PROSPETTO DI BASE senza firme · 2015-07-20 · 4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE ... 4.7.8 Fonte da...

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1 Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa Capitale sociale al 31/12/14: Euro 42.831.558,00 Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4 Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 Iscritta al n. 8883dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DENOMINATO "BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE" "BANCA DI BOLOGNA A TASSO FISSO" "BANCA DI BOLOGNA STEP UP/STEP DOWN" depositato presso CONSOB in data 20/07/2015 a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015 Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, del Regolamento n.809/04/Ce e del Regolamento Emittenti delibera Consob 11971/99 e successive modifiche. Il Prospetto di Base si compone della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi, del Documento di Registrazione, descrittivo dell’emittente e della Nota Informativa comprensiva del modello delle Condizioni Definitive. In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni Definitive, a cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno rese pubbliche prima dell’inizio di ciascuna offerta. Si veda in particolare la sezione “Fattori di Rischio” di cui alla sezione VI – Nota Informativa del presente Prospetto di Base ed il paragrafo 3 del Documento di Registrazione. Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede della Banca in Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso tutte le Filiali e sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it). L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

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Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa

Capitale sociale al 31/12/14: Euro 42.831.558,00 Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4

Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 Iscritta al n. 8883dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari

PROSPETTO DI BASE

RELATIVO AL PROGRAMMA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI DENOMINATO

"BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE" "BANCA DI BOLOGNA A TASSO FISSO"

"BANCA DI BOLOGNA STEP UP/STEP DOWN"

depositato presso CONSOB in data 20/07/2015

a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015

Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ai sensi della Direttiva 2003/71/CE, del

Regolamento n.809/04/Ce e del Regolamento Emittenti delibera Consob 11971/99 e successive

modifiche.

Il Prospetto di Base si compone della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche

dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi, del Documento

di Registrazione, descrittivo dell’emittente e della Nota Informativa comprensiva del modello

delle Condizioni Definitive.

In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo

Società Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni

Definitive, a cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno

rese pubbliche prima dell’inizio di ciascuna offerta.

Si veda in particolare la sezione “Fattori di Rischio” di cui alla sezione VI – Nota Informativa del

presente Prospetto di Base ed il paragrafo 3 del Documento di Registrazione.

Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede della Banca in

Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso tutte le Filiali e sul sito internet dell’Emittente

(www.bancadibologna.it).

L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto di Base non comporta alcun

giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e

delle notizie allo stesso relativi.

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AVVERTENZA

Si richiama l’attenzione sulla specifica situazione della qualità dei crediti, più ampiamente rappresentata

ai paragrafi 3.1 “Fattori di Rischio” e 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del

Documento di Registrazione. Si riporta di seguito il raffronto tra i dati relativi ai principali indicatori di

rischiosità creditizia di Banca di Bologna con i dati medi di sistema riferiti alla categoria di

appartenenza dell’Emittente (“Banche minori”).

Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia

Indicatori di rischiosità creditizia Banca

31/12/2014

Sistema

2014

Banca

31/12/2013

Sistema

2013**

Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi 9,70% 8,60% (*) 6,14% 7,70% (**)

Sofferenze nette/crediti vs clientela netti 6,01% 4,50%(***) 3,84% 4,00%(***)

Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela

lordi

19,35% 16,80% (*) 16,63% 15,90% (**)

Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela

netti

14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***)

Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 31,49% 36,50% (*) 22,76% 31,50% (**)

Rapporto di copertura delle sofferenze 42,22% 52,10% (*) 40,55% 48,50% (**)

Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 45,46% n.d. 31,26% n.d.

*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015

**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014

***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi

bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”

Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013,

ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50%

al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al

31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).

Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86%

rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51%

rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al

9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.

Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell’Emittente si rinvia al fattore di rischio “Rischio

connesso al deterioramento della qualità del credito dell’Emittente” di cui al capitolo 3.1 “Fattori di

Rischio” del Documento di Registrazione.

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INDICE SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ ............................................................................................. 6

1 PERSONE RESPONSABILI ................................................................................................................................... 6

1.1 Persone responsabili del prospetto di base ......................................................................................................... 6

1.2 Dichiarazione di responsabilità ............................................................................................................................ 6

SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA ............................................................................... 7

SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI ................................................................................................................................ 8

SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO ....................................................................................................................... 24

1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE ............................................................................................ 24

2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI .......................................... 24

SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................................................................................................. 25

2 REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................................................. 26

2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell'Emittente……………………………………………………………………………..26 3 FATTORI DI RISCHIO………………………………………………………………………………………………………27 3.1 FATTORI DI RISCHIO ...................................................................................................................................... 27

3.2 DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE ...................................................................... 33

4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE ..................................................................................................................... 41

4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente. .................................................................................................................. 41

4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente. ................................................................................... 41

4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione. ............................................................ 41

4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente. .................................................................................................. 41

4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione,

nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale. ....................................................................................... 41

4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della

sua solvibilità............................................................................................................................................................. 41

5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA' ....................................................................................................................... 43

5.1 Principali attività ................................................................................................................................................ 43

5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti

venduti e/o di servizi prestati. .................................................................................................................................... 43

5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività. ................................................................................... 44

5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................................................ 44

5.1.4 Posizione concorrenziale ................................................................................................................................ 45

6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ......................................................................................................................... 45

6.1 Breve descrizione del Gruppo. .......................................................................................................................... 45

7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ................................................................................................ 46

7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a

revisione pubblicato .................................................................................................................................................. 46

7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere

ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso ........................................ 46

8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI .................................................................................................................... 46

9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ................................................................... 46

9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi .......................... 46

9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza ............................................... 50

10 PRINCIPALI AZIONISTI..................................................................................................................................... 50

10.1 Compagine sociale - controllo ......................................................................................................................... 50

10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva

una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente ............................................................................................... 50

11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I

PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE ......................................................................................................... 51

11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati ....................................................................................... 51

11.2 Bilanci ............................................................................................................................................................. 51

11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali. ............................................................................................. 51

11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a

revisione. .................................................................................................................................................................. 51

11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state controllate dai

revisori dei conti. ....................................................................................................................................................... 52

11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie. ....................................................................................................... 52

11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie. ................................................................ 52

11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali. ......................................................................................... 52

11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente. ...................................... 52

12 CONTRATTI IMPORTANTI ............................................................................................................................... 52

4

13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ............ 52

13.1 Relazioni e pareri di terzi................................................................................................................................ 52

14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ...................................................................................................... 53

SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE –

TASSO FISSO E STEP UP/STEP DOWN ................................................................................................................ 54

2 FATTORI DI RISCHIO .......................................................................................................................................... 54

2.1 Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni ............................................................................................... 54

2.1.1 Rischio di credito per l'investitore ..................................................................................................................... 54

2.1.2 Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni ................................................................. 54

2.1.3 Rischio relativo alla vendita prima della scadenza ........................................................................................... 54

2.1.4 Rischio di tasso di mercato .............................................................................................................................. 55

2.1.5 Rischio di liquidità ............................................................................................................................................ 55

2.1.6 Rischio di deterioramento del merito di credito dell'emittente ......................................................................... 56

2.1.7 Rischio di scostamento del rendimento dell'obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato .............. 56

2.1.8 Rischio correlato all'assenza di rating delle obbligazioni ................................................................................. 56

2.1.9 Rischi derivanti da conflitti di interesse ........................................................................................................... 56

2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni................................................................................................. 56

2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta ..................................................................................................... 56

2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale .......................................................................................... 57

2.1.13 Rischio connesso all'utilizzo del "bail in" e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in

tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ............................................................................................... 57

2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione .................................................................................. 58

2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari ...................................................................................... 58

2.1.16 Rischio di spread negativo…………………………………………………………………………………………….58 3 INFORMAZIONI FONDAMENTALI ....................................................................................................................... 59

3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione .................................................................... 59

3.2 Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi ......................................................................................................... 59

4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE .................................................. 60

4.1 Descrizione degli strumenti finanziari ................................................................................................................. 60

4.2 Legislazione ....................................................................................................................................................... 61

4.3 Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri ................................................................. 61

4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari ..................................................................................................... 61

4.5 Ranking degli strumenti finanziari ...................................................................................................................... 61

4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari ............................................................................................................. 61

4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare ...................................................... 62

4.7.1 Tasso di interesse nominale……………………………………………………………………………………………62 4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare…………………………………………………………………………62 4.7.3 Data di godimento degli interessi………………………………………………………………………………………62 4.7.4 Date di scadenza degli interessi……………………………………………………………………………………….63 4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale………………………………………………………………..63 4.7.6 Dichiarazione indicante il tipo di sottostante………………………………………………………………………….63 4.7.7 Descrizione del sottostante……………………………………………………………………………………………..63 4.7.8 Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante………………………...63 4.7.9 Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione……………………………………………………….63 4.7.10 Agente per il calcolo……………………………………………………………………………………………………64 4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione con il valore nominale del titolo………………………………………………………………………………………………………………64 4.8 Data di scadenza e procedure di rimborso ........................................................................................................ 64

4.8.1 Data di scadenza………………………………………………………………………………………………………...64 4.8.2 Procedure di rimborso…………………………………………………………………………………………………..64 4.9 Tasso di rendimento effettivo ............................................................................................................................. 64

4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti .............................................................................................................. 64

4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni ............................................................................................................ 64

4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari ...................................................................................................... 64

4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari ............................................................................. 65

4.14 Regime fiscale ................................................................................................................................................. 65

5 CONDIZIONI DELL'OFFERTA ............................................................................................................................. 66

5.1 Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta. ..................................... 66

5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata ................................................................................................... 66

5.1.2 Ammontare totale dell’offerta ........................................................................................................................ 66

5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione ................................................................ 66

5.1.4 Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni ........................................................................... 66

5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile ........................................................................... 66

5

5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari ............................................... 67

5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta..................................................................................................................... 67

5.1.8 Eventuali diritti di prelazione ......................................................................................................................... 67

5.2 Ripartizione ed assegnazione ............................................................................................................................ 67

5.2.1 Destinatari dell’offerta ................................................................................................................................... 67

5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima

della comunicazione. ................................................................................................................................................ 68

5.3 Fissazione del prezzo ........................................................................................................................................ 68

5.3.1 Prezzo di emissione ...................................................................................................................................... 68

5.4 Collocamento e Sottoscrizione ........................................................................................................................... 68

5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento .............................................................................................................. 68

5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario ............................................. 68

5.4.3 Accordi di sottoscrizione ............................................................................................................................... 68

5.4.4 Date degli accordi di sottoscrizione ............................................................................................................... 68

6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE ......................................................... 69

6.1 Ammissione alla negoziazione ........................................................................................................................... 69

6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati .......................................................................................................... 69

6.3 Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio .................................................................................. 69

7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ..................................................................................................................... 70

7.1 Consulenti legati all’Emissione ........................................................................................................................... 70

7.2 Informazioni sottoposte a revisione .................................................................................................................... 70

7.3 Pareri di terzi ..................................................................................................................................................... 70

7.4 Informazioni provenienti da terzi ....................................................................................................................... 70

7.5 Rating ............................................................................................................................................................... 70

7.6 Condizioni definitive ............................................................................................................................................ 70

MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ........................................................................................................ 71

6

SEZIONE 1- DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’

1 PERSONE RESPONSABILI

1.1 Persone responsabili del prospetto di base

La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, con sede legale e amministrativa in

Bologna, Piazza Galvani 4, iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370, legalmente

rappresentata ai sensi dell’art. 39 dello statuto sociale dal Presidente del Consiglio di Amministrazione,

Sig. Marco Vacchi, si assume la responsabilità del presente Prospetto di Base.

1.2 Dichiarazione di responsabilità

Il presente Prospetto di Base è conforme al modello depositato in Consob in data 20/07/2015 a seguito

dell’approvazione comunicata con nota n. 55221/15 del 09/07/2015.

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa, come sopra rappresentata e quale soggetto

responsabile del presente Prospetto di Base, dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza

a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e

non presentano omissioni tali da alterarne il senso.

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

_________________________________________

Marco Vacchi

7

SEZIONE 2 - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA

Nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio per l’esercizio del credito, l’Emittente Banca di

Bologna Credito Cooperativo potrà emettere sul Programma di prestiti obbligazionari descritto nel

presente Prospetto di Base, in una o più tranche di emissione (ciascuna una “Emissione” o “Prestito

Obbligazionario”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le

“Obbligazioni”). Il programma pari a nominali 130.000.000,00 Euro è stato deliberato dal Consiglio

di Amministrazione in data 10/06/2015.

Il presente Prospetto di Base, valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione in

Consob, è relativo all’emissione di:

- Obbligazioni a Tasso Variabile;

- Obbligazioni a Tasso Fisso;

- Obbligazioni Step Up / Step Down

Il Prospetto di Base si compone:

- della Nota di Sintesi che riassume le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari,

nonché i rischi associati agli stessi:

- del Documento di Registrazione , descrittivo dell’Emittente;

- della Nota Informativa contenente le informazioni concernenti gli strumenti finanziari offerti al

pubblico.

In occasione dell’emissione di ogni singolo prestito, la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società

Cooperativa provvederà ad indicare le caratteristiche delle obbligazioni nelle Condizioni Definitive, a

cui sarà allegata la Nota di Sintesi specifica per la singola emissione, che verranno rese pubbliche prima

dell’inizio di ciascuna offerta.

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SEZIONE 3 - NOTA DI SINTESI

La Note di Sintesi è composta da requisiti di informazione noti come “Elementi”. Detti elementi sono

classificati in Sezioni A – E (A.1 – E.7).

La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti all’Emittente e alla tipologia di

strumenti finanziari. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati, la sequenza

numerica degli stessi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere

inseriti in relazione alla tipologia di Strumenti Finanziari e di Emittente, può accadere che non sia

possibile fornire alcuna informazione pertinente in merito ad alcuni Elementi.

In questo caso sarà presente una breve descrizione dell’Elemento con l’indicazione “non applicabile”.

Sezione A – Introduzione e avvertenze

A.1 Introduzione e

avvertenze

- La presente Nota di Sintesi deve essere letta come introduzione al

Prospetto di Base predisposto dalla Banca di Bologna Credito Cooperativo

Società Cooperativa;

- qualunque decisione di investire nei presenti strumenti finanziari dovrebbe

basarsi sull’esame, da parte dell’investitore, del presente Prospetto nella

sua totalità, compresi i documenti inclusi mediante riferimento;

- qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle

informazioni contenute nel Prospetto di Base, l’investitore ricorrente, in

conformità alla legislazione nazionale ove è instaurata l’azione, potrebbe

essere tenuto a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima

dell’inizio del procedimento;

- la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la nota

di sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, soltanto se la nota di sintesi

risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altri parti

del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altri parti del Prospetto, le

informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare

l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari.

A.2 Consenso all’utilizzo del

Prospetto da parte di altri Intermediari

Finanziari

Non applicabile. L’Emittente non intende accordare il consenso all’utilizzo del

Prospetto per la successiva rivendita o collocamento delle Obbligazioni da

parte di altri Intermediari Finanziari.

Sezione B – Emittente ed eventuali garanti

B.1 Denominazione

dell’Emittente

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa.

B.2 Domicilio e forma

giuridica dell’Emittente

Società Cooperativa con sede legale e amministrativa sita in Bologna, Piazza

Galvani 4; società di diritto italiano costituita in Italia.

B.4b Descrizioni delle

tendenze note

L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze note, che possano

ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive

dell’Emittente.

B.5 Descrizione del Gruppo e

della posizione che

occupa l’Emittente

Il Gruppo Banca di Bologna è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi

S.p.a., controllata al 100%.

B.9 Previsione o stima degli

utili

L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili.

B.10 Eventuali rilievi

contenuti nella relazione

Le relazioni della società di revisione PricewaterhouseCoopers Spa relative

agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza rilievi.

9

di revisione relativa alle

informazioni finanziarie

degli esercizi passati

B.12 Informazioni finanziarie

fondamentali selezionate

sull’Emittente

Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e

indicatori dell’andamento della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto

alla data del 31/12/2014 e alla data del 31/12/2013 secondo i principi contabili

IAS/IFRS.

Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico

Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale

Dati patrimoniali (in

migliaia di euro)

2014 2013 Variazioni

Impieghi con clientela 1.133.989 1.208.464 -6.16%

Totale dell’attivo 1.642.000 1.913.419 -14.19%

Raccolta diretta

1.350.000 1.370.000 1,46%

Raccolta indiretta 969.000 919.000 5,44%

Raccolta banche

86.386 334.524 -74,18%

Patrimonio netto 149.827 148.349 1,00%

- di cui capitale sociale 42.832 44.490 -3,73%

Attività finanziarie 327.839 521.258 -37,11%

Posizione interbancaria

netta

-51.773 -281.242 -81,59%

Tabella sui principali dati di Conto Economico

Dati economici (in

migliaia di euro)

2014 2013 Variazioni

Margine di interesse 30.434 34.076 -10,69%

Margine di

intermediazione

54.595 62.156 -12,16%

Risultato netto della

gestione finanziaria

33.019 31.292 5,52%

Utile lordo 3.428 822 317,03%

Utile netto 1.748 1.127 55,10%

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza

e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente,

su base consolidata, alla data del 31/12/2013.

dati espressi in migliaia di euro 31/12/2013

Core Tier 1 Capital 141.454

Patrimonio di base 141.454

Patrimonio supplementare 5.483

Patrimonio di vigilanza totale 146.937

Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio

ponderate)

11,31%

Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio 11,31%

10

ponderate)

Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di

rischio ponderate)

11,74%

Attività di rischio ponderate (RWA) 1.251.188

Attività di rischio ponderate / Totale Attivo 65,39%

Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono

stati calcolati in conformità con le disposizioni normative in vigore alla data

del 31 dicembre 2013. A tale data il Total Capital Ratio è superiore all’8% che

alla data del presente Documento di Registrazione è il limite minimo

regolamentare.

La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella

precedente disciplina costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli

indicatori di adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base

consolidata, alla data del 31/12/2014.

dati espressi in migliaia di euro 31/12/2014 Soglie

minime *

Totale capitale primario di classe 1 (CET 1) 144.931

Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1) 0

Totale capitale di classe 1 (Tier 1) 144.931

Capitale di classe 2 (Tier 2) 0

Totale fondi propri 144.931

CET 1 Ratio 12,03% 7,00%

Tier 1 Capital ratio 12,03% 8,50%

Total Capital ratio 12,03% 10,50%

Attività di rischio ponderate (RWA) 1.204.651

RWA / Totale attivo 73,36%

Leverage ratio 8,40%

*comprensive del buffer di conservazione del capitale

Qualità del credito

Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di

sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Banche minori)

Indicatori di

rischiosità

creditizia

Banca

31/12/14

Sistema

2014

Banca

31/12/13

Sistema

2013

Sofferenze

lorde/crediti vs

clientela lordi

9,70% 8,60% * 6,14% 7,70% **

Sofferenze

nette/crediti vs

clientela netti

6,01% 4,50% *** 3,84% 4,00% ***

Crediti deteriorati

lordi/crediti vs

clientela lordi

19,35% 16,80% * 16,63% 15,90% **

Crediti deteriorati

netti/crediti vs

clientela netti

14,20% 10,80%

***

13,50% 10,00% ***

Rapporto copertura 31,49% 36,50% * 22,76% 31,50% **

11

dei crediti

deteriorati

Rapporto copertura

delle sofferenze

42,22% 52,10% * 40,55% 48,50% **

Rapporto

sofferenze

nette/patrimonio

netto

45,46% n.d. 31,26% n.d.

Indice grandi

esposizioni (valore

ponderato)/crediti

netti clientela

3,59% n.d. 5,63% n.d.

Indice grandi

esposizioni (valore

di bilancio)/crediti

netti clientela

9,54% n.d. 10,87% n.d.

*Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015

**Fonte: Banca d’Italia-Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014

***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche

e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”.

Incidenza delle Grandi Esposizioni

L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può

essere rappresentata come segue:

dati espressi in migliaia di euro 2014

Posizioni di rischio-valore di bilancio 399.366

Posizioni di rischio-valore ponderato 130.635

Numero delle posizioni di rischio 10

Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni.

Denominazione Valore di bilancio Valore ponderato

Stato Italiano 281.819 21.040

Iccrea Holding spa 17.999 17.999

Banca d'Italia 7.806 -

Veneto Banca Spa 7.421 7.421

Banca Popolare di

Spoleto spa

6.297 6.297

Cassa di risparmio di

Ravenna spa

6.073 6.073

n. 4 posizioni verso

Clientela (importo

complessivo)

71.947 71.801

Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività

Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai

privati per il 35,01% del totale degli impieghi, alle imprese di servizi

destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del settore edile ed opere

pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il

8,19%.

Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica

L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata

12

sulla provincia di Bologna.

Esposizione della Banca al rischio di mercato

L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo

quotidiano del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini

assoluti e percentuali, effettuato con una metodologia in linea con i parametri

di riferimento indicati dal Comitato di Basilea, ovvero con intervallo di

confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni.

Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha

registrato nel corso del 2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore

minimo di 1.002 mila euro e un valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di

fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di 1.002 mila euro (VaR Param

99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta anche il valore

più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e

trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti

ha raggiunto al massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da

generare valori di VaR, in relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che

sono oscillati da un minimo di zero a un massimo di circa 54 mila euro,

producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro.

Principali indicatori di liquidità

Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito

i seguenti Indicatori:

Indicatori 31/12/2014 31/12/2013

Loan to deposit Ratio 93,36% 103,88%

Liquidity Coverage Ratio (LCR) 315,57% n.d.

Net Stable Funding Ratio (NSFR) 125,80% n.d.

Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014.

Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze

Scad.26/09/2018 Eur 65.000.000,00

Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk)

l'Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal

mercato interbancario, essendo la raccolta della banca derivante principalmente

dalla clientela retail.

In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk)

per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al

31/12/2014 un ammontare di titoli non impegnati ulteriormente stanziabili presso

la Banca Centrale europea (BCE) per complessivi 253,1 mln di euro. La

componente non impegnata è costituita prevalentemente da titoli caratterizzati da

un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di stress.

L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk

comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di

liquidità.

*** Credit spread

Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione

plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di durata

13

corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point.

Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14

giorni di calendario antecedenti il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e

risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso

fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e

BBB+1 con medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a

80,5 basis point.

Il valore del credit spread è determinato sulla base del prezzo medio

giornaliero del titolo IT0004984826 Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019,

scambiato sull’Internalizzatore sistematico di Banca Akros. Nei giorni per i

quali non si sono verificati scambi sul titolo benchmark, il prezzo medio

giornaliero è stato determinato sulla base della media delle proposte di prezzo

bid/ask effettuate dall’Internalizzatore sistematico di Banca Akros.

***

Banca di Bologna dichiara che:

- non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la

valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato

sottoposto a revisione (31/12/2014);

- non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria

e commerciale successivi al periodo cui si riferiscono le informazioni

finanziarie relative agli esercizi passati.

B.13 Fatti recenti che

influenzano la solvibilità

dell’Emittente

Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente

sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità, dalla data

dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione (31/12/2014).

B.14 Dipendenza

dell’Emittente nel

gruppo

L’Emittente non dipende da altri soggetti all’interno del gruppo.

B.15 Descrizione delle

principali attività

dell’Emittente

L’Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito

nelle sue varie forme.

La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia.

Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono: conti correnti,

depositi a risparmio, obbligazioni di propria emissione, certificati di deposito,

conti di deposito, crediti alle imprese, crediti ipotecari a lungo termine, crediti

personali, distribuzione di prodotti assicurativi e di altri prodotti di terzi

(leasing, factoring, diamanti), carte di credito e debito, ATM, servizi di incasso

e pagamento, servizi di internet banking, POS, negoziazione per conto proprio,

esecuzione ordini, collocamento, consulenza, gestione di portafogli.

B.16 Informazioni relative agli

assetti proprietari

L’Emittente non è direttamente o indirettamente posseduto o controllato.

B.17 Rating dell’Emittente e

degli strumenti finanziari

All’Emittente e alle obbligazioni non è attribuito alcun livello di rating; il

rating precedentemente assegnato da Standar & Poor’s è stato ritirato in data

02/12/2011.

Sezione C – Strumenti finanziari C.1 Tipo, classe e codice ISIN

degli strumenti finanziari

Le obbligazioni [denominazione delle obbligazioni], aventi codice ISIN [•], sono

titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del loro valore nominale

1 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello

speculativo.

14

salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla

Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,

unitamente alla corresponsione di interessi secondo quanto indicato

nell’elemento C.9.

C.2 Valuta di emissione Euro.

C.5 Restrizioni alla

trasferibilità degli strumenti finanziari

Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in

vigore del United States Securities Act del 1933: conformemente alle

disposizioni del United States Commodity Exchange Act, la negoziazione delle

Obbligazioni non è autorizzata dalla United States Commodity Futures Trading

Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte,

vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini

statunitensi.

Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran

Bretagna se non in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities

Regulation 1995 e alle disposizioni applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può

essere reso disponibile solo alle persone designate dal FMSA 2000.

C.8 Diritti connessi agli

strumenti finanziari e ranking

Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli

della stessa categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle

cedole d’interesse alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del

capitale alla scadenza del [•], salvo utilizzo del bail in e degli altri strumenti di

risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione

degli enti creditizi (in proposito si veda l’elemento D.3 “Rischio connesso

all’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva

Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso

l’Emittente dovrà quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti

chirografari dell’Emittente, fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti

di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e

risoluzione degli enti creditizi.

C.9 Tasso di interesse

nominale, disposizioni relative agli interessi da pagare, il rimborso, il

rendimento e i rappresentanti degli

obbligazionisti

Tasso di interesse nominale delle Obbligazioni:

[Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Fisso [•]%[•] – [•] dalla data di

godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse

costante su base annua pari a [•]% lordo.]

[Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Up] [•] – [•] dalla data di godimento

fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse

predeterminato crescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•], [•]%

per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].]

[Le Obbligazioni Banca di Bologna [Step Down] [•] – [•] dalla data di

godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse

predeterminato decrescente pari, su base annua lorda, a [•]% per il periodo [•],

[•]% per il periodo [•], [•]% per il periodo [•].]

[Le Obbligazioni Banca di Bologna Tasso Variabile [•] – [•] dalla data di

godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse

variabile legato all’andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso

EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo

antecedente la data di godimento di ogni cedola o Rendimento d’asta del Bot

15

[tre] [sei] [dodici] mesi eventualmente [aumentato o diminuito di uno spread pari

a [•] ].

[Informazioni relative al Parametro di Riferimento]

[Rendimento d’asta del bot: rendimento che consegue alla definizione del prezzo

medio ponderato risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero

del Tesoro (reperibile sul sito internet www.dt.tesoro.it)].

[Tasso Euribor è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il

tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali

banche europee (reperibile sul sito internet www.emmi-benchmarks.eu)].

Data di emissione, di godimento e di scadenza degli interessi:

La data di emissione delle Obbligazioni (“la data di Emissione”) è il [•]

La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi

(“la data di Godimento”) è il [•]. Le cedole di interessi saranno pagate alle seguenti date: [•][•][•]

Data di scadenza delle obbligazioni e procedure di rimborso

Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla data di scadenza

del [•], fatto salvo l’utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione

previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti

creditizi. Si farà riferimento al calendario Target. Qualora il giorno di pagamento

del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno

effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di

ulteriori importi aggiuntivi.

Tasso di rendimento

Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo è il [•]%

Il tasso di rendimento effettivo annuo netto è il [•]%.

[per le obbligazioni a tasso variabile, il tasso di rendimento effettivo annuo è

determinato sulla base delle ipotesi di costanza del parametro di indicizzazione

[.] rilevato alla data del [.]]

Rappresentanza degli obbligazionisti Non prevista

C.10 Componente derivativa

inerente il pagamento degli interessi

Non applicabile in quanto le Obbligazioni non presentano alcuna componente

derivativa inerente il pagamento degli interessi.

C.11 Ammissione alle negoziazioni e modalità

di negoziazione

Non è prevista la presentazione di una domanda di ammissione alle quotazioni

presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia

l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura

del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su [sistema multilaterale di

negoziazione] o tramite [internalizzatore sistematico] [•]. L'Emittente si riserva

altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in Conto Proprio qualora non fosse

disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un internalizzatore

sistematico.

Sezione D – Rischi

16

D.2 Rischi connessi

all’Emittente

Rischio relativo al credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread

(inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di

propria emissione e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato

in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo indicatore

calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti

il 23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread

riferito ad un paniere di obbligazioni a tasso fisso senior di emittenti finanziari

europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+2 con medesima durata

dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato

che un elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito

dell’Emittente valutato come significativo si invita, dunque, l’investitore a

considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento della

rischiosità dell’Emittente.

Rischio di credito Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia.

L'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie

obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte

degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia

potrebbero, pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica,

patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente. Più in generale, alcune controparti

che operano con l’Emittente potrebbero non adempiere alle rispettive

obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento, assenza

di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il

fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un

inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di

liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta

potrebbero influenzare negativamente l’Emittente. Un ulteriore rischio si

sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di

terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di

credito dei terzi, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od

obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la

capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso

tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità.

Rischio derivante dal deterioramento della qualità del credito dell’Emittente Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto

di Euro 23,8 milioni, pari al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile

situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed il progressivo

peggioramento del contesto congiunturale.

Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i

dati di sistema per la classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche

minori)

Indicatori di

rischiosità

creditizia

Banca

31/12/14

Sistema

2014

Banca

31/12/13

Sistema

2013

Sofferenze

lorde/crediti vs

clientela lordi

9,70% 8,60% * 6,14% 7,70% **

Sofferenze

nette/crediti vs

clientela netti

6,01% 4,50% *** 3,84% 4,00% ***

2 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello

speculativo.

17

Crediti deteriorati

lordi/crediti vs

clientela lordi

19,35% 16,80% * 16,63% 15,90% **

Crediti deteriorati

netti/crediti vs

clientela netti

14,20% 10,80%

***

13,50% 10,00% ***

Rapporto copertura

dei crediti

deteriorati

31,49% 36,50% * 22,76% 31,50% **

Rapporto copertura

delle sofferenze

42,22% 52,10% * 40,55% 48,50% **

Rapporto

sofferenze

nette/patrimonio

netto

45,46% n.d. 31,26% n.d.

Indice grandi

esposizioni (valore

ponderato)/crediti

netti clientela

3,59% n.d. 5,63% n.d.

Indice grandi

esposizioni (valore

di bilancio)/crediti

netti clientela

9,54% n.d. 10,87% n.d.

*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015

**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014

***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015,

tabella “Banche e gruppi bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”

Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento

delle condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell’economia

globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla capacità della

clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare,

conseguentemente, un ulteriore peggioramento della qualità del credito nei

settori di attività dell’Emittente.

Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29%

rispetto al 2013, ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei

crediti netti verso clientela (era 13,50% al 31 dicembre 2013). Inoltre, il

rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al 31

dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).

Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro

68,1 milioni (+46,86% rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui

crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51% rispetto al 2013. Inoltre, le

sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al 9,70%,

in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.

Rischio connesso all’esposizione al debito sovrano Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per

tale i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e da Enti

governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31 dicembre 2014

l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare

l’Emittente:

-non vanta crediti;

-detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni,

corrispondente ad un valore di bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni.

L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale delle attività

finanziarie è pari al 78,8%.

Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può

18

esporre la Banca a significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.

Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi

dagli Stati Sovrani:

Emittente Rating Cat Valore

Nominale Valore

di

Bilancio

Fair

Value Riserva

AFS %

Governo -

Italia BBB+ AFS 240.515 249.459 249.459 2.882 99,9%

Altri Enti

pubblici -

Italia

- AFS 246 247 247 0 0,1%

Totale 240.761 249.706 249.706 2.882 100%

Legenda:

I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.

AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).

Rischio connesso a procedimenti giudiziari e arbitrali che possono avere un

effetto significativo sulla situazione patrimoniale ed economica E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali

e giudiziarie cui la Banca è convenuta in ragione della propria attività bancaria.

Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente

procedimenti pendenti, né passività potenziali, che si ritiene possano

pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi

derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari.

Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli

strumenti finanziari detenuti dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle

variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che

potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale

dell’Emittente.

Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del

valore degli strumenti finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da

stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di

cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie

prime oppure degli spread di credito e/o altri rischi.

Rischio di liquidità dell’Emittente E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie

obbligazioni alla loro scadenza, essenzialmente a causa del differente profilo

temporale che caratterizza le poste attive e passive della Banca. Tale rischio

include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi

per reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità.

Rischio connesso con la crisi economica/finanziaria generale La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente

interconnesse con la situazione economica generale e dei mercati finanziari:

una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si ripercuoterebbe in modo

negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca.

Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario: L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della

Banca d’Italia, della Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile

all’Emittente disciplina i settori in cui le banche possono operare con lo scopo

di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone l’esposizione al rischio.

19

Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale

adozione, la nuova normativa europea relativa all’adeguatezza patrimoniale

delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal Parlamento Europeo, nota come

normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario scaturente da

Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata

in vigore del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n.

2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD IV è stata recepita in Italia con la

Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le

Disposizioni di Vigilanza per le Banche.

Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i)

l’innalzamento del livello ed il rafforzamento della qualità del capitale delle

banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 – CET1; (ii)

l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come

misura complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii)

modifiche relative alla valutazione del rischio di controparte; (iv)

l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore

bancario a livello globale.

Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento

Europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e

risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento

(Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si

inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un

meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione

delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia

l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche

che si trovino in una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza

competenti. In particolare, in base a tale Direttiva si registra il passaggio da un

sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a

un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di

debito junior (strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di

debito senior unsecured (non garantiti) e infine ai depositanti per la parte

eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in).

La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali

entro il 31 dicembre 2014 e sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in,

al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del presente Prospetto non sono state

emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina nazionale.

Rischio operativo Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti

dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi

interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le

perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività,

indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.

Rischio di leva finanziaria eccessiva Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di

indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri

renda vulnerabile l’Emittente, rendendo necessaria l’adozione di misure

correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con

contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore

anche sulle restanti attività.

Rischio strategico Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale

derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate,

attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto

competitivo.

20

Rischio di reputazione: Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale

derivante da una percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di

clienti, controparti, azionisti della banca, investitori o autorità di vigilanza.

Rischio connesso all’assenza di rating L’assenza di rating genera il rischio di avere minori informazioni sul grado di

solvibilità dell’Emittente.

D.3 Rischi connessi alle

obbligazioni

Rischi specifici per gli strumenti finanziari:

Rischio di credito per l’investitore Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un

deterioramento della sua solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di

pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare il capitale.

Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni Rischio legato alla mancanza di garanzie relative al rimborso del capitale e al

pagamento degli interessi. Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia

reale o personale di terzi, né sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario

di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito

Cooperativo, né da altre garanzie di terzi.

Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un

fattore di rischio in quanto non è disponibile alcun indicatore sintetico che

rappresenti in modo immediato la situazione di rischiosità degli strumenti

finanziari emessi.

Rischio relativo alla vendita prima della scadenza Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro

scadenza naturale, il prezzo di vendita potrebbe essere influenzato da diversi

elementi tra cui:

• variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato);

• caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di

liquidità);

• il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità

dell’Emittente).

Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle

obbligazioni anche al di sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel

caso in cui l’investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe

anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non

influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale

salvo quanto previsto dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e

risoluzione degli enti creditizi.

Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di Stato Il rendimento effettivo delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore al

rendimento effettivo di un titolo di Stato di durata residua similare.

Rischi derivanti da conflitti di interesse I soggetti coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni

potrebbero avere un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello

dell’investitore.

• La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario

21

potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei

confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria

emissione.

• L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi

derivante dalla negoziazione da parte dell’Emittente delle obbligazioni in

conto proprio.

• La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il

soggetto incaricato della determinazione degli interessi, potrebbe

determinare una potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti

degli investitori.

Rischio correlato all’assenza di informazioni L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione

sull’andamento del parametro di indicizzazione.

Rischio di chiusura anticipata dell’offerta Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la

possibilità di procedere in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta,

sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste di adesione. La

probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe comportare

una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle

obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio

investimento prima della naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe

risultare inferiore a quello atteso dall’obbligazionista che ha elaborato la propria

decisione di investimento tenendo conto di diversi fattori, ivi compreso

l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario.

Rischio derivante da modifiche al regime fiscale Eventuali modifiche al regime fiscale possono indurre variazioni nel rendimento

netto atteso dall’investitore.

Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di

risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione

Europea la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery

Directive, di seguito la “Direttiva”), che individua i poteri e gli strumenti che le

Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution

Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di

una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la

continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del

dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i

contribuenti.

La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le

disposizioni relative al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista

la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più

tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere

applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima

dei suddetti termini.

Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello

nazionale della Direttiva.

Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è

previsto il summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di

svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di

conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.

Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero

esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di

capitale il proprio investimento anche in assenza di una formale dichiarazione

22

di insolvenza dell’Emittente.

Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare

la scadenza delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a

partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il

pagamento per un periodo transitorio.

Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia

individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione

previsti dalla Direttiva quali:

(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;

(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca

soggetta a risoluzione;

(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o

passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più società

veicolo.

Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la

sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo

soggetto giuridico senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il

trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente

possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.

Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo

del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del

Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati

dalle banche a livello nazionale.

Fattori di rischio specifici delle obbligazioni a tasso variabile

Rischio di variazione del parametro di indicizzazione Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono

correlati all’andamento del relativo parametro di indicizzazione. In particolare,

ad un aumento del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà un

aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso

variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di

indicizzazione corrisponderà una diminuzione del valore del tasso di interesse

nominale delle obbligazioni a tasso variabile che potrebbe ridursi sino ad un

valore pari a zero.

Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari Rischio che si verifichino eventi di turbativa o straordinari che modifichino la

struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano l’esistenza.

Rischio di spread negativo Laddove il parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le

obbligazioni risulterebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore

del parametro di indicizzazione. La presenza di uno spread negativo si riflette sul

valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza.

Sezione E – Offerta

E.2b Ragioni dell’offerta e

impiego dei proventi

Le Obbligazioni saranno emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di raccolta

dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni sarà destinato all’esercizio

dell’attività creditizia della Banca.

