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MANUALE PER I MENTORI AZIENDALI PROGETTO N.: 2017-1-IT01-KA202-006162

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MANUALE PER I MENTORI

AZIENDALIPROGETTO N.: 2017-1-IT01-KA202-006162

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Questo progetto è stato finanziato con il contributo della Commissione Europea.

Questa pubblicazione [comunicazione] riflette solo le opinioni dell’autore e la Commissione Europea non può essere ritenuta responsabile per qualsiasi uso che possa essere fatto delle informazioni in esso contenute.

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MANUALE PER I MENTORI

AZIENDALIPROGETTO N.: 2017-1-IT01-KA202-006162

REDATTO DAJugend am Werk Steiermark, AT con il supporto ed il

contributo della Partnership del progetto INCLUVET

2019

INCLUVET “Promuovere l’inclusione nell’apprendimento basato sul lavoro dotando i tutor IFP e i mentori aziendali

di approcci e metodologie innovativi”.

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INDICE

Capitolo 0 Introduzione a cura di JUGEND AM WERK STEIERMARK (AT)

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Capitolo 1

Lo studente, le sue capacità e le sue risorse a cura di JUGEND AM WERK STEIERMARK (AT)

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Capitolo 2

Normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro degli studenti e dei tirocinanti a cura di INSHEA (FR)

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Capitolo 3

Preparazione dello studente prima dell'inizio del percorso di Work Based Learning (WBL) da parte del tutor scolastico, in collaborazione e condivisione con la famiglia a cura di SPOLECZNA AKADEMIA NAUK (PL) & IIS LEONARDO DA VINCI (IT)

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Capitolo 4 Progettare un piano di formazione e apprendimento personalizzato dello studente a cura di FORMAZIONE CO&SO NETWORK (IT)

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Capitolo 5

Strumenti e procedure di debriefing, autovalutazione e autoriflessione da utilizzare con gli studenti durante il percorso di Work Based Learning a cura di FUNDACION DOCETE OMNES (ES)

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Capitolo 6 Valutazione in itinere e finale dello studente, modalità di trasferimento delle competenze acquisite a cura di REATTIVA (IT) & IIS LEONARDO DA VINCI (IT)

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Introduzione

Il Vademecum INCLUVET per i mentori aziendali è uno strumento pratico e innovativo destinato ai mentori aziendali di percorsi Work Based Learning (WBL) che vedono coinvolti studenti con difficoltà di apprendimento. Il Vademecum INCLUVET può essere utilizzato da diverse tipologie di aziende, sia a livello nazionale che europeo. Nel Vademecum sono presenti esempi provenienti da Paesi quali Italia, Spagna, Polonia, Francia, Regno Unito e Austria.

Anche se ogni Paese ha una propria specificità, riteniamo che un percorso WBL che coinvolge studenti con difficoltà di apprendimento presenti caratteristiche simili e comuni a ciascun Paese. Il punto fondamentale da cui partire è che il mentore conosca bene quali sono le caratteristiche di questo target. Con questo Vademecum forniremo alcuni strumenti pratici e informazioni in modo che l'esperienza WBL sia un successo per entrambe le parti, lo studente e l'azienda. Nel primo capitolo "Lo studente, le sue capacità e le sue risorse" è possibile trovare informazioni e strumenti per capire i punti di forza di uno studente con difficoltà di apprendimento.

Nella definizione di un percorso WBL che coinvolge studenti con difficoltà di apprendimento, è necessario tenere conto delle diverse tipologie di aziende di inserimento (struttura, dimensioni, tipo di produzione o tipo di servizi). Inoltre il mentore e l'azienda devono essere adeguatamente informati sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro da rispettare in caso di percorsi di tirocinio che coinvolgano studenti e devono assicurarsi di trasmettere agli studenti le normative specifiche che regolano l'ambiente lavorativo.

Si consiglia di utilizzare un linguaggio semplice, mostrare immagini e fornire esempi. Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è la preparazione dello studente prima dell'inizio dell'esperienza WBL, che deve essere svolta in collaborazione con la scuola e con il coinvolgimento delle famiglie degli studenti. Questo aspetto è importante per garantire allo studente il supporto di più persone e fare in modo che il mentore aziendale possa conoscere opinioni e punti di vista differenti, ottenendo quindi maggiori informazioni sul profilo dello studente.

Anche la possibilità di lavorare insieme ad altre organizzazioni/enti è molto utile; ad esempio nel capitolo quattro “Progettare un piano di formazione e apprendimento personalizzato dello studente" è possibile trovare informazioni fornite dalla scuola in relazione alla definizione di un piano di apprendimento personalizzato dello studente. Il piano di apprendimento personalizzato definisce quelli che sono gli interessi, i punti di forza e le preferenze dello studente. Tutte queste informazioni possono essere utili per individuare la collocazione esatta dello studente all'interno dell'azienda, gli strumenti e le procedure di debriefing/autovalutazione da utilizzare per far riflettere lo studente su quanto sta apprendendo nel suo percorso WBL.

Infine il Vademecum INCLUVET per mentori aziendali fornisce strumenti e procedure per effettuare una valutazione in itinere e finale del percorso dello studente e le modalità di trasferimento delle competenze acquisite. Su questi aspetti generalmente non si pone molta attenzione, ma noi riteniamo che invece siano fondamentali. Ci auguriamo che questo Vademecum per i mentori aziendali possa supportati nel tuo lavoro. Si prega di usarlo come una sorta di mappa aperta a nuovi pensieri e percorsi.

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VADEMECUM per i Mentori Aziendali

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Capitolo 1: Lo studente, le sue capacità e le sue risorse SO

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Pensiamo di ascoltare, ma solo raramente ascoltiamo con una reale comprensione, con un'empatia vera. Eppure questo tipo di ascolto rappresenta una delle forze più potenti che io conosca. Carl Rogers

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Più permetti a una persona di lasciare che parli di se stesso, migliore può essere la collaborazione. Si tratta di individuare e agire su ciò che è importante trasferire ad una persona e ciò che è importante fare per una persona e trovare un giusto equilibrio tra questi aspetti. Quando si lavora con studenti con difficoltà di apprendimento è necessario conoscere il suo curriculum formativo in modo da condividere informazioni sui punti di forza e le capacità dello studente. Inoltre, può essere utile avere informazioni su eventuali esigenze personali e bisogni dello studente.

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In questo capitolo, ti forniamo metodi e strumenti finalizzati ad ottenere quante più informazioni possibili sullo studente, al fine di integrarlo bene nella tua azienda. Se conosci i suoi punti di forza e le sue capacità, puoi aiutarlo a trovare una giusta collocazione in azienda. Puoi far collaborare lo studente con i colleghi che ritieni più idonei, in modo che le diverse personalità cooperino in modo ottimale. Di seguito presentiamo 3 modi per conoscere meglio lo studente con difficoltà di apprendimento. Puoi farlo in 5 minuti:

• leggere con attenzione il curriculum vitae dello studente con difficoltà di apprendimento;

• conoscere i suoi punti di forza e le sue capacità;

• conoscere I bisogni e le necessità dello studente.

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[1] Il modo più efficace e veloce per conoscere uno studente è leggere il suo “One-page-profile”. Questo spiega cosa è importante per lo studente adesso e in futuro e mostra come supportarlo con successo. Aiuta anche lo studente a far parte di ed essere accettato all'interno dell'azienda.

[2] Importante secondo me – Importante per me Nella lista "important to ..." sono scritte le cose che, soggettivamente, sono importanti affinché la persona abbia una buona qualità della vita. Nella lista "important for..." sono scritte le cose che, oggettivamente, sono necessarie per vivere bene, indipendentemente dalla loro importanza o meno. È importante ottenere un giusto bilanciamento dei due aspetti, in modo da fornire un supporto efficace allo studente.

[3] Auto-Valutazione Prima dell'avvio del percorso WBL, lo studente con difficoltà di apprendimento e il mentore aziendale lavorano sulle competenze dello studente, anche sulla base delle possibili aree di lavoro individuate all'interno dell'azienda. Lo studente esegue un test di autovalutazione delle proprie competenze e interessi nell'ambito dell'area di lavoro e delle mansioni individuate.

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- Applica allo studente con difficoltà di apprendimento gli stessi standard di qualità previsti per gli altri tirocinanti; - Prima dell'avvio del percorso WBL conduci un confronto dettagliato e approfondito, questa è la condizione base per una cooperazione di successo; - Illustra con precisione allo studente quello che deve fare parlando lentamente e ripetendo le tue indicazioni; - Spiega allo studente il tuo ruolo di mentore ed il ruolo che hai in azienda; - Fornisci allo studente i tuoi recapiti e contatti; - Chiarisci allo studente che puoi aiutarlo per qualsiasi problema; - In presenza dello studente non parlare di lui con persone terze; - Condividi con lo studente i suoi punti di forza, capacità e bisogni.

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Tieni in considerazione il fatto che lo studente con difficoltà di apprendimento non ha una piena consapevolezza dei suoi punti di forza e debolezza e di quello che preferirebbe fare da un punto di vista professionale. Attraverso l'esperienza nella tua azienda lo studente si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro. Maggiore successo avrà la tua attività di mentoring, più positiva ed efficace sarà l'esperienza dello studente. Per ottenere migliori risultati sia per la tua azienda che per il discente è molto importante conoscere i suoi punti di forza e capacità, ma anche le sue necessità e bisogni. I semplici metodi e gli strumenti sopra presentati ti possono fornire in un tempo molto breve una prima impressione dello studente. Sarebbe opportuno che i documenti (ad esempio il piano di apprendimento) vengano preparati in anticipo (con il supporto della scuola) e siano già in possesso dello studente.

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Robert necessita di percorsi strutturati Robert (17 anni) è un ragazzo autistico. Il suo “One-page-profile” indica che può essere meglio supportato se gli vengono affidate procedure chiare e regolari. Il mentore nel suo percorso WBL ha quindi predisposto per ogni giorno un piano di attività calendarizzato e standardizzato che permette a Robert di svolgere il suo lavoro in modo accurato e responsabile.

Silvia e i nuovi media Silvia (24 anni) è una ragazza con la sindrome di Down. È molto carina, estremamente amichevole e ama parlare con i suoi amici su WhatsApp e Facebook. Nella sua scheda "importante per me", ha scritto che riesce a lavorare meglio se il suo telefono cellulare viene tenuto lontano da lei per un numero definito di ore. Per questo motivo, nel supermercato dove sta realizzando il suo percorso WBL, il mentore – in accordo con Silvia - ha stabilito che la ragazza lascerà il suo cellulare nella sala del personale. Silvia si è dimostrata una tirocinante affidabile e molto ben concentrata sul suo lavoro.

Susan si prepara per il suo sogno Susan (19 anni) ha difficoltà di apprendimento e sta svolgendo il suo percorso WBL in una scuola materna dove sono presenti bambini con disabilità. Il suo sogno è infatti lavorare con i bambini in una scuola materna. Con il suo mentore aziendale si prepara in maniera specifica sulle attività e competenze necessarie per lo svolgimento di questo lavoro. Attraverso un questionario di autovalutazione si rende conto che non conosce molti giochi per i bambini; ha quindi mostrato al suo mentore questo risultato, spiegandogli che durante il suo percorso WBL avrebbe voluto imparare nuovi e diversi tipi di giochi da utilizzare con i bambini. Per Susan e la scuola materna il percorso WBL ha avuto molto successo e Susan ha fatto un passo avanti verso la realizzazione del suo lavoro dei sogni.

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European Union of Supported Employment 2010:

European Union of Supported Employment Toolkit

https://www.oldham.gov.uk/downloads/file/3779/ send_guidance_person_centred_planning_toolkit

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WBL: apprendimento basato sul lavoro

(imparare a lavorare in un'organizzazione/impresa durante un percorso di formazione).

DSA: persona con difficoltà di apprendimento.

Studente/discente: persona con difficoltà di apprendimento.

Istituzione: la scuola o l'organizzazione IFP che lo studente frequenta per la formazione.

Persona di sostegno: l'insegnante o l'istruttore dell'Istituzione.

Organizzazione:

l’azienda/organizzazione, dove lo studente svolge le proprie esperienze lavorative/WBL.

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Capitolo 2: Normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro degli

studenti e dei tirocinanti

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La salute e la sicurezza sul lavoro sono una responsabilità condivisa.

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Gli insegnanti e i datori di lavoro devono collaborare per garantire la sicurezza degli studenti durante il loro passaggio dalla scuola al lavoro, nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro. Tutto il personale dell'azienda deve essere coinvolto, non solo lo studente ed il mentore aziendale. Accogliere in tirocinio uno studente con difficoltà di apprendimento può essere un modo per riconsiderare o dare un nuovo significato al rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per le diverse persone coinvolte (dipendenti, clienti, ecc.), in modo che tutti comprendano l'importanza di rispettare gli obblighi previsti.

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Garantire la messa in sicurezza delle attività/mansioni che lo studente svolgerà in tirocinio, condividendo le informazioni ed evitando di creare situazioni di iper-protezione degli studenti o di esporli a rischi. Mantenere sempre un confronto aperto tra lo studente ed il team di lavoro, per evitare che il percorso di apprendimento perda la sua reale “mission” e si possano creare situazioni di demotivazione dello studente o atteggiamenti negativi da parte del personale dipendente dell'azienda. Assicurarsi che ogni dipendente dell'azienda sia motivato ad osservare e conoscere la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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Obiettivo della metodologia qui presentata è fornire strumenti per condurre “audit” sulla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro e redigere rapporti di valutazione finalizzati a verificare che l'ambiente di lavoro in cui è inserito lo studente con difficoltà di apprendimento sia privo di pericoli.

• Effettuare interviste semi-strutturate ai docenti/tutor scolastici per comprendere meglio il percorso di formazione dello studente con difficoltà di apprendimento e identificare eventuali esigenze specifiche di ogni singolo studente;

• Se necessario, effettuare interviste semi-strutturate alla famiglia; • Organizzare focus groups con il team di lavoro per coinvolgere e sensibilizzare il

personale sulla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro; • Compilare una check-list finalizzata a rilevare il rispetto della normativa in materia di

salute e sicurezza sul lavoro, conformità/non conformità e raccogliere eventuali feedback.

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• Compilare congiuntamente l'accordo di tirocinio con la scuola, lo studente ed il team

aziendale; • Fornire comunicazioni chiare e trasparenti sul tirocinio del discente; • Mostrare e spiegare le regole aziendali e tutte le procedure esistenti in materia di salute

e sicurezza; • Pianificare riunioni regolari di follow-up coinvolgendo tutte le persone interessate

(manager, colleghi di lavoro, insegnante di riferimento...). La verifica della legislazione nazionale in materia di prevenzione dei rischi sul posto di lavoro è fondamentale. In Francia, ad esempio, i legislatori incoraggiano le aziende e le parti sociali a elaborare congiuntamente un unico documento che riassuma tutti i pericoli/rischi connessi ad una specifica professione. Sebbene questo controllo formale non sia un obbligo, può aiutarti a creare un insieme di pratiche/strumenti (ad esempio una e-mail/numero di telefono/notebook) per registrare informazioni e feedback in materia di sicurezza sul posto di lavoro. Poiché la normativa in materia di sicurezza sul lavoro può essere diversa in base al tipo di azienda, è necessario – prima dell'inizio del tirocinio dello studente – verificare se esistano prassi documentate; ad esempio: Sono state messe in atto procedure particolari in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro? Se è così, tutto il personale ne è a conoscenza? Quali sono state le strategie di comunicazione adottate dall'azienda per dare massima diffusione a queste procedure? Quali procedure esistono per segnalare rischi o incidenti? Queste domande permettono di condurre un’indagine approfondita tra il team di lavoro prima dell'arrivo dello studente. Accogliere in azienda uno studente con difficoltà di apprendimento consente quindi di esaminare e chiarire tutte le misure adottate in materia di sicurezza e salute. L'obiettivo non è solo quello di prevenire rischi e incidenti, ma anche di promuovere un ambiente professionale in cui siano salvaguardati il benessere e la sicurezza (sia fisica che psicologica) di tutto il personale; aspetto molto importante considerando che in questo particolare momento storico la questione dei costi che devono essere sostenuti per garantire la sicurezza sul posto di lavoro e le notizie che si susseguono per incidenti sul posto di lavoro sono particolarmente sentiti. Ridurre le incertezze, garantire trasparenza e chiarezza sulla normativa in materia di sicurezza sul posto di lavoro significa anche anticipare o minimizzare possibili rischi.

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Caratteristiche e qualità richieste al mentore aziendale: • buone capacità di ascolto; • comprensione; • capacità di cogliere le capacità personali di ogni collaboratore; • capacità di comunicazione interpersonale.

Il mentore deve garantire che sia rispettata la dimensione VET durante l'esperienza professionale – ad esempio, il mentore deve sempre tenere presente che lo studente non è un lavoratore come gli altri e che il suo inserimento lavorativo ha prima di tutto una dimensione pedagogica (apprendimenti sociali, tecnici e principi aziendali). Uno dei principali rischi è quello di dimenticare questa dimensione. Il secondo rischio è quello di non accogliere in maniera adeguata lo studente o di non inserirlo correttamente in azienda. Il mentore invece deve accogliere, aiutare, informare, guidare e valutare lo studente durante il percorso WBL, e assicurarsi che gli obiettivi contenuti nel suo piano di apprendimento siano rispettati.

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Prima dell'avvio del percorso di apprendimento: • Mettiti in contatto con la scuola di invio dello studente per capire il suo profilo e le sue

capacità con l'insegnante di riferimento (se lo studente è d'accordo, puoi anche contattare la famiglia, in modo da avere un quadro più completo);

• Formalizza il tirocinio redigendo un accordo che includa i diritti e i doveri di ciascuna parte (lo studente, l'azienda e la scuola);

• Esponi eventuali rischi del tuo ambiente di lavoro in modo che l'insegnante, conoscendo bene il profilo dello studente, possa suggerirti adeguate soluzioni;

• Avvisa il personale dell'azienda che collaborerà con uno studente con difficoltà di apprendimento;

• Cerca un volontario che possa aiutarti a preparare la documentazione e l'organizzazione del tirocinio dello studente (mappe, organigramma aziendale, documenti in materia di sicurezza).

Durante il percorso di apprendimento: • All'inizio del tirocinio organizza con lo studente una visita dell'azienda e fornisci tutte le

informazioni che sono necessarie; • Presenta lo studente alle persone con cui verrà a trovarsi in contatto (fai attenzione a

non presentare troppe persone in un periodo di tempo breve); • Assicurati di rispettare gli obiettivi e le attività descritte nel piano di apprendimento

formalizzato; • Informa e prepara lo studente sulla normativa in materia di sicurezza, assicurati al

tempo stesso il progresso dei suoi apprendimenti, segui e valuta le attività svolte dallo studente, interagisci con la scuola. Una comunicazione regolare con l'insegnante di riferimento è essenziale per consentire allo studente di progredire in sicurezza;

• Spiega allo studente in termini semplici, o distribuendo la documentazione esistente, le norme in materia di sicurezza che devono essere rispettate nello svolgimento delle mansioni di tirocinio assegnate. Gli studenti devono essere consapevoli dei rischi specifici dell'ambiente professionale in cui stanno svolgendo il tirocinio. Se esiste una documentazione specifica disponibile, lo studente deve comprenderla a fondo, in modo che possa evitare i rischi ed essere informato su cosa fare in caso di incidente.

A conclusione del percorso di apprendimento: • Assicurati che lo studente abbia compreso la normativa; • Informa la scuola (e se del caso, la famiglia) su eventuali problemi incontrati e le

soluzioni adottate per affrontarli; • Fai un debriefing con il personale su eventuali difficoltà incontrate e le risorse messe in

campo per affrontarle; • Formalizza e registra i feedback ricevuti durante il percorso di apprendimento (questo

documento sarà molto utile per accogliere in futuro un altro studente con disabilità intellettiva).

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Non ho niente da fare Clara (22 anni) ha conseguito un diploma in contabilità (formazione professionale). Ha trovato un tirocinio in un'azienda di proprietà di alcuni amici dei suoi genitori. Il direttore ha firmato l'accordo di tirocinio, ma non ha avvisato i dipendenti dell'azienda che Clara avrebbe effettuato un tirocinio di due mesi in azienda. Quindi, all'arrivo di Clara, i dipendenti non sapevano quali mansioni/compiti avrebbe dovuto svolgere e non erano stati informati che Clara avrebbe avuto bisogno di un software specifico e di una sedia ergonomica. Per dieci giorni Clara è stata senza fare niente e senza la strumentazione necessaria, finché ha smesso di andare a lavoro. Questo è un caso di mancata preparazione che ha portato lo studente a ritirarsi, sia per motivi fisici (dovuti alla mancanza di una sedia ergonomica appropriata) sia psicosociali (perdita di motivazione, scarsa autostima perché non aveva nulla da fare mentre il personale dell'azienda era impegnato nelle mansioni di lavoro). I genitori di Clara hanno avvisato l'amico della situazione e hanno anche chiamato la scuola per organizzare un incontro. La scuola aveva predisposto un piano di tirocinio che però era troppo generico e che non aveva fornito all'azienda informazioni utili per poter definire dettagliate mansioni di tirocinio. Il direttore dell'azienda ha poi organizzato un incontro per presentare Clara e chiedere ai suoi dipendenti di pensare a come inserirla al meglio in azienda. Un dipendente si è offerto volontario per sostenere Clara nel processo di inserimento in azienda per il resto del periodo di tirocinio. Dal giorno successivo il mentore ha quindi spiegato a Clara gli obiettivi del tirocinio, sottolineando il fatto che sarebbe stata supportata per tutto il percorso di formazione. Clara si è dunque tranquillizzata, anche perché ha capito che le è stata assegnata una persona di riferimento che poteva rispondere ad ogni suo dubbio o domanda. Il mentore ha poi predisposto un calendario di incontri regolari con Clara, anche se la maggior parte dei problemi o criticità sono stati risolti in modo informale.

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Bridget M. Hutter, Regulation and risk: OSH on the railways, Oxford University Press, 2001 European network education and training in OSH: http://www.enetosh.net/webcom/show_article.php/_c-29/i.html J. Mager Stellman, Encyclopaedia of occupational health and safety, 1998 Canadian Centre for OHS, Guide to writing an OHS Policy Statement, https://www.ccohs.ca/oshanswers/hsprograms/osh_policy.html L.S. Robson et al., The effectiveness of occupational health and safety management systeminterventions: A systematic review, Science 45, 2007 Observatoire national de la sécurité et de l'accessibilité des établissements d'enseignement,Guide d'aide et de conseil pour la sécurité des élèves en stage, janvier 2013 O'Connor T, Flynn M, Weinstock D, Zanoni J. Occupational safety and health education andtraining for underserved populations. New Solut. 2014;24(1):83-106. Holte K.A., Follo G. Making occupational health and safety training relevant for farmers:Evaluation of an introductory course in occupational health and safety in Norway,Safety Science, Volume 109, 2018 https://www.ccohs.ca/oshanswers/hsprograms/osh_policy.html https://osha.europa.eu/fr/about-eu-osha/national-focal-points/france Guide d'accueil des stagiaires en situation de handicap http://extranet.ucanss.fr/contenu/public/EspaceRessourcesHumaines/ ResponsabiliteSociale/Handicap/mission_handicap/pdf/180425_guide-handicap.pdf Disability and training guide: http://www.hse.gov.uk/disability/easyread.pdf Health and safety for disabled workers and people who work with them. Easy Read Guide: http://www.hse.gov.uk/disability/easyread.pdf

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OHS: salute e sicurezza sul lavoro

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Capitolo 3: Preparazione dello studente prima dell'inizio del percorso di

Work Based Learning (WBL) da parte del tutor scolastico, in collaborazione e condivisione con la famiglia

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Gli ostacoli non ti devono necessariamente fermare. Se ti trovi un muro davanti, non tornare indietro arrendendoti. Scopri come saltarlo, facci un buco o girarci intorno. Michael Jordan

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Il modulo contiene esercizi pratici e suggerimenti per i mentori – come preparare uno studente con difficoltà di apprendimento ad un percorso WBL in collaborazione con l'insegnante e la famiglia dello studente. Argomenti trattati nel capitolo:

• stimolare un’adeguata motivazione dello studente a imparare attraverso il lavoro (motivazione interna ed esterna);

• aiutare lo studente a formulare obiettivi educativi in modo indipendente utilizzando il metodo SMART;

• affrontare difficoltà e fallimenti (imparare dagli errori, utilizzare metodi e prassi).

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Il mentore dovrebbe collaborare con l'insegnante e la famiglia dello studente nella definizione di contenuti e degli obiettivi del percorso WBL dello studente, anche in base alle sue conoscenze, capacità e bisogni specifici. La cooperazione è essenziale, cioè il coinvolgimento di tutte le parti per sostenere lo studente nel raggiungimento degli obiettivi previsti. Obiettivi:

• lo studente indica le motivazioni che lo spingono a partecipare ad un percorso WBL (motivazione interna ed esterna);

• lo studente può formulare i propri obiettivi educativi utilizzando il metodo SMART;

• lo studente deve essere stimolato ad indicare le difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati, imparando dagli errori e facendo riferimento a metodi e prassi consolidate.

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Per raggiungere gli obiettivi del capitolo 3 si suggerisce di utilizzare la seguente metodologia: Per quanto riguarda il primo obiettivo (lo studente indica le motivazioni che lo spingono a partecipare ad un percorso WBL (motivazione interna ed esterna), proponiamo due strumenti: intervista con la famiglia/insegnante e questionario per lo studente. Per quanto riguarda il primo obiettivo (lo studente può formulare i propri obiettivi educativi utilizzando il metodo SMART), si suggerisce di utilizzare per lo studente una scheda di rilevazione delle mansioni di lavoro svolte (work card), con correlati indicatori quali-quantitativi che consentano di misurare il grado di raggiungimento dell'obiettivo stabilito. Per quanto riguarda il terzo obiettivo (lo studente deve essere stimolato ad indicare le difficoltà incontrate nello svolgere i compiti assegnati, imparando dagli errori e facendo riferimento a metodi e prassi consolidate) – si propone di utilizzare schede di osservazione e moduli di autovalutazione dello studente, a cui correlare indicatori quali-quantitativi che consentano di misurare il grado di raggiungimento dell'obiettivo fissato. È importante che il mentore intervisti l'insegnante/la famiglia sulle motivazioni dello studente ad intraprendere un percorso WBL, inclusa la motivazione interna ed esterna. Anche il questionario che dovrà compilare lo uno studente riguarda la sua motivazione a partecipare ad un percorso WBL. La work card dello studente si basa sui criteri del metodo SMART per verificare il raggiungimento degli obiettivi del percorso dello studente. La valutazione quantitativa permette di comprendere la formulazione di un obiettivo attraverso l'uso del metodo SMART. La valutazione qualitativa riguarda gli obiettivi di apprendimento educativi che lo studente si è posto. È importante quindi che lo studente comprenda bene come utilizzare il metodo SMART e stabilisca obiettivi appaganti da perseguire. La scheda di osservazione dello studente rileva le attività svolte dallo studente durante l'esecuzione di un compito specifico, comprese le difficoltà incontrate e le soluzioni trovate per superarle, in modo da migliorare anche l'autostima dello studente.

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Strumento n. 1

Intervista con l'insegnante e la famiglia sulle motivazioni dello studente ad intraprendere un percorso WBL, inclusa la motivazione interna ed esterna. L'intervista è anche un mezzo di informazione per capire il tipo di motivazione che guida lo studente, quali sono le sue esperienze ed i modelli educativi ai quali fa riferimento. Domande per l'intervista:

1) Indicare se e quali misure avete utilizzato per motivare lo studente all'apprendimento, ad esempio:

a) Specificare in maniera corretta gli obiettivi b) Definire obiettivi di media portata per lo studente c) Fornire informazioni regolari sui risultati ottenuti d) Premi per gli obiettivi raggiunti e) Altro

2) Indicare se e quali misure avete utilizzato per motivare lo studente al problem-solving, ad esempio:

a) dare allo studente un premio materiale b) dare allo studente un premio non tangibile c) supporto nella comprensione del problema d) stimolare processi di autovalutazione e) aumentare la comfort-zone dello studente f) favorire le opportunità per realizzare le passioni e gli interessi dello studente g) Altro

3) Indicare le misure che avete utilizzato per persuadere lo studente all'apprendimento e al problem-solving, ad esempio:

a) discutere su qualcosa b) negoziare qualcosa c) avvisare su qualcosa d) informazioni su argomenti specifici e) suggerendo cosa ... come... f) consultazioni su come... g) prendere decisioni condivise... h) altro, quali forme...

4) Quali motivazioni hai stimolato in tuo figlio / studente e quali effetti hanno prodotto?

a) passione e interesse nel lavoro b) impegno nei compiti assegnati

c) integrarsi con una squadra, un team ed identificarsi nei compiti assegnati d) acquisizione di norme e regole

5) Quali bisogni educativi hai tenuto in considerazione quando hai stimolato la motivazione nello studente?

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Strumento n. 2

Il questionario per lo studente riguarda la sua motivazione ad apprendere.

Esempi di domande:

1) Imparo di più quando...

a) sono solo a casa b) sono con un amico c) sono con un'altra persona o in un gruppo d) ascolto musica e) c'è silenzio f) utilizzo grafici, diagrammi, altro g) ripeto ad alta voce h) svolgo attività in movimento

2) Imparo di più se l'insegnante...

a) spiega e mi permette di fare domande b) spiega e fa dimostrazioni pratiche c) spiega e mi dà l'opportunità di mettere in pratica quello che ho appreso

3) L'apprendimento mi aiuta a...

4) Sono stimolato ad imparare di più quando...

5) Sono meno stimolato ad imparare di più quando...

6) Quando incontro un problema io...

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Strumento n. 3

Scheda di rilevazione delle mansioni di lavoro svolte. Il metodo SMART.

LA MIA ASPIRAZIONE È:…………………………………………………………………………………………………..

IL MIO OBIETTIVO PROFESSIONALE È:……………………………………………………………………………

IL MIO OBIETTIVO EDUCATIVO È:…………………………………………………………………………………..

MATERIALE PER IL MENTORE: OBIETTIVI DEL METODO S.M.A.R.T. – descrizione.

L'OBIETTIVO DESCRITTO DOVREBBE ESSERE:

Specifico: la sua comprensione non dovrebbe essere un problema; la formulazione dovrebbe essere inequivocabile e non lasciare spazio a interpretazioni vaghe.

Misurabile: formulato in modo che il grado di realizzazione dell'obiettivo possa essere espresso numericamente, o almeno consentire una "verificabilità" non ambigua della sua attuazione.

Raggiungibile: un obiettivo eccessivamente ambizioso può minare l'impegno nel suo conseguimento e quindi la motivazione per attuarlo.

Chi può aiutarti?

Chi vuoi essere in futuro?

Dove e quando inizi? Quale sarà il tuo primo passo?

Quando vuoi raggiungere l'obiettivo? (Si prega di fornire la data esatta)

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Rilevante: raggiungere l'obiettivo dovrebbe rappresentare un importante passo avanti per chi lo realizzerà.

Definito temporalmente: l'obiettivo dovrebbe avere un orizzonte temporale preciso entro cui intendiamo raggiungerlo.

L'utilizzo di metodologie e strumenti di tipo pratico, aiuteranno a sviluppare nello studente il senso pratico ed il problem solving.

Una metodologia che suggeriamo di utilizzare è il TWI (Teaching with Industry) che ha l'obiettivo di sostenere – durante il tirocino – il miglioramento dei risultati di apprendimento dello studente attraverso un'esercitazione articolata in 4 fasi:

1. una dimostrazione dell'attività che lo studente deve svolgere;

2. una dimostrazione dell'attività in cui vengono enfatizzate possibili problematiche che lo studente può incontrare;

3. una prova di simulazione dell'attività da parte dello studente;

4. ripetizione della prova di simulazione con l'insegnante ed il mentore, in cui si presta particolare attenzione ai problemi che lo studente ha incontrato.

L’obiettivo del metodo è attivare e sostenere nel tempo il processo di miglioramento continuo attraverso il potenziamento delle abilità dello studente.

Strumento n. 4

Scheda di osservazione dello studente - riguarda l'osservazione delle attività dello studente nel processo di esecuzione di un compito specifico.

Specifiche

1. Dati personali

2. descrizione dell'attività svolta e delle difficoltà incontrate

Comportamento dello studente / attività

Livello di performance

Sotto le Aspettative

Livello minimo Livello medio Livello alto Sopra le aspettative

1.

2.

3.

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Strumento n. 5

Scheda di rilevazione dell'autostima dello studente – da utilizzare durante l'esecuzione di un compito specifico, la rilevazione di criticità incontrate e le modalità per affrontarle.

Specifiche

1. Dati personali

2. descrizione dell'attività

Caratteristiche dell'attività

svolta / comportamento dello studente

Livello di difficoltà Soluzione

Molto difficile Poco difficile L’attività non mi ha causato alcuna difficoltà

Nessuna soluzione

Soluzione Valutazione della soluzione

1.

2.

3.

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Dovresti aiutare lo studente a pianificare il suo percorso WBL individuale di apprendimento e sviluppo professionale facendo riferimento all'esperienza educativa dello studente, prestando attenzione al suo potenziale individuale, valorizzando opportunità e condizioni favorevoli all'apprendimento. Definisci gli stimoli ed i metodi che meglio possono motivare il suo apprendimento, valorizzando anche la motivazione interna dello studente ed aiuta lo studente a formulare specifici obiettivi educativi. Nel percorso di apprendimento WBL spiega allo studente i compiti da svolgere utilizzando istruzioni, dimostrazioni o esempi pratici in modo che lo studente abbia chiari quali sono i suoi compiti, le possibili difficoltà che può incontrare ed imparare da esse, in modo che possa effettuare un processo di autovalutazione del proprio lavoro e delle proprie capacità di problem-solving.

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È importante che il mentore conosca a fondo lo studente e definisca un percorso individuale personalizzato in base alle sue capacità e risorse. Il mentore deve garantire un processo di monitoraggio basato sull'osservazione dello studente, incontri con lo studente, consultazioni, compilazione di questionari e schede di lavoro, fornendo allo studente feedback e supporto, tenendo conto delle sue esigenze, in particolare nei casi in cui bisogna analizzare eventuali difficoltà incontrate dallo studente nello svolgimento delle attività.

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Il percorso educativo di Marlene Marlene è una ragazza di 25 anni con specifiche difficoltà di apprendimento e necessita di lavorare in base a schemi di apprendimento ben definiti e chiari e di essere continuamente stimolata nelle proprie motivazioni personali. Particolarmente importante è stata per Marlene la formazione realizzata insieme al suo mentore durante il suo percorso WBL, in quanto le ha permesso di comprendere in modo chiaro cosa avrebbe dovuto apprendere e quali sarebbero potute essere le difficoltà incontrate. Il mentore ha, infatti, capito che sul posto di lavoro Marlene apprende più rapidamente, si interessa ai compiti assegnati ed è incline alle sfide se viene costantemente stimolata la sua motivazione personale. La famiglia di Marlene, invece, esercitando pressioni esterne, ha bloccato la sua motivazione personale a migliorare nell'apprendimento. Nel suo percorso WBL, Marlene ha definito, insieme al mentore, modalità e strumenti grazie a cui ha potuto lavorare più rapidamente ed efficacemente, aumentando così la sua motivazione e le sue possibilità di successo.

Adam ha bisogno di sostegno per formulare i propri obiettivi personali Adam è un ragazzo di 18 anni con sindrome di Asperger. Non è incline al lavoro di gruppo; è più portato ad imparare da solo in base ai propri ritmi. Quando è stimolato da una motivazione personale o quando stabilisce in maniera autonoma un obiettivo può raggiungere risultati molto positivi. Pertanto, il mentore, quando lavora con Adam, deve aiutarlo a formulare obiettivi basati sulle sue capacità, interessi e supportarlo a raggiungere gli obiettivi previsti, valorizzando i successi ottenuti nel suo percorso di apprendimento WBL.

Aneta ha bisogno di istruzioni precise e supporto nella risoluzione dei problemi Aneta è una ragazza di 20 anni con difficoltà di apprendimento di grado moderato. Nel percorso di apprendimento e nell'espletamento dei compiti che le vengono assegnati ha bisogno di suggerimenti, istruzioni e dimostrazioni pratiche su come svolgere i compiti assegnati. Essere inserita in un percorso di apprendimento WBL adeguatamente supportato è, per Aneta, un'opportunità importante per imparare a svolgere le mansioni che le vengono assegnate sotto la supervisione di un mentore che la possa aiutare a risolvere i problemi incontrati, oltre a capire cosa ha fatto correttamente e cosa no. Aneta lavora in un negozio ed è seguita da un mentore che le fornisce istruzioni dettagliate su come espletare le mansioni e aiuta Aneta nel processo di autovalutazione. Questo motiva Aneta a migliorare il suo lavoro, ad imparare dagli errori ed a trovare soluzioni in modo autonomo.

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https://www.yourcoach.be/en/coaching-tools/smart-goal-setting.php

https://tiny.pl/gzw6d

https://www.centreforworkbasedlearning.co.uk/praxis/

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Metodi di Prassi: metodi di insegnamento pratico (dimostrazioni, esercizi, istruzioni, esempi).

Metodo SMART: è un acronimo mnemonico, che fornisce criteri per guidare nella definizione degli obiettivi, ad esempio nella gestione dei progetti e nello sviluppo personale.

WBL: apprendimento basato sul lavoro (imparare a lavorare in un'organizzazione/impresa durante un percorso di formazione).

DSA: persona con difficoltà di apprendimento.

Studente/discente: persona con difficoltà di apprendimento.

Istituzione: la scuola o l'organizzazione IFP che lo studente frequenta per la formazione.

Persona di sostegno: l'insegnante o l'istruttore dell'Istituzione.

Organizzazione: l’azienda/organizzazione, dove lo studente svolge le proprie esperienze lavorative/WBL.

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Capitolo 4: Progettare un piano di formazione e apprendimento

personalizzato dello studente

SOTT

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TOLO

Un buon piano di apprendimento personale tiene conto delle capacità dello studente, di come devono essere sviluppate e di come valorizzare al massimo le opportunità offerte dal percorso di apprendimento WBL.

CO

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TI Il capitolo si focalizza sull'importanza di produrre un piano di apprendimento

personalizzato per ogni studente, che includa risultati di apprendimento realistici concordati con l'insegnante e che consenta allo studente di apprendere nuove competenze o sviluppare abilità possedute nel percorso di apprendimento WBL, supportandolo in caso di ostacoli e difficoltà incontrate.

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• Definire i risultati di apprendimento per ogni studente. • Definire un Piano di Apprendimento Personale per ogni studente.

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[1]

, [2]

, [3

]

La metodologia che il mentore aziendale può utilizzare per produrre un Piano di Apprendimento Personale può essere basata su:

• Intervista con lo studente prima dell'avvio del tirocinio • Osservazione dello studente sul posto di lavoro • Confronto con l'insegnante prima dell'avvio del tirocinio • Intervista con lo studente durane il tirocinio

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Intervista con lo studente prima dell'avvio del tirocinio Poiché durante il tirocinio il tempo per intervistare gli studenti è molto breve, il mentore aziendale può utilizzare questo strumento come punto di partenza, in modo da poter comprendere in modo rapido le caratteristiche dello studente. È importante tenere presente che le domande non sono fisse e possono essere modificate per adattarsi al particolare contesto del tirocinio.

• Quali qualifiche possiedi?

• Hai già fatto esperienze di lavoro?

• In cosa sei particolarmente bravo?

• Cosa trovi difficile?

• C'è qualcosa che ti preoccupa o hai dubbi riguardo al tirocinio?

• Ci sono dei compiti o mansioni, legati alla tua carriera professionale e lavorativa, che ti interesserebbe approfondire di più durante il percorso di apprendimento WBL?

• Hai dei bisogni o necessità specifiche di apprendimento di cui devo essere a conoscenza?

• Hai altri bisogni di cui devo essere messo al corrente?

Confronto con l'insegnante prima dell'avvio del tirocinio • Questa intervista dovrebbe aver luogo almeno tre settimane prima dell'inizio del

tirocinio.

• Il mentore aziendale dovrebbe utilizzare questa opportunità per raccogliere quante più informazioni possibili sullo studente – ad esesempio, quali capacità ed esperienze possiede.

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• L'incontro dovrebbe stabilire chiari riferimenti per il collocamento in tirocinio in termini di ciò che ciascuna parte si aspetta dall'altra.

• Dovrebbe anche essere chiaro cosa ci si aspetta dallo studente, ad esempio, ore di lavoro, divisa per il lavoro, ecc.

• Concordate se e come l'azienda può apportare modifiche al percorso di apprendimento definito.

• Concordate come informare il personale che lavorerà a fianco dello studente del suo percorso di apprendimento.

• Condividete la definizione dei ruoli e compiti che lo studente dovrà svolgere in tirocinio.

• Decidete le procedure da adottare nel caso in cui durante il tirocinio si verifichino problemi e criticità che non permettono di raggiungere gli obiettivi definiti.

• Verificate se lo studente ha bisogno di specifiche necessità (es. deve assumere farmaci durante il tirocinio, ecc.).

Intervista con lo studente durane il tirocinio Suggerimenti e consigli:

• Definire un orario per l'intervista e scegliere un luogo tranquillo che non generi interruzioni.

• Informare in anticipo lo studente dell'intervista in modo che possa preparare eventuali domande da porti e rassicuralo che sei a sua disposizione per risolvere eventuali problemi.

• Il mentore aziendale dovrebbe pianificare l'intervista in anticipo, utilizzandola anche come un'opportunità per valorizzare i successi dello studente e/o fornirgli ulteriori indicazioni per proseguire con successo nel percorso WBL.

• Tenere presente che uno studente con difficoltà di apprendimento raggiungerà gli obiettivi di apprendimento a piccoli passi e che tali obiettivi devono essere realistici e chiaramente definiti.

• Consentire agli studenti di parlare per primi e di illustrare i compiti che pensano di aver fatto bene, contribuendo così a sviluppare la loro fiducia, riconoscendo i loro risultati e valutando eventuali difficoltà che potrebbero aver incontrato.

• Questo tipo di intervista dovrebbe svolgersi con regolarità durante il tirocinio, in particolare ogni volta che vengono ridefiniti nuovi obiettivi di apprendimento, in modo da incoraggiare gli studenti a migliorare continuamente.

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Osservazione dello studente sul posto di lavoro

NOME E COGNOME DATA E ORARIO

Istruzioni per il mentore aziendale Pensa alle attività svolte dallo studente che hai osservato questa settimana / questo mese. Spunta l'espressione che meglio si adatta alla tua opinione su come lo studente ha svolto questi compiti e spiega la tua opinione con due o tre frasi, se necessario. Quali attività svolte dallo studente hai osservato questa settimana/mese?

Domanda Spunta la risposta che meglio esprime la tua opinione

Spiega perché

Lo studente ha svolto tutte le attività previste?

o Si o No

In caso di risposta negativa, non era in grado di svolgerli?

o Si o No

Lo studente è motivato?

o Si o No

Lo studente è stato distratto?

o Si o No

Lo studente ha chiesto aiuto quando ne aveva bisogno?

o Si o No o Qualche volta

Lo studente ha fatto progressi in relazione ai risultati di apprendimento previsti?

o Si o No

Lo studente ha recepito stimoli e suggerimenti?

o Si o No

Quanto di ciò che hanno appreso sarà utile per il loro futuro lavorativo?

o Tutto o Qualcosa o Niente

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Il mentore deve essere consapevole che ogni studente ha esigenze e aspirazioni individuali. Tuttavia, i risultati di apprendimento dovrebbero avere almeno tre delle seguenti caratteristiche:

• specifici per ogni studente; • raggiungibili; • rilevanti; • valutabili; • indicare chiaramente quello che si apprende; • prevedere un limite temporale entro cui i risultati di apprendimento devono essere

raggiunti.

Un piano di apprendimento personale dovrebbe essere sviluppato in base ai i risultati dell'apprendimento da conseguire, prevedendo in dettaglio i passaggi necessari per raggiungerli. Di nuovo, questo dovrebbe:

• essere specifico per ogni studente; • tenere in considerazione gli interessi e le capacità dello studente; • prevedere ogni ragionevole aggiustamento/ridefinizione che potrebbe rendersi

necessario; • evidenziare chiaramente quello che ci si aspetta dallo studente durante lo svolgimento

del tirocinio; • creare momenti di confronto settimanali o giornalieri di riflessione con il mentore; • aiutare a sviluppare l'autostima e la fiducia nel discente; • implementare il CV del discente.

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NI Questo metodo di gestire il tirocinio e di bilanciare il rapporto tra studente, insegnante e

mentore aziendale permetterà: • di facilitare il raggiungimento dei risultati di apprendimento; • di stimolare l'autostima nello studente; • di assistere lo studente nel percorso di carriera, ad esempio aiutandolo a costruire il

proprio CV; • di sviluppare una stretta relazione tra scuola e azienda per mutui vantaggi futuri;

• di sensibilizzare le aziende all'assunzione di giovani con difficoltà di apprendimento o con disabilità in generale.

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Susan: Tirocinio nel salone di bellezza

Susan soffre di autismo, ha 17 anni e frequenta al College un corso come Operatore del Benessere (parrucchiere ed estetista). Il suo percorso di studi prevede quattro settimane di tirocinio in un salone di bellezza.

Come da accordi, l'azienda ha individuato tra il personale un mentore che avrebbe mostrato a Susan come eseguire i compiti e supervisionato le mansioni svolte.

Il Mentore ha accettato di incontrare Susan alcune settimane prima del collocamento in azienda, in modo da confrontarsi sulle aspettative di Susan e fare una valutazione in merito ad eventuali aggiustamenti da fare per facilitare il suo inserimento.

Il Mentore ha incontrato il docente che segue Susan al College un mese prima dell'avvio del tirocinio per discutere le capacità, le competenze, gli interessi, le potenzialità e le aspirazioni di Susan.

A conclusione dell'incontro si è deciso che Susan avrebbe potuto occuparsi di assistenza ai clienti. Susan è stata intervistata telefonicamente dal mentore aziendale per discutere dei risultati dell'apprendimento che avrebbe dovuto raggiungere a conclusione del tirocinio e per verificare se avesse particolari necessità/bisogni di apprendimento da tenere in considerazione prima dell'avvio del tirocinio.

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Il mentore del salone di bellezza ha anche detto a Susan che l'avrebbe osservata nel posto di lavoro, svolgendo una serie di compiti in relazione all'assistenza con la risorsa di cui sopra e che l’avrebbe incontrata regolarmente durante il tirocinio per riflettere e discutere dei progressi in termini dei risultati di apprendimento raggiunti.

Domande sul caso:

1. Pensi che sia stato utile per il College discutere con l'azienda in merito alle capacità di Susan prima dell'inizio del tirocinio?

2. Esistono delle procedure nella tua azienda che uno studente come Susan dovrebbe conoscere prima di iniziare il tirocinio?

3. In un'azienda è spesso difficile trovare del tempo per monitorare e valutare i progressi degli studenti in tirocinio – cosa puoi fare per utilizzare in modo efficace di questo tempo?

4. Pensi che sia importante verificare i progressi di Susan regolarmente e perché?

5. Se Susan sta svolgendo i compiti assegnati in modo non corretto, come affronteresti questo argomento?

6. Dovresti cambiare i suoi risultati di apprendimento se sta facendo progressi più rapidi del previsto?

Lee: Sviluppare la capacità di gestire i pagamenti in un ristorante

Lee è uno studente di un Istituto Alberghiero che ha difficoltà di apprendimento moderate, soprattutto in matematica.

Il suo piano di apprendimento prevede un tirocinio di due giorni alla settimana presso un ristorante locale, dove lavorerà alla cassa per i pagamenti dei clienti. Prima dell'avvio del tirocinio il ristorante e la scuola hanno avuto un incontro, ed anche Lee ha potuto informare il suo mentore delle sue difficoltà con la matematica e quindi delle possibili criticità che avrebbe potuto incontrate nello svolgere le mansioni affidate. Il questo modo è stato possibile definire un piano di apprendimento personale in base al quale Lee verrà osservato e intervistato regolarmente durante il tirocinio, così da assicurare un progresso costante in termini di risultati di apprendimento previsti.

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PIANO DI APPRENDIMENTO PERSONALE

Nome: Lee Devenney

Azienda: Drummond Hotel

Informazioni rilevate con l'intervista iniziale-inclusi bisogni e necessità specifici.

Lee sta seguendo un percorso di studi (livello EQF 2) per ottenere una qualifica nell'ambito della ristorazione e accoglienza turistica. Lavora con impegno e attenzione ai dettagli. Lee ha difficoltà di apprendimento di livello medio, nello specifico con calcoli, numeri, quantità.

Obiettivo di breve periodo Acquisire il livello di qualifica EQF 3 richiesto dal mercato del lavoro.

Obiettivo di lungo periodo Lavorare in un ristorante come cuoco o cameriere.

Obiettivi di Apprendimento/Mansioni Come si è svolto il tirocinio

In tirocinio Lee deve occuparsi di ricevere i pagamenti alla cassa. Non gli è stato chiesto di calcolare e predisporre i pagamenti dei clienti, ma semplicemente di verificare che abbia ricevuto la giusta quantità di denaro e dare ai clienti eventuale resto.

Inizialmente Lee ha avuto difficoltà nell'avvio dei compiti assegnati, ma con il supporto del mentore è diventato progressivamente più autonomo e dopo alcune settimane ha svolto i compiti assegnati senza difficoltà.

Revisione

Ora posso

Acquisire i pagamenti dei clienti alla cassa.

Devo lavorare ancora su

Migliorare le mie capacità di relazione con i clienti mentre pagano il conto. Mi trovo in imbarazzo a verificare che i pagamenti siano corretti ed a parlare contemporaneamente con loro.

Revisioni del piano di apprendimento

Proverò a pensare a qualcosa da dire ai clienti prima che arrivino a pagare il conto per sembrare più amichevole e meno imbarazzato.

Firma dello studente: Lee Devenney Firma del mentore: Gary Peoples

Domande sul caso:

1. Pensi che i risultati dell'apprendimento siano adatti per Lee?

2. Parlare con il mentore al College prima dell'avvio del tirocinio ha rappresentato un vantaggio per Lee?

3. È importante rivedere regolarmente i progressi che Lee sta facendo?

4. Pensi che sia stato corretto informare Lee che avrebbe dovuto svolgere mansioni che potevano metterlo in difficoltà?

5. Come cambieresti il piano di apprendimento di Lee per renderlo più adatto alla tua azienda?

6. Si sarebbe dovuto assegnare a Lee più o diverse mansioni in tirocinio?

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https://www.mindtools.com

articles.noodlefactory.com.sg/5-steps-to-developing-an-individual-learning-plan

https://www.good.is/articles/the-edupunks-guide-how-to-write-a-personal-learning-plan

https://www.education.vic.gov.au/Documents/school/.../personal/devperslearngoal.pdf

https://elearningindustry.com/7-tips-create-personal-learning-paths-elearning

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5685457/

https://www.timeshighereducation.com/...personal-development-plans/403050.article

https://hbr.org/2016/01/plan-your-professional-development-for-the-year

https://anziif.com/members.../articles/.../how-to-develop-a-learning-plan-and-stick-to-i...

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Risultati dell'apprendimento: affermazioni su ciò che uno studente dovrebbe conoscere, capire o essere in grado di fare alla fine di un programma di apprendimento. Ci sono una serie di regole per scrivere i risultati dell'apprendimento che sono stati riassunti in diversi manuali, i più importanti sono i seguenti:

• Sono "risultati", chiaramente identificabili e scritti all'infinito;

• Devono essere raggiungibili all'interno dell'ambiente di formazione;

• Sono fattibili per gli studenti. Potrebbero essere giudicati per mezzo di una serie di valutazioni1.

Adeguamento/adattamento ragionevole: la Direttiva 2000/78/CE stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro per impedire che le persone nell'Unione europea siano discriminate a causa di religione, disabilità, età o orientamento sessuale. Per quanto riguarda le persone con disabilità, l'articolo 5 stabilisce che sono previsti adattamenti (o adeguamenti) ragionevoli al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento in relazione alle persone con disabilità. Pertanto, adeguamenti/adattamenti ragionevoli possono essere misure pratiche per adattare il posto di lavoro alla disabilità, ad esempio adeguamento di locali e attrezzature (computer speciali o software speciali), orario di lavoro, distribuzione di compiti o fornitura di risorse di formazione o integrazione2.

1

Da www.cedefop.europa.eu/files/Using_learning_outcomes.pdf consultato il 07/11/2018

2 Per ulteriori informazioni ed esempi in materia visita:

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiX4c7hlcLeAhXNh6YKHT3HDt8QFjAGegQIAxAC&url=http%3A%2F%2Fec.europa.eu%2Fsocial%2FBlobServlet%3FdocId%3D1961%26langId%3Den&usg=AOvVaw1rAE36HFhbHYUoAlbJWuvO consultato il 07/11/2018

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Capitolo 5: Strumenti e procedure di debriefing, autovalutazione e auto-

riflessione da utilizzare con gli studenti durante il percorso di Work Based Learning

SOTT

OTI

TOLO

Il capitolo presenta le strategie e gli strumenti che i mentori possono utilizzare per stimolare negli studenti un auto-riflessione sul percorso di apprendimento che stanno effettuando.

CO

NTE

NU

TI

Il capitolo si concentra sull'importanza di stimolare negli studenti in tirocinio processi di auto-riflessione sulle competenze acquisite, sui progressi e sulle competenze acquisite per superare eventuali ostacoli e criticità incontrate. I mentori aziendali sono le persone più adatte a guidare la riflessione degli studenti, con l'aiuto di strumenti pratici come schede di auto-riflessione, attività di debriefing e interviste regolari. Anche una comunicazione efficace ha un ruolo importante se vogliamo ottenere risultati positivi.

OB

IETT

IVI

• Comprendere l'importanza dei processi di auto-riflessione degli studenti e il ruolo del mentore aziendale in questo processo;

• Utilizzare efficacemente gli strumenti e le strategie proposte per guidare l'auto-riflessione degli studenti;

• Condurre confronti produttivi con gli studenti sul loro progresso e sviluppo personale.

MET

OD

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GIA

[1

], [

2],

[3

]

La metodologia che i mentori aziendali possono utilizzare per facilitare gli studenti nella loro riflessione sono:

schede di auto-riflessione;

attività di debriefing;

interviste semi-strutturate e confronti con lo studente;

strategie di comunicazione.

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Schede di Auto-riflessione

Sono uno strumento che può facilitare la riflessione degli studenti attraverso domande dirette. Il mentore aziendale può utilizzarli come punti di partenza per avviare un'ulteriore discussione con gli studenti attraverso l'utilizzo di interviste periodiche. Tuttavia, il mentore aziendale deve tenere presente che alcuni studenti potrebbero incontrare difficoltà a compilare una scheda di auto-riflessione.

Nell'esempio sotto riportato tieni presente che le domande non sono fisse e possono essere modificate per adattarsi al contesto di lavoro.

NOME E COGNOME DATA E ORARI

Istruzioni per lo studente Scegli le principali attività che hai svolto questa settimana/questo mese. Spunta l'espressione che meglio si adatta alla tua opinione e spiegala con due o tre frasi.

Descrizione delle attività svolte

Domanda Spunta la risposta che meglio esprime la tua opinione

Spiega perchè

La mia motivazione è stata o Bassa o Media o Alta

Ho trovato le attività svolte o Molto interessanti o Non così interessanti o Affatto interessanti

I miei progressi sono stati o Grandi o Costanti o Pochi

L'influenza di distrazioni è stata o Bassa

o Media o Alta

La prossima volta che eseguirò gli stessi compiti, migliorerò

o Tutte le azioni o Alcune azioni o Nessuna azione

Per me il processo di apprendimento è stato

o Facile o Non sempre facile o Difficile

Riguardo i risultati raggiunti, sono

o Soddisfatto o Indifferente o Insoddisfatto

Quanto di ciò che ho imparato lo userò in futuro

o Ogni cosa o Alcune cose o Niente

Attività di Debrifing Qui sono presentate altre attività di debriefing che possono migliorare la riflessione degli studenti. Sono esercizi più divertenti che possono sostituire una scheda di auto-riflessione se, questa, dovesse risultare troppo difficile per gli studenti. Attività 1: L'albero

Agli studenti viene chiesto di disegnare un albero (con radici e rami). Vicino alle radici devono scrivere quali sono le competenze e le conoscenze che avevano prima di iniziare il percorso WBL. La parte del tronco è dedicata alle abilità acquisite durante il percorso WBL. Invece, i rami rappresentano le loro speranze per il futuro, vale a dire le loro ambizioni e le capacità che sperano di sviluppare. L'esercizio può riguardare aspetti generali del loro sviluppo professionale o argomenti più specifici.

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Attività 2: La proiezione

Gli studenti disegnano un grafico con tre dimensioni che rappresenta conoscenza, abilità e competenze. Per ognuno di queste dimensioni gli studenti devono pensare alla loro situazione attuale, come è migliorata rispetto all'inizio del percorso WBL e cosa si aspettano di apprendere alla fine dell'esperienza. Infine, agli studenti viene chiesto di pianificare strategie per raggiungere i risultati di apprendimento.

Attività 3: Il bersaglio

Agli studenti viene chiesto di pensare ai loro obiettivi di apprendimento e di valutare se li hanno raggiunti o meno. Per rappresentare questo, gli studenti disegnano un bersaglio sui cui rappresentano gli obiettivi previsti e abbinando un colore ad ogni obiettivo di apprendimento raggiunto durante l'esperienza WBL. Gli studenti dovrebbero segnalare sul bersaglio dove si trova ogni obiettivo. Più è centrale la posizione, più gli studenti si ritengono soddisfatti di aver raggiunto quel determinato obiettivo.

Interviste semi-strutturate e confronti con lo studente

Durante un percorso WBL il mentore aziendale dovrebbe ricordarsi di valorizzare sempre l'esperienza lavorativa come una continua opportunità di apprendimento. Ad esempio, se il mentore rileva un errore o problematica al termine dell'attività svolta dallo studente, deve aiutarlo a riflettere sul modo in cui ha lavorato e affrontare insieme a lui la criticità rilevata. In questo modo, gli studenti saranno maggiormente coscienti delle capacità e competenze che hanno sviluppato e quali strategie hanno utilizzato per risolvere problematiche insorte, e potranno poi applicarle per svolgere compiti futuri. Un'intervista deve essere un incontro fisso, pianificato e strutturato in cui il mentore e lo studente possono discutere insieme sulle modalità per raggiungere i risultati previsti. Con l'intervista le parti coinvolte conoscono i loro ruoli e hanno obiettivi precisi da raggiungere (D'Artista, 121) anche se il mentore ha anche il ruolo di far riflettere gli studenti sulle competenze che devono ancora sviluppare/acquisire e conseguentemente stabilire nuovi obiettivi (D'Artista, 73-77). L'intervista ha una forma circolare e pertanto deve svolgersi regolarmente, in modo che gli studenti possano ricevere il supporto necessario e il mentore possa valutare i loro progressi. Di seguito forniamo indicazioni per garantire che l'intervista abbia successo:

- Ambiente adeguato: l'intervista deve svolgersi in un ambiente amichevole, in cui le due persone possano sentirsi a proprio agio. Pertanto, si raccomanda di scegliere un luogo tranquillo e separato (ad esempio un ufficio) in cui le parti non vengano interrotte. - Impostare il tempo: una volta che il mentore stabilisce chiaramente gli obiettivi è più facile programmare il tempo per svolgere l'intervista. Interviste lunghe non sono raccomandate, ma deve essere definito un tempo adeguato per confrontarsi in modo approfondito con lo studente. - Informare lo studente in anticipo: sottolinea l'importanza del colloquio e consenti allo studente di presentarsi preparato. Il mentore può chiedere allo studente di compilare alcuni questionari che possono essere utilizzati come linee guida durante l'intervista.

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- Adeguata preparazione: una volta che gli obiettivi sono chiari, il mentore dovrebbe pensare a strategie per gestire problematiche che lo studente potrebbe esporre e poter controllare meglio la situazione, in modo che gli studenti siano incoraggiati ad esprimersi. - Seguire un percorso logico: il mentore può avere alcune linee guida da seguire per raggiungere i risultati attesi. Introduzione: essere breve ma conciso, fissare obiettivi e ridefinire i ruoli. - Capacità di ascolto: il mentore non dovrebbe presentare immediatamente le sue osservazioni, ma deve dare abbastanza tempo agli studenti per presentare le difficoltà che hanno incontrato, come le hanno affrontate e cosa hanno imparato. In questo modo, lo studente sarà colui che giunge alla conclusione finale e facilita la definizione di nuovi obiettivi (D'Artista, 122).

Consigli per la comunicazione

Sia durante le interviste che nelle conversazioni informali i risultati dipendono in gran parte dalle modalità di comunicazione, che non si basa solo sulle parole ma anche sui canali non verbali (linguaggio del corpo, gesti, ecc.) [D'Artista, 126]. Il mentore aziendale deve avere buone capacità comunicative, in particolare di ascolto attivo, per comprendere al meglio gli studenti e poterli supportare (D'Artista, 77). Qui c'è una lista di suggerimenti che possono migliorare la comunicazione. Evita toni di voce ironici, aggressivi e comportamenti minacciosi. Sii coerente con ciò che dici. Evita atteggiamenti che potrebbero inficiare sulla motivazione e l'impegno degli studenti. Presta attenzione alle richieste degli studenti, facendoli sentire responsabili. Cerca di capire perché lo studente assume comportamenti di chiusura e rifiuto. Sii consapevole che i problemi nella comunicazione possono portare a fraintendimenti. Fai sempre riferimento a situazioni ed esempi concreti. Esplicita chiaramente le richieste (D'Artista, 128-129).

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In primo luogo, il mentore aziendale deve comprendere l'importanza di stimolare negli studenti l'auto-riflessione per raggiungere i risultati previsti dal percorso WBL. Il mentore deve seguire gli studenti non solo nello svolgimento dei compiti, ma anche dedicare regolarmente allo studente dei momenti per farlo riflettere sulle capacità e le strategie che sono state utilizzate per svolgere quella attività/compito e sui progressi compiuti. Durante questi momenti dovrebbe fornire agli studenti un adeguato supporto: ad esempio, alcuni dei materiali e degli strumenti presentati in questo capitolo. Adottare strategie di comunicazione efficaci possono aiutare a creare un ambiente rilassato in cui lo studente si sente libero di esprimere le proprie opinioni e riflessioni. Infine, personalizzando le attività e le strategie di comunicazione in base alle caratteristiche dello studente, si potranno ottenere risultati migliori e al contempo tenere in considerazione i loro bisogni specifici.

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In un contesto WBL gli studenti possono imparare dall'esperienza diretta, dalle azioni, sperimentazioni e problem solving. Il processo di apprendimento è infatti principalmente di tipo non formale e basato su un approccio centrato sui problemi, così da permettere allo studente di adottare diverse strategie per affrontare i problemi incontrati. Tuttavia, questo processo di apprendimento richiede anche riflessioni e feedback, in modo che lo studente possa "imparare come apprendere" (Grigio). Senza un processo di auto-riflessione l'apprendimento non può essere completo e gli studenti saranno portati solo a memorizzare e ripetere meccanicamente i compiti loro assegnati – il cosiddetto "apprendimento non riflessivo". È, invece, fondamentale che gli studenti acquisiscano capacità di auto-riflessione che consentano loro di essere preparati ad affrontare anche sfide future. Pertanto, il mentore aziendale deve assicurare regolari momenti e tempi per far riflettere gli studenti su quello che stanno facendo e perché. Per questo motivo è fondamentale adottare un approccio che includa un "apprendimento riflessivo", che tenga conto delle capacità riflessive e della possibilità per gli studenti di esplorare le loro esperienze e sviluppare nuove conoscenze. I risultati possono essere anche molto vantaggiosi per l'azienda, poiché questo processo di riflessione può migliorare le prestazioni lavorative e la motivazione degli studenti. Ad esempio, le aziende hanno colto l'opportunità di accogliere studenti in percorsi WBL per trasformarsi in una "organizzazione di apprendimento", in cui il talento e il potenziale dei lavoratori viene premiato in modo da poter progredire con maggior successo nel futuro (Helyer).

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Rifletti mentre cucini Maria ha 16 anni e sta frequentando un programma di istruzione e formazione professionale nell'ambito della ristorazione, perché vuole diventare una cuoca. Il suo programma di studi prevede un percorso di apprendimento WBL da svolgere in un ristorante della sua città. Il ristorante ha assegnato a Maria un mentore aziendale, uno dei cuochi, che dovrebbe mostrarle come eseguire i compiti e supervisionarla. Fin dall'inizio, i due hanno concordato di fare un'intervista a metà del suo percorso e un'altra alla fine, per discutere dei progressi fatti. La prima intervista si è concentrata in particolare sul collegamento tra le tecniche di cucina che Maria ha imparato a scuola e le nuove tecniche che ha appreso durante il percorso WBL. La seconda intervista è impostata sulle competenze acquisite da Maria a conclusione del percorso. Il mentore aziendale suggerisce a Maria di pensare a problemi o difficoltà incontrate e di riflettere sulla soluzione che ha trovato per risolverli. Gli incontri si sono svolti abbastanza rapidamente a causa degli impegni di lavoro e del limitato tempo a disposizione. Le date degli incontri sono state fissate senza molto preavviso e il tempo dedicato alle interviste era ritagliato alla fine dei turni di lavoro. Alla fine del percorso WBL Maria ha riconosciuto che le strategie utilizzate dal mentore aziendale erano adeguate, ma non era completamente soddisfatta dei risultati degli incontri perché non aveva avuto il tempo sufficiente per riflettere e discutere suoi progressi fatti nel percorso WBL per il limitato tempo disponibile. Domande sul caso:

1. Identifica i principali problemi incontrati da Maria. 2. La quantità di tempo che il mentore può dedicare a questi incontri è

spesso limitata. Come pensi che sia possibile gestirlo in modo efficiente? 3. Analizzare il caso di studio ed elencare i suggerimenti che potrebbero

migliorare le criticità segnalate da Maria. 4. Pensa alla tua esperienza di mentore di un percorso WBL. Quali sono le

strategie preliminari che hai applicato (o stai applicando)? 5. Nella tua esperienza personale, cosa hai imparato affrontando i problemi

che hai incontrato? Pensi di aver sviluppato nuove capacità? Se sì, quali? 6. Riunioni regolari con il mentore possono aiutare gli studenti a riflettere

sui loro progressi. Sei d'accordo con questa affermazione? Quali sono i vantaggi di questa pratica?

Troppo stanco per scrivere Javier è uno studente di un percorso di formazione professionale in ambito Costruzioni che prevede un percorso di apprendimento WBL nei cantieri edili. L'azienda di costruzioni individuata è stata informata dai docenti scolastici di prevedere un mentore aziendale per lo studente. In particolare, al mentore aziendale è stato chiesto di aiutare Javier a scrivere un diario di bordo in cui appuntare le proprie riflessioni sul percorso WBL che sta svolgendo. Il diario è composto da una serie di domande che dovrebbero guidare l'auto-riflessione dello studente sull'acquisizione di nuove competenze. Lavorando costantemente a contatto con Javier durante il percorso WBL il mentore aziendale può notare subito i suoi cambiamenti e/o miglioramenti, facendo riflettere lo studente sulle competenze che sta sviluppando. Durante il periodo di apprendimento Javier si dimostra impegnato su lavoro, ma ha perso la motivazione nello scrivere regolarmente il diario di bordo perché pensa che il tempo richiesto per compilare il diario sia troppo lungo e una volta che ha finito di lavorare è troppo stanco

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per dedicarsi a completarlo. Inoltre, trova difficile parlare di questioni personali perché sa che il tutor scolastico e il mentore aziendale leggeranno il diario. Infine, Javier non ha ben compreso come scrivere questo diario e per quale scopo. Inoltre, durante gli incontri e le discussioni con il mentore aziendale, Javier non mostra un atteggiamento positivo riguardo la modalità del diario di bordo e delle riflessioni in generale. Di conseguenza, quando il mentore aziendale gli chiede di pensare ai suoi progressi, Javier non sa come rispondere, e sembra quasi che allo studente non importi molto del percorso di apprendimento che sta facendo. Domande sul caso:

1. Identificare le principali difficoltà incontrate da Javier nello scrivere un diario di bordo.

2. Nel caso di studio Javier non ha compreso bene gli obiettivi del diario di bordo. Il mentore cosa avrebbe potuto fare per chiarire i suoi dubbi?

3. Spiega come l'atteggiamento di Javier ha influenzato il risultato finale del caso di studio ed il comportamento del suo mentore.

4. Riesci ad individuare altri problemi che potrebbero presentarsi nel compilare un diario di bordo? Come è possibile superarli?

5. Pensi che la compilazione del diario di bordo da parte dello studente debba essere accompagnato da interviste e confronti con il mentore aziendale? Perché?

6. Scrivere un diario di bordo può aiutare a prendere del tempo per pensare a noi stessi, e in questo caso al nostro sviluppo personale. Sei d'accordo con questa affermazione? Quali benefici si possono avere scrivendo le proprie riflessioni e considerazioni sul percorso di apprendimento WBL che stiamo facendo?

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LIN

KS/

B

IBLI

OG

RA

FIA

D’artista F. (2013), 178 I Libri del Fondo Sociale Europeo. Il tutor aziendale per l’apprendistato: manuale per la formazione. Rome: ISFOL. Disponibile su: http://www.isfol.it/pubblicazioni/highlights/manuale-del-tutor-per-lapprendistato

Gray D. (1999), Work-based learning, Action Learning and the Virtual Paradigm. Disponibile su: http://www.leeds.ac.uk/educol/documents/00001260.htm

Helyer R. (2015), Learning through reflection: the critical role of reflection in work-based learning (WBL), Journal of Work-Applied Management, Vol. 7 Issue: 1, pp.15-27. Disponibile su: https://doi.org/10.1108/JWAM-10-2015-003

Ulteriori letture:

Brodie P. and Irving K. (2006), Assessment in work‐based learning: investigating a pedagogical approach to enhance student learning, Assessment & Evaluation in Higher Education, 32:1, pp. 11-19. Disponibile su: https://srhe.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/02602930600848218#.Wyeia7g6A6H

McEwen et ali. (2010), integrating employers in effective support for students work based learning. Disponibile su:

https://research.aston.ac.uk/portal/files/7541297/ Integrating_employers_in_effective_support_for_student_work_based_learning.pdf

Piazza R. and Rizzari S. (214), Quality internship. Student’ self-assessment in their WBL experiences. Disponibile su:

http://www.eua.be/Libraries/eqaf-2014/Ia_4_Piazza_Rizzari.pdf?sfvrsn=0

Vuojärvi H. And Eriksson M. (2016), Using Mobile Tools to Support Meaningful WBL in Vocational Education. Disponibile su: https://journals.hioa.no/index.php/seminar/article/view/2332/2149

GLO

SSA

RIO

Apprendimento riflessivo: approccio di apprendimento che coinvolge gli studenti in una riflessione sui loro progressi, obiettivi raggiunti, competenze acquisite. Apprendimento non riflessivo: approccio di apprendimento che non prevede momenti di riflessione degli studenti. Il processo di apprendimento si sviluppa attraverso la ripetizione meccanica dei compiti assegnati.

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Capitolo 6: Valutazione in itinere e finale dello studente, modalità di

trasferimento delle competenze acquisite

SOTT

OTI

TOLO

Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto. Vincent Van Gogh Disabilità non significa inabilità. Significa semplicemente adattabilità. Chris Bradford

CO

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Questo capitolo mira a supportare i mentori aziendali per definire un SET DI STRUMENTI specifici e pratici per valutare le competenze acquisite (LOs) dallo studente con difficoltà di apprendimento in diversi momenti (in itinere e finale) del loro percorso WBL. Questo processo di valutazione, realizzato in collaborazione con l'insegnante e i genitori dello studente, può essere considerato come uno strumento di sviluppo di competenze e pensiero critico necessari per la carriera lavorativa dello studente e di capacità decisionali necessarie per muoversi in un mercato del lavoro sempre più competitivo.

OB

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IVI

1. Creare un "Processo di valutazione funzionale" attraverso il quale i mentori

aziendali possono definire specifici obiettivi e attività del percorso di apprendimento WBL e rivederli – se necessario – regolarmente. Questo mira a facilitare il processo di apprendimento dello studente in relazione alle procedure e ai compiti da svolgere.

2. Creare strumenti pratici per monitorare i progressi degli studenti durante il percorso WBL, gestire eventuali criticità insorte che possono ostacolare il raggiungimento dei LOs e fornire indicazioni per migliorare il piano di apprendimento nel caso in cui la valutazione in itinere evidenzi che alcuni LOs potrebbero non essere raggiunti dallo studente.

3. Applicare gli strumenti di valutazione finale in conformità con le procedure di certificazione, convalida e riconoscimento delle competenze raggiunte dallo studente a conclusione del percorso WBL, in modo da favorire il suo futuro inserimento lavorativo.

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MET

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[1]

, [2]

, [3

] La seguente metodologia prevede diversi strumenti che possono essere utilizzati per raggiungere le finalità sopra elencate. La metodologia risponde alle seguenti domande: cosa stiamo cercando di fare? Quanto bene lo stiamo facendo? Come possiamo migliorare ciò che stiamo facendo? Durante la valutazione in itinere è importante identificare ciò che funziona e ciò che deve essere migliorato mentre il tirocinio è ancora in corso:

• E-mail, osservazioni dirette sul posto di lavoro o colloqui con gli studenti, monitorano in modo informale i progressi e permettono di risolvere i problemi man mano che si presentano. Chiedere informazioni utilizzando colloqui informali, può rafforzare nello studente l'impressione che il mentore lo ascolti con attenzione e prenda in dovuta considerazione le sue opinioni. Le risposte ottenute dai colloqui informali con gli studenti, possono servire come base o spunto per successivi questionari e interviste di approfondimento.

• Questionari periodici compilati dagli studenti e interviste approfondite (insegnante vs mentore) permettono di ricevere feedback sulle performance e sulla qualità del tirocinio.

La valutazione in itinere dovrebbe verificare: se i LOs attesi sono stati raggiunti e sono state prodotte le dovute evidenze che provano il raggiungimento dei risultati attesi; se alcuni LOs non sono stati raggiunti; le possibili cause di discrepanze tra i LOs previsti dal piano di apprendimento iniziale ed i LOs effettivamente raggiunti; la necessità di apporre modifiche al percorso WBL dello studente, in modo da garantire il raggiungimento dei LOs previsti. Valutazione finale effettuata dal mentore e dall'insegnante attraverso appositi metodi e strumenti di valutazione concordati (Scale di Gradazione, Test Pratici, Check-list, Questionari di valutazione, ecc.) per determinare il grado di raggiungimento dei LOs pianificati. Autovalutazione finale dello studente per determinare se il tirocinio ha soddisfatto le sue aspettative.

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Valutazione in itinere

STRUMENTO: Traccia per l'intervista al mentore effettuata dall'insegnante

1. Aspetti Formali:

Puntualità dello studente

Presenze in tirocinio 2. Obiettivi didattici e obiettivi formativi del tirocinio:

Punti di forza; Punti di debolezza; Esempi 3. Impegno personale e professionalità:

Capacità di completare il lavoro in coerenza con gli obiettivi stabiliti

Rapporti con lo staff dell'azienda

Livello di autonomia e professionalità raggiunto dallo studente

Punti di forza; Punti di debolezza; Esempi 4. Opinione complessiva su questa fase intermedia del tirocinio:

Pienamente soddisfatto

Soddisfatto

Non molto soddisfatto

Completamente insoddisfatto

STRUMENTO: Questionario per lo studente (se necessario, può essere completato con la supervisione dell'insegnante)

1. Durante il tirocinio sono assistito:

Dal titolare dell'azienda [ ]

Da un dirigente dell'azienda [ ]

Da un dipendente [ ]

Da un professionista [ ]

Da nessuno [ ] 2. Difficoltà incontrate Si [ ] No [ ]

Se si: a livello tecnico ______________________________________________ a livello organizzativo __________________________________________ a livello relazionale ____________________________________________

3. Sto facendo:

Compiti molto semplici [ ]

Inizialmente semplici mansioni che poi sono divenute progressivamente più complesse [ ]

Fin dall'inizio mansioni complesse [ ]

Altro: _______________________________________________ 4. Ritieni che, grazie al tirocinio, le tue competenze tecnico-professionali siano:

Migliorate [ ]

Migliorate poco [ ]

Rimaste le stesse [ ] 5. Pensi di aver acquisito consapevolezza dei tuoi punti di forza e di debolezza?

Molto [ ]

Abbastanza [ ]

Poco [ ]

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Valutazione Finale

STRUMENTI: Scala di Gradazione

Criteri Grading Score

#1 #2 #3 #4 #5 #6 #7 #8 #9 #10 Media

Rispetto dell'orario di lavoro

Presenza agli incontri calendarizzati

Partecipa alle discussioni in modo

pertinente e rispetta i turni di

intervento

Organizzazione dei compiti assegnati

Capacità di sintesi nell'espressione del

proprio pensiero

Sa fare riferimenti in maniera corretta

Contribuisce in modo attivo alle

attività di gruppo e ai momenti di

riflessione

Disponibilità a lavorare con il

personale, ascolto e rispetto dei

diversi punti di vista

Esempio di criteri di successo: lo studente raggiunge una media di #8,00. Nessuno studente raggiunge meno di #7.50.

STRUMENTO: Test Pratico (da adattare al settore dell'azienda). Il mentore, in collaborazione con l'insegnante, propone un'attività pratica (stimolo) e lo studente risponde (reagisce) con una performance (eseguire l'attività assegnata).

STRUMENTO: Valutazione Finale dello studente (se necessario, da compilare con la supervisione dell'insegnante). Criteri: 1. Non soddisfatto – 2. Abbastanza soddisfatto – 3. Soddisfatto – 4. Molto soddisfatto

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L’AZIENDA SEDE DEL MIO TIROCINIO… 1 2 3 4

...ha un’organizzazione che favorisce l'apprendimento

...è ambiente di lavoro amichevole e collaborativo

...ha stabilito e mi ha comunicato aspettative e obiettivi chiari

IL MIO MENTORE AZIENDALE… 1 2 3 4

...mi ha assegnato responsabilità coerenti con le mie capacità

...mi ha assegnato compiti impegnativi

...mi fornisce feedback regolari e costruttivi sulle mie prestazioni e

sui miei progressi

...ha contribuito a rendere il mio tirocinio un'esperienza formativa

significativa

IL TIROCINIO mi ha fornito ampie opportunità per... 1 2 3 4

...applicare conoscenze/abilità acquisite attraverso il mio programma

scolastico

...sviluppare le mie abilità relazionali

...sviluppare le mie abilità di comunicazione

...sviluppare la mia creatività

...sviluppare le mie capacità di pensiero critico / problem solving

...incontrare/fare rete con altri professionisti di settore

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E Per garantire standard di qualità del percorso WBL è necessario applicare alcune regole durante la fase di pianificazione del processo di valutazione, ad esempio:

• Progettare un percorso curriculare con obiettivi chiari, che rifletta le esigenze scolastiche, professionali e occupazionali;

• Definire un processo di valutazione che sia: - in linea con il percorso di apprendimento scolastico degli studenti; - chiaro e trasparente; - in grado di dimostrate agli studenti il raggiungimento dei risultati attesi. Inoltre: Tenere gli studenti nella dovuta considerazione: farli sentire motivati a partecipare ed a condividere la loro opinione. Fornire loro feedback chiari sulle opinioni e idee che esprimono, per evitare false aspettative. Entrambe le parti devono condividere le responsabilità: dare agli studenti una giusta parte della responsabilità stimolerà il loro senso del dovere in tirocinio. Una volta assegnate le mansioni da svolgere il mentore non deve abbandonare lo studente nello svolgimento dei propri compiti e deve tenere sempre a mente che è lui il principale responsabile del processo di apprendimento e del raggiungimento dei LOs. Per tale motivo il mentore deve prevedere un'adeguata formazione e coaching per gli studenti coinvolti in tirocinio. Il tirocinio deve essere valutato e i risultati utilizzati in modo efficace: il mentore deve valutare ciascuna attività svolta coinvolgendo le persone interessate. Ogni suggerimento migliorativo dovrebbe essere preso in considerazione e utilizzato per la pianificazione di futuri percorsi WBL.

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• Ricordarsi di produrre una cronogramma delle attività di valutazione realistico, soprattutto se l'attività coinvolge studenti con difficoltà di apprendimento;

• È consigliabile avere una valutazione distinta in base alle conoscenze, abilità e competenze acquisite;

• Sii il più preciso possibile, non usare termini tecnici o troppo difficili; • Utilizza diversi metodi per illustrare le procedure di valutazione e utilizza diversi

“setting” in base al target cui ti rivolgi; • Adatta l'attività alle capacità dello studente; • Individua l’attività che meglio si colleghi agli interessi dello studente; • Coinvolgi lo studente nell'implementazione dell'attività; • Assicurati che sia chiaro per lo studente che cosa lui/lei deve aspettarsi, che cosa

dovrà fare e in che modo dovrà farlo.

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VADEMECUM per i Mentori Aziendali

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Un esempio di percorso WBL che coinvolge uno studente con difficoltà espressive e di linguaggio dovute a dislessia Amy è una studentessa di 17 anni con dislessia. Ama la scrittura creativa, la moda e l'arte. È inserita in un percorso WBL di 4 settimane in un'organizzazione culturale. È estremamente brillante e ha una buona memoria, ma, allo stesso tempo, per svolgere un'attività ha bisogno di istruzioni e regole precise. Una volta che ha compreso una regola è in grado, successivamente, di applicarla correttamente. Durante il tirocinio Amy deve produrre un racconto di fantasia. Poiché spesso Amy ha difficoltà a creare la trama di un racconto l'insegnante suggerisce al mentore di supportare regolarmente Amy nella stesura del racconto. Il mentore, in collaborazione con l'insegnante, per sostenere al meglio Amy decide di utilizzare strumenti di tipo multi-sensoriale. Grazie a questi strumenti Amy è in grado di portare avanti il suo racconto applicando in maniera corretta gli elementi per redigere una buona trama (caratteri, impostazione, preambolo, illustrazioni, ecc). Osservazioni dirette e conversazioni quotidiane con Amy aiutano il mentore a monitorare in modo informale i suoi progressi e risolvere i problemi in corso. Alla fine del percorso WBL un'attività pratica (Practice Test) condotta dal mentore, in collaborazione con l'insegnante, consente sia di valutare correttamente i risultati di apprendimento di Amy, sia di affermare che la studentessa ha prodotto un racconto di fantasia ben sviluppato e completo di illustrazioni colorate che – a conclusione del suo tirocinio – verrà pubblicato. L'aver tenuto in giusta considerazione gli interessi e le necessità di Amy e aver previsto un riconoscimento finale (la pubblicazione del suo racconto) ha permesso ad Amy di potenziare le sue capacità e competenze nel produrre racconti di fantasia.

Un'esperienza WBL per uno studente con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) Jonathan è uno studente di 18 anni, con diagnosi di DSA. Recentemente ha iniziato un'esperienza WBL di 3 settimane in un'azienda ICT. Ha difficoltà a leggere, scrivere e ad esprimere i suoi pensieri in forma scritta. Riesce a produrre meglio quando utilizza strumenti grafici e modelli creati al computer da insegnanti che indicano in maniera chiara e precisa la quantità di informazioni di cui ha bisogno per svolgere i compiti che gli vengono assegnati. Le competenze digitali di Jonathan sono scarse. È in grado di dettare i suoi pensieri ad un adulto e, con una formazione adeguata, è in grado di utilizzare software di riconoscimento vocale per la comprensione di testi. Nel contesto lavorativo Jonathan può lavorare meglio se utilizza dispositivi visivi, in genere strumenti di tipo verbale, sia per il lavoro di routine che per nuove attività che deve svolgere, ma anche utilizzare un lettore di testo per verificare i progressi del proprio lavoro. Jonathan ha anche difficoltà di tipo socio-relazionale, quindi il mentore, all'interno dell'azienda, sta utilizzando strumenti di auto-valutazione e giochi di ruolo. Entrambe queste strategie aiutano lo studente a migliorare le sue abilità sociali e di auto-difesa e consentono al mentore di valutare costantemente i progressi di Jonathan.

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I questionari regolari con lo studente e le interviste approfondite (insegnante vs mentore) permettono di ricevere feedback sulla performance di Jonathan e sulla qualità del suo tirocinio. A conclusione del tirocinio viene utilizzata una griglia di valutazione per determinare la misura in cui sono stati raggiunti i risultati di apprendimento previsti e un'autovalutazione finale per stabilire se il tirocinio ha soddisfatto le aspettative dello studente.

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National Council for Special Education (NCSE) - http://ncse.ie

National Joint Committee on Learning Disabilities (NJCLD), Paper "Comprehensive Assessment and Evaluation of Students With Learning Disabilities" http://www.ldonline.org/

Gavilan College, Paper "Writing Measurable Learning Outcomes" http://www.gavilan.edu

T-Kit 10: Educational Evaluation in Youth Work

https://pjp-eu.coe.int/en/web/youth-partnership/t-kit-10-educational-evaluation-in-youth-work

T-Kit on Social Inclusion

https://www.salto-youth.net/rc/inclusion/archive/archive-publications/inclusionforall/tkitinclusion/

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Scala di Gradazione: guida utilizzata per valutare – mediante l'attribuzione di punteggi – la qualità delle attività svolte dagli studenti o la rilevanza delle risposte fornite dagli studenti. Dislessia: nota anche come disturbo della lettura, è caratterizzata da problemi di comprensione complessiva di un testo. Disturbo dello spettro autistico (ASD): disturbo dello sviluppo che influenza la comunicazione e il comportamento.

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