Proposta di Vincolo Monumentale indiretto terreni di Tor Maggiore - Comune di Pomezia (RM)

Richiesta di Delibera del Consiglio Comunale di Pomezia ai fini dell’avvio del procedimento di dichiarazione di tutela indiretta dei terreni nell’intorno di Tor Maggiore ai sensi degli artt. 45 e 46 D.lgs. 42/2004 – Comune di Pomezia.

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AL SINDACO DELLA CITTA’ DI POMEZIA, SIG. FABIO FUCCI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DELLA CITTA’ DI POMEZIA, SIG. RENZO MERCANTI A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI DELLA CITTA’ DI POMEZIA P.C. AL SOPRINTENDENTE ALLE BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI ROMA, FROSINONE, LATINA, RIETI E VITERBO, ARCH. AGOSTINO BURECA Via Cavalletti, 02 - 00186 ROMA P.C. AL SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL LAZIO, DOTT.SSA ALFONSINA RUSSO Via Pompeo Magno, 02 - 00192 ROMA P.C. AL FUNZIONARIO ALLE BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLA ZONA DI POMEZIA (RM), ARCH. A. CATANI P.zza Angello Celli, 1 Latina (LT) P.C. ALL’UFFICIO VINCOLI DELLA SOPRINTENDENZA ALLE BELLE ARTI E PAESAGGIO DEL LAZIO, ARCH. VALENTINA MILANO Via Cavalletti, 02 - 00186 ROMA

Raccomandata composta di 24 pagine inclusa la presente.

Roma, lì 09/09/2015.

Oggetto: Richiesta di Delibera del Consiglio Comunale di Pomezia ai fini dell’avvio del procedimento di dichiarazione di tutela indiretta dei terreni nell’intorno di Tor Maggiore ai sensi degli artt. 45 e 46 D.lgs. 42/2004 – Comune di Pomezia.

La scrivente Associazione di promozione sociale denominata “Latium Vetus”, iscritta all’Agenzia delle Entrate - Roma 6, tramite atto n° 1072 del 16 febbraio 2012 - C.F. 97685900587, con sede legale al civico 09 di via di Tor del Vescovo, 00040 Pomezia (Rm), portatrice a norma di statuto di interessi diffusi nella tutela e valorizzazione dei beni del patrimonio culturale afferenti all’area di Roma e della Campagna Romana e parimenti tutte le Associazioni firmatarie della presente richiesta indirizzata al Sindaco e ai consiglieri comunali della Città di Pomezia; relativamente allo stato di conservazione e di pregio dei terreni situati nell’intorno di Tor Maggiore (Comune di Pomezia), individuati al foglio catastale 14 particelle 10, 104, 286, 287, 288 e al Foglio 02 particelle 235, 262 (ex 22) e 20 del Foglio 02,


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PREMESSO CHE nel 2012 veniva dato avvio all’iter autorizzativo ed alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per un Impianto “per la produzione di energia da fonti rinnovabili (biogas) e compost di qualità", Comune di Pomezia (RM), località Torre Maggiore Proponente COGEA S.r.l.

AVENDO CONSTATO i notevoli rischi legati all’attuazione del progetto sia per le ricadute dello stesso sulla salute dei cittadini, sia per gli impatti relativi alla mobilità, sia per il rapporto con i vicini impianti a rischio di incidente rilevante (RIR) nonché per la dequalificazione del patrimonio culturale (sia culturale sia paesaggistico afferente alla vicina Torre Maggiore)

CONSIDERATO CHE in data 14/10/2014 il Consiglio Comunale deliberava all’unanimità l’adozione di un O.d.g. ad oggetto “Impianto biogas a Santa Palomba” nella quale il medesimo organo esprimeva “il proprio assoluto dissenso alla realizzazione dell’impianto in oggetto e si faceva promotore ad ogni livello e per le sue competenze, di impedire la realizzazione del suddetto impianto e di qualsiasi altro impianto similare in ogni zona della città di Pomezia” e che in conseguenza dello stesso il Sindaco di Pomezia veniva ricevuto in audizione presso la VI Commissione del Consiglio Regionale Lazio - Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica al fine di rimarcare le criticità del progetto e di perorare l’esito negativo dell’iter per il rilascio della compatibilità ambientale

POICHE’ in data 07/08/2015 la Direzione Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative con Determinazione Dirigenziale n. G09956 esprimeva la Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale resa ai sensi dell'art. 23, parte II, del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. al progetto "Impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili (biogas) e compost di qualità", Comune di Pomezia (RM), località Torre Maggiore Proponente: COGEA s.r.l. Registro elenco progetti n. 109/2012

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE in data 29/11/2014 il Comune di Pomezia nella persona del Sindaco di Pomezia ratificava con la scrivente Associazione Latium Vetus e con l’Università “La Sapienza” di Roma un Protocollo di Intesa ai fini della tutela e della valorizzazione del monumento denominato “Tor Maggiore”

CONSIDERATO INFINE CHE ai sensi degli artt. 45 e 46 D.lgs. 42/2004, “il Ministero ha facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro … il soprintendente avvia il procedimento per la tutela indiretta, anche su motivata richiesta della regione o di altri enti pubblici territoriali interessati” e che in data 09/09/2015 le Associazioni firmatarie, dopo aver studiato e redatto una proposta di tutela indiretta dei terreni nell’intorno di Tor Maggiore (Comune di Pomezia) incontravano il Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo ai fini dell’illustrazione della proposta

RITENUTO CHE per evitare che sia messa in pericolo l’integrità, sia danneggiata la prospettiva o la luce o siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro del monumento Tor Maggiore in diretto contatto visivo con i territori agricoli a sud, il tutto ricadente in un ambito agro pastorale unico ed irripetibile tipico dell’Agro Romano e della Campagna Romana frutto del secolare rapporto fra uomo e natura, sia necessario individuare un’area di rispetto dettando particolari prescrizioni di tutela


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CHIEDONO

alle SS.VV. di deliberare nell’assise del Consiglio Comunale di Pomezia in base alle relazioni allegate alla presente, MOTIVATA RICHIESTA FORMALE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER LA TUTELA INDIRETTA dei terreni nell’intorno di Tor Maggiore (Comune di Pomezia) particelle 10, 104, 286, 287, 288 al Foglio catastale 14 e particelle 235, 262 (ex 22) e 20 al Foglio 02 del Comune di Pomezia, ai sensi degli artt. 45 e 46 della Parte Seconda del D.lgs. 42/2004. A tal fine, si allegano alla presente richiesta:

Relazione Storica delle peculiarità dell’area oggetto della proposta. (Allegato 1) Relazione Urbanistico Vincolistica. (Allegato 2) Relazione dei rischi legati al progetto Cogea s.r.l. (Allegato 3) Evidenza della proposta del vincolo di tutela indiretta. (Allegato 4) Documentazione fotografica dei terreni oggetto della proposta. (Allegato 5)

Le Associazioni firmatarie in merito a quanto scritto, si offrono di fornire a titolo gratuito tutto il supporto necessario e il materiale fotografico e documentale in loro possesso e chiedono altresì di essere ricevute dagli organi politici ai fini dell’illustrazione della richiesta. Nel ringraziare si porgono

Distinti Saluti.

Giacomo Castro Legale Rappresentante

Denominazione dell'Associazione

Nominativo del Rappresentante Legale Firma


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Denominazione dell'Associazione

Nominativo del Rappresentante Legale Firma


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ALLEGATO 1 - RELAZIONE STORICA


Segnato al N.C.T.U. al Foglio catastale 14 particelle 10, 104, 286, 287, 288 e al Foglio 02 particelle 235, 262 (ex 22) e 20 del Foglio 02

Torre Maggiore è un’architettura difensiva medievale ed un castrum dell’agro romano riusato per

scopi rurali in epoche successive di grandissima importanza, situato tra le vie Laurentina ed Ardeatina in località Santa Palomba, all’interno del perimetro comunale di Pomezia (RM). Tale complesso è sorto sui resti di una domusculta dell’VIII sec. d.C. ed è costituito da una cinta muraria merlata del XII secolo, da una edificio religioso e da una torre, considerata dalle fonti la più bella ed importante della Campagna Romana (Tomassetti G., La Campagna Romana, vol. II, via Appia, Ardeatina e Aurelia, Arnoldo Forni ed., Bologna; De Rossi, G.M., Torri medievali della campagna romana, Newton Compton, Roma 1969; Nibby A., Dintorni di Roma, Arnoldo Forni ed., Bologna). La torre è alta 34 metri, quadrata con pareti di 7,10 mt per lato, si imposta su un precedente edificio di origine romana ed è sostenuta da ben due volte a crociera, al primo e all’ultimo piano e da quattro piani intermedi realizzati in legno ed ormai perduti. Il monumento è stato sottoposto a vincolo monumentale diretto ai sensi della legge 1089/39 nel 1995, reiterando di fatto i vincoli emessi nel 1914, nel 1917, nel 1920, nel 1940.

Tor Maggiore, sorge su una collina in posizione strategica ed in epoca storica garantiva il pieno controllo della strada per Ardea, il cui tracciato passava in età antica proprio nei pressi della Torre Maggiore procedendo verso sud in direzione Castello di Cerqueto (l’unica evidenza del ramo orientale dell’antica via Ardeatina, oggi scomparso è rappresentata proprio dalla posizione delle antiche torri e degli antichi castelli). La posizione di Tor Maggiore, infatti si situa al centro di un più ampio sistema difensivo turrito medievale costituito da numerose torri e castelli fra i quali la Tor Maggiore medesima, la Torre della Cirfaldina (oggi crollata sono visibili solamente alcuni grossi blocchi di opera a tufelli in situ), la Torre della Solforatella (oggi scomparsa), il Castello di Cerqueto, la Tor Tignosa e la Torre Spaccata, solo per citarne alcune. Lo stretto rapporto fra le antiche torri ed il paesaggio spiccatamente di tipo agricolo come nella migliore caratterizzazione della Campagna Romana, appare immediato e di estrema bellezza.

Tale situazione di notevole caratterizzazione identitaria permane storicamente per lo meno dal XVI secolo, cosi come è possibile desumere dalla ‘Pianta de’Cacciatori’ redatta da Eufrosino della Volpaia del 1547 nella quale Tor Maggiore appare in tutta la sua imponenza immersa nella Campagna Romana a sud del Castel Savello, importantissimo fortilizio medievale nonché quartier generale della omonima famiglia nobile in direzione di Albano Laziale. La tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino, invece, redatta dall’agrimensore Drei Benedetto, rappresenta l’area della tenuta Casale di Tor Maggiore, Solforata e Solforatella di 314 rubbia nel 1660 ed in essa è possibile cogliere le distanze e gli stretti rapporti visivi fra la Torre Maggiore, la torre della Cirfaldina e la torre della Solforatella a sud.


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Per quanto sopra esposto si ritiene che il suindicato rapporto fra la Torre Maggiore ed il territorio limitrofo, raro e prezioso esempio di utilizzo medievale e moderno del territorio della Campagna Romana a testimonianza di un antico percorso stradale ormai scomparso e dei rapporti fra numerose torri medievali, il loro paesaggio ed il territorio agricolo, sia da tutelare unitamente alla luce del monumento e alla sua condizione ambientale e di decoro tramite riconoscimento dell’interesse particolarmente importante con provvedimento di tutela indiretta ai sensi dell’art. 45 del Decreto Legislativo 42/2004 da apporre alle particelle 10, 104, 286, 287, 288 al Foglio 14 ed alle particelle 235, 262 (ex 22) e 20 del Foglio 02 del Comune di Pomezia.


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ALLEGATO 02 - RELAZIONE URBANISTICO VINCOLISTICA

Nel maggio 1914 sulla Torre Maggiore, ormai in disuso da secoli seppure ancora miracolosamente integra, veniva apposto un vincolo monumentale per mano dell’allora Ministero dell’Istruzione Pubblica ai sensi della primissima legge di tutela dei beni culturali in Italia, la Legge 364 del 1909, conosciuta col nome di Legge Rosadi, il cui regolamento attuativo era stato emanato appena l’anno prima, nel 1913. Già oltre cento anni fa dunque il complesso di Tor Maggiore veniva percepito come un unicum di interesse pubblico particolarmente importante da difendere, salvaguardare e tutelare.

Tale vincolo a protezione del lotto di terreno di cui fa parte il complesso, della grandezza complessiva di circa 4 ettari, è stato più volte reiterato: nel 1917, nel 1920, nel 1940 e infine ad opera del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali con Decreto Ministeriale del 9 Ottobre 1995 ai sensi della Legge n. 1089 del 1 giugno 1939, oggi sostituita dalla Parte Seconda del D.lgs. 42/2004 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”). All’interno del Decreto è dichiarato che l'immobile denominato Torre Maggiore, sito in provincia di Roma, Comune di Pomezia, distinto al catasto al Fg. 14 part.lle 10, 104, 286, 287, 288, confinante con le particelle 398, 397, 61, ha interesse particolarmente importante ai sensi della citata legge 1 giugno 1939 n. 1089.

Il PRG del Comune di Pomezia, approvato nel 1974 include il lotto di Tor Maggiore all’interno di un ambito industriale, di fatto prevedendo per il monumento una decontestualizzazione dal suo paesaggio, e ponendo a rischio i rapporti identitari fra il monumento ed il suo territorio. Nel piano particolareggiato attuativo del comparto industriale “Santa Palomba”, adottato dal Comune di Pomezia nel 2003 ed approvato dalla Regione Lazio l’anno seguente le particelle catastali 10, 104, 286, 287, 288 al Fg. 14 (afferenti alla Torre Maggiore) sono classificate con destinazione urbanistica “Verde pubblico” mentre le confinanti particelle n. 61, 397 e 398 al Fg. 14 appaiono con destinazione d’uso “D – Industrie pesanti”, al Fg. 02 le particelle 235, 262 (ex 22), 23, 99, 100, 101,102 hanno destinazione d’uso “D – Industrie”. Al Fg. 02 la particella 20 mantiene destinazione d’uso agricola.

In particolar modo va sottolineato come le part.lle 235, 262 (ex 22), 23, 99, 100, 101 e 102 appaiano proprio come un cuneo industriale inserito in maniera disorganica in un area a conduzione agricola della Campagna Romana, ambito paesaggistico agrario di rilevante valore cosi come da P.T.P.R. della Regione Lazio ed ambito per la promozione del parco agricolo della Campagna Romana – paesaggio agricolo della Campagna Romana sud orientale come da Tavola 8.2 del P.T.P.G. della Provincia di Roma – Paesaggi rurali ed ambiti per la promozione dei parchi agricoli e per l’individuazione dei distretti rurali.

Il P.T.P.R. (Piano Territoriale Paesaggistico Regionale del Lazio) riporta alla Tavola A (Sistemi ed ambiti del Paesaggio) le caratteristiche paesaggistiche dell’area in cui sono sostanzialmente individuabili due tipologie di paesaggi: in colore grigio l’ambito del “Paesaggio degli insediamenti urbani” a cui afferisce il comparto industriale di Santa Palomba, mentre in oro appare raffigurato l’ambito paesaggistico “Sistema del paesaggio Agrario di Rilevante Valore” che pone in connessione l’area a nord all’interno de Comune di Roma con l’area sud all’interno dei Comuni di Ardea ed Aprilia.


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La Tavola B (Beni Paesaggistici) rappresenta l’estrema ricchezza di beni afferenti al patrimonio paesaggistico della tipologia vincoli ricognitivi individuati dal piano paesaggistico a tutela di beni puntuali diffusi, testimonianza dei caratteri identitari archeologici e storici e relativa fascia di rispetto di 100 mt. Nell’area nord, all’interno del Comune di Roma è presente il vincolo paesaggistico ex lege art. 142 della tipologia parchi e riserve naturali (sottolineatura colore verde) all’interno della Riserva Naturale di Decima Malafede, ed il vincolo paesaggistico art. 136 delle aree di notevole interesse pubblico dei beni d’insieme, vaste località con valore estetico tradizionale, bellezze panoramiche emesso nel gennaio 2010 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (non presente in cartina). Specificatamente, sul sito della Torre Maggiore, è presente, oltre al vincolo monumentale della parte seconda del D.lgs. 42/2004 ai sensi della L. 1089/39, anche un vincolo paesaggistico ricognitivo di


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piano beni puntuali diffusi, testimonianza dei caratteri identitari archeologici e storici ai sensi dell’ art. 134 co. c) D.lgs. 42/2004 e art. 13 co. 3 L.R. 24/98.


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La Tavola C del P.T.P.R. della Regione Lazio visibile di seguito, indica che il complesso monumentale di Tor Maggiore, si trova alla congiunzione fra il complesso urbanistico industriale di Santa Palomba e la limitrofa campagna agraria di rilevante valore in cui risultano inseriti numerosi beni di pregio afferenti al patrimonio culturale fra cui il “Sistema delle Torri di Santa Palomba” menzionato precedentemente. Nella Tavola C (Patrimonio Culturale) del PTPR, il lotto in esame e la porzione agricola limitrofa è inserita all’interno di un ambito prioritario per i progetti di conservazione, recupero, riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale con classificazione Parchi archeologici e culturali.


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Figura 1 - Tavola 8.2 del P.T.P.G. della Provincia di Roma – Paesaggi rurali ed ambiti per la promozione dei parchi agricoli e per l’individuazione dei distretti rurali, si noti come la zona di nostro interessi rientri nell’ambito per la promozione del parco agricolo della Campagna Romana – paesaggio agricolo della Campagna Romana sud orientale.

Figura 2 – Stralcio del piano particolareggiato attuativo del comparto industriale “Santa Palomba”, adottato nel 2003


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ALLEGATO 03 - RELAZIONE DEI RISCHI LEGATI AL PROGETTO COGEA S.R.L.

IL PROGETTO DELLA CENTRALE A BIOGAS PRESENTATO DALLA COGEA S.R.L.

Il progetto della COGEA S.r.l. ultimo di altri progetti simili di centrali “a biogas” nella zona dei Castelli Romani prevede la realizzazione di un impianto per la lavorazione di rifiuti organici nel lotto limitrofo (particelle 235 e 262 – ex 22 – del Foglio 02 di Pomezia) a quello in cui è situata Tor Maggiore, dimensionato per lavorare in stadio anaerobico ed aerobico circa 60.000 tonnellate l’anno di FORSU (Frazione organica di rifiuti solidi urbani) per la produzione di compost di “qualità” e di biogas che bruciato produrrà energia elettrica, per un totale di ben 1300 Kilowattora. Quello proposto a Pomezia fa parte di una numerosa serie di impianti “a biogas” attualmente in fase di progetto e di autorizzazione nella Regione Lazio: dati alla mano l’impianto ha una capacità di smaltimento molto maggiore del quantitativo di rifiuti organici prodotti in tutta Pomezia, Ardea e i Castelli Romani. Se poi si sommano la potenzialità di questo impianto a quelle degli altri impianti che sono in corso di progettazione e di autorizzazione nella Regione Lazio allora otteniamo che la Regione Lazio, da sola, arriverà a smaltire i rifiuti organici di numerose regioni italiane messe insieme.

LA CENTRALE COGEA: RISORSA OPPURE BUSINESS?

La centrale Cogea s.r.l. per funzionare a regime dovrà movimentare ogni settimana centinaia e centinaia di camion di spazzatura, questi per giungere in località Tor Maggiore dovranno percorrere le strade del quartiere Roma 2 e la via Ardeatina, già oggi congestionate e assolutamente insufficienti a ricevere tutta quella mole di traffico. E’ stato inoltre ormai acclarato dalla comunità scientifica che questi impianti, seppure non prevedono alcuna fase di termovalorizzazione dei rifiuti (prevista invece nel vicino termovalorizzatore di Roncigliano) sembrano avere una pesante ricaduta sulla salute dei cittadini che vivono anche ad un raggio considerevole intorno a questi impianti; per non parlare poi del fatto che a soli 150 mt dall’impianto di incenerimento del biogas (e dalla relativa torcia di sicurezza) e situato il deposito di idrocarburi dell’ENI per il quale, in caso di catastrofici scenari potrebbe essere ipotizzabile un terribile “effetto domino”. Nella migliore delle ipotesi comunque, il cattivo odore prodotto dalla centrale, il traffico dei camion di spazzatura, la dequalificazione complessiva dell’area comprometteranno per sempre la turisticità del complesso medievale di Tor Maggiore, oltre al fatto che la sopraelevazione del capannone di circa 2 metri per via della collocazione sulla sommità dello stesso del biofiltro contribuirà a decontestualizzare ancora di più il monumento e a rendere ormai del tutto cancellata la sua visibilità dai terreni agricoli di rilevante valore a sud: tali nuovi elementi di degrado condanneranno con ogni probabilità il monumento all’abbandono definitivo, alla suo mancato recupero e quindi esporranno sempre di più e probabilmente in maniera definitiva il monumento al rischio già oggi altamente elevato di crollo e quindi alla definitiva perdita dei valori culturali.

E’ quindi immediato rispondere alla domanda a titolo del paragrafo. Quali sono i vantaggi per la collettività di una scelta relativa al posizionamento dell’impianto cosi rischiosa e cosi infelice? Al pubblico resteranno i problemi di viabilità, i rischi per la salute, la possibilità di un eventuale “effetto domino” in caso di malfunzionamento dell’impianto e la molto probabile perdita irreversibile dei valori identitari del complesso monumentale vincolato di Tor Maggiore.


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LA REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE E IL PATRIMONIO STORICO?

Nonostante le proteste cittadine che vanno avanti dal 2012, le puntuali osservazioni presentate nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale dalle Associazioni, fra le quali Latium Vetus, il Coordinamento No Discariche No Inceneritori – Pomezia IX Municipio ed il C.d.Q. Roma 2, il voto unanime contro la centrale a Biomassa espresso dal Consiglio Comunale di Pomezia nell’Ottobre 2014, le riunioni della conferenza dei servizi e per finire l’audizione del Sindaco di Pomezia presso la Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Lazio in data 07 Agosto la Regione Lazio, dopo aver ricevuto svariati pareri positivi al progetto, fra i quali quelli della Soprintendenza ai Beni architettonici e del Paesaggio delle province di Roma, Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, si è pronunciata positivamente nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativamente al posizionamento dell’impianto rimandando la definitiva pronuncia positiva dopo una serie di verifiche.

Figura 3 - Localizzazione dell'Impianto Cogea s.r.l. rispetto alla Torre Maggiore


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Figura 4 - Posizionamento dall’alto dell'Impianto Cogea s.r.l. rispetto alla Torre Maggiore


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Figura 5 - Analisi dei rischi per la visuale e la luce della Torre Maggiore dalla Campagna Romana ad ovest del lotto della centrale Cogea s.r.l.

Figura 6 - Visuale della Torre Maggiore dalla Campagna Romana ad ovest del lotto della centrale Cogea s.r.l. (Via Monachelle Vecchia)


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Figura 7 - Vicinanza dell’impianto Cogea s.r.l. alla Torre Maggiore (Via di Tor Maggiore)

Figura 8 – Vista dell’immobile della centrale a biogas Cogea s.r.l. che verrà rialzato per la messa in opera del biofiltro sul tetto dell’edificio, dietro si trova la porzione di Campagna Romana (Via di Tor Maggiore)


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ALLEGATO 04 – EVIDENZA DELLA PROPOSTA DEL VINCOLO DI TUTELA INDIRETTA

Tutela indiretta ai sensi art. 45 del D.Lgs. 42/2004 da apporre alle particelle segnate al N.C.E.U. nn. 10, 104, 286, 287, 288 al Foglio 14 ed alle particelle 235, 262 (ex 22) e 20 del Foglio 02 del Comune di Pomezia (esclusa la Torre Maggiore che ne fa parte, tutelata con vincolo diretto).

Figura 9 - Stralcio della mappa Catastale dei fogli 02 e 14 del Comune di Pomezia

Figura 10 - Evidenza della proposta su mappa catastale. In rosso il vincolo diretto ai sensi della L.1089/39, in blu la proposta di vincolo indiretto


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ALLEGATO 05 - DOCUMENTAZIONE E MATERIALE FOTOGRAFICO

Terreni fra il monumento Torre Maggiore, il Casale di Tor Cerqueto e Torre Fausta

Figura 11 – Localizzazione del complesso di Tor maggiore vista dall’alto.

Figura 12 – Beni di pregio afferenti all’area dell’impianto a biogas Cogea s.r.l.


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Figura 13 – Stralcio della ‘Pianta de’Cacciatori’ redatta da Eufrosino della Volpaia nel 1547

Figura 14 – Tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino redatta dall’agrimensore Drei Benedetto rappresentante l’area della tenuta Casale di Tor Maggiore, Solforata e Solforatella di 314 rubbia nel 1660


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Figura 15 – Stralcio della Tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino con la rappresentazione della Torre della Cirfaldina, oggi crollata e visibile per mezzo di alcuni grossi blocchi in situ.

Figura 16 – Stralcio della Tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino con la rappresentazione della Torre della Solforatella oggi assolutamente scomparsa e sostituita dall’Agriturismo “Casale di Tor Maggiore”.


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Figura 17 – Stralcio della Tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino con la rappresentazione della Torre Tignosa oggi ancora parzialmente conservata.

Figura 18 – Stralcio della Tavola 433A_45 del Catasto Alessandrino con la rappresentazione della Torre Maggiore.


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Figura 19 – La Torre Maggiore vista oggi dall’ingresso su via di Tor Maggiore


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BIBLIOGRAFIA

TOMASSETTI G., La Campagna Romana, vol. II, via Appia, Ardeatina e Aurelia, Arnoldo Forni ed., Bologna;

NIBBY A., Dintorni di Roma, Arnoldo Forni ed., Bologna. G.M. DE ROSSI - Torri e castelli medievali della campagna romana, De Luca Editore

1967.

MATERIALE ILLUSTRATIVO

Materiale fotografico fornito dall’Associazione Latium Vetus

Proposta di Vincolo Monumentale indiretto terreni di Tor Maggiore - Comune di Pomezia (RM)

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