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Strategia Energetica Nazionale 2017 Proposte Confindustria per la consultazione preliminare del MiSE 15 febbraio 2017

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Strategia Energetica Nazionale 2017

Proposte Confindustria per la consultazione preliminare del MiSE

1 5 f e b b r a i o 2 0 1 7

1

Consultazione preliminare SEN

Premessa

Confindustria ritiene necessario aggiornare e rivedere le politiche energetiche italiane e

definire con chiarezza il percorso di decarbonizzazione sul lungo periodo. Le misure di

promozione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica vanno definite nel quadro di

indirizzi strategici, coerenti con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea e con la Disciplina

in materia di aiuti di Stato che stabilisce limiti alla definizione degli incentivi.

Il 30 novembre 2016 la Commissione Europea ha adottato il Pacchetto legislativo

“Energia pulita per tutti gli europei” (“Clean Energy for all Europeans”), che completa le

iniziative legislative previste dal Pacchetto Clima Energia 2030, adottato nell’ottobre

2014, e dal progetto politico di una Unione dell’Energia, presentato nel marzo 2015 che

ha affiancato ai tre pilastri “storici” della politica energetica europea (sostenibilità,

sicurezza e competitività), cinque “dimensioni” strettamente integrate:

- sicurezza energetica, solidarietà e fiducia;

- un mercato dell’energia completamente integrato;

- l’efficienza energetica come strumento di moderazione della domanda;

- la decarbonizzazione dell’economia;

- ricerca, innovazione e competitività.

Nell’ottobre 2014 il Consiglio Europeo ha assunto l’impegno di ridurre le emissioni di CO2

almeno del 40% entro il 2030, prevedendo:

¾ una riduzione, rispetto ai livelli del 2005, delle emissioni di gas a effetto serra del 43%

per i settori in ETS e del 30% (33% per l’Italia) per i settori in Effort Sharing;

¾ un aumento del 27% delle fonti rinnovabili sui consumi finali di energia, vincolante

soltanto a livello europeo;

¾ un aumento del 27% dell’efficienza energetica, non vincolante ma passibile di

revisioni per un suo innalzamento al 30%

La SEN deve dunque:

- rappresentare uno strumento di riferimento strutturale in grado di rappresentare in

modo chiaro le scelte per favorire lo sviluppo dei nuovi investimenti nel settore;

- poter dare alle Istituzioni ed alle aziende segnali sulla direzione di sviluppo del settore

energetico che il Paese intende seguire;

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Consultazione preliminare SEN

- costituire un elemento di chiaro indirizzo per gli organi istituzionali e regolatori

chiamati ad attuare la politica energetica;

- essere soggetta a periodico adeguamento e aggiornamento alla luce

dell’evoluzione del sistema.

Tali elementi sono indispensabili per dare certezza agli operatori e permettere un più

ampio dispiego delle risorse private sulla base di segnali di mercato.

Occorre evitare ogni forma di intervento con portata retroattiva ed anzi, occorre

prevedere un adeguato anticipo tra le revisioni normative e regolatorie e la loro

applicazione.

Bisogna semplificare e stabilizzare il quadro normativo, con rispetto dei tempi di

recepimento e implementazione delle direttive europee e poter contare su procedure

certe.

A tal proposito appare necessaria una chiara impostazione di governance che consenta

la definizione delle scelte strategiche nell’ambito della SEN da parte del Governo e

l’attuazione concreta e coerente da parte delle altre Istituzioni coinvolte. Dovranno

essere previste procedure strumenti di continuo monitoraggio dello sviluppo dei

provvedimenti di policy in relazione agli obiettivi prefissati.

L’aggiornamento delle politiche energetiche non può che partire dalla verifica dello stato

di avanzamento dell’iter per il raggiungimento dei sette obiettivi indicati nella Strategia

Energetica Nazionale del 2013:

1. Efficienza energetica;

2. Mercato competitivo del gas e Hub sud-europeo;

3. Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili;

4. Sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico;

5. Ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti;

6. Produzione sostenibile di idrocarburi nazionali;

7. Modernizzazione del sistema di governance.

In particolare la SEN 2013 aveva previsto un innalzamento degli obiettivi climatici al

2020, passando dal:

3

Consultazione preliminare SEN

¾ 18% al 21% (rispetto al 2005) per ciò che riguarda la diminuzione delle emissioni

climalteranti;

¾ 17% al 20% per ciò che riguarda la quota di consumo finale soddisfatta mediante

fonti rinnovabili;

¾ 20% al 24% per ciò che riguarda l’efficienza energetica sul consumo finale stimato,

corrispondente a un livello di consumi pari a 126,9 Mtep.

Tali politiche per la sostenibilità, unite alla forte crisi economica degli ultimi anni, hanno

condotto a un’evidente diminuzione del livello emissivo di gas climalteranti delle nostre

industrie portando l’Italia a raggiungere, già nel 2015, i target previsti dal Pacchetto 20-

20 del 2009, attraverso:

¾ una riduzione delle emissioni del 29% rispetto al 2005;

¾ una penetrazione delle fonti rinnovabili sui consumi finali del 17,3%;

¾ un consumo finale di energia pari a 124,6 Mtep.

Gli obiettivi al 2020 appaiono dunque traguardati, ma non devono essere trascurati gli

effetti sul livello dei consumi e delle emissioni derivanti dalla disastrosa crisi mondiale del

triennio 2007-2009 e della conseguente stagnazione economica italiana.

Le scelte di decarbonizzazione per il nostro Paese dovrebbero inoltre considerare

adeguatamente le implicazioni, in termini di costo-efficacia, delle relazioni esistenti tra gli

obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni e gli obiettivi in termini di incremento delle

Fonti Rinnovabili e l’Efficienza Energetica, con riferimento ai target europei al 2030.

La nuova Strategia Energetica Nazionale dovrà essere in grado di cogliere le potenzialità

dei nuovi obiettivi climatici definendo chiare priorità programmatiche corredate da

un’adeguata analisi costi-benefici attraverso un confronto diretto fra i costi economici

sostenuti dal Sistema Paese e i benefici ambientali a essi correlati.

Il nuovo documento dovrà inoltre definire uno scenario di riferimento condiviso tra le parti

sociali che escluda ogni eventuale fenomeno di gold plating a danno del sistema.

In tal modo la SEN potrà rappresentare l’occasione per colmare il gap di competitività del

nostro Paese nei confronti dei partner europei ed extra europei, ottenendo il duplice

obiettivo di:

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Consultazione preliminare SEN

x tutelare la competitività del tessuto industriale italiano attraverso politiche volte a

favorire l’allineamento del costo dell’energia italiano con quello dei principali paesi

europei;

x sviluppare una politica energetica in grado di rappresentare un volano di crescita

economica e di valorizzazione delle risorse energetiche nazionali e delle eccellenze

tecnologiche italiane.

Confindustria ritiene, infatti, fondamentale lo sviluppo di una sintesi ragionata fra gli

indirizzi di politica climatica con quelli di sviluppo industriale, economico e sociale,

definendo una strada italiana per lo sviluppo sostenibile che punti sugli investimenti in

nuove tecnologie e in R&S, sfrutti le economie di scala ed implementi nuovi processi e

nuovi prodotti.

