PROGETTO PILOTA ZONE VULNERABILI DA NITRATI · Numero di aziende N al campo medio per azienda (kg...

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Risultati interviste aziendali PROGETTO PILOTA ZONE VULNERABILI DA NITRATI AZIONI DIVULGATIVE NEI TERRITORI DELLE PROVINCE DI TORINO E ASTI PROVINCIA DI ASTI A CURA DI: Servizio Agricoltura della Provincia di Torino Servizio Agricoltura della Provincia di Asti

Transcript of PROGETTO PILOTA ZONE VULNERABILI DA NITRATI · Numero di aziende N al campo medio per azienda (kg...

Risultati interviste aziendali

PROGETTO PILOTA ZONE VULNERABILI DA NITRATI

AZIONI DIVULGATIVE NEI TERRITORI DELLE PROVINCE DI TORINO E ASTI

PROVINCIA D I A S T I

A CURA DI:

Servizio Agricoltura della Provincia di Torino

Servizio Agricoltura della Provincia di Asti

SOMMARIO

Introduzione5

Indirizzo produttivo delle aziende6

Allegato A18

Risultati

Superfici e rotazioni

Concimazioni delle coltura

Modifiche della rotazione a causa della Regolamento 9/R

7

Piani di concimazione

Cover-crops da sovescio

Superfici per lo spandimento dei reflui

Divulgazione e formazione tecnica

�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Introduzione

Il Progetto pilota Zone vulnerabili da nitrati

– azioni divulgative nei terri-tori delle province di Torino e Asti aveva anche l’obiettivo di individuare le problemati-che agro-tecniche riscontrate da aziende agricole, sia zoo-tecniche, sia non zootecniche, nell’applicazione del Regola-mento 9/R. Tale Regolamento, infatti, ha introdotto alcuni vincoli per quanto concerne sia la ge-stione dei reflui zootecnici, sia le modalità di concima-zione delle colture ed il loro avvicendamento, quali: 1) il divieto di monosucces-

sione delle colture pri-maverili-estive per più di due campagne produttive consecutive o, in alternati-va, l’utilizzo ogni anno di colture di copertura (c.d. cover crops) nel periodo autunno-invernale;

2) il limite sulla quantità massima di azoto prove-niente da reflui (limite di 170 Kg/ha) e sulla quan-tità totale di azoto per le singole colture;

3) dimensioni appropriate delle strutture di stoccag-gio dei reflui.

Al fine di conoscere l’impat-to che queste regole hanno prodotto sulle imprese del-l’Altopiano di Poirino e ap-profondire le modalità con cui sono state gestite è stata effettuata un’indagine cono-scitiva tramite intervista ad un campione di aziende. In particolare l’intervista perse-guiva lo scopo di:1) valutare l’impatto di spe-

cifici vincoli previsti dal Regolamento 9/R, eviden-ziando le principali difficol-tà riscontrate dalle aziende nella loro applicazione;

2) raccogliere informazioni sulla produzione e gestio-ne dei reflui zootecnici, sulle strutture di stoccag-gio e sulle tecniche di con-cimazione adottate;

3) individuare gli aspetti normativi e tecnici meno conosciuti dalle aziende agricole per avviare speci-fiche attività di formazio-ne e divulgazione.

L’intervista è stata effettuata sottoponendo al campione di aziende un questionario, articolato in cinque parti, per affrontare distinti aspetti tec-nici e normativi quali la con-sistenza e le caratteristiche dell’allevamento (parte I), le

colture praticate e l’agrotec-nica (parte II), le superfici a disposizione per lo spandi-mento dei reflui zootecni-ci (parte III), le strutture di stoccaggio presenti, nonché la gestione e il trattamento dei reflui (parte IV) e, infine, la divulgazione e la forma-zione tecnica (parte V).Il campione da intervistare è stato selezionato in modo che fosse il più rappresentativo possibile della realtà agricola della zona, prestando nel con-tempo una maggior attenzio-ne al settore zootecnico, visto l’elevata diffusione all’inter-no dell’Altopiano di Poirino degli allevamenti di bovini da carne e suini, di medie e grosse dimensioni.Il campione era costitui-to complessivamente da 82 aziende agricole, 57 in pro-vincia di Torino e 25 in pro-vincia di Asti. Le interviste sono state effet-tuate nel periodo febbraio-marzo 2007 dai tecnici delle Province di Torino e Asti, congiuntamente ai tecnici de-gli Enti di assistenza tecnica che erogano consulenza alle aziende, coinvolti nel pro-getto. I questionari sono stati compilati in forma anonima.

