Progress Novembre 2011
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Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 50 (Nuova Serie) € 3,50 www.progressonline.it
EICMA 2011LA MOTO VA IN FIERATorna a Milano la 69a edizione dellaKermesse dedicata al mondo delle dueruote. A Milano Fiera dall’8 novembre
EICMA 2011LA MOTO VA IN FIERATorna a Milano la 69a edizione dellaKermesse dedicata al mondo delle dueruote. A Milano Fiera dall’8 novembre
ESTERILa Spagna al voto
Brasile: la lotta di Dilma Roussef
AUTO DEL MESERenault Koleos, accattivante evasione
AUTO DEL MESERenault Koleos, accattivante evasione
MODA150 anni di moda italiana , in mostra a Torino alla Reggia di Venaria
MODA150 anni di moda italiana , in mostra a Torino alla Reggia di Venaria
EVENTIWorld Business Forum a MilanoTony Blair è il relatore d’eccezione che si propone di spiegare alla platea la crisi politica, demografica ed economica dell’Europa. Appuntamento a Milano il 10 novembre
LIFESTYLETUTTE LE ANIME DEL LUSSO
Classico, innovativo, fastoso e falmboyant,
torna il Salone del lusso. In cartellone
a verona dal 24 al 27 novembre
LIFESTYLETUTTE LE ANIME DEL LUSSO
Classico, innovativo, fastoso e falmboyant,
torna il Salone del lusso. In cartellone
a verona dal 24 al 27 novembre
Il teatro dell’opera di Roma inaugura la nuova stagione con “Macbeth” diretto dalMaestro Riccardo Muti. Una serata evento che rilancia la capitale come polo culturale.
Il teatro dell’opera di Roma inaugura la nuova stagione con “Macbeth” diretto dalMaestro Riccardo Muti. Una serata evento che rilancia la capitale come polo culturale.
SOTTO IL SEGNO DI MUTIOPERA DI ROMAOPERA DI ROMA
COP estesa Progress nov. 2011 DEF:Layout 1 02/11/11 11.41 Pagina 1
editorialeeditoriale
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editoriale
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IL GENIO ITALIANO CHE CONTRASTA LA CRISI
l Il Teatro dell'Opera di Roma siappresta ad aprire la sua nuovastagione, forte della lettera in cui ilMaestro Riccardo Muti accetta laDirezione del Teatro romano, comeonorificenza vitalizia. Una presenza digrande valore simbolico e pratico, chesicuramente servirà a rilanciare iltempio dell'opera capitolina tra leistituzioni di maggior fama e prestigio,nel già ricco panorama italiano. Questogesto s'inserisce in un più ampio eorgoglioso tentativo degli operatori delsettore di rilanciare il mondo dellacultura italiana, fortemente colpito dalla
crisi economica e dai tagli operati dalgoverno. Tagli che rischiano, in molticasi, di mettere a repentaglio molteeccellenze italiane, e di far avviare lanostra cultura verso un periodo digenerale decadimento in termini diproduzione e qualità.
Purtroppo, il settore della cultura edello spettacolo non è l'unico a risentiredella crisi e della scure governativa.Sono tanti, e lo si percepisce dagli umorie dalle presenze nei vari appuntamentifieristici di settore, i comparti economiciche stanno arrancando. Progress, nelmese di Novembre, si occupa anche di
motori, con la sua presenza ad EICMA2011, Esposizione Internazionale delCiclo e Motociclo che si tiene ogni annoa Milano, importante termometro delsettore in Italia.
Finora, l'economia “Made in Italy”,più che per l'iniziativa di un esecutivoche appare debole e spesso incapace didare risposte concrete, sta reggendograzie all'intraprendenza e all'impegnodelle imprese, ma il genio italiano, dasolo, non basterà a lungo a tenere agalla un mercato sempre più asfissiatoda una crisi di proporzioni difficilmentecalcolabili.
EDITORIALE NOV:_mastro Progress 02/11/11 12.33 Pagina 1
38
46 48
■ 38 PROBLEMI PER IL PRESIDENTE ROUSSEFFE LA “FAXINA” SI ABBATTÉ SUL BRASILE
■ 40 ZAPATERO, FINE DI UN'ERALA SPAGNA AL VOTO
■ 42 RIVOLUZIONI ARABE, UN UPDATEEVITARE L’”INVERNO ARABO”
■ 46 BANCA D'ITALIA, VISCO GOVERNATOREGOVERNATORE A SORPRESA
■ 48 L'IMPEGNO POLITICO DEGLI IMPRENDITORICI PENSANO GLI IMPRENDITORI “INDIGNADOS”
■ 52 CONSIGLI PER I MANAGER DI DOMANIVACANZE STUDIO IN ASIA...
■ 56 SPECIALE WORLD BUSINESS FORUM IL MONDO DELLA FINANZA S'INCONTRA A MILANO
■ 60 CAMBIA LA GEOPOLITICA DELLE FONTI RINNOVABILILA RIVOLUZIONE PULITA DEI PAESI EMERGENTI
■ 62 OPEN SOURCE NELLE PAIL FUTURO IN AZIENDA? È OPEN (SOURCE)
sommario
sommariosommariosommario
sommariosommario
sommario
sommariosommario
sommario
52
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8/10 FOTOREPORTAGE12 DA NEW YORK14 DA PARIGI16 DA LONDRA18 PERSONAGGIO20 CONTROCORRENTE 22 ONOMATOMANIE24 MEETING 28 SCOSTUME E SOCIETÀ30 TRASHION32 SE FOSSI ZEMAN34 DESIGN36 FASHION44 PERSONALITIES50 ECONOMY54 ITC66 SHOWBIZ72 ART78 CINEMA98 FOOD102 ECOLOGY108 CARS120 TRAVEL126 BOAT128 TUNES
40
56
SOMMARIO novembre:_mastro Progress 02/11/11 13.14 Pagina 1
64
74
76
81
86
88
■ 64 QUANDO IL MADE IN ITALY FUNZIONAOLTRE I CONFINI DEL GUSTO
■ 68 SALONE DELLA GIUSTIZIA 2011AL SERVIZIO DEI CITTADINI
■ 74 SOTTO IL SEGNO DI MUTI MACBETH INAUGURA LA STAGIONE OPERISTICA ROMANA
■ 76 IL DIRETTORE ARTISTICO DELL'OPERA DI ROMAECCO COME NASCE UNA STAGIONE OPERISTICA DI SUCCESSO
■ 80 TORINO FILM FESTIVAL 2011PELLICOLE SOTTO LA MOLE
■ 82 LA FIERA LUXURY & YACHTS 2011TUTTE LE ANIME DEL LUSSO OSPITI A VERONA
■ 86 IL FENOMENO DEL VINTAGE SENZA NESSUNA REGOLA
■ 88 150 ANNI DI MODA ITALIANAFATTA L’ITALIA VESTIAMO GLI ITALIANI
■ 96 UN CAMPO DA GOLF GALLEGGIANTEBUCHE… NELL’ACQUA!
■ 100 4 VINI METTONO D'ACCORDO LE MIGLIORI GUIDELA SORPRESA DEL PRIMITIVO
■ 104 PER VINCERE LO SPETTRO DELLA CRISIRITORNO ALLA TERRA
■ 110 EICMA 2011LA MOTO VA IN FIERA
■ 118 RENAULT KOLEOSACCATTIVANTE EVASIONE
■ 122 PER UN SOGGIORNO ALTERNATIVO DIVENTARE I SIGNORI DEL CASTELLO...
118
122
Questo periodico è associato all’USPI Unione StampaPeriodica Italiana.
Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale della
pubblicazione. Testi e fotografie non possono essereriprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice.
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Progress è una pubblicazione curata daGruppo Editoriale S.E.I.
Via R. Pereira 00135 - RomaRivista mensile registrata presso
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N.B. Massima riservatezza dei dati forniti dagliabbonati. Spedizione in abbonamento postale.
70% Filiale di Roma.
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SOMMARIO novembre:_mastro Progress 02/11/11 13.14 Pagina 2
NEW YORK CITY LA MARATONA PIU’ BELLA DEL MONDO
FOTOREPORTAGE
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FOTOREPORTAGE MARATONA:_mastro Progress 28/10/11 10.16 Pagina 1
uUna città che non cessa mai di stupire, con le
sue alchimie, il suo fascino coinvolgente...
Come la sua Maratona, un appuntamento che
ormai è un classico per appassionati e
professionisti, un evento “popolare”, nel suo
significato più profondo e autentico. Domenica
6 Novembre 2011 si svolgerà la 42a edizione
della ING New York City Marathon®, con oltre
45.000 partecipanti nel 2010 tra professionisti e
amatoriali e 2 milioni di spettatori. Ogni anno
infatti la Maratona di New York organizzata dal
New York Road Runners, appassiona migliaia di
atleti ed è proprio per questo che viene
considerata la gara più bella al mondo. La
prima Maratona di New York venne corsa per la
prima volta nel 1970 all’interno di Central Park,
mentre nel 1976 in occasione del bicentenario
dell’Indipendenza degli USA, l’organizzatore
della gara ridisegnò il percorso affinché si
potessero attraversare i cinque distretti di New
York: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e
Manhattan, per giungere al traguardo in
Central Park. L’edizione del 2010 è stata vinta
dall’etiope Gebre Gebrmariam che ha tagliato il
traguardo in 02h08’13”, mentre tra le donne,
prima la keniota Edna Kiplagat con un tempo di
02h28’20”. L'organizzazione è eccellente come
sempre. Ogni kilometro sarà opportunamente
indicato tramite un segnale colorato
corrispondente al colore dell’ondata di partenza
e verranno inoltre disposti appositi tappeti per il
rilevamento del tempo. Assicuratevi quindi di
avere il numero di pettorale bene in vista, in
quanto il mancato passaggio presso i vari punti
di controllo, può comportare una squalifica.
Lungo tutto il percorso, oltre 130 band
intratterranno con spettacoli musicali sia gli
atleti che gli spettatori!
A cura della Redazione
FOTOREPORTAGE MARATONA:_mastro Progress 28/10/11 10.16 Pagina 2
CRISTINA GUIDERÀ ANCORA L'ARGENTINA
FOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGE
FOTOREPORTAGE argentina:_mastro Progress 28/10/11 10.16 Pagina 1
cCristina Fernandez Kirchner conferma le
attese e stravince le elezioni del 23 di ottobre
scorso in Argentina con il 54,3% delle
preferenze. Un risultato annunciato dalle
primarie del 14 agosto scorso, che addirittura
vede accrescere le preferenze per il partito
della Kirchner, Frente para la Victoria, di quasi
5 punti rispetto ad agosto, dove la percentuale
si attestava a circa il 50,7%.
Ma le sorprese non mancano, perchè il Frente
Amplio Progresista di Hermes Binner, quinto
alle primarie, è secondo, con il 13% delle
preferenze. Binner, è rappresentante dei
Socialisti Progressisti, ciò vuol dire che la
popolazione si è espressa verso le proposte
avanzate dai partiti di sinistra.
Grandi sconfitti sono i Peronisti di destra e i
Radicalisti di centro-destra, questi ultimi
raccoglierebbero appena il 9 %, ovvero meno
punti ancora rispetto alle primarie.
Quattro gli anni che Cristina ha passato al
governo in tutto otto per il partito che lei
rappresenta. “otto anni sono già una dittatura”,
gridano quelli di destra, ma la risposta del 70%
dei 28,8 milioni di argentini chiamati al voto
questa volta è stata chiara e non ha lasciato
ombra di dubbio, come a sancire, almeno per il
momento, un deciso taglio con le politiche del
passato. Cristina Fernandez Kirchner è la
prima donna presidente rieletta in Argentina.
Avvocato, classe '53, moglie di Néstor Kirchner,
lascia la politica negli anni bui della dittatura
per tornare a partecipare attivamente con il
ritorno della democrazia a fianco del marito
scomparso qualche tempo fa. Il resto è storia.
A cura della Redazione
FOTOREPORTAGE argentina:_mastro Progress 02/11/11 12.34 Pagina 2
DI CORSA… A NEW YORK!
di DENISE MARIANACCI
1
21
da new yorkda new york
da new yorkda new yorkda new yorkda new york
da new york
da new yorkda new york
da new york da new yorkda new yorkda new york
Come ogni anno, il quarto giovedì di
novembre, gli americani festeggiano il giorno
del Ringraziamento, istituito in segno di
riconoscenza per la fine dell’annuale
stagione del raccolto.
Nella Grande Mela si è soliti festeggiare
questa ricorrenza con la consueta sfilata
organizzata dai grandi magazzini Macy’s.
Bande musicali, pupazzi giganti, clown
e migliaia di persone sfilano per le
strade, invadendole di suoni, colori e
tanta allegria.
L’avvenimento, nel corso degli
anni, è diventato un appuntamento
irrinunciabile per i cittadini di New
York, ma anche per i turisti che hanno la
fortuna di soggiornare nella
metropoli durante questo
periodo.
CHRISTMAS TIME…2
La magia del Natale inizia a farsi sentire
già da novembre nelle strade della Big Apple e,
come ogni anno, quando si avvicinano le
festività riapre i battenti la pista di pattinaggio
sul ghiaccio del Rockefeller Center.
La musica, i profumi e le persone che
riempiono la pista ai piedi del GE Building
annunciano che le feste natalizie si avvicinano e
l’accensione del grandissimo albero che,
solitamente, avviene alla fine di novembre,
introduce i cittadini newyorkesi e i turisti nella
magia e nell’atmosfera del Natale.
www.rockefellercenter.com
3
Si rinnova anche quest’anno il solito
appuntamento con la maratona più celebre epiù emozionante del mondo. Stiamo parlando
della maratona di New York che, giunta alla sua
42.ma edizione, attraverserà i cinque distretti e
le zone più suggestive di New York City il 6
novembre.
Con centinaia di migliaia di iscritti ogni
anno, con i suoi 2 milioni di spettatori e 315
milioni di appassionati che ne seguono la
diretta sulla NBC, fa parte delle World
Marathon Majors, confermandosi come una
delle corse su strada più grandi al mondo.
www.nycmarathon.org/
12 NOVEMBRE 2011
“La Dolce Vita. 1950-1960. Stars and Celebritiesin the Italian Fifties” è
un’esposizione che regala al
pubblico americano, 84 scatti
rubati ai protagonisti della
“Dolce Vita” italiana che
raccontano tutte le
caratteristiche di quell’epoca:
il divismo, la bellezza, il
fascino che
contraddistinguono un
periodo di grande fiducia e di
grande speranza per un’Italia
che è uscita dal dramma
della guerra e sta vivendo
appieno il suo boom
economico. Le immagini,
selezionate nei fondi
fotografici dell’Archivio
Storico Luce, saranno
esposte fino al 14 novembre
da “Eataly”, il regno del Made
in Italy sulla Fifth Avenue.
eatalyny.com
LA SFILATA DEL THANKSGIVING DAY3
DOLCE VITA A NY
DA_NY:_mastro Progress 28/10/11 10.15 Pagina 1
Assistere a un concerto
di musica classica sulla
sommità di uno dei
monumenti più famosi al
mondo, godendo di una
visuale mozzafiato, oggi è
possibile. Il 19 novembre,
infatti, il secondo piano
della Torre ospiterà la
performance della EiffelOrchestra e dei violini diAkémi Fillon e KarenBrunon. Il programma
prevede l’esecuzione delle
opere di Vivaldi, di Mozart e
di Albinoni, per una delle
esperienze più suggestive
da vivere a Parigi.
www.tour-eiffel.fr
di DENISE MARIANACCI
LE QUATTROSTAGIONI ALLATOUR EIFFEL
1
PAOLO CONTE IN CONCERTO
Il 20 novembre, il cantautore italiano
amatissimo in Francia, si esibirà al Palais desCongres, reduce dal successo del suo ultimo
album “Nelson”.
Il profondo legame che lo unisce alla città di
Parigi e al pubblico francese affonda le sue
radici dai tempi dei suoi celebri concerti
all’Olympia. Personaggio carismatico, dotato di
una voce inimitabile, Paolo Conte è un musicista
apprezzato in tutto il mondo e entra a pieno
titolo tra i grandi nomi del jazz.
www.paoloconte.it
2
DIANE ARBUS IN MOSTRA AL JEU DE PAUME1
Il metodo di “raccontare” il mondo di DianeArbus attraverso lo scatto fotografico è stato a
dir poco rivoluzionario. La fotografa americana
trae la sua ispirazione soprattutto dalla città di
New York a cavallo tra gli anni cinquanta e
sessanta. Il lavoro della Arbus è quello di
“esplorarla” come un territorio che è, allo stesso
tempo, consueto e pieno di mistero. Bambini,
travestiti e personaggi eccentrici, quello raccolto
dalla Arbus è materiale antropologico a tutti gli
effetti, capace di spiegare il rapporto tra identità
e apparenza. Per gli appassionati di fotografia e
di arte, questa retrospettiva allestita al Jeu de
Paume da ottobre 2011 fino a febbraio 2012 e
che comprende oltre 200 immagini, diventa un
appuntamento imperdibile.
www.jeudepaume.org/
2
14 NOVEMBRE 2011
GIOCATTOLI IN MOSTRA
Un migliaio di giocattoli che
attraversano la storia
dell’umanità: da quelli
risalenti a epoche
antichissime fino a
quelli più recenti,
sono tutti riuniti in
un’esposizione senza precedenti.
I pezzi della collezione sono esposti lungo
un percorso che fa riflettere sulla dimensione
ludica dell’uomo e sulla sua propensione al
gioco che, a volte, imita la realtà e a volte,
inventa nuovi mondi.
Gli oggetti sono stati raccolti negli spazi del
Grand Palais in
collaborazione col Musée
des arts décoratifs, con
altre prestigiose
istituzioni culturali
francesi ed internazionali e
con l’appoggio di alcune
collezioni private.
www.grandpalais.fr
3
da parigida parigida parigida parigi
da parigida parigida parigida parigi
da parigi
da parigida parigi
da parigida parigi
DA PARIGI ott:_mastro Progress 28/10/11 10.17 Pagina 1
da londrada londrada londrada londra
da londrada londrada londrada londra da londra
da londrada londra
da londrada londra
da londra
di DENISE MARIANACCI 21
Se vi trovate a Londra la prima settimana di
novembre non potete perdervi le celebrazioni
legate alla Guy Fawkes Night: uno spettacolo di
fuochi d’artificio che illuminano i cieli londinesi
per ricordare lo scampato pericolo del
Gunpowder Plot, la cospirazione della polvere da
sparo.
Siamo nel 1605, quando la popolazione della
città fu minacciata, subito dopo la morte di
Elizabeth I, da Guy Fawkes che venne scoperto
in una cantina sotto le Houses of Parliament con
una ventina di botti di polvere da sparo, intento a
preparare una cospirazione contro il re, il
Parlamento e i suoi ministri.
Ancora oggi, a memoria di questa vicenda
storica, durante la giornata del 5 novembre, i
bambini confezionano un fantoccio (Guy), lo
trascinano in giro per le strade raccogliendo
soldi per i fuochi d’artificio e, infine, lo bruciano.
LA NOTTE DI GUY FAWKES1
Alla Somerset House, dal 4 novembre 2011
al 29 gennaio 2012, sarà possibile ammirare
l’esposizione che ripercorre la storia della
celebre rivista Dazed & Confused, attraverso
immagini e installazioni multimediali.
Il giornale, fonte di stile e cultura fin dal suo
lancio nel 1991, nasce dalla mente di JeffersonHack e Rankin e ha raccolto nel corso degli
anni, migliaia di immagini attraverso i suoi
numerosi servizi fotografici, le copertine, gli art
work dei fotografi, dei designer e degli artisti più
influenti che hanno collaborato con la rivista.
www.dazeddigital.com
Il titolo della straordinaria
esposizione dedicata a
Leonardo, prevista dal 9
novembre 2011 al 5 febbraio
2012 negli spazi espositivi della
National Gallery, è “LeonardoDa Vinci: Painter at the Courtof Milan”. Leonardo è stato
inventore, scienziato,
disegnatore, ma questa mostra
vuole essere interamente
dedicata alla sua carriera artistica di pittore,
ponendo l’accento sull’estrema attenzione che
egli dedicava allo studio sulla forma umana e, più
in particolare, sul lavoro prodotto alla corte degli
Sforza, dal 1482 al 1499. Trattandosi di un evento
veramente speciale, il numero degli ingressi sarà
limitato: potranno entrare solo 180 persone ogni
mezz’ora per concedere ai fortunati visitatori il
privilegio di poter ammirare i capolavori del
grande genio italiano senza troppa ressa.
www.nationalgallery.org.uk/
16 NOVEMBRE 2011
Dall’11 al 20 novembre,
la capitale inglese suonerà
le note del London JazzFestival. Tra i protagonisti
dell’evento ci sarà anche il
nostro Stefano Bollani (nella
foto) che mercoledì 13 si
esibirà al Barbican, sia da
solista sia in duetto con la
leggenda del pianoforte
Martial Solal e con il trio
polacco del pianista Marcin
Wasilewski. Diverse le sedi
che ospiteranno gli artisti
che parteciperanno al
consueto appuntamento
londinese con il Jazz:
oltre al già citato
Barbican, si suonerà al
Roundhouse, alla Queen
Elizabeth Hall, alla Royal
Festival Hall e alla
Purcell Room.
20 YEARS OF DAZED &CONFUSED MAGAZINE
2 LEONARDO ALLA NATIONAL GALLERY
3
LONDON JAZZFESTIVAL
DA LONDRA:_mastro Progress 28/10/11 10.18 Pagina 1
Shakespeare: chi era costui? Omeglio, chi si celava davvero dietro quelnome? Prova a rispondere all’annosoenigma, che ancora oggi tiene impegnatistudiosi e letterati in tutto il mondo,Roland Emmerich con il suo nuovo film“Anonymous”, nelle nostre sale dal 18novembre.
Distanziandosi dalle sue opere più
commerciali (da “Indipendence day” a
“Godzilla”, passando per l’ultimo “2012”), il
regista tedesco firma una pellicola di
spessore decisamente autoriale, indagando
tra i meandri della corte della Regina
Elizabeth (nel film, una splendida e folle
Vanessa Redgrave) e finendo per
concentrarsi sulla tormentata figura del
Conte di Oxford (un impeccabile Rhys
Ifans), amante della regina e autore di
opere che hanno fatto la storia della
letteratura e del teatro mondiale. Opere
che, tuttavia, era costretto a consegnare
nell’anonimato più totale ad un attoruncolo
sconosciuto e ubriacone che rispondeva al
nome di William Shakespeare.
Com’è nata la voglia di portare sulloschermo questa storia?
Sono cresciuto in Germania, molto più
con Goethe e Schiller che non con
Shakespeare, ma ne vedevo le commedie
tradotte in tedesco, poi la vera fascinazione
per questa storia è arrivata dieci anni fa,
quando ho letto la sceneggiatura.
Come mai ci ha messo dieci anni perfarne un film?
Inizialmente ho provato ad espandere il
copione insieme all’autore, un processo
che ci ha tenuti
impegnati per circa
3-4 anni. Io lo volevo
più scespiriano e più
politico possibile, poi
però costava troppo
la realizzazione e
abbiamo messo da
parte il progetto.
L’abbiamo ripreso dopo che ho realizzato
“2012” a Vancouver nei teatri di posa: lì ho
capito che c’era un modo per poter
realizzare dignitosamente questo film.
Così, considerato anche il successo di
“2012”, ho capito che era arrivato il
momento giusto per “Anonymous”.
Perché non crede alla teoriaortodossa della figura di Shakespearecome il poeta di Stratford?
Non basta una vita per capire certe
opere, secondo me la sua figura è ben più
complessa: l’arte vera proviene in genere
dalle grandi esperienze della vita, e ho fatto
questo film proprio perché non trovavo
soddisfacente la teoria semplicistica
dell’uomo del villaggio. Resto convinto che
dietro a quella firma dovesse esserci un
uomo decisamente diverso, anche perché
un genio non viene fuori dal nulla: ha
bisogno di buona istruzione, Mozart stesso
suonava dalle 6-8 ore al giorno, e questo
per tutta la sua giovinezza. Solo così è
potuto diventare il mito che era. In più tutti
i lavori di Shakespeare implicano una
profonda conoscenza della lingua, della
letteratura, della legge, oltre che una
dettagliata conoscenza dell’Italia, dato che
ben tredici delle sue opere sono
ambientate nel vostro Paese. Chi non ha
mai visitato l’Italia è difficile che conosca
così bene luoghi, ambientazioni, costumi.
E dato che il conte di Oxford era
considerato il più italianeggiante degli
inglesi, ho optato per lui anche per questo
motivo.
Da Lei non ci si aspettava un film delgenere, come mai questo cambio dirotta?
Quando vuoi fare un film
intelligente a Hollywood sei
automaticamente isolato. In questo
senso sono cambiate poche cose dal
’600 ad oggi: nel Medioevo persone
come il conte di Oxford erano per
vari motivi forzate a realizzare opere
d’arte senza poterci mettere il nome, oggi è
un po’ lo stesso, perché appena fai
qualcosa di diverso o fuori dall’ordinario ti
riempiono di “perché”. D’accordo, i miei
film precedenti sono di diverso tipo, ciò non
vuol dire che non sentissi già da tempo
l’esigenza e la necessità di fare un film
come “Anonymous”.
Il suo prossimo film sarà ancora inquesto stile?
In realtà ho deciso di lanciarmi verso
un aspetto futuristico: ambienterò il
prossimo lavoro tra 40 anni, per mostrare
dove ci porta l’avanzata tecnologia.
Vedremo fusioni tra uomo e macchina,
computer ed esseri umani, sarà un misto
tra action movie e un film futuristico molto
intellettuale, trovo
che le cose
migliori vengano
fuori quando si
mischiano
almeno due
generi tra loro.
Lo chiamerò
“A singularity”.
ifestileil personaggioil personaggioil personaggio
il personaggioil personaggioil personaggio
il personaggio
il personaggioil personaggio
ROLAND EMMERICH, L’ARTE DEVE ESSERE POLITICA
18 NOVEMBRE 2011
di CLAUDIA CATALLI
PERSONAGGIO:_mastro Progress 28/10/11 10.18 Pagina 1
A cura della Redazione
Sono trascorsi 100 annidall’anno in cui RoaldAmundsen, a capo di unaspedizione, raggiunse il PoloSud e sono anche trascorsi 150anni dalla nascita di FridtjofNansen, non solo esploratorema anche diplomatico, al qualeverrà assegnato nell’anno 1922il premio Nobel per la pace,come riconoscimento per la suaazione a favore dellepopolazioni oppresse e deisoldati prigionieri dopo la finedella prima guerra mondiale.La Norvegia celebra in Italia isuoi due grandi esploratori conmostre ed eventi in tutta laPenisola.
Fridtjof Nansen, degno di
stare accanto al grandissimo
Roald Amundsen, il
conquistatore del Polo Sud,
nasce il 18 ottobre 1861 a Store
Froen presso Cristiania – oggi
Oslo -, la capitale della Norvegia
e muore a Lysaker il 13 maggio
1930, all’età di sessantotto anni.
Un grande sogno lo
accompagna, quello di penetrare
lungo la costa settentrionale
dell’Asia e di lasciarsi catturare
volontariamente, con una nave
attrezzata allo scopo, nella
morsa dei ghiacci, per sfruttare
una corrente marina che, a
quanto sembra, si dirige a
settentrione; indi, con le slitte,
tentar di raggiungere il Polo
Nord. Sogno di tanti esploratori,
come Otto Nordenskjöld che nel
1878 riesce riesce a condurre a
termine la prima navigazione
dall’Atlantico al Pacifico,
costeggiando a nord la Siberia.
E degli esploratori della
nave americana Jeannette,
partita da San Francisco, che
tenta di penetrare nel Mar
Glaciale Artico dallo Stretto di
Behring, ma fa miseramente
naufragio e l’equipaggio perisce
di stenti. Qualche tempo dopo il
naufragio della Jeannette, i resti
della nave stritolata dai ghiacci
vennero ritrovati da Nansen in
un luogo molto lontano dal
punto del naufragio, sulle coste
della Groenlandia, nella parte
opposta del Mar Glaciale Artico.
Il banco di ghiaccio in cui la
Jeannette era rimasta
intrappolata era in movimento; e
il fatto che i resti della nave
venissero ritrovati così lontano
dal punto in cui la nave si era
sfasciata stava a significare che
il ghiaccio aveva compiuto, sotto
la spinta dei venti o delle
correnti, tutta la traversata del
Mar Glaciale Artico. Nansen
pensò che sarebbe
stato possibile recarsi con
un’altra nave nella zona in cui la
Jeannette era stata bloccata dai
ghiacci, e lasciare che la nave
venisse imprigionata aspettando
poi che venisse trascinata
anch’essa, come la Jeannette,
lungo una rotta polare, nella
direzione della Groenlandia. Così
facendo, sarebbe probabilmente
passata nelle vicinanze del Polo.
Costruì una nave, la Fram (che
in norvegese vuol dire ‘Avanti’),
che aveva la chiglia tutta
arrotondata, quasi come una
saponetta. Se i ghiacci intorno a
essa avessero cominciato a
premere, la nave sarebbe
sgusciata fuori, verso l’alto,
sfuggendo così alla loro
pressione. Durante questo lungo
viaggio, che Nansen ha descritto
nel suo libro “Fra ghiacci e
tenebre”, furono compiute
numerose ed importanti
osservazioni scientifiche..
Nansen, inoltre, ad un certo
momento decise di abbandonare
la nave, che seguiva una rotta
obbligata, per raggiungere a
piedi il Polo, da cui non era più
molto distante. Con un solo
compagno, utilizzando delle
slitte e delle leggere
imbarcazioni, necessarie per
attraversare i canali che durante
la buona stagione si aprono di
tanto in tanto nella banchisa,
nell’estate del 1895 si diresse
verso il Polo Nord giungendo
sino a 86° e 13′ di latitudine, e
cioè a poco più, di 400 chilometri
dal Polo. Ad una così breve
distanza dal Polo nessuno,
prima di Nansen, era mai
riuscito ad arrivare. Nella
primavera seguente, parecchi
mesi dopo avere abbandonato la
Fram, e dopo avere corso molti
pericoli, fra i quali quello di
perdere le loro due imbarcazioni
con tutte le provviste, si
imbatterono per caso in un’altra
nave, che li raccolse e li riportò
in patria.
controcorrentecontrocorrentecontrocorrente
controcorrentecontrocorrentecontrocorrente
controcorrente
controcorrentecontrocorrente
20 NOVEMBRE 2011
L'UOMO CHE DOMO’ I GHIACCI DEL POLO
✑ FRIDTJOF NANSENESPLORATORE, SCIENZIATO EBENEFATTORE DELL'UMANITÀFino al 27 novembre 2011
al Museo di Storia Naturale
di Milano
LA MOSTRA
CONTROCORRENTE:_mastro Progress 28/10/11 10.19 Pagina 1
di PIETRO ROMEO
LA PAROLA DEL MESE TORMENTONI LESSICALI A SCADENZA MENSILE
COMUNQUE RAGAZZI, INSIEMEPOSSIAMO COMBATTERE, UNITISAREMO IN GRADO DI CAMBIARE ILMONDO. DALLE 10 ALLE 18. POI CENE TORNIAMO A CASA OVVIAMENTE,CHE STASERA C'E' “BALLANDO CONLE STELLE” SU RAIUNO
CERTO A RISOLLEVARE LESORTI ESTETICHE DELLENOIOSISSIME PROTESTE DISTRADA, CI HANNO PENSATOI SIMPATICI BLACK BLOCKCHE ALMENO PERMETTONOAI FOTOGRAFI DI FARE FOTOINTERESSANTIALCUNI FACINOROSI PERÒ HANNO
UN PO' ESAGERATO. PARE CHEALCUNI DI ESSI SIANO STATI COLTI INFLAGRANTE MENTRE IMBOCCAVANOA PIEDI UN SENSO VIETATO
SI': VINCEREMO LA GUERRA CONTRO LAMAFIA, QUELLA CONTRO IL POTERE E QUELLACONTRO I TURISTI CHE CONTINUANO AFOTOGRAFARSI DAVANTI ALLA TOUR EIFFEL
A FRONTE DI UN MODUS OPERANDIVECCHIO COME IL CUCCO, I RIBELLICAMBIANO SPESSO NOME. OGGI SICHIAMANO INDIGNATI, DOMANI CHISSÀ. IOPROVEREI CON “GIOVANI POLITICAMENTEINCOMPETENTI CHE SI SOPRAVVALUTANO”.
“L'UNIONE FA LA FORZA!” - MACCHÈ; L'UNIONE ALMASSIMO PUÒ FARE LA FOLLA. E A QUANTO NE SO LAFOLLA È UNA COSA CHE SI ACCUMULA PER I CONCERTIDI LIGABUE. NON CREDO DUNQUE SIA COSA BUONA
L'IPOTESI CHE PREFERISCO È CHE 'STEMANIFESTAZIONI DILAGANO PERCHE' SONO UNABUONA ALTERNATIVA AI SOLITI HAPPY HOUR
onomatomanieonomatomanieonomatomanieonomatomanie
onomatomanie
onomatomanieonomatomanie onomatomanie
onomatomanieonomatomanie
onomatomanie
22 NOVEMBRE 2011
INDIGNADOS
RIVOLUZIONE UN CACCHIO, UNA COSA COSÌ LA SI DOVREBBECHIAMARE SEMMAI ORDINE COSTITUITO: SEMPRE LE STESSEPASSEGGIATE IN CENTRO, GLI STESSI SLOGAN E CARTELLONI.FORSE PRIMA ANCORA DELLA RIVOLUZIONE BISOGNEREBBEFARE LA RIVOLUZIONE DELLA RIVOLUZIONE
EFFETTIVAMENTE CI VUOLE UN ALTO TASSO DIAUTOSTIMA PER PENSARE DI POTERSCONFIGGERE ISTITUTI BANCARI, POTENTIDELLA TERRA, MULTINAZIONALI, UFO ROBOT.CIOÈ, NON E' CHE TU SEI IL MILAN E STAIGIOCANDO CONTRO LA SAMBENEDETTESE
IN TUTTO IL MONDOSCOPPIA LA PROTESTA DIPIAZZA. NEL SESSANTOTTO.QUARANT'ANNI DOPO IGIOVANI SONO ANCORA LI'.MA NON È CHE PER CASOQUESTO METODO NONFUNZIONA?
ONOMATOMANIE INDIGNADOS:_mastro Progress 28/10/11 10.20 Pagina 1
Il tema del Festival dellaScienza 2011 rende esplicito illegame fra le Celebrazioni perl’Unità d’Italia e le conquistescientifiche del passato,nell’ottica dell’innovazione edella crescita verso il futuro.
Si tratta di un punto diriferimento per la divulgazionedella scienza, un’occasione diincontro per ricercatori,appassionati, scuole e famiglie,oltre ad essere uno dei piùgrandi eventi di diffusione dellacultura scientifica a livellointernazionale. Incontri,laboratori, spettacoli e
conferenze per raccontare lascienza in modo innovativo ecoinvolgente, con eventiinterattivi e trasversali. 13giorni in cui le barriere frascienze matematiche, naturalie umane, vengono idealmenteabbattute e la ricerca si potràtoccare, vedere, capire senzaconfini.
Il Festival propone ognianno eventi ispirati allequestioni più attuali deldibattito scientifico, primeassolute di spettacoli e mostre
dedicate all’incontro tra arte escienza, riservando unaparticolare attenzione allenovità della ricerca piùavanzata e ai ricercatori deiPaesi emergenti.
Intimamente legato allacittà di Genova e alla regioneLiguria, il Festival è unamanifestazione con unintrinseco carattereinternazionale.
La coscienza di un Paeseunito è ben presente prima del17 marzo 1861; lo è inparticolare negli uomini discienza, che già vent’anniprima dell’Unità si riunisconocome Scienziati Italiani a Pisa,Torino, Firenze, Milano, Napoli,Genova, Venezia e in tante altrecittà italiane. Da allora, lascienza e l’inventiva italiana sisono espresse soprattutto nelleeccellenze di singoli, imprese,contribuendo allo sviluppo delsapere. Oltre a volgere losguardo al passato, l'obiettivodel festival è quello di andareoltre l’orizzonte temporale
delle celebrazioni, perriconoscere ai protagonistidella ricerca scientifica italianacontemporanea il merito dilavorare alla trasformazionepositiva del nostro Paese,offrendoci le risposte di cuiabbiamo bisogno per affrontareil futuro.
meetingmeetingmeetingmeeting
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24 NOVEMBRE 2011
A cura della Redazione
✑ FESTIVAL DELLA SCIENZASi svolge in varie sedidislocate nel centro di GenovaFino al 2 novembre 2011✑ Telefono: 010 2345680 ✑ Dal 20 settembre al 20ottobre, dal lunedì al venerdìdalle 8:30 alle 17:00.✑ Dal 21 ottobre al 1novembre tutti i giorni, dalle8:30 alle 18:30. ✑ Biglietti: Ridotto 10 €;Intero 12 €✑ Web: www.festivalscienza.it✑ Email: [email protected]
DOVE E QUANDO
FESTIVAL DELLA SCIENZA
MEETING FESTIVAL SCIENZA :_mastro Progress 02/11/11 13.16 Pagina 1
Molti se la prendono conPapa Benedetto XVI per questocrepuscolo commerciale dellaChiesa Cattolica.
Io dico che sì, forse non
sarà un gran testimonial, ma
dopo tutto non può essere il
solo responsabile di questo calo
inarrestabile di vendite di padri,
figli e spiriti santi.
Certo, gli esegeti del
declino tirano in ballo pure la
questione importante degli
scandali, della pedofilia per
intenderci, allo scopo di trovare
una risposta a questa tendenza
negativa ed è chiaro che così
facendo prendono un ulteriore,
se non più grave, abbaglio
interpretativo.
Non c’entra nulla ciò che
succede nelle parrocchie; gli
errori dei pastori non sono mai
controproducenti. Se sei
un’azienda che monda peccati,
il minimo che tu possa fare è
produrli e pubblicizzarli.
Inutile dunque calcolare
scientificamente la forza d’urto
complessiva di questi due
fattori: sono entrambi fuori
discussione. Per capire
realmente come stanno le cose,
conviene piuttosto andare a
vedere cosa sta facendo la
concorrenza; e quando dico
concorrenza, non mi riferisco
mica a quella che il venerdì
s’inginocchia sui tappeti per un
certo Allah. Checché ne dicano i
razzisti, a minacciare le azioni
della Santa Sede non saranno
di certo quei quattro
monoteismi esotici che di tanto
in tanto ormeggiano a
Lampedusa.
Il pericolo non viene mica
da fuori: è già qui e fa parte di
quello stesso mondo civilizzato
in questi ultimi millenni da
Gesù. Sto parlando del
Capitalismo.
Per intendere meglio ciò
che dico basta gettare uno
sguardo all’inaugurazione di un
Apple Store, contare i presenti e
confrontarli con i devoti che la
domenica vanno in cattedrale.
Fatte le dovute proporzioni,
stiamo là.
Non è il caso di stupirsi: è
risaputo che fu la Chiesa,
duemila anni or sono, ad
inventare il marketing e dunque
adesso non deve mica
strabuzzare gli occhi se c’è
qualcuno che lo ha perfezionato
rendendolo pagano.
Perché di neopaganesimo a
tutti gli effetti indubbiamente
trattasi: un politeismo dello
scaffale gradevole e
ultratollerante che consente al
nuovo fedele tanta più libertà di
scelta e che, come tradizione
pagana insegna, non distingue
più austeramente il sacro dal
profano.
Ognuno di noi può scegliere
la divinità che più gli aggrada a
seconda delle esigenze del
momento: non più un Dio unico
che ci guarda dall’alto a cui
dobbiamo conformare i nostri
desideri, ma tante divinità che
ci offrono nuove opportunità e
che condividono con noi i nostri
momenti più quotidiani.
È una religione di certo più
adatta ai nostri tempi e alle
nostre nuove generazioni che
stranamente oggi preferiscono
l’edonismo materialista
all’autoflagellazione e alla
penitenza.
E ora capite perché ogni
uomo di ecclesia che incontrate
per la via cerca di insegnarvi a
rifuggire i beni materiali: gli
impiegati del nostro salvifico
Redentore hanno una gran
paura che stiate lasciando la
casa di Dio per diventare un
alfista.
- Figliolo, non comprare la
156, le soddisfazioni che può
darti un motore JTD non sono
di certo paragonabili alle
promesse di beatitudine della
vita eterna -
Pure io, specie io, mi ci
getto nella mischia: fedele della
Citrosodina sì e alla Microsoft
pure, prendo il mio credo con la
leggerezza di stomaco
necessaria e con la dovuta
elasticità mentale: non sia mai
un domani io possa passare
alla Magnesia Bisurata
Aromatic e comprare un
Macbook Pro.
Scostume e societàScostume e società
Scostume e societàScostume e società
Scostume e società
Scostume e società
Scostume e società
Scostume e societàScostume e societàScostume e società
NON PER NULLA SI CHIAMA FIDELITY CARD
28 NOVEMBRE 2011
di PSEUDONIMO
Costume e società:_mastro Progress 28/10/11 10.22 Pagina 1
di PSEUDONIMO
Ho una notizia bomba pertutti: mi sono innamorato.Più o meno quindici anni fa. È stato bellissimo. Io la
guardavo negli occhi e le
dicevo che non l’avrei mai
lasciata; lei mi guardava negli
occhi e mi diceva che non mi
avrebbe mai lasciato, se non
per uno più figo di me. Lei mi
scriveva lettere d’amore e io
le mostravo con orgoglio al
mio compagno di banco; io le
scrivevo lettere d’amore e lei
mi correggeva gli errori
ortografici.
Eravamo una coppia perfetta
e la nostra storia è stata
importante per entrambi, ci
ha insegnato molto. Lei ha
imparato che c’è sempre un
ragazzo più figo del tuo, io a
scrivere correttamente in
italiano.
Insieme abbiamo coronato il
nostro sogno d’amore per due
lunghissime settimane dense
d’avvenimenti e di gesti
sconsiderati: come due veri
amanti folli. Lei per esempio
una volta mi comprò un
biglietto del tram; io per
esempio una volta le scrissi
su un muro una frase d’amore
spontanea che mi uscì dal
cuore.
- Piccolina sei unica - La
bomboletta spray era di colore
rosso.
Me n’ero andato soddisfatto
ed ero salito sul tram col
biglietto che mi aveva regalato
e la distinta sensazione di
essere un eroe del cuore.
Non durò a lungo: lungo la
strada di ritorno verso casa
fui costretto a costatare che
nei muri della città c’era stata
una vera e propria epidemia di
piccoline uniche. Una
diffusione che di certo non
giovava al concetto
d’irripetibilità che col mio
messaggio avevo voluto
comunicare all’amata.
Sentii insomma che i conti
gnoseologici non tornavano,
ma dovetti aspettare
l’indomani per capire di cosa
si trattava.
Piccolina sei unica mi
accolse
sportivamente
baciandomi il
compagno di banco
durante la
ricreazione. Si erano
nascosti nel bagno dei
maschi, e col senno di poi
ammetto che fu un’ottima
scelta.
Non c’è luogo migliore
per sapere la verità
che una latrina
lurida: con la sua
schiettezza ribadisce
il concetto che nella
vita non esiste nulla
di veramente
poetico. O meglio,
che la poesia ha
sempre a che
fare con le
zozzure
umane.
L’amore per esempio è un
impiegato a tempo pieno
dell’ignoranza. Una
rivelazione che a quanto pare
non sono in molti ad aver
capito, a giudicare dalla
quantità di sentimento per
muro quadrato che ci sta in
giro.
Non esiste infatti topografia
urbana che
sfugge a
questa
letteratura sbilenca, tra tutte
quelle amorose di certo la più
fastidiosa. Facile capire
perché: meno s’estingue
quanto più non si affanna a
sperimentare; meno
sperimenta più diventa
comoda da usare.
Parente della canzone
d’amore, trae da essa la sua
ispirazione, copiandola passo
passo.
Ed è così che ci ritroviamo
circondati di mediocrità sui
muri: giacché siamo ancor
prima circondati di Jovanotti
alla radio.
Due flagelli al prezzo di uno.
Come risolvere l’annosa
questione? Basterebbe
rendere illegale l’amore
e i suoi derivati. Il nostro
partimonio
architettonico come
pure le pareti più
squallide della
nostra città, ne
acquisterebbero in
salute e tutti noi
saremmo dei figli di
Dio più interessanti.
Che il nostro Lorenzo
Cherubini in una delle sue
più celebri emorragie di
parole vane, non la pensa così
(ti vedo scritta su tutti i
muri/ogni canzone mi parla di
te/e questa notte questa città
mi sembra bellissima) mi
pare un motivo ancora più
valido per portare avanti
questo progetto.
E QUESTA NOTTE QUESTA CITTÀ MI SEMBRA BRUTTISSIMA
trashion victimstrashion victims
trashion victimstrashion victims
trashion victims
trashion victimstrashion victims
trashion victimstrashion victims trashion victims
trashion victims
30 NOVEMBRE 2011
Trashion victims OK:_mastro Progress 28/10/11 10.26 Pagina 1
Sarà un anno denso diavvenimenti, il venturo. Primala gita a San Giovanni Rotondocon il mio prozio, poi ilbattesimo di mio cugino, poiancora l’europeo di calcio eper ultimo la fine del mondo.Non sto più nella pelle, specieper l’europeo. L’Italia è giàqualificata ed io infatti ho giàcomprato la bandieradell’Olanda.
Il torneo si presuppone
emozionante; in molti danno la
Spagna per favorita ma sono
sicuro che l’Italia darà
comunque del filo da torcere ai
propri tifosi. Dovranno
sgobbare a lungo questi ultimi
per mantenere l’attenzione fino
al quinto tempo
supplementare, quando la gara
sarà ancora ferma sullo 0-0.
Ogni tanto mi chiedo come
mai la nazionale di Prandelli
non sia ancora stata acquistata
da una casa farmaceutica: a
mio modesto parere sarebbe
un business da non
sottovalutare. Con questa vita
stressante, la gente fatica
sempre di più a prendere
sonno con i sedativi
convenzionali.
Insomma, credo che
abbiate capito: mi perderò tutte
le telecronache del nostro
Bruno Gentili e le emozioni che
solo Cassano è in grado di
regalarci quando litiga con
l’arbitro e pesta il terzino
avversario. E ad ogni modo,
non sono mica l’unico disertore
sulla piazza.
Un mio conoscente, per
esempio, quando è costretto
dal suocero ad andare allo
stadio, porta sempre con sé un
mini-televisore per seguire la
diretta della Corazzata
Potemkin. Ha tutta la mia
comprensione.
Orsù ragazzi, bisogna
ammetterlo: la nostra
nazionale, pur essendo ancora
ingiustificatamente catalogata
nel Ranking Fifa (appena
sotto l’Azerbaigian), non è
più quella di una volta.
Prima era un buon
motivo per riunirsi a
casa con gli amici,
adesso è la scusa
migliore per isolarsi.
Ci vediamo
stasera?
No, c’è l’Italia. Meglio
rimanere da soli a leggere un
saggio sull’esistenzialismo.
Ultimamente un sacco di
gente si pone domande
sull’evidente decadenza tecnica
degli azzurri e le ipotesi sono
discordanti. La più quotata è
comunque quella di Adolf
Hitler, che scarica tutta la
colpa agli oriundi convocati dal
Mister in questi ultimi anni.
Dopo l’ultima recente
chiamata alle armi di Osvaldo
(chi è? un personaggio della
Settimana Enigmistica?), il
leader nazista ha infatti
sbottato, sostenendo che
bisogna sterminare tutti questi
immigrati col doppio
passaporto e investire in una
nuova razza pura che possa
risollevare le sorti della nostra
nazionale.
Al contrario degli azzurri,
lui non è cambiato per niente.
Queste dichiarazioni
comunque mi hanno fatto
riflettere e sono arrivato
anch’io alla conclusione che
Prandelli in questi anni ha
esagerato un po’ con
l’esterofilia. Non bisogna
dimenticare che il nostro CT è
stato capace di convocare
anche Amauri un po’ di tempo
fa, e questo mi pare
decisamente troppo. Il
panchinaro della Juve infatti lo
vedo meglio come amante
della mia ragazza, che come
prima punta della nostra
nazionale maggiore.
Indiscutibilmente è un gran
figo, ma il calcio non è cosa
sua. E dunque Mister
Prandelli, andiamoci cauti con
gli oriundi. Anche perché non
mi pare il caso di fare
incazzare nuovamente il
Fuhrer; di solito reagisce alle
offese in modo un po’
sproporzionato.
Lo so, lo so bene: nei
nostri terreni di gioco non
crescono più talenti e lei non
sa più che bidoni prendere.
Beh, se vuole un consiglio da
agricoltore mancato provi a
cambiare fertilizzante:
piuttosto che veline e
petroldollari rispolveri il caro
buon vecchio sterco.
Lo diceva pure un cantante
fricchettone che “dal letame
nascono i goal”.
DAL LETAME NASCONO I GOAL
Se fossi ZemanSe fossi Zeman
Se fossi ZemanSe fossi Zeman
Se fossi Zeman
Se fossi Zeman Se fossi Zeman
Se fossi Zeman
Se fossi Zeman
Se fossi ZemanSe fossi Zeman di PSEUDONIMO
32 NOVEMBRE 2011
Se fossi Zeman:_mastro Progress 28/10/11 13.21 Pagina 1
design
"OPERAE": IL DESIGN AUTOPRODOTTO
di LAURA SAGGIO
A Torino dal 4 al 6novembre torna Operae, lamostra-mercato che invitadesigner nazionali einternazionali insieme agiovani progettisti ad esporree vendere i propri prodotti.
Torino conferma, per il
secondo anno consecutivo, la
sua attenzione alle nuove
tendenze del design orientate
all'autoproduzione,
sottolineando l'impegno di
voler dare rilievo all'originalità
artistica dei designer 'fai da te'.
Grazie a Operae, oltre agli
oggetti unici o di piccola serie
prodotti dagli artigiani, sarà
possibile osservare anche le
innovazioni delle aziende che
orientano la propria produzione
investendo in nicchie
inesplorate di mercato.
I designer avranno
l'opportunità di mostrare il loro
lavoro sia al grande pubblico,
che agli operatori, in
particolare ai buyers
internazionali, ai gestori di
shop on line e ai proprietari dei
principali negozi di design e
arredamento della città, che
guardano al design
autoprodotto con crescente
interesse.
Operae è un'iniziativa che
punta sulla forza intrinseca
dell'autoproduzione: l'energia
creativa delle idee non
organizzate, non sottostanti
alle convenzioni, che hanno in
sè tutta la determinazione
dell'affermazione della propria
autonomia.
Durante la manifestazione
sarà possibile acquistare i
prodotti di 'piccola serie'
appartenenti alle diverse
categorie merceologiche,
grazie al lavoro dei designer
che gestiscono direttamente
l’intera filiera produttiva (dalla
definizione dell'idea alla
realizzazione, fino alla
comunicazione e alla
distribuzione). Inoltre un
palinsesto di workshop e
incontri affiancherà la mostra-
mercato, con l'intento di
generare riflessioni e confronti
sul sistema
dell'autoproduzione, sulle
peculiarità delle produzioni di
piccola serie e sulle logiche
distributive.
Operae, promossa dalla Torino
Design Week, si svolge
all’interno di un circuito di sedi
situate nel centro della città,
distanti pochi metri l'una
dall'altra; ed è inoltre inserita
nella rassegna Contemporary
Arts Torino Piemonte: una
delle principali fiere
internazionali delle arti
contemporanee che abbraccia
eventi relativi alle arti visive,
alla musica, al teatro, al
cinema e alle performing arts e
oggi, sempre di più, anche al
design.
L'obiettivo della
manifestazione è quello di
enfatizzare la cultura della
manualità e della libertà
progettuale per provare a far
uscire dall'isolamento il design
autoprodotto, fonte preziosa di
una produzione spesso
limitata, ma di alto valore
innovativo.
L'autopoduzione artigianale
è certamente una corrente del
design da valorizzare, perché
capace di conciliare la ricerca
estetica e funzionale con una
spiccata sensibilità alla ricerca
di sostenibilità, due aspetti
fondamentali da mettere in
campo nella realizzazione di
nuovi progetti di design in un
mercato come quello attuale,
saturo di prodotti industriali.
design
designifestiledesigndesign
design
design design
designdesign
design design
34 NOVEMBRE 2011
design
✑ PROMOSSO DA TORINODESIGN WEEK✑ Quando: dal 3 al 6
novembre 2011
✑ Orari di apertura:14.00 - 23.00 (venerdì)
10.00 - 23.00 (sabato)
10.00 - 20.00 (domenica)
✑ Info:Tel. +39 011 5069709
Fax +39 011 5633519
www.operae.biz
OPERAE
design:_mastro Progress 28/10/11 10.28 Pagina 1
fashionfashionfashionfashion
fashionfashion
fashion
fashionfashion
fashion
fashionfashion
36 NOVEMBRE 2011
AUDREY, ICONA DELLA MODA, ARRIVA A ROMA
A cura della Redazione
Scatti inediti, video eoggetti personali appartenutiad una delle icone del nostrotempo...
In occasione del 50°
anniversario di Colazione da
Tiffany e in contemporanea con
il Festival Internazionale del
Film di Roma, per la prima
volta la capitale celebra Audrey
Hepburn, attraverso una
mostra-omaggio. Un tributo
alla grande star nella “sua”
Roma che servirà a raccogliere
fondi per il progetto di lotta
alla malnutrizione infantile
sostenuto dal Club Amici di
Audrey per UNICEF, a cui la
stessa Audrey ha dedicato una
parte importantissima della
sua vita in qualità di
Ambasciatrice di buona
volontà.
La mostra sarà ospitata
dal Museo dell’Ara Pacis dal 26
ottobre al 4 dicembre 2011 e
attraverso immagini, video e
oggetti personali racconterà le
tre vite vissute a Roma
dall’attrice: diva del cinema,
mamma e Ambasciatrice.
Infatti, in 25 anni, Audrey ha
condiviso con Roma momenti
cruciali della sua carriera
artistica, da Vacanze
romane e Guerra e pace a
La storia di una monaca,
ma soprattutto nella
capitale ha vissuto molti
anni di vita familiare, a
stretto contatto con la
città e con i suoi
abitanti.
La mostra è curata
dal secondo figlio di
Audrey Hepburn, Luca
Dotti, con Ludovica
Damiani. Una selezione
di scatti inediti, quasi
“rubati” - provenienti
dagli archivi di Reporters
Associati, Photomasi,
Istituto Luce e Kobal
Collection - colgono Audrey
Hepburn in momenti di vita
quotidiana nella città.
Didascalie, testi e grafica
ripercorreranno il personale
ricordo del rapporto tra Audrey
e Roma. Un video esclusivo
rivelerà momenti della sua vita
privata lontana dalle scene.
Considerando il legame tra la
vita di Audrey e la storia della
moda, le immagini saranno
accompagnate da alcuni abiti e
accessori. Creazioni di
Givenchy, Valentino, e tanti
altri che rappresentano anche
il modo di vestire di quel
periodo, con abiti indossati da
Audrey nella vita di tutti i
giorni. Uno spazio sarà
dedicato alle immagini
dall’archivio UNICEF che
documentano i viaggi di Audrey
Hepburn tra i bambini di
Bangladesh, Vietnam, Somalia,
Sudan, Etiopia ed America
Latina. Solo alcune tra le
numerose missioni a cui
l’attrice ha dedicato
interamente l’ultima
parte della sua vita.
In contemporanea
con la mostra
Mondadori pubblica il
volume Audrey a
Roma, che è in
libreria dal 25 ottobre
2011.
✑ Museo dell’Ara PacisLungotevere in Augusta, Roma
26 ottobre – 4 dicembre 2011
✑ Orari: 9.00 -19.00
chiuso il lunedì
✑ Biglietteria: € 10 intero;
€ 8 ridotto
✑ Info: 060608
www.arapacis.itwww.audreyhepburn.comwww.unicef.it/web/audrey
AUDREY A ROMA
FASHION:_mastro Progress 28/10/11 17.01 Pagina 1
ESTERI PROBLEMI PER IL PRESIDENTE ROUSSEFF
xx NOVEMBRE 2011
La corruzione, detta “Faxina” in Brasile, rischia di creare grossi problemi al governo di Dilma Rouseff. Scandali
governativi ed eccessi nella linea dura alla lotta alla criminalità stanno rendendo la lady di ferro invisa a molti,
proprio all’interno dei suoi alleati di governo
E LA “FAXINA” SI ABBATTÉ SUL BRASILE
LA LOTTA ALLA CORRUZIONE DI DILMA ROUSSEFF
iIl recente e grave scandalo che hacolpito il Ministero dei Trasporti hasollevato dubbi inquietanti sulla “te-nuta” della guida del paese della presi-denta Dilma Rousseff. La reazione,che sembra avere il consenso dell’opi-nione pubblica, è stata proprio la“Faxina”, ovvero una pulizia “etica”dei sistemi di potere, lotta alla corru-zione che appesta il paese intero. Mamolti sollevano dubbi sul reale succes-so di tale operazione. Si sottolinea dapiù parti, infatti, che Dilma è ostag-
gio di una parte importante delsuo partito, il PT (Parti-
do dos Trabalhadores) e del PMDB(Partido do Movimento DemocráticoBrasileiro) il maggiore alleato di go-verno. Lo stesso Lula avrebbe suggeri-to al suo successore di non calcaretroppo la mano, pena la tenuta del go-verno e il rischio di una frattura forseinsanabile tra le parti politiche che losostengono.
In tutto questo, ed è stato messoin luce dalla stampa brasiliana, un ap-poggio alla presidenta è arrivato pro-prio da Fernando Henrique Cardoso(FH), presidente del Brasile primadell’avvento di Lula, che ha sostenutoche le differenze sono minori di quelche si crede e che, se qualcosa di buo-no viene fatto da parte del Planalto(residenza del Presidente della Repub-blica) è giusto farlo notare e, soprat-tutto, è doversoso che il suo stesso par-tito, il PSDB (Partido da Social De-mocracia Brasileira), lo riconosca.
Intanto, è scoppiata una pole-mica dura proprio tra Dilma Rous-seff, e il suo partito,a causa del do-cumento che ha concluso a Brasilia,il quarto congresso nazionale dellaprincipale forza politica del Paese,in cui ci si propone di far approva-re in Parlamento una riforma com-
di Da
vide L
eggio
38 NOVEMBRE 2011
dilma:_mastro Progress 02/11/11 12.55 Pagina 1
ESTERI PROBLEMI PER IL PRESIDENTE ROUSSEFF
plessiva dell’informazione che, secondo l’op-posizione, si traduce in un ‘bavaglio’ allastampa scomoda.
La piena libertà di espressione è stata pe-raltro una delle principali bandiere di Dilmadurante la sua campagna elettorale.
Nel testo del progetto, i firmatari, pursottolineando il “ripudio verso qualsiasi formadi censura”, affermano la necessità di una leg-ge in grado di “democratizzare” la stampa nelPaese e di sopprimere il “monopolio” dei mez-zi di comunicazione. Il tema della regolamen-tazione dei media non è comunque stato l’u-nico motivo di imbarazzo della presidenteDilma all’assemblea del Pt, che ha contatosulla presenza dell’ex presidente Lula, più vol-
te protagonista di dure critiche alla stampa nelcorso del suo mandato.
Il discorso di Dilma sulla lotta alla cor-ruzione è stato accolto tiepidamente dagli al-tri colleghi di partito, che la vorrebbero menointransigente in certe sue decisioni. Lo dimo-stra la calorosa accoglienza riservata invece al-
l’ex capo di gabinetto di Lula, José Dirceu, in-vocato dalla platea come “eroe del popolo bra-siliano”, ma indicato dalla giustizia brasilianacome il principale protagonista dello scandalo
del “mensalao” (il pagamento mensile ai de-putati d’opposizione perchè appoggiassero alCongresso il governo).
Pur ricevendo l’appoggio incondizionatodella società civile, che nelle ultime settimanesi è mobilitata con manifestazioni in strada eappelli su internet, la “faxina” (pulizia) della
lady di ferro brasiliana - in otto mesi di gover-no già quattro suoi ministri sono stati costret-ti alle dimissioni - non sta incontrando i favo-ri della sua maggioranza.
E sta evidenziando sempre più la suapresa di distanza da Lula: stretta tra l’ex presi-dente operaio e il suo ex braccio destro, Dir-ceu, Dilma è sembrata più volte a disagio nelcorso del congresso, che ha discusso anche dimiglioramenti nel campo della salute pubbli-ca e nella lotta alla povertà. Il clima di idilliotra Lula e la sua “pupilla” è finito? Gli analistipolitici sono prudenti nel dirlo, ma sottoli-neano che di certo stanno emergendo i primicontrasti. Anche se, nel suo intervento a Bra-silia, l’ex capo di Stato ha ribadito la volontàdi rieleggere Dilma alle prossime elezioni, edare così continuità al suo lavoro, da più par-ti viene evidenziato come l’attuale presidentestia sempre più dando uno stile personale eindipendente alla propria gestione, mettendo-si spesso in stridente dialettica con le indica-zioni di partito.
39LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
“
SCANDALI GOVERNATIVINella pagina: Dilma Rousseff con Barak Obama, sotto: conLula. A destra: José Dirceu, invocato dalla platea come “eroedel popolo brasiliano”, ma indicato dalla giustizia brasilianacome il principale protagonista dello scandalo del “mensalao”
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”IL CLIMA DI IDILLIO TRA LULA E LA SUA “PUPILLA” ÈFINITO? GLI ANALISTI POLITICI SONO PRUDENTI NEL DIRLO,MA SOTTOLINEANO CHE DI CERTO STANNO EMERGENDO I PRIMI CONTRASTI
dilma:_mastro Progress 28/10/11 10.28 Pagina 2
ESTERI ZAPATERO, FINE DI UN'ERA
40 NOVEMBRE 2011
Tra i tumulti di piazza e pressioni dei mercati finanziari, il 20 novembre la Spagna si appresta a scegliere il leader
che avrà il compito di risollevarla da una delle maggiori crisi economiche della sua storia recente
AL VOTO LA SPAGNA DEGLI INDIGNADOS
A.A.A. CERCASI LEADER (DISPERATAMENTE)
lLa fine dell’era Zapatero ha preso for-ma lo scorso 29 luglio, quando il premierspagnolo ha annunciato le elezioni anticipa-te mettendo fine ai “rumor” che si rincorre-vano da settimane sulla data del suo addio.L’ormai ex leader del Partito socialista(Psoe) aveva intuito che la sua presenza eradivenuta troppo ingombrante e per il benedel Paese ha deciso di abdicare con quattromesi d’anticipo. “La certezza è stabilità”, haspiegato saggiamente il premier socialista inuna conferenza stampa nel palazzo dellaMoncloa, mentre annunciava la fine dellasua seconda legislatura.
Dunque in Spagna i leader politicinon sono eterni ma soprattutto sono al ser-vizio del Paese, a differenza di altri premiereuropei ugualmente ingombranti ma nonaltrettanto consapevoli o quantomeno pocoattenti all’interesse generale (ogni riferi-mento a fatti e persone non è puramentecasuale).
Al voto si andrà il 20 novembre, nel-l’anniversario della morte di FranciscoFranco, spirato lo stesso giorno del 1975(la coincidenza non è stata voluta). Inattesa dell’election day il Governo si èaffrettato ad approvare le ultimeriforme già annunciate, prima disciogliere il parlamento il 26 settem-bre. La campagna elettorale è partitail 4 novembre e il nuovo parlamentosarà convocato il 13 dicembre quando toc-cherà al nuovo esecutivo prendere le redinidel Paese.
C’ERAVAMO TANTO AMATIIl rapporto tra gli spagnoli e Zapatero è
la cronaca di un idillio politico sfociato inun lento e progressivo tramonto. La storiaparte nel 2004, l’anno dellasua prima elezione:da quel giorno laSpagna è stataprotagonista diun camminoprogressista chel’ha portata altop dei Paesi eu-ropei, tra prospe-rità economicae avan-
guardia sociale. Per Zapatero la rielezionequattro anni dopo fu quasi automatica: nelmarzo 2008 vinse le elezioni con il 43,9%dei voti e 169 deputati, mentre il Pp il39,95% e 154 seggi (se si andasse al voto og-gi al Pp andrebbero 193 seggi su 350).
È stato lo scoppio della bolla immobi-liare a cambiare drasticamente lo scenariocon la creazione di oltre 4,2 milioni di disoc-cupati. Questo tasso di disoccupazione re-cord – insieme alle inevitabili misure di au-sterità decise dal 2010 per contrastare la cri-si economica - è valso ai socialisti un vero eproprio crollo nei sondaggi, a favore delladestra conservatrice del Partito popolare che
ha stravinto le amministrative delloscorso marzo. Da allora, sia dal-
l’opposizione sia tra le filadel Psoe sono aumentatele pressioni per un addioanticipato del leader.
Tutto il resto èstoria ancora più re-
cente: la minacciadi Moody’s di de-classare nuova-mente il rating
di Iva
no B
asile
LEADER PSOELa fine dell'era Zapatero
ha preso forma lo scorso29 luglio, quando il premier spagnolo
ha annunciato le elezioni anticipate mettendofine ai “rumor” che si rincorrevano dasettimane sulla data del suo addio
spagna:_mastro Progress 28/10/11 10.33 Pagina 1
ESTERI ZAPATERO, FINE DI UN'ERA
del debito sovrano del Paese - che aveva giàsubito un downgrade lo scorso marzo e attual-mente a ‘Aa2’ - l’inflazione che corre al 3,1%e il tasso di disoccupazione giunto al 20,89%,con picchi altissimi tra i più giovani. Propriola rabbia esplosiva delle nuove generazioni –
che decidono di riunirsi spontaneamente perdare vita all’onda degli “indignados” e invado-no pacificamente le piazze delle maggiori cittàiberiche per protestare contro la cattiva gestio-ne del governo - dà un contribuito decisivo al-l’addio anticipato di Zapa-tero. La protesta deigiovani, il perpe-tuarsi della crisi ele misure di au-sterity semprepiù stringentierodono repenti-
namente le fondamenta del castello socialistae la reputazione di Zapatero, che alle prossimeelezioni non si candiderà neppure da parla-mentare per ritirarsi nella sua città natale,Leon. Le speranze dei socialisti sono ripostenel 59enne Alfredo Perez Rucalcaba, candida-to del Psoe, ministro degli Interni e uomo for-te del governo, tra gli artefici della lotta al ter-rorismo basco. “Recupereremo la fiducia deglielettori, siamo pronti a costruire una Spagnamigliore”. Ma i sondaggi danno in netto van-taggio il Partido Popular del capo dell’opposi-zione Mariano Rajoy. Infatti una rilevazionedella Sygma Dos dà il Pp al 47,6%, mentre il
Psoe del premier uscente Jose’ Luis Zapate-ro al 31,4%, con un distacco di più di
16 punti. Il favorito avverte: il nuovoesecutivo avrà “un compito estrema-
mente difficile”. A dir poco un eu-femismo: il nuovo governo dovrà
risollevare l’economia nazionale,proseguire nella riduzione del
deficit e salvare un Paese checontinua a navigare peri-
colosamente in acqueagitate.