E.3 Termini e condizioni

dell’offerta

L’offerta [non è subordinata ad alcuna condizione / è riservata esclusivamente

agli investitori con apporto di cosiddetto “denaro fresco”].

L’ammontare totale massimo di ciascuna emissione è pari a [•], il numero delle

Obbligazioni ed il valore nominale delle stesse sono pari rispettivamente a [•] e

23

[•], il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun

investitore è pari a [•].

La durata del Periodo di Offerta va dal [•] al [•].

L’Emittente potrà procedere in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta

alla chiusura anticipata dell’offerta, le Obbligazioni verranno offerte in

sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è l’unico soggetto

incaricato del collocamento.

Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti

finanziari offerti.

L’adesione all’offerta avverrà mediante la sottoscrizione del modulo di adesione.

Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili, salvo il caso di

pubblicazione di un supplemento ai sensi di quanto previsto dall’art.95 bis del

Testo Unico della Finanza e dalla Direttiva Prospetto.

Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale.

E.4 Interessi legati

all’emissione e interessi

confliggenti

Alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale,

nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia

all’interno che all’esterno del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di

interesse. Alcune di queste società intrattengono rapporti con la Banca; non si

può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si può

escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse

rapporti con la Banca stessa. La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto

dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo 136 del D. Lgs. 1 settembre

1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n° 263 del

2006. Si precisa inoltre che, facendo seguito a specifiche iniziative anche

nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il

Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro

in materia di obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di

assicurare, in conformità a quanto previsto dai più recenti interventi legislativi in

materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale dei relativi

rapporti.

E.7 Commissioni e spese L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in misura aggiuntiva al

prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle

obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di

sottoscrizione e/o di collocamento.

24

SEZIONE 4 - FATTORI DI RISCHIO

1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE

In riferimento ai fattori di rischio relativi all’Emittente si rinvia alla sezione contenente il Documento di

Registrazione (sezione 5 – capitolo 3).

2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI

In riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti si rinvia alla Nota Informativa.

In particolare si invitano gli investitori a leggere attentamente la sezione 6 – capitolo 2 al fine di

comprendere i fattori di rischio generali e specifici collegati all’acquisto delle obbligazioni.

25

SEZIONE 5 - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

II presente documento costituisce un documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”)

ai fini della Direttiva 2003/71/CE, ed è redatto in conformità al Regolamento Emittenti adottato dalla

Consob con delibera n. 11971/1999 ed all’art. 14 del Regolamento n. 809/2004/CE. Esso contiene le

informazioni che figurano nello schema di cui all’allegato XI al Regolamento n. 809/2004/CE.

26

2 REVISORI LEGALI DEI CONTI

2.1 Nome e indirizzo dei revisori dell’Emittente

Pricewaterhouse Coopers Spa con sede legale e amministrativa a Milano, Via Monte Rosa, 91, C.F.,

P.IVA e Registro Imprese di Milano 12979880155 è iscritta nell’Albo Speciale delle società di revisione

tenuto da Consob ai sensi dell’art. 161 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F.) e dell'art. 43, comma

1, lettera i), del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, al n. 43 con delibera Consob n. 12282 del 21 dicembre

1999 e nel Registro dei Revisori Contabili al n. 119644, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della

Repubblica Italiana n. 100 del 29 dicembre 2000.

L’incarico di revisione è stato deliberato dall’assemblea dei soci della Banca, in data 7 maggio 2014, per

il periodo 2014-2019.

Le relazioni della società di revisione relative agli anni 2013 e 2014 esprimono un giudizio senza

rilievi.

27

3.1 FATTORI DI RISCHIO

Si invitano gli investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di rischio, al

fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e ottenere un migliore apprezzamento delle capacità

dell’Emittente di adempiere alle obbligazioni relative ai titoli di debito che potranno essere emessi

dall’Emittente e descritti nella nota informativa ad essi relativa. Banca di Bologna ritiene che i seguenti

fattori potrebbero influire sulla capacità dell’Emittente di adempiere ai propri obblighi derivanti dagli

strumenti finanziari emessi nei confronti degli investitori. Gli investitori sono, altresì, invitati a valutare

gli specifici fattori di rischio connessi agli strumenti finanziari stessi. Di conseguenza, i presenti fattori

di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle altre informazioni contenute nel Documento

di Registrazione, anche ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed indicati nella Nota Informativa.

RISCHIO RELATIVO AL CREDIT SPREAD DELL’EMITTENTE

Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il credit spread (inteso come differenza tra

il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap di

durata corrispondente) rilevato in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2 basis point. Inoltre, il medesimo

indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il 23 giugno

2015 è pari a 209,0 basis point e risulta superiore al credit spread riferito ad un paniere di obbligazioni a

tasso fisso senior di emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+3 con

medesima durata dell’obbligazione e rilevato alla stessa data, pari a 80,5 basis point. Considerato che un

elevato livello di credit spread è espressione di rischio di credito dell’Emittente valutato come

significativo si invita, dunque, l’investitore a considerare anche tale indicatore al fine di un ulteriore

apprezzamento della rischiosità dell’Emittente (per ulteriori dettagli si rinvia al successivo paragrafo 3.2

“Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente”).

RISCHIO DI CREDITO

Banca di Bologna è esposta ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. L'inadempimento da parte

dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta

informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia potrebbero,

pertanto, avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente.

Per maggiori informazioni sui coefficienti patrimoniali e gli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia

alle tabelle di cui al paragrafo 3.2 “Dati finanziari selezionati relativi all’Emittente” del presente

Documento di Registrazione. Più in generale, alcune controparti che operano con l’Emittente potrebbero

non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell’Emittente stesso a causa di fallimento,

assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni oppure il fallimento di un

importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso,

potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali

a loro volta potrebbero influenzare negativamente l’Emittente.

Un ulteriore rischio si sostanzia poi nella possibilità che alcuni crediti dell’Emittente nei confronti di

terze parti non siano esigibili. Nondimeno, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli

stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare

negativamente la capacità dell’Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli

od obbligazioni a fini di liquidità. A tal proposito si evidenzia che, alla data di redazione del presente

Prospetto di Base, circa l’84% del portafoglio di proprietà della banca è investito in titoli di Stato

Italiani. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell’Emittente potrebbe

pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell’Emittente stesso. Mentre in molti casi l’Emittente

può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere

delle contestazioni in merito all’ammontare della garanzia che l’Emittente ha diritto di ricevere e al

valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in

relazione a controparti sulla valutazione delle garanzie, aumentano significativamente in periodi di

tensioni e illiquidità di mercato. Si precisa che al 31/12/2013 tale esposizione ammontava a circa 379,9

mln di euro e al 31/12/2014 ammonta a circa 249,7 mln di euro.

Per ulteriori informazioni sull'esposizione relativa ai titoli emessi da Stati Sovrani si rimanda alla Nota

Integrativa di Bilancio, punto B.1 (pag. 152).

3 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello

speculativo.

28

RISCHIO DERIVANTE DAL DETERIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL CREDITO

DELL’EMITTENTE

Nell’esercizio 2014 il valore lordo di bilancio dei crediti deteriorati è cresciuto di Euro 23,8 milioni, pari

al 11,28%. Tale incremento riflette la difficile situazione economica che perdura ormai da svariati anni ed

il progressivo peggioramento del contesto congiunturale.

Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la classe di

appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori)

Indicatori di rischiosità creditizia Banca

31/12/2014

Sistema

2014

Banca

31/12/2013

Sistema 2013**

Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi 9,70% 8,60% (*) 6,14% 7,70% (**)

Sofferenze nette/crediti vs clientela netti 6,01% 4,50%(***) 3,84% 4,00%(***)

Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela

lordi

19,35% 16,80% (*) 16,63% 15,90% (**)

Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela

netti

14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***)

Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 31,49% 36,50% (*) 22,76% 31,50% (**)

Rapporto di copertura delle sofferenze 42,22% 52,10% (*) 40,55% 48,50% (**)

Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 45,46% n.d. 31,26% n.d.

Indice grandi esposizioni (valore

ponderato)/crediti netti clientela

3,59% n.d. 5,63% n.d.

Indice grandi esposizioni (valore di

bilancio)/crediti netti clientela

9,54% n.d. 10,87% n.d.

*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015

**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014

***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi bancari:

qualità del credito” voce “Totale sistema”

Il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle condizioni dei mercati

dei capitali e il rallentamento dell’economia globale potrebbero manifestare ancora riflessi negativi sulla

capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un

ulteriore peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell’Emittente.

Nonostante gli operatori bancari effettuino periodicamente degli accantonamenti che riflettono le

valutazioni del presunto realizzo futuro, tenendo anche conto, in termini attualizzativi, dell’effetto

temporale, e che gli indici di copertura dei crediti deteriorati siano aumentati nel corso degli ultimi due

esercizi (31,49% al 31 dicembre 2014 rispetto al 22,76% al 31 dicembre 2013), non si può escludere che,

come conseguenza di un ulteriore peggioramento della situazione economica, risultino necessari nuovi

accantonamenti. A tale riguardo, ogni significativo incremento degli accantonamenti per crediti in

sofferenza e per altri crediti deteriorati, ogni mutamento nelle stime del rischio di credito, così come ogni

perdita maturata che ecceda il livello degli accantonamenti effettuati, potrebbe avere effetti negativi sui

risultati e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Emittente.

Nel paragrafo 3.2 che segue, riferito agli indicatori economico-patrimoniali, si riportano vari indici

significativi in merito alla qualità del credito dell’Emittente, tra cui in particolare l’incidenza sul totale

netto dei crediti di bilancio, delle posizioni deteriorate nette, delle sofferenze nette e dei grandi rischi.

RISCHIO CONNESSO ALL’ESPOSIZIONE AL DEBITO SOVRANO

Relativamente all’esposizione nei confronti del debito sovrano (intendendo per tale i titoli obbligazionari

emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi), al 31

dicembre 2014 l’Emittente risulta esposto unicamente nei confronti dell’Italia, in particolare l’Emittente:

-non vanta crediti;

29

-detiene titoli di debito per un valore nominale di Euro 240,5 milioni, corrispondente ad un valore di

bilancio e fair value pari a Euro 249,4 milioni. L’incidenza dei titoli del debito sovrano rispetto al totale

delle attività finanziarie è pari al 78,8%.

Si precisa che un rilevante investimento in titoli emessi da Stati Sovrani può esporre la Banca a

significative perdite di valore dell’attivo patrimoniale.

Di seguito si rappresenta l’esposizione della Banca nei titoli di debito emessi dagli Stati Sovrani:

Emittente Rating Cat Valore

Nominale

Valore di

Bilancio

Fair

Value

Riserva

AFS

%

Governo -

Italia

BBB+ AFS 240.515 249.459 249.459 2.882 99,9%

Altri Enti

pubblici -

Italia

- AFS 246 247 247 0 0,1%

Totale 240.761 249.706 249.706 2.882 100% Legenda:

I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.

AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).

RISCHIO CONNESSO A PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CHE POSSONO AVERE UN EFFETTO SIGNIFICATIVO SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED

ECONOMICA

E’ il rischio connesso al possibile esito sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui la Banca

è convenuta in ragione della propria attività bancaria.

Alla data del presente Prospetto di Base non sussistono in capo all’Emittente procedimenti pendenti, né

passività potenziali, che si ritiene possano pregiudicare l’adempimento nei confronti degli investitori

degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari.

Per la trattazione dei procedimenti giudiziari e arbitrali si rimanda al capitolo 11.6 “Procedimenti

amministrativi, giudiziari ed arbitrali” del presente Documento di Registrazione.

Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830

mila Euro.

RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato è il rischio provocato dalla perdita di valore degli strumenti finanziari detenuti

dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi

di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente.

Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del valore degli strumenti

finanziari da esso detenuti, ivi inclusi quelli emessi da stati sovrani, riconducibili a fluttuazioni dei tassi

di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime

oppure degli spread di credito e/o altri rischi.

Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da una variazione nell’andamento generale dell’economia

nazionale ed internazionale, dalla propensione all’investimento e al disinvestimento da parte dei

risparmiatori o degli investitori qualificati, dalle riforme nelle politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità

dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, dagli interventi delle agenzie di

rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da conflitti bellici o atti terroristici.

Al 31/12/2014 l’Emittente:

- non vanta crediti verso Stati sovrani (Nota integrativa dell’Emittente parte B sezione 7.2);

- detiene obbligazioni e altri titoli emessi da Stati sovrani (Italia/ue) per 249.459 migliaia di Euro (Nota

integrativa dell’Emittente parte B sezione 4.2)

Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.2 – “Rischio di mercato” della parte E della Nota

Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 144 e ss).

30

RISCHIO DI LIQUIDITA’ DELL’EMITTENTE

E’ il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere le proprie obbligazioni alla loro scadenza,

essenzialmente a causa del differente profilo temporale che caratterizza le poste attive e passive della

Banca. Tale rischio include anche l’inefficienza derivante dalla necessità di sostenere elevati costi per

reperire nuova provvista sul mercato in situazioni di emergenza di liquidità.

La liquidità dell’Emittente potrebbe essere danneggiata dall’incapacità di accedere ai mercati dei

capitali attraverso emissioni di titoli di debito, dall’incapacità di vendere determinate attività o

riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita ovvero dall’obbligo di prestare

maggiori garanzie. Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze al di fuori del controllo

dell’Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema specifico che colpisca

l’Emittente o terze parti o anche dalla percezione, tra i partecipanti al mercato, che l’Emittente o altri

partecipanti al mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita

di fiducia nelle istituzioni finanziarie possono aumentare i costi di finanziamento dell’Emittente e

limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. Per ulteriori informazioni sulla

posizione di liquidità dell’Emittente si rinvia al paragrafo 3.2.

RISCHIO CONNESSO CON LA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA GENERALE

La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente sono profondamente interconnesse con la situazione

economica generale e dei mercati finanziari: una dinamica sfavorevole relativa a tali variabili si

ripercuoterebbe in modo negativo anche sulla situazione economico-finanziaria della Banca.

Il deterioramento ulteriore della crisi attuale del debito sovrano, soprattutto da parte dei cosiddetti

“paesi periferici” dell’Eurozona, potrebbe riflettersi sulla tenuta della moneta unica europea creando

tensioni economiche, finanziarie e valutarie anche all’interno dello Stato Italiano. Assume altresì

rilievo, nell'attuale contesto economico generale, la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano

dall'Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga a uno scioglimento dell'Unione

Monetaria medesima e/o dell’Unione Europea, con conseguenze in entrambi i casi allo stato

imprevedibili. Ciò potrebbe ripercuotersi sulla solidità del sistema bancario italiano, e quindi del

singolo Emittente, in funzione del peggioramento di diversi parametri economico-finanziari che tale

scenario innescherebbe. La perdita di valore dei titoli di Stato e il contestuale aumento dei rendimenti,

il perdurare e/o l’aggravarsi della crisi delle Borse europee con ulteriori compressioni delle quotazioni

azionarie bancarie, il prevedibile incremento del costo della raccolta, il potenziale indebolimento del

profilo di liquidità che seguirebbe al fallimento delle politiche di sostegno attuate finora dalla Banca

Centrale Europea e il probabile aumento dei tassi di insolvenza dei debitori a seguito dell’aggravarsi

della crisi dell’economia reale, infatti, potrebbero generare effetti negativi in termini di capacità

reddituale e di stabilità patrimoniale dell’Emittente.

31

RISCHIO CONNESSO ALL’EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE

BANCARIO

L’Emittente è soggetto alla regolamentazione ed alla vigilanza da parte della Banca d’Italia, della

Consob e dell’IVASS. La normativa bancaria applicabile all’Emittente disciplina i settori in cui le

banche possono operare con lo scopo di preservare la propria stabilità e solidità, limitandone

l’esposizione al rischio.

Dall’1 gennaio 2014 è divenuta applicabile, secondo un piano di graduale adozione, la nuova normativa

europea relativa all’adeguatezza patrimoniale delle banche, approvata a fine giugno 2013 dal

Parlamento Europeo, nota come normativa Basilea III. Il piano di riforme del sistema bancario

scaturente da Basilea III è stato accolto nell’ordinamento dell’Unione Europea con l’entrata in vigore

del Regolamento UE n. 575/2013 (il “CRR”) e della Direttiva n. 2013/36/UE (la “CRD IV”). La CRD

IV è stata recepita in Italia con la Circolare della Banca d’Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 recante le

Disposizioni di Vigilanza per le Banche.

Le principali novità introdotte dalla normativa sopra citata riguardano: (i) l’innalzamento del livello ed

il rafforzamento della qualità del capitale delle banche con l’introduzione del Common Equity Tier 1 –

CET1; (ii) l’introduzione di un coefficiente di leva finanziaria (Leverage Ratio) come misura

complementare ai requisiti patrimoniali basati sul rischio; (iii) modifiche relative alla valutazione del

rischio di controparte; (iv) l’introduzione di standard comuni di valutazione di liquidità del settore

bancario a livello globale.

Tra le novità regolamentari si segnala la proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio in

ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle

imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD). La Direttiva si

inserisce nel contesto di una più ampia proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione

delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si

evidenzia l’introduzione di un meccanismo di “auto-salvataggio” da parte delle banche che si trovino in

una situazione di crisi accertata dalle Autorità di Vigilanza competenti. In particolare, in base a tale

Direttiva si registra il passaggio da un sistema di superamento della crisi basato su risorse pubbliche

(c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior

(strumenti ibridi e titoli subordinati), ai detentori di titoli di debito senior unsecured (non garantiti) e

infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, pari a euro 100.000,00 (c.d. bail-in).

La BRRD dovrà essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 31 dicembre 2014 e

sarà applicabile, per la parte riguardante il bail-in, al più tardi dal 1° gennaio 2016. Alla data del

presente Prospetto non sono state emanate le disposizioni di recepimento della BRRD nella disciplina

nazionale.

RISCHIO OPERATIVO

Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione

di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra

l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi,

inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.

L’Emittente fa affidamento, ai fini della mitigazione del rischio operativo a cui si trova esposto,

sull’efficacia del proprio sistema di controllo interno.

Eventuali perdite significative generate dagli eventi sopra menzionati potrebbero incidere negativamente

sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell’Emittente.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione 1.4 – “Rischi operativi” della parte E della Nota

Integrativa al Bilancio per l’esercizio chiuso al 31/12/2014 (pag. 181 e ss).

32

RISCHIO DI LEVA FINANZIARIA ECCESSIVA

Il rischio di leva finanziaria eccessiva consiste nel rischio che un livello di indebitamento

particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda vulnerabile l’Emittente,

rendendo necessaria l’adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita

di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle

restanti attività.

In particolare, la "leva finanziaria" è definita come il rapporto tra le dimensioni relative delle attività

e delle poste fuori bilancio di un ente rispetto ai fondi propri di tale ente. In particolare, le poste fuori

bilancio consistono nelle obbligazioni fuori bilancio e nelle obbligazioni potenziali a pagare, a

consegnare o a fornire garanzie reali, comprese le obbligazioni derivanti da finanziamenti ricevuti,

impegni assunti, derivati o contratti di vendita con patto di riacquisto, ma escluse le obbligazioni che

possono essere fatte valere solo durante la liquidazione dell'ente.

RISCHIO STRATEGICO

Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da

cambiamenti del contesto operativo o da decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di

decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo.

Il rischio strategico può essere ripartito in maniera più dettagliata in tre distinti sottogruppi:

-Rischio di business: rischio di incorrere in deviazioni negative impreviste sui volumi e/o sui margini

economici rispetto ai dati di budget, dovute a cambiamenti del contesto competitivo;

-Rischio normativo: rischio che le variazioni a livello legislativo nazionale o sovranazionale possano

minacciare la posizione competitiva dell’Emittente e la sua capacità di condurre il business in

maniera efficiente;

-Rischio strategico puro: rischio di discontinuità nelle variabili gestionali derivante da errori nella

realizzazione del piano strategico o da inadeguate risposte a variazioni del contesto competitivo,

prodotte anche da errate decisioni di investimento.

RISCHIO DI REPUTAZIONE

Si tratta del rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una

percezione negativa dell’immagine dell’Emittente da parte di clienti, controparti, azionisti della

banca, investitori o autorità di vigilanza.

RISCHIO CORRELATO ALL’ASSENZA DI RATING

Il rating costituisce la valutazione, da parte di una agenzia di rating, in merito alle capacità di una

società o di un ente di pagare o meno i propri debiti. Il rischio connesso all’assenza di rating di un

Emittente consiste quindi nel rischio di avere minori informazioni sul grado di solvibilità

dell’Emittente stesso.

Banca di Bologna in passato ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente

assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data

02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento all’Emittente non risulta attribuito

alcun giudizio di rating.

33

3.2 DATI FINANZIARI SELEZIONATI RELATIVI ALL’EMITTENTE

Si riportano di seguito alcuni tra i principali dati economici/patrimoniali e indicatori dell’andamento

della Banca, estratti dal Bilancio Consolidato redatto alla data del 31/12/2014 e alla data del

31/12/2013 secondo i principi contabili IAS/IFRS.

• Principali dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico

Tabella sui principali dati di Stato Patrimoniale Dati patrimoniali (in migliaia di Euro) 2014 2013 Variazioni %

Impieghi con clientela 1.133.989 1.208.464 -6,16%

Totale dell’attivo 1.642.000 1.913.419 -14,19%

Raccolta diretta 1.350.000 1.370.000 -1.46%

Raccolta indiretta 969.000 919.000 5,44%

Raccolta banche 86.386 334.524 -74,18%

Patrimonio netto 149.827 148.349 1,00%

- di cui capitale sociale 42.832 44.490 -3.73%

Attività finanziarie 327.839 521.258 -37.11%

Posizione interbancaria netta -51.773 -281.242 -81,59%

Tabella sui principali dati di Conto Economico Dati economici (in migliaia di Euro) 2014 2013 Variazioni %

Margine di interesse 30.434 34.076 -10,69%

Margine di intermediazione 54.595 62.156 -12,16%

Risultato netto della gestione finanziaria 33.019 31.292 5,52%

Costi operativi 29.582 30.899 -4,26%

Utile lordo 3.428 822 317,03%

Utile netto 1.748 1.127 55,10%

Il margine di interesse (-10,69%), risulta pari a 30,4 milioni di euro. La dinamica registrata è il frutto

di stock e tassi che si sono ridotti in corso d’anno. La forbice dei tassi è migliorata come conseguenza

di un calo del costo del funding percentualmente più elevato della diminuzione riscontrata sul

rendimento dell’impiego. Sensibile anche la contrazione del rendimento cedolare del portafoglio di

proprietà conseguenza del deciso calo dei tassi del mercato monetario, dei titoli di stato così come dei

titoli corporate.

Il margine di intermediazione, si attesta a quota 54,5 milioni di euro in riduzione del 12,16% sul

2013. Il risultato sintetizza la contrazione di tutte le componenti che formano tale margine, ad

esclusione degli altri oneri e proventi di gestione (+0,7%). Descritto in precedenza il risultato del

margine di interesse, in merito alla performance delle commissioni nette (-4,5%) è in buona parte

ascrivibile al calo dell’impiego vivo, soprattutto nella sua componente a breve termine, contrastato

dalla buona dinamica dei proventi da raccolta indiretta (+10,2%). Sebbene in diminuzione (-25,4%),

permane di sostanza il contributo fornito dalla gestione finanziaria, che attraverso operazioni che

hanno generato plusvalenze iscritte nel risultato dell’attività di negoziazione e nell’utile da cessione di

attività AFS ha generato circa 9,5 milioni di proventi.

34

• Fondi propri e coefficienti patrimoniali

La seguente tabella contiene una sintesi delle voci del Patrimonio di Vigilanza e degli indicatori di

adeguatezza patrimoniale più significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del

31/12/2013.

dati espressi in migliaia di euro 31/12/2013

Core Tier 1 Capital 141.454

Patrimonio di base 141.454

Patrimonio supplementare 5.483

Patrimonio di vigilanza totale 146.937

Core Tier 1 Ratio (Core Tier 1 Capital / Attività di rischio ponderate) 11,31%

Tier 1 Capital Ratio (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate) 11,31%

Total Capital Ratio (Patrimonio di vigilanza totale / Attività di rischio ponderate) 11,74%

Attività di rischio ponderate (RWA) 1.251.188

Attività di rischio ponderate / Totale Attivo 65,39%

Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza indicati nella tabella che precede sono stati calcolati in

conformità con le disposizioni normative in vigore alla data del 31 dicembre 2013. A tale data il Total

Capital Ratio è superiore all’8% che alla data del presente Documento di Registrazione è il limite

minimo regolamentare.

La seguente tabella contiene una sintesi delle voci dei Fondi Propri (che nella precedente disciplina

costituivano il “Patrimonio di vigilanza”) e degli indicatori di adeguatezza patrimoniale più

significativi dell’Emittente, su base consolidata, alla data del 31/12/2014.

dati espressi in migliaia di euro 31/12/2014 Soglie

minime *

Totale capitale primario di classe 1 (CET 1) 144.931

Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1) 0

Totale capitale di classe 1 (Tier 1) 144.931

Capitale di classe 2 (Tier 2) 0

Totale fondi propri 144.931

CET 1 Ratio 12,03% 7,00%

Tier 1 Capital ratio 12,03% 8,50%

Total Capital ratio 12,03% 10,50%

Attività di rischio ponderate (RWA) 1.204.651

RWA / Totale attivo 73,36%

Leverage ratio 8,40%

*comprensive del buffer di conservazione del capitale

A fine dicembre 2014, il capitale primario di classe 1 (CET1) del Gruppo, determinato in

applicazione della nuova regolamentazione prudenziale, comprensivo dell’utile 2014, ammonta a

146,5 milioni e rappresenta il 100% dei fondi propri.

Le attività di rischio ponderate (RWA) sono pari a 1.205 milioni.

Con un patrimonio interamente formato dalla componente di migliore qualità (CET1), a fine periodo i

diversi coefficienti patrimoniali di vigilanza sono risultati pari al 12,03%, valore che eccede

sensibilmente sia il requisito minimo sia il requisito minimo maggiorato della riserva di

conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione complessiva al rischio della Banca.

La posizione patrimoniale complessiva, cioè quella quota di patrimonio libera in quanto non assorbita

dal rischio di credito (coefficiente di solvibilità) e dai rischi di mercato (rischi sul portafoglio titoli

non immobilizzato, rischi di cambio, rischi di concentrazione), ammonta a 50,17 milioni di euro.

35

I 28 milioni di euro di ulteriore requisito patrimoniale da detenere in ottemperanza della riserva di

conservazione del capitale forniscono la dimensione dell'innalzamento della quantità del capitale

minimo che le banche sono chiamate a detenere a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa

di vigilanza.

Si precisa inoltre che il gruppo bancario non è obbligato al rispetto di ulteriori requisiti specifici

imposti dall’organo di vigilanza.

• Qualità del credito

Tabella sui principali indicatori di rischiosità creditizia (confronto con i dati di sistema per la

classe di appartenenza dell’Emittente: Sistema Banche minori)

Indicatori di rischiosità creditizia Banca

31/12/2014

Sistema

2014

Banca

31/12/2013

Sistema

2013**

Sofferenze lorde/crediti vs clientela lordi 9,70% 8,60% (*) 6,14% 7,70% (**)

Sofferenze nette/crediti vs clientela netti 6,01% 4,50%(***) 3,84% 4,00%(***)

Crediti deteriorati lordi/crediti vs clientela

lordi

19,35% 16,80% (*) 16,63% 15,90% (**)

Crediti deteriorati netti/crediti vs clientela

netti

14,20% 10,80%(***) 13,50% 10,00%(***)

Rapporto di copertura dei crediti deteriorati 31,49% 36,50% (*) 22,76% 31,50% (**)

Rapporto di copertura delle sofferenze 42,22% 52,10% (*) 40,55% 48,50% (**)

Rapporto sofferenze nette/patrimonio netto 45,46% n.d. 31,26% n.d.

Indice grandi esposizioni (valore

ponderato)/crediti netti clientela

3,59% n.d. 5,63% n.d.

Indice grandi esposizioni (valore di

bilancio)/crediti netti clientela

9,54% n.d. 10,87% n.d.

*Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2015

**Fonte: Banca d’Italia – Rapporto sulla stabilità finanziaria n.1 maggio 2014

***Fonte: Banca d’Italia – Appendice alla Relazione annuale sul 2014 del 26 maggio 2015, tabella “Banche e gruppi

bancari: qualità del credito” voce “Totale sistema”

Analizzando le dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9%

(dic./dic.) degli impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da

scadenze a medio e lungo termine. L’aumento della rischiosità del credito e la riduzione dei flussi di

finanziamento assumono particolare rilevanza per le banche territoriali, caratterizzate da modelli di

operatività che, più che negli altri intermediari, dipendono dall’andamento delle economie dei mercati

di riferimento. La profondità e l’estensione della crisi che ha colpito il tessuto produttivo del nostro

territorio ha comportato un rapido e continuo deterioramento del credito che si è tradotto nella

sensibile crescita delle sofferenze bancarie e dei crediti deteriorati. Il peso in particolare delle

sofferenze è anche il riflesso della mancanza di un mercato secondario per tali attività, oltre che dei

tempi lunghi delle procedure di recupero. Conseguentemente, risultano in peggioramento gli

indicatori della qualità del credito, quali l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi. I risultati

economici ottenuti e la politica prudenziale della Banca hanno consentito di incrementare

sensibilmente le coperture del credito deteriorato conseguendo un calo dell’1,3% dei crediti

deteriorati netti.

Di seguito si riporta una tabella sul dettaglio della composizione dei crediti deteriorati.

Voci (dati in migliaia di euro) 2014 2013 Variazioni %

36

Esposizioni lorde deteriorate 234.997 211.179 11,28%

Sofferenze 117.869 78.003 51,11%

Incagli 106.661 121.579 -12,27%

Esposizioni ristrutturate 8.714 5.148 69,27%

Esposizioni scadute 1.753 6.449 -72,82%

Esposizioni lorde in bonis 979.617 1.059.036 -7,50%

Totale esposizione lorda 1.214.614 1.270.215 -4,38%

Rettifiche di valore su esposizioni deteriorate 73.991 48.067 53,93%

Sofferenze 49.762 31.628 57,34%

Incagli 21.109 13.976 51,04%

Esposizioni ristrutturate 3.092 2.416 27,98%

Esposizioni scadute 28 47 -40,43%

Rettifiche di valore su esposizioni in bonis 6.634 13.686 -51,53%

Totale rettifiche di valore complessive 80.625 61.753 30,56%

Esposizioni nette deteriorate 161.006 163.112 -1,29%

Sofferenze 68.107 46.375 46,86%

Incagli 85.552 107.603 -20,49%

Esposizioni ristrutturate 5.622 2.732 105,78%

Esposizioni scadute 1.725 6.402 -73,06%

Esposizioni nette in bonis 972.983 1.045.350 -6,92%

Totale esposizione netta 1.133.989 1.208.462 -6,16%

I crediti deteriorati (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute da oltre 90

giorni) rappresentati riguardano i soli finanziamenti del portafoglio “Crediti verso la clientela”, gestiti

secondo quanto previsto dalla circolare 272 di Banca d’Italia.

Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati netti, in diminuzione dell’1,29% rispetto al 2013,

ammontano a Euro 161 milioni, pari al 14,20% del totale dei crediti netti verso clientela (era 13,50%

al 31 dicembre 2013). Inoltre, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi verso la clientela al

31 dicembre 2014 è pari al 19,35% (era 16,63% al 31 dicembre 2013).

Nel dettaglio le sofferenze nette risultano al 31 dicembre 2014 pari ad Euro 68,1 milioni (+46,86%

rispetto al 2013), con una incidenza percentuale sui crediti netti pari al 6,01%, in crescita del 56,51%

rispetto al 2013. Inoltre, le sofferenze lorde sui crediti lordi risultano al 31 dicembre 2014 pari al

9,70%, in crescita del 3,56% rispetto al 6,14% del 2013.

Gli incagli netti ammontano ad Euro 85,5 milioni (-20,49%), i crediti ristrutturati netti sono pari ad

Euro 5,6 milioni (+105,78%) e gli scaduti (past due) netti assommano ad Euro 1,7 milioni (-73,06%).

Il rapporto di copertura sui crediti deteriorati complessivi si attesta al 31,49% rispetto al 22,76% di

fine anno precedente.

Il rapporto di copertura delle sofferenze è aumentato dal 40,55% al 42,22%.

Il “Costo del credito” è l’indicazione del costo del rischio inteso come rapporto tra le rettifiche su

crediti e l’ammontare dei crediti netti verso clientela. Al 31 dicembre 2014, l’indicatore come

rapporto tra le rettifiche su crediti verso la clientela (voce 130° del conto economico pari a euro

20.490mila) e l’ammontare dei crediti netti di bilancio (1.133.989 mila euro) risulta pari a 1,81% in

diminuzione rispetto al 2,41% del 2013.

• Incidenza dell’esposizione verso “grandi rischi”

L’evidenza di quanto risulta essere l’esposizione verso “grandi rischi” può essere rappresentata come

segue:

37

2014

Posizioni di rischio – valore di bilancio 399.366

Posizioni di rischio – valore ponderato 130.635

Numero delle posizioni di rischio 10

Di seguito si fornisce il dettaglio delle suddette 10 posizioni.

Denominazione Valore di bilancio Valore ponderato

Stato Italiano 281.819 21.040

Iccrea Holding spa 17.999 17.999

Banca d'Italia 7.806 -

Veneto Banca Spa 7.421 7.421

Banca Popolare di

Spoleto spa

6.297 6.297

Cassa di risparmio di

Ravenna spa

6.073 6.073

n. 4 posizioni verso

Clientela (importo

complessivo)

71.947 71.801

Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività

Per quanto riguarda gli impieghi, l’esposizione dell’Emittente è rivolta ai privati per il 35,01% del

totale degli impieghi, alle imprese di servizi destinabili alla vendita per il 23,40%, alle imprese del

settore edile ed opere pubbliche per il 13,39%, ai servizi del commercio, recuperi e riparazioni per il

8,19%.

Grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per area geografica

L’esposizione su base geografica dell’Emittente è quasi totalmente concentrata sulla provincia di

Bologna.

• Esposizione della Banca al rischio di mercato

L’Emittente effettua il monitoraggio del rischio di mercato anche con controllo quotidiano

del VaR, incentrato sul rispetto di prefissati limiti interni in termini assoluti e percentuali,

effettuato con una metodologia in linea con i parametri di riferimento indicati dal Comitato di

Basilea, ovvero con intervallo di confidenza del 99% e orizzonte temporale di dieci giorni.

Il VaR Basilea relativo al portafoglio titoli di proprietà della Banca ha registrato nel corso del

2014 un livello medio di 2.602 mila euro, con un valore minimo di 1.002 mila euro e un

valore massimo di 4.616 mila euro. Il VaR di fine periodo (31/12/2014) presenta un valore di

1.002 mila euro (VaR Param 99% 10gg) pari allo 0,314% (VaR Param %) che rappresenta

anche il valore più basso rilevato nel 2014. Non rileva la distinzione tra banking book e

trading book in quanto quest'ultimo presenta importo non significativi, infatti ha raggiunto al

massimo circa 3 milioni di euro di valore di mercato, tali da generare valori di VaR, in

relazione alla misurazione del rischio di prezzo, che sono oscillati da un minimo di zero a un

massimo di circa 54 mila euro, producendo un VaR medio annuale pari a circa 8 mila euro.

• Principali indicatori di liquidità

Relativamente alla posizione di liquidità dell’Emittente, si riportano di seguito i seguenti indicatori

Indicatori 31/12/2014 31/12/2013

38

Loan to deposit Ratio * 93,36% 103,88%

Liquidity Coverage Ratio (LCR) ** 315,57% n.d.

Net Stable Funding Ratio (NSFR) *** 125,80% n.d.

* Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti

verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio d’esercizio dell’Emittente nel

paragrafo “Dati di sintesi e principali indicatori” della Relazione sulla gestione.

** L’indicatore a breve termine o Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime il rapporto tra

l’ammontare delle attività prontamente monetizzabili disponibili (la cassa ed i titoli prontamente

liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio monetario progressivo cumulato ad un mese stimato in

condizioni di normalità gestionale. La soglia minima regolamentare è pari al 60% a partire dal 1°

ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018.

*** L’indicatore Net Stable Funding Ratio è definito come rapporto tra l’ammontare complessivo

delle fonti stabili di raccolta (patrimonio della Banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota

stabile dei depositi) e il valore degli impieghi di medio/lungo periodo. La soglia minima

regolamentare sarà pari al 100% a partire dal 1 gennaio 2018.

Inoltre si riportano i seguenti dati al 31 dicembre 2014.

Ammontare dei finanziamenti outstanding dalla BCE e relative scadenze

Scad. 26/09/2018 Eur 65.000.000,00

Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l'Emittente ha da

sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la

raccolta della banca derivante principalmente dalla clientela retail.

In tema di capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad

eventuali sbilanci da finanziare, l’emittente presentava al 31/12/2014 un ammontare di titoli

non impegnati ulteriormente stanziabili presso la Banca Centrale europea (BCE) per

complessivi 253,1 mln di euro. La componente non impegnata è costituita prevalentemente da

titoli caratterizzati da un elevato grado di liquidabilità (titoli di stato), anche in condizioni di

stress.

L’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino un

rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità.

• Esposizioni detenute nei titoli di debito sovrano Al 31 dicembre 2014 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti

governativi rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 78,8%.

L’Emittente detiene unicamente titoli del debito sovrano italiano. Si riportano di seguito le

informazioni rilevanti su tale esposizione, aggiornato al 31 dicembre 2014 (dati in migliaia di euro):

Emittente Rating Cat Valore

Nominale

Valore di

Bilancio

Fair Value Riserva

AFS

%

Governo -

Italia

BBB+ AFS 240.515 249.459 249.459 2.882 99,9%

Altri Enti

pubblici -

Italia

- AFS 246 247 247 0 0,1%

Totale 240.761 249.706 249.706 2.882 100%

Legenda:

I rating indicati sono quelli di Fitch Rating al 31/12/14.

AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita).

39

Con riferimento al Valore di Bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come

segue:

a vista Fino ad 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale

- 85.886 157.519 6.301 249.706

Al 31/12/2014 l’Emittente non vanta crediti verso Stati sovrani.

***

CREDIT SPREAD Il credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il

tasso interest rate swap di durata corrispondente) rilevato puntualmente in data 23 giugno 2015, è pari a 208,2

basis point.

Inoltre, il medesimo indicatore calcolato come media dei valori giornalieri su 14 giorni di calendario antecedenti il

23 giugno 2015 è pari a 209,0 basis point.

Si riportano altresì di seguito le caratteristiche del titolo benchmark utilizzato ai fini della determinazione del

valore del credit spread:

Denominazione: Banca di Bologna 2,50% 07/01/2019

Codice ISIN: IT0004984826

Durata residua: 3 anni e 6 mesi

Frequenza Cedola: semestrale

Ammontare in circolazione presso la clientela alla data del 23/06/2015: EUR 1.999.000

Sede di negoziazione: Internalizzatore Sistematico di Banca Akros (dal 11/04/2014) Data di determinazione spread di credito:

18/12/2013: Delibera CdA per l'emissione sul primario ad un costo di funding massimo di +150 bps)

12/05/2014: Ratificato dal Comitato Finanza il 05/06/2014 per il mercato secondario: +100 bps fino a 24 mesi e

+200 bps oltre 24 mesi rispetto alla curva IRS)

IT0004984826

Data Prezzo medio

giornaliero Rendimento Tasso Swap Credit Spread

10/06/2015 99,99 2,518 0,365 2,153

11/06/2015 100,28* 2,432 0,344 2,088

12/06/2015 100,32* 2,420 0,354 2,066

15/06/2015 100,30* 2,426 0,358 2,068

16/06/2015 100,25* 2,440 0,340 2,100

17/06/2015 100,28* 2,431 0,336 2,095

18/06/2015 100,32* 2,419 0,318 2,101

19/06/2015 100,38* 2,401 0,319 2,082

22/06/2015 100,36* 2,407 0,338 2,069

23/06/2015 100,32* 2,419 0,337 2,082

MEDIA 100,28 2,431 0,341 2,090

* Il prezzo esposto è la media dei prezzi Denaro/Lettera, determinati dall’internalizzatore Banca Akros.

Il titolo benchmark è stato scelto sulla base dei parametri indicati da codesta Spettabile Autorità.

Il credit spread inteso come differenza tra il tasso di rendimento a scadenza di un paniere di obbligazioni a tasso

fisso senior emesse da emittenti finanziari europei aventi rating compreso tra BBB- e BBB+4 con medesima durata

residua del titolo benchmark (calcolato facendo riferimento alla curva IGEEFB, debitamente interpolata, come

4 Il paniere ricomprende titoli di emittenti il cui giudizio di rating appartiene al livello più basso dell’investment grade, precedente il livello

speculativo.

40

elaborata da Bloomberg) e il tasso interest rate swap medio (anch'esso debitamente interpolato sulla base della

scadenza del titolo benchmark) è pari a 80,5 basis point

Fonte: IGEEFB03 Index e IGEEFB04 Index

Data Rendimento Tasso Swap Credit Spread

23/06/2015 1,11 0,305 0,805

41

4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE

4.1 Storia ed evoluzione dell'Emittente.

La Banca nasce nel 1963 come Cassa Rurale ed Artigiana di San Cristoforo, per poi divenire Cassa

Rurale ed Artigiana di Ozzano dell’Emilia. Nel 1994 assume la denominazione di Banca di Bologna

Credito Cooperativo Scrl, mentre nel 1998, acquisisce l’intero pacchetto azionario della Pomodoro

Viaggi S.r.l.

Nel maggio del 2005 assume l’attuale denominazione di Banca di Bologna Credito Cooperativo

Società Cooperativa e nel mese di aprile 2006 acquisisce l’intero pacchetto azionario della società

immobiliare Verdeparco S.p.a., che entra a far parte del Gruppo Bancario con la nuova ragione

sociale De’ Toschi S.p.a.. Nel novembre 2007 incorpora le società immobiliari Galvani S.r.l e Monet

S.r.l., interamente possedute a seguito delle acquisizioni avvenute rispettivamente nel 1992 e nel

2007.

Il 03/02/2012 la Pomodoro Viaggi Srl esce dal Gruppo Banca di Bologna. Alla data di redazione del

presente Prospetto, Banca di Bologna detiene il 30% del capitale sociale di Uvet Pomodoro Viaggi

Srl, a seguito del subentro nella Compagine sociale di Partners industriali.

La Banca è costituita da 30 Dipendenze e 259 dipendenti.

4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente.

L’Emittente è la Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa.

4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione.

La Banca è iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370 ed iscritta al n. 8883

dell’albo delle banche di cui all’art. 13 del D. Lgs. 1/9/1993 n. 385 (Testo Unico delle leggi in

materia Bancaria e Creditizia) tenuto dalla Banca d’Italia ed è inoltre la capogruppo dell’omonimo

Gruppo Bancario iscritto al n. 8883 dell’albo dei gruppi bancari di cui all’art. 64 del D. Lgs. 1/9/1993

n. 385.

4.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente.

La Banca è stata costituita in data 24 febbraio 1963, con atto a ministero notaio Verano Pojani, rep. n.

9938, racc. n. 554.

Ai sensi dell’art. 3 dello statuto, la durata della Banca è fissata fino al 31/12/2050.

4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di

costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale.

La sede legale e amministrativa della Società è sita in Bologna, piazza Galvani 4; telefono n.

0516571111.

La Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa è una società di diritto italiano,

costituita, disciplinata ed operante in base alle leggi della Repubblica Italiana.

4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevante per la

valutazione della sua solvibilità.

42

Banca di Bologna dichiara che non si è verificato alcun fatto recente sostanzialmente rilevante per la

valutazione della sua solvibilità, dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione

(31/12/2014).

43

5 PANORAMICA DELLE ATTIVITA'

5.1 Principali attività

5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali

categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati.

La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme.

Nell’esercizio della sua attività la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di

speculazione privata.

La Banca può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni ed i servizi

bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al

raggiungimento dello scopo sociale.

La Banca opera prevalentemente nel settore della intermediazione creditizia e conta su 259

dipendenti.

Le principali categorie di prodotti e/o servizi prestati sono:

RACCOLTA DEL RISPARMIO (raccolta diretta)

• Conti correnti

• Depositi a risparmio

• Obbligazioni di propria emissione

• Conti Cash

• Conti Cash con Vincolo

• Certificati di deposito

ESERCIZIO DEL CREDITO (impieghi clientela)

• Crediti alle imprese a breve,

medio e lungo termine

• Crediti ipotecari a lungo termine

• Crediti personali a breve, medio e

lungo termine ai privati

SERVIZI DI INVESTIMENTO (raccolta indiretta) La Banca è autorizzata alla prestazione

dei seguenti servizi di investimento:

• Negoziazione per conto proprio

• Esecuzione ordini per conto dei

clienti

• Ricezione, trasmissione e raccolta

ordini

• Gestione di portafogli

• Collocamento

• Consulenza

SERVIZI ACCESSORI

• Custodia e amministrazione di

strumenti finanziari

ALTRI SERVIZI

• Distribuzione di prodotti

assicurativi e di previdenza

complementare

• Distribuzione di prodotti di terzi

(leasing, factoring, diamanti)

• Distribuzione carte di credito

• Rilascio carte di debito

• Servizi incasso e pagamento,

domestici e transfrontalieri per

privati e imprese

• Servizi di internet banking per

privati e imprese

• ATM (automated teller machine)

per prelievo di contante,

informazioni sul conto, ricariche

telefoniche

• POS (point of sale) per effettuare

pagamenti di beni o servizi presso

il fornitore utilizzando carte di

pagamento.

Le tabelle che seguono, evidenziano il contributo che ciascuna delle summenzionate attività ha

apportato al totale dei proventi operativi netti dell’Emittente per ciascuno dei periodi indicati. I dati

sono estratti dal Bilancio dell’Emittente.

RACCOLTA DIRETTA (dati contabili – migliaia di euro) VOCE 2014 2013 Var. %

Conti correnti passivi 679.813 659.946 3,0%

Depositi a risparmio 123.895 100.730 23,0%

Certificati di deposito 221.861 231.179 -4,0%

Obbligazioni 305.344 351.796 -13,2%

Pronti contro termine 0 0 0%

Raccolta in valuta 9.000 11.284 -20,2%

Raccolta diretta 1.339.913 1.354.935 -1,1%

Altra raccolta1 9.897 14.768 -33,0%

Raccolta da clientela 1.349.810 1.369.703 -1,5%

Al 31 dicembre 2014 lo stock contabile di raccolta da clientela si è attestato a 1 miliardo e 350 milioni

di euro, in contrazione sul 2013 dell’1,5%. Tale ammontare di raccolta comprende partite “particolari”

1 Nella voce “Altra raccolta” sono riportate alcune partite straordinarie come i finanziamenti da Cassa Depositi e Prestiti.

44

rientranti nella voce 20 di Stato Patrimoniale passivo (Debiti verso clientela) come i finanziamenti da

Cassa Depositi e Prestiti, il cui valore è incluso nella voce “Altra raccolta”. La dinamica della parte

“core” della raccolta da clientela, pertanto, registra, a fine 2014, una diminuzione dell’1,1% in linea con

quanto registrato dal sistema bancario (-1,15% dati ABI).

L’osservazione delle diverse componenti evidenzia la netta divaricazione tra le fonti a breve e quelle a

medio lungo dove le prime rappresentate dall’aggregato “depositi” (conti correnti passivi, depositi a

risparmio e certificati di deposito) rilevano una crescita del 3,1%, mentre le seconde rappresentate dalle

obbligazioni della Banca, mostrano un decremento del 13,2% sul 2013. Tale dinamiche sono in linea

con quanto registrato dal sistema bancario nel suo complesso, riflettendo in parte il perdurare di un

clima di incertezza e in parte la ricerca di maggiori rendimenti. Tali situazioni hanno indirizzato la

domanda verso le forme finanziarie di risparmio maggiormente liquide e verso la raccolta gestita.

RACCOLTA INDIRETTA (valori di mercato a dicembre – importi in migliaia di euro) VOCE 2014 2013 Var. %

Titoli in amministrazione

468.357 486.585 -3,7%

Raccolta Gestita 500.731 432.989 15,6%

Totale raccolta indiretta 969.088 919.574 5,4%

A fine 2014, i volumi della raccolta indiretta, valorizzati al mercato, si sono attestati oltre i 969 milioni

di euro, facendo segnare un incremento del 5,4% sui valori di mercato di fine esercizio precedente.

All’interno dell’aggregato in oggetto si registrano due dinamiche distinte, che vedono contrapporsi al

decremento della componente amministrata (-3,7%), che chiude l’anno con un patrimonio intermediato

pari a circa 468 milioni di euro, un deciso incremento del comparto gestito (+15,6%), che si attesta a

quota 501 milioni di euro.

IMPIEGHI CLIENTELA (dati contabili, migliaia di euro) VOCE 2014 2013 Var. %

Conti correnti 355.281 389.692 -8,8%

Sconto di portafoglio 7.300 8.145 -10,4%

Mutui 773.106 821.377 -5,9%

Finanziamenti in valuta 13.256 14.892 -11,0%

Sofferenze 117.869 78.003 51,1%

Impieghi 1.266.812 1.312.110 -3,5%

Altri Impieghi 3.507 2.911 20,5%

Impieghi vs clientela 1.270.319 1.315.021 -3,4%

Al 31 dicembre 2014, la consistenza degli impieghi lordi verso clientela ordinaria si attesta a quota 1

miliardo e 270 milioni di euro, in flessione del 3,4%, sul dato puntuale di fine 2013. Analizzando le

dinamiche per durata dei finanziamenti in essere si registra una contrazione del 8,9% (dic./dic.) degli

impieghi a breve termine e un calo del 5,9% della componente caratterizzata da scadenze a medio e

lungo termine.

5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività.

Non sono presenti nuovi prodotti e/o attività rilevanti rispetto a quanto già indicato al capitolo 5.1.1.

5.1.3 Principali mercati

L’Emittente opera da sempre in un ambito territoriale che si sviluppa nella provincia di Bologna, per

il tramite della rete delle filiali, costituita, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, da 30

sportelli.

45

5.1.4 Posizione concorrenziale

Sulla base dei dati pubblicati nella “Base Informativa Pubblica” del sito della Banca d’Italia, la

Funzione di Pianificazione e Controllo di Gestione elabora i dati alle quote di mercato della Banca

nella provincia di Bologna. Al 31/12/2014 per quanto riguarda gli impieghi verso clientela ordinaria

tale quota di mercato era del 3,88% (3,85% al 31/12/2013), per quanto riguarda i depositi era del

4,06% (4,02% al 31/12/2013) e per quanto riguarda gli sportelli era del 4,13% (4,12% al 31/12/2013).

6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

6.1 Breve descrizione del Gruppo.

Il Gruppo Banca di Bologna, costituito il 14 ottobre 1992, è iscritto all’Albo Gruppi Creditizi al n.

8883 ed è formato dalla Banca di Bologna e da De’ Toschi S.p.a.; il Gruppo è autonomo e

indipendente.

La controllata – De’ Toschi Spa –con proprietà dell’intero capitale sociale - opera nel settore

immobiliare e non ha dipendenti. De’ Toschi S.p.a. ha sede a Bologna in Corte Galluzzi 1 con partita

IVA 02377221201.

La Banca di Bologna ha stipulato con la propria controllata accordi di servicing per la gestione della

loro attività amministrativa.

Si riporta di seguito la struttura del Gruppo:

La Capogruppo Banca di Bologna esercita le funzioni di indirizzo strategico, di governo e di controllo

attraverso:

-definizione degli obiettivi e delle strategie delle singole società che vengono acquisiti e fatti propri

dai rispettivi Consigli di amministrazione;

-il presidio coordinato delle varie aree in cui operano le aziende del Gruppo attraverso i Responsabili

delle varie funzioni della Capogruppo;

-la fornitura dei supporti operativi di Gruppo (informatici, amministrativi, legali);

-l’ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo;

In tale ambito la coesione interna e l’indirizzo strategico del Gruppo vengono assicurati attraverso il

regolamento del Gruppo, specifiche policy che, approvate e fatte proprie dai rispettivi Consigli di

Amministrazione, definisce:

-le regole generali di comportamento;

-i meccanismi di coordinamento;

-l’architettura organizzativa;

-gli strumenti di indirizzo e monitoraggio strategico e gestionale.

L’attività di coordinamento è peraltro resa ancor più efficace dalla indicazione di nomina degli Organi

amministrativi e di controllo delle società controllate da parte esclusiva della Capogruppo.

De Toschi S.p.a.

Banca di Bologna

100%

46

7 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE

7.1 Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo

bilancio sottoposto a revisione pubblicato

L’Emittente dichiara che, alla data di redazione del presente Prospetto di Base, non si sono verificati

cambiamenti negativi sostanziali delle sue prospettive dalla data dell’ultimo bilancio pubblicato

sottoposto a revisione (31/12/2014).

7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero

ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per

l’esercizio in corso

L’Emittente dichiara di non essere a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti

che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente ovvero

del Gruppo, almeno per l’esercizio in corso.

8 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI

L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili nel presente Prospetto di Base. 9 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA

9.1 Componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e degli organi direttivi

Consiglio di Amministrazione

E’ composto di n. 7 Consiglieri.

La composizione del Consiglio di Amministrazione è indicata nella tabella seguente. In

corrispondenza di ciascun componente sono indicate le cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche

significative ricoperte in altre società.

Nome, carica ricoperta

nell’Emittente ed ultimo

esercizio della carica

ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’

Vacchi Marco (Presidente del Consiglio di

Amministrazione)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Ima S.p.a

Packaging Systems Holding INC

IMA Est GmbH

IMA Iberica Processing & Packaging SL

SO.FI.M.A. S.p.a

Lopam-Fin S.p.a.

Lopam srl

Idice S.p.a.

Antares Nova S.r.l

Gavignano S.r.l.;

Federazione Naz. Cav. del Lavoro Gruppo

Emiliano Romagnolo

Società del Sole S.r.l.

B. Group Spa

Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Dè Toschi spa

Regenesi srl

IMA France eurl

IMA Germany Gmbh

Presidente Onorario

Presidente

Presidente

Presidente

Presidente

Presidente

Presidente

Presidente

Amministratore Unico

Presidente

Presidente

Amministratore Unico

Consigliere

Socio

Vice Presidente

Consigliere

Presidente

Presidente

47

Calzolari Gianpiero (Vice Presidente del Consiglio di

Amministrazione)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Granlatte Società Coop. agricola a r.l

Finanziaria Bolognese FI.BO Spa

Granarolo Spa

Filiera AQ Società Consortile a r.l .

Cooperare con Libera Terra Agenzia per lo

Sv. Coop e la legalità

Nomisma Spa

Consigliere e Presidente

del C.d.A

Consigliere e Presidente

del C.d.A

Consigliere e Presidente

del C.d.A

Consigliere e Presidente

del C.d.A

Presidente

Amministratore

Ferrante Massimo

(Consigliere)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Sixtema spa

Gruppo società artigianato srl

Camera di commercio, industria, artigianato

e agricoltura di Bologna

Consigliere

Consigliere

Componente della Giunta

e Consigliere

Tabellini Giorgio

(Consigliere)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

PEI S.r.l.

Pei Italia

SPER S.r.l

Sper Italia srl

Zanini S.r.l.

Aereoporto di Bologna

C.C.I.A.A. Bologna

Fondo orizzonte Sgr

Comitato Consultivo Pai

Presidente

Presidente

Consigliere

Consigliere

Presidente

Consigliere

Presidente

Consigliere

Consigliere

Lorenzoni Gianni

(Consigliere)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

BIO-ON Spa

Alma Graduate School

Piquadro spa

LEBSC srl Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa

(no profit)

Consigliere

Presidente

Amministratore

Indipendente

Consigliere

Consigliere

Bigelli Marco

(Consigliere)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Nulla da segnalare

Serafini Gianluigi

(Consigliere)

Data nomina: 29/04/2015

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Carimonte Holding Spa

Intermedia Holding Spa

CNA Servizi Bologna Scrl

Tulipani Spa

De Toschi Spa

Presidente del C.d.A.

Consigliere

Sindaco effettivo

Amministratore

Amministratore

Collegio sindacale

E’ composto di n. 3 membri effettivi e di n. 2 membri supplenti. La composizione del Collegio

Sindacale è indicata nella tabella seguente. In corrispondenza di ciascun componente sono indicate le

cariche ricoperte nell’Emittente e le cariche significative ricoperte in altre società.

Nome, carica ricoperta

nell’Emittente ed ultimo

esercizio della carica

ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’

Santilli Gianfranco Gruppo Manutencoop Sindaco

48

(Presidente Collegio Sindacale)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017

Manutencoop Immobiliare spa

Dircoop - cassa di assistenza integrativa

IPRASS

De Toschi S.p.a

Gruppo SACMI scarl

Sacmi Molds & Dies spa

Italian Speed

CEFLA Scarl

Cons .Cooperative Costruzioni

Rester

S.T.F. S.p.a

Coop Adriatica Scarl

Gruppo Vetimec Soc. Coop

Aedis Soc Coop

IBA Centro Meridionale S.p.a.

Cesi – attività edile

C3 S.p.a.

Sosietà Sacoa servizi telematici Srl

Sacoa S.r.l

Cosepuri

Immofil srl

Fico.Op srl

Eatalyworld srl

Sindaco

Amministratore

Amministratore

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Sindaco

Amministratore Unico

Amministratore

Sindaco

Sindaco Supplente

Sindaco supplente

Sindaco supplente

Fornasier Edi

(Sindaco Effettivo)

Data nomina: 07/05/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017)

Gruppo Vetimec (vetimec soc.coop – Iba

Centro Meridionale Spa – Aedis soc. coop)

Asscooper

Placido Rizzotto Libera Terra

Consorzio Libera terra mediterraneo coop

sociale onlus

Cepa

Consorzio Patata di Bologna Dop

Hope srl

Enoteca Regionale Emilia Romagna

Consorzio Cave Bologna

Valore e Sviluppo

Consorzio Formula Ambiente

Il Raccolto

Conapi

Fondo Pensione Dircoop

Par.Coop.It

Legacoop Emilia Romagna

Felisatti Elettroutensili spa in liquidazione

Holding Sacmi Beverage spa

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

Membro del Collegio

Sindacale

49

Fondo Pensione Sacmi

Membro del Collegio

Sindacale

Piersanti Giuseppe

(Sindaco Effettivo

Data nomina: 07/5/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017)

Nulla da segnalare

Bonfiglioli Cristina

(Sindaco supplente

Data nomina: 7/5/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017)

Soc.Coop.Edificatrice Giuseppe Dozza

Cons.Cave Bologna Soc. Coop

Elion srl

Coop.Autotrasporti NCV scarl

Placido Rizzotto – Libera Terra

Soc.CoopSociale a rl

Consorzio Libera Terra Mediterraneo Coop

Sociale onlus

La Baracca soc.coop Sociale onlus

Cooperativa Murri

Par.coop.it

Presidente Collegio

Sindacale

Presidente Collegio

Sindacale

Sindaco Effettivo

Sindaco Effettivo

Sindaco Effettivo

Sindaco Effettivo

Presidente Collegio

Sindacale

Sindaco Effettivo

Sindaco Supplente

D’Alonzo Gianfelice

(Sindaco supplente

Data nomina: 7/5/2014

Data scadenza del mandato:

maggio 2017)

Borgo Etrusco spa

Finrest Spa

Coop Adriatica Società coop a r.l.

Sindaco Effettivo

Membro Indipendente del

Comitato Esecutivo

Membro Indipendente del

Comitato Finanza

Direzione Generale

La composizione della Direzione Generale è indicata nella tabella seguente.

Nome, carica ricoperta

nell’Emittente ed ultimo

esercizio della carica

ATTIVITA’ ESERCITATE IN ALTRE SOCIETA’

Mengoli Enzo

(Direttore Generale)

Uvet Pomodoro Viaggi S.r.l..

De’ Toschi Spa

Presidente

Presidente

Ferrari Alberto

(Vice Direttore Generale)

Caricese srl Consigliere

Il domicilio eletto per la carica da consiglieri, sindaci e dal Direttore Generale è piazza Galvani 4,

Bologna.

I Consiglieri di Amministrazione e i Sindaci hanno rilasciato dichiarazione in ordine alle ipotesi di cui

all’art. 136 T.U.B. e alle eventuali situazioni di conflitto di interessi con la Banca.

I Componenti del Collegio Sindacale sono iscritti nel Registro dei Revisori istituito presso il Ministero

della Giustizia.

50

Tutti gli amministratori possiedono i requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità (art. 26 D.

Lgs n.385/93 - TUB e Decreto Ministeriale n.161/1998).

9.2 Conflitto di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza

Come sopra indicato, alcuni membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale,

nonché il Direttore Generale, ricoprono cariche analoghe in altre società sia all’interno che all’esterno

del Gruppo e tale situazione configura dei conflitti di interesse. Alcune di queste società intrattengono

rapporti con la Banca; non si può escludere che dette società instaurino altri rapporti, così come non si

può escludere che altre società tra quelle sopra menzionate instaurino anch’esse rapporti con la Banca

stessa.

La Banca gestisce i conflitti di interesse nel rispetto dell’articolo 2391 del codice civile, dell’articolo

136 del D. Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario) e della Circolare Banca D’Italia n°

263 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni. Si precisa inoltre che, facendo seguito a

specifiche iniziative anche nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, il

Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato apposita delibera quadro in materia di

obbligazioni ed interessi degli esponenti aziendali anche al fine di assicurare, in conformità a quanto

previsto dai più recenti interventi legislativi in materia, la trasparenza e la correttezza sostanziale e

procedurale dei relativi rapporti.

Al 31 dicembre 2014 non risultavano crediti erogati a favore degli Amministratori della Banca (così

come al 31 dicembre 2013); i crediti erogati a favore dei Dirigenti ammontavano a 264 mila euro (128

mila al 31 dicembre 2013). Al 31 dicembre 2014 risultavano crediti erogati a favore di Sindaci pari a

124 mila euro mentre nessuna erogazione a favore dei Sindaci al 31 dicembre 2013.

Al 31 dicembre 2014, così come al 31 dicembre 2013, non erano presenti garanzie prestate a favore di

Amministratori, Dirigenti e Sindaci.

Per ulteriori dettagli, si rinvia alla parte H – Operazioni con parti correlate della Nota Integrativa, alla

pagina 193.

10 PRINCIPALI AZIONISTI

10.1 Compagine sociale - controllo

Alla data del presente Prospetto di Base il numero di azionisti è 9.492, l’importo del capitale sociale

nominale è pari a Euro 42.750.019,08 Il tetto massimo di partecipazione che ciascun socio può

sottoscrivere è pari a Euro 49.987,52.

10.2 Descrizione di eventuali accordi noti all’Emittente dalla cui attuazione possa scaturire ad

una data successiva una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente

Alla data di pubblicazione del presente Prospetto di Base non esistono patti di qualsiasi tipo aventi ad

oggetto l’esercizio del diritto di voto o che pongano limiti al trasferimento delle azioni della Banca,

fatte salve le previsioni di legge.

51

11 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE ATTIVITA' E LE PASSIVITA', LA SITUAZIONE

FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE

11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati

Nella redazione del bilancio al 31/12/2014 ed al 31/12/2013 sono stati applicati i principi contabili

IAS/IFRS.

In virtù di quanto disposto dall’art. 11 della Direttiva 2003/71 del Parlamento Europeo e dall’art. 28

del Regolamento n. 809/2004, i documenti sotto elencati, precedentemente depositati e pubblicati,

nonché resi disponibili agli interessati secondo quanto indicato al successivo capitolo 14, sono da

ritenersi inclusi mediante riferimento e pertanto devono essere considerati quale parte integrante del

presente Prospetto di Base.

La presente sezione incorpora mediante riferimento i bilanci individuali e consolidati relativi agli anni

2013 e 2014.

Informazioni finanziarie Bilancio consolidato dell'Esercizio 2013

Stato Patrimoniale consolidato Pagg. 17-18

Conto economico consolidato Pag. 19

Rendiconto finanziario Pag. 23

Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto Pag. 21

Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione)

di cui Politiche Contabili Pagg. 26-198

Relazione di Revisione Contabile Pag. 13

Informazioni finanziarie

Bilancio consolidato

dell'Esercizio 2014

Stato Patrimoniale consolidato Pagg. 17-18

Conto economico consolidato Pag. 19

Rendiconto finanziario Pag. 23

Prospetto riepilogativo variazioni Patrimonio Netto Pag. 21

Nota Integrativa (comprensiva dei criteri di valutazione)

di cui Politiche Contabili Pagg. 26-198

Relazione di Revisione Contabile Pag. 13

11.2 Bilanci

Con riferimento agli esercizi 2014 e 2013 la Banca ha redatto il bilancio individuale e consolidato del

gruppo bancario.

11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali.

11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono

state sottoposte a revisione.

Le informazioni finanziarie relative all’esercizio 2013 e 2014, sono state sottoposte a certificazione

da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. la quale ha espresso un giudizio

senza rilievi. Le relazioni di revisione per ogni singolo esercizio sono incorporate mediante

52

riferimento al presente Prospetto di Base e sono allegate ai fascicoli di bilancio individuale e

consolidato a disposizione presso la sede dell’Emittente e sul sito internet: www.bancadibologna.it.

11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione che siano state

controllate dai revisori dei conti.

Nel presente documento non sono inclusi dati o informazioni, diversi dai bilanci annuali, che siano

stati oggetto di verifica da parte della Società di Revisione.

11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie.

Le ultime informazioni finanziarie sono quelle incluse nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2014.

11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie.

L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie infrannuali dalla data dell’ultimo bilancio

sottoposto a revisione contabile.

11.6 Procedimenti amministrativi, giudiziari ed arbitrali.

Il fondo rischi ed oneri del Bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2014, ammonta a complessivi 830

mila Euro di cui per controversie legali 242 mila Euro, 89 mila Euro per reclami della clientela

nell'ambito degli investimenti mobiliari, 255 mila Euro per accantonamenti del personale secondo le

previsioni dello Ias 19, 213 mila Euro per revocatorie fallimentari in attesa di definizione e “altri

accantonamenti” per euro 31 mila Euro.

11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente

Banca di Bologna dichiara che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione

finanziaria o commerciale della Banca e del Gruppo per eventi verificatisi dalla data dell’ultimo

bilancio, per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione

(31/12/2014).

12 CONTRATTI IMPORTANTI

Banca di Bologna attesta che non vi sono contratti importanti non conclusi nel corso del normale

svolgimento dell’attività che potrebbero comportare per i membri del gruppo un’obbligazione o un

diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità della Banca di adempiere alle sue obbligazioni

nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.

13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI

DI INTERESSI

13.1 Relazioni e pareri di terzi

Ai fini della redazione del presente Prospetto di Base non è stato rilasciato alcun parere o relazione di

esperti.

Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente assegnatole,

pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato in data 02/12/2011,

pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di Bologna non risulta attribuito alcun

livello di rating.

53

Alle Obbligazioni non è attribuito e non è previsto che sia attribuito alcun livello di rating.

14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO

L’Emittente dichiara che, per l’intera durata di validità del Prospetto di Base, sono a disposizione

degli interessati ai fini della consultazione i seguenti documenti:

A) Bilancio individuale e consolidato relativi agli esercizi conclusi il 31/12/2013 e il 31/12/2014,

corredati delle relazioni sulla gestione, delle relazioni del Collegio Sindacale e della Società di

Revisione, nonché le relazioni semestrali 2013 e 2014.

B) Atto costitutivo e Statuto sociale.

C) Prospetto di Base ed eventuali supplementi.

Banca di Bologna si impegna a pubblicare informazioni concernenti le proprie vicende societarie e le

situazioni contabili periodiche successive alla data di chiusura del bilancio.

Tutti i suddetti documenti saranno a disposizione, su richiesta, presso la sede legale dell’Emittente ed i

documenti indicati al punto A che precede saranno a disposizione degli interessati anche sul sito della

Banca (www.bancadibologna.it).

54

SEZIONE 6 – NOTA INFORMATIVA PER LE OBBLIGAZIONI

BANCA DI BOLOGNA A TASSO VARIABILE – TASSO FISSO

E STEP UP/STEP DOWN

FATTORI DI RISCHIO

2 FATTORI DI RISCHIO

Si invitano gli investitori a leggere attentamente le informazioni dettagliate e fornite nelle altre sezioni del presente Prospetto di Base, con particolare riferimento al capitolo “Fattori di Rischio” del Documento di Registrazione nonché nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito al fine di

consentire la creazione di una opinione consapevole prima di assumere qualsiasi scelta di investimento. Si invitano altresì gli investitori a prendere visione del punto 4.1 della Nota

Informativa contenente una descrizione degli strumenti finanziari. 2.1 Fattori di rischio generali relativi alle obbligazioni

La sottoscrizione delle obbligazioni presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in titoli

obbligazionari a tasso fisso, predeterminato o variabile. Le obbligazioni sono strumenti finanziari che

presentano profili di rischio rendimento la cui valutazione richiede particolare competenza; pertanto è

opportuno che l’investitore valuti accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento idoneo

per la propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In particolare, il potenziale investitore

dovrebbe considerare che la sottoscrizione delle obbligazioni comporta i rischi di seguito elencati.

2.1.1 Rischio di credito per l’investitore

Rischio connesso all’eventualità che Banca di Bologna, per effetto di un deterioramento della sua

solidità patrimoniale ed economica, non sia in grado di pagare le cedole e gli interessi e/o di rimborsare

il capitale. Per informazioni sulla situazione finanziaria dell’Emittente si rinvia al Documento di

Registrazione ed in particolare al capitolo “Fattori di rischio” dello stesso.

2.1.2 Rischio connesso all’assenza di garanzie relative alle obbligazioni

Le obbligazioni non sono assistite da alcuna garanzia reale o personale di terzi, né sono assistite dalla

garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, né dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del

Credito Cooperativo, né da altre garanzie di terzi.

2.1.3 Rischio relativo alla vendita prima della scadenza

Nel caso in cui l’investitore volesse vendere le obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo

di vendita potrebbe essere influenzato da diversi elementi tra cui:

• variazione dei tassi di interesse di mercato (rischio di tasso di mercato);

• caratteristiche del mercato in cui i titoli vengono negoziati (rischio di liquidità);

• il merito di credito dell’Emittente (rischio di deterioramento della solvibilità dell’Emittente).

Tali elementi potrebbero determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di

sotto del loro valore nominale. Questo significa che, nel caso in cui l’investitore vendesse le

obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per

contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale.

55

2.1.4 Rischio di tasso di mercato

E’ il rischio rappresentato da eventuali variazioni nei livelli dei tassi di mercato a cui l’investitore è

esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza: in caso di aumento dei tassi di

mercato, si verificherà una riduzione del prezzo delle obbligazioni, il cui valore potrebbe divenire anche

inferiore al relativo valore nominale, mentre in caso contrario il prezzo delle obbligazioni subirà un

apprezzamento.

Nel caso delle obbligazioni a tasso fisso e step up / step down, l’impatto delle variazioni dei tassi di

mercato sul prezzo delle obbligazioni è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la

vita residua del titolo. In particolare, la sensibilità potenziale del valore delle obbligazioni step up alle

variazioni dei tassi di mercato è più elevata di quella relativa alle obbligazioni che corrispondono un

tasso fisso costante per tutta la loro durata.

Nel caso di obbligazioni a tasso variabile, le fluttuazioni nel parametro di indicizzazione di riferimento

(tasso euribor a tre, sei o dodici mesi, ovvero rendimento Bot a tre, sei o dodici mesi) potrebbero

determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento, rispetto ai livelli

dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari, e, conseguentemente, determinare variazioni nei

prezzi dei titoli.

2.1.5 Rischio di liquidità

E’ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le

obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo che consenta all’investitore di realizzare il

rendimento atteso al momento della sottoscrizione. L’investitore potrebbe dover accettare un prezzo

inferiore a quello di sottoscrizione, in considerazione del fatto che le richieste di vendita possono non

trovare tempestivo ed adeguato riscontro. La possibilità per gli investitori di rivendere le obbligazioni

prima della scadenza dipenderà dall’esistenza di una controparte disposta ad acquistare i titoli.

Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una domanda

di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia

l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento,

l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore

sistematico. Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati

nelle Condizioni Definitive. Si precisa che non vi è alcuna garanzia che la citata domanda di

ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di negoziazione o tramite un internalizzatore

sistematico venga accolta. Inoltre, anche nell’ipotesi in cui ciò avvenga, tale circostanza potrebbe non

essere sufficiente a garantire un adeguato livello di liquidità.

La data di inizio delle negoziazioni è indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito web

dell’Emittente.

L'Emittente non si impegna ad effettuare operazioni di riacquisto delle obbligazioni nell'ambito del

servizio di negoziazione per conto proprio. Il medesimo si riserva la facoltà di effettuare operazioni di

riacquisto delle obbligazioni su iniziativa dell'investitore.

Inoltre, si evidenzia che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno

dell’Emittente al riacquisto dei titoli, l’Emittente può fornire prezzi “denaro” (prezzo al quale

l’Emittente è disposto ad acquistare lo strumento finanziario) secondo criteri prefissati dall’Emittente,

salvo eventuali condizioni migliorative che l’intermediario voglia applicare a vantaggio del cliente, con

quelli che hanno condotto al pricing del prodotto nel mercato primario, tenendo conto della curva dei

56

tassi dell’IRS ovvero della curva dei tassi dei titoli di Stato di similare durata pubblicati giornalmente

da Il Sole 24 Ore e tenendo conto di uno spread “denaro/lettera” che sarà al massimo pari a 50 basis

point.

2.1.6 Rischio di deterioramento del merito di credito dell’emittente

Le obbligazioni potrebbero deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria

dell’Emittente.

Non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati, tra

l’altro, da un diverso apprezzamento del rischio emittente.

2.1.7 Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un

titolo di Stato

Il rendimento effettivo su base annua delle obbligazioni potrebbe risultare inferiore rispetto al

rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato di durata residua similare.

2.1.8 Rischio correlato all’assenza di rating delle obbligazioni

Alle obbligazioni non è attribuito alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto

non è disponibile alcun indicatore sintetico che rappresenti in modo immediato la situazione di

rischiosità degli strumenti finanziari emessi.

2.1.9 Rischi derivanti da conflitti di interesse

I soggetti a vario titolo coinvolti nell’emissione e nel collocamento delle obbligazioni possono avere,

rispetto all’operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell’investitore.

• La coincidenza tra Emittente e Collocatore del prestito obbligazionario potrebbe determinare una

potenziale situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati

sono di propria emissione.

• L’Emittente potrebbe trovarsi in una situazione di conflitto di interessi derivante dalla negoziazione

da parte dell’Emittente delle obbligazioni in conto proprio.

• La coincidenza dell’Emittente con l’agente di calcolo delle cedole, cioè il soggetto incaricato della

determinazione degli interessi, potrebbe determinare una potenziale situazione di conflitto di

interessi nei confronti degli investitori.

2.1.10 Rischio correlato all’assenza di informazioni

L’Emittente non fornirà, successivamente all’emissione, alcuna informazione relativamente

all’andamento del parametro di indicizzazione prescelto o comunque al valore corrente delle

obbligazioni.

2.1.11 Rischio di chiusura anticipata dell’offerta

Nel corso del periodo di offerta delle obbligazioni l’Emittente si può riservare la possibilità di procedere

in qualsiasi momento alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente l’accettazione

di ulteriori richieste di adesione. In tali casi l’Emittente ne darà comunicazione al pubblico secondo le

modalità indicate nel presente Prospetto di Base nel capitolo 5.1.3 “Periodo di offerta e descrizione delle

procedure di sottoscrizione”. La probabilità che l’Emittente si avvalga della suddetta facoltà potrebbe

57

comportare una diminuzione della liquidità della singola emissione, per cui il portatore delle

obbligazioni potrebbe trovare ulteriori difficoltà nel liquidare il proprio investimento prima della

naturale scadenza ovvero il valore dello stesso potrebbe risultare inferiore a quello atteso

dall’obbligazionista che ha elaborato la propria decisione di investimento tenendo conto di diversi

fattori, ivi compreso l’ammontare complessivo del prestito obbligazionario.

2.1.12 Rischio derivante da modifiche al regime fiscale

Tutti gli oneri fiscali presenti e futuri, che si applichino ai rendimenti o, comunque, ai flussi di cassa

rivenienti dalle obbligazioni, sono ad esclusivo carico dell’investitore. Non vi è certezza che il regime

fiscale applicabile alla data del presente prospetto rimanga invariato durante la vita delle obbligazioni,

con possibile effetto pregiudizievole sul rendimento netto atteso dall’investitore. Le simulazioni di

rendimento contenute nel presente prospetto sono basate sul trattamento fiscale alla data delle presenti

Condizioni Definitive e non tengono conto di eventuali future modifiche normative.

2.1.13 Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti

dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi

Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva

2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), che

individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie

(c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una

situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni

essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema

finanziario nonché i costi per i contribuenti.

La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d.

strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il

termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno

essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima dei suddetti

termini.

Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva.

Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il

summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento

del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.

Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di

veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento anche in

assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.

Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle

obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono

pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.

Lo strumento sopra descritto del “bail in” potrà essere applicato sia individualmente che in

combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:

(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;

(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;

(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta

a risoluzione, a favore di una o più società veicolo.

Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la sostituzione dell’originario

debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico senza necessità di un previo

consenso di quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore, con

conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.

58

Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione

unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato

mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale.

Fattori di rischi specifici delle obbligazioni a tasso variabile:

2.1.14 Rischio di variazione del parametro di indicizzazione

Gli interessi di importo variabile dovuti sulle obbligazioni a tasso variabile sono correlati all’andamento

del relativo parametro di indicizzazione. In particolare, ad un aumento del valore del parametro di

indicizzazione corrisponderà un aumento del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a

tasso variabile, così come, ad una diminuzione del valore del parametro di indicizzazione corrisponderà

una diminuzione del valore del tasso di interesse nominale delle obbligazioni a tasso variabile che

potrebbe ridursi sino ad un valore pari a zero.

2.1.15 Rischio eventi di turbativa e/o di eventi straordinari

Tale rischio consiste nella probabilità che si verifichino eventi di turbativa o straordinari riguardanti il

parametro di indicizzazione sottostante l’obbligazione. Al successivo capitolo 4.7 del presente Prospetto

di Base sono previste particolari modalità di determinazione degli interessi a cura dell’Emittente

operante quale Agente per il calcolo, qualora, nel corso della vita dell’obbligazione si verifichino eventi

di natura straordinaria che modifichino la struttura del parametro di indicizzazione o ne compromettano

l’esistenza. In tali casi l’Agente per il calcolo effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi al fine

di mantenere inalterate, nella massima misura possibile, le caratteristiche finanziarie dell’obbligazione,

secondo modalità di volta in volta specificate nelle Condizioni Definitive.

2.1.16 Rischio di spread negativo

Le obbligazioni a tasso variabile sono fruttifere di interessi ad un tasso variabile pari al parametro di

indicizzazione prescelto, eventualmente aumentato/diminuito di uno spread. Laddove il valore del

parametro di indicizzazione dovesse essere diminuito di uno spread le obbligazioni a tasso variabile

sarebbero fruttifere di interessi ad un tasso inferiore al valore assunto dal parametro di indicizzazione. In

nessun caso il tasso di interesse può essere inferiore a zero. La presenza di uno spread negativo si riflette

sul valore dell’obbligazione a tasso variabile in caso di vendita prima della scadenza.

59

3 INFORMAZIONI FONDAMENTALI

3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all'Emissione

Si segnala che l’attività di collocamento delle Obbligazioni viene effettuata dalla Banca;

quest’ultima, pertanto, nel collocare le Obbligazioni, si trova in una situazione di conflitto di

interessi dovendo collocare un titolo di propria emissione.

Inoltre, si sottolinea che l’Emittente potrebbe svolgere anche la funzione di negoziatore in conto

proprio, relativamente ai titoli emessi e non ancora negoziati su un sistema multilaterale di

negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico: ciò configura un’ulteriore situazione di

conflitto di interessi.

L’Emittente svolge inoltre la funzione di Agente per il Calcolo, pertanto, si trova in una

situazione di conflitto di interessi.

Per ulteriori informazioni e dettagli circa il conflitto di interessi relativo ai componenti degli

organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza si rimanda al capitolo 9.2 del Documento

di Registrazione.

3.2 Ragioni dell'offerta e impiego dei proventi

Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base sono emesse nell’ambito dell’ordinaria

attività di raccolta dell’Emittente. L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato

all’esercizio dell’attività creditizia della Banca.

Qualora i singoli prestiti siano riservati ad investitori che apportano “denaro fresco”, essi

rientrano nell’ambito dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata all’incremento della

liquidità. Per maggiori dettagli si faccia riferimento al capitolo 5.2.1 “Destinatari dell’offerta”.

60

4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE

4.1 Descrizione degli strumenti finanziari

Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono titoli di debito non rappresentativi

di capitale che determinano l’obbligo per l’Emittente di rimborsare il 100% del loro valore

nominale salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri

strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione

degli enti creditizi.

Obbligazioni a tasso variabile

Le Obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle

Date di Pagamento il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale il parametro di

indicizzazione, che potrà essere costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento

d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi, eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno spread

indicato in basis point ed arrotondato allo 0,01 più prossimo. Il Parametro di Indicizzazione e lo

Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive per ciascuna Emissione. Lo spread relativo

ad ogni singola emissione è univoco e predeterminato sin dall’emissione. Le Condizioni

Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio dell'offerta.

Obbligazioni a tasso fisso

Le Obbligazioni a tasso fisso danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle Date

di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di interesse

fisso la cui misura sarà indicata su base annua, lorda e netta, nelle Condizioni Definitive per

ciascuna Emissione. Le cedole saranno corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale,

semestrale o annuale, alle date di pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni

Definitive. Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l'inizio

dell'offerta.

Obbligazioni step up/step down

Le Obbligazioni step up/step down danno diritto al pagamento di cedole, in corrispondenza delle

Date di Pagamento, il cui importo è calcolato applicando al Valore Nominale un tasso di

interesse predeterminato crescente o decrescente nel corso della vita delle Obbligazioni emesse

in relazione a ciascuna Emissione. Il tasso di interesse, pertanto, essendo fisso, è stabilito alla

data di emissione come percentuale predeterminata del Valore Nominale delle Cedole, ma detta

percentuale aumenterà (step up dell’interesse) o diminuirà (step down dell’interesse) durante la

vita delle Obbligazioni nella misura indicata nelle Condizioni Definitive, nelle quali sarà indicata

per ciascuna data di pagamento il corrispondente tasso su base annua, lordo e netto, applicato

dall’Emittente in corrispondenza di ciascuna data di pagamento delle cedole. Le cedole saranno

corrisposte in via posticipata con frequenza trimestrale, semestrale o annuale, alle date di

pagamento di volta in volta indicate nelle Condizioni Definitive.

Le Condizioni Definitive verranno pubblicate entro il giorno antecedente l’inizio dell’offerta.

Il codice ISIN delle Obbligazioni facenti parte di ciascuna Emissione, così come la durata e la

denominazione delle Obbligazioni stesse, saranno anch'essi indicati nelle Condizioni Definitive.

61

4.2 Legislazione

Le Obbligazioni sono regolate dalla legge italiana.

4.3 Forma degli strumenti e soggetto incaricato della tenuta dei registri

Le Obbligazioni verranno accentrate presso la Monte Titoli S.p.a. ed assoggettate al regime di

dematerializzazione di cui al D. Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 ed al Regolamento congiunto

Consob – Banca d’Italia del 22 febbraio 2008, e successive modifiche.

4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari

Le obbligazioni sono denominate in euro.

4.5 Ranking degli strumenti finanziari

Non esistono clausole di subordinazione. Il credito dell’investitore verso l’Emittente dovrà

quindi essere soddisfatto “pari passu” con gli altri crediti chirografari dell’Emittente, fatto salvo

quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di

risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti

creditizi.

4.6 Diritti connessi agli strumenti finanziari

Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa

categoria e quindi, in particolare, il diritto alla percezione delle cedole d’interesse alle date di

pagamento degli interessi (come individuate nelle Condizioni Definitive) ed al rimborso del

capitale alla scadenza (anch’essa individuata nelle Condizioni Definitive), salvo quanto previsto

dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito

rappresentato.

La Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la

“Direttiva”) individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione

delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare

per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la

continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto

sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti.

La Direttiva è entrata in vigore il 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative

al c.d. strumento del “bail in” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di

posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016 anche se le relative

disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché

emessi prima dei suddetti termini.

Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della

Direttiva.

Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il

summenzionato strumento del “bail in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di

azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.

Pertanto, con l’applicazione del “bail in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al

rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio

investimento anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.

Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza

delle obbligazioni, l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi

divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.

62

Per ulteriori informazioni in relazione alla normativa prevista in tema di risanamento e

risoluzione delle crisi degli enti creditizi, si rinvia al fattore di rischio denominato “Rischio

connesso all’utilizzo del bail in e degli strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea

in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.

4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare

4.7.1 Tasso di interesse nominale

obbligazioni a tasso variabile

Durante l’Emissione, gli obbligazionisti riceveranno il pagamento di Cedole, il cui importo è

calcolato applicando al Valore Nominale il Parametro di Indicizzazione, che potrà essere

costituito dall’Euribor a 3 - 6 - 12 mesi, oppure dal rendimento d’asta del Bot a 3 - 6 - 12 mesi,

eventualmente aumentato ovvero diminuito di uno Spread ed arrotondato allo 0,01 più vicino. Il

Parametro di Indicizzazione e lo Spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive

dell’Emissione. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la data a

partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e la

relativa “Data di Scadenza”. Lo spread relativo ad ogni singola emissione è univoco e

predeterminato sin dall’emissione.

obbligazioni a tasso fisso costante

Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso di interesse fisso. Il tasso di interesse

su base annua, lordo e netto, delle singole Cedole e la loro periodicità saranno indicati nelle

Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la

data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (Data di Godimento) e

la relativa “Data di Scadenza”.

obbligazioni step up/step down

Il tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è un tasso predeterminato all’atto dell’emissione

ed espresso come percentuale del Valore Nominale delle Obbligazioni; esso può essere crescente

(step up) o decrescente (step down) nel corso della vita delle Obbligazioni emesse in relazione a

ciascuna emissione, a seconda di quanto specificato nelle Condizioni Definitive. Il tasso di

interesse su base annua, lordo e netto, e la periodicità delle singole cedole sarà indicata nelle

Condizioni Definitive. Nelle Condizioni Definitive saranno altresì indicate per ciascun Prestito la

data a partire dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (data di godimento) e la

relativa “Data di Scadenza”.

4.7.2 Disposizioni relative agli interessi da pagare

Gli interessi saranno computati utilizzando la convenzione di calcolo ACT/ACT secondo il

calendario target.

4.7.3 Data di godimento degli interessi

La data a partire dalla quale matureranno gli interessi sulle obbligazioni e le date di pagamento

degli interessi, verranno determinate in occasione delle emissioni di ciascun prestito e incluse

nelle condizioni definitive relative a ciascun prestito.

63

4.7.4 Date di scadenza degli interessi

Le date di scadenza degli interessi saranno indicate nelle condizioni definitive relative a ciascun

prestito. Qualora una Data di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti

verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori

interessi. Si farà riferimento alla convenzione ACT/ACT e al calendario Target.

4.7.5 Termine di prescrizione degli interessi e del capitale

I diritti degli obbligazionisti si prescrivono a favore dell’Emittente, per quanto concerne gli

interessi, decorsi 5 anni dalla data di scadenza della relativa Cedola e, per quanto concerne il

capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili.

4.7.6 Dichiarazione indicante il tipo di sottostante

Le Cedole potranno essere parametrate ad uno dei seguenti Parametri di Indicizzazione:

EURIBOR a tre mesi; EURIBOR a sei mesi; EURIBOR a dodici mesi; rendimento d’asta del

BOT a tre mesi; rendimento d’asta del BOT a sei mesi; rendimento d’asta del BOT a dodici

mesi.

4.7.7 Descrizione del sottostante

Il Parametro di Indicizzazione potrà essere uno dei seguenti:

• Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente,

che indica il tasso d’interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali

banche europee. Attualmente viene determinato dalla European Banking Federation (EBF)

intorno alle ore 11 CET, come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di

banche, oltre 50. Non c’è un solo tasso euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di

tempo differenti, che variano tra una settimana e dodici mesi.

• Rendimento semplice lordo d’asta (base annua 360 gg. o 365 gg.) dei BOT (Buoni Ordinari

del Tesoro) è il rendimento che consegue alla definizione del prezzo medio ponderato

risultato dall’aggiudicazione d’asta comunicato dal Ministero del Tesoro e pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale.

4.7.8 Fonte da cui ottenere informazioni sulla performance passata e futura del sottostante

I parametri di indicizzazione sono reperibili nei seguenti siti web:

Euribor: www.emmi-benchmarks.eu

BOT: www.dt.tesoro.it

4.7.9 Eventi di turbativa riguardanti il parametro di indicizzazione

Qualora una Data di Rilevazione cada in un giorno in cui il Parametro di Indicizzazione non

viene pubblicato, l’Emittente potrà fissare particolari modalità di determinazione dello stesso e,

quindi, degli interessi, secondo le seguenti modalità:

• qualora non fosse disponibile il Rendimento d’asta dei Bot si farà riferimento alla prima asta

Bot valida antecedente all’asta del mese di riferimento;

• qualora non fosse disponibile il tasso Euribor di riferimento la rilevazione sarà effettuata il

primo giorno utile antecedente la data di Rilevazione.

64

4.7.10 Agente per il calcolo

L’Agente per il calcolo delle obbligazioni sarà l’Emittente.

4.7.11 Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il parametro di indicizzazione

con il valore nominale del titolo

Le obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento periodico di cedole, il cui

ammontare sarà determinato in ragione dell’andamento del parametro di indicizzazione, rilevato

secondo le modalità indicate nelle condizioni definitive, eventualmente aumentato ovvero

diminuito di uno spread espresso in basis point.

4.8 Data di scadenza e procedure di rimborso

4.8.1 Data di scadenza

La data di scadenza dei titoli sarà specificata nelle condizioni definitive relative a ciascuna

emissione.

4.8.2 Procedure di rimborso

Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un’unica soluzione alla data di scadenza

indicata per ciascun prestito, senza deduzione di spese e fatto salvo quanto indicato nel paragrafo

4.6 in merito all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva

Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.

Qualora il giorno di pagamento del capitale coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti

verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori

importi aggiuntivi.

4.9 Tasso di rendimento effettivo

Il tasso di rendimento effettivo sarà calcolato utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento)

ed attualizzando i flussi futuri al tasso di interesse indicato nelle Condizioni Definitive, in ipotesi

di costanza del parametro di riferimento. Il TIR rappresenta il tasso di attualizzazione che

eguaglia il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al prezzo di emissione delle

obbligazioni, assumendo che le stesse siano detenute fino a scadenza e che i flussi cedolari

intermedi siano reinvestiti al medesimo TIR e nella ipotesi di assenza di eventi di credito

dell’Emittente.

4.10 Rappresentanza degli obbligazionisti

Non sono previste modalità di rappresentanza degli obbligazionisti ai sensi dell’art.12 del D.

Lgs. n.385 del 1° settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.

4.11 Delibere, autorizzazioni e approvazioni

Il programma di Prestiti obbligazionari di cui alla presente offerta è stato deliberato dal

Consiglio di Amministrazione in data 10 giugno 2015. L'emissione delle singole Obbligazioni

sarà deliberato dall’Organo competente dell’Emittente.

4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari

La Data di Emissione di ciascun Prestito verrà indicata nelle Condizioni Definitive relative a

ciascuna emissione.

65

4.13 Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari

Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del United

States Securities Act del 1933: conformemente alle disposizioni del United States Commodity

Exchange Act, la negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dalla United States

Commodity Futures Trading Commission. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere

proposte, vendute, o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a cittadini

statunitensi.

Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte o vendute in Gran Bretagna se non

in conformità alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulation 1995 e alle disposizioni

applicabili del FMSA 2000. Il Prospetto può essere reso disponibile solo alle persone designate

dal FMSA 2000.

4.14 Regime fiscale

Gli obbligazionisti dovranno sottostare alle imposte e tasse, presenti e future, che per legge

colpiscono le obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti. Si invitano gli investitori ad

avvalersi di loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell’acquisto, della detenzione e

della vendita delle Obbligazioni.

Si indica di seguito, in sintesi, il regime fiscale proprio delle Obbligazioni applicabile alla data di

pubblicazione del presente Prospetto di Base a determinate categorie di investitori residenti in

Italia che detengano le Obbligazioni non in relazione ad una impresa commerciale.

Attualmente si rende applicabile:

Redditi di capitale

Gli interessi, i premi ed altri frutti sulle obbligazioni in base alla normativa attualmente in vigore,

D.Lgs n. 239/96 e successive modifiche e integrazioni, sono soggetti all’imposta sostitutiva delle

imposte sui redditi con l’aliquota del 26%, stabilita con l’art. 3 del Decreto Legge 24 aprile 2014,

n. 66 convertito in Legge n. 89 del 23 giugno 2014. L’aliquota si applica sui predetti redditi di

capitale maturati dal 1° luglio 2014. Per i redditi maturati prima l’aliquota è del 20%. I redditi di

capitale sono determinati in base all’art. 45, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917

(T.U.I.R.). L’emittente, in qualità di sostituto d’imposta, applica l’imposta sostitutiva di cui

all’articolo 2 del decreto legislativo 239/1996 ai soggetti nettisti.

Tassazione delle plusvalenze

Le plusvalenze e le minusvalenze sui redditi da capital gains, non conseguite nell'esercizio di

imprese commerciali, realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei Titoli,

sono soggette alla normativa di cui al D.Lgs. 461/97 e successive modifiche ed integrazioni. Le

plusvalenze sono tassate con l'aliquota tempo per tempo vigente (26% a decorrere dal 1° luglio

2014, per effetto di quanto disposto dal D.L. del 24 aprile 2014, n. 66 convertito in Legge n. 89

del 23 giugno 2014).

Eventuali variazioni del regime fiscale applicabile alla Data di Godimento delle Obbligazioni

saranno indicate nelle Condizioni Definitive della singola Emissione.

66

5 CONDIZIONI DELL'OFFERTA

5.1 Statistiche relative all'offerta, calendario e procedura per la sottoscrizione dell'offerta.

5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata

L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Tuttavia, potrà essere previsto che l’offerta sia

subordinata alla condizione che la medesima sia riservata alternativamente a una delle seguenti

categorie di investitori secondo quanto indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive:

• indistintamente a tutti i potenziali investitori, senza alcun particolare requisito; oppure

• esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le

nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova

disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico

proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli,

assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari.

Le sottoscrizioni possono essere effettuate durante la pendenza del periodo di adesione, salvo la

facoltà dell’Emittente di procedere alla chiusura anticipata di tale Periodo di Offerta, secondo

quanto di seguito specificato.

5.1.2 Ammontare totale dell’offerta

L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione, il numero delle obbligazioni e il valore

nominale delle stesse, sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. Durante il Periodo di

Offerta l’Emittente potrà aumentare l’ammontare totale dell’Emissione, dandone comunicazione

mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente

(www.bancadibologna.it), e contestualmente, trasmesso alla CONSOB.

5.1.3 Periodo di offerta e descrizione delle procedure di sottoscrizione

La durata del periodo di offerta sarà indicata nelle condizioni definitive. L’Emittente potrà

procedere alla chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà comunicata al pubblico con

apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e,

contestualmente, trasmesso alla Consob.

Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dell’Emittente che è

l’unico soggetto incaricato del collocamento. Le domande di adesione all’offerta dovranno essere

presentate compilando l’apposita modulistica, disponibile presso le sedi e dipendenze

dell’Emittente.

5.1.4 Possibilità di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni

Non è prevista la riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni. L’Emittente darà corso

all’Emissione anche qualora non venga sottoscritta la totalità delle Obbligazioni oggetto della

singola Emissione.

5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile

Il numero minimo di Obbligazioni che può essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto

Minimo, sarà indicato nelle condizioni definitive di ciascun prestito. Non è previsto un limite

massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore, fermo restando

67

che l’importo massimo sottoscrivibile non può essere superiore all’ammontare totale massimo

previsto per ciascuna Emissione e indicato nelle condizioni definitive.

5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari

Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la Data di Emissione, che verrà indicata nelle

condizioni definitive e qualsiasi giorno di Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta.

Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di Godimento saranno regolate alla Data di

Godimento al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate successivamente alla Data di

Godimento saranno regolate alla prima Data di Regolamento utile tra quelle indicate. In tal caso,

il prezzo di emissione da corrispondere per la sottoscrizione delle obbligazioni, dovrà essere

maggiorato del rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la relativa Data di

Regolamento.

Contestualmente al pagamento del Prezzo di Emissione presso l’Emittente, le Obbligazioni

assegnate nell’ambito dell'offerta verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in forma

dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte

Titoli S.p.a.

5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta

L’Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta,

i risultati dell’offerta mediante apposito annuncio da pubblicare sul sito internet dell'Emittente

(www.bancadibologna.it).

5.1.8 Eventuali diritti di prelazione

Non sono previsti diritti di prelazione, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.

5.2 Ripartizione ed assegnazione

5.2.1 Destinatari dell’offerta

Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano

ed in particolare sul territorio in cui operae l’Emittente attraverso le proprie filiali.

L’offerta delle obbligazioni potrà, inoltre, essere subordinata alle condizioni di cui al paragrafo

5.1.1 della presente Nota Informativa.

offerte al pubblico indistinto in Italia.

Secondo quanto di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive relative ai singoli Prestiti,

le Obbligazioni potranno essere offerte in sottoscrizione alternativamente:

• senza essere subordinate ad alcuna condizione; oppure

• esclusivamente con apporto di cosiddetto “denaro fresco”. Per denaro fresco si intendono le

nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore presso la Banca. L’apporto di nuova

disponibilità presso la Banca potrà avvenire nella forma di denaro contante, bonifico

proveniente da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro fresco da altri sportelli,

assegno bancario o circolare e altri strumenti finanziari.

68

5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di

iniziare le negoziazioni prima della comunicazione.

Non sono previsti criteri di riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello

richiesto dai sottoscrittori durante il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell’importo

totale massimo disponibile. Le richieste di sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l’ordine

cronologico di prenotazione ed entro i limiti dell’importo massimo disponibile.

Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l’importo totale massimo

disponibile, l’Emittente procederà alla chiusura anticipata dell’offerta e sospenderà

immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste.

La chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi non

appena possibile sul sito internet dell’Emittente (www.bancadibologna.it) e, contestualmente,

trasmesso alla CONSOB.

Per ogni prenotazione soddisfatta sarà inviata apposita comunicazione ai sottoscrittori attestante

l’avvenuta assegnazione delle Obbligazioni e le condizioni di aggiudicazione delle stesse. Le

Obbligazioni saranno negoziabili a partire dal giorno della valuta di assegnazione.

Le domande di adesione all’offerta sono irrevocabili.

5.3 Fissazione del prezzo

La remunerazione del Prestito Obbligazionario viene determinata in base alle condizioni di

mercato espresse dal rendimento di titoli similari ovvero di Titoli di Stato di pari durata, nei

limiti di costo di raccolta stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Banca.

5.3.1 Prezzo di emissione

Il Prezzo di Emissione al quale saranno offerte le Obbligazioni sarà indicato nelle Condizioni

Definitive del singolo Prestito. L’Emittente non applica commissioni ovvero spese fisse in

misura aggiuntiva al prezzo di emissione in relazione all’operazione di sottoscrizione delle

obbligazioni. Il prezzo di emissione non include commissioni/costi di sottoscrizione e/o di

collocamento.

5.4 Collocamento e Sottoscrizione

5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento

L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì quale responsabile del collocamento (il

“Responsabile del Collocamento”) ai sensi della normativa vigente.

5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario

Il pagamento delle Cedole ed il rimborso del capitale saranno effettuati tramite gli intermediari

autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.a..

5.4.3 Accordi di sottoscrizione

Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento.

5.4.4 Date degli accordi di sottoscrizione

Non sussistono accordi di sottoscrizione o collocamento.

69

6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE

6.1 Ammissione alla negoziazione

Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base non è prevista la presentazione di una

domanda di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana ovvero presso altri mercati

Regolamentati, tuttavia l'Emittente si impegna a richiedere entro trenta giorni lavorativi dalla

chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione su un sistema multilaterale di

negoziazione o tramite un internalizzatore sistematico.

Il sistema multilaterale di negoziazione o l'internalizzatore sistematico verranno indicati nelle

Condizioni Definitive. L'Emittente si riserva altresì la possibilità di effettuare negoziazioni in

Conto Proprio qualora non fosse disponibile un sistema multilaterale di negoziazione o un

internalizzatore sistematico.

La data di inizio delle negoziazioni sarà indicata mediante apposito avviso pubblicato sul sito

web dell’Emittente.

6.2 Quotazione su altri mercati regolamentati

Non sussistono obbligazioni della banca negoziate su mercati regolamentati.

6.3 Impegno dell’intermediario a negoziare in conto proprio

Si precisa che nel periodo che precede la negoziazione, pur non esistendo alcun impegno

dell'Emittente al riacquisto dei titoli, l'Emittente potrà negoziare il Prestito Obbligazionario in

conto proprio applicando uno spread denaro/lettera non superiore a 50 basis point.

Qualora l’Emittente non proceda con la richiesta di ammissione delle obbligazioni alla

negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazioni, il medesimo richiederà entro trenta

giorni lavorativi dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla negoziazione tramite un

internalizzatore sistematico.

70

7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

7.1 Consulenti legati all’Emissione

Non vi sono consulenti legati all’Emissione.

7.2 Informazioni sottoposte a revisione

Le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base non sono state sottoposte a revisione o

a revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti.

7.3 Pareri di terzi

Il Prospetto di Base non contiene pareri o relazioni di esperti.

7.4 Informazioni provenienti da terzi

Il Prospetto di Base non contiene informazioni provenienti da terzi.

7.5 Rating

Banca di Bologna ha richiesto a Standard & Poor’s il ritiro del rating precedentemente

assegnatole, pari a BB+ a medio lungo termine e B a breve termine. Tale rating è stato ritirato

in data 02/12/2011, pertanto alla data di redazione del presente documento a Banca di

Bologna non risulta attribuito alcun livello di rating.

7.6 Condizioni definitive

In occasione dell’emissione di ciascuna obbligazione, l’Emittente predisporrà le Condizioni

Definitive del prestito, secondo il modello di cui al successivo paragrafo “Modello delle

Condizioni Definitive”.

71

MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa Capitale sociale al 31/12/14 Euro 42.831.558,00

Sede legale in Bologna, Piazza Galvani, 4 Iscritta al Registro delle Imprese di Bologna al n. 00415760370

Iscritta al n. 8883 dell’Albo Banche e al n. 8883 dell’Albo Gruppi Bancari

CONDIZIONI DEFINITIVE

RELATIVE ALLA NOTA INFORMATIVA CONCERNENTE LE OBBLIGAZIONI [●] DENOMINATE

[[Denominazione delle Obbligazioni], ISIN [•]]

DI CUI AL PROGRAMMA DI PRESTITO

OBBLIGAZIONARIO DENOMINATO

"OBBLIGAZIONI BANCA DI BOLOGNA

- PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO VARIABILE"

- PROGRAMMA 2015/ 2016 A TASSO FISSO"

- PROGRAMMA 2015/ 2016 STEP UP/STEP DOWN"

Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte in conformità all’articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva

2003/71/CE (la "Direttiva sul Prospetto Informativo") e al Regolamento 2004/809/CE nonché al Regolamento

approvato da Consob con Delibera n. 11971/1999 e, unitamente alla Nota di Sintesi, al Documento di

Registrazione sull’Emittente Banca di Bologna (l’”Emittente”) ed alla Nota Informativa, costituiscono il prospetto

di base (il “Prospetto di Base”), nell'ambito del quale l’Emittente potrà emettere, in una o più tranche di emissione

(ciascuna “Emissione”), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore a 100.000 Euro (le “Obbligazioni” e

ciascuna una “Obbligazione”).

L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della

CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.

Si invita l’investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base depositato

presso la CONSOB in data 20/07/2015 a seguito di approvazione della CONSOB comunicata con nota n.

55221/15 del 09/07/2015, al fine di ottenere informazioni complete sull'Emittente e sulle Obbligazioni.

Si precisa che la Nota di sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle Condizioni Definitive.

In conformità a quanto previsto dall’articolo 14 della Direttiva 2003/71/CE, si precisa che il Prospetto di Base è a

disposizione dell’investitore gratuitamente presso la sede della Banca in Bologna Piazza Galvani 4, nonché presso

tutte le Filiali e sul sito web dell’Emittente www.bancadibologna.it.

Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a CONSOB in data [●].

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INFORMAZIONI FONDAMENTALI

Ulteriori conflitti di interesse [•]

[Non ci sono ulteriori conflitti di interesse oltre a

quelli indicati al paragrafo 3.1 della Nota

Informativa del Prospetto di Base.]

Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi [Le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base

sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di

raccolta dell’Emittente].

[L’offerta è riservata ad investitori che apportano

“denaro fresco”, essi rientrano nell’ambito

dell’attività di raccolta del risparmio finalizzata

all’incremento della liquidità].

L’ammontare ricavato dalle Emissioni è destinato

all’esercizio dell’attività creditizia della Banca.

INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE

Denominazione obbligazioni Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso variabile

[•]

Banca di Bologna – Obbligazioni a tasso fisso [•]

Banca di Bologna – Obbligazioni step up/step down

[•]

Valore nominale unitario delle obbligazioni [•]

Codice isin [•]

Periodicità di pagamento delle cedole Le Cedole saranno pagate con frequenza

[trimestrale/ semestrale/annuale].

Agente per il calcolo La funzione di Agente per il calcolo viene svolta da

[•].

Tasso di interesse e disposizioni relative agli

interessi da pagare

[per le obbligazioni a tasso fisso]

Tasso di interesse nominale annuo lordo [•] e netto

[•].

[Inserire tutte le date di pagamento Cedole

dell’Emissione].

[per le obbligazioni a tasso variabile]

Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole

il cui importo sarà calcolato: [applicando al valore

nominale uno dei parametri di indicizzazione di

seguito descritti, eventualmente aumentato ovvero

diminuito di uno spread].

73

[inserire il tasso lordo per ciascuna data di

pagamento delle cedole del prestito

obbligazionario].

[Inserire tutte le date di pagamento Cedole

dell’Emissione].

[per le obbligazioni step up/step down]

Il tasso di interesse [crescente/decrescente] applicato

sul Valore Nominale delle obbligazioni per ciascuna

data di pagamento delle cedole è il seguente:

[inserire tutte le date di pagamento Cedole

dell’Emissione e in corrispondenza il tasso annuo

lordo e netto per ciascuna data di pagamento delle

cedole del prestito obbligazionario].

[per obbligazioni a tasso variabile - Parametro di

indicizzazione e data di rilevazione]

[Euribor a 3mesi/6mesi/12 mesi]

oppure

[Rendimento d’asta del BOT a 3mesi/6mesi/12

mesi]

Indicare data di rilevazione [.]

[per obbligazioni a tasso variabile - Indicazione

della fonte da cui poter ottenere informazioni

sulla performance passata e futura del

Parametro di riferimento]

[Tasso Euribor: reperibile sul sito internet

www.emmi-benchmarks.eu].

oppure

[Rendimento d’asta del BOT: reperibile sul sito

internet www.dt.tesoro.it].

[per obbligazioni a tasso variabile - spread] Il Parametro di Indicizzazione sarà eventualmente

[aumentato/diminuito] di uno Spread pari a [•] b.p.

Convenzione di calcolo e calendario La convenzione di calcolo utilizzata è [ACT/ACT] e

al calendario target. Qualora una Data di Pagamento

coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti

verranno effettuati il primo giorno lavorativo

successivo, senza il riconoscimento di ulteriori

interessi.

Data di godimento La data di godimento è [•].

Data di pagamento delle cedole [Inserire tutte le date di pagamento Cedole

dell’Emissione].

Data di scadenza La data di scadenza del prestito è il [•]. Qualora il

giorno di scadenza coincida con un giorno non

lavorativo, il pagamento verrà effettuato il primo

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giorno lavorativo successivo, senza il

riconoscimento di ulteriori interessi.

Rimborso Le obbligazioni saranno rimborsate alla pari alla

data di scadenza del [•].

Tasso di rendimento annuo [per le obbligazioni step up/step down]

Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo di

ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato

utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il

cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al

tasso di interesse di [•].

[per obbligazioni a tasso variabile – tasso di

rendimento annuo]

Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo di

ciascuna Emissione è [•] (annuo netto [.]), calcolato

utilizzando il TIR (Tasso Interno di Rendimento) il

cui valore è [•] ed attualizzando i flussi futuri al

tasso di interesse di [•].

Il tasso di rendimento annuo è stato determinato in

ipotesi di costanza del valore del parametro di

indicizzazione per tutta la durata del prestito

obbligazionario rilevato alla data del [.].

Regime fiscale Si applica:

• Con riferimento ai redditi di capitale, l’imposta

sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura

del [•] % agli interessi ed ai frutti delle

Obbligazioni, secondo le disposizioni previste

dal D. Lgs 1° aprile 1996 n. 239, così come

successivamente modificato ed integrato. I

redditi di capitale sono determinati in base

all’art. 45, comma primo, del D.P.R. n. 917 del

1986, così come successivamente modificato

ed integrato (TUIR);

• con riferimento alla plusvalenze, le plusvalenze

che non costituiscono redditi di capitale,

diverse da quelle conseguite nell’esercizio di

imprese commerciali, realizzate mediante

cessione a titolo oneroso ovvero rimborso delle

Obbligazioni (art. 67 TUIR) sono soggette ad

imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con

un’aliquota del [•] %. Le plusvalenze e

minusvalenze sono determinate secondo i

criteri stabiliti dall’art. 68 del TUIR e secondo

le disposizioni di cui all’art. 5 e dei regimi

opzionali di cui all’art. 6 (risparmio

amministrato) e all’art. 7 (risparmio gestito) del

D. Lgs 21 novembre 1997 n. 461, così come

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successivamente modificato. Non sono

soggette ad imposizione le plusvalenze previste

dall’art. 23, comma primo, lettera f/2 del TUIR,

realizzate da soggetti non residenti.

CONDIZIONI DELL’OFFERTA

Condizioni dell’offerta [L’offerta non è subordinata ad alcuna condizione].

Oppure

[Il Prestito obbligazionario è sottoscrivibile

esclusivamente con apporto di “denaro fresco”. Per

denaro fresco si intendono le nuove disponibilità

accreditate dal sottoscrittore presso la Banca nel

periodo di offerta, che non provengano da altri

rapporti in essere presso la Banca stessa. L’apporto

di nuova disponibilità presso la Banca potrà avvenire

nella forma di denaro contante, bonifico proveniente

da altre banche e/o intermediari, giroconti di denaro

fresco da altri sportelli, assegno bancario o circolare

e altri strumenti finanziari].

Ammontare totale L’ammontare totale massimo di ciascuna Emissione

è [•] e il numero delle Obbligazioni è [•]. Durante il

Periodo di Offerta l’Emittente potrà aumentare

l’ammontare totale dell’Emissione, dandone

comunicazione mediante apposito avviso da

pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente

(www.bancadibologna.it), e contestualmente,

trasmesso alla CONSOB.

Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [•] al [•], salvo

chiusura anticipata del periodo di offerta che verrà

comunicata al pubblico con apposito avviso da

pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente

(www.bancadibologna.it) e, contestualmente,

trasmesso alla Consob.

Lotto minimo Il numero minimo di Obbligazioni che può essere

sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto

Minimo, è [•].

Lotto massimo Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni

che potranno essere sottoscritte da ciascun

investitore, fermo restando che l’importo massimo

sottoscrivibile non può essere superiore

all’ammontare totale massimo previsto per ciascuna

Emissione corrispondente a [•].

Date di regolamento del prestito Le Date di Regolamento dell’Emissione sono la

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Data di Emissione, cioè il [•] e qualsiasi giorno di

Borsa aperta compreso nel Periodo di Offerta.

Le sottoscrizioni effettuate prima della Data di

Godimento saranno regolate alla Data di Godimento

al prezzo di emissione. Le sottoscrizioni effettuate

successivamente alla Data di Godimento saranno

regolate alla prima Data di Regolamento utile tra

quelle indicate. In tal caso, il prezzo di emissione da

corrispondere per la sottoscrizione delle

obbligazioni, dovrà essere maggiorato del rateo

interessi maturati tra la Data di Godimento e la

relativa Data di Regolamento.

Prezzo di emissione Il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni è pari al

100% del Valore Nominale, e cioè Euro [•] ciascuna.

Commissioni di collocamento e/o altri oneri a carico del sottoscrittore

Non sono applicate commissioni o oneri in fase di

sottoscrizione, di collocamento e di rimborso, sia di

natura implicita che di natura esplicita.

Soggetto incaricato del collocamento L’Emittente, quale collocatore unico, opererà altresì

quale responsabile del collocamento ai sensi della

normativa vigente.

Accordi di sottoscrizione relativi alle obbligazioni Non sussistono accordi di sottoscrizione o

collocamento.

AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE

Ammissione alla negoziazione Per le Obbligazioni di cui al presente Prospetto di

Base non è prevista la presentazione di una domanda

di ammissione alle quotazioni presso Borsa Italiana

ovvero presso altri mercati Regolamentati, tuttavia

l’Emittente richiederà entro trenta giorni lavorativi

dalla chiusura del collocamento, l'ammissione alla

negoziazione [su un sistema multilaterale di

negoziazione] o [tramite un internalizzatore

sistematico].

Modalità di determinazione del prezzo sul

mercato secondario ed eventuali spread di

negoziazione

[•]

_________________________________________

[•]

[qualifica]

Banca di Bologna Credito Cooperativo Società Cooperativa