� L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Indirizzo produttivo delle aziende

L’indirizzo produttivo delle 82 aziende intervi-

state è riportato in Tabella 1. Le aziende zootecniche rap-presentano il 74% dell’intero campione ed hanno, nella maggior parte dei casi, alle-vamento di bovini da carne (50% del totale). Inoltre, gli

allevamenti con una pro-duzione di azoto al campo media (2000-6000 kg di N/anno) ed elevata (> 6000 kg N/anno) sono maggiormen-te rappresentati, specie nel caso di aziende suinicole o di bovini da latte. L’azoto al campo prodotto in media è

pari a 6.910 kg di N/azien-da/anno, per un totale di 421.510 kg.Infine, la superficie agricola media delle aziende del cam-pione, pari a 45 ha/azienda, è più elevata rispetto a quella media riscontrabile nell’area in esame.

Indirizzo produttivo

Categorie dimensionali degli allevamenti (kg di N al campo/anno)

Numero di aziende

N al campo medio per azienda

(kg di N al campo/anno)

SAU media per azienda

(ha)

Allevamento di bovini da carne

> 6000 9 11346 77

2000-6000 25 3571 40

340-2000 7 1353 21

Totale 41 4899 45

Allevamento di bovini da latte

> 6000 6 9142 51

2000-6000 2 5039 32

Totale 8 8116 46

Allevamento di suini

> 6000 6 19280 73

2000-6000 2 4677 26

Totale 8 15629 61

Allevamento misto

> 6000 2 10032 50

2000-6000 2 5296 32

Totale 4 7664 41

Totale zootecnico 61 6910 47

Totale non zootecnico 21 39

Totale complessivo 82 5140 45

Tabella 1 – Indirizzo produttivo e Superficie Agricola Utilizzata (SAU) media delle aziende del campione

�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Risultati

La superficie agricola condotta dalle azien-

de intervistate è pari a 3.687 ettari e rappresenta circa il 22% della SAU all’interno della ZVN dell’Altopiano di Poirino. Come si evince dalla Figura 1, la coltura più diffusa è il mais da granella che interes-sa il 40% della SAU ed è col-tivato dal 96% delle aziende, prevalentemente senza irri-gazione (circa il 61% della superficie a mais).

Superfici e rotazioni

Orzo4%

Grano23%

Loiessa6%

Mais granella

40%

Mais trinciato

3%

Prato permanente

20%

Soia1%

Altro1%

Altro erbaio

2%

Il frumento tenero ed il prato permanente sono presenti ri-spettivamente nell’89% e nel 65% delle aziende intervista-te, coprendo il 23% e il 20% della SAU. Mais, frumento tenero e pra-to permanente occupano, in sostanza, la maggior parte della SAU delle aziende in-tervistate (84%), per un tota-le di 3.084 ettari.

La prevalenza di mais e fru-mento tenero è conseguenza dell’adozione, su più della metà delle superfici azienda-li, di una rotazione semplifi-cata che prevede 1 o 2 anni di mais seguito da un cereale autunno-vernino. La mono-successione di mais, invece, è praticata solo sull’8% delle superfici.

Figura 1 – Ripartizione colturale delle superfici nelle aziende agricole intervistate

� L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Tuttavia, va sottolineato che le aziende adottano una di-versa ripartizione colturale in base al loro indirizzo pro-duttivo prevalente (Figura 2). In particolare, le aziende con allevamenti di bovini, sia da carne, sia da latte, sono ca-ratterizzate dalla presenza di prati permanenti su buona parte della superficie azien-dale (fino ad 1/3 della SAU)

e da un discreto equilibrio tra superfici investite a mais, a cereali autunno-vernini o a erbai di loiessa.Nelle aziende non zootecni-che, ed ancor più in quelle suinicole, quasi tutta la su-perficie è in rotazione, es-sendo praticamente assenti i prati permanenti. Inoltre, l’assoluta prevalenza del mais da granella, l’assenza

di erbai e la scarsità di altre colture, come ad esempio le leguminose, rendono la ri-partizione colturale in questo tipo di aziende estremamen-te semplificata.

Figura 2 – Ripartizione colturale delle superfici nelle aziende con allevamento di bovini da carne (a), bovini da latte (b), suini (c) e nelle aziende esclusivamente cerealicole (d).

Grano35%

Soia5%

Loiessa2%

Altro1%

Mais granella

53%

Prato perman

ente4%

Prato perman

ente19%

Mais trinciato

24%

Mais granella

14%

Altro erbaio

18%

Grano11%Loiessa

14%

Orzo1% Grano

22%

Loiessa6%

Mais granella

37%Mais

trinciato1%

Soia1%

Prato perman

ente32%

Grano12%

Mais granella

64% Prato perman

ente2%

Orzo20%

Altro2%

a b

c d

�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Una parte rilevante del questionario riguarda-

va le modalità di concima-zione effettuate dalle aziende sulle diverse colture. La rac-colta di questi dati ha consen-tito di verificare l’equilibrio tra gli asporti e gli apporti di elementi nutritivi nelle di-verse colture attraverso l’ela-borazione di piani di conci-mazione a livello di singola azienda.Nell’allegato A si riportano i risultati dei dati raccolti, re-lativamente alle due colture principali, ovvero mais e fru-mento tenero. Sul 43% della superficie col-tivata a mais viene distri-buito in presemina il letame, alla dose media di 26 t/ha. Lo spandimento del liquame interessa, invece, il 32% del-la superficie a mais, con dosi medie pari a 56 t/ha. Infine, la superficie a mais che non riceve fertilizzante organico in nessuna forma, rappresen-ta il 26%. Per quanto riguarda il bilan-cio degli elementi nutritivi nelle coltivazioni di mais fertilizzato con letame, non si registrano, in genere, evi-denti eccessi nell’apporto di azoto, mentre appaiono squi-

Concimazioni delle colture

librati gli apporti di fosforo e potassio. Questo squilibrio è accentuato dall’utilizzo, oltre al letame, di concimi fosfati-ci e potassici, quali il fosfato biammonico (utilizzato nel 51% delle aziende) ed il clo-ruro di potassio (impiegato nel 61% delle aziende), il cui uso potrebbe essere in molti casi ridotto o addirittura so-speso. Anche l’utilizzo di un concime complesso in prese-mina, diffuso nel 47% delle aziende intervistate che ap-portano letame al mais, non è giustificato. Nel caso di mais fertilizzato con liquame, si registra, in media, un eccesso negli ap-porti totali di azoto (253 kg N/ha) rispetto agli asporti della coltura (163 kg N/ha di asporto). Questo squilibrio è legato all’impiego, in ag-giunta al refluo, di concimi inorganici contenenti azoto, quali urea (sul 65% della su-perficie), fosfato biammonico (60% della superficie) e nitra-to ammonico (sul 17% della superficie). Per quanto riguarda la conci-mazione del frumento, spesso presente in avvicendamento biennale con il mais, que-sta appare sostanzialmente

equilibrata nelle superfici dove vengono impiegati fer-tilizzanti organici (letame o liquame), mentre è in difetto sulle superfici che ricevono esclusivamente concimi di sintesi. L’utilizzo di reflui in presemina sul frumento non è molto diffuso: la distribu-zione di letame e liquame avviene rispettivamente sul 26% e sull’11% della superfi-cie a grano. Il 63% del grano, invece, viene fertilizzato solo con concimi minerali, in pre-valenza azotati, quali nitra-to ammonico (sul 50% della superficie) ed urea (sul 24% della superficie) e tale moda-lità di concimazione è diffusa anche nelle aziende che pro-ducono reflui, ma preferisco-no utilizzarli esclusivamente su mais, sfruttando l’effetto residuo dell’annata successi-va per il frumento. L’utilizzo esclusivo di fertilizzanti chi-mici senza alcun bilancia-mento, comporta un deficit per tutti e tre i principali ele-menti nutritivi, soprattutto, nel caso in cui il grano non sia in rotazione stretta con mais, fertilizzato con reflui zootecnici. Infine, un aspetto interessante è quello relativo all’utilizzo di concimi azotati

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L’Altopiano di Poirino

cosiddetti a “lenta cessione”, meno vincolato nelle ZVN rispetto ai concimi “tradi-zionali”. Questa tipologia di fertilizzanti, che raggruppa

Il divieto di monosucces-sione delle colture pri-

maverili-estive per più di due campagne produttive conse-cutive o, in alternativa, l’uti-lizzo ogni anno di colture di copertura (c.d. cover crops) nel periodo autunno-inver-nale, introdotto dal Regola-mento 9/R, ha indotto alcune aziende a modificare la prati-ca fino ad allora usuale, che prevedeva la monosuccessio-ne di mais anche per quattro o cinque anni consecutivi. Infatti, 31 aziende (24 zootec-

prodotti con meccanismi di azione decisamente diversi, è utilizzata soprattutto dalle aziende che usano esclusi-vamente concimi inorganici,

nelle quali ha una incidenza pari al 20% della superficie a mais e al 25% della superficie a grano.

Modifiche della rotazione a causa del Regolamento 9/R

niche e 7 non zootecniche), pari al 38% del campione, hanno ridotto la superficie a mais, sostituendo questa coltura con cereali autunno-vernini o prati. Le rimanenti 51 aziende, invece, grazie alla presenza di erbai o cereali autunno-vernini, non hanno dovuto modificare la rota-zione per adeguarsi a quanto previsto dal programma di azione per le zone vulnerabili da nitrati.Infine in 9 aziende (11%), la riduzione della superficie

a mais in monosuccessione era già avvenuta in passato, con l’adesione alle misure agroambientali del Piano di Sviluppo di Rurale.E’ indispensabile sottolineare, tuttavia, che, nell’area in esa-me, l’irrigazione non è molto diffusa (44 aziende del cam-pione intervistato non sono irrigue). In questa situazione, i cereali autunno-vernini ven-gono preferiti al mais.

Piani di concimazione

Solo 27 aziende (33%) han-no dichiarato di seguire

un piano di concimazione delle colture. In molti casi, però, non si tratta di veri pia-ni ma solo di consigli sulle concimazioni, forniti preva-lentemente da tecnici delle ditte sementiere o rivenditri-ci di concimi.

Fatta eccezione per un caso, il Piano di Utilizzazione Agronomica, previsto dal re-golamento 9/R, non è stato considerato come uno stru-mento per elaborare un pia-no di concimazione. Per quanto riguarda la gestio-ne della fertilizzazione nel suo complesso, va evidenzia-

to il fatto che solo pochissime aziende hanno recentemente effettuato analisi del terreno allo scopo di valutare la cor-rettezza delle concimazioni usualmente praticate.

11L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Solo 37 aziende (45% del campione) praticano o

hanno praticato delle cover-crops, sui terreni dove il mais si succede per più di 2 anni, poiché nella maggior par-te delle aziende intervistate (49%), le rotazioni adottate consentono di non dover ri-correre a tale pratica.Per di più, vista la limitata presenza di coltivazioni di

Cover-crops da sovescio

mais in monosuccessione, le superfici interessate da una cover crop sono contenu-te (412 ha, pari al 11% della SAU totale).Le specie utilizzate come co-ver crop sono l’orzo, nella maggior parte dei casi, se-guito dal grano e dalla loies-sa, da sole o in miscuglio tra loro. Solo una azienda utiliz-za la segale in miscuglio con

la loiessa, mentre 2 aziende seminano un miscuglio di specie da prato. Inoltre, nella maggior parte dei casi (58%) il seme usato è di provenien-za aziendale.Nel dettaglio, le specie uti-lizzate e la provenienza della semente sono le seguenti:

Specie utilizzateAziende che

utilizzano seme aziendale

Aziende che utilizzano seme

acquistato

Totale aziende

Orzo 8 6 14

Grano 7 2 9

Loietto 4 - 4

Orzo o grano o loiessa 3 3 6

Miscuglio di orzo e loiessa - 1 1

Miscuglio di segale e loiessa - 1 1

Prato polifita, solo o in miscuglio con orzo 2 - 2

12 L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

La semina della cover crop è realizzata con modalità diverse, ma sempre mol-to semplificate in modo da contenere al massimo i costi. Usualmente viene effettuata a spaglio, con uno spandi-concime centrifugo - nel pe-riodo a cavallo tra ottobre e novembre – e, talvolta, é pre-ceduta o seguita da una erpi-catura superficiale per smuo-vere leggermente il terreno o per favorire l’interramento del seme.

Per la maggior parte degli agricoltori (75%), la cover crop ha determinato una co-pertura del suolo buona o, perlomeno, soddisfacente. Per il 25%, invece, il risulta-to ottenuto è stato giudicato scadente ed il ricorso a tale pratica viene visto solo come un costo aggiuntivo per l’azienda che non fornisce al-cun beneficio, né agronomi-co, né ambientale.

Tuttavia, anche le 26 aziende che hanno ottenuto buoni ri-sultati in termini di copertu-ra del suolo, hanno espresso forti dubbi in merito ai reali vantaggi di questa pratica ai fini della riduzione delle per-dite di nitrati, sottolineando diversi problemi, in primis quello relativo al costo, stima-to in circa 100 euro per ettaro.

13L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

La cessione di reflui in-teressa 18 aziende

zootecniche su 61 (29,5%) (Tabella 1). Più in particola-re, cedono reflui quasi tutte le aziende che producono esclusivamente liquame sui-no (8 su 9), a differenza di quanto avviene in quelle con allevamento bovino, sia da carne, sia da latte.

Superfici per lo spandimento dei reflui

Tipo di refluo prodotto

Totale aziende zootecniche

Totale aziende che cedono

reflui

Forma di cessione del refluo

Asservimento Scambio con paglia

Scambio con paglia e vendita

In forma gratuita

Letame bovino 38 6 1 4 1

Liquame bovino 2 1 1

Letame bovino + liquame bovino 10 3 1 2

Liquame suino 9 7 6 1

Letame bovino + liquame suino 2 1 1

Totale 61 18 10 6 1 1

Tabella 1 – Aziende agricole che cedono parte del refluo zootecnico prodotto e forme di cessione

Le aziende che cedono reflui palabili, nella quasi totalità dei casi li scambiano con pa-glia, mentre i liquami ven-gono distribuiti su terreni in asservimento, gratuitamente o, in 1 caso, pagando il pro-prietario dei terreni stessi. Inoltre, due aziende suinico-le, con produzione di azoto

al campo in eccesso, hanno dichiarato di essere alla ri-cerca di ulteriori terreni in asservimento.

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L’Altopiano di Poirino

L’utilizzazione sui propri ter-reni di reflui di provenienza extra-aziendale riguarda 15 aziende su 82 (18%), di cui

6 ad indirizzo cerealicolo e 9 zootecnico, in prevalenza con allevamento di bovini da carne (Tabella 2).

Tra le aziende non zootecni-che, solo una accetta liquame suino.

Indirizzo produttivo

Tipo di refluo extra-aziendale utilizzato Totale aziende che ricevono reflui

extra-aziendaliLetame bovino Liquame suino Letame ovino Pollina Letame equino

Cerealicolo 4 1 1 6

Allevamento di bovini da carne 1 4 1 6

Allevamento di suini (1) 1 1

Misto cerealicolo-zootecnico 1 1 2

Totale 5 6 1 2 1 15

Tabella 2 – Indirizzi produttivi delle aziende agricole che ricevono reflui extra-aziendali e tipologie di reflui utilizzati

Per quanto riguarda la possi-bilità di trovare ulteriore su-perficie per lo spandimento, 5 aziende che accettano reflui extra-aziendali sarebbero di-sponibili a riceverne in quan-tità superiore. Inoltre, altre 17 aziende, che attualmente non utilizzano reflui extra-azien-dali sarebbero disposte a ri-ceverli, ma solo determinati

tipi di refluo e a determinate condizioni (Tabella 3). In par-ticolare, le aziende disponi-bili a ricevere liquame, suino o bovino, accetterebbero solo a condizione che refluo e di-stribuzione fossero gratuiti. Una azienda utilizzerebbe liquame suino sulla propria superficie agricola solo die-tro compenso. Infine, solo 2

aziende sarebbero disponibi-li ad accettare pollina.31 aziende non ricevono e non sono disposte a ricevere reflui extra-aziendali. Di que-ste, 8 non sono zootecniche. Le motivazioni sono diverse ma, nella maggior parte dei casi, sono legate o al rischio di una distribuzione effet-tuata in epoca non adatta o

1�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

al mancato controllo delle quantità di refluo distribuito e al successivo bilanciamen-to delle concimazioni mi-nerali. In quest’ultimo caso, è evidente come sia ancora diffusa l’opinione che i reflui rappresentino un materia-le “da smaltire” sia da parte

della ditta produttrice (che non si preoccupa di valoriz-zare i reflui anche attraverso un opportuno periodo di sta-bilizzazione, non controlla la quantità distribuita, né pre-sta attenzione circa l’epoca di spandimento), sia da par-te di quella utilizzatrice (che

non tiene conto dell’apporto di elementi nutrivi contenuti nei reflui e, di conseguenza, non diminuisce le concima-zioni chimiche).

Tipo di refluo

Condizioni per accettare il refluo extra-aziendale Totale aziende disponibili a

ricevere refluiAcquisto Solo se reflui gratuiti

Solo se reflui e distribuzione gratuiti Dietro compenso

Letame bovino 6 4 3 13

Liquame bovino 1 8 9

Liquame suino 11 1 12

Pollina 1 1 2

Tabella 3 – Condizioni per accettare i diversi tipi di refluo di provenienza extra-aziendale

Altro aspetto importante, per le aziende che producono li-quame, è l’attrezzatura uti-lizzata per la distribuzione.Su 21 aziende che produco-no e distribuiscono liquame,

suino e/o bovino, 3 hanno un sistema di distribuzione rasoterra senza interratore e solo 7 sono munite di carro botte con interratore.

Le restanti 11 aziende utiliz-zano il piatto deviatore.

1� L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

Come riportato in Figura 3, la maggior parte delle azien-

de intervistate (59%) ritiene che l’introduzione del programma d’azione previsto dalla direttiva nitrati abbia comportato un ag-gravio burocratico per la propria azienda. Il 37% del campione totale ed il 50% delle aziende zootecniche hanno diminuito la concimazio-ne minerale. Tra gli altri effetti dell’applica-zione del regolamento, quelli maggiormente segnalati sono: la costruzione o l’ampliamento (an-che solo in fase progettuale) delle strutture di stoccaggio (50% delle aziende zootecniche), il cambia-mento delle colture o della rota-zione (36% del campione totale), nonché una diminuzione della quantità di refluo distribuito per unità di superficie (28% delle aziende zootecniche).

Divulgazione e formazione tecnica

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Riduzione numeroanimali allevati

Nessun obbligo

Aumento superficiecoltivata

Introduzione cover crop

Aumento della superficiein asservimento

Diminuzione quantità direfluo distribuito per unità

di superficie

Cambiamentocolture/rotazione

Diminuzioneconcimazione minerale

Costruzione/ampliamentostrutture di stoccaggio

per i reflui

Appesantimento caricoburocratico

Aziende (%)

Aziende zootecniche

Totale aziende

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Altro

Distribuzionein campo di

reflui

Alimentazioneanimale

Trattamentodei reflui

Cover crop

Valorizzazionereflui

Normativa

Piani diconcimazione

Aziende (%)

Totale aziende

a) b)

Figura 3 – Risultato delle risposte date dagli intervistati in merito a: “effetti dell’applicazione del regolamento 9/R nella propria azienda”.

1�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

La predisposizione di piani di concimazione delle col-ture è stata segnalata dalla maggior parte delle aziende (52% degli intervistati) come l’argomento per il quale ne-cessitano sia di assistenza tecnica, sia di formazione specifica (Figura 4). Questa indicazione è legata al fatto che la maggior par-te delle aziende non redige piani di concimazione, ma segue semplicemente i consi-gli - forniti da tecnici di ditte sementiere o rivenditrici di concimi - sulle quantità e sui tipi di concime da utilizzare.

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Riduzione numeroanimali allevati

Nessun obbligo

Aumento superficiecoltivata

Introduzione cover crop

Aumento della superficiein asservimento

Diminuzione quantità direfluo distribuito per unità

di superficie

Cambiamentocolture/rotazione

Diminuzioneconcimazione minerale

Costruzione/ampliamentostrutture di stoccaggio

per i reflui

Appesantimento caricoburocratico

Aziende (%)

Aziende zootecniche

Totale aziende

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Altro

Distribuzionein campo di

reflui

Alimentazioneanimale

Trattamentodei reflui

Cover crop

Valorizzazionereflui

Normativa

Piani diconcimazione

Aziende (%)

Totale aziende

a) b)

Figura 4 – Risultato delle risposte date dagli intervistati in merito a: “i temi rispetto ai quali l’azienda necessita di maggiore

informazione, formazione e/o assistenza tecnica”.

1� L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

LETAME su mais da granella e da insilaton aziende che utilizzano letame 49% tot aziende 0.62ha superficie a mais che riceve letame 692% superficie a mais che riceve letame 0.43t totale quantità letame distribuito 17729t/ha media quantità letame distribuito 26t/ha max e min quantità letame distribuito 10 - 60kgN/ha asporti medi in sistemi con letame 139kgN/ha apporti medi in sistemi con letame 201kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con letame 65kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con letame 165kgK2O/ha asporti medi in sistemi con letame 73kgK2O/ha apporti medi in sistemi con letame 287n aziende con letame che usano KCl 30% aziende con letame che usano KCl 0.61ha superficie con letame che ricevono anche KCl 463% superficie con letame che ricevono anche KCl 0.67q/ha media dose KCl 2.2n aziende con letame che usano urea 16% aziende con letame che usano urea 0.33ha superficie con letame che ricevono anche urea 244% superficie con letame che ricevono anche urea 0.35q/ha media dose urea 1.9n aziende con letame che usano fosfato biammonico 25% aziende con letame che usano fosfato biammonico 0.51ha superficie con letame che ricevono anche biammonico 442% superficie con letame che ricevono anche biammonico 0.64q/ha media dose biammonico 1.9n aziende con letame che usano nitrato ammonico 21% aziende con letame che usano nitrato ammonico 0.43ha superficie con letame che ricevono anche nitrato ammonico 271% superficie con letame che ricevono anche nitrato ammonico 0.39q/ha media dose nitrato ammonico 2.4n aziende con letame che usano concime complesso 23% aziende con letame che usano concime complesso 0.47ha superficie con letame che ricevono anche concime complesso 227% superficie con letame che ricevono anche concime complesso 0.33q/ha media dose concime complesso 3n aziende con letame che usano concime lenta cessione 8% aziende con letame che usano concime lenta cessione 0.16ha superficie con letame che ricevono anche concime lenta cessione 90% superficie con letame che ricevono anche concime lenta cessione 0.13q/ha media dose concime lenta cessione 2.5

ALLEGATO A

1�L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

LIQUAME su mais da granella e da insilaton aziende che utilizzano liquame 21% tot aziende che utilizzano liquame 0.27ha superficie a mais che riceve liquame 513% superficie a mais che riceve liquame 0.32t totale quantità liquame distribuito 28818t/ha media quantità liquame distribuito 56

