Presentazione standard di PowerPoint · DEFINIZIONE DI MIELE “La direttiva comunitaria...

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Elisabetta Schievano Department of Chemical Sciences [email protected] Il miele: dove l’ape lascia la sua impronta

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Elisabetta Schievano Department of Chemical Sciences

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Il miele:

dove l’ape lascia la sua impronta

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MIELE DI ACACIA: UN TEST SVELA CHE

NON SEMPRE È PURO MONOFLORALE

REPRESSIONE FRODI : IL MIELE È

BUONO, MA L’ ETICHETTA NON VA

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Alimenti più a rischio di frode1 Olio di oliva2 Pesce3 Alimenti biologici4 Latte5 Cereali6 Miele7 Caffè and tè8 Spezie (come zafferano e peperoncino in

polvere)9 Vino

10 Alcuni succhi di frutta

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DEFINIZIONE DI MIELE

“La direttiva comunitaria (74/409/CEE) definisce in maniera precisa e univoca il prodotto al quale è riservata la denominazione miele:

"... s'intende per miele il prodotto alimentare che le api domestiche (Apismellifera) producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da partivive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano,combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturarenei favi dell'alveare".

Miele di melata è il miele che deriva dallesecrezioni zuccherine di insetti che succhiano la linfa delle piante

Miele di nettare è il miele chederiva dal nettare delle piante

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DIRETTA: tramite aggiunta di sciroppi zuccherini direttamente al miele.

INDIRETTA: tramite supernutrizione dell’alveare, durante il periodo di raccolto, con sostanze zuccherine.

Frodi del miele

Aggiunta di sciroppi zuccherini

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Frodi del miele

Vendita dei mieli monoflorali non corrispondenti in tutto o in parte al dichiarato

Per questi tuttavia sussiste l’attenuante di veri e proprio inconsapevoli errori di valutazione da parte degli apicoltori o dei commercianti a causa della complessità del problema

falsa dichiarazione di origine entomologica

Vendita di miele straniero come miele italiano

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In Italia ci sono tantissime tipologie di miele uniflorale:

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CASTAGNO

TIGLIO

ACACIA

ARANCIO

Castanea sativa

Citrus senensis

Tilia

Acacia

Hedysarum cor. L.

SULLA

Helianthus annuusGIRASOLE

ERICAErica

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Il Codex Alimentarius Standard dice che si può applicare un'identificazione inerente all'origine floreale o vegetale se il prodotto proviene soprattutto da tale origine e ne possiede le caratteristiche organolettiche, fisico-chimiche e microscopiche.

Quando tutti i valori dei parametri considerati rientrano negli intervalli definiti per un particolare tipo di miele

Se le caratteristiche del campione non rientrano nel profilo di un particolare tipo uniflorale

uniflorale

poliflorale

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DEFINIZIONE DI MIELE UNIFLORALE

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Composizione Media del Miele

Fruttosio 38%

Glucosio31%

Acqua17-18%

Disaccaridi7%

Acidi organici ( 0.1-0.5%), Costituenti dell’aroma (tracce) ,Vitamine (tracce),Proteine, amminoacidi ( 0.2-2%)Altro (tracce)

Minerali0.5-1%

Altri Zuccheri2%

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Riconoscimento e conteggio dei granuli pollinici presenti nel mielederivanti dall’attività di bottinaggio delle api

Richiede tempi lunghi e un personale molto esperto

Analisi pollinica

METODI TRADIZIONALI PER L’AUTENTICAZIONE DEL MIELE

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- Contaminazione nell’alveare con polline di altre specie che non contribuisce al miele

- Miele filtrato

- Morfologia delle piante (mieli a polline iper- o ipo-rappresentato)

Limiti dell’analisi pollinica

ASFODELO CARDO

No polline, miele chiaro, saporedelicato

Si polline, miele ambrato, saporedeciso e caratteristico

Non identifica la presenza di asfodelo nel miele di cardo

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Consente di valutare un miele dal punto di vista olfattivo, gustativo, tattile. Viene valutata la conformità rispetto ai requisiti organolettici minimi definiti per i diversi mieli uniflorali.Giudizio che dipende dal soggetto.

Vista OlfattoGusto Udito-tatto.

METODI TRADIZIONALI PER L’AUTENTICAZIONE DEL MIELE

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Ciascun miele uniflorale rientra in un a gamma di colorazione ben definita. Valutazione importante dal punto di vista commerciale.

Analisi sensoriale

Il colore

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Rapporto Fruttosio/Glucosio

Spettro glucidico Disaccarides7%

Fructose 38%

Glucose31%

Water

Other Sugars2%

METODI TRADIZIONALI PER L’AUTENTICAZIONE DEL MIELE

Importante principalmente per la stima della presenza di melata

Conducibilità elettrica

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Caratteristiche melissopalinologiche

Percentuale di polline di Robinia

percentuali molto variabili per lo più superiori al 15%

Numero assoluto di granuli pollinici in

10 g di miele (PK/10g)

media = 8.500deviazione standard = 4.400

Caratteristiche melissopalinologiche

Percentuale di polline di Castanea

superiore a 90%

Numero assoluto di granuli pollinici in 10 g di miele (PK/10g)

media =279.900deviazione standard. = 164.400

I ranges di tutti questi parametri sono ampi per ciascuna tipologia di miele, il giudizio è soggettivo e la diagnosi può differire da laboratorio a laboratorio ( soprattutto nei casi «borderline»

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PASSAGGI PER CONFERMARE O SMENTIRE LA CLASSE DICHIARATA:

Analisi pollinica

Analisi sensoriale+ chim.-fis.

Analisi zuccheri:glucosio fruttosio

CAMPIONE RISPONDENTE

Il CAMPIONE SOSPETTOnecessita di ulteriori analisi

CAMPIONE NON RISPONDENTE MA

ASSEGNATO AD UN’ALTRA TIPOLOGIA ( es: da monoflorale a

poliflorale)

Analisi isotopica

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IRMS (Isotope Ratio Mass Spectrometry) 13C/12C

Rileva adulterazioni > 7%Analisi costosa

Fissazione carbonio con ciclo C4 Fissazione carbonio con ciclo C3

SI NO

Canna da zucchero, mais Frumento, riso, cicoria, ecc…

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Le materie prime più simili al miele prodotte dall'industria sono gli sciroppi zuccherini ottenuti per idrolisi (chimica ed enzimatica) e isomerizzazione enzimatica a partire da diversi amidi (di riso, di mais ecc.).

Analisi isotopica

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Autenticazione botanica del miele mediante NMR

JAFC 2016, submittedElisabetta Schievano Dipartimento di Scienze Chimiche [email protected]

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Gli zuccheri naturali derivano dal nettare e dall’azione degli enzimipresenti nelle ghiandole salivari dell’ape.

Spettro zuccherino relativamente uniforme tra i vari mieli (si distingue la melata).

Molto utile per identificare adulterazioni e sofisticazioni con sciroppi

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Si ritrovano in quantità estremamente ridotte

Ci sono sostanze chimiche derivanti dal nettare dei fiori, uniche per ciascuna tipologia floreale.

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Spettro di un estratto in cloroformio di un miele

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8.5 8.0 7.5

Chemical Shift (ppm)

5.45 5.40 5.35 5.30 5.25 5.20 5.15

Chemical Shift (ppm)

Marcatore tiglio

Marcatore castagno

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ACACIA

CASTAGNO

TIGLIO

ACACIA

CASTAGNO

TIGLIO

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sovTI-AI.esp

Chemical Shift (ppm)7.2 7.1 7.0 6.9 6.8 6.7 6.6 6.5 6.4 6.3 6.2 6.1 6.0 5.9 5.8

TIGLIO

4-(1-methylethenyl)cyclohexa-1,3-diene-

carboxylic acid

AILANTO

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Lo spettro identificala copresenza di più specie botaniche (campione in giallo)

TIG/AIL

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ASFODELO

CARDO

CARDO/ASFODELO

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HLP-GD-as-627.puro.esp

Chemical Shift (ppm)4.6 4.5 4.4 4.3 4.2 4.1 4.0 3.9 3.8 3.7 3.6 3.5 3.4 3.3 3.2

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Monoflorale

HLP-GD-me-111.001.esp

9.0 8.5 8.0 7.5 7.0 6.5 6.0 5.5 5.0 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5

Chemical Shift (ppm)

PRINCIPALI CONTRIBUTI FLORALI

OPLS-DA uno-vs-tutti

1500 mieli di 25 origini botaniche

Poliflorale

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2-Assegnare la classe di campioni incogniti eidentificare le specie floreali checontribuiscono al miele

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Si ottengono 25 modelli, uno per tipologia botanica

1-Identificare i marcatori di origine: sostanzepresenti solo in una certo tipologia di miele.

S-PLOT

Yk

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E. Schievano, M. Stocchero, E. Morelato, C. Facchin, S. MammiMetabolomics 2012, 8, 679–690.Elisabetta Schievano Dipartimento di Scienze Chimiche [email protected]

S-plots per i modelli “uno vs tutti”

TIGLIO MELATA

Risonanze derivanti dai marcatori di origine

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HLP-GD-cardo-421.002.esp

Chemical Shift (ppm)7.0 6.5 6.0 5.5 5.0 4.5 4.0

lumichrome

Phenyllactic acid

S-PLOTCARDO

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CARDO vs TUTTI

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sovTI-AI.esp

Chemical Shift (ppm)7.2 7.1 7.0 6.9 6.8 6.7 6.6 6.5 6.4 6.3 6.2 6.1 6.0 5.9 5.8

TIGLIOO

OH

4-(1-methylethenyl)cyclohexa-1,3-diene-

carboxylic acid

CH2

OHH

CH3

CH3 CH3OH

(3Z)-2,7-dimethylnona-3,8-diene-2,7-diol

AILANTO

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sovTI-AI.esp

Chemical Shift (ppm)7.2 7.1 7.0 6.9 6.8 6.7 6.6 6.5 6.4 6.3 6.2 6.1 6.0 5.9 5.8

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HN

N

O

O

Castagno

OH

OH

HH

N

NN

N

O

O

Agrumi

MelataO

O

O

O

O

R2

R1

R3

NONAME04

5.5 5.4 5.3 5.2 5.1 5.0 4.9

Chemical Shift (ppm)

8-hydroxylinalool

Diacylglycerylether

E. Schievano, M. Stocchero, E. Morelato, C. Facchin, S. MammiMetabolomics 2012, 8, 679–690.Elisabetta Schievano Dipartimento di Scienze Chimiche [email protected]

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O

OHO

O

O

HO

OH

O

O

HO

OH

Acacia

Eucaliptiriuniti1D_OK.esp

7.5 7.0 6.5 6.0 5.5

Chemical Shift (ppm)

Acaciariuniti1D_002000fid

7.5 7.0 6.5 6.0

Chemical Shift (ppm)

Crysina and Pinocembrin

EucaliptoDeidrovomifoliol

E. Schievano, M. Stocchero, E. Morelato, C. Facchin, S. MammiMetabolomics 2012, 8, 679–690.Department of Chemical Sciences Elisabetta Schievano, [email protected]

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Poniamo yk <0.15 contributo trascurabile

yk= 0 il campione non appartiene alla classe k

yk= 1 il campione appartiene alla classe k

0 < yk < 1 contributo della classe k

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vs vs vs vs vs

ykyk

ykyk yk

yk yk

agrumi acacia castagno ciliegio tiglio …… cardo

vs vs vs vs

vs

yk yk yk

asfodelo sulla …….

vs vs vsvs vs vs vsvsvs

OPLS-DA «uno vs tutto»

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

Other

classes

ykComponente predittiva

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Definizione NMR di

Miele uniflorale quando yk > 0.5 per nclasses =1

Miele poliflorale quando 0.15 <yk< 0.5 for nc ≥ 3

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DECLARED

CLASSCH AC LI HD CR WF AI TH AS CI EU SF RH SU

PREDICTED

CLASS

FLORAL

COMPOSITION

LINDEN 0.22 0 0.65 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 LINDEN LI, CH

LINDEN 0 0.15 0.40 0.17 0 0.17 0.20 0 0 0 0 0 0 0 PO LI, WF, HD, AI,

THISTLE 0 0 0 0 0 0.43 0 0.45 0 0 0 0 0 0.25 THISTLETH, WF, SU

Ottimo accordo con le diagnosi

delle analisi tradizionali

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Autenticazione origine geografica del miele

13

42

6

5

8

7

9

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SARDEGNA

CAMPANIA

SICILIA

MIELI DI EUCALIPTO

AUTENTICAZIONE GEOGRAFICA

Regionale

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75 campioni acacia (considerati «rispondenti» dalle analisi tradizionali)

ITALIA

CINA

EST EUROPA

AUTENTICAZIONE GEOGRAFICA

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HP-03.ZGCDCL3-F1.ESP

6.5 6.0 5.5 5.0 4.5 4.0Chemical Shift (ppm)

Composto secreto dall’apeMarcatore dell’acacia

HMFHMF

HP-03.ZGCDCL3-F1.ESP

12.5 12.0 11.5 11.0Chemical Shift (ppm)

HP-03.ZGCDCL3-F1.ESP

7.5 7.0Chemical Shift (ppm)

HP-03.ZGCDCL3-F1.ESP

7.5 7.0Chemical Shift (ppm)

CINESE

OH-Polifenoli Protoni aromatici

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Mieli cinesi

H2O

combined20con cinesi.esp

4.1 4.0 3.9 3.8 3.7 3.6 3.5 3.4 3.3 3.2 3.1Chemical Shift (ppm)

F/G identico ai mieli di acacie

combined20con cinesi.esp

5.4 5.3 5.2 5.1 5.0 4.9Chemical Shift (ppm)

GLUCOSIOFRUTTOSIO

ZUCCHERI MINORI

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Miele da api senza pungiglione (Stingless bee)

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Apis mellifera marker

GEOTRIGONA SCAPTOTRIGONA MELIPONA APIS MELLIFERA

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