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HOME LA PROCEDURA DI REVISIONE IN SINTESI

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LA REVISIONE

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LA REVISIONE LEGALE DA PARTE DEL COLLEGIO SINDACALE

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FINALITÀ DELLA REVISIONE La finalità della revisione è quella di accrescere il livello di fiducia che gli utilizzatori ripongono nel bilancio, attraverso l’espressione di un giudizio; il giudizio deve assicurare che il bilancio sia redatto con chiarezza e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed il risultato economico della società. La revisione svolta in conformità ai principi di revisione e deontologici consente al revisore di formarsi tale giudizio: cioè la ragionevole certezza che il bilancio, nel suo complesso, non contenga errori significativi.

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I PRINCIPI DI REVISIONE I principi di revisione esprimono gli obiettivi generali, i principi fondamentali nonché

le procedure essenziali per la revisione dei bilanci di qualsiasi impresa, indipendemente dalle dimensioni, forma giuridica, ecc. I principi di riferimento sono quelli della Commissione europea, ex art. 26, par.1 e 2, della direttiva 2006/43/CE. Attualmente non sono stati adottati: pertanto il CNDCEC ha tradotto i principi internazionali (ISA) ‘affinché costituiscano un punto di riferimento tecnico che il collegio sindacale – alla luce dell’esperienza professionale di ciascun sindaco – declina in procedure di revisione specifiche … ’. Fino all’adozione dei predetti principi, la revisione è svolta in conformità ai principi di revisione elaborati da Associazioni ed Ordini professionali (art. 15 D. Lgs. 39/2010). I principi internazionali e nazionali riconoscono che la revisione deve essere proporzionata alle circostanze ed alla complessità delle imprese, così per la documentazione possono utilizzati metodi più informali, quali note, liste di controllo, ecc.

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IMPRESA DI DIMENSIONI MINORI Caratteristiche quantitative Dal punto di vista quantitativo sono considerate minori le imprese: attività, ricavi, e dipendenti in riferimento all’art.

2435 bis Cod. Civ. che fissa i limiti per la redazione del bilancio in forma abbreviata: attivo 4,4 mln, ricavi 8,8 mln e 50 dipendenti;

imprese che superano i predetti limiti, ma che possiedano le caratteristiche qualitative seguenti.

Ovviamente la qualificazione è lasciata alla sensibilità ed alla professionalità del revisore.

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IMPRESA DI DIMENSIONI MINORI

Il principio di revisione internazionale n° 200, par. 64, prevede che possano essere definite di dimensioni minori le imprese che abbiano le seguenti caratteristiche (non tassative): Caratteristiche qualitative concentrazione della proprietà e della direzione in un numero limitato di

soggetti; operazioni semplici e lineari; semplicità delle registrazioni contabili; numero limitato di linee di attività e di prodotti; numero limitato di controlli interni; numero limitato di livelli direzionali, responsabili di un’ampia gamma di

controlli, ovvero numero limitato di dipendenti molti dei quali rivestono una molteplicità di funzioni.

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L’ACCETTAZIONE DELL’INCARICO Attività preliminari all’accettazione: verifica dell’adeguatezza delle competenze e capacità per

assolverlo (numero di incarichi, tempo necessario e risorse); condivisione dei metodi e procedure di lavoro da applicare; verifica della rischiosità della società; verifica dell’integrità degli esponenti e dei componenti la

governance; verificare la sussistenza di minacce all’indipendenza; stabilire se esistono le condizioni indispensabili per lo

svolgimento dell’incarico e che la direzione le abbia accettate. Le linee guida suggeriscono che i candidati sindaci effettuino le predette verifiche in modo collegiale, ma riferite a ciascun soggetto.

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INDIPENDENZA Il requisito dell’indipendenza non può essere soddisfatto in maniera assoluta; l’indipendenza non comporta che il revisore sia libero da qualsiasi relazione con la società, perché è impensabile che chiunque possa trovarsi in una condizione da non intrattenere nessun rapporto con altri soggetti interessati. Il requisito è soddisfatto qualora un terzo, ragionevole ed informato, possa non nutrire dubbi circa l’imparzialità ed l’obiettività del giudizio del revisore. Minacce all’indipendenza individuate dal D. Lgs. 39/2010 Auto - riesame: il revisore deve controllare dati che lo stesso o persone

appartenenti alla sua rete hanno determinato; Interesse personale: quando il revisore si trova in conflitto di interessi; Patrocinatore legale: se assume tali funzioni a sostegno o contro la posizione

del soggetto sottoposto a revisione; Familiarità: quando il revisore ha un’eccessiva fiducia nel soggetto sottoposto

a revisione, che genera un’insufficiente obiettività nella verifica delle sua dichiarazioni;

Intimidazione: quando il soggetto sottoposto a revisione condiziona il revisore con atteggiamenti aggressivi e minacciosi.

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Ulteriori tipi di ‘dipendenza’ rappresentano una concreta minaccia all’indipendenza del sindaco: dipendenza psicologica: quando l’esame riguarda un atto od un fatto

che lo coinvolge o coinvolge una persona collegata; dipendenza dalla rete professionale: quando soggetti appartenenti

alla rete professionale del sindaco hanno relazioni con la stessa società o società del gruppo o parti correlate;

dipendenza finanziaria: quando i compensi percepiti per più funzioni superano la soglia determinata con la formula matematica che segue:

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INDIPENDENZA

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DIPENDENZA FINANZIARIA

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C T Compensi totali del professionista (individuali + rete)

S Compensi dall’attività di sindaco nella società o gruppo

C Compensi da attività diverse da quella di sindaco dalla medesima società o gruppo

S + C C T

> 15%

> 5% ≤ 15%

≤ 5%

S__ S + C

S__ S + C

> 2/3

< 2/3

> 1/2

< 1/2

INDIPENDENTE

INDIPENDENTE

INDIPENDENTE

DIPENDENTE

DIPENDENTE

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ORGANIZZAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE La funzione di revisione è affidata al collegio sindacale e non ai singoli componenti. Il sindaco dissenziente dalle deliberazioni collegiali ha il diritto di far iscrivere a verbale il proprio dissenso, indicandone i motivi e di riferirne agli organi societari. Nell’attività di revisione il collegio può ripartire tra i suoi componenti gli atti di ispezione e controllo; ogni membro può delegare alcune attività a dipendenti od ausiliari, sotto la propria responsabilità ed a proprie spese. Il RIESAME delle attività svolte individualmente può essere eseguito in sede collegiale (il collegio verifica l’attività dei membri) oppure in maniera circolare (ogni membro verifica il lavoro degli altri).

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IL CORRISPETTIVI DELLA REVISIONE

Il corrispettivo viene determinato per l’intero lavoro di revisione e non per ogni singolo membro del collegio. Il corrispettivo della revisione deve garantire la qualità e l’affidabilità dei lavori. Devono perciò essere determinati i tempi (ore) avendo riguardo: dimensione, composizione e rischiosità delle più significative grandezze

patrimoniali, economiche e finanziarie del bilancio ed, eventualmente al bilancio consolidato;

alla preparazione tecnica ed esperienza che il lavoro richiede; alla necessità di assicurare, oltre alla materiale esecuzione delle verifiche,

un’adeguata attività di supervisione ed indirizzo. La ripartizione dei corrispettivi fra i membri del collegio avviene sulla base di quanto concordato dagli stessi, generalmente in funzione del tempo effettivamente impiegato da ciascuno o dai dipendenti ed ausiliari utilizzati. L’entità dei compensi dovrà essere comunicata al MEF unitamente agli incarichi assunti.

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LE CARTE DI LAVORO L’attività di revisione, dopo l’abolizione del libro della revisione, è documentata dalle carte di lavoro. Devono fornire evidenza: degli elementi a supporto dei controlli eseguiti e della relazione di

revisione; che la revisione sia stata pianificata in conformità ai principi di revisione. Devono consentire ad un revisore esperto, che non abbia alcuna cognizione dell’incarico, di comprendere: la valutazione del rischio e di errori significativi; la natura, i tempi e l’estensione delle procedure svolte; i risultati delle procedure svolte e gli elementi probativi acquisiti; le conclusioni raggiunte e la loro motivazione. La carta di lavoro conterrà le check list con le domande, le risposte ed i commenti, nonché l’elenco dei documenti allegati a supporto dei controlli svolti.

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IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E’ definito ‘l’insieme delle regole, delle procedure e dell’organizzazione aziendale volte a consentire l’identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi’. Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce ad una conduzione dell’impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dall’organo amministrativo, favorendo l’assunzione di decisioni consapevoli Esso concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio, l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, ecc. Nelle imprese di minori dimensioni il revisore si può limitare alla predisposizione di un documento descrittivo. Tuttavia è di grande utilità seguire la guida delle check list.

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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI REVISIONE E’ il rischio che il revisore esprima un giudizio di revisione non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente errato. Esso dipende dai rischi di errori significativi e dal rischio di individuazione. Il rischio che il bilancio sia significativamente errato è costituito da tre componenti: Rischio intrinseco: è la possibilità che una classe di operazioni, un saldo contabile od un’informativa contenga un errore, indipendentemente dall’esistenza di un controllo interno. Rischio di controllo: è il rischio che un errore non sia individuato e corretto in modo tempestivo dal controllo interno. Rischio di individuazione: il rischio che il revisore accetta di non riuscire ad individuare errori superiori alla soglia di significatività. La valutazione del rischio dovrà essere aggiornata nel corso della revisione in funzione delle informazioni che emergono.

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IL RISCHIO INTRINSECO Per la valutazione del rischio intrinseco bisogna far riferimento all’ambiente di controllo, che può essere definito come l’insieme dell’integrità degli esponenti dell’impresa, dei loro valori etici e della loro competenza, la cultura aziendale ispirata al valore dell’onestà al fine di assicurare l’efficienza del controllo interno. Anche sistemi di controllo interno molto articolati non produrranno risultati adeguati qualora l’ambiente nel quale operano non sia ispirato ai comportamenti predetti. Nelle imprese di minore dimensioni generalmente le funzioni non sono separate causa il limitato numero di dipendenti ed il proprietario-amministratore è in grado di svolgere una supervisione efficace, ma – di contro – può anche essere in grado di forzare i controlli esistenti. Tanto più la struttura è semplificata e le procedure non formalizzate, quanto più sarà necessario valutare l’integrità della direzione e del proprietario-amministratore. A differenza delle grandi imprese, nelle quali viene fornito al personale il codice di condotta atto a stabilire le regole di comportamento, nelle imprese di minori dimensioni i valori e le regole di comportamento vengono generalmente comunicati oralmente o tramite l’esempio fornito dalla direzione.

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Determina il rischio che un errore possa derivare da situazioni generali, quali: oggettiva difficoltà nel determinare alcune valutazioni per oggettiva complessità

del calcolo; suscettibilità al furto di alcuni beni aziendali; opportunità della Direzione ad alterare la quantificazione di valore; situazione macroeconomica del paese (volatilità dei tassi cambio, recessione nei

mercati di sbocco dei prodotti, ecc.); condizioni del settore di appartenenza; rischio di mercato per nuovi prodotti. Da queste considerazioni derivano due componenti del rischio intrinseco: rischio derivante dall’attività svolta (business risk); rischio derivante da frodi (fraud risk).

Il revisore non valuta il concetto di frode da un più ampio concetto giuridico, ma nel senso di errori intenzionali: la falsa informativa finanziaria e appropriazione illecita di beni dell’impresa.

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IL RISCHIO INTRINSECO

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E’ il rischio che un errore non sia individuato e corretto in modo tempestivo dal controllo interno. Nelle imprese di dimensioni minori possono non essere presenti controlli interni che il revisore potrebbe ritenere necessari, oppure esistere controlli che l’impresa ha documentato in maniera limitata. Si tratta di imprese che, per esempio: utilizzano procedure più semplici per raggiungere gli obiettivi; le funzioni aziendali non sono generalmente separate per il minor numero di

dipendenti; l’attività di controllo interno non produce una sistematica documentazione. In tali situazioni può essere più efficiente per il revisore svolgere procedure di revisione miranti alla validità dei saldi e delle operazioni di bilancio (PROCEDURE DI VALIDITÀ), piuttosto che attuare procedure miranti ad accertare l’efficacia dei controlli posti in essere dall’impresa (PROCEDURE DI CONFORMITÀ).

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IL RISCHIO DI CONTROLLO

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Indica la disponibilità del revisore a correre il rischio che l’evidenza raccolta dal revisore non riesca ad individuare errori superiori alla soglia di significatività.

Per evidenza si intende qualsiasi tipo di documentazione od informazione (sia da fonti interne che esterne) a supporto dell’attività.

Pertanto più ALTO sarà il rischio di individuazione e meno evidenza il revisore andrà a raccogliere; i altri termini, riterrà sufficiente eseguire controlli sul bilancio meno approfonditi. Quindi, come fare per definire il rischio di individuazione? Si tratterà di combinare i giudizi attribuiti al Rischio intrinseco ed al Rischio di controllo: se dal risultato della combinazione risultasse un Rischio ALTO, il revisore accetterà un Rischio di Individuazione BASSO, perciò approfondirà i controlli sul bilancio raccogliendo più evidenze. Opposto comportamento in caso di risultato inverso.

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IL RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE

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IL PROCESSO DI REVISIONE

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Esame dell’ambiente di

controllo

Fase di INTERIM- da eseguirsi nel corso dell’esercizio

MATERIALITA’ - SIGNIFICATIVITA’ definizione dei valori

Valutazione del Sistema di Controllo Interno Analisi dei

Cicli

Valutazione del RISCHIO

INTRINSECO

Valutazione del RISCHIO DI CONTROLLO PIANIFICAZIONE

programma di verifica

RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE

Analisi preliminare del bilancio

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IL PROCESSO DI REVISIONE

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Verifica dei dati di BILANCIO

Rilevazione degli errori

RELAZIONE

AL BILANCIO

Fase FINAL- controllo del bilancio

Lettera di attestazione dell’Organo

amministrativo

Confronto fra i valori degli errori rilevati

e valore della MATERIALITA’

– SIGNIFICATIVITA’

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PIANIFICAZIONE DELL’ ATTIVITA’ DI REVISIONE Il lavoro fin qui svolto, ha permesso al revisore di conoscere l’ambiente ed il sistema di controllo della società, e di esprimere un giudizio con l’attribuzione del grado di rischio, permette ora di pianificare l’attività per i controlli sul bilancio. Per ogni voce del bilancio (o gruppo di voci) potrà indicare quali e quante evidenze raccogliere, cioè quanto dovranno essere approfonditi i controlli. Nelle imprese di minori dimensioni, nelle quali l’attività di revisione è svolta da un collegio sindacale o sindaco unico, la documentazione a supporto può consistere in un verbale nel quale vengono spiegate le scelte effettuate, alla luce della conoscenza acquisita attraverso la valutazione dei rischi.

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LE EVIDENZE DI REVISIONE Le evidenze di revisione sono le seguenti: ESAME FISICO: ispezione (o conteggio) di un bene materiale (es.: cassa) CONFERMA: conferma scritta od orale di terzi (circolarizzazione, lettere

banche, legali, ecc.) DOCUMENTAZIONE: documenti o registrazioni della società atti a

comprovare i dati che sono (o dovrebbero) essere iscritti a bilancio. PROCEDURE DI ANALISI COMPARATIVA: confronti ed analisi delle

variazioni dei saldi rispetto agli esercizi precedenti, per coglierne eventuali anomalie.

INDAGINE: richiesta di informazioni alla direzione (attestazioni) ed a persone/organi interne alla società.

RIPETIZIONE: ri-esecuzione a campione di calcolo e trasferimenti di dati da parte del revisore.

OSSERVAZIONE DIRETTA: l'impiego dei 'sensi' (vista, udito, ecc.) nell'impresa per valutare talune attività - verifica diretta delle procedure durante lo svolgimento.

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LA MATERIALITÀ – SIGNIFICATIVITÀ La significatività dell’errore è un concetto fondamentale della revisione. Gli errori sono considerati significativi quando ‘ci si può ragionevolmente attendere che essi, considerati singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio ’. La materialità – significatività è rappresentata da un valore numerico che definisce la misura dell’errore che non inficia i dati del bilancio. Il revisore stabilisce due valori di significatività: la significatività del bilancio nel suo complesso (materialità totale); L’errore tollerabile. La significatività dell’errore non deve tener conto solo del criterio quantitativo, bensì di quello qualitativo, quando errori di piccola entità, ma sistematici o ricorrenti possono far ritenere superficiale il comportamento degli addetti e rendere elevato il rischio intrinseco. Dovrà essere calcolata sulla base di dati provvisori e relativi all’esercizio precedente e ricalcolata sulla base dei dati definitivi di bilancio.

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LA MATERIALITÀ – SIGNIFICATIVITÀ Definisce il limite totale degli errori individuati dal revisore che non dovrebbe modificare il giudizio positivo sul bilancio nel suo complesso. Qualora gli errori rilevati superassero il valore della materialità – significatività, il revisore dovrebbe emettere un giudizio negativo sul bilancio. La determinazione della significatività implica l’esercizio del giudizio professionale. Come punto di partenza viene applicata una percentuale (minima e massima) al valore di riferimento prescelto. Tuttavia il revisore può ampliare o restringere il predetto risultato sulla base di valutazioni qualitative basate sulla anche sulla percezione complessiva sull’impresa.

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CONTESTO NAZIONALE % min % max

Ricavi 0,5 1

Risultato ante imposte 5 10

Totale attivo 0,5 1

Patrimonio netto 1 5

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LA MATERIALITÀ OPERATIVA E L’ERRORE TOLLERABILE La materialità operativa è la misura della materialità pianificata, generalmente ridotta all’80%. Il revisore considera , prudentemente, di non rilevare tutti gli errori nel corso dell’attività di revisione e, conseguentemente, si tiene una ‘riserva’ per la fine della revisione. L’errore tollerabile si calcola sulla singola voce di bilancio. Si considera tollerabile perché statisticamente la somma di più errori tollerabili non dovrebbe superare il limite di significatività complessiva. In presenza di errori che superino tale soglia, il revisore può dare al bilancio un giudizio positivo con eccezione. La misura dell' errore tollerabile è di solito prudentemente individuata fra il 20% ed il 60% del limite di materialità complessiva. Le linee guida indicano una soglia più elevata 60% - 80%. Si differenzia dall’errore chiaramente trascurabile, che per qualità ed ammontare non ha alcuna possibilità di inficiare il senso o l’interpretazione di alcun dato di bilancio.

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DOCUMENTAZIONE DEL LAVORO SVOLTO Alle carte di lavoro devono essere associati i documenti che comprovino le rilevazioni eseguite; l’ampiezza della documentazione dipende dall’ampiezza della verifica pianificata. La necessità di documentare il lavoro è richiamata sovente dal D. Lgs. 39/2010 e non sono ritenute sufficienti le spiegazioni verbali in luogo della documentazione. In caso di collegio sindacale, il lavoro svolto da ciascun membro sarà oggetto di riesame e la documentazione di ciascuno verrà condivisa con gli altri affinché ciascuno possa disporre della completa documentazione. La documentazione si intende completa quando un revisore esperto, che non abbia alcuna cognizione dell’incarico, possa comprendere la qualità del lavoro svolto, l’osservanza dei principi e delle leggi, il risultato del giudizio espresso.

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COMUNICAZIONI DELLE CRITICITÀ RILEVATE Il revisore comunica alla Direzione gli errori rilevati e ne chiede la correzione. Qualora gli errori non vengano corretti e siano ritenuti significativi, il revisore ne valuterà la portata nell’esprimere il giudizio sul bilancio.

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ATTESTAZIONE DELLA DIREZIONE

Al termine del lavoro il revisore chiede il rilascio di una lettera da parte degli amministratori o degli organi preposti, con la quale essi attestano che: sono state fornite al revisore tutte le informazioni

come concordato nell’incarico di revisione; tutte le operazioni amministrative sono state

contabilizzate e riflesse nel bilancio.

28

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RELAZIONE DI REVISIONE E GIUDIZIO SUL BILANCIO La relazione finale deve comprendere: il titolo ed i destinatari della relazione; un paragrafo introduttivo che identifica il bilancio oggetto di

revisione e le regole applicate dalla società per redigerlo; la descrizione dell’ampiezza della revisione eseguita e

l’indicazione dei principi di revisione utilizzati; il giudizio sul bilancio che indichi chiaramente se è conforme

alle norme che ne disciplinano la redazione e se rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed il risultato economico;

eventuali richiami d’informativa senza che costituiscano rilievi; il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il

bilancio.

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I TIPI DI GIUDIZIO giudizio senza rilievi (positivo): non sono state riscontrati errori

significativi, inosservanza delle norme di legge e dei principi contabili, significative limitazioni alle procedure di revisione;

giudizio con rilievi: errori significativi che non eccedono il limite di materialità totale, deviazioni delle norme di legge e dei principi contabili, significative limitazioni alle procedure di revisione;

giudizio negativo: errori significativi che eccedono il limite di materialità totale, inosservanza delle norme di legge e dei principi contabili, significative limitazioni alle procedure di revisione.

impossibilità di esprimere un giudizio: per limitazioni al

procedimento di revisione o per significative incertezze. 30

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CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE

La documentazione inerente la revisione deve essere conservata per 10 anni. La documentazione tutta può essere prodotta e conservata in qualsiasi formato, anche elettronico ed ottico, non obbligatoriamente con supporto cartaceo.

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RESPONSABILITÀ DEL REVISORE (ART. 15 D. LGS. 39/2010)

Il revisore legale risponde in solido con gli amministratori nei confronti della società, dei soci e dei terzi per i danni derivanti dall’inadempimento dei loro doveri. Nei rapporti interni tra debitori solidali, essi sono responsabili nei limiti del contributo al danno cagionato. Stessa responsabilità per ‘il responsabile della revisione’ ed i dipendenti che hanno collaborato. (ragionevolmente riferito alle società di revisione, ma non si può nemmeno escludere il professionista con struttura operativa assimilabile ad una società di revisione). L’azione di risarcimento nei confronti dei responsabili si prescrive nel termine di cinque anni dalla data della relazione di revisione sul bilancio d’esercizio, oggetto di azione di risarcimento.

32

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CONTROLLO DELLA QUALITÀ DELLA REVISIONE Gli iscritti nel Registro dei revisori legali saranno soggetti al controllo della qualità della revisione eseguita: ogni tre anni, se revisori di enti di interesse pubblico

(quotate, banche, ecc.) ogni sei anni, se revisori di altre società.

Si ritiene che la verifica sia individuale, poiché l’art. 20 fa riferimento al Registro; tuttavia, i decreti attuativi potrebbero prevedere una valutazione anche dell’attività svolta collegialmente, coinvolgendo parzialmente (?) i colleghi non sottoposti a verifica. I controlli si potranno realizzare una volta emanati i decreti attuativi, previsti in numero di circa 20.

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L’AMBITO DEL CONTROLLO DI QUALITÀ (ART. 20) Il controllo della qualità ha per oggetto l’attività di revisione dei bilanci; per i singoli incarichi di revisione sia il Decreto che la Direttiva prevedono che il controllo di qualità accerti: la conformità ai principi di revisione; i requisiti di indipendenza applicabili ed applicati; che sia basato su una verifica adeguata dei documenti di

revisione selezionati; la relazione della revisione; la quantità e la qualità delle risorse impiegate nella revisione; i corrispettivi della revisione.

Dalle carte di lavoro emergerà la congruità e qualità della documentazione che formerà la base per valutare la qualità della revisione.

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SANZIONI AMMINISTRATIVE Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tenendo conto della loro gravità, può infliggere le sanzioni di seguito indicate, quando: accerta irregolarità nell’attività di revisione legale; per ritardata o mancata comunicazione delle informazioni

richieste dal Registro degli iscritti (art. 7).

Sanzioni previste: sanzione pecuniaria da euro 1.000 ad euro 150.000; sospensione dal Registro per non più di 5 anni; revocare al revisore uno o più incarichi; vietare al revisore di accettare nuovi incarichi per un periodo

massimo di tre anni; cancellare il revisore dal Registro.

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SANZIONI PENALI Per tutti i reati che producono un danno di rilevante gravità le pene sono aumentate fino alla metà. Falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni al fine di conseguire per se o per altri un ingiusto profitto, con la consapevolezza della falsità e l’intenzione di ingannare i destinatari delle comunicazioni, attestano il falso od occultano informazioni concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società

36

SONO PUNITI CON LA RECLUSIONE ANNI MIN ANNI MAX

Se la condotta non ha cagionato un danno 0 1

Se la condotta ha cagionato un danno 1 4

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SANZIONI PENALI Corruzione dei revisori che a seguito della dazione o della promessa di utilità compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti il loro ufficio, cagionando nocumento alla società

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Per società (enti) non di interesse pubblico 0 3

Compensi illegali il responsabile della revisione, gli amministratori, i soci che percepiscono, direttamente od indirettamente, compensi in denaro od in altra forma, oltre a quelli legittimamente pattuiti sono puniti con la multa da euro 1.000 ad euro 100.000, oltre



Stessa pena per chi eroga i compensi illegali Home

SANZIONI PENALI

Illeciti rapporti patrimoniali il revisore che contrae prestiti od ottiene garanzie per debiti propri dalla società soggetta a revisione, sia direttamente che per interposta persona, è punito con la multa da euro 206 ad euro 2.065, oltre

Impedito controllo agli amministratori che, occultando documenti o con altri artifici, impediscono od ostacolano la svolgimento dell’attività di revisione sono puniti con l’ammenda fino a 75.000 euro, oltre

38



SONO PUNITI CON LA RECLUSIONE MESI MIN MESI MAX

Se la condotta ha cagionato un danno 0 18 Home

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GESTIONE CARTE DI LAVORO

GESTIONE ALLEGATI

COMPILAZIONE E SALVATAGGIO

INSERIMENTO COMMENTI/NOTE

SUGGERIMENTI IN LINEA

APRIRE/MODIFICARE UNA SESSIONE

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CREARE UN NUOVO CLIENTE

STATO DEL CLIENTE E SBLOCCO

CONDIVIDERE CARTE DI LAVORO

ELIMINARE UNA SESSIONE

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GESTIONE STAMPE

STRUMENTI OPERATIVI STRUMENTI DI SISTEMA-LICENZA-BACKUP

ACQUISIZIONE DEI DATI

RITORNO DEI DATI

ESPORTARE UN CLIENTE

CONDIVIDERE UN CLIENTE

DUPLICARE UNA SESSIONE

INSERIMENTO E GESTIONE DEI SOSPESI

PIANIFICARE UNA SESSIONE

ARCHIVIO ALLEGATI-FORMULARIO

GESTIONE DEI FLUSSI DI COMUNICAZIONE

Introduzione

Il programma si apre mostrando la home page che è suddivisa in nove sezioni.

Successiva

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Introduzione

Successiva Precedente

Premendo il tasto saranno mostrate le attività presenti in ogni sezione.

In base alla selezione la barra degli strumenti a

sinistra mostrerà le funzioni compatibili

all’argomento selezionato.

Nell’esempio qui a fianco è stata selezionata l’attività

relativa all’ Accettazione dell’incarico

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Introduzione

Nella Barra di stato sono mostrate le informazioni relative alla licenza :

Intestatario (Fattura)

Utente (Revisore utilizzatore)

Scadenza licenza

Tipo di licenza

Giorni di utilizzo dall’attivazione e conseguenti giorni rimanenti alla scadenza

Numero di anagrafiche inserite

Precedente

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Creare un nuovo cliente

Creare un nuovo cliente è il primo passo necessario per l’utilizzo di Revisoft. Infatti al primo avvio dopo l’installazione viene immediatamente visualizzata la maschera per l’inserimento di un nuovo cliente.

Per creare un nuovo cliente occorre:

1) Aprire la sezione CLIENTI dalla Home page di Revisoft

2) Selezionare il tasto NUOVO CLIENTE

3) Compilare i campi

4) Premere

I campi presenti in ORGANO DI CONTROLLO e

ORGANO DI REVISIONE non sono obbligatori, ma

risultano indispensabili qual ora si utilizzi la

funzione SIGILLO (vedi guida nella sezione ALTRI

STRUMENTI

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MODELLI PREDEFINITI







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Stato del Cliente

Aprendo la sezione CLIENTI dalla home page oltre alle informazioni principali dell’anagrafica, viene evidenziato lo stato del cliente. Come mostra la figura qui sotto lo stato del cliente può essere di tre tipi

ESPORTATO : il cliente non si trova nell’archivio principale in quanto esportato su postazione satellite (vedi guida alla sezione GESTIONE SATELLITE e GESTIONE IN RETE). I dati sono disponibili in sola lettura

DISPONIBILE : il cliente è utilizzabile e tutte le sessioni sono utilizzabili in lettura e scrittura.

IN USO :

a) il cliente è utilizzato (nel caso di versione in rete) da un altro utente. I dati sono disponibili in sola lettura.

b) Il software è stato chiuso in modo non corretto e gli archivi sono rimasti aperti. Per esempio per arresto non previsto del PC. In questo caso occorre

1. Selezionare il cliente

2. Premere il tasto e successivamente premere

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Revisoft consente l’esportazione completa di un cliente affiché possa essere utilizzato sulla postazione satellite o sulla postazione client lan.

Questa funzione risulta particolarmente utile quando la postazione principale di Revisoft è installata in un PC fisso (caso tipico della versione Standard + satellite) o su un archivio centrale dello studio (caso tipico della versione Server + client lan)

In entrambi i casi attraverso tramite la funzione Esporta sarà possibile lavorare presso il cliente tramite una postazione aggiuntiva (satellite – client) con gli archivi aggiornati e senza l’ausilio di una connessione internet.

Per maggiori dettagli sulle modalità di utilizzo vedere la guida nelle sezioni

GESTIONE POSTAZIONE SATELLITE GESTIONE IN RETE

Condividere un cliente

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La funzione Condividi si differisce dalla funzione Esporta in quanto consente al revisore di trasferire i dati relativi ad un cliente ad un’altra licenza revisoft diversa dal satellite o dal client lan. Per esempio potrebbe trattarsi di un collega membro del collegio sindacale. Infatti a differenza della funzione esporta, una volta creato il file di condivisione il cliente non risulta esportato dalla postazione principale e non esiste un meccanismo di sincronizzazione di ritorno dei dati.

Per maggiori dettagli sulle modalità di utilizzo vedere la guida nelle sezioni

STRUMENTI OPERATIVI

Creare una sessione di lavoro

L’esempio mostra come creare una sessione per il Controllo del bilancio. Le modalità di creazione di una sessione sono invariate per tutte le altre sezioni/attività

Selezionare CONTROLLO DEL BILANCIO dalla sezione «Valutazione del rischio» e premere il tasto dalla barra degli strumenti

Selezionare il cliente e l’anno dell’esercizio di cui si vuole creare la

sessione di lavoro attraverso i menù a tendina.

Premere .

Attendere che Revisoft apra la nuova sessione di lavoro con struttura ad albero degli argomenti.

Per la gestione delle carte di lavoro consultare la guida nel relativo capitolo.

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RITORNO DEI DATI








Aprire o modificare una sessione di lavoro esistente

L’esempio mostra come aprire una sessione esistente per il Controllo del bilancio. Le modalità di apertura di una sessione sono invariate per le altre attività

Selezionare il cliente e l’anno dell’esercizio di cui si vuole aprire la

sessione di lavoro attraverso i menù a tendina. Revisoft mostrerà solo i clienti e

gli esercizi esistenti

Premere .

Attendere che Revisoft apra la sessione di lavoro richiesta con struttura ad albero degli argomenti.

Per la gestione delle carte di lavoro consultare la guida nel relativo capitolo.


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Eliminare una sessione di lavoro esistente

L’esempio mostra come eliminare una sessione esistente per il Controllo del bilancio. Le modalità di eliminazione di una sessione sono invariate per le altre attività

Selezionare il cliente e l’anno dell’esercizio di cui si vuole eliminare la

sessione di lavoro attraverso i menù a tendina. Revisoft mostrerà solo i clienti e

gli esercizi esistenti

Premere .

Prima di eliminare la sessione Revisoft chiederà un’ulteriore conferma. Dopo aver premuto il tasto SI la sessione sarà eliminata irrimediabilmente ad eccezione della funzione di ripristino da Backup. Vedi guida al relativo capitolo.


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Duplicare una sessione di lavoro

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Spesso può essere utile duplicare parte o un’intera sessione di lavoro copiandola completamente da un esercizio precedente. Per effettuare l’operazione procedere come segue:

1) Aprire la sessione di lavoro che si vuole duplicare

2) Premere per aprire la finestra come mostrato a fianco

3) Selezionare le carte di lavoro che si desidera esportare (premere il primo check-box per selezionarle tutte).

4) Premere

5) Rispondere SI alla domanda «Vuoi copiare in un’altra sessione….».

6) Nella successiva finestra scegliere

7) Selezionare CLIENTE ed ESERCIZIO della nuova sessione su cui duplicare i dati e premere CREA

8) Revisoft creerà in automatico una nuova sessione duplicando i dati selezionati al punto 3)

NB Per destinare i dati in una sessione esistente anziché crearne una nuova al punto 6) selezionare la destinazione invece di utilizzare il tasto

Pianificare una sessione di lavoro

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La pianificazione è rappresentata da un unico documento che comprenderà le carte di lavoro nelle quali il revisore indicherà le caratteristiche dell'impresa e le osservazioni che hanno determinato il numero di verifiche nel periodo, oltre all'elenco delle attività da svolgere in ciascuna sessione di lavoro.

Quest'ultimo aspetto si rileva dalla carta di lavoro 6.11, che elenca tutte le carte di lavoro previste, a fianco delle quali figurano check box per ogni sessione prevista.

Esempio per creare la pianificazione per il Controllo Contabile

1) Selezionare Pianificazione e premer il tasto

2) Inserire Ragione sociale e periodo di inizio e fine della pianificazione e premere

Successiva


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Successiva

3) Fare doppio clic alla voce 6.11 per aprire la finestra riportata di seguito

4) E’ possibile creare N sessioni di lavoro pianificate all’interno del periodo premendo il tasto

5) Revisoft inserisce date sequenziali. Si suggerisce di indicare la data giusta prima di creare una sessione successiva.

Nell’esempio qui a lato sono state inserite 4 sessioni pianificate fra il 01/01/16 ed il 31/01/16

Proseguire con la pianificazione premendo il tasto

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Successiva

Dopo aver premuto si aprirà la maschera come mostrato qui a lato che elenca tutte le carte di lavoro previste, a fianco delle quali figurano check box per ogni sessione precedentemente pianificata.

Con un flag su ogni check box si indica la verifica da eseguire in ciascuna delle sessioni previste; con il flag su NA (non applicabile) vengono eliminate le check box.

Quando si creerà una nuova verifica, il revisore potrà scegliere se eseguire una nuova sessione oppure una delle sessione precedentemente pianificate.

Scegliendo la verifica pianificata, nella colonna SESSIONE, comparirà una P in corrispondenza della carte di lavoro da verificare secondo la pianificazione eseguita.

In questo modo il revisore non avrà bisogno di consultare la pianificazione; Anche per la compilazione della To Do List comparirà la P a fianco delle attività pianificate.

Precedente


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Per modificare una pianificazione si agirà allo stesso modo che abbiamo utilizzato per aprire o modificare una qualsiasi sessione di lavoro

Precedente

1) Selezionare Pianificazione e premer il tasto

2) Inserire Ragione sociale e periodo da modificare

3) Cambiare le date di inizio o fine pianificazione

4) Aprire la pianificazione e fare doppio clic alla voce 6.11 per apportare eventuali modifiche utilizzando gli stessi concetti (sblocca stato; completato…) validi per le altre carte di lavoro. Vedi area della guida compilazione e salvataggio

Gestione delle carte di lavoro

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Successiva

Le sessioni di lavoro di Revisoft sono organizzate con struttura ad albero. Le carte

di lavoro sono raccolte in capitoli che riportano una numerazione progressiva

basata sulla sezione di lavoro in uso.

Nell’esempio qui a fianco è rappresentata una parte della sezione «Valutazione del

rischio…»

Comprensione-Rischio-Pianificazione.

Le carte di lavoro si aprono con doppio clic

Le carte di lavoro possono essere di quattro tipi

Tabelle

Maschere

Check list

Report

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TABELLE

Le tabelle sono formate da una serie di campi preimpostati visualizzati in stile tabellare.

E’ consentita la personalizzazione solo attraverso l’aggiunta di nuove righe in quanto i campi preimpostati non possono essere modificati o rimossi.

Per alcune carte di lavoro, come nell’esempio qui sotto (sedi della società) dove sussiste la necessità di creare gruppi di dati, è possibile la duplicazione della tabella attraverso la linguetta con il segno +

Ogni tabella creata può essere rinominata o eliminata tramite gli appositi tasti.


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MASCHERE

Le maschere da sono formate da una serie di campi preimpostati visualizzati in stile variabile a seconda della carta di lavoro trattata.

Le maschere sono solitamente formate da campi di calcolo derivati dalla stessa carta di lavoro o da altre carte di lavoro.

Negli esempi qui sotto sono visualizzati due esempi


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CHECK LIST - SEMPLICE

Questo è il tipo di check-list comunemente utilizzata per le carte di lavoro di Revisoft.

Propone una serie di domande a cui è possibile risposte con :

SI

NO

N/A (non applicabile)

Per ogni domanda è previsto l’inserimento di note che possano completare in modo più ampio il giudizio di valutazione


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CHECK LIST - AVANZATA

Questo tipo di check-list è utilizzata solo per il calcolo del RISCHIO AMBIENTE e propone delle domande le cui risposte prevedono un’attribuzione del rischio rappresentato dai valori:

ALTO

MEDIO

BASSO

Per ogni domanda è previsto l’inserimento di note che possano completare in modo più ampio il giudizio di valutazione

Il CDA è in fase di sostituzione


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REPORT

I report rappresentano le carte di lavoro che non prevedono inserimento di dati ma visualizzano l’estrapolazione ed il calcolo derivato da altre carte di lavoro.

L’esempio qui sotto mostra la carta di lavoro 2.10.1 RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE in cui automaticamente in base alle risposte fornite nelle check-list per la valutazione del SCI (Sistema di controllo interno) viene calcolato il Rischio di Individuazione per ogni singolo ciclo.

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COMPLETATO

DA COMPLETARE

NON APPLICABILE

a fianco di ogni singola carta di lavoro: in questo modo il revisore ha la possibilità di capire quali carte di lavoro devono essere ancora indagate parzialmente o totalmente.

La colonna della sessione attiva viene evidenziata dal colore azzurro.

Compilazione e salvataggio

Successiva

Revisoft dedica una particolare attenzione al salvataggio dei dati ed alla attribuzione di uno stato ad ogni singola carta di lavoro che rappresenti l’avanzamento del lavoro svolto. Infatti nel quadro sinottico che mostra le sessioni di lavoro risulta particolarmente utile la rappresentazione delle icone

QUADRO SINOTTICO

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Nel caso in cui lo sblocco avvenga per una carta di lavoro contrassegnata con stato Completato un ulteriore messaggio avverte che si sta sbloccando una carta di lavoro terminata (stato COMPLETATO). Il messaggio non è bloccante ma informativo. Rispondendo SI sarà possibile modificare la carta di lavoro

Se si prova ad inserire dei dati su una carta di lavoro con uno stato preesistente Revisoft mostra il messaggio a lato. Questa è una precauzione per evitare inserimento di dati accidentali su una carta di lavoro già compilata. Il messaggio suggerisce che per poter modificare i dati occorre sbloccare la carta di lavoro con l’apposito tasto.

La carta di lavoro si apre con doppio clic e viene mostrata in primo piano sovrapponendosi al quadro sinottico. Per poter compilare una carta di lavoro è necessario distinguere due casi:

1) STATO ESISTENTE – Significa che la carta di lavoro è già stata compilata in precedenza ed è già presente uno STATO fra Completato Da completare Non Applicabile.


COMPILAZIONE DEI DATI e SALVATAGGIO

2) NESSUNO STATO ESISTENTE – Significa che la carta di lavoro non è mai stata compilata. E’ pertanto possibile inserire direttamente i dati senza nessuna operazione preventiva.


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SALVATAGGIO DEI DATI


Revisoft non consente l’uscita dalla carta di lavoro senza l’assegnazione di un STATO. Pertanto se si tenta di chiudere una carta di lavoro senza aver assegnato uno

STATO Revisoft mostra il messaggio qui a lato

Per assegnare uno STATO occorre selezionarlo dalla barra degli strumenti a destra. Revisoft salverà e chiuderà la carta di lavoro simultaneamente e lo stato assegnato sarà visibile dal quadro sinottico.

Per uscire senza salvare i dati immessi è necessario utilizzare il tasto ESCI. Dopo la conferma i dati immessi saranno cancellati.

Al fine di evitare la perdita di dati per cause esterne (es. interruzione di corrente e spegnimento del PC) Revisoft consente facoltativamente di eseguire salvataggi temporanei che non assegnano nessuna STATO e non chiudono la carta di lavoro ma preservano il lavoro fatto.

Nel caso in cui si desiderasse di riportare una carta di lavoro allo stato di origine (vuota) è disponibile la funzione CANCELLA CONTENUTO. Dopo aver confermato l’operazione la carta di lavoro sarà cancellata e nel quadro sinottico sarà identificata come carta di lavoro da indagare


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COPIARE DA ALTRE SESSIONI


Può essere utile copiare i dati da sessioni di lavoro già esistenti. Per esempio le carte di lavoro del capitolo 2.1 Anagrafica della società è probabile che corrispondano in molte parti con quelle degli esercizi precedenti. Per evitare di riscrivere tutti i dati Revisoft consente di copiarli da altri esercizi tramite le funzioni

Utilizzando i tasti Sessione Precedente e Successiva sarà possibile navigare fra le sessioni relative alla stessa carta di lavoro. Per copiare i dati nella sessione attiva premere il tasto Copia in Sessione attiva. Tutti i dati, note, commenti e allegati classificati come Permanenti (vedi argomento Gestione Allegati) saranno copiati nella sessione attiva. Per tornare alla sessione attiva premere Torna alla Sessione attiva.

Nel caso si volessero importare i dati direttamente da una sessione di lavoro nota, premere il tasto Copia da altra sessione. In questo caso sarà sufficiente premere la data della sessione e tasto PROCEDI

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Gestione allegati Revisoft è dotato di un efficiente sistema per l’archiviazione documentale. Ogni carta di lavoro consente l’acquisizione di documenti in qualsiasi formato. Revisoft crea una copia del file acquisito all’interno del proprio archivio in modo che non esistano collegamenti al file originale che potrà anche essere cancellato.

ACQUISIZIONE DOCUMENTI

1) Aprire la carta di lavoro e premere il tasto

2) All’apertura della maschera premere il tasto

3) Selezionare tramite la funzione SFOGLIA di Windows il file da allegare dal proprio PC

4) Premere APRI (o doppio clic sul file) per inserire il file all’interno dell’archivio di Revisoft.

5) Inserire un Titolo per il documento (obbligatorio)

6) Inserire se si tratta di un documento Permanente o Corrente (obbligatorio)

7) Premere

Se si desidera interrompere l’acquisizione di un documento:

Fino al punto 4) è sufficiente chiudere la maschera con il tasto CHIUDI.

Oltre il punto 4) è necessario selezionare ed eliminare il documento già acquisito con il tasto


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Gestione allegati GESTIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI

I documenti acquisiti sono elencati nella maschera principale visualizzabile premendo dalla carta di lavoro e come mostrato nella maschera qui sotto.

Selezionando un documento è possibile tramite gli appositi tasti:

VISUALIZZARLO

ELIMINARLO

SOSTITUIRLO

Nel caso la carta di lavoro contenga molti allegati è possibile eseguire un filtro di ricerca tramite il campo CERCA. E’ sufficiente inserire le iniziali (la ricerca si basa sul campo TITOLO) e premere INVIO.

Un documento Permanente rispetto ad un Corrente viene mantenuto (copiato) insieme ai dati da un’altra sessione quando si utilizza la funzione COPIA DA ALTRA SESSIONE (vedi guida alla voce COMPILAZIONE E SALVATAGGIO)


1) NELLA CARTA DI LAVORO

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Gestione allegati

Premendo il tasto presente nel quadro sinottico. Si aprirà la maschera per la gestione degli allegati. In questo caso saranno visibili gli allegati riferiti a tutta la sessione di lavoro. In ogni allegato è riportato il riferimento alla carta di lavoro in cui è stato inserito

Le funzionalità di ricerca, visualizzazione etc. rimangono invariate rispetto alla gestione degli allegati per la singola carta di lavoro.


GESTIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI

2) NELLA SESSIONE DI LAVORO

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Gestione allegati

Nel sezione sono presenti i tasti:

Premendo il tasto GENERALE si visualizzerà l’elenco di TUTTI i documenti allegati per il cliente selezionato.

Premendo il tasto PERMANENT si visualizzerà l’elenco dei soli documenti classificati come permanenti per il cliente selezionato.

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GESTIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI

3) NELL’ARCHIVIO CLIENTE

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Anche in questo caso le funzionalità di ricerca, visualizzazione etc. rimangono invariate rispetto a quanto già illustrato per la singola carta di lavoro o per la sessione intera

Inserimento di note e commenti

Per ogni carta di lavoro Revisoft consente l’inserimento di commenti. Premendo dalla barra dei menù, verrà visualizzato un editor di testo come l’esempio qui sotto.

Le note saranno stampate in calce ad ogni singola carta di lavoro.

Attraverso la barra è possibile

a) applicare le formattazioni di base al testo inserito

b) Incollare testo o immagini da altre fonti

Premendo il tasto SALVA le note saranno salvate e la maschera si chiuderà automaticamente. In presenza di note il tasto COMMENTI si colorerà di azzurro

Premendo il tasto ELIMINA le note saranno eliminate e la maschera si chiuderà automaticamente. Il tasto COMMENTI tornerà al colore originale

Nelle check-list (vedi Gestione carte di Lavoro – Panoramica) è possibile inserire anche commenti per ogni singola domanda della carta di lavoro. Anche in questo caso le note inserite saranno stampate.

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Inserimento di note e commenti

Se il revisore sceglie di stampare solo i commenti e di escludere le tabelle può anche limitare o sostituire il testo inserito nei commenti.

Premendo il tasto TESTO PER VERBALE si aprirà una seconda finestra nella quale potrà essere importato il testo dei commenti, per comodità, per essere modificato e/o cancellato totalmente o parzialmente.

Nella stampa del VERBALE o del MEMORANDUM comparirà il testo di questa specifica finestra.

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PER VERIFICHE DI CONTROLLO CONTABILE

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Condividere carte di lavoro

1) Aprire la sessione di lavoro e premere

2) Selezionare le carte di lavoro che si desidera esportare (premere il primo check-box per selezionarle tutte).

3) Premere

4) Rispondere NO alla domanda «Vuoi copiare in un’altra sessione….».

5) Selezionare il percorso del salvataggio del file e premere SALVA

6) Verificare che Revisoft abbia creato nel percorso selezionato il file rappresentato dall’icona.

7) Ora il file potrà essere inoltrato ad altro utilizzatore di Revisoft e importato come da istruzioni successive

Revisoft consente di condividere i dati (parziali o totali) di una sessione di lavoro anche quando non si utilizza la versione in rete del software. La funzione è la stessa vista nella sezione della guida DUPLICARE UNA SESSIONE.

In funzione della risposta data alla finestra di cui al punto 5) sarà possibile duplicare, sovrascrivere od esportare una sessione di lavoro. Nell’esempio che segue sono mostrati i passi per esportare una sessione di lavoro (totale o parziale) su file per poter poi essere importata da un altro PC che utilizza Revisoft.

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Condividere una sessione

1) Verificare che Revisoft non sia in esecuzione

2) Fare doppio clic sul file di condivisione dati pervenuto

3) Revisoft si aprirà automaticamente e visualizzerà la finestra d’importazione

4) Selezionare la destinazione della sessione di lavoro sui cui si vogliono importare i dati. (Revisoft mostrerà solo le sessioni esistenti).

5) Deselezionare eventuali carte di lavoro che non si desidera importare e premere

6) Attenzione: Le carte di lavoro importate sovrascriveranno le eventuali carte di lavoro già esistenti

Revisoft consente di condividere i dati (parziali o totali) di una sessione di lavoro anche quando non si utilizza la versione in rete del software.

IMPORTAZIONE DEI DATI DI UNA SESSIONE DI LAVORO

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Inserimento e gestione dei sospesi

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In ogni carta di lavoro è presente l’icona dei sospesi che consente di inserire note e promemoria riepilogabili sia visivamente che in stampa per ogni cliente. Questa funzione è contenuta nella sezione dalla home page di Revisoft.

Premendo l’icona Sospesi e selezionando il cliente desiderato sarà mostrata la maschera come nell’esempio qui sotto. Ogni sessione che contiene un sospeso è individuabile attraverso la relativa l’icona a fianco della carta di lavoro che li contiene.

Per visualizzare il sospeso fare doppio clic sull’icona . Da qui è possibile modificare od eliminare il sospeso. Per stampare un riepilogo dei sospesi premere il tasto

1. Aprire la carta di Lavoro e premere il pulsante

2. Valutare quale tipo di file utilizzare visualizzandolo tramite

3. Importarlo fra i documenti associati tramite il tasto

4. In alternativa salvare il modello sul proprio PC tramite il tasto per poi compilarlo e re-importarlo successivamente come allegato

5. Una volta importato (punti 4 e 5) la gestione sarà la medesima degli altri allegati. (Vedi guida nella gestione Allegati)

Modelli predefiniti

Per alcune carte di lavoro Revisoft mette a disposizione dei modelli di file predefiniti (solitamente Excel). Per esempio nel Controllo di Bilancio alla voce 3.4.7 CREDITI VERSO CLIENTI, sono disponibili due file per il riepilogo delle circolarizzazioni.

Revisoft mette in evidenza le carte di lavoro corredate da modelli predefiniti colorando l’apposito pulsante in azzurro e mettendo in evidenza la dicitura «Presenza di modelli predefiniti» a fianco del titolo della carta di lavoro. Per utilizzare i modelli procedere come segue :

NB: NON INSERIRE DATI DIRETTAMENTE SUL MODELLO IN STATO DI VISUALIZZAZIONE IN QUANTO NON SARANNO SALVATI.

PER UTILIZZARE E SALVARE DATI DI UN MODELLO PREDEFINITO SEGUIRE LE ISTRUZIONI A LATO.

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Nella Home page alla sezione strumenti, premendo il tasto Impostazioni sarà possibile gestire l’apertura automatica dei suggerimenti per le carte di lavoro che ne sono provviste

Suggerimenti in linea

Molte carte di lavoro sono corredate di Suggerimenti rappresentati dal tasto. Come per gli altri casi già visti per altre funzioni, l’utente si accorgerà della disponibilità dei suggerimenti dalla colorazione del pulsante. Premendo il tasto SUGGERIMENTI, Revisoft aprirà la finestra.

Esempio dei Suggerimenti della carta di lavoro 3.4.15 TFR (Trattamento di fine rapporto)

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Stampe

Revisoft mette a disposizione molteplici tipi di stampa:

1) STAMPA DI UNA SINGOLA CARTA DI LAVORO (anteprima)

Aprire la carta di lavoro e premere nella barra degli strumenti a sinistra.

La stampa sarà visualizzata in formato PDF ed a seconda delle necessità il file potrà essere salvato, stampato o chiuso. Questa stampa a differenza delle funzioni mostrate successivamente, sarà mostrata indipendentemente dallo stato assegnato

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Nel caso della sezione si utilizzerà il tasto e l’anteprima sarà visualizzata in formato Word

è possibile stampare il fascicolo, ossia il riepilogo di tutta la sessione di lavoro. In questo caso saranno stampate esclusivamente le carte di lavoro che hanno lo stato completato.

La stampa sarà visualizzata in formato PDF ed a seconda delle necessità il file potrà essere salvato, stampato o chiuso.

Stampe


2) STAMPA DI UN FASCICOLO

Per le sezioni

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Stampe


3) STAMPA DI UNA RELAZIONE AL BILANCIO

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La funzione di stampa descritta è identica per i tre argomenti di questa sessione

a) ANTEPRIMA: E’ possibile visualizzare l’anteprima di stampa di una relazione per constatare la costruzione del documento, passo passo. Dalla carta di lavoro e premere il tasto . Si aprirà un file word che mostrerà che visualizzerà solo i paragrafi con stato completato

b) STAMPA DELLA RELAZIONE: Dal quadro sinottico (albero completo) premere il tasto Collocato sulla barra degli strumenti di sinistra. Il file generato in word potrà essere salvato nel percorso scelto dall’utente.

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Stampe


4) STAMPA PIANIFICAZIONE

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a) STAMPA di una carta di lavoro : Aprire la carta di lavoro e premere nella barra degli strumenti a sinistra per visualizzare un anteprima in formato Word

b) STAMPA PIANIFICAZIONE COMPLETA: Dal quadro sinottico (albero completo) premere il tasto per visualizzare la pianificazione completa in formato Word.

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Stampe


5) STAMPA VERIFICHE PERIODICHE

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a) ANTEPRIMA di una carta di lavoro : Aprire la carta di lavoro e premere nella barra degli strumenti a sinistra per visualizzare un anteprima in formato Word

b) ANTEPRIMA della VERIFICA completa: Dal quadro sinottico (albero completo) premere per visualizzare l’anteprima in formato Word della verifica completa. Anche in questo caso saranno mostrate solo le parti della verifica con stato completato

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Stampe


6) STAMPA DI UN FASCICOLO COMPLETO DI REVISIONE

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Dall’area selezionare la funzione

Selezionare il cliente e l’esercizio per cui si vuole creare il fascicolo completo di revisione e premere CREA. Sarà visualizzato un unico file in formato PDF che conterrà tutte le carte di lavoro delle attività evidenziate che riportano lo stato completato

La creazione di un fascicolo di revisione produce in un unico documento in formato PDF tutte le carte di lavoro della attività:

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Stampe Revisoft mette a disposizione molteplici tipi di stampa:

7) STAMPA DI UN VERBALE

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Dall’area selezionare la funzione per visualizzare la maschera mostrata nella figura sottostante. (La stessa funzione è disponibile nella barra degli strumenti di sinistra nel quadro sinottico - albero)

Selezionare il cliente e la sessione di lavoro di cui si vuole stampare il verbale e impostare la stampa secondo le proprie necessità selezionano le opzioni disponibili:

Con solo questa opzione il verbale includerà sia l’attività di vigilanza che il controllo contabile

Se presente anche questa opzione NON saranno incluse nel verbale le attività di controllo contabile

In base alle opzioni precedenti saranno stampate tutte le carte di lavoro con stato completato

In base alle opzioni precedenti saranno escluse dalla stampa tutte le tabelle. Saranno stampate solo le carte di lavoro testuali con stato completato

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Gestione Satellite ACQUISIZIONE DEI DATI SU SATELLITE

Revisoft abbina alla versione standard, l’uso di una postazione satellite, ossia una licenza extra (solitamente installata su PC portatile) che consente di acquisire un cliente dall’archivio principale per poter essere utilizzato all’esterno dello studio (solitamente presso il cliente) affinché si possa realizzare l’attività di revisione senza l’ausilio di collegamenti internet. Successivamente il cliente può essere reimmesso nell’archivio principale sincronizzando i dati.

FASE 1 – Esportazione dall’archivio principale e importazione su Satellite

1) Verificare che il cliente sia disponibile

2) Selezionare il cliente

3) Premere e confermare

4) Selezionare il percorso di destinazione del file

5) Salvare e verificare che sia stata creata l’icona

6) Spostare il file di esportato su satellite con il metodo preferito (chiavetta, mail etc.)

7) Sul Satellite fare doppio clic sull’icona del file da importare con Revisoft chiuso.

8) Confermare l’importazione del cliente

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Gestione Satellite ESPORTAZIONE DATI DAL SATELLITE E RITORNO ALL’ARCHIVIO PRINCIPALE

Quando si desidera reimmettere il cliente nell’archivio principale occorre seguire la medesima procedura di esportazione eseguita in precedenza, ma dalla postazione satellite.

FASE 2 – Esportazione da Satellite ed importazione su Archivio Principale

1) Selezionare il cliente

2) Premere e confermare

3) Selezionare il percorso di destinazione del file

4) Salvare e verificare che sia stata creata l’icona

5) Spostare il file di esportazione sulla postazione principale con metodo preferito (chiavetta, mail etc.)

6) Sulla postazione principale fare doppio clic sull’icona del file da importare con Revisoft chiuso.

7) Confermare l’importazione del cliente. In questo caso il messaggio chiederà conferma 2 volte.

8) Verificare che lo stato del cliente sia passato da a

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Gestione in rete - Configurazione

Revisoft consente l’installazione degli archivi in un percorso condiviso anche da altri utenti (solitamente il server) per la gestione in rete locale (LAN) dei dati.

L’operazione può essere eseguita solo da un PC con una licenza SERVER installata.

ATTENZIONE:

LA LICENZA PUO’ ESSERE INSTALLATA SU QUALSIASI PC.

LA DIFFERENZA DALLE ALTRE LICENZE CONSISTE NELLA DOTAZIONE DI FUNZIONALITA’ CHE CONSENTONO DI SPOSTARE GLI ARCHIVI NEL PERCORSO DESIDERATO.

PERTANTO LA LICENZA SERVER E’ ANCHE UNA NORMALE POSTAZIONE DI LAVORO.

\\srv01\studio\revisoft\archivio

E’ comunque consigliato il supporto dell’Helpdesk per la prima configurazione del sistema di rete.

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Gestione in rete – Gestione del Client-LAN

Il client-LAN viene utilizzato:

a) Come postazione di lavoro standard quando è collegato alla rete aziendale

b) Come SATELLITE

In questo caso il Client-LAN è collegato alla rete aziendale (cavo, wireless o VPN) e legge i dati dall’archivio condiviso. Nella barra di stato viene evidenziata la configurazione d’uso. I clienti visualizzati sono nell’archivio condiviso. Il simbolo indica che quel cliente è in uso da un altro utente. Il simbolo indica che quel cliente è stato prelevato dall’archivio per essere utilizzato all’esterno dello studio e il simbolo indica che quel cliente è disponibile. Nei casi IN USO e ESPORTATO il cliente è in sola lettura.

POSTAZIONE DI LAVORO STANDARD

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Come per la versione STANDARD il Client-LAN può essere trasformato in postazione SATELLITE (vedi GESTIONE SATELLITE). L’operazione in questo caso è completamente automatica. E’ sufficiente selezionare il cliente (disponibile) che si vuole esportare, premere e dare conferma.

Automaticamente Revisoft preleverà il cliente dall’archivio remoto e lo depositerà sull’archivio locale. Controllando sulla barra di stato si noterà il cambio di destinazione degli archivi. Ora i clienti visualizzati sono quelli che si trovano nell’archivio LOCALE.

ATTENZIONE: Il passaggio da Client-LAN a SATELLITE deve essere effettuato mentre il Client-LAN è ancora collegato alla rete. Solo quando è visualizzato «Archivio: LOCALE» è possibile scollegare il PC (cavo, wireless, VPN) ed utilizzare Revisoft fuori rete.

TRASFORMAZIONE DEL CLIENT-LAN IN SATELLITE


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L’operazione è speculare alla trasformazione del Client-LAN in SATELLITE. E’ sufficiente selezionare il cliente che si vuole riportare nell’ archivio remoto, premere e dare conferma.

Automaticamente Revisoft preleverà il cliente dall’archivio locale e lo depositerà sull’archivio remoto. Controllando sulla barra di stato si noterà il cambio di destinazione degli archivi. I clienti visualizzati ora sono nuovamente quelli che si trovano nell’archivio REMOTO.

ATTENZIONE: Il passaggio da SATELLITE a Client-LAN deve essere effettuato con il Client-LAN collegato alla rete. Il buon esito dell’operazione, oltre al messaggio di conferma, è visualizzabile dalla barra di stato che mostrerà «Archivio: REMOTO

TRASFORMAZIONE DEL SATELLITE IN CLIENT-LAN


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Per verificare rapidamente quali clienti sono installati su archivio locale/remoto e possibile passare da una configurazione all’altra senza dover necessariamente eseguire la procedura di trasferimento clienti.

PASSAGGIO DA LOCALE A REMOTO E VICEVERSA SENZA IL TRASPORTO DI CLIENTI

1) Premere il menù Impostazioni Gestione Archivio

2) Premere il tasto SCAMBIA ARCHIVIO 3) Verificare dalla Barra di Stato la posizione degli archivi

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Gestione dei flussi di comunicazione

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Una sezione specifica permette di gestire le comunicazioni fra organi e terzi, sud divisi in quattro aree: - Comunicazioni per i controllo di qualità interno (ISQC) - Comunicazioni fra organi della società - Comunicazioni fra organi delle società del gruppo - Comunicazioni con terzi Selezionare un argomento e premere il tasto Selezionare il cliente e premere per visualizzare la maschera d’immissione dati come mostrato nella figura qui sotto

Per ogni area Revisoft permette di creare una tabella multipla, denominando ogni etichetta con il corrispondente. Generando una nuova comunicazione si aprirà una finestra di immissione che chiederà: - La data - Se la comunicazione è inviata o ricevuta - Il mittente o destinatario (consente di sceglierlo fra i già presenti) - L’oggetto o le annotazioni della comunicazione - Eventuali documenti da allegare

Gestione dei flussi di comunicazione

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Per la risposta (ottenuta o trasmessa) è necessario selezionare la riga della comunicazione alla quale si riferisce ed usare il tasto RISPOSTA A COMUNICAZIONE SELEZIANATA Anche in questo caso la finestra di immissione chiederà la data, indicherà automaticamente se si tratta di invio o ricevuta nonché il mittente / destinatario e permetterà di caricare note ed allegati. La tabella evidenzierà con colori diversi i blocchi delle comunicazioni collegate fra loro.

Gli altri tasti funzione posti alla sinistra della maschera consentiranno di : - Modificare una comunicazione esistente - Eliminare una comunicazione esistente - Rinominare le linguette di riferimento - Stampare un intero flusso di comunicazione

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Archivio documenti allegati - Formulario

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In questa sezione di Revisoft sono presenti le seguenti funzioni:

Premendo il tasto GENERALE si visualizzerà l’elenco di TUTTI i documenti allegati per il cliente selezionato.

Premendo il tasto PERMANENT si visualizzerà l’elenco dei soli documenti classificati come permanenti per il cliente selezionato.

Anche in questo caso le funzionalità di ricerca, visualizzazione etc. rimangono invariate rispetto a quanto già illustrato per la singola carta di lavoro o per la sessione intera


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Queste funzione consentono di estrarre dall’archivio Revisoft tutti gli allegati catalogandoli in base all’esercizio, alla sessione, e alla carta di lavoro.

Per utilizzare la funzione

1) Premere Estrai da REVISIONE (o VERIFICHE)

2) Selezionare Cliente e area di lavoro ed esercizio per cui si vogliono estrarre gli allegati

3) Premere il tasto ESTRAI

4) Assegnare un percorso di destinazione

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Il formulario è una raccolta di modelli preimpostati come mostra l’esempio qui a lato.

I modelli sono tutti in formato word e possono essere salvati sul proprio PC per essere completati ed eventualmente importati come allegati nelle carte di lavoro.

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Questa funzione permette di copiare TUTTI i dati di un cliente per trasferirli ad altro software Revisoft (per esempio un collega)

1) Premere CONDIVIDI CLIENTE dalla sezione STRUMENTI nella Home Page.

2) Selezionare un cliente e premere CONDIVIDI

3) Confermare e selezionare il percorso di destinazione del file

4) Verificare la presenza del file nel percorso di destinazione

Per importare il cliente in un’altra postazione Revisoft:

1) Verificare che Revisoft non sia in esecuzione

2) Fare doppio clic sul file di condivisione dati pervenuto

3) Confermare l’importazione dei dati

ATTENZIONE: Se nel PC di destinazione è già presente il cliente per il quale è pervenuto il file di condivisione TUTTI i dati saranno sovrascritti. Al contrario se il cliente non è presente sarà creato ex-novo.

Per importare solo determinate sessioni o di singole carte di lavoro utilizzare la funzione CONDIVIDI DATI (vedi guida CONDIVIDERE CARTE DI LAVORO)

Strumenti operativi

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RITORNO DEI DATI








Questa funzione consente di creare un file PDF come promemoria per qualsiasi sessione di lavoro di Revisoft. Il PDF può essere usato a scopo personale o solitamente inviato al cliente affinché possa preventivamente preparare la documentazione necessaria.

Per creare una TO DO List compilare i campi

CLIENTE – VERIFICHE PERIODICHE – DATA SESSIONE e premere per aprire la maschera d’immissione dati che mostrerà un riepilogo delle sessioni create e gli stati associati ad ogni carta di lavoro

Strumenti operativi

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E’ possibile abilitare il campo NOTE tramite il flag a fianco di ogni carta di lavoro.

Tramite il tasto sarà generata una stampa riepilogativa che il revisore potrà inviare al cliente come promemoria.

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Strumenti operativi

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Consultare il capitolo dedicato INSERIMENTO E GESTIONE DEI SOSPESI

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Strumenti operativi

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Consultare il capitolo dedicato nella sezione GESTIONE STAMPE

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Strumenti operativi

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Consultare il capitolo dedicato GESTIONE STAMPE

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Strumenti operativi

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Qualora il revisore si avvalga di collaboratori nello svolgimento dell’attività, l’apposizione del SIGILLO gli consente di concludere la revisione ed impedire l’immissione di ulteriori dati salvo l’accesso con password all’uopo creata.

Per maggiori informazioni sui costi (funzione extra) e sull’applicabilità si consiglia di contattare il nostro Helpdesk.

Strumenti di sistema, Licenze e Backup

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Premendo il tasto SALVATAGGI dalla sezione STRUMENTI della Home Page, Revisoft visualizzerà la maschera mostrata a lato. Revisoft prevede due tipi di salvataggio dei dati:

1) SALVATAGGI DI SISTEMA

2) SALVATAGGIO SU FILE

Nel primo caso il salvataggio viene effettuato sul PC stesso. Non va in sovrascrittura con i precedenti per cui è possibile ripristinare un backup effettuato alla data desiderata

Nel secondo caso Revisoft propone il backup su una fonte esterna (Chiavetta, Disco di rete etc) In caso di rottura o furto del PC Revisoft potrà essere ripristinato tramite il backup effettuato su fonte esterna.

NB. Tutte le volte che Revisoft viene chiuso, un messaggio consiglierà di effettuare un backup. Rispondendo SI automaticamente sarà effettuato un backup di tipo 1)

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La prima scheda della maschera impostazioni, consente all’utente di

a) Mostrare/Nascondere la finestra di benvenuto all’apertura di Revisoft

b) Mostrare/Nascondere l’apertura dei suggerimenti (se presenti) all’apertura di ogni carta di lavoro

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La seconda scheda della maschera impostazioni, consente all’utente di

a) Sbloccare tutti i clienti (in caso di arresto imprevisto del PC)

b) Resettare tutto l’archivio Revisoft riportandolo alla configurazione originale

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La funzione LICENZA mostra tutti i dati relativi alla licenza dell’utente:

- Intestatario

- Utente

- Tipo licenza

- Codice macchina

- Scadenza

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RITORNO DEI DATI








Questa funzionalità consente l’utilizzo di Revisoft da parte di più revisori in un unico PC. Il caso più comune si verifica quando più revisori affidano ad un’unica assistente il compito di immettere dati nelle carte di lavoro.

Per maggiori informazioni sui costi (funzione extra) e sull’applicabilità si consiglia di contattare il nostro Helpdesk.

AREA 2 COMPRENSIONE-RISCHIO-PIANIFICAZIONE

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ACCETTAZIONE DELL‘INCARICO

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1.7 COMPENSI E RISORSE

1.4 CALCOLO DELL’INDIPENDENZA FINANZIARIA

2.9 - SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO ANALISI DEI CICLI

2.8 - RISCHIO INTRINSECO AMBIENTE DI CONTROLLO

2.10.1 - RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE

2.10.3 - PIANIFICAZIONE

2.11 - MATERIALITÀ/SIGNIFICATIVITÀ

AREA 9 - CONCLUSIONI

9.3 - CONFRONTO MATERIALITÀ

9.4 SOMMARIO DELLE RETTIFICHE

LA RELAZIONE AL BILANCIO

LE VERIFICHE PERIODICHE


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1.4 Calcolo dell’indipendenza finanziaria











Qualora il revisore svolga altre attività nei confronti della società, Revisoft® definisce lo stato

DIPENDENTE/INDIPENDENTE, sulla base dei dati immessi, in base ai parametri indicati

nelle Norme di comportamento emanata dal CNDCEC.


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1.7 Compensi e risorse











La compilazione delle tabelle e la predisposizione della lettera di incarico (reperibile nel

FORMULARIO) sono attività qualificanti per il controllo di qualità della revisione.


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2.8 Rischio Intrinseco – Ambiente di controllo











Le attività svolte in quest’area sono quelle previste nella cosiddetta Fase Interim. La compilazione della carte di lavoro dal capitolo 2.1 a 2.7 non necessitano di particolari osservazioni , trattandosi prevalentemente di raccolta di informazioni e documenti. Le carte di lavoro contenute nel presente capitolo mirano all’espressione del giudizio sul rischio intrinseco, con l’aiuto di check list che suggeriscono l’esame di diverse situazioni societarie. I giudizi espressi nelle specifiche carte di lavoro vengono riassunti Carta di lavoro 2.8.7 – Attribuzione del rischio intrinseco. Ciò permette al revisore di avere un quadro sinottico di quanto rilevato nelle specifiche indagini e la possibilità di consultare ogni carta di lavoro accedendovi con doppio click sui titoli. Per il completamento del lavoro il revisore deve esprimere il giudizio sul rischio intrinseco, scegliendo fra le tre opzioni in calce al quadro riassuntivo. Il giudizio è lasciato alla sensibilità del revisore, sulla base delle informazioni raccolte nelle carte di lavoro, e non può tradursi in automatismi che, molto difficilmente, fotograferebbero la reale situazione societaria. Infatti si deve tener conto anche delle informazioni raccolte nelle carte di lavoro dei capitoli dal 2.1 al 2.7, nonché dell’analisi preliminare di bilancio in caso di primo incarico.

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2.8 Rischio Intrinseco – Ambiente di controllo











2.8.7 bis - RELAZIONE Come previsto dalla Linee Guida del CNDCEC, per descrivere l’ambiente di controllo ed esprimere il giudizio relativo a società di minore dimensione, è sufficiente redigere una breve relazione evitando di compilare le carte di lavoro con specifiche check list. Per società di minore dimensione nelle quali diverse funzioni sono concentrate su poche persone, le check list che precedono potrebbero essere ridondanti, con risultati meno espliciti rispetto ad una semplice relazione. Pertanto è stata creata una nuova carta di lavoro alternativa a quelle 2.8.1 / 2.8.6, che accoglierà la descrizione dell’ambiente di controllo, in calce alla quale si dovrà esprimere i giudizio. Il software accetterà solo il giudizio espresso nella carta di lavoro 2.8.7 o 2.8.7 bis.

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2.9 Sistema di controllo interno – Analisi dei cicli











Il Capitolo raccoglie le carte di lavoro idonee all’analisi dei cicli al fine di esprimere il giudizio sul Sistema di Controllo Interno; in calce ad ogni carta di lavoro il revisore dovrà esprimere il giudizio sull’efficacia del sistema di controllo inerente il ciclo esaminato.

La Carta di lavoro 2.9.9 – Sommario riassume i giudizi espressi per ogni ciclo ed ha la possibilità di consultare ogni carta di lavoro accedendovi con doppio click sui titoli.


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2.10.1 Rischio di Individuazione











La carta di lavoro si compila automaticamente e dalla combinazione del Rischio intrinseco con il Rischio di controllo si ottiene l’indicazione del Rischio di individuazione. Per Rischio di individuazione si intende il rischio che il revisore accetta di non individuare degli errori nel bilancio. Se il revisore accetta un rischio ALTO – MOLTO ALTO, significa che ha dato giudizio tendenzialmente basso sui rischi predetti; in altri termini ritiene che l’ambiente ed il sistema di controllo interno siano efficienti ed il rischio dell’esistenza di errori sia basso. Se accetta un rischio BASSO – MOLTO BASSO, significa che ha dato giudizio tendenzialmente alto sui rischi predetti; in altri termini ritiene che l’ambiente ed il sistema di controllo interno siano poco efficienti ed il rischio dell’esistenza di errori sia elevato. Con questa indicazione il revisore deciderà di intensificare l’attività di revisione (raccolta di maggiori evidenze: documenti, attività da svolgere) per quelle voci di bilancio interessate ai cicli che mostrano. inefficienze (rischio di individuazione basso – molto basso); il contrario per le voci di bilancio interessate ai cicli efficienti. Facendo doppio click sui titoli, si accederà alle specifiche carte di lavoro per consultazione


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2.10.3 Pianificazione











In testa alla carta di lavoro vengono riportati i risultati del Rischio di individuazione, per comodità del revisore.

A seguire vengono elencate tutte le carte di lavoro, che rappresentano le voci di bilancio da controllare, a fianco delle quali:

- Viene riportato il rischio di individuazione correlato al ciclo al quale si riferisce la voce di bilancio (crediti commerciali ciclo vendite); il revisore potrà modificarlo con il menù a tendina. Per le voci non correlate ad un ciclo il software espone PV (procedure di validità) sempre modificabili da tendina;

- si sceglierà il tipo di evidenza da raccogliere o l’attività da svolgere; - si potrà annotare il nome delle personale incaricate di eseguire il controllo; - si potranno inserire specifiche annotazioni.

Il significato delle evidenze è indicata nei suggerimenti.

Anche in questo caso si potranno consultare le carte di lavoro accedendo con doppio click sul titolo (le carte di lavoro per il controllo del bilancio saranno accessibili se compilate, quindi dopo il controllo per verificare o modificare la scelta effettuata in sede di pianificazione).


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2.11 Materialità / Significatività











Il valore della materialità viene definito in sede di pianificazione sulla base di dati di bilancio provvisori

Una volta acquisito il bilancio definitivo (attraverso XBRL) Revisoft calcola automaticamente la materialità sui dati definitivi; nella carta sono previste due tabelle distinte.

Sul punto vedi l’apposito capitolo della guida ‘La procedura di revisione in sintesi’

Carta di lavoro 2.11.1 – Valore unico media tra SP e CE

Per questo tipo di calcolo vengono mediati tutti i valori immessi e viene determinato un unico valore di significatività dell’errore complessivo. Su questo valore verrà determinato l’errore tollerabile.

Carta di lavoro 2.11.2 – Valori diversi tra SP e CE

In questo caso verrà determinato il valore della significatività sia dell’errore calcolato sulla media dei dati patrimoniali che quella sulla media dei dati economici. Sui rispettivi valori verrà determinato l’errore tollerabile.

Carta di lavoro 2.11.3 – Materialità personalizzata

Il revisore potrà calcolare la misura della significatività dell’errore con criteri diversi da quelli indicati dalle Linee Guida del CNDCEC e dovrà aver cura di ricalcolarla sui dati di bilancio definitivi.


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9.3 Confronto Materialità











La carta di lavoro importa automaticamente, dal tipo prescelto e che verrà individuato dallo Stato COMPLETATO della carta di lavoro, i dati della materialità pianificata e da bilancio, evidenziandone gli scostamenti sia in termini assoluti che relativi.

Con questa informazione il revisore potrà immediatamente valutare se sarà opportuno modificare l’intensità di revisione scelta in sede di pianificazione.


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9.4 Sommario delle rettifiche











Questa carta di lavoro accoglie una tabella che in automatico riepiloga gli errori rilevati nelle singole carte di lavoro per il controllo del bilancio, l’errore dello stesso tipo che ha influenzato il conto economico negli esercizi precedenti, e l’impatto che l’errore avrà sia sul Patrimonio Netto che sul Risultato di esercizio, nonché l’effetto fiscale.

Con un flag il revisore potrà escludere dal calcolo l’errore che definisce irrilevante (immaterial); la somma degli errori verrà confrontata con i valori della materialità complessiva e verrà evidenziata l’eventuale eccedenza.

Una seconda tabella espone gli stessi rilievi e mostra l’eventuale eccedenza di ciascuno con il valore dell’errore tollerabile.

Ciò consente al revisore di prendere compiuta visione dei rilievi, e con doppio click potrà accedere ad ogni carta di lavoro per il sincerarsi dei motivi che hanno evidenziato l’errore.


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La relazione al bilancio











Dallo strumento FORMULARIO si possono esportare formulari secondo lo schema delle Linee Guida emanate dal Consiglio Nazionale DCEC per i diversi tipi di giudizio.

Revisoft non propone la creazione della relazione in automatico, perché ritiene che le integrazioni al predetto schema standard debbano rappresentare il pensiero meditato del revisore, che dovrà tener conto dei rilievi e dei valori della materialità/significatività da lui stesso determinata, sul bilancio nel suo complesso.

Perciò la relazione non può tradursi in un mero collage di osservazioni prelevate dalle singole carte di lavoro che, una per una, non possono fornire una visione d’insieme.

Revisoft propone, invece, la tabella riassuntiva della carta di lavoro 9.4 Sommario delle rettifiche, dalla quale il revisore trae tutte le informazioni conclusive dell’attività svolta e decide il tipo di relazione da emettere con osservazioni coerenti con i risultati complessivi.


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Le verifiche periodiche











Questa sezione include due aree:

4. le attività di controllo contabile e documentale, utilizzabile dall’Organo incaricato della revisione;

5. le attività di vigilanza, riservate al Collegio sindacale.

Per agevolare il Collegio sindacale, incaricato anche della revisione, Revisoft permette di predisporre un unico verbale della sessione che includa le due attività, oppure due verbali differenti Le attività di controllo contabile non dovrebbero essere necessariamente trascritte nel libro del Collegio, ne è prevista una forma particolare di rilevazione.

Revisoft permette di redigere un unico verbale per le due attività da stampare nel libro del Collegio, oppure il solo verbale da stampare ed un altro da non stampare e da conservare come carta di lavoro della sessione.

In questo ambito è particolarmente utile il quadro sinottico che viene a formarsi con la successione delle sessioni; entrambe le aree replicano la struttura ad albero delle altre attività di revisione, suddivise in capitoli e argomenti (come per le carte di lavoro).

Il quadro sinottico permetterà di accertare con immediatezza su quali argomenti sono state eseguite le verifiche e quando; oppure da quanto tempo su taluni argomento non sono state eseguite verifiche.

Il verbale della sessione di lavoro acquisirà dalla finestra di avvio, in automatico, i dati dei sindaci presenti, del luogo e giorno, dell’assistente, ecc.; sono presenti check list, tabelle, possibilità di commenti, oltre a tutte le funzionalità previste per le altre attività della revisione (allegare documenti, navigare fra le sessioni, copiare dati, ecc.).

Per le verifiche inerenti l’attività di vigilanza, per non duplicare il lavoro del revisore e per consentire al sindaco – non revisore – una più completa traccia delle indagini da svolgere, si suggerisce di utilizzare le care di lavoro dell’AREA 2 e conservarle come documenti allegati al verbale.

Presentazione standard di PowerPoint - revisoft.it · più sarà necessario valutare l’integrità...

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