✑ LA RICETTA DI RUBALCABALa sanità e l'istruzione sono i temi che ilcandidato socialista Alfredo PerezRubalcaba ha messo al centro della suacampagna elettorale. “Abbiamo ungrande problema, l'occupazione, e unagrande ambizione, l'uguaglianza”, haaffermato Rubalcaba, chiudendo i tregiorni di Congresso del Partito socialistaorganizzato a Madrid per definire legrandi linee del suo programma. Il candidato socialista, ex ministrodell'Interno e numero due del governoZapatero, ha difeso in particolare il dirittoalla “salute e l'istruzione” nella suabattaglia contro “l'ingiustizia sociale”.
SANITÀ E ISTRUZIONE
✑ VECCHIO PROBLEMA Milioni di spagnoli sono completamentesfiduciati nei confronti della politica e delvalore della rappresentanza esceglieranno di non partecipare alleelezioni: nel 2008 il 27% dei cittadiniaventi diritto si astenne dal voto, maalmeno il doppio, secondo vari analisti,sarebbero quelli che metteranno una xsulla scheda elettorale per inerzia, senzaalcuna fiducia nei confronti della classepolitica. Un esercito di circa 17 milioni dipersone. Secondo il quotidiano spagnolo“La Vanguardia”, le radici del distacco delpopolo dalla politica sono lontane el’attuale crisi socio economica c'entrasolo in parte.
L’ASTENSIONE
“”
ZAPATERO HA ABDICATO CON 4 MESI D'ANTICIPO PRIMADELLA SCADENZA NATURALE DELLA LEGISLATURA, FISSATAPER IL MARZO 2012. QUELLA DI ZAPATERO È STATA UNADECISIONE PRESA “NELL'INTERESSE GENERALE”
41LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
I CANDIDATINella pagina: sopra il candidato socialista Alfredo PerezRubalcaba, candidato del Psoe, ministro degli Interni e uomoforte del governo, tra gli artefici della lotta al terrorismobasco; sotto Mariano Rajoy politico spagnolo, più volteministro e attualmente presidente del Partito Popolare
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spagna:_mastro Progress 02/11/11 12.55 Pagina 2
ESTERI RIVOLUZIONI ARABE, UN UPDATE
42 NOVEMBRE 2011
L’intera Regione, che ha combattuto per l'affermazione dei diritti universali dell'uomo, deve ancora guadagnarsi
sul campo la democrazia. Condizione imprescindibile: il prevalere dell'Islam moderato
EVITARE L’”INVERNO ARABO”TUNISIA, LIBIA, EGITTO
sSenza alcun dubbio il 2011 passerà agliannali come l’anno delle rivolte arabe, unasollevazione popolare di massa che sta por-tando emancipazione e democrazia in alcuniimportanti paesi fino ad allora retti da regi-mi dittatoriali. Quel mix di mobilitazione euso libero e innovativo dell’informazione(attraverso i social network) ha abbattuto re-gimi apparentemente inossidabili ed ha con-sentito alla società civile di spezzare le cate-ne che da troppo tempo la tenevano sotto-messa e imprigionata. Dopo le lotte di po-polo per la dignità, la democrazia e i dirittifondamentali che hanno contribuito ai cam-biamenti storici, a che punto siamo nelmondo arabo?
IL DESTINO DELLA LIBIADopo otto mesi di conflitto armato che
ha rovesciato il potere del regime di Ghed-dafi, la data del 31 ottobre ha segnato la fi-ne della missione della Nato in Libia. Lo hastabilito il Consiglio di Sicurezza dell'Onutramite una risoluzione (approvata all'una-nimità) che ha disposto la fine del mandatodell'Alleanza Atlantica, nonostante il Consi-glio nazionale di transizione libica avessechiesto di prolungare la missione fino a fineanno. Nella stessa data anche la cessazionedella 'no-fly zone' nello spazio aereo libico.
Il destino della Libia, dunque, d'ora inpoi è in mano alle autorità locali. Spetterà aloro creare una società inclusiva, proteggerela popolazione, compresi i cittadini stranierie i migranti africani, e intraprendere tutte lemisure necessarie per evitare rappresaglie edetenzioni arbitrarie. La Libia ha accettato dimutuare il sistema elettorale istituzionale tu-nisino, per cui una Commissione imposteràentro otto mesi l’Assemblea costituente.
IL MODELLO TUNISINOLe storiche consultazioni dello scorso 23
ottobre hanno eletto un’Assemblea costituen-te che entro un anno darà vita a elezioni par-lamentari e presidenziali congiunte. Le elezio-ni tunisine sono state libere e giuste conformiai classici standard europei di democraticità,di trasparenza e di partecipazione, con un uni-co neo: la travolgente vittoria del partito isla-mista Ennahdadi Ennahda che lascia presagi-re una possibile virata fondamentalista nellanuova democrazia tunisina. Ma i leader delpartito assicurano: come in Turchia democra-zia e religione convivranno. Gran parte degli
analisti internazionali dà loro credito, i tunisi-ni hanno fatto da apripista per la "primaveraaraba" e il positivo svolgersi delle recenti ele-zioni avrà delle ricadute benefiche. Questomodello dell’Assemblea, infatti, si fa strada an-che in Marocco (si voterà il 25 novembre) e inAlgeria (l’11 aprile 2012). E in Egitto?
LA SCOMMESSA EGITTOLa vera scommessa si gioca in Egitto: tra
un mese parte la maratona per eleggere il parla-mento, poi il nuovo raìs. Nel paese che arranca
tra crisi economica e tensioni confessionali, mi-seria e frustrazioni aumentano l'attrazione perscelte estreme. In assenza di un grande partitoislamico moderato e nella divisione di quelli lai-ci, la galassia islamica si sta rafforzando, conl'affermazione di tanti partiti islamici equiva-lenti di Ennahda in Tunisia o dell' Akp turco.Vari sondaggi stimano le forze ispirate ad Allahal 40-45%, almeno per il parlamento che stileràla Costituzione.
Gli analisti continuano a chiederselo:quella del Cairo è una rivoluzione popolare op-pure un golpe militare camuffato? Tra le varieipotesi di ritorno al passato non si può esclude-
re una forte unione Stato-Islam, anche se moltileader dichiarano: “Guardiamo ad Ankara, nona Teheran”, come il candidato islamico alle pre-sidenziali Abu Al Futuh, ex leader della Fratel-lanza. Il voto del 28 novembre, dunque, sarà ilclassico banco di prova, per l'Egitto e di riflessoper l'intera Regione araba, che dopo una pri-mavera di belle speranze potrebbe risvegliarsi inun gelido 'inverno'. Se così fosse l'intero proces-so democratico dei paesi arabi, partito ormaitanti mesi fa, si ritroverebbe, come afferma unanota espressione romana, “da capo a 12”.
di Iva
no B
asile
“”
LE STORICHE CONSULTAZIONI IN TUNISIA HANNODESTATO PREOCCUPAZIONE NEL MONDO OCCIDENTALE:IL PIÙ LAICO ED “EUROPEO” DEI PAESI ARABI HARISCOPERTO LE SUE RADICI MUSULMANE, DELUDENDOCHI LO PENSAVA GIÀ “COME NOI”
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paesi arabi:_mastro Progress 02/11/11 12.56 Pagina 1
44 NOVEMBRE 2011
A cura della Redazione
Norberto Agosteo (nella foto) èstato nominato amministratoredelegato. Il neo eletto, già direttoregenerale di Kenwood Electronics ItaliaS.p.A. assume con il nuovo incarico lacompleta responsabilità operativa dellasocietà. Agosteo, che ricopriva la caricadi direttore generale, è in Kenwood dal1992, dove ha ricoperto anche la caricadi direttore vendite della divisione Home
Hi-Fi fino al 2006, anno in cui ha assunto la carica di direttorecommerciale.
www.kenwood.it
UBS ITALIA CAMBIA ROTTA
Continuano i cambiamenti in casaRenault. La Direzione Comunicazionedi Renault Italia viene affidata aFrancesco Fontana Giusti (nella foto),che riporterà a Jacques Bousquet,Presidente di Renault Italia. MarcoGianfelice raggiunge invece laDirezione Comunicazione & Immaginecon il ruolo di Press Executive, insostituzione di Laurent Reboul-Iacopi,che lascia Renault Italia.
www.renault.it
NUOVA COMUNICAZIONE PER RENAULT ITALIA
Fujitsu TS Italia ha un nuovo amministratore delegato nellapersona di Federico Francini. Francini avrà il compito di guidare ilprocesso di trasformazione della società, accelerare la crescita del
business della filiale italiana di Fujitsu, consolidarela posizione nel mercato IT e rafforzare le relazionicon i clienti e i partner. it.fujitsu.com
NUOVO AD PER FUJITSU TECHNOLOGY SOLUTIONS ITALIA
MICROSOFT. IL MARKETING HA UNA NUOVA SQUADRA
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personalitiespersonalities
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Microsoft presenta la nuovasquadra Marketing & Operations,guidata da Silvia Candiani (nella foto). Ilteam è composto da Vieri Chiti, nelruolo di Direttore della Divisione Office,Claudia Bonatti, nella posizione diDirettore della Divisione Windows, LucaVenturelli, nel consolidato ruolo diDirettore della Divisione Server, Tools& Cloud, e Giovanni Zoffoli, sempre
con l’incarico di Direttore Enterprise Marketing. Completano lasquadra, sul fronte marketing, comunicazione e corporate socialresponsability, Massimo De Caro, nominato Direttore MarketingCentrale, Chiara Mizzi, Direttore Relazioni Esterne, PierluigiMazzuca, Direttore Customer e Partner Experience e RobertaCocco, che assume l’incarico di Direttore Corporate SocialResponsibility.
www.microsoft.com
Cambio al vertice per UbsItalia, che ha annunciato lanomina del nuovoamministratore delegato FabioInnocenzi (nella foto).
Il manager siederà al postodi comando a partire dal primonovembre. Il suo predecessore,Ferruccio Ferri, resta nel Gruppoe assume una posizione di senior management, membro delConsiglio di Amministrazione di Ubs Italia S.p.A e Presidente diUbs Fiduciaria.
In Intesa SanPaolo dal 2009, Innocenzi ha ricoperto fino adoggi il ruolo di responsabile per le banche del Nord-Est delGruppo e di direttore generale della Cassa di Risparmio delVeneto. Dal 2002 al 2008 è stato amministratore delegato diBanco Popolare e membro del Comitato Esecutivo Abi.
www.ubs.com
AD AGOSTEO IL RUOLO DI AD
PERSONALITIES:_mastro Progress 02/11/11 12.56 Pagina 1
ECONOMIA BANCA D'ITALIA, VISCO GOVERNATORE
46 NOVEMBRE 2011
24 ottobre 2011, la Banca d'Italia ha il suo nuovo Governatore: Ignazio Visco prende il posto di Mario Draghi.
Dopo una procedura di nomina a dir poco farraginosa l'esito finale sembra soddisfare tutti (tranne Bossi)
GOVERNATORE A SORPRESA
TRA I VARI LITIGANTI...VISCO GODE
iIgnazio Visco è diventato il nuovo Go-vernatore di Bankitalia. Si tratta di una scel-ta a sorpresa da parte del governo e del pre-mier Silvio Berlusconi che però sembra ac-contentare tutti, a cominciare da Bankitalia.Visco ha una grande esperienza internazio-nale e una forte capacità di analisi in piùpermette di mantenere la linea tanto cara avia Nazionale della continuità e dell'autono-mia. Soddisfatta anche Confindustria cheaveva esplicitamente richiesto una persona
di grande professionalità. Visco, inoltre, puòvantare un ottimo rapporto personale e pro-fessionale con il ministro dell'Economia Tre-monti. I due hanno lavorato insieme all'ulti-mo G20 di Parigi. Non solo, da via XX Set-tembre si fa notare come negli ultimi tempii rapporti tra Bankitalia e il Tesoro siano sta-ti tenuti proprio dal neo governatore e comelo stesso sia stato più volte ospite dell'An-spen Institute, di cui Tremonti è presidente.Anche Bersani e Casini, che avevano auspi-
cato una nomina rispettosa di autonomia,esprimono “apprezzamento per la nomina diVisco che corrisponde pienamente ai criteri cheavevamo avanzato nelle settimane scorse diautorevolezza e autonomia della scelta”. “Re-sta comunque disagio - sottolinea Bersani -per un'incapacità di Berlusconi a decidere cheha messo in discredito l'Italia e in imbarazzotante autorevoli personalità”.
Giudizio sospeso per Antonio Di Pie-tro che rimanda a “quando lo vedrò all'opera.Mi auguro però - sottolinea il leader Idv - che
di I.
B.
IGNAZIO VISCOIl neogovernatore, proseguirà la linea tanto cara a viaNazionale della continuità e dell'autonomia. SilvioBerlusconi è stato aspramente criticato per avertergiversato troppo sulla nomina del nuovo governatore
visco:_mastro Progress 02/11/11 12.58 Pagina 1
ECONOMIA BANCA D'ITALIA, VISCO GOVERNATORE
47LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
sappia ridare credibilità alla Banca d'Italia eriesca a far dimenticare il mercanteggiare delpresidente del Consiglio su questa nomina”.
Insomma tutti contenti, tranne Bossi...Il leader della Lega infatti voleva un milanese
mentre Visco è napoletano. Parole significati-ve, quelle del neo-governatore al momentodell'insediamento: “Credo profondamente nel-l'Italia, nei punti di forza e nella vitalità dellasua economia.
La sostenibilità finanziaria e gli investi-menti in settori vitali quali l'istruzione e l'inno-vazione del capitale sociale, sono una prioritàassoluta”, ha aggiunto Visco che si insedieràufficialmente al vertice della Banca d'Italia il10 novembre, quando Mario Draghi assu-merà la presidenza della Bce.
✑ Già vicedirettore generale, Visco haavuto la meglio sul direttore generaleFabrizio Saccomanni, il direttoregenerale del Tesoro Vittorio Grilli, l'expremier del centrosinistra GiulianoAmato e sul grande favorito degli ultimigiorni, quel Lorenzo Bini Smaghi il cuinome era ricorso con più insistenza pervarie settimane. Ma l'opzione non avevatrovato il consenso sperato ed era salitoil pressing per una soluzione interna allaBanca d'Italia: la prima indicata era stataquella del direttore generale; le altre dueipotesi vertevano, appunto, sui vicedirettori Ignazio Visco e, outsiderdell'ultim'ora, di Anna Maria Tarantola.
UNA SCELTA SOFFERTA
✑ Ignazio Visco nasce a Napoli il 21novembre 1949, è sposato e ha tre figlie.Laureato in Economia e Commercio conil massimo dei voti e lode pressol'Università degli Studi di Roma "LaSapienza". Assunto in Banca d'Italia nel1972 compie il periodo diperfezionamento presso la University ofPennsylvania. Dal 1997 al 2002 ricopre ilruolo di Chief Economist e Direttoredell'Economics Department dell'OCSE.Nel 2004 diventa Funzionario Generaledella Banca d'Italia (prima comeDirettore Centrale per le Attività Estere edal marzo 2006 come Direttore Centraleper la Ricerca Economica). Vice DirettoreGenerale dal 9 gennaio 2007.
CHI È IGNAZIO VISCO
“ ”CREDO PROFONDAMENTE NELL'ITALIA, NEI PUNTI DIFORZA E NELLA VITALITÀ DELLA SUA ECONOMIA
IGNAZIO VISCO, NEO-GOVERNATORE DI BANKITALIA
CONFINDUSTRIALa nomina di Visco soddisfa Confindustria che aveva esplicitamenterichiesto una persona di grande professionalità. Sotto da sinistra:Tremonti, Draghi e Casini; in alto: Emma Marcegaglia
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visco:_mastro Progress 02/11/11 12.58 Pagina 2
POLITICA L'IMPEGNO POLITICO DEGLI IMPRENDITORI
48 NOVEMBRE 2011
C’è stato un tempo in cui Berlusconi poteva affermare all’assemblea annuale di Confindustria: “Il mio programma è
il vostro” (era il 2001). Dopo dieci anni la situazione si è ribaltata e il filo che univa il Cavaliere agli imprenditori si
è spezzato, forse definitivamente
CI PENSANO GLI IMPRENDITORI“INDIGNADOS”
ASPETTATIVE DISATTESE?
cCredevano che il governo potesse avvia-re un processo di riforme, serio e duraturo.Che tagliasse gli sprechi, snellisse la burocra-zia e riformasse il fisco per incentivare lo svi-luppo. Invece, niente. Da qui la frustrazionedi una lobby abituata, in passato, a ottenerequel che reclamava. Da qui la veemente rea-zione (a dir poco tardiva) all'incapacità delgoverno. Nel Paese che non ha guide, e nem-
meno coalizioni o alleanze credibili, il Capita-le si fa Politica e decide di farsi avanti. Duran-te uno dei più discussi avversari governi dellastoria repubblicana italiana il mondo dellaproduzione si mobilita e lancia un manifesto-sfida. Il patron della Tod's, Diego Della Valle,si era limitato soltanto a lanciare un monitosui giornali. Vergognatevi! Si concludeva cosìil duro j'accuse alla politica che l'imprendito-
re ha lanciato dalle pagine dei principali quo-tidiani italiani. Altri suoi colleghi hanno fattoil passo successivo optando per la discesa incampo. Il nuovo che avanza ha oggi le sem-bianze di Profumo, Passera, Marcegaglia,Montezemolo. Si presentano come salvatoridella Patria ma anche alcuni di loro hanno deifardelli a dir poco imbarazzanti che lascianouno strascico di pesanti interrogativi...
di Iva
no B
asile
indignados:_mastro Progress 28/10/11 16.50 Pagina 1
POLITICA L'IMPEGNO POLITICO DEGLI IMPRENDITORI
GLI IMPRENDITORI-POLITICI Alessandro Profumo. Il banchiere auto-
candidatosi alla guida del centrosinistra in unPd in crisi di leadership è indagato per frodefiscale. La banca di cui era il numero uno ope-rativo, Unicredit, avrebbe eluso l’erario sfrut-tando un regime tributario di favore per 245milioni di euro, ora sequestrati. L’ipotesi direato (la dichiarazione fiscale fraudolenta è pu-nibile con una pena fino a 6 anni) è tutta dadimostrare. Ma non è un bel biglietto da visi-ta per il finanziere multimilionario che al pri-mo posto del suo futuribile programma politi-co propone proprio un intervento fiscale: unatassa patrimoniale da 400 miliardi di euro.
Luca di Montezemolo. Il presidentedella Ferrari freme da tempo ai box della po-litica con il suo movimento “Italia Futura” (inbase agli ultimi sondaggi che circolano, lacreatura di Montezemolo potrebbe incassareun terzo dei voti attuali del Pdl, tra l’otto e ildieci per cento). Eppure anch’egli deve fron-teggiare controverse faccende immobiliari.L’ex numero uno di Confindustria, infatti, èsotto processo al tribunale di Napoli per inter-venti abusivi nella residenza di Anacapri dove
passa le vacanze in affitto. I lavori realizzati al-l'interno di Villa Adinolfi ribattezzata VillaCaprile - ma da tutti conosciuta come VillaMontezemolo - hanno suscitato l’interessedella procura campana: le accuse sono di vio-lazione urbanistica, deturpamento di bellezzenaturali e falso.
Emma Marcegaglia. Si avvicina la sca-denza del mandato alla presidenza di Confin-dustria e Emma Marcegaglia si sente le manipiù libere per svincolarsi a tutti gli effetti dal-
l'operato del governo. Al punto che più diqualcuno ha avanzato il sospetto che dietroquesto imprevisto interventismo si nascondauna sua discesa in politica. Ma anche la Mar-cegaglia è alle prese con qualche problemino:il fratello di Emma, Antonio, anch’egli prov-visto di un ruolo al vertice del colosso siderur-gico di famiglia, nel 2004 ha patteggiato unacondanna a 11 mesi di reclusione e un risarci-mento di sei milioni di euro.
Dalle sue dichiarazioni gli inquirentihanno ricostruito una serie di conti svizzeri ri-conducibili agli imprenditori mantovani suiquali sarebbero stati depositati fondi neri uti-lizzati per operazioni riservate. E un’inchiestaper smaltimento illecito di rifiuti pericolosi a
Grosseto riguarda il capostipite e fondatoredel gruppo, Steno Marcegaglia.
DAL VECCHIO AL NUOVODopo il fallimento dell'esperienza politi-
ca del Pdl si è aperta una voragine ed è partitala corsa per occuparne lo spazio. il “nuovo” siscaglia contro il “vecchio”, prende le distanzedal recente passato, si professa distante anniluce dai politici di professione e dal politiche-se, perché si illude di parlare direttamente ai
cittadini. Ai politici attuali rimprovera la di-stanza dalla gente, la difficoltà a promuovere leriforme e soprattutto gli scheletri che ingom-brano tanti armadi importanti. Frasi già senti-te e scene già viste per un canovaccio ormaiscontato. L'Italia che fatica a sfornare nuovileader scopre che alla fine il nuovo si dimostrauguale al vecchio, stessi dubbi e interrogativi,stesse ombre e sospetti e una buona dose diopportunismo. Da anni la storia è sempre lastessa: si predica bene e poi, una volta al pote-re, si razzola male dimenticando tutti i buonipropositi. Ecco perché piuttosto che impren-ditori-politici con il fiuto per gli affari l'Italiaavrebbe urgente bisogno di persone con unospiccato senso della Stato.
49LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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EMMA MARCEGAGLIAIl Presidente Emma Marcegaglia aveva presentato il suoprogramma in cinque punti per far ripartire l'Italia. Dovevaessere un modo per dare la scossa al governo degli immobili
”GLI IMPRENDITORI SEMBRANO AVER MOLLATO IL CAVALIERE.PERCHÉ HA AUMENTATO LE TASSE, HA MORTIFICATO LACRESCITA E NON HA MANTENUTO LE PROMESSE
INDIGNADOS Nella pagina: Alessandro Profumo banchiere e dirigented'azienda italiano, già amministratore delegato del gruppoUnicredit e Luca Cordero di Montezemolo presidente Ferrari.L'attacco degli imprenditori all'immobilismo del governo. Ladisillusione è forte. Finalmente se ne sono accorti anche loro: ilcapo del Pdl non è riuscito a fare quello che aveva promesso
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indignados:_mastro Progress 28/10/11 16.50 Pagina 2
DONNE PER COMBATTERE LA CRISI
di PAOLO DEL PANTA
Dopo il cambio al verticedi HP, una donna sarà allaguida anche di IBM conl'obiettivo di portare avanti lestrategie delineate nellaroadmap del 2010.
Virginia Rometty prenderà
il posto di Sam Palmisano alla
guida di IBM a partire dal
primo gennaio 2012. Rometty
dunque è la seconda donna a
capo di un'importante azienda
del settore IT. Finalmente,
verrebbe da dire. Palmisano
era diventato CEO nel 2002,
ricoprendo la carica di
presidente nel 2003.
Rometty ha dichiarato che
poter guidare IBM in questo
momento è indubbiamente un
grande privilegio e ha
aggiunto che bisognerà
continuare a seguire il passo
della roadmap realizzata nel
2010 e che delinea le strategie
dell'azienda fino al 2015.
Questo vuol dire che il
cambio alla guida di Big Blue
non implica un cambio di
strategie, tutt'altro: IBM
continuerà a puntare sui suoi
prodotti di maggior successo,
quindi software, servizi e
analytics, senza diminuire gli
investimenti nella ricerca e
nello sviluppo.
Del resto, i risultati
dell'ultimo trimestre hanno
confermato che quella
delineata è la strada giusta da
percorrere: IBM ha infatti
registrato aumenti degli utili,
in particolare grazie al
software e alle vendite sui
mercati emergenti, come
Brasile, Russia, India e Cina.
Ma è chiaro che le grandi
aziende stanno guardando alle
donne con sempre maggiore
fiducia, per risolvere la crisi.
D'altronde, anche in HP i dati
parlano chiaro: in meno di 11
mesi il valore di mercato della
società di Palo alto si è quasi
dimezzato e le azioni sono
precipitate del 45%.
Quindi, la società licenzia
Leo Apotheker e nomina la
55enne Meg Whitman
Presidente e Ceo. Dopo Carly
Fiorina torna una donna al
timone del colosso
statunitense. Le critiche nei
confronti dell’ex
Ceo di HP erano cresciute
quest’estate, dopo l’annuncio
shock di voler tagliare la
divisione Pc, una operazione
da alcuni ritenuta azzardata e
spericolata “come se
Macdonald’s uscisse dal
mercato degli hamburger”.
Sul banco d’accusa è finita
anche la scelta di
abbandonare il segmento
dell’high-mobility, il mercato
dei tablet. Vedremo nei
prossimi mesi come si
comporterà il “potere rosa” al
vaglio dei mercati e
della crisi
50 NOVEMBRE 2011
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ECONOMY:_mastro Progress 28/10/11 16.31 Pagina 1
ECONOMIA CONSIGLI PER I MANAGER DI DOMANI
Quando il presidente cinese Hu Jintao visitò gli Stati Uniti a gennaio
di quest’anno, fece notizia il saluto rivoltogli in cinese da una delle
figlie di Obama. Segno, questo, dei tempi e degli assetti economici e
geopolitici che cambiano
VACANZE STUDIO IN ASIA...?ANDARE A VIVERE ORA DOVE SI FARANNO GLI AFFARI NEL FUTURO
di De
nise M
arian
acci
“52 NOVEMBRE 2011 ”
NON FAR CONOSCERE AI NOSTRI FIGLI LA CINA, L’INDIA E LEPOTENZE EMERGENTI DELL’ASIA È COME LASCIARLI ANALFABETI
DAVID BOREN
est:_mastro Progress 28/10/11 10.41 Pagina 1
ECONOMIA CONSIGLI PER I MANAGER DI DOMANI
mMa le cifre parlano chiaro: mentre i gio-vani cinesi che iniziano a studiare l’inglese so-no 320 milioni, i ragazzi europei o americaniche cercano di stabilire un contatto con le lin-gue e le culture dei paesi asiatici emergenti so-no relativamente pochi, nonostante il nume-ro, soprattutto negli ultimi anni, stia crescen-do a dimostrazione del fatto che in futuro do-vremo fare i conti con il gigante della Cina econ tutte le economie emergenti dell’areaasiatica.
In particolare, la Cina è il futuro perchéla sua economia sta registrando molti successirispetto alle economie occidentali che, fino aqualche decennio fa, avevano dettato le rego-le nel panorama del mercato internazionale.
Quello che è accaduto lo sappiamo bene: tut-te le più importanti multinazionali di casa no-stra hanno speso l'ultimo decennio a trasferi-re sedi, capitali e mercato in città come Shan-ghai, Hong Kong, Tokyo, Singapore. Così,dopo aver “spostato” in oriente industriali etop manager, ora è scoccata l’ora per i loroeredi che, fin da ora, devono imparare a misu-rarsi con quelle realtà.
Conoscere la cultura, il modus vivendi e,naturalmente, la lingua dei paesi emergentidiventa, dunque, il vero vantaggio competiti-vo nel mondo del lavoro e una prerogativafondamentale per i manager di domani.
Se fino a ieri, i giovani rampolli dell’eli-te al potere optavano per delle vacanze studionei paesi europei e ambivano alla laurea inprestigiose università americane, oggi, comesottolinea il presidente dell’Università del-l’Oklahoma, David Boren: “Non far conoscereai nostri figli la Cina, l’India e le potenze emer-genti dell’Asia è come lasciarli analfabeti”.
Non solo. Oltre al solo apprendimentodiventa importante anche una reciproca co-noscenza culturale in cui la lingua diventa lostrumento indispensabile per creare delle rela-zioni.
“La lingua è uno strumento di comunica-zione indispensabile - dice Alessandra Lavagni-no, direttore dell'Istituto Confucio e docentedi lingua e cultura cinese all'Università degliStudi di Milano - e questo vale in modo parti-colare per lingue difficili come il cinese. Impara-re a scrivere e a comunicare in lingua permettedi entrare nella testa della gente, nel loro sistemamentale. Saper parlare, ascoltare la tv e leggere igiornali, però, non basta. Bisogna anche scopri-re la geografia dei movimenti, capire perché i ci-nesi si comportano in un modo o in un altro, ap-
prendere gli aspetti più comuni della quotidia-nità. E queste cose si imparano solo in Cina”.
Ecco perché diventa sempre più impor-tante avere la possibilità di partire per un pe-riodo di studi da trascorrere nei paesi in que-stione. In fin dei conti, si tratta, da un lato, dirafforzare le conoscenze linguistiche e, dall’al-tro, di apprendere gli aspetti sociali e cultura-li che, evidentemente, poi serviranno per uti-lizzare la lingua nel modo più corretto ed effi-cace.
Tutto sommato, se ci pensiamo bene, ifigli di quelle che sono diventate la famigliepiù economicamente influenti dell’area asiati-ca si sono formati in Occidente e, magari,hanno vissuto o vivono tutt’ora nei nostripaesi. Conoscono la nostra cultura, le nostreabitudini, le nostre città. Certo, per noi occi-dentali, ancorati alle nostre eterne certezzedettate da vecchie abitudini eurocentriche eavvezzi a ritenere la nostra come la miglioredelle culture possibili, riveliamo tutta la no-stra relativa incapacità ad aprirci a questi nuo-vi scenari internazionali.
Tuttavia, basterebbe chiedersi se anchequesto fenomeno, e cioè la lungimiranza delleelites di quei paesi per quel che riguarda la for-mazione e la conoscenza della lingua inglese edella nostra cultura (sia da un punto di vistasociale, sia da un punto di vista economico),abbia contribuito all’ascesa del loro potere nelpanorama finanziario internazionale.
53LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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SCAMBI “CULTURALI”Conoscere la cultura, il modus vivendi e, naturalmente, lalingua dei paesi emergenti diventa, dunque, il verovantaggio competitivo nel mondo del lavoro e unaprerogativa fondamentale per i manager di domani
est:_mastro Progress 28/10/11 10.41 Pagina 2
A cura della Redazioneinternetifestileinternetinternet
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Motori accesi per la 23edizione di Viscom Italia 2011,fiera internazionale dellacomunicazione visiva, inprogramma dal 3 al 5novembre in Fiera MilanoQuartiere Rho.
Il palcoscenico di ViscomItalia è pronto per mettere inmostra prodotti nuovi, soluzionie tecnologie per scoprire lenovità più interessanti inmateria di Stampa Digitale,Cartellonistica, Ricamo,Incisione... Uno degli obiettivi
principali dell’edizione 2011 èquello di diffondere più culturaall’interno della manifestazione.Ed è per questo che sono staterafforzate le collaborazione conle principali associazioni diriferimento Viscom Forum,quest’anno si avvale dellacollaborazione con il MIP -Politecnico di Milano – chearricchirà di nuovi contenuti lesessioni dei convegni. “Lesoluzioni di business per i vostriclienti”, il vero leit motiv deiViscom Forum 2011, che si
attueranno in un momentoufficiale di apertura con unatavola rotonda, tenuta datestimonial, per discutere dialcuni temi caldi come:imprenditorialità,internazionalizzazione, eco-compatibilità, nuove tendenzelegate all’interior decoration eriqualificazione di ambienti.
Il palinsensto dei seminariapprofondirà così nuovetecniche di marketing estrategie di nicchia per aiutarele imprese a migliorare il lorolavoro senza cambiare mercato.Torna il ViscomLab, l’area didimostrazioni "live" tenute daprofessionisti del settore, che sisvolgono in modo continuativo,dove guardare in diretta lelavorazioni ed ispirarsi ad ideeinnovative per allargare ilpacchetto di offerte al cliente.
Si potranno sperimentare leultime applicazioni in materia diserigrafia applicata al digitale,personalizzare capi diabbigliamento con le migliorisoluzione “Made in Italy”,realizzare quadri con supportiinnovati di stampa, progettareun messaggio grafico,trasformare un sempliceoggetto in un modello dicomunicazione.
Nell’epoca del ritorno aldecoro, laddove la creativitàviene intesa in primo luogocome capacità di comunicarecon linguaggi inesplorati e ditrasmettere emozioni,sensazioni e sentimenti, latecnologia e i materiali sitrasformano in strumenti didialogo attraverso i quali darenuove soluzioni vincenti perampliare i confini del proprio
business. Wrap and the InteriorDecoration World sarà un verocantiere creativo dove metterein scena le soluzioni integratedell’interior decoration checonsentiranno di rinnovare eriqualificare gli ambienti comepunti vendita, bar, ristoranti,impianti sportivi, alberghi eospedali con le tecniche dellacomunicazione visiva. Designer,architetti, studi di progettazionee decoratori avranno lapossibilità, nei tre giorni di fiera,di vedere e toccare dal vivoapplicazioni per apprenderecome realizzare e trasformarele superfici in un grandepotenziale comunicativo eprogettuale, riconvertire sistemid'arredo preesistenti inrinnovati elementi scenici efunzionali. Creatività, tecnica epassione sono doti ormaiindispensabili per tutte leaziende che vogliono vincere lasfida del mercato e farsiscegliere dai cliente in unmomento in cui l’intero sistemadella comunicazione è in fase dicambiamento radicale. Alla lucedi questo scenario l’edizione deiViscom Awards 2011,rappresenta un appuntamentostrategico per tutti gli operatoridel settore, che voglionocogliere, in fiera, idee e nuovilinguaggi per creare modelli diimpresa vincenti.
✑ DOVE COME QUANDOFiera Milano Quartiere Rho,dal 3 al 5 novembre 2011www.visualcommunication.it
VISCOM ITALIA
VISUALIZZARE IL FUTURO
INTERNET:_mastro Progress 02/11/11 13.01 Pagina 1
SPECIALE WBF SPECIALE WORLD BUSINESS FORUM
wbf intro:_mastro Progress 28/10/11 11.13 Pagina 1
I guru internazionali del management e della po-
litica incontrano, a Milano, il 9 e 10 novembre 2011 la
comunità del business al World Business Forum. Un
appuntamento imperdibile per la business commu-
nity perché prevede, come da programma, la parteci-
pazione dei maggiori esperti finanziari a livello glo-
bale. Caratteristica del Forum di Milano è quella di
rendere omaggio alle vittorie aziendali degli impren-
ditori italiani che, con il loro operato, sono riusciti ad
apportare un valore aggiunto allo scenario economico del nostro paese. Infatti, sul palco del
Forum, i guru internazionali dell’economia e della business community saranno affiancati dai
manager di casa nostra che hanno saputo registrare delle importanti esperienze di succes-
so, garantendo ai partecipanti della manifestazione un momento formativo ad altissimi livel-
li.L’evento vanta, tra gli speaker che si alterneranno sul palco di questa edizione, alcune tra le massime personalità del
mondo dell’economia, come il premio Nobel Joseph Stiglitz (nella foto) che chiuderà i due giorni di incontri, fornendo il suo
parere sugli scenari odierni dell’economia globale. Altra personalità d’eccezione, presente al Forum, sarà l’ex Primo Mini-
stro del Regno Unito e leader del Partito Laburista, Tony Blair che analizzerà i cambiamenti del futuro del business alla lu-
ce delle metamorfosi politiche in atto nel mondo di oggi. La studiosa Charlene Li approfondirà le tematiche relative alla
grande importanza che hanno assunto i social network e le nuove tecnologie per il cambiamento nel mondo del business
e del marketing, mentre Daniel Goleman, esperto indiscusso di “intelligenza emotiva”, fornirà il suo importante contributo
sul ruolo che l’emotività gioca nelle relazioni economiche, nelle decisioni, e nei ruoli di leadership. it.hsmglobal.com
SPECIALE WBF SPECIALE WORLD BUSINESS FORUM
IL MONDODELLA FINANZAS'INCONTRA A MILANO
wbf intro:_mastro Progress 28/10/11 11.13 Pagina 2
SPECIALE WBF WORLD BUSINESS FORUM 2011
58 NOVEMBRE 2011
Attesissimo l’intervento dell’ex Primo Ministro
britannico al WBF 2011 previsto per il 10
novembre a Milano
RIPENSARE L’EUROPA IN UN MONDO TURBOLENTO
RELATORI D’ECCEZIONE: TONY BLAIR
èÈ previsto per la seconda giornata di incontril’atteso intervento di Tony Blair - dal titolo “Ripensa-re l’Europa in un mondo turbolento: politica, demo-grafia, economia” – durante l’edizione di quest’annodel World Business Forum che si terrà a Milano il 9 eil 10 novembre .
Per aver ricoperto il ruolo di Primo Ministro diGran Bretagna e Irlanda del Nord per un decennio(dal 1997 al 2007), Blair viene considerato uno deimaggiori leader della sua generazione, al di là dellemotivazioni, legate soprattutto alle scelte di politicaestera, che lo hanno condotto alle dimissioni dalla suaposizione ai vertici della politica britannica.
A capo del Partito Laburista per molti anni, èstato uno dei sostenitori della “Terza Via”, promuo-vendo un approccio più moderato e più orientato albusiness.
Dopo aver lasciato il suo incarico, Blair ha certa-mente conservato una posizione di primo piano con-tinuando ad influenzare il panorama politico britan-nico e mondiale. Ha intrapreso una carriera diploma-tica di alto profilo sulla scena internazionale interes-sandosi a temi come il cambiamento climatico e lapovertà dei paesi in via di sviluppo, e promuovendo,attraverso il suo ruolo di rappresentante speciale delleNazioni Unite, il processo di pace in Medio Oriente.
Il suo è, senza ombra di dubbio, un punto di vi-sta unico e privilegiato sui grandi cambiamenti e sul-
di De
nise M
arian
acci
wbf:_mastro Progress 28/10/11 11.14 Pagina 1
SPECIALE WBF WORLD BUSINESS FORUM 2011
le forze economiche e politiche che stanno de-terminando un nuovo assetto europeo in que-sto periodo di forte crisi economica per tuttol’occidente. Alla luce del ruolo che lo stessoBlair ha rivestito - fin dal 1997 quando fueletto Primo Ministro - all’interno dei cam-biamenti che oggi hanno condotto l’Europa arimettersi in gioco per affrontare la crisi, saràinteressante scoprire quanto, secondo il suoparere di politico a cavallo tra il ventesimo e ilventunesimo secolo, gli attuali stravolgimentiincideranno sul futuro del business e sul ruo-lo che la stessa Europa sarà in grado di rico-prire all’interno di questa prospettiva, tenen-do ben a mente il fatto che negli ultimi ventianni nel Vecchio Continente (ma anche negliStati Uniti, d’altronde) è stata sì creata moltaricchezza ma, allo stesso tempo, la crescita e laderegolamentazione dei mercati hanno forte-mente contribuito ad aumentare le disparitàeconomiche e sociali.
Tagli ai finanziamenti, ai sussidi per l’i-struzione, per la sanità, per i servizi sociali, so-no solo alcuni degli effetti prodotti dal pesodel debito pubblico con il quale tutti i paesieuropei devono attualmente fare i conti e leproteste scoppiate da Atene a Madrid (ma an-che gli inaspettati episodi di violenza degli ul-timi mesi che hanno interessato i giovani in-glesi) sono la conseguenza più tangibile deidisperati tentativi della leadership politica eu-ropea di contenere una crisi del debito che la-scia intravvedere minacce di destabilizzazionedell’intera area. Parallelamente, sarà estrema-mente interessante valutare l’analisi dell’exPremier inglese riguardo ai nuovi assetti poli-tici che stanno ridisegnando il mondo arabo,tenendo in considerazione non solo il suoruolo di diplomatico come rappresentantedell’ONU, ma anche valutando i legami di ie-
ri con la Libia di Gheddafi e l’intervento at-tuale delle forze militari britanniche contro ilregime del dittatore e a favore del consiglionazionale di transizione, senza dimenticare ilfatto che i bombardamenti attuati da Franciae Gran Bretagna sul territorio libico hannomesso una “ipoteca” significativa sul futurodel paese, soprattutto per quel che concerne lesuccessive concessioni petrolifere.
Dal canto suo, il ruolo di primo pianoche gioca l’Europa per l’appoggio ai governiche spingono verso libertà e democrazia, nonpuò nascondere, e anzi rende ancora più evi-dente, il problema che nasce quando le paro-le “libertà” e “democrazia” servono solo a giu-stificare interventi militari che nascondono,alle spalle, sostanziosi interessi economici.
La questione è – e questo è uno dei pun-ti cruciali che hanno determinato nel 2007 lafine del mandato di Blair, in seguito alle deci-sioni di politica estera perpetrate dal suo go-verno – che la distinzione tra valori ed interes-
si rimane un nodo fondamentale. Perché se gliinteressi sono concreti, definibili e, sostanzial-mente difesi, i valori sfuggono dalle definizio-ni, sono difficilmente inquadrabili e, moltospesso, sono facilmente messi da parte.
La cosiddetta “Primavera Araba”, del re-sto, non può non avere ripercussioni sui pro-
getti e sull’andamento economico europeo,trattandosi di una rivoluzione che sta succe-
dendo a due passi da casa nostra, in regionigeostrategicamente fondamentali e in un mo-mento in cui gli europei, sempre più spaven-tati dai fenomeni di immigrazione e dalla cri-si finanziaria tendono a ripiegare su ideologiepiù conservatrici e reazionarie.
Il grande paradosso è che, mentre i giova-ni dell’area medio orientale interessata dalle ri-volte rivendicano il loro diritto al voto e alla de-mocrazia, gli europei sono sempre più spinti adallontanarsi dalla vita politica dei loro paesi incui governi e parlamenti, attanagliati dal debi-to pubblico e dovendo far i conti con il merca-to finanziario, tendono, molto spesso, a di-menticare i principi democratici che ne hannosostenuto lo sviluppo dal secondo dopoguerraad oggi. Date le premesse, dunque, l’interven-to di Blair al World Business Forum sarà dop-piamente interessante, sia per il ruolo che rico-priva, in un passato molto recente, da decisionmaker della scena politica, sia per il suo ruoloattuale di attento osservatore e co-protagonistadegli scenari politico-economici attuali.
http://it.hsmglobal.com/
59LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
“
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”GRANDE ATTESA AL WORLD BUSINESS FORUM PERL’INTERVENTO DI TONY BLAIR, EX PRIMO MINISTROINGLESE
POLITICHE DI AUSTERITÀTagli ai finanziamenti, ai sussidi per l’istruzione, per lasanità, per i servizi sociali, sono solo alcuni degli effettiprodotti dal peso del debito pubblico con il quale tutti i paesieuropei devono attualmente fare i conti
wbf:_mastro Progress 28/10/11 11.14 Pagina 2
”
SPECIALE WBF LA NUOVA MAPPA DEGLI INVESTITORI GREEN
60 NOVEMBRE 2011
Il futuro dell’economia è green. Più che una prospettiva quasi un imperativo categorico. E infatti in tutto il mondo
crescono gli investimenti nelle energie rinnovabili. A guidare la classifica le economie in via di sviluppo, mentre
l’Occidente insegue e si affida a sporadiche manovre
LA RIVOLUZIONE PULITA DEI PAESI EMERGENTI
CAMBIA LA GEOPOLITICA DELLE FONTI RINNOVABILI
di De
nise M
arian
acci
“DOBBIAMO ESSERE CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA INTEGRAZIONE NELLA BIOSFERA CHEÈ LA NOSTRA COMUNITÀ DI RIFERIMENTO. SIAMO UN’UNICA SPECIE CHE VIVE NELPIANETA È LA NOSTRA RESPONSABILITÀ DI UN FUTURO ECONOMICO SOSTENIBILE
JEREMY RIFKIN
DOBBIAMO ESSERE CONSAPEVOLI DELLA NOSTRA INTEGRAZIONE NELLA BIOSFERA CHEÈ LA NOSTRA COMUNITÀ DI RIFERIMENTO. SIAMO UN’UNICA SPECIE CHE VIVE NELPIANETA È LA NOSTRA RESPONSABILITÀ DI UN FUTURO ECONOMICO SOSTENIBILE
JEREMY RIFKIN
investitori green:_mastro Progress 28/10/11 11.54 Pagina 1
SPECIALE WBF LA NUOVA MAPPA DEGLI INVESTITORI GREEN
lLa questione, del resto, è di stretta attua-lità. Ripensare la gestione globale delle politi-che energetiche è quanto mai necessario, anzidoveroso. Il crescente utilizzo e sviluppo dienergie alternative e rinnovabili ne sottolinea-no l’urgenza. Jeremy Rifkin, economista eguru della green economy, non ha dubbi:“Bisogna cambiare, ora. Anche se non volessimo,la «Terza rivoluzione industriale» è già comin-ciata, e la crisi economica in corso dovrebbe soloconvincerci ad affrettare il passo verso un nuovoparadigma per la nostra società. Un modelloche, innanzitutto, richiede di abbandonare ladipendenza energetica dal petrolio”.
Il Blackfriars Bridge è uno storico pon-te di Londra, il terzo per ordine di nascita.Tutt’oggi è considerato un pezzo importantedella storia ferroviaria inglese perché quandofu costruito, in epoca vittoriana, le locomoti-ve che lo attraversavano viaggiavano ancora avapore. Il Blackfriars si sta preparando a di-ventare il più grande ponte fotovoltaico delmondo, confermandosi, oggi come ieri, sim-bolo di avanguardia. Sono già iniziati, infatti,i lavori sulla copertura della stazione ferrovia-ria dove saranno installati 4.400 pannelli so-lari, distribuiti su una superficie di 6 mila me-tri quadrati di moduli fotovoltaici. Secondo icalcoli dei progettisti, questo sistema consen-tirà una produzione annua di energia elettricadi circa 900 mila kWh e una riduzione delleemissioni di anidride carbonica di 511 ton-nellate all’anno. Un progetto molto ambizio-so per un vero gioiello di ecosostenibilità cherientra in un più ampio programma ediliziopredisposto in vista delle Olimpiadi del pros-simo anno e che prevede, fra le altre opere:l’installazione di camini solari per riscaldare eilluminare gli ambienti interni della stazionecon i raggi del sole, l’aggiunta di impianti direcupero delle acque piovane per ridurre il25% di emissioni per passeggero entro il2020. A riconferma che gli inglesi stanno fa-cendo passi da gigante nella green economy. Il2012, infatti, si prospetta un anno di grandicambiamenti ecologici per la capitale, chenon vanta di certo una posizione rispettabile alivello europeo.
È la Germania a mantenere la leadershipnello sviluppo delle energie rinnovabili nelVecchio Continente. Nonostante la crisi, cheper l’Europa ha comportato una riduzione del22% della spesa rispetto al 2010, la Germaniaha aumentato gli investimenti nel campo del-l'energia solare. Le buone notizie però arriva-no da ben altra parte. Secondo il rapportoannuale del programma delle Nazioni Uni-
te per l’ambiente sono i Paesi in via di svilup-po a puntare sempre di più sul green. Quellaenergetica, infatti, non è solo una sfida tecno-logica e scientifica. Le tecniche di sfruttamen-to delle fonti rinnovabili sono, anche, un’op-portunità di investimento finanziario.
Nel 2010, grazie a Cina, Sud America,Medio Oriente, Africa, India e Asia abbiamoassistito ad una crescita record di investimen-ti nell’energia verde, con un volume pari a211 miliardi di dollari e un incremento del32% rispetto al 2009. Merito soprattutto del-la Cina che con i suoi 48,9 miliardi di dollariinvestiti (+28%) ha rappresentato oltre unquinto della spesa mondiale, risultando capo-fila di una rivoluzione energetica che ha inve-stito le maggiori economie emergenti. Il se-condo posto spetta al Sud America che ha in-vestito poco più di 13 miliardi di dollari(+39). Segue il Medio Oriente con 5 miliardidi dollari (+104%), i paesi asiatici con 4 mi-liardi (+31%) e l’India con i suoi 3,8 miliardi(+25%). In Sudafrica, il Dipartimento diEnergia ha deciso di lanciare la prima fase diuna gara internazionale per la realizzazione diimpianti alimentati con fonti rinnovabili perun totale di 3.725 MW entro il 2016. Obiet-tivo: liberarsi dalla schiavitù del carbone conil quale viene soddisfatto il 72% dei consumidi energia primaria e oltre l'84% della do-manda di energia elettrica. L’iniziativa ha giàattirato l’interesse di oltre 270 società chehanno sostenuto le spese previste per ottenerela documentazione della gara. Il bando di ga-ra è il primo nell'ambito del “Piano integrato2010-2030”, approvato lo scorso anno, chepunta a realizzare complessivamente una po-tenza elettrica aggiuntiva da fonti rinnovabilipari a 17.800 MW entro il 2030, corrispon-dente al 42% del totale della nuova generazio-ne elettrica.
E L’ITALIA? Il nostro Paese si colloca al secondo po-
sto in Europa, subito dietro la Germania.Mentre in Spagna e Repubblica Ceca i tagli ri-spetto all’anno precedente sono stati netti ecospicui, l’Italia ha fatto registrare un +59%di crescita con una spesa pari a 5, 5 miliardi didollari. Sta destando molta curiosità il pro-getto ecosostenibile di Carloforte, piccolocentro sardo in provincia di Carbonia-Igle-sias, che entro il 2014 punta a diventare il pri-mo comune italiano a impatto zero. Grazie alprotocollo d’intesa siglato in accordo con ilMinistero dell’Ambiente, l’isola di San Pietrosi prepara dunque a trasformarsi in un grande
laboratorio verde incentrato su energie rinno-vabili, eco mobilità e gestione dei consumienergetici. Il nuovo piano energetico è statopresentato in occasione del “CarloforteGreen Workshop” che si è tenuto il mesescorso alla presenza di autorevoli esponenticome l’economista americano, Jeremy Rifkin.Il fulcro è l’algoritmo “Energia in rete”, pre-sentato in anteprima mondiale dai ricercatoridel Centro interuniversitario di ricerca per losviluppo sostenibile della Sapienza di Roma(Cirps), una sorta di ‘cervellone diffuso’ del ri-sparmio in grado di monitorare e gestire iconsumi e i valori di produzione, ma anche dimonitorare gli inquinanti attraverso specifi-che sonde. Grazie a sofisticate tecnologiesmart grid, reti wireless e sensori di controllodegli sprechi energetici, il monitoraggio avvie-ne in tempo reale. Isole come San Pietro pos-sono essere all’avanguardia nella terza rivolu-zione industriale? Si, parola di Jeremy Rifkin.In ogni caso, una cosa è certa: è il primo pas-so verso un modello di sviluppo sostenibileper tutto il paese. Sperando di proseguire ilcammino.
61LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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JEREMY RIFKINEconomista e saggista statunitense è fondatore e presidentedella Foundation on Economic Trends e presidente dellaGreenhouse Crisis Foundation. Il suo coinvolgimento comeattivista del movimento pacifista ed ambientalista lo ha vistospesso impegnato negli Stati Uniti, anche politicamente, asostegno dell'adozione di politiche governative "responsabili" indiversi ambiti sia relativi all'ambiente che alla scienza ed allatecnologia, tale impegno pubblico è riflesso in numerosi dei suoisaggi e lavori
investitori green:_mastro Progress 28/10/11 11.54 Pagina 2
xx NOVEMBRE 2011
Installare sul pc aziendale le applicazioni del lavoro a casa. Studiare il
funzionamento di un programma e riadattarlo. Perfezionarlo e condividerlo con
il prossimo. Ecco come un software può aiutare le aziende ad affrontare meglio
le difficoltà piovute con la crisi
IL FUTURO IN AZIENDA? È OPEN (SOURCE)
SOLUZIONI PER USCIRE DALLA CRISI
lLa crisi economica ha imposto ad imprese,enti, università e PA un ripensamento sulle pro-prie logiche di spesa. Ma quanto profondo è sta-to il ragionamento?
Tagliare, si sa, non è mai facile. Inevitabil-mente, pur di fare in fretta e ottenere immedia-to guadagno la scelta ricade sempre o sui salari oaddirittura sul personale. Una soluzione, que-st’ultima che ha attecchito soprattutto nelle pub-bliche amministrazioni dove decine di impiegatisono stati messi fuori la porta mentre altri prepa-rano le valigie. Con il blocco dei salari, l'allunga-mento dell'età pensionabile per le donne, il con-tributo oltre i 90.000 euro (300.000 euro ai pri-vati), le ultime manovre finanziarie hanno inci-so pesantemente sul settore pubblico. Qualchesettimana fa la Cgil è scesa in piazza a Roma permanifestare, insieme a una folta schiera di inse-gnanti e lavoratori, contro i tagli alla Pubblica
Amministrazione e alla Scuola: un docente discuola media che presta servizio da oltre 20
anni rischia di perdere circa 9 mila euro in 4 an-ni; non va meglio ai segretari scolastici che ne ri-schiano circa 5.000.
In attesa che cambi qualcosa, o cambi go-verno, ci sono altre soluzioni che possono con-sentire alle aziende una riduzione della spesa, ef-ficiente e sicuramente meno indolore per i pro-pri dipendenti.
“Non possiamo fornire cifre precise, ma possodire che negli ultimi tre anni abbiamo ottenuto unsaving di alcuni milioni di euro a diversi livelli”. Aparlare così è il responsabile architetture on linedi FinecoBank, in un’intervista rilasciata lo scor-so anno. Fineco ha oltre 800 dipendenti, qual-che migliaio di macchine elettroniche e un par-co clienti di circa 900 mila unità. Ma ciò che anoi interessa è il risultato. L’azienda ormai daqualche anno ha deciso di puntare sull’opensource, risparmiando sulle attrezzature e miglio-rando le prestazioni. L'80% dei programmi chevengono utilizzati dall’azienda per servire i clien-
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62 NOVEMBRE 2011
SPECIALE WBF OPEN SOURCE NELLE PA
“”
UNA GRANDE AZIENDA, PUÒ ARRIVARE A RIDURRE DIMILIONI DI EURO LA SPESA PER I SOFTWARE, TAGLIANDODEL 70% IL PARCO PROGRAMMI
open:_mastro Progress 28/10/11 11.55 Pagina 1
ti si basano su software liberi. Il motivo? Conl'open source è possibile modificare un pro-gramma e adattarlo alle diverse esigenze, condi-viderlo con il cliente e garantire così anche all’u-tente finale dei benefici. Una grande azienda,infatti, può arrivare a ridurre di milioni di eurola spesa per i software, tagliando del 70% il par-co programmi.
Eppure sta diventando sempre più chiaroche il prezzo non è l’unico vantaggio che questotipo di software può offrire. I software liberi sichiamano così perché il loro codice sorgente èaperto. Questo consente alla comunità di uten-ti di prenderne visione, studiarlo, modificarlo eapportare in questo modo migliorie di cui poipossono godere tutti. Questo significa maggiorsicurezza, qualità e flessibilità. Sì perché ciascu-no può modificare il programma in base allesingole necessità: quindi anche libertà e perso-nalizzazione.
La Fineco non è di certo l’unica aziendaad aver fatto questo passo. Anche il gruppoAmadori ha sposato la causa, adottando il siste-ma operativo Red Hat. E le PA? La Provincia diBolzano con il progetto Fuss ha risparmiato 2,3milioni di euro in cinque anni, introducendo ilsoftware libero nelle scuole. Con un risultatonotevole: il costo dell’installazione dei program-mi free in tutte le postazioni informatiche dedi-
cate alla didattica è stato pari a quello annualeper l’acquisto della licenza per l’uso del sistemaoperativo e della suite dell’ufficio. Tuttavia, inItalia il fenomeno non è molto diffuso. Scarsa
conoscenza? Difficile da credere. Software libe-ro e open source sono temi presenti da oltre unadecina d’anni sul tavolo della politica. Ostacoliall’attuazione? Forse. Non esiste un piano siste-mico e la migrazione all’open source è rimessaalla volontà di qualche arguto amministratore(è ferma al 35% secondo gli ultimi dati dell'In-dagine conoscitiva sullo stato di informatizza-zione della PA). A scoraggiare sono quasi sem-pre i costi elevati da sostenere per la formazionedei dipendenti. Una questione che riguarda si-curamente le soluzioni per le postazioni desk-top. Per il momento, infatti, il software libero èsoprattutto diffuso nel campo dei server web,dei file server e dei database server.
Diversi comuni e province hanno già datempo adottato sistemi web realizzati con tec-nologie di tipo open source, quali server web(Apache), DBMS (Mysql, PostgreSQL) e Con-tent Management Systems (Plone, Mambo,Open CMS, PostNuke, PhpNuke. Perché que-ste applicazioni funzionano indipendentementedall’utente finale e le spese per la formazione deidipendenti sono ridotte.
63LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
✑ Software libero. Ogni tipo disoftware la cui licenza d'uso consentala libera copia, modifica eredistribuzione gratuita o a pagamentodel programma. Il termine è statodefinito da Richard Stallman della FSFnel 1985, e pone l'accento sulla libertàdell'utente.Open source software. Dal punto divista pratico è la stessa cosa disoftware libero. Il termine è stato definito nel 1998dalla OSI per rendere il concetto piùaccettabile al mondo degli affari,ponendo l'accento sui vantaggi praticied eliminando tutti i riferimenti allaparola libertà.
SOFTWARE LIBERO
“
SPECIALE WBF OPEN SOURCE NELLE PA
”CON L'OPEN SOURCE È POSSIBILE MODIFICARE UNPROGRAMMA E ADATTARLO ALLE DIVERSE ESIGENZE,CONDIVIDERLO CON IL CLIENTE E GARANTIRE COSÌ ANCHE ALL’UTENTE FINALE DEI BENEFICI
RICHARD STALLMANProgrammatore e attivista statunitense, tra i maggioriesponenti del movimento del software libero
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open:_mastro Progress 02/11/11 13.04 Pagina 2
64 NOVEMBRE 2011
ENOGASTRONOMIA ITALIANA
l’L’enogastronomia italiana è una puntad’eccellenza nel mondo. Lo dimostra il conti-nuo interesse del mercato internazionale neiconfronti di ogni sorta di prodotto tipico del-la nostra terra. I recenti dati diffusi dall’Istatfotografano una realtà in costante crescita. So-prattutto in Germania, dove il made in Italyalimentare si conferma un mercato in ottimasalute: nei primi 6 mesi del 2011, l’export se-gna un +9,2% con una spesa di 1,9 miliardi dieuro. Molto bene anche il comparto enologi-co, con un fatturato export 2011 di 900 mi-lioni di euro (+8% rispetto al 2010), la filieravegetale e dolciaria con 2,2 miliardi (+6%), equella zootecnica che registra un +18% rispet-to al 2010, con un valore di 700 milioni di eu-ro. “Auspichiamo di vedere rafforzata la posizio-ne internazionale dell’Italia e del comparto ali-mentare - è stato il commento di Filippo Fer-rua, Presidente di Federalimentare, appenarientrato in Italia dopo il successo di Anuga2011 -. Alla luce dell’ottima tenuta dei princi-pali settori e nonostante la congiuntura stagnan-te ed i consumi in flessione, l’industria alimenta-re sta dimostrando grandi capacità, facendo di-ventare trainante l’export del Paese e infondendofiducia agli altri operatori economici per il rilan-
cio dell’e-conomia na-
zionale”. Anugaè la più importante
fiera del settore. L’Italia, oltre ad essere ilPaese più rappresentato in termini di im-prese e stand espositivi, quest’anno è sta-ta scelta come partner della Fiera, un ri-conoscimento prestigioso che premia laqualità dei prodotti nostrani e testimo-nia il grande apprezzamento verso glistessi da parte del mercato internazio-nale. Che ne compra in enormequantità. In particolar modo, tede-
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SPECIALE WBF QUANDO IL MADE IN ITALY FUNZIONA
Dall’Europa agli Stati Uniti prosegue la crescita inarrestabile della cucina
“Made in Italy”. Un settore che non
conosce crisi ed ora volge alla conquista
di nuovi mercati, Cina in testa
OLTRE I CONFINI DEL GUSTO
wbf gusto:_mastro Progress 02/11/11 12.38 Pagina 1
schi (+14%) e americani (+12%). E proprio dalmercato statunitense arrivano nuove intese. Inoccasione di un recente incontro tenutosi aNew York tra Amato Berardi (eletto dagli italia-ni residenti nel Nord e Centro America)e Ca-rolyn Maloney, membro del Congresso degli
Stati Uniti, l’onorevole del PDL ha dichiarato:“Credo che uno dei compiti principali di noiparlamentari eletti dagli italiani nel mondo siaanche quello di promuovere il Made in Italy al-l'estero, specialmente nei Paesi di residenza incui viviamo”. Come? Facilitan gli scambi eco-
nomici e commerciali con gli Stati Uniti. “L'e-nogastronomia italiana è certamente uno dei set-tori del made in Italy che tutto il mondo ci invi-dia - ha proseguito Berardi -, la qualità dei no-stri prodotti è eccezionale e dobbiamo lavorare dipiù affinché oltre confine vengano conosciuti mag-giormente e quindi apprezzati. La loro unicità,nel gusto, nel sapore e nella preparazione, va valo-rizzata anche facendo in modo che sia più facileesportare i prodotti tricolore nei cinque continen-
ti”. Per l’occasione è stato presentato un impor-tante progetto teso a agevolare l'esportazionedei prodotti italiani all’estero, firmato da PosteItaliane, Ups, Dogana Italiana e Dogana Ame-ricana, con la promessa di “abbattere i tempi - siparla di sole 48 ore - e i costi per la logistica, ov-
vero i costi “di magazzino”, talvolta superiori alprodotto stesso da esportare”. Durante il mee-ting, inoltre, si è deciso di lavorare insieme perottenere prima possibile il riconoscimento daparte della FDA americana del diritto ad im-portare in America prodotti Made in Italy che lìsono ancora poco conosciuti. Anche il vino tro-va un terreno decisamente fertile negli Usa. Wi-ne Experience è la più importante vetrina almondo dedicata al segmento lusso. Si è tenutaqualche settimana fa nella Grande Mela tra inewyorkesi che contano (250 dollari per parte-cipare alla degustazione) e l’Italia ha avuto dav-vero di che brindare: tra le 260 migliori aziendedel globo, selezionate con cura da Wine Specta-tor, 45 erano italiane. Di certo un appuntamen-
to ghiotto per le aziende, se si considera che ilpubblico presente non ha subito i contraccolpidella crisi ed è disposti a pagare qualsiasi cifrapur di avere il meglio. Paolo Damilano, tra gliinvitati speciali con il suo Barolo molto apprez-zato oltreoceano, ammette che il mercato lì èparticolarmente interessante: “Questo invito al-la Wines Experience è un traguardo importante. ANew York abbiamo aperto una sede per gestire ilnostro mercato. Abbiamo affrontato questa avven-tura alla newyorkese, diventando partner di unodei principali importatori che ci permette di averecostantemente il controllo del mercato”.
Nelle stesse ore, dall’altra parte del glo-bo, l’Italia del vino porta a casa un altro im-portante riconoscimento con la firma di unaccordo che porterà in Cina un network dienoteche italiane. A firmarlo Sen Liu, presi-dente della società che importa e distribuiscevini italiani Beijing Zhengyuan Youshi, eClaudio Galletti, presidente di Enoteca Ita-liana. “Liu è uno dei più importanti importa-tori di vino italiano - ha commentato Gallet-ti con grande soddisfazione - conosce perfetta-mente la qualità e il prestigio delle nostre eccel-lenze e ne è grande estimatore. D'altronde il fu-turo del vino italiano è oltre la Grande Mura-glia. I dati di crescita del mercato cinese preve-dono, infatti, un aumento di consumo dei vinirossi del 36,4% entro il 2012 e un maggior in-cremento dei vini bianchi che si attesterà intor-no al 38%”. In un periodo di contingenzamondiale, dunque, l’enogastronomia italianarisponde bene agli scossoni, anzi dimostra disaper crescere, bene. Una crescita da coltiva-re, attuando sempre nuove soluzioni mirateall’ampliamento del business. Perché si sa,l’appetito vien mangiando.
65LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
“
SPECIALE WBF QUANDO IL MADE IN ITALY FUNZIONA
”
L'ENOGASTRONOMIA ITALIANA È CERTAMENTE UNO DEISETTORI DEL “MADE IN ITALY” CHE TUTTO IL MONDO CI INVIDIA. L’UNICITÀ, NEL GUSTO, NEL SAPORE E NELLAPREPARAZIONE, VA VALORIZZATA ANCHE FACENDO INMODO CHE SIA PIÙ FACILE ESPORTARE I PRODOTTITRICOLORE NEI CINQUE CONTINENTI
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wbf gusto:_mastro Progress 02/11/11 12.38 Pagina 2
Michele Santoro torna inonda con “Comizi d’amore”, ilnuovo programma sull’attualitàprodotto e realizzato dalgiornalista.
Dopo mesi di digiuno, causa
la rottura con la RAI, gli
affezionati del conduttore
potranno tornare a seguirlo dal
3 novembre sul network di TV
areali organizzato da
Publishare, la concessionaria di
pubblicità guidata da Matteo
Sordo. Le emittenti che
trasmetteranno Comizi d’amore
offriranno una copertura
nazionale cross mediale (TV,
radio, stampa, web) al
programma evento
televisivo
dell’anno. Questo ambizioso
progetto di ‘democrazia
multimediale’ apre nuovi
scenari: innanzitutto consente a
tutti di vedere gratis un
programma di informazione di
alto livello qualitativo; in
secondo luogo dimostra il ruolo
centrale delle TV areali nel
pluralismo dell’informazione; e
infine offre al mercato
pubblicitario una soluzione
innovativa per formula e per
contenuti. Le attese che
animano il ritorno di Santoro
sono talmente alte che anche
“Sky Tg24 Eventi” (che già aveva
ospitato "Raiperunanotte" e
"Tutti in piedi entra il
lavoro"), ha deciso di
trasmettere l’ultimo format
confezionato dalla squadra di
Annozero."Interpretiamo le
richieste dei nostri abbonati",
così il direttore di Sky Tg 24
Sarah Varetto.
L’avvio del programma è
stato confermato con il
messaggio video online "10 euro
di tivvù" di Santoro, che ha
promesso: "I vostri 10 euro
serviranno a costruire un
pezzettino di televisione senza
padroni economici e senza
padrini politici". Con queste
parole il conduttore ha
annunciato il suo approdo sul
Web con il sito
www.serviziopubblico.it
dell’associazione omonima,
costituita per la raccolta fondi in
favore del programma Comizi
d’amore, che avrà il compito di
garantire l’assenza totale di
censura. Tra i numerosissimi
sostenitori dell’iniziativa
‘Servizio Pubblico’ diversi i nomi
di spicco del mondo della
cultura, tra cui: Dario Fo,
Franca Rame, Adriano
Celentano, Elio Germano,
Roberto Vecchioni; molti anche i
personaggi politici: Giuliano
Pisapia, Luigi de Magistris,
Nichi Vendola, e tutti i 12
senatori dell’Italia dei Valori.
Le donazioni - rende noto
l’associazione - hanno superato
già quota mezzo milione di euro
e si avvicinano a 600 mila.
Mentre i sottoscrittori sono 50
mila. Il conduttore più discusso
del panorama televisivo italiano,
che ha recentemente rifiutato
anche l’offerta di La7 per essere
libero da ogni recinto, ha
annunciato che la prima
puntata di Comizi d’amore sarà
trasmessa da Cinecittà, nel
cuore di quella che è l’industria
più importante di Roma.
L’obiettivo da raggiungere per
Santoro e la sua squadra sarà
quello di arrivare al milione e
mezzo di persone; impresa
possibile per il programma che,
probabilmente, aprirà le porte a
un nuovo modo ti fare tivvù e
informazione. La libertà di
informazione è un bene troppo
prezioso da difendere e
rilanciare, anche attraverso
nuovi mezzi ( nuovi ‘Servizi
Pubblici’ ), per riaccendere una
consapevolezza critica e
culturale che nel nostro Paese
sembra essersi persa nel
disegno di una ragnatela
costruita intorno alla
mediocrità.
showbizshowbizshowbiz
showbiz
showbiz
showbiz
showbizshowbizshowbiz
showbiz
showbizshowbiz
showbiz
showbiz
I “COMIZI D’AMORE” DI SANTORO
66 NOVEMBRE 2011
di LAURA SAGGIO
I SOSTENITORINelle foto sopra: Elio Germano, RobertoVecchioni e Luigi de Magistris tra i sostenitoridell’iniziativa ‘Servizio Pubblico’
SHOWBIZ:_mastro Progress 28/10/11 12.06 Pagina 1
SPECIALE SALONE DELLA GIUSTIZIA 2011
68 NOVEMBRE 2011
Dal primo al 4 dicembre, alla Nuova Fiera di Roma, sarà in scena la giustizia. Per la sua terza edizione il Salone della Giustizia
ha organizzato un evento fieristico di forte interesse, con l'obiettivo di informare e rispondere al cittadino circa temi giuristici, e
non solo, di grande attualità. Perchè il nodo gordiano della giustizia è sempre a torto o ragione sotto i riflettori
IL SALONE DELLA GIUSTIZIA AL SERVIZIO DEI CITTADINI
GIUSTIZIA A CONFRONTO
di La
ura
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salone giustizia:_mastro Progress 02/11/11 12.42 Pagina 1
SPECIALE SALONE DELLA GIUSTIZIA 2011
69LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
iIl tema della giustizia nel nostro Paese èsenza alcun dubbio uno dei più caldi.
Il sistema giudiziario italiano, ormai daanni, sta vivendo una fase critica e necessitatempestivamente di una vera e profondariforma. Una riforma che parta prima di tut-to dalla politica che si impegni a risponderea un bisogno di giustizia sociale sempre piùurgente.
Il terribile deficit di legalità che affliggel'Italia è un dato allarmante che non accennaa diminuire. Problemi radicati come: l'illega-lità diffusa, la corruzione, la criminalità or-ganizzata, la giustizia inefficiente e ineffica-ce, influenzano in modo determinante la vi-ta dei cittadini e la qualità della nostra de-
mocrazia. Per contrastare questa preoccu-pante situazione c'è bisogno di far riemerge-re, dal punto di vista culturale, l'idea che tut-ti noi siamo membri di una comunità e cheil benessere di ciascuno dipende da quello
della collettività. Dal punto di vista politicourge varare delle riforme che estirpino allabase le incongruenze del nostro sistema poli-tico-giudiziario. In tal proposito un primopasso da compiere riguarda la riduzione delnumero dei processi; ogni anno da noi ini-ziano più processi civili di quanti ne comin-ciano in Spagna, Gran Bretagna e Franciamesse insieme.
Inoltre si celebrano processi del tuttoinutili, come quelli agli irreperibili (che poiportano a condanne dell'Italia da parte dellaCorte di Strasburgo) o per fatti di scarso ri-lievo.
Un altro problema, più volte sottolinea-to anche dal futuro presidente della BCEMario Draghi, riguarda i costi relativi all'i-nefficienza della giustizia civile. Una valangadi carta pari a 5,6 milioni di cause tra fasci-coli, ricorsi, perizie, fa perdere all'industriaitaliana ogni anno un punto del suo PIL.
La lentezza della giustizia è un altrodramma che sembra irrisolvibile; infatti leconciliazioni e le mediazioni sono merce ra-ra. I procedimenti proseguono nelle aule dei
tribunali a rilento. Il motivo lo spiega conchiarezza uno studio di Confindustria: “Inmolti ormai hanno fatto l'abitudine a ricorre-
re per via giudiziaria per dilazionare o aggira-re un adempimento piuttosto che per risolveredavvero la controversia”. Il tempo medio
✑ Il 3° SALONE DELLA GIUSTIZIAsi terrà presso la Fiera di Roma in Via Portuense, 1645 - Ingresso Est✑ Date: 1 - 4 dicembre 2011✑ Orari di apertura: dalle 10.00 alle 18.00L’ingresso è gratuitowww.salonedellagiustizia.it
DOVE E QUANDO
SALONE ISTITUZIONESopra: la ricostruzione dell'aula parlamentare alla nuovaFiera di Roma; sotto: il Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano
“u
”IL TEMPO MEDIO DEI PROCESSI ORDINARI DI PRIMO GRADOSUPERA I 1.000 GIORNI E PONE L’ITALIA AL 157MO POSTOSU 183 NELLE GRADUATORIE DELLA BANCA MONDIALE
salone giustizia:_mastro Progress 02/11/11 12.42 Pagina 2
dei processi ordinari di primo grado supera i1.000 giorni e pone l’Italia alla posizione157 su 183 nelle graduatorie della BancaMondiale.
Queste sono solo alcune delle questioniche verranno affrontate durante la terza edi-zione del Salone della Giustizia che si svol-gerà nel nuovo quartiere fieristico di Roma,dal primo al 4 dicembre. Un evento primonel suo genere, sia in Europa che nel mondo,che ha l'obiettivo di essere il cuore d'incon-tro e confronto tra i cittadini e i vari settoridi competenza. Attraverso un attento esame
della realtà durante i giorni della manifesta-zione si discuterà di tutte le inadempienzeistituzionali che ricadono sui cittadini e del-le iniziative legislative che potrebbero risol-verle. Un tema di estrema attualità che verràaffrontato durante la manifestazione saràquello relativo al mondo dell'avvocatura. Ve-nerdì 2 dicembre sarà la giornata dedicata alcontatto tra il pubblico e gli avvocati profes-sionisti, che metteranno a disposizione deicittadini “La porta del diritto” (prestazionivolontarie di 200 avvocati), un orientamen-to legale gratuito su tutte le materie di mag-giore interesse. Tra gli altri temi del Salone sidiscuterà anche, insieme alla fondazioneAnia per la sicurezza stradale, riguardo l'ade-guatezza delle pene per il mancato rispettodelle regole stradali e sull'eventuale introdu-zione di una nuova e specifica fattispecie direato, quello di "omicidio stradale".
Al centro dei tre convegni che affronte-ranno questioni rilevanti come le contraffa-zioni dei farmaci, la malasanità, la tutela deiminori, ci sarà il tema della sanità.
Quest'anno l'evento ha ricevuto l'Altopatronato del presiden-te della Repubblica
Giorgio Napolitano cheha definito il Salone: “una
nuova forma dicomunicazioneistituzionale”.
Un atte-stato di stimaimpor t an t eche da risal-to all'inizia-tiva, con-
ferndogli unvalore innovativo e di prestigio.
Valore riconosciuto anche dal presidente del-la Camera Gianfranco Fini che, al terminedella visita ai quattro padiglioni, si è detto“lieto che al Salone si possa discutere pubblica-mente di idee e progetti funzionali per unagiustizia ispirata a criteri di efficienza e diequità”.
Senato e Camera dei Deputati avrannoi loro stand ufficiali, ma anche numerosi mi-nisteri, la Suprema Corte di Cassazione, ilConsiglio Superiore della Magistratura,l’Associazione Nazionale Magistrati, ilConsiglio Nazionale Forense, tutti gli or-dini professionali e tutte le forze di Poli-zia; con lo scopo di offrire un dialogo al-largato e interattivo.L'obiettivo del Salonesarà quello di informare il cittadino medio
su temi che troppo spesso sono ritenutiastrusi e difficilmente inquadrabili nellarealtà quotidiana.
L'occasione di un confronto diretto trapubblico e professionisti è un atto di respon-sabilità che le istuzioni dovrebbero garantireal nostro Paese anche e, specialmente, al difuori di un evento dedicato specifico.
Che sia un nuovo punto di partenza percostruire un futuro più efficente, uguale, esolido e “giusto” per tutti.
SPECIALE SALONE DELLA GIUSTIZIA 2011
PROTAGONISTI E ISTITUZIONINella pagina da sinistra: la banda della Polizia Penitenziaria; il presidente della Camera Gianfranco Fini. A fianco: la Deadella Giustizia. Sotto il “Sigillo di Stato”
70 NOVEMBRE 2011
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salone giustizia:_mastro Progress 02/11/11 12.42 Pagina 3
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artdi LAURA SAGGIO
“HOMO SAPIENS” IN MOSTRA
72 NOVEMBRE 2011
La mostra “Homo Sapiens.La grande storia delladiversità umana”, inprogramma dall’11 novembrea Roma presso il Palazzo delleEsposizioni, è un viaggio nellastoria, la nostra.
Un cammino iniziato
duecentomila anni fa, da una
piccola valle dell'odierna
Etiopia, che di migrazione in
migrazione ha portato l'uomo a
popolare l’intero pianeta, fino a
costruire il variegato mosaico
dell'attuale civiltà umana. La
mostra, interamente concepita
in Italia, è la prima al mondo
che è riuscita nell'ambizioso
progetto di rappresentare la
storia dell’umanità. Questo
grande risultato è stato
possibile grazie allo studio di
un gruppo di scienziati
appartenenti a differenti
discipline e coordinati da Luigi
Luca Cavalli Sforza, provenienti
da diversi paesi del mondo, tra
cui ( oltre l'Italia ): Stati Uniti,
Israele, Germania, Francia,
Australia, Georgia, Sud Africa.
Genetisti, linguisti, antropologi
e paleoantropologi, che per
decenni hanno analizzato
molecole, fossili, culture,
lingue delle diverse civiltà,
hanno unito i risultati delle loro
ricerche per dare vita a un
dettagliato affresco della storia
dell'evoluzione umana. “Homo
sapiens”, attraverso l'ausilio di
nuovi linguaggi interattivi e
multimediali, parla di noi
insegnandoci ad osservare il
passato, e forse anche il futuro,
con uno sguardo più cosciente.
"La mostra vi farà vedere tutto
quello che storia e geografia
possono insegnarvi intorno a
quello che avete sempre voluto
sapere sul mondo a cui
appartenete, e persino su voi
stessi"; queste le parole del
curatore Luigi Luca Cavalli
Sforza.
La mostra divisa in sei
sezioni ( Mal d'Africa; La
solitudine è un'invenzione
recente; I geni, i popoli, le
lingue; Tracce di mondi perduti;
Italia, l'unità nella diversità;
Tutti parenti, tutti differenti: le
radici intrecciate della civiltà ),
offrirà al visitatore l'occasione
di ammirare: decine di oggetti
originali provenienti da ogni
parte del mondo (Australia,
Sudafrica, Stati Uniti, Georgia,
Israele, Spagna, Francia,
Germania, Slovenia, Italia) tra i
quali: fossili, utensili,
manufatti, opere d’arte, opere
etnografiche, documenti
antichissimi; rappresentazioni
sensazionali: dal "cugino"
Neanderthal alla vicenda del
piccolo Uomo di Flores e del
misterioso Uomo di Denisova
(Siberia); modelli a scala reale
di ominidi e colossali animali
estinti.
La mostra saprà inoltre
coinvolgere interamente
l'attenzione del visitatore
grazie a delle installazioni
interattive e postazioni hands-
on che, integrate con proiezioni
video e foto davvero suggestive
(come la prima camminata
dell’umanità, a Laetoli, in
Tanzania, 3,75 milioni di anni
fa), permetteranno di fare un
emozionante tuffo virtuale nel
passato. Il messaggio che
questo viaggio nel tempo vuole
dare è che anche se le radici
del genere umano sono tutte
diverse, esse sono unite
biologicamente fra loro. Una
verità che dovrebbe insegnarci
a riflettere con più
consapevolezza su temi quali:
l'uguaglianza, il razzismo, la
solidarietà civile e sociale;
ancora oggi, troppo spesso,
maltrattati.
✑ LA GRANDE STORIADELLA DIVERSITÀ UMANALuogo: Palazzo delle
Esposizioni
Curatori: Luigi Luca Cavalli
Sforza, Telmo Pievani
Città: Roma
Data: dall’11 Novembre
al 12 Febbraio 2012
www.palazzoesposizioni.it
HOMO SAPIENS
ARTE:_mastro Progress 28/10/11 12.09 Pagina 1
MUSICA LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO DELL’OPERA
74 NOVEMBRE 2011
Tutto è pronto per l'inaugurazione della nuova stagione del Teatro dell'Opera di
Roma. Un'annata che si preannuncia particolarmente interessante, non soltanto
per il ricco programma in cartellone, ma soprattutto per la presenza del Maestro
Muti alla direzione del Teatro. Grande attesa per un grande evento
SOTTO IL SEGNO DI MUTI
lLa notizia sensazionale è la lettera scrit-ta a mano dal Maestro Riccardo Muti in ri-sposta ai Professori dell’Orchestra del teatroche gli chiedevano di diventare DirettoreOnorario a vita dell’Opera di Roma. Un an-nuncio che conferisce lustro e soddisfazioneal Teatro e ha inorgoglito molto il sindacodella Capitale e Presidente del Teatro, GianniAlemanno e il Sovrintendente Catello De
Martino e che conferisce Ma la notizia ancorpiù sensazionale è che l’eccellenza artistica delMaestro non rimarrà solo una carica onoraria.Il ricco cartellone della stagione 2012 saràinaugurato, infatti, dal Macbeth di Verdi (7recite dal 27 novembre all’11 dicembre), di-retto da Muti con la regia di Peter Stein e pro-dotto dall’Opera di Roma in collaborazionecon il Festival Musicale di Salisburgo.
Si tratta di un nuovo allestimento, ria-dattato agli spazi del Teatro dell’Opera, chemantiene l’idea creativa e originaria di regia,scene e costumi. Nel ruolo della protagoni-sta del melodramma verdiano il soprano Ta-tiana Serjan (già apprezzata dal pubblico ro-
mano ne “La battaglia diLegnano), che duranteil Festival di Salisbur-
di Ag
nese
De D
onat
o MACBETH INAUGURA LASTAGIONE OPERISTICA ROMANA
teatro opera 1:_mastro Progress 28/10/11 12.10 Pagina 1
MUSICA LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO DELL’OPERA
go ha ottenuto un grande successo di pubbli-co e di critica. Un Teatro dell’Opera, quindi,inserito nel circuito internazionale della gran-de musica con coproduzioni e collaborazioniimportanti per le opere in programma. Comesottolinea il direttore artistico Alessio Vlad:“La stagione artistica sarà all’insegna di nomiinteressanti e autorevoli”.
Dopo l’inaugurazione con Macbeth, in-fatti, sarà la volta di un raro Candide, operettacomica di Leonard Bernstein con il direttoreamericano Wayne Marshal e la partecipazionedi Adriana Asti (5 recite dal 18 al 24 gennaio),si va avanti con l’amatissima Madama Butter-fly con la regia di Giorgio Ferrara (7 recite dal21-28 febbraio), segue Il Flauto magico, spet-tacolo ereditato dal Covent Garden di Londra, sul podio l’americano Erik Nilsen (5 recite dal27 marzo all’1 aprile). Si continua con Il Bar-biere di Siviglia diretto da Bruno Campanella(7 recite18 aprile al 9 dicembre).
Verdi tornerà di nuovo protagonista conAttila, ancora con la direzione di Muti, in unnuovo allestimento affidato alla regia, scene ecostumi di Pier Luigi Pizzi (6 recite dal 25maggio al 5 giugno). Il cartellone prosegue conA Midsummer Night’s Dream con la direzionedi Paul Curran e la regia di James Conton (5recite dal19 al 26 giugno).Una chicca annun-ciata per il prossimo ottobre (6 recite dal 23 al31): La Gioconda di Amilcare Ponchielli con ilduo Roberto Abbado e Pier Luigi Pizzi.
Un’opera assente dalle scene da vent’anni,
molto amata dal grande pubblico (come com-menta lo stesso Vlad: “Si dice che chi non amaLa Gioconda non ami davvero la lirica”), e ac-clamata soprattutto per le sue stupende arie eper i suoi balletti.
Ricchissimo anche il cartellone della dan-za messo a punto dal direttore del Corpo diBallo dell’Opera Micha van Hoecke: cinque ti-toli di danza (uno più dell’anno passato!), chevanno dalla rivisitazione dei classici, come LoSchiaccianoci e Coppelia, per aprirsi quindi al-le influenze artistiche dei coreografi americani.
Micha, infatti, ritiene opportuno precisa-re che “un corpo di ballo non deve fermarsi aiballetti classici , ma deve anche prendere con-fidenza con tutto quello che la danza modernae contemporanea ha creato e prodotto” e quin-di propone fra l’altro una serata con le operedei coreografi americani Graham, Humphrey,Limòn, Ailey. Questa difficile e importantescelta di portare in scena le coreografie di quat-tro “mostri sacri” della danza america arrivadopo la rassicurazione del sovrintendente cheannuncia di concretizzare al più presto nuoveassunzioni per il Corpo di Ballo del-l’Opera che hasofferto, nella pas-sata stagione, dellamancanza di fondi.In periodo natalizio,come in tutti i teatririspettabili si program-ma Lo Schiaccianoci,specialmente per farpiacere ai bambini,corpo di ballo natural-mente dell’Opera conqualche ospite illu-stre: Anna Osad-cenko, Bojana Ne-
nodovic Otrin, Evan McKie, Anton Bogov eAlessandro Macrio (9 recite dal 20 al 30 di-cembre). Seguirà in febbraio (con 5 recite dal3 all’8) Coppelia dove ci sarà la bella sorpresadi vedere ancora sul palcoscenico Denis Ganioinsieme al suo bellissimo e bravissimo figlioMathieu stella dell’Opera di Parigi. L’Arte del-la danza americana sarà una serata inusuale efantastica con le creazioni dei quattro grandicoreografi statunitensi (5 recite dal 6 al 10marzo).Uno spettacolo ricco e nostalgico saràquello dedicato a Maurice Béjart, amico emaestro di Micha che ha scelto tre titoli quali:“Ce que Maurice me dit”, “Symphonie pour
un homme seul” e “Gaité parisienne suite”.Quindi una magnifica Romeo e Giulietta nel-la coreografia di John Cranko con interpretieccellenti (11 recite dal 26 sett.al 7 ott.). Dal14 al 19 aprile in programma serate di ballet-to italiano al Teatro Nazionale con i coreogra-fi Rossi, Abbondanza e Bigonzetti.
Accanto alla magia delle opere e dei bal-letti, per impegno preciso annunciato dal So-vrintendente Catello De Martino è stata crea-ta anche una stagione di concerti sinfonici
con direttori di fama internazionale, daWayne Marshall a Pinchas Steinberg, invari luoghi della città. Una stagione chepone il Teatro dell’Opera tra i grandi
teatri di prestigio internazionale an-che per l’immagine legata al Mae-
stro Riccardo Muti.
75
IN CARTELLONESopra: “Candide”, operetta comica di Leonard Bernstein conil direttore americano Wayne Marshal e la partecipazione diAdriana Asti. A destra: il direttore del Corpo di Ballodell’Opera Micha van Hoecke
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LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
teatro opera 1:_mastro Progress 28/10/11 12.10 Pagina 2
MUSICA INTERVISTA AL MAESTRO ALESSIO VLAD
76 NOVEMBRE 2011
Il cognome è celebre e la musica, ovviamente, è nel suo dna. Alessio Vlad, direttore artistico del Teatro dell’Opera
di Roma, ha ereditato dai suoi maestri (è stato allievo di Bernstein) e ancor prima dalla sua famiglia
(è figlio del celebre compositore Roman) l’amore e la passione per la musica
ECCO COME NASCE UNA STAGIONEOPERISTICA DI SUCCESSO
PARLA IL DIRETTORE ARTISTICO DELL'OPERA DI ROMA
dDopo gli studi all’Accademia di SantaCecilia è stato allievo di importanti maestri.Che ricordo ha di quelle esperienze?
Non nascondo che ho avuto anche tante al-tre esperienze importanti. Anche la collaborazio-ne che ho con Riccardo Muti in questo momentoal Teatro dell’Opera fa parte di un percorso for-mativo che ho avuto con lui, perché quando miopadre era direttore artistico del Maggio MusicaleFiorentino alla fine degli anni Sessanta, inizioanni Settanta, in quegli anni Muti iniziava lasua carriera come direttore d’Orchestra e mi ricor-do che ho assistito a tantissime sue prove, a tanteesecuzioni e il suo modo di lavorare lo ritrovo
dopo tanti anni. Ho avuto anchela fortuna di partecipare al
Festival dei Due Mondi diSpoleto, a metà degli an-
ni Settanta, comedirettore d’or-
chestra e ho incontrato personaggi come LuchinoVisconti, Eduardo De Filippo che mi hanno inse-gnato il rigore nel modo di fare teatro.
Nella sua carriera ci sono anche delleesperienze nella composizione per il cinema.E’ stato allievo anche di molti registi?
Ho visto provare Visconti, Eduardo, Streh-ler, ho composto anche per registi cinematograficidi nuova generazione, ho scritto molta musica peril cinema, come Bernardo Bertolucci. Ho collabo-rato per 20 anni anche con Franco Zeffirelli scri-vendo per lui tanta musica per il teatro e per il ci-nema. E Zeffirelli per quanto riguarda il teatrorappresenta una lezione di continuità, sia con Vi-sconti e sia per colui che è stato un grande diret-tore d’orchestra e di teatro come Tullio Serafini,maestro che ha dato una organizzazione e uncerto tipo di vita al teatro musicale in Italia.
Lei è stato allievo di Leonard Bernstein.Quanto ha influito sulla sua formazione?
di Mo
nica
Rossi
teatro 2:_mastro Progress 02/11/11 12.43 Pagina 1
MUSICA INTERVISTA AL MAESTRO ALESSIO VLAD
Nella mia formazione sono stato molto for-tunato, ho avuto occasione di stare vicino a per-sone eccezionali. Leonard Bernstein, sicuramenteè stato uno di questi. Allora, io suonavo bene ilpianoforte e per lui ho preparato diverse opere alpiano, le opere italiane. Da Bernstein ho impa-rato soprattutto un tipo di approccio, libero neiconfronti della musica, senza paraocchi, in cuiquello che conta è l’onestà intellettuale di chiproduce qualcosa.
Tra le opere in programma nella pros-sima stagione c’è un’opera di Bernstein dirara esecuzione come “Candide”. E’ per ca-so un omaggio al maestro?
L’idea di fare “Candide” all’Opera di Ro-ma, nasce in realtà da diverse considerazioni. Èvenuta subito quando l’anno scorso il Sovrinten-dente, trovandomi pienamente consenziente, haespresso il desiderio che l’Orchestra uscisse dallabuca. Così abbiamo fatto una serie di concertisinfonici invitando il fenomeno musicale Wayne
Marshall che fece un bellissimo concerto qui aRoma con musiche di Gershwin e Bernstein eavendo Marshall qui mi è venuto naturale chie-dergli di fare il Candide, di cui io già avevo mes-so in scena a Napoli diversi anni fa dove è statoun gran successo e mi auguro che a Roma abbialo stesso esito fortunato.
Oltre al cartellone la notizia sensazio-nale di questa stagione è sicuramente la ca-rica onoraria di direttore del Maestro Ric-cardo Muti. Cosa ne pensa?
Innanzitutto bisogna dire che quello delmaestro Muti è un atto di grande generosità neiconfronti del nostro Paese che sta vivendo un mo-mento difficile per quanto riguarda l’investimentonella cultura. E in questo Muti, proprio partendoda questo teatro è diventato un alfiere di questalotta, di questa resistenza, per affermare i nostrivalori profondi che risiedono nella cultura. Cultu-ra che soprattutto per quanto riguarda l’opera sitrasforma nell’occupazione di tante persone. Per-
ché forse non tutti sanno quanto lavoro c’è e quan-te persone ci sono dietro ogni apertura di sipario.
Che ruolo avrà il maestro Muti rispet-to al suo? Vi confronterete su alcune scelte?
Il maestro Muti ed io veniamo dallo stessaformazione, dallo stesso mondo quindi certi tipidi scelta vengono naturali e non ce lo dobbiamonemmeno dire. Per questo c’è una ragione per cuiMuti mi ha voluto accanto a sé in questo teatro.Lui mi lascia una grande libertà perché è unapersona che lascia grande libertà. È ovvio che iomi devo confrontare con quello che deve essere ilsuo livello, non è un problema da poco. Credoche Muti ci possa insegnare moltissimo. Non ve-do il problema e lo sforzo di Muti è quello di farpassare un’idea di modo di fare teatro che è un’i-dea che molte persone non condividono. È piùdifficile ovviamente, implica maggior impegno.Non tutti vogliono riconoscersi in questo percor-so. Ma credo sia l’unico modo, oggi, per far sì cheun teatro arrivi a certi vertici di qualità.
77LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
✑ TEATRO DELL'OPERAPrestigiosa e particolare, la lunga storia
del Teatro dell’Opera di Roma. Per quasi
mezzo secolo, tra la sua edificazione
(1879) e l'acquisto dall’allora
governatorato della città (1926) porta il
nome dell’imprenditore edile, un romano
d’adozione, che l’ha tenacemente voluto:
Domenico Costanzi. Terminato in tempi
record, diciotto mesi, sull’area
anticamente occupata dalla villa di
Eliogabalo, il Teatro Costanzi è
inaugurato il 27 novembre 1880
dall’opera Semiramide di Gioachino
Rossini. Di Costanzi sarà il vanto di aver
battezzato «prime assolute» di opere poi
diventate famosissime. Un titolo per tutti:
Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni
(17 maggio 1890). Il primo punto di
svolta, nel 1926: il Comune di Roma, per
volontà di Mussolini, decide di acquistare
il Costanzi. La denominazione diventa
Teatro Reale dell’Opera.
Con l’avvento della Repubblica viene
acquisita invece la denominazione di
Teatro dell’Opera. In oltre un secolo di
vita, centoventotto anni per l’esattezza,
l’Opera di Roma ha scritto tante pagine
memorabili nella storia del teatro
musicale, della lirica, della danza.
LA STORIA
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teatro 2:_mastro Progress 28/10/11 17.51 Pagina 2
cinemacinemacinemacinema
cinema
cinemacinema
cinemacinema
cinema
cinemacinema
di ROBERTA CESARI
Sarà un'edizione specialeche darà spazio e visibilitàsoprattutto al racconto deglieventi socio-politici chestanno coinvolgendo tutto ilmondo arabo e l'area euro-mediterranea, i luoghi diricerca del festival. A Roma,dal 19 al 27 novembre 2011.
Ospiti d'Onore
dell'edizione 2011 saranno
Tunisia ed Egitto per la
sponda Sud e Romania, tra le
più giovani democrazie
europee, in rappresentanza
della sponda Nord.
La partecipazione di
Tunisia ed Egitto,
paesi epicentri della
cosidetta
Rivoluzione dei
Gelsomini,
conferma
l'intenzione di trasformare
l'edizione 2011 del MedFilm
Festival in un luogo libero e
partecipato di accoglienza,
diffusione e comunicazione di
quello straordinario
movimento definito Primavera
Araba.
Un'edizione
particolarmente sentita in
considerazione degli eventi di
portata storica che hanno
cambiato radicalmente gli
assetti socio politici del Nord
Africa, ma soprattutto hanno
cambiato l'immagine che il
mondo intero ha di questi
popoli, che, con sorprendente
forza e identità, hanno saputo
caratterizzare la protesta nel
segno della ricerca di libertà
e democrazia, soprattutto
grazie alla spinta dei giovani
che in questi paesi
rappresentano la
maggioranza
della popolazione.
La Romania, sarà
presente con una
cinematografia in forte
crescita, che per qualità ed
intensità dei contenuti, sta
conquistando importanti
riconoscimenti nei principali
festival internazionali.
Attraverso i film rumeni
sarà possibile fare un viaggio
al centro dell'Europa, in un
paese noto in Italia più per il
fenomeno dell'Immigrazione
e dei Rom che per le
ricchezze naturali ed
artistiche di cui invece è
ricco.
Ricordando che la sua è
una giovanissima democrazia,
anch'essa nata sull'onda di
uno straordinario evento
storico, la caduta del Muro di
Berlino, la Romania
racconterà la veloce
trasformazione sociale ed
economica che sta vivendo,
rivendicando un ruolo
primario nello sviluppo
culturale ed economico
dell'Europa, anche in
considerazione delle notevoli
ricchezze di gas e petrolio di
cui dispone.
www.medfilmfestival.org
MEDFILM FESTIVAL 2011
✑ ROMA-ISTANBUL:CROSSING THE BRIDGESi rinnova l'appuntamento
con il cinema turco a Roma.
Dopo gli Incontri
Professionali di Istanbul
realizzati lo scorso 14 aprile
in collaborazione con il
Ministero dello Sviluppo
Economico e l'ICE, a
novembre MedFilm ospiterà
a Roma, com'è ormai
tradizione, una selezione di
film tra i più rappresentativi
e recenti della
cinematografia turca; uno
spazio permanente di grande
visibilità dedicato al cinema
turco, con anteprime,
incontri, eventi.
TURCHI A ROMA
cinema:_mastro Progress 28/10/11 12.11 Pagina 1
CINEMA IL FESTIVAL DI TORINO COMPIE (QUASI) 30 ANNI
80 NOVEMBRE 2011
Molte opere inedite, spazio al cinema indipendente e una sempre più pronunciata
strizzatina d'occhio alle produzione d'oltreoceano. Il Festival del Cinema di Torino,
prova a rispondere alla kermesse capitolina con un programma ricco e varigato, in
attesa del suo trentesimo compleanno, nel 2012
PELLICOLE SOTTO LA MOLE
TORINO FILM FESTIVAL 2011
l’“L’arte di vincere” (Moneyball) è il filmche aprirà il 25 novembre, al Teatro Regio, il29° Torino Film Festival. Questo secondo filmdi Bennett Miller, che ha esordito con TrumanCapote – “A sangue freddo” (2005, che gli èvalso la nomination all’Oscar), è basato sull’o-monimo libro di Michael M. Lewis e raccontala vera storia di Billy Beane, general managerdella Oakland Athletics, che nonostante un
budget bassissimo riuscì a costruire unasquadra di baseball di successo e fu imitato
da tutte le altre squadre. Nel cast, grandinomi come Brad Pitt, Jonah Hill, Phi-
lip Seymour Hoffman. Sicuramentela carta più importante giocata dagli
organizzatori di un Festival che èsempre stato un'oasi del cinema
indipendente ma che, negli ulti-mi anni, si sta avvicinando pe-
ricolosamente alle grosse ker-messe cinematografiche con-tinenali, per contenuti e te-
mi trattati. Ad ogni modo, il 29° “TorinoFilm Festival”, nella sua principale sezionecompetitiva proporrà 16 film di nuova produ-zione inediti in Italia, vedrà una retrospettivaincentrata sulle opere di un maestro del cine-ma indipendente: Robert Altman di cui cin-que giorni prima del via alla manifestazioneverranno ricordati i cinque anni dalla scom-parsa. Si potranno gustare oltre quaranta lun-gometraggi da lui diretti per il grande scher-mo. Prevista anche la proiezione di una sele-
di Ro
berta
Ces
ari
torino:_mastro Progress 02/11/11 12.44 Pagina 1
CINEMA IL FESTIVAL DI TORINO COMPIE (QUASI) 30 ANNI
zione delle serie tv da lui firmate. Come “Bo-nanza”, “Combat!” e “Alfred Hitchcock pre-senta”.
Verrà proposta poi una mostra fotografi-ca allestita nelle sale della mole antonelliana.Del TFF saranno ospiti alcuni collaboratoristorici di Altman il cui esordio risale a metàdegli anni ’50 del secolo scorso con “The de-linquents” e un documentario su James Dean.Del 1970 “M.A.S.H.” che vinse la “Palmad’oro” a Cannes: quest’esplosiva satira sullaguerra di Corea sconvolse qualsiasi schemanarrativo tradizionale. Al suo interno un’ama-rissima saga sull’America disillusa, tradita esconcertata. Le sue realizzazioni sono stati ve-
ri e propri affreschi del disorientamento delpopolo statunitense davanti alla caduta rovi-nosa del sogno a “stelle e strisce”. Nel corsodella sua vita - in cui ha vinto anche un “Or-so d’oro”, un “Leone d’oro”, un “Golden glo-be” e un Oscar alla carriera – è passato daglieroi del western al noir, ai gangster-film, allacommedia e ai drammi psicologici e familiari.“Radio America” è stato il suo ultimo, malin-conico, graffiante, capolavoro del 2006.
Antonio Albanese, Ascanio Celestini, Mi-chele Placido, Kim Rossi Stuart, Sergio Rubini:questi sono invece i protagonisti della sezioneFigli e Amanti. Quest’anno il TFF ha infattiscelto di ospitare autori che alternano la profes-sione di attore a quella di regista. La sezione,fortemente voluta dal direttore Gianni Amelio,anche quest’anno porterà a Torino cinque af-fermati nomi del panorama cinematograficoitaliano, ciascuno portavoce di diverse genera-zioni, tendenze, linee espressive e tematiche.Ognuno di loro sceglierà tra i film del passatoquello che ha “acceso” la sua passione per il ci-nema e ne ha in tal modo ispirato e segnato illavoro. Dopo la proiezione del film scelto, ogniregista condividerà con il pubblico in sala ilmomento e il significato di tale scoperta, il le-game che ha instaurato con l’opera presentata econ il suo autore. Un critico, un esperto, unostorico del cinema, di volta in volta diverso, af-fiancherà il regista e con le sue domande ten-terà di scoprire il “cuore” di questa passione.
Un altro omaggio, in “Rapporto confi-denziale”, sarà quello che verrà fatto a SionSono, eccentrico e travolgente poeta, roman-ziere e cineasta giapponese. Visionario, provo-catorio e torrenziale, ama mescolare psicanali-si, mélo, cultura pop, horror, politica, serialkiller e dark ladies. “Suicide circle”, “Strangecircus”, “Love exposure”, “Lords of Chaos” e“Cold fish” sono i titoli più noti della sua pro-duzione ricca e complessa che verrà presenta-ta nella sua quasi totalità al TFF. Che, comesempre, sarà incentrato sul cinema giovanecon l’obiettivo di scoprire talenti innovativi,che esprimono le migliori tendenze contem-poranee. Proprio come l’anno scorso, il TFF
sembra quindi star preparando per il suo pub-blico un’altra bella edizione. Nella sezionefuori concorso Festa Mobile, il primo titolosarà: The Descendants, il nuovo film diAlexander Payne, tra gli autori americani in-dipendenti più importanti di questi ultimianni, ed interpretato da George Clooney. Sicontinua con Terri, il nuovo film di Azazel Ja-cobs, già a Torino tre anni fa in concorso conil sottovalutato Momma’s Man.
E ancora Albert Nobbs di Rodrigo Gar-cia, atteso film con Glenn Close in panni ma-schili, il discusso thriller Wrecked con AdrienBrody, L’illusion comique di Mathieu Amal-ric, Il sorriso del capo, il documentario diMarco Bechis sul fascismo realizzato con inso-liti materiali inediti del Luce. Vi ricordiamoinoltre che il Gran premio Torino verrà asse-gnato ad Aki Kaurismaki. Il regista franceseEugène Green sarà invece il protagonista del-l’Omaggio della sezione Onde. Autore di filmdi rarefatta poesia, che si confrontano col cor-po vivo della cultura e del cinema europei,Eugène Green è figura di rilievo non solo per lasua attività di cineasta, ma anche come dram-maturgo, impegnato a confrontarsi con la tra-dizione teatrale e musicale barocca, e comescrittore dedito al romanzo e alla saggistica.Eugène Green sarà a Torino per accompagnarel’integrale della sua opera cinematografica, apartire dal suo film d’esordio, Toutes les nuits(2001, Premio Delluc Opera Prima).
81LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
ROBERT ALTMAN STORYSopra: Robert Altman sul set di Radio America (A PrairieHome Companion, 2006); Donald Sutherland ed Elliott Gouldin M.A.S.H. (1969). A destra: Sion Sono, eccentrico etravolgente poeta, romanziere e cineasta giapponese
FIGLI E AMANTISotto da sinistra: Antonio Albanese, Ascanio Celestini e KimRossi Stuart sono i protagonisti della sezione “Figli e Amanti” ■
torino:_mastro Progress 02/11/11 12.44 Pagina 2
LUSSO LA FIERA LUXURY & YACHTS 2011
82 NOVEMBRE 2011
IL SALONE DEL LUSSO DI VERONA
di Fla
via A
liber
ti
TUTTE LE ANIME DEL LUSSO OSPITI A VERONA
salone verona:_mastro Progress 28/10/11 12.33 Pagina 1
iConsiderato l'evento più importante a livello europeo per i brand principali del
settore, quest'anno il Salone del Lusso di Verona, sotto il format concettuale
“The new vision of luxury” cerca di declinare tutte le anime del lusso per
condurre i visitatori all'interno di diversi percorsi dedicati all'arredamento,
alla gioielleria, alla tecnologia, ai motori, alla navigazione e alla moda
Il lusso è oggetto di desiderio o semplice fonte di curiosità. Da sempre si associa alla mo-da, quindi ad un'interpretazione mutevole dell'estetica e della ricerca d'identità di una societàe di un certo tempo. Negli ultimi 30 o 40 anni è avvenuta un'evoluzione forte nell'ambito del-la creatività. Mentre prima una concezione, un design, un'idea portata avanti da una marca, po-teva avere una lunga durata e il cambiamento avveniva per gradi, oggi le trasformazioni sonorapide, sembrano rispondere alla fretta della vita quotidiana, al desiderio di novità di cui ci nu-triamo.
A volte osservando vetrine di Gucci, Prada, Versace, Armani, Vuitton, ci chiediamo cosadefinisca a tutti gli effetti un oggetto “di lusso”. In alcuni casi sembra essere determinato dal-la bellezza “oggettiva” di un prodotto, ad esempio se realizzato con materiali preziosi comeoro o diamanti che per la rarità e per le qualità ottiche sono da sempre ricercati dall'uomo esfruttati per esaltare uno status symbol. Oggi poi una parte importante nella costruzionedell'oggetto di lusso è rappresentata dalla pubblicità che può rendere desiderato un pro-dotto più di un altro, soprattutto se la marca che lo fabbrica ha già una tradizione in quelsettore. Si può aggiungere a questo elenco di definizioni di “lusso” tutto ciò che è rara-mente raggiungibile, includendo quindi un viaggio che richiede costi elevati o, perchéno, il lusso di potersi permettere molto tempo libero da dedicare a sé stessi, alla lettu-ra o a qualsiasi passatempo. Il concetto di lusso è quindi fortemente sfaccettato, edè questa sua essenza non univoca che vuole essere espressa quest'anno attraver-so il Luxury & Yachts 2011 per rappresentarne tutta l'eleganza, la du- u
salone verona:_mastro Progress 28/10/11 12.33 Pagina 2
84 NOVEMBRE 2011
LUSSI E DESIDERIClassico, innovativo, fastoso, flamboyant: queste sono ledefinizioni di “lusso” sviluppate all'interno del salone Luxury& Yachts 2011, che si terrà a Verona dal 24 al 27Novembre. Una novità introdotta quest'anno è il“FuoriSalone”, dove gli espositori possono proseguire la presentazione delle proprie creazioni anche sfruttando gli ambienti offerti dalla città di Verona
revolezza, la raffinatezza, l'innovazione, il fasto-so e l'inaccessibile fino al “flamboyant”, quindial lusso ostentativo, eccessivo e fiabesco. Il salo-ne è ovviamente un punto d'incontro per tuttigli attori dell'industria del lusso, nella quale l'I-talia occupa sicuramente un posto d'onore. Legriffe italiane godono infatti di un costante suc-cesso in diversi paesi, dagli Stati Uniti, al Giap-pone e alla Cina. Le date di svolgimento dellafiera sono state scelte per favorire l'interesse diun maggior numero di visitatori in vista del Na-tale, rispetto al periodo inizialmente previsto di
Febbraio. Le firme presenti alla fiera sono le piùfamose a livello mondiale in ogni ambito, daquello tecnologico e del benessere come Jacuz-zi, al design di Mogentale e Pesavento fino ai bi-liardi di Cavicchi. Un'ampia zona della fierasarà inoltre dedicata al “Food & Wine” apren-do il salone del lusso alle eccellenze in ambitoenogastronomico. I visitatori “Exclusive” po-tranno accedere ad un'area riservata, un loungedove assaggiare i piatti preparati da quattro chefstellati di ambito internazionale che si alterne-ranno nelle diverse giornate dedicate all'evento.Il salone può rappresentare per tutti un'idea perun fine settimana diverso per stupirsi di frontealle automobili sportive più belle, a gioielli, an-tiquariato, arte contemporanea, arredi, abbi-gliamento e ovviamen-te è un'occasio-
ne per visitare le bellezze storico artistiche dellacittà di Verona. Dal 26 Novembre verrà inoltreinaugurata, nella splendida cornice del Palazzodella Gran Guardia, la mostra “Il Settecento aVerona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari”, un evento danon perdere per chi si troverà a Verona in visitaal salone del lusso.
✑ L'accesso ai visitatori è consentitodalle ore 10:30 alle ore 20:30, da giovedì24 a domenica 27 Novembre 2011. I biglietti si acquistano a partire dal 24Novembre presso la biglietteriaCangrande ubicata nell'accesso di Vialedel Lavoro. Il prezzo del biglietto standard è di 30Euro, il prezzo del biglietto Exclusive èdi 110 Euro. Il biglietto Exclusive dàdiritto di accesso all'Area Exclusive aduna unica sessione giornaliera negliorari: 10:00-14:00 (prima sessione) e16:00-20:00 (seconda sessione). La location è il quartiere di VeronaFiere,all'interno dei padiglioni 1, 2, 3, 4, 5.L'ingresso per Luxury & Yachts 2011avviene attraverso l'entrata Cangrande.
DOVE, COME , QUANDO
APPUNTAMENTO IN FIERALa storia della Fiera del Lusso, a Verona, ha inizio nel 2003,quando occupava un solo padiglione per ospitare 68espositori. Negli anni l'evento ha assunto nuove dimensionifino a raggiungere i 5 padiglioni di questa edizione
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“
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Il lusso è per alcuni oggetto di desideri,per altri semplice fonte di curiosità. Dasempre si associa alla moda, quindi adun'interpretazione mutevole dell'esteticae della ricerca d'identità di una società edi un certo tempo
salone verona:_mastro Progress 02/11/11 12.46 Pagina 3
MODA IL FENOMENO DEL VINTAGE
86 NOVEMBRE 2011
Datato, vecchio, antico: dove si nasconde e in quali
canoni rientra il vintage? Semplice moda o
fenomeno culturale, il vintage è entrato a far
parte dell'estetica postmoderna, attraversando
trasversalmente le attuali tendenze per fondersi
con materiali innovativi e nuove tecnologie...
SENZA NESSUNA REGOLA
FORME E ORIGINI DEL VINTAGE
lLe linee, le forme e i colori degli anni 60e 70, così come dei 50 e degli 80, si possonooggi rintracciare in tutti gli ambienti, dalle sfi-late d'alta moda ai banchi dei mercatini o i sa-loni dei parrucchieri. A volte pochi dettagli la-sciano intuire un'epoca. In altri casi riportanopiù marcatamente al passato.
Il successo del vintage non è giustificatosolo dalla rinascita di un gusto vagamente re-trò: va oltre il semplice concetto di moda e l'u-niformarsi a un modello.
In effetti la passione per il vintage derivada un desiderio di originalità o di semplice pre-sa di distanza dai prodotti acquistabili ovunquenelle grandi catene. La moda vintage è fatta dipezzi unici che a volte si fondono con elemen-
ti etnici, a volte con spunti contemporanei. Essere un appassionato di vintage sembra
nascere quindi dall'esigenza di esprimere la pro-pria identità e nello stesso tempo amore versouna produzione artigianale più lenta e fondatasul valore del lavoro manuale dell'uomo. Si trat-ta di una moda che coesiste con un’anima con-trastante: un'anti-moda, nata in opposizione al“nuovo”, fin troppo facilmente a portata di ma-no negli scaffali di gran parte delle vetrine.Qual'è la regola del vintage? Non adottare rego-le. Ognuno può trovare il suo stile, da un colo-rato e fantasioso cappotto, al lampadario piùstravagante per decorare una stanza della pro-pria casa. Il vintage potrebbe essere descritto co-me la tendenza che esalta la personalità, senza
mai dimenticare il passato, dal quale ha originela stessa parola che lo definisce: vintage provie-ne dal lessico dei viticoltori, il francese “ven-demmia” , termine usato anche per il vino d'an-nata. E proprio come la preziosa bevanda, piùun prodotto di qualità è datato, più diventaprezioso. Il “Dizionario Internazionale dellaModa” parla del vintage come di un gioco diapparenze, basato sull'uso di vestiti antichi ecollegato ad un miscuglio di accessori nuovi. Inbreve, il vintage non è una semplice rivisitazio-ne di uno stile del passato, né una pedissequaimitazione di ciò che è stato. Sia nella moda, siain altri campi come la decorazione degli inter-ni, il vintage è la capacità di sovrapporre e fon-dere perfettamente più stili.
di Fla
via A
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vintage:_mastro Progress 02/11/11 12.48 Pagina 1
MODA IL FENOMENO DEL VINTAGE
Negli anni 70 il vintage esisteva, ma resta-va limitato ad una ristretta cerchia di persone,ancorato all'idea dell'usato come opposizione adun sistema socioeconomico ben preciso. Daglianni 90 in poi questa tendenza ha investito ogniambiente, trasformandosi anche in una forma direcupero e di conservazione della memoria.
Nell'ambito dell'abbigliamento, la ricercadel vintage spazia dalle grandi case di alta modacome Chanel, Hermès, Givenchy o ChristianDior ai mercatini delle pulci di tutto il mondo.
Tutti i settori del design, dell'arte e dellatecnologia, sono coinvolti in questo movimento.Molto apprezzati ad esempio i primi walkmancosì come i vecchi televisori e i giradischi o, per-ché no, un pc di qualche anno fa. Il ritorno al
passato ha coinvolto anche il mondo dello spet-tacolo e della danza, fino al diffondersi di balli alritmo di swing e di una vera e propria passioneper il Burlesque. Esiste parallelamente un altrofenomeno, il cosiddetto “vintage nuovo”. È il ca-so di una produzione contemporanea di oggetti,come un divano o una sedia, che rappresentanoriproduzioni di modelli famosi nel passato, ope-ra di grandi designers. Lo stesso accade nel mon-do delle nuove tecnologie, dove una semplice ra-dio ritrova, ad esempio nel design Tivoli, l'at-traente aspetto retrò senza perdere elementi in-novativi come gli ingressi per sorgenti esterne(un iPod o un iPhone).La passione per il vinta-ge ha conquistato persone famose nel mondodella politica e dello spettacolo. L’attrice Billie
Madley ad esempio, con la sua collezione discarpe vintage, è stata un'ispirazione per il film“Sex and the City”. Vista l'ampiezza e la com-plessità del fenomeno vintage quindi, cosa si na-sconde esattamente dietro questa definizione?Creare un look vintage, nell'abbigliamento, nel-l'acconciatura o nella casa, vuol dire conoscere leproduzioni, le mode e le estetiche del passato.
E ovviamente, la conoscenza è anche me-moria, indispensabile per capire realmente ilvintage, per poter scegliere e associare coerente-mente diversi elementi, ridando luce alla vita dioggetti, linee e colori. Questo sembra essere il se-greto nascosto dietro l'atmosfera unica e fuori dacostrizioni temporali che è propria dell'esperien-za estetica ed emotiva del vintage.
87LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
✑ DOVE COMPRARE VINTAGE? Per iniziare la propria personale
esperienza vintage, un'idea è quella di
esplorare un mercato delle pulci.
Si tratta infatti dei luoghi migliori per fare
affari e dare un tocco in più al proprio
stile. In Europa non mancano le
occasioni, ogni grande città ha il proprio
storico mercato. A Madrid ad esempio,
immancabile una passeggiata nel
centralissimo Rastro, dove tra nuovo,
etnico e usato sicuramente si può trovare
qualche capo o accessorio originale.
A Barcellona invece il centro degli affari
vintage è il Mercat dels Encants, nella
piazza Glories. A Londra, tra piccoli
negozi e mercati, c'è davvero l'imbarazzo
della scelta. Avendo poco tempo, si può
andare direttamente a PortobelloMarket, tra i mercati più famosi del
mondo, nel bel quartiere di Notting Hill.
Anche Parigi è città di grandi mercati,
come quello di Saint Ouen, dove si può
trovare praticamente ogni genere di
oggetto. A Roma è lo storico mercato di
Porta Portese a rappresentare la meta
domenicale di molti appassionati di abiti
e oggetti di seconda mano. Oltre a questi
mercati, in ogni città si possono trovare
negozi vintage o piccoli eventi dedicati a
questo stile, fino alle fiere della durata di
più giorni.
INFO SHOPPING
“”
IL SUCCESSO DEL VINTAGE NON È GIUSTIFICATO SOLODALLA RINASCITA DI UN GUSTO VAGAMENTE RETRÒ: VAOLTRE IL SEMPLICE CONCETTO DI MODA E L'UNIFORMARSIA UN MODELLO
IL SUCCESSO DEL VINTAGE NON È GIUSTIFICATO SOLODALLA RINASCITA DI UN GUSTO VAGAMENTE RETRÒ: VAOLTRE IL SEMPLICE CONCETTO DI MODA E L'UNIFORMARSIA UN MODELLO
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vintage:_mastro Progress 28/10/11 16.41 Pagina 2
MODA VESTIRE ALL’ITALIANA
88 NOVEMBRE 2011
Sembra essere questo lo slogan della mostra Moda in Italia 150 anni
di eleganza, in programma a Torino, fino all’otto gennaio prossimo,
nella Sala delle Arti della suggestiva Reggia di Venaria. Un’occasione per
celebrare le centocinquanta candeline dell’Unità Nazionale attraverso le
creazioni di stilisti dalla fama mondiale, che hanno reso l’Italia la patria
per eccellenza dell’eleganza e della maestria sartoriale
FATTA L’ITALIA VESTIAMO GLI ITALIANI
150 ANNI DI MODA ITALIANA
di Id
a Ar
tiaco
Fonte: Consorzio La Venaria Reale
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MODA VESTIRE ALL’ITALIANA
89LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
l’L ‘iniziativa rientra in “Esperienza Ita-lia”, il lungo appuntamento che Torino e ilPiemonte hanno dedicato all’Italia e alle sueeccellenze nel corso del 2011. Il racconto, chesvela, abito dopo abito, uno squarcio di storiae di speranze nostrane è curato dalla costumi-sta Gabriella Pescucci, vincitrice di un premioOscar e sette Nastri d’Argento, e da FrancaSozzani,direttore di Vogue Italia, con la con-sulenza di Dino Trappetti.
Si tratta di un’imperdibile ed inedita espo-sizione dello stile nazionale che, attraverso unoriginale percorso tra storia e attualità, cinema eletteratura, presenta oltre duecento abiti inediti,appartenenti alla Fondazione Tirelli Trappetti di
Roma, nonché a noti musei e collezionisti pri-vati. Tra le opere esposte, il vestito appartenutoalla contessa di Castiglione e quello indossato
dalla regina Margherita; oltre che agli abiti discena dell’attrice di teatro Eleonora Duse e del-la soprano Lina Cavalieri. Tra le creazioni pre-senti, il pubblico potrà ammirare anche glisplendidi abiti di alcuni dei film più famosi del-la storia cinematografica italiana, come quelloindossato da Claudia Cardinale ne “Il Gatto-pardo”, o quello di Silvana Mangano in “Mor-te a Venezia”. Non mancano, naturalmente, legrandi firme che ancora oggi popolano le passe-relle di tutto il mondo, da Armani a Valentino,da Missoni a Krizia. Così dal vestito di vellutonero del 1867, appartenuto alla contessa di Ca-stiglione, quando solo la moda francese dettavale regole in un mercato della moda ancora allo
stato embrionale, fino alle creazioni di Prada eFendi, ogni capo, con i suoi colori e linee mor-bide tipiche della tradizione “Made in
“
RESIDENZA REGALELa Reggia di Venaria vista dal Giardino delle Pergole
u”TRA LE OPERE ESPOSTE, IL VESTITO APPARTENUTO ALLACONTESSA DI CASTIGLIONE E QUELLO INDOSSATO DALLAREGINA MARGHERITA; OLTRE CHE AGLI ABITI DI SCENADELL’ATTRICE DI TEATRO ELEONORA DUSE
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MODA VESTIRE ALL’ITALIANA
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Italy”, descrive un’emozione, un’atmosfera, unastoria che è la stessa che si legge sui libri di scuo-la, ma che qui si può toccare con mano, guarda-re nei minimi dettagli. E anche odorare, se sipensa che l’allestimento della mostra è arricchitoda un originale percorso olfattivo, ideato dall’im-
prenditrice torinese Laura Tonat-to, che ha abbinato agli abi-
ti esposti una mole-cola di pro-
fumo brevettata. Risalgono al 1867 i primi ten-tativi di imporsi sull’egemonia francese nel cam-po della moda, che diventasse autonoma rispet-to ai dettami dei maestri d’oltralpe e interpretas-se il sentimento tutto nuovo della Nazione appe-na nata. Un sentimento di rivincita e di ricercadella propria identità, che anche Mussolini, neglianni del regime, cercò di cavalcare, affermandola necessità della nascita di una moda tutta italia-na. Tra i primi a interpretare le istanze del nuovoStato ci fu Salvatore Ferragamo, che nel 1939 co-minciò a confezionare calzature con materiali in-consueti come sughero, paglia e rafia, al postodel più comune cuoio.
Da allora è storia: attrici di fama mondia-le sbarcarono a Roma nell’immediato dopo-guerra e apprezzarono la maestria dei sarti ita-liani, come Gattinoni e Roberto Capucci, ren-dendoli famosi in ogni angolo del pianeta. Nel1951 Giovanni Battista Giorgini organizzò aFirenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, la
prima sfilata collettiva di moda italiana. Anchese la vera ascesa del “Made in Italy” si ebbe so-lo nel 1971, quando Albini scelse Milano comepalcoscenico delle sue opere, rendendola cittàdell’industria e del design, oltre che trampoli-no di lancio degli allora esordienti Krizia, Mis-soni, Versace e Valentino.
“Abbiamo scelto gli abiti più rappresentativi- ha affermato Gabriella Pascucci, una delle cura-trici della mostra - anche se non è stato facile. Liho guardati e riguardati almeno una ventina divolte, esaminandoli, riconsiderandoli ed eventual-mente sostituendoli”. Insieme a lei, Michele DeLucchi ha curato lo spettacolare allestimento ne-gli scenografici ambienti della reggia sabauda, ilquinto sito culturale più visitato in Italia negli ul-timi anni. Si tratta di una magica combinazionedi specchi che elimina la distanza con gli abiti, inmodo da far vivere ai visitatori un’esperienzacompleta, come parte della scena e della storiarappresentata.
91LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
✑ MODA IN ITALIA 150 ANNI DI ELEGANZA✑ Dove: Sala delle Arti - Reggia di
Venaria, Fino all’8 gennaio 2011.
✑ Orari: tutti i giorni,
tranne il lunedì dalle 9 alle 18,
fino alle 20 il sabato e la domenica.
✑ Biglietto: intero 12 €, ridotto 8 €.
✑ Per informazioni: 011. 4992333
www.lavenaria.it
DOVE, COME, QUANDO
MODA VESTIRE ALL’ITALIANA
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92 NOVEMBRE 2011
PROFUMI DONNA
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morbida, quasi cotonosa,come se fosse muschio
fresco da spalmarsiaddosso, evocando i
contrasti tra luce e buio.www.dior.com
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e femminile e molto delicato. Anche ilflacone ricorda la tonalita dei petali
Vivara Emilio Pucci - La freschezza della notadi testa è generata dalla foglia di violetta, notafloreale fresca, rafforzata da un accrodomarino. Nel cuore, il gelsomino e una nota difiore di frangipane rivelano le loro sfumature.
home.emiliopucci.com
Per lei, Givenchy firma un floreale radioso daicaldi accent boise. Un profumo seducente chegioca la carta dell'audacia per sorprendere eaffascinare. La nuova fragranza e proposta indue variazioni olfattive.www.givenchy.com
Versace Yellow Diamond e lanuova meravigliosa fragranza diVersace. Una fragranza pura e
splendente come la luce delsole, che sprigiona una
luminosita tanto abbagliantecom'e solo quella undiamante. Una fragranzaaccattivante.www.versace.com
Ange ou Demon Le Secret di Givenchy - eun profumo molto femminile, sensuale eseduttivo, ma anche pulito e fresco. E’ unafragranza versatile che gioca sui contrasti.Note dolci e floreali accostate ad altre piu pungenti e frizzantiwww.givenchy.com
Kenzo Parfum e Ron Arad - Realizzato conmateriali innovativi, il flacone di questa fragranzasenza nome esplora forme inusuali nellaprofumeria. La freddezza del metallo, il calore dellelinee rispecchiano il bouquet della fragranza.www.kenzo.com
E
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Eau Sauvage Extreme Dior - Fragranzavivace e intensa grazie all'aggiunta di
note di lavanda, ginestra e legno diCedro; anche la confezione guadagnaaggressività, grazie alla rivisitazione da
parte di Pierre Camin del flacone.www.dior.com
Solo Loewe - Eau de Toilette, una fragranzacalda, costituita sugli accordi contrapposti che
creano un’armonia perfetta, del bergamotto, dellimone e del mandarino, contrapposti alla noce
moscata, alla cannella, al cumino e al pepe
Givenchy Play - Adatto a un uomo caldo, accattivante esensuale, nonché elegante e curato, tutte caratteristicheesaltate dal legno di Amyris, cuore del profumo, a cui si
aggiungono le note di bergamotto e fave di tonka.www.givenchy.com
Very Irresistible for Men Aftershave Givenchy -Una fragranza dominata dalle note inedite del
sesamo e del legno di nocciolo, raffinato esensuale in un flacone pieno di energia.
Connubbio riuscito di fascino e mistero, di ombra.www.givenchy.com
Dior Homme Intense è quello più audace una Eau de Parfumper la sera, intensa, sofisticata e sensuale. Il cuore a base diIris, nota distintiva della gamma, è sublimato dagli accentileggermente muschiati dei grani di Hibiscus. www.dior.com
Acqua di Parma presenta la nuova Colonia DesignerEdition, un'edizione speciale a tiratura limitata.L'interpretazione nuova, originaleeppure profondamente legataalle radici, del celebre flacone Art Déco da 180ml.www.acquadiparma.it
PROFUMI UOMO
93LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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94 NOVEMBRE 2011
BEAUTY DONNA
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La pelle diventa morbida e soffice.Delicatamente profumata,
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costruito attornoall'intramontabileeleganza dell'iris,
abbinata ad essenzefruttate e fiorite.
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moda nov:_mastro Progress 28/10/11 12.37 Pagina 3
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95LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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TURISMO GOLF TRA LE ONDE
96 NOVEMBRE 2011
Sarà il più lussuoso ed esclusivo campo da gioco al mondo, avrà un ridotto impatto ambientale e attirerà gli amanti
del golf da ogni angolo del pianeta. Indovinate dove? Sott’acqua
BUCHE… NELL’ACQUA!
UN CAMPO DA GOLF GALLEGGIANTE
di De
nise M
arian
acci
vVi piacerebbe giocare a golf circon-dati dalle acque cristalline dell’OceanoIndiano, su delle isole galleggianti colle-gate tra loro attraverso dei tunnel di ve-tro? No, non si tratta di un sogno, né difantascienza. L'idea nasce dalla collabo-razione dei designer olandesi di Water-studio.NL con lo sviluppatore di campiTroon Golf: sarà un impianto a emissio-ni zero, alimentato da cellule fotovoltai-
che e con impianti di desalinizzazione,disposto su isole che galleggiano sulla su-perficie del mare. Per le già splendideisole Maldive, si tratta, senza ombra didubbio, di un’ulteriore attrattiva turisti-ca, in grado di attirare i golfisti e gli ap-passionati di questo sport da ogni ango-lo del mondo.
Sarà realizzato su delle piattaformegalleggianti, progettate riducendo al mi-
nimo l’impatto ambientale nell’ecosiste-ma circostante e, meraviglia delle mera-viglie, gli isolotti saranno collegati tra lo-ro attraverso delle gallerie subacquee divetro che permetteranno agli amanti diferri e bastoni di godere anche dellospettacolo della barriera corallina, deifondali oceanici e della fauna che lipopola. Posizionato nei pressi del-l’atollo di Malè, capitale delle Mal-
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TURISMO GOLF TRA LE ONDE
dive, a pochi minuti dal Maldives Airport,l’impianto comprende anche l’ospitalità inlussuosissimi resorts che si affacciano sul “ter-reno” di gioco e sulle bellezze paesaggisticheche una location del genere offre.
Gli architetti della Dutch Docklands,l’impresa incaricata per la realizzazione del fu-turistico impianto, spiegano che non si trattasolo di mettere in opera uno straordinario eambiziosissimo progetto, ma anche di speri-mentare nuove modalità di costruzione perproteggere queste isole dai bruschi cambia-menti climatici contro i quali si vedono co-strette a lottare, primo tra tutti l’innalzamen-to delle acque degli oceani.
In un comunicato l’impresa europea hainfatti dichiarato di volersi ispirare allaantica battaglia che gli olandesi han-no intrapreso per strappare le loroterre al mare. Le isole galleggian-ti, in effetti, dovrebbero essereuna sorta di progetto-pilotaper fronteggiare l’erosione,l’innalzamento delle acquee, dunque, la scomparsa de-gli atolli, nonché per la fu-tura realizzazione di vere eproprie città galleggianti.
Basti pensare che nes-suna delle 1200 isolette checompongono l’arcipelago su-
perano i 6/7 metri sul livello del mare e, perquesto motivo, anche il governo delle Maldi-ve si sta mobilitando per fronteggiare il peri-colo o, quantomeno, per cercare di trovaredelle soluzioni fattibili per arginare il proble-ma. Ad ogni modo, la realizzazione dello spet-tacolare campo da golf è vista come un’ulte-riore possibilità per le isole di richiamare turi-smo d’affari e d’elite e, non meno importan-te, di ottenere fondi. Una conditio sine quanon, questa, date le cifre menzionate per lacostruzione, prevista per il 2015, del campoda gioco: stiamo parlando, infatti, di ben 500milioni di dollari.
www.waterstudio.nlwww.dutchdocklands.comwww.troongolf.com
97LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
CITTÀ GALLEGGIANTILe isole dovrebbero essere una sorta di progetto-pilota perfronteggiare l’innalzamento delle acque e ispirare le futurecittà galleggianti
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golf:_mastro Progress 28/10/11 16.52 Pagina 2
IL TALENT SHOW DEI FORNELLI
di LAURA SAGGIO
Da qualche anno la cucinaè diventata un genere televisivoaffermato, con il suo target bendefinito, i suoi format, i suoilinguaggi codificati.
Ce n'è davvero per tutti i
gusti, dai reality nei ristoranti,
agli appuntamenti quotidiani
rassicuranti e poco
sperimentali, agli 'spot' di pochi
minuti con ricette espresse
facili per tutti. Un'offerta
televisiva variegata che fa della
tradizione culinaria italiana il
suo 'piatto forte' da
esportazione: da cuoco
(professionista o improvvisato) a
telespettatore (cuoco fai da te).
In questa zuppa mista poteva
forse mancare un talent?
Ovviamente no. Su tutti, quello
che sta avendo maggior appeal
tra l'affamato pubblico italiano è
senz'altro: MasterChef, in onda
su “Cielo” canale 26.
MasterChef, importato dal
famosissimo format inglese
nato nel 1990, è un programma
che ha in sé il sapore intenso
della sfida. Al termine delle 12
settimane tra i diciotto
concorrenti (non famosi e non
cuochi professionisti) ci sarà un
vincitore decretato da una giuria
composta da tre chef di fama
internazionale. Per la prima
volta alla passione della buona
cucina si unisce la passione per
una competizione vera e propria
a suon di 'coltelli'. Nel corso
delle puntate tutti i concorrenti
sono sottoposti a diverse prove
che permetteranno ai giudici di
scegliere chi dovrà lasciare il
programma e chi potrà invece
proseguire la propria corsa
verso il titolo di MasterChef. Il
concorrente che risulterà più
bravo di tutti riceverà un premio
di centomila euro e la
pubblicazione del libro con le
proprie ricette, oltre al titolo di
primo MasterChef d'Italia.
La produzione e il canale ci
credono, molto soddisfatti dei
risultati ottenuti anche i cuochi
coinvolti: la doppia Stella
Michelin Carlo Cracco (suo il
ristorante «CraccoPeck» di
Milano), Bruno Barbieri («Villa
del Quar»), Joe Bastanich
(oriundo, di origini friulane,
fondatore di Eataly Usa e
giudice da tre stagioni
nell’edizione Usa dello show).
Come in tutti i reality sarà
la personalità e la storia dei
concorrenti a dare struttura al
programma fidelizzando il
pubblico puntata dopo puntata,
senza tuttavia mettere in
secondo piano il cibo.
“Il pubblico potrà non solo
appassionarsi alle storie e agli
sforzi dei concorrenti ma anche
apprendere nozioni e ricette da
realizzare a casa”, assicura
Paola Costa, tra gli autori di
MasterChef.
Le trasmissioni si snodano
attraverso alcune prove come la
«Mistery Box» (in una scatola ci
sono ingredienti a sorpresa e in
un'ora bisogna inventare un
piatto), la «Invention Test» (il
vincitore della Mistery Box
sceglie il tema dell’Invention
Test e ha tutto il tempo per
selezionare gli ingredienti
necessari prima degli altri
concorrenti) o la prova sul
campo (divisi in due gruppi i
concorrenti devono preparare
un vero piatto per una
cerimonia).
L'originalità di MasterChef
sta nel suo andamento
narrativo: il programma è
strutturato come un racconto
non 'scontato' e ripetitivo per il
telespettatore.
L'imprevisto
è dietro l'angolo e questo da un
po' di pepe al format; infatti nel
corso delle 12 puntate gli
aspiranti chef saranno
impegnati in divertenti prove
esterne: dovranno cucinare per
una squadra di calcio, preparare
una pizza perfetta per un intero
paese, sfamare un gruppo di
camionisti e allo stesso tempo
soddisfare i raffinati palati degli
ospiti di una ambasciata.
www.masterchef.cielotv.it
food&winefood&wineifestile
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food&wine
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food&wine
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98 NOVEMBRE 2011
PROTAGONISTINella foto sopra: Carlo Cracco, BrunoBarbieri, Joe Bastanich oriundo, di originifriulane, fondatore di Eataly Usa e giudiceda tre stagioni nell’edizione Usa dello show
FOOD:_mastro Progress 28/10/11 12.40 Pagina 1
100 NOVEMBRE 2011
WINE I MIGLIORI VINI D’ITALIA
I “fantastici 4” mettono d’accordo tutte le guide del settore enologico. Quattro etichette che coprono l’intera penisola
ed entrano a far parte dell’olimpo dei vini: sono le bottiglie scelte da winenews.it. Tre conferme e una sorpresa: è la
scalata dei vini “da taglio”
LA SORPRESA DEL PRIMITIVO 4 VINI METTONO D'ACCORDO LE MIGLIORI GUIDE
lLe chiamano le “bibbie dell’enologia” esono considerate nel settore il vademecum deicalici. Sono le guide dei vini, manuali d’istru-zione che suggeriscono ai classici eno-appas-sionati quali sono le migliori bottiglie da stap-pare, quelle da cui fuoriesce il miglior nettaredegli dei.
Dato il benvenuto all’autunno, le guidedei migliori vini riempiono di già gli scaffalidelle librerie, pronte a dare le giuste dritte adesperti e non. Sebbene dati recenti mostrinocome un 30% non ritenga utili le guide per ipropri acquisti, è innegabile quanto queste sisiano sempre spese nel trasmettere il megliodell’enologia italiana.
E anche quest’anno è tempo di guide, diconsigli e di suggerimenti adeguati per selezio-nare i propri vini. Slow Wine, la guida ai vinid’Italia edita da Slow Food Editore, GamberoRosso, acquistata abitualmente dagli “enonau-ti”, che la considerano completa, esauriente eaffidabile, “Vini d’Italia” de L’Espresso, Due-milavini e la Guida dell’Ais (Associazione Ita-liana Sommelier) rientrano a pieno titolo nel-le guide più accreditate del settore.
Ognuna con la sua identità, ognuna conle sue preferenze, ma tutte e cinque quest’an-no d’accordo sulla prelibatezza dei vini rossiprodotti in Italia. Winenews.it, sito enogastro-nomico rinomato e dalla valenza unitamentericonosciuta, ha stilato la sua personale e atte-sa classifica, incrociando anche le opinionifornite dalle guide. A salire sui gradini più altisono Barolo Monfortino Riserva 2004 (Gia-como Conterno), Brunello di Montalcino2006 (Cerbaiola-Salvioni), Bolgheri Sassicaia2008 (Tenuta San Guido), Primitivo di Man-duria Es 2009 (Gianfranco Fino). I “fantastici4”, così come sono stati definiti, mettono tut-
ti d’accordo: quattro vini e quattro territori di-versi. Quattro raffinatezze che rappresentanoognuno una parte d’Italia: il nord con il Baro-lo Monfortino, il centro con il Sassicaia e ilBrunello di Montalcino e, a sorpresa, il sudcon il Primitivo di Manduria Es 2009 diGianfranco Fino.
Tra le bottiglie selezionate, infatti, le pri-me tre non risultano essere una vera sorpresa,in quanto riconosciute da tempo come vininobili e importanti; ad essere una vera e pro-pria rivelazione è Es, reputato come vino “dataglio”. “Un outsider, che si acquista a 35 euro,a fronte degli altri che oscillano tra 80 e 300 eu-ro”, conferma Daniele Cernilli, già direttoredel Gambero Rosso ed ora consulente dell'Ais.“Sorpresa? Relativa. Quelli che un tempo eranoi cosiddetti vini da taglio, grazie al buon lavorodei produttori, stanno dando ottime bottiglie”.
E forse effettivamente il Primitivo di
Manduria Es non è una reale sorpresa se si tie-ne conto della qualità e dell’accuratezza checontraddistinguono i vitigni di Gianfranco Fi-no. D’altronde proprio Fino nel 2010 fu scel-to da Gambero Rosso come viticoltore del-l’anno. Naturale quindi che la sua maestria siriversi nei vini da lui prodotti. Che poi sia ilprezzo a fare la differenza, è tutta un’altra sto-ria. Certamente la scalata di Es nella classificadei vini è la rivincita di quei prodotti enologi-ci spesso lasciati nell’ombra, ma che si riappro-priano della giusta luce grazie al lavoro di chispende anima ed energie nella loro produzio-ne. Gianfranco e Simona Fino hanno saputoinfatti fare del loro vino un prodotto di eccel-lenza, tanto da essere anche scelto dai grandidel mondo riuniti nel G8 de L’Aquila e dallaregina di Danimarca per i suoi 70 anni. I pro-fumi del vino ne hanno fatto il suo successo, erappresentano la strada per continuare. Gian-
di Eli
sa R
odi
vendemmia:_mastro Progress 28/10/11 12.41 Pagina 1
WINE I MIGLIORI VINI D’ITALIA
franco Fino lo sa: “Questo è un risultato per lanostra azienda, ma speriamo sia di monito pertanti colleghi. A Montalcino, a Barolo, tutti fan-no qualità: perché non possiamo fare lo stesso?”. Einfatti la qualità esiste ed oggi viene riconosciu-ta dai guru del settore.
Il Primitivo non si colloca tra le etichettedal costo eccessivo, ma nulla dice che questodebba essere necessariamente un difetto.
Daniele Cernilli conferma come una pec-ca delle guide sia «di evidenziare i vini troppo co-stosi trascurando quelli alla portata di tutti»; unamancanza, quest’ultima, che si sta comunque
tentando di colmare. Ad oggi tre guide su 5 se-gnalano prodotti che si distinguono per il rap-porto qualità/prezzo, che oscilla tra i 5 e i 10 eu-ro, e addirittura il Gambero Rosso ha introdot-to un premio appositamente ideato e che que-st’anno ha visto vincere il Lambrusco di Sorba-ra Leclisse; anche L'Espresso ha elaborato unaclassifica di 20 etichette e Slow Wine provvedead indicare nelle sue liste il rapportoqualità/prezzo con il simbolo della moneta,mentre dedica la sezione «Vino quotidiano» al-le bottiglie sotto i 10 euro. Che sia la rivincitadel cheap?
101LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
BEST WINEA salire sui gradini più alti sono BaroloMonfortino Riserva 2004 (GiacomoConterno), Brunello di Montalcino 2006(Cerbaiola-Salvioni), Bolgheri Sassicaia 2008(Tenuta San Guido), Primitivo di Manduria Es 2009 (Gianfranco Fino)
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vendemmia:_mastro Progress 28/10/11 12.41 Pagina 2
di ELISABETTA PASCA
La 15a edizione diEcomondo valorizzerà larivoluzione ecoindustriale inatto. Da mercoledì 9 a sabato 12novembre 2011 lamanifestazione di Rimini Fieraospiterà tutte le filieredell’industria ambientale: focus2011 sulla cultura dellaprevenzione, le tecnologie eil riciclo a 360 gradi.
In mostra la frontiera
più innovativa delle
soluzioni tecnologiche dei
prodotti e dei servizi legati al
recupero della materia e
dell’energia, oltre che allo
sviluppo sostenibile.
La proposta fieristica sarà
completata dalle concomitanti
Key Energy, 5a fiera
internazionale per l’energia e la
mobilità sostenibili e
cooperambiente, 4a
manifestazione dedicata
all’offerta cooperativa di energia
e servizi per l’ambiente, a cura
di LegaCoop.
Reduce da un’edizione 2010
in progresso, Ecomondo ha
avviato la campagna
commerciale 2011 con
stimolanti segnali dal mercato e
anche il board scientifico
coordinato dal professor
Luciano Morselli è già al lavoro
per mettere a punto i grandi
contenuti della nuova edizione
Nel cuore espositivo di
Ecomondo, ovvero il rifiuto, una
completa rassegna delle
imprese che si occupano
dell’intero ciclo, dal recupero al
riuso, attraverso le fasi sempre
più strategiche del pre-
trattamento. L’area espositiva
integrata di Inertech e Reclaim
Expo rilancerà l’attività di
risanamento del territorio
finalizzato ad un nuovo utilizzo.
Un’ulteriore area punterà
l’attenzione a ciò che il mercato
propone in tema di “aria e
acqua”, in ottica di riuso. Qui
saranno presenti le grandi
imprese straniere e delle
multiutility. Una zona espositiva
di grande valore, integrata con il
progetto “Città sostenibile”
dove,
con il
patrocinio
di Agenda 21,
Anci, Legambiente
e Audis saranno
esaltate le esperienze di
importanti città europee e i loro
piani integrati per incrementare
la qualità urbanistica. In
apertura, la seconda edizione
del Forum Internazionale
Ambiente ed Energia. Sarà
l’occasione per confrontarsi con
i grandi attori della scena
economica internazionale e
focalizzare le nuove frontiere
dello sviluppo sostenibile.
Un concetto, quest’ultimo,
sempre più diffuso tra i grandi
marchi internazionali: e proprio
ad Ecomondo verrà assegnato il
Premio Sviluppo Sostenibile, a
cura della Fondazione
presieduta da Edo Ronchi e
destinato alle
imprese che meglio hanno
saputo coniugare qualità
ambientale e competitività
industriale.
La Città Sostenibile è una
delle proposte qualificanti di
Ecomondo. Nell’edizione 2011
(Rimini Fiera, 9-12 novembre)
saranno moltissime le
esperienze innovative proposte
da un’area che si pone
l’obiettivo di mettere in luce una
selezione di progetti nazionali e
internazionali sulle migliori
esperienze di “città integrate”,
che hanno cioè applicato piani
concreti di azione per
migliorare i parametri della
sostenibilità.
ecologyecologyecology
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102 NOVEMBRE 2011
ECOMONDO 2011
✑ COLPO D’OCCHIO SU ECOMONDO 2011✑ Dove: Rimini Fiera
✑ Quando: 9-12 novembre
✑ Orari: 9-18,
ultimo giorno 9- 17
✑ Biglietti: intero 15 €;
ridotto 5 €
✑ [email protected]✑ www.ecomondo.com
ECOMONDO 2011
ECOLOGY:_mastro Progress 28/10/11 12.42 Pagina 1
ATTUALITÀ NUOVE MODE
104 NOVEMBRE 2011
Di fronte alla recessione cresce il numero di giovani che si dedica all’agricoltura e all’allevamento. Nasce una nuova
generazione di contadini. Ecco i nuovi modelli micro-economici per uscire dalla crisi globale
RITORNO ALLA TERRAPER VINCERE LO SPETTRO DELLA CRISI
lLa terra è bassa ed è faticosa da lavora-
re, ripetevano spesso i vecchi contadini. Maanche l’economia, di questi tempi, non volapoi tanto in alto. Le notizie per nulla rassicu-ranti che provengono da oltre oceano, dovegli Stati Uniti sono faccia a faccia con lo spet-tro di una nuova recessione, la dicono lunga.Barack Obama parla all’America e cerca dirassicurare i risparmiatori, ma Wall Street sci-vola ancor di più in rosso. Gli operatori fi-nanziari pensano che Usa e molti Paesi UEabbiano giorni molto bui davanti. I governinon riescono più ad immettere liquidità nelsistema, per dare sostegno all’economia, ameno di mandare la spesa pubblica comple-tamente fuori controllo. Gli interventi di ri-sanamento che Obama ha messo a punto —come gli sgravi dei contributi a carico dei da-tori di lavoro, i sussidi di di-soccupazione, la revi-sione della politica tri-
butaria, la mutua per gli anziani — sonoconsiderate misure limitate, insufficienti.Senza considerare che l’enorme debito pub-blico è diventato un macigno che inchiodaogni azione del governo (e non solo negliUsa). L’economia americana è dunque ferma,il presidente è impotente, gli operatori eco-nomici sono sfiduciati. Figuriamoci al di quadell’oceano.
USA, UE E RECESSIONENegli Stati Uniti, quando cominciò la
recessione, già nel 2007, la disoccupazioneera al 5%, oggi quasi al doppio. Il numero deiposti di lavoro doveva crescere negli ultimicinque anni, invece ci sono 7 milioni di postidi lavoro in meno rispetto all’inizio della cri-si. Il reddito delle famiglie è calato del 4%, laproduzione industriale del 7%. Il valore degli
immobili si è ridotto di un quarto e la flessio-ne non si è ancora arrestata. I venti di crisisoffiano turbolenti anche sul Vecchio Conti-nente: i giorni duri dell’Euro, la feroce conte-stazione che si è scatenata in Grecia sono solodue sintomi di una crisi globale senza prece-denti, nell’era moderna del benessere. Le altrecrisi, infatti, hanno colpito il mondo indu-striale ed economico in un contesto storico esociale ben differente: un secolo fa non c’erauna qualità della vita come quella attuale. Cisiamo abituati a stare troppo bene le conse-guenze di un radicale cambiamento di abitu-dini di vita, inevitabile se andiamo avanti co-sì, saranno molto più dolorose di quanto nonlo siano state negli anni fra le due guerre. Sitratta di scenari di crisi che investono ovvia-mente anche l’Italia, seppur con le differenzee le peculiarità di una nazione come la nostra.La politica è in affanno ed è in calo verticalela sua credibilità (cosa che vale per tutti glischieramenti politici, nessuno escluso). Laforbice fra la società reale e quella virtuale (co-struita attraverso sondaggi, opinionisti, talkshow, tg e uomini di “palazzo”) è sempre piùampia. Cresce la disoccupazione effettiva, c’è
l’incertezza, i giovani non hanno prospetti-ve. Che fare dunque? Sperare che qual-
cosa cambi, o rimboccarsi le manichee ripartire? Ma ripartire da dove?
IL RITORNO ALLE ORIGINII grandi economisti hanno
elaborato formidabili modelli eteorie sulla recessione che sta inve-
stendo il pianeta. Quelli meno erudi-ti, invece, pensano che uno dei mali
del nostro tempo sia il fatto che negli ul-
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lavoro rurale:_mastro Progress 28/10/11 12.50 Pagina 1
ATTUALITÀ NUOVE MODE
timi decenni si sia passati da una società au-tenticamente produttiva, ad una società diconsumi e di trasformazioni di beni. In pochi,ormai, producono beni di prima necessità,troppi invece operano in settori della trasfor-mazione e soprattutto dei servizi. Tornandoalle origini dell’economia, il settore primarioin cui inseriamo agricoltura, allevamento (ederivati: pensiamo al latte e prodotti conse-guenti) e pesca, sono stati snobbati da oltreuna generazione. Invece proprio la terra e isuoi derivati (ortofrutta e allevamento) sonola risorsa primaria dell’uomo. Una risorsa fati-cosa da lavorare (non da sfruttare) ma chenon tradisce mai. Le sovrastrutture economi-che e i complessi meccanismi normativi neilustri hanno schiacciato il primario: pensiamoad esempio alle quote latte, con eliminazionedi quantità ingenti di un bene così preziosoper la vita. Pensiamo a quanto sia stata resaanomala la valutazione del valore di un pro-dotto rispetto ad un altro: un sms costa quan-to un piatto di spaghetti, con la differenza checon un piatto di pasta mi sfamo. Se facciamoquattro calcoli, ci rendiamo conto di quantipiatti di pastasciutta buttiamo nell’etere ognigiorno, dando uno strano valore alle cose. Mapensiamo anche al costo di un uovo o di unpomodoro al supermercato, talmente irrisorioche viene quasi da ridere, e valutiamo bene in-vece l’effettiva importanza che due prodotti dibase come questi hanno sulle nostre tavole, epoi confrontiamo tale valore rispetto a quello,ad esempio, di un pedaggio ad un casello. Sitratta quindi di tornare ad un’economia reale,vicina all’uomo e ai suoi bisogni fondamenta-li e di ripartire da qui.
UNA NUOVA GENERAZIONE DI CONTADINITeoria? Niente affatto. In molti lo stan-
no già facendo. Gli over 40 e 50 che restanodisoccupati e hanno prospettive di ricolloca-
zione prossime allo zero, stanno facendo lascelta di un ritorno alla terra, all’agricoltura,cioè allo sviluppo di piccole produzioni agri-cole che vanno dall’orto di casa alla piccolaazienda agricola, magari messa in piedi conamici anch’essi senza lavoro, che produce daifrutti di bosco agli ortaggi più comuni. Conbuona lungimiranza, la Regione Lazio avevavarato 3 anni fa un preciso piano in questosenso, incentivando l’avvio di nuove attività.L’Umbria, a marzo di quest’anno, ha pubbli-cato i dati sulle richieste di licenze per le atti-vità agricole: nella sola zona di Perugia, na-
scono 2 nuove imprese agricole al mese. Laradiografia mostra che per il 70 percento sitratta di giovani di sesso maschile, ma sono inforte ascesa le donne: più 23 percento rispet-to all’anno precedente. Ma chi sono i nuovicontadini? Hanno un’età compresa fra i 35 ei 40 anni, sono colti e preparati, infatti oltreil 65 percento ha un diploma di laurea. È unospaccato dell’Italia sommersa che sta facendoqualcosa di buono per assicurare a se stessaun piatto di minestra al giorno e al contem-po darà impulso produttivo al Paese. Piacciao no, infatti, si ripartirà anche dalla terra. As-sistiamo, quindi, ad un ritorno alla vocazionerurale di molte aree.
È evidente che un’agricoltura di sussi-stenza offre un contributo minimo ad un’e-conomia globale, ma d’altra parte consentead un nucleo familiare di garantire la soddi-sfazione di bisogni primari. Produrre pomo-dori e venderli non è profittevole, sebbenequelli dell’orto di casa siano certamente mi-gliori di quelli prodotti in serra in modo in-dustriale, dove è inevitabile l’uso della chimi-ca, e magari provengono da chissà dove.
Ma produrre pomodori per il propriofabbisogno potrebbe essere un buon inizioper cambiare molte cose.
105LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
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”LE NUOVE GENERAZIONI SI AVVICINANO ALL’AGRICOLTURAE ALL’ALLEVAMENTO: NEL SETTORE AGRICOLO SONOPREVISTI 250 MILA NUOVI POSTI DI LAVORO IN DIECI ANNI
GALLO ROSSONei masi Gallo Rosso anche i bambini possono imparare alavorare la terra e conoscere i segreti dell’antica arte contadina.Sotto: preparazione dello speck (foto maso Karenhof)
lavoro rurale:_mastro Progress 02/11/11 12.49 Pagina 2
I CONTADINI-PIONIERIAnche gli enti pubblici si sono accorti di
quanto sia importante valorizzare questo setto-re. Milano, per esempio, sta studiando, nel-l’ambito del piano-mercati della città, delleiniziative per valorizzare le bancarelle che of-frono i prodotti a km zero. In Emilia Roma-gna sono già stati impiegati quasi 600 milionidi fondi europei destinati al settore agricolo,assegnati a 19mila agricoltori. E che dire deglioltre 200mila giovani – secondo i dati dellaColdiretti – che quest’anno sono stati impe-gnati nelle campagne per la raccolta di frutta,verdura e per le vendemmie? Pionieri di que-sto ritorno alle origini e alla terra sono staticertamente i contadini del Trentino Alto Adi-ge. In realtà qui le tradizioni non sono mai sta-te dimenticate, bensì tramandate di padre infiglio, e lo saranno per le generazioni a segui-re. I masi, cioè le fattorie, si sono riunite inconsorzio e hanno dato vita in Alto Adige alGallo Rosso, aprendo le proprie porte al turi-smo e a chi si vuole avvicinare alla terra alla na-tura. Geniale l’idea di consentire a tutti, in
particolar modo a chi non lo ha mai fatto, dicoltivare e di assaporare dei frutti dell’orto: neimasi Gallo Rosso (in totale sono ben 1.500) èpossibile collaborare nelle colture ma anchenell’allevamento, imparando e al contempo fa-cendosi un’idea precisa delle fatiche ma anchedelle soddisfazioni che la natura ci offre. Spie-ga Hannes Knollseisen, di Gallo Rosso: “Acco-gliere gli ospiti nei masi è una delle tradizionipiù antiche e risale fino agli anni Venti. Chi abi-tava in città, d’estate saliva sulle montagne e ve-niva accolto nelle fattorie dove i contadini con-dividevano i prodotti della terra”. Un secolo do-po è stato compiuto un ulteriore passo inavanti: “Oggi i contadini insegnano come si la-vora la terra – prosegue Hannes Knollseisen –spiegano agli ospiti i segreti dell’orto, applicanola teoria alla pratica e chi vuole capire ed impa-rare, trova nei masi un’immediata interazionecon il contadino e con la terra stessa. In alcunimasi vengono messe a disposizione addiritturaporzioni di orto dove l’ospite può prendersi curadei propri ortaggi”. E tornare a casa con un ba-gaglio di informazioni molto utile, visti i tem-pi che corrono. Chi sono i nuovi contadini dimontagna? “Girando per i masi – spiega Han-nes Knollseisen – vedo una generazione moltogiovane, ragazzi fra i 20 e i 30 anni che hannofatto la scelta di rimanere nella fattoria e conti-nuare il lavoro di chi li ha preceduti. È certa-mente una opportunità per sopravvivere, ma chedà molte soddisfazioni”. Ed è anche una sceltaantiglobalizzazione: se si entra nei circuiti pro-duttivi della grande distribuzione non c’è alcu-na possibilità di essere competitivi ma se si re-sta fuori e si vendono direttamente prodotti diqualità, allora le cose cambiano: infatti, la mi-cro-economia del Gallo Rosso registra una cre-scita annuale media del 5%. All’Ufficio Agri-turismo, Unione Agricoltori e Coltivatori Di-
retti Gallo Rosso spiegano che “da secoli i ma-si offrono prodotti a km zero, e sono un esem-pio di economia domestica autonoma, auto-sufficiente. I contadini possono vantare questoprimato: sono i veri pionieri della cultura ver-de”. Ma cosa producono le famiglie dei masi?Tutti i principali prodotti ortofrutticoli, carnee derivati dei capi di allevamento e poi lattefresco di mucca (munto due volte al giorno),yogurt, mediamente una dozzina di tipi diver-si di marmellate (rigorosamente fatte in casa),uova fresche di giornata, succhi (autentici) difrutta di stagione, tisane fatte con le erbe del-l’orto e formaggi prodotti artigianalmente evari tipi di salumi e insaccati, senza considera-re i vini e il pane fragrante impastato e cotto incasa, lo speck, la carne di manzo affumicata, epoi formaggi, burro, minestre d’orzo, caldar-roste, noci. In questi contesti, la crisi è solo untitolo sui giornali.
250 MILA NUOVI POSTI DI LAVOROIn questi tempi di recessione, l’unico set-
tore che continua a crescere è quello primario.Nei prossimi dieci anni si stimano 250milanuove opportunità di lavoro: dal trattorista altaglialegna, dal potatore al giardiniere per gliorti pensili (da realizzare sul terrazzo di casa).Attenzione: non si tratta sempre di nuoveprofessioni, ma della riscoperta di antichi me-stieri. I dati della Coldiretti non lasciano dub-bi: quest’anno il settore primario ha registratoun aumento di valore aggiunto dell1,2%, acui si aggiunge un più 6% di posti di lavoro eun più 11% di esportazioni, in netta contro-tendenza con l’andamento dell’economia. “Èun risultato importante – ha commentato ilpresidente Coldiretti Sergio Marini – perché èuniformemente distribuito su tutto il territorionazionale, Nord incluso”. E aggiunge: “Un di-pendente su quattro, in agricoltura, ha meno di40 anni ed è l’unico settore che non ha visto di-minuire i giovani imprenditori under 30, il chesignifica che c’è stato e c’è tutt’ora un ricambiogenerazionale”. Molto importante, per il futu-ro, sarà la nascita e lo sviluppo di impreseagricole capaci di trasformare latte in formag-gio, uva in vino (vino d’uva e non più prodot-ti di scarsa qualità), olive in olio, e natural-mente i prodotti di base in pane, birra, salumie addirittura cosmetici. Un ritorno alla terra.Anche se è bassa.
ATTUALITÀ NUOVE MODE
106 NOVEMBRE 2011
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NUOVE OPPORTUNITÀCresce il numero delle donne che avvia attività agricola.L’allevamento è uno dei settori primari da cui riparte lamicro-economica
SETTORE IN CRESCITAL’amore per gli animali e per la terra potrebbe aprireimportanti prospettive alle generazioni del futuro
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LA MAYBACH RILANCIA LA SFIDA DEL LUSSO AL MONDO DEI MOTORI
108 NOVEMBRE 2011
Il marchio tedescoMaybach fu fondato nel 1919 etra il 1928 e il 1934 si affacciòal mondo del lusso realizzandodue dei suoi modelli piùfamosi: la DS7 e la DS8.
La Maybach del 2011
presenta la sua gamma di
lussuose limousine con due
versioni della Maybach
Zeppelin: la V.57 e la V.62, il cui
nome deriva dalla lunghezza
dell'autovettura in decimetri.
Questi due modelli,
rappresentano il riferimento
assoluto nel segmento delle
berline di lusso high-end. La
vettura, lancia sfacciatamente
la sfida alla famosissima Rolls
Royce Phantom, simbolo
mondiale dell'eleganza dorata.
Le principali caratteristiche
che contraddistinguono lo stile
unico della nuova ammiraglia
Maybach sono: una
sorprendente verniciatura
bicolore, dove la linea di
cintura in marrone chiaro
Rocky Mountains e la finitura
dei gruppi ottici crea un
raffinato contrasto con il corpo
vettura in nero Taiga; i gruppi
ottici posteriori di colore rosso
scuro; un sottile listello
verticale inserito nel terminale
di scarico che conferisce al
posteriore della vettura
un'immagine inconfondibile; ed
infine, i nuovi cerchi da 20
pollici, verniciati Chrome
Shadow, con un fondo nero ed
un successivo strato di vernice
color argento, completano
l'esclusiva immagine della
Zeppelin.
Il processo di verniciatura
utilizzato è estremamente
elaborato e permette al colore
di crescere gradualmente di
intensità, dall'esterno verso
l'interno. Naturalmente, la
nuova Maybach Zeppelin, è
personalizzabile con qualsiasi
altra tonalità a scelta. Un'altra
novità per le vetture Maybach è
rappresentata dai retrovisori
esterni, ottimizzati per ridurre
ulteriormente la rumorosità
aerodinamica.
I materiali pregiati e
lavorati artigianalmente per gli
interni, oltre alle classiche
poltrone allungabili che
diventano simili a quelle della
prima classe degli aerei e allo
spazio refrigerato per lo
champagne, sono solo alcuni
dei preziosi dettagli della
Zeppelin.
La vettura offre anche una
lunga lista di equipaggiamenti
a richiesta, tra i quali spicca
una novità mondiale: un
vaporizzatore, o meglio, un
vero e proprio sistema
computerizzato capace di
gestire l’impianto di
vaporizzazione simulando
l’olfatto umano; una sorta di
naso elettronico in grado di
diffondere la fragranza scelta
in maniera né troppo invasiva
né troppo tenue di profumo per
ambienti, al prezzo di 3.950
euro. La Zeppelin si
caratterizza come la più
potente, raffinata e innovativa
Maybach di tutti i tempi.
La produzione di questo
gioiello dell'eccellenza
automobilistica, sarà in serie
limitata di soltanto 100
esemplari al mondo, con un
prezzo compreso tra 540 mila e
627 mila euro.
La Maybach Zeppelin ha un
motore da 12 cilindri, dal peso
di 2,8 tonnellate, che può
raggiungere una velocità
massima di 275 km/h e mette
a disposizione una coppia
massima di 1.000 Nm.
www.maybach-manufaktur.com
di LAURA SAGGIO
CARS ott:_mastro Progress 28/10/11 12.42 Pagina 1
EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
salone ciclo2:_mastro Progress 28/10/11 12.52 Pagina 1
EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
LA MOTOVA IN FIERA
EICMA 2011
di Pa
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A Milano Fiera dall’8 novembre, la 69esima edizione della kermesse dedicata alle due ruote: il Salone del Motociclo
con tutte le novità moto e scooter. Una vetrina in grado di richiamare la stampa e gli appassionati di tutto il mondo
grazie a numerose anteprime nazionali e mondiali
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EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
112 NOVEMBRE 2011
t Tutto pronto per EICMA 2011, il Sa-lone internazionale del Motociclo, in pro-gramma a Fiera Milano dall’8 al 13 novembreprossimi. La 69esima edizione della kermesse,che vedrà il polo fieristico di Rho Pero trasfor-marsi nella capitale delle due ruote, si presen-ta in crescita rispetto alle precedenti edizioni eriserverà tante novità agli appassionati. Si trat-ta, infatti, del Motosalone più importanted’Europa, tra i principali al mondo. Presentitutte le case produttrici di 37 Paesi con 1174espositori su 135.000 mq di superficie, 7 enor-mi padiglioni e oltre 500.000 visitatori pre-visti. Presenti all’appello, come detto, tutti igrandi marchi e numerosissime new entry,ciascuna ansiosa di mostrare al mondo discooteristi, motociclisti e appassionati di mo-tori, le proprie novità per il 2012. Tantissimesono infatti le anteprime mondiali, europee enazionali attese dall’ampio pubblico.
Tutta la città sarà contagiata dalla pas-sione motociclistica durante lo svolgimentodel Salone, grazie anche alle serate in program-ma nei vari locali, che daranno la possibilità dicreare punti di incontro per condividere quel-lo che gli organizzatori definiscono un auten-tico “modo di vivere”.
Per Corrado Capelli, Presidente di Con-findustria Ancma: “In questa edizione abbiamocercato di rinnovarci ancora, dando nuovi sti-moli a chi viene a trovarci. Quest’anno è ancheun’occasione per celebrare i 150 anni dell’unità
d’Italia e tutte le tribune dello spazio all’aperto“Motolive”, dove si esibiranno numerosi piloti,avranno il colore della nostra bandiera”. Soddis-fazione è stata espressa anche da Enrico Pazza-li, amministratore delegato della Fiera di Mi-lano: “Questa è l’esposizione del motociclo piùimportante del mondo. I numeri di quest’annosono grandi e ci proiettano sempre più in un fu-turo da leader”. Come da tradizione, all’inter-no di EICMA 2011 ci saranno altri “Saloninel Salone”. Presso il padiglione 2, infatti, siterrà EICMA Custom, una sezione dedicata almondo delle cromature, in cui si potranno
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ammirare le maggiori realtà nazionali estraniere. Sempre al padiglione 2, anche TheGreen Planet, un’area dedicata ai veicoli elettri-ci e ibridi. Presso il padiglione 6, poi, trovere-mo la rassegna Turismo su 2 Ruote, dedicataal mototurismo in tutte le sue essenze, che offrel’opportunità di conoscere proposte di viaggio,tour operator e iniziative legate al mondo dellemoto. All’esterno, non mancherà l’area Moto-Live, formata da oltre 80.000 mq di superficiee 8 tribune con 4.500 posti a sedere. Qui glispettatori potranno godere degli show live diSupermotard, Freestyle, Drag Race e molto al-
tro ancora, con un programma a base di com-petizioni, esibizioni e prove su pista: 19 gare, dicui 4 internazionali, 24 spettacoli di stunt, 18esibizioni di Trial Acrobatico, 18 di QuadFreestyle e 20 di MX Freestyle; 4 piste RidingSchool e Test Ride. Uno spazio concepito ancheper divulgare la conoscenza di tutti gli elemen-ti utili per viaggiare in totale sicurezza, temati-ca questa curata dalla rivista Motociclismo.
Particolarmente interessante anche l’inizia-tiva MDN Workshop, in partnership con Mo-to Dealers News, nata per il business, il net-working e la formazione. Si rivolge ai conces-
sionari, alle case motociclistiche e ai produt-tori/distributori di abbigliamento, accessori e ri-cambi.
Madrina della manifestazione di quest’an-no sarà la modella Barbara Pedrotti, che inter-preta la regina protagonista della campagnapubblicitaria della manifestazione ed è la pro-tagonista anche dello slogan “Benvenuti Cava-lieri”, una raffigurazione in cui, in un’ambien-tazione medievale, i motociclisti nei panni dicavalieri dei tempi moderni ricevono la benedi-zione regale. L’edizione 2011 di EICMA, pun-ta a ripetere il successo della scorsa edi-
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EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
zione. Le premesse ci sono tutte, visto che a finefebbraio scorso l’80% degli spazi era stato giàprenotato registrando così un aumento del37,5% delle iscrizioni rispetto allo stesso perio-do del 2010.
La manifestazione milanese, infatti, ha as-sunto un peso sempre maggiore nel corso deglianni, fino a diventare uno dei principali appun-tamenti a livello mondiale per quanto concernela presentazione di nuovi modelli destinati almercato delle due ruote.
Oltre le moto, però, in esposizione ancheaccessori, abbigliamento e curiosità. I bigliettiper sono già acquistabili online sul sito dellaFiera all’indirizzo: www.eicma.it
IL MERCATO DELLE DUE RUOTEPer analizzare il mercato delle due ruote
nell’anno 2011, può essere utile partire dai datidel 2010. Lo scorso anno sono stati immatri-colati 307.045 veicoli, con una flessione del24,2%. Il comparto degli scooter, invece, haregistrato rispetto al 2009 una flessione del27,7%. Meno sensibile, invece, il calo dellemoto pari a -14,5%. In totale, nel 2010 il mer-cato delle moto è calato rispetto all’anno prece-dente del 22%. Gli effetti della crisi economi-ca, con conseguente mancanza di incentivistatali, anche nel 2011 hanno messo in diffi-coltà un settore che vede le aziende italianeprimeggiare per quanto concerne la compo-nentistica. Il primo semestre di quest’anno, in-fatti, ha chiuso con circa 165mila immatrico-lazioni (-16%). Il comparto scooter -18%, men-tre le moto -9%, al di sotto di ogni ottimisticaprevisione di inizio anno e con molte difficoltàa recuperare nella seconda parte dell’anno. Per-mangono, purtroppo, tanti elementi di rischioche frenano la crescita della domanda.
Le manovre fiscali scoraggiano il potered’acquisto delle famiglie, mentre un altro fattoreche influenza negativamente l’acquisto delle dueruote è rappresentato dai costi assicurativi, incostante aumento e proibitivi in alcune aree del-la penisola italiana. In generale, i consumirestano su livelli decisamente inferiori rispettoagli anni scorsi perché, in un contesto di elevataincertezza, gli acquirenti restano cauti, risenten-do della contrazione del reddito disponibilereale e della debolezza delle condizioni del mer-cato del lavoro.
In tale contesto, non stupisce che in posi-tivo ci sia solo il mercato dell’usato. Prova, ques-ta, del fatto che non è venuto meno l’interesseverso le due ruote.
Gli scenari futuri vedono più ombre che lu-ci, nonostante la costante valorizzazione de-rivante dalle nuove tecnologie e la promozionedella Commissione Europea che auspica strate-gie di promozione dei veicoli elettrici e ibridi,più puliti ed efficienti, ma che necessitano disostegni concreti e infrastrutture adeguate. ■
APPUNTAMENTO A MILANOLa manifestazione milanese, ha assunto un peso sempremaggiore nel corso degli anni, fino a diventare uno dei
principali appuntamenti a livello mondiale per quantoconcerne la presentazione di nuovi modelli destinati almercato delle due ruote
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EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
A EICMA 2011 saranno sotto i riflettori le prin-cipali novità su due ruote in previsione del 2012.Molte moto sono ancora in fase di collaudo, ma so-no diversi i modelli che già sono stati svelati. Tan-te le Case presenti e i modelli presentati.
Vediamone qualcuno:
APRILIA: Molti si aspettano la Tuono V4R Factory,visto che oramai la Casa di Noale ci ha abituati apresentare l’anno successivo dell’uscita di un nuovomodello, la versione Factory appunto, che solita-mente adotta sospensioni più professionali e parti-colari in carbonio. Stesso discorso per la ApriliaDorsoduro 1200. Ma non è detto che Aprilia leporterà a Milano. Sicura, invece, la presenza delmaxi scooter di derivazione Gilera GP800, l’SRV850.Questo è rivisto nelle forme, con un frontale dichiara ispirazione RSV4 1000.
BMW: il nuovo scooter BMW, derivato dal prototipoBMW Concept C visto all’EICMA 2010, proporrà fini-ture al top e un motore bicilindrico di ben 650 cc. LaCasa dell’Elica presenterà sicuramente anche duemaxi scooter (vedesi Concept C), con una cilindratadi circa 800 cc, magari con la propulsione termica incomune con i motori della Serie F. Uno potrebbe essere una versione sportiva, e l’altroadatto ad un utilizzo più urbano: in ogni caso, i duescooter saranno a benzina. Sicuramente vedremoanche la nuova G 650 GS Sertão, una versione spe-ciale della G 650 GS.
YAMAHA: a differenza della passata edizione quan-do di novità vere non ce ne furono, presenterà il nuo-vo TMAX, scooter che merita un rinnovo totale forsedeclinato anche in una avveniristica variante a quat-tro ruote basculanti e con un motore con cubaturapiù alta, portato a 580/600 cc. Derivato dal pro-totipo Yamaha Tesseract, questo nuovo Yamaha T-Max a quattro ruote sarebbe in grado di settarenuovi standard a livello di sicurezza e tenuta di stra-da in curva. Nella gamma scooter presente ancheun ruote alte, lo Xenter, in versione 125 e 150, inmodo da contrastare il dominio dell’Honda SH. Vedremo infine, la gamma fuoristrada rinnovata,con le enduro WR450F, 250F e 125, le crossYZ450F e 250F e la gamma a 2 Tempi (85, 125 e250cc) rivista nelle grafiche. ❬❰Yamaha WR450F❱❭
❬❰BMW G 650 GS Sertão❱❭
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CASE E MODELLI PRESENTI
❬❰Aprilia Dorsoduro 1200❱❭
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HUSQVARNA: diverse novità ma la più attesa è certamentela Nuda 900, anche in versione R, che convoglierà l’atten-zione di tutti gli appassionati. Vedremo poi tutto il resto del-la gamma rinnovata, dalle TC (le cross), alle TE e WR (le en-duro a 4 e 2 Tempi), e dalle SM (le Supermotard). Nonmancherà la Concept elettrica già mostrata al Salone del-l’auto di Francoforte, la Concept E-go.
MOTO GUZZI: la storica casa di Mandello delLario proporrà la Moto Guzzi Scrambler, un750cc e la Moto Guzzi California, che sfideràle grandi cruiser americane con un possentebicilindrico trasversale da 1400 cc.
MOTO MORINI: per quanto riguarda la storicaCasa italiana, non ci sono novità. Si sa solo chedue imprenditori milanesi l’hanno acquistata per1.960.000 euro. Ovviamente è prematuro parlare dinuovi modelli, ma sarebbe bello vedere almeno uno standdella Casa di Casalecchio di Reno.
PIAGGIO: la Casa di Pontedera ha svelato forse la novità piùimportante, il Beverly Sport Touring 350, evoluzione delBeverly, ma con un nuovo propulsore da 33 cavalli, semprea ruote alte, con un design rivisto e primo scooter al mondoad essere equipaggiato con ABS/ASR.
DUCATI: tra i modelli più attesi c’è la nuova Ducati Superbike,futura protagonista del campionato mondiale SBK, che portail nome di Ducati Streetfighter S, erede della Ducati 1198. AlSalone troveremo anche la Ducati Streetfighter 848 e laDucati 1199 Panigale. La nuova Streetfighter 848 si pro-pone come l’entry level della famiglia Streetfighter, e,dunque, mantiene il family look. Il prezzo è di 12.590euro, quasi 3.000 euro in meno della Streetfighter
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EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
❬❰Moto Guzzi California❱❭
❬❰Husqvarna Nuda 900❱❭
❬❰Piaggio Beverly Sport Touring 350❱❭
salone ciclo2:_mastro Progress 28/10/11 12.53 Pagina 7
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EVENTI IL SALONE DEL MOTOCICLO
❬❰Ducati Streetfighter 848❱❭base che nel 2012 andrà in pensione. La modifica più impor-tante riguarda il manubrio, più alto di 20mm. Il propulsore de-riva dalla sportiva EVO, ed è dunque un bicilindrico Desmod-romico (il gruppo albero motore della Streetfighter 848 utiliz-za un rapporto caratteristico superquadro, con pistoni da 94mm e corsa da 61,2 mm. La compressione è di 13:1). I tecnicidi Borgo Panigale hanno leggermente ridotto la potenza: orasono 132 i CV (sull’848 EVO sono 140 a 10.500 giri/min), ero-gati a 10.000 giri/min, e la coppia massima passa da 98 Nm a9.750 giri/min a 93,5 Nm a 9.500 giri/min. Il motore dellaStreetfighter sfrutta la tecnologia Testastretta 11°, soluzioneche consente di ottenere una curva di coppia piena già daibassi regimi. Passando così l’incrocio delle valvole dai 37°agli 11°, si è ottenuta una fluidità di marcia superiore e
migliori consumi. Il peso della moto è di appena 169 Kg a sec-co, un record per la sua categoria. Per quanto riguarda lesospensioni, all’anteriore troviamo una forcella Marzocchi da43 mm di diametro, interamente regolabile nel precarico del-la molla e nel freno idraulico in compressione edestensione.Dietro, il monoammortizzatore è un Sachs, com-pletamente regolabile anch’esso, che sfrutta un cinematismoprogressivo e lavora con un nuovo forcellone monobraccio.Questo è rifinito in nero ed è una fusione in alluminio (più lun-ga di 35mm rispetto alla Superbike, per portare l’interassecomplessivo a 1.475 mm), soluzione scelta per ottimizzare icosti nell’ottica di una produzione in numeri elevati. Il propul-sore ha come sempre un sound affascinante, e ogni accelera-ta è pura goduria.
TRIUMPH: non dovrebbe presentare la Adventurer 1200, laenduro stradale a tre cilindri, ma porterà al Salone la Tiger
1050 MY2012. Sicura, invece, la presenza della sportivaDaytona 675, moto che ha subito piccoli ritocchi, ma nes-suna rivoluzione e che arriverà completamente rinnovatanel 2013.
HONDA: l’atteso ritorno al Salone del più grande Costruttoreal mondo non deluderà le aspettative: grandi novità, tra mo-to e scooter, per tornare a far sognare gli appassionati. An-che la Casa giapponese, rimanendo in tema di maxiscooter,proporrà qualcosa di nuovo: si tratta di un modello derivatodall’Honda New Mid Concept visto l’anno scorso e dal lookispirato alla tecnologica Honda VFR, dotato di trasmissioneDual Clutch Trasmission. Si chiama Integra ed è lo scooterderivato dal Concept New Mid con il nuovo propulsore bi-
cilindrico da 700cc. Il veicolo del futuro a detta di molti, cheoffre le emozioni di guida della moto unite alla versatilità
dello scooter, con l’aggiunta del cambio a doppiafrizione completamente robotizzato. Atteso è anche ilnuovo Crossrunner, il nuovo crossover che vanta ilmotore V4 da 800 cc associato a una ciclistica che
unisce il divertimento di una sportiva stradale e l’im-magine accattivante e solida delle adventure-bike.
❬❰Honda Crossrunner❱❭
❬❰Triumph Tiger 1050 MY2012❱❭
salone ciclo2:_mastro Progress 28/10/11 12.53 Pagina 8
AUTO DEL MESE RENAULT KOLEOS
118 NOVEMBRE 2011
Il nuovo crossover Renault si presenta con un importante restyling frontale, motori ecologici ed una semplificazione
della gamma, per rispondere al meglio alle esigenze del target di riferimento. Due i livelli di equipaggiamento, due
le motorizzazioni, due le trazioni
ACCATTIVANTE EVASIONEKOLEOS MY2012
rRenault Koleos si rinnova con una nuo-va versione del modello lanciato nel 2008.Presentato al Salone Internazionale dell’Autodi Francoforte, il crossover alto di gamma diRenault riparte alla conquista di circa qua-ranta Paesi. Nuovo Renault Koleos afferma ilsuo stile deciso con un frontale completa-mente rinnovato, più distintivo ed elegante econ raffinati interni dalle finiture curate.
Il modello è equipaggiato con una mo-torizzazione diesel 2.0 dCi (M9R), declinatain due livelli di potenza, 110 e 127 kW (150e 175 cv). Grazie a nuovi motori ESM“Energy Smart Management”, a parità di po-tenza, le emissioni di CO2 sono in forte ri-
basso, e partono da 148 g sul dCi 150 4x2,Disponibile in versione 4x2 e 4x4,
Nuovo Renault Koleos si rivela particolar-mente versatile: confortevole e maneggevolein città, offre reali capacità di superamentoostacoli e invita all’evasione e all’avventura,grazie alla trasmissione integrale sviluppatanell’ambito dell’Alleanza Renault-Nissan.
Rispettando le migliori tradizioni del-l’alto di gamma Renault, Koleos si presentacon una dotazione di serie ricca e completa,dispone di tutte le tecnologie Renault, utilied estremamente intuitive, tra cui l’assistenzaal parcheggio, la card Easy Access per l’avvia-mento senza chiave, il navigatore integrato
Carminat TomTom® Live, l’assistenza allepartenze in salita (Hill Start Assist) e il siste-ma di trazione integrale All-i mode. In Italia,Koleos MY2012 è proposto nei 2 livelli di al-lestimento: Dynamique e Luxe.
KOLEOS DYNAMIQUE (4x4 o 4x2),rappresenta il cuore di gamma. È disponibilesia con la trazione 4x4 che con la trazione4x2 e soddisfa le attese dei clienti più razio-nali, alla ricerca del miglior rapporto prez-zo/equipaggiamento.
KOLEOS LUXE (4x4), livello Top del-la gamma, coniuga il massimo in termini distile, finiture e dotazioni di serie. I cerchi inlega da 18” dal design Austral si presentano
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auto mese:_mastro Progress 28/10/11 12.54 Pagina 1
AUTO DEL MESE RENAULT KOLEOS
con un nuovo effetto Glossy. Tra i principaliequipaggiamenti di serie vi sono anche le selle-rie in pelle, il sistema audio Bose® sound sy-stem ed il tetto apribile elettricamente. Que-sto crossover del segmento D offre qualità aimassimi livelli. Progettato e disegnato da Re-nault, prodotto nello stabilimento RenaultSamsung Motors di Busan, in Corea del Sud,Nuovo Renault Koleos beneficia del know-how del Costruttore in tema di sicurezza atti-va e passiva, per una guida sicura su qualunquefondo stradale.
La gamma dispone di motorizzazioni100% Diesel EURO 5, con filtro antipartico-lato di nuova generazione ESM (EnergySmart Management) che, a parità di potenzaerogata, permettono una notevole riduzionedelle emissioni di CO2 (fino al 10% sullaversione 4x2) e posizionano KOLEOS tra icrossover più ecologici con un miglior rap-
porto potenza/ emissioni. In sintesi, qui diseguito le principali caratteristiche della gam-ma: nuovo frontale e nuovi gruppi ottici, perun design più attuale e moderno. Nuovo de-sign dei cerchi in lega; nuove rifiniture inter-ne sulla plancia e nuove sellerie; 100% moto-rizzazioni Diesel ESM (Energy Smart Mana-gement); 2 livelli di equipaggiamento: Dy-namique e Luxe; 2 motorizzazioni: 150 cv(con cambio manuale ed automatico) e 175cv (solo con cambio manuale) disponibileesclusivamente sul livello Luxe.
Il restyling riguarda il frontale e la nuo-va calandra nonché i nuovi gruppi ottici. Laparte laterale e posteriore rimangono invaria-te rispetto alla gamma precedente. In Italia, ildesign esterno è sottolineato ed arricchitodalla presenza delle Running Board laterali,offerte con una formula promozionale nelperiodo di lancio
119LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
PROGETTATO E DISEGNATO DA RENAULTPodotto nello stabilimento Renault SamsungMotors di Busan, in Corea del Sud, Nuovo RenaultKoleos beneficia del know-how del Costruttore intema di sicurezza attiva e passiva, per una guida sicura su qualunque fondo stradale
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auto mese:_mastro Progress 28/10/11 12.54 Pagina 2
EASYJET COLLEGA MILANO ALLA GRECIA
A cura della Redazione
Il monte Dobratsch è da alcuni anni il
primo parco naturale della Carinzia, dedicato
interamente al turismo a basso impatto
ambientale, che da quest’anno vanta un rifugio
di vetta davvero particolare. Il Gipfelhaus non
ha niente a che vedere con i classici rifugi di
montagna: legno chiaro, acciaio e vetro, una
commistione di stili per un risultato senza
paragoni e assolutamente a basso impatto
ambientale. Dotato di 40 posti, le stanze sono
arredate con letti e armadi in legno chiaro e
rallegrate da calde coperte rosso fuoco, il tutto
in un’atmosfera riscaldata da aromi di spezie e
di sottobosco. tradizione. Qui infatti è possibile
gustare. Saporiti piatti tradizionali o golosi
dolci tipici.
www.naturparkdobratsch.info
VOGLIA DI… VOLARE SU VETTE INNEVATE?
Van Gogh Up Close: dal 1 febbraio al 6 maggio
2012, una grande mostra organizzata dal
Philadelphia Museum of Art e la National Galleryof Canada, presenta un gruppo di opere, tra le più
audaci e innovative dell'artista che rompendo con
il passato, alterò drasticamente corso della pittura
moderna. Realizzate tra il 1886 e il 1890 a Parigi,
Arles, Saint-Rémy e Auvers le opere in mostra si
concentrano su un aspetto importante e finora
trascurato del lavoro di van Gogh: i piccoli dettagli
o "primi piani" che ritraggono soggetti familiari
come i paesaggi, nature morte e fiori in primo
piano nella composizione
o il concentrarsi su un
unico elemento in
maniera del tutto
inaspettata e senza precedenti. La mostra
propone più di 40 opere, paesaggi e nature morte,
che non sono state considerate fondamentali per
la comprensione dell’arte di Van Gogh. Musei e
collezioni private in Europa, Nord America e
Giappone hanno contribuito alla realizzazione di
questa mostra con numerose ed importanti opere
in prestito. www.philadelphiausa.travel
VAN GOGH DA VICINO
MAGICALMAASTRICHT
120 NOVEMBRE 2011
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EasyJet, annuncia tre nuove destinazioni
che collegheranno Milano Malpensa agli
aeroporti di Cefalonia, Kos e Zante.
I nuovi voli, disponibili sul sito easyJet.com,
saranno operativi dal 30 giugno al 1° settembre
2012, con tariffe a partire da € 37,99 a tratta,
tasse incluse. Questi tre nuovi collegamenti
aumentano il portfolio di destinazioni easyJet
già disponibili da Malpensa verso la Grecia,
ovvero: Atene, Salonicco, Santorini, Mykonos,
Corfù, Creta e Rodi. La Compagnia stima di
trasportare sulle tre nuove rotte più di 17.000
passeggeri nei tre mesi estivi di operazioni.
ww.easyjet.com
Da venerdì 2 dicembre a
sabato 1 gennaio incluso, lo
storico centro della città di
Maastricht celebrerà le feste
natalizie e l’intera città si
trasformerà in una
spettacolare terra delle
meraviglie invernale.
Le bellissime strade
illuminate collegheranno le
varie piazze, dove ci saranno
piste di ghiaccio e il Natale
sarà esaltato, avvolgendo così
la città in un clima natalizio.
Si potrà fare shopping,
approfittare di un ricco
programma culturale e
gustare delizie
gastronomiche. Sarà
sicuramente un inverno
incantevole a Maastricht.
È possibile scaricare
gratuitamente il programma
delle diverse attività sul sito
web:
www.magicalmaastricht.nl
TRAVEL2:_mastro Progress 28/10/11 12.55 Pagina 1
VIAGGIO DEL MESE PER UN SOGGIORNO ALTERNATIVO
C'è chi affitta una casa in riva al mare o uno chalet in montagna; chi cerca una stanza in hotel o in un B&B;
chi preferisce il campeggio, tenda o camper. Alcuni scelgono di trascorrere le proprie vacanze in un castello...
DIVENTARE I SIGNORI DEL CASTELLO... PER IL TEMPO DI UNA VACANZA
VACANZE IN UN CASTELLO
di Fla
via A
liber
ti
viaggio mese:_mastro Progress 28/10/11 12.56 Pagina 1
VIAGGIO DEL MESE PER UN SOGGIORNO ALTERNATIVO
i Immagini di castelli immersi nel verde della Loira, della Scozia o del-l'Irlanda: tutti per un attimo abbiamo sognato di trovarci in questi luoghi,osservando il panorama da una delle alte finestre del castello e cenando alume di candela in una grande sala decorata con legni, cristalli e dipinti...Le stanze dei castelli si trasformano spesso in percorsi di visita: i tappeti cal-pestati dalle scarpe da ginnastica dei turisti, gli arazzi fotografati, i ritratti al-le pareti osservati e commentati. Restando in silenzio in alcune di queste di-more sembra di avvertire piccoli rumori e fruscii che alimentano leggendepopolari sulla presenza di fantasmi di antichi abitanti. I castelli non sempresubiscono però questo destino: alcuni continuano a svolgere la funzione diresidenze. Se si desidera trascorrere delle vacanze davvero fuori del comune,molti castelli aprono le proprie porte a famiglie, coppie in viaggio di nozze,gruppi aziendali. Che sia la Loira, la Toscana o la Scozia, i panorami sugge-stivi e misteriosi, i boschi, i laghi o il mare, lasciano fantasticare sulla vitadei signori di un tempo, che trascorreva nel verde di quei luoghi tra passeg-giate a cavallo o lunghi pomeriggi d'inverno riscaldati dal fuoco di un ca-mino... Resta solo da scegliere il luogo.
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IMMAGINI DI CASTELLI IMMERSI NEL VERDE DELLA LOIRA,DELLA SCOZIA O DELL'IRLANDA: TUTTI PER UN ATTIMOABBIAMO SOGNATO DI TROVARCI IN QUESTI LUOGHI
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viaggio mese:_mastro Progress 28/10/11 12.56 Pagina 2
124 NOVEMBRE 2011
VIAGGIO DEL MESE PER UN SOGGIORNO ALTERNATIVO
Spagna: Parador de JaénUn luogo carico di un incredibile fascino e un pun-
to di partenza per scoprire l'Andalusia: l'hotel Parador deJaen era originariamente una fortezza araba, risalente alXIII secolo, della quale l'hotel mantiene oggi l'aspettomonumentale oltre alla vista panoramica delle stanze.
Per rinfrescarsi dal forte sole andaluso, al suo inter-no è stata costruita una piscina. Nel tempo molti perso-naggi importanti nel campo della politica o delle arti han-no alloggiato in questo hotel, inclusi i regnanti di Spagna.
www.parador.es
Scozia: Inverlochy CastleClassificato come un hotel a 5 stelle, l'In-
verlochy Castle si trova nelle Highlands scozze-si, alle pendici del Ben Nevis, ed è una struttu-ra suggerita dall'Ente del Turismo NazionaleScozzese. Al suo interno gli ospiti possono sce-gliere di cenare in uno dei tre eleganti ristoran-ti. Le stanze sono 18, alcune con vista sul lagoprivato, altre sulle montagne.
Ogni moderno confort è assicurato alcliente, dalla televisione con schermo piatto elettore dvd, al raffinato cotone della biancheria.Nelle vicinanze si trovano campi da golf e pisteda sci dove praticare sport nella stagione inver-nale. Altre attività della zona sono il windsurf,lo sci nautico, la canoa o il tennis e le passeggia-te a cavallo e in bicicletta. Il castello risale al1863, quando fu costruito da Lord Abinger.Dieci anni più tardi la regina Vittoria vi tra-scorse una settimana, restando stupita per labellezza e l'atmosfera romantica del paesaggiocircostante. Inverlochy è rimasto una residenzaprivata fino al 1969 quando si decise di trasfor-marlo in hotel di lusso. Al suo interno conservasoffitti affrescati, lampadari di cristallo, grandisale con mobili d'epoca.
www.inverlochycastlehotel.com
viaggio mese:_mastro Progress 28/10/11 12.56 Pagina 3
125LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT
VIAGGIO DEL MESE PER UN SOGGIORNO ALTERNATIVO
Italia: Castello del Nero Tra oliveti e vigneti, nel verde e nel dolce profilo delle
colline del Chianti si possono trascorrere vacanze esclusive al-l'interno del Castello del Nero, risalente al XII secolo. L'edi-ficio è stato restaurato sotto la supervisione della Soprinten-denza alle Belle Arti e tutti i suoi affreschi, l'arredamento e ledecorazioni riportano in vita il fascino di un'epoca e del casa-to “del Nero” al quale appartenne a lungo fino al 1825, quan-do passò nelle mani della famiglia Torrigiani. Oltre a rigene-rare la propria vista e lo spirito tramite la bellezza e l'eleganzadel castello, gli ospiti hanno a propria disposizione 1000 me-tri quadrati di centro benessere. Il lusso antico e moderno del-l'idroterapia, dei massaggi e dei trattamenti più vari si sposanel Castello del Nero con la storia e l'arte, per assicurare unsoggiorno davvero “da favola”...Anche il palato sarà soddisfat-to con i piatti proposti dal ristorante La Torre dove vengonosapientemente preparate ricette basate su prodotti tipici. Im-mancabili i vini della zona nella cantina del Castello.
www.castellodelnero.it
Francia: Manoir les Minimes Chenonceau, Villandry, Amboise... chi è stato almeno una
volta nella Loira conosce questi nomi, che appartengono ai castel-li più belli della regione e dell'intera Francia.
Ubicato nel cuore della città di Amboise e sulle rive dellaLoira, il Manoir les Minimes avvolge gli ospiti in un'atmosfera dieleganza tutta francese, dove il lusso è sapientemente mescolato al-la semplicità.
Dalle stanze del Manoir si gode di una vista affascinante sulcastello di Amboise, il fiume e le antiche vie della cittadina. Unsoggiorno nel Manoir les Minimes è una soluzione ideale per sco-prire la bellezza della Loira lasciandosi anche il tempo e il giustospazio per i propri momenti di relax.
www.manoirlesminimes.com
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Pershing presenta la lineaslanciata e il carattere decisodel nuovo Pershing 74',restyling contemporaneo emoderno del celebre P72’, unodei modelli simbolo del brandche ha costituito un’autenticasvolta progettuale, anticipandogusti e tendenze della nauticamondiale.
“Personalità spiccatamenteopen, grandi volumi eluminosità fanno del Pershing74’ un modello attraente, cheesprime al meglio tutti glistilemi che hanno resoriconoscibili i modelli dellaflotta”, afferma Fulvio DeSimoni, Yacht Designer diPershing dal 1985. “Unadisposizione degli ambientiintelligente e l’ulteriorevalorizzazione degli spazipermettere inoltre all’armatoree ai suoi ospiti di godere ancorapiù pienamente di superfici
calpestabili senza paragoni.” Il nuovo Pershing 74’, nato
dalla matita dello yachtdesigner Fulvio De Simoni instretta collaborazione con l’AYT(Advanced Yacht Technology) delGruppo Ferretti ed il team diarchitetti e designer del CentroStile Ferrettigroup, sicaratterizza per un profiloesterno ancora più snello efilante del suo predecessore,grazie al taglio delle finestraturelaterali ancora più ampie ecorredate da un oblò apribile, ealla sovrastruttura piùallungata, che vede il sun deckcon la plancia a scomparsa.
Lungo 22,66 metri e largo5,50, questo nuovo modello, chemonta due motori MTUCommon Rail da 1950 hp con lapropulsione Searex ed eliche disuperficie dalle elevateprestazioni, raggiunge unavelocità massima di 45 nodimantenendo sempre un assettodi elevato comfort.
La tecnologia è la grandeprotagonista, a partire dallaporta a scomparsa tra pozzettoe salone, che permette di unirel’esterno e l’interno in un unicoambiente per una massimafruibilità degli spazi e un
contatto diretto con il mare. Da notare anche l’hard top
scorrevole in tutta la sualarghezza, e la scala centrale incarbonio che scendeautomaticamente nel pozzettocon comando elettroidraulico,nata dalla collaborazione traAYT e Besenzoni. La passerellatelescopica, la scala bagnoidraulica e il varo tender conplancetta che forma lo scivolo dialaggio, completano ladotazione. Composto da unacabina armatore e due cabineospiti, il Pershing 74’ puòaccogliere fino a 6 persone – 7con il pullman bed nella cabinaospiti di sinistra - e due membridell‘equipaggio, grazie ad unadistribuzione degli spazisottocoperta che miraall’esaltazione dei concetto dicomfort e vivibilità a bordo.
La collaborazione colprestigioso nome di PoltronaFrau ha infine dato vita ad arredie finiture, sedute e soffitti in
pelle, progettati per coniugare inogni ambiente lo stile Pershingcon il valore, la qualitàartigianale e la grandefunzionalità tipiche dellecreazioni firmate Poltrona Frau.
Ma lo stile di Pershing nonsi ferma qui: accanto all’ultimonato della flotta presentatianche alla manifestazionegenovese anche altri duemodelli tra i più rappresentatividel brand. Uno è lo yacht piùpiccolo della gamma, ilPershing 50.1, rivisitazione delPershing 50 ed espressionedella Next Generation che, purcon una chiara improntasportiva, mantiene le aspettativedi coloro che già conoscono lostile e l’eleganza del brand.L’altro è una delle imbarcazionisimbolo, il Pershing 64’, unopen dalle linee contemporaneee dalle prestazioni sportive, oltreche un grande esempio ditecnologia e design firmatiPershing.
PERSHING 74' LUSSO DI SERIE
di ELISABETTA PASCA
126 NOVEMBRE 2011
BOATS:_mastro Progress 02/11/11 12.52 Pagina 1
INTERVISTA AI NEGRAMARO: “LUNGA VITA ALL’ARTE: CI AIUTA AD ESSERE MIGLIORI”
“Qualcuno aveva problemidi voce e abbiamo dovutoannullare il tour mesi fa, poi perfortuna l’abbiamo cacciato esiamo tornati”.
A parlare è Giuliano
Sangiorgi, storico frontman dei
Negramaro, scherzando su se
stesso e sul suo problema alle
corde vocali per cui ha dovuto
rinviare la tappa di partenza del
suo tour di diversi mesi. Poco
male, visto il successo che da
settimane continua a riscuotere
Casa 69 Tour in giro per l’Italia
(dopo i sold-out a Roma e
Milano, in queste settimane si
aggirano tra Acireale e Bari, per
poi arrivare a Perugia e a
Padova). Merito non solo del
talento e della grinta che
Giuliano e la sua band
dimostrano sul palco, ma anche
dello staff tecnico e dell’impianto
scenografico che vanta il loro
show: tra canzoni a raffica,
assoli di chitarra, balli
improvvisati, spezzoni di film e di
trasmissioni televisive, e ancora
uomini sulla luna, riflessioni di
oggi miste al ricordo dei grandi
di ieri che non ci sono più
(Monicelli, su tutti), il nuovo live
dei Negramaro garantisce quasi
tre ore intense di continuo
dialogo tra le arti. Musica,
parole, immagini, tutto nel nome
dell’amore per il pubblico: “È
fondamentale il contatto che si
crea con tanti sconosciuti,
l’unione tra persone diverse è
una magia”.
L’interazione con il pubblicoè un elemento forte dei vostrilive: non solo cantate con lagente, ma ci parlate di tutto,dall’inutilità della violenza fino
alla volgarità della tv di oggi.Come mai questa scelta?
Perché la nostra concezione
di rock è quella di una musica
che riesce ad arrivare in
maniera semplice e diretta alle
emozioni del pubblico. E poi
perché siamo in un momento
politico, storico, sociale in cui
l’arte, che è il primo movimento
dell’anima dell’uomo per
radunarsi ed essere civile e
sociale, è a rischio. Tutta l’arte è
in crisi, come la musica italiana.
Così, se qualcuno sbaglia e ci
definisce “artisti” bisogna pur
difendere questa parola.
Il vostro ultimo disco Casa69, non a caso, è ispirato a ungrande uomo del teatro.
Carmelo Bene, sì: “Io non
lascio traccia” è un omaggio
sentito a quella personalità così
unica. Proviamo
sempre più a
coniugare l’arte
visiva, teatrale
e cinematografica alla musica,
ecco perché sul palco nei
concerti abbiamo dato volentieri
ospitalità a voci come quelle di
Neri Marcorè, Michele Placido,
Vinicio Marchioni, Francesco
Montanari, Beppe Fiorello, Paolo
Rossi, Pierfrancesco Favino.
Abbiamo avuto una bellissima
adesione di attori, amici e non
amici che hanno accettato subito
entusiasti di esibirsi con dei
monologhi sul nostro palco.
Il primo è stato Marcorè,
ricordo che quando ha iniziato il
monologo sulle lucciole scritto
da Pasolini avevamo molta
paura della risposta del
pubblico, invece abbiamo
scoperto che ci sono parole che
sanno tagliare l’aria come una
spada rock, dopo le quali
piovono giù applausi come su un
assolo bellissimo. Per noi che
siamo abituati al rumore del
palco, è strano vedere migliaia di
persone in silenzio ad ascoltare,
sono momenti molto toccanti.
Parliamo della vostracollaborazione con altri artisti:passate indistintamente da Elisaa Mina, fino ai Planet Funk…
Già, per noi ogni volta è
un’esperienza di crescita e
arricchimento. Per quanto
riguarda i Planet, siamo
cresciuti tutti con i loro dischi e
quando mi hanno chiesto il
pezzo ho scritto subito testo e
melodia, di getto, ma quella che
sentite in realtà è la voce della
prima registrazione. Volevo
rifarla, sono persino andato in
Francia per farmi cambiare la
voce, al ritorno li ho pregati:
“Fatemela rifare meglio”, ma
niente. Bene così.
di CLAUDIA CATALLItunestunestunestunes
tunes
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128 NOVEMBRE 2011
TUNES nov:_mastro Progress 28/10/11 12.57 Pagina 1