Progetto Vives 2001-2002 PROGETTO MI L MICRORETE LOMBARDA PROGETTO: MONITORAGGIO DELLAUTOVALUTAZIONE...

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Progetto Vives 2001- 2002 PROGETTO MIL MICRORETE LOMBARDA PROGETTO: MONITORAGGIO DELL’AUTOVALUTAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI DEL PERSONALE DOCENTE NELLA COSTRUZIONE DI CURRICOLI IN MICRORETE

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Progetto Vives 2001-2002

PROGETTO

MIL MICRORETE LOMBARDA PROGETTO: MONITORAGGIO DELL’AUTOVALUTAZIONE DELLE

COMPETENZE PROFESSIONALI DEL PERSONALE DOCENTE NELLA COSTRUZIONE DI CURRICOLI IN MICRORETE

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OBIETTIVI :

QUALIFICARE LA PROGETTAZIONE ATTRAVERSO INDICATORI DI QUALITA’ COME CONDIZIONE PER VALUTARE E INNOVARE

SPERIMENTARE E MODELLIZZARE PERCORSI COMUNICATIVI E PROGETTUALI PER LA REALIZZAZIONE DELLA CONTINUITA’ CURRICOLARE

SPERIMENTARE E MODELLIZZARE STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

SPERIMENTARE E MODELLIZZARE PROCEDURE DI GESTIONE E COGESTIONE DI GRUPPI DI LAVORO SU COMPITO

REALIZZARE LA CONTEMPORANEITA’ DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

•con gli studenti nel percorso formativo-didattico

•con gli insegnanti della propria scuola nel percorso progettuale

•con le scuole della microrete nel percorso conoscitivo- progettuale-valutativo

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Specificamente

PERSEGUIRE PER I DOCENTI CHE PARTECIPANO AI GRUPPI DI LAVORO UNA FORMAZIONE IN SERVIZIO ORIENTATA A MIGLIORARE O ACQUISIRE COMPETENZE RELATIVE A:

PROGETTAZIONE: diagnosi, conoscenza e individuazione degli obiettivi, degli strumenti, delle strategie e dei contenuti coerenti e contestuali con con il quadro conoscitivo e pedagogico

VALUTAZIONE, come capacità di leggere e verificare in chiave critica il lavoro svolto con riferimento al “dichiarato, vissuto e realizzato” per avere strumenti di modificazione in itinere dei percorsi didattici e di cambiamento nell’innovazione (coerenza del prodotto formativo con i bisogni dell’utenza e dei docenti in relazione ALLE NECESSITA’ DEI CURRICOLI

AUTOFORMAZIONE, come capacità di utilizzare l’ambito di lavoro come contesto di apprendimento con l’aiuto di strumenti di lettura (autoanalisi didattica) della propria Professionalità

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DISTANZIAMENTO, come capacità di uscire dal “proprio specifico Disciplinare” per inserirsi in una visione e considerazione di insieme dei contesti scolastici (visione sistemica) nella considerazione e nell’ottica che qualsiasi cambiamento operato in una parte della scuola è condizionato e condiziona nello stesso tempo tutte le altre parti dell’istituzione in un processo di circolarità dinamica.

GLOBALIZZAZIONE FORMATIVA E DIDATTICA, come capacità di leggere,comprendere , considerare e interagire con realtà scolastiche diverse dalla propria

GENERALIZZAZIONE come capacità di innescare nelle scuole coinvolte nei progetti valutati ma anche ad altre scuole nuove modalità di revisione di prodotti e processi

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SOGGETTI COINVOLTI•Gruppi Vives di ciascuna scuola di microrete•Gruppi delle singole scuole che hanno elaborato il progetto o l’attività da valutare •Gruppo di microrete composto dai docenti dei gruppi Vives CONSULENZAIl progetto Vives 2001-2002 prevede interventi di consulenza da parte dell’équipe Vives del CEDE sia a Milano che on-line. Le scuole intende avvalersi anche della consulenza della prof.ssa Rezzara dell’Università Bicocca e dei suoi collaboratori. MODALITA’ DI LAVORO Il lavoro si articola in quattro momenti : •Incontri delle scuole della microrete•Incontri dei referenti di ciascuna Scuola con il proprio gruppo di riferimento•Incontri dei referenti della Scuola Polo con i gruppi di riferimento - C.T.S. per programmare gli incontri e preparare ed organizzare i materiali di lavoro -Scienze, per il monitoraggio e la valutazione •Incontri e comunicazioni con il C.E.D.E.

