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UNITA’ DI APPRENDIMENTO OVER BABEL «… perché noi parleremo molte lingue…» ISTITUTO COMPRENSIVO «MACHERIONE – GALILEI» CLASSE III PRIMARIA SEZ. E PIEDIMONTE ETNEO A.S. 2015-2016 INS. ANNA RITA SORBELLO Italiano, storia, arte e immagine INS. FRANCESCA SPITALERI Matematica, motoria, informatica INS. FRANCESCA PALAZZOLO Geografia, scienze, musica INS. ANNA MARIA SORTINO Inglese INS. MARIACHIARA PAFUMI Religione INS. IGNAZIA INTELISANO Sostegno INS. MARISA CASSANITI Potenziamento

Transcript of Presentazione standard di PowerPoint DI... · e le fasi per produrla. Sa utilizzare programmi di...

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

OVER BABEL«… perché noi parleremo molte lingue…»

ISTITUTO COMPRENSIVO

«MACHERIONE –GALILEI»CLASSE III

PRIMARIA SEZ. EPIEDIMONTE

ETNEOA.S. 2015-2016

INS. ANNA RITA SORBELLOItaliano, storia, arte e immagine

INS. FRANCESCA SPITALERIMatematica, motoria, informatica

INS. FRANCESCA PALAZZOLOGeografia, scienze, musica

INS. ANNA MARIA SORTINOInglese

INS. MARIACHIARA PAFUMIReligione

INS. IGNAZIA INTELISANOSostegno

INS. MARISA CASSANITIPotenziamento

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

OVER BABEL

OBIETTIVI FORMATIVIConoscere e rispettare le tradizioni.

Educare all’interculturalità e al confronto.

Abituare al dialogo e alla libera discussione.

ITALIANO

INGLESE

RELIGIONE

STORIA

GEOGRAFIA

SCIENZE

MUSICA

INFORMATICA CONVIVENZA CIVILE

MATEMATICA

.

Sa ripetere poesie e sa eseguire canti

sulla pace.ARTE E IMMAGINE

EDUCAZIONE MOTORIA

Se eseguire una coreografia coordinando i suoi movimenti a quelli dei compagni

Sa decorare un uovo pasquale e realizzare un biglietto augurale utilizzando la tecnica del collage.

Sa comprendere le origini, ilsignificato e letradizioni dellaPasqua ebraica, della Pasqua ortodossae della Pasquacristiana.

Conosce letradizioni pasqualidel proprioterritorio.

Conosce letradizionipasquali, nelmondo e le salocalizzare sulmappamondo.

Sa costruire relazioni positive con gli altri.Sa rispettare le tradizioni degli altri, diversi da sè.

Sa commentare e recitare poesie sulla pace e sulla multiculturalità

Sa rappresentare con istogrammi e ideogrammi i risultati di indagini sociali

Conosce le origini dellacioccolata e le fasi per

produrla.

Sa utilizzareprogrammi di videoscrittura

Sa eseguirecantipasquali,In italiano, in inglese e in dialetto.

Aree disciplinari:STORIA

CONVIVENZA CIVILE

Aree trasversali:ITALIANO

GEOGRAFIA

MATEMATICA

SCIENZE

INGLESE

RELIGIONE

ARTE E IMMAGINE

MUSICA

EDUCAZIONE MOTORIA

INFORMATICA

CLASSE III Scuola Primaria

La classe in cui è stata ambientataquesta unità di apprendimento è laterza sez. E della scuola primaria diPiedimonte Etneo. Essa è unaclasse eterogenea ed abbastanzanumerosa, essendo formata da untotale di 27 alunni. Nella classesono presenti sei alunni di originestraniera: rumena, senegalese,polacca, turca, bulgara, serba.

DESTINATARI

La classe è organizzata in modo aperto e dialogico interpares.Le pareti sono allestite con i lavori degli alunni; con liste dimansioni e regole comportamentali da rispettare, createdagli alunni in presenza degli adulti.Collocazione dell’insegnante a-centrica e mobile, per stareal fianco degli alunni.Più attività vengono svolte simultaneamente.Gli alunni tendono a confrontarsi, a porre domande, a darespiegazioni di quello che hanno fatto, ad essere accoglienticon i visitatori.Gli alunni mostrano entusiasmo per le conoscenze acquisitee pongono l’enfasi sul fatto di aver capito.La comunicazione è circolare.

IL CONTESTO CLASSE

FINALITA’ PEDAGOGICHE DELLA DISCIPLINA (Storia - dalle indicazioni per il Curricolo del 2012)

La formazione di una società multietnica e multiculturale porta con sé latendenza a trasformare la storia da disciplina di studio a strumento dirappresentazione delle diverse identità.Ricerca storica e ragionamento critico rafforzano la possibilità di confronto edialogo intorno alla complessità del passato e del presente fra le diversecomponenti di una società multiculturale e plurietnica.La storia nelle sue varie dimensioni si presenta come un intreccio significativo dipersone, culture, religioni e avvenimenti che hanno costituito processi di granderilevanza per la comprensione del mondo attuale.

ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI

• Saper rappresentare graficamente e verbalmente attività e fattivissuti

• Saper eseguire collettivamente brani vocali• Saper selezionare informazioni da internet• Saper utilizzare vari materiali nella realizzazione di lavori artistici• Saper recitare brevi frasi in lingua inglese• Saper comprendere le informazioni principali di discorsi

affrontati in classe• Essere consapevoli della connessione tra i popoli e le regioni in

cui vivono

SCELTE ORGANIZZATIVE

TEMPIIl progetto didattico sarà svolto nelle tre settimane

precedenti le vacanze pasquali,

contestualmente alle altre attività didattiche.

SPAZIInterno della classe.

Palestra della scuola.Aula multimediale.Abitazioni private.

MATERIALI, STRUMENTI E

RISORSECartelloni, cartoncini e fogli

di carta.Pennarelli, materiale ed

oggetti di recupero.Uova pasquali da decorare.Lim, computer e stampante.

Carte geografiche, mappe concettuali, materiale

selezionato da Internet, fotocamera, videocamera.

METODOLOGIELezione interattiva

multimedialeBrainstormingCooperative

learning (modello Jigsaw)

Indagine socialeRole-play

LaboratorioProblem solving

PRESENTAZIONE DELLE LEZIONIAll’unità di apprendimento in oggetto sarà attribuito un forte carattere di trasversalità. Il tema della storia si collegherà adattività di cittadinanza attiva; si effettueranno collegamenti interdisciplinari con tutte le altre discipline curriculari.L’intento è quello di dare risalto al mondo globale nella sua pluralità di culture e abitudini, impiegando modelli educativivolti a promuovere lo spirito cooperativo.In particolare si cercherà di :

• sviluppare la consapevolezza delle proprie radici culturali mediante il recupero dell'identità e la valorizzazione del patrimonio linguistico, storico, artistico, con particolare attenzione alla tradizione orale e alla "memoria", quali strumenti atti a tutelare le proprie radici e a rafforzare i legami tra le generazioni;

• estendere e valorizzare la curiosità dei bambini verso la "diversità" (lingua, tradizioni, religione, etc.) e favorirne il rispetto;

• sviluppare la consapevolezza di vivere in un contesto diversificato e interculturale;

• arricchire ed ampliare le esperienze con alcuni elementi tipici delle diverse culture;

• favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’ esperienza;

• cogliere e valorizzare i valori.

Il percorso comincia con un’ attività di brainstormingavente ad oggetto la conoscenza che i bambini hannodelle culture dei Paesi degli alunni di origine stranierae l’insegnante chiede espressamente se, secondo loro,è possibile un dialogo interculturale tra le popolazionidel mondo.Si stimolano le preconoscenze degli alunni e, sullabase delle idee che gli stessi elaborano, si passa aduna fase di analisi critica e scelta delle idee.Utilizzando l’accesso alla rete, da cui ricavareinformazioni sulle civiltà europee ed extraeuropee, lemettiamo a confronto con le idee emerse e il risultatoviene rappresentato graficamente, attraverso lacostruzione di una mappa concettuale, nella quale leconoscenze espresse si integrano con le nuove.

Si organizza un’attività di apprendimento per piccoli gruppi. Considerata la composizioneeterogenea della classe, nella quale sono inseriti sei bambini di origine straniera, il modellodi cooperative learning scelto è il jigsaw, sviluppato in America negli anni ’70 per facilitarel’integrazione degli studenti ispanici ed africani con i compagni anglofoni, e che si basa sullaspecializzazione dei compiti. Ciascuno degli alunni diventa un esperto di una porzione dellavoro ed è responsabile dell’insegnamento di queste informazioni agli altri membri delgruppo.Nel nostro caso, abbiamo previsto di organizzare gruppi composti da due bambini, uno diorigine straniera e uno italiano, a ciascuno dei quali è assegnato il compito di preparare undialogo nella lingua di origine del bambino straniero.Si coinvolgono i genitori stranieri nella preparazione di un cartellone in cui sonorappresentate le cartine geopolitiche degli Stati di provenienza, con immagini che neconnotano l’identità. Sono trascritti, in lingua straniera, detti, proverbi, poesie e modi di diredi ciascuno Stato.

COOPERATIVE LEARNING

ITALIANOL’insegnante di Italiano, predispone un ambiente di apprendimento idoneo al dialogo,all’interazione, alla condivisione di conoscenze. Spiega ai bambini il significato del titolo OVERBABEL, scelto per questa unità di apprendimento: OLTRE BABELE, cioè al di là di ogni differenzalinguistica, perché « …noi parleremo molte lingue e in molte lingue ci intenderemo, nessuna torremai più crollerà, la nostra nuova torre il cielo toccherà…».Invita tutti i bambini a prendere la parola nella conversazione rispettando i turni di parola. Proponedelle poesie sulla pace e sulla multiculturalità ed invita gli alunni a commentarle.

Le poesie

( le troviamo nel copione alla fine della presentazione)

Over BabelParlami, amico

I bambini giocano Ho dipinto la pace

La pelleDopo la pioggia

Una scuola a colori

MATEMATICAL’insegnante ha spiegato ai bambini come si conduce un’indagine sociale e come sirappresentano i dati raccolti negli istogrammi e negli ideogrammi.Sono state condotte due indagini sociali : la prima rivolta a conoscere i Paesi d’originedei genitori degli alunni della III E, la seconda finalizzata a conoscere il Paese, tra quellidei genitori stranieri, che gli alunni della classe vorrebbero visitare. Raccolti i dati, sonopoi stati registrati, interpretati e confrontati.

GEOGRAFIANei cartelloni che i bambini prepareranno con le loro mamme straniere, saranno rappresentate le bandieredei relativi Stati di origine, le capitali, la lingua parlata e le caratteristiche principali di ciascuno di essi. Icartelloni saranno poi portati in classe e gli alunni avranno modo di fare un confronto tra i vari Paesi.

ROMANIA

POLONIA

TURCHIA

SENEGALSERBIA

BULGARIA

Un cartellone sarà dedicato alla «Sicilia bedda mia terra d’amuri»

STORIADurante le lezioni di Storia, l’insegnante, attraverso il recupero del patrimonio storico e della tradizione siciliana, ha condotto gli alunnialla riscoperta delle proprie radici culturali. Ha raccontato ai bambini come si festeggiava in passato la Santa Pasqua in Sicilia ed hachiesto quali siano i tipici dolci pasquali della nostra tradizione.Gli alunni hanno partecipato alla conversazione raccontando come le loro nonne, preparino « a cuddura cull’ova», La coddura ocuddhura, è un tipico dolce siciliano, di derivazione ortodossa, che veniva e viene tutt’ora preparato nel periodo pasquale. Tempo fa,durante il periodo della Quaresima, si osservava una grande moderazione alimentare, che escludeva dalle tavole carne, uova eformaggi, ma con l’arrivo della settimana santa le privazioni terminavano, e le uova erano un alimento particolarmente utilizzato per lapreparazione dei dolci pasquali.In Sicilia, il dolce pasquale più diffuso è ancora oggi la "cuddhura" o "coddura”, un grosso dolce di forma circolare, con incorporato unnumero variabile, ma sempre dispari, di uova col guscio, che le giovani donne usavano regalare ai fidanzati nel giorno dellaResurrezione.

Ma la forma della cudduranon è solo circolare: se nepreparano anche a forma di"campanaru" (campanile) perrisuonare le campane alCristo risorto, a forma di"panarieddu" (cestino) peraugurare abbondanza,oppure di "gadduzzu"(galletto o colomba) per iragazzi, di "pupa" (bambola)per le ragazze, e a “cuore” peri propri amati.

RELIGIONE

Pasqua ortodossa

Dai piccoli ai grandi, sono tuttipartecipi al grande evento religiosodella resurrezione di Gesù. La messa disabato notte, un momento di profondaspiritualità, richiama tutti acondividere la gioia e il miracolo dellarisurrezione tenendo vivi i ritualiantichi e i costumi specifici dellacelebrazione. Molti fedeli decidono anon toccare carne, uova, latticini oalcol lungo tutti i circa 40 giorni diquaresima intesa come sacrificio, èarrivato il momento di massimaspiritualità ortodossa. Forse il periodopiù profondo del sacrificio si risentenella settimana santa.

La Pasqua cristiana è preceduta dallaQuaresima, un periodo di penitenza diquaranta giorni che va dal mercoledì delleCeneri al Sabato Santo. La Domenica seguente- la Domenica delle Palme, il cui simbolo è ilramo d’ulivo – viene ricordato l’arrivo delMessia in Gerusalemme e la sua passione.Daqui inizia la Settimana Santa, durante la qualehanno luogo momenti liturgici ben precisi.

Pasqua cristiana

Le origini della Pesah, Pasqua ebraica,risalgono, probabilmente, alla festa pastoraleche veniva praticata nel Vicino Oriente daipopoli nomadi per ringraziare Dio. Ifesteggiamenti pastorizi erano legati anche alla"festa del pane non lievitato" – mazzot. Dopola liberazione del popolo ebraico, fuggitodall’Egitto guidato da Mosè, la Pasqua ebraicaassunse un diverso significo.Ancora oggi laPasqua ebraica, che inizia con il plenilunio dimarzo e dura per otto giorni, è celebrataseguendo antichi riti. Durante questi otto giornitutto gli ebrei ricordano la liberazione dallaschiavitù del proprio popolo dalle vessazioniegiziane e l’inizio di un viaggio lungo 40 annialla volta della terra promessa

Pasqua ebrea

Durante l’ora di religione l’insegnate illustra agli alunni le diverse celebrazionipasquali delle religioni spiegando similitudini e differenze

INGLESEDurante le lezione di Inglese, sono state spiegate aibambini le tradizioni pasquali inglesi.Easter Bunny è il simbolo della Pasqua tipicamenteanglosassone. Secondo la tradizione, il coniglietto diPasqua nasconde tra l'erba del giardino le uova colorate, esolo i bambini che si sono comportati bene avranno lafortuna di trovarle. Per questo motivo la mattina di Pasquale famiglie organizzano una caccia al tesoro alla ricercadelle uova. In realtà sono i genitori a nascondere le uova lasera prima, ma i bambini si divertono tantissimo nelcercarle, e fanno a gara a chi ne trova di più.Questo spiega il perchè nei paesi anglofoni, la maggiorparte dei dolci al cioccolato è a forma di coniglietto.L'egg painting (la pittura e la decorazione delle uova) èun'attività piacevole che precede la Pasqua. Tutti i bambinidipingono le loro uova sode, che verranno poi sbucciate emangiate per colazione la mattina di Pasqua.Il Venerdì Santo si chiama Good Friday, e la tradizionevuole che in questa giornata si mangino le tradizionalifocaccine chiamate Hot Cross Buns. Queste focaccerotonde hanno una croce incisa sopra, e si crede cheportino fortuna.

La canzone in inglese (nel copione alla fine della presentazione)• Let’s say Hello• Le poesie in lingua inglese (anche queste nel copione)• Over Babel• Peace• No war• I don’t mind the colour• The peace is a free thoutht• Peace comes to you

ARTE ED IMMAGINEIl biglietto di auguri Le uova decorate

I cartelloni

Le coccarde

MUSICA

Le lezioni di musica sono state dedicateall’ascolto, alla memorizzazione e al cantodella canzone dello Zecchino d’Oro «Loscriverò nel vento».E’ stata particolarmente curata lacomprensione del testo della canzone: «Saremo tutti amici, saremo mille voci, uncoro che cantando cancellerà… le lingue, ledistanze, non conteranno niente…», e leore di musica, in questa occasione più chemai, hanno offerto «uno spazio propizioallo sviluppo del senso di appartenenza aduna comunità, nonché all’interazione fraculture diverse» (Indicazioni Nazionali).

EDUCAZIONE MOTORIAL’insegnante di motoria ha coinvolto gli alunni in una coreografia da eseguire come accompagnamentoalla canzone «Lo scriverò nel vento».Si è spiegato che ogni movimento individuale deve essere coordinato con quello dei compagni, affinchéla coreografia risulti armoniosa.I bambini sono stati invitati a seguire il tempo della musica e a rispettarne i momenti di pausa.Attraverso l’esperienza ritmico-musicale, gli alunni hanno utilizzato il linguaggio corporeo peresprimere lo stato d’animo che le parole della canzone ispirano.

SCIENZE«Cosa contiene un uovo di Pasqua?» ha chiesto l’insegnante discienze ai bambini. Partendo da questa domanda-stimolo, glialunni sono stati guidati a chiedersi come si produce il cacao equal è la ricetta ed il procedimento per la preparazione delcioccolato delle uova di Pasqua. Hanno quindi rappresentatocon un diagramma di flusso le fasi di produzione del cacao, e,grazie alle informazione forniteci da internet ed alla Lim,hanno compreso come si dà al cioccolato la caratteristicaforma ad uovo.

INFORMATICAGli alunni sono stati condotti nell’aula di informatica dove, una volta organizzati deipiccoli gruppi per ciascuno dei computers, utilizzando un programma divideoscrittura, hanno scritto il testo della poesia «OVER BABEL».Tornati in classe, hanno guardato alla Lim, sul canale YOUTUBE, l’omonimo video.

Video «OVER BABEL» youtube

ROLE-PLAY E GESTIONE DEI CONFLITTI

La complessa realtà della classe, frequentata da 27 bambini, impegna le insegnanti nel compito didirimere i conflitti che talvolta si accendono.Si ricaveranno dei momenti per la loro risoluzione attraverso il role-play, che consente ai bambini diimparare a descrivere i propri stati d’animo e ad immedesimarsi in quelli altrui.Con la tecnica della sedia vuota il protagonista immagina di aver seduto davanti il bambino con il quale èsorto il conflitto e attraverso un procedimento di inversione dei ruoli si immedesima nei suoi panni

FASE POST - ATTIVA

OSSERVAZIONE

VERIFICHE E VALUTAZIONE“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari….” (Indicazioni 2012)

DOCUMENTAZIONE“La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione, negli adulti e nei bambini” ( Indicazioni 2012)

Durante tutte le attività svolte si avrà cura di osservare sistematicamente i bambini ed annotare i loro comportamenti e lo sviluppo delle loro conoscenze ed abilità.

Saranno effettuate delle verifiche in itinere e finali, a mezzo di conversazioni guidate, al fine di verificare i traguardi raggiunti.

Il percorso effettuato sarà visibile in un powerpoint , nel quale si documenterà l’intera dell’unità di apprendimento OVER BABEL

CONTINUITA’ ORIZZONTALEEssendo ormai prossima la Santa Pasqua, le insegnanti hanno previsto di organizzare un incontro al qualesaranno invitati il Dirigente Scolastico, le famiglie degli alunni, le autorità civili e religiose e gli alunnifrequentanti le classo terze del plesso di Calatabiano.In questa occasione le insegnanti presenteranno l’unità di apprendimento alla quale hanno lavorato,invece i bambini intratterranno gli ospiti con le poesie, i canti e i dialoghi nelle varie lingue straniere.L’incontro è stato pensato e voluto in un’ottica di continuità con il territorio e di apertura al mondoattuale, nella consapevolezza che i bambini vivono ed acquisiscono competenze specifiche anche al difuori del contesto scolastico.Nel «rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno» (Indicazioni Nazionali del 2012) la scuolarichiede la «collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione tra scuola eterritorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 dellaCostituzione).»Le insegnanti hanno richiesto al Sindaco i locali del Museo della Musica di Piedimonte Etneo, per lamattina di venerdì 18 marzo. L’amministrazione comunale ha concesso i locali ed ha altresì offerto iservizi di amplificazione e videoproiezione.

OVER BABELIl copione

LUIGI: Benvenuti a questo nostro incontro.

È un incontro che nasce dal desiderio di conoscerci meglio tutti quanti sia grandi che piccoli. Conoscercimeglio per essere ancora più amici ed essere più bravi a vivere in pace, a saper fare la pace, a nutrirepensieri di pace.

IRENE: Ci stiamo avvicinando alla Pasqua e pensiamo che questo sia il periodo più adatto perché la Pasqua

è festa di pace.

MARCO: Adesso alcuni nostri compagni, insieme ai loro genitori, ci riveleranno aspetti della loro cultura

che noi non conosciamo o che conosciamo poco. Stiamoli ad ascoltare.

I BAMBINI DI ORIGINE STRANIERA con i genitori parlano della cultura dei loro Paesi d’origine e

presentano un dialogo nella loro lingua con i compagni.ISMAEL (SENEGAL) con Antonino - SURI (ROMANIA) con Chiara - RADOVAN (SERBIA) con Luigi - SERENA A.(BULGARIA) con Silvia - KEVIN (POLONIA) con Gaia - DEMIR (TURCHIA) con Mattia.

GIULIANA: Perché questo nostro incontro abbiamo voluto intitolarlo “OVER BABEL” ve lo diciamo con

una poesia

GIADA: OVER BABEL

perché noi parleremo molte linguee in molte lingue ci intenderemo.Nessuna torre mai più crolleràla nostra nuova torre il cielo toccherà e poi ancora più su.Perché noi parleremo molte linguee se ogni lingua porta pensieri alla mentee sentimenti al cuorenoi avremo più pensieri e più sentimenti

ANTONINO: OVER BABEL

perché noi parleremo molte linguee di tutte le parole di tutte linguene faremo ricchezza d’ideeper trovare le soluzionialle cose sbagliateper inventareuna storia nuovala giusta storia dell’umanità.

MARCO: OVER BABEL

perché noi parleremo molte linguee molte linguenon saranno più un suono indistintoma musica, soltanto musicaun coro universaleun’armonia di pace.(Tosca Pagliari)

IRENE: Abbiamo ancora molto altro da dire sulla pace, saremo molto lieti se ci starete ad ascoltare.

NUNZIA: La pace, mi chiedo: - Pace chi sei? Come posso riconoscerti?

ALESSANDRA: Basta guardare intorno e ci accorgiamo che la pace è un fiore dai petali variopinti, il sole

che riscalda il mondo, il cielo azzurro con le nuvole bianche, l’arcobaleno variegato dopo la tempesta, i coloridelle bandiere di tutte le nazioni, che, insieme, formano un mondo migliore.

MATTIA: Aprite gli occhi a visioni di pace! Parlate un linguaggio di pace! Fate gesti di pace! Perché la pratica

della pace porta alla pace. La pace si rivela e si offre a coloro che realizzano, giorno dopo giorno, tutte quelleforme di pace di cui sono capaci.

SALVO N.: Parlami , amico,

ascolta ciò che dico.Se non mi parli il cielo si apre in duee le parole amare, mie e tue,poi diventano un mareche non sappiamo più attraversare. Ma se prima che tutto si rovini, ci sediamo vicini

e ne parliamo insiemele parole diventan seme,e poi albero... poi un bosco,dove tu mi riconoscie senti ciò che dico... ci pensi, e se ti piacetu ritorni mio amico:è questa qui la pace.

MARIO:

I bambini giocano alla guerra.E’ raro che giochino alla paceperché gli adultida sempre fanno la guerra,tu fai “pum” e ridi;il soldato sparae un altro uomo non ride più.E’ la guerra. SILVIA:

che i disegni degli altri bambininon sono dei pasticci;che la tua mammanon è solo tutta tua;che tutti i bambinisono tuoi amici.E pace è ancoranon avere famenon avere freddonon avere paura.

CHIARA:

C’è un altro giocoda inventare:far sorridere il mondo,non farlo piangere.Pace vuol direche non a tutti piacelo stesso gioco,che i tuoi giocattolipiacciono ancheagli altri bimbiche spesso non ne hanno,perché ne hai troppi tu;

GIULIANA:

Avevo una scatola di coloribrillanti, decisi, vivi.Avevo una scatola di colori,alcuni caldi, altri molto freddi.Non avevo il rossoper il sangue dei feriti.Non avevo il neroper il pianto degli orfani.Non avevo il biancoper le mani e il volto dei morti.Non avevo il gialloper la sabbia ardente,

ma avevo l’arancioper la gioia della vita,e il verde per i germogli e i nidi,e il celeste dei chiari cieli splendenti,e il rosa per i sogni e il riposo.Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

EMMA:

Pelle bianca come cerapelle nera come la sera,pelle arancione come il sole,pelle gialla come limone,tanti colori come i fiori.Di nessuno puoi farne a menoper disegnare l’arcobaleno:chi un solo colore ameràun cuore grigio per sempre avrà.

ALYSSA:

Dopo la pioggia viene il serenobrilla in cielo l’arcobaleno.E’ come un ponte imbandieratoe il sole ci passa festeggiato.è bello guardare a naso in sule sue bandiere rosse e blu.Però lo si vede, questo è malesoltanto dopo il temporale.

SERENA G.:Non sarebbe più convenienteil temporale non farlo per niente?Un arcobaleno senza tempesta,questa sì che sarebbe una festa.Sarebbe una festa per tutta la terrafare la pace prima della guerra.

AMBRA:

Nella scuola dove vado,spesso accade non di radod’incontrar faccine nuovearrivate da ogni doveparlan lingue e idiomi stranie diversa è anche la pelleper capirci abbiam le maniin poche ore, solo in quellegià voliam sugli aeroplanie le giornate son più bellenella scuola che frequentoio di amici ne ho duecentoa guardarla poi da fuorisembra sempre più a colori.

GAIA: Stiamo studiando l’inglese a scuola. Lo studiamo volentieri perché sappiamo che l’inglese

oramai è diventata una lingua “veicolare”. In pratica è come un veicolo : un’automobile, un treno, unaereo, un mezzo capace di trasportarci a comunicare con chiunque. E comunicare con chiunquesignifica avere più possibilità di conoscerci e di vivere meglio in pace.Adesso vogliamo farvi ascoltare una canzone e alcune poesie in inglese.

CANZONE IN INGLESEEnglish, Italian,Spanish and French.Let’s say hello!Let’s say hello!Hello! Hello! Hello!Ciao! Ciao! Ciao!Hola! Hola! Hola!Salut! Salut! Salut!Hello, my friendCiao, amico mio,Hola, amigosSalut, mes amis!

POESIE IN INGLESELUIGI:The peace is a free thouthtA flower medowan open skya clear seaa child playingthe peace is hope of living!

SERENA A.:La pace è un pensiero liberoun prato fioritoun cielo apertoun mare chiroun bambino che giocala pace è la speranza di vivere!

MATTIA:Peace is being quiet inside!Peace is having good feelings inside!Peace begin with in one of us!

MARGHERITA:La pace è sentirsi tranquilli dentro!La pace è avere buoni sentimenti dentro!La pace inizia con ciascuno di noi!

GIADA:I don’t mind the colourI don’t mind gog you beliveI don’t care if you are man or womanI love your diversityI love who belive in the truthI love who makes me happy

EMMA:Non importa il tuo coloreNon importa il Dio in cui tu crediNon importa se sei uomo o donna.Io amo la tua diversitàIo amo chi crede nella veritàIo amo chi mi fa felice.

SURI:No war no violenceand lots of silencepeace is the waves at seapeace is the must beginwith you and me.

SILVIA:No alla guerra no alla violenzae sì a tanto silenziola pace è le onde del marela pace è dove iniziamo tu ed io.

CHIARA:When you hear birds singpeace comes to you! When you see fishes swim in cleanwater peace comes to you! When you hear children laughpeace comes to you!

GIULIA:Quando senti gli uccelli cantare la pace viene a te! Quando vedi i pesci nuotare nell’acqua limpida,la pace viene a te! Quando senti la risata di un bambino la pace viene a te!

MARCO:Because we will talk manylanguages and manylanguages will not be ad indistinct sound but music, only music, an universal choirof harmonyband peace.

Perché noi parleremo molte lingue e molte lingue non saranno più un suono indistintoma musica, soltanto musicaun coro universaleun’armonia di pace.

GIULIA: Non dimentichiamoci

di un’altra lingua importante: il nostro dialetto siciliano che è ricco di cultura e di tradizioni, proprio per questo dobbiamo fare in modo che non si perda. Vi faremo ascoltare una filastrocca in dialetto siciliano legata ad un cibo tipico della tradizione pasquale: la ben nota “cuddura cu l’ova”.

MARGHERITA:Si spizzau a mossa a mossaA cuddura sinza l’ossa.A cuddura a panaredduCu ‘ddu ova ‘nto cesteddu.‘Na manciamu’n ‘alleriaTutti quanti ‘ncumpagnia.E s’avemu ancora fami,Quattru feddi di salami.Chi favuzzi frischi assaiChi ni levunu di guai.

TUTTI:A Gloria sunauA cuddura si spizzau.

TUTTI:‘A Gloria sunau.‘U Signuri risuscitau

SERENA A.: Augurando a tutti una Buona Pasqua SURI: Chiudiamo questo incontro con un canto di pace.

Lo scriverò nel ventocol rosa del tramonto di questa mia città.che voglio bene al mondoe a tutto il mondo il vento so che lo porterà.Lo soffierà sul mare per farlo navigareFin dove arriverà.Lo leggerà la gente di un altro continenteE mi risponderà.Saremo tutti amici, saremo mille vociUn coro che cantando cancellerà…Le lingue, le distanze non conteranno niente…E questo mondo che mondo sarà!Così sarà! Così sarà!Lo leggerò nel vento,nel rosa del tramonto di questa mia città.l’amore che dal mondomi sta portando il vento soffiando fino a qua.

Volando sopra il mareFino a toccarmi il cuoreMa non si fermerà.Negli occhi della gentedi un altro continenteCome risplenderà.Saremo tutti amici, saremo mille vociUn coro che cantando cancellerà…Le lingue, le distanze non conteranno niente…E questo mondo che mondo sarà!Così sarà! Così sarà!Vento soffia più pianoCosì l’amore si fermerà,Forte soffia sul pianto ed un sorriso rinascerà.Forte soffia sul piantoEd un sorriso rinascerà. Rinascerà!

CANZONE:LO SCRIVER0’ NEL VENTO

BUONA PASQUA!!!I bambini augurano una buona pasqua ai loro genitori con il biglietto e l’uovo decorato preparati in classe.All’interno del biglietto, la poesia inedita scritta dall’insegnante di italiano.

Ho aperto un uovo di cioccolatoma la sorpresa che ho trovatonon mi ha proprio entusiasmatosarà che di cose ne ho così tanteche alla fine diventano inutili tutte quante.Ho aperto un uovo di gallinae ho cotto solo una frittatinasporcando pure la cucina.Allora mi son detto:“D’impegno mi metto!”Così un uovo con la matita su carta disegnoe per fargli prendere vitalo accarezzo con le mie dita.Aspetto aspetto e spunta un pulcinocresce un po’ e diventa un bambino.

proprio il coraggio di fare le cose oltre che starle solo a pensare.E prima ancora che aspetti che cresca,anche se tu non credi ch’io ci riesca,voglio fare un mondo speciale e diverso un mondo non unico in questo universo.Un mondo nuovo che viva in pacecon la natura e con le altre gentiun mondo di esseri buoni e intelligenti… allora ne sono certo davvero ,anche se non ti sembrerà vero,quest’uovo sarà il mio uovo di pacel’unico uovo di Pasqua che mi piace.Mi piace sì mi piace tanto così!(Tosca Pagliari)

L’uovo di Pasqua che mi piace

Aspetto aspetto, ancora aspettoe il bambino diventa un ometto.Ora sì che ha tanto da direma poi si accorge che ha anche da fareda ripulire, da rimediare.Di questo uovo son proprio contentoe mi preparo in un momentoa disegnarne con la matitaun altro ancora che prenda vita…ma sul foglio traccia non resta… forse era tutto nella mia testa?Io non mi arrendo e la mia fantasiavoglio che vera siae se ci penso ho compreso il messaggioquello era l’uovo del mio coraggio:

WORK IN PROGRESS

Chi a casa… … chi al Museo della Musica…

… bambini, mamme e insegnanti lavorano per allestire la scena!

STANDS DAL MONDOIn occasione dell’incontro al Museo della Musica, i genitori si sono resi disponibili ad allestire deglistands sui quali esporre oggetti e dolci tipici delle tradizioni bulgare, rumene, polacche, serbe, turche esenegalesi.Un tavolo è stato dedicato anche alla nostra SICILIA!!!

LA SCENOGRAFIA

LO SPETTACOLO

GLI ALUNNI DELLA TERZA E DI PIEDIMONTE ETNEO

GRAZIE A TUTTI !!!

Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme perché io insegno se

imparo con te.

- Maestra, insegnami il fiore ed il frutto. - Col tempo, ti insegnerò tutto.

- Insegnami fino al profondo dei mari. - Ti insegno fin dove tu impari.

- Insegnami il cielo, più su che si può. - Ti insegno fin dove io so.

- E dove non sai? - Da lì andiamo insieme.

Ringraziandovi per l’attenzione concessaci, è nostro desiderio concludere con una citazione di Madre Teresa di Calcutta.

“Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo,Insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno…Insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita.Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita, rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto.”