettendo a disposizione dei giovani che scelgono di

seguire la strada dell’insegnamento, attraverso gli appositi percorsi universitari, la propria esperienza.

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I tirocinanti attueranno un lavoro progettuale che sarà caratterizzato da dinamicità, policentricità e

capacità di autoadattamento in relazione agli input dati. In questo percorso, i tirocinanti saranno

accompagnati da Tutor interni che orienteranno gli studenti rispetto agli assetti organizzativi e

didattici della scuola e delle diverse attività e pratiche in classe/sezione.

Inoltre l’Istituto è accreditato anche per la realizzazione del TFA, Tirocinio Formativo Attivo, corso

di preparazione all’insegnamento di durata annuale istituito dalle Università che permette, dopo

aver superato l’esame finale, di ottenere l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria di

primo e di secondo grado. Il percorso di tirocinio, insieme al corso di abilitazione TFA, è quindi

rivolto a chi vuole svolgere la professione docente nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

AICS – Associazione Italiana Cultura e Sport

La collaborazione con AICS è attiva da numerosi anni e ha consentito all’Istituto di realizzare

numerosi attività e progetti nell’ambito della prevenzione del disagio e nel recupero della

dispersione (Un porte per il futuro finanziato da Fondazione con il Sud, Adolescenze competenti in

collaborazione con Cittadinanza attiva).

Università degli Studi “Federico II” – Dipartimento di biologia e Medicina Veterinaria

L’Istituto aderisce al progetto “VivaraScuola”, promosso dalla Riserva Naturale Statale orientata

“Isola di Vivara”, dal Ministero dell’Ambiente e dai Dipartimenti di Biologia e di Medicina veterinaria

e produzioni animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico.

L’obiettivo primario del progetto è quello di mettere in luce e valorizzare le potenzialità dell’Isola di

Vivara quale risorsa naturalistica di eccellenza. Il progetto vuole contribuire a creare, negli studenti

coinvolti e nei loro insegnanti, una coscienza verso i temi della biodiversità e della salvaguardia

ambientale.

Istituto Universitario della Mediazione “Academy School – S.S.M.L.”

L’Istituto ha attivato una convenzione con l’Istituto Universitario della Mediazione “Academy School

– S.S.M.L.”, scuola superiore di Mediazione Linguistica di cui al Decreto Ministeriale 04.08.2000 ai

sensi del DM 26.07.2007, al fine di sostenere la formazione di figure specialistiche di supporto

all’apprendimento di alunni non italofoni.

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3. IL PROFILO IDENTITARIO DELL’ISTITUTO

3.1 Finalità generali

La finalità generale del Piano dell’offerta formativa per il triennio di riferimento può essere

sintetizzata con la massima:

“FACCIAMO CENTRO” PER RICOSTRUIRE UN’IDENTITA’ CONDIVISA

A tal fine l’Istituto investe, attraverso azioni orientate al coinvolgimento di tutta l’utenza oltre che

alla valorizzazione delle opportunità offerte dal territorio (ente locale, associazioni, scuole), nella

costruzione di un “centro” da intendersi non tanto come spazio fisico di aggregazione, quanto come

luogo concreto di condivisione di un’idea, di un progetto formativo rispetto al quale far maturare

all’intera platea di riferimento senso dell’appartenenza.

Tale processo si concretizza nella realizzazione di un modello di scuola unitario, una comunità

educante in cui si condividono buone pratiche, conoscenze e competenze e nella quale tutte le

componenti possono operare in sinergia.

3.2 Principi ispiratori delle azioni dell’istituto

Ad ispirare le scelte, gli investimenti in termini di uso proficuo delle risorse umane e materiali, sono

alcuni principi ispiratori che rappresentano la motivazione che è alla base delle azioni dell’Istituto:

innalzare i livelli di istruzione e le competenze di tutti gli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di

apprendimento;

contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, prevenire e recuperare l'abbandono e la

dispersione scolastica;

realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e

innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;

garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente

dei cittadini.

In tal modo, l’istituto rafforza la propria identità culturale e progettuale, integra e armonizza risorse

e opportunità realizzando un processo unitario di istruzione, formazione ed educazione.

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3.3 Azioni irrinunciabili

Tale disegno richiede un investimento in direzioni ben precise, sintetizzabili nelle seguenti azioni :

rafforzamento dell’autovalutazione

costituzione di reti permanenti per l’istituto

rafforzamento dell’identità dell’istituto attraverso il coinvolgimento del territorio e delle

famiglie

progettazione curricolare d’istituto per competenze e integrazione tra curricolo ed

extracurricolo

ampliamento offerta formativa nell’ambito delle priorità individuate nel RAV

attività di inclusione, recupero, potenziamento e sostegno didattico

valorizzazione del merito e delle eccellenze

formazione del personale docente e ATA

Si tratta di azioni irrinunciabili, dalle quali dipende l’innalzamento degli esiti dei nostri studenti e che

richiedono l’attivazione di percorsi specifici in grado di incrementare positivamente il rapporto con la

complessità della realtà scolastica nella quale è possibile realizzare il “successo formativo” di ciascuno

soltanto investendo in molteplici direzioni, integrando le risorse, coinvolgendo il più possibile gli attori

coinvolti nelle scelte.

Superando una visione frammentaria delle problematiche scolastiche, investendo in una prospettiva

sistemica e allargata sarà possibile avviare un percorso di miglioramento e di innalzamento della

qualità del servizio.

3.4 Priorità strategiche

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento

finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni

scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che

ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV – Rapporto di Autovalutazione

dell’Istituto. Si riportano di seguito le priorità strategiche riferite agli esiti degli studenti.

Risultati scolastici:

Priorità: Innalzare il livello degli apprendimenti in uscita dal I ciclo di istruzione

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Descrizione del traguardo: Diminuire la percentuale di studenti collocati nelle fascia di voto più

bassa (voto 6) nella votazione conseguita all'esame conclusivo del I ciclo

Azioni:

- Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e personalizzati per il recupero delle

difficoltà, per il potenziamento dei talenti, per la valorizzazione delle risorse personali

- Potenziamento delle politiche d’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo, con

particolare cura per gli alunni con BES

- Ampliamento offerta formativa extracurricolare secondo le quattro macro aree d’istituto

- Definizione di un sistema di valorizzazione dell’esperienza formativa extrascolastica

- Utilizzo flessibile risorse organico dell’autonomia

- Riqualificazione e ripristino di spazi didattici e integrazione strumenti e sussidi esistenti nella

didattica

Nell’ambito del potenziamento delle politiche d’inclusione scolastica e del diritto al successo

formativo, particolare cura è sempre riservata agli alunni H e a quelli con bisogni educativi speciali. Per

tutti gli alunni diversamente abili presenti nel nostro Istituto vengono messi in atto interventi

individualizzati e collettivi che promuovono e favoriscono la loro piena inclusione nel gruppo-classe. I

Piani Educativi Individualizzati vengono redatti e condivisi da tutti gli insegnanti di classe e monitorati

periodicamente. Per il numero esiguo di alunni extracomunitari nel nostro Istituto, gli interventi

didattici e progettuali sono mirati e calibrati sui singoli soggetti. Per ciò che riguarda nello specifico gli

alunni con bisogni educativi speciali, l’Istituto ha promosso la partecipazione a percorsi formativi per i

docenti sia per quanto riguarda la didattica inclusiva che per gli aspetti organizzativi veri e propri

(modulistica, compilazione di documenti, etc.).

Risultati nelle prove standardizzate nazionali:

Priorità: Innalzare i livelli delle competenze nell’ambito linguistico e logico matematico

Descrizione del traguardo: Innalzare esiti invalsi per le classi II e V primaria e III sec.1° grado

riportandoli almeno nelle medie ESCS

Azioni:

- Ampliamento curricolare dell’offerta formativa con riferimento alle 4 macro aree di istituto

- Potenziamento dell’azione didattica in ITA e MAT nell’ambito delle classi di scuola primaria

testate dalle prove Invalsi (utilizzo materiali PQM)

- Formazione dei docenti nell’ambito dell’integrazione di strategie attive ed inclusive nella

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didattica

- Formazione dei docenti nell’ambito della didattica delle discipline (ITA – MAT)

- Istituzione dei dipartimenti di ambito

Per raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV si intende recuperare le competenze di base,

linguistiche e logico-matematiche, con attenzione anche quelle digitali, per poi via via consolidarle e

potenziarle. In tale prospettiva rientra anche lo sviluppo dei dipartimenti disciplinari dei suddetti

ambiti, come luoghi privilegiati di ricerca e di sperimentazione didattica e quale garanzia

dell’omogeneità, della trasparenza e dell’equità del processo valutativo. Si punta a migliorare la

progettazione didattica attraverso l’utilizzo di strategie innovative e laboratoriali che abbiano come

fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione la diversificazione degli stimoli per

l’apprendimento, delle consegne e dei percorsi stessi di apprendimento, adeguando i processi di

insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo e valorizzandone le differenze.

Solo migliorando la metodologia didattica, infatti, attraverso una progettazione più vicina agli stili di

apprendimento degli studenti, si avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti.

Pertanto, in relazione a quanto sinora esposto, per la programmazione di interventi mirati al

miglioramento dell'offerta formativa curricolare ed extracurricolare, vengono individuate quattro

macro aree di azione didattica per raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati.

1) Area linguistica

2) Area logico-matematica e scientifica

3) Area artistico-espressiva

4) Imparare ad imparare

All’interno di ciascuna delle macro aree saranno incardinate le progettualità che risponderanno ai

bisogni emergenti dell’utenza cui si darà risposta attraverso la valorizzazione delle risorse interne e, in

caso di indisponibilità, facendo riferimento a quelle esterne.

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3.5 Piano di miglioramento

Il quadro normativo che si è delineato a partire dalla emanazione del DPR 80/2013, Regolamento sul

sistema nazionale di valutazione, vede le istituzioni scolastiche protagoniste di un processo riflessivo

che coinvolge l’intera comunità scolastica e che intende sostenere processi di qualificazione e

miglioramento del servizio.

La nozione che entra prepotentemente nella realtà scolastica è, infatti, quella di miglioramento, da

intendersi come processo continuo che per essere orientato necessita di un piano che scaturisca dalla

lettura critica della realtà scolastica e si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di

sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi.

L’analisi e la sintesi hanno riguardato in particolare il processo di autovalutazione conclusosi con

l’elaborazione del rapporto di Autovalutazione (RAV); la fase success iva e attuale è quella della

pianificazione delle azioni, con individuazione di strategie, risultati attesi, strumenti per il

monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti.

In questo modo si dà il via ad un circolo virtuoso che si avvantaggia della capacità di rilevare le criticità

interne perché esse stesse rappresentano il presupposto di qualsiasi intervento migliorativo.

Si consente alle scuole di verificare la propria capacità progettuale, l’efficacia e l’efficienza delle azioni,

si assume con forza la responsabilità nei confronti dell’intera comunità scolastica rispetto alle scelte

compiute e ai percorsi intrapresi, coinvolgendo l’utenza in un confronto attivo rispetto alla qualità del

servizio reso.

Il Piano di miglioramento dell’I.C. “Radice-Sanzio-Ammaturo” come prevede la L.107/2015, art.1,

c.14, fa parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed è inserito in forma di allegato al

presente documento.

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4 RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA E AMBITI DI INTERVENTO

4.1 Bisogni formativi

La realtà socio-culturale nella quale si trova ad operare il nostro Istituto, nonché la singolare

dislocazione dei plessi da cui è costituito, evidenziano la grande eterogeneità di bisogni educativi e

formativi espressi da tutta l’utenza, come sottolineano i dati raccolti in merito al contesto e alle

risorse disponibili.

E’ possibile tuttavia identificare tre grandi aree alle quali sono riconducibili i bisogni più urgenti delle

alunne e degli alunni dell’Istituto:

4.2 Ambiti di intervento

La rilevazione di tali bisogni ha rappresentato la fase prioritaria e ineludibile della progettazione

dell’offerta formativa, perché ha segnalato e fatto emergere gli ambiti all’interno dei quali operare:

Per agire sui bisogni riferiti agli strumenti culturali:

- Elaborazione di un curriculo verticale che rifletta il profilo ideale dello studente in uscita dal

nostro Istituto

- Pianificazione di percorsi individualizzati e personalizzati che consentano ad ogni alunno di

costruire un bagaglio di conoscenze, abilità e competenze atte sia al proseguimento degli studi

che a rispondere alle richieste del mondo del lavoro

- Potenziamento formazione docente sul versante della didattica per competenze,

dell’inclusione, dell’innovazione

• Sviluppare le competenze di base

• Ampliare esperienze apprendimento

le

le di

• Stimolare lo spirito critico e la riflessione

Strumenti culturali

• Riconoscere e sviluppare la propria identità

• Sviluppare l'autonomia

• Maturare consapevolezza rispetto alle scelte

Sviluppo dell’identità

• Maturare capacità di interagire e collaborare

• Sviluppare la consapevolezza di essere partecipi di una collettività

Convivenza civile

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- Creazione di un team di docenti stabili, anche alla Secondaria di I grado, in grado di offrire

garanzia di continuità con i primi due segmenti del curricolo verticale

Per agire sui bisogni riferiti allo sviluppo dell’identità

- Lotta ai disagi evolutivi, spesso legati ai contesti familiari di origine, alle difficoltà

comportamentali e alle problematiche legate alla pratica dello studio, all’apprendimento e

alla ritenzione delle conoscenze, alla strutturazione e al mantenimento di metodi di studio

- Trasformazione della scuola in luogo della crescita consapevole, alimentando il legame con

essa e riducendo il fenomeno dei trasferimenti e dell’abbandono scolastico in itinere e al

termine del Primo ciclo, dopo il quale solo una minima percentuale sceglie di continuare gli

studi

- Creazione di stimoli operativi e costruttivi e di punti di riferimento positivi per contrastare il

dilagante disorientamento valoriale

Per agire sui bisogni riferiti alla convivenza civile

- Contrasto alla disaffezione degli strati giovanili verso la partecipazione attiva alla vita

scolastica

- Creazione di spazi di aggregazione adeguatamente attrezzati che diventino luoghi di

integrazione e crescita

- Coinvolgimento delle famiglie degli allievi nelle dinamiche scolastiche e nelle attività

progettuali al fine di creare percorsi di crescita d'insieme

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5 IL CURRICOLO

5.1 Progettazione curricolare d’istituto: dal Gruppo Competenze al Dipartimento.

Le Indicazioni nazionali e, con ulteriore incisività, le Misure di accompagnamento ad esse collegate,

configurano una scuola nuova, fucina di attività di ricerca, impegnata nella realizzazione di progetti

strutturati e concreti di curricolo: “L’ambizione è quella di favorire l’apertura di numerosi “cantieri” che,

a partire dalle esperienze in atto, e attraverso il ricorso a metodologie attive, consentano pratiche

riflessive, approfondimenti teorici e sperimentazioni che sappiano condurre alla migliore elaborazione

di un curricolo di scuola, sulla base delle Indicazioni. […] Le scuole hanno piena libertà nella scelta dei

percorsi di ricerca da attivare, i quali però dovranno innestarsi sui bisogni espressi dai docenti e

riscontrati nella popolazione scolastica e nel territorio”1. In questa prospettiva è possibile costruire un

curricolo autentico, di senso, centrato sulla persona: un percorso di esperienze significative e orientanti

per l’acquisizione di competenze per la vita.

Il ruolo cruciale è affidato alle scuole, alle sue figure strategiche, ai team di docenti e in particolare a

ogni insegnante che, come protagonista attivo e professionista riflessivo, scende in campo per la

definizione e la realizzazione del percorso.

E’ una pratica attiva di progettazione finalizzata all’elaborazione di scelte produttive e proficue. Si

fonda sull’interpretazione delle evidenze e si rinforza, in un’ottica di miglioramento, nell’azione

valutativa.

In questa ottica è stato istituito il Gruppo competenze, gruppo di lavoro stabile costituito in seno al

collegio dei docenti dalla partecipazione di circa cinquanta docenti appartenenti ai tre gradi scolastici.

Il lavoro che ha visto impegnato il “Gruppo Competenze” si è fondato sulle premesse sopra citate e

ha rappresentato una occasione di riflessione e riorientamento rispetto al percorso di costruzione del

curricolo di scuola.

L’ipotesi di lavoro ha mosso da questi convincimenti:

- il curricolo è espressione dell’autonomia delle scuole che si concretizza in un sistema di

scelte che include esperienze, elaborazione di significati, protagonismo del soggetto,

costruzione di competenze di vita;

- il docente è un professionista riflessivo che ha un ruolo fondamentale nella

1 Misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

DOCUMENTO DI LAVORO DEL COMITATO SCIENTIFICO NAZIONALE -Roma, agosto 2013

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32

definizione/realizzazione del percorso;

- la progettazione è una occasione di miglioramento continuo fondata sulla interpretazione

delle evidenze e sulla elaborazione di scelte positive.

I bisogni di partenza rilevati all’interno del Gruppo di lavoro sono stati:

- Essenzializzare il curricolo

- Sostenere la continuità verticale all’interno ed oltre ciascun grado scolastico

- Orientare il lavoro di progettazione didattica

- Promuovere lo sviluppo di competenze chiave e disciplinari

- Condividere il lessico, costruire strumenti di lavoro comuni

Obiettivi del lavoro sono stati:

Esplorare i cambiamenti intervenuti nel passaggio dalla scuola delle conoscenze alla scuola

delle competenze

Individuare i nuclei e le procedure per la costruzione di un curricolo verticale per competenze

Tracciare il curricolo verticale dell’Istituto

Punto di riferimento per tutti le competenze chiave esplicitate nella Raccomandazione del

Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006 e riportate dalle Indicazioni 2012:

1. Comunicazione nella madrelingua

2. Comunicazione nelle lingue straniere

3. Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia

4. Competenza digitale

5. Imparare a Imparare

6. Competenze sociali civiche

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. Consapevolezza ed espressione culturale

A questo gruppo di competenze si ispirano le “Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al

termine dell’istruzione obbligatoria” del DM n. 139/2007:

1. Imparare ad imparare

2. Progettare

3. Comunicare

4. Collaborare e partecipare

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5. Agire in modo autonomo e responsabile

6. Risolvere problemi

7. Individuare collegamenti e relazioni

8. Acquisire e interpretare l’informazione

Il lavoro che il Gruppo Competenze ha realizzato a partire dall’anno scolastico 2015/16, con il

coinvolgimento dei gruppi di lavoro, referenti di settore e funzioni strumentali, è stato quello di

elaborare un curricolo verticale che partisse da una premessa: quella di conoscere con quali

strumenti ciascuno, con la propria disciplina o con i propri campi di esperienza, possa contribuire a

realizzare quel Profilo dello studente previsto dalle Indicazioni 2012 che indossa un abito

confezionato col concorso di competenze chiave che lasciano intravedere quanto l’Europa ci chiede

in termini di competenze per l’apprendimento permanente.

Da un lato si è concentrata l’attenzione sul qui ed ora, con riferimento ai bisogni formativi dell’utenza

e al disegno di insieme che a livello centrale si è prefigurato con le Indicazioni per il curricolo, dall’altro

si sono gettate le basi per la costruzione di un cittadino europeo in grado di esercitare una

cittadinanza attiva anche al di fuori dei confini del nostro Paese.

Al Gruppo competenze, al termine del primo anno di lavoro, si è affiancato per orientarlo il

Dipartimento di Ricerca e innovazione della didattica, istituito dal Collegio dei docenti nell’a.s.

2016/17 che ha potuto tradurre il lavoro di costruzione del curricolo verticale in uno strumento

operativo e progettuale.

Le operazioni fin qui condotte sono state:

- Esplicitare il profilo in uscita dall’Istituto anche con riferimento alle tappe intermedie del

percorso

- Mettere in contatto competenze chiave per l’apprendimento permanente / competenze

chiave di cittadinanza attiva e discipline / campi di esperienze

- Individuare per ciascuna disciplina / campo di esperienza i nuclei fondanti generativi

- Identificare le competenze disciplinari in uscita per ciascun anno di corso

- Riconoscere i processi cognitivi relativi alle singole competenze individuate

- Richiamare le competenze trasversali al cui sviluppo si contribuisce

- Esemplificare i possibili compiti finalizzati allo scopo

Il Curricolo verticale d’Istituto integralmente è disponibile a questo link

http://www.icrsa.gov.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=172&Itemid=188

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5.2 Scelte metodologiche

L’Istituto accoglie alunni dai 3 ai 14 anni, periodo dell’età evolutiva durante il quale si formano e si

rafforzano il sentimento di identità e quello di appartenenza al gruppo e alla comunità.

La maturazione personale avviene attraverso le esperienze con la presa di coscienza di sé, la

sedimentazione delle conoscenze, l’acquisizione di competenze, la formazione delle idee, l’evoluzione

dei sentimenti e dello spirito critico.

L’Istituto pone particolare attenzione agli aspetti metodologici sia nelle attività con gli alunni che nelle

proposte formative rivolte all’esterno.

Nell’Istituto viene privilegiato l’aspetto collegiale della progettazione educativo-didattica all’interno

dei team delle singole scuole, a livello di Collegio Docenti e nei Dipartimenti di area; questo allo scopo

di affinare le competenze progettuali e didattiche dei docenti e permettere una significativa

condivisione della progettazione e degli strumenti per raggiungere le finalità comuni.

Tale modo di operare promuove l’unitarietà del processo formativo e favorisce l’interdipendenza e la

complementarietà tra le discipline.

L’azione didattica che voglia essere incisiva deve porre particolare attenzione ai processi e ai ritmi di

apprendimento individuali e rispondere agli effettivi bisogni culturali degli alunni. La scuola privilegia

così le strategie e le metodologie che stimolano l’interesse e la partecipazione di ogni alunno al

processo di apprendimento, cogliendo temi ed argomenti dal quotidiano, dal mondo e dagli interessi

dei ragazzi, affrontando le loro problematiche e i loro bisogni relazionali.

Sono prevalentemente utilizzati modelli di gestione dell’attività didattica che favoriscono la

motivazione allo studio, l’autoapprendimento, l’acquisizione di un metodo di studio e il successo nel

percorso di formazione scolastica.

La didattica per laboratori cerca di rispondere ai bisogni di individualizzazione dell’insegnamento; si

tratta di progetti di recupero e consolidamento delle competenze degli alunni che vengono realizzati

in particolare, ma non esclusivamente, durante le ore di compresenza degli insegnanti o nelle attività

facoltative opzionali.

Accanto a queste strategie didattiche saranno implementate innovative metodologie di insegnamento

quali:

Circle time: E’ un metodo di lavoro, pensato per facilitare la comunicazione e la conoscenza reciproca

nei gruppi. ,consente agli alunni di esprimersi e conoscersi meglio, valorizzando le differenze; facilita

l’inclusione; permette agli insegnanti di conoscere meglio i propri studenti e la classe;

Cooperative learning: è un metodo didattico in cui gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per

raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale

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metodo si distingue sia dall’apprendimento competitivo che dall’apprendimento individualistico e, a

differenza di questi, si presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni curricolo.

Flipped classroom /classe capovolta: una flipped classroom è un modello pedagogico nel quale le

classiche lezioni e l’assegnazione del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti. L’insegnante

assegna per casa ai propri studenti alcuni video da seguire su un dato argomento, prima di trattarlo in

classe. In questo modo, poiché gli studenti hanno già un’infarinatura generale dei contenuti da

affrontare, si può dedicare il tempo a disposizione a scuola per dare chiarimenti, effettuare delle

esercitazioni e qualsiasi altra attività funzionale ad una migliore comprensione.

Ciò richiede, da parte del docente, un’attentissima selezione delle risorse video che devono essere

catalogate all’interno di un apposito corso on line creato per gli studenti. Questi ultimi, infatti,

collegandosi nello spazio virtuale, hanno sempre disposizione i materiali didattici che il docente ha

selezionato e/o creato proprio per loro e possono utilizzarli in qualsiasi momento della giornata.

Il vantaggio del flip teaching sta proprio nella possibilità di utilizzare in maniera diversa le ore di

lezione settimanali dedicate all’insegnamento di una data disciplina, permettendo anche gli studenti di

costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze. Il ruolo del

docente sarà quello di “guida” che incoraggia gli studenti alla ricerca personale e alla collaborazione e

condivisione dei saperi appresi.

Learning by doing: apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso le azioni. Gli

obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di

“conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario

conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata.

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6. INCLUSIONE E INTEGRAZIONE 6.1 Definizione

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni

Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ridefinisce e completa il

tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,

estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’area dei

Bisogni Educativi Speciali (BES).

La Direttiva, pertanto, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione

dell’apprendimento: ogni alunno, con continuità o in determinati periodi, può manifestare bisogni

educativi speciali, per motivi fisici o biologici o per condizioni sociali o psicologiche.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali si articolano in tre categorie:

1) DISABILITA’ (Legge 104/1992)

2) DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (DSA, deficit del linguaggio, iperattività, deficit dell’attenzione,

delle abilità non verbali, della coordinazione motoria)

3) SVANTAGGIO SOCIO – ECONOMICO – LINGUISTICO – CULTURALE .

Solamente le disabilità certificate in base alla Legge 104/92 danno diritto ad alcuni ausili, tra cui

l’insegnante di sostegno, contitolare dei docenti di classe.

Nel nostro Istituto Comprensivo, in tutti i plessi, la presenza di alunni con bisogni educativi speciali, ha

assunto una rilevanza numerica significativa riferibile a tutte le tipologie indicate dalla normativa.

In ottemperanza alla Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 è stato costituito il GLI che ha

elaborato per l’anno in corso il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) la cui stesura è stata affidata alle

funzioni strumentali dell’Area 2 - Inclusione.

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) è formato dal Dirigente Scolastico, dalle due Funzioni

Strumentali dell’Area Inclusione e due insegnanti di sostegno, una della scuola primaria ed una della

scuola secondaria di primo grado. Esso ha compiti di coordinamento e di indirizzo per le tematiche

dell’integrazione e dell’inclusione di tutti gli allievi in difficoltà presenti nelle classi.

Esso dura in carica un anno scolastico.

Nel PAI sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni

volte a migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.

La sua verifica avviene a fine giugno e, durante l’ultimo Collegio dei Docenti, si riscontrano l’efficienza

e l’efficacia dello stesso e in quella stessa sede si stabilisce il PAI per il successivo anno scolastico.

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6.2 Adempimenti dei docenti per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

I team docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado rilevano la necessità di attuare

percorsi individualizzati e personalizzati con gli alunni che manifestano Bisogni Educativi Speciali. A tal

proposito, redigono, dopo attività di monitoraggio delle difficoltà, Piani Didattici Personalizzati, che

servono come strumenti di lavoro in itinere per gli insegnanti e hanno la funzione di comunicare alle

famiglie le strategie di intervento programmate. Nello specifico:

Nel mese di Settembre / Ottobre gli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado,

vengono sottoposti ad attività di rilevazione delle competenze di base attraverso griglie

osservative specifiche.

Nel mese di Ottobre/Novembre vengono attivate, per gli stessi, attività di recupero ad opera

degli insegnanti curriculari, al fine di superare le difficoltà di base.

Se le stesse permangono, nel mese di Dicembre viene redatto il Piano Didattico Personalizzato

(PDP). Quest’ultimo, in base all’esame della documentazione clinica (laddove presente)

presentata dalle famiglie e/o di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico,

potranno essere calibrati su livelli minimi attesi per le competenze in uscita e prevedere misure

dispensative e strumenti compensativi già previste per gli alunni con Disturbo Specifico di

Apprendimento ( riconosciuti dalla L.170/210).

Per gli alunni con Bisogni Evolutivi Specifici e Svantaggio Socio culturale, il collegio dei docenti ha

adottato un modello di PDP specifico, con minime variazioni tra scuola Primaria e scuola

Secondaria di Primo grado.

Per quanto riguarda gli alunni Stranieri ancora non è previsto un modello di PDP diversificato, ma è

integrata, al modello standard, una scheda specifica di valutazione delle competenze linguistiche.

Inoltre per l’anno scolastico in corso è in fase di attivazione un protocollo con l’ Academy School

per far arrivare a scuola dei laureandi come mediatori di alunni stranieri.

Tutti i Piani Didattici Personalizzati, predisposti dal team docenti e dai consigli di classe, sono

condivisi con le famiglie degli alunni che li sottoscrivono. Gli stessi sono sottoposti a verifica

intermedia e sono possibili di variazioni durante il corso dell’anno al fine di rendere funzionali le

attività proposte.

Tutta la documentazione è conservata dal coordinatore di classe e a fine anno viene riposta nel

fascicolo personale dell’alunno nella Presidenza. I genitori possono richiedere la fotocopia del

Piano Didattico Personalizzato.

6.3 Adempimenti degli insegnanti di sostegno

L’insegnante di sostegno è un insegnante specializzato che ha la piena contitolarità con gli altri

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docenti. Egli ha un ruolo determinante nel processo di integrazione, fungendo da mediatore tra

l’alunno e i compagni, tra l’alunno e gli insegnanti, tra l’alunno e la scuola.

Partecipa alla programmazione del “quotidiano insegnamento”, contribuendo alla scelta di

strategie di insegnamento utilizzabili con tutta la classe e collaborando alla predisposizione dei

materiali e dei supporti didattici facilitanti l’apprendimento dei diversi alunni.

Collabora con i docenti curricolari nel predisporre, in previsione delle verifiche scritte o orali,

modalità, strategie e contenuti rispondenti ai bisogni e alle caratteristiche dell’alunno.

Nel primo mese di scuola osserva e analizza i seguenti aspetti dell’alunno:

l’autonomia personale, sociale e scolastica;

l’adattamento al ritmo a alle attività scolastiche;

l’area psicomotoria;

l’area relazionale;

l’area linguistico-comunicativa;

l’area logico-matematica;

l’area artstico-espressiva.

Predispone una proposta d’orario di servizio nel rispetto dei bisogni dell’alunno, concordandolo con i

colleghi e il Dirigente Scolastico.

Per ogni alunno disabile esiste un fascicolo personale, conservato presso la presidenza, in quanto

materiale riservato, con tutta la documentazione medica e didattica dell’alunno, dal momento della

segnalazione in poi.

Tale documentazione è a disposizione di tutti gli insegnanti di sostegno e di classe; può essere

visionata chiedendo autorizzazione alla D.S. o in assenza alla Referente H dell’I.S.C.

I documenti riguardanti l’alunno con disabilità sono:

1) DIAGNOSI FUNZIONALE che mira ad individuare:

l’insieme delle disabilità e delle difficoltà derivanti dalla menomazione stessa o derivanti da

contesti sociali e culturali;

il quadro generale delle capacità (con particolare attenzione alla recuperabilità ed ai residui

funzionali);

le potenzialità di sviluppo sulle quali elaborare un successivo intervento educativo.

L’obiettivo della Diagnosi funzionale è quello di fornire un quadro clinico in grado di orientare

interventi di tipo riabilitativo, terapeutico ed educativo - didattico, che sia condiviso dalle diverse

figure professionali coinvolte. L’elaborazione della Diagnosi funzionale spetta ad un’unità

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multidisciplinare composta da:un medico specialista nella patologia segnalata,uno specialista

in neuropsichiatria infantile, un terapista della riabilitazione, gli operatori sociali.

2) IL PROFILO DIMANICO FUNZIONALE (P.D.F.):

viene redatto successivamente alla Diagnosi Funzionale, ha lo scopo di integrare le diverse

informazioni già acquisite e indicare “il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno potrà raggiungere

nei tempi brevi (6 mesi), e nei tempi medi (2 anni). Questo documento indica le caratteristiche fisiche,

psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento

conseguenti alla situazione di handicap, con relative possibilità di recupero, sia le capacità possedute

che devono essere sostenute, sollecitate progressivamente, rafforzate e sviluppate nel rispetto della

personalità del bambino. Il P.D.F. viene aggiornato obbligatoriamente prima di ogni passaggio al

successivo ordine di scuola. Viene redatto dall’insegnante di sostegno insieme all’unità

multidisciplinare dell’ASL o ai Centri Riabilitativi accreditati e alle Docenti di classe.

3) IL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (P.E.I.):

Viene redatto “congiuntamente” dall’insegnante di sostegno e dalle insegnanti curricolari, con la

collaborazione della famiglia, entro metà novembre e puntualmente verificato con frequenza

quadrimestrale. Il P.E.I. specifica gli interventi che i diversi operatori mettono in atto relativamente

alle potenzialità già rilevate nella Diagnosi Funzionale e nel P.D.F. Si riferisce alla programmazione

della classe e al progetto di Istituto.

I documenti devono essere visionati all’interno dell’edificio scolastico (presidenza) e non possono

essere portati al di fuori di esso neanche sotto forma di fotocopie.

Ad inizio anno scolastico la scuola, nello specifico la funzione strumentale dell’area Inclusione, invia

alle ASL di appartenenza l’elenco degli alunni seguiti, quest’ultime successivamente convocano i GLH.

Al GLH partecipano l’insegnante di sostegno, i genitori dell’alunno, il neuropsichiatra infantile di

riferimento e i terapisti del centro di riabilitazione, se presenti. La funzione strumentale del sostegno

partecipa a tutti gli incontri come coordinatore dell’Istituto.

E’ cura dell’insegnante accertarsi che i genitori abbiano ricevuto la convocazione

( per gli alunni stranieri, che abbiano compreso il senso della convocazione e conseguentemente

vengano sollecitati a partecipare).

Durante il G.L.H. l’insegnante di sostegno ha il compito di prendere appunti sull’andamento della

riunione per poi redigere il Verbale. Quest’ultimo deve essere compilato e consegnato alla Referente

entro la prima settimana dalla riunione.

Le verifiche del Piano Educativo Individualizzato sono in itinere e la compilazione del registro avviene a

fine anno scolastico cosi come per gli insegnanti curriculari.

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7. CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO 7.1 Continuità educativo didattica

L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre gradi scolastici caratterizzati

ciascuno da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo.

Al fine di rendere operativa questa continuità, l’Istituto, a partire dall’anno scolastico 2015/16 ha

realizzato un’attività di riflessione interna e di studio volta alla costruzione di un curricolo verticale

d’Istituto per competenze, coniugando le attese di livello europeo, con le Indicazioni nazionali ed in

armonia con il contesto di riferimento.

L’attenzione posta ai vari gradi scolastici in una prospettiva evolutiva è così sintetizzabile:

- negli anni dell’infanzia, la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei

bambini in una prospettiva evolutiva. Le attività educative offrono occasioni di crescita

all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al

graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni;

- nella scuola primaria, la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze

con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare gli alunni lungo percorsi di conoscenza

progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.;

- nella scuola secondaria di 1° grado il lavoro è volto alla crescita delle capacità autonome di

studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale, allo sviluppo progressivo di

competenze e capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni degli allievi,

grazie ad un’attività di conoscenza di sé e di orientamento alla scelta.

Le progettualità curricolari ed extracurricolari curate dall’Istituto sono frutto dell’elaborazione del

Dipartimento di ricerca e innovazione della didattica, composto da docenti provenienti dai tre gradi

scolastici, che ha il compito di rendere coerenti le proposte di tipo didattico ed educativo con le

peculiarità dei diversi ordini di scuola e con il profilo identitario dell’Istituto.

L’Istituto, inoltre, attraverso l’istituzione di dipartimenti verticali, quali articolazioni funzionali del

collegio, cura il raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo al fine di assicurare agli alunni il

positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria e di orientare l’attività dell’istituto ad

un progressivo miglioramento e ad un innalzamento del livello degli esiti.

L’attività dei dipartimenti è volta altresì ad un’analisi dei dati restituiti dall’Invalsi a seguito delle

rilevazioni esterne e ad una attenta riflessione sulle azioni da esperire per il miglioramento delle

prestazioni degli studenti.

Nelle azioni di continuità sono coinvolte direttamente le famiglie, non solo nei momenti di passaggio,

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41

ma lungo tutto il percorso di studi, al fine di veicolare una corretta percezione degli avanzamenti dei

propri figli.

I momenti di passaggio da un grado scolastico all’altro sono sempre curati mediante attività

trasversali ponte di tipo didattico, di avvicinamento alla realtà scolastica successiva, mediante

incontri programmati per la formazione delle classi iniziali alla presenza dei docenti del grado

scolastico precedente, riunioni periodiche tra i docenti delle classi precedente/successiva, al fine di

acquisire informazioni utili circa il processo di sviluppo e facilitare la conoscenza da parte dei docenti

accoglienti di ciascuno studente, al fine di rendere più fluido il percorso di apprendimento in tutti gli

ordini di scuola e di incrementare modelli curricolari verticali, in riferimento agli obiettivi e alle

competenze da raggiungere.

7.2 Orientamento formativo in ingresso e in uscita

L’orientamento formativo in ingresso è realizzato principalmente attraverso il coinvolgimento delle

famiglie, degli studenti e del territorio nella fase di apertura delle iscrizioni all’anno scolastico

successivo.

L’Istituto realizza attività di open day, manifestazioni di presentazione dell’offerta formativa,

conferenze con il Dirigente Scolastico nei vari plessi dell’Istituzione scolastica, consulenza dedicata su

richiesta delle famiglie, per approfondire singoli casi che richiedano un’attenzione particolare. Si

tratta di strumenti che consentono all’Istituto di presentarsi, illustrare la propria offerta formativa, le

azioni previste, le prospettive di miglioramento e che consentono alle famiglie di procedere ad una

scelta approfondita e in serenità.

Al fine di consentire agli studenti di orientarsi nel corso della carriera scolastica e di comprendere le

proprie potenzialità ed inclinazioni, l’Istituto attiva una proposta formativa, curricolare ed

extracurricolare, tesa allo sviluppo delle competenze in ordine a quattro grandi macro aree:

linguistica, logico – matematica e scientifica, artistico – espressiva, imparare ad imparare. Questo

consente agli alunni di sperimentare ambiti differenti attraverso la realizzazione di compiti autentici

che chiamano in causa modalità personali di approccio al sapere e alla soluzione di problemi.

Ai fini della scelta del percorso formativo successivo, l’Istituto coinvolge gli studenti della classe

terminale del I ciclo in un approfondimento delle proprie potenzialità mediante la somministrazione di

test strutturati che consentono di ottenere indicazioni attitudinali per una scelta futura consapevole,

allo scopo di evitare fallimenti scolastici. Predispone altresì un dettagliato modello di consiglio

orientativo che viene sottoposto alle famiglie al fine di orientare l’individuazione dell’indirizzo di studi

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più coerente con il percorso di apprendimento.

Gli Istituti superiori dell’area geografica di riferimento vengono altresì invitati a presentare la propria

offerta formativa, alla presenza di studenti e famiglie.

L’Istituto ha partecipato all’Avviso PON 2999 Orientamento formativo e riorientamento con la

proposta “Scuola in azione” (in attesa di finanziamento). Il progetto “Scuola in azione” è stato pensato

per innalzare il tasso di successo scolastico degli studenti mediante un’efficace azione di orientamento

articolata su due differenti aree di intervento:

- Impariamo dal presente - orientamento in entrata e in itinere: si tratta di un percorso proposto agli

studenti delle classi iniziali della scuola secondaria di 1° grado che intende sostenere lo sviluppo di

competenze trasversali legate alla risoluzione di problemi, alla capacità di imparare ad imparare, in

modo da consentire una crescita consapevole sul versante dell’autonomia, dello spirito riflessivo e

critico, dell’assunzione di responsabilità individuali e collettive;

- Prove di futuro - orientamento in uscita: si tratta di un percorso di orientamento alla scelta basato

sulla metodologia dell’impresa formativa simulata, che consente di partire da un’analisi del contesto al

fine di individuare modalità di inserimento attivo futuro. Lo studente viene guidato nell’acquisizione

della consapevolezza dell’importanza di sostenere la propria crescita mediante la scelta meditata di un

percorso di studi che completerà la formazione personale e permetterà un sereno inserimento nel

mondo del lavoro.

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8. PROGETTAZIONE FORMATIVA INTEGRATA

La progettazione formativa d’Istituto prevede l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa sia in

orario curricolare che extracurricolare.

L’intero impianto è stato elaborato a partire dalle priorità strategiche individuate per il triennio a

partire dal rapporto di autovalutazione che investono i bisogni formativi dei nostri studenti.

Tali bisogni sono stati riferiti a quattro macro aree:

MACRO AREA LINGUISTICA SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE

INFA

NZI

A

Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza Comprendere testi di vario tipo letti da altri

PR

IMA

RIA

Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento.

SE

CO

ND

AR

IA

DI 1

° G

RA

DO

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento

MACRO AREA LOGICO – MATEMATICA E SCIENTIFICA

SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE

IN

FAN

ZIA Riconoscere i dati di un problema e saper mettere in relazione “causa - effetto”

Porre domande, discutere, confrontare ipotesi, soluzioni e azioni. Individuare le trasformazioni naturali su di sé, nelle altre persone, negli oggetti, nella natura. Osservare il proprio corpo, i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità

P

RIM

AR

IA

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali; Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

SEC

ON

DA

RIA

DI

1° G

RA

DO

Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali Rappresentare, confrontare ed analizzare figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni, soprattutto a partire da situazioni reali; Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo; Riconoscere e risolve problemi di vario genere, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici

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MACRO AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE

IN

FAN

ZIA Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi, multimediali

(strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura ) Ampliare la conoscenza plurisensoriale, musicale, drammaturgica e della manipolazione Stimolare la curiosità dei bambini e relative tecniche per combinazioni ed effetti di grande divertimento Disegnare dipingere modellare e dare forma e colore all’esperienza

PR

IMA

RIA

Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo consapevole del patrimonio artistico e letterario (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura critica) Ampliare la conoscenza plurisensoriale, musicale, drammaturgica e della manipolazione Promuovere la produzione di messaggi con l’uso di linguaggi e materiali diversi Leggere e comprendere immagini di diverso tipo Sviluppare le proprie capacità espressive e di elaborazione musicale attraverso l’esplorazione e la manipolazione della dimensione ritmico melodica

SE

CO

ND

AR

IA

DI

1° G

RA

DO

Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del la storia della propria comunità, del Paese, delle civiltà Individuare trasformazioni intervenute nelle strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, nelle società Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel presente, per comprendere i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli Esprimere la propria creatività nelle varie forme comunicative (arte, musica, teatro, cinema, giornale) Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (spot, brevi filmati, videoclip) Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali)

MACRO AREA IMPARARE AD IMPARARE

SETT. COMPETENZE DA PROMUOVERE

IN

FAN

ZIA

– P

RIM

AR

IA –

SEC

.1°

GR

AD

O

Acquisire ed interpretare l’informazione Individuare collegamenti e relazioni Trasferire in altri contesti i propri apprendimenti Organizzare il proprio apprendimento Manifestare il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato. Conoscere elementi della storia personale e familiare, le tradizioni della famiglia, della comunità, alcuni beni culturali, per sviluppare il senso di appartenenza. Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia. Riflettere sui propri diritti e sui diritti degli altri, sui doveri, sui valori, sulle ragioni che determinano il proprio comportamento. Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri, tenendo conto del proprio e dell’altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. Individuare e distinguere chi è fonte di autorità e di responsabilità, i principali ruoli nei diversi contesti; alcuni fondamentali servizi presenti nel territorio. Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria e altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi responsabilità.

Seguono, nello specifico i percorsi e i progetti proposti dal Collegio dei docenti nell’ambito dell’ampliamento e potenziamento, curricolare ed extracurricolare, dell’offerta formativa.

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45

8.1 Ampliamento curricolare dell’offerta formativa

MACRO AREA INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO

1 2 3 4 5

LINGUISTICA

Il cerchio delle storie

Il cerchio

delle storie

La grammatica

della fantasia

Tappeto volante

biblioteca a scuola

Saranno cronisti

Tappeto volante

biblioteca a scuola

Libriamoci a scuola

Saranno cronisti

La pagina che non c’era

Target

LOGICO MATEMATICA E SCIENTIFICA

Programma

il futuro

Scienze sperimentali

Pomodoriade

ARTISTICO

ESPRESSIVA

Art’è

Art’è

Art’è Adotta un canto

IMPARARE AD

IMPARARE

Cittàttiva

Legambiente: Festa

dell’albero

Non ti scordar di me

Cittàttiva

Sulla buona strada della

sicurezza

Generazioni connesse

Legambiente /Energicam.

Cittàttiva

Zeroconfini

Adolescenze competenti

Generazioni connesse

Legambiente/Custodi di bellezza

Sport di classe CONI Ragazzi

Sport e cittadindanza

Campionato studentesco di dama

Le proposte di ampliamento curricolare dell’offerta formativa rappresentano ulteriori situazioni

formative che hanno lo scopo di creare occasioni di arricchimento dell’esperienza dei nostri studenti.

Sono incardinate all’interno delle quattro macro aree d’Istituto, che compongono e qualificano il

curricolo della scuola.

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MACRO AREA LINGUISTICA

All’interno di questo contenitore sono state pianificate attività che mirano alla promozione della

lettura per piacere e della scrittura, creativa e funzionale.

In particolare, i piccoli della scuola dell’infanzia e delle prime classi di scuola primaria parteciperanno

a “Il cerchio delle storie”, percorsi curricolari di lettura ad alta voce animata, che intendono

promuovere nei più piccoli l’affettività verso lo strumento libro e la passione verso le storie.

