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Processi e metodi decisionali

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Metodi decisionali

• Metodi impliciti– Decisione per omissione

• “Io vado al mare!” …… e nessuno dice niente né si muove

– Decisione auto-autorizzata• “Allora, andiamo al mare!” e quello parte seguito dagli altri

– Decisione concordata• “Allora, andiamo al mare? Va bene io ci vengo!” e i due

partono seguiti dagli altri

– Decisione pseudo democratica• “Allora andiamo al mare, vero? Qualcuno non è d’accordo?”• “Siamo tutti d’accordo di andare al mare, vero?”

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Metodi decisionali

• Metodi espliciti• “Alzi la mano chi vuole andare al mare!”

– Votazioni finali– la maggioranza si impone sulla minoranza (il significato può

cambiare a seconda dei numeri legali e delle regole assembleari)

• Voto favorevole• Voto contrario• Astensione

– lascio scegliere a voi

• Non voto– vi lascio scegliere se pensate di sapere cosa fare

• Assenza– Voglio che non siate abbastanza per esprimere un voto

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Metodi decisionali

• Metodi espliciti– Votazioni intermedie

– “Vediamo prima se andare insieme da qualche parte. Poi se va bene a tutti decidiamo dove andare”

• Voto parziale o per punti– si suddivide la decisione in decisioni più semplici

• Voto delegato– si votano degli “esperti” che voteranno la decisione

• Voto incrementale– si vota una decisione più generale per poi procedere alla

sua definizione• Voto negativo

– si fanno emergere tutte le diverse alternative votando per prime quelle da eliminare

• Voto pesato– si fanno emergere tutte le diverse alternative votando il

peso che ognuno assegna loro da una quantità uguale di voti

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Metodi decisionali

• I livelli decisionali– ACCORDO E DISACCORDO

• livello di contenuto– interesse alla materia e non alla relazione

– CONSENSO E DISSENSO• livello della relazione

– si basa sulla fiducia costruita nel processo– attenzione alla relazione prima che ai contenuti– il consenso non richiede l’accordo

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Metodi decisionali

• ACCORDO E DISACCORDO– livello di contenuto

– interesse alla materia e non alla relazione

• Accordo pieno• Accordo parziale• Disaccordo parziale• Disaccordo pieno

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Metodi decisionaliVorrei che qualcuno lo facesse

NON voglio che qualcuno lo faccia

Sono disposto a farlo

Accordo Dissenso cooperativo

NON sono disposto a farlo

Assenso Dissenso non cooperativo

NON sto più con VOI Dissociazione/Veto

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Metodi decisionali

• CONSENSO E DISSENSO– livello della relazione

– si basa sulla fiducia costruita nel processo– attenzione alla relazione prima che ai contenuti– il consenso non richiede l’accordo

• Consenso (Accordo, assenso)• Dissenso cooperativo• Dissenso non cooperativo• Dissociazione/veto

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Metodi decisionali

• CONSENSO E DISSENSO• Consenso

– Condivido la scelta e, se posso, vi partecipo

• Dissenso cooperativo– Non condivido la scelta ma confido in voi e partecipo a

realizzare ciò che voi avete deciso

• Dissenso non cooperativo– Non condivido la scelta e non me la sento di partecipare a

realizzare ciò che voi avete deciso ma ciò non intaccherà la nostra relazione

• Dissociazione/veto– Non condivido assolutamente la scelta e se questa scelta verrà

presa interromperò la relazione

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Processi consensuali

emersione

analisi

scelta

decisione

confronto

Il confronto e la scelta possono alternarsi per consentire di giungere a decisioni in maniera graduale.verifica

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Processi consensuali

• emersione: dare molto spazio, dare a tutti la possibilità di esprimersi, far emergere il più possibile

• analisi: comprendere il problema attraverso la sua scomposizione e la comprensione degli elementi che lo determinano

• confronto e scelta: cercare di trovare una scala di valori comuni e condivisi sulle diverse soluzioni proposte, prendere delle decisione magari anche solo parziali.

• decisione: prendere una decisione che può essere multiforme e differenziata verificando il consenso

• verifica: comprendere se la decisione è stata efficace, confrontarla con le altre alternative scartate

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Strumenti perl’emersione

• tempesta di idee =>• anemone marino =>• la nave =>• galleria di visioni• bigliettini• sette parole• scambio dubbi• ...

La festagiocare coi bambini

attività di formazioneall’aria aperta

incontro tra i gruppiautofinanziamento

invitare autorità

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Strumenti perl’analisi

• piramide e piramide rovesciata =>– analisi delle cause e delle conseguenze di un

fenomeno

• diagramma di flusso =>– sequenze temporali e logiche

• ragnatela =>– analisi della relazione tra fenomeni ed attori

Stile di vitaStile di vita

Famiglia Modelli

Stile di vita

Famiglia Modelli

Scuola

Mercato

CulturaReddito

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Strumenti perl’analisi

• piramide e piramide rovesciata =>– analisi delle cause e delle conseguenze di un

fenomeno

• diagramma di flusso =>– sequenze temporali e logiche

• ragnatela =>– analisi della relazione tra fenomeni ed attori

Convegno

decidere data

Convegno

decidere data

cercareluogo

Convegno

decidere data

cercareluogo

servetrasporto

decidereattività

Convegno

decidere data

cercareluogo

servetrasporto

decidereattività

cercaretrasporto

Convegno

decidere data

cercareluogo

servetrasporto

decidereattività

cercaretrasporto

dividereruoli

stabilireiscrizione

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• piramide e piramide rovesciata =>– analisi delle cause e delle conseguenze di un

fenomeno

• diagramma di flusso =>– sequenze temporali e logiche

• ragnatela =>– analisi della relazione tra fenomeni ed attori

GruppoMoschea

Strumenti perl’analisi

GruppoMoschea

SpiritualitàTraffico

Musulmani

produce

promuove

necessitanoOrdineturba

Societàconnota

GruppoMoschea

SpiritualitàTraffico

Musulmani

produce

promuove

necessitanoOrdineturba

Societàconnota

Cattoliciaccomuna

turba

integra

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Strumenti perl’analisi

• tachimetro => (azioni a favore e contrarie rispetto all’obiettivo: cosa migliora e cosa peggiora la situazione)

• i role play (come entrano in relazione le parti in gioco)

• gli schieramenti => (su una o più alternative).Favore Contro

Associazioni Parrocchia

SinistraImmigrati

Sindaco

Caritas

Favore ControAssociazioni Parrocchia

SinistraImmigrati

Sindaco

Caritas

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Strumenti perl’analisi

• tachimetro => (azioni a favore e contrarie rispetto all’obiettivo: cosa migliora e cosa peggiora la situazione)

• i role play (come entrano in relazione le parti in gioco)

• gli schieramenti => (su una o più alternative).

SI NO

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Strumenti peril confronto e la scelta

• strumenti per regolare la discussione– libera con facilitatore– in ordine

• di richiesta• prima chi ha parlato meno volte/tempo• dal più giovane/vecchio

– lo scettro– la sedia vuota– l’autodibattito (riconoscendo le obiezioni)– a tempo/gettoni

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Strumenti peril confronto e la scelta

• lavoro a piccoli gruppi– con portavoce in plenaria– a margherita

• parlano solo i portavoce mentre il resto del gruppo ascolta, anche se può richiamare il proprio portavoce quando lo ritiene necessario

• aggregazioni– galleggianti– sette parole

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Strumenti peril confronto e la scelta

• raffinamenti– schieramenti– votazioni parziali– votazioni pesate– votazioni ad esclusione

• scrittura collettiva

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La facilitazione• Il compito del facilitatore (anche del presidente di una

assemblea) non è di far decidere quello che lui pensa sia migliore ma quello che è meglio per tutti, deve fidarsi della capacità degli altri di prendere decisioni– È’ direttivo sui processi e sulle regole d’interazione– Dovrebbe avere la fiducia di tutti

• Il facilitatore deve cercare di rimanere esterno alla decisione– E’ il più possibile “neutro” sui contenuti– Riporta i significati

• Se proprio ha bisogno di coinvolgersi nella decisione deve avere qualcuno con cui condividere la facilitazione che la assumerà a quel punto

• La facilitazione è una dote che si può apprendere

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La facilitazione

• La facilitazione non si improvvisa, richiede la conoscenza di tecniche e strumenti ma richiede anche una preparazione specifica per ogni processo decisionale.

• La facilitazione deve tenere conto degli aspetti logici ma anche di quelli relazionali ed emozionali.

• Il facilitatore non nasconde i problemi ma fa emergere le difficoltà per riuscire ad affrontarle prima che siano dolorose e traumatiche.

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Ruoli

• Coprire prima i ruoli necessari e poi quelli utili• Ruoli volontari vs ruoli retribuiti

– Senza retribuzione serve diversa gratificazione

• Ruoli volontari– La vocazione e la disponibilità non bastano– Emersione prima della selezione– Suggerire dei nomi crea fiducia in sé e contiene

• I ruoli devono essere verificati ma non surrogati

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Processi consensuali

• Decisioni consensuali– Richiedono più tempo ma fanno risparmiare

tempo– Rispettano le differenze senza penalizzarle– Mettono a frutto le risorse di tutti– Sono solide come quelle unanimi– Permettono di elaborare i conflitti– Richiedono/permettono maggiore

consapevolezza dei processi decisionali

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Processi consensuali

• Diritti/doveri di ogni partecipante.– Io ho il diritto di essere trattato con rispetto.– Io ho il diritto di avere ed esprimere opinioni e

sentimenti.– Io ho il diritto di essere ascoltato e preso seriamente.– Io ho il diritto di dire “no” senza sentirmi in colpa.– Io ho il diritto di chiedere ciò di cui ho bisogno.– Io ho il diritto di cambiare opinione.– Io ho il diritto di non fare le cose che non condivido– Io il dovere di garantire questi stessi diritti agli altri

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Processi conflittuali

Confronto e scontroUn processo decisionale corretto permette il

confronto ed evita lo scontroIn effetti, la decisione che si prende su

predere le decisioni può essere il momento più importante per la possibilità di collaborazione.

Se il processo decisionale è negato o fallisce bisogna riuscire a innescare il confronto in altro modo

Se il confronto è impossibile bisogna saper affrontare lo scontro se non si vuole rinunciare a ciò a cui si tiene

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Tempi del conflitto

DurantePrima Dopo

tempo

PrevenzioneRicerca consenso

Riduzione del dannoComunicazione

RiconciliazioneCorrezione fraterna

Danno

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Processi conflittuali

• Come cooperare nel conflitto– Passare dalla visione “io contro te", al “noi".– Passare dai “Punti di Vista” agli “Interessi e bisogni” in

gioco.– Concentrarsi più che sul Passato, sul Presente e sul

Futuro.– Passare dall'Impossibile al Possibile.– Passare dal “Desiderio personale” al “Desiderio

comune”– Sapere riconoscere le differenze e valorizzarle

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Riconciliazione

• Farla precedere da una valorizzazione delle persone

• Serve riconoscere le sofferenze dell’altro• Dovrebbe derivare da un esame di

coscienza scaturito da domande comuni che mettono in evidenza le contraddizioni

• Le domande dovrebbero sorgere in maniera non personale, soprattutto dall’esperienza educativa

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E poi …

• E’ meglio cominciare in situazioni meno complesse per imparare efficacemente l’uso degli strumenti e per evitare diffidenze e blocchi.

• Lo scambio di esperienze e la riflessione su di esse è la migliore autoformazione.

• Con l’esperienza si possono anche inventare nuovi strumenti per la facilitazione dei processi decisionali

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Mini bibliografia

• Martin JelfsTecniche di animazionePer la coesione nel gruppo e un'azione sociale non-violenta

LDC Editrice

• AAVVPercorsi di formazione alla nonviolenzaViaggio in training

Satyagraha editrice