PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni...

28
1 PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ ANNO 2015

Transcript of PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni...

Page 1: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

1

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’

ANNO 2015

Page 2: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

2

PRESENTAZIONE DEL CSEI Catania

Il CSEI Catania è un ente senza scopo di lucro costituito nel 1975, nel quadro dell’intervento straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno, ad iniziativa del FORMEZ, della Cassa per il Mezzogiorno, dell’Università di Catania, della SVIMEZ e della Fondazione Politecnica del Mediterraneo. Dopo la fase iniziale dedicata all’avvio e al consolidamento della struttura, realizzata con la diretta partecipazione delle istituzioni dell’Intervento Straordinario, il CSEI Catania ha acquisito una sua autonoma configurazione e hanno aderito al Centro diversi organismi pubblici che si occupano della gestione delle risorse naturali ed in particolare delle risorse idriche. Con le leggi n. 234 del 1979, n. 33 del 1983 e n. 36 del 1984 la Regione Siciliana ha riconosciuto lo specifico ruolo del CSEI Catania nello svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore dell’ambiente. Il Centro ha operato al servizio dell’Intervento Straordinario per il Mezzogiorno ed opera al servizio della Regione Siciliana, delle altre Regioni meridionali e dei propri Soci ed offre inoltre a enti pubblici e privati le proprie competenze per lo svolgimento di attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica nelle aree di interesse del Centro medesimo. Finalità del CSEI Catania è di contribuire a promuovere lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno d’Italia nell’area della gestione delle acque, dei sistemi di disinquinamento dell’ambiente idrico, dei sistemi di tutela dell’ambiente dall’inquinamento e in generale nell’area della gestione delle risorse naturali. Nelle suddette aree, il Centro si pone come organismo di servizio delle Regioni e degli Enti locali. Per perseguire tale finalità il CSEI Catania svolge attività di ricerca applicata, di formazione e di assistenza tecnico-organizzativa orientate allo sviluppo delle capacità operative e innovative degli organismi pubblici e privati che nel Mezzogiorno operano nell’area delle risorse naturali. I Soci del Centro sono: A.CO.S.ET S.p.A. di Catania, AMA S.p.A. di Paternò, ATO 6 Caltanissetta, Consorzio di Bonifica Integrale Vallo Diano e Tanagro di Sala Consilina,Consorzio di Bonifica n. 2 Palermo, Consorzio di Bonifica n. 3 Agrigento, Consorzio di Bonifica n. 4 Caltanissetta, Consorzio di Bonifica n. 5 Gela, Consorzio di Bonifica n. 6 Enna, Consorzio di Bonifica n. 7 Caltagirone, Consorzio di Bonifica n. 8 Ragusa, Consorzio di Bonifica n. 9 Catania, Consorzio di Bonifica n. 11 Messina, Consorzio per il Servizio di Depurazione dei Liquami tra i Comuni di Giarre–Riposto-Mascali-Fiumefreddo di Sicilia-Sant’Alfio – Co.De.L., Fondazione “Emanuele GugginoPicone” (già Fondazione Politecnica del Mediterraneo) di Catania, Università degli Studi di Catania, PROMO.TER.SUD. S.r.l., Ragusa.

Page 3: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

3

Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione del CSEI Catania nelle seguenti aree di intervento: gestione dei sistemi idrici; risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura; servizio idrico integrato; tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento; promozione e diffusione delle attività del Centro; servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro. In particolare per il 2015 il CSEI Catania ha in programma le seguenti iniziative: Gestione dei sistemi idrici:

• Seminario in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2015

Risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura:

• Assistenza tecnica alle imprese per la gestione sostenibile delle risorse idriche nell’irrigazione di agrumeti

• BANDO PSR 2007/2013 - Misura 124 - ProgettoAgroTrack • Progetto di ricerca “Interventi per lo sviluppo della frutticoltura in Sicilia” sottoprogetto “Vocazionalità ambientale del territorio siciliano per lo sviluppo della frutticoltura” • Seminario sulla “Diversificazione produttiva nell’areale della Sicilia orientale mediante l’introduzione della coltivazione fuori stagione di piccoli frutti” • Seminario su “I contributi di bonifica: natura giuridica, riscossione e contenzioso tributario” • Corso sulla progettazione e gestione degli impianti di microirrigazione per le colture agrarie • Seminario su: “Misure e interventi strutturali e infrastrutturali per l’irrigazione nel Meridione

d’Italia”. • Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli

agrumi. • Convegno “Spazio agricolo come bene paesaggistico” • Seminario divulgativo del Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla

lavorazione industriale degli agrumi”. Servizio idrico integrato

• Progetto di e-learning “Lifelong Learning Programme Centralized” – SottoprogrammaERASMUS, dal titolo: “University Enterprise Collaboration in the field of Bottled Water” Acronimo AQUASYN.

• Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sull’attuazione delle legge 2/2013 dellaRegione Siciliana e sulla ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione deiservizi idrici in Sicilia.

Tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento

• Progetto “Vigna Energetica”- VIENERGY - Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013 - Bando 01/11 Progetto Strategico

• Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sui sistemi di fitodepurazione per iltrattamento delle acque reflue di piccoli e medi insediamenti.

• Progetto “Potenziamento della rete tecnologica per il monitoraggio delle risorse idriche sotterranee a servizio delle imprese nella provincia di Ragusa (MORISO 2.0)”

Page 4: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

4

Promozione e diffusione delle attività del Centro

• Collana editoriale sulla gestione delle acque • Sito web del CSEI Catania

Servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro

• Attività di assistenza tecnica agli enti operanti nell’area dell’acqua e dell’ambiente. • Attività di assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione per il

trattamento terziario del centro commerciale IKEA di Bari. • Assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione terziario per il

trattamento ed il riuso delle acque reflue – Golf Resort di Carlentini (SR). • Assistenza tecnica per la conduzione delle attività di ricerca per la valutazione tecnologica ed

efficienza di filtri e ali gocciolanti tramite l’impiego di acque reflue depurate presso il campo sperimentale di microirrigazione con acque reflue depurate di San Michele di Ganzaria (CT) nell’ambito del progetto PON-SIBAR.

Le attività in programma per il 2015 comprendono :

• Iniziative di specifico interesse regionale per la cui realizzazione verrà utilizzato il contributo regionale dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali; • Iniziative svolte su specifico incarico di altri Enti o realizzate con risorse finanziarie previste da bandi pubblici.

Nel seguito vengono illustrati separatamente obiettivi e articolazione delle attività programmate con fondi regionali e delle attività in corso di realizzazione e da realizzare con altri finanziamenti acquisiti dal CSEI Catania attraverso la partecipazione a bandi pubblici.

Page 5: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

5

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ ANNO 2015

(con risorse finanziarie a carico del bilancio regionale)

Page 6: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

6

INDICE 1. Gestione dei sistemi idrici

1.1Seminario in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2015 2. Risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura

2.1 Seminario sulla “Diversificazione produttiva nell’areale della Sicilia orientale mediante l’introduzione della coltivazione fuori stagione di piccoli frutti”

2.2 Seminario su “I contributi di bonifica: natura giuridica, riscossione e contenzioso tributario” 2.3 Corso sulla progettazione e gestione degli impianti di microirrigazione per le colture agrarie 2.4 Seminario su: “Misure e interventi strutturali e infrastrutturali per l’irrigazione nel Meridione

d’Italia”. 3. Servizio idrico integrato

3.1 Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sull’attuazione delle legge 2/2013 della Regione Siciliana e sulla ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei servizi idrici in Sicilia.

4. Tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento

4.1Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sui sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue di piccoli e medi insediamenti.

5. Servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro

5.1 Attività di assistenza tecnica agli enti operanti nell’area dell’acqua e dell’ambiente

Page 7: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

7

1. Gestione dei sistemi idrici

1.1 Seminario in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2015 Il CSEI Catania, nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2015, che si terrà il 22.03.2015, pianificata sotto l’egida delle Nazioni Unite in diverse parti del mondo, organizzerà incontri e seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare gli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado sul tema delle risorse idriche. L’evento, che nel 2015 avrà come tema “Water and Sustainable Development”, si svolgerà con la partecipazione di esperti in materia di risorse idriche e sarà organizzato in collaborazione con il Di3A - Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente - dell’Università degli Studi di Catania e l’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari, Dipartimento Interventi Infrastrutturali in Agricoltura. L’uso sostenibile ed il consumo consapevole delle risorse idriche diventa sempre più una esigenza inderogabile per il futuro del nostro Pianeta, molto si può e si deve fare per ridurre i consumi idrici per i vari usi. Molto si può fare a livello urbano per quanto riguarda gli usi civili, ma molto di più si deve fare nel settore industriale ed agricolo, basti pensare che in molte aree del nostro Pianeta, oltre l’80% delle risorse idriche è utilizzato per la produzioni agro-alimentari, indispensabili per il sostentamento della popolazione mondiale. Il CSEI Catania con tale iniziativa intende diffondere la cultura dell’uso razionale delle risorse idriche e del risparmio idrico.

2. Risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura 2.1 Seminario sulla “Diversificazione produttiva nell’areale della Sicilia orientale mediante

l’introduzione della coltivazione fuori stagione di piccoli frutti”

Si svolgerà nel 2015 il seminario dal titolo “Diversificazione produttiva nell’areale della Sicilia orientale mediante l’introduzione della coltivazione fuori stagione di piccoli frutti”. L’incontro, organizzato dal CSEI Catania in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, vedrà gli interventi di numerosi ricercatori operanti presso istituzioni di ricerca che si occupano di frutticoltura nel territorio regionale e nazionale. Il seminario, alla sua seconda edizione, è rivolto a produttori agricoli, tecnici, e a operatori dell’intera filiera ortoflorofrutticola. Saranno esposti in particolare i principali risultati del progetto Sicilberry 1 e Sicilberry 2 che vede il partenariato oltre, che dell’Assessorato Regionale anche dell’Università Politecnica delle Marche e la collaborazione dell’Università di Catania e della Cooperativa S. Orsola. Con questo seminario si vuole raggiungere l’obiettivo di diffondere informazioni necessarie per favorire la diversificazione di produzioni fuori stagione nell’areale di Ragusa e Siracusa mediante l’introduzione di piccoli frutti. Ciò che è emerso già dal primo seminario riguarda essenzialmente la necessità di realizzare una adeguata formazione degli agricoltori nonché di indirizzarli verso scelte tecniche idonee per produzioni frutticole di qualità. E’ emersa, inoltre, la necessità di promuovere una organizzazione produttiva ad elevato livello qualitativo e commerciale utile per garantire più elevati livelli di reddito e per la gestione ordinaria degli impianti.

Page 8: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

8

2.2 Seminario su “I contributi di bonifica di natura gi uridica, riscossione e contenzioso tributario”

I proprietari degli immobili compresi nel perimetro di contribuenza sono tenuti a corrispondere ai Consorzi di bonifica i contributi determinati in conformità ai procedimenti decisionali previsti dalla legge. Secondo dottrina e giurisprudenza consolidata questi contributi hanno natura tributaria, e vanno riscossi con la procedura prevista per i tributi iscrivibili nei ruoli dell’Agenzia delle entrate. Nel caso di contestazioni da parte dell’obbligato la competenza a giudicare le questioni insorte spetta alle Commissioni tributarie, avendo la legge n. 448 del 2001 chiarito ogni dubbio in proposito. Il Seminario, organizzato anche con la collaborazione dei Consorzi di Bonifica soci del CSEI Catania, è diretto ad approfondire le problematiche riguardanti:

• La determinazione dei contributi di bonifica con riferimento alle diverse attività svolte dai Consorzi, in particolare nei contesti in cui sono presenti contributi pubblici per le attività consortili che vengono a ridurre i carichi gravanti sui consorziati;

• Le possibilità di ricorso al giudice amministrativo avverso gli atti inerenti al procedimento per la definizione dei Piani di classifica;

• Le innovazioni normative in materia di contenzioso tributario, anche con riferimento alle procedure di riscossione.

Il Seminario è rivolto agli amministratori, dirigenti e consorziati dei Consorzi di Bonifica. 2.3 Corso sulla progettazione e gestione degli impianti di microirrigazione per le colture

agrarie

Il CSEI Catania organizzerà, in collaborazione con il Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali dell’Università di Catania e con la Irritrol System Europe S.r.l. by TORO Ag Irrigation, il corso di formazione su "La progettazione e gestione degli impianti di microirrigazione per le colture agrarie". Il corso, della durata di due giorni, si terrà con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana - Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e il patrocinio di Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Catania.

Il corso sarà tenuto da docenti universitari e da tecnici del settore dell’irrigazione: - prof. Giuseppe Cirelli – Università degli Studi di Catania (responsabile del corso); - prof. Salvatore Barbagallo - Università degli Studi di Catania e Direttore del CSEI Catania; - prof. Simona Consoli - Università degli Studi di Catania: - dott. Piero Santelli - Technical Supervisor della Irritrol Systems Europe (Irritrol e Toro Ag). Il corso è principalmente rivolto a operatori, imprenditori agricoli e a tecnici del settore dell’irrigazione, nonché agli studenti e neolaureati del corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie e di Salvaguardia del Territorio e dell’Ambiente. Il corso si svolgerà in due giornate. Le principali tematiche del primo giorno riguarderanno la gestione dell’irrigazione, le basi d’idraulica, le condotte e i pezzi speciali, l’impianto di pompaggio e l’irrigazione a goccia. Nella seconda giornata verranno trattati i temi relativi ai sistemi di automazione per l’irrigazione e filtrazione nei moderni impianti irrigui. Alla fine di ogni modulo sono previste delle esercitazioni ai fini della verifica di apprendimento su quanto esposto.

Page 9: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

9

2.4 Seminario su: “Misure e interventi strutturali e in frastrutturali per l’irrigazione nel

Meridione d’Italia”

Il CSEI Catania, d’intesa e in collaborazione con l’Università di Catania e con l’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana, organizzerà un Seminario sul Tema “Misure e interventi strutturali e infrastrutturali per l’irrigazione nel Meridione d’Italia”. L’incontro si svolgerà a Catania e vedrà la partecipazione di autorevoli Autorità politiche e tecnici rappresentanti di importanti Enti a livello nazionale. Obiettivo dell’incontro è quello di informare gli operatori del settore circa i programmi di sviluppo e le possibilità di finanziamento di opere per l’approvvigionamento irriguo nel meridione d’Italia. I principali temi che saranno trattati riguarderanno i fondi europei per il finanziamento di opere irrigue, gli obiettivi e le risorse del Piano Irriguo Nazionale ed il ruolo dei Consorzi di Bonifica. All’incontro parteciperanno dirigenti e tecnici dei Consorzi di Bonifica della Sicilia. Quali relatori verranno invitati i massimi esponenti dell’Agensud, dell’ANBI e i Commissari dei Consorzi di Bonifica della Sicilia. Nel corso dell’incontro verranno analizzate le criticità della applicazione della recente legge nazionale di riforma dei Consorzi di Bonifica della Sicilia. 3. Servizio idrico integrato

3.1 Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sull’attuazione delle legge 2/2013 della Regione Siciliana e sulla ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei servizi idrici in Sicilia

Il CSEI Catania, anche su richiesta e sollecitazione dell’Assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, ha collaborato nel 2013 con il competente Dipartimento per la definizione di razionali criteri di attuazione della legge n. 2/2013 e più in generale per la riforma degli ATO idrici. Nei numerosi incontri già svolti con gli Uffici di diretta collaborazione e con lo stesso Assessore al ramo è stato evidenziato come sia opportuno distinguere la disciplina attuativa della legge 2/2013 (che necessita di una immediata applicazione) da quella che è possibile elaborare in un arco temporale più ampio. A) La prima disciplina di immediata elaborazione è imposta dal vincolo derivante dalla regolamentazione che ai sensi del comma 4 dell’art. 154 del Codice dell’ambiente (come modificato dal DL n. 179/2012) l’Autorità dell’energia elettrica e del gas (AEEG) ha dato alla materia della revisione delle tariffe idriche: secondo tale regolamentazione gli Enti d’ambito istituiti dalle Regioni in sostituzione delle soppresse Autorità degli ambiti territoriali ottimali entro il 31 marzo 2013 (o il 30 aprile quando ricorrono date condizioni) devono aggiornare o redigere, se non ancora esistente, il Piano economico finanziario di ciascun Piano d’ambito sulla base della metodologia del Metodo Tariffario Transitorio (MTT) disposto dall’AEEG stessa. Entro gli stessi termini i suddetti Enti d’ambito con una procedura cui partecipano anche i gestori devono predisporre la tariffa in conformità alla suddetta metodologia sulla base delle informazioni già raccolte ai sensi dell’apposito documento dell’AEEG (347/R/IDR), e trasmetterla alla medesima per l’approvazione. L’esigenza di aggiornare le tariffe idriche è vivamente avvertita dagli enti gestori, in particolare da quei Comuni che continuano a gestire in economia il servizio idrico integrato (SII), e che hanno

Page 10: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

10

visto crescere il loro stress finanziario in quanto a causa dell’inflazione hanno dovuto fronteggiare le accresciute spese di gestione con entrate rimaste invariate nel loro importo. A fronte di queste scadenze riguardanti le richiamate incombenze, non appare praticabile una proposta che comporti una immediata modifica nella perimetrazione degli esistenti ambiti territoriali ottimali (ATO), modifica che a sua volta obbliga ad una rielaborazione dei vigenti Piani d’ambito e dei Piani economico-finanziari, cioè a un’operazione che esige un consistente periodo di tempo per il suo completamento. D’altra parte non senza ragione la stessa legge regionale n. 2/2013 ha confermato la vigente perimetrazione provinciale degli ATO. Stando così le cose, possono essere prese in considerazione due possibili soluzioni attuative. 1. Istituzione di nove Enti d’Ambito costituiti dai Sindaci dei Comuni appartenenti agli esistenti ATO, di cui si mantiene l’attuale perimetrazione, con un organo di coordinamento regionale. Questa soluzione avrebbe il vantaggio di non rendere necessaria nel breve termine l’elaborazione di nuovi piani di ambito ma consentirebbe di continuare a operare con i vecchi piani ( eventualmente da aggiornare). Il modello corrisponde a quello adottato dalla Regione Veneto con la legge regionale 27 aprile 2012 n. 17. 2. In alternativa si potrebbe ipotizzare l’istituzione di un unico Ente d’Ambito a livello regionale con la partecipazione alla relativa Assemblea di rappresentanze dei Sindaci degli enti locali siciliani, rappresentanze da scegliere con apposite procedure elettive. All’Ente regionale d’Ambito verrebbero attribuite le funzioni delle soppresse Autorità d’ambito, ma esso opererebbe sulla base dei piani d’ambito esistenti. Questa soluzione postula nella sostanza l’istituzione di “sub-ambiti”, della cui ammissibilità ai sensi della normativa nazionale vigente va fatto un approfondimento. Peraltro una soluzione di questo tipo è stata adottata dalla regione Toscana (legge regionale 28 dicembre 2011 n. 69) che ha istituito un unico ATO in sostituzione dei precedenti sei, ha dettato un’apposita disciplina per l’elezione dei rappresentanti dei sindaci nell’Assemblea della unica Autorità idrica Toscana e nel relativo Consiglio di indirizzo, ha istituito sei Conferenze territoriali (coincidenti con i preesistenti ATO) aventi tra l’altro il compito di definire la tariffa per il territorio di propria competenza da proporre all’Autorità idrica per l’approvazione. Non risulta che la citata legge regionale sia stata impugnata dallo Stato per vizi di legittimità costituzionale, e questo induce a ritenere praticabile anche la richiamata soluzione alternativa. B) In una prospettiva di più lungo andare occorre riconsiderare l’adeguatezza della perimetrazione provinciale degli Ambiti o Sub-Ambiti, attesa la recente soppressione in Sicilia delle Province e considerato anche principio del rispetto dell’unità del bacino idrografico o del sub-bacino o dei bacini idrografici contigui, nonché della adeguatezza delle dimensioni gestionali, definita sulla base dei parametri fisici,demografici, tecnici, in conformità a quanto disposto dall’art. 147 del Codice dell’ambiente (DLgs 152/2006). Con l’occasione andrebbe presa in considerazione anche l’esigenza del coordinamento della disciplina in materia di SII con quelle riguardanti la gestione dell’irrigazione collettiva effettuata dai Consorzi di bonifica e la gestione dei distretti idrografici. I consorzi di bonifica oggi sono delimitati essenzialmente su base provinciale con l’eccezione di Gela e Caltagirone. Pensare di riordinarne la disciplina con accorpamenti su base provinciale costituirebbe la ripetizione dell’errore commesso a suo tempo con la legge di riforma di tali enti, errore oggi aggravato dal fatto che sono state abolite le Province regionali. Alla luce delle considerazioni sopra riportate si potrebbe ipotizzare il percorso di seguito riportato. Istituzione urgente dell’Autorità di Distretto Idrografico della Sicilia anche ai fini dell’aggiornamento del relativo Piano di gestione del Distretto (direttiva 2000/60 CE). Dal Piano di gestione potrebbe ricavarsi la previsione di creazione di 5 o 6 sub-distretti per i quali prevedere le opere e gli interventi necessari per l’allocazione delle risorse idriche per gli usi civili,

Page 11: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

11

irrigui, industriali e ambientali, per la tutela delle acque e per la difesa dalle alluvioni (in applicazione del DLgs 49/2010 che ha recepito la Direttiva 2007/60 contro le alluvioni). All’interno di ogni sub-distretto dovrebbe essere assicurata la gestione unitaria dei servizi idrici, secondo le modalità previste dalla normativa vigente, e potrebbe operare un unico Consorzio di bonifica per la gestione dell’attività di bonifica e di irrigazione collettiva. In altri termini le riforme degli ATO idrici e dei Consorzi di Bonifica dovrebbero essere opportunamente coordinate almeno per gli aspetti legati alla delimitazione di ambiti e comprensori. Ovviamente per ogni sub-distretto (ambito) dovrebbero essere costituiti organismi che consentano la partecipazione degli enti locali ai processi decisionali. Potrebbero essere costituiti Uffici periferici di sub-distretto per il controllo delle attività di competenza dell’Autorità. La soluzione sopra prospettata porterebbe conseguentemente a rifare, nel lungo termine, i piani di gestione per ogni sub-distretto e la tariffa - da ridefinire in accordo ai criteri stabiliti dalla Autorità per l’energia elettrica e il gas -dovrebbe essere conseguentemente identica all’interno di ogni sub-distretto. Viceversa se si scegliesse di adottare un unico ambito regionale, la tariffa dovrebbe essere identica per l’intera regione con evidenti difficoltà connesse alle differenti situazioni nell’Isola. Allo scopo di dare attuazione alle linee illustrate precedentemente, l’attività che il CSEI Catania ha avviato nel 2013, anche a supporto del Dipartimento regionale acque e rifiuti comprende: a. elaborazione di criteri a supporto della elaborazione della legge e studio sulla definizione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei servizi idrici in seguito alla abolizione delle province; b. seminario di approfondimento e proposte per la gestione dei servizi idrici nei nuovi ambiti territoriali. Lo studio, già avviato,ha l’obiettivo di individuare alcuni possibili criteri, in conformità a quanto previsto dalla legge 2/2013, di delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei servizi idrici anche alla luce della abolizione delle province regionali. Lo studio che verrà completato nel 2015 ha la finalità di formulare proposte di nuove delimitazioni che tengano conto: 1. Rispetto dell’unità di bacino o del sub-bacino; 2. Adeguatezza delle dimensioni dell’ambito sia in termini demografici per la gestione dei servizi

idrici sia in termini di comprensori irrigui; 3. Unitarietà dei sistemi idrici sia per gli aspetti legati agli usi potabili che a quelli irrigui e , dove

possibile, per l’unitarietà degli schemi di raccolta, depurazione e smaltimento delle acque reflue 4. Dimensioni degli ambiti tra loro comparabili.

Sulla base dei risultati dello studio, verrà organizzato un seminario di approfondimento e di illustrazione di possibili linee guida per la riforma della organizzazione dei servizi idrici in Sicilia. Il Seminario sarà rivolto ad Amministratori di enti locali, gestori dei servizi idrici, professionisti e funzionari regionali. Nel corso del Seminario verranno approfonditi i seguenti temi: a. Strumenti di pianificazione delle acque e aggiornamento del Piano di distretto idrografico in Sicilia;

b. Lo stato attuale della gestione dei servizi idrici in Sicilia c. Possibili linee per una riforma degli ATO idrici in Sicilia d. Interventi per la pubblicizzazione dei servizi idrici: limiti e possibilità

Page 12: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

12

4. Tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento 4.1 Attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica sui sistemi di fitodepurazione per il

trattamento delle acque reflue di piccoli e medi insediamenti. Il CSEI Catania, da diversi anni su sollecitazione degli ATO idrici, di numerosi enti gestori dei servizi idrici, nonché di diverse categorie professionali (ingegneri, architetti, agronomi, chimici, ecc.), ha svolto attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica nel settore della depurazione delle acque reflue urbane ed agroindustriali.

Nel settore della depurazione in Sicilia, in molti casi sono state utilizzate tecnologie di trattamento non idonee al contesto socio-economico e alle caratteristiche qualitative e quantitative delle acque reflue, privilegiando l’utilizzo di tecnologie di tipo tradizionale o intensivo (fanghi attivi, dischi biologici, ecc.) che a causa del loro contenuto tecnologico, sempre più spinto, sono caratterizzate da alti costi di gestione e manutenzione non sostenibili dalle comunità locali. Per tale motivo, come già avviene da qualche decennio in numerosi altre nazioni, particolare interesse avrebbe in Sicilia l’applicazione di trattamenti naturali come la fitodepurazione, il lagunaggio, l’accumulo in serbatoi. Tali trattamenti vengono denominati anche estensivi in quanto i processi di depurazione di tipo chimico-fisico e biologico richiedono: - lunghi tempi (da 1-2 giorni fino a qualche decina di giorni); - estese superfici (da 1-2 m2/AE fino a 10 m2/AE).

Il notevole interesse per i trattamenti naturali quali la fitodepurazione è legato in particolare alle seguenti caratteristiche:

♦ relativa semplicità in fase di costruzione, di esercizio e di manutenzione ♦ notevole economicità in fase di esercizio e manutenzione; ♦ efficienza dei processi depurativi; ♦ affidabilità in diverse condizioni operative.

Numerosi esperti del settore hanno evidenziato che il fattore limitante per la realizzazione dei sistemi di trattamento naturali risulta essere, in molti casi, la disponibilità di terreno e non il costo di quest’ultimo. Pertanto, soprattutto nelle aree rurali della Sicilia, dove generalmente esiste un’ampia disponibilità di terreni marginali in prossimità dei centri abitati, i trattamenti naturali quali la fitodepurazione sarebbero la soluzione ottimale e sostenibile per il trattamento delle acque reflue dei piccolo e medi insediamenti si urbani che produttivi (agro-industrie), valorizzando perlatro nell’ambito della progettazione, costruzione e gestione manodopera locale. Recentemente a livello internazionale si è progressivamente affermata la pratica di trattare e riutilizzare le acque reflue prodotte dagli insediamenti abitativi o produttivi isolati di piccole dimensioni (case sparse, villaggi turistici, agroindustrie, ecc.), direttamente vicino al punto di origine. Tali sistemi denominati “decentralizedsystems”, si contrappongono alla filosofia dei grandi sistemi di raccolta e depurazione centralizzati, che a partire dagli anni ’70 hanno avuto tanto successo anche in Italia. Il fallimento gestionale di taluni sistemi centralizzati, gli elevati costi di collettamento, l’elevato impatto ambientale sui corpi ricettori a causa della concentrazione puntuale degli scarichi, nonché la disponibilità delle acque reflue depurate in aree in cui non vi è interesse o possibilità di riutilizzo, ha comportato in alcuni casi una sostanziale revisione degli schemi depurativi privilegiando ove possibile, soluzioni decentralizzate attraverso l’impiego di sistemi di depurazione a bassa tecnologia ovvero di sistemi naturali. In tali casi il riuso delle acque depurate è principalmente finalizzato a:

♦ l’alimentazione degli scarichi dei wc tramite la realizzazione di reti duali; ♦ l’irrigazione delle aree a verde (“landscapeirrigation”).

Page 13: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

13

La fitodepurazione ha quindi ricevuto un crescente interesse da parte di tecnici ed amministratori e numerosi sono i casi di applicazione di tale tecnologia soprattutto nel nord e centro Italia. Nel Meridione, dove le caratteristiche climatiche sarebbero particolarmente favorevoli alla applicazione della fitodepurazione, di contro si registra ancora una modesta diffusione degli impianti di fitodepurazione anche a causa di una carente conoscenza da parte di tecnici ed operatori del settore. Allo scopo di divulgare la tecnica della fitodepurazione e di supportare tecnici ed amministratori nella pianificazione, progettazione ed autorizzazione di sistemi di trattamento basati sulla tecnologia della fitodepurazione, l’attività che il CSEI Catania ha avviato nel 2013 e che proseguirà nel 2015 anche a supporto dei tecnici del Dipartimento dell’Ambiente dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente e del Dipartimento delle Acque e dei Rifiuti dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, sarà la seguente: a. valutazione delle potenzialità di utilizzo dei sistemi di fitodepurazione per il trattamento delle

acque reflue nel territorio delle regione siciliana; b. corsi di formazione sulle tecniche di fitodepurazione delle acque reflue per piccole e medie

comunità. Nell’ambito dei corsi verranno approfonditi i seguenti temi:

• Nuovi orientamenti nella pianificazione e progettazione dei sistemi di raccolta, trattamento e smaltimento delle acque reflue;

• Lo stato attuale dei sistemi di fognatura e depurazione in Sicilia • Le tecnologie di trattamento naturali per i piccoli e medi insediamenti

• I sistemi di fitodepurazione per il trattamento ed il riuso delle acque reflue urbane ed

• agroindustriali • La progettazione e gestione dei sistemi di fitodepurazione • Casi di studio

Nell’ambito delle attività predette verranno condotti studi e approfondimenti circa le potenzialità applicative dei sistemi di trattamento naturale delle acque reflue nei sistemi depurativi che fanno capo a Catania ed Acireale. In particolare per ciò che riguarda il sistema di Catania, il CSEI Catania fornirà supporto alla SIDRA di Catania per valutare e formulare ipotesi di adeguamento dello schema depurativo. Tale ipotesi riguarderà in particolare la possibilità di collettare a Catania i reflui prodotti in alcuni centri abitati etnei in aggiunta a quelli già previsti. Inoltre verrà valutata e studiata la possibilità di sostituire la condotta sottomarina già prevista con un sistema di trattamento terziario naturale di fitodepurazione con successivo riuso delle acque reflue. A tale scopo verrà anche valutato il fabbisogno irriguo della Piana di Catania e verranno studiati i possibili collegamenti tra l’impianto di fitodepurazione e le reti irrigue collettive gestite dai Consorzi di Bonifica. Per ciò che riguarda il sistema di Acireale verrà studiato uno schema depurativo alternativo a quello accentrato attualmente previsto ma non realizzato per difficoltà tecniche. Ciò determinerà la formulazione di ipotesi di realizzazione di più impianti di depurazione decentralizzati la cui ubicazione verrà effettuata tenendo conto delle caratteristiche del territorio servito.

Page 14: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

14

5. Servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro 5.1 Attività di assistenza tecnica agli enti operanti nell’area dell’acqua e dell’ambiente Come negli anni passati il Centro offrirà a enti pubblici e privati le proprie competenze per lo svolgimento di attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica nelle aree di interesse del Centro medesimo. Tali attività potranno concentrarsi nell'assistenza scientifica e organizzativa per la organizzazione di programmi formativi, di assistenza tecnica per la gestione di servizi, di partecipazione ad attività di ricerca. In perseguimento del suo specifico obiettivo di sostenere il miglioramento della gestione delle acque e dell’ambiente nel Mezzogiorno d’Italia in particolare aiutando gli enti a ciò predisposti, il CSEI Catania svolgerà su sua iniziativa o su richieste specifiche attività di assistenza tecnica sia, in primo luogo ai suoi soci sia agli altri organismi pubblici o privati che le richiedono o accolgono. L’attività di assistenza tecnica riguarda principalmente i seguenti settori: - servizio idrico integrato - riuso delle acque reflue - valutazione della gestione e del servizio reso all’utenza - formazione specifica di personale aziendale su richiesta In particolare negli ultimi anni il CSEI Catania ha proseguito l’attività di assistenza tecnica alle Autorità d’Ambito, soprattutto meridionali, con lo scopo di sostenerle a svolgere con efficienza ed efficacia i loro compiti. Nel 2015 si prevede di continuare, su richiesta degli enti interessati, l'attività finalizzata prevalentemente ad: - assistere gli enti interessati nella realizzazione, avvio e monitoraggio dei sistemi di riuso agricolo delle acque reflue urbane; - assistere gli enti regionali e locali che si occupano di programmazione e gestione delle risorse idriche nella messa a punto di criteri e nella elaborazione di piani di emergenza idrica. L'attività sul riuso agricolo delle acque reflue urbane, da effettuare su richiesta delle Amministrazioni provinciali e/o comunali, riguarderà: - la pianificazione dell'uso delle acque reflue urbane; - la valutazione della idoneità di sistemi di riuso proposti; - il monitoraggio dell'esercizio di sistemi di riuso agricolo di acque. L'attività sul Servizio Idrico Integrato, da effettuarsi su richiesta delle Autorità d'Ambito e/o di enti locali, riguarderà: - l'assistenza nella fase di aggiornamento dei Piani d'Ambito; - lo studio delle modalità di costituzione degli organismi di gestione del servizio idrico integrato; - lo studio dei criteri e delle conseguenze dei nuovi criteri di tariffazione all'interno dell'Ambito; - il Servizio Idrico Integrato all'interno dell'Ambito Territoriale Ottimale. Nell'ambito dell'attività di assistenza tecnica il CSEI Catania effettuerà la organizzazione, in uno o più quaderni che verranno pubblicati dal Centro, del materiale più interessante prodotto nell'ambito delle attività di ricerca. Tali pubblicazioni verranno distribuite agli enti e ai partecipanti coinvolti nelle attività.

Page 15: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

15

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ ANNO 2015

(con risorse finanziarie di altri Enti non a carico del bilancio regionale)

Page 16: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

16

INDICE 1. Risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura

1.1 Assistenza tecnica alle imprese per la gestione sostenibile delle risorse idriche nell’irrigazione di agrumeti

1.2 BANDO PSR 2007/2013 - Misura 124 - Progetto AgroTrack 1.3 Progetto di ricerca “Interventi per lo sviluppo della frutticoltura in Sicilia” sottoprogetto

“Vocazionalità ambientale del territorio siciliano per lo sviluppo della frutticoltura” 1.4 Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli

agrumi”. 1.5 Convegno “Spazio agricolo come bene paesaggistico” 1.6 Seminario divulgativo del Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla

lavorazione industriale degli agrumi”. 2.Servizio idrico integrato

2.1Progetto di e-learning “Lifelong Learning ProgrammeCentralized” - Sottoprogramma ERASMUS, dal titolo: “University Enterprise Collaboration in the field of Bottled Water” Acronimo AQUASYN.

3. Tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento

3.1 Progetto “Vigna Energetica”- VIENERGY - Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013 - Bando 01/11 Progetto Strategico

3.2 Progetto “Potenziamento della rete tecnologica per il monitoraggio delle risorse idriche sotterranee a servizio delle imprese nella provincia di Ragusa (MORISO 2.0)”

4. Promozione e diffusione delle attività del Centro

4.1 Collana editoriale sulla gestione delle acque 4.2 Sito web del CSEI Catania 5. Servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro 5.1 Attività di assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione per il

trattamento terziario del centro commerciale IKEA di Bari. 5.2 Assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione terziario per il trattamento

ed il riuso delle acque reflue – Golf Resort di Carlentini (SR). 5.3 Assistenza tecnica per la conduzione delle attività di ricerca per la valutazione tecnologica ed

efficienza di filtri e ali gocciolanti tramite l’impiego di acque reflue depurate presso il campo sperimentale di microirrigazione con acque reflue depurate di San Michele di Ganzaria (CT) nell’ambito del progetto PON-SIBAR.

Page 17: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

17

1. Risorse naturali e sviluppo dell'agricoltura

1.1Assistenza tecnica alle imprese per la gestione sostenibile delle risorse idriche

nell’irrigazione di agrumeti

Il Consorzio Euroagrumi O.P. Soc. Coop. Consortile di Biancavilla (CT) ha affidato al CSEI Catania,nel settembre 2013,l’incarico di “Assistenza tecnica alle imprese per la gestione sostenibile delle risorse idriche nell’irrigazione di agrumeti”, in attuazione del Programma Operativo 2014/2017 – Progetto esecutivo annualità 2015, il cui obiettivo è quello di promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell’ambiente. In particolare il CSEI Catania ha il compito di fornire indicazioni alle aziende sugli effettivi bisogni idrici delle colture agrumicole, informarle sulle tecniche innovative di irrigazione in aree caratterizzate da condizioni di carenza di risorse idriche e consigliarle sull’adottabilità di queste tecniche e sulle modalità di realizzazione di impianti di irrigazione aziendali. Nel corso dell’attività di assistenza tecnica si procederà all’individuazione di selezionate aziende, a vocazione agrumicola, nelle quali effettuare le attività di: - Valutazione degli effettivi fabbisogni irrigui mediante tecniche innovative; - Applicazione di tecniche di irrigazione deficitaria; - Individuazione di metodi irrigui ad elevata efficienza di adacquamento. L’attività di assistenza tecnica, iniziata nel 2014, sarà svolta in quattro anni. Nel 2015 verrà proseguita l’attività di sperimentazione e di diffusione alle aziende agrumicole di tecniche innovative di irrigazione localizzata. In particolare l’attività sarà orientata a introdurre metodi e tecniche finalizzati al risparmio idrico.

1.2 BANDO PSR 2007/2013 - Misura 124 - Progetto AgroTrack

Nell’ambito della Mis. 124 del PSR Sicilia, nel 2014 è stato avviato un progetto di trasferimento tecnologico denominato “AgroTrack”. La finalità del progetto è quella di definire informaticamente il processo di filiera per il comparto ortofrutticolo dettagliando le fasi che coinvolgono: aziende produttrici, aziende di distribuzione, magazzini di confezionamento, venditori al dettaglio, organismi di controllo della qualità, consumatori. Ogni azienda che ha dato l’adesione al progetto potrà partecipare a uno o più processi di filiera, attraverso la gestione integrata in un unico sistema. La gestione più snella e integrata dei processi di azienda, di magazzino e di distribuzione permetterà di conseguire una logistica innovativa senza ulteriori carichi amministrativi sulle varie aziende e alla eliminazione di flussi cartacei. Verrà inoltre realizzato un sistema per rendere disponibili sul web informazioni relative al processo di lavorazione. In sintesi il Progetto Agrotrack consentirà di realizzare una piattaforma caratterizzata da:

a. Aggiornamento continuo delle tecnologie per l’identificazione dei prodotti alimentari; b. Metodologie per la definizione degli standard dei prodotti e delle materie prime; c. Individuazione di metodi per l’oggettivazione delle prove di controllo ; d. Integrazione dei protocolli al sistema di tracciabilità nazionale.

Page 18: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

18

Il progetto, coordinato dalla Promoter Sud, prevede la partecipazione di numerose aziende e da imprese specializzate nel settore informatico. Il CSEI Catania partecipa al progetto prevalentemente per l’attività di formazione e di disseminazione dei risultati. In particolare nel corso del 2015 verranno organizzati incontri con aziende agricole per la diffusione dei risultati con particolare riferimento ai sistemi di tracciabilità dei prodotti orticoli. 1.3 Progetto di ricerca “Interventi per lo sviluppo della frutticoltura in Sicilia” sottoprogetto “Vocazionalità ambientale del territorio siciliano per lo sviluppo della frutticoltura”

Nel dicembre 2011il Dipartimento degli Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura ha firmato la Convenzione tecnica scientifica con il CSEI Catania per la realizzazione del progetto “Vocazionalità ambientale del territorio siciliano per lo sviluppo della frutticoltura”da svilupparsi all’interno del progetto di ricerca “Interventi per lo sviluppo della frutticoltura in Sicilia” L’obiettivo del progettosvolto dal CSEI Catania è relativo alla valutazione della vocazionalità ambientale di selezionate aree del territorio siciliano alla introduzione di nuove cultivar di pesco, susino, albicocco, ciliegio, nespolo, lici e mango. Nel corso del primo anno di attività del progetto, lo studio è stato impostato attraverso l’analisi, preliminare, delle principali criticità del comparto frutticolo esistente. Successivamente, sono state selezionate, mediante attenti studi ed analisi condotte dal gruppo di lavoro interdisciplinare che compone l’unità di ricerca, le specie frutticole da valutare nello studio di vocazionalità. Di queste sono state prodotte schede tecniche contenenti le principali caratteristiche ed i fabbisogni termici. E’ stato, poi, individuato l’approccio metodologico da seguire per l’analisi di vocazionalità. In particolare, l’approccio individuato è basato sull’analisi del regime termometrico del territorio in studio, attraverso cui è stato possibile individuare i seguenti indicatori: Chilling Unit (CU) utilizzato per la valutazione dei fabbisogno termico nella fase di dormienza delle diverse specie frutticole, GrowingDegree Hour - GDH mediante il modello ASYMCUR utilizzato quale indicatore di fabbisogno termico durante la fase di fioritura delle diverse specie frutticole e Developmental Unit - DU utilizzato quale indicatore di fabbisogno termico necessario per l’avvio della fase di maturazione delle specie. E’ altresì intuibile come tali modelli siamo strettamente legati alle caratteristiche più strettamente fisiologiche delle specie in esame. La definizione dell’approccio metodologico ha richiesto un’accurata analisi della letteratura più recente e la ricognizione della disponibilità dei dati termometrici del territorio e del grado di accuratezza degli stessi. Per tale analisi si è chiesta la collaborazione del Servizio Agrometeorologico della Regione Siciliana (SIAS). Nel corso del primo anno di attività sono state realizzate mappe tematiche relative al solo indicatore Chilling Unit (CU) utilizzato, come detto, per la valutazione dei fabbisogno termico nella fase di dormienza delle diverse specie frutticole.

Nel corso del 2014, si è conclusa l’analisi delle Growing Degree Hour - GDH mediante il modello ASYMCUR utilizzato quale indicatore di fabbisogno termico durante la fase di fioritura delle diverse specie frutticole e Developmental Unit -DU utilizzato quale indicatore di fabbisogno termico necessario per l’avvio della fase di maturazione delle specie. I dati climatici necessari per le suddette valutazioni saranno messi a disposizione del SIAS della Regione Siciliana. Una volta determinati i suddetti indicatori, si è proceduto alla individuazione delle aree suscettibili a processi di riconversione e/o di sviluppo della frutticoltura. Nel 2015 l’attività di ricerca verrà conclusa con la redazione della relazione finale contenente in particolare indicazioni sulle aree siciliane con maggiori potenzialità di sviluppo della frutticoltura.

Page 19: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

19

1.4 Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi”

Il CSEI Catania parteciperà al Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico in ottemperanza a quanto disposto nel Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 21/05/2014, che individuava le modalità per la concessione dei contributi ed i termini per la presentazione delle domande per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agro-industriale nelle aree di produzione della Sicilia orientale, con particolare riferimento al reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi, ai sensi dell’articolo 1, comma 114, della legge 27 dicembre 2013, n. 147. Il Progetto, presentato da due imprese (la Citrofood in qualità di Capofila e la Cinzia Alimentari in qualità di impresa partner), verrà realizzato con il contributo tecnico e scientifico, formalizzato attraverso contratti di ricerca, di tre Università (Catania, Palermo e Reggio Calabria) e di due Centri di ricerca (Corfilac e CSEI Catania). Il progetto coinvolgerà inoltre l’industria alimentare DAIS, l’industria di produzione di bibite Sibat Tomarchio, l’industria agrumaria Ortogel, la Società di assistenza e consulenza alle imprese agrumarie Citrech, la Società Orange Fiber e l’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università di Catania. Il Progetto avrà inizio il 10/01/2015 ed avrà una durata di 30 mesi. Il progetto verrà realizzato con il contributo scientifico e tecnico del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (SAF) dell’Università di Palermo, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, nonché del supporto del CSEI Catania. L’obiettivo del progetto è di mettere a punto prototipi industriali per l’utilizzazione innovativa e sostenibile dei sottoprodotti di lavorazione degli agrumi, nonché di elaborare linee guida che rendano sostenibile sotto il profilo economico e ambientale, mediante le opportune innovazioni, gli usi tradizionali del pastazzo. Per il conseguimento di tale obiettivo sarà effettuata un’attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, che consentirà di valutare l’idoneità e la fattibilità dell’uso del pastazzo per:

- alimentazione umana; l’attività riguarderà la valutazione delle tecniche di trasformazione del pastazzo di agrumi per ottenere prodotti che abbiano valenza nell’alimentazione umana; tali tecniche riguardano nello specifico l’estrazione di pectine, di limonina e la produzione di fibre essiccate e di liquidi alimentari;

- valorizzazione del residuo solido di depolpatori; l’attività consentirà la messa a punto di prove enzimatiche per la trasformazione del residuo solido dei depolpatori in un concentrato funzionale di sostanze attive ad alto valore aggiunto;

- produzione di ammendante; l’attività consentirà di mettere a punto nuove tecniche per l’utilizzo del pastazzo di agrumi come ammendante e la velocizzazione del processo di compostaggio con estrazione di sostanze ad elevato valore aggiunto;

- trattamento naturale delle acque reflue agrumarie; l’attività sarà finalizzata alla messa a punto di un prototipo di sistema per il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue di origine agrumaria con particolare riferimento a quelle derivanti dai processi innovativi di valorizzazione del pastazzo.

- produzione di tessuti;l’attività consentirà di mettere a punto, a livello semi-industriale, tecniche sostenibili di estrazione di cellulosa per la produzione di tessuti.

Page 20: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

20

I risultati delle attività progettuali consentiranno di trarre elementi utili al fine di consentire agli organi competenti di rivisitare la normativa vigente sull’utilizzo del pastazzo e di dare supporto all’emanazione dei decreti attuativi del D. Lgs. 69/2013, che rendano effettiva la qualificazione del pastazzo come sottoprodotto valorizzabile escludendolo dalla disciplina dei rifiuti. Il progetto si compone di diverse attività. Il CSEI Catania si occuperà di realizzare alcune attività progettuali che fanno riferimento alle seguenti linee progettuali: 1. Diffusione dei risultati del Progetto; 2. Trattamento e reimpiego dei reflui agrumari. Nell’ambito del Progetto, il Capofila Citrofood, in collaborazione e con il supporto tecnico-organizzativo del CSEI Catania, realizzerà un piano di informazione e diffusione dei risultati. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di prototipi che resteranno di esclusiva proprietà delle industrie che li realizzeranno; tuttavia alcuni risultati di generale interesse (quali ad esempio quelli relativi all’uso per ammendante, trattamento delle acque reflue agrumarie, ecc.) potranno essere diffusi con opportune iniziative finalizzate anche all’accrescimento delle conoscenze di soggetti non partecipanti al progetto stesso. L’obiettivo del piano di diffusione dei risultati sarà quello di informare le industrie interessate (non solo quelle di trasformazione), i produttori agricoli e i soggetti che rivestono ruoli istituzionali di controllo circa le potenzialità di utilizzazione del pastazzo, i limiti di impiego, le modalità tecnico-operative e il bilancio costi/ricavi. L’attività di ricerca, che verrà svolta presso gli impianti e sui terreni dell’industria Ortogel, sarà condotta dal partner di progetto Dipartimento Di3A - Università degli Studi di Catania (responsabile scientifico il prof. Giuseppe Cirelli), con la collaborazione del CSEI Catania, dell’ORTOGEL s.p.a. e la consulenza della Citrech. Obiettivo dell’attività è valutare, attraverso prove sperimentali, le potenzialità applicative delle tecniche estensive quali lagunaggio aerato e fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue agrumarie ed in particolare la messa a punto di un prototipo per il trattamento secondario e/o terziario delle acque reflue agrumarie. Nel corso dell’attività, saranno prese in esame le varie tecnologie disponibili per il trattamento delle acque reflue agrumarie evidenziandone i limiti e le potenzialità applicative per il raggiungimento degli obiettivi depurativi prefissati per legge nel rispetto della sostenibilità ambientale e della competitività dell’impresa di trasformazione agrumaria. Inoltre, saranno condotte delle indagini sperimentali in pieno campo su sistemi di lagunaggio aerato, in esercizio da alcuni anni nella Sicilia orientale nel territorio di Caltagirone, e su impianto prototipale di fitodepurazione da realizzarsi in prossimità del suddetto sistema di lagunaggio al fine di verificarne le potenzialità applicative. Un seminario divulgativo è previsto nel mese di marzo 2015 (vedi cap. 2.10) 1.5 Convegno “Spazio agricolo come bene paesaggistico” Il convegno si inserisce fra le attività del progettoLIFE+Leopoldia, condotto dall'Università degli Studi diCatania (partner beneficiario), dalla Lipu - Ente gestore dellaRiserva Naturale Biviere di Gela e dal Dipartimento regionaledello sviluppo rurale e territoriale - Assessorato regionaledell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pescamediterranea. Il Progetto ha l'obiettivo di salvaguardare una piccola bulbosa, la Leopoldia gussonei attualmente presente solo in Sicilia, nel Golfo di Gela, e a rischio di estinzione a causa della forte pressione antropica. Da qualche decennio, nel territorio gelese sono avvenuti processi di trasformazione simili

Page 21: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

21

a quelli riscontrabili in molti altri luoghi dell'Europa: si sono verificate, nel tempo,modifiche del paesaggio dovute alla introduzione di attività scarsamente compatibili con lo stato originario dei luoghi,comportando la perdita dei valori umani e naturali che la Convenzione Europea del Paesaggio identifica come fattori identitari della popolazione locale ed elementi di base delle strategie e degli orientamenti per salvaguardare, gestire e pianificare il paesaggio. Molti di questi paesaggi erano “spazi agricoli” di grande valore antropico oltre ad essere la base produttiva fondamentale delle passate generazioni. In altri casi sono i nuovi paesaggi agricoli che, per la loro bellezza e unicità, formano “spazi agricoli” già identificati dalle comunità. Attualmente molte attività, a livello politico e progettuale, sono indirizzate a riconoscere il valore di tali paesaggi per farne beni paesaggistici di pregio e fattori propulsivi delle economie locali. Il convegno vuole intercettare l'interesse di studiosi,professionisti ed operatori sul tema riguardante lo “spazio agricolo come bene paesaggistico”, cioè il territorio rurale di qualità come luogo in grado di sostenere lo sviluppo delle comunità locali. Il convegno, quindi, rappresenta un momento di riflessione e di confronto, contribuendo alla diffusione delle ricerche in atto finalizzate alla conservazione, alla riqualificazione e alla valorizzazione delle risorse agricole considerate come una ricchezza per i paesaggi in generale e per quelli protetti in particolare. 1.6 Seminario divulgativo del Progetto “Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi” Nel marzo 2015 è previsto, a Grammichele (CT) presso l’Agriturismo Valle dei Margi, un seminario divulgativo del progetto“Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi” in cui saranno presentate le seguenti relazioni:

• Il pastazzo: da scarto a risorsa Sen. Giuseppe Compagnone, Componente Commissione Territorio e Ambiente – Senato della Repubblica • Presentazione dei progetti di ricerca del MISE sul pastazzo Dott. Gabriella Pecorini, MISE – Roma • Utilizzazione di fibre solubili ed essiccate per l’alimentazione umana Dott. Rosario Timpone, Citrech Dott. Davide Tamburino, Cinzia Alimentari • Estrazione di cellulosa dal pastazzo per la produzione di tessuti Dott. Enrica Arena e Adriana Santonocito, Orange Fiber • Valorizzazione del residuo dei depolpatori dell’industria di trasformazione agrumaria Dott. Massimo Davella, Citrech Dott.CarmeloCaratozzolo e Franco Ingrillì, Citrofood • Utilizzazione del pastazzo come ammendante Prof. Simona Consoli, Andrea Baglieri e Alberto Continella, Università di Catania • Trattamento dei reflui agrumari mediante lagunaggio Prof. Giuseppe Cirelli, Università di Catania Prof. Vincenzo Tamburino, Università Mediterranea di Reggio Calabria

Page 22: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

22

2. Servizio idrico integrato

2.1 Progetto di e-learning “Lifelong Learning Programme Centralized” – SottoprogrammaERASMUS, dal titolo: “University Enterprise Collaboration in the field of Bottled Water” Acronimo AQUASYN.

Il CSEI Catania ha aderito ad un progetto di e-learning presentato dall’ente greco Action Synergy S.A. all’Unione Europea- Direzione Generale per l'Istruzione e la Cultura - relativo al programma “Lifelong Learning Programme Centralized” - Sottoprogramma ERASMUS, dal titolo: “University Enterprise Collaboration in the field of Bottled Water”- Acronimo AQUASYN. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare le conoscenze e le competenze del personale delle aziende che si occupano di imbottigliamento di acque minerali attraverso corsi di formazione sviluppati dalle università, promuovendo il trasferimento delle competenze dalle università partner del progetto alle imprese. Il Consorzio è composto da otto organizzazioni provenienti da sei paesi (Grecia, Cipro, Regno Unito, Italia, Spagna, Portogallo) e i principali soggetti del settore (università, imprese, UETP, organismi di ricerca). L’obiettivo del progetto, avente una durata temporale di 36 mesi, è il trasferimento delle conoscenze e competenze tra i tecnici delle diverse realtà territoriali e l’aggiornamento professionale del personale delle imprese ed agenzie che si occupano dell’imbottigliamento delle acque minerali nell’ambito dei Paesi del Mediterraneo. Il progetto è stato avviato l’1 ottobre 2012 e avrà termine il 30 settembre 2015. Il CSEI Catania, unico partner italiano, ha tra le altre cose il compito del controllo degli aspetti tecnici e finanziari del progetto, dell’aggiornamento del portale del progetto con i dati amministrativi e finanziari, la segnalazione di eventuali problemi al coordinatore del progetto, la preparare delle informazioni richieste dal coordinatore per le relazioni trimestrali, intermedie e finale e l’organizzare dei vari incontri transnazionali tra cui quello finale a Catania a conclusione del progetto. Inoltre si occuperà di tutto ciò che attiene lo svolgimento del progetto in Italia curandone l’azione divulgativa con la redazione e/o traduzione dei materiali di formazione in Italia (poster, depliant e sito web), l’organizzazione dei vari workshop in Italia per la formazione dei tutor, l’organizzazione dei comitati di pilotaggio per i corsi on-line e off-line, la compilazione dei questionari e la realizzazione delle interviste e la definizione degli indicatori per la valutazione, l’organizzazione di visite di studio ai laboratori delle aziende. 3. Tutela dell'ambiente e gestione dei sistemi di disinquinamento

3.1 Progetto “Vigna Energetica”- VIENERGY - Programma Operativo Italia-Malta 2007- 2013 - Bando 01/11 Progetto Strategico

Nell’ambito del Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013 - Bando 01/11 Progetto Strategico - è stato approvato, ed è stato avviato nel mese di novembre 2012, il progetto denominato “Vigna Energetica”- VIENERGY. I partner coinvolti nel progetto sono l’Istituto Regionale Vino e Olio della Regione Siciliana (capofila), l’A.B.E. s.r.l. di Marsala (TP), il Corissia (PA) e il Ministry for Resources and Rural Affairs (Malta). Il progetto si pone l’obiettivo generale di riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e di sviluppo di tecnologia relativa alla produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché gli obiettivi specifici di riduzione delle emissioni inquinanti e dei costi energetici di produzione, smaltimento dei rifiuti in modo ecologico, sviluppo di nuove fonti di reddito. In particolare, nell’ambito del predetto Progetto, il CSEI Catania effettua la sperimentazione di sistemi naturali per il trattamento delle acque reflue enologiche in una cantina già selezionata in

Page 23: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

23

Provincia di Siracusa, l’azienda agricola Marabino, localizzata nella Val di Noto. A tale scopo è stato realizzato un impianto di fitodepurazione su cui,per l’intera durata del progetto, verrà valutata l’efficienza di rimozione degli inquinanti attraverso il prelievo e analisi di campioni di acque reflue in ingresso e in uscita dall’impianto. E’ stato messo a punto un protocollo sperimentale per il monitoraggio, il prelievo e l’analisi di campioni di acque reflue enologiche analizzando gli eventuali problemi costruttivi e gestionali legati al funzionamento dell’impianto. La ricerca consentirà inoltre di valutare la idoneità dell’acqua trattata ai fini dell’irrigazione di aree a verde all’interno della stessa azienda. Dai primi risultati dell’attività sperimentale è emerso che l’impianto di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue enologiche della cantina Marabino ha mostrato buone efficienze di rimozione già dalle prime fasi di esercizio e un’ottima capacità buffer in presenza di punte di carico organico. Sono stati rilevati inoltre buoni abbattimenti dei principali inquinanti fin dalla prima fase di trattamento

L’attività di competenza del CSEI Catania comprende inoltre una analisi dei sistemi di trattamento e smaltimento esistenti nel territorio delle province di Siracusa e Ragusa. Attraverso rilevazioni e analisisono stati caratterizzati alcuni sistemi di trattamento e smaltimento esistenti nelle province in studio anche allo scopo di effettuare confronti con il sistema sperimentale che verrà realizzato e gestito nel corso del progetto. Anche tale attività proseguirà e verrà conclusa nel 2015. 3.2 Progetto “Potenziamento della rete tecnologica per il monitoraggio delle risorse idriche sotterranee a servizio delle imprese nella provincia di Ragusa (MORISO 2.0)” Il CSEI Catania sarà coinvolto dal 2015 al 2018 nel progetto dal titolo “Potenziamento della rete tecnologica per il monitoraggio delle risorse idriche sotterranee a servizio delle imprese nella provincia di Ragusa (MORISO 2.0)”. Il progetto consiste nel potenziamento della rete tecnologica per il monitoraggio degli acquiferi più significativi del territorio ibleo, da cui si approvvigionano le imprese della provincia di Ragusa.In particolare, il progetto valorizzerà la collaborazione tra il CSEI Catania e la Provincia Regionale di Ragusa - Settore 9° - Pianificazione del territorio e Infrastrutture, già avviata sulla base di un protocollo d’intesa per “La gestione congiunta della rete di rilevamento delle acque sotterranee nel territorio della provincia di Ragusa”. Nell’ultimo decennio, a seguito di fenomeni legati allo sviluppo residenziale e turistico-ricettivo,all’incremento delle attività industriali, nonché alla massiccia diffusione delle colture in serra,l’ambiente naturale nel territorio ragusano ha subito notevoli mutamenti, ed in particolare le caratteristiche quali-quantitative delle risorse idriche, prelevate da fonti superficiali e sotterranee,appaiono fortemente degradate. Ciò è dovuto all’intensificarsi di attività di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, all’uso di fertilizzanti azotati e di prodotti fitosanitari, nonché allo spandimento indifferenziato sui suoli agricoli dei reflui zootecnici ed ingenerale dei reflui prodotti dalle industrie agroalimentari. In tale contesto, la natura delle attività produttive, le modalità di rilascio e di propagazione della suddetta contaminazione nelle acque di falda e l’entità dei prelievi idrici per i diversi settori di utilizzo (agricolo, civile e industriale), insieme alla conoscenza delle caratteristiche idrogeologiche degli acquiferi del territorio, rappresentano elementi essenziali per definire lo stato quali quantitativo delle risorse idriche sotterranee del territorio ibleo e per intraprendere azioni di mitigazione dei fenomeni di inquinamento.

Page 24: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

24

Negli ultimi anni, nell’ambito di un progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Malta, avente come area di studio il territorio ibleo, il CSEI Catania, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, l’ARPA di Ragusa e con la Regione Siciliana, ha realizzato una rete di monitoraggio delle caratteristiche quali-quantitative degli acquiferi ragusani. Tale rete si compone di una serie di pozzi, alcuni realizzati ex novo, altri già gestiti dalla Provincia di Ragusa, per un totale di 12 siti di interesse. I risultati del monitoraggio effettuato hanno evidenziato una forte pressione antropica a scapito delle falde sotterranee e dei corpi idrici superficiali del territorio, sia in termini di prelievi idrici, sia di possibili cause di contaminazione. Tali pressioni sono risultate particolarmente accentuate nell’ambito dei bacini minori fra Irminio e Scicli, sul torrente Modica Scicli e nella zona di Donnalucata, in cui si registrano condizioni di marcato inquinamento delle acque dovute agli scarichi puntuali provenienti dagli impianti di depurazione di acque reflue dei comuni limitrofi e ad attività agricole di tipo intensivo. Il sovra-fruttamento delle acque ha anche causato fenomeni di eccessivo abbassamento dei livelli di falda, soprattutto nelle zone costiere del territorio, con conseguenti fenomeni di intrusione salina. La concentrazione di nitrati riscontrata nei pozzi della rete di monitoraggio è risultata, inoltre, ben al di sopra degli standard di qualità ambientale. Tali risultati costituiscono sicuramente un punto di partenza importante per le attività che, nel contesto dei Patti Territoriali, si propone di avviare. La numerosità dei pozzi facenti parte della rete esistente è, naturalmente, esigua rispetto alla problematica da trattare e l’ampliamento della rete stessa appare fondamentale al fine di poter delineare un chiaro quadro della problematica di degrado ambientale che sembra stia caratterizzando gli acquiferi della Provincia di Ragusa. Nell’ambito delle problematiche descritte, e relative al marcato degrado quali-quantitativo delle acque sotterranee della Provincia di Ragusa, i progetto si pone come obiettivo principale il potenziamento di una rete tecnologica per il monitoraggio degli acquiferi più significativi del territorio ibleo, da cui si approvvigionano le imprese. La rete, che potenzierà quella esistente gestita dalla Provincia di Ragusa, interesserà due aree del territorio ibleo: la prima area, relativa alla fascia costiera del territorio, in cui saranno valutati i fenomeni di intrusione salina e di contaminazione delle acque sotterranee da prodotti di scarto dell’attività serricola (nitrati, fitofarmaci, pesticidi); la seconda area, relativa al bacino del fiume Irminio, nel quale sono orami evidenti fenomeni di contaminazione e degrado legati,principalmente, allo scarico di prodotti di scarto di attività agro-alimentari. In particolare il CSEI Catania curerà l’analisi, l’elaborazione, la diffusione dei risultati del progetto sul territorio. I due enti, CSEI Catania e Provincia di Ragusa, avvieranno congiuntamente la gestione della rete e il coinvolgimento nel sistema delle imprese presenti nel territorio ibleo. Durante il primo anno di attività, verranno realizzati alcuni sondaggi ambientali (piezometri) che verranno attrezzati con particolari strumentazioni con lo scopo di monitorare in continuo il livello di falda ed alcuni parametri chimico fisici: temperatura, pH, conducibilità elettrica,potenziale redox e ossigeno disciolto. Tali parametri, sono i medesimi di quelli monitorati dalla rete già attrezzata nell’ambito del progetto MORISO. I suddetti parametri potranno essere consultabili online e immediatamente disponibili per effettuare valutazioni di tipo quantitativo (livelli di falda) e di tipo qualitativo (temperatura, pH,conducibilità elettrica, potenziale REDOX e ossigeno disciolto). I parametri quali-quantitativi delle acque sotterranee monitorati attraverso la rete, saranno raccolti ed elaborati seguendo processi di “data validation” e“data clearing”, al fine di eliminare possibili errori. Si procederà poi ad una aggregazione dei dati stessi attraverso la realizzazione di output grafici e tabellari; i dati saranno restituiti secondo specifiche di aggregazione spazio-temporale

Page 25: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

25

consone con gli obiettivi del progetto, ed al fine di renderli quanto più intellegibili per la successiva fase di diffusione. La fase di diffusione e pubblicazione dei dati oggetto del monitoraggio consisterà nella aggregazione delle informazioni, le quali saranno correlate e presentate, come prima detto, nel formato idoneo alla validazione dell’attività di monitoraggio. Saranno predisposti report qualitativi e quantitativi da esporre agli Enti del territorio interessati alle problematiche trattate, con differenti livelli di approfondimento e di ampiezza in base al tipo di profilo. Ciò consentirà sicuramente di poter prendere decisioni ed elaborare strategie di eventuale mitigazione. Durante il primo anno è prevista anche la realizzazione di un sito web che consisterà di un’area pubblica informativa da cui acquisire informazioni sullo stato del monitoraggio compresa la pubblicazione di un bollettino digitale (vedi punto appresso) nonché di un’area riservata, il cui accesso sarà garantito attraverso la tipica profilazione username-password di soggetti preventivamente accreditati, in cui sarà possibile rilevare i parametri di misurazione dei vari pozzi sia in tempo reale che attraverso medie su base annua che mensile. La rete tecnologica realizzata per il monitoraggio delle risorse idriche sotterranee in provincia di Ragusa verrà utilizzata dalle imprese (in particolare agroindustriali) attraverso la istituzione e l’avviamento di un servizio di assistenza tecnica per l’uso razionale delle risorse idriche e per lo smaltimento dei reflui. Infatti la calibratura della formazione in ragione delle conoscenze e delle capacità possedute dai destinatari si realizza nel modo migliore quando sia fatta nel quadro di un’azione di assistenza tecnica, cioè di un intervento formativo definito e attuato con riferimento specifico al personale degli enti e alle imprese coinvolte in tale intervento. Nell’ambito del progetto verrà costituito un gruppo multidisciplinare di assistenza tecnica, con competenze in materia di legislazione dell’ambiente e delle acque, tutela dell’ambiente con particolare riferimento alle risorse idriche, gestione delle risorse idriche con particolare attenzione alle acque sotterranee, monitoraggio ed elaborazione dati, qualità delle acque. Attraverso il sito web verrà messa a punto una procedura che consentirà di mettere in contatto i tecnici degli enti interessati al sistema con il gruppo di lavoro che opererà nella sede della Provincia di Ragusa e presso il CSEI Catania. Sulla base dei dati rilevati con il sistema di monitoraggio, ogni ente potrà porre problemi specifici al gruppo di assistenza tecnica attraverso l’uso del sito chiedendo anche visite dirette e sopralluoghi per specifici problemi. Il gruppo di lavoro elaborerà soluzioni in relazione ai problemi posti che saranno oggetto anche di approfondimento in sede di organizzazione di seminari rivolti a una platea più estesa di soggetti. L’attività di trasferimento dei risultati del monitoraggio avverrà anche attraverso la realizzazione di seminari tecnici ed incontri divulgativi, che coinvolgeranno enti universitari, tecnici della Provincia di Ragusa e di tutti gli enti del territorio interessati alle problematiche trattate. Molto importante sarà la fase di pianificazione ed organizzazione di tali meeting, con particolare cura indirizzata verso le modalità di presentazione dei risultati, il materiale da divulgare, al fine di garantire al meglio il trasferimento delle informazioni e dei risultati conseguiti nel corso della fase di monitoraggio. I seminari vedranno la partecipazione di relatori qualificati che presenteranno le problematiche di degrado dei corpi idrici sotterranei del territorio ibleo e le dinamiche di realizzazione della rete tecnologica di monitoraggio.

Page 26: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

26

4. Promozione e diffusione delle attività del Centro

4.1 Collana editoriale sulla gestione delle acque Il CSEI Catania pubblica e diffonde il materiale più interessante prodotto nell'ambito delle attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica svolte dal Centro. Tali pubblicazioni vengono distribuite agli enti e ai partecipanti coinvolti nelle attività.. Negli ultimi anni sono stati pubblicati 12volumi dei QUADERNI CSEI Catania III serie, alcuni dei quali finanziati dall’Assessorato Regionale ai BB.CC. e I.S.. Anche nel 2015 si procederà con le pubblicazioni sulla collana Quaderni III Serie ai fini di diffondere i risultati di quanto prodotto nell'ambito delle attività di ricerca, formazione e assistenza tecnica svolte dal Centro 4.2 Sito web del CSEI Catania

Nel corso degli ultimi anni, il sito Web del CSEI Catania (www.cseicatania.com) ha conosciuto una lenta ma costante evoluzione, caratterizzata da un lato dall’arricchimento delle informazioni offerte ai navigatori, con l’aggiunta costante di nuove risorse, dall’altro dalla sempre più spiccata caratterizzazione come punto centrale di accesso ai dati per gli utenti interni. L’intero sito è continuamente “riprogettato” sia dal punto di vista grafico che da quello dei contenuti. Come per gli anni passati anche nel 2015 si proseguirà ad ampliare ed aggiornare il sito secondo le necessità che si presenteranno con l’intento di costituire un supporto utile sia ai fini interni che agli utilizzatori. Il sito web, dunque, continuerà ad essere uno strumento di lavoro sempre in evoluzione, attraverso il quale avvengono nuove interazioni con l'utenza finale e attraverso il quale si cerca di snellire alcuni flussi di informazioni che possono causare ritardi per le attività del Centro. In particolare tramite il sito web, gli utenti potranno ricevere in tempo reale informazioni ed aggiornamenti sulle attività del CSEI Catania e potranno effettuare a titolo gratuito il download del materiale tecnico-scientifico che verrà redatto nel corso delle attività. 5. Servizi per attività di formazione e/o ricerca nelle aree di interesse del Centro 5.1Attività di assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione per il trattamento terziario del centro commerciale IKEA di Bari. L’IKEA Italia Property S.r.l., con sede legale in Carugate (MI), ha affidato al CSEI Catania negli anni scorsi uno “Studio di fattibilità per il trattamento terziario ed il riuso delle acque reflue del centro commerciale IKEA di Catania” per dotarsi di uno studio per il trattamento terziario ed il riuso delle acque reflue. Analogo studio ed attività di assistenza tecnica è stata richiesta per il Centro Commerciale di Bari, al fine di poter avviare e portare a termine l’iter progettuale per la realizzazione di un sistema di trattamento delle acque reflue in grado di poter assorbire le punte di carico organico ed idraulico che si verificano in alcuni giorni festivi e prefestivi.

Page 27: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

27

La realizzazione di tale sistema consentirebbe di recuperare un significativo volume di acque reflue e di ridurre significativamente lo scarico delle acque reflue nel fosso di drenaggio delle acque meteoriche facente parte della più ampia rete di scolo a servizio dell’area industriale di Catania.

In particolare, il CSEI Catania nell’ambito dello studio svolgerà le seguenti attività: • definizione della situazione attuale di trattamento ed individuazione di eventuali criticità; • stima delle caratteristiche qualitative e quantitative delle acque reflue urbane del centro

Commerciale IKEA di Bari; • definizione delle possibili alternative progettuali ai fini del trattamento e riuso delle acque

reflue; • definizione delle eventuali opere accessorie per il riuso delle acque reflue (es. opere di

accumulo, di distribuzione, ecc.); • definizione degli adempimenti normativi per il riuso delle acque reflue.

Inoltre il CSEI fornirà assistenza tecnico-scientifica nella fase di autorizzazione e realizzazione dell’impianto per il trattamento terziario ed il riuso delle acque reflue. 5.2 Assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione terziario per il

trattamento ed il riuso delle acque reflue – Golf Resort di Carlentini (SR). L’Azienda Sicilia Golf Resort s.r.l. ha commissionato al CSEI Catania uno studio di assistenza tecnica per la realizzazione del sistema di fitodepurazione terziario, per il trattamento ed il riuso delle acque reflue del Golf Resort di Carlentini in provincia di Siracusa. Il CSEI Catania svolgerà nell’ambito dello studio le seguenti attività: - Stima delle caratteristiche qualitative e quantitative delle acque reflue del Resort di Carlentini; - Definizione del sistema di fitodepurazione ai fini del trattamento terziario e del riuso delle acque

reflue; - Definizione delle eventuali opere accessorie per il riuso delle acque reflue (es. opere di

accumulo, di distribuzione, disinfezione ecc.); - Definizione degli adempimenti normativi per il riuso delle acque reflue; - Predisposizione dei documenti ai fini dell’autorizzazione allo scarico e al riuso delle acque

reflue; - Assistenza nella fase di realizzazione dell’impianto di fitodepurazione per il trattamento

terziario ed il riuso delle acque reflue; - Assistenza nella fase di start-up e monitoraggio dell’impianto di fitodepurazione (fino ad un

massimo di sei mesi dalla messa in esercizio), escluse le analisi chimico-fisiche e batteriologiche su campioni di acque reflue.

5.3 Assistenza tecnica per la conduzione delle attività di ricerca per la valutazione tecnologica

ed efficienza di filtri e ali gocciolanti tramite l’impiego di acque reflue depurate presso il campo sperimentale di microirrigazione con acque reflue depurate di San Michele di Ganzaria (CT) nell’ambito del progetto PON-SIBAR.

Il CSEI Catania, a seguito di cottimo fiduciario con l’Università degli Studi di Catania, ha avuto l’incarico relativo all’assistenza alle attività di ricerca del progetto SIBAR per la conduzione delle attività di ricerca per la valutazione tecnologica ed efficienza di filtri e ali gocciolanti tramite l’impiego di acque reflue depurate, presso il campo sperimentale di microirrigazione con acque

Page 28: PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ Catania... · 3 Premessa In continuità con le iniziative degli anni scorsi, il programma delle attività per il 2015 prevede la prosecuzione dell'azione

28

reflue depurate di San Michele di Ganzaria (CT) nell’ambito dell’attività prevista dal Progetto PON-SIBAR. L’attività di ricerca prevede, attraverso l’impiego di particolari cartucce nei filtri a dischi trattate con sostanze batteriostatiche, la valutazione dell’efficacia di riduzione di biofilm all’interno delle ali irrigue sia di tipo tradizionale (poste in superficie e in sub-superficie 0.05m) sia di tipo batteriostatico (poste solo in superficie). In particolare le attività da svolgere saranno le seguenti: - Indagine bibliografica su problema della formazione dei biofilm su filtri, ali gocciolanti ed

erogatori degli impianti di microirrigazione; - Prelievi di campioni di suolo nel campo sperimentale all’inizio e al termine dei cicli di

irrigazione e trasporto presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali – Università di Messina.

- Prelievo di campioni di acque reflue impiegate per le prove sperimentali e trasporto degli stessi presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali – Università di Messina.

- Prelievo di campioni di biofilm dalle cartucce e dalle tubazioni e trasporto presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali – Università di Messina.

- Controllo, manutenzione ed eventuale sostituzione dei sistemi di filtraggio costituiti da una batteria di 2 filtri a sabbia e 2 filtri a dischi.

- Monitoraggio dei volumi idrici nelle due linee di affinamento e nei filtri - Monitoraggio delle pressioni di esercizio dei filtri e di settori irrigui - Valutazione dell’occlusione dei filtri e degli erogatori e descrizione degli interventi di pulizia - Collaborazione alla stesura ed editing del rapporto finale del progetto di ricerca SIBAR, ivi

compresa l’elaborazione dati e la redazione di grafici, tabelle e figure per illustrare l’attività sperimentale condotta.