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RISULTATI ATTESI

COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI LETTURA DEI PROGETTI

COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI PROCEDURA PROGETTUALE PER GRUPPI DI SCUOLE DI DIFFERENTI ORDINI E INDIRIZZI DI STUDIO

COSTRUZIONE DI STRUMENTI DI MONITORAGGIO

COSTRUZIONE DI STRUMENTI DI VALUTAZIONE

COSTRUZIONE DI UN MODELLO DI PUBBLICIZZAZIONE

IPOTESI DI PERCORSO PROCEDURALE

(a cura della Scuola Coordinatrice)

Nel confronto con le altre scuole della microrete sono possibili aggiustamenti e modifiche.

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PARTE PRIMA : L’ANALISI

FASE 1 INFORMARE

CONOSCERSI

La scuola Coordinatrice informa le scuole convocate sugli obiettivi del Progetto. Ciascuna scuola si presenta :

•Descrivendo sinteticamente la propria “carta d’identità” pedagogica e valoriale

•Indicando le esperienze svolte nell’ambito della valutazione e autovalutazione

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FASE 2 FORMARSI

Incontro della Prof.ssa Terinoni dell’INValSI con le scuole della Microrete:

•per chiarire i significati del Progetto

•Discussioni e riflessioni sui nodi pedagogici fondamentali

(valutazione, autovalutazione, bisogni, formazione professionale, Progetto, autonomia, innovazione ecc…)

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FASE 3 FORMALIZZARE

Le scuole concordano un piano di lavoro comune per individuare:

•Durata e frequenza degli incontri

•strumenti di comunicazione

•forme d’intervento dell’INValSI

Le scuole individuano :

•I referenti del Progetto e il gruppo di riferimento al loro interno

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Le scuole definiscono : •competenze e compiti della Scuola Coordinatrice (compiti organizzativo-pedagogici e di coordinamento del gruppo)•i criteri di scelta dei progetti:

significatività rispetto al curricolo e al modello della scuola economicità rispetto al tempo a disposizione della microrete e degli insegnanti delle singole scuole. fattibilità nella scelta di un segmento e non dell’intero progetto in considerazione del vincolo tempo, e della nuova situazione di lavoro compatibilità nella scelta di un Progetto in corso per non interferire con le attività e i ritmi della scuola di appartenenzaIl gruppo costruisce un modello di contratto progettuale

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FASE 4 SCEGLIERE

La scuola Coordinatrice propone alle microrete uno schema di indicazioni e requisiti da utilizzare :

•nella scelta del Progetto

•nella stesura “selettiva e mirata” del progetto oggetto d’analisi e riflessione, oltre ai criteri concordati

Viene chiesto a ciascun istituto di individuare un progetto didattico- formativo, tra quelli previsti dal POF, sul quale svolgere la ricerca valutativa.

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I progetti individuati e segnalati alla scuola polo sono:

Per il curricolo di area scientificaIstituto Rinascita Livi : “Scienze al quadrato” LS Vico: “Ambiente 2000” in rete con scuole medie ed elementari Per il curricolo di italiano per l’IC Basiglio:“Librarsi. Leggere l’avventura” in rete con scuole superiori e materne Per i percorsi di orientamento: per l’ITCG dell’Acqua:“Orientamento in ingresso e in uscita” per l’IC Munari: “Accoglienza. Il buongiorno si vede dal mattino”

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PARTE SECONDA: IL CONFRONTO

FASE 5 RACCONTARE MOTIVARE

Ciascuna scuola presenta il progetto tenendo conto dello schema di riferimento indicato

dalla Scuola Coordinatrice, mettendo a fuoco il segmento scelto e precisando la collocazione del Progetto rispetto a:

•Progetto e modello educativo della scuola •Progetto disciplinare

Individuazione degli elementi innovativi significativi del Progetto rispetto a :•aspetto pedagogico •aspetto cognitivo•aspetto emotivo-relazionale•aspetto organizzativo

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FASE 6 CONVENZIONARSI

Dal racconto precisazioni, chiarimenti e spiegazioni dei concetti significati e portanti della Programmazione e dei Progetti:

•termini e concetti della programmazione

•modalità di progettazione

•modalità di monitoraggio e valutazione

•rilevazione e gestione dei bisogni

Il gruppo costruisce un modello di concetti comuni

Costituisce un segmento del patrimonio comune e del percorso procedurale

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FASE 7

CONFRONTARSI

Dall’analisi confronto su:

•procedure di progettazione

•analisi dei bisogni che danno vita al Progetto

•forme di monitoraggio

•competenze professionali richieste ed esercitate

•competenze in entrata e uscita degli studenti

•strategie d’apprendimento

•valutazione del Progetto

•modalità di pubblicizzazione all’interno e all’esterno

 

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PARTE TERZA: LA COSTRUZIONE

FASE 8 INDIVIDUARE RICERCARE

Dal confronto e dalla riflessione sui punti indicati nella fase precedente mettere a fuoco le differenze e le somiglianze:

•formali •apparenti•sostanziali

Individuare le coerenze con: •il modello e il progetto educativo•i bisogni rilevati•le aspettative formative e cognitive

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FASE 9 COSTRUIRE

Il Gruppo costruisce un modello di elaborazione e di lettura dei Progetti

Il Gruppo costruisce un modello organizzativo procedurale di un gruppo di lavoro eterogeneo quale è quello della microrete

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FASE 1O MONITORARE

Vengono individuati gli itinerari di monitoraggio che si ritengono particolarmente significativi sia rispetto alla specificità di ciascun Progetto trattato sia trasversalmente rispetto a:

•Le competenze in uscita degli studenti

•Il/i setting di insegnamento/ apprendimento proposti compreso lo stile relazionale

•Le competenze dei docenti

•I bisogni sociali e culturali dell’utenza

•L’impianto organizzativo

•Ricaduta complessiva del progetto sulle diverse componenti della scuola.

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Il Gruppo individua ed elabora strumenti e procedure per la raccolta dei dati attingendo anche dalle

esperienze delle singole scuole: oProgetto Qualità oAutovalutazione d’Istituto oProgetto Continuità con la Prof. Rezzara

Strumenti e procedure possibili: •Interviste cliniche ai gruppi di progetto•Diario personale•Questionari•Riunioni/confronto•Amico critico•Osservazione•……………………….Il Gruppo costruisce un modello comune di gestione del monitoraggio

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FASE 11

RILEVARE

Vengono somministrati gli strumenti scelti e le procedure concordate a:

•Docenti

•Studenti

•Genitori

con la collaborazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università statale di Milano

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FASE 12 ELABORARE LE INFORMAZIONI

Lettura dei dati ricavati dagli strumenti di rilevazione scelti •confronto collettivo sui dati ricavati •individuazione delle criticità•individuazione degli elementi innovativi trasversali e per aree di Curricolo •confronto tra i processi attivati tra le scuole in verticale e in orizzontale

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FASE 13 VALUTARE

Il gruppo individua gli strumenti per valutare:

•La ricaduta formativa e cognitiva sugli studenti

•La ricaduta sulla professionalità degli insegnanti

sul piano del lavoro della microrete

sul piano del lavoro del progetto nella scuola

•La ricaduta organizzativo-formativa sul Progetto della scuola

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FASE 14 AUTOVALUTAZIONE

Autovalutazione delle competenze acquisite dal gruppo di microrete con strumenti realizzati dallo stesso gruppo e con modalità e strumenti proposti dalla Scuola Polo e dall’équipe dell’INValSI.

Specificamente riflessione e rilevazione :

•delle competenze professionali “estensive”

•del clima del gruppo

•dell’ efficacia del gruppo

Il gruppo costruisce un modello di autovalutazione del gruppo

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FASE 15 COMUNICARE PUBBLICIZZAZIONE

Individuazione dei destinatari per la restituzione delle informazioni per l’autovalutazione dei processi agiti e dei prodotti realizzati.Destinatari possibili:•Genitori•Consiglio di Istituto•Assemblea dei genitori•Direzione generale•INValSI •Sito Internet Individuazione dei destinatari per la costruzione di un percorso di innovazione: •materia di appartenenza•gruppo di riferimento•collegio docenti