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PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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REVI - SIONE
DATA
REDATTO
VERIFICATO
APPROVATO
* Gruppo di Lavoro
GRAP
Alessandro Selbmann __________________
Raffaela Napoli
__________________
Roberto Riccardi __________________
Nicoletta Salvatori
__________________
Franco Bifulco __________________
Dirigenti di UU.OO. e di Dipartimenti interessati,
Specialisti
Direttore Pronto Soccorso Delegato Adriano Addobbati ___________________
R.L.S. (consultazione)
_______________________
Direttore Sanitario
Aziendale
Marina Cerimele
_______________
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INDICE Gruppo di lavoro pag. 3 Premessa pag. 4 Scopo / Obiettivo pag. 5 Ambito / campo di applicazione pag. 6 Responsabilità - Matrice della responsabilità pag. 7 Contesto operativo pag. 8 Criticità riscontrate nell’ organizzazione pag. 8 Descrizione delle azioni pag. 9 Conclusioni pag. 11 Bibliografia pag. 12 Allegati: pag 13
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GRUPPO DI LAVORO Cognome e nome
UU.OO. Qualifica
Addobbati Adriano Pronto Soccorso Medico Angelini Daniele Pronto Soccorso Medico Aniceti Silvia Saio Coordinatrice Infermiere Cirica Mirco Pronto Soccorso Infermiere Coccia Fabrizio Pronto Soccorso Infermiere Cuboni Marco Saio Coordinatore Infermiere Gallina Linda Pronto Soccorso Infermiere Ginebri Luigi Pronto Soccorso Infermiere Martini Paola Pronto Soccorso Coordinatrice Infermiere Mammolo Tania Pronto Soccorso Infermiere Pacelli Donatella Pronto Soccorso Infermiere Patassini Andrea Pronto Soccorso Infermiere Ricci Elisa Pronto Soccorso Infermiere Schirra Giulietta Pronto Soccorso Infermiere Schweigl M.Theresia Pronto Soccorso Infermiere Vacca Desolina Pronto Soccorso Infermiere Vitali Rocco Pronto Soccorso Infermiere Zocchi Fabrizio Pronto Soccorso Infermiere
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PREMESSA Il sistema di triage è uno strumento organizzativo rivolto al governo degli accessi non programmati a un servizio per acuti 1 Il triage è ormai da molti anni una funzione essenziale nei Dipartimenti d’Emergenza-Urgenza perché il sovraffollamento non governabile di queste strutture ha reso necessario adottare tecniche che permettessero di identificare, fra i molti pazienti, coloro che necessitavano di cure immediate. Mediante le tecniche di triage è perciò possibile stabilire quali pazienti debbano essere inviati per primi nell’area di trattamento. Stabilire la priorità d’accesso all’area di trattamento non significa porre una diagnosi, ma individuare quale pazienti hanno bisogno di cure immediate e quali possono attendere la valutazione medica senza correre alcun rischio.2 Con l’introduzione delle prime linee guida sul triage (G:U: 17 maggio 1996, in attuazione a quanto previsto dal D.P.R. 27 marzo 1992 per il sistema di emergenza e urgenza) viene affermato che all’interno del Dipartimento Emergenza e Accettazione deve essere prevista la funzione di triage; il provvedimento di legge recita “… tale funzione è svolta da personale infermieristico adeguatamente formato, che opera secondo protocolli prestabiliti dal dirigente del servizio.3 Inoltre sono state emanate successivamente specifiche linee guida per il triage intraospedaliero dove si specifica che la “….funzione di triage deve essere attivata in tutte le unità operative di pronto soccorso-accettazione, purché correlata al numero di accessi…..”4.
1 Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica: McGraw-Hill, Milano, 5° edizione 2008 pag 144 2 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 44 3 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 35 4 Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica: McGraw-Hill, Milano, 5° edizione 2008 pag 139
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SCOPO / OBIETTIVO Lo scopo della presente procedura operativa è quello di definire e uniformare le modalità del processo di triage rivolto a tutti gli utenti che accedono al U.O.C di Pronto Soccorso dell’Ospedale Belcolle. Il processo di triage consente l’ingresso alla sala visita di tutti i pazienti che accedono al pronto soccorso secondo criteri di priorità che garantiscono l’accesso immediato alle cure in base alla gravità delle condizioni del paziente.5 Obiettivi specifici Gli obiettivi da conseguire con l’attivazione del processo di triage sono:
• Ridurre al minimo possibile il ritardo nell’intervento sul paziente urgente e attribuire a tutti i pazienti un codice di priorità che gradui l’acceso alle cure mediche in relazione alla potenziale gravità e urgenza
• Regolare il flusso dei pazienti e mantenere l’efficienza complessiva della struttura di Pronto Soccorso6
5 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 35 6 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 24
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AMBITO / CAMPO DI APPLICAZIONE Tale procedura operativa viene applicata a tutti gli utenti che si rivolgono al servizio di Pronto Soccorso dell’ ospedale Belcolle. Il triage deve essere svolto da un infermiere esperto e specificatamente formato, sempre presente nella zona di accoglimento del pronto soccorso e in grado di considerare i segni e sintomi del paziente per identificare condizioni potenzialmente pericolose per la vita e determinare un codice di gravità per ciascun paziente al fine di stabilire le priorità di accesso alla sala visita medica. ”7. Con l’introduzione delle prime linee guida sul triage (G.U. 17 Maggio 1996, in attuazione a quanto previsto dal D.P.R. 27 Marzo 1992 per il Sistema di Emergenza e Urgenza) deve essere prevista la funzione di triage., e a tal proposito la legge recita” … tale funzione e’ svolta da personale infermieristico adeguatamente formato, che opera secondo protocolli prestabiliti dal Dirigente del servizio”. Successivamente le linee guida sul triage dell’Atto di intesa Stato-Regioni del gennaio 20018 stabiliscono alcuni requisiti di base per gli infermieri che svolgono attività di triage:
• Diploma di infermiere, che secondo la normativa attuale corrisponde alla laurea di primo livello in infermieristica o in titoli a essa equipollenti (diploma universitario in scienze infermieristiche, diploma di infermiere professionale) e nell’abilitazione professionale alla professione di infermiere;
• Almeno 6 mesi di esperienza lavorativa in Pronto Soccorso; • Corsi di addestramento nel supporto vitale di base, anche pediatrico; • Conoscenza delle procedure del sistema organizzativo del servizio; • Corsi di psicologia comportamentale, di organizzazione del lavoro e di conoscenza di
tecniche relazionali.9
7 Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica: McGraw-Hill, Milano, 5° edizione 2008 pag 144 8 Atto di Intesa Ministero della salute - Conferenza Stato-Regioni, G.U. n. 285, 7 dicembre 2001 9 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 36
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Matrice delle Responsabilità
R: responsabile azione C: collaboratore
Attori
Elabora- zione
Verifica
Approva-zione
Informa- zione
Applica-zione
Controllo operativo
Segnala- zione
criticità
Revisione Procedura
Gruppo di
Lavoro
R
R
Dirigente U.O. o
Dipartim.
R
R
R
R
Coord. U.O.
C
R
R
Operatori
R
R
GRAP
R
Direttore Sanitario Aziendale
R
Fase progettuale Fase operativa Proposta
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IL CONTESTO OPERATIVO Nel pronto soccorso dell’ospedale Belcolle il modello triage utilizzato è quello globale. Tale metodologia prevede che l’infermiere in base al sintomo/problema che il paziente presenta, sia in grado di valutare il paziente e le sue necessità di assistenza e stabilire le priorità di accesso. CRITICITÀ RISCONTRATE NELLA ORGANIZZAZIONE :
1. Strutturali e logistiche: • spazio limitato per pazienti barellati • unica postazione monitorizzata • sala di attesa alle spalle dell’infermiere di triage • la porta dell’area triage risulta l’unico accesso al pronto soccorso • difficoltà a garantire la privacy • locali inadeguati ai rispondere ai bisogni primari
2. Elevato turn-over del personale infermieristico 3. Mancanza di percorsi con le UO specialistiche nella gestione dei casi meno gravi(codici
verdi e bianchi) per rispettare i tempi di attesa delle linee guida regionali 4. Rivalutazione dei casi codificati (la presenza di un solo infermiere non riesce a garantire
sempre l’ultimo punto del processo di triage) 5. Formazione e aggiornamento del personale sanitario (in riferimento all’Atto di Iintesa
del Ministero della Salute conferenza stato regioni G.U. n 285 7 dicembre 2001 alle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria G.U. 17 maggio 1996 e alla conferenza stato regione 2003 si evidenzia allo stato attuale una carenza formativa in riferimento alle norme sopra citate)
6. Difficoltà alla manutenzione e a reperire ausili sanitari
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DESCRIZIONE DELLE AZIONI
Azione Motivazione
Situazione A Codifica dei pazienti che arrivano con mezzi di soccorso
1. Presa in carico del paziente: osservazione con valutazione visiva
Ciò permette di rilevare condizioni pericolose per la vita del paziente (codice rosso per cui il paziente entra immediatamente in sala visita)
2. Trasferimento del paziente dall’ausilio dei mezzi di soccorso all’ ausilio appropriato del pronto soccorso
Ciò permette di ottimizzare l’utilizzo degli ausili a disposizione in rapporto alle necessità dello stato di salute del paziente
3. Espletamento procedura amministrativa quando possibile dietro presentazione del documento di riconoscimento
Ciò garantisce il corretto inserimento dei dati anagrafici acquisiti
4. Valutazione soggettiva Intervista al paziente o ad eventuali accompagnatori o personale del soccorso
Permette di determinare: � sintomo principale � evento presente � dolore � sintomi associati � anamnesi
5. Valutazione oggettiva: � rilevazione parametri vitali � ricerca specifica di informazioni che
possono derivare da un esame localizzato sul distretto corporeo interessato, dal sintomo principale
Permette di confermare o smentire, attraverso la rilevazione dei dati obiettivi, l’ipotesi che ci si è posti con l’individuazione del sintomo principale
6. Assegnazione del codice di priorità Attribuzione del codice per dare una priorità di acceso alla visita
7. Informare sul codice colore assegnato Ciò mette il paziente al corrente del codice di priorità attribuito
8. Informare la persona assistita sui tempi di attesa presunti
Ciò garantisce una corretta informazione all’utenza sui tempi di attesa per ridurre l’ansia del paziente e lo stress dell’infermiere deputato al triage
9. Rivalutazione ad intervalli predefiniti o in relazione al codice di priorità assegnato(vedi allegato 2)o relativamente alle condizioni di salute o alla patologia presente
Mantiene un adeguato codice di priorità ai pazienti in attesa
Situazione B Codifica dei pazienti inseriti sul sistema
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informatico Gipse dall’infermiere di accoglienza
1. Chiamata del paziente inserito in accoglienza in
attesa di codifica definitiva
Ciò permette di espletare il processo di triage
2. Valutazione soggettiva Intervista al paziente o ad eventuali accompagnatori o personale del soccorso
Permette di determinare: � sintomo principale � evento presente � dolore � sintomi associati � anamnesi
3. Valutazione oggettiva: � rilevazione parametri vitali � ricerca specifica di informazioni che
possono derivare da un esame localizzato sul distretto corporeo interessato,dal sintomo principale
Permette di confermare o smentire, attraverso la rilevazione dei dati obiettivi, l’ipotesi che ci si è posti con l’individuazione del sintomo principale
4. Assegnazione del codice di priorità
Attribuzione del codice per dare una priorità di acceso alla visita
5. Informare sul codice colore assegnato Ciò mette il paziente al corrente del codice di priorità attribuito
6. Informare la persona assistita sui tempi di attesa presunti
Ciò garantisce una corretta informazione all’utenza sui tempi di attesa per ridurre l’ansia del paziente e lo stress dell’infermiere deputato al triage
7. Rivalutazione ad intervalli predefiniti o in relazione al codice di priorità assegnato(vedi allegato)o relativamente alle condizioni di salute o alla patologia presente
Mantiene un adeguato codice di priorità ai pazienti in attesa (valutazione soggettiva e oggettiva)
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CONCLUSIONI: L’infermiere è la figura centrale e regolatrice del flusso del pronto soccorso, svolge funzioni diverse da una semplice accettazione amministrativa. Oltre a un peculiare patrimonio di competenze professionali, deve avere una sensibilità non comune, disponibilità al dialogo, capacità di risolvere in positivo anche le inevitabili situazioni di disagio che si possono creare in un’attività certamente non facile. Alcuni tipi di pazienti richiedono specifiche attenzioni e possibilmente una corsia preferenziale, come i bambini con pianto insistente, i portatori di handicap, i soggetti in evidente etilismo acuto, i pazienti aggressivi e potenzialmente violenti. La decisione di triage è il risultato finale,quindi, di un processo di valutazione e raccolta dati attuato dall’infermiere addetto al triage dal quale è richiesta una formazione specifica, un’esperienza specifica nel settore e l’adozione di protocolli condivisi. Tale procedura si e’ resa necessaria al fine di uniformare i comportamenti degli operatori di triage in linea con il sistema di triage Modello Lazio e adattarlo alla realta’ dell’ U.O.C.di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Belcolle.In questo modo si cerca di superare la logica della lista d’attesa basata sull’ordine di arrivo, cercando di evitare che le urgenze “minori” possano avere la precedenza su quelle “maggiori”.
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BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA: 1. Atto di Intesa Ministero della salute - Conferenza Stato-Regioni, G.U. n. 285, 7 dicembre 2001 2. Benci L. Aspetti giuridici della professione infermieristica: McGraw-Hill, Milano, 5° edizione
2008. 3. Benci L., Manuale giuridico professionale per l’esercizio del nursing, Mc Graw-Hill, Milano,
1998. 4. Casati M., La documentazione infermieristica, Mc Graw-Hill, Milano, 1999. 5. Codice deontologico dell’infermiere, 1999. 6. Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196
7. DM 739/94 “Regolamento concernente l’individuazione del profilo professionale dell’infermiere”.
8. Gamba D.V., Linee di orientamento alla lettura del codice deontologico degli infermieri, a cura del Comitato Centrale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI.
9. GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010. 10. Gruppo “Triage Lazio” Il triage Ospedaliero Consultazione rapida dell’attribuzione del codice
colore. Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica 11. Legge 42/99 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie”. 12. Linee guida sul Sistema di emergenza sanitaria, in “Atto di Intesa Stato-Regioni”, G.U. 17
maggio 1996, punto 3, funzione di triage.
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13. Lusignani M., Mangiacavalli B., Casati M., Infermieristica generale e organizzazione della
professione, Masson, Milano, 2000. 14. Rodriguez D., La responsabilità e il triage infermieristico, Scenario 1999; Vanzetta M., Vallicella F. L’operatore socio sanitaria manuale per la formazione Mc Graw-Hill, Milano, 4° edizione 2008 ALLEGATO 1:
10 GFT Gruppo Formazione Triage Infermieristico, Mc Graw Hill, Milano, 3° edizione 2010 pag 78
PROCESSO DI TRIAGE10
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. Algoritmo di sintesi del processo di triage 11
11 Gruppo “Triage Lazio” Il triage Ospedaliero Consultazione rapida dell’attribuzione del codice colore. Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica pag 8
PUNTO 1 Osservare il paziente – Valutazione visiva
VALUTAZIONE SULLA PORTA
PUNTO 2 Determinare il sintomo principale e attuare la prima valutazione
RACCOLTA DATI Valutazione soggettiva definizione del problema o formulazione delle ipotesi
PUNTO 3 Attuare la valutazione finalizzata al sintomo
principale, ottenere i dati soggettivi relativi alle condizioni presenti, completare la valutazione oggettiva
Valutazione oggettiva
PUNTO 4 Considerare il peggiore quadro possibile, formulare ipotesi e raccogliere dati per restringere il campo delle possibilità Considerare le condizioni presenti, le possibili complicanze, il flusso di pazienti e le risorse disponibili
Conferma, smentita o migliore definizione del sintomo principale e confermare il sintomo principale
PUNTO 5 Assegnare il codice di priorità DECISIONE DI TRIAGE PUNTO 6 Rivalutare e riassegnare il codice di priorità se
necessario RIVALUTAZIONE
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ALLEGATO 2
ASSEGNAZIONE CODICE COLORE
Codice rosso ? Sala emergenza
Raccolta dati
Codice rosso Sala emergenza
Valutazione sulla porta
Funzioni vitali esame fisico
Codice rosso
Attribuzione codice colore
Paziente in attesa
Sala emergenza
Rivalutazione
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Per i codici di priorità si utilizzano i codici colore perché più immediati, meglio comprensibili e visibilmente efficaci.
CODICE ROSSO (Emergenza)
Assegnato ai pazienti in pericolo di vita, in cui vi è la compromissione di una delle tre funzioni vitali (respiro, circolo, coscienza).
L’accesso in sala visita è immediato!
CODICE GIALLO (Urgenza) Viene assegnato ai pazienti in potenziale pericolo di vita per cui vi è possibile il cedimento di una delle funzioni vitali. E’ necessaria una rivalutazione del paziente dopo 15 minuti
L’accesso in sala visita è intorno ai 20 minuti.
CODICE VERDE I pazienti hanno bisogno di una prestazione medica differibile, ossia non presentano compromissione dei parametri vitali. L’accesso alle sale visita avviene dopo i codici rossi e gialli. E’ necessaria una rivalutazione ogni 60 minuti.
Il tempo di attesa è di 60 –120 minuti.
CODICE BIANCO I pazienti richiedono prestazioni sanitarie per cui sono previsti percorsi extraospedalieri (medico di famiglia, ambulatori specialistici, consultori etc) E’ necessaria una rivalutazione a richiesta
L’accesso agli ambulatori avviene dopo i codici rossi, gialli e verdi.
ALLEGATO 3 SCALE DI VALUTAZIONE
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GLASGOW COMA SCALE (GCS) 12
A. Apertura occhi Spontanea 4 Agli stimoli verbali 3 Solo al dolore 2 Assente 1
B. Risposta verbale Orientata e appropriata 5
Confusa 4 Parole inappropriate 3 Parole incomprensibili 2 Assente 1
C. Risposta motoria Obbedisce al comando 6 Localizza al dolore 5 Si retrae in risposta al dolore 4 Flette in risposta al dolore 3 Estende in risposta al dolore 2 Assente 1
SCALA DI GRAVITA’ DEL DOLORE 13
12 Gruppo “Triage Lazio” Il triage Ospedaliero Consultazione rapida dell’attribuzione del codice colore. Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica pag 9 13 Gruppo “Triage Lazio” Il triage Ospedaliero Consultazione rapida dell’attribuzione del codice colore. Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica pag 9
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ALLEGATO 4 14 Gruppo “Triage Lazio” Il triage Ospedaliero Consultazione rapida dell’attribuzione del codice colore. Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica pag 13,15,17
Durata in ore
36
6
0
1 2 3
4 5 6 7
8 9 10 Entità
PARAMETRI VITALI 14
1˚ LIVELLO
2˚ LIVELLO 2˚ LIVELLO
2˚ LIVELLO
1˚ LIVELLO 1˚ LIVELLO
1˚ LIVELLO
1˚ LIVELLO 3˚ LIVELLO
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Parametri alterati nel codice rosso nell’adulto PAS < 90 mmHg o ≥ 250 mmHg PAD ≥ 130 mmHg FC ≤ 40 b/m o ≥ 160 b/m FR < 10 atti/min o ≥ 34 atti/min
GCS < 12 SpO2 < 86% TC < 35°
Parametri vitali alterati nel codice giallo nell’adulto PAS > 180 mmHg e < 250 mmHg PAD ≥ 120 mmHg e < 130 mmHg FC > 40 e < 60 b/m; > 110 e
< 160 b/m + aritmia FR 25-33 atti/min
GCS 12-14 SpO2 86-90 % TC 35-35,5°C e > 39,5°C
Scala del dolore Grado > 3
Parametri vitali alterati nel codice verde nell’adulto
PAS 90-180 mmHg PAD <120mmHg FC 60-110 b/m FR 10-24 atti/min
GCS 15 SpO2 > 90 ≤99 % TC ≥35,5 e < 39,5
ALLEGATO 5
DOLORE TORACICO TIPICO
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DEFINIZIONE : dolore oppressivo precordiale con irradiazione al giugolo, alla spalla sinistra alla mandibola, associata a sudorazione algida. E’ sempre giallo per definizione. E’ ROSSO SE: ALLEGATO 6
CODICE GIALLO
CODICE ROSSO SI
• Dispnea (FR < 10 o > 30 • Sat O2 < 86 % in AA • Cianosi • Segni di shock Pas < 90 • Bradi/tachicardia (FR < 40 o > 150/min)
NO
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DEFINIZIONE : dolore puntorio o che cambia con il movimento, gli atti respiratori o con la digito pressione, a localizzazione non caratteristica. ALLEGATO 7
DOLORE TORACICO ATIPICO
DISPNEA
• Alterazione paramentri vitali da codice giallo
• TC > 38˚
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
SI
NO
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DEFINIZIONE :Fame d’aria sensazione di respirazione difficoltosa associata o meno a qualunque tipo di difficoltà oggettiva della ventilazione ALLEGATO 8 DOLORE ADDOMINALE
• Alterazione dello stato di coscienza (GCS 10-13) • FR ≥ 25 e ≤ 34/ min • Sat O2 86 – 92 % • Rumori respiratori udibili • Ortopnea obbligata • Stato di agitazione • Emoftoe + 1 degli altri sintomi
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
NO
SI
NO
• FR < 10 o > 34 atti/min • Segni di compromissione vie aeree (disfonia,
russam., stridor, etc.) • Impossibilità a formulare frasi compiute • Sat O2 < 86 % in AA • Sat O2 < 90 % associata a FC < 40 o > 130/ min • Segni di shock • Alterazione stato di coscienza (GCS ≤ 9)
CODICE ROSSO
SI
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DEFINIZIONE: dolore che interessa le regioni addominali dal diaframma alla pelvi comprese le regioni posteriori, a genesi non traumatica.
Orbite infossate٭ •• Lingua asciutta • Pliche cutanee • Oliguria
ALLEGATO 9
• Segni di shock • Massa addominale pulsante • Addome resistente alla palpazione (addome acuto)
CODICE ROSSO
SI
NO
• Dolore severo (3° livello) • Insorgenza improvvisa • Diarrea marcata con segni di disidratazione٭ • Vomito persistente • Febbre > 38˚ C
CODICE GIALLO
NO
SI
CODICE VERDE
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ALLEGATO 10
EMORRAGIE DIGESTIVE (EMATEMESI, MELENA, RETTORRAGIA)
Alterazione parametri vitali da codice rosso Segni di shock Emorragia in atto
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
• Alterazione parametri vitali da codice giallo
• Ematemesi recente (24 h) • Melena in atto • Rettorragia recente (riferita)
• Alterazione parametri vitali da codice verde
• Sanguinamento rettale anamnestico minimo
CODICE VERDE
SI
SI
SI
NO
NO
• Alterazione parametri vitali da codice rosso
• Segni di shock • Emorragia in atto
SI
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DEFINIZIONE SINCOPE:perdita di coscienza dovuta a ipoperfusione cerebrale globale transitoria, caratterizzata da rapida insorgenza, breve durata e completo spontaneo recupero. PRE-SINCOPE: è la sensazione di debolezza marcata, annebbiamento visivo, confusione mentale, imminente perdita di coscienza, senza tuttavia perdita completa del contatto con l’ambiente circostante ALLEGATO 11
SINCOPE
• Alterazione parametri vitali da codice rosso
• Dxt < 40 mg⁄dl
CODICE ROSSO
• Alterazione parametri vitali da codice giallo
• Sincope insorta durante o dopo uno sforzo CODICE GIALLO
CODICE VERDE
SI
SI
NO
NO
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DEFINIZIONE : una falsa sensazione di rotazione del proprio corpo (vertigine soggettiva), o della testa, oppure degli oggetti dell’ambiente circostante (vertigine oggettiva). E’ sempre verde per definizione: ALLEGATO 12
PAZIENTE CON VERTIGINE
• Cefalea severa (3° livello) • Grave ipertensione arteriosa (PAS >
230 o PAD > 130 mmHg) • Vomito persistente
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
NO
SI
• Se vertigini presenti da 36 ore con parametri vitali nella norma
• riferito
NO
CODICE BIANCO
SI
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Per questa condizione patologica non è prevista l’attribuzione del codice colore bianco ALLEGATO 13
PAZIENTE CON DISTURBI NEUROLOGICI
• Alterazione dei parametri vitali da codice rosso • Crisi convulsiva in atto o fase post critica • Cefalea acuta con deficit neurologici (ad insorgenza
acuta)
• Deficit neurologico insorto tra 4 e 24 ore • Disturbi del linguaggio (atassia disartria) • Disturbi visivi associati a vomito e/o cefalea • TC > 38°C
• Deficit neurologico insorto oltre le 24 ore precedenti CODICE VERDE
CODICE GIALLO
CODICE ROSSO
SI
SI
SI
NO
NO
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Segni di allarme (S.A.)٭ ALLEGATO 14
CEFALEA NELL’ADULTO
• Parametri vitali alterati da codice rosso • Almeno un S.A. ٭
• Parametri vitali alterati da codice giallo • Episodio con caratteristiche e modalità
diverse dai precedenti o 1° episodio • Febbre • Vomito • Dolore severo (3° livello)
• Cefalea in cefalagico noto con caratteristiche costanti
• Processi infiammatori noti (es. sinusite, nevralgia del trigemino)
• Dolore lieve o moderato(1°-2° livello)
• Primo episodio di cefalea severa ad insorgenza improvvisa • Diversa modalità di insorgenza in un paziente cefalalgico noto • Esordio od esacerbazione a seguito di sforzi fisici • Alterazione dello stato di coscienza • Segni neurologici focali e/o di irritazione meningea • Ipertermia • Vomito a getto non correlato all’assunzione dei cibi
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
SI
SI
SI
NO
NO
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ALLEGATO 15
DISTURBI GENITO-URINARI
• Dolore scrotale acuto monolaterale con tumefazione, entro 1-2 ore
• Ritenzione acuta di urina >12h • Dolore reno-uretrale severa • Ematuria macroscopica in atto • Febbre ≥ 38˚C associata a stranguria,
disuria ed ematura
• Dolore vescico-uretrale con disuria e pollachiuria
• Parafimosi • Ematuria anamnestica
CODICE BIANCO
CODICE VERDE
CODICE GIALLO
CODICE ROSSO
SI
SI
SI
NO
NO
NO
SI
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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ALLEGATO 16
TRIAGE OSTETRICO-GINECOLOGICO
Perdite ematiche abbondanti in atto: • associate a dolore addominale • associate a febbre elevata • in età puberale o in gravidanza anche non
certa o puerperio Dolore addominale o pelvico violento
• anche in assenza di perdite ematiche • con pallore, sudorazione algida, ipotensione • con febbre elevata associata a brivido
Perdite ematiche moderate in atto: • in gravidanza anche o presunta • con contrazioni uterine • in età avanzata
• Algie pelviche, dismenorrea • Perdite ematiche minime o lievi in atto
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
CODICE BIANCO
NO
NO
NO
SI
SI
SI CODICE VERDE
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ALLEGATO 17
TRAUMA CRANICO
• Dinamica evento • GCS <9 • Parametri da Codice Rosso • Otorragia, Rinorrea, Rinorragia e Otorrea • Frattura repressa del cranio • Vaste ferite sanguinanti dello Scalpo • Età > 55anni < 5 + 1 condizione precedenti
CODICE ROSSO
SI
NO
• Dinamica evento • GCS 9/12 • Età <5 >55 anni • Trauma cranico con perdita di coscienza • Cefalea e vomito • -Stato di agitazione
CODICE GIALLO
SI
NO
• Dinamica evento • Parametri da Codice Verde • GCS 13/15 • Epoca del trauma > 12h
SI
CODICE VERDE
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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VALUTAZIONE: A-B-C-D-E SEMPRE, Per questa condizione patologica non è prevista l’attribuzione del codice colore verde ALLEGATO 18
TRAUMA GRAVE-POLITRAUMA
• Parametri da Codice Rosso • Dinamica dell’evento • Età • Ferite penetranti • Fratture multiple ossa lunghe • Amputazione di un arto • Ustione estesa (Testa, Faccia, Tronco, Addome
e Arti)
CODICE ROSSO
SI
NO
• Parametri da Codice Giallo • Dinamica dell’evento • Età <5 >55 anni • Amputazione parziale di un arto • Ferite profonde degli arti senza alterazioni dei
P.V.
CODICE GIALLO
SI
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ALLEGATO 19
TRAUMA MINORE
• Contusione con o senza sospetta frattura di piccoli segmenti ossei entro le 24h
• Abrasioni o ferite lacero contuse CODICE VERDE
• Escoriazioni o ferita superficiale da oltre 24h
• Traumi osteo-articolari senza sospetto di frattura oltre 24h
CODICE BIANCO
SI
SI
NO
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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ALLEGATO 20
URGENZE OFTALMICHE
• Ferite palpebrali e/o bulbari gravi penetranti • Lesioni gravi da contatto con sostanze
irritanti/causticanti da meno 12 ore
• Grave diminuzione del visus improvvisa da meno di 48 ore
• Contusioni gravi con eventuale ematoma e/o edema
• Estese ustioni oculari da meno di 12 ore
• Diminuzione del visus da più di 48 ore • Disturbi del visus • Contusioni lievi e abrasioni corneali • Ferite palpebrali lievi • Edema palpebrale esteso • Lesioni minore da sospetto corpo estraneo
• Iperemie congiuntivali con bruciore prurito lacrimazioni e secrezioni
CODICE GIALLO
CODICE ROSSO
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
CODICE BIANCO
CODICE VERDE
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ALLEGATO 21
ATTRIBUZIONE CODICE COLORE 0/16 ANNI
• Convulsioni in atto • GCS < o = a 8 • Rigidità nucale • FR > 60 atti <15 atti/min (neonato >80 atti/min) • Cianosi a riposo (spo2 < 90%) • Agitazione psicomotoria • FC >180 <80 fino a 5 anni • FC >160 <60 in pz >5 anni • PAS <60 <6 anni • PAS <90 >6 anni • Apnea >10sec • Grave disidratazione • Glicemia <40 >300 mg/dl • -Febbre 39°c + 1 dei sintomi precedenti
• Rif. Convulsioni entro le 12h • GCS 9/12 • FC >180 (fino a 5 anni) • FC >160 >5 anni • FR > 40-60 (60 neonato) • Spo2 <94%
• Rif. Convulsioni oltre le 12h • Febbre =< 38°c • Esantema
SI
SI
SI
NO
NO
CODICE VERDE
CODICE GIALLO
CODICE ROSSO
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ALLEGATO 22
CARATTERISTICHE , SEGNI E SINTOMI DELLE USTIONI
USTIONI NELL’ADULTO E NEL BAMBINO
• Parametri Vitali da codice rosso • Superficie corporea coinvolta oltre 20% (a
prescindere dal grado • Superficie inferiore al 20% ma con 1 dei
seguenti elementi: -età < 3 o > 60 anni -ustione profonda (II e III grado) oltre 10% -presenza di malattie o altri traumi, localizzazione viso, collo, perineo,ustione vie respiratorie
• Ustioni da folgorazione o chimiche a prescindere dal grado e dall’estensione
• Parametri vitali da codice giallo • Superficie coinvolta fra il 20 ed il 10% di I
grado • Superficie inferiore al 10% ma con
coinvolgimento di mani, volto e perineo • Entità dolore 7-10
• Superficie coinvolta < 10% senza coinvolgimento di mani, volto e perineo
• Entità dolore < 7
• Superficie coinvolta < 10% da oltre 24/h
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
CODICE BIANCO
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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I grado Interessano gli strati più superficiali dell’epidermide
• Eritema urente, scompare alla pressione • Edema • Dolore ++++ • Guarigione spontanea in 2-8 giorni
II grado In base alla profondità si divide: 1. Superficiale 2. Profondo
Superficiale • Eritema ed edema • Flittene • A volte escare superficiali • Dolore +++ • Guarigione spontanea in 10-12 giorni
Profondo • Derma iperemico • Depositi biancastri di fibrina • Frequenti complicanze infettive • Aree di granulazione e riepitelizzazione • Dolore ++ • Guarigione in 25-30 giorni con cicatrice
III grado Distruzione della cute e, nei casi più gravi, anche del sotto cute e dei tessuti profondi, che si presentano devitalizzati e carbonizzati
• Distruzione di cute e tessuti profondi • Necrosi con escara di aspetto variabile • Dolore + • Andamento della guarigione in rapporto
al tipo di lesione (per lo più necessita di riparazione chirurgica)
ALLEGATO 23
13% 13% Arto inferiore
1% 1% Genitali
18% 18% Superficie
posteriore del
tronco
18% 18% Superficie
anteriore del
tronco
9% 9% Arto superiore
9% 19% Testa
Adulto Bambino
REGOLA DEL 9
Bambino Adulto
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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L’elenco delle sostanze ad alta tossicità è molto ampio, pertanto la loro identificazione avviene per esclusione di quelle a bassa tossicità di seguito riportate
Sostanze a bassa tossicità
• Farmaci: pillola contraccettiva, vitamine, mercurio del termometro, antiacidi, glicerina, vasellina, fermenti lattici, enzimi digestivi, granuli deidratanti
• Cosmetici: talco, cipria, polveri da trucco, ombretti, mascara, matite, rossetto, dentifricio, fondotinta, latte detergente, creme e gel per capelli e viso, cerette a strappo, polveri adesive per dentiere
• Cancelleria: inchiostro matita, gessi, pastelli, acquarelli, tempere, lucidi da scarpe, candele e lumini, cerini e fiammiferi (fino a 10)
ALLEGATO 24
INTOSSICAZIONI
• Parametri alterati da codice rosso • Dispnea, cianosi, rumori respiratori udibili • Depressione del sensorio (coscienza) • Agitazione psicomotoria • Donne in gravidanza (in caso di intossicazione
da sostanze ad alta tossicità o sconosciute)
• Parametri vitali da codice giallo • Sostanze non comprese nell’elenco delle
sostanze a bassa tossicità • Donne in gravidanza (in caso di intossicazione
da sostanze a bassa tossicità)
• Sostanze dell’elenco a bassa tossicità
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
CODICE VERDE
SI
SI
SI
NO
NO
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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VERIFICA DELLA PROCEDURA:
PAZIENTE PSICHIATRICO
• Parametri vitali alterati da codice rosso • Agitazione con aggressività • Trattamento sanitario obbligatorio • Tentato suicidio
CODICE ROSSO
CODICE GIALLO
• Parametri vitali alterati da codice giallo • Agitazione non controllabile da eventuale
accompagnatore • Alterazioni deliranti del pensiero • Allucinazioni • Rischio di suicidio
• Agitazione controllabile da eventuale accompagnatore
• Fobia o panico controllabile
CODICE VERDE
SI
SI
SI
PROCEDURA PER L’ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI PRIORITA’ IN PRONTO SOCCORSO COB
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APPROVAZIONE DELLA PROCEDURA: Dott. CONTROLLO STATO DO APPLICAZIONE PROCEDURA: