PRIMO CIRCOLO DIDATTICO NOLA - nolaprimo.it · collina nord-est dell'odierna città e distrutta...
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Una SCUOLA su misura
Premessa
“Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola: in esso
vengono illustrate le linee distintive dell'Istituto, l'ispirazione culturale pedagogica
che lo muove.” E’ il documento fondamentale che l’istituzione scolastica elabora
nell’ambito dell’autonomia didattico-organizzativa; costituisce l’identità culturale
e progettuale della scuola; si ispira ai principi costituzionali di uguaglianza,
accoglienza e integrazione, obbligo scolastico, partecipazione, efficienza,
trasparenza, libertà di insegnamento e di aggiornamento dei docenti.
E’ il documento con il quale la scuola comunica ai genitori e al territorio la
progettazione educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono.
Il P.O.F. è uno strumento comunicativo in continua trasformazione ed è
costituito da tre parti:
La prima parte analizza il contesto socio-culturale in cui la scuola opera.
La seconda parte espone le caratteristiche principali dell’Istituto dal punto
di vista culturale, educativo e pedagogico.
La terza parte delinea le macro-aree progettuali e si modifica nel corso
dell’anno scolastico seguendo l’andamento del Programma Annuale.
Il P.O.F. è dunque un documento dinamico: la sua funzione è quella di registrare
la vitalità della scuola e orientare il cambiamento, trovando un punto di incontro
con il territorio e le famiglie.
La nostra scuola riconosce che la famiglia è una risorsa fondamentale nel
processo educativo, affettivo e di vita del bambino. Pertanto vuole stabilire con
essa una rete significativa improntata a:
1. Una comunicazione chiara ed efficace sulle finalità educative che la
scuola si pone.
2. Ascolto, dialogo, e confronto costruttivo.
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3. Coinvolgimento e partecipazione alle scelte educative.
4. Corresponsabilità dei processi e dei risultati.
Esso è espressione dell’identità culturale e progettuale della nostra scuola ed
esplicita percorsi di educazione, formazione ed istruzione costruiti nel rispetto
delle specifiche caratteristiche degli alunni.
IDENTITA' STORICO-CULTURALE ED ECONOMICA DELLA CITTÀ E DEL
TERRITORIO IN CUI OPERA LA SCUOLA
La città di Nola sorge nella parte orientale della fertile pianura campana, ai piedi
di amene colline. Secondo i filologi, il nome potrebbe avere tre etimologie:
NO-LAS (città senza pietre), NAHUL (città nella valle), NUV-LA (città nuova).
Nola è una nobile ed antichissima città le cui origini sono anteriori a quelle della
stessa Roma. Antiche popolazioni italiche, Ausoni, Opici, Osco? Sanniti
contribuirono alla sua formazione ed al suo sviluppo. La fondazione di Nola con il
nome di NUV-LA, città nuova, dovrebbe risalire al VI - V sec .a.C. ad opera degli
Osci (Cippus Abellanus). L'aggettivo "nuova" sarebbe stato usato per
contraddistinguerla dalla città vecchia, HYRIA, sorta sulle falde della vicina
collina nord-est dell'odierna città e distrutta forse da calamità naturali. Dopo la
fase ausonica, la città si trovò, al pari di Capua, nella sfera d'influenza etrusca,
come attestano i materiali delle necropoli arcaiche.
La storia di Nola s'intrecciò con quella di Roma, con alterne vicende di rivalità e
di amicizia: per il coraggio e il valore dimostrato dai Nolani nella difesa della città
nella seconda guerra sannitica i Romani la elevarono a "Municipium". Minacciata
da Annibale, respinse per ben tre volte i suoi attacchi, sotto la guida del pretore
Claudio Marcello. Successivamente, vista diminuita la sua autonomia, la città
prese parte alla rivolta degli Italici contro Roma. Resistette ben dieci anni agli
attacchi di Silla, che nell'80 a.C. la espugnò e vi stabilì una colonia dei suoi
veterani. Con Augusto la città ebbe un periodo di ricchezza e di splendore,
diventando la "Nolana colonia Felix Augusta" (Strabone). Dopo la morte di
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Augusto, avvenuta proprio a Nola nel 14 d. C., iniziò per la città una lenta
decadenza: da centro attivo di traffico e di commercio, diventò una cittadina
prevalentemente agricola. Le invasioni barbariche (nel 410 fu saccheggiata dai
Goti di Alarico e nel 455 fu devastata dai Vandali di Genserico) non fecero altro
che peggiorare la situazione della città. Dopo la guerra greco-gotica fu occupata
dai Longobardi. Passò poi a far parte del Ducato di Benevento ed in seguito di
quello di Salerno e di Napoli. Coinvolta negli scontri tra Svevi ed Angioini, nel 1269
Nola e le sue terre furono concesse in feudo da Carlo d'Angiò a Guido di
Monfort (con il titolo di conte di Nola).
Guido morì nel 1290 senza lasciare eredi e perciò la contea passò al genero
Romano Orsini, che ne aveva sposato la figlia Anastasia: ha inizio la Signoria degli
Orsini. Nola ritorna al suo antico prestigio. La città visse un fecondo Umanesimo
e vantò uomini di cultura ed eruditi, da Ambrogio Leone, filosofo e storiografo di
fama nazionale, al Tansillo, che Bernardo Tasso annovera fra " i più bei poeti
napoletani ", allo scultore Giovanni Merliano, il " Michelangelo partenopeo ", a
Girolamo Santacroce, al matematico Carlo Theti, ingegnere militare, morto a
Padova nel 1589. Ed ancora, in pieno 1500, furono attivi Nicola Antonio Stigliola,
medico e filosofo, esperto di astronomia ed accademico dei Lincei, perseguitato
dall'Inquisizione come Pomponio Algerio, e poi lo scultore Girolamo Santacroce,
l'intagliatore Alberto da Nola e l'eroico ammiraglio Giovan Battista Mastrilli,
caduto a Lepanto nel 1571. Molto fervida fu in città l'opera dei Francescani che,
giunti a Nola ad opera degli Orsini, offrirono esempi fulgidi di carità, preghiera e
studio, sacrificandosi durante l'eruzione del Vesuvio nel 1631 e la grave peste del
1656. Rimasta fedele agli Spagnoli, durante la rivolta di Masaniello, Nola conobbe
nel '700 una grave decadenza economica e culturale, finché, durante il regno di
Carlo III di Borbone, esplicò in città la sua opera illuminata il Vescovo Troiano
Caracciolo del Sole, che fondò il nuovo Seminario Diocesano per i giovani Nolani
da avviare agli studi ed al sacerdozio, mentre in quella che era la periferia urbana,
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sotto la sapiente guida dell'architetto Ferdinando Fuga, si costruivano i " Nuovi
quartieri fissi ", la caserma "Principe Amedeo" (il cosiddetto "48"), per alloggiare la
cavalleria ed i dragoni. Nel 1810, Gioacchino Murat elevò Nola a centro di
distretto della Provincia di Terra di Lavoro, con 37 comuni, una superficie di 689
Kmq ed un numero considerevole di uffici ed istituti pubblici. Nel 1820, proprio
da Nola, partirono i Moti Carbonari; in Via Principessa Margherita all'epoca della
Repubblica partenopea (1799) era stato innalzato "l'albero della libertà" a
testimoniare, ancora una volta, la vitalità civile della città che ebbe modo di
manifestarsi, in tempi a noi più vicini, anche nel 1943, con la resistenza
all'oppressione nazista. La storia di Nola è poi particolarmente illustre per due
autorevolissimi personaggi: Paolino e Giordano Bruno. Dal 405 al 431 d. C., la
comunità cristiana fu guidata, infatti, da Ponzio Meropio Paolino originario di
Burdigala, l'odierna Bordeaux, vescovo e poeta in latino, santo, per onorare il
quale, ogni anno a giugno si celebra una delle più belle sagre popolari, la Festa dei
Gigli, obelischi di 25 mt. di altezza, in legno e cartapesta, realizzati da antiche e
prestigiose botteghe locali, portati in processione per le strade cittadine. A Nola,
ebbe i natali Giordano Bruno, insigne esponente della filosofia rinascimentale,
strenuo difensore del libero pensiero, condannato dall'Inquisizione e arso vivo a
Roma, nel 1600.
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Nola oggi
La collocazione baricentrica nel contesto interprovinciale ed il riconosciuto ruolo
di "cerniera" fra Napoli e le cosiddette zone interne, fanno di Nola e, più
complessivamente dell'area nolana, una realtà decisiva dell'intero territorio
regionale. Infatti, la sua posizione geografica, porta di accesso alle valli che
conducono verso il Sannio e l'Irpinia, già nell'antichità ne faceva uno dei principali
nodi di transito per le popolazioni che abitavano la Campania. Nola è sede di
importanti uffici statali e ospita strutture di rilevante spessore: il Tribunale,
l'Agenzia delle Entrate, l'INPS, l'INAIL, l'Ufficio Scavi della Sovrintendenza
Archeologica, il Museo Archeologico, il Museo Diocesano, CTS Bes Scuola
Secondaria Statale di I grado G. Merliano – L. Tansillo e ancora la struttura di
vendita all'ingrosso più importante del Mezzogiorno (CIS), con annesso
Interporto. Presso il Seminario Vescovile è conservato il Cippus Abellanus,
documento di lingua osco-sannita. Recenti scavi hanno portato alla luce i resti di
un importante anfiteatro di epoca romana ed altre testimonianze di notevole
rilevanza archeologica. Un villaggio, con resti umani, suppellettili, animali, in
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buono stato di conservazione, risalente al secondo millennio a.C., è stato
ritrovato in via Polveriera. La città è sede di una delle più antiche ed estese
Diocesi.
INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI
La nostra scuola riconosce che la famiglia è una risorsa fondamentale nel
processo educativo, affettivo e di vita del bambino. Pertanto vuole stabilire con
essa una rete significativa improntata a:
Una comunicazione chiara ed efficace sulle finalità educative che la scuola
si pone.
Ascolto, dialogo, e confronto costruttivo.
Coinvolgimento e partecipazione alle scelte educative.
Corresponsabilità dei processi e dei risultati.
Tutte le attività proposte e realizzate della nostra scuola sono contenute nel
POF. Esso è espressione dell’identità culturale e progettuale della nostra scuola
ed esplicita percorsi di educazione, formazione ed istruzione costruiti nel
rispetto delle specifiche caratteristiche degli alunni.
Tutti i progetti realizzati dalla nostra scuola hanno lo scopo di valorizzare
l’educazione alla cittadinanza attiva per dare senso di coerenza e continuità
alle diverse opportunità formative.
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Area BES
DESTINATARI- INTERVENTI- AZIONI
Le LINEE GUIDA provinciali definiscono e diversificano i destinatari degli
interventi atti a favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES,
ovvero
alunni in situazione di disabilità certificata ai sensi della L.104/92;
alunni che presentano un disturbo specifico di apprendimento (DSA), accertato
da uno specialista;
alunni in situazione di svantaggio determinata da particolari condizioni sociali o
ambientali che possono essere concausa nelle difficoltà di apprendimento.
La prospettiva dell’integrazione e dell’inclusione ha come fondamento il
riconoscimento e la valorizzazione delle differenze e rivolge particolare
attenzione al superamento degli ostacoli, all’apprendimento e alla partecipazione
che possono determinare l’esclusione dal percorso scolastico e formativo.
L’incremento del numero degli studenti per i quali è necessario trovare strategie
d’intervento individualizzato e personalizzato, determina evidenti elementi di
cambiamento nel contesto scolastico.
Di particolare importanza è il ruolo del consiglio di classe che definisce gli
interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili
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per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto
di apprendimento attraverso l'elaborazione di percorsi educativi personalizzati
(PEP) o di percorsi educativi individualizzati (PEI) - questi ultimi riferiti ad alunni
certificati ai sensi della L.104/92
La Commissione AREA BES ha il compito di recepire e condividere con le diverse
componenti dell’istituto la normativa che regola le prassi di integrazione e di
inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali e di monitorare il corretto
inserimento di questi ultimi nella scuola.
Essa si pone come obiettivi quelli di:
contribuire a progettare l’offerta formativa della scuola
sollecitare la promozione di scelte organizzative e gestionali che sostengano il
processo formativo e scolastico di ciascun studente con BES
proporre percorsi formativi adeguati rivolti ai docenti
monitorare i bisogni di ausili e strumenti atti alla realizzazione del diritto allo
studio per gli studenti con BES
BISOGNI FORMATIVI ED ATTESE SOCIO-CULTURALI
Nell’ambito delle riunioni dei collegi dei docenti ,nei colloqui ed incontri avuti con
i genitori ,con i responsabili degli E.E.L.L., attraverso i questionari rivolti agli
alunni e finalizzati all’emersione delle esigenze formative e quelle di natura
logistica, sono stati individuati i seguenti bisogni cui la scuola tende a dare
concrete risposte.
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BISOGNI FORMATIVI REGISTRATI
Progressivo innalzamento del livello culturale degli alunni nell’ottica della
continuità ed in rapporto allo sviluppo evolutivo socio-
economico del territorio.
Formazione integrata dell’alunno, centrata sui valori della
persona e maturata in ambienti sereni.
Valorizzazione delle tradizioni artistiche locali.
Valorizzazione del turismo archeologico
Star bene a scuola e crescere in armonia con se stessi e con gli altri.
Amare lo studio e promuovere il bisogno di imparare ad apprendere
secondo il metodo della scoperta e della ricerca, problem - solving.
Potenziamento della conoscenza e dell’uso comunicativo delle lingue
straniere.
Conoscenza di linguaggi multimediali.
Conoscenza e valorizzazione delle risorse e potenzialità emergenti del
territorio.
Organizzazione di attività formative, sportive e socializzanti extra-
scolastiche pomeridiane consentite anche ad adulti.
BISOGNI DI NATURA LOGISTICO-ORGANIZZATIVA E
SOCIALE
Garantire ed ottimizzare i servizi di trasporto alunni in maniera efficiente e
sicura.
Assistenza e vigilanza costante per alunni in difficoltà.
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Istituzione di ambienti formativi protetti promozionali e sicuri
Dall’analisi dei dati registrati e dagli incontri ,sono emersi i seguenti punti forti:
Progressivo innalzamento del livello culturale delle famiglie.
Crescita socio-economica del ceto medio, impegnato in attività secondarie e
terziarie ,favorita anche da nuovi insediamenti, oltre al C.I.S., come l’Interporto,
l ’Aeritalia e il grande centro commerciale “Vulcano Buono”.
Crescente dotazione di computer e sussidi nelle famiglie e a disposizione degli
alunni.
Maggiore sensibilizzazione verso le problematiche educative e formative dei
giovani da parte degli Enti Locali.
IL PRIMO CIRCOLO DI NOLA NEL PREDISPORRE IL CURRICOLO
EDUCATIVO INTENDE:
1. Promuovere la crescita, la formazione e lo sviluppo integrale della persona e
del cittadino capace di:
Esprimere la propria identità culturale, in rapporto all’età .
Acquisire autostima e sicurezza operativa.
Esprimere conoscenze, competenze, capacità progettuali, creatività nel
saper fare per saper vivere in comunità.
Fare scelte consapevoli, autonome, precise e responsabili nel prosieguo
dell’obbligo formativo.
2. Potenziare lo studio delle lingue straniere ,in aggiunta all’italiano
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3. Stimolare l’apprendimento l’uso creativo delle nuove tecnologie multimediali
4. Sviluppare i linguaggi verbali e non verbali, anche attraverso iniziative ed
attività integrative, elettive ed aggiuntive e con il concorso di risorse esterne
alla scuola.(Progetti P.O.N.)
5. Promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle risorse ambientali,
socio-culturali anche attraverso la collaborazione e la cooperazione
interistituzionale ed attività laboratori ali sul territorio
ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il 1° Circolo di Nola, compreso nel 30° Distretto Scolastico e afferente
all’ASL NA 4, Distretto Sanitario n. 73, è così strutturato:
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
Plesso Tommaso Vitale Nola Plesso Tommaso
Vitale Nola
Plesso De Mita Nola
RISORSE DEL CIRCOLO
La scuola dispone di:
Palestra coperta
Campetto sportivo
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Spazio ludico attrezzato
Laboratorio di informatica PON FESR (1° piano)
Laboratorio di informatica PON FESR (2° piano)
Laboratorio linguistico PON FESR
Laboratorio musicale PON FESR
Laboratorio di scienze sperimentali PON FESR
Videoteca
Salone Polivalente utilizzato per le attività di drammatizzazione e per le
riunioni Collegiali
Ogni aula è dotata di LIM
I plessi di scuola primaria e dell’infanzia sono dotati di televisori, videoregistratori
computer e vari sussidi didattici
RISORSE FINANZIARIE
I fondi che il M.I.U.R. assegna alla scuola vengono utilizzati per:
Garantire il funzionamento amministrativo generale;
Garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole del
Circolo.
I fondi vengono distribuiti attraverso criteri proporzionali che tengono conto del
numero delle classi/sezioni.
Ulteriori risorse saranno reperite attraverso richieste agli enti locali allo scopo di
integrare i sussidi della scuola e per iniziative e progetti che coinvolgono anche il
Comune.
Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura delle spese riguardanti:
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Visite guidate;
Specifiche attività di arricchimento del curricolo;
Particolari attività che richiedono un consistente impegno di risorse
finanziarie.
In ogni caso le quote a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e
non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate
La nostra Scuola beneficia dei finanziamenti dei FONDI EUROPEI
E-1-FESR-2014-355
« Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la
formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle
dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli
istituti» .
PON-FESR 2007-2013 ASSE II
“Qualità degli ambienti scolastici” ob.C ”
A:1-FESR POR CAMPANIA 2012-273
“ La Lim entra in classe “
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TEMPO SCUOLA
IL SABATO LA SCUOLA RESTA CHIUSA
La Scuola dell’Infanzia è formata da 8 sezioni
funzionanti a tempo pieno, per 42 ore settimanali, distribuite su 5 giorni lavorativi.
I docenti della scuola dell’infanzia, alternandosi nel turno antimeridiano e
pomeridiano, effettuano un orario di servizio di 25 ore settimanali, garantendo la
doppia presenza nella fascia oraria dalle ore 11,30 alle ore 12,40.
Nella scuola primaria è stato adottato un orario di 27 ore settimanali, distribuite
su 5 giorni lavorativi. Dal lunedì al giovedì dalle ore 8,10 alle ore 13,40. Il venerdì
dalle ore 8,10 alle ore 13,10.
ORARIO SCUOLA INFANZIA
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ
dalle ore 8,15 alle ore 16,30
ORARIO SCUOLA PRIMARIA
DAL LUNEDÌ AL GIOVEDÌ
dalle ore 8,10 alle ore 13,40
IL VENERDÌ
dalle ore 8,10 alle ore 13,10
dalle ore 8,10 alle ore 13,10
IL SABATO LA SCUOLA RESTA CHIUSA
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La suddivisione delle aree disciplinari e delle discipline di insegnamento in tutte le
classi (incluso lingua Inglese e religione Cattolica) è la seguente:
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA : Italiano – Musica –
Arte e immagine AREA STORICO-GEOGRAFICA: Storia – Geografia –
Educazione Motoria
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica –
Scienze e tecnologia
l’Educazione alla Cittadinanza e Costituzione sarà sviluppata da tutti i
docenti.
Tale suddivisione non è rigida; essa può variare in maniera flessibile a seconda
delle esigenze.
Settimanalmente (il martedì) i docenti si incontrano per programmare ed
organizzare insieme le attività didattiche.
Le ore “risparmiate” da alcuni docenti saranno utilizzate per:
per la sostituzione dei docenti assenti;
per il recupero di alunni in difficoltà di apprendimento;
ATTIVITA’ PER GLI ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELLA
RELIGIONE CATTOLICA
Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica saranno
impegnati in attività di lettura e scrittura creativa.
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ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
Nell’ambito dell’adattamento del calendario scolastico, ai sensi del DPR 275/99, il
Collegio dei Docenti e il Consiglio di Circolo hanno deliberato la sospensione delle
attività didattiche nei giorni sotto indicati:
1° novembre sabato, festa di tutti i Santi 15 novembre sabato, festa del Santo Patrono 8 dicembre lunedì, Immacolata Concezione Da lunedì 22 dicembre a martedì 6 gennaio,
vacanze di Natale 16 febbraio lunedì ** 17 febbraio martedì, Carnevale * Da giovedì 2 a martedì 7 aprile, vacanze di
Pasqua 24 aprile venerdì ** 25 aprile sabato, Anniversario della Liberazione 1 maggio venerdì, festa del Lavoro 2 giugno martedì, festa della Repubblica
* come stabilito dal calendario scolastico regionale
** come stabilito dal Consiglio di Circolo con delibera n.° 23 del 01/10/2014
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INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA
11 Settembre Festa dell’accoglienza docenti, alunni e genitori
delle classi prime
27 Ottobre Elezioni Rappresentanti di Sezione
11 Dicembre
Incontro scuola famiglia
12 Febbraio Consultazione documento Valutazione
1° quadrimestre
27 Aprile Incontro scuola famiglia
19 Giugno
Consultazione documento Valutazione 2° quadrimestre
Le date degli incontri potrebbero essere suscettibili di modifiche
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SICUREZZA NELLA SCUOLA
La scuola ha istituito un servizio di prevenzione e protezione con un responsabile
esperto esterno, un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e squadre di
protezione, prevenzione antincendio e primo soccorso (L. 626/94), con referenti e
addetti alla sicurezza.
Nel corso dell’anno vengono effettuati incontri con l’Ufficio Tecnico del
Comune.
Per ogni edificio scolastico è stato predisposto un documento di valutazione dei
rischi che viene aggiornato ogni anno e inviato all’amministrazione comunale con le
richieste per gli interventi di loro competenza.
Periodicamente vengono effettuate prove di evacuazione degli edifici.
RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA
Nel regolamento dell’autonomia scolastica e nel D. L. vo 59/04 espressamente si
afferma l’esigenza di assicurare la cooperazione tra scuola e famiglia.
Per conoscere gli alunni occorre conoscere anche le
famiglie di appartenenza in quanto la personalità
dell’individuo si costruisce nei primi anni di vita,
soprattutto per l’azione esercitata dal contesto familiare
sulla formazione delle sue diverse dimensioni, da quella
socio-affettiva a quella linguistica e cognitiva.
L’impegno della scuola è quello di ampliare ed accrescere il rapporto scuola-
famiglia attraverso il sistematico coinvolgimento dei genitori nelle varie iniziative
scolastiche, sviluppando idee e progetti per avere una scuola sempre più
efficiente.
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RAPPORTI CON L’ESTERNO
Rapporti con altri enti:
Amministrazioni comunali
ASL/Azienda ospedaliera
Biblioteche civiche
Associazioni varie (culturali, sportive, di volontariato…)
Rapporti con altre scuole:
Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per la continuità
orizzontale e verticale.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
PREMESSA
Nell’ambito del Circolo sono state previste delle visite guidate e dei viaggi
d’istruzione per dare agli alunni la possibilità di ampliare il più possibile le
conoscenze relative allo spazio geografico che li circonda. Si intende dare, così,
l’opportunità all’utenza di allargare gli orizzonti conoscitivi e di poter usufruire
degli scambi culturali che lo stesso territorio offre.
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OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
1) Formare pienamente la personalità del bambino al di fuori degli schemi
prefissati.
2) Far acquisire al bambino la capacità di osservazione, di conoscenza e di
azione, abituandolo a porsi in modo critico nei confronti della realtà che lo
circonda.
3) Sviluppare la socializzazione, la cooperazione re l’autonomia personale fuori
dall’ambiente scolastico.
OBIETTIVI SPECIFICI D’APPRENDIMENTO
1) Acquisire una conoscenza diretta degli aspetti culturali, storici,
monumentali, paesaggistici. Folkloristici della Campania.
2) Consolidare processi di socializzazione anche con alunni di altre scuola.
3) Consolidare l’autonomia personale.
ASPETTI DIDATTICO ORGANIZZATIVI
Prima di ogni escursione, le insegnanti delle classi interessate effettueranno
attività didattiche di preparazione mediante:
lettura e consultazione di opuscoli
Conversazioni riguardanti l’ambiente da visitare
uso di schede illustrate
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FINALITA’ E SCELTE EDUCATIVE
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’Infanzia, considerando i bambini come soggetti attivi, concorre a
promuovere la formazione integrale della loro personalità, nella prospettiva della
formazione di soggetti liberi, responsabili e impegnati in un processo di continua
interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura ,così come si evince dalle
“Indicazioni Nazionali per i Piani personalizzati delle Attività educative.”
La Scuola dell’Infanzia si propone di realizzare i suoi interventi e le sue scelte per
raggiungere gli obiettivi del processo formativo attraverso:
La maturazione dell’identità che mira al rafforzamento dell’identità del
bambino sotto il profilo corporeo ,intellettuale, psicomotorio. Ciò comporta
sia la promozione di una vita relazionale sempre più aperta sia il progressivo
ampliamento delle potenzialità cognitive e comunicative.
La conquista dell’autonomia che richiede lo sviluppo della capacità di
orientarsi e di compiere scelte autonome e innovative. Inoltre, sviluppa nel
bambino la disponibilità all’interazione costruttiva con l’adulto, con i
coetanei, con il diverso da sé e il nuovo.
Lo sviluppo delle competenze che impegna il bambino nelle prime sistematiche
esperienze di esplorazione e scoperte delle realtà di vita, delle tradizioni locali e
della storia, sviluppando e consolidando le sue capacità sensoriali, percettive,
motorie, linguistiche ed intellettive. In particolare, mette il bambino nelle
condizioni di produrre messaggi, di comprendere, di interpretare, rielaborare e
comunicare conoscenze e abilità relative agli specifici campi di esperienza.
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Obiettivi Scuola dell’Infanzia
Gli obiettivi formativi intorno ai quali si articoleranno le unità di apprendimento
sono i seguenti :
Il sé e l’altro
1. Interagisce e collabora adeguatamente nel gruppo
2. Comunica emozioni usando linguaggi diversi
Il corpo e il movimento
1. Si muove nello spazio in maniera coordinata rispettando i concetti
topologici
2. Promuove la presa di coscienza del valore del corpo quale espressione
della personalità
Linguaggi, creatività. Espressione
1. comunica ed esprime emozioni utilizzando diverse tecniche
2. esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività
3. sviluppa interesse per il patrimonio artistico
I discorsi e le parole
1 Arricchisce e confronta il proprio lessico
2 Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimersi e comunicare agli altri le
proprie emozioni
La conoscenza del mondo
1. Esplora la realtà e organizza le proprie esperienze attraverso azioni
quali: il raggruppare, l’ordinare, il contare, il comparare
2. Osserva, riflette e confronta ipotesi
Religione cattolica
1 Scopre Dio come Padre e creatore che ama tutti gli uomini
2 scopre Gesù attraverso i suoi insegnamenti e i miracoli
3 conosce l’ambiente di aggregazione degli amici di Gesù : la Chiesa
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SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di
base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai
bambini che la frequentano va offerta l’opportunità di
sviluppare le dimensioni cognitive ,emotive, affettive, sociali,
corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili.
Si pone come scuola formativa che ,attraverso gli alfabeti delle discipline,
permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le
premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.
Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da
quello locale a quello europeo.
Il primo ciclo di istruzione ricopre un arco di tempo fondamentale per
l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si
pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare
ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona.
Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni
ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con
disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la
dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del
sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni
nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica
consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base
della cultura.
La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a
leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non
immediati e perseguirli.
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Promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel far bene
il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti,
degli ambienti che si frequentano, sia naturali che sociali.
Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al
fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona
e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove
sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative.
Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra
coetanei e dei messaggi provenienti dalla società nelle loro molteplici forme.
IMPOSTAZIONI METODOLOGICHE
La scuola primaria persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate nella
misura in cui si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti
significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
A tal fine è possibile individuare ,nel rispetto della libertà di insegnamento ,alcune
impostazioni metodologiche di fondo.
Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni, per ancorarvi nuovi
contenuti.
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per evitare che
diventino disuguaglianze.
Favorire l’esplorazione e la scoperta ,al fine di promuovere la passione per la
ricerca di nuove conoscenze.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo .
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ,al fine di
“imparare ad apprendere.”
Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e
contemporaneamente il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Promuovere la continuità nel processo educativo stabilendo raccordi :
26
1. Con le famiglie
2. Con l’extra-scuola
3. Con gli altri ordini di scuola.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IDENTITÀ ED AUTONOMIA
- Prende coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria
identità;
- Impara ad interagire con coetanei ed adulti;
- Acquisisce gli strumenti per gestire la propria irrequietezza emotiva ed
intellettuale;
- Decifra, riconosce e valuta informazioni e sollecitazioni comportamentali
esterne.
ORIENTAMENTO
- E’ in grado di pensare al proprio futuro;
- Elabora, esprime ed argomenta un proprio progetto di vita;
CONVIVENZA CIVILE
- Affronta con responsabilità e indipendenza i problemi quotidiani;
- Conosce l’organizzazione costituzionale e amministrativa del nostro Paese;
- Riflette sui propri diritti – doveri di cittadino;
- Conosce e rispetta le regole;
- E’ consapevole della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle
esigenze fisiologiche;
- Conosce i rischi connessi a comportamenti scorretti;
- Rispetta l’ambiente, lo conserva e cerca di migliorarlo.
27
STRUMENTI CULTURALI
- Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del
proprio corpo;
- Conosce e utilizza tecniche differenziate di lettura;
- Legge correttamente testi e comprende i contenuti individuandone messaggi e
caratteristiche strutturali;
- Comprende comunicazioni orali e visive;
- Usa un vocabolario adeguato agli scambi sociali e culturali;
- E’ in grado di produrre semplici testi di tipologia diversa ragionevolmente ben
costruiti;
- Conosce la natura e la funzione delle singole parole e della struttura della
frase semplice e complessa;
- Comprende e utilizza codici diversi della parola;
- Conosce ed utilizza la lingua inglese in semplici situazioni comunicative e
culturali;
- Sa orientarsi nello spazio e nel tempo operando confronti tra realtà
geografiche e storiche diverse;
- Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza
del patrimonio artistico e culturale;
- Esegue operazioni aritmetiche mentalmente e per iscritto;
- Legge dati, misura grandezze e calcola probabilità;
- Risolve semplici problemi;
- Usa strumenti informatici per risolvere problemi;
28
- Assume un approccio scientifico nei confronti della realtà che lo circonda;
- Conosce la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni
naturali.
SCELTE CURRICULARI ED EXTRACURRICOLARI
Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’Infanzia, rispettando i vincoli organizzativi di orario, di organico e
di funzioni elencate nelle Indicazioni Nazionali, trasforma gli obiettivi Generali del
Processo Formativo e gli Obiettivi di Apprendimento, in Traguardi Formativi che
convogliano in Competenze. Si costituisce così il Piano Personalizzato delle
Attività Educative.
Il Piano di Lavoro Annuale comprende le seguenti Unità di Apprendimento
che verranno, in itinere, ampliate ed adattate alle esigenze dei bambini e alla
programmazione mensile:
“Io sono”
“Io posso”
“Io so”
“Aprirsi agli altri”
29
Le attività didattiche inerenti ai progetti saranno svolte nelle ore di
intersezione ed avranno come filo conduttore:
Accoglienza Vendemmia
Festa dell’Albero Ortobenessere
Continuità educativa Cittadinanza e Costituzione
Libri in gioco Festival dei Diritti dei Bambini Family Day
Manifestazione “Mini Olimpiadi” Open Day
Scuola primaria
L’offerta formativa della Scuola si articola in:
Piani di studio personalizzati redatti per concretizzare gli obiettivi specifici di
apprendimento;
Gli obiettivi di apprendimento sono scanditi in annualità come tappe di
avvicinamento ai traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Particolare evidenza è data all’Educazione Civica che, da una parte è la sintesi
delle educazioni alla cittadinanza, ambientale, stradale, alla salute, alimentare,
all’affettività, dall’altra il risultato dell’apprendimento, delle conoscenze e delle
abilità che caratterizzano le differenti discipline di studio.
In quest’ambito la scuola persegue i seguenti obiettivi formativi:
Educazione ambientale
- Conoscere la flora, la fauna, gli equilibri ecologici dell’ ambiente naturale.
30
Comprendere l’importanza di rispettare le bellezze naturali ed
artistiche dell’ambiente.
Comprendere l’importanza dell’intervento necessario dell’uomo
sullo ambiente.
Conoscere i ruoli degli Enti territoriali per la conservazione e la
trasformazione dell’ ambiente.
Educazione alla cittadinanza
Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e
fiducia di sé.
Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé
comprendendone le ragioni dei loro comportamenti.
Stimolare il confronto ed il dialogo tra “culture” diverse
Educazione alla salute
Conoscere il proprio corpo per garantirne l’ equilibrio psico-fisico.
Attivare comportamenti di prevenzione ai fini della salute nel suo
complesso.
Conoscere le norme di comportamento per la sicurezza nei vari
ambienti.
Educazione alimentare
Comprendere l’ importanza di una corretta alimentazione.
Conoscere la tipologia degli alimenti e le relative funzioni
nutrizionali.
31
Conoscere gli errori alimentari e i problemi connessi con gli
squilibri alimentari.
Educazione stradale
Conoscere la tipologia del codice stradale.
Comprendere la funzione delle norme e delle regole del codice
stradale, con particolare attenzione a quelle relative al pedone e al
ciclista.
Educazione all’affettività
Attivare atteggiamenti di ascolto, conoscenza di sé e di relazione
positiva nei confronti degli altri.
Esercitare modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di
espressione delle proprie emozioni e della propria affettività.
Tutti gli obiettivi formativi relativi all’Educazione Civica saranno sviluppati
progressivamente nell’arco dei cinque anni, attraverso attività disciplinari ed
interdisciplinari, da tutti i docenti.
32
Le attività didattiche saranno svolte nelle ore curriculari ed avranno come filo
conduttore:
Libri in gioco
Continuità
Cittadinanza e Costituzione
Progetto canto
Progetto ambiente
..
Annualmente sono, inoltre, previste attività di arricchimento del curriculo che costituiscono per gli alunni una ulteriore opportunità di crescita
In particolare sarà offerta la possibilità a tutti gli alunni di partecipare a:
Spettacoli organizzati
Incontri con esperti
Visite guidate
Viaggi d’istruzione
Attività sportive
Partecipazione a concorsi
33
CRITERI DIDATTICI
Per il conseguimento degli obiettivi educativi e didattici i docenti seguiranno le
seguenti linee metodologiche:
1. Accertare, fin dai primi giorni, quali sono le abilità di base esistenti, le
attitudini individuali le conoscenze già acquisite e le sicurezze raggiunte;
2. Organizzare un ambiente di apprendimento che consenta l’azione diretta, la
manipolazione, la progettazione, la verifica, l’esplorazione, la scoperta, la
riflessione e lo studio individuale;
3. Realizzare l’apprendimento in situazioni;
4. Utilizzare la pratica del laboratorio;
5. Individuare difficoltà, ritardi, carenze e intervenire al più presto, prima che
eventuali diversità si trasformino in difficoltà di apprendimento;
6. Promuovere forme di animazione culturale finalizzate non solo allo sviluppo
del potenziale creativo degli alunni, ma anche ad una partecipazione delle
famiglie alla realtà culturale della scuola;
7. Organizzazione dei lavori per gruppi intera classe e interclasse.
8. Organizzare uscite didattiche per la conoscenza diretta del territorio e per
raccogliere documentazione.
34
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
NESSUNO ESCLUSO
“…dovremmo sapere che la diversità forma un ricco arazzo: tutti i fili hanno
uguale valore indipendentemente dal loro colore, hanno uguale importanza
indipendentemente dalla loro trama….” (Maya Angelou)
L’integrazione per la nostra scuola è l’obiettivo permanente che si esplica nel dare
al soggetto le condizioni per divenire parte integrante in un contesto sociale, per
vivere esperienze significative emozioni razionali con il gruppo dei pari. La nostra
scuola ritiene opportuno acquisire risorse professionali, attraverso la formazione
in servizio degli insegnanti, ricercare strategie che possano ridurre il disagio degli
alunni eventualmente inseriti.
Le finalità da perseguire sono le seguenti:
favorire i processi di integrazione e di identità conseguenti
all’immigrazione;
avviare all’acquisizione delle competenze linguistiche basilari e necessarie
per la comunicazione;
favorire momenti di socializzazione e l’incontro tra culture diverse;
fornire i minimi strumenti per l’acquisizione dell’autonomia.
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Grazie alla sua stessa valenza educativa e formativa, la scuola tiene conto dei
diversi ritmi di apprendimento di ogni alunno e si impegna a realizzare percorsi
35
formativi nella prospettiva di valorizzare gli aspetti della personalità di ognuno e
favorire il raggiungimento del successo scolastico di tutti gli studenti. Nel caso di
soggetti in situazione di handicap e, più in generale, di tutti coloro che
presentano una condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a
situazioni di disagio economico o culturale, emerge con forza l’esigenza, pur nel
rispetto del naturale processo di crescita e maturazione di ciascuno, di interventi
mirati e al tempo stesso articolati. La quotidiana attività educativo- didattica
intesa a favorire l’integrazione dei nostri alunni e la loro progressiva maturazione
formativa si articola in modo da:
Cogliere il valore dell’altro nella unitarietà del suo essere e metterlo nelle
condizioni di potersi relazionare nel miglior modo possibile ai suoi simili e
alla realtà.
Promuovere le potenzialità del singolo alunno
Adottare forme di flessibilità dell’organizzazione didattica ed educativa
Creare un positivo rapporto di collaborazione tra insegnanti di classe, di
sostegno, famiglia e servizi specialistici per conseguire il successo formativo
e per una corretta “condivisione delle responsabilità educative”.
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)
Il diritto allo studio degli alunni con DSA è garantito attraverso la realizzazione
di percorsi individualizzati così come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010, nº 170 e
dalle seguenti disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) che riconoscono la
dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di
apprendimento.
36
CONTINUITA’ EDUCATIVA
La continuità, nell’ottica educativa, significa pensare all’educazione del bambino
come ad un processo continuo che risente dell’interazione tra le diverse
istituzioni educative: dalla famiglia alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e
agli ordini scolastici successivi.
La continuità nasce dall’esigenza di garantire al bambino un percorso formativo
organico e completo a livello psicologico, pedagogico e didattico.
La nostra scuola favorisce il raccordo dei percorsi educativi costruendo forme di
comunicazione continua tra la scuola d’origine, l’ordine scolastico successivo e la
famiglia attraverso:
strategie operative per la realizzazione di attività comuni tra i bambini
dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e quelli di prima classe della scuola
primaria; tra alunni di quinta e di prima classe nella scuola secondaria di primo
grado;
visite periodiche, ai locali del Circolo e agli Istituti del territorio, finalizzate
alla conoscenza e alla familiarizzazione dei nuovi ambienti scolastici, dei
laboratori, dei compagni, dei docenti e di tutto il personale;
incontri tra i docenti per scambio di informazioni utili sugli alunni al fine di
formare classi prime equi – eterogenee;
compartecipazione ad attività didattiche tra i docenti degli anni ponte;
incontri con i genitori per uno scambio di informazioni sui bisogni degli alunni;
incontri di presentazione del POF (Piano dell’Offerta Formativa).
37
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo
degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare
con flessibilità sul progetto educativo.
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e consente
un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai
docenti di:
personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;
predisporre collegialmente percorsi individualizzati.
Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:
rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;
diagnosi, per individuare eventuali errori di impostazione del lavoro;
prognosi, per prevedere opportunità e possibilità di realizzazione del
progetto educativo.
Fissati gli obiettivi, in relazione alla situazione di partenza, in termini concreti, in
acquisizioni, conoscenze, comportamenti che gli alunni devono assumere, al
termine di ogni attività si verificherà se tali obiettivi sono stati raggiunti o meno e,
in base a ciò, si programmerà il futuro lavoro.
Momento fondamentale dell’iter valutativo è la verifica della situazione di
partenza, che costituisce la base per la programmazione di classe e per
l’individualizzazione degli interventi compensativi e di potenziamento.
Modalità di verifica Strumenti di verifica
Colloqui, conversazioni guidate in classe Prove di ingresso
Prove oggettive (ingresso, questionari, Produzione degli alunni (scritte ed orali)
38
esercizi vari…)
Prove graduate e sostitutive per gli alunni
in difficoltà
Prove oggettive ( test, questionari,
tabelle…)
Osservazioni dirette e sistematiche nei vari
momenti e contesti scolastici.
Osservazioni per gli obiettivi non cognitivi.
I criteri della valutazione
Progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai
livelli di partenza
Impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica
Crescita globale della personalità dell’alunno
Condizionamenti socio-ambientali e psicofisici.
La valutazione Curriculare è attuata dai singoli docenti per le discipline di ambito
di competenza; è attuata collegialmente dai team docenti per le classi di
pertinenza.
E’ di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica sia durante che al
termine delle unità di apprendimento.
A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009 “la valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti e la certificazione delle competenze da essi acquisiti sono
effettuati mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi e illustrati con
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno” Legge 30
ottobre 2008, n°169 (conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 1°
settembre 2008, n°137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e
università) e viene comunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla
fine del primo quadrimestre ed al termine dell’anno scolastico.
39
CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
• Verifiche relative agli obiettivi di apprendimento
• Verifiche formative in itinere
• Verifiche sommative alla fine di ogni quadrimestre
TIPOLOGIE DI VERIFICHE • Osservazioni sistematiche durante le attività
per verificare il livello di partecipazione, l’autostima operativa, l’interazione con i
compagni e gli insegnanti
• Osservazioni riguardanti gli apprendimenti dell’area cognitiva, emotiva e
nelle abilità sociali
• Colloqui per la verifica delle conoscenze acquisite e della capacità di
esporre verbalmente con proprietà e ordine logico
• Esercizi di produzione scritta e grafico-pittorica
VALUTAZIONE
• Livello di partenza
• Dati desunti dalle verifiche orali e scritte
• Comportamento
• Interesse
• Partecipazione
40
• Impegno
• Grado di maturazione
• Acquisizione delle competenze
INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE IN DECIMI DEGLI
APPRENDIMENTI DISCIPLINARI
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti nella Scuola primaria viene
espressa con voto numerico in decimi e inoltre viene illustrata nella scheda
individuale con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno. Tale giudizio si riferisce sia ai diversi aspetti disciplinari, sia al livello
complessivo di maturazione dell’alunno. La valutazione del comportamento viene
espressa attraverso un giudizio sintetico. Il voto del comportamento include le
abilità trasversali sociali, quali:
L’autonomia personale ed operativa;
la conoscenza, la condivisione e il rispetto delle regole;
la partecipazione;
la collaborazione.
41
CRITERI DI VALUTAZIONE IN DECIMI PER GLI
APPRENDIMENTI DISCIPLINARI
10/10
Pieno e completo raggiungimento di conoscenze e
abilità, uso corretto e personale dei linguaggi specifici,
degli strumenti e delle procedure.
9/10
Completo raggiungimento di conoscenze e abilità, uso
corretto ed adeguato dei linguaggi specifici, degli
strumenti e delle procedure.
8/10
Complessivo raggiungimento di conoscenze e abilità,
uso corretto dei linguaggi specifici, degli strumenti e
delle procedure.
7/10 Sostanziale raggiungimento di conoscenze e abilità, dei
linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure.
6/10
Essenziale raggiungimento di conoscenze e abilità,
sufficiente uso dei linguaggi specifici di base, degli
strumenti e delle procedure.
5/10
Limitato e parziale raggiungimento di conoscenze e
abilità anche in situazioni semplici, uso non sufficiente
dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle
procedure.
42
10/10
L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle
attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando
di rispettare consapevolmente le regole convenute e di
utilizzare in modo autonomo le risorse personali nella
realizzazione del proprio percorso di apprendimento.
9/10
L’alunno/a partecipa in modo corretto e responsabile alle
attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando
di rispettare le regole convenute e di utilizzare pienamente le
risorse personali nella realizzazione del proprio percorso di
apprendimento.
7-8/10
L’alunno/a cerca di partecipare in modo corretto alle attività
e agli interventi educativi programmati, dimostrando di
rispettare in modo adeguato le regole convenute; guidato,
utilizza le risorse personali nella realizzazione di una consegna.
6/10
L’alunno/a necessita di richiami all’assunzione di
atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti
educativi; non sempre rispetta le regole convenute, deve
essere guidato nella realizzazione di una consegna.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL COMPORTAMENTO
43
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
L’acquisizione delle competenze sarà accertata per gli alunni delle classi
quinte
Indicatori per i livelli di accertamento e certificazione delle
competenze
LIVELLO ECCELLENTE LIVELLO MEDIO LIVELLO
ESSENZIALE
La competenza
programmata è
manifestata in
modo positivo
con:
completa
autonomia,
originalità,
responsabilità
Ottima
consapevolezza
e padronanza
delle abilità e
delle
conoscenze.
La competenza
programmata è
manifestata in
modo positivo
con:
completa
autonomia,
originalità,
responsabilità
completa
consapevolezza
e padronanza
delle abilità e
delle
conoscenze.
La competenza
programmata è
manifestata in
modo positivo
con:
buona
autonomia,
originalità,
responsabilità
buona
consapevolezza
e padronanza
delle abilità e
delle
conoscenze .
La competenza
programmata è
manifestata in
modo positivo
con:
discreta
autonomia;
discreta
consapevolezza
e padronanza
delle abilità e
delle
conoscenze.
La competenza
programmata è
manifestata in
forma essenziale
con:
relativa
autonomia;
basilare
consapevolezzae
padronanza
delle abilità e
delle
conoscenze.
44
Per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia si parla di verifiche a tre livelli:
• Un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle
competenze/capacità con cui bambini/bambine accedono alla scuola dell’Infanzia,
• Dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di
aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di
apprendimento
Bilanci finali per la verifica degli esiti formativi e delle qualità dell’attività
educativo-didattica
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
La formazione e l'aggiornamento qualificano la professionalità docente e
rappresentano un diritto-dovere da garantire a tutto il personale della scuola.
E' impossibile, oggi, affrontare l'innovazione senza attrezzarsi di nuove
conoscenze e competenze diffuse e stabili.
Gli ambiti di approfondimento saranno:
Leggi e ordinamenti
Acquisizione di nuove conoscenze e di nuove metodologie nei diversi ambiti
disciplinari
Nuove tecnologie
Conoscenza e approfondimento delle tematiche inerenti ai Bisogni
Educativi Speciali (BES)
Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria sia dal punto di vista teorico
che pratico.
45
Staff di coordinamento docenti
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.sa Napolitano Carmela Maria
COLLABORATORI
Ins. Tortora Anna Maria (vicaria)
Ins. Gargiulo Lorenza
Responsabili di plesso Scuola dell’Infanzia
Ins. Saulino
Felicia Plesso
L.De Mita
Ins.
Pacchiano
Lucia Plesso
T.Vitale
46
Staff tecnico amministrativo
Direttore S.G.A.
Scibelli
Francesco
Sig.D’Avanzo Antonietta
Sig.Salapete Marianna
Sig.na Vitalone Cecilia
Sig.D’Avanzo Antoniet
Sig.Salapete Marianna
Sig.na Vitalone Cecilia
Sig.D’Avanzo Antonietta
Sig.Salapete Marianna
Sig.na Vitalone Cecilia
Sig.D’Avanzo Antonietta
Sig.Salapete Marianna
Sig.na Vitalone Cecilia
Sig.D’Avanzo Antonietta
Sig.Salapete Marianna
Sig.na Vitalone Cecilia
Sovrintentende ai servizi generali ed amministrativi e coordina il relativo personale
Primo piano
Aruta Palmina
De Falco Antonio
Rinaldi Maria Rosa
Piano terra
Scanzani Trusiana
Scotti Pasquale
Secondo piano
Ambrosino Concetta
Sommese Francesco
UFFICI DI SEGRETERIA riceve il pubblico solo ed esclusivamente nei seguenti giorni:
lunedì: 10.30/ 12.30
mercoledì: 15.30/17.00
venerdì: 10.30/12.30
47
FUNZIONI STRUMENTALI ALL'OFFERTA FORMATIVA 2014/2015
AREA 1 PRISCO Filomena Coordinamento del POF
AREA 2 COLUCCI Immacolata Sostegno al lavoro dei Docenti
AREA 3 BIFULCO Valentina Interventi e servizi per gli studenti
AREA 4 CROCETTA Felicia Rapporti Esterni - Gestione Eventi
COMMISSIONI 2014/2015
COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA
DIRIGENTE SCOLASTICO E
COLLABORATRICI DS
PARISI Carmela
SGAMBATI Anna Maria
NAPOLITANO Filomena
SAULINO Felicia
COMMISSIONE FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
ALFIERI Vincenza
PISANIELLO Carmela
SAULINO Felicia
48
COMMISSIONE ELETTORALE
MIRRA Giuseppe
SANTORELLI Giuseppina
PANICO Rosa
PISANIELLO Carmela
COMMISSIONE GESTIONE EVENTI
NAPPI Raffaella
MIRRA Giuseppe
GRAZIANO Diego Enrico
CROCETTA Felicia
COMMISSIONE ORARIO
COLUCCI Immacolata
LAURO Maria Rita
LUONGO Felicia
PRISCO Filomena
COMMISSIONE ACQUISTI
NAPPI Raffaella
MIRRA Giuseppe
CROCETTA Felicia
1 GENITORE
COMMISSIONE QUALITA’ – AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
BIFULCO Valentina
BOTTIGLIERI Mariacarla
PRISCO Filomena
ALFIERI Vincenza
49
COMITATO DI VALUTAZIONE
LUONGO Felicia
NAPPI Raffaella
PISANIELLO Carmela
CROCETTA Felicia
COMMISSIONE COLLAUDO
BIFULCO Valentina
LUONGO Felicia
DSGA
1 componente personale ATA
GRUPPO di LAVORO per L'INCLUSIONE
GLI
CAPUTO Maria Rosaria
PRISCO Filomena
BOTTIGLIERI Mariacarla
NAPPI Raffaella
NAPOLITANO Marianna
PRISCO Matilde (REFERENTE)
VECCHIONE Angela
ALFIERI Vincenza
REFERENTE INTEGRAZIONE ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
NAPPI Raffaella
RESPONSABILE
CONTENUTI SITO WEB
LUONGO Felicia
RESPONSABILE
LABORATORIO MULTIMEDIALE 1
BOTTIGLIERI Mariacarla
50
RESPONSABILE
LABORATORIO MULTIMEDIALE 2
COLUCCI Immacolata
RESPONSABILE
LABORATORIO LINGUISTICO
PELUSO Antonia
RESPONSABILE
LABORATORIO MUSICALE
MIRRA Giuseppe
RESPONSABILE
LABORATORIO SCIENTIFICO
LAURO Maria Rita
REFERENTE SICUREZZA -
R. L. S.
D'ARIENZO Antonietta
ALTRE INFORMAZIONI
MEDICO COMPETENTE Dott. PETILLO Angelo
R. S. P. P. Arch. LIMATOLA Luigi
51
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL P.O.F. Allo scopo di valutare l’efficacia dell’offerta formativa, anche in termini di
qualità del servizio, il Collegio dei Docenti predispone dei questionari rivolti ai
genitori e agli insegnanti, relativi agli aspetti organizzativi, didattici e
amministrativi del servizio.
Il piano dell’offerta formativa sarà oggetto di monitoraggio e di valutazione
periodica sul piano dell’efficienza e dell’efficacia, al fine di verificare la
produttività e la qualità dei servizi scolastici offerti, apportando eventuali
integrazioni migliorative.
Si valuterà:
La qualità e la quantità degli apprendimenti degli alunni, verificabili tramite
prove oggettive, interrogazioni, compiti, questionari, osservazioni
sistematiche, ecc;
Grado di soddisfacimento dell’utenza sul piano amministrativo e didattico;
L’efficienza del modello organizzativo in rapporto alle attese;
La funzionalità dell’ambiente scolastico, le modalità e l’uso didattico degli
spazi e dei laboratori;
L’efficienza, la celerità di erogazione e la qualità dei servizi amministrativi
offerti all’utenza;
Efficacia delle azioni di recupero e di sostegno;
Efficacia delle iniziative sulla continuità;
Ogni anno il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Circolo verificano e valutano il
piano dell’offerta formativa e propongono i necessari adeguamenti, tenendo
conto delle proposte e delle richieste dei genitori.
52
INDICE
PREMESSA
Lettura del Territorio pag. 2
Profilo storico pag. 3- 4
Nola oggi pag. 5
Individuazione dei bisogni
Area Bes
pag.
pag.
6
7
Istituzione scolastica pag. 11
Risorse del Circolo pag. 11
Risorse finanziarie pag. 12
Fondi Europei pag 13
Tempo scuola pag. 14
Attività per gli alunni che non si avvalgono della religione
Suddivisione aree disciplinari
pag.
pag.
15
15
Adattamento del Calendario scolastico pag. 16
Incontri Scuola – Famiglia pag. 17
Sicurezza nella scuola pag. 18
Rapporto scuola famiglia pag. 18
Rapporto con l’esterno pag. 19
Visite guidate e viaggi d’istruzione pag. 19
53
Obiettivi educativi e didattici pag. 20
Finalità e scelte educative scuola dell’infanzia pag. 21-22
Finalità e scelte educative scuola primaria
Impostazioni metodologiche
pag.
pag.
23
24
Traguardi per lo sviluppo delle competenze pag. 25
Strumenti culturali pag. 26
Scelte curriculari ed extracurriculari Scuola Infanzia pag 27
Scelte curriculari ed extracurriculari Scuola Primaria pag. 28
Attività didattiche scuola primaria pag. 30
Criteri didattici pag. 31
Integrazione alunni stranieri ed alunni diversamente abili
Disturbi specifici dell’apprendimento
pag.
pag.
32
33
Continuità educativa pag. 34
Verifica e valutazione pag. 35
I criteri della valutazione pag. 36
Criteri di valutazione in decimi per gli apprendimenti disciplinari pag. 38
Criteri di valutazione per il comportamento pag. 40
Certificazione delle competenze pag 41
Aggiornamento e formazione pag 43
Staff coordinamento docenti pag 44