Presentazione progetto_diogene_ vodafone
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Progetto Diogene
Sicurezza delle persone malate di Alzheimer
mediante geolocalizzazione
La Sperimentazione è stata finanziata da
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
Lo studio ILSA del CNR sulla demenza ci porta a considerare una prevalenza di circa 700.000 malati in Italia.
L’ultimo rapporto Censis mette in evidenza che l’80% di essi vivono in famiglia.
Sotto la spinta di particolari situazioni i malati possono allontanarsi dal luogo in cui vivono senza più essere in grado di ritornarvi, ed essere anche oggetto di circostanze delinquenziali.
I caregiver primari, oltre al gravoso carico assistenziale, sono impegnati in compiti di vigilanza continuativa dei loro familiari malati.
Anche quando vivono in strutture di lungodegenza la necessità di vigilare sui movimenti dei malati può essere necessaria.
Lo Scenario
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
Fornire un interessante ed innovativo servizio con molteplici valenze:
• Favorire il mantenimento a domicilio della persona affetta da demenza.
• Sostenere l’operatività dedicata al ritrovamento di persone con particolari problemi cognitivi, che si allontanino dal luogo in cui vivono, senza più essere in grado di ritornarvi.
• Permettere alla persona affetta da demenza un’autonomia maggiore, garantendo allo stesso tempo al Caregiver di non perderne il controllo.
Obiettivi del Servizio
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
Per contribuire alla risoluzione di tali situazioni di rischio, SdP ha progettato, facendo tesoro delle esperienze acquisite da Alzheimer Uniti Roma Onlus, un servizio di controllo innovativo che si avvale delle possibilità fornite dai moderni sistemi di localizzazione.
SdP è in grado di monitorare in maniera continuativa se la persona da controllare si muove nell’ambito di luoghi predefiniti, di verificare nello stesso istante in cui, per qualsiasi motivo, la persona oltrepassi la zona delimitata virtualmente ed infine di fornire una informazione continuativa su dove la persona si trova.
SdP, è in grado di erogare detto servizio perché in possesso, in esclusiva, di un brevetto Internazionale oggetto di licenza.
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L’Idea
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
La Tecnologia utilizzata
Centrale Operativa
Satellite
Dispositivo di rilevamento GPS - GPRS
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
I parenti autorizzati a svolgere attività per conto del paziente, possono aderire al servizio, inserendo nell’apposito modulo tutte le informazioni e le autorizzazioni necessarie per poter legalmente svolgere il servizio, in linea con la legge Italiana sulla Privacy.
• I moduli sono a loro disposizione presso: • Tutte le Farmacie aderenti a Federfarmaroma (mille
Farmacie) • La loro Associazione, se la stessa ha aderito al Progetto
Diogene. • Sul sito www.progettodiogene.com • Richiedendolo al numero unico 199 900 200
Adesione al Servizio
Lo schema Funzionale
Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
I Tipi di Servizio proposti sono: o Vigilanza di paziente parzialmente autosufficiente, che ancora si muove autonomamente o Vigilanza di paziente che necessita di controllo costante da parte del Caregiver
Viene fornito:
o Un dispositivo specializzato, denominato «Filo di Arianna», per la continua localizzazione (via GPS) del paziente. o Informazioni dettagliate sul dispositivo e su come operare nella fase attiva del servizio .
Attività di preparazione al Servizio
Lo schema Funzionale
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Progetto Diogene – per le persone malate di Alzheimer
La Centrale Operativa effettua le seguenti operazioni:
o Introduzione di tutti i dati relativi ai pazienti nel Data Base principale.
o Verifica attraverso una serie di test della corrispondenza dei
collegamenti necessari. o Simulazione di possibile allontanamento del paziente e
conseguenti attività programmate.
Attività di avviamento al Servizio
Lo schema Funzionale
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Secondo un orario prestabilito, la Centrale Operativa verifica se il dispositivo del paziente sia acceso e funzionante, in caso contrario avverte il Caregiver addetto,
Ad intervalli regolari, dal dispositivo vengono acquisite le informazioni legate alla posizione della persona da controllare.
L’elaboratore interno al dispositivo continua a paragonare la posizione dell’individuo monitorato con la zona autorizzata.
Il Funzionamento Operativo Centrale Operativa
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Non appena il paziente supera i limiti della zona autorizzata, l’informazione e le relative nuove posizioni vengono inviate alla centrale operativa che memorizza (ad intervalli prefissati) le nuove localizzazioni
Nel caso in cui il Caregiver non riesca a mettersi in contatto con il paziente, telefona alla centrale operativa, richiedendo di verificarne la posizione. Nel caso il Caregiver o le strutture dedicate non siano in grado di rintracciare il paziente, tutte le informazioni relative alla persona (anagrafiche, somatiche, vestiario di quando è uscito,ecc.) vengono inviate alle competenti Forze dell’Ordine, per una pronta azione di ricerca e soccorso.
Vigilanza di paziente parzialmente autosufficiente Il Funzionamento Operativo
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Nel caso il paziente superi i limiti della zona autorizzata, l’informazione e le relative nuove posizioni vengono inviate alla Centrale Operativa che verifica l’esattezza dell’informazione
la Centrale Operativa, verificata automaticamente l’esattezza dell’ informazione, contatta telefonicamente, secondo la sequenza definita nella fase di avviamento del servizio, i Caregiver primari o le strutture dedicate. Nel caso i Caregiver primari o le strutture dedicate non siano in grado di rintracciare la persona controllata, tutte le informazioni relative alla persona (anagrafiche, somatiche, vestiario di quando è uscito,ecc) vengono inviate alle competenti Forze del’Ordine, per una pronta azione di ricerca e soccorso.
Vigilanza di paziente controllato costantemente Il Funzionamento Operativo
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Sperimentare questo servizio su 20 malati di Alzheimer, nella città di Roma e nella Casa di Cura di Tolfa, nel 2011
Estendere la sperimentazione, nella Città di Roma e nel Lazio, alle famiglie dei malati che vogliono aderirvi,
contribuendo al costo del servizio ed all’acquisto del dispositivo, fino alla fine del 2012
Proporre il servizio a livello Nazionale, dal 2013
Cronologia
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La Sperimentazione
Sesso Femmine: 60% Maschi: 40%
Età: da 65 anni a 88 anni Durata della malattia: da 1 anno a 7 anni A Rischio fuga: 10% A Rischio perdita: 90%
Profilo dei Pazienti
Nei tre mesi di sperimentazione il servizio era disponibile
dalle ore 8:00 alle ore 20:00 sette giorni la settimana
Elem. Media Inf. Media Sup. Laurea Scolarità pazienti 35% 25% 35% 10% Scolarità Caregiver 35% 20% 25% 20%
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La Sperimentazione
Abbiamo pertanto effettuato una serie di simulazioni: 1. Paziente, parzialmente autosufficiente, si è perso. Il
Caregiver ha telefonato al Centro Operativo. Il Centro Operativo lo ha aiutato a rintracciare il malato.
2. Paziente, controllato costantemente, è riuscito a fuggire dalla zona controllata.
L’Operatore del Centro Operativo ha ricevuto un allarme dal sistema, non appena il paziente ha oltrepassato il limite previsto della zona protetta. L’Operatore ha telefonato al Caregiver e lo ha aiutato a rintracciare il malato. (segue)
Simulazione del Servizio *
Nei tre mesi di sperimentazione non i sono verificati casi
di pazienti fuggiti o che si sono persi
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La Sperimentazione
1. Paziente, parzialmente autosufficiente, si è perso. Il
Caregiver non è stato in grado di rintracciare il paziente ed ha chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Il Centro Operativo ha trasferito tutte le informazioni alle Forze dell’Ordine che hanno rintracciato il paziente.
2. Paziente, controllato costantemente, è riuscito a fuggire dalla zona controllata.
Il Caregiver non è stato in grado di rintracciare il paziente ed ha chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine. Il Centro Operativo ha trasferito tutte le informazioni alle Forze dell’Ordine che hanno rintracciato il paziente.
Simulazione del Servizio *
* La simulazione è avvenuta con i pazienti ed i Caregiver che si spostavano costantemente controllati da Psicologhe di
Alzheimer Uniti
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Centrale Operativa
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Il dispositivo «Filo di Arianna» è composto da un modulo GPS per la localizzazione attraverso satelliti geo referenziati e di una SIM per trasmettere i dati di localizzazione alla Centrale Operativa.
• L’accordo con Vodafone scaturisce dalle seguenti prculiarità:
• Una grande sensibilità di Vodafone ai problemi sociali, che ha portato a minimizzare i costi per la trasmissione dei dati attraverso le SIM fornite.
• Una completa copertura Nazionale per la trasmissione dei dati in qualunque parte d’Italia.
• Una serie di protezioni e controlli per evitare abusi nell’utilizzo delle SIM al di fuori del dispositivo.
Il supporto fondamentale di Vodafone
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Il Nostro Slogan
Grazie per l’Attenzione