Per i più grandi si è pensato ai percorsi “Il tappeto volante”, occasioni di promozione della lettura a

partire dalle passioni e dagli interessi dei ragazzi e “Libriamoci”, giornate dedicate alla lettura ad alta

voce che proseguiranno per tutto l’anno.

Le letture corali si svolgeranno all’interno di spazi stimolanti (sono in via di allestimento b iblioteche o

spazi destinati alla lettura in tutti i plessi dell’Istituto) e coinvolgeranno anche lettori testimoni

(genitori, nonni, attori, etc.)

Le classi della scuola primaria (dalla II alla V) e della scuola secondaria di 1° grado saranno coinvolte

in percorsi stimolanti di scrittura:

- creativa, con il percorso “La grammatica della fantasia” che intende proporre la scrittura ludica e

il piacere della produzione giocosa; “La pagina che non c’era”, concorso nazionale di scrittura

mimetica e lettura creativa che prevede che gli studenti leggano il romanzo di un autore

contemporaneo, aggiungano una pagina, quella che non c’era, in un punto qualsiasi del testo scelto,

imitando lo stile dello scrittore e mimetizzandosi nella sua opera;

- funzionale e giornalistica per i più grandi con il progetto “Saranno cronisti”, progetto editoriale

nato da una idea di A.I.D.A.Con, – Associazione Italiana per la Difesa dell’Ambiente e dei

Consumatori, che intende dar vita ad un giornale scolastico (gratuito e senza scopo di lucro) come

occasione di confronto e condivisione, in modo da permettere ad alunni e agli insegnanti, di

raccontare esperienze, di affrontare tematiche relative alla propria scuola, al proprio quartiere e/o

città, proporre argomenti di discussione di carattere sociale, culturale, artistico, sportivo e

scientifico, per poi descriverli ed analizzarli attraverso le pagine del giornale, e portare all’attenzione

dei più, ciò che fino ad oggi non si poteva “raccontare”, per carenza di strumenti appositi.

A coronare questi percorsi curricolari, il progetto “Target” che prevede la realizzazione da parte

delle istituzioni scolastiche ed educative statali di atelier creativi e per le competenze chiave

nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). “TARGET” è la web tv che si intende fondare

con lo scopo di promuovere azioni di sensibilizzazione all’uso attivo e critico delle tecnologie della

comunicazione e di aggregare l’intera comunità scolastica intorno ad una idea forte, in grado di

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offrire agli studenti l’opportunità di essere protagonisti nella costruzione della conoscenza.

“TARGET” sintetizza l’attenzione centrata sugli esiti, ma anche la fascia di pubblico cui ci si rivolge,

giovani e meno giovani che a vario titolo entrano a scuola con molteplici idee e aspettative.

I canali principali in cui si articolerà il lavoro sono lo storytelling, la costruzione di video tutorial,

l’investigate, vale a dire lo “smontaggio” di format per comprenderne il funzionamento e, in

un’ottica ecologica, ripensarli in chiave formativa e creativa; il pubblic speaking finalizzato a favorire

negli studenti lo sviluppo della capacità di sostenere in pubblico le proprie idee (istituzione club TED-

Ed).

“TARGET” intende promuovere nei suoi attori consapevolezza, responsabilità e spirito critico

nell’utilizzo dei linguaggi multimediali attraverso lo sviluppo delle seguenti competenze:

- Comunicare e operare in contesto collaborativo per affrontare problemi, progettare

soluzioni, produrre risultati collettivi

- Riflettere sulle proprie scelte ed azioni nel contesto di una performance attraverso un

processo di controllo e di autoregolazione

- Potenziare l'autoapprendimento e migliorare le proprie strategie cognitive e di azione

- Rappresentare/Ricostruire/Analizzare eventi, fenomeni, procedure utilizzando linguaggi

diversi e molteplici conoscenze disciplinari

- Esporre in modo efficace le proprie idee, i risultati del proprio lavoro o di un progetto in

pubblico TARGET traduce in termini operativi l’obiettivo centrale del Piano triennale dell’offerta

formativa sintetizzato nell’espressione “Facciamo centro. Per costruire un’identità condivisa”. La

web tv con le attività che propone intende promuovere la costruzione di senso dell’appartenenza al

progetto di scuola da parte di una comunità che non è ancora decollata; impattare la didattica con

un’attenzione allo sviluppo delle competenze trasversali individuate, mediante compiti autentici e

prodotti significativi; agganciare gli studenti a rischio di abbandono del percorso scolastico e

formativo attraverso una proposta formativa che possa incrementare il livello di motivazione,

autostima e partecipazione e che possa portarli a contatto con esperienze di vita parallele per

riflettere in chiave metacognitiva sulla propria.

Il progetto vedrà il coinvolgimento di soggetti quali l’associazione culturale “La casa dei cristallini”, la

cooperativa sociale “Il Millepiedi”, l’ordine dei giornalisti della Campania, giornalisti professionisti

(Guido Pocobelli Ragosta - TGR Campania e Armida Parisi - Il Roma) iscritti all’albo dei giornalisti della

Campania.

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MACRO AREA LOGICO MATEMATICA E SCIENTIFICA

Fanno riferimento a questa macro area i percorsi “Programma il futuro: l’ora del codice”, iniziativa

avviata dal MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per

l’Informatica, con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e

facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica.

Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA nel 2013 che ha visto sino ad ora la

partecipazione di circa 200 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia è stato uno dei

primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base

dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non

richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.

Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le

persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare

da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica.

Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.

Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a

sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità

che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il

pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.

Partendo da queste premesse di natura didattica e culturale, il MIUR in collaborazione con il CINI,

rende disponibili alle scuole mediante il sito http://programmailfuturo.it/ una serie di lezioni

interattive e non, che ogni istituzione scolastica potrà utilizzare compatibilmente con le proprie

esigenze e la propria organizzazione didattica.

Gli strumenti disponibili sono di elevata qualità didattica e scientifica, progettati e realizzati in modo

da renderli utilizzabili in classe da parte di insegnanti di qualunque materia. Non è necessaria alcuna

particolare abilità tecnica né alcuna preparazione scientifica. Il materiale didattico può essere fruito

con successo da tutti i livelli di scuole. Raccomandiamo soprattutto alle scuole primarie di avvicinare

i propri studenti allo sviluppo del pensiero computazionale.

Il progetto viene realizzato grazie a risorse (materiali, tecnologiche, economiche, ...) fornite da enti

che condividono la necessità di avviare un'azione fondamentale per la crescita culturale e lo sviluppo

della società italiana.

l progetto prevede due differenti percorsi: uno di base e cinque avanzati. La modalità base di

partecipazione, definita L'Ora del Codice, consiste nel far svolgere agli studenti un'ora di avviamento

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al pensiero computazionale. Una modalità di partecipazione più avanzata consiste invece nel far

seguire a questa prima ora di avviamento dei percorsi più approfonditi, che sviluppano i temi del

pensiero computazionale con ulteriori lezioni. Esse possono essere svolte nel resto dell’anno

scolastico.

Per le classi di scuola secondaria di 1° grado sono stati previsti due percorsi di ampliamento

curricolare, “Scienze sperimentali” che prevede l’attivazione di un laboratorio scientifico presso il

plesso “Selva Cafaro” destinato alla realizzazione di esperienze concrete di sperimentazione di

oggetti fisici e naturali, e “Pomodoriade” che prevede la realizzazione di un orto presso il plesso

scolastico “Cacciottoli” per l’approfondimento di una delle culture più nobili e caratteristiche del

meridione d’Italia. Il pomodoro sarà osservato, studiato e approfondito in tutte le sue forme. Per un

racconto dell’epopea del pomodoro e del design for food, a partire dalla “Buatta”.

MACRO AREA ARTISITCO ESPRESSIVA

All’interno della macro area artistico espressiva, si prevede la realizzazione di Art’è, percorso di

promozione dello studio dell’arte e della sua storia in tutte le sue forme ed espressioni e di

produzione di oggetti con i materiali più vari. Gli alunni saranno guidati all’apprezzamento del bello e

orientati all’espressione del proprio mondo interiore.

“Adotta un canto” rappresenta un percorso - concorso di riscoperta di canti popolari e storici e mira

alla conservazione della memoria di un intero popolo, perfettamente conservata nei canti e nelle

musiche del passato. Intende sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di canti e suoni

dotati di una loro peculiare identità e intrecciati alla storia delle comunità di appartenenza.

Attraverso il canto - secondo i promotori del concorso - si può davvero conoscere un’intera

tradizione ed attivare salutari processi di salvaguardia della nostra diversità culturale.

MACRO AREA IMPARARE AD IMPARARE

Si tratta di una macro area che intende promuovere lo sviluppo delle competenze trasversali per

l’apprendimento permanente e la cittadinanza attiva.

All’interno di questo macro contenitore per il corrente anno scolastico è previsto il filone Cittàttiva

che promuove i seguenti percorsi:

-La buona strada della sicurezza e prevenzione dei rischi

Progetto sull’educazione alla sicurezza stradale e la prevenzione dei rischi per la scuola primaria

promosso da ANAI Associazione Nazionale Autieri d’Italia, intende promuovere la consapevolezza e la

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scelta di comportamenti sicuri da parte dei bambini attraverso il riconoscimento della situazione

critica descritta e la proposta di una soluzione positiva e sicura.

- Generazioni connesse – SAFER INTERNET CENTRE ITALY III

Il percorso di generazioni connesse è rivolto alle classi quarta e quinta della Scuola Primaria di Primo

Grado e a tutte le classi della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Il progetto si inserisce nel quadro delle attività svolte dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e

della Ricerca per dare attuazione all’ art 1, comma 7, lettera l della legge 107 del 13 luglio 2015

denominata "la Buona Scuola", e agli impegni contenuti nel Piano Nazionale per la prevenzione del

bullismo e del cyberbullismo a scuola.

Vi sono strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani,

promuovendone un uso positivo e consapevole.

Il progetto, coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Ufficio

Scolastico per la Regione Campania prevede attività di formazione per il personale docente, il

rafforzamento dell’helpline di telefono azzurro e una campagna itinerante di sensibilizzazione.

Lo scopo è quello di partecipare attraverso i nostri giovani alunni ad una riflessione sui temi della

sicurezza in rete e su un uso positivo delle tecnologie, nella vita ma anche nell’apprendimento.

L’istituto e’ dotato di una e-policy che include l’adozione di misure di prevenzione e gestione di

situazione problematiche relative all’uso di internet e delle tecnologie multimediali.

- Adolescenze competenti

Progetto nazionale coordinato da AICS in collaborazione con Cittadinanzattiva e finanziato dal

ministero al welfare che vedrà gli operatori dell’Associazione entrare nelle scuole italiane per dire

stop alla “violenza tra pari” (bullismo e cyberbullismo) e sensibilizzare alla cittadinanza attiva tra i

più giovani. Il progetto coinvolgerà 20 comitati provinciali e, in ogni provincia, un istituto scolastico

rappresentato da un gruppo di circa 20 studenti volontari che dovranno rendersi protagonisti di

azioni di solidarietà rispetto al concetto di cittadinanza e convivenza e secondo quattro fasi. Nella

prima, si andranno a identificare nelle scuole i ragazzi leader per presentare loro il progetto così che

possano coinvolgere altri studenti; nella seconda, i ragazzi potranno approfondire cosa significhi

esercitare il ruolo di cittadini all’interno della comunità costruendo una mappa di quali servizi la

comunità mette a disposizione per la gestione di queste problematiche; nella terza si entrerà nel

merito di come riconoscere e gestire comportamenti di tipo violento tra pari, promuovendo la

corresponsabilità nella gestione delle interazioni con gli altri; nella quarta, le competenze così

costruite verranno attivamente esercitate attraverso l’ideazione e la realizzazione di uno “sportello

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di supporto” erogato direttamente dai ragazzi.

- Zero Confini

Progetto coordinato da ASSOPACE NAPOLI ASSOCIAZIONE PER LA PACE, si propone di coinvolgere 50

ragazzi immigrati che frequentano due istituti comprensivi dei quartieri Poggioreale e San Lorenzo di

Napoli, promuovendo il contatto interculturale al fine di ridurre la conflittualità giovanile e

contrastare l’esclusione sociale degli adolescenti immigrati e delle seconde generazioni.

Oltre ad un’azione di consolidamento delle collaborazioni tra le organizzazioni coinvolte, l’iniziativa si

articola in tre macro azioni: accoglienza delle nuove famiglie e laboratorio di mediazione dei conflitti

scuola-famiglia-alunni; mediazione linguistica culturale e sostegno all’apprendimento della lingua

italiana; laboratorio contaminazione musicale.

- Legambiente – Percorsi didattici di educazione ambientale

Si tratta di iniziative che intendono promuovere la consapevolezza di che cosa si intenda per sviluppo

sostenibile e promuoverlo per una società migliore dal punto di vista dell’inclusione e della qualità

dell’ambiente e del benessere delle persone, soprattutto attraverso azioni di contrasto ai

cambiamenti climatici e alla povertà.

Obiettivi che sono una speranza e una prospettiva di cambiamento verso i quali responsabilizzare i

ragazzi, dando loro la possibilità di costruire valori condivisi con la propria comunità.

Le proposte di Legambiente intendono fornire un contributo affinché questi valori e competenze

maturino dentro a laboratori di cittadinanza attiva. In particolare, gli studenti di scuola primaria e

secondaria di 1° grado saranno guidati alla partecipazione alle seguenti iniziative: Festa dell’albero,

che intende promuovere l’importanza del verde per contrastare le emissioni di CO2, l’inquinamento

dell’aria, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità; Nontiscordardimè, giornata

nazionale di volontariato dedicata alla qualità e vivibilità degli edifici scolastici; Energicamente, che

intende coinvolgere bambini, ragazzi, insegnanti e famiglie sul tema dell’innovazione energetica e

sensibilizzare al consumo sostenibile nel rispetto dell’ambiente; Custodi di bellezza,

laboratori di educazione ambientale presso le aree protette gestite dall’associazione Legambiente.

Un’attenzione particolare è riservata alla promozione della cultura dello sport a scuola che sarà

realizzata mediante alcune importanti iniziative:

- “Sport di classe”

Progetto, promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Coni, che si

offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata all’esigenza di diffondere

l’educazione fisica e sportiva fin dalla primaria per favorire i processi educativi e formativi delle

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giovani generazioni. Nello specifico, il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di:

dare la possibilità di partecipazione a tutte le scuole primarie d’Italia

coinvolgere tutte le classi dalla 1^ alla 5^

coprire l’intero anno scolastico

promuovere l’adozione delle 2 ore settimanali di educazione fisica nella scuola primaria

promuovere i valori educativi dello sport

motivare le giovani generazioni all’attività motoria e fisica

Il progetto prevede l’inserimento di un tutor sportivo, una figura specializzata inserita all’interno

della scuola primaria che supporta gli insegnanti nell'attività motoria e sportiva

- “CONI Ragazzi”

È un progetto sociale, sportivo ed educativo, promosso da Presidenza del Consiglio dei Ministri ,

Ministero della Salute e CONI. Un programma ideato perché lo sport diventi un diritto di tutti e alleni

i ragazzi a crescere più sani e felici.

Coni Ragazzi ha l’obiettivo di incoraggiare i bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni a svolgere attività fisica,

facilitando il loro processo di crescita e aiutandoli ad acquistare consapevolezza delle proprie

potenzialità.

Il progetto si propone anche di offrire supporto alle famiglie che non possono sostenere i costi

dell’attività sportiva extrascolastica, promuovendo stili di vita corretti e salutari, insieme ai valori

educativi dello sport come lo spirito di gruppo e l’integrazione sociale.

Azioni previste: un’attività sportiva pomeridiana gratuita, offerta a ragazzi dai 5 ai 13 anni, nelle aree

di disagio sociale ed economico; una campagna informativa sui sani e corretti stili di vita, rivolta alle

scuole, alle società sportive, ai ragazzi e a tutte le famiglie, per contrastare l’obesità e le cattive

abitudini alimentari; la diffusione di valori educativi dello sport come lo spirito di gruppo, l’inclusione

sociale e la valorizzazione delle differenze.

- Sport e cittadinanza

Partendo dalle origini dello sport nel mediterraneo si guideranno gli alunni in un percorso alla

scoperta di quegli atleti che fin dall’antichità si sono distinti come cittadini attivi.

- Campionato studentesco di dama

I campionati Studenteschi, rappresentano un percorso di avviamento alla pratica sportiva in diverse

discipline, ll gioco della dama è uno sport della mente, poiché si prefigge il conseguimento di un

personale diletto attraverso un'attività cerebrale, nel rispetto dei principi di agonismo, competitività,

correttezza e socialità proprie di ogni attività sportiva.

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8.2. Potenziamento curricolare dell’offerta formativa Il potenziamento dell’offerta formativa è stato pianificato a partire dai bisogni formativi delle alunne

e degli alunni, e, dunque, considerando le priorità strategiche individuate nell’ambito del Rapporto di

autovalutazione in ordine agli esiti degli studenti.

Purtuttavia, le azioni messe in campo si sono dovute confrontare con le risorse “reali” conferite

all’Istituto e con situazioni contingenti di difficoltà (ad es. pluriclassi).

Pertanto, la proposta attuale coniuga la dimensione ideale con le risorse e le reali opportunità

praticabili.

PRIORITA’ STRATEGICHE

MACRO AREA

PERCORSO SETTORE CLASSI N° ORE ORGANIZZAZIONE

Innalzare i livelli delle

competenze nell’ambito linguistico e

logico matematico

Innalzare il livello degli

apprendimenti in uscita dal I ciclo

di istruzione

LINGUISTICA CLIL: Geo-Storia in L2

Scuola primaria

Classi I 2 h sett. Attività con la generalità

della classe Potenziamento

Linguistico PQM Help!

Scuola primaria

Sec.1° gr

Classi II-V

Tutte

1 h sett. Attività con la generalità

della classe

LOGICO MATEMATICA E SCIENTIFICA

Potenziamento Logico

matematico

Help!

Scuola Primaria

Sec.1° gr

Classi V

Tutte

2 h sett. Compresenza in classe

Attività con la generalità

della classe

ARTISTICO ESPRESSIVA

Sviluppo competenze musicali

Scuola Primaria

Scuola

sec. 1° g.

Tutte le

classi

Classi 1e

1 h sett. Compresenza in classe

Attività con la generalità

della classe Ampliamento

dell’offerta con utilizzo di

risorse professionali specializzate

IMPARARE AD

IMPARARE

Individualizzazione/ Personalizzazione Rafforzamento /

recupero competenze di

base e metodo di studio

Scuola Primaria

Tutte le classi

Il numero delle ore è assegnato

per interclasse

/plesso

Compresenza in classe Gruppi

articolati nelle classi

Supporto alunni BES

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L’organico dell’autonomia, costituito dai posti comuni, per il sostegno e per il potenziamento

dell’offerta formativa, è stato istituito dal comma 5 della legge 107 del 2015:

“Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, e’ istituito per l’intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa predisposto ai sensi del comma 14. I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento.”

Le istituzioni scolastiche sono chiamate ad operare una previsione dei bisogni relativi alla realizzazione

dell’offerta formativa ed una attenta pianificazione dell’uso delle risorse assegnate.

Questo Istituto, sulla scorta dell’esperienza sin qui maturata a partire dall’a.s. 2015/16, ha inteso dare

risposta ai bisogni formativi concretamente rilevati offrendo un potenziamento dell’offerta formativa

in alcuni settori e ambiti, grazie proprio al concorso delle risorse assegnate in termini di organico

dell’autonomia.

In particolare, in risposta alle criticità rilevate in sede di autovalutazione, si è previsto di destinare tali

risorse al potenziamento degli apprendimenti nell’ambito linguistico e logico – matematico nelle classi

II e V, anche mediante il valido ausilio delle proposte relativa al Progetto PQM.

Le risorse saranno altresì significativamente orientate alla promozione, in tutte le classi di scuola

primaria dell’istituto, degli apprendimenti di base attraverso un lavoro su piccolo gruppo o

individualizzato che faciliti l’acquisizione di un metodo di studio e un rafforzamento delle competenze

di base. Si prevede di valorizzare le risorse assegnate, seppur esigue, mediante un’organizzazione

flessibile ed efficace interna ai plessi e alle interclassi.

Con le risorse dell’organico dell’autonomia si prevede inoltre di puntare ad una valorizzazione delle

potenzialità e dei talenti una sperimentazione mediante l’adozione della metodologia CLIL applicata

alle discipline di Geo/Storia in tutte le classi prime di scuola primaria e la realizzazione

dell’insegnamento musicale con un docente specialista, con particolare riferimento al canto e allo

studio di strumenti musicali, in tutte le classi di scuola primaria e prime classi di scuola secondaria di

1°grado.

Per tutte le classi di Scuola secondaria di 1° grado si prevede la realizzazione di una particolare azione

di miglioramento, progetto Help!, tesa all’innalzamento del successo scolastico degli allievi per la

realizzazione della quale saranno utilizzate risorse curricolari.

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8.3 Ampliamento/potenziamento extracurricolare dell’offerta formativa

PON INCLUSIONE – Avviso n. 10862

“Work in progress”

Il progetto intende promuovere azioni di prevenzione e contenimento del disagio personale, sociale e

scolastico degli studenti, spesso all’origine dell’allontanamento del percorso formativo e,

conseguentemente, dei fenomeni di devianza. Tali azioni mirano a restituire ai giovani destinatari

spazi e tempi adeguati di aggregazione all’interno di percorsi di qualità, stimolanti ed innovativi, che

alzano il tiro rispetto alle aspettative più diffuse tra i ragazzi.

Il progetto si articola in tre macro aree per complessivi otto moduli.

Sport in corso (n. 2 moduli): i percorsi sono finalizzati alla promozione dell’educazione motoria e dello

sport, alla scoperta e al progressivo sviluppo di competenze sociali e civiche;

Il cantiere delle idee (n. 3 moduli): i percorsi intendono promuovere lo sviluppo delle abilità

comunicative, riflessive e critiche e permettere ai ragazzi di leggere con criticità le informazioni,

esprimersi in merito e sperimentare l’uso degli strumenti necessari per comunicare efficacemente le

proprie idee;

Il cantiere dei problemi (n. 3 moduli): i percorsi sono finalizzati a sviluppare nei giovani studenti il

pensiero laterale, creativo e scientifico, potenziando le loro competenze di base e abituandoli al

ragionamento, al problem solving, alla divergenza

PON COMPETENZE DI BASE – Avviso n. 1953

“L’Officina dei piccini”

Il progetto 'Officina dei piccini' intende valorizzare la plasticità della mente dei nostri piccoli alunni

offrendo loro occasioni di arricchimento delle esperienze di apprendimento in un contesto ludico,

giocoso e stimolante in una dimensione volta a favorire l’autonomia, la socializzazione e la crescita.

I destinatari dei moduli progettati per i bambini e le bambine della scuola dell'infanzia coinvolgeranno

i piccoli di 4 e 5 anni. I moduli sono finalizzati nello specifico a dare risposta ai tre grandi ambiti di

intervento del PTOF attraverso lo sviluppo delle competenze linguistiche, la promozione della

conoscenza del proprio corpo e l'espressione delle proprie emozioni, l'espressione dei propri talenti.

Si risponde così alle richieste delle famiglie dei nostri piccoli utenti, già coinvolti in progetti organizzati

in orario extracurricolare finanziati con fondo d'istituto, che chiedono un incremento di attività

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finalizzate a favorirne una armoniosa crescita, ricca di stimoli, di esperienze innovative e di

arricchimento dell’offerta curricolare, impossibile al di fuori della scuola.

Il progetto si articolerà in 4 moduli dedicati agli alunni di scuola dell’Infanzia (in attesa di

approvazione)

“L’Officina dei ragazzi”

Rappresenta il contenitore delle tendenze su cui l'istituto intende affermarsi, lo spazio e il tempo della

sperimentazione di quanto si vuole diventi prassi consolidata della scuola.

La scuola ha bisogno di consolidare le competenze di base dei suoi studenti e può farlo solo attraverso

un ripensamento della didattica, intesa quale insieme di scelte pedagogiche, strategiche, operative in

grado di sostenere la motivazione, far maturare orientamento, spirito critico ed autonomia.

I moduli previsti, destinati agli studenti del I ciclo, si affiancano alle iniziative di formazione rivolte ai

docenti dell'istituto con l'intenzione di far sperimentare loro nuove metodologie da trasferire in

classe, nell'ambito delle attività curricolari.

All'interno del progetto si sviluppano tre grandi direttrici connesse alle evidenze emerse in sede di

autovalutazione e alle linee di sviluppo del piano di miglioramento d'Istituto:

- potenziamento della lingua madre: attraverso l'utilizzo di un nuovo spazio didattico che verrà

realizzato grazie al finanziamento degli Atelier creativi, si offrirà agli studenti un luogo in cui poter

esplorare le potenzialità della lingua e della comunicazione, comprendere le regole dei nuovi media,

utilizzarli per creare prodotti innovativi;

- potenziamento della lingua inglese: attraverso il coinvolgimento di personale esperto e la possibilità

di praticare la lingua viva (possibile per i nostri ragazzi grazie al fatto che vivono in prossimità del

centro storico di Napoli, attraversata da turisti tutto l'anno, e, nello specifico, nelle

immediate vicinanze dell'aeroporto, luogo fertile di incontro di popoli) si sosterrà nei ragazzi coinvolti

non solo lo sviluppo delle competenze linguistiche richiamate ma anche la consapevolezza della forza

della lingua inglese quale veicolo di contatto col mondo;

- potenziamento delle competenze matematiche: i moduli dedicati sono fondamentali per ripensare

l'insegnamento / apprendimento dei concetti matematici.

Il progetto si articolerà in 9 moduli dedicati agli studenti del I ciclo (in attesa di approvazione).

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PON PENSIERO COMPUTAZIONALE E CITTADINANZA GLOBALE – Avviso n. 2669

“Codikids”

La diffusione dell’informatica nel mondo del lavoro e dell’informazione rende indispensabile per i

nativi digitali, futuri cittadini europei, il possesso di specifiche competenze nell’utilizzo e nel controllo

delle tecnologie. La Scuola ha quindi il compito di aiutare gli studenti ad acquisire le migliori

competenze informatiche e, soprattutto, di guidarli verso un approccio di studio attivo e volto ad un

utilizzo consapevole delle tecnologie messe a loro disposizione. Lo studio di linguaggi di

programmazione e lo sviluppo del pensiero computazionale appaiono dunque particolarmente utili,

dal momento che si tratta di sostenere un processo mentale per la risoluzione di problemi costituito

da strumenti concettuali utili per affrontare molti tipi di problemi in tutte le discipline e non solo

perché direttamente applicati nei calcolatori, nelle reti di comunicazione.

I benefici del “pensiero computazionale“ si estendono a tutti gli ambiti disciplinari per affrontare

problemi complessi, ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi, immaginare una descrizione chiara di

cosa fare e quando farlo.

Il progetto si articolerà in 5 moduli dedicati allo sviluppo del pensiero computazionale e della

creatività digitale che saranno destinati agli studenti del I ciclo (in attesa di approvazione).

PON ORIENTAMENTO FORMATIVO E RIORIENTAMENTO – Avviso n. 2999

“Scuola in azione”

L’orientamento assume un posto di assoluto rilievo nella elaborazione del progetto di ognuno e nella

riuscita scolastica.

Infatti le cause principali dell’insuccesso formativo vanno ricercate soprattutto nella scarsa

consapevolezza che gli studenti hanno delle proprie potenzialità ed attitudini, dell’offerta formativa

complessiva del sistema d’istruzione, delle prospettive di sviluppo economiche e

delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro.

Il progetto “Scuola in azione” è stato pensato proprio per innalzare il tasso di successo scolastico degli

studenti mediante un’efficace azione di orientamento articolata su due differenti aree di intervento:

- Impariamo dal presente - orientamento in entrata e in itinere: si tratta di un percorso proposto agli

studenti delle classi iniziali della scuola secondaria di 1° grado che intende sostenere lo sviluppo di

competenze trasversali legate alla risoluzione di problemi, alla capacità di imparare ad imparare, in

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modo da consentire una crescita consapevole sul versante dell’autonomia, dello spirito riflessivo e

critico, dell’assunzione di responsabilità individuali e collettive;

- Prove di futuro - orientamento in uscita: si tratta di un percorso di orientamento alla scelta basato

sulla metodologia dell’impresa formativa simulata, che consente di partire da un’analisi del contesto al

fine di individuare modalità di inserimento attivo futuro. Lo studente viene guidato nell’acquisizione

della consapevolezza dell’importanza di sostenere la propria crescita mediante la scelta meditata di un

percorso di studi che completerà la formazione personale e permetterà un sereno inserimento nel

mondo del lavoro.

Il progetto si articolerà in 5 moduli destinati agli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado (in attesa

di approvazione).

PON COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE – Avviso n. 3340

“Gymnasium”

Nell’antica Grecia il Gymnasium era il luogo dove i giovani si esercitavano nudi nei giochi atletici e

praticavano l’educazione spirituale. Vi si tenevano banchetti, feste, rappresentazioni teatrali, lezioni,

conferenze. Nel pomeriggio i Greci generalmente si ritrovavano nei ginnasi, che non offrivano soltanto

appositi locali per gli esercizi fisici e la possibilità di fare un bagno freddo o caldo, ma erano anche un

luogo di svago e di riposo, capace di accogliere un numero considerevole di persone. Si passeggiava

sotto i porticati che fiancheggiavano i cortili, o si stava seduti, conversando e scambiando idee, in

sedili circolari, costruiti appositamente per chi volesse osservare con comodo la vita del ginnasio e gli

esercizi che vi si facevano.

Il progetto Gymnasium si ispira all’ideale greco di educazione “al bello e al buono” che si coltivava

all’interno del ginnasio. Intende, dunque, offrire ai ragazzi la possibilità di educare il corpo e la mente

attraverso attività motorie e sportive e un percorso di riflessione e discussione che metta al centro la

persona nella sua integrità.

Il progetto si articola in 4 moduli, di cui due dedicati al tema del benessere, corretti stili di vita,

educazione motoria e sport e due a civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva, destinati agli

studenti della Scuola Secondaria di 1° grado (in attesa di approvazione).

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PON CITTADINANZA EUROPEA – Avviso n. 3504

“E-CAMP European Campus for citizenship”

Il progetto 'E-CAMP European Campus for citizenship' intende promuovere tra i giovani destinatari

una conoscenza approfondita del mosaico di popoli e culture che compongono l'Europa Unita

attraverso una osservazione delle tracce che ci circondano, in particolar modo sostenendo la

conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale europeo. In questo modo si intende

promuovere la scoperta delle ragioni dei valori comuni e la possibilità concreta di creare ponti invece

di muri.

Il percorso trova la sua cornice ideale nella proclamazione del 2018 come anno europeo del

Patrimonio culturale, che consentirà ai giovani partecipanti di concorrere attraverso la propria

personale attività di ricerca e di studio alla costruzione del senso di appartenenza per un futuro di

pace e di dialogo interculturale, Il percorso avrà come esiti prodotti che saranno liberamente scelti

dagli alunni, che potranno sintetizzare e rappresentare quanto appreso mediante l'uso di risorse,

linguaggi e strumenti molteplici.

Il progetto si articolerà in 5 moduli destinati agli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado (in attesa

di approvazione).

Il progetto si articolerà in 4 moduli di cui due dedicati a Cittadinanza Europea e due a potenziamento

linguistico e CLIL, destinati agli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado (in attesa di approvazione).

Art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009 - Misure incentivanti per progetti relativi alle aree

a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica.

“ALL INCLUSIVE: BALLANDO, RECITANDO, CANTANDO E..”

Il progetto coinvolge gli studenti delle classi della scuola secondaria di 1 grado. Intende investire i bisogni

rilevati attraverso un percorso di qualità che alzi il tiro rispetto alle aspettative e alla significatività

dell’esperienza stessa. Si interviene sul recupero delle tante “marginalità”, dei tanti bisogni educativi speciali

attraverso una rimotivazione alla partecipazione, alla riuscita, e se è possibile, all’eccellenza.

L’azione prevista è rivolta a:

attivare situazioni per motivare/rimotivare gli alunni a rischio di dispersione, elusione ed evasione;

praticare percorsi educativo-didattici motivanti e coinvolgenti sul piano emotivo e sociale;

praticare momenti esperienziali e di relazioni interpersonali orientati alla condivisione e

all’interiorizzazione di valori per la modifica di atteggiamenti i individuali e collettivi tendenti

all’aggressività e alla sopraffazione.

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Il progetto, che prevede la costruzione di un musical per ogni plesso, sarà articolato in percorsi di danza,

musica, drammatizzazione, scenografie e costumi.

I gruppi saranno eterogenei per provenienza/bisogni formativi e si costituiranno successivamente ad una fase di

osservazione e condivisione con i consigli di classe di provenienza.

P.O.R. Campania FSE 2014-2020 – Asse III – Ob. Sp. 12 – Azione 10.1.1 – “SCUOLA VIVA”

CANTIERE SCUOLA II

In attuazione del programma triennale “Scuola Viva”, con cui la Regione Campania intende ampliare

l’offerta formativa e al contempo sostenere una intensa azione di apertura dell’Istituzione Scolastica

al territorio, l’Istituto ha partecipato a partire dall’anno scolastico 2016/17 all’avviso, beneficiando

di un importante finanziamento grazie ad una proposta integrata realizzata mediante accordi di

partenariato con una pluralità di associazioni culturali e sociali del territorio che ha inteso

coinvolgere per la realizzazione delle attività.

Per la seconda annualità, è stata presentata una nuova proposta progettuale (in attesa di

approvazione): “Cantiere scuola – II annualità”, arricchisce il suo piano di intervento, coinvolgendo

nuovi partner ed aprendo a nuovi focus di approfondimento ed intervento. Le attività, libere,

gratuite e aperte al territorio, saranno rivolte agli studenti iscritti, agli studenti degli altri Istituti di I e II

grado del territorio e ai giovani fino ai 25 anni di età, italiani e stranieri, prevedendo il più ampio

coinvolgimento delle diverse fasce di popolazione.

“CANTIERE SCUOLA” rappresenta una fucina di opportunità: tredici moduli che intendono pungolare,

stimolare, arricchire il bagaglio delle esperienze dei nostri alunni in particolar modo in ordine alle tre

grandi aree alle quali sono riconducibili i loro bisogni più urgenti:

Strumenti culturali: sviluppare le competenze di base; ampliare le esperienze di apprendimento;

stimolare lo spirito critico e la riflessione.

Sviluppo dell’identità: riconoscere e sviluppare la propria identità; sviluppare l'autonomia; maturare

consapevolezza rispetto alle scelte.

Convivenza civile: maturare capacità di interagire e collaborare; sviluppare la consapevolezza di

essere partecipi di una collettività.

I moduli in cui si articola il progetto coinvolgeranno tutti i plessi dell’istituto. Sono descritti di seguito.

Mod. 1 Scrittore tra i banchi

L’Associazione “La pagina che non c’era” propone di realizzare una serie di azioni finalizzate alla

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promozione della lettura e della scrittura, i cui destinatari sono gli alunni delle classi terminali di

scuola primaria, della scuola secondaria di I grado e i loro insegnanti, coinvolti nella formazione e

nello scambio di buone pratiche.

L’Associazione intende affrontare con un approccio innovativo e sinergico un nodo problematico della

pratica didattica: la necessità di ampliamento delle attività di scrittura che devono riguardare le

tipologie testuali più investigate nelle classi (riassunto, recensione, analisi e schedatura di documenti,

saggio breve, articolo di giornale), ma aprirsi anche a forme di narrazione/indagine più ampie quali

ad esempio il reportage e la scrittura saggistica o volgersi al versante creativo della scrittura mimetica.

Il modulo avrà una durata complessiva di 30 ore e prevede il coinvolgimento di alunni delle classi

terminali della scuola primaria e secondaria di 1° grado.

E’ prevista la partecipazione degli studenti all’evento organizzato annualmente dall’associazione

nell’ambito della rassegna “La pagina che non c’era”.

Mod. 2 Uno sport per crescere

Il modulo, affidato all’ASD “Kodokan Sport Napoli”, intende promuovere lo sviluppo delle capacità

motorie, relazionali e cognitive per star bene con sé e con gli altri, sviluppare l’autostima e

promuovere l’attività motoria.

Obiettivi Formativi Generali:

- saper impiegare le capacità motorie in situazioni espressive e comunicative esplorando le

proprie possibilità di linguaggio corporeo;

- favorire lo sviluppo di un senso di sicurezza che porti ad un adeguato senso di sé e alla

possibilità di migliorarsi.

L’attività prevista sarà organizzata in relazione agli interessi del bambino, per sollecitare la sua

iniziativa, la sua partecipazione, la sua immaginazione, la sua capacità di risoluzione dei problemi.

Le caratteristiche organizzative saranno le seguenti:

- sviluppare le potenzialità che il bambino utilizzerà poi in tutti i campi;

- considerare il “corpo”, come l’elemento fondamentale nel processo di acquisizione e di

apprendimento;

- portare i bambini a confrontarsi con gli altri, a cercarli come compagni di gioco in uno sforzo

di educazione alla socializzazione;

- promuovere la comunicazione, mirata alla cooperazione, all’aiuto ed al rispetto degli altri;

- differenziare i compiti dei membri del gruppo sviluppando un reciproco apporto ed uno spirito

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di collaborazione.

Il modulo avrà una durata complessiva di 120 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola

primaria.

Mod. 3 Teatro amico

Il modulo è affidato all’associazione “Opus cafè” che intende dimostrare come l’attività teatrale sia

un pretesto per comunicare, capire e conoscere gli altri e se stessi. Nello specifico, l’educazione alla

teatralità contribuisce ad un sensibile miglioramento nei ragazzi, nella capacità di ascolto,

nell’attenzione e nella disciplina.

L’esperienza del laboratorio teatrale, attraverso esperienze ludiche, rappresenta un’occasione di

conoscenza, di espressione e di relazione. Obiettivo primario del progetto, infatti, non è tanto

“formare attori”, bensì creare un percorso di conoscenza di sé e dell’altro, attraverso il magico gioco

della rappresentazione. La finalità dunque non sarà nel risultato finale, ma nel percorso che ogni

piccolo allievo traccerà.

I risultati attesi vertono attorno all’aerea dell’acquisizione di competenze teatrali, e quindi il lavoro

sul testo teatrale, l’analisi, la comprensione e la memorizzazione, la capacità mnemonica, l’abitudine

a fare collegamenti e associazioni di pensiero e persino il vocabolario dei ragazzi ne risentirà

positivamente. Ma il teatro in quanto percorso può diventare l’ambiente caldo in cui l’uomo riesce a

crescere e a sviluppare il proprio benessere fisico e psichico, per cui può essere auspicabile e

potenzialmente possibile, il superamento di alcuni blocchi emotivi; la capacità di gestire la propria

ansia, il desiderio di apprendimento, la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie reali

potenzialità, la capacità di parlare “in pubblico”.

Ciascun incontro inizierà con un riscaldamento del corpo e della voce, un momento dedicato alla

socializzazione ed alla creazione di un gruppo di lavoro sereno e non-giudicante grazie a giochi

cooperativi. Ogni incontro si svilupperà intorno ad una tematica centrale riguardante il linguaggio

verbale e non-verbale, l’ambiente e l’altro, che verrà esplorata mediante attività creative, divertenti

ed appaganti, consentendo agli allievi di vivere un luogo accogliente, ricco di stimoli espressivi ed

aperto alla sperimentazione volta alla scoperta di sé stessi. Al termine degli incontri è previsto un

momento finale dedicato al rilassamento e alla verbalizzazione di quanto è stato affrontato, in modo

da favorire l’esteriorizzazione di opinioni, vissuti, emozioni che promuovano la criticità nei confronti

dell’esperienza e la capacità di condividere il proprio pensiero. Il progetto prevede che il lavoro

compiuto durante il percorso esiti in una rappresentazione teatrale.

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Il modulo avrà una durata complessiva di 30 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola

primaria e secondaria di 1° grado.

Mod. 4 La Città dei Sentimenti: la libertà DEI legami

Il modulo, è curato dall’associazione “Filosofia fuori le mura”. Il modulo ho come finalità

l’acquisizione e consolidamento delle competenze di Riflessione, Argomentazione, Meditazione, di

Concentrazione, Dialogo Corale e Duale, la Gioia di stare insieme, Educazione ai Sentimenti. Gli

obiettivi da conseguire sono la capacità di Relazione, il Contrasto a forme espressive di Violenza

denigrante, Contrasto alla discriminazione delle differenze di genere e di origine, Inclusione. Il

percorso prevede lo sviluppo delle applicazioni allo Studio e l’Apprendimento Cooperativo e la

disposizione del Circolo di Voci, Saper apprendere e comunicare, Pensare. Gli incontri sono diretti

nelle FIGURE DIDATTICHE del DIALOGO CORALE, della DISPUTA DI GRUPPI, CONFRONTI A SQUADRE

CON TEMPI DI COMUNICAZIONE DEFINITI, la LAVAGNA SUL PAVIMENTO, con fogli su cui si saranno

scritte parole e domande da raccogliere e sistemare secondo una prospettiva discorsiva di

PREFERENZE e PRIORITA’, TRADUZUINI ESPERENZIALI delle IDEE di Giusto, Bello, Vero, Bene;

Redazione di un CATALOGO dei LEGAMI affettivi e dei SENTIMENTI differenti (paura, gioia, amicizia,

gelosia, stupore, comprensione …), dei NUOVI sentimenti. Si farà ricorso alla NARRAZIONE della vita

filosofi, alla REALIZZAZIONE in SCHEMI e GIOCHI delle METAFORE e dei MITI filosofici. Sarà

sollecitata la RIFLESSIONE PARTECIPATA. Le PROIEZIONI aiuteranno a commentare insieme alcuni

programmi televisivi dedicati ai bambini (cartoni animati e intrattenimenti). Saranno proiettate

OPERE PITTORICHE e IMMAGINI di attualità in cui “raccontarsi”

Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola

primaria e secondaria di 1° grado.

Mod. 5 I learn english playing

Il modulo affidato all’associazione “AICS” intende offrire ai destinatari un’opportunità per potenziare

l’apprendimento della lingua inglese. Si prevede l’attivazione di un percorso di potenziamento della

lingua inglese attraverso metodologie di educazione informale sotto forma di gioco.

Il modulo si articolerà in due fasi:

- la prima fase servirà da un lato a individuare con la docente di lingua straniera le maggiori

criticità nel percorso curriculare, a pianificare con il corpo docente gli obiettivi in termini di

competenze da acquisire e a condividere con essi le metodologie utilizzate.

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Oltre a ciò si promuoverà il modulo presso la platea scolastica con lo scopo di monitorare

criticità, motivazioni e stimolare la partecipazione.

- La seconda fase punterà a raccontare e a raccontarsi in inglese sperimentando la lingua viva.

Il valore dell’esperienza in un contesto informale, infatti, rappresenta un’efficace risorsa

educativa più volte sperimentata in contesti educativi.

L’originalità del modulo risiede nella prima sperimentazione di un insegnamento non formale della

lingua nel contesto di riferimento.

La metodologia adottata sarà il cooperative learning adattato all’apprendimento della lingua.

Come già sperimentato nelle classi di insegnamento di Italiano come L2 per stranieri, il cooperative

learning è un potente strumento operativo nei contesti educativi. Ciò permette di mantenere

l’insegnamento ad un livello non formale e proporlo sotto forma di gioco. Interverranno in alcune

lezioni anche degli stranieri di madrelingua anglofoni che poteranno la propria esperienza

raccontandosi in classe.

Il modulo avrà una durata complessiva di 30 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola

primaria e secondaria di 1° grado.

Mod. 6 Storie visive: realtà non filtrate

Il modulo è affidato all’associazione “Art.45” Il corso di fotografia per ragazzi e genitori delle scuole

medie inferiori prevede di dotare i partecipanti al corso degli strumenti di base della fotografia, sia

tecnici che compositivi. Il corso ha tra i suoi obiettivi quello di educare l’occhio a vedere ciò che è

intorno a noi. Intende, inoltre, dotare i partecipanti della capacità di conoscere la luce, il colore e la

composizione nella fotografia. Il corso, inoltre, fornirà le conoscenze tecniche riguardo l’utilizzo della

macchina fotografica. Una introduzione alla fotografia digitale e alla post produzione. Il corso

svilupperà anche il tema della fotografia per tutti e alla portata di tutti attraverso l’utilizzo degli

smart phones e dei social networks. Particolare attenzione sarà dedicata alla fotografia come modo

per raccontare la propria storia personale e come modo di raccontare gli altri e la propria realtà.

Il Modulo avrà una durata complessiva di 30 ore e prevede un’articolazione in due azioni didattiche

che vedranno l’impiego di metodologie differenti e che saranno indirizzate a diverse tipologie di

destinatari:

- 15 genitori dell’Istituto

- 15 ragazzi della scuola secondaria di 1° grado

I destinatari saranno selezionati tra quanti hanno maggiore difficoltà espressive e che hanno

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bisogno di essere spronati sul versante ideativo e produttivo.

Mod. 7 - Storie visive 2.0

Il percorso intende utilizzare i linguaggi visivi per raccontare la propria storia personale e come

modo di raccontare gli altri e la propria realtà.

Gli obiettivi del modulo consistono nel:

a) rendere i partecipanti testimoni diretti, presso i loro coetanei, il loro territorio e il contesto

locale e regionale, di messaggi di legalità

b) far conoscere ai ragazzi esperienze virtuose di cittadinanza, testimonianze di uomini e donne

che combattono l’illegalità con il lavoro e l’impegno sociale;

c) promuovere esperienze che portino le alunne e gli alunni a riconoscere l’importanza di

stabilire regole condivise

Il Modulo avrà una durata complessiva di 30 ore e prevede il coinvolgimento di 30 ragazzi della

scuola secondaria di 1° grado e delle classi terminali della scuola primaria suddivisi in due gruppi di

15. I destinatari saranno selezionati tra quanti hanno maggiore difficoltà espressive e che hanno

bisogno di essere spronati sul versante ideativo e produttivo

Mod. 8 PlayLab – Laboratori di educazione alla pace e al benessere

Il modulo, a cura dell’associazione “Oltre la tenda”, prevede l’attuazione di laboratori, per bambini e

ragazzi, di espressione attraverso canali artistici quali la musica e il colore; di educazione alla relazione

e alla integrazione sociale; e di promozione della consapevolezza di sé nelle aree: corporea, emotiva,

comportamentale e cognitiva. La musica e il colore sono potenti strumenti per dare forma al proprio

mondo interiore e condividere con gli altri un nuovo modo di stare insieme incentrato sul rispetto e

l’ascolto reciproco in un clima divertente.

Obiettivi:

- Promuovere il benessere psicologico

- Sviluppare le singole capacità e l’acquisizione di nuove competenze (relazionali e pratiche)

- Sviluppare consapevolezza e capacità di scegliere

- Incrementare l’autostima e la fiducia in se stessi e negli altri

- Educare allo stare in relazione e all’accettazione di sé e delle diversità e fragilità

- Promuovere l’immagine della scuola come punto di riferimento e luogo di scambio e

arricchimento Prevenire la dispersione scolastica e i fenomeni psicosociali “devianti” tipici

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dell’istituzione scolastica e della vita dei minori (bullismo, cyber bullismo, emarginazione, auto

distruttività)

Il modulo avrà una durata complessiva di 60 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola

primaria.

Mod. 9 Orto sociale

Il modulo, affidato all’associazione “Città senza periferie” permetterà ai bambini di occuparsi degli

orti, allestiti negli spazi verdi intorno ai tre plessi scolastici, e di lavorare a contatto con i genitori e

con contadini esperti. “Città senza periferie”, inoltre, darà il proprio supporto per la costituzione di

un'Associazione dei Genitori e di un “database delle professioni”.

OBIETTIVO GENERALE: aumentare la coesione familiare ed il coinvolgimento dei genitori

nell'educazione dei figli, incoraggiandoli a collaborare e a trascorrere più tempo insieme.

Obiettivi specifici: incrementare le occasioni di condivisione di “tempo di qualità” tra genitori e figli,

coinvolgendoli in ogni fase del modulo, dalla semina alla vendita dei prodotti; sensibilizzare sia i più

piccoli che gli adulti ad un rapporto armonioso con la natura, riscoprendo tecniche di coltivazione e

prodotti tipici del territorio.

Le attività saranno realizzate nel corso dell’intero anno scolastico ma nei mesi in cui le condizioni

metereologiche sono ottimali per lo svolgimento di attività all'aperto. Il modulo avrà una durata

complessiva di 30 ore e prevede il coinvolgimento di alunni della scuola primaria e genitori.

Mod. 10 Dal micro al macroscopio

Il modulo è affidato all’associazione Goccia blu Campania.

Ha tra le sue finalità quella di avvicinare gli alunni allo studio della Biologia, delle sue tecnologie ed

applicazioni.

Obiettivi: migliorare le conoscenze degli allievi in alcuni settori della biologia integrando la

formazione di base, offerta dalla scuola, con attività pratiche, esterne e in laboratorio; aumentare il

senso di responsabilità e la sicurezza dei ragazzi in se stessi, nelle proprie capacità di portare avanti

compiti e iniziative in autonomia; aiutare gli allievi a individuare la propria predisposizione personale

per l’ambito disciplinare proposto, favorendo così le scelte verso percorsi universitari o lavorativi;

fornire spunti di riflessione, ponendo l’attenzione, in particolar modo, sulle grandi scoperte che

hanno contribuito alla storia e all’evoluzione della moderna Biologia; favorire un proficuo

consolidamento delle relazioni scuola-territorio.

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Contenuti: le cellule animali e vegetali, il DNA, la mitosi, la meiosi, le proteine, i microrganismi,

tessuti e organi.

Il modulo ha una durata complessiva di 30 ore e coinvolge studenti della scuola secondaria di 1°

grado.

Mod. 11 STEM: il pensiero creativo per la cittadinanza attiva

Il modulo è affidato alla NOESI EVOLUTION S.R.L. UNIPERSONALE

La proposta progettuale mira ad affermare l’empowerment delle studentesse e degli studenti in un

percorso di approfondimento incentrato sul coding e su elementi di robotica educativa. E’ prevista

l’implementazione di una didattica laboratoriale in cui allieve ed allievi saranno destinatari di

metodologie che gli consentiranno di sviluppare le abilità creative ed il pensiero computazionale.

Gli obiettivi specifici sono:

- Favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza tra gli allievi della propria attitudine

verso le conoscenze scientifiche e tecnologiche;

- Favorire la capitalizzazione della cultura digitale;

Aiutare gli allievi a trasformare una situazione complessa in soluzioni possibili attraverso una

didattica attiva problem based

Il modulo prevede la realizzazione di un ambiente ricco ed integrato, in cui il gruppo classe sarà

supportato a realizzare la trasformazione delle conoscenze disciplinari in competenze e

l’integrazione tra conoscenze disciplinari e conoscenze trasversali.

Coinvolgerà studenti delle classi terminali di scuola primaria e secondaria di 1° grado e avrà una

durata complessiva di 30 ore.

Mod. 12 Digital storytelling

Il modulo è affidato a Paidea s.a.s.

Il modulo mira a fornire le conoscenze e competenze riguardanti la narrazione multimediale e

l’utilizzo persuasivo, strategico e consapevole di questa per i diversi mezzi di comunicazione (stampa,

tv, pubblicità, video, radio, etc.).

Obiettivi generali e formativi:

Migliorare e potenziare le capacità comunicative, linguistiche e di espressione degli studenti;

Acquisire, consolidare e/o approfondire la lingua italiana;

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Fornire ai discenti strumenti adeguati per interfacciarsi con la narrazione multimediale (testo,

immagini, musica, etc.);

Ampliare il bagaglio linguistico degli studenti, favorendo la ricerca linguistica e lo studio dei vari

registri di settore;

Fornire elementi grammaticali e lessicali della lingua italiana;

Presentare agli studenti la differenza tra registro linguistico formale e informale;

Dotare gli studenti delle competenze necessarie per utilizzare un lessico specifico per il settore

cui devono rivolgersi.

Coinvolgerà studenti delle classi terminali di scuola primaria e secondaria di 1° grado e avrà una

durata complessiva di 30 ore.

Mod. 13 Robotica kids

Il modulo è affidato TECNOGEA S.r.l

L’impiego della robotica educativa nella scuola può essere di grande aiuto perché favorisce la

realizzazione di ambienti di apprendimento in grado di coniugare scienza e tecnologia, teoria e

laboratorio. Attraverso l’utilizzo di mattoncini LEGO®, gli alunni costruiscono e programmano,

divertendosi, alcuni robot. Il modulo è fondato su un approccio costruttivista al sapere, in un

contesto in cui gli alunni possono imparare operando. L’uso didattico dei Lego può offrire la

possibilità di investigare e conoscere concetti che sono troppo astratti o difficili da comprendere. Il

carattere multidisciplinare della robotica consente poi di avvicinare gli allievi all’informatica, a lla

meccanica, alla matematica, alle fisica etc.

Gli obiettivi perseguiti sono:

Coinvolgere gli alunni nel processo di apprendimento e di costruzione delle conoscenze,

promuovendo il pensiero creativo.

Utilizzare l’operatività, stimolare la capacità di analisi, la capacità organizzativa e la capacità di

comunicare

Coinvolgerà studenti delle classi terminali di scuola primaria e secondaria di 1° grado e avrà una

durata complessiva di 30 ore.

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9. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

9.1 Le scuole dell’istituto e la popolazione scolastica

Le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Radice - Sanzio -

Ammaturo” sono dislocate in cinque plessi: Radice (sede centrale), Alberti, Cacciottoli, San

Francesco, Selva Cafaro.

Nei plessi sono presenti i seguenti segmenti scolastici:

PLESSO

SEGMENTI

RADICE INFANZIA PRIMARIA

ALBERTI INFANZIA

SELVA CAFARO INFANZIA PRIMARIA SEC.1° GRADO

SAN FRANCESCO INFANZIA PRIMARIA

CACCIOTTOLI PRIMARIA SEC.1° GRADO

Per l’anno scolastico 2017/18 le classi attive sono complessivamente 56 così distribuite:

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

DI 1° GRADO

12 35 10

La popolazione scolastica è così distribuita:

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI

1° GRADO

243 609 167

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70

9.2 Organizzazione didattica complessiva

Il monte ore settimanale della didattica nei singoli segmenti e plessi è il seguente:

PLESSO SEGMENTO N° CLASSI ORARIO SETTIMANALE

RADICE INFANZIA 6 40 ORE

PRIMARIA 23 27 ORE

ALBERTI INFANZIA 2 40 ORE

SAN FRANCESCO INFANZIA 2 40 ORE

PRIMARIA 6 27 ORE

SELVA CAFARO INFANZIA 2 40 ORE

PRIMARIA

SECONDARIA 1° GRADO

3

6

27 ORE

30 ORE

CACCIOTTOLI PRIMARIA 3 27 ORE

SECONDARIA 1° GRADO 4 30 ORE

L’orario di funzionamento è articolato in tutti i plessi su 5 giorni:

PLESSO SEGMENTO INGRESSO USCITA

RADICE INFANZIA 8.15 16.15 PRIMARIA

Lunedì - Giovedì Venerdì

8.00 8.00

13.30 13.00

ALBERTI INFANZIA 8.15 16.15 SAN FRANCESCO INFANZIA 8.00 16.00

PRIMARIA Lunedì - Giovedì

Venerdì

8.00 8.00

13.30 13.00

SELVA CAFARO INFANZIA 8.15 16.15 PRIMARIA

Lunedì - Giovedì Venerdì

8.00 8.00

13.30 13.00

SECONDARIA 1° GRADO 8.00 14.00 CACCIOTTOLI PRIMARIA

Lunedì - Giovedì Venerdì

8.00 8.00

13.30 13.00

SECONDARIA 1° GRADO 8.00 14.00

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9.3 Organigramma

Per gestire la complessità dell’Istituto è stato adottato un modello organizzativo in grado di realizzare

una vera e propria governance dei processi e delle azioni:

FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO

1° Collaboratore del D.S. con funzioni vicarie

Organizzazione

Ins. Anna Cangiano

2° Collaboratore del D.S. Ins. Gabriella Palma

Coordinatori di plesso Inss. Cangiano, Galloppi, Gambardella, Moccia, Scala

RSPP Sicurezza

Ing.Parascandolo

Organigramma sicurezza Personale incaricato

RLS Ins. Menditti

Funzioni strumentali al PTOF PROGETTUALITA’ D’ISTITUTO

INCLUSIONE CONTINUITA’, TERRITORIO, RETE

COMUNICAZIONE

Didattica

Ins. Sodano

Inss. Besia – Monaco Ins. Cutolo

Ins. Vallefuoco

Referenti di settore Inss. Cangiano, Nurra, Palma

Gruppo NIV Inss. Cangiano, Ciasullo, Fusacchia, Ruggiero, Sommese

Animatore digitale Ins. Rinaldi

Team per l’innovazione Inss. Besia, Gambardella, Vallefuoco

GLH D.S. Docenti di sostegno e docenti di classe degli alunni H

GLI Inss. Besia, De Vita, Mazzara

Dipartimento verticale Ambito linguistico

In via di costituzione

Dipartimento verticale Ambito Logico-Matematico

In via di costituzione

Dipartimento dispersione Inss. Milone, Rocco, Sorgente

Dipartimento Ricerca e innovazione della didattica

Inss. Altieri, Cesario, Gambardella, Papaccio

Coordinatori di classe Scuola Sec.1° grado

Proff. Castaldo, Vicari, De Riso, Cava, Ciampi, Sarracco, Esposito, Altieri,

Papaccio

Gruppo correzione prove Invalsi

Inss. Besia, Cozzolino, De Vita, Rocco, Vallefuoco

Referente uscite didattiche Ins. Menditti

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FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO

Consiglio d’Istituto

Coordinamento, gestione e controllo

Presidente S. Polise D.S. F.Nocera

Componente docente Rocco, Papaccio, Galloppi,

Gambardella, Ciasullo, Moccia, Nurra, Cozzolino

Componente ATA Di Meglio, Frate

Componente genitori Bossa, Nocera, Alighieri, D’Orsi, Mavilie, Palomba,

Polise, Tolino

Giunta esecutiva D.S. Nocera DSGA Daniele Ins. Galloppi

Sigg. Alighieri, Polise A.A. Di Meglio

Collegio dei docenti Consigli di

Classe/Interclasse/Intersezione

Tutti i docenti in servizio nell’Istituto

RSU Ins. Fusacchia, Galloppi, Menditti

Organo di Garanzia Ins. Papaccio, Sigg. Golia, Ruoppo,

Polise (suppl.)

Comitato per la valutazione dei docenti

D.S. F. Nocera Membro esterno (USR)

DS. Angela Russo Componente docente:

Monaco, Sommese, De Vita Componente genitori:

Sig.re Polise, D’Orsi

FIGURA/ORGANO AMBITO FUNZIONE PERSONALE INCARICATO

Direttore dei Servizi Generali e

Amministrativi

Coordinamento e direzione

amministrativa

Dott.ssa Daniele

Assistenti amministrativi Didattica, personale,

contabilità, contratti,

protocollo, acquisti

Sigg. Di Meglio, Frate,

Gibotta, , Rubbo

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Collaboratori scolastici Vigilanza, assistenza,

accoglienza, pulizia

Sigg. Ciccarelli, Ilardo, Pace

A. Visconti, Insabato, Lauri,

Ferrara, Ignuti, Esposito

Pace P.

9.4 Organizzazione uffici

Dirigenza

L’ufficio del Dirigente Scolastico è situato nella sede centrale dell’Istituto, in via R.Cuomo, 78 – Napoli.

Il Dirigente riceve nel suo ufficio tutti i giorni su appuntamento dalle 8.30 alle 10.00.

In caso di richiesta, è disponibile a ricevere le famiglie nei rispettivi plessi.

Recapiti:

Tel./Fax.: 0817590290

Email: [email protected]

Uffici di Segreteria

Gli uffici di Segreteria della sede centrale sono aperti al pubblico:

Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 8.30 alle 10.30

Martedì e giovedì: dalle 14.00 alle 15.30

L’ufficio di Segreteria del Plesso “Cacciottoli” (via Cupa Carbone, 65 bis) è aperto al pubblico:

tutti i giorni: dalle 8.30 alle 12.30

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74

10 ORGANICO DELL’AUTONOMIA

10.1 Storico organico classi e proiezioni

L’attuale situazione vede l’istituto in crescita nella sede centrale e in lieve perdita nei plessi, in

particolare per quanto riguarda la formazione delle classi di Scuola Primaria.

Più critica appare la situazione della Scuola Secondaria di 1° grado, sulla quale si stanno concentrando

azioni di rilancio in collaborazione con l’Ente locale di riferimento e con le associazioni del terzo

settore operanti sul territorio.

Organico classi/sezioni per plesso a.s. 2016/17

Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado

RADICE 6 22 /

ALBERTI 2 3 /

SELVA CAFARO 2 3 2

CACCIOTTOLI / 3 3 SAN FRANCESCO 2 6 /

SANZIO / / 2

TOTALE 12 37 7

Organico classi/sezioni per plesso a.s. 2017/18

Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado

RADICE 6 23 /

ALBERTI 2 / /

SELVA CAFARO 2 3 6

CACCIOTTOLI / 3 4

SAN FRANCESCO 2 6 /

TOTALE 12 35 10

Ipotesi formazione classi/sezioni per plesso a.s. 2018/19

Plesso Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di 1° grado

RADICE 6 23 /

ALBERTI 2 / /

SELVA CAFARO 2 4 8

CACCIOTTOLI / 3 5

SAN FRANCESCO 2 5 /

TOTALE 12 35 13

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10.2 Fabbisogno di organico

Il fabbisogno di organico è stato ipotizzato sulla base di una ipotesi previsionale che potrà essere

confermata solo al termine delle operazioni di iscrizione alle classi iniziali di scuola dell’Infanzia, Scuola

Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado.

Posti comuni e di sostegno

Sulla base delle previsioni sopra riportate si ipotizza:

Settore Annualità Posto comune

Posto di sostegno

Specialista L2

IRC Motivazione

a.s. 2016-17 24 5 / 18h Tempo pieno Scuola

dell’Infanzia a.s. 2017-18 24 5 / 18h

a.s. 2018-19 24 5 / 18h

a.s. 2016-17 45 16 2 4 + 2h 27h settimanali Scuola

Primaria a.s. 2017-18 44 16 2 4

a.s. 2018-19 44 17 2 4

Settore Classe di concorso/ sostegno

a.s. 2016-17 (docente + spezzone

orario)

a.s. 2017-18 (docente + spezzone orario)

a.s. 2018-19 (docente + spezzone orario)

Motivazione

A028 ED.ARTISTICA

14h 16h 1

A030 ED.FISICA

14h 16h 1

A032 ED.MUSICALE

14h 16h 1

A033 ED.TECNICA

14h 16h 1

Scuola Secondaria Di 1° grado

E

30h settimanali A043

MAT.LETTERARI

3 + 9h 4 4 + 9h

A059 SC.MAT.CHIM.

FISICHE E NAT.

2 + 6h 2 + 12h 3

A245 LINGUA

FRANCESE

14h 16h 1

A345 LINGUA

INGLESE

1 + 3h 1 + 6h 1 + 9h

AD00 SOSTEGNO

5 5 5

IRC 7h 8h 9h

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Posti per il potenziamento a.s. 2018/19

La previsione dei posti di potenziamento è riferita all’anno scolastico 2018/19. L’Istituto si riserva di

rivederne il piano in base agli esiti registrati al termine dell’anno scolastico.

Scuola Primaria

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)

n. docenti

Motivazione

Posto comune 1 Supporto organizzativo e didattico

3 Potenziamento ambito linguistico

3 Potenziamento ambito logico – matematico

Docente specialista L2 2 Potenziamento L2

Scuola Secondaria di 1° grado

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso

scuola secondaria, sostegno…)

n. docenti

Motivazione

A043 1 Potenziamento ambito linguistico

Potenziamento metodo di studio

A059 1 Potenziamento ambito logico - matematico

Potenziamento metodo di studio

10.3 Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario

(comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015)

Tipologia n.

Assistente amministrativo 7

Collaboratore scolastico 18

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11. PNSD – PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il

MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una

dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola,

come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta di

un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche

a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e

le strategie usate con gli alunni in classe.

La legge 107 ha previsto che le progettualità dei Piani Triennali dell’Offerta Formativa includano azioni

coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi :

10.3.1.1 di sviluppo delle competenze digitali degli studenti

10.3.1.2 di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a

migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche

10.3.1.3 di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la

governance, la trasparenza e la condivisione di dati

10.3.1.4 di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della

cultura digitale

10.3.1.5 di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione

digitale nella amministrazione

10.3.1.6 di potenziamento delle infrastrutture di rete

10.3.1.7 di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali

10.3.1.8 di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato

digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente

dalle scuole.

Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore

Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del

PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD

prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento

successivo).

L’AD dovrà “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate

all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano

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78

Nazionale Scuola Digitale”.

Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti:

1. Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la

partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.

2. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il

protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche

strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie

e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

3. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche

sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti

per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;

informazione su innovazioni esistenti in altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni

della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre

figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), l’Animatore Digitale dell’Istituto,

prof.ssa Rinaldi, ha presentato il proprio piano di intervento, soggetto a modifiche e variazioni

in accordo con i cambiamenti che eventualmente si presenteranno nel corso del prossimo

triennio sia a livello normativo sia i considerazione delle esigenze della comunità scolastica.

Il Piano è allegato al presente documento.

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79

12. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Al fine di intraprendere un processo di significativo ammodernamento dell’offerta formativa

dell’Istituto nel corso del triennio si prevede di realizzare:

Le attrezzature e le infrastrutture materiali che si prevede di acquistare concorrono alla realizzazione

delle azioni inserite nel Piano di miglioramento dell’istituto e contribuiscono al raggiungimento delle

priorità strategiche.

Dotare l'istituto di una rete in grado di creare i presupposti per una efficace comunicazione interna ed esterna e per mettere a sistema una didattica innovativa che richieda l'uso di tecnologie e di una buona connettività

Realizzare un portale d’istituto con dominio .gov.it in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna

Realizzare ambienti di apprendimento sempre più innovativi con incremento della dotazione tecnologica a disposizione delle singole classi

Realizzare un’infrastruttura di segreteria digitale per la dematerializzazione della segreteria scolastica con digitalizzazione dei flussi procedimentali che interessano gli uffici amministrativi dell’istituto

RETE

PORTALE

LIM SEGRETERIA DIGITALE

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8

0

Nel dettaglio:

INFRASTRUTTURA/ ATTREZZATURA

MOTIVAZIONE FONTI DI FINANZIAMENTO

RETE LAN/WLAN

Priorità strategica Rafforzare le competenze di base

Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella didattica

Prot.n. AOODGEFID/9035-13.07.15 Asse II Infrastrutture per l’istruzione FESR-Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

PORTALE Priorità strategica Educare all'esercizio di una cittadinanza consapevole attraverso la maturazione del senso di appartenenza al progetto di scuola

Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna

Dotazione ordinaria

LIM

Priorità strategiche Sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da parte degli studenti Rafforzare le competenze di base

Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Dotare gli spazi didattici di connessione al fine di implementare l'uso delle tecnologie nella didattica

Prot. n.AOODGEFID-22259-30.11.15 Asse II Infrastrutture per l’istruzione FESR - Obiettivo specifico 10.8 “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave.

SEGRETERIA DIGITALE

Priorità strategiche Sostenere l'inclusione e prevenire l'abbandono del personale progetto formativo da parte degli studenti

Obiettivo di processo Ambiente di apprendimento Realizzare una infrastruttura in grado di mettere in rete i sei plessi in cui è articolato l'istituto per una efficace comunicazione interna ed esterna

Dotazione ordinaria

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81

13. CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE AZIONI DEL PTOF

13.1 Riferimenti normativi

Il decreto legislativo n. 62/2017 recante norme in materia di valutazione e di certificazione delle

competenze, approvato ai sensi dell’art.1 commi 180 e 181 della Legge 107/2015, apporta

importanti modifiche al decreto n. 122 del 2009, Regolamento recante coordinamento delle norme

vigenti per la valutazione.

Al decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, seguono il DM n. 741/2017, dedicato a

disciplinare in modo organico gli esami di Stato di scuola secondaria di I grado, il DM n. 742/2017,

con il quale sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze, e la

nota n. 1865 del 10 ottobre 2017, volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione

delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Allo stato attuale, il Collegio dei docenti dell’Istituto ha nominato un gruppo di lavoro, coordinato

dal Dipartimento di ricerca e innovazione delle didattica per rivedere modalità e strumenti

complessivi inerenti tanto la valutazione degli apprendimenti quanto la valutazione del

comportamento.

Si riportano in sintesi le novità oggetto di approfondimento.

• Valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Il collegio dei docenti delibera i criteri e

le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento. I criteri saranno resi pubblici

e inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa. I voti in decimi saranno accompagnati dalla

descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. La

valutazione del comportamento non sarà più espressa in voti decimali, ma con un giudizio sintetico.

Non è più prevista la non ammissione alla classe successiva per chi consegue un voto di

comportamento inferiore a 6/10. Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe

successiva e alla prima classe della scuola secondaria di I grado anche in presenza di livelli di

apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione.

• Prove INVALSI. Nella scuola primaria le prove si sostengono in seconda e quinta. In quinta viene

introdotta una prova in inglese coerente con il Quadro comune europeo di riferimento delle lingue

e con le Indicazioni nazionali per il curricolo. Nella secondaria di I grado le prove si sostengono in

terza, ma non fanno più parte dell’esame. Alle prove di italiano e matematica, si aggiunge la prova

di inglese. Le prove saranno computer-based. La partecipazione sarà requisito per l’accesso

all’Esame, ma non inciderà sul voto finale.

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82

• Esame conclusivo del primo ciclo. L’ammissione all’esame è subordinata alla frequenza di almeno

tre quarti del monte ore annuale, alla non presenza di sanzioni disciplinari che comportano la non

ammissione all’esame, e alla partecipazione alle prove INVALSI di italiano, matematica e inglese.

Le prove scritte dell’esame sono tre:

1. italiano: le tracce dovranno comprendere un testo narrativo o descrittivo; un testo

argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il quale dovranno essere

fornite indicazioni di svolgimento; una traccia di comprensione e sintesi di un testo letterario,

divulgativo, scientifico;

2. matematica: la prova sarà strutturata con problemi articolati su una o più richieste e quesiti a

risposta aperta;

3. lingua straniera: La prova potrà consistere in: questionario di comprensione di un testo;

completamento di un testo in cui siano state omesse parole o gruppi di parole; riordino e riscrittura

o trasformazione di un testo; elaborazione di un dialogo su traccia articolata; elaborazione di una

lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita

quotidiana; sintesi di un testo.

Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze

previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di

risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline e prenderà in

considerazione anche le competenze di Cittadinanza e Costituzione.

Il voto finale deriverà dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e

del colloquio. Potrà essere assegnata la lode.

• Certificazione delle competenze. Insieme al diploma finale del I ciclo sarà rilasciata una

Certificazione delle competenze con riferimento alle competenze chiave europee. Saranno otto le

competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua

straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze

digitali, capacità di imparare ad imparare competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa,

consapevolezza ed espressione culturale Per ognuna di esse va indicato il livello conseguito

(avanzato, intermedio, base, iniziale).

Al temine del lavoro di studio e approfondimento, il materiale condiviso e discusso in Collegio dei

docenti sarà pubblicato in allegato al presente documento.

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83

13.2 Controllo e monitoraggio delle azioni del PTOF

Lo scopo del monitoraggio delle azioni intraprese è quello di vagliarne la realizzazione, gli esiti e

soprattutto le risposte dei soggetti coinvolti, per poter eventualmente intervenire con le opportune

modifiche” (dal Dizionario di Pedagogia e Scienze dell’Educazione - P.Bertolini - Zanichelli).

Il monitoraggio, quindi, è una procedura di osservazione sistematica, è un insieme organizzato di

attività finalizzate al reperimento di dati e informazioni sullo sviluppo di un fenomeno complesso

entro un determinato sistema di azioni, di regole, di procedure, di fatti.

Il monitoraggio e la valutazione acquistano importanza decisiva all'interno di una scuola che progetta

il suo miglioramento. Essi costituiscono strumento indispensabile per il controllo in itinere e per

l’innalzamento della qualità del servizio.

Una scuola autonoma che progetta in modo innovativo deve rispondere alle caratteristiche

identitarie e di indirizzo e deve dotarsi degli strumenti di misura dell’efficacia della sua azione, in

modo da poter apportare le necessarie correzioni sia in itinere che a conclusione delle attività

didattiche e dei progetti.

L'attuazione di processi di monitoraggio è di competenza delle Funzioni Strumentali, ciascuna per le

aree presidiate, e del Nucleo Interno di Valutazione. Attraverso la costruzione e l’adozione di

strumenti e modelli adeguati faciliteranno il confronto costante con i referenti dei progetti e con i

coordinatori dei consigli di classe per la valutazione degli esiti delle attività svolte, la rielaborazione

dei dati raccolti, la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni e l’elaborazione delle relative

proposte di miglioramento da proporre al Collegio dei docenti.

La nuova sfida che interessa l’Istituto è quella di predisporre strumenti efficaci di valutazione e

autovalutazione che possano essere utilizzati per il confronto con il Sistema di valutazione nazionale

e con i sistemi locali.

I processi di autoanalisi/valutazione sono una risorsa essenziale per lo sviluppo qualitativo

dell'offerta formativa tramite l'introduzione di concetti di riflessione e analisi delle prassi; essi

favoriscono la crescita professionale dei docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.

In tale ottica, la scuola verifica e valuta le azioni e gli interventi del piano nei confronti non solo degli

alunni, ma anche nei riguardi delle azioni messe in atto dalla scuola nel suo complesso.

Oggetto di autovalutazione sarà dunque l’intero PTOF che verrà monitorato in merito ai seguenti

indicatori:

livello e modalità di attuazione

vincoli incontrati

risorse che ne hanno consentito l'attuazione

livello di partecipazione e condivisione rispetto alle diverse componenti scolastiche

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risultati

proposte di miglioramento

Monitoraggio, autovalutazione e valutazione riguarderanno tutte le componenti della scuola:

didattiche, organizzative e gestionali nonché gli enti e i soggetti collaboratori.

Procedure e strumenti

Il monitoraggio delle azioni previste nell’ambito del Piano Triennale dell’Offerta Formativa avviene

attraverso una ben combinata rilevazione quantitativa ed una accurata descrizione qualitativa di

alcuni elementi caratterizzanti i fenomeni osservati.

L’Istituto fa riferimento, per l’intero impianto organizzativo, didattico, amministrativo, alle sedi di

autovalutazione (Elaborazione / aggiornamento Rapporto di Autovalutazione); per le singole azioni

progettuali, fa riferimento ai dati raccolti in fase iniziale, in itinere e al termine delle operazioni,

attraverso somministrazione di questionari rivolti agli attori coinvolti, e alla ricaduta in termini

formativi, di gradimento, di riuscita.

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L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti

delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste