Principi di riprogettazione ergonomica e la gestione del ... · Ergonomia della Postura e del...
Transcript of Principi di riprogettazione ergonomica e la gestione del ... · Ergonomia della Postura e del...
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 1
STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E
Principi di riprogettazione ergonomica e lagestione del rischio da sovraccaricobiomeccanico nelle aziende produttive
Relatore: Marco PLACCI
Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento – EPM – MilanoUniversità degli Studi di Udine e Trieste
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Unità di RicercaErgonomia della Postura
e del Movimento
Convenzione ai fini di ricerca tra Enti Pubblici:
Fondazione IRCCS Ca’ Granda PoliclinicoFondazione IRCCS Don Carlo Gnocchi-ONLUS
Università degli Studi di Milano
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 2
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
www.epmemiliaromagna.it
Facebook/ EPM IES
marcoplacci.postilla.it
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
NIOSH 1997National Institute of Occupational Safety and Health
Fattore di rischioForte
evidenza(+++)
Evidenza(++)
Insuff.Evidenza
(+/0)Sollevamenti +++Posture incongrue ++Lavoro fisico pesante ++Vibrazioni Whole Body +++Posture fisse +/0
Fattore di rischioForte
evidenza(+++)
Evidenza(++)
Insuff.Evidenza
(+/0)Sollevamenti +++Posture incongrue ++Lavoro fisico pesante ++Vibrazioni Whole Body +++Posture fisse +/0
Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischio( dati confermati dalla National Accademy 2001)
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 3
STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E
Titolo VI - D.Lgs. n.81/08Attuazione della
Direttiva 90/269/CE“MOVIMENTAZIONE DEI
CARICHI”
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Art. 167 - Campo di applicazione2. Ai fini del presente titolo, s’intendono:a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di
trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o piùlavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre,spingere, tirare, portare o spostare un carico, che,per le loro caratteristiche o in conseguenza dellecondizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischidi patologie da sovraccarico biomeccanico, inparticolare dorso-lombari;
b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologiedelle strutture osteoarticolari, muscolotendinee enervovascolari.
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 4
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoroa) organizza i posti di lavoro in modo che detta
movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;
b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, lecondizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro inquestione tenendo conto dell' ALLEGATO XXXIII;
c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto inparticolare dei fattori individuali di rischio, dellecaratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenzeche tale attività comporta, in base all' ALLEGATO XXXIII;
d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cuiall'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e deifattori individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII.
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
NOVITA’:VIENE INSERITO IL COMMA 3 RELATIVO ALLE NORME TECNICHE
3. LE NORME TECNICHE
costituiscono criteri di riferimento
per le finalità del presente articolo edell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli
altri casi si può fare riferimento alle buoneprassi e alle linee guida.
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 5
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
u) «norma tecnica»: specifica tecnica, approvata e pubblicata daun'organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da unorganismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non siaobbligatoria;v) «buone prassi»: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativavigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate apromuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischie il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni,dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL),dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagliorganismi paritetici di cui all'articolo 51, validate dalla Commissione consultivapermanente di cui all'articolo 6, previa istruttoria tecnica dell'ISPESL, che provvede aassicurarne la più ampia diffusione;
z) «linee guida»: atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativain materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall'ISPESL edall'INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
NORME TECNICHE ; BUONE PRASSI; LINEE GUIDA
Definizione da art. 2 D.Lgs. 81/08
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ALLEGATO XXXIII:
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHILa PREVENZIONE DEL RISCHIO di patologie
da sovraccarico biomeccanico, in particolaredorso-lombari, connesse alle attività lavorative di
movimentazione manuale dei carichi
DOVRÀ CONSIDERARE, IN MODOINTEGRATO,
il complesso degli elementi di riferimento e deifattori individuali di rischio riportati nel presente
allegato.
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 6
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noALLEGATO XXXIII: Elementi di riferimento.
1. CARATTERISTICHE DEL CARICO
2. LO SFORZO FISICO RICHIESTO :
3.CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DILAVORO
4. ESIGENZE CONNESSE ALL’ATTIVITA’
FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
D.LGS. 81/08 - TITOLO VI: Gerarchia d’azione
Ausiliazione
Valutazione rischio residuo
Interventi organizzativi
Sorv. Sanitaria / Formazione
ANNULLAMENTORISCHIOAutomazione
Valutazione preventiva
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 7
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noRIFERIMENTI A NORME TECNICHE
Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3)relative alle attività di movimentazione manuale:
SOLLEVAMENTO, TRASPORTO, TRAINO, SPINTA,MOVIMENTAZIONE DI CARICHI LEGGERI AD ALTA
FREQUENZA
sono da considerarsi tra quelle previste all’articolo168, comma 3.
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro
NORME ISO(VOLONTARIE)
ISO 11228- 1: Ergonomics — Manual handling — Lifting and carrying
ISO 11228- 2: Ergonomics — Manual handling — Pushing and pulling
ISO 11228- 3: Ergonomics — Manual handling — Handling of lowloads at high frequency
NORME UNI EN(COGENTI AI FINI DELLA “DIRETTIVA MACCHINE”)
UNI EN 1005-2 : Sicurezza del macchinario; Prestazione fisica umana :Movimentazione manuale di macchinario e di parti componenti il
macchinario
NORME TECNICHE DI RILIEVO PER LAMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 8
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noMETODOLOGIA ADOTTATA NEGLI STANDARDS ISO
In generale gli standard ISO 11228 adottanoun approccio secondo quattro steps:
• Identificazione del pericolo/problema(hazard identification),
• Stima semplificata del rischio(risk estimation)
• Valutazione dettagliata del rischio(detailed risk evaluation)
• Riduzione del rischio(risk reduction)
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
METODOLOGIA ADOTTATA NEGLI STANDARDS ISO
LIVELLO (STEP) DI BASEIndirizzato alla identificazione preliminare dei principali pericoli (o
problemi) connessi con la condizione di lavoro e alla individuazionedelle priorità attraverso DOMANDE CHIAVE (Key Enters).
Questo step può essere operato anche da personale non esperto con unlivello di formazione limitata.
PRIMO LIVELLO (STEP)Focalizzato sui fattori di rischio per WMSDs e consistente in una
VALUTAZIONE RAPIDA (quick assessment).Questo step può essere operato anche da personale non esperto con un
minimo livello di formazione specifica.
SECONDO LIVELLO (STEP)in cui vengono utilizzati, come conseguenza dei risultati del primo
step, STRUMENTI PER LA STIMA DEL RISCHIO RICONOSCIUTI(da Standard o Linee-Guida internazionali).
Questi strumenti dovrebbero considerare adeguatamente i principalideterminanti di rischio.
Questo step deve essere operato solo da persone con una formazionespecifica ed approfondita.
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 9
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ISO TR 12295Ergonomics — Application document for ISO standards on
manual handling ( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)and working postures (ISO 11226)
IL TECHNICAL REPORT E’ STATO PUBBLICATO DAISO IN DATA 01-04-2014
TECHNICAL REPORT
ISO TR 12295
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
TECHNICAL REPORT DI ISO
UN TECHNICAL REPORT E’ UNA SORTA DI LINEAGUIDA IN CUI VIENE RAPPRESENTATO LO “STATODELL’ARTE” SU UNA CERTA MATERIA. HA VALORE
PURAMENTE INFORMATIVO.
ISO TR 12295(Applicativo della serie ISO 11228)
Pubblicato il 22 marzo 2014
ESSO E’ DA CONSIDERARE APPLICATIVO DELD. Lgs. 81/08 IN PARTICOLARE AL TITOLO VI
TECHNICAL REPORT
ISO TR 12295
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 10
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ISO TR 12295Ergonomics — Application document for ISO standards on
manual handling ( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)and working postures (ISO 11226)
IL TECHNICAL REPORT SI COMPONE DI:• UN TESTO PRINCIPALE DEDICATO ALLE FASI DI
IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO KEYENTERS (CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE DIVERSENORME DELLA SERIE) E DI VALUTAZIONE VELOCE
(QUICK ASSESSMENT)• UNA SERIE DI 3 ALLEGATI CIASCUNO DEDICATO ALLE
3 PARTI PRINCIPALI DELLA SERIE ISO 11228 CONAPPROFONDIMENTI METODOLOGICI SUI METODI
INDICATI E CON PARTICOLARE ATTENZIONEALL’ANALISI DI COMPITI MULTIPLI
TECHNICAL REPORT
ISO TR 12295
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ENTRY LEVELE’ destinato a verificare l’esistenza di un pericolo
(problema) lavorativo (nella fattispecie perWMSDs) e se lo stesso necessiti di una ulteriore
analisi.
(HAZARD IDENTIFICATION).
Definisce il campo di applicazione
TECHNICAL REPORT
ISO TR 12295
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 11
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noENTRY LEVEL ISO 12295 APPLICATION DOCUMENT
1 Applicazione di ISO 11228-1
E’ presente il sollevamento o il trasporto manuale di un oggetto di 3 KG o più?NO SISe NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,
Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment
2 Applicazione di ISO 11228-2
E’ presente una attività di SPINTA o TRAINO effettuata con due mani e con tutto il corpo?NO SI
Se NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment
3 Applicazione di ISO 11228-3
Vi sono uno o più compiti ripetitivi degli arti superiori con durata totale di 1 ora o più nel turno?
Dove la definizione di compito ripetitivo è:Compito caratterizzato da cicli lavorativi ripetuti oppure
Compito durante il quale si ripetono le stesse azioni lavorative per oltre il 50% del tempo.NO SI
Se NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment
4 Applicazione di ISO 11226
Vi sono posture statiche o incongrue del COLLO/TESTA, del TRONCO e/o degli ARTI SUPERIORI oINFERIORI mantenute per oltre 4 secondi consecutivi e ripetute per una parte significativa del tempo dilavoro?Per esempio: - TESTA/COLLO (collo piegato avanti/indietro/di lato o ruotato); - TRONCO (tronco piegato in avanti/di lato oall’indietro-senza supporto o ruotato); - ARTI SUPERIORI ( mano(i) ad altezza della testa o oltre, gomito all’altezza spalle ooltre, mani lontano dal corpo, mani con le palme completamente girate all’insù o all’ingiù, estreme flesso-estensioni delgomito, polso piegato avanti/indietro o di lato); - ARTI INFERIORI (posizioni accovacciate o inginocchiate e mantenute peroltre 4 secondi consecutivi e ripetute per una parte significativa del tempo di lavoro).
NO SI
Se NO, questo standard non è rilevante,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment
TECHNICAL REPORT
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
QUICK ASSESSMENTCONSISTE IN UNA VERIFICA RAPIDA DELLA PRESENZA DI
POTENZIALI CONDIZIONI DI RISCHIO (PER WMSDs)ATTRAVERSO SEMPLICI DOMANDE DI TIPO
QUALI/QUANTITATIVO.E’ indirizzato a identificare tre possibili condizioni (outputs):
ACCETTABILE (VERDE):non sono richieste azioni;
CRITICA :è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del
processo;
NECESSARIA UNA ANALISI PIÙ DETTAGLIATA:è necessario procedere ad una stima o valutazione dettagliata
attraverso i metodi analitici indicati negli standard e precisatinegli ANNESSI.
CONSISTE IN UNA VERIFICA RAPIDA DELLA PRESENZA DIPOTENZIALI CONDIZIONI DI RISCHIO (PER WMSDs)
ATTRAVERSO SEMPLICI DOMANDE DI TIPOQUALI/QUANTITATIVO.
E’ indirizzato a identificare tre possibili condizioni (outputs):
ACCETTABILE (VERDE):non sono richieste azioni;
CRITICA :è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del
processo;
NECESSARIA UNA ANALISI PIÙ DETTAGLIATA:è necessario procedere ad una stima o valutazione dettagliata
attraverso i metodi analitici indicati negli standard e precisatinegli ANNESSI.
TECHNICAL REPORT
ENTRY LEVEL ISO 12295 APPLICATION DOCUMENT
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 12
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noQUICK ASSESSMENT
SOLLEVAMENTO E TRASPORTO – ASPETTI PRELIMINARI
L’ambiente di lavoro è sfavorevole per le attività di sollevamento e trasporto manuale?
Presenza di temperature estreme (basse o alte) NO SI
Presenza di pavimenti scivolosi, non stabili, irregolari NO SIPresenza di spazi insufficienti per il sollevamento e trasporto NO SI
Vi sono caratteristiche sfavorevoli dell’oggetto per il sollevamento e trasporto manuale?
La dimensione dell’oggetto limita la visuale dell’operatore o ne ostacola il movimento? NO SIIl centro di gravità del carico non è stabile (esempio : liquidi, materiali che si muovonoall’interno dell’oggetto)?
NO SI
La forma dell’oggetto presenta spigoli o superfici taglienti o protrusioni? NO SILe superfici di contatto sono troppo calde o fredde? NO SI
La (le) attività di sollevamento o trasporto manuale durano più di 8 ore al giorno? NO SI
Se le risposte a tutte le condizioni indicate sono “NO”, continuare il quick assessment.
Se almeno una delle risposte è “SI”, si APPLICHI lo STANDARD ISO 11228-1.Gli specifici rischi emersi DEVONO essere attentamente considerati e si deve tendere a
MINIMIZZARE tali RISCHI
TECHNICAL REPORT
QUICK ASSESSMENT ISO TR 12295
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
SOLLEVAMENTO – AREAVERDE/ACCETTABILE
SOLLEVAMENTO - QUICK ASSESSMENT- CONDIZIONI ACCETTABILI
3 - 5 Kg
Rotazione del tronco assente NO SICarico mantenuto vicino al corpo NO SIDislocazione verticale tra anche e spalle NO SIFrequenza massima permessa: meno di 5 sollevamenti al minuto NO SI
5,1 - 10 Kg
Rotazione del tronco assente NO SICarico mantenuto vicino al corpo NO SIDislocazione verticale tra anche e spalle NO SIFrequenza massima permessa: meno di 1 sollevamento al minuto NO SI
PIU’ DI 10 Kg Assenza di carichi oltre 10 Kg. NO SI
Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde (ACCETTABILE) enon è necessario continuare la valutazione del rischio.
Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutato attraverso lo standardISO 11228-1
TECHNICAL REPORT
QUICK ASSESSMENT ISO TR 12295
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 13
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
TRASPORTO – AREAVERDE/ACCETTABILE
LA MASSA CUMULATIVA RACCOMANDATA (totale dei KG trasportati durante le durate forniteper le rispettive distanze).E’ la massa cumulativa trasportata INFERIORE ai valori raccomandaticonsiderando le distanza (più/meno di 10 metri) e la durata (1 minuto; 1 ora; 8 ore)?
Durata Distanza ≤ 10 m per azione Distanza > 10 m per azione
8 ore 10000 kg 6000 kg NO SI
1 ora 1500 kg 750 kg NO SI
1 minuto 30 kg 15 kg NO SI
Non sono presenti posture incongrue durante il trasporto NO SI
Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde(ACCETTABILE) e non è necessario continuare la valutazione del rischio.
Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutatoattraverso lo standard ISO 11228-1
TECHNICAL REPORT
QUICK ASSESSMENT ISO TR 12295
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
QUICK ASSESSMENT - SOLLEVAMENTO E TRASPORTO - AREA CRITICA
CONDIZIONE CRITICA: presenza di condizioni del lay out e di frequenza che superano I limiti massimi suggeriti
ALTEZZA VERTICALE L’altezza delle mani all’inizio o fine del sollevamento è più alta di 175 cm o piùbassa di 0 cm. NO SI
DISLOCAZIONE VERTICALE La distanza verticale fra l’inizio e la fine del sollevamento è maggiore di 175 cm NO SI
DISTANZA ORIZZONTALE La distanza orizzontale tra il corpo e il carico è maggiore della lunghezza delbraccio esteso NO SI
ASIMMETRIA Vi è una estrema torsione del tronco senza poter muovere i piedi NO SIFREQUENZA Oltre 15 sollevamenti/min in BREVE DURATA (MMC che dura per non più di 60 min
consecutivi nel turno seguiti da almeno 60 minuti di lavoro leggero o pausa) NO SI
Oltre 12 sollevamenti/min in MEDIA DURATA (MMC che dura per non più di 120 minconsecutivi nel turno seguiti da almeno 30 minuti di lavoro leggero o pausa) NO SI
Oltre 8 sollevamenti/min in LUNGA DURATA (MMC che dura più di 120 minconsecutivi nel turno) NO SI
CONDIZIONE CRITICA : presenza di carichi eccedenti I seguenti limiti
Maschi (18-45 anni) 25 kg NO SI
Femmine (18-45 anni) 20 kg NO SI
Maschi (<18 o >45 anni) 20 kg NO SI
Femmine (<18 o >45 anni) 15 kg NO SI
CONDIZIONE CRITICA (TRASPORTO): presenza di massa cumulativa trasportata più elevata di quelle indicateDistanza di trasporto superiorea 20 m in 8 ore 6000 kg in 8 ore NO SI
Distanza di trasporto inferiore20 m in 8 ore 10000 kg in 8 ore NO SI
Se solo una di queste condizioni ha una risposta “SI”, una condizione CRITICA è presente.Se una condizione CRITICA è presente, applicare ISO 11228-1 per identificare le urgenti azioni correttive.
TECHNICAL REPORT
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 14
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Traino e spinta : condizioni dell’ambiente di lavoro
Le superfici del pavimento sono scivolose, non stabili, irregolari oppure hanno una pendenza(verso l’alto o il basso) oppure sono fissurate, spaccate o rotte?
NO SI
Vi sono percorsi ristretti e che provocano difficoltà ai movimenti? NO SIVi sono temperature elevate nell’area di lavoro? NO SI
Caratteristiche dell’oggetto spinto o trainato
L’oggetto (carrello, transpallet etc.) limita la visuale dell’operatore o ne ostacola il movimento? NO SI
L’oggetto è instabile? NO SIL’oggetto (carrello, transpallet etc.) ha caratteristiche pericolose, superfici taglienti, sporgenze,etc che possono danneggiare l’operatore?
NO SI
Le ruote in uso sono in cattivo stato di manutenzione o rotte? NO SILe ruote in uso sono inadatte alle condizioni dell’ ambiente di lavoro? NO SI
Se le risposte a tutte le condizioni indicate sono “NO”, continuare il quick assessment.
Se almeno una delle risposte è “SI”, si APPLICHI lo STANDARD ISO 11228-2.Gli specifici rischi emersi DEVONO essere attentamente considerati e si deve tendere a
MINIMIZZARE tali RISCHI
QUICK ASSESSMENT TRAINO E SPINTA – ASPETTI PRELIMINARI
TECHNICAL REPORT
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Traino e spinta: Quick assessment di condizioni ACCETTABILI
Intensità della FORZAL’intensità della forza non supera circa 30 N (o circa 50 N per frequenze fino a 1 V. ogni 5 minutiper percorsi fino a 50 metri) per azioni di forza continua (mantenimento) e circa 100 N perl’applicazione di forza di picco (iniziale).In alternativa, lo “sforzo percepito” (ottenuto intervistando I lavoratori ed usando la scala diBorg CR-10) risulta, durante le azioni di traino e spinta, al massimo LEGGERO (punteggio di 2 omeno nella scala di Borg CR_10).
NO SI
Durata del compitoIl compito di Traino o Spinta dura al massimo 8 ore al giorno? NO SI
Altezza della presa
La forza di Traino o Spinta è applicata all’oggetto fra il livello delle anche e del petto? NO SI
PosturaL’azione di Traino o Spinta è eseguita con il tronco eretto (non ruotato nè inclinato) ? NO SI
Area di movimentazioneLe mani sono mantenute all’interno della larghezza delle spalle e davanti al corpo? NO SI
Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde (ACCETTABILE) enon è necessario continuare la valutazione del rischio.
Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutato attraverso ISO 11228-2
TECHNICAL REPORT
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 15
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noINTENSITA’ DELLA FORZA
A) Picchi di FORZA iniziale (per superare lo stato di fermo o accelerare/decelerare l’oggetto):La FORZA è almeno di 360 N (maschi) o di 240 N (femmmine).B) FORZA continua( (mantenimento - per mantenere in moto l’oggetto) per il Traino o laSpinta : La FORZA è di almeno 250 N (maschi) o 150 N (femmine)In alternativa, lo sforzo percepito (ottenuto intervistando i lavoratori ed usando la scala diBorg CR-10) durante il compito di traino o spinta, mostra la presenza di ELEVATI PICCHI diforza (punteggio di 8 o più nella scala di Borg CR-10).
NO SI
POSTURA
L’azione di TRAINO O SPINTA è eseguita con il tronco significativamente flesso o ruotato. NO SIAPPLICAZIONE DELLA FORZA
L’azione di TRAINO O SPINTA è eseguita in modo brusco o incontrollato. NO SIAREA DI MOVIMENTAZIONE
Le mani sono mantenute al di fuori della larghezza delle spalle o non davanti al corpo. NO SIALTEZZA DELLA PRESA
Le mani sono mantenute sopra 150 cm. or al di sotto di 60 cm. NO SIDIREZIONE DELLA FORZA
L’azione di Traino o Spinta è sovrastata da rilevanti compomnenti verticali (“sollevamento parziale”). NO SIDURATA DEL COMPITO
Il compito con attività manuale di Traino o Spinta dura oltre 8 ore al giorno. NO SI
Se ad una o più condizioni si è risposto “SI” è presente una condizione CRITICA.Se è presente una condizione CRITICA si applichi ISO 11228-2 per identificare azioni correttive.
Traino e spinta: Quick assessment di condizioni CRITICHE
TECHNICAL REPORT
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no Il METODO NIOSHe LA SUA
EVOLUZIONE NELTEMPO
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 16
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noIL METODO NIOSH
PESO SOLLEVATOPESO RACCOMANDATO
PESO MASSIMO SOLLEVABILE
IN CONDIZIONI IDEALI
Confronto fra:
LI=
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
INDICE DI SOLLEVAMENTO
Indice di sollevamento < 0,85nessun provvedimento
Indice di sollevamento >1,00 rischio!!riprogetta cambiando i fattori di moltiplicazione
Indice di sollevamento 0,85 - 1,00applica il metodo 2, riprogetta
ISO 11228-1 - EN 1005-2
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 17
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
TIPO DI COMPITO CON SOLLEVAMENTOMANUALE DI CARICHI
INDICE DIRISCHIO
ANNO
1. MONO TASK LI 1981
2. COMPOSITE TASK CLI 1993
3. VARIABLE TASK VLI 2009
EVOLUZIONE DELMETODO NIOSH
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
WATERS THOMAS,Putz-Anderson V., Garg A., Fine L.J.,
“REVISED NIOSH EQUATION FOR THE DESIGNAND EVALUATION FOR MANUAL LIFTINGTASKS”
Ergonomics, 37, 7, 1993 pp.749-776
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 18
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
1. MONO TASK è ilcompito in cui
vengono sollevaticarichi di un solopeso in una solavariabile di area
rispetto all’inizio ealla fine del
sollevamento.
Lo stesso peso è sollevato dall’origine (stessaarea) alla destinazione (stessa area).
origine100 cm
10,5 kg
destinatione 20 cm10,5 kg
MONOTASK = COMPITO SEMPLICE1981 - 19911981 - 1991
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
20 cm
100 cm
150 cm
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
10,5 kg 10,5 kg
35 cm
10,5 kg
100 cm
2. COMPOSITE TASK quando oggetti di un solo peso vengonosollevati e posizionati secondo differenti geometrie cioè indifferenti aree di presa e di deposito (differenti altezze degliscaffali, e/o differenti profondità con o senza torsioni del troncoecc.) Praticamente ogni geometria prende il nome di SUBTASK.
COMPOSITE TASK: COMPITO FRAMMISTO
DestinazioneDestinazione
19931993
OrigineOrigine
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 19
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
3. VARIABLE TASK quando oggetti di peso differente vengonosollevati e posizionati secondo differenti geometrie. Anche inquesto caso ogni geometria per ogni categoria di peso prende ilnome di SUBTASK.
10-60 cm
60-125 cm
125-175 cm5 kg
5 kg
5 kg
5 kg5 kg
5 kg
10 kg10 kg
10 kg
10 kg10 kg
10 kg
20kg20 kg
20 kg
20 kg20 kg
20 kgDestinazione
5 kg10,5 kg
20 kg
5 kg10,5 kg
20 kg
20092009
VARIABLE TASK: COMPITO VARIABILE
DestinazioneDestinazione
OrigineOrigine
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI
A.6.3 Criteria to evaluate the lifting index in complex
lifting tasks: detailed procedure by steps
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 20
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI
Step 1 – Collecting organizational and production data
Step 2 – Identification of number of objects listed in a shift and their mass
Step 3 – Identification of body and loads position (geometries) at origin and
destination using variables simplification
Step 4 – Aggregation of resulting LI (Lifting index) and
computation of final Lifting Index for the CLI complex
and VLI
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ISO TR 12295: Aggiornamento Fasce dell’Indice
Valore di LiftingIndex (LI)
Livello diesposizione Interpretazione
LI ≤ 1,00Accettabile,
nessunrischio
Esposizione accettabile per la maggiorparte della popolazione lavorativa diriferimento (considerata per genere efascia di età)
1,00 ≤ LI <2,00
Rischiopresente:
livello basso
Una parte significativa della popolazionelavorativa potrebbe essere esposta ad unlivello di rischio basso
2,00 ≤ LI <3,00
Rischiopresente:
livellosignificativo
Una parte significativa della popolazionelavorativa potrebbe essere esposta ad unlivello significativo di rischio
LI ≥ 3,00Rischio
presente:livello elevato
Assolutamente non adeguato per lamaggior parte della popolazionelavorativa
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 21
STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E
LE VARIABILI DIRISCHIO E
L’APPROCCIOERGONOMICO DI
RIPROGETTAZIONE
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO
FATTORE ALTEZZA
KG
FATTORE DISLOCAZIONE
FATTORE ORIZZONTALE
FATTORE ASIMMETRIA
FATTORE FREQUENZA
FATTORE PRESA
Peso massimo raccomandato incondizioni ottimali di sollevamentoAltezza da terra delle mani all’iniziodel sollevamentoDistanza verticale del peso tra inizio efine del sollevamentoDistanza massima del peso dal corpodurante il sollevamentoDislocazione angolare del peso rispettoal piano sagittale del soggettoFrequenza del sollevamento in atti alMinuto e durataGiudizio sulla presa del carico
X
= Peso Raccomandato (PR)
X
X
X
X
X
Descrizione dell’azione di sollevamento:
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 22
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E
ISO 11228-1MASSA DI RIFERIMENTO
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 23
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
< 18 da 18 a 45 > 45
20 25 20
15 20 15
ETA' (in anni)Sesso
Maschi
Femmine
ISO 11228-1 - EN 1005-2
ISO 11228-1 e EN 1005-2Massa di Riferimento
Definita da ISO TR 12295
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Art. 168 – mezzi appropriati
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 24
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore altezza (FA)MMC - Fattore dislocazione (FB)
ISO 11228-1 - EN 1005-2
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore altezza (FA)MMC - Fattore dislocazione (FB)
ISO 11228-1 - EN 1005-2
ALTEZZA (CM) 0 75 175FATTORE FA 0,77 1 0,7INFLUENZA % 23,0% 0,0% 30,0%
DISLOCAZIONE (CM) 25 70 175FATTORE FB 1 0,88 0,85INFLUENZA % 0,0% 12,0% 15,0%
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 25
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noPrelievo del carico
Recupero particolareda fondo contenitore
Piano di supporto adaltezza adeguata
Transpallet manuale elevabile
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Prelievo del carico
Recupero particolareda fondo contenitore
Pedanaelevabile eantinaribaltabile
Pedanaelevabile eantinaribaltabile
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 26
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Recupero particolare dafondo contenitore
Sollevatoreascomparsa
Sollevatore pneumatico
Prelievo del carico
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Recupero particolareda fondo contenitore
Sollevatoriinclinatori
Prelievo del carico
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 27
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noDislocazione verticale
Deposito su pallet a terra
Pallet sucavalletti
Pezzi sucarrello
Carrello ad altezzariducibile con il peso
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Dislocazione verticale
Prelievo odeposito sopra le
spalle
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 28
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noDislocazione verticale
Altezzaminima: nocche60 - 70
Altezzamassima: spalla140 - 150
Linea di trattamento atre altezze
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Dislocazione verticale
Altezzaminima: nocche60 - 70
Altezzamassima: spalla140 - 150
Linea troppoalta
Inserimento dipedana (20 cm)
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 29
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore orizzontale (FC)
ISO 11228-1 - EN 1005-2
ORIZZONTALE (CM) 25 50 63FATTORE FB 1 0,5 0,4INFLUENZA % 0,0% 50,0% 60,0%
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Dislocazione orizzontale
Carico distante dalcorpo
Sollevatoreinclinatore
20 kg
40 kg
80 kg12Riduzione della
distanza dalcorpo
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 30
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noDislocazione orizzontale
Carico distante dalcorpo
Caricoravvicinato
FASE 1: CONTENITOREPIENO, RIBALTINA
APERTA SOLO LATOOPERATORE
FASE 2: MOVIMENTATOCARICHI SOLO LATO
OPERATORE, RIBALTINAAPERTA SOLO LATO
OPERATORE
FASE 3: GIRATAPIATTAFORMA, CARICHI
COLLOCATI SUL LATOOPERATORE
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore asimmetria (FD)ISO 11228-1 - EN 1005-2
TORSIONE (GRADI) 0 90 135FATTORE FD 1 0,71 0,57INFLUENZA % 0,0% 29,0% 43,0%
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 31
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noFattore Torsione
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore presa (FE)ISO 11228-1 - EN 1005-2
PRESA BUONA SCARSAFATTORE FE 1 0,9INFLUENZA % 0,0% 10,0%
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 32
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
MMC - Fattore frequenza (FF)
ISO 11228-1 - EN 1005-2
DURATA
<= a 60 minuti o ore alternateDa 61 a 120 minuti alternati al 30% tempo di sollevamento
dedicato ad altre attivitàOltre i 120 minuti di sollevamento continuativo
FREQUENZA
FF e’ il numero MEDIO di sollevamenti al minutovalutati ALMENO su 15 minuti di osservazione
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 33
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noMovimentazione manuale di carichi
Frequenza vs n. azioni e durata del lavoroFREQUENZA DURATA DEL LAVORO (CONTINUO)
AZIONI/MIN, 8 ORE 2 ORE 1 ORA(LUNGA) (MEDIA) (BREVE)
0,2 0,85 0,95 10,5 0,81 0,92 0,971 0,75 0,88 0,942 0,65 0,84 0,913 0,55 0,79 0,884 0,45 0,72 0,845 0,35 0,6 0,86 0,27 0,5 0,757 0,22 0,42 0,78 0,18 0,35 0,69 0,15 0,3 0,5210 0,13 0,26 0,4511 0 0,23 0,4112 0 0,21 0,3713 0 0 0,3414 0 0 0,3115 0 0 0,28
>15 0 0 0
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
Movimentazione manuale di carichiincremento del rischio in funzione della durata
FREQUENZA DURATA DEL LAVORO (CONTINUO)
AZIONI/MIN, 8 ORE 2 ORE 1 ORA BREVE VSLUNGA
BREVE VSMEDIA(LUNGA) (MEDIA) (BREVE)
0,2 15% 5% 0% -15% -5%0,5 19% 8% 3% -16% -5%1 25% 12% 6% -19% -6%2 35% 16% 9% -26% -7%3 45% 21% 12% -33% -9%4 55% 28% 16% -39% -12%5 65% 40% 20% -45% -20%6 73% 50% 25% -48% -25%7 78% 58% 30% -48% -28%8 82% 65% 40% -42% -25%9 85% 70% 48% -37% -22%10 87% 74% 55% -32% -19%11 77% 59% -18%12 79% 63% -16%13 66%14 69%15 72%
>15
Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano
Ing. Marco Placci - [email protected] 34
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
noALTEZZA (CM) 175FATTORE FA 0,7INFLUENZA % 30%
DISLOCAZIONE (CM) 175FATTORE FB 0,85INFLUENZA % 15%
ORIZZONTALE (CM) 63FATTORE FB 0,4INFLUENZA % 60%
TORSIONE (GRADI) 135FATTORE FD 0,57INFLUENZA % 43%
PRESA SCARSAFATTORE FE 0,9INFLUENZA % 10%
DURATA / FREQUENZA BREVE MEDIA LUNGAINFLUENZA % - FREQ. 1 0% 5% 15%INFLUENZA % - FREQ. 5 20% 40% 65%INFLUENZA % - FREQ. 10 55% 74% 87%
CONTRIBUTI MASSIMI DELLE VARIABILI DI RISCHIO SUL CALCOLO DI IS
ING. MARCO PLACCI
Ergo
nom
ia de
lla P
ostu
ra e
del M
ovim
ento
-Mila
no
IN CONCLUSIONE:
LA RIPROGETTAZIONE NON SI DEVE BASARESOLAMENTE SULLA MODIFICA DEL LAYOUT O DELLE
ATTREZZATURE.
L’INFLUENZA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELCOMPORTAMENTO DEGLI ADDETTI PUO’
MODIFICARE SOSTAZAILMENTE I VALORI FINALI DIESPOSIZIONE.
Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoroa) organizza i posti di lavoro in modo che detta
movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;