PROTEINE E AMINOACIDI (Enrico Finotti). Le proteine sono molecole complesse formate da aminoacidi;...
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PROTEINEE
AMINOACIDI(Enrico Finotti)
Le proteine sono molecole complesse formate da aminoacidi; esplicano moltissime funzioni vitali e in pratica sono il risultato dell’espressione genica, cioè l’informazione genetica che risiede nel DNA
DNA RNA + Aminoacidi Proteina
Digestione proteica
Ala-Val-Leu-Arg-Val-Ala
Proteina ingerita
AlaAlaArg
Leu
Val
ValVal-Arg-Ala-Ala-Leu-Val
Nuova proteina sintetizzata
Il Turover Proteico
Le proteine nel corpo umano ammontano a circa 12 Kg
250 g di proteine sono soggette a turnover proteico
Una quantità che è circa tre voltesuperiore a quella dei normali consumi
alimentari
(LARN) Livelli di assunzione Raccomandata di proteine
Età in Anni Livello di Sicurezza (L.S.)g di proteine/Kg di peso
corporeo/die
L.S. corretto per la qualità proteica
g di proteine/Kg di peso corporeo/die
0.50 – 0.75 1.65 2.09
0.75 – 1.00 1.48 1.87
1.5 1.17 1.48
2.5 1.13 1.43
3.5 1.09 1.38
4.5 1.06 1.34
5.5 1.02 1.29
6.5 1.01 1.28
7.5 1.01 1.28
8.5 1.01 1.28
9.5 0.99 1.25
(LARN) Livelli di assunzione Raccomandata di proteine (Maschi)
Età in Anni Livello di Sicurezza (L.S.)g di proteine/Kg di peso
corporeo/die
L.S. corretto per la qualità proteica
g di proteine/Kg di peso corporeo/die
10.5 0.99 1.25
11.5 0.98 1.24
12.5 1.00 1.27
13.5 0.97 1.23
14.5 0.96 1.22
15.5 0.92 1.17
16.5 0.90 1.14
17.5 0.86 1.09
(LARN) Livelli di assunzione Raccomandata di proteine (Femmine)
Età in Anni Livello di Sicurezza (L.S.)g di proteine/Kg di peso
corporeo/die
L.S. corretto per la qualità proteica
g di proteine/Kg di peso corporeo/die
10.5 1.00 1.27
11.5 0.98 1.24
12.5 0.96 1.22
13.5 0.94 1.19
14.5 0.90 1.14
15.5 0.87 1.10
16.5 0.83 1.05
17.5 0.80 1.01
(LARN) Livelli di assunzione Raccomandata di proteine
Livello di Sicurezza (L.S.)
g di proteine/Kg di peso corporeo/die
L.S. corretto per la qualità proteica
g di proteine/Kg di peso corporeo/die
Adulto 0.75 0.95
Gestazione 6
Allattamento 17
VALORE BIOLOGICO DELLE PROTEINE
Aminoacidi essenziali: aminoacidi che necessitano di essere assunti con la dieta
IsoleucinaLeucinaLisina
MetioninaFenilalanina
TreoninaTriptofano
Valina
Aminoacidi non essenziali: aminoacidi che sono sintetizzati dall’organismo
ArgininaCistinaIstidina TirosinaAlanina
Ac. AsparticoAc. Glutammico
GlicinaProlinaSerina
Idrossiprolina
AMINOACID SCORE
mg di aa in 1 g di proteina test
mg di aa in 1 g di proteina campione
AMINOACIDI(mg/g di proteina)
AA FAO Uovo Latte Latte (mucca) (umano)Istidina 16 22 27 26Isoleucina 13 54 47 46Leucina 19 86 95 93Lisina 16 70 78 66Metionina+Cistina 17 57 33 42Fenilalanina+Tirosina 19 93 102 72Treonina 9 47 44 43Triptofano 5 17 14 17Valina 13 66 61 55
L’aminoacido che presenta ilvalore più basso è definito come
l’aminoacido limitante
PROBLEMI ASSOCIATI ALLE PROTEINE
CELIACHIAE
ACRILAMIDE
Le persone affette da celiachia presentano bassi valori di emoglobina, albumina serica, ferritina serica, folati
eritrocitari, calcio, potassio, magnesio e ferro. Una deficienza di ferro e folati porta ad anemia. Indipendentemente dallo
stato di atrofia dei villi intestinali la carenza di queste sostanze, in pazienti celiaci, è costante e ciò incide sulla loro
altezza, peso, massa grassa e stato nutrizionale.
LA CELIACHIA
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
La celiachia provoca un’atrofia dei villi intestinali
Che cosa è il glutine?
Il glutine è una fazione proteica del grano, della segale, dell’orzo, dell’avena o delle sue varietà (Triticale) e derivati a cui qualche persona è intollerante e che è solubile in una soluzione di NaCl allo 0.5%
Che cosa sono le prolamine?
Le prolamine sono definite come la frazione del glutine che può essere estratta con una soluzione di etanolo/acqua (40-70%).
Le prolamine del grano sono dette gliadine, quelle della segale: secaline, quelle dell’orzo: ordeine e quelle dell’avena: avenine
Durante questi ultimi anni in molti alimenti, che avevano
subito dei processi termici, è stata trovata l’ACRILAMIDE
CH2=CH-CONH2
che probabilmente è un carcinogeno (IARC 1994).
Questa sostanza si forma, attraverso la reazione di Maillard, dal glucosio o fruttosio
con l’asparagina, a temperature di 120-170°C (Mottram D.S. 2002)
L’ACRILAMIDE
I LIPIDI(Enrico Finotti)
Funzione degli acidi grassi
Gli acidi grassi sono sintetizzati nell’organismo umano a partire dai grassi alimentari, dai grassi di deposito e dai lipid endogeni. La degradazione degli acidi grassi avviene tramite la beta-ossidazione in acetilcoenzimaA, il quale viene utilizzato per la biosintesi di nuovi acidi grassi oppure degradato nel ciclo di krebs (con ossigeno) in acqua e anidride carbonica liberando energia. si nota che le proteine, i glucidi e i lipidi alimentari sono trasformabili tutti in acidi grassi. i lipidi organici e quelli alimentari vengono smaltiti senza resti (tramite il ciclo dell’acidi citrico) con l’uso di ossigeno in energia, acqua e anidride carbonica.
Gli acidi grassi saturi hanno prevalentemente un ruolo energetico
Gli acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) hanno un ruolo
Energetico e favorirebbero la formazione delle HDL
Gli acidi grassi polinsaturi hanno importanti ruoli strutturali e metabolici
Ruolo degli acidi grassi
Apporto di acidi grassi totali(LARN)
35% - 40% fino al secondo anno di vita
30 % nell’adolescenza
25% nell’età adulta
(LARN) Livelli di assunzione raccomandati di acidi grassi essenziali
Categoria Età 6 3
Anni g/die g/die
Lattanti 0.5 –1 4 0.5
Bambini 1 –3 4 0.7
Bambini 4 – 6 4 1
Bambini 7 – 10 4 1
Maschi 11 – 14 5 1
Maschi 15 – 17 6 1.5
Maschi >= 18 6 1.5
Femmine 11 – 14 4 1
Femmine 15 – 17 5 1
Femmine >=18 4.5 1
Gestanti 5 1
Nutrici 5.5 1
Acidi grassi cis e trans
Gli acidi grassi trans non dovrebbero superare i 5 g/die. Infatti, studi recenti suggeriscono un ruolo negativi degli acidi grassi trans nell’ambito del processo aterogenetico
C16
:1C
16:0
C18:1 cis
C18
:1 tr
ans
C18:2C22:0
C18:1
Trans
XX..XHXH
..
LOOLOO..
OO22
LHLH
LOOHLOOH
RadicaleRadicalePerossilePerossile
idroperossido lipidicoidroperossido lipidico
PEROSSIDAZIONE DI UN ACIDO GRASSO POLINSATUROPEROSSIDAZIONE DI UN ACIDO GRASSO POLINSATURO
Formazione degli Idroperossidi
HNE = 4 hydroxynon-2-enal, ONA = 9-oxononanoic acid
Formazione degli Idroepossidi
HNE = 4 hydroxynon-2-enal, ONA = 9-oxononanoic acid
TRIPLETTO Energia = 0
SINGOLETTO Delta g Energia = 96 Kj
SINGOLETTO Sigma g Energia = 160 Kj
Il singoletto dell’ossigeno reagisce direttamente con i doppi legami senza la formazione di radicali liberi
Le regole di Hund:1) lo stato fondamentale ha sempre il massimo valore della molteplicità di spin2) se esistono più stati aventi la massima molteplicità di spin fra di essi il più stabile è quello che ha il valore L più elevato.3) per uno stato derivante da una configurazione riferentesi a un guscio pieno meno che a metà, le energie dei sottostati crescono al crescere di J mentre accade l’opposto quando il guscio è pieno più che a metà. (Chimica inorganica, A. Cotton – G. Wilkinson)
2S+1=L
2x(1/2+1/2)+1= 3
2x(+1/2 -1/2)+1= 1
Dove S = ± ½ Spin
L = Molteplicita’ dello Spin
Luce U.V. o Catalizzatori
Dalle regole quanto meccaniche della conservazione dello spin le reazioni fra specie in stato di tripletto e quelle in stato di singoletto sono spin-forbidden perciò possiedono una alta barrieria cinetica di reazione. Per questa ragione l’ossigeno non reagisce facilmente con i composti organici, benché energeticamente la reazione sia molto favorita.
luce e i catalizzatori metallici servono a bypassare la regola dello spin-forbidden
Non a caso la natura nel citocromo c ossidasi usa il ferro, e il tetramanganese nei sistemi fotosintetici. Il life time del singoletto dipende dalla matrice organica in cui si trova. In una soluzione acquosa è di circa 3 microsecondi, un life time piuttosto alto, conseguentemente le reazioni del singoletto sono altamente specifiche se comparate ad altre forme ossidanti derivanti dall’ossigeno molto più reattive. Per esempio il singoletto reagisce selettivamente con la guanina che possiede il più basso potenziale redox fra i nucleotidi costituenti il DNA
Come ci si difende dai ROS (Reactive Oxygen Species)
La superossido dismutase (SOD) converte due anioni superossido In una molecola di perossido di idrogeno e ossigeno, la catalasi, converte il perossido d’idrogeno in ossigeno e acqua.La vitamina E può rompere il legame covalente che i ROS hanno formato tra le catene di acidi grassi dei lipidi di membrana
.O
C16H33o
OH
O C16H33
-tocoferolo
LL..
LHLH
LOLO22 LOOHLOOHLL..
LOLO22..
.O
o
dimerodimero
radicaleradicale -tocoferossile-tocoferossile
LHLH
LOOHLOOH
EE..
EE..
Ossidazione a catenaOssidazione a catenaPropagazionePropagazionea catenaa catena
InibizioneInibizionea catenaa catena
Inibizione dell’ossidazione dei lipidi dall’Inibizione dell’ossidazione dei lipidi dall’-tocoferolo-tocoferolo
Danno al DNA
Deplezione di GSH
Danno diretto alle proteine
Danno al Citoscheletro
Inibizionedella sintesi
di ATP
Sintetasi
Deplezione di NAD(H)
della membrana
Perossidazione e distruzione della membrana
Aumento del Ferro intracellulare
Cessione di ioni metalli ai tessuti circostanti e
danno alle cellule adiacenti
Aumento del danno al DNA,Proteine e Lipidi
Fig. 1 STRESS OSSIDATIVO NELLA SALUTE E NELLA MALATTIA
StressOssidativo
Aumento della Perossidazione Lipidica
Aumento del Ca2+
intracellulare liberoAttivazione del
poli(ADP)RibosioRigonfiamento
LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE
ROO
Molecolabersaglio
Cap
acit
àan
tiossi d
an
te
Tempo
LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE
ROO
Scudo antiossidante Molecola
bersaglio
Cap
acit
àan
tiossi d
an
te
Tempo
Schema reazioni: R-N=N-R 2R + N2
R + O2 ROO
ROO + Crocina ROOH + Crocina
ROO + antiOX ROOH + antiOX
antiOX + Crocina antiOX + Crocina
Misura della capacità antiossidante
Bleaching della crocina
I CARBOIDRATI(Enrico Finotti)
I carboidrati sempliciMonosaccaridi: glucosio e fruttosioDisaccaridi: saccarosio, maltosio e lattosio
I carboidrati composti (polisaccaridi)
Amido: amilosio (glucosio lineare)
amilopectina (glucosio ramificato)
Fibra alimentare: cellulosa, pectine, gomme, emicellulose, mucillagini
L’uomo come la maggior parte dei
mammiferi è in grado di trasformare alcuni
aminoacidi e il glicerolo in glucosio,
e non vi è quindi uno specifico fabbisogno
alimentare per i carboidrati una volta
garantito un sufficiente apporto di
proteine e lipidi quindi non si può parlare
di essenzialità
FABBISOGNO di CARBOIDRATI
Per un soggetto adultosano sono necessari circa
180 g/die di glucosio
FABBISOGNO di CARBOIDRATI
AZIONE ANTIBATTERICA DEL MIELE
OSMOLARITA’
PEROSSIDO DI IDROGENO(H2O2)
ALTRI COMPOSTINON PEROSSIDICI
Basso pH
AZIONE ANTIBATTERICADEL PEROSSIDO DI IDROGENO
GhiandolaIpofaringea
GlucosioOssidase
GLUCOSIO
Perossidod’Idrogeno
H2O2
H2O + O2
H2O2
Residuale
Catalasi
CONSERVANTI ALIMENTARI CHIMICI
Propionato di calcio o di sodio Pane
Benzoato di sodio Bevande gassose, frutta, succhi difrutta, sottaceti, conserve, margarina
Acido sorbico Prodotti derivati da agrumi,sottaceti,formaggi
Anidride solforosa, solfiti e bisolfiti Frutta secca, verdura, vino
Formaldeide (da processi di affumicatura) Carne pesce
Ossidi di etilene e propilene Spezie e frutta secca
Nitrito di sodio Prosciutto e pancetta
IRRADIAZIONE
Consiste nel sottoporre gli alimenti all’azione di radiazione elettromagnetiche come i raggi X, raggi γ e raggi U.V. E’ la tecnica piu’ discussa perche si pensa che rende gli alimenti radioattivi. In realta’ non e’ vero perche’ queste radiazioni non vengono trattenuteLa dose utilizzata e’ in genere bassa e media tale da non determinale la formazione di residui radioattivi nei prodotti trattati
Questi trattamenti servono a:
Ridurre la carica microbica (aumentando la shelf life)
Distruggere i parassiti e gli insetti infestanti
Inibire la germinazione (tuberi e bulbi)
Alcuni alimenti non possono essere irradiati perche’ il procedimento genera effetti indesiderati. Nel gusto, nell’aspetto, e nell’odore dei prodotti.
L’irradiazione infatti puo’ scurire alcuni tipi di carni, puo’ peggiorare il sapore e la consistenza, ossidare i grassi insaturi (irrancidendo il prodotto) e se usata in dosi elevate, scurire il pesce.
STERILIZZAZIONE AD ALTE PRESSIONI
Una pressione esercitata su un liquido incomprimibile si distribuisce uniformementeIn tutte le direzioni con la medesima intensita’ In tutti i punti del liquido (pressione idrostatica) e anche sulla superficie di un corpo (alimento) Immerso in quel liquido(principio di Pascal)
Nel settore industriale le pressioni idrostatiche sono dell’ordine di 100-1.000 Milioni di Pascal