Se la vision è rappresentata quindi dal contenimento del riscaldamento globale, come

sancito dall’accordo internazionale di Parigi, e dall’incremento della produzione

industriale, come sancito nell’industrial compact, la SEN 2017 deve indicare la nostra

mission, ovvero il percorso di avvicinamento all’ambizioso obiettivo ambientale,

garantendo al contempo una crescita economica e occupazionale per il Sistema Italia.

Attualmente sembra consolidarsi un auspicato trend, seppur lieve, di ripresa della

crescita interna del Paese, con aumenti della produzione e dei consumi. Ciò potrebbe

però portare, secondo il trend tendenziale, un correlato aumento delle emissioni

climalteranti.

Figura 1: Scenari emissivi per l’Italia

455

363411 440459

521,1575,0

0

100

200

300

400

500

600

700

1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030

Obiettivi UETendenzialeEmissioni storiche

Mt CO2

Fonte: Elaborazioni su dati SEN, ISPRA e Policy EU

Target SEN CO2- 21% al 2020

Target EU CO2-40% al 2030Emissioni CO2

Verificate al 2015

Tendenziale emissioni CO2

al 2020

E’ importante osservare le possibili evoluzioni delle emissioni considerando

separatamente i settori manifatturieri inseriti nel sistema dell’Emission Trading Scheme

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Consultazione preliminare SEN

(ETS), dai settori in Effort Sharing (Non-ETS). Le politiche per la sostenibilità comportano

degli effetti allocativi importanti tra i settori che rappresentano il motore primario della

crescita economica del paese.

Per ottemperare ai vincoli europei al 2030, attraverso interventi tecnologici, le future

misure dovrebbero portare le emissioni dei settori in ETS a 128,8 Mton CO2 (18% in

meno rispetto al 2015) e dei settori in effort sharing a 234,1 Mton CO2 (8% in meno

rispetto al 2015).

Figura 2: Scenari emissivi per l’Italia tra settori in ETS e in Effort Sharing

349,4254,4

304,0 276,2 276,8 234,1

226,0

156,2

167,8164,2 181,7

128,8

575

411

472 455 440 459

363

Emissioni 2005

Emissioni 2015

Obiettivi EU 2020

Obiettivi SEN 2020

Tendenziale 2020

Tendenziale 2030

Obiettivi 2030

ETS NON ETS

NON EST -8% SUL

2015

ETS -18% SUL

2015

E’ evidente che si sta chiedendo al comparto industriale uno sforzo proporzionatamente

più elevato rispetto ai settori in Effort Sharing, nonostante l’incidenza sul livello delle

emissioni complessive sia inferiore e il contributo fornito negli ultimi anni sia stato

preponderante. Appare pertanto evidente come sia necessario bilanciare gli oneri e le

richieste ambientali fra tutti i settori del Sistema Paese.

Un’ulteriore diminuzione delle emissioni nel settore manifatturiero sarà possibile

unicamente se accompagnata da meccanismi di promozione dell’efficienza energetica e

da strumenti di supporto all’ innovazione tecnologica di processo stabili nel tempo ed

adeguati agli elevati costi incrementali necessari.

Le scelte di decarbonizzazione per il nostro Paese dovrebbero inoltre considerare

adeguatamente le implicazioni, in termini di costo-efficacia, delle relazioni esistenti tra gli

obiettivi di riduzione delle emissioni e gli obiettivi in termini di incremento delle Fonti

Rinnovabili e l’Efficienza Energetica, con riferimento ai target europei al 2030.

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Consultazione preliminare SEN

Figura 3: Strategie rinnovabili e efficienza per la decarbonizzazione italiana

68,2

25,4

Scenario consumi 2020 inerziale

Trend PAEE 2011 con obiettivi raggiungibili al

2016

Target FER 27% su consumi finali lordi (MTEP) al 2030

20%

28,9

2020

14,1

2020 2020

20%

26,7

2020

20%

167144,8

133,6

10,8

11,2

10,1

Target EE 24% al 2020

Effetto crisi

PAEE 2007

3,1 Risparmi non previsti1,3

Target EE 20% al 2020

Risparmio incrementale per centrare target EE 20% al

2020

126,9

6,7

Risparmio incrementale per centrare target EE 24% al 2020

Risparmio 13,5 Mt CO2

Target EE 30% al 2030da Pacchetto UE

120,4

32,5

27%

92,0 Mt CO2

2030

6,5

51,0 MtCO2

Mtep

118,5Mt CO2

64,5 Mt CO2

Risparmio 15,4 MtCO2 Risparmio

4,4 MtCO2

14,1PRIMES

4,7 11,8NUOVE FER- 34,0 MtCO2 - 29,0 MtCO2 - 26,0 MtCO2

Risparmio incrementale per centrare target EE 27%

al 2030

- 39,3 MtCO2

FER 2015

14,1 - 32,4 Mt CO2

6,6- 32,4 Mt CO2

8,2%

14,1 - 32,4 Mt CO2

6,614,1 - 32,4 Mt CO2

6,615,4 - 32,4 Mt CO2

5,3

Target del 30% di riduzione del Consumo Finale Lordo al 2030

CO

2 2005

Ob

iettivo

UE

CO

2 2020

Ob

iettivo

SE

N 2020

CO

2 2020 ex P

rimes

2007

CO

2 2020 co

n F

R 20%

e E

E 24%

CO

2 1990

Ob

iettivo

Pacch

etto

2030

CO

2 2030 ex P

rimes

2007

CO

2 2030 co

n F

R

27% e E

E

30%*

575

304

455519

401

519

234

535

377

168

103

26

129

39

12092

156119EE 78%

2020 2030

FER 22%

EE 70%

FER 30%

OBIETTIVO OBIETTIVOSCENARIO SCENARIO

Gli scenari indicano un totale delle emissioni al 2020 pari a 430 Mton CO2 e al 2030 di 311 Mton CO2

ETS35%

NON ETS 65%

Emis

sion

i ev

itate

Emissioni previste

superiori a obiettivo UE

363

472

ETS 36%

NON ETS 64%

La riduzione del 30% dei consumi finali previsti al 2030, grazie all’applicazione dei

sistemi legati all’efficienza energetica, darà la possibilità di ottenere, infatti, una riduzione

delle emissioni climalteranti pari a 118,6 M ton CO2 rispetto al tendenziale1 mentre il

contributo ottenibile dalle fonti rinnovabili sarà pari a 39,3 M ton CO2.

Tali importanti investimenti in fonti rinnovabili (aumento pari a 11,8 Mtep) ed efficienza

energetica (riduzione del livello dei consumi finali fino a 120,4 Mtep) porterebbero ad un

livello emissivo al 2030 pari a 377 M ton CO2, con il rischio di non raggiungere quanto

previsto in sede europea (363 M ton CO2). Pertanto, sarà compito della nuova Strategia

anche quello di garantire l’effettivo raggiungimento degli obiettivi climatici per il nostro

Paese, attraverso analisi di sensitività tra le possibili scelte di decarbonizzazione.

Visto l’ampio e dinamico ventaglio di possibilità e di trasformazioni che l’innovazione

tecnologica produce ogni giorno, sarà inoltre necessario provvedere ad un

aggiornamento periodico della Strategia. In tal modo sarà possibile promuovere

interventi e innovazioni tramite dinamiche di mercato sempre cost-efficient, valorizzate

sulla base di criteri di neutralità tecnologica per garantire la massima efficienza degli

investimenti.

1 Modello Primes 2007 su cui vengono impostati gli assessment della Commissione Europea.

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Consultazione preliminare SEN

In conclusione, possono essere tracciati i tre elementi fondamentali che Confindustria

auspica vengano identificati e definiti dalla nuova Strategia Energetica Nazionale:

I. linee di azione strategiche e prioritarie nel campo della politica climatica e

dello sviluppo sostenibile, che sottendano ad una visione complessiva

dell’attuale posizionamento del Paese e delle sue effettive potenzialità di

sviluppo nel lungo periodo;

II. molteplici obiettivi (anche intermedi) della politica ambientale italiana,

indicando le interrelazioni esistenti tra gli stessi e le tempistiche necessarie

per il loro raggiungimento;

III. strumenti da adottare, di tipo economico e normativo, che, in linea con i

principi della cd. better regulation, si fondino su valutazioni di impatto della

regolazione e vengano predisposti con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, puntando a definire modelli di regolazione e strumenti di regolamentazione.

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Consultazione preliminare SEN

Risposte ai quesiti del Ministero dello Sviluppo Economico

A. Quali criticità principali presenta oggi il sistema energetico italiano nel vostro settore di riferimento?

Mercato elettrico

Confindustria, come più volte segnalato nelle diverse sedi istituzionali, ritiene necessaria

una revisione organica e strutturale dell’attuale disegno di mercato (progettato in un

contesto totalmente differente, dominato da generazione “tradizionale” di grande taglia),

che sia funzionale da un lato a garantire il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di de-

carbonizzazione, e dall’altro il mantenimento dei necessari livelli di adeguatezza e

sicurezza della rete. Le principali criticità che interessano il mercato elettrico riguardano:

x l’evoluzione del mix generativo e dell’equilibrio domanda/offerta ha reso poco

efficiente il Mercato del Giorno Prima (MGP) nella capacità di fornire segnali di prezzo

funzionali alle decisioni di investimento / disinvestimento degli operatori ,

x Rivedere la struttura organizzativa della piattaforma commerciale del mercato

elettrico in relazione all’evoluzione del mix di produzione e della partecipazione attiva

della domanda.

x La mancata implementazione di un mercato della capacità che offra una pluralità di

prodotti e servizi su orizzonti temporali differenti.

x Investire nelle infrastrutture della rete di trasmissione per eliminare le congestioni di

rete.

x Le Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP) - operano e sono soggette ad una

disciplina regolatoria differente rispetto alle altre fonti sia da un punto di vista fisico sia

di mercato. Occorre pertanto riformare le regole del mercato elettrico in modo da

consentire una corretta integrazione delle fonti rinnovabili in analogia a quanto

avviene nei principali mercati europei e secondo i principi delle nuove regole

comunitarie.

x La Generazione Distribuita (GD) (incluse anche le nuove tecnologie) - allacciata alla

media e bassa tensione - è in costante crescita ed è necessario prevedere modalità

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Consultazione preliminare SEN

di coinvolgimento nel mercato, disciplinandone ruoli e responsabilità dei soggetti

coinvolti.

x Con riferimento al punto precedente è necessario investire nella realizzazione delle

reti intelligenti e efficienti (Smart Grid) che, oltre a mantenere un elevato livello di

sicurezza e affidabilità dell’intero sistema consentono di affidare un ruolo centrale al

consumatore finale, rendendolo operatore “consapevole” e “attivo” nel mercato

elettrico.

Mercato del gas naturale

I profili di criticità relativi al mercato del gas riguardano:

x la necessità di creare un vero mercato unico del gas a livello europeo attraverso le

interconnessioni e regole omogenee di gestione dell’infrastruttura.

x Nell’ottica di assicurare una sicurezza anche dal punto di vista energetico in senso

più ampio, è opportuno diversificare maggiormente le direttrici di approvvigionamento

del gas naturale, oggi limitate alle interconnessioni da gasdotto, e in alcuni casi

affette da rischi di instabilità geopolitica ed economica dei Paesi esportatori.

x La disponibilità di risorse di flessibilità per gli operatori e la formazione di corretti

segnali di prezzo nel mercato gas italiano. In particolare, da un lato le rigidità ad oggi

presenti sulla capacità di stoccaggio a disposizione per gli utenti non permettono a

tale risorsa di esprimere tutte le sue potenzialità, dall’altro il mancato aggiornamento

del Piano di Emergenza rischia di ostacolare la formazione di corretti segnali di

prezzo in situazioni di crisi del sistema gas.

x Sviluppare l’integrazione del mercato italiano con i Paesi del Nord Europa e

promuovere l’utilizzo della rigassificazione per differenziare le importazioni sul piano

geopolitico e la competitività del Sistema.

x Il settore della distribuzione (gas ed elettrico) appare oggi ancora molto concentrato:

nonostante la presenza di numerosi soggetti, i primi operatori detengono una quota

rilevante del mercato. E’ necessario sbloccare lo stallo nell’avvio delle gare d’ambito

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Consultazione preliminare SEN

per la distribuzione del gas, di attuare correttamente la riforma e di arrivare a un

calendario gare chiaro, definitivo e praticabile. È necessario, inoltre, stimolare gli

investimenti per migliorare la qualità del servizio e minimizzare le interruzioni secondo

principi di cost-effectiveness

x È necessaria la piena liberalizzazione del mercato retail superando la tutela di

prezzo e limitando l’eccessiva regolazione delle attività di vendita.

x Vale infine sottolineare che le criticità relative al mercato elettrico all’ingrosso

pongono a rischio il mantenimento in esercizio della capacità delle centrali

convenzionali a gas, necessaria a garantire flessibilità, sicurezza degli

approvvigionamenti e il bilanciamento con la produzione da rinnovabili.

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti rinnovabili

x Essendo l’efficienza energetica considerata una priorità dell’attuale strategia

energetica e visto il ruolo fondamentale che questa giocherà negli scenari futuri (si

rimanda agli scenari illustrati in premessa, occorre: ribadire la priorità

dell’efficientamento energetico nella nuova SEN.

x garantire efficaci misure, quali ad esempio i certificati bianchi, a sostegno degli

investimenti nel settore industriale e negli altri settori coinvolti.

x Occorre garantire che le misure che si sono dimostrate efficaci nel sostenere gli

investimenti nel settore industriale in tema di efficienza energetica, quali i certificati

bianchi, non vengano snaturati e depotenziati per effetto di un quadro normativo che

al momento si presenta incerto e che mina la fiducia degli investitori nazionali ed

internazionali circa l’affidabilità regolatoria del Paese.

x Valutare, in relazione agli obiettivi di efficienza energetica, il sistema tariffario in

essere e le misure di semplificazione amministrative coerenti con la promozione degli

investimenti.

11

Consultazione preliminare SEN

x Promuovere, quindi, una riorganizzazione degli oneri generali di sistema che

alleggerisca le imprese, senza, tuttavia, andare a discapito degli interventi di

efficienza energetica e di autoconsumo.

OIL: raffinazione, rete di distribuzione carburanti e idrocarburi nazionali

x Tra le priorità da affrontare nell’ambito della nuova Strategia Energetica Nazionale

c’è il nodo della competitività della raffinazione nazionale sui mercati internazionali. Il

costo crescente della legislazione comunitaria accentuato da una evidente

asimmetria rispetto ai Paesi Extra UE e da un costo dell’energia particolarmente

elevato ha determinato la forte perdita di competitività internazionale del settore.

x Per il settore della logistica, la significativa riduzione dei consumi, unitamente

all’aumento della capacità di stoccaggio con la trasformazione di 3 raffinerie in poli

logistici (Raffineria di Cremona, Raffineria di Mantova e Raffineria di Roma) hanno

determinato un tasso di utilizzo dei depositi molto basso, pregiudicandone

l’economicità.

x Altra criticità riguarda infine la rete carburanti che negli ultimi anni ha subito un

progressivo depauperamento in termini di risorse per il crollo dei consumi nell’ultimo

decennio, sia sulla rete ordinaria (-20%) che in autostrada (-60%).

x Consapevoli del ruolo ancora centrale degli idrocarburi nella fase di transizione verso

la de-carbonizzazione, è necessario consentire la valorizzazione delle risorse

nazionali di idrocarburi (rappresentate in massima parte da gas naturale),

contrastando l’opposizione anti-industriale attraverso adeguate forme di dialogo con

gli stakeholder .

x A tal fine appare opportuno un ulteriore sforzo di semplificazione di procedimenti e

livelli autorizzativi, individuando quelli più adeguati in relazione agli interessi coinvolti

ed alla capacità organizzativa

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Consultazione preliminare SEN

B. Quali fattori dello scenario a livello globale ed europeo sono più rilevanti per l’Italia nel presente e nel futuro?

A livello europeo si registra un forte impulso all’integrazione dei mercati dell’energia

elettrica e del gas dei Paesi membri, anche mediante l’implementazione di un framework di regolazione comune (“network codes”) sempre più vincolante, coadiuvato da iniziative

spontanee – sotto forma di progetti pilota - da parte dei principali stakeholders

istituzionali (TSOs, Regolatori, ACER e borse dell’energia).

La grande sfida dei prossimi decenni per l'Italia sarà come garantire la sicurezza degli

approvvigionamenti energetici ed al contempo conseguire, a costi efficienti gli obiettivi di

de-carbonizzazione, senza pregiudicare la competitività industriale e la crescita del

Paese.

Anche l’integrazione a livello europeo dei mercati può costituire un aspetto fondamentale

potendosi configurare come un’opportunità da cogliere. Il complesso contesto

regolamentare però imporrebbe un livello di attenzione molto alto e un attento lavoro di

armonizzazione del sistema italiano allo scenario europeo prima che i vincoli imposti

siano passivamente subiti dal nostro Paese. Bisogna quindi assicurarsi che le politiche a

livello nazionale convergano su un modello condiviso.

Mercato elettrico

x Il parco produttivo italiano è caratterizzato da prestazioni tecnologiche ed ambientali

di assoluto rilievo. Grazie allo sviluppo delle fonti rinnovabili il nostro Paese, al

contrario di quanto avverrà per altre importanti realtà europee, potrà raggiungere

senza difficoltà il target al 2020 garantendo maggiore sicurezza dagli

approvvigionamenti esteri e indipendenza energetica. Di contro gli obiettivi FER al

2030 sono molto sfidanti ed è urgente definire le politiche che permettano di

incrementare, senza discontinuità, la produzione di energia da FER per raggiungere i

target.

x Il parco termoelettrico, largamente basato su centrali a gas di ultima generazione, si

coniuga perfettamente con uno scenario di lungo termine fondato su un mix di fonti

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Consultazione preliminare SEN

rinnovabili e centrali convenzionali versatili ed efficienti, in grado di garantire

flessibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e riduzione delle emissioni. Tale parco

non deve più solo indirizzarsi alla copertura del fabbisogno nazionale, ma anche

svolgere il nuovo ruolo di back-up, atto a garantire la sicurezza e l’adeguatezza del

sistema in funzione del crescente apporto di energia prodotta da fonti rinnovabili

anche attivando le iniziative necessarie per ridurre le congestioni nell’asse sud-nord

del Paese.

x Nella fase a valle della filiera, il nostro sistema è caratterizzato da un mercato vivace,

da una base infrastrutturale che, seppur notevolmente sviluppata e digitalizzata e

qualificata da un uso dell’energia molto più efficiente di quanto avviene in gran parte

degli altri paesi avanzati, risente ancora in notevole parte (soprattutto nelle grandi

aree urbane) di un retaggio progettuale basato su un limite alla potenza a

disposizione dei clienti finali (tipicamente 3kW.) che non si coniuga con le spinte alla

crescita di cui il nostro sistema produttivo ha bisogno, atteso che i limiti esistenti

possono rappresentare un freno ad una più veloce crescita della domanda.

Mercato del gas naturale

x A livello europeo, sebbene nel corso degli ultimi anni a causa della crisi economica,

unita alle politiche di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, si

sia assistito ad una diminuzione dei consumi, il gas rappresenta ancora l’asse

portante del sistema energetico europeo, con un ruolo che, in prospettiva, è destinato

a consolidarsi sia per effetto della riduzione nell’utilizzo di petrolio e carbone, sia per

la penetrazione del gas in settori storicamente appannaggio dei derivati petroliferi,

come il trasporto.

x Questa dinamica, unita al declino della produzione interna (in particolare in Gran

Bretagna, Norvegia e Paesi Bassi), e, come detto, all’aumento dei consumi nelle

economie emergenti, evidenzia la necessità per l’Europa di attivarsi per garantire la

propria sicurezza degli approvvigionamenti, la diversificazione e competitività delle

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Consultazione preliminare SEN

fonti di fornitura, la realizzazione delle infrastrutture necessarie, e quindi le condizioni

di fornitura al consumatore finale.

x La potenzialità di sviluppo del sistema italiano deve essere valutata alla luce

dell’integrazione dei mercati europei, anche in relazione alla riforma del Regolamento

994/2010/EC, limitando l’impatto sulle tariffe pagate dai consumatori italiani e

promuovendo in modo evidente l’attrattività del sistema nazionale per nuove fonti di

approvvigionamento, in particolare tenendo conto degli sviluppi del Corridoio Sud e

delle potenzialità del Mediterraneo alla luce delle nuove scoperte gas.

x Sviluppo delle rotte del GNL a livello mondiale e impatto sull’Europa e sull’Italia,

verificando – alla luce di tali evoluzioni – il mantenimento delle posizioni definite

nell’ambito della SEN 2013;

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti

x E’ indispensabile prevedere politiche che permettano di incrementare il parco di

generazione da fonte rinnovabile e regole che gestiscano la sicurezza del sistema

elettrico nazionale prevedendo un corretto riassestamento e sviluppo della

generazione flessibile. La generazione distribuita programmabile, come

cogenerazione e recuperi termici, è in grado di garantire flessibilità al sistema

energetico elemento fondamentale per l'integrazione delle fonti rinnovabili

intermittenti in uno scenario di decarbonizzazione

x Fattore determinante per indirizzare il mix energetico sarà l’andamento dei prezzi

della CO2 che, unitamente ad altre politiche di natura ambientale, potrà favorire la

competitività della produzione da fonte rinnovabile e gas rispetto ad altre fonti.

Sarebbe importante quindi indirizzare la competitività del mix di generazione

attraverso il riequilibrio tra domanda ed offerta sul mercato ETS e fornendo un

segnale di prezzo stabile agli operatori di settore.

x L’efficienza energetica può rappresentare un driver indispensabile in quanto può

contemporaneamente contribuire alla riduzione dei costi energetici per gli utenti,

ridurre le emissioni e quindi l’impatto ambientale del paese, migliorare la sicurezza e

15

Consultazione preliminare SEN

l’indipendenza di approvvigionamento delle risorse energetiche e sviluppare la

crescita economica.

x Infine, ma con pari importanza di quanto in precedenza evidenziato, si deve

osservare che assumono valenza essenziale le politiche di efficienza energetica e di

sviluppo delle rinnovabili in settori diversi dalla produzione elettrica – quali il settore

termico degli edifici e dei trasporti - che possono fornire un contributo fondamentale al

raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

OIL: raffinazione, rete di distribuzione carburanti e idrocarburi nazionali

La grande sfida dei prossimi decenni per l'Italia, a cui anche la SEN dovrà essere

orientata, è come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici ed al

contempo conseguire, al minor costo possibile, gli obiettivi di de-carbonizzazione, senza

pregiudicare la competitività industriale e la crescita del Paese. La transizione richiederà

tempi non brevi e solo il mantenimento di un downstream petrolifero nazionale efficiente

e competitivo potrà garantire l’affidabilità, la sostenibilità e la sicurezza degli

approvvigionamenti necessari al Paese.

16

Consultazione preliminare SEN

C. Come vedete l’evoluzione del quadro tecnologico, infrastrutturale e dei modelli

di mercato per il vostro settore di riferimento?

Relativamente all’evoluzione tecnologica ed infrastrutturale, le scelte politiche e

regolatorie dovrebbero limitarsi all’individuazione di obiettivi, nonché alla definizione di

indirizzi per il loro raggiungimento, tramite analisi di costi e benefici, seguendo una logica

di neutralità tecnologica.

L’evoluzione del settore dovrebbe essere guidata da dinamiche di mercato, lasciando

agli stakeholders la capacità di individuare le soluzioni ottimali. Si ritiene che le scelte di

investimento tra tecnologie alternative non possano e non debbano essere influenzate

da interventi regolatori distorsivi.

Potrà certamente essere utile anche la declinazione dei concetti di Industria 4.0

all’ambito energetico, ma vale ribadire che un approccio specifico volto a premiare una

singola tecnologia o singolo strumento - che non siano inseriti in una più ampia

progettualità (aziendale così come ci città, di quartiere etc) - sarebbe parziale e

porterebbe solo a distrazione di risorse. Oggi più che mai invece è necessario coordinare

strumenti, politiche esistenti e strumenti/modalità di incentivazione per essere sempre più

efficaci.

Mercato elettrico

x Siamo nel mezzo di una transizione tecnologica epocale ed il settore energetico ne

sarà profondamente impattato. Le stime attuali vedono incrementare

significativamente l’uso dell’elettricità entro il 2050 grazie alla transizione da altri

vettori energetici. La capacità rinnovabile installata crescerà ancora

significativamente, con una forte riduzione di costo che renderà le rinnovabili sempre

più competitive. I principali trend che caratterizzeranno il settore sono:

o innovazione tecnologica e cambiamento strutturale delle funzioni di costo e del

panorama competitivo (Generazione distribuita, storage, evoluzione costo

rinnovabili, in particolare solare e wind).

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Consultazione preliminare SEN

o Crescente partecipazione delle risorse rinnovabili, distribuite e della domanda

ai mercati dell’energia e di servizi di dispacciamento, con una sempre

maggiore consapevolezza e ruolo attivo.

o Digitalizzazione e assunzione di funzionalità “smart” da parte delle reti di

distribuzione

o Maggiore elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento / raffrescamento.

o Evoluzione dei modelli di mercato per accompagnare in modo efficace il

cambio di paradigma e la progressiva integrazione dei mercati dei Paesi

europei.

x Questi nuovi trend impongono un approccio caratterizzato da una chiara visione di

lungo termine accompagnata da flessibilità di implementazione e calibrazione,

mediante appositi strumenti regolatori e di governance.

x La rete italiana necessita d’investimenti che la rendano efficiente e intelligente

attraverso il processo di digitalizzazione. Maggiore attenzione quindi deve essere

posta al mercato dell’industria delle tecnologie smart per la produzione, trasmissione

e distribuzione di energia elettrica. Gli investimenti in questo settore sono fortemente

condizionati dalle politiche pubbliche del sistema nazionale che dovrebbero quindi

indirizzarsi verso obiettivi di sviluppo delle rinnovabili, d’investimenti per il

miglioramento dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura, garantendo

maggiore stabilità del sistema regolatorio e un minor grado di rischio di tali

finanziamenti.

Mercato del gas naturale

x È importante creare un contesto che favorisca l’evoluzione tecnologica anche di

risorse storiche come il gas naturale, nell’ottica di un impiego efficiente di quanto già

dispone il Paese.

x Si condivide l’evoluzione verso regole di gestione dell’infrastruttura sempre più

sovranazionali e che possano essere adeguate ad un contesto di mercato

maggiormente dinamico. Si condivide l’approccio verso una maggiore flessibilità

18

Consultazione preliminare SEN

nell’attribuzione di capacità, conservando al tempo stesso la necessità di garantire in

modo stabile la remunerazione delle attività regolate.

x Le gare d’ambito rappresentano un’occasione di efficientamento, razionalizzazione e

crescita per il settore della distribuzione del gas; si auspica che la SEN dia indicazioni

concrete o preveda misure per far partire le gare d’ambito e garantire che queste

rispettino il quadro normativo di riferimento.

x Si tende sempre di più verso un mercato basato su transazioni non più fisiche ma

finanziare, che dovrebbe portare maggiore liquidità, ma occorrono ancora interventi e

misure concrete di stimolo in tal senso. Si ritiene utile valutare possibili misure per

garantire una più ampia possibilità di trading, in particolare riducendo i costi

amministrativi di partecipazione e un allineamento completo di offerta di prodotti in

coerenza con le borse europee più mature.

x Si sta evolvendo verso la completa liberalizzazione, anche se lentamente, ma fatica a

retrocedere la regolazione dei processi e dell’attività di vendita. Si confida che la SEN

preveda interventi concreti per portare a compimento il processo, tenendo conto delle

specificità e della liberalizzazione del settore gas ed evitando soluzioni dirigistiche.

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti rinnovabili

x Passaggio essenziale è la revisione del meccanismo di Emission Trading per

promuovere le politiche di decarbonizzazione a livello europeo. Un ETS ben

funzionante potrebbe stimolare iniziative low carbon sia a livello di mix, favorendo lo

switching di produzione e di investimento verso le fonti a minore contenuto di

carbonio, sia a livello di consumatore finale, aumentandone la sensibilità verso le

iniziative di efficienza energetica. A tal fine, è fondamentale che vengano messe in

atto misure in grado di rafforzare i segnali di prezzo della CO2, oggi del tutto

inadeguati a causa di un surplus strutturale di crediti. Per risolvere tale problema

sarebbe in primo luogo necessario intervenire, fin dal dibattito attualmente in corso

sulla proposta di direttiva ETS che dovrà essere approvata dal Parlamento e dal

Consiglio Europeo nei prossimi mesi, modificando i parametri di assorbimento del

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Consultazione preliminare SEN

surplus nel meccanismo del Market Stability Reserve e definendo una più ripida curva

di abbattimento delle emissioni post 2020.

x A livello d’infrastrutture andrebbe mantenuto un bilanciamento tra i vettori gas ed

elettrico, integrando la componente LNG dal un lato e lo sviluppo di smart grid

dall’altro.

x Il mercato dovrebbe sostenere lo sviluppo della generazione distribuita,

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Consultazione preliminare SEN

D. Quali obiettivi prioritari e quale approccio dovrebbe prevedere la SEN 2017 per quanto riguarda per il vostro settore di riferimento? In caso di un possibile trade-off tra i diversi obiettivi di politica energetica come risolvere tale trade-off?

Obiettivo prioritario della Strategia dovrà essere quello di promuovere il percorso di

decarbonizzazione, in coerenza con il quadro definito dagli impegni europei e

dall’accordo di Parigi. Ciò dovrà avvenire garantendo la centralità del mercato e della

concorrenza, rafforzando quel processo di liberalizzazione del mercato che è in grado di

favorire una competizione efficace a vantaggio di tutti i consumatori finali, da coniugare

con politiche specifiche che consentano la diffusione delle tecnologie indispensabili, a

monte e a valle della filiera, per completare il processo di transizione energetica.

Mercato elettrico:

x Occorre avviare un ridisegno complessivo dei mercati dell’energia e del

dispacciamento, anche con l’obiettivo di allargarne la partecipazione alle fonti oggi

non ammesse – fonti intermittenti, generazione distribuita, storage e domanda –

riducendo i tempi che oggi intercorrono tra programmazione e immissione portando la

chiusura dei mercati giornalieri a ridosso del tempo reale. Il futuro modello deve

tendere ad una progressiva responsabilizzazione, salvaguardando i principi della

neutralità tecnologica, della non discriminatorietà, della massima efficienza

complessiva e della competitività fra fonti e tecnologie e della distinzione dei ruoli dei

diversi operatori.

x E’ altresì necessario consentire l’aggregazione di impianti di produzione di diversa

natura, eventualmente estendendo tale facoltà in un secondo momento ai poli di

consumo, nel rispetto delle caratteristiche fisico-tecniche della rete, al fine di

permettere di equilibrare e rendere il più prevedibili possibile i portafogli di

generazione e consumo.

x Tutto ciò continuando a mantenere sotto controllo gli oneri generali di sistema il cui

peso sui consumatori finali, in un quadro di diminuzione dei consumi legato al ciclo

21

Consultazione preliminare SEN

economico o agli effetti degli interventi di efficientamento energetico, potrebbe tornare

a crescere.

Mercato del gas naturale

x L’obiettivo prioritario in ambito gas contenuto nella SEN 2013, ovvero quello di creare

un mercato del gas competitivo e concorrenziale integrato con gli altri Paesi europei e

di prevedere un incremento della sicurezza di approvvigionamento grazie al

rafforzamento delle infrastrutture e alla liquidità del mercato, appare ancora valido.

x È proprio con questo spirito che sono stati avviati i diversi progetti infrastrutturali

d’importazione e stoccaggio, visto con favore lo sviluppo dei reverse flow sulle

interconnessioni esistenti e contribuito ai processi di riflessione nazionale, evidenziato

la necessità che l'Italia accresca la propria capacità di GNL. Queste misure

comporrebbero il quadro necessario a concludere il processo di creazione dell'hub

italiano del gas, in modo sinergico alla struttura di lungo termine dei contratti storici;

essi assicurano infatti, oggi e per il futuro, la sicurezza degli approvvigionamenti

italiani.

x L’obiettivo del Corridoio Sud è aprire un accesso diretto alle ingenti risorse di gas

collocate in Asia Centrale, oltre il Mar Nero, nel Medio Oriente e nel Mediterraneo

dell’Est al fine di rinforzare la sicurezza energetica e di migliorare la competitività sui

mercati europei, in particolare quelli del Sud e del Sud-Est, diversificando le rotte e le

fonti di approvvigionamento di gas naturale. Le recenti scoperte di gas nel bacino del

Levante (al largo di Cipro, Israele e dell’Egitto) e il rilancio della cooperazione

energetica tra la Russia e la Turchia offrono nuove opportunità.

x Un sistema infrastrutturale articolato si deve certamente basare su un approccio

multi-fonte e multi-destinazioni, essere promosso dagli operatori, e compratori,

europei, e in grado di trasportare nel mercato Europeo volumi in provenienza dalla

Russia o del Mediterraneo dell’Est (giacimenti del Levantino), rappresentando un

quadro regionale adeguato che permetterà la formazione di un segnale di prezzo

proprio ed indipendente, capace di rafforzare la fluidità del mercato del gas su scala

22

Consultazione preliminare SEN

regionale. Ma il valore strategico del successo di queste iniziative non si limita ai soli

paesi del Sud Europa perché grazie alla realizzazione dell’Unione Energetica ed in

particolare grazie allo sviluppo del reverse flow sulle grandi dorsali Sud-Nord questi

flussi potranno raggiungere il cuore dell’Europa.

OIL: raffinazione, rete di distribuzione carburanti e idrocarburi nazionali

x Le principali ipotesi di intervento ritenute indispensabili nell’ambito della SEN per il

recupero della competitività del settore della raffinazione e della logistica sono:

– misure per i processi di aggregazione, chiusura o riconversione dei siti;

– riduzione del costo dell’energia;

– rapida implementazione delle misure contro l'illegalità;

– semplificazione normativa per il rilascio delle autorizzazioni ambientali;

– agevolazione in generale degli investimenti operativi nelle raffinerie anche

eventualmente estendendo i criteri incentivanti previsti nel piano “Industria

4.0”;

– revisione degli obblighi di scorta sulla base del mutato profilo della domanda.

x Per quanto riguarda il settore della logistica è indispensabile assicurare un quadro

normativo certo che consenta agli operatori di valutare le potenzialità in prospettiva

dei diversi prodotti nonché procedure chiare e semplificate per la riconversione

logistica.

x Gli obiettivi della SEN devono in ogni caso considerare il ruolo ancora centrale degli

idrocarburi nell'economia e nella fase di transizione verso la de-carbonizzazione

x Alla luce di tale consapevolezza ed in continuità con gli obiettivi del 2013 è

necessario consentire la valorizzazione delle risorse nazionali di idrocarburi, con

conseguenti notevoli benefici in termini di impatti economici e occupazionali e di

sicurezza degli approvvigionamenti

23

Consultazione preliminare SEN

x Appare inoltre necessario rafforzare il gas naturale nel mix energetico,

valorizzandone le più basse emissioni nel ciclo di vita rispetto ad altre fonti fossili e

potenziare il contributo domestico al fabbisogno di oil&gas

x Il gas rappresenta, infatti, il “bridge fuel” per eccellenza, in grado di accompagnare la

transizione verso un mondo low carbon e di conseguire risultati immediati in termini di

riduzione o contenimento delle emissioni di CO2

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti rinnovabili

x Gli obiettivi prioritari della SEN dovrebbero essere, in accordo con quelli individuati a

livello europeo, di puntare alla decarbonizzazione del sistema energetico. Le politiche

da perseguire quindi sono quelle che garantiscano un incremento dello sviluppo delle

fonti rinnovabili e relativa riduzione dell’utilizzo di risorse fossili, un incremento

dell’efficienza energetica, la migrazione dei consumi su vettori più sostenibili a livello

ambientale e più sicuri.

x Il tema dovrà essere affrontato con un approccio globale che tenga conto, da una

lato, della necessità di valorizzare correttamente la CO2 nel mercato del carbonio per

innescare quel “salto tecnologico“ che avvierebbe in maniera efficace la transizione

energetica e garantirebbe l’innovazione attraverso l’adozione di fonti e di tecnologie a

basso contenuto di carbonio, dall’altro, di sviluppare politiche pluriennali coordinate e

mirate a valorizzare la filiera dell’efficienza energetica nel suo complesso.

x È fondamentale, infine che la stabilità del nuovo quadro normativo regolatorio sia

perseguita e permetta di recuperare la fiducia delle imprese e degli organismi

finanziari.

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Consultazione preliminare SEN

E) Quali politiche e quali misure dovrebbe prevedere la SEN 2017 per perseguire i suddetti obiettivi in maniera più efficace e più efficiente possibile?

Rispetto al contesto in cui fu predisposta la precedente SEN 2013 lo scenario è

profondamente cambiato, a seguito della chiusura di numerosi impianti termoelettrici,

dell’incremento della potenza installata alimentata a rinnovabili, e di una significativa

riduzione della domanda, con conseguente conclusione del periodo di sovraccapacità del

sistema.

Mercato elettrico

Il nuovo contesto energetico rende necessarie alcune modifiche all’attuale disegno di

mercato.

Confindustria suggerisce un percorso di progressivo cambiamento dell’organizzazione

del mercato elettrico italiano per raggiungere tre obiettivi prioritari:

x creare un sistema di prezzi in grado di promuovere in modo sinergico rinnovabili,

termoelettrico e comportamenti di consumo efficienti;

x creare un assetto competitivo efficiente per promuovere la sfida tecnologica e le

opportunità di crescita economica ad essa associata, necessario per raggiungere gli

importanti obiettivi di sostenibilità ambientale;

x rimuovere le inefficienze infrastrutturali e di mercato che potrebbero pregiudicare la

competitività del sistema industriale italiano con particolare attenzione al sistema

delle PMI.

x sviluppare nuovi modelli di generazione distribuita, di reti intelligenti con

responsabilizzazione diffusa dei comportamenti di produzione e consumo, dovranno

un suo equilibrio organizzativo in un nuovo modello di mercato.

x al fine di garantire il mantenimento dei necessari livelli di adeguatezza e sicurezza

della rete, occorre da un lato una rapida implementazione del capacity market, prevedendo un’opportuna estensione della durata dei contratti, dall’altro la revisione

delle attuali regole nel mercato dei servizi, per assicurare la partecipazione di tutte le

fonti in un’ottica di level playing field, garantendo inoltre l’approvvigionamento dei

servizi anche su orizzonti di medio/lungo termine.

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Consultazione preliminare SEN

Il nuovo modello energetico pone sfide importanti alla rete di distribuzione, che dovrà:

x prepararsi a ingenti investimenti di adeguamento/rafforzamento della rete;

x fare leva sulle opportunità offerte da smartizzazione e digitalizzazione per consentire

la partecipazione di tutte le risorse e massimizzare l’efficienza del sistema;

x tale piano di rafforzamento della rete dovrà inoltre prevedere interventi straordinari

per incrementare il grado di resilienza dell’infrastruttura a fronte di eventi eccezionali,

soprattutto in aree critiche;

x lo sviluppo dei sistemi di stoccaggio dell’energia abbinati agli impianti di

autoproduzione sono interventi da promuovere e perseguire viste le positive

ripercussioni che potrebbero avere sulla gestione e sviluppo delle infrastrutture.

Per il completamento del processo di liberalizzazione occorre assicurare ai consumatori

informazioni chiare, processi competitivi, pluralità di fornitori e di offerte concorrenziali,

oltre ad un sistema di garanzie rafforzate per la tutela efficace dei consumatori più deboli

e per evitare che i costi legati alle inefficienze del sistema produttivo ricadano sui

consumatori.

Il mercato liberalizzato deve favorire un reale cambiamento nelle abitudini delle persone

e la diffusione su ampia scala della cultura del risparmio energetico, anche attraverso

tecnologie per un uso più consapevole dell'energia e il controllo dei consumi.

Mercato del gas naturale

Per quanto riguarda il gas naturale, il forte incremento di capacità rinnovabile sarà

accompagnato dal mantenimento di un ruolo di rilievo per tale commodity nel sistema

energetico italiano. Al fine di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti gas (oggi

circa 90% da import prevalentemente via gasdotto e concentrato in pochi paesi) si ritiene

opportuno diversificare le modalità di approvvigionamento.

Nel mercato gas occorre inoltre puntare l’attenzione sullo sviluppo di:

x interconnessioni;

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Consultazione preliminare SEN

x reverse flow;

x sviluppare l’integrazione con i mercati dell’Europa centrale con soluzioni quali il

corridoio di liquidità attraverso la Svizzera;

x superamento dei cd colli di bottiglia che si creano rispetto a determinati Paesi;

x sviluppo dell’infrastruttura coerente a livello europeo per creare maggiore liquidità del

mercato con l’obiettivo di promuovere una maggiore competitività dei prezzi, anche

tenendo conto del crescente ruolo del GNL nel trading mondiale del gas;

x promozione dell’Italia quale hub del Mediterraneo in un contesto europeo (con

investimenti da valutare anche in ottica sovranazionale);

x lo svolgimento di gare che garantiscano la competitività nel processo di assegnazione

del servizio di distribuzione del gas naturale;

x rafforzamento degli strumenti del Dlgs n.257/2016 di attuazione della Direttiva UE

2014/94 c.d. “Carburanti Alternativi”.

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti rinnovabili

Per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi UE, la SEN dovrebbe prevedere meccanismi

che attivino gli investimenti, laddove necessario, per incrementare lo sviluppo delle fonti

pulite, dei sistemi per l’efficienza energetica e per il settore dei trasporti.

Occorre partire da misure che puntino sull’efficientamento del sistema esistente (ad es.

la sostituzione di componenti obsoleti) piuttosto che sulla transizione tout court verso un

sistema diverso che può generare costi a carico del sistema e oneri sui consumatori

finali.

Occorre promuovere lo sviluppo e promuovere un quadro regolatorio stabile per

raggiungere gli obiettivi al 2030 con riferimento a:

x fonti rinnovabili;

x tecnologie di prodotto ed impiantistiche efficienti;

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Consultazione preliminare SEN

x sistemi HVAC efficienti;

x generazione distribuita e autoproduzione.

Si deve premiare l’efficienza con meccanismi efficienti di incentivazione (TEE, conto

termico, detrazioni fiscali) e accesso al credito facilitato (fondi rotativi, fondi di garanzia).

Il gas naturale ha sofferto l’assenza di meccanismi di valorizzazione della maggiore

efficienza tecnica e ambientale nei confronti di altre fonti di generazione. E’ importante la

valorizzazione delle filiere legate allo sviluppo del GNL e delle FER.

Si auspica che il Governo Italiano sostenga la riforma del sistema ETS quale intervento

cardine per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e gli impegni

assunti alla COP21.

Nel caso in cui tali modifiche si rivelino inattuabili o inefficaci, sarà necessario esaminare

con attenzione le diverse proposte alternative, formulate a livello europeo o nazionale, al

fine di restituire in modo tempestivo significatività al valore della CO2 e raggiungere i

prefissati obiettivi di riduzione delle emissioni.

Allo stesso modo occorre che il Governo definisca opportuni target – anche in

recepimento delle future indicazioni che arriveranno dallo Smart & Clean Energy Package dell’Unione Europea - per la penetrazione delle rinnovabili nella

climatizzazione, nel teleriscaldamento e nei trasporti.

In questo ambito, possono essere ulteriormente migliorati i meccanismi di funzionamento

dei certificati bianchi, per favorire interventi ed investimenti per l’incremento

dell’efficienza nel medio-lungo termine.

Rilevante è in questo contesto il ruolo strategico che la Pubblica Amministrazione può

svolgere, in quanto presenta una elevata potenzialità di riduzione dei consumi di energia

primaria. Appare quindi opportuno definirne obiettivi e vincoli di miglioramento di breve e

medio periodo, attraverso strumenti, quali ad esempio gli Energy performance contract, che rendano immediatamente realizzabili su base competitiva gli investimenti necessari.

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Consultazione preliminare SEN

F) Quali sono i principali interventi per migliorare l’efficacia nei processi di

implementazione di politiche e misure?

Si ritiene che maggiore efficacia la si possa ottenere attraverso un miglioramento delle

previsioni di medio e lungo periodo delle politiche di sviluppo infrastrutturale per

permettere alle aziende di pianificare i loro business model. In questo modo si possono

riallineare le tempistiche della politica con quelle del mercato.

Occorre pensare all’istituzione di un percorso normativo a livello nazionale, stabile e

pianificato, che, tenendo conto dello stato della qualità dell’aria in relazione agli obiettivi

UE, utilizzi tutte le leve più efficaci per ridurre in modo strutturale il carico emissivo

attribuibile più direttamente all’uso delle fonti energetiche,

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Consultazione preliminare SEN

G) Quali interazioni significative del vostro settore di riferimento prevedete con il resto del sistema energetico italiano per il futuro e come ottimizzare a vostro avviso tali interazioni?

Mercato elettrico

Il completamento della liberalizzazione del mercato elettrico avrà impatto nel settore

della climatizzazione, con diffusione di sistemi in ambito HVAC quali pompe di calore e

apparecchi ibridi (caldaia in abbinamento a pdc) e conseguente aumento dei consumi

elettrici. Conseguentemente, nel settore civile si assisterà ad un aumento della

penetrazione del vettore elettrico, con una riduzione del vettore gas, che resterà tuttavia

importante. Si assisterà inoltre allo sviluppo della generazione distribuita e della figura

del prosumer.

E’ inoltre rilevante che il mercato dell’ETS possa rappresentare un driver di riferimento

per valorizzare correttamente le esternalità ambientali delle diverse tecnologie e favorire

un mix di combustibili per la generazione sostenibile.

Mercato del gas naturale

Nel settore gas occorre promuovere un’interazione di gas naturale e FER nella

prospettiva di un sistema energetico a basso impatto ambientale e che al tempo stesso

garantisca la sicurezza della fornitura. Il gas naturale, ad esempio, negli impieghi

domestici e residenziali deve essere considerato quale risorsa e vettore efficiente su cui

fare affidamento, stante l’attuale grado di sviluppo e la capillarità della infrastruttura,

nonché il ridotto impatto ambientale e la flessibilità del gas.

Lo sviluppo delle FER dovrebbe poi sostituire le risorse più inquinanti. Evitando che

invece le rinnovabili vadano a sostituirsi a fonti che presentano un basso impatto

ambientale.

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Consultazione preliminare SEN

Oltre alle interazioni significative del settore gas con il resto del sistema energetico

italiano già oggi presenti (i.e. ruolo del gas nella generazione elettrica, dinamiche nel

mercato finale etc) altre interazioni saranno certamente quelle con il settore dei trasporti.

Sostenibilità ambientale: Low Carbon Economy – Efficienza Energetica e Fonti rinnovabili

Ci sono importanti interazioni tra i settori energetico, ambientale, dell’efficienza

energetica e dell’innovazione tecnologica. Inoltre, nell’ottica dell’integrazione con le

politiche del piano “Industria 4.0”, il settore energetico/ambientale, con l’inclusione del

settore dei trasporti, trarrebbero grandi benefici dall’interazione con l’industria dei prodotti

e dei servizi hardware e ICT.

Risulta quindi importante sostenere quelle sinergie positive che permettono alle imprese

italiane di crescere e di diventare più competitive. La SEN ha, dunque, un ruolo

determinante nella individuazione dell’obiettivo e nella definizione delle politiche di

attuazione che permetteranno alle aziende di tracciare l’evoluzione dei propri business e

affrontare la necessaria transizione.

Il processo di cambiamento in atto richiede una visione condivisa di ampio respiro sugli

obiettivi a lungo termine del settore elettrico ed energetico.

In questo contesto, si deve evidenziare che secondo ogni scenario, i cambiamenti

climatici potranno essere contenuti con un sostanziale contributo della progressiva de-

carbonizzazione del mix di produzione elettrica, de-carbonizzazione della generazione e

del consumo di energia e l’efficienza energetica viaggiano di pari passo e

rappresenteranno gli strumenti decisivi per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione

delle emissioni e della bolletta energetica.

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Consultazione preliminare SEN

H) Quali interventi sembrano prioritari per una efficace governance nazionale ed europea delle politiche dell’energia?

La strategia Energetica Nazionale deve accompagnare il processo di transizione

energetica, in coerenza con le politiche europee per il clima e l’energia oggetto della

proposta della Commissione europea, emanata lo scorso 30 novembre, con il Clean Energy for All Europeans Package.

In questo contesto, la Strategia Energetica dovrà identificare i pilastri di una visione

orientata alla crescita ed in grado di valorizzare in modo efficiente e competitivo tutte le

nuove risorse e tecnologie accompagnandole nel percorso verso la piena maturità

tecnica ed economica.

Nello stesso tempo, bisogna procedere al miglioramento del sistema delle regole che

consentano di superare quanto prima le criticità più evidenti attraverso il pieno

sfruttamento delle risorse e tecnologie oggi disponibili.

A tal fine, la SEN deve rientrare nel quadro del sistema di Governance previsto nel Clean Energy for All Europeans Package e prima ancora nella visione dell’Unione dell’Energia.

Con riferimento a tale Pacchetto la SEN dovrà anche fornire indicazioni puntuali su

orientamenti governativi in merito a proposte per la nuova governance dei mercati

europei dell’energia. Nello specifico dovrebbe indicare le preferenze verso un sistema

centralizzato o di governance federata per aree-paese integrate. Si tratta di scelte

fondamentali per la tutela della competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti.