Principali evidenze di Demografia ed Epidemiologia in ... aaRelazione generale... · (Regione...
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Principali evidenze di Demografia ed
Epidemiologia in provincia di Bergamo
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La piramide dell’età della popolazione bergamasca rappresenta la struttura di una popolazione in cui la maggioranza dei soggetti è concentrata nelle fasce di età centrali
dando al grafico una conformazione “a botte” tipica delle popolazioni “vecchie”.
La riduzione della natalità e l’aumento dell’età mediaevidenziano uno scenario di progressivo invecchiamento.
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La mappa illustra la distribuzione
territoriale della popolazione totale; risulta concentrata
nella zona urbana, peri-urbana e della
Bassa bergamasca,
mentre le zone montuose appaiono
“spopolate”
Popolazione totale
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La struttura demografica della popolazione presenta unindice di vecchiaia pari a indice di vecchiaia pari a indice di vecchiaia pari a indice di vecchiaia pari a
121,8, con peggioramento 121,8, con peggioramento 121,8, con peggioramento 121,8, con peggioramento rispetto all’anno precedenterispetto all’anno precedenterispetto all’anno precedenterispetto all’anno precedente
(pari a 114,2); tale indice rimane comunque inferiore sia alla Lombardia (141,0), sia all’Italia (144,0)
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La mappatura dell’indice di vecchiaia è quasi
l’immagine speculare della precedente.
Valle Brembana, Valle Seriana e Bergamo hanno il più alto tasso di popolazione anziana.
Indice di vecchiaia
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La distribuzione geografica
del tasso di natalità
evidenzia maggior concentrazione nell’area della Bassa bergamasca e nell’Est Provincia, zone in
cui tipicamente si sono
concentrati gli immigrati e
che presentano attrattive lavorative e abitative per le coppie giovani, mentre
rimane esclusa l’area
urbana.
Le alte valli presentano i
tassi di natalità più bassi.
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IAIndice di natalità
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IAPopolazione immigrata
Presenza Stranieri (% su totale popolazione)
16,1515,61
14,75 14,52
13,21
11,5 11,511,03 10,93
10,55
7,08
5,8
4,69
2,97
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% media provincia: 11,0
La presenza straniera si radica sempre più: i maschi costituiscono il
12% dell’intera popolazione maschile, le femmine il 10%, ma è
distribuita eterogeneamente sul territorio
Altre evidenze rilevanti
� Il tasso di abortività volontaria (7,1) appare inferiore al dato medio lombardo (8,4) ed a quello nazionale (8,2), così come, di converso, il tasso di natalità (10,3) èsuperiore ai rispettivi parametri di confronto citati (Regione Lombardia 9,9; Italia 9,3).
� Il tasso di natalità della popolazione stranieraresidente nella provincia di Bergamo (24,0 per 1.000 stranieri residenti) è superiore ai corrispettivi indici regionale (20,0) e italiano (17,1)
� I tassi di fecondità delle donne straniere sono doppirispetto alle donne italiane (86,5 vs 34,6)
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Una provincia eterogenea
� Vi è notevole eterogeneità sul territorio per gran parte degli indici considerati
� Le analisi evidenziano come le aree provinciali siano suddivisibili in tre sostanziali gruppi, caratterizzati congiuntamente da una diminuzione della popolazione giovane e produttiva e da un aumento della popolazione anziana
� Primo gruppo: Dalmine, Romano, Valle Cavallina, Basso Sebino, Isola Bergamasca, Treviglio, Seriate, Grumello
� Secondo gruppo: Alto Sebino, Valle Seriana Superiore, Valle Seriana, Bergamo, Valle Imagna
� Terzo gruppo: Valle Brembana
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Tasso medio mortalità provincia:
8,18 (per 1.000 abitanti)
Mortalità generale
Il tasso di mortalità complessivo riflette la distribuzione dell’indice di vecchiaia
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Le cause
tumorali e le
cause cardio-
circolatorie
sono le prime
cause di
morte nei
maschi
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Le cause
tumorali e
le cause
cardio-
circolatorie
sono le
prime
cause di
morte
anche nelle
femmine
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Il trend storico è tuttavia in costante
diminuzione sia per le cause tumorali
(meno nelle donne) sia per le cardio
circolatorie
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L’ospedalizzazione per patologie tumorali non ha particolari concentrazioni, ad
eccezione della zona di Romano di Lombardia dove appare significativamente
superiore al valore provinciale per entrambi i sessi
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La distribuzione per età dei ricoveri per patologia tumorale presenta per i maschi una crescita costante ad iniziare dai 44-49 anni ed un massimo assoluto nelle età più avanzate;per le donne si evidenzia un primo massimo tra i 40-45 anni, con successivo livellamento e risalita nelle età avanzate.
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Ricoveri per tumori
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Ricoveri per patologie cardiovascolari
L’andamento dei ricoveri per patologia cardio-vascolare è del tutto
parallelo nei due sessi
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Tumori maligni della prostata 18,6%18,6%
Tumori maligni di bronchi e polmoni 16,9%16,9%
Tumori maligni di colon-retto 11,6%11,6%
Tumori maligni del fegato 8,1%8,1%
Patologie tumorali più frequenti nei maschiE
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I tumori della prostata rappresentano il 19%
circa di tutti i tumori per il sesso maschile
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Il tumore del colon
retto presenta un
tasso di incidenza
standardizzato del 65
per 1000 assistiti /
anno con una netta
superiorità dei casi nei
maschi rispetto alle
donne specie nell’età
più avanzata.
E’ stato attivato uno
screening su tutta la
Provincia.
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Patologie tumorali più frequenti nelle femmine
Tumori maligni della mammellaTumori maligni della mammella 31,2%31,2%
Tumori maligni di colonTumori maligni di colon--rettoretto 11,0%11,0%
Tumori maligni dello stomacoTumori maligni dello stomaco 5,8%5,8%
Tumori maligni di bronchi e Tumori maligni di bronchi e
polmonipolmoni 5,4%5,4%
I tumori della mammella rappresentano il 32%
circa di tutti i tumori per il sesso femminile
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L’incidenza è di 164 casi ogni 1000 assistiti/anno
E’ stato attivato uno screening su tutta la Provincia
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0.0
00.2
50.5
00.7
51.0
0
0 20 40 60mesi
CR - No Screening BG - No Screening
CR - Ca int BG - Ca int
CR - Screening+ BG - Screening +
Kaplan-Meier survival estimates
Analisi della sopravvivenza
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I dati di sopravvivenza mostrano l’efficacia dell’attività di
screening (il grafico mostra come la mortalità delle donne in
cui viene individuato un tumore nell’ambito dello screening
sia significativamente inferiore a quelle non individuate dallo
screening)
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L’incidenza del tumore della
cervice uterina è
decisamente inferiore a
quella della mammella
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Per questo
tumore è
stata avviata
una attività di
promozione
del pap–test
presso i
Consultori
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Per il tumore
polmonare, che è
ancora un
problema
rilevante nei
maschi e lo sta
sempre più
diventando per le
donne, sono state
avviate numerose
iniziative di
contrasto
all’abitudine
tabagica
La patologie neurodegenerative sono paradigma di complessità e necessità di integrazione di
servizi sanitari e socio-sanitari.Demenze e Malattia di Parkinson sono le più
diffuse anche a Bergamo.
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IAPatologie croniche a forte
impatto socio-sanitario
Malattia di Parkinson
� Prevalenza ASL Bergamo: 235 per 100.000 ab. –ovvero, 2500 casi
� Incidenza annua ASL Bergamo: 27,3 per 100.000 ab. -250 nuovi casi
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La distribuzione dei tassi specifici per
età e genere evidenzia l’impatto
pesante nelle classi più avanzate, in
entrambi i sessi
Malattia di Parkinson
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La mappa evidenzia
aree a rischio
aumentato di
morbosità nell'area
montana e (in parte)
metropolitana.
Esistono aggregati
territoriali a
prevalenza elevata,
meritevoli di
approfondimento.
Distribuzione territoriale
Demenze
� Prevalenza ASL Bergamo: 65 per 10.000 ab = 9.000 pazienti
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Anche per le
Demenze, la
distribuzione dei
tassi specifici per
età e genere
evidenzia
l’impatto nelle
classi più
avanzate, con
picco a 78 nei
maschi e 82
nelle donne
Fonte: Registro delle Demenze in Provincia di Bergamo –Osservatorio Socio Sanitario ASL Bergamo
Demenze
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La distribuzione territoriale appare congrua alla distribuzione degli
indici di vecchiaia
Distribuzione territoriale
Demenze in RSA
� Più del 50% dei pazienti in RSA
presenta una diagnosi di Demenza
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Os piti con diagnos i di demenza - tab. 17
Tipo Demenza Frequenza Percentuale
DEMENZA SENILE, PRESENILE, ALTRE 2131 28,9
DEMENZA ALCOLICA 14 ,2
DEMENZA VASCOLARE 876 11,9
M.ALZHEIMER 722 9,8
M.PICK 6 ,1
Totale 3749 50,8
Non diagnosi di Demenza 3637 49,2
Totale 7386 100,0
Demenze in RSA
� Le RSA, in questo scenario, stanno
assumendo sempre più una funzione di
“intervento attivo” in queste situazioni,
come alternativa al contesto familiare,
anche solo di “sollievo”, soprattutto
quando la gestione di tali pazienti
diventa improponibile in un contesto
domiciliare
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ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL’ATTIVITA’ DI
PSICHIATRIA TERRITORIALE 2010 (EX FLUSSO
46/SAN)
� I casi singolarmente individuati sono pari a 9.692
(46% maschi; 54% femmine)
� Le classi di età più rappresentate sono comprese tra 35 e 54 anni
� La quantità complessiva di prestazioni è stata pari a 323.637 con prestazioni ricevute pro-capite pari a 33,4.
� Il 90% circa delle diagnosi è rappresentato da quattro
gruppi: schizofrenia, sindromi affettive, sindromi nevrotiche, disturbi della personalità.
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ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL’ATTIVITA’ DI
PSICHIATRIA TERRITORIALE 2010 (EX FLUSSO
46/SAN) – distribuzione territoriale utenza
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Psichiatria - Prevalenza utenza per Ambito (per 1.000 ab.)
14,713,2 13,7
12,2
17,2
10,4
25
21,9
26,2
11,9 11,613,2
14,8 14,4 15,3
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Elevata prevalenza negli ambiti Alto Sebino, Valle Seriana e Valle Seriana Superiore.
ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL’ATTIVITA’ DI
Neuropsichiatria Infantile 2010
� I casi singolarmente individuati sono pari a 8.355
(61% maschi; 39% femmine)
� La quantità complessiva di prestazioni è stata pari a 98.477 con prestazioni ricevute pro-capite pari a 11,8
� Il 90% circa delle diagnosi è rappresentato da quattro gruppi: schizofrenia, sindromi affettive, sindromi nevrotiche, disturbi della personalità.
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ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELL’ATTIVITA’ DI
Neuropsichiatria Infantile 2010 (– distribuzione
territoriale utenza
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Elevata prevalenza negli ambiti Isola Bergamasca e Dalmine
Prevalenza utenza NPI (x 1000 ab. Età 0-18)
5,00
6,90
5,90
4,60
6,30
3,30
5,80
6,10
6,40
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Utenza Consultori Fam. 2010
Distribuzione territoriale utenza
(sulla base della residenza)
L’utenza complessiva, definita come soggetti univocamente identificati attraverso il codice fiscale e
la data di nascita, che abbiano ricevuto almeno una prestazione valorizzata nel 2010, è pari
a 17.777 utenti
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Utenza CF 2010
� Le donne sono 15.859 (89,2%)
� Gli uomini sono 1918 (10,8%)
� Le prestazioni valorizzate sono state pari a 60.051
� Il n. di prestazioni pro-capite è pari a 3,4
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Utenza CF
2010 per
Comune
-Donne
-numero
assoluto
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IAUtenza Consultori Fam. 2010
Utenza CF 2010 per
Comune-
Donne-
Tassi
x 1.000 residenti
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IAUtenza Consultori Fam. 2010
Utenti CF –distr. età e sesso
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Utenti CF-utenza totale
profilo utenza
Le prestazioni erogate a favore sono le seguenti:
ITALIANA 41.657 (pari a 3.2 pro capite)
ALTRA 18.394 (pari a 3.7 pro capite)
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Prestazioni
valorizzate –
CF 2010
Le prime 14
prestazioni
danno conto
del 95%
complessivo
del totale
NB i pap test
sono presenti
con le 2
prestazioni
divise come da
tariffario
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RSARSARSARSA----situazionesituazionesituazionesituazione provincialeprovincialeprovincialeprovinciale
� R.S.A.: n. 61
� Posti letto autorizzati: n.5643, di cui 5315 accreditati.
� I 328 posti letto autorizzati, ma non accreditati, sono utilizzati in parte per rispondere ai bisogni di ricovero temporaneo, attraverso specifiche convenzioni con gli Ambiti Territoriali o con i Comuni singoli, in parte gestiti direttamente dalle stesse Rsa come posti di sollievo o occupati da ospiti solventi.
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RSA RSA RSA RSA ––––profilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospiti
Dis tribuzione deg li os piti per c las s i di e tà e genere - tab. 12
M F Totale
Conteggio % casi colonna Conteggio % casi colonna Conteggio % casi colonna
0-39 7 ,4% 2 ,0% 9 ,1%
40-59 62 3,5% 50 ,9% 112 1,5%
60-64 78 4,4% 37 ,7% 115 1,6%
65-69 110 6,1% 105 1,9% 215 2,9%
70-74 190 10,6% 272 4,9% 462 6,3%
75-79 295 16,5% 492 8,8% 787 10,7%
80-84 412 23,0% 1111 19,9% 1523 20,6%
85-89 378 21,1% 1629 29,1% 2007 27,2%
90+ 260 14,5% 1896 33,9% 2156 29,2%
Totale 1792 100,0% 5594 100,0% 7386 100,0%
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RSA RSA RSA RSA ––––profilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospiti
Le classi di maggiore peso quantitativo sono la classe 1 (ospiti con gravi compromissioni motorie, cognitive e di comorbilità), la classe 3 (ospiti con gravi compromissioni motorie e di comorbilità, ma con moderate compromissioni cognitive) e la classe 7 (ospiti con gravi compromissioni di comorbilità, ma moderate compromissioni motorie e cognitive). Ben il 60,4% dei ricoverati nell’anno 2010 si concentra nelle classi SOSIA 1 e 3
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RSA RSA RSA RSA ––––profilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospitiprofilo ospiti
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Nel 31,1% dei casi la permanenza è inferiore
all’anno, e nel 46% inferiore ai 2 anni. Il 19,1%
permane per un periodo inferiore ai 6 mesi.
Quadro demografico e
epidemiologico: sintesi di tendenze
e temi
� Progressivo invecchiamento della popolazione, proiezione positiva dell’aspettativa di vita, riduzione della mortalità generale
� Forte spostamento del BISOGNO nell’ambito delle malattie cronico-degenerative (in forte aumento) e delle malattie stabilmente cronicizzate, patologie rilevanti, come carico e come “costi” anche economici, ma soprattutto come impatto sociale e familiare: paradigmi di complessità fra bisogno sanitario e bisogno sociale del paziente, del care-giver e della famiglia
� Temi della complessità, della fragilità e della disabilità� Continuità assistenziale come tema centrale sia strategico sia
clinico� Necessità di programmazione forte, volta all’integrazione dei
percorsi e dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali
SIN
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Sintesi
� Il determinarsi delle condizioni di fragilità
sanitaria è strettamente intrecciato con
la fragilità sociale e l’obiettivo dei sistemi
di welfare (sanitario e sociosanitario)
deve convergere nell’assicurare una
serie di prestazioni e di tutele ai pazienti
in relazione ai livelli di assistenza
garantiti.