Presentazione di PowerPoint - UniFI · Con la Legge 574/96 e il D.P.G.R.2008 n. 46/R è stato...
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Misura 124 del PSR 2007-2013Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e
alimentare e in quello forestaleBando PIF fase 2 - Filiera Olivo-oleicola Progetto Integrato di Filiera “Un Filo d’Olio”
“Gestione razionale delle risorse umane e naturali in moderne tipologie di oliveti e dei sottoprodotti della lavorazione delle olive”
Metodi innovativi di riciclo delle sanse e delle acque di
vegetazione e loro utilizzo come ammendanti su piante
in vaso ed olivete
Dott.ssa Silvia Casini, Dott. Tommaso Campani, Dott.ssa Ilaria Caliani, Dott. Matteo Giannetti, Dott.ssa Milva Pepi
Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente
Dott. Giampiero Cai, Dott.ssa Claudia Angiolini, Dott.ssa Claudia Perini,
Dott. Marco Romi, Dott. Luigi Parrotta, Dott.ssa Alessia Nucci,
Prof. Mauro Cresti
Dipartimento di Scienze della Vita
UNIVERSITA’ DI SIENA
Il settore olivicolo toscano interessa:
- 92.000 ettari di territorio
- 15 milioni di piante
- 50.000 aziende
- 400 frantoi
Produzione media annua di
180.000 quintali di olio di oliva
82.736 tonnellate di sanse e acque di
vegetazione
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Con la Legge 574/96 e il D.P.G.R.2008 n. 46/R è stato eliminato l’obbligopreventivo dell’abbattimento del carico inquinante prevedendo la possibilitàdi spandere le acque di vegetazione e le sanse umide, direttamente sul suolo ascopo agronomico, ma limitatamente ai quantitativi indicati secondo latipologia dei frantoi di lavorazione (50 m3/ha per frantoi di tipo tradizionale,80 m3/ha per frantoi a ciclo continuo).
Utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari
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- pH acido
- elevata salinità
- alto contenuto in polifenoli
- riduzione permeabilità del suolo - rischio ruscellamento e conseguente infiltrazione nei
corpi idrici- Perdita suolo agricolo
Problematiche ambientali
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L'elevata salinità e acidità delle acque di vegetazione, associata all'alto contenuto di
sostanze polifenoliche limitano la loro applicazione nella fertirrigazione (Ciafardini et
al., 1998; De Simone et al., 1998). In quanto questo procedimento può provocare
danni alla flora e alla fauna del suolo. I polifenoli (1,5-8,0 g/l) hanno una spiccata
azione antimicrobica e fitotossica e sono poco biodegradabili. L’elevata
concentrazione di sostanza organica fresca non umificata è di scarsa efficacia o
svantaggiosa per la fertilità del suolo e per la produzione agraria.
Problematiche economiche
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Costi di smaltimento
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Gli obiettivi della misura 124 (UNISI)
•Impiego di un sistema integrato per la riduzione del potere inquinante di sanse ed acque di vegetazione con trattamento e abbattimento dei polifenoli e del pH : compostaggio e biorisanamento(bioaugmentation) a km 0.
•Impiego della biomassa trattata come ammendante agronomico in colture ortofrutticole e in oliveta.
•Utilizzo di BIOtest per il controllo dell’efficacia di processo e quindi la sicurezza ambientale.
•Trasformare un costo in risorsa attraverso la produzione di un ammendante a km 0 .
I frantoi coinvolti
Frantoio cooperativo ValdelsanoAcque di vegetazione
Frantoio CetonaSanse umide denocciolate
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Controllo di processo: caratterizzazione chimico fisica e tossicologica dei reflui
Misurazioni chimico fisiche
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pH salinità (mS) polifenoli (mg/kg)
sansa umida 4 2,7 388,67
Acque di vegetazione 3 12,75 415,13
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Laboratorio Biomarkers
Sansa umida tal quale o
Acque di vegetazione tal quale
Suolo artificiale:50% terriccio biologico50% sabbia di fiumelavata
Eisenia fetidan 25 per ogni gruppo
sperimentale
CTRL 12,5% 25% 50%
Controllo di processo valuzione degli effetti tossicologici nel
lombrico (Eisenia fetida) e nella gambusia (Gambusia affinis)
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Controllo0,1%1%
10%
Sansa umida tal quale oAcque di vegetazione tal quale
Gambusia affinisn 25 per ogni gruppo
sperimentale
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- Acetilcolinesterasi (AChE): Biomarker di esposizione e di effetto per la valutazione degli effetti
sul sistema nervoso che possono essere attribuiti alla presenza di polifenoli o di insetticidi
organofosforici e carbammati utilizzati per la difesa dell'olivo.
- Perossidazione lipidica (LPO): Biomarker di esposizione per la valutazione dello stress
ossidativo nell’organismo bioindicatore
- Comet assay e ENA assay: Biomarker di esposizione per la valutazione degli effetti sul DNA
nell’organismo bioindicatore
- Metallotioneine: Biomarker di esposizione per la valutazione degli effetti causati da metalli
pesanti.
BIOtest applicati nei lombrichi e nelle gambusie
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- I risultati dei BIOtest, su sansa umida, hanno mostrato la presenza di effetti
tossicologici sugli organismi del suolo trattati con le concentrazioni del 12,5% (non
sempre significativi) e 25% (significativi) e la morte di tutti gli organismi esposti alla
dose più elevata di trattamento (50%).
- L'esposizione di organismi acquatici (Gambusia affinis) a concentrazioni crescenti di
sansa umida (0,1%, 1% e 10%) ha evidenziato come la concentrazione più elevata
abbia causato la morte di tutti gli organismi.
BIOtest applicati nei lombrichi e nelle gambusie
Isolamento di batteri e funghi
Campionamento sanse denocciolate ed acque di vegetazione
Isolamento batteri e funghi polifenolo-degradanti
accrescimento
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Sansa denocciolata Acque di vegetazione
266 kg di sansa 288 kg di acque
8 kg di paglia 8,4 kg di paglia
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Laboratorio Biomarkers
Compostaggio
Durata: 2 mesi da Ottobre a Novembre 2013
Processo di Bioaugmentation /biorisanamento
Durata: 3 mesi da Gennaio a Marzo 2014
Ceppi fungini isolati dallo stesso cumulo di sansa/acqua di vegetazione vengono inoculati nel cumulo compostato ogni 25 giorni
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Controllo di processo: riduzione pH e polifenoli
Aumento dei valori di pHdurante il trattamento
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0
1
2
3
4
5
6
7
Ottobre Gennaio Marzo
pH Acque
Sansa
Diminuzione polifenoli durante il trattamento
0
100
200
300
400
500
Ottobre Gennaio Marzo
Acqua
Sansa
Controllo di processo
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Bioaugmentation Sansa Cetona
Bioaugmentation Acqua Vegetazione
Valdelsa
Limite di legge 1C legge 748/84
nutrienti
Azoto Totale
% s.s. 1,8 2,3 >1
Fosforo Totale
mg/kg s.s. 1341 2667 >5000
Potassio mg/kg s.s. 13524 28788 >4000
metalli
Piombo mg/kg s.s. <0,5 <0,5 < 140
Cadmio mg/kg s.s. <0,1 <0,1 <1,5
Nichel mg/kg s.s. 0,8 1,4 <300
Zinco mg/kg s.s. 21,6 40,6 <500
Rame mg/kg s.s. 15,3 18,7 <500
Mercurio mg/kg s.s. <0,1 <0,1 <1,5
Cromo mg/kg s.s. 0,8 1,9 750
Cromo esavalente
mg/kg s.s. <0,1 <0,1 <0,5
Concentrazioni dei principali nutrienti e metalli pesanti valutati dopo il processo di
compostaggio confrontati con i limiti di legge riportati nell'allegato 1C legge 748/84.
Controllo di processo
Controllo tossicologico su organismi bioindicatori (lombrichi e pesci)
La valutazione dei BIOtest negli organismi del suolo e acquatici esposti a
concentrazioni crescenti di sansa compostata e di acque di vegetazione
compostate, ha evidenziato una diminuzione (assenza) degli effetti
tossicologici rispetto ai reflui testati prima del compostaggio e trattamento.
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Valutazione della qualità dei prodotti ottenuti attraverso prove di interazione con colture ortofrutticole
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Basilico Tabacco Pomodoro Olivo
12,5% (T12,5)
25,0% (T25)
50,0% (T50)
75,0% (T75)
2 irrigazioni (T2)
4 irrigazioni (T4)
6 irrigazioni (T6)
8 irrigazioni (T8)
-Elettroforesi 1-D
-ImmunoblottingHPLC
Parametri morfologici relativi alla struttura e crescita delle radici e delle foglie
Prove di interazione con colture ortofrutticole: Parametri morfologici (reflui tal quali)
Nella prima fase di accrescimento per le specie di piante sottoposte a trattamento con sansa o con acque di vegetazione tal quali , è stato possibile notare i primi segnali di sofferenza rispetto alle piante utilizzate come controllo (solo terriccio). Le nuove foglie che si originavano apparivano più piccole e di un colore meno intenso rispetto alle nuove foglie presenti negli individui di controllo. Aumentando progressivamente le concentrazioni di sansa o acque di vegetazione, tendenzialmente si induceva un minor sviluppo della pianta trattata rispetto al controllo. A concentrazioni elevate (oltre il 50%), il trattamento con la sansa umida è risultato eccessivo, non consentendo la crescita delle piante testate.
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Prove di interazione con colture ortofrutticole: Parametri morfologici (reflui dopo biorisanamento)
Subito dopo la messa a dimora delle piante nel substrato di crescita, abbiamo potuto notare una differente velocità di crescita tra le piante di controllo e quelle trattate, infatti all’aumento delle concentrazioni del compostato rispetto alla percentuale di terriccio naturale utilizzato la velocità di crescita diminuiva rispetto a quella del controllo, sia per quanto riguarda il trattamento con sansa che con acque di vegetazione compostate. Tuttavia questa differenza nella velocità di crescita non è stata più riscontrata superato il primo periodo iniziale di trattamento dove le piante (tabacco e pomodoro), a quel punto mostravano la stessa altezza tra
controllo e trattati.
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Prove di interazione con colture ortofrutticole: Parametri morfologici (reflui dopo biorisanamento)
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Immagine delle piante di olivo con uguale velocità di crescita tra controllo (sinistra dell’immagine) e trattamenti
progressivamente crescenti (destra). Nel particolare è mostrato un esempio di nuovi germogli di una pianta trattata con
reflui compostati.
Per le piante di olivo non vi è stato alcun rallentamento della crescita nella fase iniziale, tutte le piante, anche quelle coltivate a concentrazioni elevate (75%) di compostato,
hanno dimostrato un ottimo e immediato adattamento al substrato.
Prove di interazione con colture ortofrutticole: Studio dei pigmenti fotosintetici e delle proteine
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Nelle piante trattate con i reflui dal quali dai dati raccolti sia diimmunoblotting che sulle diverse concentrazioni dei pigmenti fotosinteticiemerge un sostanziale effetto negativo di entrambi i reflui oleari sul sistemafotosintetico e sugli apparati di crescita.
Nelle piante concimate con i compost dopo processo di bioaugmentation iltrattamento iniziale comporta una variazione nella normale attività fisiologicadelle piante e una fase di adattamento legata al primo contatto con l’elevataconcentrazione del compostato, ma successivamente le piante mettono ingioco un meccanismo di adattamento e riescono tranquillamente a svilupparsied accrescere come le piante controllo.
Mais di controllo: germinazione 90%, lunghezza media radice 1,5-2 cm
Mais su acque di veg.: germinazione < 5%, lunghezza radice < 1 cm
Mais su acque compostate: germinazione circa 100%. lunghezza radice > 2cm
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Prove di germinazione mais
Trattamento: 1 ora in acqua (controllo), acqua di vegetazione ed acqua di vegetazione compostata. 5 giorni di germinazione in piastre contenenti la stessa miscela.
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Valutare l’impatto sulla flora spontanea dell’utilizzo di sansa compostata e acqua di vegetazione compostata sparse nelle olivete monitorare la fioritura
dell’olivo al fine di fornire ammendanti e fertilizzanti a km 0 con conseguente riduzione dei reflui conferiti allo smaltimento (discarica e/o
spandimento controllato)
Due olivete in provincia di Siena, Bagno a Sorra e Cetonaognuna con 25 parcelle di 2m x 2m da rilevare
Rilevamento della vegetazione e dei fiorieffettuato prima (2013) e dopo i trattamenti
4 trattamenti sperimentali (sansa compostata 4 Kg/m2 e8 Kg/m2 e acqua compostata 5 l/m2 e 10l/m2) + 1 controllo (lasciato senza trattamenti),il tutto ripetuto per 5 volte
Valutazione dell’impatto della concimazione con sansa compostatae acqua di vegetazione compostata nelle olivete
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Le analisi statistiche evidenziano come non ci siano differenze significative nella flora (ricchezza floristica, composizione specifica, famiglie, forme biologiche e indici ecologici) tra
il controllo e i vari trattamenti, mentre si evidenziano differenze significative tra i 2 anni
Lo spettro biologico ponderatosulle coperture delle speciesottolinea variazioni significativetra il 2013 e il 2014. Le erbaceeperenni (H) mostrano unacopertura totale nettamentemaggiore nel 2014, checorrisponde invece ad undecremento in copertura delleannuali (T). Questo trendpotrebbe essere riconducibileall’effetto concimazione chefavorisce le erbacee perenni, piùcompetitive nei suoli concimati,a detrimento delle annualiadattate a vivere in suoli sottili epoveri di nutrienti.
Bagno a Sorra Cetona
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G
TT
H
La vegetazione spontanea delle due olivete esaminate non sembra risentire in modo negativo degli spargimenti
delle miscele sperimentali, ma anzi le variazioni individuate potrebbero essere causate da un effetto
concimazione dei trattamenti effettuati
Le variazioni della flora potrebbero però essere conseguenza di diverse pratiche agronomiche effettuate
nei due anni, fattori climatici o normali fluttuazioni, come indicherebbe il risultato delle analisi statistiche,
dove il tempo risulta significativo, mentre i trattamenti o non lo sono o lo sono solo in modo marginale
Tuttavia, per avere risultati inconfutabili da questo tipo di studi in campo servirebbe protrarre il monitoraggio della
comunità vegetale per almeno 5 anni dopo il trattamento; sarebbe quindi necessario continuare le
indagini anche nei prossimi anni, in modo da avere una conferma dei risultati ottenuti
Utilizzo dei nuovi prodotti su colture estese: studio infiorescenze
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Immagini di fiori di olivo provenienti dall’oliveta di Cetona. A sinistra, fiori da piante di controllo
osservati al microscopio ottico stereo (A) ed elettronico a scansione (C). A destra, fiori
provenienti da piante trattate (B e D).
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In sintesi le attività di questo progetto hanno consentito di produrre due tipi di
reflui compostati con buone caratteristiche chimico fisiche e tossicologiche. I
processi applicati (compostaggio e biorisanamento) hanno prodotto una notevole
diminuzione del contenuto di polifenoli, un abbassamento dell’acidità e della
salinità, sono di facile riproduzione ed economicamente convenienti. Il
compostaggio è avvenuto utilizzando prodotti di scarto delle attività agricole ed il
biorisanamento tramite l’uso di ceppi fungini autoctoni e quindi senza
introduzione di organismi trapiantati o di sostanze chimiche aggiunte, ed a km 0.
Le prove di interazione con colture ortofrutticole e con colture estese hanno
confermato la validità del prodotto. Il controllo di processo tramite i BIOtest ne
attesta la sicurezza ambientale.
CONCLUSIONI