t/ha max e min quantità liquame distribuito 10 - 130

kgN/ha asporti medi in sistemi con liquame 163kgN/ha apporti medi in sistemi con liquame 253kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con liquame 75kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con liquame 198kgK2O/ha asporti medi in sistemi con liquame 91kgK2O/ha apporti medi in sistemi con liquame 251n aziende con liquame che usano KCl 9% aziende con liquame che usano KCl 0.43ha superficie con liquame che ricevono anche KCl 309% superficie con liquame che ricevono anche KCl 0.60q/ha media dose KCl 1.6n aziende con liquame che usano urea 10% aziende con liquame che usano urea 0.48ha superficie con liquame che ricevono anche urea 333% superficie con liquame che ricevono anche urea 0.65q/ha media dose urea 1.7n aziende con liquame che usano fosfato biammonico 6% aziende con liquame che usano fosfato biammonico 0.29ha superficie con liquame che ricevono anche biammonico 310% superficie con liquame che ricevono anche biammonico 0.60q/ha media dose fosfato biammonico 1.8n aziende con liquame che usano nitrato ammonico 7% aziende con liquame che usano nitrato ammonico 0.33ha superficie con liquame che ricevono anche nitrato ammonico 85% superficie con liquame che ricevono anche nitrato ammonico 0.17q/ha media dose nitrato ammonico 1.2n aziende con liquame che usano concime complesso 12% aziende con liquame che usano concime complesso 0.57ha superficie con liquame che ricevono anche concime complesso 144% superficie con liquame che ricevono anche concime complesso 0.28q/ha media dose concime complesso 2.2n aziende con liquame che usano concime lenta cessione 1% aziende con liquame che usano concime lenta cessione 0.05ha superficie con liquame che ricevono anche concime lenta cessione 17.2% superficie con liquame che ricevono anche concime lenta cessione 0.03q/ha media dose concime lenta cessione 1.3

20 L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

SOLO CONCIMI INORGANICI su mais da granella e da insilaton aziende che utilizzano solo concimi inorganici 22% tot aziende che utilizzano solo concimi inorganici 0.28ha superficie a mais che riceve solo concimi inorganici 427% superficie a mais che riceve solo concimi inorganici 0.26kgN/ha asporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 134kgN/ha apporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 154kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 63kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 88kgK2O/ha asporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 63kgK2O/ha apporti medi in sistemi con solo concimi inorganici 134n aziende con solo concimi inorganici che usano KCl 13% aziende con solo concimi inorganici che usano KCl 0.59ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche KCl 305% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche KCl 0.71q/ha media dose KCl 2.4n aziende con solo concimi inorganici che usano urea 14% aziende con solo concimi inorganici che usano urea 0.64ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche urea 330% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche urea 0.77q/ha media dose urea 2.4n aziende con solo concimi inorganici che usano fosfato biammonico 15% aziende con solo concimi inorganici che usano fosfato biammonico 0.68ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche biammonico 289% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche biammonico 0.68q/ha media dose fosfato biammonico 1.9n aziende con solo concimi inorganici che usano nitrato ammonico 7% aziende con solo concimi inorganici che usano nitrato ammonico 0.32ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche nitrato ammonico 137% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche nitrato ammonico 0.32q/ha media dose nitrato ammonico 1.9n aziende con solo concimi inorganici che usano concime complesso 10% aziende con solo concimi inorganici che usano concime complesso 0.45ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche concime complesso 145% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche concime complesso 0.34q/ha media dose concime complesso 3.9n aziende con solo concimi inorganici che usano concime lenta cessione 4% aziende con solo concimi inorganici che usano concime lenta cessione 0.18ha superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche concime lenta cessione 86% superficie con solo concimi inorganici che ricevono anche concime lenta cessione 0.20q/ha media dose concime lenta cessione 1.5

21L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

LETAME su granon aziende che utilizzano letame 27% tot aziende 0.38ha superficie a grano che riceve letame 231% superficie a grano che riceve letame 0.27t totale quantità letame distribuito 4754t/ha media quantità letame distribuito 21t/ha max e min quantità letame distribuito 5 - 60kgN/ha asporti medi in sistemi con letame 157kgN/ha apporti medi in sistemi con letame 148kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con letame 61kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con letame 85kgK2O/ha asporti medi in sistemi con letame 108kgK2O/ha apporti medi in sistemi con letame 166n aziende con letame che usano KCl 0% aziende con letame che usano KClha superficie con letame che ricevono anche KCl 0% superficie con letame che ricevono anche KClq/ha media dose KCln aziende con letame che usano urea 8% aziende con letame che usano urea 0.30ha superficie con letame che ricevono anche urea 56% superficie con letame che ricevono anche urea 0.24q/ha media dose urea 1.3n aziende con letame che usano nitrato ammonico 13% aziende con letame che usano nitrato ammonico 0.48ha superficie con letame che ricevono anche nitrato ammonico 115% superficie con letame che ricevono anche nitrato ammonico 0.50q/ha media dose nitrato ammonico 2.2n aziende con letame che usano concime complesso NPK 5% aziende con letame che usano concime complesso NPK 0.19ha superficie con letame che ricevono anche concime complesso NPK 36% superficie con letame che ricevono anche concime complesso NPK 0.16q/ha media dose concime complesso NPK 2.4n aziende con letame che usano concime complesso PK 1% aziende con letame che usano concime complesso PK 0ha superficie con letame che ricevono anche concime complesso PK 7% superficie con letame che ricevono anche concime complesso PK 0.03q/ha media dose concime complesso PK 2.50n aziende con letame che usano concime lenta cessione 7% aziende con letame che usano concime lenta cessione 0.26ha superficie con letame che ricevono anche concime lenta cessione 40% superficie con letame che ricevono anche concime lenta cessione 0.17q/ha media dose concime lenta cessione 2.3

22 L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

LIQUAME su granon aziende che utilizzano liquame 11% tot aziende 0.15ha superficie a grano che riceve liquame 93% superficie a grano che riceve liquame 0.11t totale quantità liquame distribuito 3776t/ha media quantità liquame distribuito 41t/ha max e min quantità liquame distribuito 15 - 80kgN/ha asporti medi in sistemi con liquame 153kgN/ha apporti medi in sistemi con liquame 175kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con liquame 58kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con liquame 117kgK2O/ha asporti medi in sistemi con liquame 106kgK2O/ha apporti medi in sistemi con liquame 175n aziende con liquame che usano KCl 0% aziende con liquame che usano KCl -ha superficie con liquame che ricevono anche KCl 0% superficie con liquame che ricevono anche KCl -q/ha media dose KCl -n aziende con liquame che usano urea 0% aziende con liquame che usano urea -ha superficie con liquame che ricevono anche urea 0% superficie con liquame che ricevono anche urea -q/ha media dose urea -n aziende con liquame che usano nitrato ammonico 4% aziende con liquame che usano nitrato ammonico 0.36ha superficie con liquame che ricevono anche nitrato ammonico 27% superficie con liquame che ricevono anche nitrato ammonico 0.29q/ha media dose nitrato ammonico 1.2n aziende con liquame che usano concime complesso NPK 1% aziende con liquame che usano concime complesso NPK 0.09ha superficie con liquame che ricevono anche concime complesso NPK 5% superficie con liquame che ricevono anche concime complesso NPK 0.05q/ha media dose concime complesso NPK 2n aziende con liquame che usano concime complesso PK 0% aziende con liquame che usano concime complesso PK -ha superficie con liquame che ricevono anche concime complesso PK 0% superficie con liquame che ricevono anche concime complesso PK -q/ha media dose concime complesso PK -n aziende con liquame che usano concime lenta cessione 2% aziende con liquame che usano concime lenta cessione 0.18ha superficie con liquame che ricevono anche concime lenta cessione 16% superficie con liquame che ricevono anche concime lenta cessione 0.17q/ha media dose concime lenta cessione 3

23L’ALTOPIANO DI POIRINO

L’Altopiano di Poirino

SOLO CONCIMI INORGANICI su granon aziende che utilizzano solo concimi organici 59% tot aziende 0.82ha superficie a grano che riceve solo concimi organici 539% superficie a grano che riceve solo concimi organici 0.63kgN/ha asporti medi in sistemi con solo concimi organici 150kgN/ha apporti medi in sistemi con solo concimi organici 97kgP2O5/ha asporti medi in sistemi con solo concimi organici 57kgP2O5/ha apporti medi in sistemi con solo concimi organici 9kgK2O/ha asporti medi in sistemi con solo concimi organici 102kgK2O/ha apporti medi in sistemi con solo concimi organici 20n aziende con solo concimi organici che usano KCl 1% aziende con solo concimi organici che usano KCl 0.02ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche KCl 13% superficie con solo concimi organici che ricevono anche KCl 0.02q/ha media dose KCl 2.6n aziende con solo concimi organici che usano urea 12% aziende con solo concimi organici che usano urea 0.20ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche urea 252% superficie con solo concimi organici che ricevono anche urea 0.47q/ha media dose urea 2n aziende con solo concimi organici che usano nitrato ammonico 31% aziende con solo concimi organici che usano nitrato ammonico 0.53ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche nitrato ammonico 370% superficie con solo concimi organici che ricevono anche nitrato ammonico 0.69q/ha media dose nitrato ammonico 2.1n aziende con solo concimi organici che usano concime complesso NPK 8% aziende con solo concimi organici che usano concime complesso NPK 0.14ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime complesso NPK 69% superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime complesso NPK 0.13q/ha media dose concime complesso NPK 2.2n aziende con solo concimi organici che usano concime complesso PK 3% aziende con solo concimi organici che usano concime complesso PK 0.05ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime complesso PK 31% superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime complesso PK 0.06q/ha media dose concime complesso PK 2.5n aziende con solo concimi organici che usano concime lenta cessione 8% aziende con solo concimi organici che usano concime lenta cessione 0.14ha superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime lenta cessione 137% superficie con solo concimi organici che ricevono anche concime lenta cessione 0.25q/ha media dose concime lenta cessione 2.7