Principali sistemi di frode Iva ODCEC · 2012. 1. 5. · 12 FRODE ATTRAVERSO I “DEPOSITI FISCALI...
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“IL DOTTORE COMMERCIALISTA ED I REATI TRIBUTARI”Evento di Formazione
Commissione Diritto Penale dell’Economia 23.11.2010
I PRINCIPALI SISTEMI DI FRODE IVA
Ten.Col. t.ISSMI Massimiliano GiuaComandante del III Gruppo Tutela Entrate
Nucleo Polizia Tributaria Roma
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STIME DANNI FRODI I.V.A. IN EUROPA
− INTERNATIONAL VAT ASSOCIATION (2007):fra 60 e 100 MLD Euro annui
− COMMISSIONE UE (2009):fra 90 e 113 MLD Euro annui (2000 – 2006)
Secondo la Commissione, la sola “frode carosello” in alcuni paesi UE raggiunge il 10% del gettito IVA complessivo
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RISULTATI NELLA LOTTA ALLE FRODI I.V.A.
−2008:
• I.V.A. evasa per 2,7 MLD Euro;• 5.000 persone denunciate (8.600 complessivamente per
reati fiscali).
−2009:
• I.V.A. evasa per 2,7 MLD Euro• 6.000 persone denunciate (11.500 complessivamente per
reati fiscali)
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INCIDENZA SUI SETTORI ECONOMICI
− Elettrodomestici (23% del totale dell’I.V.A. evasa nelle frodi)
− Metalli ferrosi e non ferrosi (10%)
− Prodotti informatici e telefonici (6%)
− Autoveicoli (5%)
− Edilizia (4%)
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RISULTATI LOTTA EVASIONE FISCALE INTERNAZIONALE
− 2008:
• Maggiori basi imponibili constatate: 5,1 MLD di Euro
− 2009:
• Maggiori basi imponibili constatate: 5,4 MLD di Euro
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EVASIONE FISCALE INTERNAZIONALE:RISULTATI
20092009 ••% su 2008% su 2008
Risultati complessiviRisultati complessivi 5,4 MLD +6,4%
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FRODE CAROSELLO
“frode della società fittizia negli scambi intracomunitari”, di compromettere il “funzionamento stesso del sistema dell’I.V.A.” e di “mettere in pericolo il commercio legale in alcuni settori economici, distorcendo la concorrenza a favore degli operatori disonesti”.
(“Relazione della Commissione al Consiglio ed al Parlamento Europeo sull’utilizzo degli accordi di cooperazione amministrativa nella lotta antifrode in materia di I.V.A.”, COM (2004) 260 in data 16 aprile 2004.)
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SCHEMA DI FRODE IVA CLASSICO (“CAROSELLO”)
CEDENTE COMUNITARIO
CARTIERAITALIANA
EFFETTIVO DESTINATARIO
FINALE
Effettivo percorso della
merce
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Emissione diF.O.I.
Utilizzo di
F.O.I.
UNIONE EUROPEA
ITALIA
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FornitoreComunitario
(Vendita senza I.V.A.)
(non imponibile aisensi dell’art. 41 D.L. 331/1993.)
“Interposto (cartiera) Fattura il costo, aggiungendo il proprio compenso (14,30) e scorporando l’IVA. (trasformazione di una parte d’imponibile in IVA).
FRODE IVA “CAROSELLO” CLASSICA
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VARIANTE DEL SISTEMA CLASSICO
CEDENTE COMUNITARIO
Effettivo percorso della merce
CARTIERA ITALIANA
SOCIETA’FILTRO
(BUFFER)
EFFETTIVO DESTINATARIO
FINALE
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FRODE IVA MEDIANTE UTILIZZO DIFALSE DICHIARAZIONI D’INTENTO
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FRODE ATTRAVERSO I “DEPOSITI FISCALI IVA”(Art. 50-bis D.L. n. 331/1993)
Chi acquista materie prime extraUE ha facoltà di immettere le stesse in “depositi fiscali”, senza dover pagare l’IVAall’importazione ma solo i dazi doganali.
Vengono interposte, tra fornitore extraUE e acquirente italiano, una o più imprese “cartiere” create ad arte, che acquistano la merce, curano lo sdoganamento e l’introduzione nei depositi fiscali.
Da qui prende l’avvio la tipica frode “carosello”, innescata dalle “cartiere” che cedono i beni ai reali acquirenti nazionali a prezzi altamente concorrenziali.
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FRODE IVA COMMERCIO DI AUTOVETTURE
3 dicembre 2007: nuovo mod. “F24 Auto UE” per le cessioni di auto da “mercato parallelo”.
L’importatore accede al sistema informatico integrato utilizzato da AGE e MCTC e immette i dati del veicolo (marca, modello, telaio), del fornitore comunitario e della fattura (numero, data e importo).
L’importatore versa, con mod. F24, IVA (20%) sul valore di acquisto indicato nella fattura d’acquisto, presente nel sistema informatico.
Il sistema telematico “allinea” il numero del telaio al relativo modello “F24”.
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FRODE IVA COMMERCIO DI AUTOVETTURE
Il sistema informatico automaticamente verifica che l’importo versato con modello F24 corrisponda al 20% del costo d’acquistodell’autoveicolo inserito dal primo importatore. Solo in caso positivo consente l’immatricolazione.
L’inserimento nel sistema informatico del costo dell’autoveicolo direttamente a cura operatore commerciale.
Operazioni poste in essere anche da soggetti riconducibili a società “cartiere”, che inseriscono un valore irrisorio. Sulla base di tali ultimi importi veniva fatto il versamento dell’IVA e la procedura consentiva l’immatricolazione.
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STRATEGIE DI CONTRASTO ALLE FRODI I.V.A.
Analisi di rischio attraverso incrocio dati presenti nei 30 applicativi informatici (fra cui VIES, M.ER.C.E., “WebIntelligence-dichiarazioni intento”, RADAR)
Controllo economico del territorio attraverso gli oltre 800 Reparti del Corpo
Metodi investigativi razionalizzati, grazie anche all’apporto dei Reparti Speciali ed alla collaborazione degli enti locali (Protocolli d’intesa)
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COOPERAZIONE INTERNA(Art. 83, commi da 5 a 7, D.L. 112/2008)
“CABINA DI REGIA OPERATIVA” TRA GUARDIA DI FINANZA, AGENZIA ENTRATE E AGENZIA DOGANE
ANALISI DI RISCHIO CONGIUNTE
PIANI CONGIUNTI DI VERIFICHE
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Mutua assistenza amministrativa con Organi collaterali esteri, attraverso Central Liaison Office – C.L.O. presso
Dipartimento Finanze del MEF
2006 – 2009: pervenute al Corpo in materia di I.V.A. circa 5.000 richieste dai collaterali esteri, e oltre 7.000 richieste inviate all’estero.
Lotta alle frodi e all’evasione fiscale internazionale: Direttiva 77/799/CEE contiene previsioni analoghe ad art. 26 Commentario OCSE in materia di scambio di informazioni tra gli Stati membri
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METODOLOGIA INVESTIGATIVA
Ricerca di tutti gli elementi di prova diaccordo fraudolento
Ampio utilizzo operativo dei presidi normativi (indagini tecniche)
Inoltro proposte di sequestro di patrimoni ai fini della confisca per equivalente
Anno 2009: operati sequestri di beni per 307 milioni di Euro (+400% rispetto al 2008)
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SVILUPPI NELLA LOTTA ALLE FRODI IVA
− Progetto “EUROFISC”: piattaforma permanente di cooperazione internazionale volta a rafforzare il dispositivo di contrasto alle frodi I.V.A.;
− velocizzare lo scambio di qualificate informazioni fra tutte le Amministrazioni fiscali europee mediante la creazione di una rete multilaterale di funzionari di collegamento;
− coordinare gli scambi di informazioni in ragione delle segnalazioni ricevute;
− avviare e coordinare controlli multilaterali nonché sviluppare una capacità comune d’analisi dei rischi.
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SVILUPPI NELLA LOTTA ALLE FRODI IVA (DECRETO “INCENTIVI”)
− Dispositivo di contrasto alle frodi fiscali e finanziarie internazionali: obbligo di comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrateda parte di tutti i soggetti IVA che effettuino o ricevano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di operatori economiciaventi sede, residenza o domicilio in Paesi black list.
− Possibilità di estensione di tale adempimento anche a soggetti ubicati in Paesi “non black list”.
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NOVITA’ D.L. 78/2010
Obbligo per soggetti IVA di comunicare telematicamente all’AGE tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate o ricevute, registrate o soggette a registrazione nei confronti dioperatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata, nonché con altri Paesi o per determinati settori economici o tipologie di soggetti individuati con decreto ministeriale a causa di particolari rischi di frode fiscale.
Importo non inferiore a 3.000 euro
(Circ. Agenzia Entrate n. 53/E del 21 ottobre 2010).
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NOVITA’ D.L. 78/2010
Fenomeno delle imprese “apri e chiudi”
In fase selezione posizioni da sottoporre a controllo, GdF, AGE e
Inps dedicano particolare attenzione ai contribuenti che hanno
cessato l’attività entro un anno dalla data di inizio, al fine di
assicurare una vigilanza sistematica nei confronti di imprese
sovente coinvolte in casi di evasione fiscale e contributiva e di frodi
fiscali.
Ulteriore rafforzamento delle misure di contrasto alle frodi
“carosello” IVA, basate sull’interposizione di missing traders.
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NOVITA’ D.L. 78/2010
Disciplina UE operazioni intracomunitarie e contrasto
delle frodi
Modifica art. 35 DPR 633/72: contribuente, all’atto della dichiarazione di inizio attività finalizzata all’attribuzione della partita IVA, deve specificare se intende effettuare operazioni intracomunitarie (nuova lett. e-bis del comma 2)
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NOVITA’ D.L. 78/2010
AGE, entro 30 gg da attribuzione P.IVA, può negare autorizzazione a operazioni intraUE.
Saranno individuati termini e modalità con cui AF potrà non concedere autorizzazione o revocarla.
Saranno fissati modalità e termini di inclusione P.IVA nella banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, ai sensi dell’art. 22 del Regolamento (CE) n. 1798 in data 7 ottobre 2003.
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CONTRASTO AL RICICLAGGIO: RISULTATI
Riciclaggio accertato 2009
1,51 MLD
Truffa eappropriazione
indebita268 MLN
Frodefiscale
687 MLN
Reati fallimentari
59 MLN
Usura e trafficodi stupefacenti
40 MLNAltre
fattispeciedelittuose456 MLN
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GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE