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Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano Ing. Marco Placci - [email protected] 1 STUDIO ING. PLACCI A.R.P.E Principi di riprogettazione ergonomica e la gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico nelle aziende produttive Relatore: Marco PLACCI Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento – EPM – Milano Università degli Studi di Udine e Trieste ING. MARCO PLACCI Ergonomia della Postura e del Movimento - Milano Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento Convenzione ai fini di ricerca tra Enti Pubblici: Fondazione IRCCS Ca’ Granda Policlinico Fondazione IRCCS Don Carlo Gnocchi-ONLUS Università degli Studi di Milano

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STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E

Principi di riprogettazione ergonomica e lagestione del rischio da sovraccaricobiomeccanico nelle aziende produttive

Relatore: Marco PLACCI

Unità di Ricerca Ergonomia della Postura e del Movimento – EPM – MilanoUniversità degli Studi di Udine e Trieste

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Unità di RicercaErgonomia della Postura

e del Movimento

Convenzione ai fini di ricerca tra Enti Pubblici:

Fondazione IRCCS Ca’ Granda PoliclinicoFondazione IRCCS Don Carlo Gnocchi-ONLUS

Università degli Studi di Milano

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Facebook/ EPM IES

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NIOSH 1997National Institute of Occupational Safety and Health

Fattore di rischioForte

evidenza(+++)

Evidenza(++)

Insuff.Evidenza

(+/0)Sollevamenti +++Posture incongrue ++Lavoro fisico pesante ++Vibrazioni Whole Body +++Posture fisse +/0

Fattore di rischioForte

evidenza(+++)

Evidenza(++)

Insuff.Evidenza

(+/0)Sollevamenti +++Posture incongrue ++Lavoro fisico pesante ++Vibrazioni Whole Body +++Posture fisse +/0

Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischio( dati confermati dalla National Accademy 2001)

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STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E

Titolo VI - D.Lgs. n.81/08Attuazione della

Direttiva 90/269/CE“MOVIMENTAZIONE DEI

CARICHI”

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Art. 167 - Campo di applicazione2. Ai fini del presente titolo, s’intendono:a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di

trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o piùlavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre,spingere, tirare, portare o spostare un carico, che,per le loro caratteristiche o in conseguenza dellecondizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischidi patologie da sovraccarico biomeccanico, inparticolare dorso-lombari;

b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologiedelle strutture osteoarticolari, muscolotendinee enervovascolari.

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Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoroa) organizza i posti di lavoro in modo che detta

movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;

b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, lecondizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro inquestione tenendo conto dell' ALLEGATO XXXIII;

c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorso-lombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto inparticolare dei fattori individuali di rischio, dellecaratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenzeche tale attività comporta, in base all' ALLEGATO XXXIII;

d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cuiall'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e deifattori individuali di rischio di cui all’ ALLEGATO XXXIII.

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NOVITA’:VIENE INSERITO IL COMMA 3 RELATIVO ALLE NORME TECNICHE

3. LE NORME TECNICHE

costituiscono criteri di riferimento

per le finalità del presente articolo edell'allegato XXXIII, ove applicabili. Negli

altri casi si può fare riferimento alle buoneprassi e alle linee guida.

Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro

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u) «norma tecnica»: specifica tecnica, approvata e pubblicata daun'organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da unorganismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non siaobbligatoria;v) «buone prassi»: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativavigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate apromuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischie il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni,dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL),dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagliorganismi paritetici di cui all'articolo 51, validate dalla Commissione consultivapermanente di cui all'articolo 6, previa istruttoria tecnica dell'ISPESL, che provvede aassicurarne la più ampia diffusione;

z) «linee guida»: atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativain materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall'ISPESL edall'INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

NORME TECNICHE ; BUONE PRASSI; LINEE GUIDA

Definizione da art. 2 D.Lgs. 81/08

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ALLEGATO XXXIII:

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHILa PREVENZIONE DEL RISCHIO di patologie

da sovraccarico biomeccanico, in particolaredorso-lombari, connesse alle attività lavorative di

movimentazione manuale dei carichi

DOVRÀ CONSIDERARE, IN MODOINTEGRATO,

il complesso degli elementi di riferimento e deifattori individuali di rischio riportati nel presente

allegato.

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noALLEGATO XXXIII: Elementi di riferimento.

1. CARATTERISTICHE DEL CARICO

2. LO SFORZO FISICO RICHIESTO :

3.CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DILAVORO

4. ESIGENZE CONNESSE ALL’ATTIVITA’

FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO

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D.LGS. 81/08 - TITOLO VI: Gerarchia d’azione

Ausiliazione

Valutazione rischio residuo

Interventi organizzativi

Sorv. Sanitaria / Formazione

ANNULLAMENTORISCHIOAutomazione

Valutazione preventiva

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noRIFERIMENTI A NORME TECNICHE

Le norme tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3)relative alle attività di movimentazione manuale:

SOLLEVAMENTO, TRASPORTO, TRAINO, SPINTA,MOVIMENTAZIONE DI CARICHI LEGGERI AD ALTA

FREQUENZA

sono da considerarsi tra quelle previste all’articolo168, comma 3.

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Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoro

NORME ISO(VOLONTARIE)

ISO 11228- 1: Ergonomics — Manual handling — Lifting and carrying

ISO 11228- 2: Ergonomics — Manual handling — Pushing and pulling

ISO 11228- 3: Ergonomics — Manual handling — Handling of lowloads at high frequency

NORME UNI EN(COGENTI AI FINI DELLA “DIRETTIVA MACCHINE”)

UNI EN 1005-2 : Sicurezza del macchinario; Prestazione fisica umana :Movimentazione manuale di macchinario e di parti componenti il

macchinario

NORME TECNICHE DI RILIEVO PER LAMOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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noMETODOLOGIA ADOTTATA NEGLI STANDARDS ISO

In generale gli standard ISO 11228 adottanoun approccio secondo quattro steps:

• Identificazione del pericolo/problema(hazard identification),

• Stima semplificata del rischio(risk estimation)

• Valutazione dettagliata del rischio(detailed risk evaluation)

• Riduzione del rischio(risk reduction)

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METODOLOGIA ADOTTATA NEGLI STANDARDS ISO

LIVELLO (STEP) DI BASEIndirizzato alla identificazione preliminare dei principali pericoli (o

problemi) connessi con la condizione di lavoro e alla individuazionedelle priorità attraverso DOMANDE CHIAVE (Key Enters).

Questo step può essere operato anche da personale non esperto con unlivello di formazione limitata.

PRIMO LIVELLO (STEP)Focalizzato sui fattori di rischio per WMSDs e consistente in una

VALUTAZIONE RAPIDA (quick assessment).Questo step può essere operato anche da personale non esperto con un

minimo livello di formazione specifica.

SECONDO LIVELLO (STEP)in cui vengono utilizzati, come conseguenza dei risultati del primo

step, STRUMENTI PER LA STIMA DEL RISCHIO RICONOSCIUTI(da Standard o Linee-Guida internazionali).

Questi strumenti dovrebbero considerare adeguatamente i principalideterminanti di rischio.

Questo step deve essere operato solo da persone con una formazionespecifica ed approfondita.

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ISO TR 12295Ergonomics — Application document for ISO standards on

manual handling ( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)and working postures (ISO 11226)

IL TECHNICAL REPORT E’ STATO PUBBLICATO DAISO IN DATA 01-04-2014

TECHNICAL REPORT

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TECHNICAL REPORT DI ISO

UN TECHNICAL REPORT E’ UNA SORTA DI LINEAGUIDA IN CUI VIENE RAPPRESENTATO LO “STATODELL’ARTE” SU UNA CERTA MATERIA. HA VALORE

PURAMENTE INFORMATIVO.

ISO TR 12295(Applicativo della serie ISO 11228)

Pubblicato il 22 marzo 2014

ESSO E’ DA CONSIDERARE APPLICATIVO DELD. Lgs. 81/08 IN PARTICOLARE AL TITOLO VI

TECHNICAL REPORT

ISO TR 12295

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ISO TR 12295Ergonomics — Application document for ISO standards on

manual handling ( ISO 11228-1, ISO 11228-2 and ISO 11228-3)and working postures (ISO 11226)

IL TECHNICAL REPORT SI COMPONE DI:• UN TESTO PRINCIPALE DEDICATO ALLE FASI DI

IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO ATTRAVERSO KEYENTERS (CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE DIVERSENORME DELLA SERIE) E DI VALUTAZIONE VELOCE

(QUICK ASSESSMENT)• UNA SERIE DI 3 ALLEGATI CIASCUNO DEDICATO ALLE

3 PARTI PRINCIPALI DELLA SERIE ISO 11228 CONAPPROFONDIMENTI METODOLOGICI SUI METODI

INDICATI E CON PARTICOLARE ATTENZIONEALL’ANALISI DI COMPITI MULTIPLI

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ENTRY LEVELE’ destinato a verificare l’esistenza di un pericolo

(problema) lavorativo (nella fattispecie perWMSDs) e se lo stesso necessiti di una ulteriore

analisi.

(HAZARD IDENTIFICATION).

Definisce il campo di applicazione

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noENTRY LEVEL ISO 12295 APPLICATION DOCUMENT

1 Applicazione di ISO 11228-1

E’ presente il sollevamento o il trasporto manuale di un oggetto di 3 KG o più?NO SISe NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,

Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment

2 Applicazione di ISO 11228-2

E’ presente una attività di SPINTA o TRAINO effettuata con due mani e con tutto il corpo?NO SI

Se NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment

3 Applicazione di ISO 11228-3

Vi sono uno o più compiti ripetitivi degli arti superiori con durata totale di 1 ora o più nel turno?

Dove la definizione di compito ripetitivo è:Compito caratterizzato da cicli lavorativi ripetuti oppure

Compito durante il quale si ripetono le stesse azioni lavorative per oltre il 50% del tempo.NO SI

Se NO, questo standard non è rilevante, si proceda con le ulteriori Key Questions riguardanti gli altri standard,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment

4 Applicazione di ISO 11226

Vi sono posture statiche o incongrue del COLLO/TESTA, del TRONCO e/o degli ARTI SUPERIORI oINFERIORI mantenute per oltre 4 secondi consecutivi e ripetute per una parte significativa del tempo dilavoro?Per esempio: - TESTA/COLLO (collo piegato avanti/indietro/di lato o ruotato); - TRONCO (tronco piegato in avanti/di lato oall’indietro-senza supporto o ruotato); - ARTI SUPERIORI ( mano(i) ad altezza della testa o oltre, gomito all’altezza spalle ooltre, mani lontano dal corpo, mani con le palme completamente girate all’insù o all’ingiù, estreme flesso-estensioni delgomito, polso piegato avanti/indietro o di lato); - ARTI INFERIORI (posizioni accovacciate o inginocchiate e mantenute peroltre 4 secondi consecutivi e ripetute per una parte significativa del tempo di lavoro).

NO SI

Se NO, questo standard non è rilevante,Se SI si proceda con lo step 2 Quick Assessment

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QUICK ASSESSMENTCONSISTE IN UNA VERIFICA RAPIDA DELLA PRESENZA DI

POTENZIALI CONDIZIONI DI RISCHIO (PER WMSDs)ATTRAVERSO SEMPLICI DOMANDE DI TIPO

QUALI/QUANTITATIVO.E’ indirizzato a identificare tre possibili condizioni (outputs):

ACCETTABILE (VERDE):non sono richieste azioni;

CRITICA :è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del

processo;

NECESSARIA UNA ANALISI PIÙ DETTAGLIATA:è necessario procedere ad una stima o valutazione dettagliata

attraverso i metodi analitici indicati negli standard e precisatinegli ANNESSI.

CONSISTE IN UNA VERIFICA RAPIDA DELLA PRESENZA DIPOTENZIALI CONDIZIONI DI RISCHIO (PER WMSDs)

ATTRAVERSO SEMPLICI DOMANDE DI TIPOQUALI/QUANTITATIVO.

E’ indirizzato a identificare tre possibili condizioni (outputs):

ACCETTABILE (VERDE):non sono richieste azioni;

CRITICA :è urgente procedere ad una riprogettazione del posto o del

processo;

NECESSARIA UNA ANALISI PIÙ DETTAGLIATA:è necessario procedere ad una stima o valutazione dettagliata

attraverso i metodi analitici indicati negli standard e precisatinegli ANNESSI.

TECHNICAL REPORT

ENTRY LEVEL ISO 12295 APPLICATION DOCUMENT

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noQUICK ASSESSMENT

SOLLEVAMENTO E TRASPORTO – ASPETTI PRELIMINARI

L’ambiente di lavoro è sfavorevole per le attività di sollevamento e trasporto manuale?

Presenza di temperature estreme (basse o alte) NO SI

Presenza di pavimenti scivolosi, non stabili, irregolari NO SIPresenza di spazi insufficienti per il sollevamento e trasporto NO SI

Vi sono caratteristiche sfavorevoli dell’oggetto per il sollevamento e trasporto manuale?

La dimensione dell’oggetto limita la visuale dell’operatore o ne ostacola il movimento? NO SIIl centro di gravità del carico non è stabile (esempio : liquidi, materiali che si muovonoall’interno dell’oggetto)?

NO SI

La forma dell’oggetto presenta spigoli o superfici taglienti o protrusioni? NO SILe superfici di contatto sono troppo calde o fredde? NO SI

La (le) attività di sollevamento o trasporto manuale durano più di 8 ore al giorno? NO SI

Se le risposte a tutte le condizioni indicate sono “NO”, continuare il quick assessment.

Se almeno una delle risposte è “SI”, si APPLICHI lo STANDARD ISO 11228-1.Gli specifici rischi emersi DEVONO essere attentamente considerati e si deve tendere a

MINIMIZZARE tali RISCHI

TECHNICAL REPORT

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SOLLEVAMENTO – AREAVERDE/ACCETTABILE

SOLLEVAMENTO - QUICK ASSESSMENT- CONDIZIONI ACCETTABILI

3 - 5 Kg

Rotazione del tronco assente NO SICarico mantenuto vicino al corpo NO SIDislocazione verticale tra anche e spalle NO SIFrequenza massima permessa: meno di 5 sollevamenti al minuto NO SI

5,1 - 10 Kg

Rotazione del tronco assente NO SICarico mantenuto vicino al corpo NO SIDislocazione verticale tra anche e spalle NO SIFrequenza massima permessa: meno di 1 sollevamento al minuto NO SI

PIU’ DI 10 Kg Assenza di carichi oltre 10 Kg. NO SI

Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde (ACCETTABILE) enon è necessario continuare la valutazione del rischio.

Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutato attraverso lo standardISO 11228-1

TECHNICAL REPORT

QUICK ASSESSMENT ISO TR 12295

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TRASPORTO – AREAVERDE/ACCETTABILE

LA MASSA CUMULATIVA RACCOMANDATA (totale dei KG trasportati durante le durate forniteper le rispettive distanze).E’ la massa cumulativa trasportata INFERIORE ai valori raccomandaticonsiderando le distanza (più/meno di 10 metri) e la durata (1 minuto; 1 ora; 8 ore)?

Durata Distanza ≤ 10 m per azione Distanza > 10 m per azione

8 ore 10000 kg 6000 kg NO SI

1 ora 1500 kg 750 kg NO SI

1 minuto 30 kg 15 kg NO SI

Non sono presenti posture incongrue durante il trasporto NO SI

Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde(ACCETTABILE) e non è necessario continuare la valutazione del rischio.

Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutatoattraverso lo standard ISO 11228-1

TECHNICAL REPORT

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QUICK ASSESSMENT - SOLLEVAMENTO E TRASPORTO - AREA CRITICA

CONDIZIONE CRITICA: presenza di condizioni del lay out e di frequenza che superano I limiti massimi suggeriti

ALTEZZA VERTICALE L’altezza delle mani all’inizio o fine del sollevamento è più alta di 175 cm o piùbassa di 0 cm. NO SI

DISLOCAZIONE VERTICALE La distanza verticale fra l’inizio e la fine del sollevamento è maggiore di 175 cm NO SI

DISTANZA ORIZZONTALE La distanza orizzontale tra il corpo e il carico è maggiore della lunghezza delbraccio esteso NO SI

ASIMMETRIA Vi è una estrema torsione del tronco senza poter muovere i piedi NO SIFREQUENZA Oltre 15 sollevamenti/min in BREVE DURATA (MMC che dura per non più di 60 min

consecutivi nel turno seguiti da almeno 60 minuti di lavoro leggero o pausa) NO SI

Oltre 12 sollevamenti/min in MEDIA DURATA (MMC che dura per non più di 120 minconsecutivi nel turno seguiti da almeno 30 minuti di lavoro leggero o pausa) NO SI

Oltre 8 sollevamenti/min in LUNGA DURATA (MMC che dura più di 120 minconsecutivi nel turno) NO SI

CONDIZIONE CRITICA : presenza di carichi eccedenti I seguenti limiti

Maschi (18-45 anni) 25 kg NO SI

Femmine (18-45 anni) 20 kg NO SI

Maschi (<18 o >45 anni) 20 kg NO SI

Femmine (<18 o >45 anni) 15 kg NO SI

CONDIZIONE CRITICA (TRASPORTO): presenza di massa cumulativa trasportata più elevata di quelle indicateDistanza di trasporto superiorea 20 m in 8 ore 6000 kg in 8 ore NO SI

Distanza di trasporto inferiore20 m in 8 ore 10000 kg in 8 ore NO SI

Se solo una di queste condizioni ha una risposta “SI”, una condizione CRITICA è presente.Se una condizione CRITICA è presente, applicare ISO 11228-1 per identificare le urgenti azioni correttive.

TECHNICAL REPORT

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Traino e spinta : condizioni dell’ambiente di lavoro

Le superfici del pavimento sono scivolose, non stabili, irregolari oppure hanno una pendenza(verso l’alto o il basso) oppure sono fissurate, spaccate o rotte?

NO SI

Vi sono percorsi ristretti e che provocano difficoltà ai movimenti? NO SIVi sono temperature elevate nell’area di lavoro? NO SI

Caratteristiche dell’oggetto spinto o trainato

L’oggetto (carrello, transpallet etc.) limita la visuale dell’operatore o ne ostacola il movimento? NO SI

L’oggetto è instabile? NO SIL’oggetto (carrello, transpallet etc.) ha caratteristiche pericolose, superfici taglienti, sporgenze,etc che possono danneggiare l’operatore?

NO SI

Le ruote in uso sono in cattivo stato di manutenzione o rotte? NO SILe ruote in uso sono inadatte alle condizioni dell’ ambiente di lavoro? NO SI

Se le risposte a tutte le condizioni indicate sono “NO”, continuare il quick assessment.

Se almeno una delle risposte è “SI”, si APPLICHI lo STANDARD ISO 11228-2.Gli specifici rischi emersi DEVONO essere attentamente considerati e si deve tendere a

MINIMIZZARE tali RISCHI

QUICK ASSESSMENT TRAINO E SPINTA – ASPETTI PRELIMINARI

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Traino e spinta: Quick assessment di condizioni ACCETTABILI

Intensità della FORZAL’intensità della forza non supera circa 30 N (o circa 50 N per frequenze fino a 1 V. ogni 5 minutiper percorsi fino a 50 metri) per azioni di forza continua (mantenimento) e circa 100 N perl’applicazione di forza di picco (iniziale).In alternativa, lo “sforzo percepito” (ottenuto intervistando I lavoratori ed usando la scala diBorg CR-10) risulta, durante le azioni di traino e spinta, al massimo LEGGERO (punteggio di 2 omeno nella scala di Borg CR_10).

NO SI

Durata del compitoIl compito di Traino o Spinta dura al massimo 8 ore al giorno? NO SI

Altezza della presa

La forza di Traino o Spinta è applicata all’oggetto fra il livello delle anche e del petto? NO SI

PosturaL’azione di Traino o Spinta è eseguita con il tronco eretto (non ruotato nè inclinato) ? NO SI

Area di movimentazioneLe mani sono mantenute all’interno della larghezza delle spalle e davanti al corpo? NO SI

Se a tutte le domande si è risposto “SI”, il compito esaminato è in area verde (ACCETTABILE) enon è necessario continuare la valutazione del rischio.

Se anche ad una sola domanda si è risposto “NO”, il compito va valutato attraverso ISO 11228-2

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noINTENSITA’ DELLA FORZA

A) Picchi di FORZA iniziale (per superare lo stato di fermo o accelerare/decelerare l’oggetto):La FORZA è almeno di 360 N (maschi) o di 240 N (femmmine).B) FORZA continua( (mantenimento - per mantenere in moto l’oggetto) per il Traino o laSpinta : La FORZA è di almeno 250 N (maschi) o 150 N (femmine)In alternativa, lo sforzo percepito (ottenuto intervistando i lavoratori ed usando la scala diBorg CR-10) durante il compito di traino o spinta, mostra la presenza di ELEVATI PICCHI diforza (punteggio di 8 o più nella scala di Borg CR-10).

NO SI

POSTURA

L’azione di TRAINO O SPINTA è eseguita con il tronco significativamente flesso o ruotato. NO SIAPPLICAZIONE DELLA FORZA

L’azione di TRAINO O SPINTA è eseguita in modo brusco o incontrollato. NO SIAREA DI MOVIMENTAZIONE

Le mani sono mantenute al di fuori della larghezza delle spalle o non davanti al corpo. NO SIALTEZZA DELLA PRESA

Le mani sono mantenute sopra 150 cm. or al di sotto di 60 cm. NO SIDIREZIONE DELLA FORZA

L’azione di Traino o Spinta è sovrastata da rilevanti compomnenti verticali (“sollevamento parziale”). NO SIDURATA DEL COMPITO

Il compito con attività manuale di Traino o Spinta dura oltre 8 ore al giorno. NO SI

Se ad una o più condizioni si è risposto “SI” è presente una condizione CRITICA.Se è presente una condizione CRITICA si applichi ISO 11228-2 per identificare azioni correttive.

Traino e spinta: Quick assessment di condizioni CRITICHE

TECHNICAL REPORT

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no Il METODO NIOSHe LA SUA

EVOLUZIONE NELTEMPO

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noIL METODO NIOSH

PESO SOLLEVATOPESO RACCOMANDATO

PESO MASSIMO SOLLEVABILE

IN CONDIZIONI IDEALI

Confronto fra:

LI=

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INDICE DI SOLLEVAMENTO

Indice di sollevamento < 0,85nessun provvedimento

Indice di sollevamento >1,00 rischio!!riprogetta cambiando i fattori di moltiplicazione

Indice di sollevamento 0,85 - 1,00applica il metodo 2, riprogetta

ISO 11228-1 - EN 1005-2

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no

TIPO DI COMPITO CON SOLLEVAMENTOMANUALE DI CARICHI

INDICE DIRISCHIO

ANNO

1. MONO TASK LI 1981

2. COMPOSITE TASK CLI 1993

3. VARIABLE TASK VLI 2009

EVOLUZIONE DELMETODO NIOSH

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no

WATERS THOMAS,Putz-Anderson V., Garg A., Fine L.J.,

“REVISED NIOSH EQUATION FOR THE DESIGNAND EVALUATION FOR MANUAL LIFTINGTASKS”

Ergonomics, 37, 7, 1993 pp.749-776

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1. MONO TASK è ilcompito in cui

vengono sollevaticarichi di un solopeso in una solavariabile di area

rispetto all’inizio ealla fine del

sollevamento.

Lo stesso peso è sollevato dall’origine (stessaarea) alla destinazione (stessa area).

origine100 cm

10,5 kg

destinatione 20 cm10,5 kg

MONOTASK = COMPITO SEMPLICE1981 - 19911981 - 1991

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no

20 cm

100 cm

150 cm

10,5 kg 10,5 kg

10,5 kg 10,5 kg

10,5 kg 10,5 kg

35 cm

10,5 kg

100 cm

2. COMPOSITE TASK quando oggetti di un solo peso vengonosollevati e posizionati secondo differenti geometrie cioè indifferenti aree di presa e di deposito (differenti altezze degliscaffali, e/o differenti profondità con o senza torsioni del troncoecc.) Praticamente ogni geometria prende il nome di SUBTASK.

COMPOSITE TASK: COMPITO FRAMMISTO

DestinazioneDestinazione

19931993

OrigineOrigine

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no

3. VARIABLE TASK quando oggetti di peso differente vengonosollevati e posizionati secondo differenti geometrie. Anche inquesto caso ogni geometria per ogni categoria di peso prende ilnome di SUBTASK.

10-60 cm

60-125 cm

125-175 cm5 kg

5 kg

5 kg

5 kg5 kg

5 kg

10 kg10 kg

10 kg

10 kg10 kg

10 kg

20kg20 kg

20 kg

20 kg20 kg

20 kgDestinazione

5 kg10,5 kg

20 kg

5 kg10,5 kg

20 kg

20092009

VARIABLE TASK: COMPITO VARIABILE

DestinazioneDestinazione

OrigineOrigine

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ISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI

A.6.3 Criteria to evaluate the lifting index in complex

lifting tasks: detailed procedure by steps

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noISO TR 12295: Criteri per il Niosh VLI

Step 1 – Collecting organizational and production data

Step 2 – Identification of number of objects listed in a shift and their mass

Step 3 – Identification of body and loads position (geometries) at origin and

destination using variables simplification

Step 4 – Aggregation of resulting LI (Lifting index) and

computation of final Lifting Index for the CLI complex

and VLI

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ISO TR 12295: Aggiornamento Fasce dell’Indice

Valore di LiftingIndex (LI)

Livello diesposizione Interpretazione

LI ≤ 1,00Accettabile,

nessunrischio

Esposizione accettabile per la maggiorparte della popolazione lavorativa diriferimento (considerata per genere efascia di età)

1,00 ≤ LI <2,00

Rischiopresente:

livello basso

Una parte significativa della popolazionelavorativa potrebbe essere esposta ad unlivello di rischio basso

2,00 ≤ LI <3,00

Rischiopresente:

livellosignificativo

Una parte significativa della popolazionelavorativa potrebbe essere esposta ad unlivello significativo di rischio

LI ≥ 3,00Rischio

presente:livello elevato

Assolutamente non adeguato per lamaggior parte della popolazionelavorativa

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STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E

LE VARIABILI DIRISCHIO E

L’APPROCCIOERGONOMICO DI

RIPROGETTAZIONE

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CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO

FATTORE ALTEZZA

KG

FATTORE DISLOCAZIONE

FATTORE ORIZZONTALE

FATTORE ASIMMETRIA

FATTORE FREQUENZA

FATTORE PRESA

Peso massimo raccomandato incondizioni ottimali di sollevamentoAltezza da terra delle mani all’iniziodel sollevamentoDistanza verticale del peso tra inizio efine del sollevamentoDistanza massima del peso dal corpodurante il sollevamentoDislocazione angolare del peso rispettoal piano sagittale del soggettoFrequenza del sollevamento in atti alMinuto e durataGiudizio sulla presa del carico

X

= Peso Raccomandato (PR)

X

X

X

X

X

Descrizione dell’azione di sollevamento:

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STUDIO ING. PLACCIA.R.P.E

ISO 11228-1MASSA DI RIFERIMENTO

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< 18 da 18 a 45 > 45

20 25 20

15 20 15

ETA' (in anni)Sesso

Maschi

Femmine

ISO 11228-1 - EN 1005-2

ISO 11228-1 e EN 1005-2Massa di Riferimento

Definita da ISO TR 12295

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no

Art. 168 – mezzi appropriati

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MMC - Fattore altezza (FA)MMC - Fattore dislocazione (FB)

ISO 11228-1 - EN 1005-2

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no

MMC - Fattore altezza (FA)MMC - Fattore dislocazione (FB)

ISO 11228-1 - EN 1005-2

ALTEZZA (CM) 0 75 175FATTORE FA 0,77 1 0,7INFLUENZA % 23,0% 0,0% 30,0%

DISLOCAZIONE (CM) 25 70 175FATTORE FB 1 0,88 0,85INFLUENZA % 0,0% 12,0% 15,0%

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noPrelievo del carico

Recupero particolareda fondo contenitore

Piano di supporto adaltezza adeguata

Transpallet manuale elevabile

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no

Prelievo del carico

Recupero particolareda fondo contenitore

Pedanaelevabile eantinaribaltabile

Pedanaelevabile eantinaribaltabile

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Recupero particolare dafondo contenitore

Sollevatoreascomparsa

Sollevatore pneumatico

Prelievo del carico

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no

Recupero particolareda fondo contenitore

Sollevatoriinclinatori

Prelievo del carico

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noDislocazione verticale

Deposito su pallet a terra

Pallet sucavalletti

Pezzi sucarrello

Carrello ad altezzariducibile con il peso

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no

Dislocazione verticale

Prelievo odeposito sopra le

spalle

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noDislocazione verticale

Altezzaminima: nocche60 - 70

Altezzamassima: spalla140 - 150

Linea di trattamento atre altezze

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no

Dislocazione verticale

Altezzaminima: nocche60 - 70

Altezzamassima: spalla140 - 150

Linea troppoalta

Inserimento dipedana (20 cm)

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MMC - Fattore orizzontale (FC)

ISO 11228-1 - EN 1005-2

ORIZZONTALE (CM) 25 50 63FATTORE FB 1 0,5 0,4INFLUENZA % 0,0% 50,0% 60,0%

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no

Dislocazione orizzontale

Carico distante dalcorpo

Sollevatoreinclinatore

20 kg

40 kg

80 kg12Riduzione della

distanza dalcorpo

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noDislocazione orizzontale

Carico distante dalcorpo

Caricoravvicinato

FASE 1: CONTENITOREPIENO, RIBALTINA

APERTA SOLO LATOOPERATORE

FASE 2: MOVIMENTATOCARICHI SOLO LATO

OPERATORE, RIBALTINAAPERTA SOLO LATO

OPERATORE

FASE 3: GIRATAPIATTAFORMA, CARICHI

COLLOCATI SUL LATOOPERATORE

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MMC - Fattore asimmetria (FD)ISO 11228-1 - EN 1005-2

TORSIONE (GRADI) 0 90 135FATTORE FD 1 0,71 0,57INFLUENZA % 0,0% 29,0% 43,0%

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noFattore Torsione

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MMC - Fattore presa (FE)ISO 11228-1 - EN 1005-2

PRESA BUONA SCARSAFATTORE FE 1 0,9INFLUENZA % 0,0% 10,0%

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MMC - Fattore frequenza (FF)

ISO 11228-1 - EN 1005-2

DURATA

<= a 60 minuti o ore alternateDa 61 a 120 minuti alternati al 30% tempo di sollevamento

dedicato ad altre attivitàOltre i 120 minuti di sollevamento continuativo

FREQUENZA

FF e’ il numero MEDIO di sollevamenti al minutovalutati ALMENO su 15 minuti di osservazione

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noMovimentazione manuale di carichi

Frequenza vs n. azioni e durata del lavoroFREQUENZA DURATA DEL LAVORO (CONTINUO)

AZIONI/MIN, 8 ORE 2 ORE 1 ORA(LUNGA) (MEDIA) (BREVE)

0,2 0,85 0,95 10,5 0,81 0,92 0,971 0,75 0,88 0,942 0,65 0,84 0,913 0,55 0,79 0,884 0,45 0,72 0,845 0,35 0,6 0,86 0,27 0,5 0,757 0,22 0,42 0,78 0,18 0,35 0,69 0,15 0,3 0,5210 0,13 0,26 0,4511 0 0,23 0,4112 0 0,21 0,3713 0 0 0,3414 0 0 0,3115 0 0 0,28

>15 0 0 0

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Movimentazione manuale di carichiincremento del rischio in funzione della durata

FREQUENZA DURATA DEL LAVORO (CONTINUO)

AZIONI/MIN, 8 ORE 2 ORE 1 ORA BREVE VSLUNGA

BREVE VSMEDIA(LUNGA) (MEDIA) (BREVE)

0,2 15% 5% 0% -15% -5%0,5 19% 8% 3% -16% -5%1 25% 12% 6% -19% -6%2 35% 16% 9% -26% -7%3 45% 21% 12% -33% -9%4 55% 28% 16% -39% -12%5 65% 40% 20% -45% -20%6 73% 50% 25% -48% -25%7 78% 58% 30% -48% -28%8 82% 65% 40% -42% -25%9 85% 70% 48% -37% -22%10 87% 74% 55% -32% -19%11 77% 59% -18%12 79% 63% -16%13 66%14 69%15 72%

>15

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noALTEZZA (CM) 175FATTORE FA 0,7INFLUENZA % 30%

DISLOCAZIONE (CM) 175FATTORE FB 0,85INFLUENZA % 15%

ORIZZONTALE (CM) 63FATTORE FB 0,4INFLUENZA % 60%

TORSIONE (GRADI) 135FATTORE FD 0,57INFLUENZA % 43%

PRESA SCARSAFATTORE FE 0,9INFLUENZA % 10%

DURATA / FREQUENZA BREVE MEDIA LUNGAINFLUENZA % - FREQ. 1 0% 5% 15%INFLUENZA % - FREQ. 5 20% 40% 65%INFLUENZA % - FREQ. 10 55% 74% 87%

CONTRIBUTI MASSIMI DELLE VARIABILI DI RISCHIO SUL CALCOLO DI IS

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no

IN CONCLUSIONE:

LA RIPROGETTAZIONE NON SI DEVE BASARESOLAMENTE SULLA MODIFICA DEL LAYOUT O DELLE

ATTREZZATURE.

L’INFLUENZA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELCOMPORTAMENTO DEGLI ADDETTI PUO’

MODIFICARE SOSTAZAILMENTE I VALORI FINALI DIESPOSIZIONE.

Art. 168 – Obblighi del Datore di Lavoroa) organizza i posti di lavoro in modo che detta

movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute;