Romania Di Anna Maria Luisa Fanti e Sofia Bonora

INDICE • IL PAESAGGIO

• LA POPOLAZIONE

• LE CITTÀ

• ALTRE CITTÀ

• L’ECONOMIA

• CULTURE E TRADIZIONI

• CURIOSITÀ SULL’AMBIENTE IN ROMANIA

• CURIOSITÀ

• IL MITO DI DRACULA

• LA TRANSILVANIA

• PERCHÉ LA BANDIERA PRESENTA QUESTI COLORI?

IL PAESAGGIO:

Il paesaggio della Romania è diviso in tre zone concentriche: pianura, montagna e collina. Nella fascia più esterna si trova la zona pianeggiante e comprende tre pianure principali: a sud la Valacchia, a est la Dobrugia (qui sfocia il fiume più importante, il Danubio) che proseguendo verso nord prende il nome di Moldova e a ovest si trova la pianura del Banato. Più internamente rispetto alla zona pianeggiante si trova la zona montuosa composta da tre aree: a sud si trovano i Carpazi meridionali, a nord i Carpazi orientali e a ovest i Carpazi occidentali. Nella fascia più interna si trova il vasto altopiano centrale che prende il nome di Transilvania, caratterizzato da basse colline, foreste, valli, paludi, ma anche pascoli. Questa area risulta adatta a vari tipi di coltivazioni. Il Paese si affaccia sul Mar Nero.

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LA POPOLAZIONE: La popolazione si concentra nell’area esterna del Paese. La maggior parte di essa è romena, mentre il resto è in gran parte ungherese (gruppo etnico prevalente in Transilvania). Quest’ultimo ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della propria lingua e gode di una discreta autonomia amministrativa. La Romania è soggetta ad una forte emigrazione verso l’Europa Occidentale, in particolar modo verso l’Italia; questo causa in Romania una forte carenza di lavoratori e proprio per questa ragione arrivano qui molti immigrati. Nel 2015 il governo romeno ha approvato delle leggi per agevolare i rapporti tra l’etnia seminomade dei Rom – Sinti ed il resto della popolazione. Nel lavoro i romeni sono disponibili e seri ed hanno un particolare attaccamento ai valori familiari. La lingua ufficiale è il romeno, l’unica lingua a derivare dal latino tra i Paesi dell’Est Europa. La religione più diffusa è il cristianesimo ortodosso romeno, mentre la minoranza professa il cattolicesimo. Torna all’indice

L’EMIGRAZIONE IN ROMANIA E IN ITALIA: Romeni in Italia La maggior parte dei cittadini romeni in Italia sono donne e uomini di età compresa tra i venti e i quarantacinque anni, impiegati nei più svariati settori dall’agricoltura al commercio. Matrimoni misti Essi sono aumentati molto in Italia negli ultimi anni e soprattutto tra italiani e romeni. Ciò rafforza l’integrazione culturale e sociale tra cittadini italiani e cittadini stranieri immigrati nel nostro Paese. Oriente incontra Occidente I romeni appartengono ad un ceppo linguistico di origine neo-latina (cioè la lingua derivata dal latino parlato dai coloni romani insediati nel territorio). I romeni si considerano «gente d’Oriente», diversa ma non estranea rispetto ad un popolo d’Occidente. Romeni & Italiani In Italia oggi risiede circa un milione di cittadini romeni, perciò sono la più numerosa comunità di stranieri, oltre il 20% del totale. Questo è un fatto ambiguo, perché essi fanno parte dell’Unione Europea, mentre le più numerose comunità di stranieri presenti sono costituite da extracomunitari.

LE CITTA’: La Romania è una Repubblica semipresidenziale. La capitale dello Stato è Bucarest. Qui vivono circa due milioni di abitanti. Bucarest è il cuore economico e culturale della Romania ed è, inoltre, uno tra i più importanti snodi ferroviari e aeroportuali dell’Europa orientale. Le altre città importanti ma meno abitate rispetto alla capitale sono: Timișoara nel Banato, Cluj-Napoca in Transilvania che contano poco più di trecentomila abitanti, mentre un’altra città abbastanza importante situata sempre in Transilvania è Brașov, città storica con duecentosettantamila abitanti circa. Altre città Torna all’indice

ALTRE CITTÀ Le città principali sono: Iași, Brașov, Timișoara, Cluj-Napoca, Costanza (Constanța), Craiova, Ploiești, Sibiu, Suceava, Galați, Brăila, Oradea, Bacău.

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L’ECONOMIA: L’economia romena è la quarta dell’Europa orientale. Essa vanta due punti di forza nell’agricoltura e nell’industria: 1) grandi risorse naturali, perché presenta enormi foreste (che

ricoprono quasi un terzo del Paese) e pianure fertili (mais e frumento occupano il 65% del territorio coltivabile);

2) rapporti industriali con Germania e Italia (un esempio sono le imprese del calzaturiero e del tessile), perché le aziende di questi Paesi producono in Romania i prodotti da esportare in tutto il mondo (la manodopera romena è specializzata e costa poco).

Il settore dei servizi, però, presenta alcune difficoltà, ossia le infrastrutture sono inadeguate a trasporti e telecomunicazioni. I romeni hanno una spiccata predisposizione nell’informatica e nei servizi internet (la Romania è il terzo produttore mondiale di software, dopo India e Cina, per conto di aziende estere). Il settore bancario e finanziario, invece, non è molto sviluppato, perché dipende dagli investimenti esteri ed è molto fragile.

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CULTURE E TRADIZIONI: Giovani, tradizione e cultura Le giovani generazioni romene sono molto legate alla propria cultura nazionale. Costumi, danze, musiche e tradizioni popolari fanno parte di ciò che i ragazzi studiano normalmente a scuola. Infatti la Romania si preoccupa di difendere e salvaguardare la cultura e le tradizioni del Paese. Ragazzi di strada e adozioni Molte associazioni umanitarie italiane aiutano i bambini ed i ragazzi orfani o abbandonati che si ritrovano per strada e che in Romania sono purtroppo numerosissimi. Esistono iniziative di adozione internazionale o a distanza ed interventi di aiuti per questi casi. Questo ha aiutato a migliorare i rapporti tra le due comunità. Creatività e investimenti La Romania è caratterizzata da una creatività d’eccellenza e manodopera a basso costo, per esempio qui si progettano strutture antisismiche che si sono rivelate molto all’avanguardia e proprio per questo molti investitori esteri, tra cui anche l’Italia, hanno aperto aziende in Romania.

Tipiche tradizioni rumene

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CURIOSITA’ SULL’AMBIENTE IN ROMANIA:

Nuove politiche per l’ambiente La Romania sta adottando un programma ideato dalla Unione Europea e dalla Banca Mondiale per affrontare i problemi dei cambiamenti climatici. La Romania ha a disposizione un «fondo strutturale» con cui dovrà: 1) Prevenire e intervenire sulle conseguenze dei disastrosi cambiamenti climatici; 2) Ridurre le emissioni di ‎CO2 . Tre metodi per raggiungere gli obiettivi Il programma dell’UE prevede di: 1) Creare competenze e abilità tecnico-industriali; 2) Sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e l’emissione di gas serra in atmosfera; 3) Limitare i danni e le cause dei cambiamenti climatici.

I sei settori chiave Esistono sei settori chiave su cui creare competenze e sensibilizzare l’opinione pubblica: 1) l’energia (essa ha l’impatto ambientale maggiore), la soluzione è un’energia rinnovabile; 2) Settore dei trasporti (anch’esso con un grave impatto ambientale), la soluzione è il trasporto ecologico ed intelligente (bici e

mezzi pubblici); 3) Le aree urbane, la soluzione è ridurre gli sprechi; 4) L’agricoltura, la cui soluzione è limitare pesticidi e fertilizzanti chimici; 5) La gestione idrogeologica del territorio, l’aumento delle piogge in grande quantità può causare alluvioni e viceversa la

siccità può produrre alluvioni. Entrambe sono possibili conseguenze dei cambiamenti climatici e per evitare danni è necessario adottare i dovuti accorgimenti;

6) Il settore forestale, esso non è una causa dei cambiamenti climatici, anzi può aiutare a ridurli, perché le foreste si nutrono di CO2 e, perciò, occorrerebbe espanderle e difenderle.

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IL MITO DI DRACULA La Transilvania e i Carpazi sono molto legati al mito di

Dracula il vampiro nato da Bram Stocker nel 1897. ma perche un vampiro dovrebbe trovarsi proprio in Transilvania? Forse per ragioni geografiche: per molti secoli le montagne che circondano la Transilvania hanno reso la regione impenetrabile, isolando le popolazioni che vi abitavano. A un romanziere del XIX secolo la Transilvania sembrava il luogo ideale in cui ambientare una storia di misteri e tradizioni oscure. Inoltre, poco lontano dalla Transilvania, in Valacchia, era vissuto il re Vlad III Dracul (1431-1476). Vlad ottenne diverse vittorie con i Turchi e commise svariate atrocità nei confronti di prigionieri e nemici guadagnandosi la fama di sovrano “assetato di sangue”

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LA TRANSILVANIA Non è di certo un'esagerazione se affermiamo che la Transilvania sia una delle

più belle regioni della Romania. È una delle zone più misteriose e selvagge sia per la presenza di castelli gotici tenebrosi avvolti nella nebbia, sia per la inquietante figura di Dracula.In realtà la Transilvania è molto di più, è uno scrigno di paesini medievali dove il tempo sembra essersi fermato puntellato da castelli da favola, dove i borghi e paesini sono circondati da foreste e boschi avvolti da un alone di mistero. In giro per la Transilvania non sarà difficile trovare panorami vertiginosi, strade sceniche, grotte e catene montuose da scoprire assolutamente. si trova nella parte centrale del Paese ed è protetta dai Monti Carpazi. Letteralmente il suo nome significa "zona oltre la Foresta" e vi preannuncia già quanto magico e tenebroso sia un viaggio alla scoperta dei luoghi più belli.

E se vogliamo visitare i castelli…

CURIOSITÀ SULLA ROMANIA •CURIOSITÀ GENERALI •CURIOSITÀ SUL MATRIMONIO •CURIOSITÀ SULLA ROMANIA

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PERCHÉ LA BANDIERA PRESENTA QUESTI COLORI? La bandiera della Romania è un tricolore composto da

tre bande verticali uguali blu (dalla parte dell'asta), gialla e rossa. I colori risalgono a quando la Romania nacque dall'unione tra la regione di Moldavia e quella di Valacchia che già dal 1834 avevano dei loro colori e stemmi. Quando si decise l'unità nel 1848 i colori furono riuniti in quella che oggi è l'attuale bandiera con tre bande verticali di ispirazione francese. La bandiera nazionale precedente, quella dello Stato comunista (1947-1989), conteneva lo stemma della Romania comunista al centro della banda gialla. Durante la rivoluzione del 1989 si potevano notare molte bandiere con l'emblema comunista ritagliato ed il governo successivo decise contro l'aggiunta di qualsiasi stemma alla bandiera, come era l'insegna civile durante il Regno di Romania (1881-1947).

Vă mulțumim că ne-ați urmărit, sperăm că v-a plăcut prezentarea și că sunteți pasionați de România! Până data

viitoare!

grazie per averci seguite, speriamo che la

presentazione vi sia piaciuta e di avervi appassionato

alla Romania! Alla prossima!

Questo è il Castello di Bran che, oltre ad essere monumento nazionale della Romania, è anche la casa di Dracula

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