Progetto didattico Scuola infanzia Quadrifoglio · [PROGETTO DIDATTICO “BAMBINI IN ARTE”] a.s....
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Progetto didattico Scuola infanzia Quadrifoglio
a.s. 2015-2016
Giocare con l'arte?
Ma capiranno?
Così piccoli, capiranno cos'è l'arte?
Capire cos'è l'arte è una preoccupazione dell'adulto.
Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del
bambino.
Alberto Munari
[PROGETTO DIDATTICO “BAMBINI IN ARTE”] a.s. 2015-2016
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Le ragioni del documentare
Questa documentazione ripercorre il progetto “Bambini in arte” che ha coinvolto i bambini della
Scuola Infanzia Quadrifoglio durante l’anno scolastico 2015-2016.
La realizzazione di una documentazione di plesso viene proposta da alcuni anni in quanto le
insegnanti, con la coordinatrice pedagogica, ritengono importante rendere visibile le fasi piu
salienti del percorso didattico realizzato.
I destinatari principali sono i genitori, per dar loro la possibilita di conoscere e comprendere
motivazioni, finalita ed esperienze che hanno coinvolto i loro bambini; anche i bambini pero
possono trovare piacere nel trovare in un “libro” cio che hanno vissuto in prima persona.
Per le insegnanti e per la “scuola” e uno strumento utile in quanto questa “pratica della
memoria” consente di lasciare una traccia dei percorsi, utile per riprogettare.
La documentazione, infatti, crea una storia e contribuisce alla definizione e al rafforzamento
dell’identita del servizio, cerca di trasmettere i percorsi progettuali evidenziando il lavoro di
riflessione, iniziale ed in itinere; l’impegno necessario per una progettazione che parte
dall’analisi dei bisogni ed interessi dei bambini presenti nel servizio educativo in quell’anno
scolastico e che valorizza il territorio e le sue peculiarita .
E’ un impegno del gruppo di lavoro che e chiamato al confronto ed alla condivisione di contenuti,
obiettivi, strategie e metodologie.
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Motivazioni
"L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li
circonda."(Indicazioni nazionali per il curricolo, 2012).
L'espressione grafica è una delle prime forme di comunicazione del bambino attraverso la quale
egli manifesta i propri sentimenti, le emozioni e i conflitti.
Il bambino sembra istintivamente attratto dal lasciare una traccia sul foglio, una traccia di sé che
si trasforma e modifica in nuove linee, tratti, puntini, forme sempre più vicine a quelle
osservabili nella realtà.
I segni diventano così immagini ed i colori danno una connotazione affettiva a quei segni.
L'approccio ludico è fondamentale: giocando e pasticciando con i colori il bambino trova un
canale per mostrare la propria creatività utilizzando tecniche e materiali multiformi.
L' arte può diventare un «pretesto» per portare i bambini a sperimentare, progettare, costruire,
seguendo il loro bisogno di fare, toccare, esprimersi.
I bambini, davanti ad un’opera d’arte, possono essere attratti da particolari e dettagli che
colpendo il loro immaginario ne stimolano la creatività, fino a riprodurla con originalità,
utilizzando materiali e tecniche senza inibizioni.
Le opere d'arte possono diventare, inoltre, un supporto per attività motorie, manipolative,
linguistiche, logico-matematiche.
Abbiamo preso in considerazione alcuni artisti del '900, in quanto molte delle loro opere sono
vicine all’espressione grafico- pittorica che usano i bambini.
Ai bambini è stato proposto, con l'ausilio del videoproiettore, un "percorso visivo" di alcune delle
opere degli autori scelti. L'osservazione, la lettura e il commento di queste opere hanno dato vita
a conversazioni ed interpretazioni alla ricerca di "significativi particolari" che spesso sfuggono
all'occhio dell'adulto.
Il progetto ha preso l'avvio dalla presentazione della storia "Piccola macchia" di Lionel le
Nèouanic, videoproiettato su schermo.
La macchia è stato il punto di partenza per realizzare forme, composizioni, elaborati individuali
e di gruppo dove ciascun bambino, nel rispetto dei propri tempi e della propria individualità, ha
potuto esprimere se stesso e la propria creatività.
Con la collaborazione di un nonno pittore, abbiamo coinvolto i genitori in un laboratorio
artistico- creativo che li ha avvicinati all'uso del colore e a semplici tecniche di pittura.
Finalità
Avvicinare i bambini all'arte, scoprire i suoi linguaggi e stimolarli ad avere un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore.
Promuovere il senso estetico attraverso l'osservazione, la riproduzione e la trasformazione di produzioni grafiche.
Favorire nei bambini la capacità a vedere oltre il convenzionale, sviluppando un pensiero attivo e creativo.
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PICCOLA MACCHIA
I bambini conoscono Piccola Macchia attraverso una prima
videonarrazione di solo immagini, che ha permesso loro di
elaborare ipotesi, anche fantasiose, sugli eventi della storia.
Una successiva presentazione
accompagnata dal racconto
svela il segreto di Piccola
Macchia: può trasformarsi in
tutto ciò che vuole. Anche i
bimbi giocano a trasformarsi,
drammatizzano la storia
attraverso loro personali
interpretazioni, conoscono e
giocano con le forme colorate.
Piccola Macchia
Gli amici che Piccola Macchia
ha scelto non lo accettano.
Loro sono un gruppo di
piccole forme colorate
geometriche e soprattutto ben
definite, non hanno nessuna
intenzione di accettare e fare
amicizia con una forma
informe e che per di più è
tutta nera. Piccola Macchia
torna a casa in lacrime, la
mamma lo consola, e il papà
gli svela un grande segreto.
Lui si asciuga le lacrime,
raccoglie tutto il suo coraggio
e torna da loro. Piccola
Macchia fa loro vedere delle
forme che non avevano mai
visto prima, insegna loro a
trasformarsi e insieme
giocano a fare nuvole, onde e
stelle. Ora tutti insieme, uno di
fianco all’altro, sono una
faccia, un sorriso, poi tanti
sorrisi e domani Piccola
Macchia insegnerà ai nuovi
amici "a mischiarsi ”.
"E' una famiglia di draghi..."
"Sembra che piange perchè lo prendono in giro"
""Il babbo gli dice di fare qualcosa di speciale".
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TANTI PUNTINI, TANTE LINEE...UNA MACCHIA
Giocando con il nero e con il bianco i bambini si stupiscono degli effetti in contrasto, scoprendo
le infinite possibilità di utilizzo di due colori che di solito si danno per scontati.
Piccola Macchia offre lo spunto per sperimentare che tante linee
e tanti puntini vicini formano una macchia e che una macchia si
può scomporre e ricomporre in qualcos'altro (un paesaggio, un
robot, un ponte...)
Nero su bianco … bianco su nero
Esposizione
a parete
degli
elaborati dei
bambini.
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Facendo muovere un nastro nero o un nastro bianco al ritmo di una musica i bambini creano
infinite forme che cambiano ad ogni movimento: un'onda, un cerchio, un mostro, una grotta e poi
... ancora una piccola macchia.
I bambini creano composizioni con oggetti bianchi e neri
portati da casa. Stampano utilizzando vari oggetti.
Estendono immagini in bianco e nero di artisti famosi che
disegnano utilizzando segni grafici geometrici-linee
astratte.
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ESPERIENZE IN ATELIER
BIANCO E NERO
L'atelier si trasforma in una stanza magica, in cui si può accedere solo con un rito: indossare una
collana con una macchia bianca o nera, che identifica chi può entrare.
Musica di sottofondo e penombra creano un'atmosfera rilassata in cui pochi bambini per volta
possono fare esperienze nel rispetto dei tempi e del desiderio di “fare” di ciascuno.
Nella stanza c'è una lavagna luminosa che trasforma gli oggetti in ombre misteriose, i piani
luminosi con la sabbia nera per lasciare un segno, una traccia, cancellare e ricominciare.
Gli oggetti bianchi e neri portati da casa permettono un utilizzo diverso di oggetti a volte dati
per scontati.
Il bianco e il nero diventano uno stimolo per nuovi giochi anche in sezione.
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“Un giorno siamo andati in atelier, abbiamo
messo al collo una macchia magica bianca poi
con la lavagna abbiamo fatto i disegni e c’era la
luce e la sabbia nera”.
I gruppi delle due sezioni interagiscono in modo sereno, anche se in fase
iniziale per alcuni bambini, i compagni di sezione restano un punto di
riferimento. Tra gli oggetti bianchi e neri vengono spesso riconosciuti i propri e
vengono utilizzati anche per fare composizioni monocromatiche su sfondo di
colore contrastante. Il piano luminoso con la sabbia, in presenza anche di una
musica rilassante, ha coinvolto i bambini in un gioco di “fare e disfare”, che
ha interessato e coinvolto , per un tempo lungo, anche quei bambini che hanno
abitualmente un gioco prevalentemente di tipo motorio.
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LABORATORI AL MUSEO
Una visita guidata plurisensoriale: vedere, sentire, toccare e
annusare … alla scoperta delle opere d’arte nel museo della città. Il percorso è stato fatto con l’ausilio di suoni, di materiali di diversa
qualità tattile, sonora, olfattiva che ha stimolato il coinvolgimento
personale dei bambini, la capacità di osservazione e percezione.
In particolare l’attenzione si è focalizzata sulle creature, nuvole e
astri che popolano il cielo dei quadri.
Cinque punti colorati si animano e giocano con i
bambini inventando forme, suoni, profumi, figure,
emozioni di tutti i colori.
Tutto si muove e si trasforma. Un puntino colorato
diventa un orso rosa, un sole, un gatto, perfino l'Arco
d'Augusto o un'opera di Mirò.
Ogni bambino può poi creare la propria opera d'arte.
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Rappresentazione teatrale
“La vita di Mirò”
Utilizzando informazioni tratte
da libri sulla vita di Mirò, le
insegnanti hanno
rappresentato le parti
essenziali della sua biografia,
evidenziando il suo amore, fin
da piccolo, per il disegno e la
passione con cui ha inseguito
il suo sogno.
“Il pittore” ha messo in
evidenza anche alcune
caratteristiche dei suoi quadri:
i colori preferiti, le emozioni
e i suoi sogni che gli
permettevano di creare i
quadri che ha mostrato ai
bambini.
Al termine ha invitato i
bambini a visitare la mostra
dove avrebbero potuto vedere
le sue pitture e quelle dei
suoi amici conosciuti a Parigi
e ha consegnato loro i biglietti
per potervi entrare.
I bambini raccontano...
Mirò era un pittore famoso.
Prima Mirò era piccolo e voleva fare il pittore
perché gli piaceva tanto colorare.
Il babbo era la “Filumena”, aggiustava gli
“ororogi” col cacciavite. La mamma era
l’Antonietta e faceva le cose, “costrueva” con il
legno.
Loro non volevano che facesse il pittore e gli
fanno fare un lavoro con i numeri, ma lui ha
“scritto” (disegnato) un bell’elefante.
Allora decide che vuole fare il pittore e lo dice
al papà e alla mamma e dice che va a Parigi.
Se ne va con la valigia.
A Parigi dipinge tutte le cose, ma soprattutto i
suoi sogni.
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E' stato bello vedere
bello vedere i quadri
insieme, il mio
preferito aveva
l'omino a testa in giù
mio preferito aveva
l'omino a testa in giù.
VISITA ALLA MOSTRA CON BIGLIETTO D’INVITO
In una sala del quartiere è stata allestita una mostra con riproduzioni dei
quadri di Mirò, Pollock, Mondrian, Kandinsky, Klee. Per entrare
bisognava consegnare il biglietto d’invito che ci aveva distribuito “Mirò”.
I bambini, che per la prima volta si sono trovati di fronte ad opere di arte
moderna, sono stati sorpresi e curiosi rispetto ai quadri esposti e hanno
iniziato il loro lavoro di “piccoli critici di arte”, commentando e
interpretando le varie immagini.
E' stato bello vedere i quadri
insieme, il mio preferito aveva
l'omino a testa in giù.
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ELABORAZIONE PERSONALE DEI QUADRI
Videoproiezione dei quadri.
Conversazione sul quadro di Joan
Mirò “Il Carnevale di Arlecchino“
- Sembra una festa di robot
- Ci sono le note della musica
- E’ il disegno di un concertino
- Anche una giraffa, mi piace la
giraffa
- Non c’è nessuna giraffa
- Perché c’è un mostro, una farfalla,
la finestra, un pesciolino
- Lì una finestra e una bisciolina
bianca e poi una biscia nera con
una mano striscia e un tondo
-Per me Mirò ha fatto uno
scarafaggio buffo. …
Composizioni
tridimensionali
suggerite dal
quadro di Mirò.
L’insegnante chiede ai bambini se ricordano quali sono i colori
preferiti da Mirò per dipingere. Le risposte dei bambini sono
precise: rosso, giallo, blu, nero.
m
Abbiamo cambiato
posto e abbiamo fatto
il giro.
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La curiosità e l'osservazione dei bambini si confronta con le forme, i colori, i segni degli artisti,
elaborandone le opere in maniera personale.
Joan Mirò
Giardino
Insegnante “Come si fa un quadro?”
Samuele: Si disegna
Giulio: si può inventare
Daniel: Si può fare i disegni che si vuole
Linda: I quadri sono molto belli. Si disegna la fantasia
Luca: Prima fai il contorno poi fai i disegni come vuoi te
Anna P.: Bisogna colorarlo con i colori
Anna M.: Servono le matite, i pennarelli, con l’acqua e i colori.
Giada: Si disegna e si dipinge. Giulio: Mirò ha dipinto i personaggi con le gambe di ferro.
J. Mirò
Composizione III
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J. Mirò Donna di fronte al sole
J. Mirò Hermitage
J. Mirò Autoritratto
J. Mirò
Il mangiatore di sole
Autoritratto… con un occhio solo.
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Con le figure
dipinte
componiamo il
nostro quadro.
Entriamo nel quadro, ingrandito con il
proiettore, cerchiamo le linee del dipinto, le
seguiamo… disegniamo le forme strane,
caratteristiche di questo pittore.
J. Mirò L’oro dell’azzurro
J. Mirò Scala della fuga
Come … Mondrian
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ATELIER A COLORI L’atelier si trasforma in un laboratorio di pittura dove sperimentare, in intersezione, diverse
tecniche espressive suggerite dalle opere di alcuni degli artisti conosciuti: collage su tela di iuta,
come faceva Mirò, sgocciolamento con le tempere come Pollock per creare macchie e giocare
con i colori, acquerelli per ricreare le delicate composizioni di Klee in cui gli elementi naturali si
intrecciano con quelli geometrici.
I bambini hanno realizzato lavori individuali e di gruppo. Filmati sulla vita e le opere degli artisti
e sottofondi musicali hanno accompagnato e completato l’attività.
MIRO’
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LABORATORIO DI PITTURA CON L’ARTISTA AGOSTINO MARCHETTI
L’esperienza raccontata dai
bambini
"Oggi siamo andati a fare le pitture da
un pitturo.
Abbiamo conosciuto un signore che fa
il pittore e si chiama Sant'Agostino.
I colori li avevamo messi sopra dei
piattini e dopo abbiamo disegnato su
un foglio e abbiamo fatto quello che ci
vogliamo. Abbiamo disegnato quello
che ci veniva in mente.
Dopo siamo andati a vedere le statue
di roccia, di terra e di legno: le aveva
fatte il pittore che è anche scultore."
I bambini vanno
in uscita didattica
al laboratorio
dell’artista.
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Le mamme del "Quadrifoglio" si
mettono in gioco per far
emergere "l'artista che è in
loro", esprimendosi attraverso
un uso personale del colore.
Un
ringraziamento
particolare
all’artista per
questa bellissima
opportunità!
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La scuola diventa una
grande mostra in cui
vengono esposte le "opere"
dei bambini, diventati a loro
volta artisti talentuosi.
I cartelloni e una
videoproiezione illustrano il
progetto che si è sviluppato
attraverso le tecniche, l'uso
del colore e le emozioni che
ci hanno trasmesso i grandi
pittori che abbiamo
conosciuto.
Nel giardino della scuola i
laboratori di pittura, collage
e manipolazione hanno
permesso ai bambini e ai
loro genitori di esprimere
insieme la propria creatività.
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Canini Melissa
Capannini Linda
Cappelloni Emma
Carabini Mattia
Carbellotti Daniel
Ceuca Florin Daniele
D'Amico Gioele
Emendatori Giada
Fabbri Samuele
Ghoul Esra
Gualdi Matteo
Lazzari Luca
Lazzaroni Aurora
Malafronte Nicola
Angeli Mattia
Beghelli Stefania
Biondi Alessandro
Bronzetti Camilla
Bronzetti Gaia
Celato Valentina
Coppola Aurora
D'Amico Ilaria
El Rhalbi Alaa
Fodda Mariam
Franchini Alessia
Galasso Alessandro
Ghigi Martina
Gualdi Giulia
Angeli Gioia Cancellieri Federico
Carnevali Samuele
De Santi Michelangelo
Della Valle Agata
Et’hemi Fiorela
Gradoni Pietro
Incerti Chiara
Lazzaroni Cristian
Locatelli Leonardo
Malpassi Thomas
Mancini Mya
Marini Daniel
Martini Giorgia
Martini Giulio
Monaco Anna
Montanari Asia
Nori Martina
Ricci Ilenia
Poggiali Anna
Pompili Anna
Shcherbak Alessandra
Sperindio Gabriele
Ucini Gaia Valpondi Nathan
Insegnanti: Pavani M.Grazia, Vasi Vilma, Colombo Alma Licia Operatrice scolastica: Belli Serenella
Guerra Francesco
Innamorato Sofia
Malafronte Carla
Malafronte Raffaele
Malpassi Federico
Martino Lorenzo
Migani Filippo
Morelli Yuri
Oukka Rayan
Scimonetto
Francesco
Succi Federico Valmaggi Lorenzo
Insegnanti Arlotti Elisabetta, Carmagnola Antonietta Operatrice scolastica: Quintavalle Carmela
I PROTAGONISTI DEL PROGETTO… I BAMBINI E IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Montanari Samuel
Muratori Alessia
Nanni Aurora
Olivieri Nicolò
Pagani Ettore
Patrimia Simone
Pazzaglia Sara
Podeschi Ulisse
Schifone Francesco
Simonetti Sandra
Santiago
Spadazzi Lucia
Tamburini Lucia Trandafili Samuel
Insegnanti: Semprini Emanuela, D’Errico Filomena, Ciavatti Veronica Operatrice scolastica: Antimi Sandra
Operatrice scolastica in intersezione:
Patrignani Milena
Cuoca:
Mancuso Giovanna Coordinatrice pedagogica:
Campana Monica