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A.A. 2016-2017 10.4.2017 RESISTENZA = MASSIMO VALORE DELLO SFORZO DI TAGLIO CHE IL TERRENO PUÒ SOSTENERE Le caratteristiche di resistenza di un terreno sono studiate sperimentalmente attraverso prove di taglio in cui provini di piccole dimensioni sono sollecitati da tensioni note e vengono misurate le deformazioni conseguenti (il terreno per resistere si deforma) Il comportamento del terreno è attritivo -> resiste a taglio in funzione delle tensioni normali agenti (criterio di rottura) Determinazione della resistenza dei terreni

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A.A. 2016-2017 10.4.2017

RESISTENZA = MASSIMO VALORE DELLO SFORZO DI TAGLIO CHE IL TERRENO PUÒ SOSTENERE

Le caratteristiche di resistenza di un terreno sono studiate sperimentalmente attraverso prove di taglio in cui provini di piccole dimensioni sono sollecitati da tensioni note e vengono misurate le deformazioni conseguenti (il terreno per resistere si deforma)

Il comportamento del terreno è attritivo -> resiste a taglio in funzione delle tensioni normali agenti (criterio di rottura)

Determinazione della resistenza dei terreni

A.A. 2016-2017 10.4.2017

Scatola di taglio

provino

piano di rottura

dimensione provino: 60x60x25 mm sollecitazioni: N forza assiale Velocità di spostamento orizzontale misure: Cedimento verticale T forza di taglio Spostamento orizzontale relativo

Il provino è inserito all’interno della scatola di taglio, costituita da due telai orizzontali rigidi, che sono fatti scorrere uno rispetto all’altro

Nel caso di materiale fine, il provino può essere indisturbato o ricostituito in laboratorio

Nel caso di materiali a grana grossa, i provini sono in genere ricostruiti in laboratorio

Per individuare i parametri di resistenza al taglio si eseguono almeno 3 prove su 3 provini, aventi inizialmente stesso indice dei vuoti e consolidati a 3 diverse pressioni verticali

N

T

PROVA DI TAGLIO DIRETTO

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA DI TAGLIO DIRETTO

pesi

scatola di taglio

dinamometro

leva

spostamento orizzontale

imposto

parte mobile parte fissa

N

T

Provino

piastra ripartitrice di

carico

carta filtro

carta filtro

griglia

griglia

piastra di base

N.B. LE CONDIZIONI DI DRENAGGIO NON SONO CONTROLLATE

NON È POSSIBILE MISURARE LE u

A.A. 2016-2017 10.4.2017

1) Consolidazione Ogni provino è caricato assialmente mediante un peso (carico N) e lasciato consolidare La consolidazione è monitorata mediante misura degli assestamenti verticali δv nel tempo, al fine di valutare la fine del processo di consolidazione (fine degli assestamenti); durante la consolidazione i 2 telai rigidi sono mantenuti solidali tra loro N.B. La cella che contiene il provino è immersa in un contenitore pieno d’acqua: la consolidazione avviene come nell’edometro 2) Rottura per taglio Mantenendo costante la forza normale N, è applicata una velocità di spostamento orizzontale costante al telaio inferiore (quello superiore è bloccato dal contrasto) e sono misurati la forza orizzontale T di reazione al movimento relativo lungo la superficie di scorrimento che si genera nel provino in corrispondenza del piano di separazione tra i due telai (dinamometro) e lo spostamento orizzontale del telaio mobile δh N.B. La velocità di spostamento è calibrata (sulla base dei risultati della fase di consolidazione) in modo che lo scorrimento non generi Du (la prova deve essere drenata) e che s = s’ Velocità standard: argille v = 10-4 mm/s sabbie v = 0.02 mm/s

FASI DELLA PROVA DI TAGLIO DIRETTO

A.A. 2016-2017 10.4.2017

Resistenza di picco e di stato critico

3 provini con stesso indice dei vuoti

sottoposti a diverse s’v

s’v3

s’v2

s’v1

RISULTATI PROVE DI TAGLIO DIRETTO

Sul piano di rottura: s ' =N

At =

T

Af’p

s’v3 s’v2 s’v1 A’

B’

C’ f’cv

inviluppo delle condizioni di stato critico (non dipende dall’indice dei

vuoti)

A’

B’

C’

inviluppo delle condizioni di picco (dipende dall0indice dei vuoti)

A.A. 2016-2017 10.4.2017

Resistenza residua (solo nei terreni a grana fine)

Dopo il primo ciclo di rottura, sono eseguiti successivi cicli di taglio (almeno 5) in modo da sollecitare ripetutamente il provino lungo la superficie di rottura fino al raggiungimento del valore minimo della resistenza al taglio corrispondente all’allineamento dei grani Una volta raggiunta la resistenza residua lo sforzo di taglio rimane costante all’aumentare del numero di cicli

Resistenza di stato critico

FASI DELLA PROVA DI TAGLIO DIRETTO

A.A. 2016-2017 10.4.2017

RESISTENZA DI PICCO, STATO CRITICO, RESIDUA

Resistenza di stato critico

0.00

0.05

0.10

0.15

0.20

0.25

0.30

0.35

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

dv

(mm

)

dh (mm)

ciclo1

ciclo5

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

t(k

Pa

)

dh (mm)

ciclo1

ciclo5

DS CK0D PRULLI (FI)

S2 CI1

A.A. 2016-2017 10.4.2017 RESISTENZA DA PROVE DI TAGLIO TD

0

20

40

60

80

100

120

140

160

0 100 200 300 400 500

t max,

res

(kP

a)

s'v (kPa)

DS 1 max

DS 2 max

DS 3 max

DS 1 res

DS 2 res

DS 3 res

DS 1 cv

DS 2 cv

DS 3 cv

ƒio

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

t(k

Pa

)

dh (mm)

DS1 ciclo5

DS2 ciclo5

DS3 ciclo5

0

20

40

60

80

100

120

140

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

t(k

Pa

)

dh (mm)

DS1 ciclo1

DS2 ciclo1

DS3 ciclo1

f’p=14°

f’cv=12°

f’r=8.5°

DS CK0D PRULLI (FI)

S2 CI1

A.A. 2016-2017 10.4.2017 RESISTENZA DA PROVE DI TAGLIO TD

A.A. 2016-2017 10.4.2017

COMPORTAMENTO DEI TERRENI IN PROVE DI TAGLIO DIRETTO

4 provini con diverso indice dei vuoti sottoposti a taglio a partire dallo stesso stato tensionale

iniziale

STATO CRITICO = SFORZO DI TAGLIO COSTANTE (RESISTENZA DI STATO

CRITICO)

VARIAZIONI DI VOLUME NULLE, DEFORMAZIONI DI TAGLIO INDEFINITE

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA DI TAGLIO ANULARE

CUSCINETTO CUSCINETTO

LAMELLE FISSAGGIO PROVINO

ALTEZZA PROVINO

SUPERFICIE DI TAGLIO DEL PROVINO PIETRA POROSA

CUSCINETTO

CARICO ASSIALE

PARTE IMMOBILE

PARTE MOBILE

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA DI TAGLIO ANULARE

Condizionatori segnali trasduttori

Sistema di acquisizione

CELLA DI CARICO 2

PANNELLO DI CONTROLLO MACCHINA DI TAGLIO

TRASDUTTORE DI SPOSTAMENTO ASSIALE

TELAIO PER L’APPLICAZIONE DEL CARICO ASSIALE

TRAVERSA IMMOBILE PER LA MISURA

DELLA COPPIA TORCENTE

CELLA DI CARICO 1

PESI CARICO ASSIALE

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA DI TAGLIO ANULARE

t [M

pa]

dh [Mpa]

t [M

Pa]

dh [mm]

Diagramma t - dh

A.A. 2016-2017 10.4.2017

RESISTENZA DA PROVA DI TAGLIO ANULARE

Parametri di resistenza a taglio

f’p=22°

f’res=18°

A.A. 2016-2017 10.4.2017

RESISTENZA DA PROVA DI TAGLIO ANULARE

LIMITI DELLA PROVA

1. Non sono controllate le condizioni di drenaggio del provino e non è misurata la pressione interstiziale.

Come conseguenza i test devono essere condotti in modo che la rottura avvenga in condizioni drenate. Per fare ciò lo spostamento imposto alla base della scatola di taglio deve essere applicato lentamente. Le velocità consigliate per la prova sono: argille v = 10-4 mm/s sabbie v = 0.02 mm/s

2. Il provino è forzato a rottura nel piano orizzontale di scorrimento. Per questo lo stato tensionale non può essere definito in modo completo essendo nota solo la tensione normale e tangenziale sul piano orizzontale.

Vi è dunque l’incertezza se la t misurata sia la tmax=1/2(s1-s3)max o se rappresenta la tff sul piano di rottura.

PROVE DI TAGLIO DIRETTO A.A. 2016-2017 10.4.2017

A.A. 2016-2017 10.4.2017

prov

ino

acqu

a Fa

PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

Il drenaggio è controllato Lo stato tensionale e deformativo sono uniformi

Un campione cilindrico, avvolto da una membrana di lattice (isola il campione dall’acqua contenuta nella cella) è sottoposto a una pressione di cella isotropa (esercitata dall’acqua di cella) e, in fase di rottura, a un carico assiale (applicato da un pistone coassiale) Dimensione provino cilindrico: H/D = 1.5 – 2 - 2.5 H = 76 mm D =38 mm H = 100 mm D = 50 mm H = 140 mm D = 70 mm H = 200 mm D = 100 mm H = 300 mm D = 150 mm H = 600 mm D = 300 mm Sollecitazioni: Pressione di cella σc (o σr) Carico assiale Fa

N.B. Prove di compressione o estensione cilindrica

σc

Trasduttore spostamento

verticale

A.A. 2016-2017 10.4.2017

pistone senza

attrito

La pressione di cella è applicata mediante un compressore e misurata con un trasduttore di pressione La forza assiale è applicata alla piastra superiore mediante un’asta di carico o un pistone privi di attrito e misurata da una cella di carico Un trasduttore di spostamento solidale al pistone misura l’abbassamento DH del provino

σc

prov

ino

acqu

a Fa

Trasduttore spostamento

verticale

PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

σc

Le estremità del provino sono in contatto con due pietre porose, collegate al circuito di drenaggio con due tubicini flessibili Se la valvola di drenaggio è aperta, sono permessi flussi in uscita e in entrata e il terreno può dissipare le Du e variare di volume (DV misurato tramite buretta o volumometro) Se la valvola di drenaggio è chiusa l’acqua non può fuoriuscire dal campione (volume costante) e un trasduttore di pressione misura le Du generate nel provino dai carichi applicati

A.A. 2016-2017 10.4.2017

prov

ino

acqu

a Fa

Trasduttore spostamento

verticale

PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

Pannello Personal Computer

con programma TRIAX

Centraline dati Pressa

Bellofram

Serbatoio acqua

Volumometro

PANNELLO TRIASSIALE LABORATORIO ISMGEO Seriate (BG)

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

2

1

3

6

4

5

7

8 9

12

11

10

13

14

15

LEGENDA

1→Trasduttore di pressione per la misura della tensione in cella

2→Trasduttore di pressione per la misura della back pressure al drenaggio inferiore TP1

3→Trasduttore di pressione per la misura della back pressure al drenaggio superiore TP2

4→Trasduttori di spostamento di non contatto verticali

5→Trasduttori di spostamento di non contatto orizzontali

6→Montanti in acciaio inox

7→Piatti in acciaio inox

8→Provino

9→Drenaggio inferiore

10→Drenaggio superiore

11→Cella di carico interna

12→Cella di carico esterna

13→LVDT

14→Pistone di carico

15→Ripartitore di carico superiore

LEGENDA

1→Trasduttore di pressione per la misura della tensione in cella

2→Trasduttore di pressione per la misura della back pressure al drenaggio inferiore TP1

3→Trasduttore di pressione per la misura della back pressure al drenaggio superiore TP2

4→Trasduttori di spostamento di non contatto verticali

5→Trasduttori di spostamento di non contatto orizzontali

6→Montanti in acciaio inox

7→Piatti in acciaio inox

8→Provino

9→Drenaggio inferiore

10→Drenaggio superiore

11→Cella di carico interna

12→Cella di carico esterna

13→LVDT

14→Pistone di carico

15→Ripartitore di carico superiore

SCHEMA DI CELLA TRIASSIALE

ISMGEO Seriate (BG)

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE - APPARECCHIATURA

A.A. 2016-2017 10.4.2017

pressione di cella (isotropa) sr =sc = s3 pressione neutra u carico assiale sa= s1 = Fa/(πD2/4) + sr N.B. Si assume nullo l’attrito tra le piastre di estremità ed il provino e tra la membrana ed il provino (tzr=0) Le direzioni verticale ed orizzontale sono principali

sr

sa

sr

sr

sr

u

sa

D

H

PROVA TRIASSIALE

SOLLECITAZIONI (condizioni di simmetria assiale) Fa

DEFORMAZIONI (condizioni di simmetria assiale)

deformazione assiale deformazione volumetrica deformazione radiale er =

ev -ea

2

ea =DH

H0

ev =DV

V0

A.A. 2016-2017 10.4.2017

1. Saturazione del provino Il campione deve essere saturo per poter dedurre le variazioni di volume dal volume di acqua in entrata o in uscita • C02: l’aria presente nel provino è sostituita con C02 (più comprimibile

dell’aria) che viene fatta circolare attraverso le linee di drenaggio della cella triassiale

• Flushing: si applica un flusso d’acqua disareata all’interno del campione che trascina via le bolle di C02

• Back pressure: si applica una pressione all’acqua interstiziale detta back pressure (u0) e un’uguale pressione in cella, in modo che la differenza tra le due sia nulla e che le tensioni efficaci siano invariate. Le bolle d’aria entrano in soluzione. La BP è mantenuta costante durante le fasi successive

2. Consolidazione • Isotropa (C) s’r = s’a • Anisotropa (CA) s’r ≠ s’a • Monodimensionale (CK0) s’r = ko s’a

3. Rottura (Drenata o Non Drenata) • ea > 0 Compressione per carico Dsa > 0 Dsr = 0

Compressione per scarico Dsa = 0 Dsr < 0

• ea < 0 Estensione per carico Dsa = 0 Dsr > 0 Estensione per scarico Dsa < 0 Dsr = 0

PROVE TRIASSIALI - FASI

A.A. 2016-2017 10.4.2017

p’ = (sa+2sr)/3

q = sa-sr Dsa=0

Dsr < 0

Dsa>0

Dsr = 0

Dsa < 0

Dsr = 0

Dsa = 0

Dsr >0

COMPRESSIONE PER CARICO

ESTENSIONE PER CARICO

ESTENSIONE PER SCARICO

COMPRESSIONEPER SCARICO

scarico carico

compressione

estensione

PROVA TRIASSIALE – PERCORSI DI CARICO

Condizione iniziale isotropa

FASE DI ROTTURA – piano (p,q) – invarianti di tensione

Compressione per carico

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PERCORSI TENSIONALI

Compressione per scarico

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PERCORSI TENSIONALI

Estensione per carico

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PERCORSI TENSIONALI

Estensione per scarico

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PERCORSI TENSIONALI

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PERCORSI TENSIONALI

B COMPRESSIONE PER SCARICO

C ESTENSIONE PER SCARICO

A COMPRESSIONE PER SCARICO-CARICO

C

B

C

A

B

A

-300

-200

-100

0

100

200

300

400

500

600

0 100 200 300 400 500 600

p' (kPa)

q (kPa)

1

ME

1

retta K0

MC

0

2

1

3

compressione per caricocompressione per scaricoestensione per scarico

0-10-20-3

A.A. 2016-2017 10.4.2017 PROVA TRIASSIALE – PERCORSI DI CARICO